Al dott. Luigi Ferrara Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi - SEDE Alla dott.ssa Fabrizia Lapecorella Direttore Generale delle Finanze Via dei Normanni 5 00184 – ROMA Alla dott.ssa Antonella Manno Dirigente Generale con funzioni di studio e ricerca Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi – SEDE Al dott. Fiorenzo Sirianni Direttore della Direzione della Giustizia Tributaria Via dei Normanni 5 00184 – ROMA Al dott. Michele Nardone Dirigente dell’Ufficio relazioni sindacali Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi – SEDE e, p.c., Al dott. Fernando Lio Direttore della Commissione Tributaria Regionale del Lazio Via Labicana 123 00184 – ROMA Si fa riferimento alla nota in data 17/7 u.s. trasmessa dal Direttore della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, dott. Fernando Lio, al RLS ed alla RSU della Commissione medesima (in allegato). A tale riguardo, la scrivente Organizzazione Sindacale si vede costretta a stigmatizzare il contenuto intimidatorio della comunicazione in questione e le valutazioni fortemente dispregiative ivi espresse in merito all'operato del RLS e del personale tutto. I lavoratori della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, infatti, vengono apertamente accusati di "voler volontariamente creare situazioni di danno e/o di pericolo" ponendo in essere comportamenti quali utilizzare i "sanitari dei bagni come discariche per i loro cibi", otturare "gli scarichi introducendo carta che non può essere smaltita e comunque non biodegradabile", effettuare "manovre in grado di provocare la rottura delle finestre dei propri studi ed impedire che queste possano essere chiuse, mettendo a rischio la sicurezza dell'intero complesso immobiliare e favorendo l'intrusione di estranei non autorizzati" ed, infine, USB P.I. - Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze Via XX Settembre n. 97 - 00187 - ROMA - piano terra, scala A, stanza n. 716 tel. 0647616129 - 0647616130 - fax 06233208972 web: tesoro.usb.it – mail: [email protected] "prelevare i fascicoli dagli scaffali degli archivi" preferendo "buttarli per terra piuttosto che ricollocarli al loro posto, così da creare intralci". Come se tutto questo non bastasse, il Direttore in questione sostiene convintamente che tali azioni di vero e proprio sabotaggio trovino copertura nel silenzio del RLS e che siano, talvolta, addirittura funzionali all’operato, asseritamente “persecutorio”, di quest’ultimo. Non possono, infatti, essere altrimenti comprese affermazioni quali “Ma viene facile immaginare da parte mia che per Lei non siano questi i comportamenti in grado di creare situazioni di danno e di pericolo per i lavoratori, la cui sicurezza e la cui salute sono – a Suo giudizio – messe a rischio unicamente dall’attivazione dei tornelli d’ingresso e dal loro presenziamento” ed ancora “Allo stato, i suoi interventi paiono invece dettati non dall’interesse di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori, ma piuttosto unicamente dalla volontà di criticare pregiudizialmente il datore di lavoro, ritenendolo solo un bersaglio da colpire in ogni modo e non come parte con cui collaborare nell’interesse generale, dimostrando così da parte Sua di intendere il ruolo di rappresentante dei lavoratori come una sorta di antagonista “dell’odiato padrone”, per combattere battaglie che nulla hanno a che fare con la tutela di quei valori e con l’esercizio di quel ruolo e le cui ragioni magari vanno ricercate nella storia personale di ciascuno”. Pur volendo tralasciare la terminologia adottata nell’ultimo passaggio sopra riportato, riconducibile peraltro ad ambiti del tutto estranei al contesto e che comunque poco si addice ad una nota formale di un rappresentante di codesta Amministrazione, la USB MEF intende svolgere di seguito alcune considerazioni nel merito di questa incresciosa vicenda. Il RLS della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, componente della RSU locale, è stato eletto dall’Assemblea dei lavoratori e risponde, nell’esercizio delle sue funzioni, al mandato di rappresentanza conferitogli dall’assemblea predetta e non certo al datore di lavoro. L’operato del citato RLS, peraltro noto alla scrivente, è stato sempre comunque caratterizzato da una costante attenzione alle problematiche concernenti la sicurezza sul lavoro e da un’attività di segnalazione, al datore di lavoro competente, delle diverse criticità esistenti nella struttura organizzativa in questione. In alcuni casi, stante il silenzio e l’inerzia dell’Amministrazione, il RLS ha dovuto procedere a segnalazioni formali e richieste di sopralluogo agli Organi di Vigilanza competenti esercitando le proprie prerogative previste dalla normativa di riferimento. Può essere, a tale proposito, citata come esempio la segnalazione relativa all’attivazione dei tornelli installati all’ingresso di via Labicana 123, sulla cui inadeguatezza il RLS aveva cercato in ogni modo di sensibilizzare il datore di lavoro, che ha portato all’intervento dei Vigili del Fuoco di Roma che ne hanno dichiarato, con verbale di sopralluogo, la mancata conformità ai requisiti previsti dalla norma subordinandone l’attivazione ai necessari lavori di adeguamento. Tutto questo avveniva il 17/7, poche ore prima della trasmissione della nota in questione da parte del dott. Fernando Lio, Direttore della Commissione Tributaria Regionale del Lazio. Nessuna azione di sabotaggio da parte dei lavoratori, quindi, ma soltanto una colpevole sottovalutazione da parte del datore di lavoro delle ripetute segnalazioni del RLS, dettata evidentemente dall’ora manifesto pregiudizio sull’operato del Rappresentante in questione. Per quanto riguarda gli addebiti contestati al personale tutto, non risulta a questa Organizzazione Sindacale che gli stessi possano avere alcun fondamento vista anche la totale assenza di contestazioni in flagranza che, nel caso, dovevano essere invece adottate nei confronti dei lavoratori che avessero posto in essere tali comportamenti. Non può essere, infine, sottaciuto da parte della scrivente che il comportamento posto in essere dal citato Direttore in occasione di questa incresciosa ed inaccettabile vicenda costituisce l’ennesimo episodio di una gestione complessiva della Commissione Tributaria Regionale del Lazio caratterizzata da un immotivato autoritarismo e da scarse, infruttuose e lacunose relazioni sindacali in spregio al diritto all’informativa, addirittura preservato dalla normativa “Brunetta” (vedasi, da ultimo, l’informativa relativa all’atto di gestione n.8/2014 del 28/7 u.s. mai trasmesso a questa Organizzazione Sindacale non essendo la stessa neanche indicata tra i destinatari), e agli istituti contrattuali vigenti. USB P.I. - Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze Via XX Settembre n. 97 - 00187 - ROMA - piano terra, scala A, stanza n. 716 tel. 0647616129 - 0647616130 - fax 06233208972 web: tesoro.usb.it – mail: [email protected] La USB MEF, per la gravità dei fatti sopra delineati, peraltro inusuali e privi di precedenti sul territorio nazionale, si vede pertanto costretta a chiedere che vengano adottate tutte le misure necessarie a rimuovere le cause ostative al ripristino delle corrette relazioni e del benessere organizzativo all’interno della Commissione Tributaria Regionale del Lazio e che venga, a tale proposito, attentamente valutata l’opportunità di un nuovo conferimento d’incarico a Direttore della citata struttura ad altro soggetto appositamente individuato. Roma, 30 luglio 2014 USB P.I. - Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze Via XX Settembre n. 97 - 00187 - ROMA - piano terra, scala A, stanza n. 716 tel. 0647616129 - 0647616130 - fax 06233208972 web: tesoro.usb.it – mail: [email protected]
© Copyright 2024 ExpyDoc