Un castello pieno di storia di cui restano solo ricordi

6 LUGANESE
TECNOLOGIA
GIORNALEdelPOPOLO
LUNEDÌ 21 LUGLIO 2014
+
Aggiornata l’app “Luganow” per rivisitare l’area di Trevano
Un castello pieno di storia
di cui restano solo ricordi
Per festeggiare la prima annata
dell’app per smartphone “Luganow”, gli ideatori Ramon Montanes-Rossi e Loris Trotti hanno
ampliato l’offerta del servizio, inserendo tra i punti di interesse cittadini anche il meraviglioso Castello
di Trevano. L’applicazione gratuita,
che sfrutta la tecnologia della realtà aumentata, funziona in modo
molto semplice: basta attivarla e
puntare il proprio cellulare verso
uno dei vari luoghi di Lugano memorizzati nel sistema e in un istante, sullo schermo, appare lo stesso
luogo così com’era tanti e tanti anni
fa. Uno strumento, insomma, capace di calare il fruitore in un paio
di click nella “Lugano del buon
tempo” (così come avrebbe detto lo
storico Mario Agliati). Fino a poco
tempo fa, il servizio era concentrato
all’interno dei limiti geografici stabiliti da LAC e Casinò, con ampio
spazio dedicato al centro cittadino.
«La scelta di arricchire l’offerta di
punti di interesse con il Castello di
Trevano - affermano i due promotori - per certi versi era scontata quanto irrinunciabile, dal momento che
quella zona, in passato, si distanziava profondamente per estrazione estetica e culturale dalla funzione attualmente assunta dagli stabili
di Scuole medie, Centro professionale e SUPSI... al contrario non
propriamente modelli di bellezza
e splendore. Ma, al di là dell’aspetto esteriore di incredibile pregio,
siamo convinti che anche le peculiarità della tenuta (come ad esempio il fatto che il parco botanico era
uno dei più grandi della Svizzera e
del nord Italia) o le attività musicali e culturali che prendevano voce
in quel luogo vadano rese note al
pubblico, specialmente ai giovani
che oggi frequentano il Centro scolastico di Trevano e che forse non
immaginano cosa c’era una volta
in quello stesso posto». Ma come
sarebbe Lugano se il Castello di
Trevano ci fosse ancora? «Quando
il Castello venne fatto esplodere nel
1961, la sensibilità verso siffatti monumenti storici doveva essere davvero bassa. Oggi, fortunatamente,
esistono norme a tutela di edifici di
pregio simili, anche se purtroppo
Per rivivere l’incanto
e gli antichi splendori
dell’immensa villa
che sorgeva a Porza,
bastano pochi click,
grazie all’applicativo
della realtà aumentata.
talvolta non bastano a salvarli dalle
ruspe (si veda villa Branca a Melide
ecc.). Ad ogni modo, se il Castello
di Trevano ci fosse ancora, Lugano
godrebbe di un elemento d’attrattiva importantissimo, e probabilmente l’asse turistico cittadino si
estenderebbe dal centro a Trevano
per via direttissima». Per l’allestimento dell’aggiornamento, hanno
collaborato (con la cessione di preziosi consigli e di materiale fotografico di qualità) anche lo studioso di
Canobbio Graziano Gianinazzi e la
Galleria Jansonius di Lugano.
Sopra: l’ala
principale
del Castello. Sotto:
ora c’è la SUPSI.
Il declino di un regno
Il Castello di Trevano è stato costruito tra il 1872 e il 1876 dal ricchissimo barone russo Paul von
Derwis (1826-1881), e costò oltre 12
milioni di franchi! Il palazzo principale - detto “Castello” perché
edificato sulle rovine di un castello medievale - era accompagnato
da diverse dépendances (stalla
per cavalli, selleria, rimessa per
le carrozze, atelier dell’ebanista e
del maniscalco) ed era circondato
da uno dei più grandi parchi della
Svizzera e del nord Italia (misurava
dieci ettari, quasi il doppio del parco Ciani). L’immenso giardino, illuminato da 400 lampioni a gas cesellati, era ricco di piante esotiche,
fontane, statue ed era pure fornito
di serra riscaldata, sale da bagno,
piscina con docce, un acquario a
sette vasche e gallerie sotterranee
comunicanti. A valle due laghetti,
uno destinato alla pescicoltura e
a fornire il ghiaccio per la nevera,
l’altro (presso l’attuale poligono
di tiro) destinato allo svago. Dopo
la morte di Derwis, il Castello co-
nobbe alcuni passaggi di mano
rimanendo pressoché disabitato,
sin quando non fu acquistato nel
1900 dall’imprenditore e musicista
Louis Lombard (1861-1919) che ne
approntò una completa ristrutturazione. Lombard proseguì l’attività musicale avviata dal barone,
e diresse molti spettacoli con musicisti della Scala di Milano. I concerti si tenevano sia nella grande
sala all’interno del palazzo, oppure in giardino. Lombard, francese all’anagrafe, nel 1887 divenne
cittadino americano, per questo
durante la prima guerra mondiale
ospitò al Castello il consolato degli
Stati Uniti, rivestendo la carica di
vice console americano in Svizzera. Nel 1933, 14 anni dopo la morte
del Lombard, il Castello divenne
proprietà del Canton Ticino, che
pensò di convertirlo in un grande
albergo. Ma non se ne fece nulla.
Durante la seconda guerra mondiale vi trovarono ristoro rifugiati
di guerra, stranieri e disertori. Il
31 ottobre del 1961 venne abbattuto da 230 kg di esplosivo. Tre anni
dopo sorse il Centro scolastico di
Trevano, dall’estetica tutt’altro che
nobile. www.luganow.ch. (RED)
SÌ ALL’ENERGIA TIACQUA
Lugano
dice no
al nucleare
Risale all’ottobre del 2012 la mozione “La
Lugano che guarda avanti rinuncia al nucleare” di Melitta Jalkanen Keller e Gianni
Cattaneo (Verdi), che chiedeva al Municipio
cittadino, appunto, di rinunciare all’acquisto di energia nucleare per coprire i propri
fabbisogni energetici e di sostituire l’energia
nucleare con energia certificata Tiacqua e/o
elettronatura. La richiesta, partita alla luce
del drammatico terremoto che l’11 marzo
2011 metteva la centrale nucleare di Fukushima e l’intera città giapponese in ginocchio, è
stata accolta dal Municipio, che ha affermato
di voler rinunciare all’acquisto di energia nucleare in favore di quella certificata Tiacqua,
cioè derivata da fonti idroelettriche. «La mozione - scrive in merito il Municipio - tocca un
tema di grande attualità, quello del risparmio
energetico e dell’impiego di energia rinnovabile. Tra gli scenari della politica federale
2050 e quella cantonale si parla di un aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili per
compensare l’uscita dal nucleare della Svizzera. Attualmente la Città di Lugano utilizza
l’energia così ripartita: 84% energie rinnovabili (idrica, solare, eolica, biomassa), 12% da
nucleare e 4% da rifiuti. Per l’utilizzo di energie totalmente rinnovabili AET richiede 0,1
centesimi al KWh, perciò il costo per la Città
verrebbe aumentato di circa 100.000 franchi
all’anno ma, considerando che dal 2014 le
tariffe AIL sono diminuite e porteranno un
risparmio di 350.000 franchi sulla spesa energetica totale (che ammonta a 3,35 milioni di
franchi), si spenderebbero comunque 250.000
franchi in meno rispetto al 2013. A livello economico non sembrerebbero dunque esserci
degli svantaggi». A Lugano, inoltre, il gruppo
di lavoro “Lugano Energia” sta elaborando un
documento concernente i futuri indirizzi di
politica energetica per la Città.
in breve
Medeglia: festa della Cappellina
Sarà celebrata domenica la tradizionale
festa della Cappellina di Medeglia, che comincerà alle 10.30 con la Santa Messa. Alle
12.30 sarà servito il pranzo, a base di pollo
alla griglia, accompagnato da insalata di
pomodori e fagiolini. Segue pomeriggio
ricreativo con tombola e musica. Alle 16 la
recita del Rosario. Alle 18 pasta offerta a
tutti i presenti e infine l’estrazione della
lotteria. In caso di brutto tempo, la festa
sarà rinviata a domenica 3 agosto.
Sul battello per godersi i fuochi
Magica notte di Primo d’Agosto con i fuochi pirotecnici nel golfo di Lugano. Per
godersi lo spettacolo in prima fila ma
lontani dalla folla, la Società Navigazione
del Lago di Lugano propone di osservarli durante una gita in battello. I battelli
saranno ai pontili di Lugano e Paradiso
dalle 20.30 e partiranno alle 21.15. Alle
22.30 si disporranno per lo spettacolo.
Info: 091/971.52.23, [email protected]
o www.lakelugano.ch.
S-guardi d’Africa... a Lugano
In passato la zona del Belvedere
(con vista sulla città)
presentava una scala
ornamentale con serre.
quasi completamente svelate le facciate
Swissminiatur: rimpiazzata la Basler Münster
Un pezzetto d’Africa nel cuore di Lugano,
da domani al 27 luglio alla Five Gallery
(via Canova) con la mostra personale di
Oleg Magni, giovane fotografo ticinese
che ha voluto regalare uno sguardo sul
continente africano. La mostra è un progetto espositivo nato in seno all’Associazione MAG, che ha come obiettivo quello
di far promuovere i talenti del territorio.
piccola cronaca
MASSAGNO: corso samaritani - Venerdì 25
luglio alle 19 e sabato 26 luglio (l’ora verrà comunicata il 25) presso la sede Sosta
in Via Guisan 21. Iscrizioni: 079/680.91.72
o [email protected].
LAMONE: tombola - Domani alle 15, presso il Centro diurno Talete in Via Girella 4
Lamone. Informazione e iscrizioni allo
091/950.85.42.
MONTECENERI: tiro obbligatorio - Presso
il poligono militare del Ceneri mercoledì
sera, dalle 17 alle 18.30.
Il nuovo stile retrò della stazione FFS
Una piccola ma grande cattedrale
medico e farmacia di turno
Mentre continuano i lavori di rinnovamento della stazione FFS di Lugano,
sono state scoperte quasi totalmente le nuove facciate in rosso pompeiano dell’edificio principale. Lo stabile è sottoposto a un risanamento conservativo completo, sia nelle strutture che negli impianti tecnici. I costi
del progetto ammontano a 18.4 milioni di franchi. > FOTOGONNELLA
Dopo 30 anni, in occasione della conclusione dei lavori di restauro dell’originale, Swissminiatur ha appena sostituito il proprio modello della cattedrale di Basilea, che è da subito visibile nel parco. Il progetto è stato in
parte finanziato dal fondo Swisslos del Cantone Basilea Città. Un piccolo
monumento ma di grande storia e bellezza.
LUGANESE Farm. Cattaneo, via Luvini
7, tel. 091/923.66.38. Se non risponde:
1811. Guardia Medica: 24 ore su 24: tel.
091/800.18.28.