Trimestrale Fnp Pensionati / anno IV - n. 12 - 07/2014 - Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% LO/BG - Editore: Fnp-Cisl - Direttore Responsabile: Giuseppe Cappellini - Stampa: Cpz Spa di Costa di Mezzate (Bg) - Reg. Trib. di Bg n. 23/10 del 20/09/2010 • Richieste ai Comuni • Sanità Lombarda • Imu-Tasi-Tari • Dati Istat su Italia • Convegno Papa Giovanni XXIII • Le povertà 1 Lettera aperta ai Sindaci della Bergamasca L’impoverimento dei redditi delle famiglie e la caduta dell’occupazione hanno aumentato l’area della fragilità sociale e fatto riemergere la povertà innescando una diffusa percezione di incertezza a livello individuale e collettivo che di riflesso moltiplica la domanda di tutela e protezione sociale. Lavoro, politiche sociali inclusive, equità fiscale, ridistribuzione del reddito, salvaguardia del Welfare devono guidare le scelte politiche/amministrative di tutti gli attori politico-istituzionali, sociali, economici che sono chiamati ad uno sforzo comune mirato alla crescita e al benessere delle comunità. A livello locale siamo convinti che dentro questo scenario le Amministrazioni Comunali rivestono una funzione cruciale soprattutto in due direzioni: a) la programmazione territoriale della rete dei servizi sociali per rispondere a vecchi e nuovi bisogni; b) la capacità di orientare e gestire nel segno dell’equità le nuove attribuzioni e gli spazi di autonomia che le recenti novità legislative e la legge di stabilità assegnano ai Comuni in materia di fisco locale. A seguito di questo, CGIL-SPI CGIL/CISL-FNP CISL e UIL-UILP rivolgono un invito ai Sindaci dei Comuni della provincia di Bergamo perchè assumano i seguenti orientamenti: 1. garantire all’interno dei bilanci Comunali il volume di spesa destinato a mantenere e riqualificare il sistema di Welfare locale per sostenere prioritariamente le situazioni di fragilità sociale (non-autosufficienza, disabilità, condizione minorile ) e le condizioni di reddito dei nuclei familiari; ripensare ai prossimi Piani di zona come occasione per costruire un sistema di protezione sociale che si adatti in prospettiva ai fenomeni evolutivi in atto nel paese; 2.garantire una politica tariffaria di salvaguardia e tutela dei redditi più bassi favorendo l’accesso alle prestazioni ed ai servizi attraverso l’individuazione di livelli ISEE più adeguati e fasce di esenzione totale/parziale; 2 3. individuare forme di esenzione, detrazione e progressività nell’applicazione della nuova imposta Unica Comunale (IUC) con attenzione alle categorie economicamente e socialmente più deboli; in ogni caso evitare un sovraccarico dell’aliquota sulla componente TASI riferita all’abitazione principale; 4.prevedere in relazione alla nuova TASI esenzioni e detrazioni sulla base di particolari condizioni sociali (ad esempio abitazioni assegnate a persone separate ovvero di pensionate o pensionati ricoverati in strutture residenziali) e sulla base del valore catastale dell’immobile di prima abitazione migliorando così la precedente normativa IMU; 5. considerare soluzioni di razionalizzazione della spesa evitando tagli lineari e reinvestendo eventuali risparmi nei servizi alla persona traendo risorse anche dalle opportunità derivate dalla determinazione dei costi standard e dai processi di spending review in atto o da programmare; 6. promuovere e sostenere diffusamente processi di gestione associata e aggregata di attività e di servizi; 7. non aumentare la fiscalità locale che ha già raggiunto livelli insostenibili per l’effetto combinato dell’aumento delle addizionali IRPEF e del peso della tassazione sulla casa e sui servizi; 8. rafforzare l’impegno nel contrasto all’evasione fiscale, anche attraverso forme di convenzione con l’Agenzia delle Entrate; finalizzare parte degli introiti provenienti dagli accertamenti alla spesa sociale. L’esperienza positiva di relazioni consolidate tra le OO.SS della provincia di Bergamo e la maggior parte delle Amministrazioni Comunali può consentire di orientare, nel rispetto dei rispettivi diversi ruoli, soluzioni positive per la cittadinanza; in tale misura pertanto Cgil-Cisl-Uil bergamasche, ferme restando la titolarità e gli obblighi di natura contrattuale con le organizzazioni sindacali dei dipendenti, si rendono disponibili al confronto in relazione alle opzioni sopraindicate. CGIL-CISL-UIL SPI-CGIL / FNP-CISL / UILP-UIL 3 4 La Legge di stabilità 2014 (L.147/2013), ha istituito l’Imposta Unica Comunale - I.U.C. dall’1/1/14. La IUC si basa su due presupposti impositivi: uno costituito dal possesso di immobili (e secondo loro natura e valore) e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. Di conseguenza viene articolata in due componenti: - Una componente patrimoniale, - costituita dall’imposta municipale propria - IMU; - Una componente servizi, articolata a sua volta: • nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), destinato al finanziameto dei servizi indivisibili comunali quali ad es. illuminazione pubblica, vigilanza urbana, manutenzione delle strade, del verde, ecc.; • nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Quali sono le scadenze IMU e TASI? IMU: primo acconto 16 giugno – saldo 16 dicembre TASI: in presenza di delibera comunale il 16 giugno e saldo il 16 dicenmbre senza delibera comunale: 16 ottobre e saldo il 16 dicembre Sulla prima casa, si paga solo la Tasi e con quale aliquota? Sulle prime case esenti da Imu, ossia diverse da quelle considerare di lusso (A/1, a/8 e A/9), si paga solo la Tasi. L’aliquota massima di legge è pari al 2,5 per mille ma i Comuni possono ridurre l’aliquota fino ad azzerarla o aumentarla sino ad un massimo del 3,3 per mille per il 2014 in presenza di aumento delle detrazioni. Sugli altri immobili il proprietario cosa paga, solo Imu oppure anche la Tasi? La Tasi non ha sostituito l’Imu, ma si affianca a questa imposta. Quindi per lo stesso immobile, diverso dalla prima casa, potrebbero essere dovute sia l’Imu sia la Tasi, nel limite complessivo del 10.6 per mille aumentabile per il 2014 dello 0.8 per mille.. L’inquilino paga qualcosa? Sì. L’inquilino deve pagare una cifra che può variare tra il 10% e il 30% della Tasi dovuta. La quota di pagamento è stabilita dal Comune che può anche azzerarla. Se l’inquilino non paga la sua quota della Tasi, il proprietario è responsabile verso il Comune? No, la responsabilità è solo dell’inquilino. Il proprietario non può essere chiamato a pagare al suo posto. Il proprietario può pagare per intero la Tasi e poi rivalersi sull’inquilino? No, le responsabilità sono distinte. Ciascuno è tenuto a pagare la sua quota. Spetta all’inquilino informarsi e pagare, e il proprietario non può richiedergli di anticipare alcuna somma per effettuare un pagamento al suo posto. Ci sono agevolazioni su Imu e Tasi per chi ha dato l’appartamento in affitto a canone concordato o un uso gratuito ai familiari di primo grado? La legge ha lasciato tutte le decisioni ai Comuni. Spetta quindi ai singoli Enti stabilire se e come agevolare i proprietari. È possibile che per la Tasi sulla prima casa si arrivi a pagare più dell’Imu se l’aliquota è più bassa? Sì, è possibile se il Comune prevede agevolazioni diverse rispetto a quelle previste per legge in passato per la prima casa. (Esempio la detrazione minima per l’IMU era di 200 euro, aumentata di 50 euro per ogni figlio residente nell’immobile di età inferiore a 26 anni). Per la TASI la detrazione la delibera il Comune e potrebbe essere inferiore. 5 Non stiamo sereni I sindacati dei pensionati Spi, Fnp e Uilp hanno deciso di intensificare le iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Governo, che a tutt’oggi non ha dato alcuna risposta ai temi principali della piattaforma rivendicativa unitaria. In questo quadro, è stata realizzata una cartolina, nell’ambito della campagna nazionale #NonStiamoSereni Cosa chiediamo? Lavoro, sviluppo e occupazione, un welfare pubblico più solidale, una legge sulla non autosufficienza, la lotta agli sprechi e ai privilegi per recuperare risorse da destinare alle politiche sociali e, soprattutto, la riduzione della tassazione sulle pensioni. I pensionati “non stanno sereni” anche alla luce dei dati sulle pensioni. Provincia di Bergamo (dati osservatori statistici banche dati e bilanci Inps anno 2014) Categoria Vecchiaia Ivalidità Superstite Pens./assegni sociali Invalidi civili Totale sesso Numero Importo Numero Importo Numero Importo Numero Importo Numero Importo Numero Importo pensioni medio pensioni medio pensioni medio pensioni medio pensioni medio pensioni medio mensile mensile mensile mensile mensile mensile maschi 108.285 1553,83 5.554 913,04 8.196 338,07 2.184 453,30 14.492 400,26 138.711 1321,45 89.520 692,36 4.088 599,29 58.088 703,92 4.661 431,03 22.496 436,42 178.853 654,98 197.805 1163,96 9.642 780,02 66.284 664,86 6.845 438,13 36,988 422,25 317.564 946,09 femmine totale Gli 80 euro in più negati da Renzi ai pensionati rappresentano un’ingiustizia che va urgentemente sanata. La tutela del potere d’acquisto delle pensioni è un principio fondamentale del nostro sistema previdenziale. L’attuale sistema di indicizzazione è insufficiente, pertanto devono essere finalmente individuati meccanismi più idonei a compensare adeguatamente la perdita di valore degli assegni pensionistici evitandone il progressivo impoverimento. Rivendichiamo la riduzione della pressione fiscale sia per i lavoratori che per i pensionati. Le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale vanno destinate alla riduzione della imposizione e al sostegno delle politiche di sviluppo. L’introduzione di meccanismi strutturali di lotta all’evasione attraverso tracciabilità nei pagamenti, meccanismi di contrasto di interessi fra venditori e consumatori con aumento delle detrazioni e deduzione delle spese, coinvolgimento degli Enti Locali, chiusura dei locali in caso di mancata emissione degli scontrini. L’evasione in Italia è spaventosa ed è stimata in 180 miliardi di euro!.... 6 Stato sociale e comunità È noto come la comunità bergamasca sia interessata dal progressivo aumento della popolazione anziana (al pari di quanto avviene a livello generale nel Paese) comportando una crescita della domanda di cura e assistenza specie per i non autosufficienti. A fronte di più bisogni, i vincoli della finanza pubblica (statale e locale) evidenziano la difficile sostenibilità dell’attuale sistema di protezione sociale. Per questo è necessario ripensare lo stesso sistema di funzionamento che si limita a raccogliere tasse e redistribuire assegni di sostentamento. Le risorse impiegate vanno considerate come un investimento con un ritorno sociale anche minimo da parte dei fruitori delle varie prestazioni. In altri termini, va riequilibrato il diritto a ricevere assistenza con il dovere di restituire per quanto possibile valore sociale. Ad esempio,chi riceve il sussidio di cassa integrazione potrebbe svolgere lavori socialmente utili (in parte già avviene) dalla cura alla persona, alla manutenzione dell’ambiente, all’animazione culturale, al disbrigo pratiche, in modo da offrire un beneficio alla comunità nel pieno rispetto della dignità del lavoratore medesimo. Del resto anche i soggetti più deboli, come dimostra l’esperienza dei disabili della cooperativa Lavorare insieme di Almè che gestiscono la ricettazione del poliambulatorio di Petosino, restituiscono una parte di quello che ricevono sotto forma di servizio alla comunità. In futuro questa strada andrà sempre più allargata a tutti quelli che beneficiano di assegni pubblici. Inoltre i trasferimenti economici, ancora oggi largamente preferiti, andrebbero via via sostituiti con l’attivazione di servizi in grado di accompagnare le persone verso l’uscita dalla condizione di bisogno. Ciò servirebbe a creare nuova occupazione (come avviene in Germania e Francia). La sfida è alta, anche se prevista nella nostra stessa Costituzione; oggi in tempo di crisi bisogna affrontarla nella consapevolezza che non è più consentito consumare risorse “in privato” senza rigenerarle per gli altri in modo da renderle disponibili anche per chi ne avrà bisogno dopo di noi. Samuele Rota Pensioni, gli italiani i più tassati d’Europa Le pensioni degli italiani, per lo Stato, rappresentano un sistema sicuro di aggiustamento del bilancio. Spremuti e vessati come nessun altro in Europa i nostri pensionati. Non solo gli italiani, in confronto ai pensionati (o pensionandi), europei pagano tanto, ma vengono bastonati due volte: in fase di accumulo (quando lavorano e pagano i contributi), e poi anche quando passano all’incasso: un pensionato italiano medio paga circa 4mila euro di tasse. Le pensioni italiane sono gravate da un prelievo fiscale che è circa il doppio della media OCSE. In verità prima in Germania le tasse sui pensionati proprio non esistevano. Angela Merkel, anche lei alle prese con i tagli al welfare, ha cominciato pian piano a tosare i pensionati tedeschi attirandosi fulmini dai lavoratori. Ma comunque Berlino rappresenta il paradiso in confronto con il livello italiano. Inoltre, l’importo delle detrazioni d’imposta riconosciute ai pensionati italiani (1.725 euro al di sotto dei 75 anni e a 1.783 euro oltre 75 anni) è inferiore a quello previsto a favore dei redditi da lavoro dipendente (1.840 euro). Nel nostro Paese non vi è traccia dei “trattamenti impositivi agevolati” che sono riconosciuti nella quasi generalità dei Paesi europei, ricorrendo a deduzioni maggiorate e, talora, esentando parzialmente dall’imposta sul reddito l’importo della pensione. 7 Un fotografia dell’Italia che ci fa pensare Ecco alcuni dati ISTAT relativi all’ultimo censimento: ❖ La popolazione residente in Italia nell’ultimo decennio è cresciuta del 4,3% sostenuta esclusivamente dall’incremento della componente straniera. ❖ 147,2 anziani (over 65anni) ogni 100 giovani: la Liguria è la regione più anziana – la Campania la regione più giovane. ❖ La crescita naturale in Italia è vicina allo zero, si pone negli ultimi posto a livello europeo mentre si colloca ai primi posti della graduatorie come forza attrattiva migratoria. ❖ Tasso di fecondità: 1,39 figli per donna – età media al parto si attesta a 31,4 anni. ❖ La vita media delle donne è di 84 anni e mezzo, quella degli uomini di poco più di 79 anni. Quali prospettive per il prossimo futuro? Come potrà essere sostenuto il costo dello stato sociale nei prossimi anni se non con il contributo dei lavoratori stranieri? Alcuni dati sulla sanità Il tasso di mortalità infantile è di 3,4 decessi per mille nati vivi, valori tra i più bassi in Europa Il 10% della popolazione over 18 anni è obesa. Tumori e le malattie circolatorie sono le principali cause di ricovero ospedaliero Le malattie del sistema circolatorio rappresentano la principale causa di morte in quasi tutti i paesi dell’UE. In Italia il tasso standardizzato di mortalità è pari al 31,2 dei decessi ogni diecimila abitanti (35,7 uomini - 19,4 donne). I decessi per malattie tumorali sono la seconda causa e rappresentano il 26,0 ogni 10mila abitanti. ❖ La spesa sanitaria pubblica è di circa 112 miliardi di euro, il 7,1% del PIL, pari a 1842 E annui per abitante. Le famiglie contribuiscono con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 19,5%. ❖ La spesa sanitaria delle famiglie è stimata a 909 E per famiglia nel Mezzogiorno e a 1163 E al Centro Nord. ❖ I posti letto ospedalieri sono il 3,5 ogni mille abitanti. ❖ ❖ ❖ ❖ È certamente consolante la forte riduzione della mortalità infantile rispetto agli anni precedenti ma molti di questi bambini che nascono sani con l’aumentare dell’età si costruiscono un futuro di obesità che è la premessa alle malattie cardiocircolatorie. I tumori e le malattie cardiocircolatorie così aumentate e diffuse fanno certamente i conti con una alimentazione scorretta e con uno stile di vita che va cambiato. Cosa dire delle frodi alimentari di cui veniamo quotidianamente a conoscenza? La spesa sanitaria sembra discriminare le diverse zone dell’Italia e vede una consistente partecipazione dei malati e delle loro famiglie, è davvero ben governata o sono presenti sprechi e cattive gestioni? E questo per non parlare dei frequenti episodi di corruzione … I dati forniti dall’ISTAT dovrebbero segnare le diverse piste di lavoro per i nostri politici ma non sempre si è tenuto conto di queste preziose indicazioni. 8 Luglio 2014 “QUATTORDICESIMA” ai pensionati a basso reddito: (EX L. 127/2007) La soglia di reddito è pari a E 9.776,71/anno. In misura ridotta spetta fino ad un reddito di E 10.280,71. La misura del beneficio decorre dai 64 anni e varia in funzione dell’anzianità contributiva complessiva e della gestione a carico della quale è liquidato il trattamento principale come riportato nella seguente tabella: Lav. dipendenti Lav. autonomi SOMMA AGGIUNTIVA Anni di contribuzione Anni di contribuzionew Fino a 15 Fino a 18 euro 336 Oltre 15 e fino a 25 Oltre 15 e fino a 25 euro 420 Oltre 25 Oltre 28 euro 504 1. occorre tener conto di tutti i redditi personali con la sola esclusione dei redditi dell’abitazione principale, degli assegni familiari e delle indennità di accompagnamento, nonché dei redditi relativi a fine rapporto e di quelli soggetti a tassazione separata; 2. viene erogata in modo automatico in base alle dichiarazioni reddituali (730 o RED); 3. chi compie i 64 anni nel corso del 2014 deve presentare la domanda con mod RED in data successiva al compimento dell’età e la 14a verrà erogata a dicembre; 4. detta somma aggiuntiva non costituire reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali, con esclusione, per un importo pari a 156 euro dell’incremento delle maggiorazioni sociali. Decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014 introduce alcune importanti novità, indicate di seguito: - da maggio 2014 credito di 640 € (80 € al mese) sui redditi di lavoro dipendente (con esclusione delle pensioni), spetta anche i lavoratori in cassa integrazione - incremento dell’aliquota di tassazione dei rendimenti finanziari dal 20 al 26% a decorrere dal 1° luglio 2014 (esclusi rendimenti dei titoli di stato che restano al 12,5%) 80 € al mese: Il bonus Irpef viene calcolato sul reddito complessivo annuo (al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze) e viene diviso per il numero di stipendi che verranno percepiti da maggio a fine anno. Il bonus viene rapportato al periodo di lavoro svolto nell’anno ed è riconosciuto in busta paga. Di seguito una tabella che indica l’importo da suddividere per le mensilità da maggio a dicembre 2014 (si ipotizza un lavoratore dipendente che lavora tutto il 2014). Reddito complessivo Bonus 2014 da 0 a 8.000 da 8.000 a 24.000 24.500 25.000 25.500 E0 E 640 E 480 E 320 E 160 9 4a Fiera della contrattazione CISL Lombardia: “contrattare è il mio mestiere” Crisi, salario, welfare, contrattazioni locali con i comuni, mercato del lavoro, sono i temi degli accordi raggiunti in Lombardia nel corso del 2013. Le intese più significative sono state 294, che vanno ad aggiungersi alle 1.462 già archiviate dal 2010 a oggi. Novità di quest’anno, l’appuntamento regionale è stato preceduto dalle Fiere territoriali, che da Bergamo a Pavia, da Sondrio a Cremona, passando per Milano, Como e la Brianza, hanno valorizzato i risultati dell’esperienza negoziale con aziende ed enti locali. Dall’analisi degli accordi 2013 condotta dall’Osservatorio della Cisl lombarda emerge la tendenza a contrattare maggiormente gli effetti della crisi e si restringono gli spazi di negoziazione tradizionale a vantaggio di quella difensiva e di scambio. Infatti si registra un deciso spostamento di peso dal salario (+5,9% le intese firmate rispetto al 2012, anche se sono ancora 180, il 61,2% del totale degli accordi 2013) al welfare (+48,1%, 77 le intese 2013). Sono invece 370 gli accordi, i protocolli o i semplici verbali sottoscritti dalla Fnp con i Comuni nel 2013; tutti disponibili e consultabili on-line nei siti web dello Spi, Fnp, e Uilp lombardi, nella sezione Negoziazione Sociale o Archivio accordi con i Comuni. Le amministrazioni locali interessate direttamente alla negoziazione sono state 289 pari al 20% del totale dei comuni lombardi, con una popolazione complessiva pari a 2.320.000 milioni di abitanti. La differenza tra il numero dei comuni e gli accordi pervenuti evidenziano come in alcuni comuni si sono sottoscritti più protocolli nello stesso anno. Nell’ultimo biennio alcuni comuni, a causa delle proprie scadenze elettorali o per effetto del patto di stabilità hanno scelto di prorogare “d’ufficio” gli interventi previsti da intese precedenti. Infine, valutando gli andamenti della negoziazione, si osserva che la composizione della giunta non è particolarmente rilevante ai fini dei risultati, mentre nei comuni piccoli si contratta meglio: ❖ comuni con meno di 5.000 abitanti n. 186 pari al 66%, ❖ comuni da 5.000 a 15.000 abitanti n. 48 pari al 17%, ❖ oltre i 15.000 abitanti n. 42 pari al 15%, ❖ si è contrattato solamente in 7 comuni con oltre 50.000 abitanti 2%. 10 “Il patronato INAS risponde” PENSIONE DI REVERSIBILITÀ: ai familiari superstiti di un lavoratore dipendente hanno diritto alla pensione? La pensione ai superstiti è la prestazione che viene liquidata agli eredi del lavoratore (pensione indiretta), o del titolare di pensione diretta (pensione di reversibilità). I superstiti aventi diritto alla prestazione sono: ❖ il coniuge, anche se è separato legalmente in modo consensuale. Se legalmente separato con addebito oppure divorziato, spetta solo a particolari condizioni ❖ i figli minori. Se maggiorenni, spetta soltanto se sono ancora studenti (fino a 26 anni se universitari) oppure se sono assolutamente e permanentemente inabili a svolgere qualsiasi attività lavorativa ed erano a carico del defunto ❖ i genitori (in assenza di coniuge e figli), se hanno più di 65 anni alla data del decesso del lavoratore, se erano a carico dello stesso, e se non percepiscono nessun altra pensione (diretta o indiretta) ❖ i fratelli e sorelle (in assenza di coniuge, figli e genitori) se erano a carico del defunto, inabili, non coniugati e non titolari di alcun tipo di pensione (diretta o indiretta) ❖ i nipoti minori che vivono a carico dei nonni, anche se non formalmente affidati agli stessi e anche se non orfani. Il diritto alla pensione indiretta c’è soltanto se aveva almeno 15 anni di contributi in tutta la sua vita lavorativa, oppure anche solo 5 anni di contributi in tutto, di cui però almeno 3 nell’ultimo quinquennio. In assenza dei requisiti per la pensione indiretta, viene liquidata una indennità una tantum. Sei stato in mobilità? Attento al calcolo della pensione! Inps in ritardo sugli adeguamenti delle pensioni per chi è stato in mobilità. Per chi ha periodi di mobilità validi per la pensione, l’importo del trattamento pensionistico potrebbe essere errato. In caso di mobilità di durata continuativa superiore ad 1 anno, collocata in fase utile per la determinazione della pensione, le retribuzioni accreditate figurativamente sono rivalutate anche in base agli indici di variazione delle retribuzioni contrattuali del settore di appartenenza, rilevati dall’Istat. Nell’applicare tali indici, però, l’Inps ha accumulato un forte ritardo – pare che le rivalutazioni siano aggiornate solo fino al 2008 – con il rischio, molto frequente, che le pensioni rimangano ferme ad un importo che non è quello esatto. È quindi indispensabile procedere alla verifica delle pensioni per tutti cloro che hanno usufruito di un periodo di collocamento in mobilità valido per la determinazione della retribuzione pensionabile. In particolare, devono attivarsi i pensionati per i quali il trattamento pensionistico è stato liquidato a partire dal 6 luglio 2011: in base alla norma sulla decadenza, infatti, se in questi casi ci sono importi non aggiornati, ci sono solo 3 anni di tempo per chiedere la ricostituzione. L’Inas è a disposizione per assistere i pensionati nell’invio della richiesta. Anche in questo caso, purtroppo, la procedura potrebbe non bastare a far valere i propri diritti: accade di frequente che l’Inps respinga la domanda rinviando ad un riesame d’ufficio. Un riesame che non avviene praticamente mai: a questo punto, il patronato è disponibile a tutelare gli interessati portando avanti un ricorso amministrativo e, se necessario, anche quello giudiziario. Per la consulenza e l’assistenza necessarie, rivolgiti alla più vicina sede dell’Inas Cisl: gli indirizzi si trovano su www.inas.it, oppure chiamando il numero verde 800 249 307. Ricordiamo che la consulenza offerta dall’Inas è assolutamente gratuita. 11 Perché pubblichiamo il bilancio FNP-Bergamo Da più parti ormai si sente chiedere al Sindacato maggior trasparenza e la pubblicazione dei propri bilanci. Ci sembra corretto sottolineare come in questi ultimi anni la CISL abbia aggiornato e dotato di tutti i dati sensibili l’anagrafica dei propri iscritti proprio per dare una rendicontazione veritiera dei propri associati. Per quanto riguarda la FNP la certificazione delle iscrizioni vengono tenute costantemente aggiornate con i dati dell’INPS (titolato ad effettuare le trattenute). Per quanto riguarda i Bilanci, le Organizzazioni Sindacali non sono tenute a depositarli, ma ormai nella quasi totalità dei casi (parlo della casa CISL) i Presidenti dei Sindaci o Revisori dei Conti sono dei liberi professionisti che controllano e certificano la corretta tenuta della contabilità ed i dati di Bilancio. Venendo pertanto incontro alla richiesta di maggior trasparenza la Segreteria della FNP di Bergamo ha deciso da quest’anno di pubblicare sul Giornalino “FNP Pensionati”, che raggiunge la totalità degli iscritti, il bilancio della Federazione. È tuttavia doveroso fare alcune veloci precisazioni e considerazioni per poter capire tutta la struttura del bilancio, ossia: - le entrate del Sindacato provengono in maniera esclusiva dal versamento degli iscritti, non si trovano pertanto entrate da parte di Enti o dello Stato; - le uscite riguardano la gestione di una macchina organizzativa complessa che serve per avere la massima presenza sul territorio, per rispondere in modo tempestivo alle esigenze dei propri associati. Per capire la complessità di tale bilancio dobbiamo sottolineare alcune cose: • la FNP di Bergamo è proprietaria di 5 sedi sul territorio, paga l’affitto per altre 31 sparse sulla provincia (da Clusone a Treviglio) in più riconosce a Comuni, Parrocchie o privati un rimborso forfettario per recapiti che si fanno 1 o 2 volte la settimana in altri 31 comuni; • la FNP, ha alle proprie dipendenze, 3 impiegate fisse + 2 giovani assunti part-time per due anni per dare un segnale tangibile alla crisi del lavoro in atto (in Regione Lombardia i Pensionati hanno assunto con lo stesso sistema 18 giovani); • I 4 membri di Segreteria ed i 14 membri dell’Esecutivo che rappresentano le 14 zone provinciali sono collaboratori in regime di co.co.co (o co.co.pro), ed oltre a questi possiamo contare su 183 persone che come agenti sociali e fiscali intervengono sui recapiti dei territori e nelle sedi per la raccolta di pratiche pensionistiche, dichiarazioni dei redditi ed altro ancora, con un compenso simbolico ed il rimborso dei Km per lo spostamento (raggiungiamo circa 190 recapiti comunali). Complessivamente pertanto, la maggior parte delle risorse che la FNP riceve, le gestisce nello sforzo organizzativo sul territorio o per dare una mano ai servizi della Cisl come INAS, CAF, ADICONSUM, ANOLF, SICET, che sono a disposizione di tutti i cittadini. Speriamo con questo di avere fatto cosa gradita a tutti i nostri iscritti. Consiglio Generale FNP, 25 giugno 2014 12 Archivio Ufficio Stampa Cisl Bergamo La Segreteria ESERCIZIO 01/01/2013 31/12/2013 BILANCIO DI ESERCIZIO RICAVI COSTI Importi Descrizione Importi Descrizione ENTRATE Riporto parziale Stipendi dipendenti, contributi INPS, INAIL Accantonamento TFR, buoni pasto Contributi da Federazione Nazionale, da Tessere dirette Ricavi per contributi sindacali 1.776.051 dipendenti e assicurazioni Costo per personale dipendente Contributi da strutture sindacali Ricavi da altri contributi 31.412 Segretari, agenti sociali, fiscali, Esecutivo, Anteas, Fondo Regionale Furti e scippi, Fondo contributi INPS e INAIL collaboratori, Spese Sviluppo Zone, ecc. dirette per locomozione, compensi a liberi 438.714 professionisti. Lavoro occasionale Interessi attivi su crediti, Interessi attivi su Costo Co.co.pro/co. E autonomi titoli da stato Contributi a terzi, sovvenzione a UST per Proventi Finanziari 14.649 117.422 Compensi per Collaborazioni: Rimborsi da terzi,Utilizzo Fondi per gestione Altri ricavi e proventi 690.841 527.752 tessere, servizi Cisl, contributo Anteas, contributo solidarietà furti TOTALE ANTRATE 2.260.825 Costi per contributi vari 426.234 Imposte e tasse diverse, abbonamenti a COSTI Descrizioni riviste e pubblicazioni, multe,ammende e Importi USCITE sanzioni, spese varie diverse Oneri diversi di gestione Beni strumentali, Cancelleria, materiali per Accantonamenti Fondi: Anteas, sviluppo elaborati e oggetti ufficio, materiali sanitari enti Cisl, Assemblea organizzativa, Sviluppo Libri e pubblicazioni periodiche, altri materiali Zone, Leghe e Rls. Rischi su perdite in di consumo 23.880 partecipate, attrezzature sedi, Acquisti vari 55.151 Riorganizzazione territoriale Servizio manutenzione, canoni manutenz, Accantonamenti servizi assistenza Software, servizi interessi passivi bancari, interessi passivi tipografici, annunci pubblicitari, spese di diversi. Minusvalenze rappresentanza, propaganda ecc... Oneri finanziari Costi servizi vari 280.066 Immobiliare FNP gas, servizi di vigilanza, servizi pulizia Svalutazioni 84.115 9.999 Sopravvenienze passive diverse Spese postali di recapito, assicurative, Oneri straordinari servizi amministrativi diversi IRAP Esercizio in corso Costi per servizi amministrativi 89.310 0 Svalutazioni pertecipazione controllata Spese telefoniche, energia elettrica, acqua Costi per servizi sedi 449.660 Imposte di esercizio 799 12.484 Affitti e locazioni passive, manutenzioni, TOTALE USCITE beni di terzi, oneri locativi e condominiali, 2.259.071 noleggi beni di terzi, utilizzo sedi di terzi Costo per godimento beni di terzi Parziale Costi 182.199 690.841 Utile di Esercizio 1.754 13 Incontri annuali Incontro annuale al Rifugio Vaccaro - Parre Da Bratislava a Praga un Tour indimenticabile Partiti da Bergamo, la mattina del 9 giugno u.s., passando da Bratislava, abbiamo raggiunto Wadowice, paese natale di San Giovanni Paolo II, proseguito poi con visita a Cracovia e Wieliczka dove abbiamo visitato le miniere di sale ad oltre 130 metri sotto terra. Auschwitz e Birkenau: ammutoliti da tanto orrore che nessuno di noi dimeticherà. Il Santuario di Jasna Gora a Czestochowa e via verso Varsavia e poi ancora tanti Km per arrivare a Praga, una città bellissima. In questo viaggio abbiamo conosciuto persone speciali (anche tra le guide) e abbiamo apprezzato il vivere insieme di un gruppo eterogeneo ma compatto. Alla prossima e grazie alla FNP CISL e all’ETSI CISL di Bergamo, per l’organizzazione di questo tour quelli in fotografia nelle miniere e da Livia, Cicci e Rosa che non se la sono sentita di scendere nelle miniere. 14 Ondate di calore: ecco alcuni consigli diffusi dal Ministero RIDURRE LA TEMPERATURA CORPOREA. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca. RIDURRE IL LIVELLO DI ATTIVITÀ FISICA. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti. BERE CON REGOLARITÀ ED ALIMENTARSI IN MANIERA CORRETTA. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore. ADOTTARE ALCUNE PRECAUZIONI SE SI ESCE IN MACCHINA. Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo. CONSERVARE CORRETTAMENTE I FARMACI. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C. ADOTTARE PRECAUZIONI PARTICOLARI IN CASO DI PERSONE A RISCHIO. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni: ❖ consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici); ❖ segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacolgica; ❖ non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso. SORVEGLIARE E PRENDERSI CURA DELLE PERSONE A RISCHIO. Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (es. i senza tetto in condizioni di grave bisogno). Complimenti e auguri al nostro associato centenario Sig. Bottani Francesco di Endine Gaino 15 Canone RAI: bisognerebbe rivedere il reddito di riferimento per l’esenzione Il canone televisivo italiano più comunemente noto come canone RAI è un’imposta sulla detenzione di apparecchiature abilitate alla ricezione di radioaudizioni televisivi nazionali. Quindi è una tassa sul possesso di qualsiasi dispositivo capace di ricevere un segnale radiotelevisivo, non sull’utilizzo o meno dell’emittente televisivo come potrebbe indurre a pensare il nome con cui è conosciuta l’imposta. Praticamente funziona come il bollo auto. Entro il 31 gennaio bisogna pagare 113,50 € per il canone TV. E’ possibile richiedere la rateizzazione del canone TV attraverso la pensione prensentando apposita richiesta all’Ente pensionistico entro novembre dell’anno precedente. Conviene pagare entro la data di scadenza per non esser soggetti a sanzioni amministrative che aumentano gradualmente nel tempo. Attenzione, circola in rete una falsa abolizione prevista dalla Corte Europea Esenzione e Rimborso del canone RAI I cittadini italiani possono richiedere l’esenzione, presentando domanda, direttamente all’Agenzia dell’Entrate. La domanda, accompagnata da un documento di riconoscimento, costituisce dichiarazione sostitutiva e attesta il possesso dei requisiti minimi necessari all’esenzione del pagamento del canone RAI. I soggetti che possono beneficiare dell’esenzione devono avere i seguenti requisiti: ❖ aver compiuto almeno 75 anni di età; ❖ possedere un reddito che, unitamente a quello del coniuge, non sia superiore a 6.713,98 € nell’anno d’imposta antecedente a quello per il quale viene richiesta l’esenzione/rimborso. ❖ non convivere con altre persone diverse dal coniuge, titolari di reddito proprio. L’agevolazione è prevista solo per il canone ordinario: non è possibile richiederla nel caso in cui l’apparecchio sia ubicato in un luogo diverso da quello di residenza. Una volta ottenuta l’esenzione, negli anni successivi non è necessario presentare nuovamente la dichiarazione se le condizioni di esenzione permangono. Perdendo i requisisti necessari all’esenzione il soggetto dovrà versare spontaneamente la quota prevista per il canone. Disdetta del canone RAI Al verificarsi di determinate situazioni, il contribuente può richiedere regolare disdetta del canone RAI all’Agenzia delle Entrare. La disdetta può essere richiesta se: ❖ il contribuente cede a terzi tutti gli apparecchi capaci di ricevere radioaudizioni nitidamente e fornisce i dati (generalità e residenza) del nuovo detentore; ❖ il contribuente comunica di non possedere nessuno apparecchio (es. furto, rottamazione, incendio) fornendo comunicazione dettagliata; ❖ il contribuente richiede il suggelamento degli apparecchi, ovvero richiede di rendere inutilizzabili i dispositivi attraverso la chiusura in appositi involucri. Per informazioni potete rivolgervi all’ADICONSUM o all’incaricato RAI presente c/o CONFERCENTI CESCOT - Via Ravizza, 74 (dalle 14 alle 16) c/o ASCOM - Via B.Palazzo, 137 (dalle 9 alle 12) 2014 nei giorni: 17/7 - 18/9 - 23/10 - 20/11 - 18/12 16 “Giustizia sociale: fondamento del bene comune” Il convegno organizzato dalla Cisl e dalla Fnp Cisl di Bergamo per ricordare Papa Giovanni XXIII Giovedì 10 aprile,la Cisl e la Federazione dei Pensionati della Cisl di Bergamo hanno organizzato un convegno per ricordare ed onorare la figura di papa Giovanni XXIII,a pochi giorni della sua canonizzazione Tema dell’incontro era:”Giustizia sociale: fondamento del bene comune”svoltosi presso l’auditorium del Pime di Sotto il Monte. In particolare, stava a cuore delle due organizzazioni sindacali bergamasche ricordare la costante attenzione di mons. Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, al mondo del lavoro e,ancor più specificatamente, alle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Alla presenza di un nutrito gruppo di esponenti sindacali, il convegno prevedeva interventi di Michele Bettoni,segretario generale del Fnp Cisl di Bergamo, del prof. Aldo Carera,dell’Università Cattolica di Milano,del prof. Ivo Lizzola,dell’Università di Bergamo, di mons. Davide Pelucchi,vicario generale della diocesi, e di Ferdinado Piccinini,segretario generale della Cisl di Bergamo. Il moderatore dell’incontro, Mario Fiorendi, della Presidenza Anteas, dava,innanzitutto,comunicazione di un messaggio di sua eminenza il cardinale Loris Capovilla,storico segretario di papa Giovanni e custode appassionato della sua memoria. Nel testo esprimeva i suoi auguri per il convegno ricordando l’attenzione del cardinal Angelo Roncalli quando, a Venezia, incitò i rappresentanti di un associazione di laici, convenuti nella sua città,a operare per il bene del mondo operaio. Anche il sindaco di Sotto Il Monte, con un saluto molto appassionato, riprendeva l’insegnamento del suo illustre concittadino sul tema del convegno. Dava inizio ai lavori ,il segretario generale della Fnp Cisl di Bergamo, Michele Bettoni che evidenziava come la Fnp Cisl e la stessa Cisl, che, pur mantenendo inalterata la propria laicità, hanno sempre avuto,come costante riferimento del proprio operato, i dettati della dottrina sociale della Chiesa, avendo tra i propri padri fondatori uomini ad essa fortemente ispirati. Con questa consapevolezza,ricordare la persona,le opere e gli insegnamenti di Papa Giovanni XXIII, con una particolare attenzione alle sue encicliche la Mater et Magistra e la “Pacem in terris”,diventa non solo motivo di orgoglio per i bergamaschi ma, soprattutto, una spinta a rendere vere e concrete anche oggi le sue indicazioni. L’enciclica sulla pace, in particolare può essere ben considerata il suo testamento morale, umano e sociale. Entrambi i documenti, in ogni caso, furono due pietre miliari nell’evoluzione della Dottrina Sociale della Chiesa. Papa Giovanni, in verità,aveva già intuito l’importanza dell’azione sociale dei cattolici allorché era Segretario di Mons. Radini-Tedeschi; in queste prime esperienze pastorali,infatti,si misurò con la profonda e complessa trasformazione socioeconomica della sua e nostra terra e la testimoniò nell’ormai storica lotta del mondo tessile in Val Seriana. Fu capace di riflettere sul mondo del lavoro, inteso come acquisizione prima e più alta della dignità dell’uomo e non dimenticò mai quanto il mondo contadino gli aveva insegnato, ossia, che l’uomo può e deve riscattarsi,certo,con la fatica che il lavoro richiede ma ritenendo anche che, se proiettato dentro l’orizzonte associativo, esso consente di costruire insieme un mondo più dignitoso. Da queste premesse,poi giungeva a riflessioni ancor più ampie e con un respiro universale:“... A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore nella libertà; i rapporti di convivenza tra singoli esseri umani, tra cittadini e le rispettive comunità politiche; fra individui, famiglie, corpi intermedi e comunità politiche da una parte e dall’altra la comunità mondiale: Compito nobilissimo quale è quello di attuare la vera pace nell’ordine stabilito da Dio”. Ed è anche per questo che chi vive in una Confederazione Sindacale che ha sempre cercato di ispirarsi alla Dottrina sociale della Chiesa, ha il compito di attualizzare l’insegnamento di un Pontefice che,in ogni momento della sua azione,ha voluto mettere al centro la dignità umana, acquisita attraverso il lavoro. 17 Il prof. Aldo Carera, docente all’Università Cattolica di Milano e presidente di Bibliolavoro, l’organismo voluto dalla Cisl Regionale per studiare la storia sindacale e cislina in Lombardia affermava ,di seguito,come lo sforzo della Cisl di Pastore e di Romani per innovare la presenza del sindacato nel nostro paese aveva,come punto di riferimento,il futuro di una società nuova, orientata a un benessere mai provato prima, esito dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione. Un’attesa consapevole cui non corrispondeva ancora del tutto l’avanzamento della cultura cattolica e della stessa dottrina sociale della Chiesa. Negli anni Cinquanta il pontificato di Pio XII aveva contribuito a riportare ordine e stabilità in un mondo sconvolto dalla guerra e dalla caduta dei regimi. Fu Giovanni XIII, con l’Enciclica Mater et Magistra (1961) ad aprire nuove prospettive per la questione sociale e per i problemi del lavoro. La sua visione realistica includeva gli aspetti positivi,non solo i dati critici, delle dinamiche socio-economiche della società contemporanea. Quella concretezza, che consentiva di discernere la buona volontà e i suoi effetti, corrispondeva alle attese degli uomini della Cisl. Nell’affermare un nuovo ordine mondiale centrato sulla pace, con l’Enciclica Pacem in Terris il pontefice bergamasco rendeva ancora più esplicita la sua fiducia sulla capacita dei singoli e dei soggetti sociali nell’affrontare responsabilmente i grandi mutamenti in corso e di orientarli al bene comune. Nel successivo intervento, il prof. Ivo Lizzola, dell’Università di Bergamo, evidenziava che per interpretare il proprio tempo occorrono, certo una intelligenza attenta ed una sensibilità coltivata, ma serve soprattutto senso della Promessa e affidamento. Come di un figlio al Padre. Alle soglie di un tempo terribile e di passaggio, quello di un conflitto che avrebbe sconvolto il mondo e provato l’umanità delle donne e degli uomini nel loro tessuto più intimo, il futuro Giovanni XXIII scriveva: “Vedo un vecchio mondo che scompare, un altro in formazione e dentro a questo cerco di nascondere qualche buon seme, che avrà la sua primavera, anche se un po’ tardi, quando io sarò morto”. Era il 1936: avrebbe ancora seminato il servo di Dio Angelo Roncalli nella durezza dei tempi, e avrebbe atteso a preparare la primavera per il buon seme prima di morire. Testimone attento e fedele del fatto che la speranza può reggere la paura e lo sfinimento, e che gli uomini e le donne di pace possono tessere tenacemente fraternità e riconciliazione. Un grande passaggio, prima doloroso e, poi, rigoglioso, quello vissuto da Papa Giovanni. E noi oggi in un passaggio sicuramente delicato e difficile, che chiede uno sguardo fiducioso e pieno di speranza come quello di Roncalli: “Chiamati a fare 18 il bene più che a distruggere il male, ad edificare più che a demolire”, come è scritto nei sui Diari. Con attenzione benevola al nuovo, a ciò che nasce. Faceva seguito mons. Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi di Bergamo,che ricordava come le grandi sensibilità sociali di mons. Angelo Roncalli vadano ricercate nella generosa tradizione dei cattolici bergamaschi che,fin dall’ottocento,si distinsero in un’azione sociale particolarmente vicina al mondo dei lavoratori. Fu, però,con le lotte degli anni dell’episcopato di mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi,e in particolare con lo sciopero di Ranica del 1909,che don Angelo Roncalli si avvicinò al mondo del sindacato. Questa sensibilità lo accompagnò anche negli anni di episcopato all’estero,Francia compresa dove incrociò la vicenda dei preti operai. I frutti più completi di questa continua attenzione al mondo del lavoro si fecero evidenti negli anni del pontificato e, soprattutto,con le encicliche Mater et Magistra e Pacem in Terris. Quella di Papa Giovanni, terminava mons. Pelucchi, è una lezione ricca di indicazioni e di proposte valide anche per i nostri tempi. Concludeva il segretario generale della Cisl di Bergamo, Ferdinando Piccinini, che ringraziava i relatori e gli intervenuti. Nel contempo,però incitava tutta la sua organizzazione a far tesoro delle intuizioni sociali e sindacali di papa Giovanni XXIII in grado di offrire spunti importanti sul piano dell’azione concreta per la difesa della società democratica e per la valorizzazione dei corpi intermedi, tra i quali occupano un posto fondamentale le organizzazioni sindacali. La Cisl e soprattutto la Cisl di Bergamo vuole confermare questa prospettiva nella certezza di essere dalla parte giusta nella difesa dei lavoratori bergamaschi. Mario Fiorendi Il conto delle povertà Il coordinamento donne FNP ogni anno in occasione dell’8 marzo organizza un convegno di riflessione; quest’anno abbiamo deciso di affrontare il tema delle povertà nella nostra provincia. Potremmo chiederci perché questa scelta considerando i molteplici problemi che le donne vivono nel nostro paese e che certamente non dimentichiamo in particolare il tema della violenza sulle donne che rappresenta una delle piaghe maggiori e contro la quale ogni giorno dobbiamo combattere. Perché scegliere un tema così complesso e difficile anche da definire. Cosa significa oggi parlare di povertà? di emarginazione di fragilità significa fare sindacato stando vicino ai più deboli. I dati: 9 milioni di poveri in Italia, 3 milioni di famiglie, il 17% dei poveri ha più di 65 anni, 2,5 milioni sono bambini, il 15% di persone povere a Bergamo. Sono elementi sufficienti per dire che tocca anche a noi interessarci in modo più profondo della tematica povertà, il titolo “le povertà chiedono il conto” non è stato scelto a caso. Con umiltà, ma anche con coraggio crediamo che il sindacato, debba riflettere e interrogarsi sui cambiamenti che sono avvenuti nel nostro paese e nella nostra provincia, che non sono solo determinati dalla crisi economica, ma anche dal fenomeno demografico, dalla bassa natalità, dall’immigrazione, dalla precarietà del lavoro e dalla diminuzione dei servizi. Cambiamenti che rimarranno oltre la crisi che ci obbligano a cambiare anche il nostro modo di essere sindacato definendo nuove scelte politiche. Oggi il tema sociale assume un ruolo prioritario per poter permettere alle persone di vivere in condizioni dignitose ma, anche per stabilire una giustizia più equa e solidale definendo priorità e contrattando con i Comuni i livelli essenziali minimi di sopravvivenza. Le povertà esistono da anni ma, forse le abbiamo guardate con occhi diversi e lontani dal nostro vivere “tanto a noi italiani non toccherà mai di vivere ai mar- gini della società...”. La crisi economica ha peggiorato la situazione, allargando la forbice fra ricchi e poveri e ha cambiato il volto delle povertà e dei soggetti colpiti. Anche i pensionati sono soggetti a rischio, certamente non si può generalizzare ma se guardiamo la realtà della nostra provincia la media delle pensioni non supera i 1.200 euro e le donne percepiscono una pensione più bassa rispetto agli uomini, infatti le pensioni integrate al minimo riguardano per il 95% le donne per un importo di 501 euro. Esistono altre forme che vanno oltre la misurazione del reddito che sono meno conosciute rispetto a quelle del passato ma in continuo aumento anche nel nostro territorio: la povertà determinata dalla mancanza di relazioni. la solitudine, le malattie psichiatriche, la disgregazione delle famiglie. Una povertà interiore che genera povertà relazionale, culturale, ed economica, genera squilibrio, ingiustizia e violenza come quella che ancora oggi in ogni paese del mondo subiscono le donne: una violenza quotidiana alimentata dall’incapacità delle Istituzioni di garantire un’indipendenza economica e di poter scegliere di non accettare più la prevaricazione l’abuso, la schiavitù. Tutto questo ci impone di intervenire per definire politiche sociali e proposte concrete sul territorio finalizzate a favorire la coesione sociale. Anche in una fase di crisi economica dobbiamo non perde di vista quale modello di welfare vogliamo e quali politiche attuare di protezione sociale per rimettere al centro delle scelte la “persona” per affermare certezza dei loro diritti e pari opportunità di accesso a tutti i servizi sociali, con particolare attenzione alle persone in stato di fragilità. È nel territorio che si leggono i bisogni nelle loro specificità e nel loro cambiamento, quindi è giusta la scelta della CISL di rafforzare il ruolo del territorio anche per quanto riguarda i temi sociali e non solo economici. “molti parlano dei poveri ma pochi parlano con i poveri M. TERESA DI CALCUTTA“. 19 La donna... il lavoro... il tempo... È stato questo il tema affrontato durante un incontro, organizzato a Lovere il 13 marzo dalle donne della FNP- CISL di Bergamo per le zone del Sebino Berg.sco e Trescore. L’idea è stata quella di confrontarsi, all’indomani della giornata della donna, sui temi della conciliazione e del ruolo della donna, nella società di oggi nei nostri territori, ma anche di quella di ieri, a partire dall’800. All’interno dell’iniziativa una mostra significativa dedicata alle donne e al mondo del lavoro nella bergamasca dall’ottocento, illustrata dalla Segretaria FNP-Cisl di Bergamo Mina Busi. Molto interessante anche la presentazione del Libro “Le donne del lago” ad opera di Rosarita Colosio, scrittrice di storia locale, che ha mostrato la vita e il lavoro di queste donne con l’aiuto di fotografie e testimonianze lette e animate dal Gruppo teatro Rondinera-Castelfranco. Il convegno è continuato con una rilettura della legislazione dagli anni 40 ad oggi in tema sopratutto di maternità sottolineando il fatto che ancora oggi l’Italia, nonostante abbia leggi avanzate, deve (sul piano pratico) fare molti passi in avanti. Per quanto riguarda questa tematica siamo quasi fermi al XIX secolo: “Lavoravano in quel periodo”racconta Rita Brembilla, coordinatrice territoriale FNP Bg, il 51% di donne. Ancora oggi il tasso di occupazione femminile in bergamasca è del 53% per cui non siamo molto lontani da quel tasso di occupazione. E’ un problema culturale ed è un problema di difficoltà di conciliare il lavoro fuori casa con il lavoro di cura. La legislazione italiana tutela oggi in maniera adeguata il lavoro delle donne, ma c’è ancora una forte resistenza culturale nei loro confronti, tanto che il dramma delle dimissioni in bianco pervade molte realtà produttive ed imprenditoriali anche della bergamasca”. Abbinato al convegno è stato bandito anche un concorso grafico-pittorico a cui gli studenti del liceo artistico “Decio Celeri” di Lovere hanno partecipato. Sette le opere selezionate: vincitrice assoluta Elena Zeziola, premiata dal segretario generale FNP di Bergamo Michele Bettoni che, nelle sue conclusioni, ha sottolineato l’importanza di far conoscere ai giovani quali sono stati i sacrifici delle generazioni dell’800 e del ‘900 in tema di conquista di diritti civili e sociali e non solo per le donne. 20 Anteas Venerdì 6 giugno sono state effettuate le assemblee ordinarie di ANTEAS VOLONTARIATO e ANTEAS PROMOZIONE SOCIALE per provvedere, a norma dello statuto associativo, alla presentazione del progetto “Ri/organizziamoci e al rinnovo degli organismi direttivi giunti a fine mandato. Alle assemblee erano presenti, oltre ai soci delle associazioni, il Presidente regionale di ANTEAS Lombardia Marino Pattini ed il segretario Generale della CISL di Bergamo Ferdinando Piccinini che hanno portato il loro contributo alla discussione con appropriate argomentazioni. Per la FNP di Bergamo, in rappresentanza del Segretario Generale Michele Bettoni, impossibilitato a partecipare, ha portato il contributo al dibattito Pietro Lecchi segretario organizzativo. Il Presidente uscente di ANTEAS, Giuseppe Della Chiesa, ha introdotto i lavori dell’assemblea e illustrato i punti all’ordine del giorno soffermandosi in particolare sui contenuti del progetto ri/organizziamoci, progetto che è partito due anni or sono con il coinvolgimento dei volontari dei vari Gruppi Operativi Locali in un percorso finalizzato alla raccolta, valutazione e funzione del volontariato con l’intento di produrre un documento finale sul quale impegnare la presidenza ANTEAS per il rinnovamento strutturale ed operativo dopo 17 anni di attività, documento che è stato approvato. L’impostazione del progetto, nel suo iter preparatorio e conclusivo, è stata curata dalla professionalità dei funzionari del Centro Servizi Bottega del Volontariato di Bergamo, i quali, dopo aver lungamente lavorato sui dati e le informazioni raccolte, hanno indicato insieme ai responsabili dei Gruppi Operativi, le proposte e le linee di futura azione che la Presidenza ANTEAS ha fatto proprie e sulle quali sarà impostata e revisionata l’attuale situazione organizzativa degli stessi gruppi in una visione unitaria dentro l’associazione. Nella seconda parte dell’assemblea si è provveduto alla elezione degli organismi di direzione e governo delle associazioni con i seguenti risultati: - Presidente di ANTEAS VOLONTARIATO e PROMOZIONE SOCIALE confermato Giuseppe Della Chiesa affiancato da due vice presidenti nelle persone di Mario Fiorendi e Emilio Signori; la presidenza in secondo tempo verrà completata; - Componenti del direttivo di ANTEAS VOLONTARIATO Arrigoni Attilio, Attuati Margherita, Beltramelli Oreste, Biava Carlo, Carrara Gianfranco, Cervi Luigi, Fogliaresi Egidio, Lamera Luciano, Lomi Luigi, Milesi Davide, Moioli Giovanna, Murtas Luciano, Noris Pietro, Piccinini Umberto, Previtali Giuseppe, Sonzogni Emilio, Terzi Virgilio, Togni Pietro; - Componenti del Direttivo ANTEAS PROMOZIONE SOCIALE Anfuso Giacomo, Bertuletti Sandra, Biava Carlo, Bosio tarcisio, Consonni maria, Luponi Luigi, Nicodemo Vincenzo, Persico Flavio, Radici Giuseppe, Regonesi Battista, Vanoncini Luigi. - Collegio dei Revisori Capelli Pierino, Rombolà Vincenzo, Rondi Alessandro, Salvi Pietro,Gherardi Giovanni, Sesso Alessandro sia per ANTEAS VOLONTARIATO che per ANTEAS SERVIZI, - Collegio dei Probiviri Rossini Mario, Gritti Faustino, Bertoli Angelo, e Valli Zonca per le due associazioni. 21 ANTEAS Università di Bonate Sopra - Bonate Sotto - Presezzo - anno 2014 Anche quest’anno si è chiusa con una festa l’Università Anteas dei tre comuni BONATE SOPRA - BONATE SOTTO - PRESEZZO. Il tema è stato molto interessante : Arte,Storia e Cultura, tra passato e presente nell’area del Mediterraneo. Dopo diciassette anni i corsisti sono sempre più numerosi ed entusiasti. Questo dimostra la bontà dell’iniziativa e l’opportunità che offre ai partecipanti di arricchirsi culturalmente conoscendo meglio il nostro patrimonio storico e ambientale. Infatti gli incontri tenuti da docenti molto preparati ci hanno fatto conoscere i diversi aspetti che hanno caratterizzato nel tempo le civiltà del Mediterraneo. Inoltre due incontri sono stati dedicati alla figura del Papa Santo Giovanni XXIII e alla figura di John Kennedy, a cinquant’anni dalla morte. È doveroso un ringraziamento alle tre Amministrazioni Comunali per il sostegno economico, alle sezioni della FNP-CISL dei tre paesi per la collaborazione nella raccolta delle iscrizioni, all’ANTEAS Provinciale e ai collaboratori della sezione di Bonate Sopra. La coordinatrice del corso Alessandra Bertuletti ANTEAS Università di Sarnico Si è felicemente concluso il 7 maggio il 18° anno accademico dell’Università Anteas di SARNICO che interessa anche molti comuni del Basso Sebino. Anche per quest’ anno è stata molto qualificata ed efficace la collaborazione del comune e dell’Associazione Anziani e Pensionati di Sarnico. Il tema proposto “EXPO MILANO 2015: nutrire il pianeta. Energia per la vita” ha generato, al suo annuncio, qualche perplessità in molti dei corsisti abituati ad altri argomenti centrati, negli anni scorsi, più sulla storia ed in particolare sulla storia locale. Subito dopo il primo incontro con il dottor Claudio Cecchinelli si è capito che l’argomento, diversamente dai precedenti, era orientato, e così per tutte le 14 relazioni, non alla conoscenza del passato ma rivolto agli scenari futuri in un mondo globalizzato proprio in attuazione di uno dei principi sostenitori delle attività culturali di Anteas: CONOSCERE PER CAPIRE. Abbiamo conosciuto la storia e le motivazioni delle precedenti esposizioni universali e le opportunità di crescita culturale (e non solo) per tutta la provincia di Bergamo. Dal primo incontro sono poi svanite del tutto le perplessità iniziali e la trattazione dei diversi aspetti connessi al problema della nutrizione e dell’energia per la vita di tutto il pianeta. Ci hanno proiettato verso il futuro coinvolgendoci in temi di grande interesse e ci hanno sensibilizzato ad un coinvolgimento attivo nei diversi aspetti della progettazione dell’EXPO. Dopo diciotto anni i corsisti, oltre un centinaio, sono sempre più numerosi ed entusiasti. 13° Concorso Elio Colleoni, organizzato dalla Cisl, Fnp e dall’ANTEAS Il 7 giugno si sono svolte le premiazioni del 13° Concorso Elio Colleoni con la premiazione dei Ragazzi dei 4 licei di Treviglio, che hanno partecipato al concorso a temi che si tiene ogni anno in memoria del senatore Elio Colleoni, tra l’altro anche uno dei fondatori della Cisl Bergamasca, nella tradizione che si prefigge di far incontrare giovani ed anziani. Al Concorso hanno partecipato 121 studenti. 22 Nuove Convenzioni OFFERTE CAMPEGGI STRUTTURA MANACORE SISTEMAZIONE Casetta 4 posti PERIODI PREZZI A SETTIMANA DA 30/08 - 06/09 06/09 - 13/09 30/08 - 06/09 06/09 - 13/09 euro 310 - scontato 240 Euro euro 260 - scontato 200 Euro euro 375 - scontato 300 Euro euro 310 - scontato 240 Euro (PUGLIA) Casetta 5/6 posti ROSETO Casetta 4 posti Casetta 5/6 posti 06/09 - 13/09 30/08 - 06/09 06/09 - 13/09 euro 250 - scontato 200 Euro euro 340 - scontato 270 Euro euro 260 - scontato 200 Euro Casetta 4 posti 30/08 - 06/09 06/09 - 13/09 30/08 - 06/09 06/09 - 13/09 euro 200 - scontato 160 Euro euro 200 - scontato 140 Euro euro 210 - scontato 170 Euro euro 210 - scontato 160 Euro 27/08 - 03/09 03/09 - 10/09 10/09 - 17/09 euro 800 - scontato 640 Euro euro 600 - scontato 480 Euro euro 350 - scontato 280 Euro (ABRUZZO) VERDE MARE (MARCHE) TILIGUERTA (SARDEGNA) Casetta 5/6 posti Casa Tilisuite 5 posti Tariffe per gli iscritti Cisl Etsi Cisl Bergamo Via G.Carnovali, 88/A 20122 Bergamo Tel.035.324.581 Fax 035.324.582 E-mail: [email protected] P.I.02172170165 Grafica: Bruno Silini Non esitate a contattarci per qualsiasi altro tipo di proposta o informazione al nostro recapito telefonico: 035 324 581. 23 SCADENZIARIO 2014 31 luglio trasmissione telematica mod 770 per sostituti d’imposta e amministratori di condominio 30 settembre - presentazione telematica mod. unico 2014 al CAF - termine per richiedere all’Ente pensionistico e al datore di lavoro riduzione acconto di novembre in seguito a 730/2014 16 ottobre versamento acconto TASI per i Comuni che non hanno deliberato entro 23 maggio 25 ottobre presentazione 730 integrativo al CAF per maggior credito Settembre/ottobre domanda sostegno affitti 1 dicembre scadenza pagamento secondo o unico acconto per opzione cedolare secca su immobili locati; scadenza pagamento secondo o unico acconto IRPEF da Unico 2014 16 dicembre scadenza seconda rata TASI e saldo IMU 2014 29 dicembre termine ultimo per presentare dichiarazione redditi 2013/ Unico tardivo 31 gennaio 2015 presentazione al comune della domanda relativa al 2014 per l’Assegno familiare per i nuclei con almeno tre figli minori. La domanda può essere fatta anche dai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno CE di lungo periodo Entro 6 mesi dal parto presentazione al Comune di residenza della domanda di assegno per maternità per le madri che non percepiscono l’indennità di maternità da parte dell’INPS (per le mamme residenti extracomunitarie è necessario possedere la carta di soggiorno o la ricevuta di richiesta della stessa) All’acquisizione del diritto - richiesta social card per pensionati con più di 65 anni e minori di 3 anni - richiesta bonus energia e bonus gas per il 2014 Nel mese di scadenza rinnovo Bonus energia elettrica e Bonus gas (verificare comunicazione inviata da SGATE) (scadenze suscettibili di variazioni, che saranno prontamente comunicate) Redazione a cura della Segreteria Territoriale FNP: Michele Bettoni, Mina Busi, Pietro Lecchi, Onesto Recanati Tel. 035 324260 - [email protected]
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