10.94 km 10.00 km 9000.0 m 8000.0 m 7000.0 m 6000.0 m Il Museo è aperto nel periodo di funzionamento della funivia. Ingresso libero. Info 0437 522984 www.museodellaguerra-marmolada.com 5000.0 m Sull’ammasso roccioso di Punta Serauta i soldati italiani scavarono grotte e camminamenti, recentemente riattivati e visitabili nei mesi estivi. Qui gli italiani vissero dal maggio 1916 al novembre 1917, in una guerra di posizione contro lo sbarramento austriaco. 4000.0 m Il Museo della Marmolada, il più alto d’Europa, è situato a quota 2950 nella stazione funiviaria di Serauta ai bordi del ghiacciaio. Si propone di ricordare ed onorare, imparzialmente e al di sopra di ogni ideologia politica e di conine, tutti gli uomini che sul ghiacciaio, al gelo e nel buio delle gallerie combatterono con coraggio, sofrirono e morirono per la propria patria. Vi sono esposti cimeli, reperti personali e di guerra rinvenuti in zona appartenuti ai soldati sia italiani che austro-ungarici, nonché riproduzioni di foto e documenti d’epoca. 3000.0 m “La cruda dimostrazione della vita del combattente in alta montagna, mostrata in questo museo, vuol essere una esortazione alla pace e all’amicizia tra i popoli.” 2000.0 m IN MARMOLADA Le Ondine del Lèch dai Giai La meta di questa tappa è il Lèch dai Giai (lago dei galli, intesi come galli di AGRITURISMO 11 km MALGA CIAPELA montagna), chiamaMIOLA to anche Lago dei Negher o di Franzei. Partenza dall’Agriturismo di Malga Ciapela. Salita lungo il 10 km costone orientale 1 km della Valle di Franzedaz e forcella Chegaris, ai piedi dell’Auta (o Monte Alto). Di9 km scesa per Casera La 4 km Busa e arrivo vicino 3 km 5 km all’entrata del Campeggio. Narra la leg2 km genda che alla sera, al sorgere della luna, 8 km dalle acque del Lago dai Giai emergono 6 km tre Ondine, giovani fanciulle dalle forme scultoree e dalla LÈCH DEI GIAI 7 km folta chioma. Iniziano un canto melodioso e sublime. DalVenerdì 11 luglio 2014 1ª TAPPA la caverna situata al sommo del ghiaione 2300.0 m escono poi tre nani 2200.0 m 2100.0 m che prendono parte 2000.0 m al paradisiaco coro. 1900.0 m 1800.0 m Sì, avete capito, il 1700.0 m luogo è magico. Ma 1600.0 m 1500.0 m ricordatevi: quando 1400.0 m arrivate lassù, privatevi di un vostro oggetto benedetto e Quota: inizio 1540m – ine 1448m – min 1448m – max 2230m gettatelo nelle acDislivello: salita 878m – discesa 950m / Distanza 3D: 11446m que del lago a sollievo delle anime purganti, e alla sera non avvicinatevi al lago per non violare la riservatezza delle Ondine e dei nani. Se così non fate, sarete trasformati per sempre in sasso, o fonte, o cespuglio. CAMPING MALGA CIAPELA MARMOLADA 1000.0 m GRANDE GUERRA MARMOLADA 0.0 m MUSEO DELLA Le Ondine del Lèch dai Giai MALGA CIAPELA Il Rif. Ombretta prima della sua distruzione. Cannone a Cima Ombretta (estate 1917). 4 km 8 km MALGA 2 km OMBRETTA 1 km RIFUGIO FALIER Malga Ciapela 2 km 10 km AGRITURISMO MALGA CIAPELA MIOLA 12 km Sabato 12 luglio 2014 2ª TAPPA 2750.0 m 2500.0 m 2250.0 m 2000.0 m 1750.0 m 12.60 km 12.00 km 11.00 km 10.00 km 9000.0 m 8000.0 m 7000.0 m 6000.0 m 5000.0 m 4000.0 m 3000.0 m 1500.0 m 2000.0 m Malga Ciapela, durante il conlitto, fungeva da importante base per il rifornimento delle linee avanzate del fronte di guerra della Marmolada. Qui venne allestito anche un ospedale da campo. Fra le postazioni avanzate dell’esercito italiano va ricordata la Val Ombretta e il Rifugio Ombretta. Costruito nel 1911, il Rifugio Ombretta (ora Onorio Falier all'Ombretta) fu adibito a comando militare e base logistica per il supporto delle postazioni di passo Ombretta e Ombrettola. Colpito dall'artiglieria austriaca che lo rase al suolo il Rifugio poté essere ricostruito grazie al contributo della famiglia Falier. (www.fassafront.com) 6 km 1000.0 m LA GRANDE GUERRA A MALGA CIAPELA E IN VAL OMBRETTA MARMOLADA PASSO OMBRETTA 0.0 m Il nuovo centro informativo multimediale, intitolato a Carlo Delcroix, medaglia d’argento al Valor Militare durante la Prima Guerra Mondiale, è dedicato alla Grande Guerra sulle vette delle Dolomiti, tra la Marmolada, la catena del Padon e la Mesola. Schermi touch screen e video raffigurano e rappresentano i vari aspetti della vita dei militari in trincea durante il cruento conlitto del 1915/1918. Grazie alla sua interattività, la nuova sala Delcroix è uno strumento utile per portare a conoscenza i più giovani di questo fondamentale periodo storico. Si trova a Sottoguda, nello stabile che ospita l’Ufficio Turistico. Aperto tutto l’anno. Ingresso libero. Info 0437 722277. Lungo la Val Ombretta, al cospetto della parete Sud della Regina LA GRANDE GUERRA IL CENTRO MULTIMEDIALE DELCROIX A SOTTOGUDA Quota: inizio 1537m – ine 1537m – min 1537m – max 2756m Dislivello: salita 1240m – discesa 1240m / Distanza 3D: 13133m Lungo la Val Ombretta, al cospetto della parete Sud della Regina Malga Ciapela/Passo Ombretta (con partenza e arrivo all’Agriturismo). Ripida salita nel bosco ino all‘altopiano di malga Ombretta, poi in falsopiano ino al Rifugio Falier (2074m). Da qui, per strada militare e tracce del fronte 1915/18, ci alziamo velocemente. Sulla destra l’imponente parete Sud della Marmolada, sulla sinistra lo stupendo fungo d’Ombretta. Raggiungiamo Passo Ombretta a quota 2700m circa, conine di Regione. Nelle vicinanze il bivacco “Dal Bianco”, il più alto delle Dolomiti. Una veloce discesa per ghiaione ci riporta al Falier. Seguendo poi il pianeggiante fondovalle sotto al monte Fop, lungo il tormentato corso del torrente, imbocchiamo la strada militare che ci porta all’arrivo, all’Agriturismo Malga Ciapela Miola. TABIÉ DEL LÓF MONTE MIGOGN 1 km COL DE FEDERA 11 km ROCCA PIETORE ALBE 13 km 15 km COL DI ROCCA SOTTOGUDA Domenica 13 luglio 2014 3ª TAPPA 2350.0 m 2100.0 m 1850.0 m 1600.0 m 1350.0 m 15.00 km 15.09 km 14.00 km 13.00 km 12.00 km 11.00 km 10.00 km 9000.0 m 8000.0 m 7000.0 m 6000.0 m 5000.0 m 1100.0 m 4000.0 m “… E qui non puossi a meno di far menzione del così detto Canale dei Serrai di Sottoguda che è una delle più orrende incantevoli vedute della natura; osservando la quale è pur mestieri che il viaggiatore raccapricci di spavento e di terrore. Detto canale di precipizi è tutto scolpito nella roccia calcarea per la lunghezza di un miglio e mezzo. Quasi in ogni punto ha la profondità di cento e cinquanta passi. In generale è ampio; ma in pochissimi luoghi ofre soltanto la larghezza di un passo e mezzo. Il fondo di esso è precisamente il letto del torrente Pettorina. Quella orrida via transitabile ai pedoni ed ai carri, sopra venti ponti di legno, riesce anche più pittoresca per una caduta di acqua che scorgersi precipitare da un foro della sommità della roccia, alla metà circa del medesimo mostruoso canale; il quale non sente il beneico inlusso dei raggi del sole, quasi in verun giorno dell’anno…” Giuseppe Vallanzasca, 1843 3 km 9 km 3000.0 m Il 9 marzo 1916, in prossimità dell’imbocco della gola, sempre sul versante Sottoguda, 20 militari e 18 abitanti del luogo persero la vita travolti da un’impetuosa valanga mentre erano intenti a liberare la strada dalle neve. RONCH 2000.0 m Le due gallerie scavate nella roccia che si incontrano all’inizio della gola, partendo da Sottoguda, furono realizzate dai soldati nel corso della guerra per essere adibite a deposito munizioni ed esplosivo. Alla ine del conlitto vennero usate come rudimentali cappelle a ricordo dei caduti che trovarono sepoltura nei cimiteri militari di Malga Ciapela e Salère. LASTE 7 km 1000.0 m Durante la Grande Guerra, la gola dei Serrai di Sottoguda era la via di transito per le vettovaglie e gli armamenti italiani diretti alla linea del fronte, in Marmolada. 5 km 0.0 m SERRAI DI SOTTOGUDA Tempio della Natura Attorno al monte Migogn, incontrando antichi borghi MALGA LASTE Quota: inizio 1154m – ine 1213m – min 1154m – max 2327m Dislivello: salita 1524m – discesa 1466m / Distanza 3D: 15773m Attorno al monte Migogn, incontrando antichi borghi Dalla bella piazza della Chiesa di Rocca Pietore ai borghi di Costa e poi, per traccia nel bosco, calpestando la nera “crepa de vièl”, al paesino di Ronch, sotto ai “Sas de Rocia”, monoliti noti per la palestra di roccia e per la torre di guardia che si narra vi fosse anticamente in cima ad uno degli spuntoni. Raggiungiamo poi Pian de La Leda e quindi Col de Cajiera. Accostando un laghetto corriamo verso Pegne e raggiungiamo “el Tabié del Lóf”. Proseguiamo ancora. Al sommo della salita percorriamo i tracciati scavati dai militari durante la Grande Guerra. Scendiamo quindi verso Col de Federa, incontrando ruderi e tabiai. Per la strada lastricata, cosiddetta “della fotoelettrica“ arriviamo agli antichi insediamenti di Albe e Vallier. Scendiamo inine a Col di Rocca.
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