38 da produttori di strumenti di precisione. Ben presto si mise in ottima luce presso la corte reale e lo stesso Luigi XVI. Nello stesso anno, sposò Cécile MarieLouise L’Huillier. Tra il 1787 ed il 1791 lo troviamo associato a Xavier Gide, un orologiaio pendulier, personaggio particolare che si era ripromesso di non costruire mai più di due orologi dello stesso tipo e che nel 1787 aveva inventato la pendola a tre ruote, in francese pendule à trois roues. Nel 1789, lo scoppio della Rivoluzione Francese giunse a sconvolgere l’esistenza della nazione. Molti maestri orologiai dovettero abbandonare la Francia per rifugiarsi in altri Paesi dal regime più stabile: alcuni optarono per l’Inghilterra, altri per la Svizzera. Breguet fuggì da Parigi scegliendo come destinazione finale l’Inghilterra, dove divenne fornitore della Real Casa e del Principe di Galles. Non cessò però la propria collaborazione con alcuni artigiani della nativa regione locloise: doratori, meccanici, fabbricanti di molle e orologiai in genere. Nel 1792 decise di tornare nella sua città natale, Neuchâtel, accompagnato dalla sorella e dai figli: a seguito però di un grande incendio, che distrussee la città di La Chaux-de-Fonds, lo stabile di Meuron et Cie, che ospitava diversi suoi esemplari fu irrimediabilmente perduto, e con esso gli orologi del nostro ivi conservati. Successivamente, troviamo Breguet a Le Locle, dove collabora con molti altri artisti di alto livello: Courvoisier e Houriet che gli forniscono i movimenti, Contesse a La Chaux-de-Fonds che costruisce per lui gli scappamenti e Reumond di LA VOCE DI HORA Ginevra che produce i quadranti complicati. E’ Samuel Roy colui cui vende la prima pendola a tre ruote, nel 1793. Il 20 aprile 1795 Breguet rientra a Parigi, pur conservando il rapporto di collaborazione con i maestri orologiai elvetici. Il primo brevetto di cui risulta titolare, in questo secondo periodo parigino, è quello per il calendario perpetuo (quantième perpetuel); negli anni successivi, nasceranno uno dopo l’altro i suoi capolavori. Sono del 1796 la prima pendoletta da viaggio, del 1798 il primo scappamento a forza costante, del 1799 il primo orologio a tatto; nel 1801 brevetta lo scappamento a tourbillon, ideato per ridurre le irregolarità di marcia dell’orologio dovute all’attrazione gravitazionale terrestre. Gli anni a venire vedranno la nascita delle celebri ‘pendole simpatiche’ e la messa a punto del calendario perpetuo. Nel 1808 divenne orologiaio dello Zar e fornitore della Marina Imperiale russa. Nel 1810 realizzò il primo orologio da polso da donna di cui si abbia notizia, per conto di Carolina Murat, Regina di Napoli. Divenuto membro del Bureau des Longitudes, mise a punto un eccezionale cronografo da marina, meritando il titolo di orologiaio della Marina Reale Francese, dopo la morte del compatriota Ferdinand Berthoud. Il 1816 fu l’anno che vide l’accoglimento di Breguet fra i membri dell’Accademia delle Scienze, mentre tre anni più tardi Luigi XVIII lo insignirà della Legion d’Onore, nominandolo Cavaliere. Diverrà poco dopo membro dell’Institut de Paris, sostituendo Carnot. Nel 1822 scrisse un trattato in collabo- GLI OROLOGI A TRE RUOTE DI BREGUET razione con Moinet, il quale, alla morte del Maestro, si approprierà dei meriti, avocando a sé solo la paternità del testo, il celebre Traité d’Horlogerie di Moinet. Abraham-Louis Breguet morì il 17 settembre 1823, alle 4 del mattino, al 79 di Quai de l’Horloge, all’età di 77 anni, lasciando l’attività nelle mani sapienti dei suoi figli. Facciamo una piccola divagazione su Samuel Roy. Samuel Roi o Roy, battezzato il 6 marzo 1746 a Fontaines (Neuchâtel) nella Vallée de Ruz, era il figlio illegittimo di padre ignoto e di Marie-Madeleine Roy d’Orvin. Svolse il suo apprendistato presso Josué Robert et Fils a La Chaux-de-Fonds, lavorando come pendulier dal 1762 al 1770. Si associò a Fontaines con Jean-David Maillardet, per la produzione di orologi da carrozza e di pendole complicate. Nel 1789 si stabilì a La Chaux-de-Fonds, mettendosi per la prima volta in proprio, con la ragione sociale di Samuel Roy & Fils, che rimase in attività sino al 1820. Roy ebbe tre figli: il primo fu HenriLouis (1770-1843) - succedutogli nel 1804 nella conduzione dell’attività - che fu negoziante a Milano dal 1799 al 1819. Il secondo figlio, Jacques-Louis (17821808) fu anch’egli coinvolto nell’impresa familiare, ma si suicidò nel 1808. Il terzo, Samuel, entrò a far parte dell’azienda di famiglia nel 1820. La famiglia Roy costruiva pendole semplici, orologi complicati, orologi da carrozza e grandi orologi a doppio quadrante, come quello fatto nel 1790 per l’Hotel de Ville di Neuchâtel. Samuel realizzò tre pendole a tre ruote 39 per Breguet ed un unico orologio a una sola ruota, alla fine del XVIII secolo. Morì il 30 giugno 1822 a La Chauxde-Fonds. Il periodo di maggiore interesse per queste mie considerazioni è quello tra il 1787 e il 1828: un arco di quarant’anni, durante il quale si ritiene siano stati creati sei esemplari della pendola a tre ruote. E’ l’ordine di Breguet a Samuel Roy per la realizzazione delle prime pendole a tre ruote a far nascere la produzione dei pendoli di precisione nella regione del Giura. Nel periodo compreso tra il 1790 ed il primo ventennio del XIX secolo tutti i migliori orologiai, tra i quali citiamo Lépine, Robin, oltre a Breguet stesso, iniziano la costruzione di orologi scheletrati, in grado di fornire l’indicazione di ore, minuti, secondi, ore solari, giorno del mese, giorno della settimana, mese, fasi lunari, calendari gregoriani, repubblicani, ecc. In quegli anni, in Francia, questi orologi dalla forma molto elegante ed estremamente essenziale, quasi futuribili per l’epoca, vennero molto apprezzati sia nel periodo della Rivoluzione che successivamente, durante il Primo Impero. Ciò, anche, grazie al loro stile ed alle linee eleganti e innovative, che incontravano i gusti di una clientela raffinata. Breguet non fu l’unico a costruire tale tipologia di orologi e ad adottare il nuovo stile estetico: anche Robin et Fils e Lépine costruirono orologi di analoga forma: le pendole con pesi esterni discendenti lateralmente al movimento non sono quindi un’esclusiva della produzione della Maison Breguet. Si favoleggiava che l’eleganza minimalista e la sobrietà della pendola a tre 40 ruote richiamasse, in qualche modo, l’immagine della ghigliottina! Nei primi mesi del 1792, mentre ancora risiedeva a Le Locle, Breguet iniziò la costruzione del primo prototipo della ‘tre ruote’, in collaborazione con Samuel Roy. Il giorno 19 settembre 1795, Juntes, che aveva preso il posto di Breguet a Le Locle, scrisse a Breguet a Parigi: ”...i vostri pendoli a tre ruote sono tutti in funzione. Roy ha ricevuto le indicazioni concernenti le dimensioni necessarie”. Fu lo stesso Samuel Roy ad inviarli a Breguet, che era ritornato in Francia. Non sopravvive molto del carteggio epistolare tra Breguet e Samuel Roy: rimane comunque una lettera, da cui è stata tratta la citazione sopra riportata, e che permette di stabilire che i primi esemplari di questa tipologia furono costruiti nel settembre del 1795. Roy costruì subito due pendole, che Breguet trovò però oltremodo costose. Roy propose la costruzione di dieci pezzi, d’un lato per trarre vantaggio da un’economia di scala, ma anche perché in realtà aveva problemi di famiglia. Doveva infatti affrontare le spese per le cure di uno dei figli, gravemente ammalato agli occhi: la notizia è tratta da una lettera di Roy a Juntes. Si ritiene che il numero di pezzi prodotti ammonti complessivamente a sei, ma non esiste a tutt’oggi supporto documentale per considerare questa cifra come definitiva. Attualmente, si conservano quattro esemplari: due di essi, risalenti al 1795 circa, sono di concezione leggermente differente rispetto agli altri due, prodotti nel periodo 1810-20, la cui datazione si evince dagli archivi della Maison Breguet, LA VOCE DI HORA negli atti dell’anno 1820 al n. 3583. L’esemplare relativo è conservato presso il Musée International d’Horlogerie de La Chaux-de-Fonds e fu terminato nel 1828. Alla sua realizzazione collaborarono artisti del calibro di Thomire per lo zoccolo in marmo ed i bronzi e Bouveret per le incisioni (si ringrazia il Musée d’Horlogerie per le informazioni fornite). Un esemplare (Antiquorum, 18 ott. 1997 - lotto n. 8, certificato Breguet n. 2681 del 23 dic. 1925, v. Fig. 1) porta il n. 173, fu costruito nel 1792 e venduto allo stesso Breguet il 20 marzo 1793 per 1820 Fr. Fu poi regalato a Pierre-Simeon Laplace, che lo donò a sua volta a tale Magendie. Alla morte di questi, nel 1855, l’orologio passò alla famiglia De Puisaye. Il movimento Si tratta di un movimento sostanzialmente molto semplice, progettato per ridurre al minimo il numero delle ruote, pur garantendo, nel contempo, tutte le indicazioni fondamentali. Il tutto possiede un’eleganza realmente senza tempo. Il movimento è composto da tre ruote principali, che forniscono rispettivamente le indicazioni delle ore, dei minuti e dei secondi. La forza motrice è data da due pesi da kg 1,730 cadauno, sospesi ai lati della platina mediante catene che si avvolgono intorno all’albero della ruota delle ore, che funge anche da bariletto (v. la Fig. 2). La discesa di uno dei pesi consente la indicazione dei giorni della settimana del calendario gregoriano: tali giorni sono incisi sulla platina anteriore. L’indicazione del giorno della settimana è data dalla sommità del peso. GLI OROLOGI A TRE RUOTE DI BREGUET Fig. 1 - La pendule a trois roues n. 173. Si veda il testo. Per cortesia di Antiquorum. 41 42 LA VOCE DI HORA Fig. 3. Fig. 2 - Uno dei pesi e la catena che s’avvolge all’albero della ruota delle ore. Ecco il calcolo della discesa giornaliera del peso: diametro del bariletto: mm 10,22 altezza della catena: mm 2,20 viglie; al centro del suo albero è montata una frizione che lavora sull’albero stesso (Fig. 4). Tale dispositivo ha lo scopo di ammortizzare l’impatto di ciascuna caviglia della ruota di scappamento, minimizzando gli effetti ai fini dell’usura. l=2 R = 2 [(10,22 + 1,1) / 2] = 35,56 La lunghezza di mm 35,56 corrisponde alla distanza tra le tacche incise sulla platina anteriore dell’orologio. La ruota delle ore ha 288 denti e porta un quadrante diviso in 2x12; essa compie una rotazione ogni 24 ore. La ruota delle ore ingrana con il pignone della ruota dei minuti, che reca 6 ali. La ruota dei minuti compie due rotazioni ogni ora; per questo motivo la lancetta che ruota su un settore di 120°, diviso di 10 in 10 minuti, possiede tre bracci (Fig. 3). La ruota dei minuti porta 180 denti ed ingrana con il pignone dello scappamento con 6 ali. La ruota di scappamento porta 60 ca- Fig. 4 - La ruota di scappamento. Sull’albero, in primo piano, si nota il dispositivo per la frizione. GLI OROLOGI A TRE RUOTE DI BREGUET 43 Figg. 5 e 6 - il pendolo e la sua sospensione. Lo scappamento è di tipo Lepaute, con l’àncora fissata tramite forchetta al pendolo. Ecco il calcolo della frequenza delle oscillazioni del pendolo: ruota delle ore = 288 denti ruota dei minuti Z1 = 180 denti pignone = 6 ali ruota di scappamento Zs = 60 caviglie pignone z2 = 6 ali f = [(Z1 x 2Zs) / z2] x 2 a/h cioè f = [(180 x 2 x 60) / 6] x 2 = 7200 a/h != x $(l : g) e quindi l = (!² x g) / ² = (0,5² x 9,81) / ² = = metri 0,248 Calcolo della compensazione La compensazione della variazione della lunghezza dell’asta del pendolo, dovuta alle differenze di temperatura ambientale, è data dalle due barre in ottone sotto la lente e per il contrappeso sulla bilama. Ecco il calcolo degli effetti delle due barre d’ottone sotto la lente del pendolo: Possiamo ora calcolare la lunghezza del pendolo semplice: L è la lunghezza del pendolo = mm 370 l è la lunghezza delle barre in ottone = mm 108 coefficiente di dilatazione dell’acciaio: a = 12 x 10-6 coefficiente di dilatazione dell’ottone: a = 18 x 10-6 la formula è ! = 3600 / F = 3600 / 7200 = 0,5 secondi "L = L0 x a x "t° Il pendolo è di tipo compensato, di acciaio con due barre di ottone e la lente. La sospensione è a doppio coltello (Figg. 5 e 6). LA VOCE DI HORA 44 Per una differenza di temperatura: "t° = 10°C avremo per la tige del pendolo: "L = 370 x 12 x 10-6 x 10 = mm 0,0444 per le barre in ottone: "l = 108 x 18 x 10-6 x 10 = mm 0,0194 "L # "l La dilatazione "l delle barre in ottone non è sufficiente per compensare la dilatazione " L dell’asta del pendolo. Pertanto un ulteriore dispositivo, a compensazione bimetallica, interviene nella parte superiore del pendolo: temperatura eseguite da M. Piguet: Temperatura -18,6°C 0°C +21°C +30°C Indicazione -13 -5 +6 +8 Il calendario La ruota del calendario ha 365 denti ed ingrana attraverso una delle quattro coppiglie fissate sul quadrante della ruota delle ore, che è collegata ad una di maggior diametro (Fig. 7). I quadranti dei calendari gregoriano e repubblicano sono solidali a questa ruota. "L - "l = 0,0444 - 0,0194 = mm 0,0250 Ulteriore compensazione della variazione della temperatura (Fig. 6) Il settore graduato da 0 a 30 su ogni lato sembra correlato alle variazioni di temperatura. Da un controllo eseguito da Mr. Piguet si nota che le variazioni non sono lineari e ci si rende conto che la scala non è delle comuni tipologie termometriche. Ecco le corrispondenze di lettura della Fig. 7 - I calendari ed il filo a piombo che funge da indice. I calendari gregoriano e repubblicano sono indicati per mezzo di un piccolo filo a piombo antistante la ruota degli stessi. Si veda più avanti la descrizione della struttura del calendario repubblicano. Fig. 6 - Dispositivo aggiuntivo per la compensazione della dilatazione del pendolo. Equazione del tempo La camma dell’equazione è fissata ad un quadro sull’asse della ruota del calendario. La relazione tra la camma e l’indice che mostra direttamente l’ora vera è ga- GLI OROLOGI A TRE RUOTE DI BREGUET 45 55,8 x x 60 = mm 10518,0522 P=W/H (in cui P è la forza e W è il lavoro, dalla formula del lavoro W = P x H) e quindi: P = 5126,566667 / 10518,0522 = 0,487406 g, che è la forza esercitata sulla circonferenza della ruota di scappamento. Fig. 8 - Il dispositivo per l’equazione del tempo. rantita per mezzo di alcune leve. La leva tastatrice termina con una ruota a rullo che poggia sulla camma (Fig. 8). Calcolo della forza allo scappamento Pesi: 2, entrambi di kg 1,730 Giri/ora della ruota di scappamento: 60 Tempo di discesa del peso: 7 giorni Discesa del peso in un giorno: mm 35,56 Diam. della r. di scappamento: mm 55,8 Lavoro in 7 giorni: discesa totale = 35,56 x 7 = mm 248,92 3460 x 248,92 mm = microkg 861263,2 1 giorno: 861263,2 / 7 = 123037,6 1 ora: 123037,6 / 24 = 5126,566667 Il cammino percorso in 1 ora da un punto sulla circonferenza della ruota scappamento è il seguente: L’anno repubblicano Il 24 novembre 1793 fu stabilito dalla Convenzione Nazionale Rivoluzionaria che l’anno iniziasse all’equinozio d’autunno (22 settembre) e fosse diviso in 12 mesi di 30 giorni ciascuno, oltre a 5 (o 6, negli anni bisestili) giorni complementari fra i mesi di Fructidor e Vendémiaire, che avrebbero dovuto essere consacrati alla celebrazione delle Feste Repubblicane. I mesi sono divisi in 3 decadi ed ogni decade nei seguenti giorni: primidi - duodi - tridi - quartidi - quintidi - sextidi - septidi octidi - nonidi - décadi. Il calendario repubblicano ebbe inizio il 22 settembre 1793. Corrispondenze dei mesi Vendémiaire, dal 22 sett. al 22 ottobre Brumaire, dal 23 ottobre al 21 novembre Frimaire, dal 22 novembre al 20 dicembre Nivose, dal 21 dicembre al 19 gennaio Pluviose, dal 20 gennaio al 19 febbraio Ventose, dal 19 febbraio al 20 marzo Germinal, dal 21 marzo al 19 aprile Floréal, dal 20 aprile al 19 maggio Prairial:, dal 20 maggio al 19 giugno Messidor, dal 20 giugno al 19 luglio Thermidor, dal 20 luglio al 18 agosto Fructidor, dal 19 agosto al 16 settembre 46 LA VOCE DI HORA Fig. 9 - Replica di Breguet et Fils, n. 1500, la prima di una serie di 10, prodotta dal laboratorio del Musée International d’Horlogerie de La Chaux-de-Fonds nel 1986, in commemorazione del 200mo anniversario dell’invenzione della pendola a tre ruote. Per cortesia di Antiquorum. Anche le precedenti immagini del meccanismo, per le quali si ringrazia il MIH de La Chaux-de-Fonds provengono da una replica. GLI OROLOGI A TRE RUOTE DI BREGUET Corrispondenza degli anni anno 1: 22 sett 1793 - 21 sett 1794 anno 2: 22 sett 1794 - 21 sett 1795 anno 3: 22 sett 1795 - 21 sett 1796 anno 4: 22 sett 1796 - 21 sett 1797 anno 5: 22 sett 1797 - 21 sett 1798 anno 6: 22 sett 1798 - 21 sett 1799 anno 7: 22 sett 1799 - 21 sett 1800 anno 8: 22 sett 1800 - 21 sett 1801 anno 9: 22 sett 1801 - 21 sett 1802 anno 10: 22 sett 1802 - 21 sett 1803 anno 11: 22 sett 1803 - 21 sett 1804 anno 12: 22 sett 1804 - 21 sett 1805 Ringraziamenti L’autore desidera ringraziare in particolar modo Ludwig Oechslin, curatore del Musée International d'Horlogerie de La Chauxde-Fonds e Barbara Galimberti, archivista presso la medesima istituzione. 47 Bibliografia - Musée International d’Horlogerie, La Chaux-de-Fonds, IV-522. - J.P. Chollet, Fabrication des répliques de la pendule à trois roues d’Abraham-Louis Breguet, Chronométrophilia, 1985. - J.M. Piguet, Fabrication des répliques de la pendule à trois roues d'Abraham-Louis Breguet: dossier technique. Notes complémentaires au dossier précédent, Chronométrophilia, 1985. - A. Chapuis, A.-L. Breguet, pendant la Révolution francaise, à Paris, en Angleterre et en Suisse, 1953. - J.C. Nicolet, Pendulerie, 1980. - L.B. Francoeur, L.S. Lenormand ed altri, Dictionnaire technologique ou nouveau dictionnaire universel des arts et métiers, et de l'économie industrielle et commerciale par une société de savans et d'artistes, Parigi 1829. 48 CONVOCAZIONE DELLA ASSEMBLEA ORDINARIA DI HORA Caro Socio, ti comunico che l’Assemblea Ordinaria di Hora è convocata per il giorno 25 marzo 2014 alle ore 21.00, presso l’abitazione del Consigliere Martino Lurani Cernuschi, in via Cappuccio 18, Milano. Se non puoi partecipare di persona all’Assemblea, fatti rappresentare per delega. Ordine del giorno: Relazione del Presidente Relazione del Segretario e resoconto della situazione finanziaria Varie ed eventuali Il Segretario Roberto Fanciulli
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