ilfriuli | N . 4 3 | 7 n o v e m b r e 2 0 1 4 | www.ilfriuli.it inchiesta | 5 Non soltanto abitazioni: ecco chi sale e chi scende Strutture diroccate: raddoppio in 5 anni onostante la crisi, negli ultimi N 5 anni si è costruito molto. Ma, forse, non ci si è presi cura a sufficienza del patrimonio esistente. Lo dimostrano i dati sulle ‘unità collabenti’. Tradotto in altri termini, stiamo parlando di fabbricati fatiscenti, ruderi, edifici inutilizzabili o con il tetto crollato. Se nel 2008 tali unità erano 2.793, cinque anni dopo avevano raggiunto quota 5.577. Insomma, sono raddoppiate. La fatiscenza è aumentata soprattutto nella Destra Tagliamento, dove i ruderi sono addirittura triplicati: dai 302 del 2008, si è arrivati ai 1.057 dello scorso anno. A prendersi maggiore cura del proprio patrimonio, invece, sono i triestini. Nella provincia giuliana, si è passati da 167 a 212 unità, ‘solo’ il 27 per cento in più. Scuola, cultura e scienza: Isontino in prima linea quinquennio, in Friuli Nunitàell’ultimo Venezia Giulia sono ‘apparse’ 131 immobiliari destinate a ospitare scuole e laboratori scientifici e 5 pensate per nuove biblioteche e musei. Sul fronte scolastico, la provincia di Udine è salita del 7,8 per cento (più 85 unità). Di poco inferiore la crescita dell’Isontino (più 5,3 per cento, più 13 immobili), mentre la Destra Tagliamento e Trieste si sono accontentati di un più 4 per cento. La provincia di Gorizia, poi, si è distinta sul lato museale e bibliotecario. Dei 5 nuovi spazi con questa destinazione, quattro sono stati creati in provincia di Gorizia (la crescita, in termini percentuali, è stata del 28,5), il quinto in quella di Udine. Artigiani senza pace: la ‘sparizione’ dei laboratori è solo il commercio a Nunitàonregistrare la ‘sparizione’ di immobiliari. Anche gli artigiani hanno dovuto piegare il capo. Già, perché in 5 anni i laboratori per arti e mestieri sono calati di 273 unità. Il problema si è fatto sentire soprattutto nella Destra Tagliamento (meno 141 spazi) e nella provincia di Udine (meno 114). Trieste e Isontino hanno sostanzialmente tenuto (rispettivamente meno 14 e meno 4 unità). Dal 2012 al 2013, il calo è stato di 71 locali per complessivi 14mila metri quadrati: 8mila in provincia di Udine (31 unità) e 6mila nel Friuli occidentale (32 unità). Solo la provincia di Gorizia ha segnato una crescita, seppur modesta. Si tratta di 2 nuove unità. Uffici: cresce il privato, boom del pubblico l pubblico ha investito Iuffici negli immobili destinati agli molto più del privato. Il doppio, per l’esattezza. Dal 2008 al 2013, infatti, le unità con questa destinazione sono cresciute, per quanto riguarda il pubblico, del 14 per cento. Nel privato, invece, la crescita si è limitata a un più 7 per cento. Il trend riguarda tutte e tre le province friulane anche se questi spazi sono stati aperti soprattutto nella provincia di Udine (più 22 per cento nel pubblico, più 10,5 nel privato). In controtendenza è la provincia di Trieste, dove i locali a disposizione del pubblico sono saliti del 2,34 per cento, quelli del privato del 3. L’Isontino è il territorio regionale che meno si è espanso in questo settore. Negozi: provincia di Udine ‘campionessa’ di chiusure crisi ha fatto strage di negozi Lvistaae botteghe, anche dal punto di immobiliare. Dal 2008 a fine 2013, le unità di questo tipo sono calate di 620 unità. Di queste, 452 (il 73 per cento) si trovavano nella provincia di Udine. Nello specifico, quello passato è stato un anno particolarmente nero: meno 197 unità ‘sparite’, per una superficie di 4.192 metri quadrati. Al secondo posto troviamo Trieste con 151 chiusure in 5 anni, mentre sul terzo gradino del podio c’è l’Isontino (meno 17 unità). A Pordenone, infine, il dato è rimasto invariato. Per quanto riguarda la provincia di Gorizia, va detto che il modesto calo è dovuto all’apertura del centro commerciale Tiare, che lo scorso dicembre ha messo sul mercato 80 nuovi negozi. Teatri, cinema e sale per concerti: male Trieste al 2008 al 2012, nella D nostra regione sono ‘comparsi’ 19 tra teatri, cinema e spazi per concerti, al netto di quelli senza fini di lucro, vale a dire pubblici. Entrando nello specifico, 14 spazi privati sono ‘apparsi’ nella Destra Tagliamento, 6 nella provincia di Udine e 2 nell’Isontino. La provincia di Trieste, invece, ha perso 3 unità. Tuttavia, il 2013 ha segnato, in questo settore, un passo indietro. Rispetto all’anno precedente, infatti, sono ‘spariti’ 5 locali (nel 2012 eravamo arrivati a quota 282): 3 nella provincia di Udine, 1 in quella giuliana e 1 nel Friuli Occidentale. Soltanto la provincia di Gorizia ha resistito e, in controtendenza, non ha registrato alcuna diminuzione.
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