Vincenzo De Simone - Museo Civico di Roccarainola

Vincenzo De Simone
(note a margine)
Pro Loco di Roccarainola
[email protected]
+39 345 2726897
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Nato - Vincenzo De Simone
Mostra personale - Da Sabato 11 ottobre 2014 a Sabato 18 ottobre 2014 Area24SPACE | Napoli
La galleria area24 space di Napoli, in collaborazione con dispari&dispari project, Museo Civico e Assessorato
alla Cultura del Comune di Roccarainola, promuove "Nato", un progetto di Vincenzo De Simone per nasce
per rappresentare la fratellanza dell'arte con la medicina.
L'obiettivo è quello di mettere in mostra il risultato della cura dell'arte e dell'anima. Una seconda vita reale
che si riflette nel connubio arte-medicina che assurge ai valori più alti dei loro canoni estetici. Quindi arte
come terapia dello spirito.
L'evento prevede la presentazione di una cartella (edizione dispari&dispari project, 100 esemplari)
contenente uno scritto di Antonio Ascione, una poesia di Giovanni De Simone, un collage originale di
Vincenzo De Simone, una stampa fotografica di Dario Lasagni ed una stampa fotografica di Giovanni
Ruggiero.
Saranno, inoltre, esposte dodici tele di piccolo formato dal ciclo "Le mie ferite", sarà proiettato il video
"Morire d'amore per vivere d'amore" e si terrà una performance di Antonio Ascione, Vincenzo De Simone e
Giovanni Ruggiero.
Vincenzo De Simone, nato a Roccarainola (Napoli) nel 1939, è pittore, scultore e performer. Padre della
"pittura a-pittura": epifania di figurazioni della tela vergine ottenute senza alcun pigmento di colore. Una
ricerca, la sua, mirata a fare arte tramite l'interazione tra luce e materia. Fondatore di "teatro contadino",
presentato nella sezione italiana e svizzera della biennale di Venezia del 1976. È un artista che procede per
cicli senza costringersi in scelte immutabili di tecniche e di stile. La sua poetica non affonda le radici in
questi assiomi. Tutto il suo lavoro mira alla promozione di occasioni sempre diverse al fine di illustrare un
unico pensiero: arte-vita.
Programma
Inaugurazione 11 ottobre 2014, ore 18. 00
Interventi di: Antonio Ascione (epatologo) - Enzo Battarra (dermatologo e critico d'arte)
Saluti di: Raffaele De Simone (sindaco del comune di Roccarainola).
L'evento prevede:
 la presentazione di una cartella (in 100 esemplari) contenente: uno scritto di Antonio Ascione - una
poesia di Giovanni De Simone - un collage originale di Vincenzo De Simone - una stampa fotografica
di Dario Lasagni e una stampa fotografica di Giovanni Ruggiero - edizione dispari&dispari project. (Il
ricavato della vendita della cartella sarà devoluto in beneficenza)
 l’esposizione di 12 tele di piccolo formato dal ciclo "le mie ferite"
 la performance: Antonio Ascione - Vincenzo De Simone - Giovanni Ruggiero.
 la proiezione video " morire d'amore per vivere d'amore".
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Vincenzo De Simone (Roccarainola Napoli 1939)
Seguiti gli studi artistici a Napoli, nel 1964 si trasferisce a Bormio.
Nel 1974 Espone con Lucio Fontana alla Galleria StudiA di Milano le sue opere di "Pittura/a-pittura" nelle
quali già si delinea la sua tendenza ad uscire dal quadro mostrata più esplicitamente dall'esperienza del
"teatro contadino" avviata nello stesso anno, tornato a Roccarainola, coinvolgendo alunni e genitori della
scuola media di Cicciano, presso Napoli.
Comincia così la sua ricerca sul recupero dei valori originari, sociali ed antropologici della sua terra, ed
insieme universali, di una civiltà contadina già allora a margine del progresso.
Partecipa alla Biennale di Venezia del1976 (padiglione Italiano e Svizzero)
Strumenti contadini come i "Nodi" entrano fisicamente nel quadro tra il 1977 ed il 1979.
Sono degli anni ottanta i cicli visionari di opere pittoriche o gessetti di carattere narrativo pullulanti di figure
d'ispirazione greco-italica e medioevale.
Nel 1988 espone al Kunstmuseum di Berna l'installazione " Bauern, Heilige und Teufel".
Nel 1998 antologia a Marigliano dal titolo "ideologia del sociale".
Nel 2003 espone al Museo Magi900 "Le vie del bianco". S'intendono "Le vie del bianco" nelle sue opere.
Comprendono un'arco di tempo di 40 anni.
Nelle opere più recenti la ripresa della "pittura/a-pittura "; Il ciclo " Secundum lumen è una galleria di
ritratti di uomini illustri, di amici e di gente comune.
Dell'attuale ciclo " Secundum lumen", De Simone testimonia: " La pittura in quanto tale non m'interessa
più. Io miro ad un accadimento in campo; cerco una strada diversa, il riflesso di una vita interiore. La pittura
è e si ferma in superficie, io cerco di andare oltre".
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Una chiacchierata fra concittadini con il Prof. Vincenzo De Simone, artista-pittore di Roccarainola.
di Massimo Parisi
Prof. De Simone, che cosa è l’Arte per lei?
L’arte è la gioia di inventare. Le mie parole chiave sono: Né cercare né trovare: inventare. Essa è una
convenzione linguistica, un codice che è funzione della comunicazione. L’importante non è il codice, ma la
comunicazione e il modo con cui si perviene ad essa.
Da quanti anni manca da Roccarainola?
Da circa 4 anni. Esattamente da quado sono partito per il mio viaggio all’inferno, dove ho incontrato la
morte, morte che mi ha primo sedotto e poi abbandonato ( per mia fortuna). Sono un miracolato. Ho
sconfitto il cancro al fegato.
Perché’ la scelta di andare a vivere lontano da Roccarainola?
Non è stata una scelta. Ho un figlio autistico, Giovanni (mio chiodo fisso nel cuore e nella mente e mio
maestro di vita). Mi trovo a Reggio Emilia per lui. Reggio Emilia è all’avanguardia per i servizi alla persona.
Sente il desiderio di ritornare? e la mancanza della sua terra?
Solo nostalgia. In particolare per “Teatro Contadino2 ( un laboratorio che attraverso l’eccellenza della
didattica estetica, mira a un possesso totale della realtà dell’arte Sub Specie Aestheticitatis).
Un ritorno? ...impossibile per tante ragioni. Ne cito 2 tanto per fare un esempio: Giovanni e il mio Lavoro.
Di cosa si occupa adesso? Che lavoro svolge?
Ho sempre fatto arte sin da bambino e continuo a farlo. Dopo l’invenzione della “pittura a-pittura, epifania
di figurazioni sulla tela ottenute senza la presenza di alcun pigmento di colore, sto sperimentando, nuove
tecniche mirate a fare arte tramite le interazioni tra luce e materia.
Sto lavorando su tre progetti
contemporaneamente:
a. “L’arte e la vita nelle mani”. Un lavoro a 4 mani in con collaborazione con il prof Umberto Cillo,
chirurgo.
b. “machere e suture”. Un lavoro a 4 mani con un chirurgo dermatologo (anonimo).
c. Installazione e video.
d. “ospedale ad arte-arte dell’ ospedale. Il progetto è mirato alla cura del corpo senza dimenticare
l’anima.
I suoi ultimi capolavori? La sua ultima mostra?
La mia ultima mostra/performance è del 2010. “Morire d’amore per vivere d’amore”. Essa è la nuova
strada dell’esperienza che ho percorso dentro il “teatro-morte”. Morte che ho vissuto, sofferto ma che, per
amore è (diventa) continuazione della vita.
Ritornerebbe a Roccarainola per una mostra della sua biografia e delle sue opere?
Un ritorno a Roccarainola? Lasciare Giovanni, il mio lavoro, i miei figli, i miei nipoti…impossibile. Una mia
mostra a Rocca? Troppo ostacoli da superare. I miei galleristi, il mio biografo e consigliere, i mei impegni, i
costi, l’assicurazione e quanto altro. La vedo molto difficile. Un incontro, forse, lo farei con piacere. Un
domani, se avrò le garanzie necessarie è mia intenzione fare una donazione, parte in comodato d’uso per
20 anni rinnovabile.
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Come trova Roccarainola rispetto a quando l’ha lasciata?
Roccarainola, come tutto l’agro nolano, è oggi un disastro sia dal punto di vista fisico/ambientale che dal
punto di vista sociale. Sento, però, un certo profumo di cambiamento, di grande attivismo e di
“partecipazione” da parte della nuova generazione. Almeno in essa c’è il risveglio della “coscienza” e della
“azione”. La speranza non è morta.
Ha qualche idea da suggerire alla nuova Amministrazione Comunale appena insediata?
Una maggiore attenzione al problema ambientale diventa sempre di più una necessità di sopravvivenza del
territorio. E non solo rocchese. E’ ora di dire basta agli “abbellimenti” di facciata.
Oggi non abbiamo bisogno di monumenti ma di monumenti da vivere, di cose reali vicine alla necessità
della gente. Bisogna partire dalla identità culturale del territorio, mettere in evidenza i bisogni fondamentali
delle persone che vi sono, rendere chiaro il rapporto tra il “particolare contesto” e le coordinate di una
nuova politica del fare “universale”.
Augura a qualche giovane di Roccarainola di intraprendere la strada dell’Arte?
Di vero cuore. Le potenzialità non mancano. Sasso ha un giovane artista che io stimo.
Quale sua opera rappresenta Roccarainola?
3 dei miei 12 cicli portano il “segnale” Roccarainola:
a. Contadini, santi e diavoli. Una grande installazione esposta al Kunstmusem di Berna con la
collaborazione del Comune di Roccarainola (approvata dal consiglio con un solo voto contrario).
b. Nodi. Una serie di lavori realizzati con reperti della campagna rocchese.
c. Non c’è grano da battere. Ciclo di lavori ispirati alla raccolta del grano del nostro territorio.
Per saperne di più:
www.vincenzodesimone.it
Wikipedia- Vincenzo De Simone (pittore)
Wikipedia- Utente: Vincenzo De Simone/Sandbox
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