Non soltanto abitazioni: ecco chi sale e chi scende

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Non soltanto abitazioni:
ecco chi sale e chi scende
Strutture diroccate:
raddoppio in 5 anni
onostante la crisi, negli ultimi
N
5 anni si è costruito molto. Ma,
forse, non ci si è presi cura a sufficienza
del patrimonio esistente. Lo dimostrano i
dati sulle ‘unità collabenti’. Tradotto in altri
termini, stiamo parlando di fabbricati fatiscenti,
ruderi, edifici inutilizzabili o con il tetto crollato. Se
nel 2008 tali unità erano 2.793, cinque anni dopo
avevano raggiunto quota 5.577. Insomma, sono
raddoppiate. La fatiscenza è aumentata soprattutto nella Destra Tagliamento, dove i ruderi sono
addirittura triplicati: dai 302 del 2008, si è arrivati
ai 1.057 dello scorso anno. A prendersi maggiore
cura del proprio patrimonio, invece, sono i triestini.
Nella provincia giuliana, si è passati da 167 a 212
unità, ‘solo’ il 27 per cento in più.
Scuola, cultura e scienza:
Isontino in prima linea
quinquennio, in Friuli
Nunitàell’ultimo
Venezia Giulia sono ‘apparse’ 131
immobiliari destinate a ospitare
scuole e laboratori scientifici e 5
pensate per nuove biblioteche e
musei. Sul fronte scolastico, la
provincia di Udine è salita del 7,8
per cento (più 85 unità). Di poco inferiore la crescita dell’Isontino (più 5,3 per cento, più 13 immobili), mentre la Destra Tagliamento e Trieste si sono
accontentati di un più 4 per cento. La provincia di
Gorizia, poi, si è distinta sul lato museale e bibliotecario. Dei 5 nuovi spazi con questa destinazione,
quattro sono stati creati in provincia di Gorizia (la
crescita, in termini percentuali, è stata del 28,5), il
quinto in quella di Udine.
Artigiani senza pace: la
‘sparizione’ dei laboratori
è solo il commercio a
Nunitàonregistrare
la ‘sparizione’ di
immobiliari. Anche gli
artigiani hanno dovuto piegare
il capo. Già, perché in 5 anni
i laboratori per arti e mestieri
sono calati di 273 unità. Il problema si è fatto sentire soprattutto nella Destra
Tagliamento (meno 141 spazi) e nella provincia
di Udine (meno 114). Trieste e Isontino hanno
sostanzialmente tenuto (rispettivamente meno 14
e meno 4 unità). Dal 2012 al 2013, il calo è stato
di 71 locali per complessivi 14mila metri quadrati:
8mila in provincia di Udine (31 unità) e 6mila nel
Friuli occidentale (32 unità). Solo la provincia di
Gorizia ha segnato una crescita, seppur modesta.
Si tratta di 2 nuove unità.
Uffici: cresce il privato,
boom del pubblico
l pubblico ha investito
Iuffici
negli immobili destinati agli
molto più del privato. Il
doppio, per l’esattezza. Dal
2008 al 2013, infatti, le unità
con questa destinazione sono cresciute, per quanto
riguarda il pubblico, del 14 per cento. Nel privato,
invece, la crescita si è limitata a un più 7 per cento. Il trend riguarda tutte e tre le province friulane
anche se questi spazi sono stati aperti soprattutto
nella provincia di Udine (più 22 per cento nel pubblico, più 10,5 nel privato). In controtendenza è la
provincia di Trieste, dove i locali a disposizione del
pubblico sono saliti del 2,34 per cento, quelli del
privato del 3. L’Isontino è il territorio regionale che
meno si è espanso in questo settore.
Negozi: provincia di Udine
‘campionessa’ di chiusure
crisi ha fatto strage di negozi
Lvistaae botteghe,
anche dal punto di
immobiliare. Dal 2008 a fine
2013, le unità di questo tipo sono
calate di 620 unità. Di queste,
452 (il 73 per cento) si trovavano nella provincia
di Udine. Nello specifico, quello passato è stato un
anno particolarmente nero: meno 197 unità ‘sparite’,
per una superficie di 4.192 metri quadrati. Al secondo posto troviamo Trieste con 151 chiusure in 5
anni, mentre sul terzo gradino del podio c’è l’Isontino
(meno 17 unità). A Pordenone, infine, il dato è rimasto invariato. Per quanto riguarda la provincia di Gorizia, va detto che il modesto calo è dovuto all’apertura
del centro commerciale Tiare, che lo scorso dicembre
ha messo sul mercato 80 nuovi negozi.
Teatri, cinema e sale per
concerti: male Trieste
al 2008 al 2012, nella
D
nostra regione sono
‘comparsi’ 19 tra teatri,
cinema e spazi per concerti,
al netto di quelli senza fini
di lucro, vale a dire pubblici.
Entrando nello specifico, 14 spazi privati sono
‘apparsi’ nella Destra Tagliamento, 6 nella provincia di Udine e 2 nell’Isontino. La provincia di
Trieste, invece, ha perso 3 unità. Tuttavia, il 2013
ha segnato, in questo settore, un passo indietro.
Rispetto all’anno precedente, infatti, sono ‘spariti’
5 locali (nel 2012 eravamo arrivati a quota 282):
3 nella provincia di Udine, 1 in quella giuliana e
1 nel Friuli Occidentale. Soltanto la provincia di
Gorizia ha resistito e, in controtendenza, non ha
registrato alcuna diminuzione.