Vita Nostra n. 23

VI TA N O S TR A
N. 23 Maggio 2014
PAROLA
“Dopo
la Resurrezione
di Cristo
anche
il male
diventa
mezzo provvidenziale
di salvezza...”
VITA
Terremoto in NicaraguaP a p a
Francesco scrive
a Bari Corso per
Separati a Loreto - Torre
Gaia in festa per incontro con il Santo Padre.
PASSIONE
Africa:
vent’anni di presenza tra
colori,
profumi
e occhi.
Te s t i m o nianza, ricordi e memoria grata a Dio.
pag. 1 - Vita Nostra
Periodico ad uso interno di formazione e informazione, spiritualità e vita consacrata
Vita Nostra
N. 23 Aprile 2014
Direttore: sr. Sonia Sofia Gennari
Redattore: sr. Barbara Letizia Maffei
Impaginazione e grafica: sr. Marilda Sportelli
Copyright: Suore Francescane Alcantarine Curia generale
Via Maffeo Vegio, 15 00135 Roma
sito:
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SOMMARIO
pag. 2 - Suore Francescane Alcantarine -
editoriale
…”mi dai un passaggio?”…
di Sr. Ester Pinca
Custode Maggiore
... siamo in un tempo di passaggio...
…la Pasqua è un passaggio…
…non ha fatto il passaggio…
Passaggio…
A pensarci bene è una delle parole che
usiamo di più ed a ragione! Contiene un
dinamismo, segna il procedere del cammino, le caratteristiche del cambiamento, la novità….
C’è un’arte del passaggio?....sembra di
sì!
Passare comporta l’uscire da qualcosa,
attraversare l’inedito per entrare in Altro….è un movimento pasquale! Siamo
nel tempo giusto per parlarne…
Mors et vita duello
conflixere mirando…
Morte e vita si affrontano continuamente
in un prodigioso duello e questo è sotto
i nostri occhi. Si combatte con la morte
tutti i giorni, la morte fisica, lo scomparire lento e progressivo della salute, delle
certezze, dei sogni, delle speranze, del
tempo…. Un duello che a volte ci lascia
sfiniti….senza respiro! Che fatica credere che l’ultima parola è quella della vita,
che la morte alla fine è vinta…che è solo
un passaggio verso la pienezza!
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa!
“Alleluja! La morte è stata sconfitta!”
….dopo la resurrezione di Cristo anche
il male diventa mezzo provvidenziale di
salvezza, non è più “maledizione” ma
occasione di grazia. Morte e vita sono
in un rapporto di trasformazione, da ciò
che era tristezza verrà misteriosamente
la gioia.
La nostra vita diventa “laboratorio” di
resurrezione perché Cristo risorto è già
nei nostri inferi. Alleluia!
Auguro a ciascuna di noi di cantare
l’Alleluia mentre quotidianamente vive
questo passaggio!
pag. 3 - Vita Nostra
TERREMOTO EN
NICARAGUA
“Nicaragua: tierra de lagos y volcanes”
Hermanas de Managua
pag. 4 - Suore Francescane Alcantarine -
Nicaragua es llamada tierra de lagos y volcanes,
ya que posee lagos, lagunas y una cadena volcánica a lo largo de la costa del Pacífico.
Nuestro país se caracteriza por una constante
actividad telúrica, responsable de los temblores
y sismos que con frecuencia sacuden el territorio
nacional.
Según la historia de los sismos registrados en el
Pacífico, se habla que hay un registro de fuertes
movimientos telúricos a partir del año 1,610, donde la ciudad de León tuvo que ser abandonada
por una serie de sismos y erupciones volcánicas.
Entre los terremotos que han sacudido el Pacífico
se destacan el de 1,931 y el de 1,972, que dejaron
la ciudad de Managua
destruida y una gran
cantidad de heridos y
muertos.
Nuestro país fue sorprendido nuevamente
por un fuerte terremoto
de 6.2 en la escala de
Richter, el día jueves 10
de abril del 2,014, a las 5
y 28 minutos de la tarde.
El epicentro fue localizado en los municipios de
Nagarote y Mateare al
norte del lago Xolotlán
(Managua). Seguido de
otros dos de magnitudes
6.7 y 5.6 el domingo 13
de abril del 2014, dejando como resultado dos personas muertas y miles de damnificados y casas
dañadas.
Después de estos movimientos telúricos el Gobierno de Nicaragua decretó la alerta extrema en
Managua y León y recomendó a sus habitantes
dormir en las calles ante la posibilidad de nuevas
actividades sísmicas.
Las réplicas han continuado y han obligado a los
habitantes de Managua y sus alrededores a implementar medidas de prevención para evitar mayores consecuencias.
Nuestra fraternidad San Pedro de Alcántara, ubicada en Managua, ha compartido la situación de
zozobra que está viviendo nuestro pueblo, debido a los sismos que constantemente están sacudiendo a la capital nicaragüense; por lo que
desde el día del primer terremoto, hemos abandonado nuestras habitaciones, para ubicarnos
en un lugar más cercano a una puerta de salida.
El lunes 14 de abril, dormimos en campo abierto,
bajo la luz de la luna y las estrellas, pero sobre
todo bajo la protección de la Divina Providencia,
porque los sismos eran constantes y de fuerte
intensidad.
Vivir la experiencia del terremoto y de todas las
consecuencias que éste trae, es sentir que realmente Dios es nuestro refugio y fortaleza, como
dice el salmo
45, ya que experimentamos
miedo, inseguridad, incertidumbre, impotencia…lo cual
nos lleva a
relativizar tantas experiencias que en la
vida cotidiana
ocupan gran
parte de nuestro tiempo y
de
nuestra
misión. Sentir
que la tierra se
mueve y no poder hacer nada para detener esta
situación, nos ha llevado a valorar y agradecer
más el don de la vida y reconocer de manera
más concreta que estamos en las manos de
Dios.
Nos sentimos agradecidas por las oraciones y
solidaridad que nos han ofrecido las hermanas
de Congregación y personas cercanas a nuestra
comunidad. Es muy bonito sentir la presencia de
Dios a partir de detalles muy sencillos que se
ofrecen en estos momentos de tensión.
El Dios de la vida nos acompañe siempre.
pag. 5 - Vita Nostra
TERREMOTO IN NICARAGUA
“Nicaragua: terra di laghi e di vulcani”
Il Nicaragua è chiamato “la terra dei laghi e dei
vulcani”, poiché possiede laghi, lagune e una catena vulcanica al largo della costa del Pacifico.
Il nostro paese si caratterizza per una costante attività tellurica, responsabile dei tremori e dei sismi
che con frequenza scuotono il territorio nazionale.
Secondo la storia dei terremoti registrati nel Pacifico, si dice che vi sia un registro di forti movimenti
tellurici a partire dall’anno 1610, quando la città di
León dovette essere abbandonata per una serie
di sismi e eruzioni vulcaniche.
Tra i terremoti che hanno scosso il Pacifico, si ricordano quello del 1931 e del 1972, che causarono la distruzione della città di Managua e una
grande quantità di feriti e di morti. Il nostro paese
fu nuovamente sorpreso da un forte terremoto
di 6,2 gradi della scala Richter, giovedì 10 aprile
2014, alle 5,28 del pomeriggio. L’epicentro è stato localizzato nelle città di Nagarote e Mateare,
al nord del lago Xolotán (Managua). Fu seguito
da altri due, di magnitudo 6,7 e 5,6, domenica 13
pag. 6 - Suore Francescane Alcantarine -
aprile 2014, lasciando come risultato due persone
morte e migliaia di persone e case danneggiate.
Dopo questi movimenti tellurici il Governo del Nicaragua ha decretato lo stato di massima allerta a
Managua e León e ha raccomandato agli abitanti
di dormire nelle strade a causa della possibilità di
ulteriore attività sismica.
Le scosse sono continuate e hanno obbligato gli
abitanti di Managua e della zona circostante ad
attuare misure di prevenzione per evitare gravi
conseguenze.
La nostra fraternità “S. Pedro de Alcantara”, che
si trova a Managua, ha condiviso la situazione
di ansia che sta vivendo il nostro popolo, dovuto
alle scosse che continuamente stanno agitando la
capitale nicaraguense; per questo, fin dal giorno
del primo terremoto, abbiamo abbandonato le nostre stanze, per sistemarci in un luogo più vicino
ad una porta di uscita. Lunedì 14 aprile abbiamo
dormito all’aperto, alla luce della luna e delle stelle, ma soprattutto sotto la protezione della Divina
Provvidenza, perché le scosse erano costanti e
di forte intensità.
Vivere l’esperienza del terremoto e tutte le conseguenze che questo comporta, è sentire che Dio
è realmente nostro rifugio e forza, come dice il
Sal 45, dal momento che sperimentiamo paura,
insicurezza, incertezza, impotenza… che ci portano a relativizzare tante esperienze che
nella vita quotidiana occupano
gran parte del nostro tempo e
della nostra missione. Sentire
che la terra si muove e non poter fare nulla per fermare questa situazione, ci ha condotto
a valorizzare e ringraziare ancor più per il dono della vita e
a riconoscere in maniera più
concreta che siamo nelle mani
di Dio.
Siamo grate per le preghiere e la solidarietà che
ci hanno offerto le sorelle della Congregazione
e persone vicine alla nostra comunità. È molto
bello sentire la presenza di Dio a cominciare dai
dettagli più piccoli che ci si presentano in questi
momenti di tensione.
Il Dio della vita ci accompagni sempre.
Le suore di Managua
pag. 7 - Vita Nostra
“LASCIATE CHE I BAMBINI
VENGANO
A ME E NON GLIELO IMPEDITE,
PERCHÉ A CHI È COME LORO
APPARTIENE IL REGNO DI DIO”.
“Tempo fa, ebbi l’idea di scrivere una lettera al PAPA. Il motivo era semplice. Il centro Diurno che
frequento (Volto Santo-Bari, n.d.r.) rischiava di chiudere. Disperata, mi “armai” di carta e penna,
iniziai a scrivere con la speranza che cresceva in me. In quella lettera, raccontavo quella brutta
faccenda che mi assillava. In pratica, chiedevo aiuto. Sapevo di poter contare su di lui! Il tempo,
intanto, scorreva normalmente, facendomi lentamente dimenticare questo episodio.
Qualche mese dopo, le suore del centro diurno mi informarono che il mio sogno si era realizzato: IL
PAPA AVEVA LETTO LA MIA LETTERA! Sprizzavo gioia da tutti i pori!
Così, il giorno dopo, a mia insaputa, il Vicario del Vescovo si presentò al Volto Santo, dicendo delle
cose stupende da parte del Papa! Ero davvero molto emozionata…
Sono contenta in quanto, ora, tutti i bambini e i genitori sanno di questa storia.
Angelica Di Gennaro
pag. 8 - Suore Francescane Alcantarine -
Carattere grande e ben visibile per questa frase in un testo scritto in corsivo minuscolo da
Angelica.
Undici anni, II Media: una storia difficile costellata però da tante capacità, tanta creatività e
amore per la lettura e la scrittura. Lei stessa racconta l’episodio di cui è stata protagonista e
che ha reso ”oggetto” dell’attenzione del Papa tutti “i ragazzi del Volto Santo”.
I genitori dei suoi compagni e i ragazzi stessi hanno festeggiato, con un fragoroso applauso
ad Angelica, la notizia portata dal Vicario Generale della Diocesi di Bari Bitonto, don Mimì
Ciaravella: Carissima Angelica, il Papa ha letto la tua lettera, ha raccolto la tua preoccupazione per questo luogo che tanto ami e mi ha mandato a portarti il Suo abbraccio e la sua
benedizione.
Un momento breve e intenso terminato con un’Ave Maria per il Santo Padre, recitata “a loro
modo” da tutti i nostri ragazzi.
Il 18 Maggio con i ragazzi del modulo “san Francesco” (11-15 anni) saremo all’Angelus in
piazza San Pietro: potete immaginare la loro gioia e l’attesa di essere “salutati” dal Santo
Padre!
pag. 9 - Vita Nostra
Lettera di risposta del Santo Padre Francescco
giunta a Mons. Ciavarella il 4 marzo alla piccola
Angelica
pag. 10 - Suore Francescane Alcantarine -
Grazie
Fabrizio!!!
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto:
ora, vivo, trionfa.
(dalla Sequenza di Pasqua)
Il pomeriggio di mercoledì 23 aprile 2014, presso
l’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, alle ore 19.15 circa, è tornato al Padre fr. Fabrizio Migliasso ofm.
Per molti anni p. Fabrizio ha collaborato con le nostre fraternità nell’attività di evangelizzazione, in
particolare rivolta alle giovani coppie e alle famiglie.
Ormai da tempo lottava con fede e speranza con un
male incurabile. Era originario della Parrocchia SS.
Pietro e Paolo di Volpiano (TO); aveva 51 anni di
età, 24 di professione religiosa e 18 di sacerdozio.
“Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?”
In questo momento si rincorrono nella mia mente
tanti ricordi: dalla tua casa in via Braia, dove venivo
a giocare con tua sorella Sabrina; alla tua instancabile attività di animatore Acr, nel salone del primo piano dell’Oratorio, quello con il polverosissimo
pavimento di legno; e ti rivedo con la Panda in giro
per il paese per accompagnarci a casa dopo le riunioni all’Oratorio... E ripenso anche alla tua cara e
delicatissima mamma, che adesso avrai già certo
riabbracciato in cielo.
E poi, tanti anni dopo, a Santa Maria, a pensare
come aiutare sempre meglio le coppie di fidanzati,
come sostenerle nel cammino...
Sempre, la tua inconfondibile gioia e passione per
Dio e per la gente.
Caro Fabrizio, mi rendo conto che forse non ti ho
mai detto esplicitamente grazie per il sì che hai detto alla chiamata del Signore. La tua risposta si è
resa strumento anche per me: è stato il giorno della
tua professione solenne, nel 1993, che ho conosciuto Francesco d’Assisi, le attività vocazionali...
Anche grazie al tuo sì il Signore ha potuto far crescere il mio. Non potrò mai essertene abbastanza
grata.
Ci siamo visti l’ultima volta lo scorso mese di novembre. La tua espressione tradiva un po’ di sofferenza, anche se continuavi ad annunciare il Vangelo al corso per le giovani coppie di sposi. Quel
giorno ho proprio chiesto al Signore la grazia di
concederti di continuare il tuo percorso qui, tra le
attività che tanto hai amato, tra le persone che hai
servito ed aiutato... Lui ha pensato diversamente
e credo davvero che Lui saprà rendere feconda la
tua vita ora molto più di quanto io non sappia immaginare.
Ancora grazie, Fabrizio: con la tua vita di questi
ultimi anni mi hai detto con assoluta e spiazzante
semplicità che davvero la morte può essere “sorella”.
Continua ad aiutarci.
sr. Barbara Letizia Maffei
pag. 11 - Vita Nostra
Celebrazioni del Centenario
“Sr. Francesca dell’Assunzione”
22 – 23 febbraio 2014 Sorrento-C/mare. Mons. Alfano, nell’omelia, si è
soffermato sul brano evangelico della liturgia del
Celebrazione del Rosario meditato presso la Chiesa giorno, invitando i presenti a gioire e confidare neldella Casa Madre Santa Croce, processione verso la presenza amorosa del Padre del Cielo anche
la Chiesa Cattedrale, due relazioni in ascolto della di fronte all’inadeguatezza che si può provare di
figura di Madre Francesca. Ecco, in sintesi, il pro- fronte alle forti esigenze di amore e santità che il
gramma dell’apertura delle celebrazioni centenarie Vangelo oggi propone. L’aiuto che viene dall’esemper la scomparsa di sr. Francesca D’Uva svoltosi pio coraggioso di donne come sr. Francesca non
mancherà!
nella giornata del 22 febbraio a C/mare di Stabia.
Erano presenti rappresentanze delle comunità attive sul territorio, oltre ad un buon numero di laici
interessati a conoscere la personalità della nostra
antica sorella. Bella e partecipata la presenza dei
discendenti della famiglia di sr. Francesca. Il suo
profilo biografico è stato presentato da sr. Barbara
Letizia Maffei; a seguire, sr. Elena Marchitielli ne ha
tratteggiato i lineamenti spirituali.
Bella e vivace la collaborazione al servizio liturgico
e la presenza numerosa dei giovani della comunità parrocchiale dello Spirito Santo, luogo che ha
visto le origini della fondazione dell’Istituto.
La festa è proseguita con un pranzo fraterno presso la Casa madre, presente il Vescovo Mons. Alfano, la Superiora generale sr. Ester Pinca con
parte del suo Consiglio, la Superiora provinciale
Il giorno seguente, domenica 23 gennaio, presso della Provincia italiana “Madonna degli Angeli” sr.
la Chiesa della Casa madre S. Croce in C/mare di Mariella Verani.
Stabia, si è svolta la Celebrazione Eucaristica, che
Sr. Barbara Letizia Maffei
ha visto la partecipazione di molti amici laici delle Suore Alcantarine. Il rito è stato celebrato da S.
E. Mons. Franco Alfano, Vescovo della diocesi di
pag. 12 - Suore Francescane Alcantarine -
Dopo il primo corso per coppie di separati e nuove
unioni vissuto a Loreto dal 11 al 13 aprile 2014 ecco
una bellissima testimonianza di Vittorio!!!
Siamo cuori alle porte delle nostre vite e
delle nostre Chiese...
Carissime/i tutte/i,
scrivo queste mie riflessioni a caldo, al ritorno da
Loreto e dal nostro ritiro spirituale, così da non
dis/perdere nemmeno una briciola del pane abbondante della Parola spezzato insieme.
Anzitutto il mio ringraziamento profondo e quello
di tutte/i partecipanti con i quali mi sono confrontato: a Giovanni e Monica, a frate Alessandro che
di Francesco giullare di Dio è esemplare testimone; a sr Armanda custode di tanta tenerezza e
benevolenza e a sr Marilda che colora e infiamma
tutta la fraternità, ai frati Marco e al provinciale fr.
Ferdinando per la competenza, l’umanità e la fratellanza mostrate in una pastorale tanto difficile,
straordinaria e densa di sofferenza.
Grazie anche a tutti gli animatori e i volontari, di
ogni ordine, grado e colore: con il loro lavoro nascosto, silenzioso e umile ci hanno permesso di vivere
questa esperienza sentendoci a casa nostra.
Grazie di cuore, perchè non era scontato che ciò
avvenisse e che tutto trovasse una armonia così
bella e lodevole.
Da anni porto la sete profonda di giustizia, di amore
caritatevole e di una primavera della Chiesa che tutti
avvertiamo e il sentire la prossimità di un momento
storico cruciale per favorire interrogativi, riflessioni
e nuove pratiche pastorali ed ecclesiali.
Sull’esperienza vissuta mi preme restituire a tutti
voi alcuni elementi che sento per me significativi.
Siete stati meravigliose/i nell’accogliere dolori tanto grandi, storie travagliate, esistenze tanto diverse
accomunate da tremende solitudini, sensi di colpa,
pag. 13 - Vita Nostra
inadeguatezza, abbandoni, infedeltà e percorsi da
una fortissima ricerca di Verità, Sapienza e Carità.
Ho pianto molto e di frequente ho pensato di andarmene per non sentire più tanta sofferenza e tanto
dolore dentro e attorno a me. Mi sono commosso
per le storie personali dei tanti crocefissi che noi siamo, alle porte delle nostre vite e delle nostre chiese. Mi sono rivisto nel mio percorso matrimoniale
fallito e nelle ferite causate e ricevute. Di tutte porto traccia
e memoria.
Trattengo i tanti
gesti da
voi testimoniati
con grande amore, fede
e misericordia:
la scelta
dei nostri
interlocutori,
la Parola Biblica avvicinata alle nostre esperienze, la
condivisione dei percorsi, i momenti conviviali, la
preghiera straziante dei chiodi nella Santa Casa
e la Celebrazione delle Palme più toccante, vera
e cristianamente prossima alla nostra condizione
peculiare che io ricordi.
Occorre sensibilizzare tante persone di Chiesa e
offrire consolazione, rifugio e riconciliazione a tanti
laici dilaniati da condizioni irregolari che li allontanano dalla vita di fede e li sottopongono a tormenti
e prove più grandi delle loro forze.
Capisco le resistenze, le accortezze, le titubanze
in campo ma troppi cristiani si allontanano e sono
lontani da Dio anche perchè in attesa di segni profetici che attendono con ansia. E’ tempo di rompere
gli indugi,
di aprire
le porte
alla primavera della
Chiesa, di
dare testimonianza
simile a
quella che
voi ci avete regalato
a più persone possibili.
Occorre
fare
chiarezza
anche nel diritto (diritto e misericordia si devono
sostenere, accordare e unire) e usare la misericordia che testimonia, a ognuno di noi, che abbiamo dignità di figli dello stesso Dio e possiamo
essere una parte viva e vitale della Chiesa.
Grazie di cuore, con affetto e riconoscenza
Vittorio Bulbarelli
“Pecca fortemente ma ancora
più fortemente gioisci in Cristo”
(Martin Lutero)
“Dio è bilancia, misura e numero di tutti noi”
(Clemente Alessandrino)
pag. 14 - Suore Francescane Alcantarine -
Com o coração agradecido a Deus, partilho minha
primeira experiência de participar de um Capítulo
geral. O Capítulo geral de um Instituto é sempre
um momento de graça e renovação.
Foram dias intensos de trabalho, de oração e de
uma forte experiência de fraternidade entre nós
capitulares.
Apesar da dificuldade da língua, isto não nos impediu de nos entendermos e comunicarmos. Isto
me reporta o dia de Pentecostes, em que todos
entendiam, embora falassem várias línguas, pois
o Espírito Santo gera unidade.
Neste desejo e disponibilidade de cada irmã capitular de criar esta unidade na diversidade, nos empenhamos nas discussões e reflexões, de acordo
com o tema proposto para o XXI CGO.
Também foram momentos fortes, a peregrinação
que fizemos no Vale Reatino (Fonte Colombo), lugar significativo para nós franciscanos, onde Francisco, através da oração e contemplação, escreve
a regra de vida dos frades memores. Em Greccio,
Francisco em profunda contemplação da encarnação de Jesus, cria o presépio. Sem deixar de
partilhar a grande emoção que nos invadiu ao participarmos da audiência da quarta-feira na praça
de São Pedro, com nosso querido Papa Francisco, que nos acolheu com seu olhar e sorriso,
quando em coro todas as capitulares cantávamos
“Dai-nos a benção, ó Mãe querida, Nossa Senhora Aparecida”.
Outro momento que merece destaque foi a missa
de encerramento do Capítulo, presidida pelo Cardeal Dom João de Aviz, Prefeito da Congregação
para os Institutos de Vida Consagrada e as Sociedades de Vida Apostólica, brasileiro que mora
em Roma. Após a celebração na tumba de São
Pedrp, renovamos nossa profissão de fé.
Recordo o discurso de encerramento do XXI
CGO de Madre Ester onde nos exorta a “reconhecermos que temos em nós a força do Espírito
Santo, que nos acompanha sempre; esta força
gera em nós o testemunho, e o grande desejo de
ser testemunha”.
A vida espiritual deve fazer-se “carne” em nós e
se transformar em humanidade, em gesto concreto de atenção e misericórdia para com nossos
irmãos, sendo assim testemunhas Daquele que
nos chamou.
O XXI Capítulo geral se encerrou, mas fica em
nós a certeza de que o Espírito Santo conduz
nosso instituto, hoje através de Madre Ester e
seu conselho, que com grande disponibilidade,
senso de pertença, acolheram a missão a elas
confiada, na certeza de que as acompanhamos
com nossa oração e carinho, nos empenhando
cada uma na sua missão de fazermos “o caminho de testemunho como novo estilo de presença
e de anuncio”.
Ir. Beatriz de Freitas Teixeira
“O CAMINHO
DO TESTEMUNHO
COMO NOVO
ESTILO DE
PRESENÇA E
ANÚNCIO”
pag. 15 - Vita Nostra
Mentre Vita Nostra va in stampa, si sta
svolgendo nelle fraternità dell’Istituto
la distribuzione e la presentazione del
volume degli Atti del XXI Capitolo Generale Ordinario.
Chi ha potuto partecipare alla Formazione permanente a Roma, ha avuto la
possibilità di ascoltare da sr. Ester Pinca, nostra Custode maggiore, la spiegazione del Documento finale elaborato dal Capitolo e riportato nella parte
finale gli Atti.
In ogni caso, tutte le sorelle saranno
raggiunte da questo piccolo volume da
sfogliare, leggere, interrogare alla luce
dello Spirito, perché ciò che vi è scritto
non rimanga lettera “morta”, ma venga
permeato della vita della Resurrezione
pasquale e si traduca in fattiva pratica
nella vita di ognuna e delle comunità.
Buona lettura a tutte!
pag. 16 - Suore Francescane Alcantarine -
Notizie dalla Scuola San Francesco – Roma Torre Gaia
La Chiesa per la Scuola di tutti.
Insieme verso l’incontro con Papa Francesco
Lunedì 24 marzo, S. E. Card. A. Vallini ha incontrato i Dirigenti Scolastici di scuola statale e
paritaria e le Autorità Scolastiche della città di
Roma. Un’ intensa mattinata di incontro e ascolto
in preparazione al grande evento “La Chiesa per
la Scuola” di sabato 10 Maggio 2014. Una data
ormai familiare per tutti quelli che vivono il mondo della scuola. Cresce l’attesa, la trepidazione,
l’impazienza perché Papa Francesco ha dato appuntamento alle ore 15,00 in Piazza san Pietro
a studenti, insegnanti, educatori, famiglie, operatori, per vivere quella che sarà una grande festa
dell’educazione. L’iniziativa, promossa dalla CEI,
interessa tutta la Chiesa italiana, tra le iniziative di
questo decennio che ha come suo orientamento
pastorale quello di “Educare alla vita buona del
Vangelo”.Con grande sorpresa l’invito del cardinale vicario per la Diocesi di Roma è stato accolto
da molti Dirigenti Scolastici che hanno partecipato con apprezzamento e grande coinvolgimento.
Il ritmo dell’incontro è stato scandito da interventi
interessanti e appassionati: Dott.ssa Maria Maddalena Novelli- Direttore Generale dell’USR – Lazio, Prof.ssa Clara Rech - Dirigente Scolastico
Liceo Statale “Ennio Quirino Visconti”, Prof. Andrea Forzoni- Dirigente Scolastico Scuola Cattolica Paritaria “Marymount”, don Filippo MorlacchiDirettore Ufficio Scuola della Diocesi di Roma, S.
E. Mons. Lorenzo Leuzzi - Vescovo ausiliare di
Roma.
Attraverso le relazioni – che sono tutte disponibili
sul nostro sito http://www.scuolasanfrancesco.
org/rassegna-stampa/ - è possibile conoscere le
origini e le motivazioni che hanno ispirato questo
evento, nonché approfondire i significati di quella missione educativa della scuola, che insieme
alla famiglia e alla comunità ecclesiale è uno dei
principali soggetti responsabili per la costruzione
del futuro delle nuove generazioni.
pag. 17 - Vita Nostra
Un giorno da DIO!!!
Stralci dell’ Omelia del SANTO PADRE FRAN- Maria.
CESCO per la Canonizzazione di San Giovanni
...In questi due uomini contemplativi delle piaghe di
XXIII e San Giovanni Paolo II
Cristo e testimoni della sua misericordia dimorava
Al centro di questa domenica che conclude l’Ottava «una speranza viva», insieme con una «gioia indidi Pasqua, e che san Giovanni Paolo II ha voluto cibile e gloriosa» (1 Pt 1,3.8).
intitolare alla Divina Misericordia, ci sono le piaghe
...Questa speranza e questa gioia si respiravano
gloriose di Gesù risorto....
nella prima comunità dei credenti, a Gerusalemme,
... Le piaghe di Gesù sono scandalo per la fede, di cui parlano gli Atti degli Apostoli (cfr 2,42-47),
che abbiamo ascoltato nella seconda Lettura. E’
ma sono anche la verifica della fede...
una comunità in cui si vive l’essenziale del Vange... San Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II han- lo, vale a dire l’amore, la misericordia, in semplicità
no avuto il coraggio di guardare le ferite di Gesù, di e fraternità.
toccare le sue mani piagate e il suo costato trafitto. ...E questa è l’immagine di Chiesa che il Concilio
Non hanno avuto vergogna della carne di Cristo, Vaticano II ha tenuto davanti a sé. Giovanni XXIII
non si sono scandalizzati di Lui, della sua croce; e Giovanni Paolo II hanno collaborato con lo Spinon hanno avuto vergogna della carne del fratel- rito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa
lo (cfr Is 58,7), perché in ogni persona sofferente secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia
vedevano Gesù. Sono stati due uomini coraggio- che le hanno dato i santi nel corso dei secoli. Non
si, pieni della parresia dello Spirito Santo, e hanno dimentichiamo che sono proprio i santi che mandadato testimonianza alla Chiesa e al mondo della no avanti e fanno crescere la Chiesa.
bontà di Dio, della sua misericordia...
...Che entrambi questi nuovi santi Pastori del Po...Sono stati sacerdoti, e vescovi e papi del XX se- polo di Dio intercedano per la Chiesa affinché,
colo. Ne hanno conosciuto le tragedie, ma non ne durante questi due anni di cammino sinodale, sia
sono stati sopraffatti. Più forte, in loro, era Dio; più docile allo Spirito Santo nel servizio pastorale alla
forte era la fede in Gesù Cristo Redentore dell’uo- famiglia. Che entrambi ci insegnino a non scandamo e Signore della storia; più forte in loro era la lizzarci delle piaghe di Cristo, ad addentrarci nel
misericordia di Dio che si manifesta in queste cin- mistero della misericordia divina che sempre speque piaghe; più forte era la vicinanza materna di ra, sempre perdona, perché sempre ama.
pag. 18 - Suore Francescane Alcantarine -
Abbiate cura
della CREAZIONE.
Ma soprattutto
prendetevi cura
delle persone
che non hanno
il necessario per
vivere.
Papa Francesco
pag. 19 - Vita Nostra
Speciale Africa
IN RETE DALL’AFRICA
Sfidando il caldo umido di queste giornate che ormai vedono allontanarsi le piogge battenti che hanno riempito buche, scavato strade, allargato confini,
resa impraticabile la strada per Bodo, abbiamo finalmente completato il nuovo laboratorio informatico (Progetto Ubuntu-Ciad) presso la nostra casa
di Doba. Mancavano solo tavoli e sedie… e forse
qualche pulizia un po’ più approfondita, ma qui le
pulizie approfondite resistono solo pochi minuti e
quindi si chiudono gli occhi accettando il fatto che
l’Africa è la terra dove tutto vive in perfetta armonia e
come diciamo nella formula di consacrazione “tutto
è in comune tra noi”… Qui tutto è in comune con
la natura e gli animali che ci circondano e a cui è
inutile ribellarsi…
La prima sala informatica alcantarina in terra d’Africa è finita. Sono state fatte porte, finestre, impianto
elettrico, pannelli solari, climatizzazione (4 ventilatori a parete), acquistati 11 pc, costruiti tavoli e sedie…
tutto è finalmente compiuto, grazie all’aiuto di molti
amici e benefattori.
Mancavano solo loro, le nostre ragazze del Foyer,
che ovviamente abbiamo subito chiamato non appena completata la sistemazione dei nuovi pc; una
festa per loro anche perché, grazie al nostro invito, hanno concluso la lezione di matematica con
mezz’ora di anticipo!
pag. 20 - Suore Francescane Alcantarine -
Dovevate vedere le facce, tra l’impaurito e il meravigliato… come chi entra per la prima volta in
una stanza mai vista prima piena di oggetti strani, forse arrivati dallo spazio????
Noi suore, con molta soddisfazione ed entusiasmo, le abbiamo fatte accomodare, ciascuna
in una postazione. Non osavano sfiorare quegli oggetti “spaziali”, ma nello stesso tempo ne
erano affascinate. Sr. Paola Benedetta ha subito
spiegato lo scopo dell’ improvvisa convocazione.
Non mi sono sembrate molto convinte… qui in
Ciad la gente non mostra molto le proprie emozioni, strano ma vero!… Non capivo cosa stessero pensando, così ho chiesto nel mio elementare
francese: “Ragazze, conoscete cos’ è un computer?” e “cosa può fare?”
Silenzio, timidezza imbarazzo, non so… una tra
le più coraggiose alza la mano e dice: “Serve per
scrivere le lettere e inviarle”. Un’altra aggiunge:
“Serve per imparare il francese”. Nonostante
queste risposte un po’ vaghe non mi sembravano soddisfatte. A modo loro cercavano una maggiore chiarezza. Sentivo che stavano pensando:
“Questo strumento così strano ma così famoso
serve solo per questo? Ho percepito in loro una
piccola delusione… del tipo: “tutto qui????”
Non volevo farmi sfuggire l’occasione e allora
con voce forte e piena di trepidazione ho detto:
Con questo strumento voi potete conoscere il mondo e farvi conoscere dal mondo!!!
E, improvvisamente, l’aria è cambiata e anche il mio
cuore, in un istante mi sono ritrovata a guardare gli
occhi di Prudance, Geneviève, Elisabeth, Olive, Sylvie, Therése, Lundi, Armelle, Boziane, Chanceline,
Jannette, Roseline, La Foi, Nina, Honorine, Alliance, Claudine, Ernestine, tutte provenienti da piccoli
villaggi sperduti del sud del Ciad dove nessuno va
e nessuno vorrebbe vivere, e intuire in loro il desiderio di conoscere e di capire. Loro CI SONO NEL
MONDO, esistono e vogliono gridarlo. Allora questa
sala informatica sarà il luogo dove presto inizieranno dei corsi di formazione per adolescenti, giovani e
universitari, sarà il luogo dove poter mettere in rete
la bellezza della loro vita che nasce dal MOLTO
POCO ma che è chiamata a GRANDI COSE!!!
Noi da qui entreremo tra poco IN RETE…
speriamo d’incontrarci!!!
Sr. Marilda Sportelli
i primi 4 ragazzi del Liceo che hanno
frequentato il corso d’informatica
le “nostre” ragazze del Foyer di Doba
pag. 21 - Vita Nostra
Tutta colpa del PARADISO
Mi sembra di vedere le sette auto arrivare qui a
Bodo venti anni fa, sette auto cariche del necessario per iniziare un’avventura che è ancora qui.
Bodo è un villaggio a circa due ore da Doba, per
arrivarci bisogna percorrere una “strada”, (tengo a
precisare che definirla strada è alquanto generosa
come definizione, che mette a dura prova le tue patologie ossee e muscolari)
Più ci inoltravamo nella “brousse” (campagna) e
più in me cresceva un senso di ribellione, non mi
spavento a dirlo, una forte domanda che infuocava
il mio cuore dinanzi a tutto quello che i miei occhi
stavano vedendo. “Ma che ci facciamo qui?” urlavo
dentro. “Ma chi ci ha mandato?”. In macchina ho
espresso ad alta voce uno solo dei milioni di pensieri che albergavano nella mia testa e un coro in
difesa dell’assurdo che vedevo si è alzato con decisione zittendo le mie perplessità. Mi è stato risposto: “Questa è la periferia del mondo, è noi siamo
qui da 20 anni. Qui è un PARADISO!!”
Beh! Vi assicuro io avevo un’altra idea del paradiso
ma per rispetto alla consorella che mi aveva azzittita e che faceva parte del primo gruppo di suore
arrivate qui, ho messo a tacere il mio cervello; però
volevo capire, non riuscivo a oltrepassare il cancello rosso della nostra casa senza comprendere, così
ho iniziato a fare domande a raffica.
Sette auto, cariche del necessario, nel 1993 sono
pag. 22 - Suore Francescane Alcantarine -
arrivate qui dove non c’era nessun missionario
e nessuna attività pastorale, quattro sorelle una
diversissima dall’altra.
Arrivate qui il nulla, solo una casa costruita dalla
Diocesi da arredare e rendere COMUNITA’…
Mentre ascoltavo la mia accompagnatrice, mi
sono resa conto che nei suoi occhi c’era una forte
e chiara nostalgia di quegli inizi. Mi ha descritto
tutto, le prime notti, i primi incontri, le difficoltà, le
paure ma anche la bellezza di poter vivere questo luogo e scoprirlo come un paradiso.
Ancora una domanda mi saliva in gola e che non
sono riuscita a non fare: Ma chi vi ha mandato
qui, ci ha pensato bene?
Ed ecco che mi sono ritrovata dinanzi uno sguardo ancora più carico di nostalgia, la risposta è
stata chiara e nascondeva una tenerezza disarmante: “Si, questa nostra presenza è stata voluta con forza e decisione dalla Madre generale di
allora”.
Così anch’ io sono tornata indietro nel tempo e mi
sono venute in mente tutte le volte che ho ascoltato il suo nome: Sr. Giovanna Achille.
Madre generale per 18 anni, ma molti di più al
servizio del nostro Istituto come superiora, consigliera, vicaria ecc. Un nome sempre pronunciato con riverenza dalle sorelle più grandi, mi ha
sempre sorpreso che quando si citavano fatti o
situazioni legati a lei, il tono diventava sommesso
intriso di massimo rispetto.
Lei ha voluto l’Africa!! E l’Africa ha voluto le Suore
Alcantarine.
Non so ancora cosa saranno questi giorni a Bodo,
cosa vedrò, ma oltrepassando la porta di questa
casa ho percepito di “togliermi i sandali, perché
questa terra è terra santa”. Non sto esagerando
e “per carità” non voglio che pensiate che mi sia
venuto il famoso “mal d’Africa”, oppure, presa
dall’esaltazione sentimentale del momento, non
riesca a vedere l’oggettività dei fatti, o ancor peggio che mi sia lasciata conquistare dal fascino dei
poveri senza scarpe e con i bei sorrisi, nulla di tutto
questo. È che quando tocchi con mano il Mistero di
Dio non puoi far altro che aprire gli occhi e ammirare. Io sto ammirando il SI all’Amore di un Istituto
religioso che venti anni fa ha osato rispondere a
Dio e che oggi ha portato frutto. Un amore forte,
vero, che tira fuori il meglio del cuore e brucia dentro quando non riesci a donarlo.
Non può che essere amore questo Bodo, non può
che essere amore questo stare con loro, dimenticati da tutti anche dal Presidente dello Stato, non
può che essere amore curarli nel dispensario, far
nascere i loro figli, accompagnarli malati verso “sorella morte”, formarli a scuola e vederli crescere,
visitarli nei villaggi la mattina alle cinque, accoglierli
e mangiare con loro.
Non può che essere amore, Amore di Dio. E davanti all’Amore vero non puoi che toglierti i sandali.
Penso all’Italia, penso alle fraternità alle mie consorelle nel mondo chiedo al Signore di donarci ancora questi slanci, questi sogni che odorano della
sua bellezza.
E se qui è un paradiso, starò attenta a non farmi
prendere dall’entusiasmo, però permettetemi di
continuare a vedere le stelle finché sono così vicine, così almeno per un attimo potrò dire anch’ io:
Signore, eccomi manda me!.
Sr. Marilda Sportelli
pag. 23 - Vita Nostra
Tanti AUGURI....
“L’anima mia magnifica il Signore”
ha salutato sr. Alfonsina ricordando alcuni tratti della
sua vita vissuta nella serenità e nell’abbandono alla
Il giorno 30 giugno 2013, tanto atteso con gioia, volontà di Dio.
abbiamo celebrato i 100 anni di sr. Alfonsina Gian- Dopo l’Eucarestia ci siamo dirette verso il salone acgiordano nella casa SS. Nome di Gesù, giornata cogliendo sr. Alfonsina con gioia per far festa con
davvero colma di grazia.
un’agape fraterna, con canti e balli.
La vita è un dono di Dio, la sua è stata un donarsi
continuamente per noi e per i fratelli che ha inconSr. Lucia Cristallo
trato sul suo cammino. È stata sempre attenta,
operosa verso tutti. Cosa possiamo dire di lei in
questi cento anni di vita e tantissimi di consacrazione religiosa, se non ringraziare il Signore della
sua presenza in questa fraternità?
Lavoro e preghiera hanno accompagnato la sua
vita, si è donata completamente con spirito di sacrificio.
Domenica 1 luglio 2013, la celebrazione eucaristica è stata presieduta dal nostro vescovo, S. E.
Mons. Luigi Martella; hanno concelebrato il parroco, don Nicola Abbattista, e il cappellano don
Nicola Azzollini. Era presente la Madre generale
sr. Amalia Coluccia, la provinciale sr. Mariella Verani e tante consorelle. Il sindaco di Molfetta, impossibilitato a venire, ha mandato due assessori.
Presenti numerosi familiari venuti dall’Abruzzo.
Il Vescovo ha evidenziato che sr. Alfonsina rappresenta per questo Istituto la memoria della presenza alcantarina nella città di Molfetta. Già dagli
anni ’30 era in servizio presso il Seminario regionale e poi all’Istituto SS. Nome di Gesù. Questo
ricordo ci aiuta a prendere sempre più coscienza
delle nostre radici e a renderci più consapevoli
del nostro essere francescane e continuare a lavorare guardando con ottimismo il futuro.
Inoltre anche l’importanza della vita come dono di
Dio sommamente amato per vivere in comunione
con i fratelli la nostra vita, prima per il Battesimo
e poi con la consacrazione religiosa sull’esempio
di san Francesco.
Al termine della celebrazione sr. Amalia Coluccia
pag. 24 - Suore Francescane Alcantarine -
PROFESSIONE PERPETUA
25 de enero 2014
Profesion perpetua
Del. regional “Inmaculada
Concepcion”
PROFESSIONE PERPETUA
Con grande la gioia la nostra Famiglia
Alcantarina ricorda la Professione perpetua di Hna. Rosa Idelma Palacios
Torres e Hna. Edelma del Rosario Matey Hurtado.
La Celebrazione ha avuto luogo il 25
gennaio scorso, alle ore 10,00, presso
la Parrocchia S. Antonio – Monte Tabor, Managua (Nicaragua). È stata presieduta da P. Silvio Martinez,
claretiano, Segretario esecutivo per la Vita religiosa in Nicaragua.
Ci stringiamo con affetto a tutte le sorelle della Delegazione per questo momento così importante, ed
affidiamo le professe alla protezione di Maria, “nostra specialissima Madre” e di S. Paolo Apostolo, la cui
festa della conversione si celebra proprio nel giorno della loro professione. Auguri!
15 de março 2014
PROFISSÃO PERPÉTUA PROVÍNCIA NOSSA SENHORA
APARECIDA
Com toda a família Franciscana Alcantarina, a Província Nossa Senhora Aparecida (Brasil) se alegra a Profissão Perpétua de duas irmãs: Ir. Talita Nascimento e
Silva e Ir. Marciene Pereira Borges.
A Missa foi celebrada na Capela do Recanto São José,
Belo Horizonte – MG, presidida pelo Pe. Donizetti Tadeu Venâncio, sj e concelebrada pelo Padre Jorge,
diocesano.
A celebração foi simples, mas solene, orante e alegre.
Contou com a presença das irmãs das fraternidades,
familiares e amigos de Ir. Talita e Ir. Marciene. Ir. Iara
Maria Iorio, Provincial, recebeu os votos das irmãs.
A Deus o nosso louvor pelo dom destas duas irmãs à
Família Franciscana Alcantarina.
pag. 25 - Vita Nostra
08 de febrero 2014
POSTULATO
Entrada en el postulado Del. regional
“Inmaculada Concepcion”
Con grande la gioia la nostra Famiglia Alcantarina in
Nicaragua ha accolto Yeritza Lucia Reyes Torrez, che
sabato 8 febbraio ha iniziato il tempo del postulato.
Yeritza, originaria della cittadina di Sebaco, ha già svolto il cammino del discernimento vocazionale e della prima accoglienza in comunità.
Ringraziamo il Signore, Padre delle misericordie, che
non fa mancare alla Chiesa il dono di nuove vocazioni
per la costruzione del Regno e l’annuncio del vangelo.
Auguri!
POSTULATO
25 febbraio - Entrata in postulato Prov. Madonna degli Angeli
Nel pomeriggio di martedì 25 febbraio ha avuto luogo, presso la Chiesa della Casa madre “Santa Croce”
in Castellammare di Stabia, l’ingresso in postulato di Elena, Antonella, Maria Rita, Olga, Martina, Marta,
Sara, Annalisa.
Accompagnate da sr. Antonella Frisoli, responsabile di questo tempo di formazione, iniziano il loro cammino di vita fraterna e discernimento all’interno della nostra Famiglia Alcantarina.
Supplichiamo il Signore, datore di ogni Bene, di custodire i loro passi e invochiamo per loro l’intercessione dei nostri Santi Fondatori. Auguri e buon cammino!
pag. 26 - Suore Francescane Alcantarine -
50° ANNIVERSARIO
8 marzo 2014 50° Professione religiosa
Con grande gioia la Famiglia Alcantarina si stringe
intorno alle sorelle: sr. Elena Marchitielli, sr. Mariarita Barbaro, sr. Dorotea Di Giamberardino, sr. Miriam Giuliano, nella celebrazione del loro 50° anniversario della Professione religiosa ad Arenas de S.
Pedro, Spagna. Ugualmente, si unisce al ringraziamento per sr. Sabina Di Bitetto, pur non presente in
Arenas de S. Pedro.
Al termine del corso di esercizi spirituali guidati da
p. Julio Herranz ofm, le nostre consorelle hanno rinnovato il loro sì al Signore, riconoscenti di quanto
Egli, sempre fedele, ha operato nella loro vita.
La celebrazione si è svolta presso la Capilla Real
del Santuario di S. Pedro presso Arenas, ed è
stata presieduta da p. Julio Herranz ofm. Presenti la Consigliera generale sr. Mariangela Ferrari, le suore delle nostre comunità in Arenas, la
comunità dei Frati minori custode del Santuario,
fedeli ed amici del luogo.
Il pranzo della festa presso la casa N. S. de Lourdes ha felicemente concluso la giornata.
pag. 27 - Vita Nostra
il Signore vi dia Pace!!!
Augurandovi di continuare il cammino nella
gioia di Cristo Risorto, vogliamo condividere
con voi e rendervi partecipe dell’ esperienza
che vivremo dal 30 Maggio al 2 Giugno 2014:
I° Capitolo della Famiglia
“Progetto Nazaret” Loreto.
Evento che vedrà coinvolte tutte le famiglie che in
questi 10 anni hanno camminato alla luce della Parola di Dio, della letizia francescana e della benevolenza materna di Maria,Vergine lauretana.
Ringrazieremo il Signore per tutti i doni elargiti in
questi 10 anni di percorso e con uno sguardo di
speranza desideriamo tracciare strade nuove per il
futuro chiedendo allo Spirito Santo di sostenerci ed
illuminarci.
La Fraternità di Loreto