MASSAGGIATORE E OPERATORE DELLA SALUTE I ANNO CORSO DI IGIENE Dott.ssa Tatiana Caccia Disinfestazione La disinfestazione è ogni misura profilattica rivolta a distruggere, rimuovere o evitare il contatto con metazoi indesiderati, perché parassiti o vettori o riserve di agenti infettivi - oppure soltanto molesti - presenti sulle persone e sui loro effetti di uso o nell’ambiente Si distinguono in: • Disinfestanti integrali (contro artropodi,roditori) • Insetticidi (contro insetti) • Acaricidi (contro acari e zecche) • Repellenti (evitano il contatto con gli insetti) • Rodenticidi (contro roditori) • Nematocidi (contro vermi nematodi del terreno in particolare) • Farmaci vermifughi • Prodotti fitosanitari La disinfestazione può essere anche rivolta contro erbe moleste, funghi, alghe o altre forme di vita dannose all’uomo o alle coltivazioni agricole (erbicidi, fungicidi, alghicidi, contro lumache) Prodotti fitosanitari Termine che ha sostituito antiparassitari, fitofarmaci, pesticidi,ecc. Sostanze destinate a: proteggere i vegetali da organismi nocivi eliminare le piante indesiderate conservare i prodotti vegetali DISINFESTANTI DI Ia GENERAZIONE Si distinguono in: 1) Piretroidi: piretrine I e II, cinerine I e II; estratte dai fiori di alcune specie di crisantemi. • • • • • Si presentano come liquidi vischiosi, insolubili in acqua, solubili in cherosene e altri solventi organici. Poco stabili; all’aria di ossidano rapidamente inattivandosi. Agiscono prevalentemente per contatto, hanno un elevato effetto iniziale (proprietà abbattente), ma mancano di azione residua (gli ultimi piretroidi di sintesi, più stabili alla luce e meno volatili,ne possiedono di più. Hanno scarsa tossicità per l’uomo e per gli animali; possono quindi venire utilizzati nelle case e nei locali dove si producono, si vendono e si consumano gli alimenti. Ai piretroidi si associano, di norma, sostanze ad azione sinergica che ne potenziano l’effetto, ne riducono la concentrazione e ne aumentano la stabilità. 2) Sali arsenicali e gas tossici DISINFESTANTI DI IIa GENERAZIONE Si distinguono in: 1) Composti organici clorurati a) serie del difenile; vi appartiene il DDT (diclorodifenil tricloroetano), il DDD, il metossicloro, … • Il DDT, insetticida di scelta per molti anni, è una polvere bianca insolubile in acqua, solubile in solventi organici. • Agisce per contatto, ma anche per ingestione. • Notevolmente stabile e scarsamente volatile, per cui è dotato di azione residua duratura. • Alle dosi comunemente utilizzate per gli insetti non è tossico per l’uomo; a dosi elevate può però dare intossicazioni acute e/o molto più frequentemente intossicazione cronica, sia per ingestione che per inalazione; se in soluzione può venire assorbito attraverso la cute • Sua caratteristica è la tendenza ad accumularsi nel grasso dell’organismo, causa continua di ingestione di piccole quantità che si trovano nella carne, nel latte ed in altri alimenti. • Cancerogeno. E’ stato vietato l’uso. b) serie dell’esaclorocicloesano; dei vari stereoisomeri la maggiore attività insetticida è espletata dall’isomero gamma. Il Lindano ne contiene il 99% ed è molto attivo. • Insolubile in acqua, ma solubile in solventi organici. • Più volatile dell’insetticida DDT, agisce sugli insetti sia per contatto, che per ingestione, che come fumigante. • Moderatamente tossico per l’uomo. c) serie del ciclodiene; usati prevalentemente in agricoltura; dal 1973 il loro uso ne è stato vietato causa la loro prolungata stabilità. Tra di essi sono: l’aldrin, il clordan, l’eptocloro, ecc. 2) Composti organici fosforati • Rappresentano il gruppo di insetticidi più numerosi. Sono, generalmente, instabili e quindi dotati di scarsa azione residua. • Tra i più noti: il parathion, il malathion, il diazinone, il diclorvos • Agiscono per contatto ed ingestione; in alcuni casi anche coem fumiganti. • Alcuni (diclorvos, parathion) sono dotati di elevata tossicità acuta. Bloccano infatti la colinesterasi di modo che si ha un accumulo di acetilcolina che costituisce il mediatore della trasmissione degli impulsi nel sistema nervoso centrale. 3) Carbammati • Derivano dall’acido carbammico. Sono utilizzati anche come fungicidi o erbicidi. • Sono in genere dotati di moderata tossicità acuta. 4) Tiocianati • Sono insetticidi di contatto con rapido effetto abbattente. Lethane 60, lethane 384, thanithe 5) Altri insetticidi • Petrolio. • Borato sodico. • Fluoruro sodico. • Verde di Parigi (acetoarsenito di Cu) Utilizzati, specie in passato, per la lotta contro insetti dotati di apparato boccale adatto alla masticazione, come le larve delle mosche e delle zanzare, gli scarafaggi etc, poiché agiscono di solito per via digerente. METODI BIOLOGICI DI DISINFESTAZIONE - DISINFESTANTI DI IIIa GENERAZIONE • • • • • • • • Predatori e parassiti patogeni (miceti, batteri e virus) per gli insetti. Tra i predatori: pesci (genere Gambusia e Poecilia), artropodi e nematodi. Lotta genetica, mediante fattori che ne impediscono la riproduzione: Sterilizzazione 8radiazioni ionizzanti e/o sostanze chimiche) deimaschi; maschi di ceppi geneticamente incompatibili, per cui la discendenza è nulla; maschi portatori di geni letali. Regolatori della crescita Sostanze di sintesi, juvernoidi ad azione simile all’ormone giovanile, che impedisce la maturazione delle larve; sostanze che ostacolano il processo di chimizzazione. Shake Insetticida - insetticida pronto all'uso Questo insetticida in base acquosa combina l'efficacia immediata e l'effetto snidante delle Piretrine naturali con l'azione residuale della Deltametrina. Shake contiene bitrex (denatonio benzoato) la sostanza più amara che esiste per ridurre il rischio di ingestione accidentale del liquido da parte dei bambini. Il prodotto è pronto all'impiego. Impiegare esclusivamente per trattamenti di superfici. Azione immediata. Lungo potere residuale. Ampio spettro d'azione e a duplice effetto. Contro scarafaggi, formiche , acari della polvere e pulci , mosche, zanzare ed altri insetti volanti Baygon Scarafaggi e Formiche Baygon scarafaggi e formiche in polvere è stato studiato per eliminare efficacemente scarafaggi, formiche ed altri insetti striscianti. Cospargere Baygon scarafaggi e formiche in polvere dietro i mobili, lungo le pareti, negli angoli, nei vani destinati a contenere la spazzatura ecc. 100 g di Baygon scarafaggi e formiche in polvere contengono: 1g Propoxur Puro, inerti q.b. a g 100 Il prodotto è nocivo se ingerito. Nocivo per gli organismi acquatici; può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Conservare questo prodotto fuori dalla portata dei bambini ed agli animali domestici. Non respirare la polvere. Dopo la manipolazione o in caso di contaminazione lavarsi accuratamente con acqua e sapone. Non mangiare bere o fumare durante l'impiego. Non contaminare alimenti e bevande o corsi d'acqua e oggetti che vanno a diretto contatto con l'uomo. Allontanare gli animali dai ricoveri prima di procedere alla disinfestazione. Il prodotto non va usato per uso umano. Contiene inibitore della colinesterasi. I sintomi di intossicazione sono: nausea, vomito, diarrea, scialorrea, dispnea. L'antidoto è l'atropina solfato. Acari “Gli acari sono sicuramente la prima causa di allergia nel mondo. In Italia il 20 per cento della popolazione ha una sensibilizzazione allergica, e il 5-7 agli acari. I più numerosi nella polvere di casa, sono due specie di acari, i dermatophagoides pteronissinus e i farinae. In casa si annidano di solito nei materassi, dentro i divani, sulla moquette. L’allergene si trova nelle feci dell’acaro (si tratta di una proteina intestinale che serve a fargli digerire quello che mangia) che essendo più piccole vengono respirate. I periodi nei quali si riproducono con più facilità sono quelli nei quali, in casa, c’è più caldo e più umidità. Gli acari producono tre ordini di reazioni. La rinite allergica (la più comune), l’asma e infine, soprattutto nei bambini, un’allergia cutanea, la dermatite atopica. Si può intervenire con tre mezzi. Innanzitutto, la bonifica ambientale. Quindi una serie di interventi volti a ridurre il numero degli acari presenti in casa. Racchiudere materasso e cuscini nelle fodere anti-acaro. Il cotone, la lana, hanno una struttura porosa che li fa passare. In farmacia, si trovano vari materiali, da quelli più costosi come il goretex. Nella bonifica ambientale rientrano anche l’eliminazione dei peluche, ricettacoli di acari, e dei tappeti. Quanto alla moquette, adesso si è un po’ meno drastici sulla necessità di rimuoverla. Ma si consiglia l’uso di aspirapolvere dotati del particolare filtro Hepa”. Obiettivi della profilassi ambientale Con opportuni interventi sull'ambiente (profilassi ambientale) è possibile: • • • • • • ridurre, nelle persone allergiche, la gravità della sintomatologia, il consumo di farmaci e la necessità di frequenti ricoveri in ospedale; prevenire la comparsa di malattie allergiche; ostacolare la comparsa di asma nei bambini che hanno eczema ed allergia alimentare e che sono quindi ad alto rischio di successivo sviluppo di malattie allergiche dell'apparato respiratorio; fare regredire la sensibilità agli allergeni ed i sintomi da allergia; diminuire il rischio di sviluppare allergia a più sostanze, fenomeno che comporta lo sviluppo di sintomi più gravi; prevenire la comparsa di malattie allergiche nei figli delle persone allergiche. Acari e bonifica ambientale • • • • • • • • • Usare coprimaterassi e copricuscini in materiale impermeabile agli allergeni, ma traspirante. Nessun materasso è da considerarsi privo di allergeni e anche quelli in lattice contengono acari al contrario di quanto comunemente ritenuto. Coperte e sopraccoperte devono essere lavate frequentemente e messe ad arieggiare tutti i giorni. Anche le lenzuola devono essere lavate spesso in acqua molto calda (a 55-60°C). Tende e tappeti devono essere di cotone o tessuto sintetico e vanno lavati frequentemente. Il pavimento deve essere facilmente pulibile Tenere pochi giocattoli, libri, giornalini e soprammobili vari e evitare i giocattoli di peluche Per le pulizie domestiche usare un aspirapolvere elettrico adeguato, dotato di filtri ad alta efficienza, e panni umidi Il sistema di riscaldamento può essere fonte di abbondante polvere: pulire attentamente i termosifoni. Nelle case fornite di aria condizionata l'applicazione di filtri può diminuire la concentrazione allergenica. Nelle case umide o in periodi di umidità elevata far funzionare un deumidificatore. Gli irritanti respiratori come i detergenti per la casa, i cosmetici profumati e i prodotti di pulizia, i colori e le vernici fresche devono essere evitati o confinati . Non esporre il bambino al fumo della sigaretta, sia attivo che passivo: chi è esposto al fumo passivo presenta infatti un rischio aumentato di due - tre volte di sviluppare malattie allergiche rispetto a chi non è esposto. Pediculosi (1) • • • • • In Italia è stato osservato un incremento del numero di casi di pediculosi (Pediculus capitis), che colpisce innanzitutto i bambini, con focolai epidemici nelle comunità scolastiche. Il numero di casi riportati, che sottostima di molto il numero reale, è passato da 3 449 nel 1990 a 4 907 (in 1 009 focolai) nel 1999. La pediculosi è causata da un piccolissimo parassita, lungo 2-3 mm, che vive esclusivamente sulla testa dell’uomo e si nutre del suo sangue. La femmina deposita ogni giorno 8-10 uova (lendini), che si fissano saldamente ai capelli per mezzo di una sostanza collosa. Da queste, nel giro di circa 20 giorni, nasceranno i parassiti adulti. Al di fuori del proprio ambiente, cioè la testa dell’uomo, il pidocchio sopravvive solo 1 o 2 giorni. La pediculosi non è segno di cattiva igiene e colpisce persone di qualsiasi strato sociale. Il contagio avviene attraverso il contatto da persona a persona o, più difficilmente, attraverso veicoli di vario genere, come pettini, spazzole, cappelli, biancheria del letto. È questo il motivo per cui la diffusione all’interno del nucleo familiare e delle comunità scolastiche avviene con molta frequenza. Pediculosi (2) • • • • • Quando un bambino ha l’infestazione, bisogna avviare il trattamento, controllare gli altri membri della famiglia e, se necessario, trattarli. I prodotti più efficaci sono shampoo, lozioni e gel a base di piretrina, piretroidi, permetrina o malathion,che si trovano normalmente in farmacia. Talvolta, si ottiene una maggiore efficacia ripetendo l’applicazione dopo 7-10 giorni se ci sono ancora lendini adese ai capelli e prossime al cuoio capelluto. Pettini e spazzole dovrebbero essere lavati con acqua calda, aggiungendo eventualmente shampoo antiparassitario, e lasciati a bagno in una bacinella. Per sicurezza, lenzuola, federe, asciugamani o quant’altro possa essere venuto a contatto con i parassiti o con le loro uova, dovrebbero essere passati in lavatrice, utilizzando il ciclo a 60°C. Nell’ambiente domestico o scolastico bisogna effettuare le normali pulizie quotidiane. Non è necessario, anzi può essere nocivo, usare insetticidi negli ambienti per eliminare i pidocchi. Al contrario, il taglio dei capelli e gli shampoo antiparassitari non servono a impedire il contagio e non vanno usati a scopo preventivo. Trattamento Il prodotto di prima scelta è attualmente la permetrina 1%, disponibile in forma di crema che va applicata dopo lo shampoo e risciacquata dopo dieci minuti. Si tratta di un piretroide sintetico che, al contrario delle piretrine naturali, (così chiamate perché estratte dal crisantemo) non causa reazioni allergiche in persone con ipersensibilità al crisantemo e possiede un’azione residua in grado di uccidere le ninfe che emergono dal 20-30% delle uova non uccise dal trattamento. E’ comunque consigliata una seconda applicazione 7-10 giorni dopo la prima. E’ stata segnalata resistenza alla permetrina nei paesi anglosassoni, tuttavia la prevalenza di tale fenomeno non è nota. Un trattamento di seconda scelta, da utilizzare solo nei casi in cui è sospettata una resistenza alla permetrina o alle piretrine, è il malathion 0.5% ; si tratta di un’insetticida organofosforico (inibitore della colinesterasi), disponibile sotto forma di lozione applicata sulla capigliatura asciutta per 10 minuti, seguita da un lavaggio con un normale shampoo. Il malathion è sia pediculocida che ovicida. E’ segnalata grave depressione respiratoria in seguito alla sua ingestione accidentale. In commercio, come accennato, sono disponibili le piretrine di origine vegetale. Sono neurotossiche nei confronti di P. capitis, mentre la loro tossicità nei confronti dei mammiferi è molto bassa. Come già detto, sono controindicate negli allergici al crisantemo. Aftir gel • • L'Aftir gel è un Presidio Medico che esplica un'azione rapida contro la pediculosi (infestazioni da pidocchi della testa e del pube); l'Aftir è rapidamente attivo anche contro le uova (lendini). Si applica sulla capigliatura asciutta (o sulle altre zone pilifere) ove si lascia per circa 10 minuti. Eseguire successivamente uno shampoo ed un accurato risciacquo. 100 grammi contengono: Malathion (0,0-dimetilditiofosfato del dietilmercaptosuccinato) g 0,5. Eccipienti: Glicole propilenico g 97,5. Carbopol 940 (carbossipolimetilene) g 2. Dopo il trattamento cambiare la biancheria personale e del letto per evitare la reinfestazione (la biancheria può essere disinfestata con l'Aftir opportunamente disciolto con un po' d'acqua). Mediker • • Mediker a.p. agisce rispettando il delicato equilibrio biologico del capello. L'azione di Mediker a.p. non solo elimina i pidocchi e le larve, ma sopprime anche la materia vitale all'interno del guscio protettivo delle uova (lendini). Al lavaggio segue una sensazione di sollievo in quanto cessa lo stimolo allergico causato dalle punture dei pidocchi durante la loro funzione nutritiva. Composizione:D-Phenotrin 0,23 G., Tensioattivi Anionici, Tensioattivi Non Ionici, Acido Acetico. Etere Tricloroidrossidifenilico, Acido Deidroacetico E 2-Fenossietanolo (Conservanti), Acqua Demin. Q.b. a 100 ml. Come si previene • • • • E’ impossibile prevenire completamente le infestazioni del pidocchio dei capelli. E’ assolutamente scorretto l’uso a scopo preventivo dei prodotti utilizzati nel trattamento della pediculosi: si tratta di una pratica inutile e dannosa. Gli studi epidemiologici evidenziano inoltre che lo screening (controllo delle teste) in ambito scolastico non è utile. Al contrario, altri studi evidenziano l’utilità dell’educazione dei genitori al riconoscimento e trattamento della pediculosi. La misura più importante è quindi il controllo settimanale della testa da parte dei genitori anche sui figli senza sintomi, al fine di una precoce identificazione dei casi di infestazione. Come scoprirli • • • • • • • • • • Passo n.1 Usando un pettine, applicate un qualsiasi tipo di balsamo per capelli su capelli asciutti e spazzolati (senza nodi). Questo stordisce i pidocchi e rende loro difficile l’aggrapparsi ai capelli o il correre in giro. Passo n.2 A questo punto, pettinate sezioni dei capelli con un pettine a denti stretti per pidocchi da testa. Passo n.3 Sfregate il balsamo per capelli dal pettine su un tovagliolo di carta o carta velina. Passo n.4 Controllate il pettine e la carta usata per pidocchi e uova. Passo n.5 Pettinate di nuovo tutte le parti del capo almeno 4 o 5 volte. Se trovate pidocchi o uova, i capelli del bambino dovrebbero essere trattati. Se vostro figlio è stato recentemente sottoposto a trattamento e voi avete trovato solo uova vuote e dischiuse, forse non occorrerà ripetere il trattamento dato che le uova vuote potrebbero . Le uova dei pidocchi della testa • • • Le uova dei pidocchi sono piccole (la grandezza della testina di uno spillo) e ovali. Un uovo vivo ‘esplode’ se schiacciato tra le unghie. Le uova morte hanno gli orli corrugati e le uova dischiuse assomigliano a piccolissime uova bollite con la parte superiore rimossa. Per un trattamento ottimale rimuovete tutte le uova che potete. Lotta alle larve di zanzare • • • La lotta alle larve è il mezzo principale, anche se richiede l’intervento su un vasto comprensorio. Per questo motivo solo un intervento pubblico è possibile. Vengono suggerite tre fasi: censimento: devono essere individuati i focolai larvali • • controllo: i focolai vengono tenuti sotto osservazione regolarmente per verificarne la consistenza, i cambiamenti e principalmente lo stadio delle larve per ottimizzare il momento utile al trattamento, in base ai diversi p.a. trattamento: – il prodotto più utilizzato sulle grandi superfici è il Bacillus thuringiensis v. isr. – in casi di acque putride o contenenti molta sostanza organica, intervenire con altri prodotti ( es. temephos, chlorpyryfos, deltametrina ecc.) Lotta ai roditori I roditori ricercano il cibo soprattutto di notte, sgocciolano continuamente urina per tracciare il percorso di ritorno alle tane e rilasciano sugli alimenti e negli ambienti anche escrementi e peli (che vanno ricercati lungo le pareti perché i roditori non attraversano mai i locali, ma corrono lungo le pareti). Possono causare diverse malattie tramite il contatto con i loro escrementi o i loro parassiti. Trappole meccaniche o tavolette con vischio. Sono entrambe un buon mezzo di lotta per il topolino domestico. Il vantaggio principale in questo programma di controllo della infestazione, deriva da: 1) sicurezza perché non ci sono veleni 2) rapidità dei risultati nel caso di basse infestazioni 3) possibilità di verificare l’effettiva eliminazione 4) nessun rischio di cattivi odori La lotta ai ratti Per i ratti l’utilizzo di trappole non sempre è efficace. I veleni ad azione rapida, "fulminanti" (fosfuro di zinco, arsenico, ecc) sono meno efficaci perché le esche vengono assaggiate prima dagli individui più deboli o malati e solo in caso di sopravvivenza prolungata il resto della colonia le consuma. Sono da preferirsi perciò i veleni ad azione lenta (anticoagulanti) che uccidono dopo diverso tempo rendendo impossibile il collegamento con le esche mangiate, inoltre questi provocano sete e senso di soffocamento, quindi il roditore muore all'aperto in cerca di acqua e non allarma la colonia. L’habitat è diverso: nei sottotetti il ratto nero può essere attirato con esche a base di cereali o frutta conciata con sostanze contenenti anticoagulanti. Il ratto delle fogne negli scantinati può essere attratto con sfarinati, cereali in fiocchi, esche in bocconi comunque avvelenate con le stesse sostanze. DERATTIZZANTI CLORODEX FACORAT RODEX Bocconcini esca fresca Clorofacinone 0,005 Miscela di cereali in bustine Zollette paraffinate Bocconcini esca fresca Brodifacoum 0,005 Miscela sfusa di cereali Miscela di cereali in bustine Cubetti paraffinati Micropellets Miscela di cereali in bustine Warfarin 0,025 Sulfochinossalina 0,500 Tartaro emetico 0,200 Dose multipla Ratti Dose singola Topi e ratti Dose multipla Ratti Consumo di pesticidi Tossici in casa e sul lavoro Ogni sostanza può essere velenosa, se viene assunta in quantità eccessive. Le sostanze pericolose sono numerose, in casa e nei diversi posti di lavoro: • Detergenti per bucato, lavastoviglie, pavimenti, abiti, scarichi di lavandini. • Medicinali, cosmetici. • Alcoolici, articoli da fumo, petrolio da illuminazione, piante velenose. • Colori e vernici, detergenti per pennelli, diluenti, colle, decapanti. Acido per batterie, acido fluoridrico, benzina, prodotti antiruggine, antigelo, ossido di carbonio. • Diserbanti, concimi, insetticidi, prodotti derattizzanti, liquidi accendifuoco. • Materiali da costruzione, cemento, adesivi e indurenti.
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