CASE DEL QUARTIERE (CDQ) TURIN Le CdQ possono essere definite generalmente centri della comunità di quartiere, ma sono chiamate “case” poiché sono state create perché fossero percepite, utilizzate e vissute da ciascuno come se fossero casa loro. Le CdQ sono parte di una politica comunale mirata a promuovere l’utilizzo sociale di spazi pubblici e sono intese a svolgere un ruolo chiave in termini di socializzazione multi-etnica, integrazione e coesione sociale a livello di quartiere. Il loro ruolo si esprime anche in termini di risanamento urbano, poiché solitamente hanno sede in edifici vecchi o abbandonati che sono stati oggetto di significative attività di ristrutturazione. Un fatto importante è che la creazione delle CdQ è il risultato di un processo di pianificazione partecipata, in cui sono ampiamente coinvolte sia la comunità locale sia le associazioni di quartiere. La creazione della Rete ha fra i suoi obiettivi principali far crescere la collaborazione e la condivisione di know-how fra le CdQ e ottimizzare il loro sistema di finanziamento. Le CdQ ospitano e offrono le attività educative, culturali e sociali più diversificate, e anche servizi pubblici e sportelli di informazione. Sono luoghi che stimolano l’aggregazione e la socializzazione e favoriscono la partecipazione attiva. Sono una sorta di “scatola vuota” che deve essere riempita, ma si vuole che questo ”riempimento” non sia compito esclusivo dell’ente gestore della CdQ ma giunga soprattutto da “utenti” che non siano semplicemente i beneficiari di un servizio ma, invece, gli attori leader di ciò che avviene all’interno della “loro” CdQ, Infatti, la maggior parte delle attività è organizzata da portatori di interessi e beneficiari locali, che possono richiedere di utilizzare gli spazi e le infrastrutture della CdQ. Comune di Torino. La Creazione delle CdQ di Torino si è iniziata nei primi anni 2000. Nel 2012, il Comune ha promosso la costituzione di una rete che collega tutte le CdQ a livello cittadino Il target di questa pratica è l’intera popolazione: le CdQ accolgono persone di ogni età, origine e condizione socio-economica. Il Comune di Torino, Dipartimento per l’Integrazione e la Rigenerazione Urbana, ha sostenuto la creazione di ogni CdQ e attualmente coordina la Rete. Il partner principale e solo sponsor è la Compagnia di San Paolo, una fondazione bancaria con sede a Torino che svolge un ruolo importante di sostegno finanziario alle politiche locali nei settori della cultura, dell’educazione e del welfare. Membri della Rete sono le sette CdQ: Bagni Pubblici di Via Aglié, Barrito, Casa del Quartiere di San Salvario, Casa nel Parco, Cascina Roccafranca, Cecchi Point - Hub Multiculturale, +Spazio 4, che sono gestite da organizzazioni senza scopo di lucro; inoltre, due nuovi progetti sono stati inclusi quali “CdQ in prospettiva” (Bossoli83, CdQ Le Vallette). Ogni CdQ ha la propria rete di partenariato con istituzioni pubbliche e attori municipali, fondazioni private, ONG, associazioni, sindacati e gruppi informali di cittadini. La principale evoluzione consiste nell’allargamento della rete a comprendere due nuove CdQ. Un’ulteriore futura estensione della Rete sarebbe accolta come sviluppo positivo, anche se ciò implica due sfide: la questione dei finanziamenti e la necessità di definire i criteri di idoneità a divenire una CdQ. • Un modello di gestione mista fra il settore pubblico da una parte e il settore terziario e le comunità locali dall’altra. • Un’attenzione speciale prestata agli spazi fisici in termini di qualità e di piacevolezza dell’architettura e del design delle CdQ, e in termini di riconoscibilità e di centralità all’interno del loro quartiere. • L’estensione dell’ambito territoriale di questa pratica dal quartiere alla città, che rappresenta un invito alla mobilità e alla complementarietà. Tutte le CdQ sono profondamente radicate nel quartiere da cui emanano, ma, allo stesso tempo, si offrono all’intera popolazione della città; la Rete incoraggia le persone ad andare oltre i confini territoriali e mentali del quartiere in cui vivono e a scoprire altri contesti. • Il rispetto e la protezione della specificità e particolarità di ogni CdQ: la creazione della Rete non mira a imporre un modello uniforme di CdQ. • L’informalità della Rete, vuole essere una struttura leggera, in grado di favorire la cooperazione e gli scambi liberi fra CdQ, evitando allo stesso tempo la loro istituzionalizzazione. • Una particolare attenzione alla questione della sostenibilità economica mediante iniziative di autofinanziamento e di micro-finanziamento diffuso. Lo sviluppo della capacità dell’auto-finanziamento è necessario perché le CdQ possano sostenere le loro attività in tempi di tagli al budget pubblico; tale necessità deve tuttavia essere equilibrata con il principio fondamentale di un approccio non-profit. • La non-esclusività del luogo: le CdQ non hanno un target specifico e l’utilizzo dei loro locali deve essere condiviso con tutti gli altri e per ogni tipo di attività. Nonostante le richieste di alcune comunità di migranti di avere luoghi dedicati a loro esclusiva disposizione, il Comune ha incoraggiato l’utilizzo condiviso di spazi pubblici quali le CdQ (ovvero spazi misti senza connotazione etnica o nazionale) fra tutte le comunità di minoranza le associazioni di migranti, come anche della comunità di maggioranza. • Le CdQ svolgono una finzione cruciale quali nuovi attori del welfare urbano interagendo simultaneamente con attori tradizionali del welfare. Essendo così vicine alle persone, le CdQ hanno la capacità di rilevare immediatamente le necessità di individui vulnerabili, di gruppi specifici o di tutta la comunità, e di dare una prima risposta a tali richieste, oppure di indirizzarle al servizio appropriato, contribuendo così al benessere della comunità del quartiere. • La specificità e particolarità di ogni CdQ, che può rappresentare un ostacolo alla collaborazione fra le differenti Case. • La necessità di stabilire i criteri di idoneità di un ente per divenire una CdQ ed entrare a far parte della Rete, in modo di preservare l’identità comune e le caratteristiche fondamentali delle CdQ stesse . Per maggiori informazioni, relazioni e documenti completi, visitate il : http://www.eu-mia.eu/cases
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