Il Progetto TRIS

Il Progetto TRIS
Guglielmo Trentin
CNR – Istituto Tecnologie Didattiche, Genova
Il ruolo delle Tecnologie di Rete nei
Processi di Inclusione Socio-Educativa
CNR – Istituto Tecnologie Didattiche, Genova
… far di necessità virtù
… far di necessità virtù
Spesso le situazioni di disagio si sono dimostrate
una sorta di «Cavallo di Troia» per l’innovazione
didattica.
Stimolando, ad esempio, la ricerca di soluzioni
didattiche basate sull’uso delle nuove tecnologie per
affrontare il problema dell’inclusione educativa,
viene implicitamente favorita una più generale e
profonda riflessione su come utilizzare analoghi
strumenti e metodi per ristrutturare, innovare e
migliorare qualitativamente anche la didattica
cosiddetta «normale».
Trentin G. (2013). Hospital and Home School Education: A Potential Crucible
for “2.0 Teachers”. In G. Trentin & V. Benigno (Eds), Network Technology
and Homebound Inclusive Education. Nova Science Publishers Inc.,
Hauppauge, NY, USA.
CNR – Istituto Tecnologie Didattiche, Genova
Il ruolo delle reti sociali
CNR – Istituto Tecnologie Didattiche, Genova
Finalità generale del Progetto TRIS
Fare in modo che i vostri studenti non frequentanti possano,
nei limiti della mediazione tecnologica, partecipare alle
lezioni d’aula e studiare (fare i compiti) insieme ai propri
compagni di classe e/o con l’assistenza dell’insegnante.
IN ALTRE PAROLE
Studiare, mettere a punto e sperimentare insieme (voi e
noi) soluzioni metodologiche e tecnologiche che favoriscano
l'inserimento scolastico degli studenti con difficoltà e/o
impossibilitati a frequentare regolarmente le lezioni.
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Il ruolo delle reti sociali
CNR – Istituto Tecnologie Didattiche, Genova
Obiettivi generali del progetto TRIS
• Studio e sperimentazione di approcci didattico-metodologici e conseguenti
settings tecnologici (lato studente e lato aula/scuola) finalizzati
all’inclusione socio-educativa dello studente svantaggiato, alla sua
partecipazione attiva, sia alle lezioni d’aula, sia allo studio collaborativo
extra-scolastico.
• Definizione, allestimento e sperimentazione di un sistema network-based di
supporto sia all’attività didattica sia alla comunicazione fra coloro che sono
a diretto contatto con lo studente homebound (insegnanti, compagni di
classe, genitori), in una prospettiva sistemica orientata a seguire il caso per
un intero ciclo scolastico, favorendo il transito fra un ciclo e il successivo.
• Messa a punto e sperimentazione di specifici strumenti e metodi formativi
(formali e informali) del docente di ogni ordine e grado di scuola mirato
all’uso flessibile e consapevole delle tecnologie, finalizzato a dare risposte
ai bisogni differenziati degli alunni e alle diverse modalità di
apprendimento da loro espressi.
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Tematica centrale: ruolo delle tecnologie della comunicazione
Comunicazione
didattico-pedagogica
Comunicazione
didattico-organizzativa
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Comunicazione didattico-organizzativa
• Comunicazione e coordinamento all’interno del consiglio di classe.
• Organizzazione di un portfolio dello studente NF in grado di
accompagnare/favorire il passaggio fra un anno scolastico e il
successivo.
• Comunicazione e coordinamento fra i docenti nel momento di passaggio
fra un anno scolastico e il successivo.
• Comunicazione della scuola con i genitori e il personale socio-sanitario
che assiste l’allievo.
• Supporto dei nuovi docenti nell’acquisizione di conoscenze e
competenze sugli strumenti e i metodi utilizzati nella didattica speciale.
• Messa a disposizione, per questi ultimi, di kit di autoformazione sulle
condizioni al contorno che caratterizzano lo status degli studenti con
particolari patologie/sindromi.
• …
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La parola d’ordine: sostenibilità
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Caratteristiche operative della sperimentazione
Meno intrusiva possibile nella normale programmazione didattica
Centrata su:
• la co-progettazione in divenire delle attività didattiche;
• il costante supporto dei ricercatori ITD nelle fasi attuative;
• la collaborazione dei docenti nel rilevamento delle
informazioni necessarie alla valutazione delle soluzioni
indviduate.
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La finalità del percorso di formazione iniziale
Favorire una sorta di livellamento concettuale riguardo il
contesto, i metodi e gli strumenti legati alla sperimentazione
Il livellamento concettuale avrà la funzione di rendere quanto
più possibile efficace il dialogo docenti-ricercatori durante le
fasi di progettazione e conduzione della sperimentazione
(ricerca-azione)
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Caratteristiche generali del percorso formativo
• E’ indirizzato a tutti i docenti del Consiglio di Classe e quindi
non solo ai docenti presenti oggi
• Si svilupperà quasi esclusivamente in rete (forum e
videoconferenza) attraverso l'organizzazione di gruppi di
apprendimento (uno per scuola).
• Sarà articolato in due momenti: formazione iniziale +
formazione in itinere (apprendimento attraverso il fare).
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Le due macro-componenti del progetto sperimentale
Formazione Iniziale
Formazione
Ricerca-azione
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Struttura del percorso formativo e contenuti
Formazione Iniziale
Contesto
Metodi
Strumenti
Progettazione
Formazione in Itinere
Apprendere-Facendo
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Tempistica del percorso formativo
Formazione Iniziale
2^
settimana
3^
settimana
M1– Risorse e tecnologie di rete per la sperimentazione
M2 – Introduzione alla didattica con studenti non frequentanti
M3 – La progettazione formativa
M4 – Applicazione del modello progettuale al caso
M5 – Gli aspetti psico-sociali
Evento in presenza di avvio
del percorso formativo
(oggi)
WebConf 1:1 di avvio
della fase progettuale
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4^
settimana
Formazione in Itinere
1^
settimana
Moduli
Incontro locale per
approfondimento fase
progettuale e avvio
fase sperimentale
Formazione Iniziale: le attività a distanza
• Letture (di base e facoltative) e risposte a richieste specifiche
• Esercitazioni su alcune tecnologie di base per la gestione della
didattica in rete (es. Skype, piattaforma Moodle)
• Attività di progettazione di attività didattiche centrate sulle
tecnologie e sulle risorse di rete
• Tutte le attività proposte saranno costantemente tutorate a
distanza dai ricercatori e tecnologi dell’ITD
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I nostri canali di comunicazione
• Tutta la comunicazione del corso ruoterà attorno alla
piattaforma Moodle predisposta per la formazione dei docenti e
le successive attività didattiche con gli studenti
• Verranno utilizzati strumenti sincroni (es. Skype) per il supporto
dei docenti e l’organizzazione di Webinar
• La mailinglist (nostro primo strumento di comunicazione di
gruppo) verrà usata esclusivamente per richiamare l’attenzione
su aspetti e momenti particolari del percorso formativo
• I suddetti canali verranno utilizzati sia per la fase di prima
formazione, sia per il coordinamento e lo sviluppo dell’intera
sperimentazione
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L’ambiente sviluppato su Moodle
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Suggerimenti per una buona partecipazione al percorso formativo
• Effettuare almeno un collegamento ogni due giorni alla piattaforma (meglio se
giornalmente)
• Non ridursi a completare le attività (di studio o esercitative) a ridosso delle
scadenze indicate per ogni modulo
• All’insorgere di qualsiasi problema, non rimandare la richiesta di supporto al
gruppo dei formatori, potrebbe solo farvi perdere del tempo prezioso
• Dopo circa trent’anni di formazione a distanza posso elencarvi tutte le possibili
(e plausibili) motivazioni che ciascuno di voi potrebbe addurre a
giustificazione del fatto di non essere riuscito/a a dedicare il giusto tempo alle
attività previste dal piano formativo, quindi … per favore non fatelo 
• La formazione a distanza implica una forte autoregolazione dei tempi
personali: non trascurate questo aspetto
• Infine, ricordate che questo corso è prima di tutto il vostro corso e quindi
ognuno è libero di decidere quanto e come sfruttare l'occasione di apprendere
con il supporto online di specialisti. E' un treno che passa, a voi decidere
quanto del percorso previsto fare insieme ... ma è pur sempre che un treno che
passa ..."
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Buon lavoro a tutti e …
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