Quarterly Report – 1°Q 2014 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. POSIZIONE DEI MERCATI ALL’INTERNO DELLA CURVA CICLICA DI LUNGO PERIODO INDICATORI MACRO MODELLO E BAROMETRO ECONOMICO IL GREED/PANIC INDEX CONVENIENZA E EFFICIENZA POTENZIALE DEI MERCATI NEL 2014 STATISTICHE SULLA BORSA USA POSIZIONE DI LUNGO PERIODO DELLA BORSA ITALIANA PROIEZIONI 2014 SUI PRINCIPALI MERCATI DOMANDE E RISPOSTE © Francesco Caruso, all rights reserved 1 MERCATI – Schema indicativo della posizione ciclica di Lungo Periodo HIGH YIELD CONVERTIBILI BTP USA GERMANIA EUROPA ITALIA BRIC BUND EMERGENTI A TASSI 10Y US T D TASSI 10Y JPY U T T-BOND TASSI 10Y EU U TASSI 10Y CH CRB INDEX ORO ARGENTO EMKTS BONDS TASSI 6M EU TITOLI AURIFERI TASSI 6M US © Francesco Caruso, all rights reserved 2 COME FUNZIONA L’ECONOMIA EMKT Bonds S&P500 Modello Economico USA CRB Index ORO Le borse anticipano il ciclo economico, mentre le commodities registrano movimenti positivi a cavallo della fase conclusiva del ciclo. La forza dei mercati emergenti, sia per gli indici azionari che per i bonds, è strettamente legata alle commodities. Negli ultimi due cicli, il passaggio dalla fase 3 alla 4 (vedi pagine seguenti) è sempre stato accompagnato da un netto aumento della volatilità sui mercati azionari, con correzioni profonde (1998, 1999, 2007). © Francesco Caruso, all rights reserved 3 DOVE SIAMO Le politiche monetarie hanno causato un DISALLINEAMENTO fra le componenti… BORSE EU-USA ECONOMIE TASSI DI INTERESSE MATERIE PRIME Il nostro MODELLO è per alcuni elementi in FASE 3, per altri ancora in FASE 2, quindi ha ancora davanti un pezzo di strada prima di arrivare alla fase distributiva vera e propria. A causa della natura anomala e delle particolari manipolazioni monetarie a cui è stato soggetto questo ciclo, si è creato un DISALLINEAMENTO fra le quattro componenti del Modello. Le borse dei mercati maturi e sostenuti sono forti e in stato avanzato, le economie sono in ripresa (vedi Modello e Barometro), i tassi a lungo sono in modesta ripresa ma il segmento più ritardatario è quello delle commodities, che è STRETTAMENTE CORRELATO con i mercati emergenti e la loro forza relativa. © Francesco Caruso, all rights reserved 4 DOVE SAREMO A FINE 2014 (…se le cose andranno in modo normale) BORSE EU-USA ECONOMIE TASSI DI INTERESSE MATERIE PRIME Se mercati ed economie proseguiranno senza traumi nel loro percorso, il 2014 sarà l’ANNO DEL RIALLINEAMENTO fra le quattro componenti del modello. Dovremmo vedere (1) borse ancora sostanzialmente positive, (2) economie positive, (3) tassi in netto rialzo su tutte le scadenze + fine del sostegno delle Banche Centrali, (4) commodities in ripresa ripresa di forza di BRIC e Emergenti © Francesco Caruso, all rights reserved 5 I SEI STADI E LE CORRISPONDENTI STRATEGIE STADIO MERCATI AZIONARI ECONOMIA TASSI A 10Y TASSI A BREVE COMMODITIES 1 RIALZO FASE DI BOTTOM FASE DI BOTTOM RIBASSO RIBASSO 2 RIALZO RIALZO RIALZO FASE DI BOTTOM FASE DI BOTTOM 3 RIALZO RIALZO RIALZO RIALZO RIALZO 4 FASE DI TOP RIALZO FASE DI TOP RIALZO RIALZO 5 RIBASSO FASE DI TOP RIBASSO FASE DI TOP FASE DI TOP 6 FASE DI BOTTOM RIBASSO RIBASSO RIBASSO RIBASSO © Francesco Caruso, all rights reserved STRATEGIA BORSE ACCUMULARE/ACQUISTARE BONDS ACCORCIARE LA DURATION COMMODITIES EVITARE BORSE ACQUISTARE / MANTENERE BONDS DURATION AI MINIMI COMMODITIES ACCUMULARE/ACQ BORSE MANTENERE BONDS DURATION AI MINIMI COMMODITIES ACQ/MANTENERE BORSE LIQUIDARE BONDS ALLUNGARE LA DURATION COMMODITIES MANTENERE BORSE EVITARE BONDS DURATION AI MASSIMI COMMODITIES LIQUIDARE BORSE ACCUMULARE BONDS DURATION AI MASSIMI COMMODITIES EVITARE 6 CICLO DI LT CICLO DI MT CICLO DI BT FEB-APR 2014 1Q 2013 Borse - POSIZIONE CICLICA CICLO LT (dati trimestrali) AL RIALZO RESTERA’ AL RIALZO ALMENO PER TUTTO IL 1Q 2014 CICLO MT (dati mensili) AL RIALZO RESTERA’ AL RIALZO ALMENO FINO A FEBMAR 2014 CICLO BT (dati settimanali) AL RIALZO, DIRETTO VERSO UN TOP CICLICO DI BREVE NELLA SECONDA META’ DEL 1Q (FEB-APR) LUG 2013 2-3Q 2012 © Francesco Caruso, all rights reserved 4Q 2014 1Q 2015? 7 MODELLO ECONOMICO USA Il Modello Economico USA è ancora positivo, sostenuto da tutte le componenti ad eccezione dei Tassi a breve (neutrali). Statisticamente, questa è una delle più lunghe fasi di ripresa mai registrate. © Francesco Caruso, all rights reserved 8 MODELLO ECONOMICO EUROPA Il Modello Economico EUROPA si è girato al rialzo da fine 2012 ed è positivo, sostenuto da tutte le componenti ad eccezione dell’occupazione. © Francesco Caruso, all rights reserved 9 MODELLO ECONOMICO GLOBALE Il Modello Economico GLOBALE ha concluso la lunga fase di incertezza 2011-2012 (Mid-cycle contraction) e si è girato al rialzo da fine 2012. © Francesco Caruso, all rights reserved 10 BAROMETRO USA Il Barometro USA è uscito dalla contrazione (Mid-cycle contraction) a inizio 2012 e segnala il mantenimento di uno stato di ESPANSIONE/SURRISCALDAMENTO economico negli USA , sostenuto da tutte le componenti ad eccezione dei Tassi a breve. © Francesco Caruso, all rights reserved 11 BAROMETRO EUROPA Il Barometro EUROPA è uscito ufficialmente dalla Recessione (R) a Maggio ed è in fase di SURRISCALDAMENTO, sostenuto da tutte le componenti ad eccezione dei Tassi a breve (neutrali). © Francesco Caruso, all rights reserved 12 BAROMETRO GLOBALE Il Barometro GLOBALE ha segnalato l’uscita dalla contrazione (C) a fine 2012, ed è in fase di SURRISCALDAMENTO sostenuto da un segno positivo su tutte le componenti. Storicamente, come si vede anche bene dal grafico, il raggiungimento dello stato di SURRISCALDAMENTO (10+ sulla scala del Barometro GLOBALE) è la PRECONDIZIONE per una inversione ciclica, seguita a distanza di 6-12 mesi circa da un deterioramento che sfocia in una fase di CONTRAZIONE o RECESSIONE. © Francesco Caruso, all rights reserved 13 Ritorniamo sul concetto di CICLO SDOPPIATO in quanto è centrale allo sviluppo della nostra analisi di scenario DURATA MEDIA: 6-8 ANNI (7 cicli in 49 anni, questo è l’ottavo) IN ATTO DA 50+ ANNI A CAUSA DEGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI (primo ciclo RIPRESA SENZA STIMOLI + secondo ciclo STIMOLI MONETARI MANIPOLAZIONE a conclusione del secondo ciclo arrivano BEAR MARKETS violenti (1973-74, 1987, 2000-03, 2007-09) – Il ciclo attuale ha 5 anni, quindi in termini di lungo periodo è statisticamente prossimo a entrare nella fase critica di DISTRIBUZIONE TOP INVERSIONE BEAR MARKET © Francesco Caruso, all rights reserved 14 Il GREED/PANIC INDEX è un indicatore proprietario che misura in modo oggettivo il livello di propensione/avversione al rischio delle singole aree, fino ai limiti di avidita’ e panico. E’ composto dal trend dei mercati azionari, del Carry Trade Index (come generatore di liquidità), degli spread della borsa contro i rispettivi bond e contro oro e dal trend di un «indice della paura» che è la volatilità per USA, EU e EMG e lo spread per l’Italia. In questo momento il livello piu’ alto e’ quello dell’Italia (EUFORIA) seguito da EU e US. Gli Emergenti sono in posizione di attesa. Questo indicatore (vedi grafici) tende ad essere particolarmente efficace nell’individuare punti di svolta collettivi del mercato azionario quando tutte e quattro le aree si trovano a un estremo della scala (pari/sopra +4, pari/sotto a 4). In questo momento indicano positività ma non ancora eccesso collettivo. L’indicazione che emerge è che non si sono ancora verificate le condizioni tipiche di un «Top maniacale», soprattutto per il comportamento regressivo dei mercati emergenti nell’ultimo biennio. Un elemento fondamentale verrà dal comportamento del Carry Trade Index, presente in tutte le aree e controllabile sulle nostre Tabelle Operative. © Francesco Caruso, all rights reserved 15 RENDIMENTI REALI, SHARPE RATIO, EFFICIENCY RATIO, P/E DOV’E’ LA CONVENIENZA Questa tabella mostra la situazione dei rendimenti reali delle varie classi di asset a inizio 2014. Le ultime tre colonne mostrano in particolare lo Sharpe ratio, il nostro Efficiency ratio e il P/E (Price/Earnings, rapporto prezzo/utili). Sono state segnate in giallo tutte le situazioni più convenienti mentre sono state segnate in rosso tutte le situazioni potenzialmente ad alto rischio. Come si vede molto bene la valutazione delle tre aree del reddito fisso è molto chiara. Sugli Usa e sulla Germania non c'è alcun valore residuale. La Germania ha ancora meno valore e più rischio degli USA. Sull'Italia invece la situazione è più complessa anche se sicuramente gran parte del valore che avevamo correttamente individuato e evidenziato tra la seconda parte del 2012 e il 2013 è scomparso. La parte breve della curva italiana ha efficienza ma non ha valore. Le classi di asset meno inefficienti a giudicare dai rendimenti sono i bonds dei mercati emergenti e gli High Yield USA. Le convertibili sono legate al trend di borsa. La parte azionaria si dimostrerà nel 2014 sicuramente meno efficiente che nel 2013 anche se ha ancora valore se valutata in termini di margini operativi lordi. Sicuramente l'Europa azionaria in qualunque scenario è meno cara degli USA. NB – Non ci sono dati sufficienti per l’azionario di BRIC e Emergenti. © Francesco Caruso, all rights reserved 16 STATISTICHE SULLO S&P500 – Solo 18 ANNI su 110+ in cui il Composite Momentum Q > 70 L'analisi statistica sullo S&P500, rissunta dallo schema a finaco, è stata svolta esaminando il comportamento del mercato nelle situazioni in cui il Composite Momentum di lungo periodo (trimestrale) era sopra 70 a inizio anno (18 casi su 110+), con una ulteriore selezione basata sulla contemporanea lettura di un altro indicatore (RSI) in ipercomperato (9 casi su 110+). Questa analisi mostra come vi sia quasi il 70 per cento di probabilità che durante il 2014 si possa verificare sull'indice USA un calo superiore al 10 per cento. Una seconda statistica riguarda la variazione percentuale finale del 2014 che in oltre l'ottanta per cento dei casi è risultata inferiore al 10 per cento, anche se solo una volta su due si è verificata una chiusura negativa, statistica che scende a una su tre se si considera anche la seconda variabile (RSI). In sostanza: l’ipotesi più probabile per il mercato USA (che resta il mercato-leader) è quella di un anno con una forte correzione e una chiusura poco variata rispetto a quella di fine 2013, comunque inferiore in 4 casi su 5 al 10%. Se si considerassero solo gli anni post1950, le statistiche migliorerebbero notevolmente. © Francesco Caruso, all rights reserved 17 Il P/E di Shiller: sempre su livelli elevatissimi e in aumento Il modello di calcolo del P/E di Shiller mostra che la borsa USA non è a buon mercato. La valutazione è nella fascia molto elevata, toccata solo in 4 occasioni: 1901 1929 2000 2007 Ogni volta con successive conseguenze disastrose. © Francesco Caruso, all rights reserved 18 Questo è il periodo più lungo mai registrato sullo S&P500 senza una correzione segnalata dal nostro indicatore Black Swan le probabilità incrementali crescono di settimana in settimana © Francesco Caruso, all rights reserved 19 LEVA FINANZIARIA USA A NUOVI RECORD ASSOLUTI Il Net Margin (Credito meno Debito) sul NYSE, quindi la leva finanziaria speculativa, è sui massimi storici, sopra i livelli raggiunti in occasione dei top del 2000, 2007 e 2011. Questo indica al di là di ogni ragionevole dubbio la natura profondamente speculativa, iperlevereggiata e quindi intrinsecamente vulnerabile di questa salita del mercato USA. © Francesco Caruso, all rights reserved 20 BORSA ITALIANA - TREND SECOLARE «THINGS CHANGE» © Francesco Caruso, all rights reserved 21 SPREAD MIB/BTP – Borsa in rafforzamento sul reddito fisso © Francesco Caruso, all rights reserved 22 INDICE COMIT DEFLAZIONATO – Il processo di reflazione secolare è iniziato © Francesco Caruso, all rights reserved 23 TREND DI LUNGO TERMINE – In salita © Francesco Caruso, all rights reserved 24 TREND DI MEDIO TERMINE – In salita, avviato verso un top ciclico 1H 2014 © Francesco Caruso, all rights reserved 25 TREND DI BREVE TERMINE – In salita, ancora nessun segnale di top © Francesco Caruso, all rights reserved 26 PROIEZIONI 2014 BASATE SUL MOMENTUM - INTRODUZIONE Di seguito sono presentate le mappe 2014, basate sulla situazione attuale del mercato, sul trend del nostro Modello Economico e su una proiezione del momentum. Momentum e prezzo hanno una forte correlazione ma possono anche divergere, specie in caso di trend lineare. Mentre è impossibile prevedere l’andamento dei prezzi, è possibile calcolare almeno in forma statica (quindi a prezzi invariati rispetto al’ultimo prezzo reale conosciuto) l’andamento del momentum. Il risultato è simile a quello del calcolo di una traiettoria, effettuato conoscendo il carburante e il consumo medio. Ora, molti mercati si trovano in una situazione simile a un motoscafo lanciato in mare aperto, che finora è stato costantemente rifornito da una nave appoggio (le banche centrali). Pertanto, il calcolo matematico del momento in cui il motore del motoscafo si spegnerà è almeno parzialmente inficiato dal fatto che non si può tener conto di questo fattore. Basandosi semplicemente sull’unica ipotesi formulabile dal punto di vista matematico, la proiezione dei prezzi dell’indice leader, lo S&P500, mostra che – ad andamento piatto – il momentum mensile terminerebbe di supportare il mercato da Marzo in avanti, mentre il momentum trimestrale dal secondo trimestre in avanti. La chiave del 2014 risiede quindi nella terza variante, il Modello Economico. La validità di questo modello è limitata alla proiezione di un ambiente (FAVOREVOLE – SFAVOREVOLE – NEUTRO) in cui si muove il mercato In termini di MOMENTUM e di AMBIENTE MACRO e perde efficacia con il progredire del tempo, in particolare dopo i 6-9 mesi. Per questo motivo, va rivista almeno trimestralmente. Nella pagina seguente sono visualizzate le sei precedenti proiezioni annuali relative allo S&P500 (periodo 2008-2013) con i corrispondenti movimenti reali del mercato. Come si vede, pur in una coerenza di fondo, il mercato reale anticipa spesso il modello nei punti di svolta e amplifica i movimenti. © Francesco Caruso, all rights reserved 27 © Francesco Caruso, all rights reserved 28 Questa è la proiezione di momentum per il 2014, basata su una ipotesi di MODELLO ECONOMICO AL RIALZO: - AMBIENTE FAVOREVOLE per il 1Q che si può tradurre in: acquistare eventuali correzioni - AMBIENTE NEUTRO per il 2Q operare in controtendenza, vendendo sui rialzi e acquistando sui ribassi - AMBIENTE SFAVOREVOLE per il 3Q vendere sui picchi di breve termine © Francesco Caruso, all rights reserved 29 Questa è invece la proiezione con l’unica modifica del MODELLO ECONOMICO, che passa da POSITIVO a STABILE Questa è la proiezione, con il MODELLO ECONOMICO in INDEBOLIMENTO © Francesco Caruso, all rights reserved 30 Questa è la proiezione dell’ES50, con il MODELLO ECONOMICO POSITIVO Questa è la stessa proiezione, con la variante del MODELLO ECONOMICO NEUTRALE © Francesco Caruso, all rights reserved 31 Questa è la proiezione del FTSE MIB, con il MODELLO ECONOMICO POSITIVO Questa è la stessa proiezione, con la variante del MODELLO ECONOMICO NEUTRALE © Francesco Caruso, all rights reserved 32 Questa è la proiezione del NIKKEI, con il MODELLO ECONOMICO POSITIVO Questa è la stessa proiezione, con la variante del MODELLO ECONOMICO NEUTRALE © Francesco Caruso, all rights reserved 33 Questa è la proiezione dell’indice MSCI EMERGING MARKETS, con il MODELLO ECONOMICO POSITIVO Questa è la stessa proiezione, con la variante del MODELLO ECONOMICO NEUTRALE © Francesco Caruso, all rights reserved 34 © Francesco Caruso, all rights reserved 35 © Francesco Caruso, all rights reserved 36 © Francesco Caruso, all rights reserved 37 © Francesco Caruso, all rights reserved 38 © Francesco Caruso, all rights reserved 39 © Francesco Caruso, all rights reserved 40 Conclusioni L’esame del passato mostra una buona correlazione tra previsione basata sul momentum e andamento reale del mercato, anche se è impossibile spingersi più avanti di un certo numero di periodi. In questo caso, prendendo a base il dato mensile, l’efficacia del forecast è buona a 6 mesi, mentre diventa gradualmente inefficace oltre e perde completamente efficacia dopo i 12 mesi. Indicazioni 2014 basate sulle proiezioni 1. Borse favorevoli nel Q1 – progressivamente ostili dopo 2. Borse europee meglio della borsa USA in termini nominali 3. Possibilità nel 2014 di una correzione importante, almeno del -10% tra massimo e minimo 4. Saldo annuale medio dei due principali mercati (S&P, DAX) difficilmente superiore al +10% questo dà un’ottima idea su dove abbassare/coprire la quota equity in caso di partenza forte 5. Giappone e Italia potenzialmente i mercati migliori 6. Bonds in calo (US10 3.2-3.5% - EU10 2.2-2.5%) 7. Usd in rafforzamento (a meno di una discesa del DOLLAR INDEX sotto 79-78) 8. Metalli e titoli auriferi con un forte margine di recupero dai livelli del 31.12, anche se soggetti a volatilità nella prima parte dell’anno Le maggiori incertezze, a nostro avviso, sono sui mercati emergenti, dove una ripresa globale migliore potrebbe spostare anche di molto la proiezione, in quanto gli indicatori di momentum si trovano in una posizione sostanzialmente neutra. © Francesco Caruso, all rights reserved 41 QUALI SONO IN QUESTO MOMENTO LE TENDENZE IN ATTO A 3 MESI? Questo è un esempio di portafoglio BILANCIATO, estrapolato sulla base delle indicazioni attuali applicate alla nostra MATRICE DI ASSET ALLOCATION (http://www.cicliemercati.it/cem/asset-allocation). Si tratta di un portafoglio con bassa volatilità (6-7% massimo annuo) relativa al profilo di rischio, dove nella parte „Altro“ possono ad esempio essere inseriti asset quali High Yield e/o EMKT Bonds. © Francesco Caruso, all rights reserved 42 DOMANDE E RISPOSTE D - Com’è la situazione economica? R – In questo momento i nostri modelli indicano che negli Stati Uniti e in Europa le economie stanno vivendo una fase di sviluppo che addirittura si è portato al surriscaldamento. Analizzando la storia passata di queste situazioni si vede che i punti in cui il modello globale è passato in fase di surriscaldamento di solito anticipano di un certo numero di mesi i punti di svolta al ribasso delle economie e dei mercati azionari. Questo è un punto che ritorna in diversi altri elementi della nostra analisi che corrisponde allo sfasamento tra la posizione delle economie dei mercati maturi ( che è già avanzata) e la posizione delle economie dei mercati emergenti. D – Quali sono gli effetti sui mercati delle politiche monetarie di FED e BCE? R – Chiarissimi. Avendo eliminato o controllato finora ogni incertezza sulla politica monetaria iperespansiva ( tassi zero), si è gradualmente eliminato ogni residuo di appeal per una grossa fetta degli investimenti. Questo ha portato il mercato nel suo insieme a redistribuire sulle altre classi di asset – almeno temporaneamente - quello che ha levato progressivamente dagli investimenti a breve. I beneficiari naturali di questo travaso sono stati: - parte lunga della curva dei tassi dei paesi periferici (es.: BTP 10+ anni ), fino a saturazione - mercati azionari dei paesi con politica monetaria iperespansiva Non è stata una questione di fondamentali ma – in questo contesto – un movimento praticamente meccanico. D – Qual’è l’elemento chiave del 2014? R – E’ la capacità degli stimoli monetari di creare vera ripresa a livello globale. In questo caso, verranno coinvolti i grandi assenti degli ultimi due anni, i BRIC e i Mercati Emergenti. In caso contrario, si ripiomberà nel rallentamento senza mai aver visto una vera ripresa. Per capire quanto questo elemento influirà sull’andamento dei mercati, basta vedere nelle pagine precedenti come varia la proiezione dei mercati azionari in presenza di un’economia in rafforzamento o semplicemente stabile. D – Qual’è lo scenario favorito? R – E’ quello indicato dal Modello Ciclico nelle pagine iniziali. Il 2014 come anno di riallineamento, in cui ciò che è andato più veloce finora (le borse dei paesi sorretti dal QE) rallenta, mentre gli elementi ritardatari (tassi, materie prime, mercati emergenti) riprende forza. E’ tuttavia essenziale non anticipare i mercati su questo punto, perchè essere coinvolti con un posizionamento sbagliato o prematuro in un eventuale cambiamento di scenario potrebbe costare molto caro. © Francesco Caruso, all rights reserved 43 D – Esiste uno scenario alternativo? R – Esiste ed è quello di un peggioramento persistente crescita zero che prima o poi porterebbe a squilibri sociali cosi’ pesanti da sfociare in una seconda Grande Depressione. E’ quello che le banche centrali stanno combattendo con ogni mezzo. Sarebbe una versione globale e peggiorativa della deflazione giapponese degli ultimi 20 anni. D – Lo scenario ciclico su borse e bonds avvalora l’ipotesi presentata prima? R – Al momento, la avvalora completamente. Le borse hanno una combinazione rara degli indicatori di momentum trimestrali e mensili, tutti al rialzo ma tutti diretti a un top nel 2014. Al contrario, i bonds si trovano in una fase negativa (rialzo dei tassi) non ancora conclusa e anzi neppure iniziata per una parte di essi. D – Dov’è il valore nel 2014? R – Nel 2012 avevamo indicato come il valore fosse nei BTP lunghi e negli High Yield. Nel 2013 abbiamo indicato le borse, specie quelle europee. Nel 2014 non c’è una sola classe di asset che sia nelle stesse condizioni di «chiaro valore». Le classi di asset meno lontane dai valori di equilibrio storici sono High Yield USA e Bonds dei Mercati Emergenti. Ma sono tutt’altro che a buon mercato: rendono il 6,5% contro un rendimento medio storico di oltre l’8%. D – Le borse hanno ancora valore? R – Le borse hanno ridotto in maniera significativa nel 2013 il loro margine di convenienza, specialmente quelle principali (DAX e S&P in primis). Può esserci del buono spazio su BRIC, EMG e Europa periferica (Italia compresa) ma solo in caso di scenario economico favorevole. D – La borsa USA è in bolla? Esiste il rischio di un 2008? R – La borsa USA è in bolla stabile, come dimostrano la leva e il P/E di Shiller. Fino a che l’economia regge, tuttavia, non è a rischio di eventi catastrofici, anche se è statisticamente vulnerabile (come le altre) a una forte correzione. D – Cosa deve fare l’investitore per la parte obbligazionaria? R – Mantenersi su strumenti liquidi, evitare trappole tipiche di questa fase come bonds troppo lunghi o illiquidi o con rating basso, seguire marginalmente e con disincanto High Yield e Bonds Emergenti ma con quote comunque ridotte e senza attendersi nulla di eclatante. Il Portafoglio Reddito Fisso è un ottimo veicolo per investitori conservativi. © Francesco Caruso, all rights reserved 44 D – Per quanto riguarda il Dollaro? R – La proiezione lo indica in rafforzamento contro Euro, specialmente nella seconda parte dell’anno. Quindi, un segnale positivo sul Dollar Index (al ribasso sull’EUR/USD) è da seguire, anche in termini di diversificazione dell’investimento. D – Sulla Borsa Italiana è iniziato un Bull Market secolare? R – Il passaggio da un Bear Market secolare (come quello iniziato nel 2000 su molti mercati) a un Bull Market secolare è un processo lungo e tortuoso. Siamo in una fase di transizione, che finirà solo quando gli effetti perversi della leva finanziaria e dell’eccesso di indebitamento si saranno riassorbiti. Ci vorrà almeno un altro ciclo economico completo. Inoltre, la fase iniziale di un Bull Market secolare è quella meno lineare e meno condivisa. Un nuovo contesto economico e finanziario (quindi anche sui mercati) viene percepito per quello che è solo dopo molti anni, come è provato dal fatto che - in un ambiente deflazionistico generazionale che ha avuto origine negli anni ’80 - per 20+ anni la preoccupazione generale è stata l’inflazione. Solo adesso, alla fine del ciclo di deflazione, tutti corrono verso la parte lunga della curva, che era quella piu’ ovvia fin dall’inizio. D – Un Bull Market secolare ha bisogno di uno o piu’ settori leader, come fu per le infrastrutture negli anni ‘20, industria negli anni ’50 e ’60, finanza, TLC e tecnologia negli anni ‘80 e ‘90. E’ possibile capire quali saranno questi settori? R – Sicuramente almeno uno che era sotto gli occhi di tutti ma nei portafogli di (quasi) nessuno e che abbiamo segnalato fin da metà 2012: le biotecnologie, che non a caso sono state tra i settori che hanno perso meno dopo il 2000 e che hanno avuto una grande performance nel 2013. Le biotecnologie sono paragonabili ai pc degli anni ’80 o all’Internet dei primi anni ‘90. Oppure all’oro dei primi anni 2000, quando tutti dicevano che era troppo caro e nessuno lo comperava. Adesso hanno corso tantissimo, ma sulle prossime grosse correzioni sono certamente un buy. D – E il mercato azionario italiano? R – Nonostante le ultime misure lo abbiano reso ancora piu’ ostico al piccolo investitore, continuiamo a ritenerlo estremamente interessante in prospettiva. Il lato luminoso è che è talmente poco presente nei portafogli, sia istituzionali che privati, che le correnti di vendita sono prevalentemente solo di trading e speculative e approfittano della scarsa profondità dei volumi. Chi lo ha acquistato con i nostri segnali ha già grossi margini. Può ancora essere interessante, specie su future ampie correzioni. D – Come va valutata la posizione attuale sui Portafogli modello dell’Investitore Disciplinato? R – I modelli si sono dimostrati validi. I Portafogli rappresentano allocazioni teoriche che non hanno come obiettivo il massimo rendimento possibile, ma la stabilizzazione e la massimizzazione del rapporto tra rendimento e volatilità, con un abbassamento del grado di rischio. Sono tutti ampiamente positivi nel 2013. Quello che sta performando meno bene negli ultimi mesi in rapporto al suo standard è il Global Growth, che soffre del ritardo dei Mercati Emergenti. © Francesco Caruso, all rights reserved 45
© Copyright 2024 ExpyDoc