USB MEF nota CTR Lazio 30 7 14

Al dott. Luigi Ferrara
Capo del Dipartimento dell’Amministrazione
Generale, del Personale e dei Servizi - SEDE
Alla dott.ssa Fabrizia Lapecorella
Direttore Generale delle Finanze
Via dei Normanni 5
00184 – ROMA
Alla dott.ssa Antonella Manno
Dirigente Generale con funzioni di studio e ricerca
Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi – SEDE
Al dott. Fiorenzo Sirianni
Direttore della Direzione della Giustizia Tributaria
Via dei Normanni 5
00184 – ROMA
Al dott. Michele Nardone
Dirigente dell’Ufficio relazioni sindacali
Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi – SEDE
e, p.c.,
Al dott. Fernando Lio
Direttore della Commissione Tributaria
Regionale del Lazio
Via Labicana 123
00184 – ROMA
Si fa riferimento alla nota in data 17/7 u.s. trasmessa dal Direttore della Commissione
Tributaria Regionale del Lazio, dott. Fernando Lio, al RLS ed alla RSU della Commissione
medesima (in allegato).
A tale riguardo, la scrivente Organizzazione Sindacale si vede costretta a stigmatizzare
il contenuto intimidatorio della comunicazione in questione e le valutazioni fortemente
dispregiative ivi espresse in merito all'operato del RLS e del personale tutto.
I lavoratori della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, infatti, vengono
apertamente accusati di "voler volontariamente creare situazioni di danno e/o di pericolo"
ponendo in essere comportamenti quali utilizzare i "sanitari dei bagni come discariche per i loro
cibi", otturare "gli scarichi introducendo carta che non può essere smaltita e comunque non
biodegradabile", effettuare "manovre in grado di provocare la rottura delle finestre dei propri
studi ed impedire che queste possano essere chiuse, mettendo a rischio la sicurezza dell'intero
complesso immobiliare e favorendo l'intrusione di estranei non autorizzati" ed, infine,
USB P.I. - Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze
Via XX Settembre n. 97 - 00187 - ROMA - piano terra, scala A, stanza n. 716
tel. 0647616129 - 0647616130 - fax 06233208972
web: tesoro.usb.it – mail: [email protected]
"prelevare i fascicoli dagli scaffali degli archivi" preferendo "buttarli per terra piuttosto che
ricollocarli al loro posto, così da creare intralci".
Come se tutto questo non bastasse, il Direttore in questione sostiene convintamente
che tali azioni di vero e proprio sabotaggio trovino copertura nel silenzio del RLS e che siano,
talvolta, addirittura funzionali all’operato, asseritamente “persecutorio”, di quest’ultimo. Non
possono, infatti, essere altrimenti comprese affermazioni quali “Ma viene facile immaginare da
parte mia che per Lei non siano questi i comportamenti in grado di creare situazioni di danno e
di pericolo per i lavoratori, la cui sicurezza e la cui salute sono – a Suo giudizio – messe a
rischio unicamente dall’attivazione dei tornelli d’ingresso e dal loro presenziamento” ed ancora
“Allo stato, i suoi interventi paiono invece dettati non dall’interesse di tutelare la sicurezza e la
salute dei lavoratori, ma piuttosto unicamente dalla volontà di criticare pregiudizialmente il
datore di lavoro, ritenendolo solo un bersaglio da colpire in ogni modo e non come parte con
cui collaborare nell’interesse generale, dimostrando così da parte Sua di intendere il ruolo di
rappresentante dei lavoratori come una sorta di antagonista “dell’odiato padrone”, per
combattere battaglie che nulla hanno a che fare con la tutela di quei valori e con l’esercizio di
quel ruolo e le cui ragioni magari vanno ricercate nella storia personale di ciascuno”.
Pur volendo tralasciare la terminologia adottata nell’ultimo passaggio sopra riportato,
riconducibile peraltro ad ambiti del tutto estranei al contesto e che comunque poco si addice ad
una nota formale di un rappresentante di codesta Amministrazione, la USB MEF intende
svolgere di seguito alcune considerazioni nel merito di questa incresciosa vicenda.
Il RLS della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, componente della RSU locale, è
stato eletto dall’Assemblea dei lavoratori e risponde, nell’esercizio delle sue funzioni, al
mandato di rappresentanza conferitogli dall’assemblea predetta e non certo al datore di lavoro.
L’operato del citato RLS, peraltro noto alla scrivente, è stato sempre comunque caratterizzato
da una costante attenzione alle problematiche concernenti la sicurezza sul lavoro e da
un’attività di segnalazione, al datore di lavoro competente, delle diverse criticità esistenti nella
struttura organizzativa in questione. In alcuni casi, stante il silenzio e l’inerzia
dell’Amministrazione, il RLS ha dovuto procedere a segnalazioni formali e richieste di
sopralluogo agli Organi di Vigilanza competenti esercitando le proprie prerogative previste dalla
normativa di riferimento.
Può essere, a tale proposito, citata come esempio la segnalazione relativa all’attivazione
dei tornelli installati all’ingresso di via Labicana 123, sulla cui inadeguatezza il RLS aveva
cercato in ogni modo di sensibilizzare il datore di lavoro, che ha portato all’intervento dei Vigili
del Fuoco di Roma che ne hanno dichiarato, con verbale di sopralluogo, la mancata conformità
ai requisiti previsti dalla norma subordinandone l’attivazione ai necessari lavori di
adeguamento. Tutto questo avveniva il 17/7, poche ore prima della trasmissione della nota in
questione da parte del dott. Fernando Lio, Direttore della Commissione Tributaria Regionale del
Lazio. Nessuna azione di sabotaggio da parte dei lavoratori, quindi, ma soltanto una colpevole
sottovalutazione da parte del datore di lavoro delle ripetute segnalazioni del RLS, dettata
evidentemente dall’ora manifesto pregiudizio sull’operato del Rappresentante in questione.
Per quanto riguarda gli addebiti contestati al personale tutto, non risulta a questa
Organizzazione Sindacale che gli stessi possano avere alcun fondamento vista anche la totale
assenza di contestazioni in flagranza che, nel caso, dovevano essere invece adottate nei
confronti dei lavoratori che avessero posto in essere tali comportamenti.
Non può essere, infine, sottaciuto da parte della scrivente che il comportamento posto
in essere dal citato Direttore in occasione di questa incresciosa ed inaccettabile vicenda
costituisce l’ennesimo episodio di una gestione complessiva della Commissione Tributaria
Regionale del Lazio caratterizzata da un immotivato autoritarismo e da scarse, infruttuose e
lacunose relazioni sindacali in spregio al diritto all’informativa, addirittura preservato dalla
normativa “Brunetta” (vedasi, da ultimo, l’informativa relativa all’atto di gestione n.8/2014 del
28/7 u.s. mai trasmesso a questa Organizzazione Sindacale non essendo la stessa neanche
indicata tra i destinatari), e agli istituti contrattuali vigenti.
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La USB MEF, per la gravità dei fatti sopra delineati, peraltro inusuali e privi di
precedenti sul territorio nazionale, si vede pertanto costretta a chiedere che vengano adottate
tutte le misure necessarie a rimuovere le cause ostative al ripristino delle corrette relazioni e
del benessere organizzativo all’interno della Commissione Tributaria Regionale del Lazio e che
venga, a tale proposito, attentamente valutata l’opportunità di un nuovo conferimento
d’incarico a Direttore della citata struttura ad altro soggetto appositamente individuato.
Roma, 30 luglio 2014
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