3.2014 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS SE IL BAGNO FA PAURA AI BAMBINI Le app da non perdere Consigli per i genitori AL VIA LA REGATA Tut to sul Team SCA IT01_cover.indd 1 2014-09-16 14:54:10 In quale tappa della Volvo Ocean Race vorresti venire a trovarci? Emma Hanqvist Shape è la rivista trimestrale di SCA ed è rivolta principalmente ai clienti, agli azionisti e agli analisti, ma anche ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti coloro che sono interessati alle attività e allo sviluppo di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è prevista per gennaio 2015. Publisher Joséphine Edwall-Björklund Direttore responsabile Marita Sander Redazione Anna Gullers, Ylva Carlsson, Inger Finell Appelberg Ideazione Markus Ljungblom, Pär Ek Appelberg Stampa Sörmlands Grafiska AB. Katrineholm Indirizzo SCA, Corporate Communications, Box 200, SE-101 23 Stoccolma, Svezia. Telefono +46 8 7885100 Fax +46 8 6788130 SCA Shape è pubblicata in svedese, inglese, spagnolo, tedesco, francese, olandese e italiano, ed è stampata su carta GraphoSilk 90 g/m² prodotta da SCA. Ne è ammessa la riproduzione solo previa autorizzazione di SCA Corporate Communications. Il contenuto della rivista esprime il punto di vista degli autori degli articoli e delle persone intervistate e non riflette necessariamente le opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape è disponibile in abbonamento o può essere letta in formato pdf su www.sca.com. Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a www.sca.com/subscribe o [email protected] 3.2014 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS SE IL BAGNO FA PAURA AI BAMBINI Le app da non perdere Consigli per i genitori AL VIA A V LA REGATA Tut to sul Team SCA Immagine in copertina: Rick Tomlinson Illustratrice, ha disegnato le mappe di pagina 24 e 25 Mi piacerebbe visitarle tutte. Più lontano è, meglio è. Ovunque sono stata, osservando le differenze culturali ho imparato molto su me stessa, sulla natura e sugli esseri umani. È facile dimenticare quanto sia piccola la Svezia se confrontata con il resto del mondo. Se si vuole allargare la propria prospettiva penso si debba viaggiare per il mondo e poi tornare. Lars Porne Si diverte scrivendo di vela. Vedi pagina 24-25 e 29 Anche se sarebbe bello tornare in posti come Alicante, Newport e Auckland, la mia curiosità mi dirige verso posti che non ho ancora visto. Il mio lavoro di redattore di yachting per Svenska Dagbladet, un quotidiano nazionale svedese, mi ha portato in molti posti lontani nel mondo, ma mai in Brasile. Ho quindi scelto la città portuale brasiliana di Itajai, anche se non ci sarà il carnevale in quel momento. Il contributo I SITI DI SCA SUI SOCIAL NETWORK Youtube.com/ SCAeveryday mostra spot e video tratti dalle conferenze stampa di SCA, nonché da presentazioni e interviste con top manager e dipendenti dell’azienda. Facebook.com/SCA si propone di attirare nuovi talenti, di coinvolgere gli utenti e di fornire informazioni complementari a quelle già presenti su sca.com. Twitter.com/SCAeveryday offre una sintesi efficace di tutte le ultime novità su sca.com e sulle pagine SCA dei social network a beneficio dei vari utenti, dei giornalisti e dei blogger. Slideshare.com/SCAeveryday è uno spazio dedicato agli investitori e agli analisti, dove possono scaricare le presentazioni relative ai rapporti trimestrali e alle assemblee generali annuali. Scribd.com/SCAeveryday rende disponibili online una cinquantina di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape. Instagram/ SCAeveryday Foto di SCA dal mondo. 2 SCA SHAPE 3 2014 IT02_03_content.indd 2 2014-09-15 16:39:50 SOMMARIO 06. Missione foreste Hans Djurberg ci illustra come la certificazione forestale può fare la differenza per le persone e la natura. 10. Perché pulito è meglio I bambini in età scolare preferiscono “trattenerla” piuttosto che andare in un bagno sporco. 14. Trucchi del mestiere Shape ha dato un’occhiata ad alcuni gadget pensati per rendere meno stressante il mestiere di genitore. 19. SEZIONE DA STRAPPARE: SCA alla Volvo Ocean Race È tutto pronto per la partenza da Alicante. Ecco quello che dovete sapere sull’equipaggio, le tappe, la preparazione e tanto altro ancora. 34. Salviamole tutte Nessuna specie animale o vegetale deve rischiare l’estinzione nelle foreste: l’impegno di SCA. E IINOLTRE… NOLTR E … 12 O ORE RE ccon on Alberto Alb Alber erto to Rossi Ros Rossi si – pag. ppag ag.. 41–43 41–443 41 SHAPE UP pag. 4–5, 39 NEWS DA SCA pag. 44–47 SAPETE… … quanto può pesare il nido nid do di un’aquila reale? re Scopritelo a pag. 37. IT02_03_content.indd 3 2014-09-15 16:39:56 SHAPE UP Scopri cosa succede fuori da SCA Abbraccio vitale Ai koala, si sa, piace abbracciare gli alberi. Grazie a uno studio condotto in Australia e negli Usa, ora si è capito anche perché: i tronchi sono rinfrescanti. Pare che siano in grado di ridurre del 50% la perdita di liquidi giornaliera nel corpo dell’animale. Ecco perché più la temperatura sale, più i koala si stringono con forza agli alberi. Se il clima sbianca gli insetti l’aumento della temperatura, probabilmente a causa del fatto che gli insetti, come i rettili, assorbono energia dal sole per raggiungere una temperatura corporea ottimale. Quanto più scuro è il corpo, tanto maggiore è la quantità di energia solare assorbita. Percorsi tortuosi Trylletromler è un padiglione a forma di labirinto. L’elaborata scultura in legno, lunga 308 metri, sorge accanto al giardino del castello rinascimentale di Rosenborg, in Danimarca. È stata realizzata con circa 3.000 listelli non trattati di abete rosso, spessi 38 mm e larghi 68. ISTOCKPHOTO E WALTER HERFST A causa dei cambiamenti climatici gli insetti in Europa stanno cambiando colore. Ricercatori tedeschi e danesi hanno esaminato quello di circa 500 specie di farfalle e libellule e ne hanno comparato la distribuzione: le specie dal colore chiaro sopportano meglio 4 SCA SHAPE 3 2014 IT04-05_shape up.indd 4 2014-09-15 16:40:06 Bici fai-da-te Chi vuole può costruirsi una bici da sé con il kit Sandwichbike, che contiene 50 pezzi di compensato per il telaio, la forcella anteriore e quella posteriore. Il kit è stato sviluppato dall’omonima azienda olandese. www.sandwichbikes.com LA CURA DELLA TOILETTE 748 ISTOCKPHOTO E WALTER HERFST milioni di persone nel mondo senza accesso all’acqua potabile, cioè quasi una su 10. Fonte: UNICEF Basta strette di mano? Saluti e strette di mano contribuiscono a trasmettere infezioni e malattie negli ospedali. Molti medici e infermieri negli Usa evitano perciò di stringere la mano ad altre persone mentre lavorano. Talvolta, però, questo atteggiamento viene ritenuto offensivo. Una soluzione per proteggere la salute di tutti senza il rischio di offendere nessuno? Esporre dei cartelli con la scritta “In questa area sono vietate le strette di mano”. Ecco nei Paesi Nordici come si preferisce suddividere la spesa per il proprio bagno: 1. Piastrelle, mobili e accessori accattivanti (54%) 2. Impianto audio/radio/musica in bagno (36%) 3. WC antiodore (35%) 4. Sensori automatici, magari per il WC o per le luci (28%) 5. WC con bidet incorporato o funzione doccia (15%) www.geberit.com SAPEVATE CHE… La domanda annuale di legno nel mondo triplicherà entro il 2050 arrivando a 10 miliardi di metri cubi, l’equivalente di quattro milioni di piscine olimpioniche? SCA SHAPE 3 2014 5 IT04-05_shape up.indd 5 2014-09-16 19:26:15 10 DOMANDE Difendo le foreste del mondo In gran parte del globo sono minacciate dalla crescente domanda di terra per vari utilizzi. Per questo Hans Djurberg ha una missione: conservarle per le generazioni di oggi e di domani. testo SUSANNA LINDGREN foto TOMAS BERGMAN C IRCA UN TERZO delle terre emerse del pianeta è coperto da alberi: 4 miliardi di ettari dove vivono e trovano sostentamento un miliardo di persone. Oltre a costituire una grande fonte di materie prime rinnovabili, le foreste rivestono un’importanza cruciale per gli ecosistemi: aiutano a mantenere la biodiversità e l’acqua pulita, catturano e immagazzinano CO2 . La certificazione forestale è uno strumento importante per la loro conservazione. Ed è per questo che Hans Djurberg, sustainable director di SCA e membro del Consiglio di Amministrazione di FSC International, ha fatto del Forest Stewardship Council (FSC®) la sua missione. Hans è convinto che la certificazione FSC possa, infatti, aiutare sia i gestori forestali che i consumatori a compiere scelte decisive e consapevoli. 6 SCA SHAPE 2 2014 IT06-09_10 questions.indd 6 2014-09-15 18:56:34 Per Hans Djurberg la certificazione è un ottimo strumento per promuovere una gestione responsabile delle foreste. SCA SHAPE 2 2014 7 IT06-09_10 questions.indd 7 2014-09-15 16:40:29 10 DOMANDE 1 Qual è la principale minaccia per le nostre foreste? La minaccia principale è l’uso intensivo della terra: per il cibo, il combustibile, la fibra di legno. Le conseguenze sono la deforestazione e la trasformazione delle foreste in terre coltivate, spesso con pratiche agricole non sostenibili, specie nei tropici. Anche le piantagioni di palme e di soia sostituiscono sempre più le foreste tropicali naturali. La seconda minaccia è la mancanza di incentivi per una silvicoltura sostenibile. A ciò si aggiungono la corruzione e il taglio illegale del legname: due problematiche legate al fatto che i funzionari di alcuni Paesi pensano solo a ottenere un profitto personale immediato anziché a operare in un’ottica di gestione forestale a lungo termine. Inoltre, gli agricoltori spesso non hanno alcun incentivo a non bruciare la foresta per ricavarne terreno coltivabile. “Io voglio dimostrare che la FSC può fare la differenza per le foreste e le persone”. 6 2 Perché è utile la certificazione forestale? La certificazione è un eccellente strumento per promuovere una gestione responsabile delle foreste. Ne garantisce una buona gestione e l’accesso ai mercati. E ai consumatori garantisce che la fibra di legno provenga da una fonte responsabile. 3 Che differenza può fare la certificazione FSC? Permette ai consumatori di scegliere prodotti ottenuti da foreste certificate. Esistono altri sistemi di certificazione, ma l’FSC è il solo a rappresentare una piattaforma di dialogo, sia nazionale che internazionale, e a favorire direttamente il cambiamento sul terreno. In altre parole, un gruppo eterogeneo di stakeholder (portatori d’interesse) di FSC definisce gli standard applicabili e ne garantisce l’applicazione attraverso la verifica di terzi in loco. 4 Qual è la sua più grande motivazione o missione? Voglio semplificare la normativa per migliorare l’efficacia del sistema e dimostrare che l’FSC può fare davvero la differenza per le foreste e le persone. In pratica, voglio trovare i compromessi necessari tra gli aspetti ambientali, sociali ed economici dello sviluppo. 5 In quale percentuale sono certificate le foreste del mondo? Il 10% è certificato, cioè circa 400 milioni di ettari, di cui metà FSC. La maggior parte si trova in Nord America, Russia ed Europa. Nei tropici purtroppo si procede molto più a rilento: del resto, il motivo principale per cui l’FSC è stato creato 20 anni fa è proprio quello della gestione forestale nelle regioni tropicali. Ci sono però vaste aree certificate in Sud America, Asia e Africa e il loro numero è in aumento. Hans Djurberg Qualifica: sustainable director di SCA e membro del CdA di FSC International Famiglia: moglie Daphne e due figli, Ella ed Erik Vive a: Luleå, Svezia Svago preferito: una lunga corsa o un’intera giornata all’aperto Albero preferito: un pino silvestre di 300 anni Attività preferita nella natura: campeggio con gli sci nelle montagne nel Nord della Svezia a maggio Esperienza all’aperto per tutti: andare in un bosco per passeggiare, fare un picnic e respirare aria pura Prodotto certificato FSC: una chitarra Martin. La Swedish Society for Nature Conservation, in particolare, ha accusato l’FSC di non saper gestire le aziende forestali che violano le regole. Cosa risponde? A volte non siamo riusciti a far rispettare qualche regola in Svezia, ma abbiamo fatto molto per migliorare la conformità alla normativa FSC. Probabilmente non ci sarà mai un consenso totale tra le Ong dedite alla salvaguardia della natura e chi gestisce le foreste. Mentre i proprietari delle foreste certificate FSC devono bilanciare vari aspetti ambientali, economici e sociali, la maggior parte degli stakeholder è portata a considerare solo un aspetto. 7 La certificazione è affidabile? Le aziende che volontariamente si uniformano a uno standard più elevato operano chiaramente meglio di quelle che non lo fanno. Inoltre, la certificazione offre agli stakeholder un parametro a cui riferirsi nel dialogo con le aziende, rappresenta una componente rilevante nelle relazioni B2B e offre una garanzia ai consumatori. L’uso e l’importanza del logo dipenderanno dal tipo di prodotto: quanto più questo è trasformato (pensate ai pannolini), tanto meno sarà importante il logo FSC. Chi acquista pannolini per bambini, infatti, non guarda certo al contenuto di fibra, se si parla di mobili da giardino la provenienza del legno è sicuramente una delle considerazioni principali. Sì, penso che questa certificazione sia affidabile, perché si basa sull’implementazione di una serie di standard concordati e sottoposti a verifica di terzi con la massima trasparenza per gli stakeholder. 8 SCA SHAPE 3 2014 IT06-09_10 questions.indd 8 2014-09-15 16:40:31 La chitarra di Hans Djurberg, una Martin, è certificata FSC. 8 Qual è la sfida principale per l’FSC? Sicuramente far capire al consumatore il perché della certificazione e mantenere la credibilità del logo e del programma. Questo significa definire standard corretti e garantire un’implementazione corretta e una verifica credibile sul campo. 9 Lei è membro del Consiglio di Amministrazione di FSC International dal 2013 ed è il responsabile della sostenibilità di SCA. Non c’è conflitto di interessi? SCA è il più grande proprietario forestale europeo e l’FSC è importante per la nostra attività e per il dialogo con clienti e stakeholder. Sono fiero di far parte dell’FSC: un’organizzazione fortemente motivata, che si batte per un uso più responsabile delle foreste mondiali. Il punto di vista di SCA è importante, perché rappresentiamo una catena di fornitura integrata – dalle foreste fino alla produzione – per andare incontro al cliente attraverso marchi globali di prodotti di consumo. A volte, come rappresentante di un’azienda del settore, mi ritrovo a “sedere su due sedie”, ma il mio compito è far sì che l’FSC sia un ente verificatore credibile e indipendente. Ed essendo l’FSC un’organizzazione democratica divisa in tre camere (ambientale, sociale, economica) con uguale potere di voto, non potrei influenzare le votazioni per spingere gli interessi della mia azienda. 10 L’incarico nell’FSC ha cambiato il suo modo di pensare o lavorare in SCA? L’FSC può essere credibile a livello globale solo se fa sentire la sua azione a livello locale. Spesso gli stakeholder paragonano la situazione in Svezia a quella in Russia, in Germania o ai tropici. Ma questi paragoni non hanno senso: il confronto va fatto sull’efficacia dell’azione dell’FSC in ogni singolo Paese. Questo mi porta a considerare il nostro ruolo e il nostro contributo in un’ottica diversa e a vedere la gestione forestale di SCA in una prospettiva globale. MOLTE CERTIFICAZIONI Le foreste di SCA sono conformi all’FSC dal 1999 e al Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC™) dal 2011. Tutte le unità produttive di SCA utilizzano legno o polpa di legno provenienti da foreste certificate FSC o conformi agli standard FSC per il legno controllato. SCA è quindi uno dei principali fornitori mondiali di prodotti forestali certificati FSC. Dei suoi 50 stabilimenti per il tissue, 33 sono certificati FSC Chain of Custody. SCA SHAPE 3 2014 9 IT06-09_10 questions.indd 9 2014-09-15 16:40:36 Ai piccoli piacciono puliti Meglio trattenerla piuttosto che usare una toilette sporca, dicono i bambini. Ma questa abitudine può causare danni alla vescica e ridurre la concentrazione. Ecco perché i bagni puliti rendono le scuole posti migliori. testo SUSANNA LINDGREN foto GALLERYSTOCK 16% ha evitato perfino di urinare nei bagni della scuola.* IT10-13_market_toilet.indd 10 2014-09-15 16:41:07 MERCATO 63% ha dichiarato che non defecherebbe mai nei bagni della scuola.* 72% ha trovato che i bagni erano sporchi, sempre o a volte * Dal sondaggio “Vado in bagno o è meglio aspettare? – Perché i bambini vanno o non vanno in bagno a scuola”. Q uando Barbro Lundblad ha chiesto a 400 tra bambini e ragazzi in età scolare (6–16 anni) della zona di Göteborg, in Svezia, cosa ne pensassero dei bagni della scuola, le risposte sono state scoraggianti. “Molti di loro hanno trovato le toilette così sporche che preferivano soffrire invece di usarle”, dice la Lundblad, infermiera specializzata con un dottorato di ricerca in Filosofia all’università di Göteborg. Sedili dei water sporchi, mancanza di carta igienica e di asciugamani di carta, dispenser di sapone vuoti, cattivi odori: sono queste le ragioni citate dal 16% di coloro che si astenevano dall’andare in bagno a scuola anche solo per urinare. Il 63%, invece, ha dichiarato che non avrebbe mai usato i servizi della scuola per defecare. “Il problema era più grave per chi soffriva di disturbi alla vescica e aveva assolutamente bisogno di andare in bagno regolarmente, spesso più volte al giorno. Trattenere l’urina può aggravare questi problemi e impedire un’adeguata concentrazione a scuola”. Pulizia e aerazione sono importantissime per i bagni delle scuole. “LA PULIZIA la giudichiamo con l’olfatto”, continua la Lundblad. “Un cattivo odore o un buon profumo possono fare un’enorme differenza. Molti dei bagni presi in considerazione dal sondaggio avevano un’aerazione pessima o inesistente”. Sondaggi analoghi condotti nel Regno Unito dimostrano che il problema è ancora molto diffuso. E questo nonostante il tema della pulizia dei bagni nelle scuole si stia gradualmente facendo strada nell’agenda politica e sociale, grazie alla consapevolezza che l’igiene è un aspetto educativo importante quanto l’alimentazione e la didattica. SCA SHAPE 3 2014 11 IT10-13_market_toilet.indd 11 2014-09-15 16:41:11 58% ha dichiarato che i bagni puzzavano, sempre o a volte.* In Francia, il Ministero dell’Istruzione ha chiesto al personale scolastico di ogni ordine e grado di prestare più attenzione all’igiene dei bagni per scongiurare ripercussioni sulla salute e sul benessere. IN UN SONDAGGIO condotto nel Regno Unito durante il 2010, nel 60% delle scuole gli studenti si sono lamentati dello stato delle toilette e il 34% di tutti i bagni presi in considerazione emanavano un cattivo odore. “Odori sgradevoli o cestini traboccanti di rifiuti, non sono di per sé un rischio di contagio batterico, quanto meno non nelle zone del mondo dove i sondaggi sono stati condotti. Anche se un bagno pubblico sembra sporco, nel Nord Europa gli standard di igiene sono generalmente buoni”, dice Bertil Kaijser, primario di batteriologia clinica presso la Clinica Universitaria Sahlgrenska di Göteborg. “Di contro, quel che sembra pulito può in realtà nascondere batteri patogeni fecali. E il rischio è tanto più alto quanto più ci si spinge a sud, perché il caldo favorisce la proliferazione di infezioni da Campylobacter, Salmonella e altre specie batteriche”. Per prevenire la trasmissione di virus e batteri è bene lavarsi bene le mani ogni volta che si va in bagno, ovunque ci si trovi. Recentemente è stato chiesto a un gruppo di bambini svedesi in età prescolare cosa ne pensassero dei bagni delle scuole materne. “Rispetto alla convinzione del perché i bagni siano sporchi - osserva la Lundblad - è emersa un’interessante differenza tra i bambini di 5–6 anni e quelli più grandi”. MENTRE I PIÙ GRANDI DANNO la colpa all’am- ministrazione scolastica, i più piccoli tendono a incolpare chi ha usato il bagno prima di loro. Se il pavimento è bagnato, dicono questi ultimi, è perché qualcuno ha rovesciato dell’acqua tra il lavabo e il dispenser del sapone, mentre quando il water è sporco vuol dire che qualcuno non ha tirato lo sciacquone. “Se si pone l’accento sulla responsabilità del singolo per la situazione complessiva dei bagni – sostiene la Lundblad - la prossima generazione potrebbe diventare più consapevole dell’importanza di lasciare il bagno pulito”. 39% ha dichiarato che non aveva la necessaria tranquillità quando andava in bagno.* “Molti dei bagni presi in considerazione nel sondaggio avevano un’aerazione pessima.” Barbro Lundblad, in fermiera specializzata 15% ha sempre cercato di evitare di andare in bagno a scuola.* * Dal sondaggio “Vado in bagno o è meglio aspettare? – Perché i bambini vanno o non vanno in bagno a scuola”. 12 SCA SHAPE 3 2014 IT10-13_market_toilet.indd 12 2014-09-16 18:30:19 MERCATO MARKETT C’È UN SENSORE NEL BAGNO PUBBLICO SCA HA LANCIATO due nuovi sistemi per rendere più puliti i bagni. Il trucco? Dei piccoli sensori che inviano dati in tempo reale sull’uso dei water, sul traboccamento dei cestini dei rifiuti e sulla necessità di sostituire la carta igienica o riempire i dispenser del sapone. Risultato: le squadre di pulizia sanno immediatamente quando e dove intervenire. TORK EASYCUBE è il nome di una serie di dispenser intelligenti che permettono di passare da una tempistica di pulizia fissa a una pulizia a richiesta. Tork Easycube è quindi ideale per le strutture frequentate da molti visitatori, dove le toilette vengono utilizzate diverse centinaia di volte al giorno. Sapere istantaneamente quali dispenser vanno riempiti permette agli addetti di dedicare tempo ed energia solo dove serve. Il sistema è stato testato dal gruppo Coor Service Management, una delle principali imprese scandinave di pulizia industriale. “Nel periodo di prova di sei mesi non sono stati riportati dispenser vuoti tranne che in un caso”, precisa Kati Barklund, innovation manager di Coor. “Questo significa che possiamo definire meglio le priorità e regolarci a seconda dei bisogni”. BLOE integra la funzione di Tork Easycube, fornendo alle squadre di pulizia dati in tempo reale sull’utilizzo dei water e degli orinatoi collegati al sistema. Grazie alle sue caratteristiche innovative, il sistema consente inoltre di automatizzare la pulizia, ridurre il consumo di acqua e controllare l’odore con oli aromatici che diffondono un fresco profumo in tutta la toilette. SCA SHAPE 3 2014 13 IT10-13_market_toilet.indd 13 2014-09-15 16:41:33 FACILITARE (un po’) la vita dei GENITORI Oggi la tecnologia influenza ogni aspetto della nostra giornata, compresa la cura dei neonati. Shape ha dato un’occhiata ad alcuni gadget pensati per rendere meno stressante il mestiere di mamma e papà. testo NANCY PICK foto GETTY IMAGES 14 SCA SHAPE 3 2014 IT14-16_tech.indd 14 2014-09-15 16:41:53 TECNOLOGIE T ra app e gadget, sono sempre di più i genitori che usano l’elettronica per accudire i loro amati fagottini. Si va dai monitor hi-tech, quelli che inviano immagini del bebè ad ogni ora del giorno e della notte, fino ai baby monitor indossabili, pensati per far sapere a mamma e papà a che ora il bebè si è addormentato, quante volte si è svegliato o persino quante volte si è rigirato nel lettino. I gadget elettronici possono anche aiutare il genitore a far addormentare il bambino o a tenerlo sveglio. Non solo. Con uno smartphone, ad esempio, è possibile: VIDEO NOTTURNI I genitori appassionati di YouTube potrebbero non accontentarsi del pianto che indica il risveglio del bebè. Ecco allora i nuovi monitor dotati di telecamere a infrarossi per la visione notturna. Anziché avere uno schermo proprio, alcuni utilizzano il wi-fi per inviare le immagini direttamente a uno smartphone o a un tablet. riprodurre ninnenanne in quasi asi tutte wahili; le lingue, dallo svedese allo swahili; visualizzare giochi di luci con n vortici di stelle o un caleidoscopio di colori; trasformare lo smartphone in n un ni rilasdispositivo che crea vibrazioni la culla. santi sotto il materassino della miti. Anche la tecnologia ha i suoi limiti. tQuando un bambino non riesce a smet smetbber ero tere di piangere, i genitori vorrebbero figlio disperatamente capire ciò che il fi sta cercando di comunicargli. Oggi osul mercato esistono app che proo, mettono di interpretare il pianto, ioma la loro fama non è delle miglioise. is ri: si dice siano piuttosto imprecise. PURE LE APP PENSATE per distrarstrarn tenere facilmente i bimbi (che, già in emere rissima età, sono in grado di premere overda soli un pulsante) sono controverse. Alcuni medici sconsigliano l’uso ter: cerdegli smartphone come babysitter: elligento, dicono i dottori, i telefoni intelligenti sono capaci di intrattenere il bebè, ma n valore non possono trasmettergli alcun emotivo o educativo. Insomma,, nessuna app può sostituire ciò di cui ill bambino ha più bisogno: una persona che lo coccoli, parli con lui, gli legga una storia, lo incoraggi ad esplorare il mondo. TUTINA ELETTRONICA A La tutina in cotone Mimo Kimono no h ha a incorporato inco corp rpo po ora ato to o un n sensore sensor che ch tiene sotto controllo la respirazione on ne del d de ell bambino. ba b am mb bin b in no o. Sviluppata Svi S viluppata vvi luppat u ata a dal da l Massachusetts Institute of Technology no olo og gyy Mimo Mim mo o si collega ollega a un’ap un’app un’ Technology, dello smartphone capace di utilizzare gli algoritmi respiratori per indicare quando il bebè si addormenta o si sveglia e quanto profondo è il suo sonno. Ideale per i bambini cardiopatici e per infondere sicurezza nei genitori che temono la morte improvvisa in culla. SCA SHAPE 3 2014 15 IT14-16_tech.indd 15 2014-09-15 16:42:01 NINNANANNA HI-TECH Stanchi di cullare il bebè per farlo addormentare? Ci pensano i moduli vibranti Lullybye. Si applicano ai piedi della culla e simulano il dondolio in una barca, nell’auto o nell’utero materno. P PANNOLINO COMANDA C C COLOR TRADUTTORE DEL PIANTO Fame? Cambio di pannolino? Dolore? Sonno o noia? L’app Cry Translator dovrebbe essere in grado di capire cosa vuole il bebè analizzando il suo pianto. È sufficiente tenere l’iPhone a 50–60 cm dal bambino e attendere qualche secondo. Attenzione, però: questa app di Biloop Technologic ha ricevuto alcune critiche negative da parte dei clienti, che hanno giudicato le sue “traduzioni” arbitrarie e imprecise. TERMOMETRO INTELLIGENTE I genitori “tecnologici” apprezzeranno sicuramente il nuovo termometro Kinsa, collegabime men direttamente al jack per le cuffie dello le d dire dir sm smart smartphone. martt In grado di misurare le febbre sotto la lingua, nel retto o sotto febbre l’ascella, l’as l’ascell sce l in attesa della lettura Kinsa riproanimazioni per rendere la misuraduce ce e delle de l e a zione zion e meno meno stressante. Inoltre la app permette ai genitori genit genito torri di d archiviare i dati. Obiettivo: monisituazione nell’arco della giornata e torare e la a situ situ tenere trac ttracc traccia acc cc della diffusione di una malattia nel vicinato. vi vicinato vicina inato to OCCUPARSI DI un neoO n nato richiede spesso u impegno superioun r alle proprie forze. re I pannolini “Change I Indicator” di SCA, svil luppati dopo lunghi t test, possono essere di g grande aiuto. Merito di u striscia che camuna b progressivamente bia c colore (blu) quanto più ili pannolino è bagnato. “Questi pannolini s sono pensati per prot teggere la pelle del b bebè”, spiega Fayza R Rhaimi, global brand i innovation di SCA. “ “Vogliamo aiutare i n neogenitori a capire q quand’è ora di cambiare il pannolino prima che il bambino si metta a piangere”. SCA sta lanciando il prodotto in tre misure nella gamma Libero: prematuri, 1 e 2. I pannolini saranno inizialmente sul disponibili in Scandinavia e in Russia, ma si prevede di estenderne la vendita in tutta Europa e oltre. 16 SCA SHAPE 3 2014 IT14-16_tech.indd 16 2014-09-15 16:42:09 14APB3_17_annons_10368.indd 17 2014-09-17 12:39:29 14APB3_18_annons_10358.indd 18 2014-09-15 13:05:02 Da strappare e conservare Sui SET TE MARI Finalmente ci siamo. Dopo un’intensa preparazione, le ragaz ze del Team SCA sono pronte per affrontare l’incredibile sfida. Segui il loro viaggio su ww w.team IT19-30_Vor.indd 19 sca.com 2014-09-15 16:42:28 SCA salpa con un team DI SOLE DONNE Il Gruppo parteciperà alla Volvo Ocean Race con un equipaggio tutto al femminile. Ecco perché. “A bbiamo scelto un equipaggio femminile perché l’80% dei consumatori di SCA sono donne e vogliamo permettere alle donne di competere in un ambito normalmente riservato agli uomini”, esordisce Joséphine Edwall-Björklund, Senior VP, group communications. Insomma, una scelta in linea con i valori e gli obiettivi della società. “SCA si batte perché in tutto il mondo le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, dal punto di vista sociale, educativo e professionale. In alcune nazioni, infatti, l’accesso ai prodotti per l’igiene determina la frequenza scolastica delle bambine e la possibilità di lavorare delle donne. Noi cerchiamo di educare le ragazze di questi Paesi sui tempi della mestruazione e, più in generale, della pubertà. Le donne, ancor più che gli uomini, hanno problemi di perdite. Un problema che, unito alla mancanza di prodotti per l’igiene, non permette loro di condurre una vita attiva”. La VOR è la regata più impegnativa del mondo e suscita un grande interesse. Non a caso l’edizione 2011-2012 è stata seguita da oltre 1,5 miliardi di telespettatori. “Come piattaforma di marketing”, spiega Joséphine EdwallBjörklund, “la VOR è perfetta per noi, perché è un evento mondiale che dura a lungo e fa sosta nei nostri mercati chiave”. Da una ricerca di mercato preliminare effettuata su scala mondiale è emerso che molti dei nostri clienti conoscono i marchi dell’azienda, ma non sanno che dietro c’è SCA. “Per i consumatori di oggi è sempre più importante sapere che i prodotti che acquistano provengono da aziende affidabili, che hanno a cuore la sostenibilità e la responsabilità sociale. Il nostro obiettivo è perciò quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone e fare in modo che associno rapidamente SCA a marchi come TENA, Tork, Libero, Libresse, Lotus, Nosotras, Saba, Tempo e Vinda”. Joséphine si definisce impressionata dal percorso compiuto dall’equipaggio tutto femminile negli ultimi 18 mesi. “Per ottenere un buon risultato in un evento come la VOR”, dice, “non basta essere bravi velisti. Bisogna anche avere spirito di squadra, saper gestire le complessità della navigazione, adattarsi a mangiare solo cibi liofilizzati e a dormire poco. Per non parlare dell’igiene personale: salviette inumidite, guanti inumiditi e prodotti detergenti TENA e Tork sono considerati un lusso”, aggiunge Joséphine, e conclude: “Abbiamo costruito un team di veliste molto forti individualmente, ma che sanno anche creare un’ottima atmosfera a bordo. Abbiamo grande rispetto per questa competizione e per i nostri concorrenti, ma ci auguriamo che alla fine della regata il Team SCA risulti il miglior equipaggio femminile di sempre, e che con il suo esempio ispiri altre donne a battersi per realizzare i propri sogni”. SCA SHAPE 3 2014 IT19-30_Vor.indd 20 2014-09-15 16:42:31 Una madrina d’eccezione SUA ALTEZZA REALE, la Principessa Vittoria di Svezia, ha accettato di fare da madrina all’equipaggio e all’imbarcazione del Team SCA. A fine agosto, la Principessa ha incontrato personalmente il team per parlare delle sfide e delle opportunità con cui si deve confrontare un equipaggio tutto femminile. Ha anche donato alle ragazze un portafortuna. Un solo effetto personale Ana Lima, brasiliana, è una delle prime quattro vincitrici. Il suo scatto ritrae una sarta delle Ande intenta a vendere abiti fatti a mano. OGNI VELISTA PUÒ portare a bordo un solo oggetto personale, e non deve essere né troppo ingombrante né troppo pesante. La maggior parte porterà un lettore mp3 o qualcosa su cui scrivere. Alcune sceglieranno un prodotto idratante per il viso o per le labbra, visto che la pelle sarà aggredita ogni giorno dal vento e dall’acqua salata. UN CONTEST FOTOGRAFICO AL FEMMINILE La casa itinerante Una competizione fotografica organizzata da Team SCA insieme ad una delle maggiori agenzie su scala internazionale, la Getty Images. Obiettivo: sostenere le fotografe nel mondo. Dieci professioniste avranno la possibilità di seguire con i loro obiettivi la partecipazione di SCA alla VOR. an Race, il padiglione SCA sarà un punto focale per l’azienda, ma anche per l’equipaggio e il pubblico. Due strutture identiche (circa 600 m2 ciascuno) viaggeranno a turno in tutto il mondo alternandosi nelle tappe. Sono state costruite in Germania: realizzate con robuste assi di legno provenien- NELLE VARIE TAPPE dalla Volvo Oce- ti dagli alberi delle foreste svedesi di SCA e lavorate da una delle sue segherie, la Bollsta di Sundsvall, che ha usato i raggi X per selezionare il legno più adatto. Ogni padiglione è accompagnato da container pieni di equipaggiamenti extra, apparecchiature, attrezzature e vele che il team userà ad ogni tappa. COS’È LA VOLVO OCEAN RACE? Prima edizione nel 1973 (quando si chiamava Whitbread Round the World Race). È la regata offshore più impegnativa del mondo, giunta oggi alla sua 12a edizione. 38.739 miglia nautiche (equivalenti a 71.745 km) in sette oceani. Partenza il 4 ottobre 2014 da Alicante, in Spagna, e arrivo il 27 giugno 2015 a Göteborg, in Svezia, per una durata complessiva di nove mesi. Tappe in 11 città di 11 paesi: Spagna, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Cina, Nuova Zelanda, Brasile, Usa, Portogallo, Francia, Paesi Bassi, Svezia. Per saperne di più: volvooceanrace.com SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE IT19-30_Vor.indd 21 2014-09-17 15:38:42 VI PRESENTO L Diverse per estrazione, nazionalità e temperamento. O del Team SCA devono essere capaci di imparare in fretta, a forma fisica e una fortissima motivazione. Ecco chi s testo ANNIKA WIHLBORG foto RICK TOMLINSON SALLY BARKOW Americana Attiva a fasi alterne nel circuito olimpico da 10 anni, ha preso parte a diverse altre regate offshore. “Sally viene dalla vela olimpica e ha un’ottima tecnica, oltre ad aver ottenuto brillanti risultati in gara”. CAROLIJN BROUWER Olandese Velista esperta di multiscafi, ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney, Atene e Pechino. È stata l’unica skipper donna a gareggiare nella categoria multiscafo Tornado a Pechino. “La grande esperienza olimpica di Carolijn è molto preziosa per il team”. I commenti dell’allenatore BRAD JACKSON, neozelandese, una leggenda della Volvo Ocean Race grazie alle quattro gare completate e alle tre vittorie. I TRE ALLENATORI: DEE CAFFARI SOPHIE CISZEK Inglese Unica donna ad aver navigato in solitaria intorno al mondo in entrambe le direzioni. Detiene inoltre il record femminile di velocità della Round Britain and Ireland Race in monoscafo. “Dee è una velista di grande esperienza, sia in solitaria che in team”. Australo-americana Fino al 2012 ha fatto parte a tempo pieno dell’equipaggio dell’Open 60 Hugo Boss. Con alle spalle oltre 60.000 miglia di navigazione, prevalentemente come prodiere, vanta diverse esperienze su alcune delle barche da regata più famose del mondo (Maxis Wildthing, Brindabella, Shockwave). “Sophie è una delle più giovani del nostro equipaggio, ma a dispetto dell’età ha una lunga esperienza come velista su grandi imbarcazioni da regata”. JOCA SIGNORINI Brasiliano Membro del team olimpico brasiliano fino al 2000, ha gareggiato in tre Volvo Ocean Race. SAM DAVIES Inglese È un’esperta velista in solitaria. Ha partecipato a due Vendée Globe e da 10 anni gareggia nell’impegnativa categoria Open 60. “Sam ha un’ottima esperienza di regate intorno al mondo: la sua presenza sarà dunque preziosissima in diversi ruoli a bordo”. ABBY EHLER Inglese Ha fatto parte di Amer Sports Too, l’ultimo equipaggio tutto femminile ad aver partecipato alla VOR . Insomma, conosce bene questa regata. “Abby ha già partecipato alla VOR. Sa lavorare con grande impegno e ottimo spirito di squadra: due qualità preziose a bordo”. AKSEL MAGDAHL Norvegese Ha completato due Volvo Ocean Race. Esperto di strategia della navigazione, calcolo dei percorsi, gestione e analisi dei software di bordo. SCA SHAPE 3 2014 IT19-30_Vor.indd 22 2014-09-15 16:42:39 O LE ELETTE E SAPEVAT CH E … te 0 candida …oltre 20 e m o c te s po si sono pro io g g ? ell’equipa membri d . Oltre a saper navigare, i 14* membri a, avere grande spirito di squadra, un’ottima hi sono, presentate dal coach Brad Jackson: LIBBY GREENHALGH Inglese Negli ultimi sette anni ha lavorato come meteorologa per i team velici britannici juniores e olimpico. Quest’anno si è aggiudicata la Warsash Spring Series nella propria classe. “Anche se non ha esperienza di VOR o di regate offshore, Libby è preziosa per il nostro team in virtù delle sue eccellenti competenze nel campo della meteorologia. È con noi solo da marzo ma ha già totalizzato molte ore di navigazione offshore”. SARA HASTREITER Americana Nonostante le oltre 40.000 miglia di navigazione offshore alle spalle (Caribbean 600, Newport Bermuda Race, IRC Nationals, New York Yacht Club Race Week), questa è la sua prima volta alla VOR. “Sara è relativamente una new entry nel Team SCA. Non ha una grandissima esperienza di regate intorno al mondo, ma possiede ottime qualità fisiche e una forte motivazione”. STACEY JACKSON Australiana Ha alle spalle più di 15 anni di esperienza in regate, sia inshore che offshore, tra cui la Sydney Hobart (nove volte), la TP52, una Fastnet e la Mumm 30 World Championship. “Stacey ha una grandissima esperienza nelle regate come la VOR. È una velista estremamente versatile, con ottime competenze in vari ambiti e una solida preparazione tecnica”. ANNIE LUSH Inglese Attiva a tempo pieno nel circuito olimpico dal 2002, gareggia anche nel World Match Race Tour. Come matchracer, ha partecipato alle Olimpiadi di Londra nella categoria Elliott 6 m e ha vinto tre volte la Match Race femminile. “Annie ha un’esperienza olimpica, che rappresenta un grande vantaggio nella VOR. Lavora con impegno e sa trasmettere una grande energia positiva al resto del team”. ELODIE METTRAUX Svizzera Sorella di Justine, è la quarta velista under 30 di Team SCA. Veleggerà al fianco della sorella. “Elodie ha fatto molti progressi e ha già al suo attivo molte miglia offshore sulla nostra barca. È una velista nata, molto duttile negli aspetti pratici della navigazione, assai determinata e collaborativa”. JUSTINE METTRAUX Svizzera Questa sarà la prima VOR per Justine, che ha però già partecipato alla Mini-Transat (una attraversata oceanica su yacht in solitaria) diventando la velista donna che ha raggiunto il miglior risultato nella storia della gara. “Justine è tra le veliste più giovani di Team SCA, ma ha già ottenuto ottimi risultati in altre regate. Compensa la mancanza di esperienza con tanta determinazione”. LIZ WARDLEY Australiana È famosa per i numerosi titoli conquistati nel campionato Hobie Cat 16 e per le sue doti nelle regate oceaniche. A 19 anni è stata skipper nella Rolex Sydney Hobart Race. Ha gareggiato anche nella VOR 2001– 2002. “Liz sa restare perfettamente concentrata sui suoi obiettivi. La sua esperienza in solitaria è una garanzia per il team”. * Ci sono 13 donne nel team e 11 saranno scelte per navigare affiancate da un cronista (vedi pagina 30). SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE IT19-30_Vor.indd 23 2014-09-15 16:42:45 TEMPESTE, CORRENTI E ICEBERG Il coach del Team SCA Aksel Magdahl, che ha partecipato a due edizioni della VOR, ci anticipa le principali difficoltà della regata. testo LARS PORNE illustrazioni EMMA HANQUIST 1 ALICANTE –CITTÀ DEL CAPO Partenza: 11 ottobre 2014. /BWJHBSFTPUUPDPTUBOFM Mediterraneo è JNQFHOBUJWP#JTPHOBVTDJSFJMQJáJO GSFUUBQPTTJCJMFEBJ %PMESVNTEFMM"Ulantico. Venti forti prima di raggiungere l’Africa. 2 CITTÀ DEL CAPO–ABU DHABI Inizio della tappa: 19 novembre. Venti freddi nella prima TFUUJNBOB"CCPOEBOUFQSFTFO[BEJ QFTDIFSFDDJFSFUJ EBQFTDBDPOJM SJTDIJPQFSHMJTDBm EJSFTUBSFJNQJHMJBUJ DPNFÒHJËTVDDFTTPJOQBTTBUP Meno pirati di un UFNQPmOPSBOFTTVOBCBSDBÒTUBUB BTTBMJUB 3 ABU DHABI – SANYA Inizio della tappa: 3 gennaio 2015. Venti EJQSVBUFNQFTUF USBGmDPTPTUFOVUP correnti forti, reti EBQFTDBQFTDIFSFDDJTQSPWWJTUJEJ MVDJEJOBWJHB[JPOF POEBUFDPTÖWJPMFOUFEBTQF[[BSFMB CBSDBµJORVFTUP tratto di mare che OFM&SJDTTPO IBBWVUPQSPCMFNJ di delaminazione. SCA NEL MONDO: STATI UNITI tProdotti per l’incontinenza: TENA t5JTTVF5PSL SPAGNA tProdotti per l’incontinenza: TENA t5JTTVF5PSL$PMIPHBS t4 BMWJFUUFTUSVDDBOUJ %FNBLVQ EMIRATI ARABI UNITI tProdotti per l’incontinenza: TENA t1SPEPUUJQFSMJHJFOF femminile: Nana t5JTTVF5PSL BRASILE t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB BabyFral, DryBaby tProdotti per l’incontinenza: TENA, Biofral t4BMWJFUUFNJEJmDBUF Labyfree PORTOGALLO tProdotti per l’incontinenza: TENA t5 JTTVF5PSL Colhogar. t4 BMWJFUUFTUSVDDBOUJ%FNBLVQ SCA SHAPE 3 2014 IT19-30_Vor.indd 24 2014-09-15 16:42:59 4 SANYA – AUCKLAND Inizio della tappa: 8 febbraio 2015 'PSUJWFOUJEJQSVB OFM.BS$JOFTF.FSJEJPOBMFB OPSEEFMMF'JMJQQJOFNBTTJNBWJPMFO[BEFJNBSPTJ 'BDJMFBWWJDJOBNFOUPB"VDLMBOE DPOWFOUJEJo OPEJVOBVUFOUJDB iQBTTFHHJBUBw.B BUUFO[JPOFBMMFUFNQFTUF 5 AUCKLAND – ITAJA Inizio della tappa: 15 marzo. /FMM0DFBOP"VTUSBMFMFCBSDIFEFWPOPUFOFSTJ BOPSEEFJHIJBDDJ 7FOUJGPSUJFNBSF BHJUBUPB$BQP )PSO1SPCBCJMNFOUFEFDJTJWBMBTDFMUB EJOBWJHBSFBEFTUSB PBTJOJTUSBEFMMF 'BMLMBOE 6 ITAJAI – NEWPORT Inizio della tappa: 19 aprile. *%PMESVNTWBOOPBGGSPOUBUJJMQJá SBQJEBNFOUFQPTTJCJMF"OEBUVSBTQFTTPMBTDB 5BQQBQJáGSFEEB EFMMJOUFSBSFHBUB QFSWJBEFMMB$PSSFOUFEFM-BCSBEPS HFMPBCPSEPUFNQFSBUVSBEFMMBDRVB EJo¡$ 7 NEWPORT –LISBONA Inizio della tappa: 17 maggio. 4JNJMF BMM0DFBOP"VTUSBMF-FCBSDIFEFWPOPTQJOHFSTJJMQJá QPTTJCJMFBOPSE TGSVUUBOEPMB$PSSFOUFEFM(PMGP "UUFO[JPOFBHMJJDFCFSH 8 LISBONA – LORIENT Inizio della tappa: 7 giugno. 'PSUJWFOUJEJQPQQBEBOPSE 4VM(PMGPEJ#JTDBHMJBQVÛBDDBEFSFEJ UVUUP-FDPOEJ[JPOJQPTTPOPEJWFOUBSFQSPJCJUJWFDPOJM NBSFBHJUBUP 9 LORIENT–L’AIA Inizio della tappa: 17 giugno. 2VFTUBUBQQBWFMPDF DPOTPTUBOFMQPSUPEF-"JBQPSUFSË MFCBSDIFEFMMB7PMWP0DFBO3BDFB EJTUBO[BSBWWJDJOBUBEFJUJGPTJ 10 TL’AIA – GÖTEBORG Termine dell’ultima tappa: fine giugno 2015. 5BQQB JNQFHOBUJWBRVBUUSPHJPSOJEJJOUFOTB OBWJHB[JPOFTFO[BEPSNJSF5SBGmDPTPTUFOVUPFGPSUJ NBSFFOFMMB.BOJDB1JBUUBGPSNF QFUSPMJGFSFFNVMJOJBWFOUPOFM.BSF EFM/PSE/BWJHB[JPOFUSBMFJTPMF EFMMBSDJQFMBHPmOP BMUSBHVBSEPmOBMF B(ÚUFCPSH SAPEVATE CH E … … alla massim a velocità, condurre la VO 65 è come guidare una sp ider passando attrave rso i rulli di un’autolavaggi o a 65 km/h? SUDAFRICA t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB $VEEMFST t1SPEPUUJQFSMJHJFOF GFNNJOJMF-JGFTUZMF t1SPEPUUJQFSMJODPOUJOFO[B5&/" t5 JTTVF5PSL NUOVA ZELANDA t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB 5SFBTVSFT t1SPEPUUJQFSMJHJFOF GFNNJOJMF-JCSB t1SPEPUUJQFSMJODPOUJOFO[B5&/" t5 JTTVF5PSL1VSFY %FFLP)BOEFF4PSCFOU PAESI BASSI t1SPEPUUJQFSMJHJFOF GFNNJOJMF-JCSFTTF t1SPEPUUJQFSMJODPOUJOFO[B5&/" t5 JTTVF5PSL&EFU 1MFOUZ5FNQP t4 BMWJFUUFTUSVDDBOUJ %FNBLVQ t5FSNJOBMQFSQSPEPUUJ GPSFTUBMJB3PUUFSEBN CINA t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB 4FBMFS-JCFSP#BCZmU t1SPEPUUJQFSMJHJFOF GFNNJOJMF-JCSFTTF7JB t1SPEPUUJQFSMJODPOUJOFO[B5&/"%S1 t5 JTTVF7JOEB5FNQP5PSL t1SPEPUUJEJMFHOPNBTTJDDJPMFHOBNF FRANCIA t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB 6Q(P t1SPEPUUJQFSMJHJFOF GFNNJOJMF/BOB t1SPEPUUJQFSMJODPOUJOFO[B5&/" t5 JTTVF5PSL-PUVT 0LBZ t1SPEPUUJEJDBSUBF QBTUB t1SPEPUUJEJMFHOPNBTTJDDJP t4 BMWJFUUFTUSVDDBOUJ %FNBLVQ SVEZIA t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB -JCFSP t1SPEPUUJQFSMJODPOUJ OFO[B5&/" t1SPEPUUJQFSMJHJFOF GFNNJOJMF-JCSFTTF t5JTTVF5PSL&EFU t1SPQSJFUËGPSFTUBMJ NJMJPOJEJFUUBSJ t$ BSUB-8$EBTUBNQBLSBGUMJOFSQSPEPUUJEJMFHOPNBTTJDDJPF MFHOBNF t&OFSHJB4$"DFOUSBMJ FPMJDIFCJPDPNCVTUJCJMJ GPSFTUBMJQFMMFUEJMFHOP SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE IT19-30_Vor.indd 25 2014-09-15 16:43:05 I SEGRETI DELLA FORMA PERFETTA In una tranquilla località delle Canarie, le ragazze del Team SCA si sono sottoposte a un durissimo regime di esercizio fisico, allenamento velico e concentrazione, per prepararsi alla regata. testo ANNA GULLERS foto RICK TOMLINSON Dopo i duri esercizi a terra, il coach mette alla prova la squadra in acqua. Tutti giorni. 26 SCA SHAPE 3 2014 IT19-30_Vor.indd 26 2014-09-15 16:43:26 FEATURE Un’ultima spinta verso l’Oceano del Sud CINQUE ESERCIZI ESSENZIALI alla sbarra nel1 Trazioni le diverse varianti o qualsiasi altro 2 Squat esercizio che comporti il piegamento delle 3 4 A lle Canarie, si sa, ci si va di solito per ammirare la natura o godersi la vita notturna. Le veliste di Team SCA, invece, avevano un motivo completamente diverso: allenarsi. Ogni mattina si presentavano in palestra alle 7 in punto. Santi Casanova, fisioterapista e preparatore atletico del team, è stato inflessibile. Se una di loro tardava un solo minuto, tutto il team doveva fare 20 “burpee” (combinazione di squat, pushup e salto). “Alle 6:45 del mattino non è certo lui la prima persona che vorresti incontrare”, dice Dee Caffari, che si è unita al gruppo solo in marzo. “Arrivare nel team per ultima non è stato semplice: ho dovuto recuperare non solo a livello di pratica in barca, ma anche la preparazione fisica in palestra. Sapevo di dover lavorare sodo, perché se le altre vedono che ti impegni sempre al massimo, apprezzano i tuoi sforzi e la tua voglia di integrarti nel gruppo”. Il molo della tranquilla località di Puerto Calero, sulla costa orientale dell’arida isola di Lanzarote, è stata la base dell’allenamento del Team SCA, il primo equipaggio tutto femminile ad aver ottenuto accesso alla VOR in oltre 10 anni. Ai cancelli del porto un grande striscione rosa accoglie i visitatori: “Benvenuti da Team SCA”. Quando la regata partirà in ottobre, alcune veliste avranno trascorso qui 15 mesi, altre solo sei. 5 SOPHIE CISZEK, una delle prime a essere scelta per far parte del team, dice che fisicamente si sente già in forma perfetta. “Prima di questo progetto mi allenavo soprattutto facendo surf, corsa e yoga. Con i pesi, invece, ho incrementato rapidamente la mia massa muscolare e ora devo solo fare in modo di a mantenerla”. Non esiste una formula universale per prepararsi a una sfida di questa portata. Ogni velista fa storia a sé: ciò su cui deve lavorare dipende dall’atteggiamento mentale, dalla corporatura, dall’età. “Ogni giorno è diverso e la preparazione atletica è quanto più varia possibile”, spiega Casanova. Per prepararsi all’impresa, il team dovrà potenziare gambe a 90° scendendo con i glutei verso terra Allenamento intervallato: brevi esercizi ad alta intensità inframmezzati da pause di riposo Esercizi in coppia: per allenare vicendevolmente la stabilità e la resistenza fisica con un partner di corporatura analoga Sfide e competizioni a squadre: piccoli gruppi che lavorano insieme con un unico obiettivo. SAPEVATE CHE… ...ogni velista arriva a bruciare in media 6.0008.000 calorie per ogni giorno di gara, a seconda delle condizioni (il dispendio calorico è maggiore quando il vento e le onde sono più forti)? ...in un mese di allenamento, il team consuma 45 kg di pasta, 120 kg di pesce fresco, 200 kg di arance, 170 kg di angurie e 1.560 panini? SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE IT19-30_Vor.indd 27 2014-09-15 16:43:32 FEATURE TRAINING CONTINUO Non imbrogliare: le tue compagne ti guardano vari gruppi muscolari e perfezionare la forma fisica. Quando Shape è andato recentemente a curiosare in palestra, gli esercizi del giorno erano le trazioni. “Il gruppo si allena in cicli di quattro settimane, cinque o sei giorni la settimana in palestra o all’aperto. A questo si aggiunge la navigazione offshore diurna e notturna, molto impegnativa fisicamente e psicologicamente, che viene effettuata secondo una tempistica prestabilita”. Oltre a Casanova, del team fanno parte un dietista, due medici, quattro istruttori, un secondo fisioterapista e preparatore atletico e un gruppo di supporto a terra di sette persone. Tutto è pensato per esaltare al meglio le potenzialità delle veliste, ma è difficile prevedere che cosa le attende. Per questo la preparazione psicologica è fondamentale. “A volte il trattamento ricevuto ci ha messo a dura prova sia mentalmente che fisicamente, ma questo è servito a farci crescere”, dice Sophie Ciszek. Aggiunge Dee Caffari: “Le persone che ci stanno intorno hanno una tale esperienza che a volte è perfino difficile fare domande. I loro racconti sono per noi motivo di ispirazione e servono a darci un quadro realistico di quel che ci attende”. Queste ragazze sono autentiche “macchine da vela”, ma ogni tanto anche a loro piace godersi l’isola di Lanzarote. “Dopo un intenso periodo di allenamento, mi fa bene uscire una volta alla sera con le mie amiche”, afferma Sophie: “Svagarsi di tanto in tanto aiuta a mantenersi serene e positive. E l’equilibrio è importante per riuscire in questa impresa”. 7:00 La giornata inizia in palestra a Puerto del Calero. 8:30 Colazione in foresteria, dove i cuochi Hanna Björkman e Nicolas Angulo preparano tutti i pasti. 9:30 Ritrovo al porto turistico. L’equipaggio prepara la barca. Le ragazze del Team SCA devono sapere tutto il necessario sui materiali e sugli equipaggiamenti. 10:00 Incontro con i quatto istruttori per discutere l’allenamento della giornata; potrebbe trattarsi di imparare una manovra specifica che richiede particolare attenzione, o di esercitarsi ad ammainare più in fretta le vele. 10:30 Gli istruttori e l’equipaggio salpano per iniziare le sei ore di allenamento in mare. 16:30 Rientro in porto. 19:00 Cena in foresteria. Rapporti con i giornalisti, conferenze via Skype e altro. SCA SHAPE 3 2014 IT19-30_Vor.indd 28 2014-09-15 16:43:38 Vita a bordo: CIBI PRONTI E SALVIETTE Immaginate di dover dormire, mangiare e mantenere un minimo di igiene personale stando su un ottovolante. Abby Ehler, membro del Team SCA, ci parla delle improbabili sfide della vita quotidiana in mare aperto. ALIMENTAZIONE Tutto il cibo a bordo è liofilizzato: si arriva fino a 800 calorie a porzione per fornire alle veliste l’energia di cui hanno bisogno. L’equipaggio ha provato diverse marche di alimenti pronti e alcune sono accettabili. ”Peccato che sembri cibo per neonati”, dice Abby. “Però abbiamo anche snack, barrette energetiche, frutta secca e noci”. Per evitare pesi inutili, le cinque veliste mangiano a turno e utilizzano la stessa ciotola. Lo stomaco deve abituarsi al cibo liofilizzato. Visto che assorbe tanta acqua, è indispensabile bere molto. SONNO La navigazione transoceanica su un VO65 è scomodissima. Si dorme in cuccette di fibra di carbonio e per evitare di cadere bisogna legarsi con una cintura di sicurezza. Racconta Abby: “Il rumore delle onde che si infrangono sullo scafo quando si naviga a 20 nodi è simile a quello di un fuoco d’artificio che ti esplode accanto dopo averti sfiorato la testa, e sempre con un’inclinazione di 40 gradi. In poche parole, dormire nelle cuccette è un’impresa”. Si dorme sempre sopravento. Quando la barca vira, bisogna saltare giù dalla cuccetta e lanciarsi verso un’altra cuccetta sul lato opposto, senza dimenticare di portarsi dietro tutta l’attrezzatura. Insomma, quando si naviga sopravento con molte virate non si riesce quasi a chiudere occhio. Ci sono due turni di guardia, entrambi di quattro ore, seguiti da quattro ore di riposo per mangiare e dormire. “Dormiamo poco: da tre ore a tre ore e mezzo per Intimo e confortevole? notte se va bene, ma col tempo ci si abitua”. IGIENE L’igiene è un lusso. C’è una sola toilette, niente acqua calda e nessuna possibilità di lavarsi o di lavare la propria biancheria. “Per l’igiene personale usiamo prodotti SCA, come le salviette umidificate TENA e Libresse”, dice Abby. A bordo, per lavarsi, vanno molto i guanti TENA e lo shampoo. basso e poi, calando gradatamente di velocità, si risale a cavallo dell’onda successiva”. Il mal di mare è soggettivo “e dopo un po’ ci si abitua anche a questo”. testo LARS PORNE foto RICK TOMLINSON Sì, questa è una toilette. MAL DI MARE Appetitoso? Abby sa cosa significa navigare nell’Oceano Australe tra burrasche di vento e onde gigantesche. “Se dicessi che non ho paura mentirei. È come essere su un ottovolante: si precipita velocemente verso il SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE IT19-30_Vor.indd 29 2014-09-15 16:43:43 Ed è già record TAGLIANDO IL TRAGUARDO della Sevenstar Round Britain and Ireland Race, lo scorso 16 agosto, il Team SCA ha battuto il record mondiale femminile delle regate per monoscafi. Il record deve ancora essere omologato, ma migliora il precedente primato di 1 giorno, 14 ore, 30 minuti e 14 secondi. L’imbarcazione del Team SCA è giunta quinta tra i monotipi Volvo Ocean 65. IMMAGINATE DI ESSERE in mare e dover decidere di cambiare di 2 gradi la rotta per un’ora. Un’inezia? Non proprio, visto che potrebbe fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Già, perché come in tutti gli sport ad altissimo livello, sono i piccoli dettagli che permettono di fare meglio degli avversari. La VOR è la gara con la durata più lunga nel panorama sportivo mondiale, il livello massimo nella vela offshore. L’equipaggio tutto femminile del Team SCA dovrà battersi contro alcuni dei migliori velisti del mondo. “È come essere una donna che scala Richard Brisius l’Everest per la prima volta senza ossigeno, che per di più deve cercare di raggiungere la vetta prima dei rivali uomini, nonché migliori alpinisti al mondo visto che hanno già scalato in passato la montagna. Portare a termine una regata intorno al globo è un’impresa enorme, proprio come scalare l’Everest. E farlo cercando di battere gli avversari è una sfida ancora più grande”, spiega Richard Brisius, Managing Director di Team SCA, con due VOR alle spalle. “Ci vuole insomma una resistenza mentale sovrumana per competere con successo contro i migliori atleti del mondo in una sfida in mare aperto che dura intere settimane”, riassume Brisius: “Di certo sono le piccole decisioni e i dettagli minimi a determinare chi arriverà primo al traguardo.” SCA SHAPE 3 2014 IT19-30_Vor.indd 30 Team SCA in TV ALL’INDOMANI DELL’ANNUNCIO della partecipazione di SCA alla VOR, la società di produzione televisiva Strix ha iniziato a seguire il reclutamento e la preparazione del Team SCA. Il risultato, come spiega Christoph Michalski, Presidente della divisione SCA Global Hygiene, “è No Ordinary Women, una serie TV di quattro episodi, che ha per protagoniste un gruppo di donne straordinarie il cui sogno è partecipare a una delle regate oceaniche più impegnative del mondo”. La serie ha debuttato a luglio in Australia e in Finlandia. Andrà in onda per tutto il 2014 e parte del 2015 sui principali network di una trentina di Paesi in tutto il mondo. Racconta cosa spinge queste ragazze a partecipare alla VOR con un equipaggio tutto femminile, cosa che non si vedeva da 12 anni. Ogni episodio è dedicato alle storie personali delle protagoniste: la troupe le ha seguite nelle loro case, condividendo le scelte che le hanno portate a partecipare a questa sfida estrema. Da strappare e conservare È il dettaglio che conta La cronista a bordo CORINNA HALLORAN è la reporter che se- guirà il Team SCA a bordo dell’imbarcazione. Sarà “in prima linea” a fare da trait-d’union tra la vita in mare e il mondo rimasto a terra. Giornalmente, Corinna si occuperà di aggiornare il sito internet e postare immagini e video clip. Segui il viaggio su ww w.teamsca .com 2014-09-16 19:08:04 Un aiuto per gli assistenti familiari La vita media si è allungata. Le conseguenze? È cresciuto anche l’onere per chi deve assistere gli anziani che restano in famiglia. testo SUSANNA LINDGREN foto GETTY IMAGES SCA SHAPE 2 2014 31 IT31-33_market_anhörig.indd 31 2014-09-15 16:44:07 UN’APP PER CHI ASSISTE I PROPRI CARI FINALMENTE È stata creata un’app per chi assiste un parente anziano o malato. Merito di SCA e Swedish Care International (SCI), azienda dedicata allo sviluppo di programmi per l’assistenza di pazienti geriatrici o con demenza, ricoverati a domicilio o in casa di cura. TENA, il marchio di SCA per la cura dell’incontinenza, ha fornito i contenuti per le sezioni “Cos’è un tabù” e “Incontinenza”. Con questa app, chi fa assistenza può trovare risorse utili per gestire le problematiche più comuni: per esempio come facilitare la vita degli anziani e di chi li assiste, oppure saperne di più sulle varie patologie legate all’età. L’app può essere scaricata gratuitamente dall’App Store o da Google Play (chiave di ricerca: “Elderly Care SCI”) in oltre 60 paesi, compresi Svezia, Usa, Brasile e Regno Unito. Per gli anziani è sempre più frequente farsi assistere a casa propria piuttosto che in casa di cura. Questo però signi fica più partecipazione da parte dei familiari. L a ma m maggior ggio gg gio ior parte parrt pa r te degli degl de g i anziani anzi an zian zi an a ni che ch he n necessita ecce esssiita di assistenza di asss a ssis ssis iste t nz te n a quotidiana qu uot otid otid idia iana ia na a preferisce pre efe eri risc sce restare sc res esta ta are r nell pr ne rop opri rio o ambiente am mbi bien nte te familiare. fam a ilia illia are. re . re proprio “IIn tu “In utt tta a Eu Euro ropa ro pa la la tendenza tend te nden nd en e nza nza za è di di nuovo nu uo ov vo tutta Europa i ” quella di farsi assistere a casa propria”, osserva Frank Goodwin, ex assistente sociale irlandese che da circa 30 anni è impegnato a migliorare le condizioni dei suoi ex colleghi e dei loro assistiti. “I tagli che incidono sempre più sugli assistenti familiari, a tutti i livelli, complicano e appesantiscono il loro lavoro”, dice Goodwin. Negli ultimi anni lui ha dedicato molto tempo all’organizzazione europea Eurocarers, che si b ba tte pe perr un una a condivisione co ond ndiv ivis iv issio ione ne delle ne del elle buone elle buo uone ne pratiche pra rati tich ti c ee batte il rric il icon ic onos on o ci os c me m nt n o de dell lavoro lavo la v ro svolto vo svo olt l o da d chi chii assiste assisste riconoscimento pare pa r nt re ntii an nzi z an ni o ma ala l ti ti.. Gi Già, à,, p per erch er c é sp ch spesso op err parenti anziani malati. perché per ch hi lo o fa fa i sa sacr crifi cr ifi fici fi c p ci per erso er sona so sona n li ssono ono on o no n ote evoli vo oli,, si ssia a in in chi sacrifici personali notevoli, te term erm min ni ec e onom on om o micci (mancati (m man anca cca ati ti guadagni) g ua u da dagn gn ni) che che p psi sico si c co termini economici psicofisici (stress che incide sulla salute). “LA SITUAZIONE IN EUROPA varia enormemente da un paese all’altro”, spiega Goodwin. “Nell’est e nel sud, in genere, l’assistenza è delegata alle famiglie o ad altri privati. Tuttavia anche qui nel nord, dove lo stato è più presente, l’onere assistenziale sta iniziando a gravare sempre più sui parenti dell’assistito”. 32 SCA SHAPE 2 2014 IT31-33_market_anhörig.indd 32 2014-09-15 16:44:17 MERCATO 40 MILIONI DI PERSONE FORNISCONO CURE AI PROPRI FAMILIARI SECONDO LE sti- G i assistenti Gl a si as sist sten ten enti nti ti ffamiliari am mil iliia iarii p iari pr resstttan rest re ano an no la lloro orro op o oper erra Gli prestano opera v lo vo lon ntarria nt ame ent nte e so ssono ono q u ind ui uind ndii pr rez ezio osi p per err iintente nt evolontariamente quindi preziosi grrar are e l’ausilio l au l’ usi s li lio o erogato eo er og gat ato da ato dall lle strutture stru st rutt ru ttur tt ure pubbliche. ur pubb pu blliicch he.. grare dalle ““SPESSO “SP SPE SPESS SSO O L’ASSISTENZA L L’’AS S ISTENZ N A PUBB P PUBBLICA UBBLIC UBB LIC CA fu ffunziona unzzio iona na a all ccontrario”, ontr on trar trar tr ario io”, io ”, spiega ”, spi pieg ega Goodwin. Go oodwi od dwi w n. n. “Quanto “Qu Quan an nto più più ù effieffi ffi-cienti sono le cure ospedaliere, tanto più breve è la degenza. Le terapie in regime di ricovero e le dimissioni hanno tempi più rapidi per poter curare un maggior numero di persone. Ma per gli assistenti familiari una dimissione rapida significa una convalescenza più lunga a casa, e per molti di loro il carico di lavoro aumenta sia in termini di tempo che di fatica”. me 2012 di Eurocarers, sono oltre 40 milioni le persone che nella UE si prendono cura di un familiare o di un parente. Di queste, oltre 10 milioni lo fanno a tempo pieno, il che significa oltre 35 ore di assistenza alla settimana. Non esistono cifre assolute, visto che le statistiche variano da Paese a Paese. Analizzando i dati demografici e utilizzando un modello di prevalenza, SCA ha stimato che per esempio in Spagna, ma anche in Francia e in Germania, ci sono più di un milione di assistenti familiari. Il dato ufficiale per la Svezia è di 1,3 milioni di persone che trascorrono parecchie ore a settimana per curare membri della propria famiglia. La campagna SCA vuole farci vedere con occhi diversi la persona assistita. Lo spot è visibile su youtube (chiave di ricerca “Seeing Beauty SCA”). Assistenza per gli assistenti SC ha lanciato recentemente la SCA S campagna globale “Seeing Beauty”. ca Obiettivo? Riconoscere l’impegno e la O dedizione con cui gli assistenti familiari de si prendono cura dei loro cari. E mostrare come TENA possa fare la differenza per entrambi. p ““SAPPIAMO CHE L’INCONTINENZA è uno degli aspetti più complessi dell’ausilio domiciliare”, a osserva Oscar Ayala, global marketing director o di SCA. d L’idea è riconoscere le sfide con cui gli assisstenti familiari devono confrontarsi e fornire iinformazioni che possano semplificare loro la v vita. “Attraverso prodotti appositamente studiati, noi vogliamo facilitare l’impegno quotidiano degli assistenti e migliorare la qualità del tempo che trascorrono con i loro assistiti”. La campagna è stata lanciata recentemente nell’Europa dell’Est e in Sud America, due mercati emergenti e in via di sviluppo, dove per convenzione sociale sono generalmente le famiglie a prendersi cura dei parenti anziani o malati, senza alcun aiuto (o molto poco) da parte delle strutture pubbliche. SCA SHAPE 3 2014 33 IT31-33_market_anhörig.indd 33 2014-09-15 16:44:22 Foreste dove ognuno conta Silvicoltura sostenibile e mantenimento della biodiversità sono valori prioritari per SCA. Oltre a piantare nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti, il Gruppo cerca di favorire gli habitat di una grande varietà di piante e animali. Perché nessuna specie animale o vegetale delle foreste deve rischiare l’estinzione. testo ULF WIMAN foto JOHNÉR, FOLIO 34 SCA SHAPE 3 2014 IT34-37_outlook.indd 34 2014-09-15 16:44:44 PROSPETTIVE Per un’esperienza gratificante nella natura è necessario un impegno ambientale mirato. SCA SHAPE 3 2014 35 IT34-37_outlook.indd 35 2014-09-15 16:44:49 PROSPETTIVE I BOSCHI DI SCA TERRITORIO FORESTALE: 2,6 MILIONI DI ETTARI Principale proprietà forestale privata in Europa: 2,6 milioni di ettari nel nord della Svezia, di cui 2 milioni utilizzati per la produzione di legname. LEGNAME RACCOLTO: 4,7 MILIONI DI METRI CUBI PRODUZIONE VIVAISTICA FORESTALE: 101 MILIONI di cui il 40% piantati su terreni SCA e il resto venduto a proprietari forestali privati. SEQUESTRO NETTO ANNUO DI CO2: 2,6 MILIONI DI TONNELLATE Visto che la crescita delle foreste di SCA è maggiore dell’abbattimento, ogni anno viene catturata una notevole quantità di CO2. L’aquila realee nidifica nid nni idific iddific ififi a in ifica in alberi sufficientemente ienntem ementte em robusti da reggerne il peso. “S pendete 200 milioni di SEK (circa 22 milioni di euro, ndr) all’anno per salvare degli insetti?”. È la domanda che un cliente ha posto una volta a Björn Lyngfelt, vice president communications di SCA. “Quella persona - spiega Lyngfelt - non riusciva a credere che saremmo arrivati a tanto per proteggere piante e animali. Invece sì, lo facciamo davvero. E il motivo è semplice: insieme alla silvicoltura sostenibile, consideriamo il mantenimento della biodiversità delle nostre foreste un impegno morale nei confronti delle generazioni future, al di là del guadagno a breve termine”. Circa il 60% della Svezia è coperto da boschi, per lo più di pini e abeti rossi. SCA possiede da sola un territorio forestale grande quasi quanto il Belgio. “I boschi svedesi non si attraversano in 15 minuti”, racconta Lyngfelt, “a volte chi ci entra si perde”. LE FORESTE SONO profondamente radicate nella cultura e nella mitologia svedese. Per migliaia di anni, infatti, sono state sinonimo di sopravvivenza, fonte di cibo e di materiale da costruzione. Oggi è diverso: lo svedese medio le usa principalmente per fare escursioni o raccogliere funghi e mirtilli rossi o neri; d’altronde la cucina scandinava punta molto sui tesori del bosco, compresi muschi e licheni commestibili. L’industria forestale è stata ed è tuttora determinante per rendere la Svezia un paese ricco. Ulf Larsson, president di SCA Forest Products, lo spiega attraverso i numeri: “Con esportazioni nette di 120 miliardi di SEK, (circa 13 miliardi di euro), le foreste restano il pilastro dell’economia nazionale”. L’industria del settore e il movimento ambientalista si sono ritrovate spesso ai ferri corti, ma Larsson è fiducioso. “Non è questione di ambiente o produzione industriale”, spiega, “ma di ambiente e produzione industriale. E quando dico ambiente intendo sia la biodiversità che il clima”. LA SOSTENIBILITÀ della silvicoltura e della gestione forestale non può che essere vista in una prospettiva di lungo periodo. Nella Svezia settentrionale, infatti, il ciclo che va dalla semina all’abbattimento commerciale richiede circa 100 anni. Verso la metà del Novecento, dopo un secolo di intense attività di sfruttamento selettivo del legname che hanno distrutto le foreste vergini, SCA ha dedicato cospicue risorse alla riforestazione. Risultato: dalla fine della seconda guerra mondiale all’inizio del terzo millennio, il volume degli alberi nelle foreste di SCA è aumentato del 50%, con una crescita più che raddoppiata. 36 SCA SHAPE 3 2014 IT34-37_outlook.indd 36 2014-09-15 16:44:56 AQUILA REALE L’aquila reale (Aquila chrysaetos) spesso nidifica in pini vecchi e alti. Perché? Perché devono essere sufficientemente grandi da reggere il suo peso. I nidi possono infatti arrivare a pesare fino a una tonnellata, visto che il rapace torna ogni anno per ampliare la sua casa. L’età media di questi pini è di 270 anni. Ecco perché SCA evita di abbattere gli alberi centenari nel taglio di sgombero. Al prossimo taglio questi alberi avranno 200 anni e costituiranno un habitat ideale per le aquile reali prima del terzo taglio definitivo, quasi 300 anni dopo la rigenerazione della foresta primaria. PIOPPO TREMOLO “I boschi svedesi non si attraversano in 15 minuti. A volte chi ci entra si perde”. Silvicoltura sostenibile, però, non significa u uelli solo piantare nuovi alberi in sostituzione di quelli odiabbattuti: vuol dire anche dare priorità alla biodiversità, impedendo l’estinzione di qualsiasi specie animale o vegetale che vive negli habitat forestali. Per questo SCA ha studiato a fondo tutti i componenti naturali delle sue foreste e ha introdotto la pianificazione ecologica del paesaggio, che comprende anche la conservazione e la ricostituzione degli habitat delle specie sensibili. Insomma, il Gruppo ha scelto di impegnarsi per sviluppare standard oggi comuni a tutto il settore. “Abbiamo anche modificato i nostri criteri di abbattimento commerciale”, aggiunge Lyngfelt. Più del 10% dell’area boschiva viene infatti conservata allo stato naturale. Ciò significa che più di un albero su 10 non viene abbattuto e diventa così parte del ciclo naturale, cioè si trasforma in nutrimento per insetti, picchi e funghi. L’impegno ambientale di SCA risale ormai a una ventina di anni fa e, benché sia troppo presto per dirlo con certezza, secondo Lyngfelt “siamo sulla strada giusta”. Una strada che, si spera, possa garantire il mantenimento della biodiversità senza per questo rinunciare a una silvicoltura redditizia. E che, afferma Lyngfelt, “permetta anche alla gente di vivere un’esperienza gratificante con la natura”. Il pioppo tremolo (Populus tremula) è un lati latifoglia fog a che svolge un ruolo ecologico llog gi cruciale: assicura un habitat ha ab favorevole per molti insetti in che a loro volta forniscono nissc n cibo ad altri animali. Inoltre, Inoltrre i vecchi fori scavati dal picchio picc chio nel suo tronco servono da a ri riparo ip ad altri animali. SCA prre p preserva la biodiversità foressta stale evitando di abbattere te er i pioppi tremoli durante il taglio d di ssgombero. Prima di questa operazione, oper op eraz azio ione ne,, gli esperti in pianificazione ecologica si recano nel bosco per marcare gli ambienti sensibili. Anche gli operatori di macchina ricevono una formazione in tutela ambientale. GERANIO DI BOEMIA Il geranio di Boemia (Geranium bohemicum) dai fiori viola-blu è sempre più raro nei boschi svedesi. Non a caso è considerato “quasi a rischio di estinzione”. La pianta è chiamata pirofila: significa che per riprodursi ha bisogno che i suoi semi si riscaldino a 50–100 °C. In passato nella Svezia settentrionale il fuoco rinnovava l’80% della foresta vergine almeno una volta ogni 100 anni, ma ora la lotta agli incendi boschivi è più efficace di un tempo e SCA deve quindi bruciare parte delle sue foreste per riprodurre un habitat adatto ad animali e piante. Compreso il geranio di Boemia. SCA SHAPE 3 2014 37 IT34-37_outlook.indd 37 2014-09-15 16:45:00 Das neue Tempo 5-lagig. So gross und dick, dass ein Blatt genügen kann. Fühlen Sie den Unterschied! Gratis-Tastmuster finden Sie in unserer Infobroschüre in ausgewählten Coop Filialen. www.tempo.net Jedes Blatt 21 % grösser und 34 % dicker als herkömmliche Blätter 14APB3_38_annons_10359.indd 38 Für das sichere Gefühl von Sauberkeit. 2014-09-15 13:08:04 SHAPE UP Scopri cosa succede fuori da SCA Incendi boschivi? Utili, talvolta GLI INCENDI BOSCHIVI sono sempre stati uno strumento naturale di rigenerazione forestale. Esistono persino specie la cui sopravvivenza dipende dagli incendi boschivi. Ma, è bene ricordare, ci vogliono 100 anni perché una foresta ricresca. SUBITO DOPO IL ROGO Durante un incendio boschivo la combustione rilascia delle sostanze nutrienti. Il legno bruciato, che resta sul terreno insieme ad alcuni pini più vecchi scampati alle fiamme, attira gli insetti, che a loro volta attirano gli uccelli. Il calore sviluppato e la presenza dei nutrienti favoriscono la crescita di alcune piante. PIÙ CARBONIO NEL TERRENO DEL NORD DEL MONDO 2–20 ANNI 80–100 ANNI Il terreno viene ricoperto da erba, cespugli (in particolare mirtilli, la cui crescita è molto rapida) e latifoglie, un habitat ideale per l’alce. Gli abeti rossi a crescita lenta hanno il sopravvento sulle caducifoglie. Si crea così un ambiente favorevole per insetti, animali e muschi. Foresta tatuata LE FORESTE CUPE e misteriose, quelle popolate da muschi e fate, sono oggi molto in voga tra i motivi ritratti dai tatuatori. Eccone alcuni esempi. Il saluto sicuro ISTOCKPHOTO SECONDO UNO STUDIO dell’u- niversità gallese di Aberystwyth, salutando con il pugno chiuso o con il “cinque” si riduce notevolmente il rischio di prendere il raffreddore. SECONDO UNO studio americano, nelle regioni settentrionali il terreno trattiene molto più carbonio rispetto a quanto avviene nelle regioni tropicali. Motivo: un fungo che nel Nord vive in simbiosi con le radici di molte piante, soprattutto abeti rossi, pini, betulle e mirtilli. Questa associazione simbiotica, chiamata micorriza, forma un terreno che nella materia organica può contenere una quantità di carbonio 10 volte superiore rispetto ai terreni delle latitudini meridionali, dove prevale invece un altro tipo di micorriza. sverigesradio.se www.bbc.co.uk SCA SHAPE 3 2014 39 IT39_shape up.indd 39 2014-09-15 16:45:10 14APB3_40_annons_10369.indd 40 2014-09-15 13:08:15 FEATURE 12 ORE con Alberto Rossi Che corra tra i corridoi della sede di SCA a Legnano o tra le montagne vicino a casa sua non fa differenza: Alberto Rossi è sempre in movimento. testo CLAUDIA FLISI foto MAURIZIO CAMAGNA Follow an SCA employee during a day at work A casa di Alberto, a Sumirago, suona la sveglia. Si prepara per andare al lavoro e dà da mangiare ai due gatti, mentre lui, come sempre, non ha tempo per fare colazione. 7:00 Esce di casa per andare in ufficio sulla sua Ducati Monster. Di solito va in auto con Laura, ma se uno dei due ha un appuntamento dopo il lavoro, lei prende l’auto e lui va in moto. Foto 1 Primo caffè della giornata alla macchinetta, che sta proprio accanto al suo ufficio. Nel giro di qualche minuto arrivano ben tre colleghi che hanno bisogno di lui per le chiavi dell’auto, alcuni documenti e varie informazioni. Consegna una nuova macchina aziendale a Davide Castelli, responsabile del Servizio Clienti di SCA. 8:15 9:00 9:30 Trova una lampadina fluorescente fulminata e la sostituisce. Con le vecchie generazioni di lampadine, questa rappresentava una parte importante del suo lavoro, ma ora capita solo una volta al mese. Foto 2 10:00 SCA SHAPE 3 2014 41 IT41-43_12 hours.indd 41 2014-09-15 16:45:23 12 ORE A LBERTO È IN MOTO PERPETUO. Addet- to ai servizi generali di SCA Hygiene Products, questo 48enne dal fisico asciutto si occupa del leasing delle auto aziendali e sovrintende alla manutenzione degli impianti. Non solo. Esegue anche diverse commissioni per i vari reparti e, quando serve, acquista attrezzature da ufficio. Nel tempo libero gioca a calcio in una squadra locale, corre sulla distanza dei 10 km ogni settimana e va in moto sulla sua Ducati. “Non riesco a stare fermo”, ammette. Al lavoro non si riposa mai un momento: va a prendere le chiavi per un’auto che deve consegnare, sposta Arrivano i rappresentanti di un’agenzia immobiliare interessata all’acquisto di parti dell’edificio non in locazione a SCA. “Sono un po’ come un amministratore di condominio”, commenta Alberto. Foto 3 11:00 “Essere tra i sette vincitori in tutto il mondo è davvero un onore”. Tra le incombenze giornaliere c’è la consegna della corrispondenza all’ufficio postale. A volte Alberto fa anche la spola tra la Camera di Commercio e il Tribunale locale per la consegna e il ritiro di documenti o capitolati. 12:30 una scala per cambiare una lampadina, raccoglie la posta che dovrà poi consegnare giornalmente all’ufficio postale. Visto che è in contatto con quasi tutti i 150 membri del personale della sede di Legnano, a nordovest di Milano, Alberto non si è meravigliato più di tanto quando, nel marzo 2014, ha scoperto di essere candidato al premio Inspiring Employee Award. “Stando al regolamento del premio, bisognava dire pubblicamente per chi si votava, quindi io sapevo che c’erano un po’ di persone che votavano per me. Eppure non mi aspettavo di vincere. Essere tra i sette vincitori in un’azienda che ha 44.000 Pranzo con Laura in SCA. Il cibo se lo portano da casa: oggi torta salata al radicchio (rigorosamente vegetariana), preparata da Laura la sera prima. Foto 4 Pomeriggio = pratiche amministrative. Oggi Alberto deve occuparsi di nove auto: è compito suo gestire le schede carburante e i telepass. Lo attende insomma una bella quantità di lavoro al computer. E deve anche controllare 36 fatture. 13:30 14:30 42 SCA SHAPE 3 2014 IT41-43_12 hours.indd 42 2014-09-16 18:26:52 1122FEATURE HOURS H OURS dipendenti in tutto il mondo è davvero un onore”. È entrato in SCA nel luglio 1986, quando in tutta Italia l’azienda aveva solo 12 dipendenti e due automobili (oggi sono rispettivamente 800 e 113). “Sono sempre stato un tuttofare, ma adesso le mansioni sono un po’ diverse”. Prima Alberto accompagnava i top manager all’aeroporto, si occupava della sicurezza, comperava i fiori e cambiava le lampadine. Ora non più. Domani arriva in sede un medico: deve fare una serie di controlli annuali, obbligatori per tutti i dipendenti. Alberto prepara i documenti che serviranno per le visite. 17:30 Anche se, aggiunge ridendo, “ogni tanto qualche lampadina la cambio ancora”. Nel tempo è mutato anche il suo rapporto con la collega Laura Liguori. Si sono conosciuti in SCA quasi 25 anni fa e convivono dal 1999. Entrambi sono animalisti convinti, iscritti a sette associazioni in difesa degli animali. Da qualche anno Alberto è diventato vegetariano: non per motivi religiosi o di salute, dice, ma “per convinzione personale”. La coppia spera un giorno di avere un cane, anche se non subito. “Non sarebbe giusto nei confronti del cane, perché sto molto tempo fuori casa”, spiega lui. Di certo, dovrà essere un cane amante della corsa... Alberto è incaricato degli acquisti delle attrezzature da ufficio, fino a un valore di 500 euro. Oggi deve comprare una piccola stampante e alcune cartucce. A volte il reparto marketing gli chiede di acquistare anche i prodotti della concorrenza. È ora di tornare a casa. Stasera niente partita di calcio, ma 10 km di corsa prima di cena. Foto 5 18:30 19:30 ALBERTO ROSSI Età: 48 Qualifica: addetto ai servizi generali di SCA Legnano (MI) Vive a: Sumirago (VA) Famiglia: la compagna Laura Liguori, che come lui lavora in SCA a Legnano Hobby: calcio, corsa, moto, montagna Piatto preferito: spaghetti cacio e pepe SCA SHAPE 3 2014 43 IT41-43_12 hours.indd 43 2014-09-15 16:45:46 SCA INSIDE Notizie da SCA Energia per 56.000 case COMPRENDE 37 GENERATORI per la produzione di circa 280 GWh di energia all’anno, pari al fabbisogno di circa 56.000 residenze private, cioè 140.000 appartamenti. La centrale Mörttjärnberget, inserita in uno dei più grandi progetti svedesi di investimento nell’eolico, è stata inaugurata a maggio. È gestita da Statkraft SCA Vind AB (SSVAB), azienda di proprietà di Statkraft (al 60%) e di SCA (al 40%). Tovaglioli con stile ANCHE I DISPENSER di tovaglioli possono essere eleganti. Lo dimo- stra il nuovo sistema Tork Xpressnap Image, premiato con il Red Dot Award: Product Design 2014. I materiali utilizzati per il nuovo dispenser, fatti in vero alluminio e legno, sono la prova che anche il minimo dettaglio conta. IT44-47_inside.indd 44 2014-09-15 16:45:57 w Una corsa contro un tabù chiamato incontinenza A CITTÀ DEL MESSICO si è svolta l’ottava edizione della 5 km di corsa (o 3 km di marcia) TENA, una delle più importanti manifestazioni organizzate nel Paese per sconfiggere il tabù dell’incontinenza. Lo scopo è duplice: aumentare la sensibilizzazione del pubblico e delle famiglie sul tema dell’incontinenza; incoraggiare coloro che ne soffrono a vivere una vita sana e gratificante, facendo attività fisica e divertendosi con parenti e amici. In Messico la corsa TENA è diventata una delle manifestazioni più popolari: quest’anno gli iscritti erano 7.500, circa 2.500 in più rispetto alle edizioni precedenti. “Giornata della Svezia” in Cina A GIUGNO SCA ha partecipato a una “Giornata della Svezia”. Organizzata nel campus di una delle più prestigiose università cinesi, la Shanghai Jiao Tong, la manifestazione aveva lo scopo di presentare agli studenti le aziende svedesi che operano in Cina. I team SCA hanno organizzato un programma interattivo, mirato a invogliare gli studenti cinesi a saperne di più sul Gruppo, sui suoi marchi e sulla sua partecipazione alla Volvo Ocean Race con un equipaggio tutto femminile. “La SJTU è una delle università scelte da SCA per il suo programma di employer branding, che sarà presto lanciato in tutta la Cina. Questa ‘Giornata della Svezia’ è stata quindi per noi un ottimo test: ci ha permesso di iniziare a far conoscere SCA agli studenti”, dice Gao Lihua, vice president human resources. Tavola rotonda di alto livello IL VICEMINISTRO CINESE della Salute, Liu Qian, si è recato in visita in Svezia a giugno per studiare il sistema sanitario svedese. SCA è stata invitata a partecipare ad una tavola rotonda per la sua esperienza in tema di incontinenza, assistenza geriatrica e controllo delle infezioni. “La Cina vuole rendere più efficiente il suo sistema sanitario ed è IT44-47_inside.indd 45 interessata a collaborare con noi per la formazione del personale infermieristico”, spiega Anna Brodowsky, VP Public Affairs. “La professione di infermiere è poco considerata in Cina. Addestrando gli infermieri a svolgere compiti più specialistici si sottrae meno tempo al personale medico, aumentando così l’efficienza delle risorse per l’assistenza sanitaria”. … e la Costa Rica segue a ruota UN PAIO DI SETTIMANE dopo il Messico, SCA Costa Rica ha organizzato la sua prima edizione della corsa TENA. C’erano oltre 1.000 partecipanti, tra cui otto VIP locali. Contestualmente è stata organizzata una cerimonia per la donazione di prodotti a due case di cura per pazienti anziani e terminali. 2014-09-15 16:45:59 SCA INSIDE Sempre più forti in Medio Oriente SCA RAFFORZA LA SUA PRESENZA in Medio Oriente attraverso l’acquisizione del restante 50% della joint-venture Fine Sancella dal Gruppo Nuqul. È un’operazione da circa 165 milioni di SEK (circa 18 milioni di euro), realizzata senza indebitamento. Fine Sancella, che nel 2013 ha registrato un fatturato di circa 200 milioni di SEK (circa 22 milioni di euro), è leader di mercato in alcune regioni del Medio Oriente con i prodotti per l’igiene femminile a marchio Nana e Cinderella. Con il controllo del 100% di Fine Sancella (SCA ne aveva già acquisito il 50% nel 2007), si rafforza la nostra presenza in Medio Oriente, un mercato emergente di importanza strategica. Carta da stampa certificata WWF UNO STRUMENTO che aiuta gli acquirenti di carta a trovare i prodotti con il minor impatto ambientale. È questa la funzione di “Check Your Paper”, il database del WWF in cui è presente con un’ottima valutazione anche la carta da stampa SCA. “Check Your Paper” valuta la qualità ambientale del processo di produzione di un determinato prodotto cartaceo. Tiene conto di fattori come l’impatto sulle foreste, l’utilizzo di fibre riciclate, le emissioni di CO2, la gestione dei rifiuti e delle acque reflue. I risultati pubblicati sul sito web devono essere sottoposti a verifica di ispettori terzi accreditati. “Oltre ad essere da tempo attenta allo sviluppo di carta da stampa con elevate prestazioni ambientali, SCA è coinvolta nella certificazione FSC, nell’utilizzo razionale delle risorse e nella riduzione dell’impronta di carbonio”, dice Björn Lyngfelt, vice president communications di SCA. “SCA è attivamente coinvolta nello sviluppo di carta da stampa con elevate prestazioni ambientali.” Un libro è per sempre NEGLI ULTIMI sei anni i dipendenti SCA di Filadelfia hanno dedicato un’ora di pausa pranzo ogni settimana. Obiettivo: assistere gli studenti di prima elementare della Bache Martin School nell’apprendimento della lettura. Quest’anno gli alunni si recavano presso la sede SCA, nel Cira Center, dove i dipendenti SCA aderenti al programma “Philadelphia Reads” si prestavano come tutor per rafforzare le capacità linguistiche e di lettura dei piccoli e stimolare in loro un eterno amore per i libri. 46 SCA SHAPE 3 2014 IT44-47_inside.indd 46 2014-09-15 16:46:04 FEATURE Aiuti alle vittime delle inondazioni dei Balcanii A MAGGIO I BALCANI sono sta- ti devastati da catastrofiche inondazioni che hanno colpito oltre un milione di abitanti, molti dei quali sono stati costretti a lasciare le loro case. I soccorsi sono stati ostacolati dalle frane e dal ritrovamento di vecchie mine. Per aiutare la Croce Rossa, SCA ha donato prodotti per l’incontinenza e per l’igiene, oltre che pannolini per bambini. Si quota la jointjoint venture australiana SCA HA QUOTATO sulla Borsa australiana (ASX) la joint-venture Asaleo Care, attiva nei mercati di Australia, Nuova Zelanda e Fiji. SCA detiene tuttora una partecipazione del 32,5% in Asaleo Care. Insieme per gestire meglio i team TRA MARZO E APRILE SCA e Dr. P diventa più simile a TENA LA NUOVA GAMMA base Dr. P di SCA in Cina ha ora un packaging rinnovato, più simile all’immagine del marchio globale TENA. Lo scopo è raggiungere un pubblico più vasto di consumatori e rafforzare la posizione di SCA nel mercato cinese dell’incontinenza. Team SCA (che partecipa alla Volvo Ocean Race) hanno organizzato degli “Sharing days”. Gli eventi, tenutisi a La Rochelle e ad Agen, in Francia, avevano lo scopo di aumentare la sensibilizzazione sull’incontinenza e posizionare TENA come partner per la gestione dell’incontinenza nei pazienti istituzionalizzati. All’evento ha partecipato come relatore ospite Catherine Chabaud, velista di fama internazionale e prima donna a portare a termine, negli anni ‘90, la Vendée Globe, una regata offshore condotta in solitaria, intorno al mondo, senza tappe intermedie. TENA e i team per la gestione dei pazienti istituzionalizzati hanno dapprima ascoltato il racconto dell’esperienza di Catherine negli equipaggi velici di cui ha fatto parte nella sua carriera. Poi, tutti insieme, hanno condiviso le loro esperienze di gestione dei team, sottolineando il forte parallelismo che lega chi guida una barca a chi guida un team in una RSA. SCA SHAPE 3 2014 47 IT44-47_inside.indd 47 2014-09-15 16:46:11 14APB3_48_annons_10366.indd 48 2014-09-15 13:09:44
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