3 - Provincia di Torino

SERVIZIO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE INTERVENTI VIABILITÀ II
INDICE
1. Premessa................................................................................................................................. 2
2. Territorio ................................................................................................................................ 3
3. Coutenza ex Canale Demaniale Venaria ................................................................................ 5
4. Interferenze con le reti............................................................................................................ 6
5. Descrizione intervento............................................................................................................ 6
5.1 Proposta progettuale n.1 .................................................................................................. 7
5.2 Proposta progettuale n.2 .................................................................................................. 8
6. Quadro economico ................................................................................................................. 9
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1. Premessa
Il 14 luglio 2010 è stato sottoscritto, nell’ambito del progetto per la valorizzazione della
Reggia di Venaria Reale, il “Protocollo d’intesa per la realizzazione dei raccordi stradali e
parcheggi di attestamento a nord della Reggia”, tra la Provincia di Torino, il Consorzio di
Valorizzazione culturale La Venaria Reale e il Comune di Venaria Reale.
Nell’ambito di tale protocollo si prevedeva, tra l’altro, che la Provincia di Torino, provvedesse
a redigere il progetto preliminare dell’ampliamento di Via Don Sapino.
Il presente studio di fattibilità si può considerare “propedeutico” alla redazione del sopra
citato progetto preliminare, poiché ha lo scopo di illustrare gli scenari possibili ed offrire gli
strumenti (tecnici ed economici) tali da consentire ai committenti la scelta della soluzione più
idonea che sarà oggetto del successivo progetto preliminare.
Lo studio di fattibilità si focalizza sul tratto di Via Don Sapino, lungo quasi 1000 m,
compreso tra Corso Machiavelli e Corso Matteotti, attualmente aperto al traffico in entrambi i
sensi di marcia e interamente costeggiato dalla Coutenza Ex Canale Demaniale Venaria.
Vengono di seguito proposte due soluzioni alternative per la realizzazione di una pista
ciclabile adiacente alla via Don Sapino con la doppia funzione di riqualificare una porzione
dell’Area attrezzata (come individuata dal Piano d’Area del Parco Regionale La Mandria) e di
rappresentare il naturale proseguimento della pista esistente in Corso Machiavelli.
Nell’eventualità in cui si desideri abbinare l’allargamento della sede stradale alla realizzazione
di una pista ciclabile le proposte potranno essere adottate in contemporanea.
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2. Territorio
Il territorio interessato dall’intervento si colloca all’interno del distretto urbanistico DAA
coincidente con la porzione dell’Area attrezzata (come individuata dal Piano d’Area del Parco
Regionale La Mandria), compresa nel Territorio del Comune di Venaria Reale.
Il distretto presenta caratteri di elevato valore paesaggistico ambientale e in esso sono
collocati la Reggia ed il Borgo Castello.
All’interno del territorio compreso nell’Area attrezzata sono ammessi interventi di tutela e
qualificazione e di riassetto idrogeologico, nei limiti previsti dalle norme relative alla classe di
pericolosità geologica di appartenenza, poiché il distretto annovera aree poste nelle diverse
classi di pericolosità geologica (fig. 2).
In particolare, le superfici solcate dal canale demaniale esistente, o quelle immediatamente
adiacenti, si trovano in Classe I (pericolosità geologica nulla o trascurabile), che non prevede
nessuna limitazione alle scelte urbanistiche, ma prescrive la raccolta e un adeguato
smaltimento delle acque ricadenti all’interno del lotto, nel rispetto del reticolo idrografico
esistente (fossi irrigui e scolatori) e il mantenimento di fasce di rispetto di 10 m lungo il
tracciato dei canali cartografati.
L’esistenza delle fasce di rispetto della Coutenza ex Canale Demaniale Venaria (figura 3) e
Fig n 1.
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Distretto DAA (area blu)
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Fig n 2.
Classi di pericolosità geologica (classe I)
Fig n 3.
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Fascia di rispetto dal canale demaniale
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del cimitero (figura 4), non ostacolano l’attuabilità dell’intervento in oggetto consistente nella
realizzazione di una pista ciclabile parallela all’attuale sede viaria di via Don Sapino, poiché
in conformità all'art. 27, comma 3 della L.R. 56/77, in tali aree è ammessa “la realizzazione di
percorsi pedonali e ciclabili, piantumazioni e sistemazioni a verde, etc.”.
Sarà comunque cura del progettista acquisire, nelle successive fasi di lavoro, il parere
favorevole del consiglio comunale ed eventualmente della competente ASL.
Fig n 4.
Fascia di rispetto cimiteriale
3. Coutenza ex Canale Demaniale Venaria
L’esame della fattibilità del progetto non può prescindere dalla presenza del canale artificiale
che affianca l’intero tratto di via Don Sapino in oggetto e dalla valutazione dell’interferenza
che detto canale crea con qualunque ipotesi di ampliamento della sede stradale o di
riqualificazione del territorio.
La Coutenza dell’ex Canale Demaniale Venaria ha origine nel fiume Dora Riparia in Comune
di Pianezza e termina nel torrente Ceronda, in Comune di Venaria.
All’incrocio tra via Druento di Savonera e via Don Sapino, si dirama in due tronchi, il sinistro
dei quali è il ramo coinvolto nell’intervento.
Il canale assolve la doppia funzione di canale di derivazione per il principale scopo irriguo e
di canale scolmatore-scaricatore e raccoglitore di colaticci dei terreni e delle strade attigue.
Il ramo sinistro può essere considerato il principale, ha una lunghezza di circa 3000 m di cui
644 m intubati con uno scatolare in calcestruzzo.
Il tratto interferente con le opere in progetto (da sez 408 a 706 della tavola FT_PL_CAN di
planimetria del canale) si presenta, allo stato attuale, a cielo aperto e scorre quasi interamente
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su fondo naturale, essendo caratterizzato da una pendenza pressoché costante pari a 0.4% e
una larghezza di circa 1.80 m.
In generale il ramo sinistro dell’ex Canale Demaniale è solcato da acque che, soprattutto
durante i mesi dedicati all’irrigazione dei campi, possono raggiungere anche un’elevata
velocità e una considerevole portata.
Queste considerazioni portano a concludere che, nell’ambito del progetto, il canale dovrà
essere necessariamente mantenuto nella sede attuale poiché al momento risulta impraticabile
qualunque ipotesi di spostamento o di inutilizzo dello stesso.
Qualora invece, il coinvolgimento di Enti Superiori dovesse dimostrarsi risolutivo per le
problematiche connesse al reticolo dei canali, promuovendo una soluzione (costruzione di un
nuovo canale scolmatore o ripristino del canale scorrente nell’area dell’eliporto) in grado di
intercettare le acque a monte del ramo di via Don Sapino, potranno essere progettate soluzioni
di ampliamento della sede viaria più snelle e meno onerose.
4. Interferenze con le reti
Il tratto di via Don Sapino compreso tra Corso Machiavelli e Corso Matteotti è attraversato
dalle linee dei principali servizi (luce, gas, acqua, telefono, fognatura), i cui tracciati sono
riportati nella tavola denominata FT_PLAN_SS.
Qualunque ipotesi di ampliamento della via stessa è destinata dunque a generare interferenze
con le linee esistenti, siano esse aeree o interrate.
Il presente studio di fattibilità, anche in considerazione di questo aspetto, propone due
soluzioni che tendono ad evitare o comunque ridurre al minimo il problema delle interferenze
(alcuni dei punti “critici” sono riportati nelle foto allegate alla presente relazione), la cui
risoluzione spesso può diventare decisamente onerosa non soltanto in termini economici, ma
anche di tempo.
Resta comunque valido il fatto che, previo accordo con gli Enti Gestori, è certamente
possibile prevedere alcuni interventi volti per esempio ad un miglioramento estetico e della
sicurezza del tratto stradale in oggetto (per esempio l’interramento della linea telefonica aerea
esistente e l’eliminazione dei pali in legno che occupano buona parte della banchina verde che
affianca la sede stradale).
5. Descrizione intervento
Come è stato anticipato nella premessa, il presente studio di fattibilità si concentra su due
proposte d’intervento per la realizzazione di una pista ciclabile che, a partire da quella
esistente in corso Machiavelli, costeggi tutto il tratto di via Don Sapino che conduce al centro
storico e si colleghi, tra l’altro, alla pista esistente in via Aldo Moro che allo stato attuale
risulta bruscamente interrotta.
Per ciò che riguarda la sede stradale vera e propria, per essa le possibili soluzioni potrebbero
essere:
- l’istituzione del senso unico in direzione della Reggia, accompagnato eventualmente da
una limitazione della velocità ai 30 km/h. Questa soluzione, affiancata dall’allestimento
della nuova pista ciclabile e dal recupero “storico” del canale, garantirebbe una
riqualificazione dell’area in oggetto e trasformerebbe via Don Sapino in una via d’accesso
preferenziale al centro storico;
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il mantenimento del doppio senso di marcia, abbinato ad una delle due ipotesi progettuali
di seguito descritte;
l’ampliamento della sede stradale attuale, mediante ricoprimento del canale artificiale
esistente, in abbinamento alla realizzazione della pista ciclabile secondo la proposta
progettuale n.1 di seguito illustrata.
5.1 Proposta progettuale n.1
La prima delle due proposte progettuali consiste nella realizzazione di una nuova pista
ciclabile “al di là” del canale artificiale esistente.
Tale pista, unicamente riservata al transito delle biciclette, è realizzata in sede propria ad una
quota pari a quella dell’adiacente via Don Sapino, ed è percorribile in entrambi i sensi di
marcia essendo caratterizzata da una larghezza costante e pari a 2.5 m.
Da entrambi i lati la pista è affiancata da una recinzione continua in legno del tipo già
esistente in corso Machiavelli, avente duplice funzione di protezione ed estetica.
La presenza della pista naturalmente deve continuare a garantire l’accessibilità alle proprietà
private esistenti, le cui recinzioni e cancelli d’accesso dovranno essere arretrati
approssimativamente di una fascia pari a 6 m e ricostruiti secondo precisi accordi valutati con
i proprietari.
In corrispondenza di ciascun accesso privato sarà posizionata una griglia carrabile di raccolta
delle acque.
Fig n 5.
Sezione tipo proposta n.1
Questa ipotesi progettuale presenta i seguenti vantaggi:
- sensibile riduzione del problema delle interferenze con sopra e sottoservizi (rimangono
pochi punti di conflitto localizzati, sostanzialmente risolvibili con lo spostamento di una
centralina del gas, due centraline elettriche ed un palo della linea elettrica) ;
- mantenimento e recupero del canale artificiale eventualmente anche mediante
l’allestimento di un percorso didattico illustrato, che ne valorizzi la funzione anche storica ;
- riqualificazione estetica e ambientale dell’area.
Per contro tale proposta è subordinata all’acquisizione di una consistente porzione di terreni
da proprietari privati e, non da ultimo, dall’Aeronautica Militare (terreno dell’eliporto).
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Questo aspetto non è trascurabile in quanto le aree appartenenti al Demanio Militare non sono
per loro natura sottoponibili alla procedura espropriativa ordinaria e dovrà dunque essere
verificata la loro effettiva disponibilità.
5.2 Proposta progettuale n.2
La seconda proposta progettuale prevede invece di intubare interamente il canale artificiale
esistente mediante l’impiego di uno scatolare prefabbricato in c.a modulare e di realizzare la
pista ciclabile al di sopra di esso.
Tale pista, analogamente alla proposta progettuale n.1, viene realizzata in sede propria avendo
una larghezza costante pari a 2.5 m ed è unicamente riservata al transito delle biciclette.
Da entrambi i lati la pista è affiancata da una recinzione continua in legno.
La presenza della pista, naturalmente anche in questo caso non compromette l’accessibilità
alle proprietà private esistenti grazie all’interruzione delle recinzioni in corrispondenza di
ciascun accesso.
Il corretto smaltimento delle acque piovane e l’ispezionabilità del canale artificiale sono
garantiti dalla presenza di chiusini grigliati che forano lo scatolare in c.a. all’incirca ogni 50
m.
Fig n 6.
Sezione tipo proposta n.2
Questa ipotesi progettuale presenta i seguenti vantaggi:
- realizzazione dell’intervento di riqualificazione senza dover ricorrere alla procedura
espropriativa se non in minima parte;
- mantenimento delle recinzioni esistenti senza necessità di demolizione e ricostruzione delle
stesse;
- contrazione delle tempistiche dei lavori grazie all’impiego dello scatolare per
l’intubamento del canale esistente.
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Per contro tale proposta risulta onerosa dal punto di vista economico, proprio per la necessità
di impiego di elementi prefabbricati per quasi 1 km di lunghezza ed è maggiormente sensibile
alla problematica delle interferenze con i sottoservizi.
Per continuare a garantire il corretto smaltimento delle acque piovane della sede stradale,
infatti, si rende necessario il posizionamento di caditoie in corrispondenza del ciglio adiacente
all’aiuola esistente e lo scavo per il collegamento delle stesse al canale prefabbricato mediante
brevi tratti di tubazioni in pvc.
6. Quadro economico
Di seguito vengono riportate le quantificazioni economiche di massima delle due proposte
progettuali.
Si sottolinea che in entrambi i quadri vi sono degli elementi particolarmente “sensibili”ad una
variazione dell’importo in sede di avanzamento delle fasi progettuali.
STUDIO DI FATTIBILITA' - Proposta n.1
CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA - QUADRO ECONOMICO
Importo da computo
metrico estimativo
A) Lavori a corpo
€ 330 846.77
€ 330 846.77
TOTALE lavori a corpo A) (compresi costi ordinari per la sicurezza)
TOTALE IMPORTO DEI LAVORI da sottoporre a ribasso d'asta
€ 330 846.77
B) Oneri per la sicurezza
€ 25 000.00
b.2) Costi specifici per la sicurezza
€ 25 000.00
TOTALE oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso B)
TOTALE IMPORTO DEI LAVORI + ONERI PER LA SICUREZZA
€ 355 846.77
A) + b.2
C) Somme a disposizione dell'Amministrazione
c.1) lavori complementari in economia e imprevisti
c.2) risoluzione Interferenze con reti esistenti e allacciamenti
c.4) acquisizione aree
c.5) I.V.A. (22% su tot.(A + b.2)
c.7) spese per verifiche tecniche e collaudo
c.9) Incentivo per la progettazione ex art. 92 D.Lgs. 163/2006
€ 43 413.32
€ 90 000.00
€ 150 000.00
€ 78 286.29
€ 5 000.00
€ 7 111.35
€ 373 810.96
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE D)
TOTALE PROGETTO
€ 729 657.73
Nella proposta progettuale n.1 dovrà soprattutto essere verificato l’importo relativo
all’acquisizione delle aree che potrà subire variazioni al momento della stima del valore delle
aree da sottoporre a procedura espropriativa.
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STUDIO DI FATTIBILITA' - Proposta n.2
CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA - QUADRO ECONOMICO
Importo da computo
metrico estimativo
A) Lavori a corpo
€ 836 101.89
€ 836 101.89
TOTALE lavori a corpo A) (compresi costi ordinari per la sicurezza)
TOTALE IMPORTO DEI LAVORI da sottoporre a ribasso d'asta
€ 836 101.89
B) Oneri per la sicurezza
€ 45 000.00
b.2) Costi specifici per la sicurezza
€ 45 000.00
TOTALE oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso B)
TOTALE IMPORTO DEI LAVORI + ONERI PER LA SICUREZZA
€ 881 101.89
A) + b.2
C) Somme a disposizione dell'Amministrazione
c.1) lavori complementari in economia e imprevisti
c.2) risoluzione Interferenze con reti esistenti e allacciamenti
c.4) acquisizione aree
c.5) I.V.A. (22% su tot.(A + b.2)
c.7) spese per verifiche tecniche e collaudo
c.9) Incentivo per la progettazione (1.87% su totale lavori A) + b.2
€ 106 613.34
€ 90 000.00
€ 65 000.00
€ 193 842.42
€ 5 000.00
€ 17 608.22
€ 478 063.98
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE D)
TOTALE PROGETTO
€ 1 359 165.87
Nella proposta progettuale n.2 dovrà soprattutto essere verificato l’importo relativo alla
risoluzione delle interferenze con reti esistenti.
Qualora si volesse procedere all’allargamento della sede stradale di via Don Sapino abbinato
alla realizzazione della pista ciclabile gli importi dei due quadri economici dovranno essere
cumulati.
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