, , ';;ry, or , f :.~; j'c"'~~ , t 13-2. n circuito raddrizzatore ad una semionda. Il circuito di fig. 13-2 è un circuito raddrizzatore nel quale si ha conduzione solo durante il semiperiodo della tensione di alimentazione che rende l'anodo positivo. È questo. il circuito base da cui hanno origine i circuiti raddrizzatori più complessi. Si supponga che il diodo sia ideale, o privo di resistenza, e che siano inoltre trascurabili la resistenza e la reattanza di dispersione del trasformatore. Con una tensione di ingresso sinusoidale, e = Em sen <ùt, si hanno per le correnti le seguenti relazioni: Em ib = -sen R c.>t ib = o 7-' -_.~:!' , '1'---:- o < -- c.>t< 7t (13-1) 1t"~ (13-2) . c.>t~ 27t 588 Capitolo XIII in quanto si è supposto corrente Irms, può il diodo senza perdita, essere ricavato in base alla V~ ~(nnib2 n. d«o)t)1./ Irms ---lb2 d«o)t) = 27t' È questo serie letto da un Il valore efficace della sua definizione: 1 ~l' n 27t' O r -1m2 O il valore o ideale. 1m sen2 (o)t d«o)t) = -(13-6) 2 amperometro per corrente --" alternata in al carico. L'analisi nisce, di tenendo Fourier conto della che Em e = -+ 7t' gli tensione impulsi Em -sen 2 impulsiva sono 2Em (o)t --(13-7) 7t' applicata mezze al carico, for- sinusoidi: L cos k(o)t (k + 1) (k -1) K dove Nel k assume primo itermine valori continua tensione teria della 2,a 4, secondo 6, 8, da utilizzarsi o in un processo tensione, scono che danno alla membro componente I rimanenti a perdite continua minime di conversione le perdite della il rendimento dovute corrente di conversione, un circuito ad una "/jR = È possibile alternata espresso filtro, che sentino per queste Il risultato p~r aumentino gli apparati La tensione sente ai capi semionda elettronici. inversa di picco del diodo. armoniche di e che non contribui- La più bassa frequenza corrente pre- continua sul carico. in continua viene misurato e Il rendimento mediante 100% = ~ 4 (13-8) x 100% = 40,6% rendimento offerta mediante alle livellata, (PIV) Per il circuito quale * PIV Dall'inglese Peak Inverse Voltage (N.d.T.). di oppure alla resistenza generalmente * è la massima ad una (13-9) l'uso almoniche PQsto in parallelo continua bat- vale: l'impedenza è una corrente sono di una armoniche .x Pac Ingresso un cortocircuito carica termini fornisca PdC uscita questo nella la componente da: (Im/7t')2R x 100% (Im/2)2R migliorare corrente. alle subito resistivo raddrizzatore "/jR = che. per sul carico della sente è quella d'alimentazione. Si richiede che un circuito che siano eventualmente elettrolitico. luogo si riconosce tensione semi onda, PIV circuiti di rappredi carico. è necessaria negativa pre- = Em. I diodi ' - - ~j~ " .590 : Capitolo XIII e la tensione continua in uscita risulta allora: EdC = 2Em/7t ossia il doppio di quella che si ha nel circuito ad una semionda per lo stesso valore di Em. Il valore efficace della corrente Irms che circola in ciascvn diodo, nonchè la potenza alternativa in ingresso a ciascun diodo sono gli stessi di quelli che si hanno per i circuiti raddrizzatori ad una semionda. La potenza totale alternativa in ingresso è allora il doppio, cioè Em2 Pac = -(13-13) 2R ed il rendimento di conversione è pari all'81%, il doppio di quello del circuito ad una semionda. L'analisi di Fourier della tensione inipulsiva fonnata da mezze sinusoidi fornisce: 2Em e = ---(13-14) 7t 4Em 7t 2: cos krot k (k + 1) (k -1) dove k assume i valori pari: 2, 4, 6, 8, La frequenza più bassa presente è il doppio di quella di alimentazione, e questo rende più semplice il filtraggio delle annoniche. Proprio perchè la tensione continua d'uscita è più alta ed il filtraggio più facile, il circuito ad onda intera viene impiegato normalmente per l'alimentazione di potenza degli apparati elettronici. Se si scrive l'equazione relativa ai potenziali istantanei per il circuito secondario della fig. 13-3 a, essendo il diodo DI in conduzione e D2 interdetto, si ha: ebl = 2e = -2Em sen rot La tensione inversa di picco che agisce su D2 è il valore massimo della suddetta espressione, e viene ottenuta per wt = 3'7t/2. Quindi PIV == 2Em (13-15) valore da tener presente come dato di progetto per i circuiti ad onda intera. Nella maggior parte di tali circuiti il terminale negativo è vincolato a massa, ponendo il catodo del diodo alla piena tensione continua contro massa. Per i diodi a vuoto si richiede, in tal caso, che il circuito riscaldatore sia opportunamente isolato. 13-4. n circuito raddrizzatore a ponte ad onda intera. Il circuito di fig. 13-4, noto come circuito a ponte, viene onnai nonnalmente usato con i diodi a semiconduttore; benchè sia un circuito raddrizzatore ad onda intera, non è necessario il trasfonnatore a presa centrale. 592 Capitolo XIII . e sono fastidiose per l'alimentazione della maggior parte dei circuiti elettronici. L'entità dell'ondulazione, paragonata alla componente continua della corrente o tensione, rappresenta un indice del livellamento dell'uscita del raddrizzato re e viene chiamata fattore di ondulazione. ~ . d l .valore 'Y = lattore di on u azIone = , efficace di tutte le componenti alternative componente continua (13-16) La corrente di carico di un raddrizzatore è composta della componente continua Idc e del valore efficace di tutte le componenti alternative Iac. Per definizione, il valore efficace Irms della corrente totale di carico è: da cui si ricava. Irms = vi Id02+ 1&02 .(13-17) 1&0= vi I2rms-ld02 In base alla definizione di fattore di ondulazione risulta allora: 'Y = vi 12rms-ld02 Ido = Irms J/ I (--1 ) 2 (13-18) Ido Queste grandezze possono essere misurate mediante strumenti adatti per componenti alternative e continue, ed il fattore di ondulazione può essere determinato facilmente quando l'ondulazione è grande; nel caso di piccola ondulazione si richiedono misure più raffinate. Avendo già ricavato precedentemente l'espressione di Idc e di Irms per i circuiti raddrizzatori ad una semionda e ad onda intera, è possibile determinare i relativi fattori di ondulazione in assenza di filtro di uscita: per il primo circuito y = 1,21 per il secondo y = 0,48. Quest'ultimo risultato, che comporta un più semplice filtraggio per il circuito raddrizzatore ad onda intera, ne giustifica ulteriormente il più vasto impiego. , , é,' :"" 13-6. n filtro capacitivo. Uno dei più semplici e soddisfacenti circuiti di filtro è quello di fig. 13-5, nel quale le armoniche di corrente sono cortocircuitate dal condensatore C posto in parallelo al carico. Il rendimento del illtro dipende da Xc il cui valore dovrà essere molto piccolo rispetto a quello del carico R. La presenza della capacità influisce sul funzionamento del diodo e sulla forma d'onda della corrente in quanto in tal caso il raddrizzatore lavora con un carico RC. Quando il valore della tensione di ingresso e = Em sen Cùtsupera quello ',! 594 Capitolo XIII al carico durante l'intervallo di carica, cioè da Cùt= 61 a Cùt= 62, mentre l'altro compie la stessa funzione tra Cùt= 7t + 61 e Cùt= 7t + 62. Prendendo in considerazione il solo diodo D1, si può osservare che durante l'intervallo di conduzione: ...C lb = lO + lR = dea + -(13-19) ec dt il diodo inizia a condurre all'istante R 61 quando: ec = Em sen 61 e di conseguenza: Em ib = roCEmcos rot + -sen R rot 61 < rot < 62 (13-20) da cui si ha: ib = -yEm R con 1 + ro2R2C2 sen(rot + <p) 61 < rot < 62 <p= arctangroRC (13-21) (13-22) Da Cùt= 62 in poi la tensione, di alimentazione diminuisce più rapidamente di quanto diminuisca e c per effetto della scarica del condensatore attraverso il carico R. Risultando la tensione di alimentazione minore di ec, l'anodo del diodo diventa negativo e disconnette la sorgente dal carico RC. In corrispondenza di 62, istante di interruzione, ib = O e l'eq. (13-20) assume la forma: Em -roCEm cos 62 = -sen R 62 (13-23) da cui 62 = arctg (-roRC) (13-24) Con queste equazioni si è introdotto il parametro adimensionale CùRC. Se la costante di tempo RC del circuito di carico è grande, l'angolo di conduzione è piccolo e il. picco di corrente risulta elevato; in compenso la caduta di tensione continua sul carico è piccola durante l'intervallo di interdizione tra 62 e 7t + 61. La figura 13-7 mostra il piccolo angolo di conduzione e l'andamento del picco di corrente per un valore non troppo elevato di CùRC. Durante l'intervallo di interdizione, il condensatore si scarica sulla resi~ stenza R, fornendo la corrente di carico: -io = iR 596 Capitolo ..\"111 1 1 12 11010090" SO" 706050" 40302 5 7 lO 20 30 50 70 100 200 300 UJRC FIG. 13-8. -Valori di 61 e 62 per un filtro capacitativo. " 91" Q) /13 C -0/13 Q)"-...N~ /13 /13 fJ "': CI> 0/13.- Z>"Cgo" 88" 86" 84" 82" SO" 78" 76ioo 200 300 500 700 1000 2000 CalRC FIG. 13-9. -Particolare espanso della fig. 13-8. 598 Capitolo XIII zione triangolare di tensione dipende unÌcamente dal valore di picco. Nel caso in esame, si può dimostrare che il valore efficace della tensione di on- dulazione è: Eac = ER = 7t + 61 -62 2.y3 D3.lla definizione del fattore y = Edc (13-32) 2.y300RC di ondulazione, Eac segue: 7t + 61 -62 -= Edc 2.y3 (13-'33) ooRC per il circuito raddrizzatore ad onda intera con filtro capacitivo. In fig. 13-12 è riportato un diagramma di y in funzione di 6>RC. 1.00 0.90 ~~I~E 0.80 0.7 0.60 l 2 3 o 30 50 70 100 200 300 fIIRC FIG. 13-11. -Edc/Em in funzione di wRC per un circuito ad onda intera. Ai fini del progetto si può mettere in relazione il valore efficace della tensione secondaria del trasformatore con la tensione continua in uscita sfruttando l'eq. (13-31): EdC Erms = -1 .y 2" ( + 7t + 61 -62 2ooRC ) (13-34) dove Erms è l'aliquota di tensione relativa all'avvolgimento de] trasformatore che alimenta ciascun diodo. Il termine 7t + 61 -62 = 7t -6c, essendo 6c l'angolo 62 -01 di conduzione del diodo. Per CùRC grande, l'angolo di conduzione diventa piccolo, approssimandosi a 14,60 per CùRC = 100 e a 4,60 per CùRC = 1000. In tal modo il numeratore dell'espressione del fattore di ondulazione tende a 7t, " " -.."" 600 Capitolo XIII plicare la tensione di ingresso; in generale questi circuiti vengono chiamati moltiplicatori di tensione. Dalla fig. 13-13 si deduce che il diodo DI conduce e carica il condensatore Cl al valore di picco dell'onda di tensione alternativa ogni qual volta il terminale superiore del secondario del trasformatore diventa positivo. Nel semiperiodo successivo D2 conduce e carica C2 alla tensione di picco della semionda negativa. I due condensatori alimentano il circuito di carico in serie, fornendo una tensione di uscita prossima alla somma dei valori di picco dell'onda d'ingresso. Le condizioni di lavoro dei diodi e le correnti nei condensatori possono essere ricavate in base ai risultati del paragrafo precedente. ] CI D2 + R tEd" Cl FIG. 13-13. -Duplicatore di tensione. I valori delle capacità Cl e C2 devono essere sufficientemente grandi in modo che le condizioni di lavo~o corrispondano al tratto pianeggiante della curva che fornisce la tensione d'uscita, come si è visto precedentemente, onde assicurare un piccolo fattore di ondulazione. 13-8. n filtro induttivo. Un induttore in serie al carico costituisce un'impe4enza serie per le componenti alternative, nel circuito d'uscita del raddrizzatore, ed agisce da filtro. L'induttore può essere considerato come un dispositivo atto ad immagazzinare energia elettromagnetica quando la corrente supera il va10r medio; tale energia viene successivamente ceduta al carico, quando il valore della corrente tende a scendere al di sotto del valore medio; in tal modo si riduce la variazione di corrente o l'ondulazione. Per comprendere il funzionamento del circuito, si consideri dapprima il circuito ad una semionda di fig. 13-14 a. Con e = Ero sen <ùt, l'equazione del circuito per l'intervallo di condu.,'. Zlone, puo scnverSl: di -+ Ri -= dt Em -sen L L CJ)t (13-35) e la corrente: iu = Be -Rt/L -1- Em sen (CJ)t -cp) O 5 CJ)t5 Oz (13-36) R V CJ)ZLZ/R 2+ 1 ,," -"'Uc,", " ~ 602 Capitolo XIII Se l'induttore, detto anche induttore di blocco, presenta una resistenza R c, la corrente continua nel carico è: 2Em Idc = 7t'(Rc + (13-40) R) e la tensione continua sul carico risulta: 2Em 7t'(1 + Rc/R) Edc = /"", I I \ I \e / l''''' \ I \ (13-41) \ I \ I I I o \ 2 I I \ 7T \ -wt \ (a) ./ J /-, / \e \ I / /-, \ \ I / /-, I O \ \ \ (b) I carico wt FIG. 13-15. -(a) Corrente di carico per un raddrizzatore ad una semionda con filtro induttivo. (b) Corrente di carico per un raddrizzatore ad onda intera con filtro induttivo. Facendo riferimento all'eq. (13-39) si nota che la quarta e la seconda armonica di tensione sono nel rapporto E4/E2 = 1/5, mentre le impedenze presentate dal filtro alle corrispondenti frequenze, tra i terminali a, a, sono date da: IZ21 = y (Rc + R)I + 4(ù2L2 IZ4\ = Y (Rc + R)2 + 16(ù2L2 Se ne deduce alÌora che la quarta armonica di corrente nel filtro risulterà inferiore al 20 per cento della seconda armonica di corrente e che le armoniche di ordine più elevato risultano progressivamente più piccole. Quindi l'ondulazione è dovuta principalmente alla seconda armonica di corrente 12, dove: lIsi = 4Em (13-42) 3 y27t'(Rc + R) Y 1 + 4002Ls/(Rc+ R)2 ~; ,~ ,". :;;,'~i 604: al Capitolo XIII carico; con si lo ottiene stesso il o filtro a ondulazione tuno che grande da cità di della e per segnale; la fornire una valore tensione dinamica per di in il ondula- filtro LC sia può piccola essere allora si è le tanto Una la già tutte scelta inoltre come oppor- a bassa. migliora abbia è sufficientemente variabili, avrebbe Generalmente filtro, LC parallelo, carichi che carico. il uscita si bassa normale di filtro che presentano verso del impedenza disposta valori quella indipendentemente. è carico capacità elevato, carichi, i dal di induttivo alti tutti vista bassa utilizzati quello ed costante del più condensatore bassi l'impedenza, frequenze il capacitivo rispettivamente una un'ondulazione induttore Poichè zione così capa- regolazione visto per il filtro capacitivo. a = L :J C tEdC a F1G. 13-17. -Filtro ", , "' ~ ., ~!i:'~;":" Per d "M:' ;;:f"~;k~ :J~;,::'.!;f carichi .. I pICCO Al s~ (,~;,::'., satore nsultera .del tivo, rabile. per :1;,', ., in molto la di In è di Per ad IB, in parallelo tipo il è indica con R il condensatore si carica alla tensione della non di Da lavora valore IB, anche di tensione una il modo per un dI capaciè continua fosse induttivo. in valore trascu- aumenta cui della operare filtro conduzione corrente filtro regolazione di senza ottenuto carico al tensione resistenza RB fino di Il conden- la IB, corrente corrente diin poi il capacitivo. con effettivo della conden- sul. dell'induttore di se questo regolazione resistenza corrente curva IB. ha l'effetto come Il media si l'angolo valore 1800 angolI, pICCO. che che pIccolI ~en~ione dI quello carico, certo i La carico di per la valore a di un per ma piccola buona si il picco, caso con e condurre al tanto punto una all'uscita. l'aumento tal corrente e, induttivo normalmente condizioni in indicato realizzare di ~i raggiunge è venire 00 InferIOre della 13-18a, corrente ~ a va~ore corrente continua, filtro al conduzione fig. R diodllllizIano ~ dE ..m: simile crescere dell'induttanza effetto quali leggermente quanto Al venta In ancora è l'angolo una i dI ~ R,pa~1 I caric~ diodo "f per . dilllinulre ~ .us~lta satore ;~;t~,;!;i: nulli, l ," ,~~;;~;~[~ .t]'" LC. è alcun valore dal continua, per zavorra, o progettata in carico Em. di parallelo tensione minimo da in l'analisi del inferiori modo esterno, Per la correnti carico, assorbire modo del carico reale raddrizzata da pre- circuito e si di RB. ~ appli- 606 Capitolo XIII La seconda armonica di tensione ai capi del parallelo costituito dal carico e dal condensatore, è fornita da: IE21 4Em = -(13-45) 3 V 27t(4<I>2LC -1) Supponendo ancora che l'ondulazione sia dovuta prevalentemente alla seconda armonica si ha: Y= 0.5 lEsi Edc = y2 -3(4<I>sLC -1) = 5 lO 100 0,47 4<l>sLC-1 (13-46) I 0.1 Q) I:: .2 N ca "':5 -c I:: o -c 0.01 Q) l- o ca L!- 0.001 0.0001 0.5 l 50 500 1000 2000 (tJ2LC FIG. 13-20.. -Fattore di ondulazione in funzione di w2LC per un filtro LC. In fig. 13-20, si può notare che il fattore di ondulazione con il filtro LC è minore di quello ottenibile sia con il filtro induttivo che capacitivo. La condizione 4<t>2 LC = 1 deve essere evitata altrimenti la risonanza serie per la seconda armonica di tensione dà luogo ad una forte ondulazione. "'" , 608 Capitolo XIII dove 12m è il valore di picco della seconda annonica di corrente. E.ssendo Iac = 2Emj7tR e ricavando 12m dall'eq. (13-44) ne segue: --2Em 7t'RH 4Em 37t'(2(J)L-1/2(J)C) i CI/t FIG. 13-22. -Forma d'onda della corrente nel carico per Irlc = IH. È facile vedere che 2(1)L» lj2(1)C, per cui: RB = 3(J)L = 1131L nel caso che l'alimentazione sia a 60 Hz. Di solito RB = 1000 L per maggiore sicurezza. La corrente assorbita dal resistore zavorra è: IB = 2Em 37t'(J)L (13-49) si usa un valore di Em = 0,000562 -(13-50) L in un circuito a 60 Hz. È opportuno che lB sia piccola, o RB grande, per ridurre la perdita di potenza continua nel resistore zavorra. Il valore critico di lB può essere diminuito aumentando RB e quindi L. Aumentando L ne aumenta il costo, ed inoltre il nuovo valore di L può risultare esuberante rispetto a quello necessario a fornire il richiesto fattore di ondulazione. Si può risolvere il problema diminuendo il traferro dell'induttore, e permettendo che il ferro si saturi, in parte, per valori elevati di ldc, in quanto per i carichi elevati i1 valore critico dell'induttanza è minore. Al diminuire di Idc, l'induttanza della bobina aumenta in modo da verificare le specifiche di progetto con un opportuno valore di RB. Il tenninale negativo del carico della maggior parte degli alimentatori è connesso a massa. Questo richiede che le bobine di filtraggio non siano inserite nella parte negativa del circuito raddrizzatore. Se questo accade, una tensjone a 60 Hz uguale alla tensione e del trasfonnatore è posta in serie all'induttore e alle capacità degli avvolgimenti del trasfonnatore, come si vede 610 Capitolo XIII ove Rc è la resistenza della bobina. Il valòre di BR può esseredeterminato tenendo presente che se Cl è grande, l'intervallo di conduzione del condensatore è pari a metà ciclo, T = lj2f, e: ER = -=q Cl IdeT Cl 7tIde = -(1'3-51) roCl (~ + Re Per cui: Ede = Em -Ide ) 2roCl (13-52) relazione che mostra come la regolazione della tensione sia una funzione di Cl, come è mostrato in fig. 13-25. Abitualmente si dice che Cl agisce prevalentemente nella regolazione e C2 sull'ondulazione. ,. FIG. 13-25. -Effetto dovuto all'aumento di Cl; Edc = 50, 120, 160, 190 volt in ordine crescente. Se si considera triangolare la forma d'onda dell'ondulazione di fig. 13-24, si ha una serie di Fourier e,sl'pressa da: ER ER 7t 27t eR = ---,- sen 2ro~ --sen ER 4<ùt + -sen 6<l>t (13-53) 37t che è la tensione applicata ai terminali a,a di fig. 13-24. Se si fanno le solite ipotesi riguardo le reattanze e l'importanza della seconda arinonica, la seconda armonica di tensione su C2, o R, è: lEsi = ER -= 1 vi 2 7t 4rosLCs-1 ","'", - Idc V 2 roCl (4ro2LCs-1) ' ';t~:r 612 Capitolo XIII ne segueche: y = ondulazione su Cl (13-56) V 4(1)2Rl2C22-:- 1 ossia l'ulteriore sezione del filtro RC riduce ulteriormente l'ondulazione. 13-13. Progetto del circuito raddrizzatore monofase. Poichè finora si è trascurato la reattanza di dispersione del trasformatore, è necessario, qualora si voglia ottenere una data tensione in uscita, aumentare dal 5 al lO per cento la tensione alternata in ingresso al trasformatore stesso. I secondari dei trasformatori sono normalmente progettati in funzione del valor massimo della tensione a.c. cui essi sono sottoposti e del vaIor massimo della corrente continua che può essere assorbita dal carICo. J tattori che intervengono nella scelta dei diodi sono i seguenti: Tensione inversa di picco (p.I. V .)*, o massima tensione inversa. Un diodo a semiconduttore potrà resistere solo ad una tensione inversa di valore limitato senza che avvenga la rottura a valanga. La P.I. V. deve essereinferiore a quella massima data dal costruttore. Per il circuito ad una semionda con filtro capacitivo, la P.I. V. è fornita da Em + Edc in quanto l'uscita in continua ha polarità tale da sommarsi al picco negativo. Per il circuito a ponte ad onda intera, la P.I. V. è Em, mentre per il circuito a presa centrale ad onda intera, è 2Em. Corrente media. -La corrente media unitamente alla corrente inversa dà luogo a perdite per riscaldamento; i picchi di corrente sono pericolosi perchè danno luogo a forti riscaldamenti della giunzione. Corrente di picco nel diodo. -Le prestazioni di un diodo sono limitate dal riscaldamento istantaneo dovuto alle correnti di picco; tuttavia possono essere sopportati picchi non ripetitivi di notevole ampiezza. I diodi a semiconduttore sono sensibili alla temperatura per la dipendenza da questa della corrente inversa. Se la tensione inversa aumenta oltre il punto di valanga o se aumenta la temperatura ambiente, la corrente inversa crescein modo drastico. Per il germanio ed il.silicio, la corrente inversa si raddoppia approssimativamente ogni lO °C. A causa dell'aumento di tale corrente cresce ulterionnente la temperatura della giunzione, il che provoca .PIV Dall'inglese Peak Inverse Voltage (N.d.T.). 'c., "" . , .' 614 Capitolo XIII Per il progetto di circuiti che impiegano diodi a vuoto, la resistenza interna di questi può essere valutata dalle caratteristiche tensione-corrente, oppure il progetto dei circuit~ può essereeffettuato usando le caratteristiche di lavoro, come è mostrato in fig. 13-29; sono necessariovviamente diagrammi specifici per ciascun tipo di diodo e per ciascun circuito di filtraggio. I trasformatori per il riscaldamento del filamento del catodo dei tubi a vuoto devono essere isolati verso massa per il valore della tensione continua, in quanto la maggior parte del raddrizzatore è fuori massa proprio al valore di tensione suddetto. . \ \~\ \'L , ~ ~ \L5 " "" := -- := ~ SO " ~ :;<9 ;~ . 7 700 \\\ \ \ \ 5 '" 4.$0 \ \ 490 IO -4 \ \ o 35 300 u (:) 300 > o ~ _ o > 1 1 . FIG. 13-29.-Filtro 1 80 milliampere (b) D-c 40 160 120 milliampere (a) D-c 80 'o' 40 o o t RMS/diOdo VoI 200 150 2 o ':' o c ~ -4 5 \ 600\\\ a 'It con ingresso capacitivo; Cl = lO ÙF. (b) Filtro LC con ingresso induttivo. Esempio -Un rettificatore ad onda intera con filtro LC fornisce una tensionecontinua di 250 volt ed una corrente di 100 mA. .Determinare le caratteristiche dei diodi necessarie del trasformatore, il valore della resistenza zavorra e il fattore di ondulazione, se la R c della bobina è uguale a 400 ohm, L = lO H, e C = 20 fLF. . La resistenzadi carico (e di zavorra) è data da: R = 250 0,100 = 2.500 ohm 616 Capitolo XIII durrà il diodo DI. A 7t/s la tensione eol diminuisce, il diodo DI cessa di condurre e la corrente si trasferisce, ovvero commuta su D.2. Per <ùt = 7t, la corrente commuta da D2 a Ds, in quanto ciascun anodo conduce per 120°, risultando in conduzione in ciascun istante l'anodo più positivo. La forma della corrente è riportata in fig. 13-30 c. In effetti questi impulsi di corrente assumono la forma mostrata in fig. 13-31, ove l'andamento della parte iniziale e finale di ciascun impulso di corrente è dovuta agli effetti, che sono stati trascurati~ della reattanza del trasformatore. La corrente anodica del diodo DI, qualora si impieghi una cosinusoide, è espressada: Em cos ca>t ib = R -n/3 ~ ca>t~ n/3 (13-57) l Primario DI D2 DJ 3 R + (a) eOI eO2 eO3 e wt Tensione Inve (b) ib --O:!!:. 3 Il wt 3 (c) FIG. 13-30. -(a) Raddrizzatore trifase ad una semionda. (b) Tensione rispetto al neutro. (c} Corrente di carico. . 618 Capitolo XIII - Quando DI è interdetto la tensione su di essoe eol-eo2 oppure eol-eo3, dove ciascuna tensione è riferita al neutro. Quindi: Em cos Cùt-Em cos (Cùt+ T) = eb (13-60) La massima tensione inversa si ha per: mt Cùtl = 600 + -n = dispari (13-61) 2 Ne segue che il picco inverso di tensione avviene in corrispondenza di 150°, ovvero a 57tJ6del periodo di eol. Il valore della tensione inversa di picco per un circuito trifase ad una semionda è dato da: PIV = y3 Em = 2,09EdC .In questo circuito il nucleo del trasformatore è soggetto a saturarsi in quanto la componente continua circola in ciascun secondario del trasforma- tore. Normalmente questo circuito viene opportunamente modificato, come verrà discusso nel paragrafo 13-21. 13-15. Circuiti raddrizzatori ad m fasi. Le condizioni ottime di ondu]azione o di costo si ottengono spesso con 6, 12 o più fasi. Per uno studio generale dei circuiti raddrizzatori polifasi, è conveniente impiegare un trasfonnatore con gli avvolgimenti connessi _..JL m o 1- m I 211' I---~m I wt FIG. 13-32. -Impulsi di corrente nel carico resistivo di un raddrizzatore ad m fasi. a stella ad m fasi, collegati ad m anodi, e con ciascun anodo in conduzione per un intervallo di 27tJmradianti, per ciclo. La forma d'onda della corrente di carico, per carico ohmico, è riportata in fig. 13-32, dove si è utilizzata 620 Capitolo XIII L'ondulazione diminuisce rapidamente con il numero delle fasi, e ciò, unitamente al fatto che le frequenze di ondulazione sono più elevate, rende più facilmente filtrabile l'uscita dei circuiti raddrizzatori con sei o più fasi. Inoltre è minore la distorsione della forma d'onda della corrente primaria, e ciò è molto importante in quanto armoniche introdotte nel primario possono dar luogo ad interferenze su linee telefoniche vicine. Si impiegano raddrizzatori a 12, 18, 24 o più fasi, specialmente per alimentare apparecchiature elettrolitiche, come quelle impiegate per la riduzione dell'alluminio. 13-16. Fattore di utilizzazione dei trasformatori. Gli avvolgimenti dei trasformatori di alimentazione dei circuiti raddrizzatori, generalmente,sono attraversati da correnti solo per frazioni di ciclo e le relative armoniche contribuiscono al riscaldamento del trasformatore che di conseguenzadeve esseredimensionato per una potenza maggiore di quella richiesta dalla potenza continua in uscita; le armoniche di corrente contribuiscono quindi ad aumentare il prodotto tensione-corrente senza contribuire in alcun modo alla potenza continua in uscita. Il fattore di utilizzazione di un trasformatore per raddrizzatore è dato dal rapporto tra la potenza continua in uscita ed il prodotto tensione-corrente assorbita da ciascun avvolgimento; tale fattore stabilisce il rendimento con cui viene utilizzato un dato avvolgimento. Il fattore di utilizzazione è funzione della forma d'onda e del rapporto tra il valore efficace ed il valore medio della tensione. Per esempio, il fattore di utilizzazione di un avvolgimento secondario impiegato in un circuito raddrizzatore monofase ad onda intera, è basso a causa della corrente .secondariaa forma di mezza sinusoide. Per tale circuito si ha un valore di 0,574. Per un circuito a ponte monofase con corrente secondaria sinusoidale, il fattore di utilizzazione del secondario ha un valore di 0,813 con carico ohmico. È possibile determinare, per i circuiti ad m fasi, delle espressionigenerali per i fattori di utilizzazione dei secondari e dei primari. Per un circuito raddrizzatore come il triangolo,.~tella a sei fasi di fig. 13-33, i prodotti tensione -corrente per le fasi secondarie (SYA)* sono ottenibili impiegando l'eq. (13 -64): Em Ero .y2 R SVA totale = m --1- 1/ 1 (-+n 2n n m sen -cos m n m ) -(13-66) La potenza continua è data da Idc2R, per cui in base all'eq. (13-62) si ,J ricava: Ero2 (m) R n Pdc = --sen2 .SVA 2 Dall'inglese Secondary Volt Ampère (N.d.T.). n -(13-67) m I 622 Capitolo XIII Dal calcolo del fattore di utilizzazione secondario in funzione di m, si ottengono i seguenti valori tabellati: .., I I I I m 2 3 4 6 12 24 2~/m 180 120 90 60 30 15 SUF 0,57 0,675 0,636 0,551 0,399 0,286 Si può osservare che si ha il massimo in corrispondenza di m = 2,7, e cioè da un punto di vista più pratico in corrispondenza di m = 3, ovvero. per 27t/m = 120°. Ne segue che vengono frequentemente impiegati i circuiti a stella trifase per ottenere angoli di conduzione di 120°, con le opportune modifiche onde evitare la saturazione del nucleo, come l'avvolgimento zigzag, il doppia stella ed i circuiti ramificati che verranno studiati in seguito. Nei circuiti collegati a stella, in cui la componente continua è bilanciata, come in fig. 13-33, due fasi secondarie sono alimentate da una sola fase primaria. Il valore efficace della corrente nell'avvolgimento primario è dato .da: Irms =y2 JI -Em -1R 1 (-+~ 2~ m ~ Ben -cos m ~ -(13-69) ) m ponendo l : l il rapporto di trasforinazione delle tensioni. Se il circuito impiega p fasi primarie, per il primario il prodotto tensione-corrente (PVA)*, è: PVA = pEm2 R / J. ~ 1 2~ (-+~ ~ Ben --cos m - m ~ ) (13-70) m Il fattore di utilizzazione primario (PUF)* allora risulta: ~/2 m PUF = v p m /~ sen2 (~ /m ) y~[~/m +sen (~/m) cos (~/mjr = m y 2 p SUF " (13-74) La presenza del fattore 11Y2 è dovuta all'uso di una fase primaria per alimentare due fasi secondarie formanti un angolo di 180°. La tavola 32 fornisce un quadro riassuntivo delle caratteristiche dei circuiti di questo tipo. * PVA Dall'inglese Primary Volt Ampère (N.d.T.). ** PUF Dall'inglese Primary Utility Factor (N.d.T.). ". -!1~i' - "., ,li" 624 Capitolo ,,-, XIII bile con un piccolo induttore mediante sovrapposizione de1le onde alla fine della conduzione di ciascun diodo. Per carico induttivo si può condurre l'analisi come nel paragrafo precedente, assumendo Irma = Idc nel carico. Tuttavia, si trova che, per valori di m ~ 3, vi è una differenza trascurabile nelle prestazioni e nel comportamento del trasformatore per raddrizzatori con carico ohmico o induttivo, in quanto la corrente di carico ha una forma d'onda prossima a quella ideale rettangolare senza induttanze in serie. I fattori di utilizzazione nei due casi m 2 3 sono identici, e l'ondulazione ad una frequenza opportunamente alta è solo qualche unità per cento. 13-18. Effetto della reattanza di dispersione. Finora si è trascurata la reattanza di dispersione dei trasformatori dei circuiti raddrizzatori, e si è supposto che la corrente si interrompa in un diodo, quando un altro inizia a condurre. Invece, per effetto dell'induttanza La di dispersione, come in fig. 13-35, la corrente inizia a circolare nel secondo diodo prima che si interrompa nel primo, per effetto della f.e.m. generata in La. La corrente complessiva tende a rimanere costante durante l'intervallo di commutazione, cosicchè mentre la corrente erogata da un diodo sul carico aumenta quella dovuta all'altro diodo diminuisce, come risulta dallo oscillogramma di fig. 13-34. l D2 DJ R FIG. '13-35. -Circuito completo di reattanze di dispersione Ls. La corrente commuta tra i due dio di e la tensione, dovuta alla reattanza di dispersione, si sottrae alla tensione del trasformatore, dando luogo ad una minore tensione media sul carico. In fig. 13-36 è riportata la sovrapposizione della corrente ed i suoi effetti sull'ampiezza della tensione. Supponendo che l'anodo di D2 sia positivo rispetto al catodo e che si 626 Capitolo XIII , e cioè, la tensione sul carico, durante l'intervallo di commutazione, è la media delle tensioni di fase durante il detto intervallo. Rimane così determinato l'andamento della tensione durante l'angolo () di sovrapposizione come in fig. 13-36. Dall'eq. (13-72) si ha: di! el -ea -= dt (13-76) 2Ls Durante l'angolo () di sovrapposizione, ponendo uguale a zero l'istante d'inizio del periodo di sovrapposizione, le tensioni di fase risultano: el = Em cos ((,)t +~) e e2 = Em cos ((,)t -~) Svolgendo le espressioni dei due coseni e sottraendo l'una dall'altra el -ea 7t = -2Em sen -sen (,)t si ha: (13-77) m per cùì l'eq. (13-76) diventa: di! -= dt Integrando, --sen Em 7t -sen m Ls (,)t (13-78) si ha: Em 7t i! = -sen -cos (,)Ls (,)t + A m dove (ùLs è la reattanza di dispersione per fase del trasformatore quenza di alimentazione. Essendo il = Idc per t = O: Em 7t A = Idc --sen -(13-79) (,)Ls m e la corrente in DI durante la commutazione Em 7t il = Idc --sen -(1 (,)Ls alla fre- assume l'espressione: -cos (,)t) (13-80) m Poichè i2 ~ Idc -il, si può determinare anche la corrente in D2 durante la commutazione. La tensione media durante il periodo di conduzione di D2, si riduce dal valore: m Edc = Em -sen 7t - 7t m - 628 Capitolo XIII La sostituzione dell'eq. (13-83) nell'eq. (13-82) conduce alla relazione: m EdC = 7t' Em -sen 7t' m CùLsIdC ---(13-84) m 7t' 2 Per cui la tensione continua per un raddrizzatore ideale diminuisce linearmente con la corrente per effetto del secondo termine a secondo membro, dovuto alla reattanza del trasformatore. In fig. (13-37), si nota che l'angolo di sovrapposizione varia da 10° ad oltre 30°. Per un circuito raddrizzatore dodecafase, dove l'angolo di conduzione è di 30°, la curva indica che un terzo diodo dovrebbe iniziare a condurre prima che il primo si interdica, ma i risultati dell'analisi svolta in questo paragrafo, non sono applicabili qualora vi siano più di due diodi contemporaneamente in conduzione. 13-19. n circuito a ponte trifase. Il circuito di fig. 13-38 è una modificazione del circuito a ponte; talvolta viene anche chiamato circuito trifase ad enda intera. Ciascun avvolgimento se- D4 Ds D6 ~ : DI D2 D3 (a) \ / /-, e.. / /-, '\ eh / /-, ec \ \ / /-" \ I ~-~~~-~~-~~--~ " i I \ I I \,/ \ I/ " \. \ I / \,1 l' \ I I " \.1 -,l/Il t" 1// f ',1/ /If, ,1//lf \\ , , ." ." , I 5,1 I 1,6 I 6,2 I 2,4 I 4,3 I 3.5 I 5.1 I Diodi in conduzione (b) FIG. 13-38. -(a) Raddrizzatore trifase a ponte ovvero ad onda intera. (b) Tensione rispetto al neutro e corrente di carico.
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