La profilassi sanitaria mira ad intervenire: L’ambiente preferito dai flebotomi è rappresentato dalle anfrattuosità del terreno, a) sui vettori dalle crepe dei muri, dalle superfici asciutte, ma in un atmosfera piuttosto secca b) sui serbatoi dell’infezione e soprattutto senza vento. Il punto a) possiamo distinguerlo in un intervento sull’ambiente per renderlo inadatto alla vita degli insetti e uno sui flebotomi Ovviamente queste sono condizioni presenti ovunque in Italia, per cui le aree a rischio non sono facilmente delimitabili. Da ciò consegue che l’unico intervento possibile di profilassi sanitaria, è quello L’impossibilità di individuare aree circoscritte sfocia nella difficoltà di mettere in atto misure igieniche generali che tendano ad impedire la d’intervenire con mezzi di lotta chimica, perché dovrebbero essere costituzione di nuovi focolai dove è possibile lo sviluppo dei flebotomi sottoposte ad interventi insetticidi intere regioni, con l’alto rischio di (discariche…) provocare dissesti ecologici da inquinamento ambientale, non tralasciando le ripercussioni che tali interventi avrebbero sulla salute umana e degli animali Esclusi gli interventi su larga scala, questi insetti possono essere combattuti dal singolo cittadino a livello microambientale Si possono utilizzare delle trappole formate da una debole luce circondate da carta oleata che attraggono gli insetti e li imprigionano; questi dispositivi funzionano se posti durante la notte, in luoghi bui e nelle vicinanze della cuccia CDC light traps, trappole che devono essere tenute tutta la notte e permettono la raccolta di maschi e femmine, anche non ingorgate. 1 Sarebbe buona regola sottoporre la cuccia o il canile a frequenti trattamenti insetticidi. Il controllo dei flebotomi, basato sull’impiego di piretroidi di sintesi Le migliori sostanze in questo senso si sono dimostrate i piretroidi sintetici con ampio effetto residuale, continua ad essere tutt’oggi uno dei principali strumenti disponibili nella prevenzione della leishmaniosi. come la deltametrina (Scalibor) e la permetrina (Expot, Advantix), utilizzate in formulazioni spot-on, spray o come collari. Zanzariere impregnate di piretroidi Ventilatori perché i flebotomi sono sensibili alle correnti d’aria Lotta biologica Funghi: Entomophtoralean sono importanti patogeni per flebotomi La vaccinazione dei cani può rappresentare un metodo efficace e pratico per Nematodi: Tilenchidi sono stati rilevati in Lutzomia e P.papatasi in Siria. abbattere la frequenza dei casi di leishmaniosi Gli adulti vivono nell’ambiente e penetrano nell’insetto che li porta fino a 3° stadio e poi fuoriescono dall’ano o dal poro genitale Negli adulti il nematode interferisce con l’ematofagia della femmina e produce sterilità maschile. La malattia va prevenuta La malattia va trattata il prima possibile Nelle zone a rischio controllare i cani non è sufficiente, almeno 2 controlli annuali (indicativamente maggio ed a novembre) 2 Il vaccino Leishmune® consiste di una frazione purificata isolata da L. donovani più un adiuvante alla saponina La frazione purificata, detta fucose mannose ligand (FML), è un complesso glicoproteico che inibisce molto attivamente in vitro l’infezione dei macrofagi di topo da promastigoti ed amastigoti di L. donovani Il suo obiettivo non è infatti finalizzato alla produzione di anticorpi (anche perché, come abbiamo visto, questa nel caso della leishmania non funziona), ma è quello di stimolare l’innesco di una risposta cellulo-mediata. Protocollo vaccinale -Non possono essere vaccinati i cuccioli inferiori ai 6 mesi di età, per l’insorgenza di reazioni avverse; - Il cane deve essere sano: la Virbac non ha specificato cosa intenda per sano, pertanto si dovrebbe intendere un cane che non assume nessun farmaco e non presenta nessuna patologia. Non ci sono stati studi sulle interazioni tra vaccino e altri farmaci (antinfiammatori, antibiotici, antiparassitari ecc..) - Il cane per procedere al protocollo deve essere sieronegativo per la leish, quindi bisogna fare il test sierologico; - La prima inoculazione deve essere fatta ad almeno due settimane di distanza da altri vaccini, perché non sono state studiate le possibili interazioni con altri vaccini; - la copertura vaccinale è attiva dopo 10 settimane dalla prima iniezione; - la Virbac consiglia nei suoi volantini commerciali e ai rappresentanti di continuare a usare l’antiparassitario abituale; Non possono essere vaccinate le femmine gravide o in allattamento, perché non sono stati fatti studi in merito. 3
© Copyright 2024 ExpyDoc