Inverter di stringa Danfoss FLX per impianti fotovoltaici

MAKING MODERN LIVING POSSIBLE
Danfoss Solar Inverters
Concept Paper
Inverter di stringa Danfoss FLX
per impianti fotovoltaici
Danfoss Solar Inverters A/S | Concept Paper | edizione 1 | febbraio 2014
1.
Introduzione
Questo documento intende descrivere i vantaggi apportati dall’utilizzo degli inverter di stringa in impianti fotovoltaici di
grossa taglia. Tali benefici vengono illustrati attraverso l’analisi dettagliata di diversi impianti da 15 MVA, tutti costituiti da
• 10 campi FV
• 10 trasformatori individuali da 1.5 MVA
• 10 gruppi da 88-90 inverter FLX Pro 17
Perché scegliere gli inverter di
stringa?
Sotto un certo aspetto, gli inverter di
stringa più evoluti offrono gli stessi
vantaggi dei centrali, come l’elevata
tensione CC e l’uscita trifase. Tuttavia gli impianti realizzati con questa
tecnica assicurano minori perdite
dovute ai cavi sia in CA sia in CC e un
rendimento più elevato. Inoltre gli
inverter FLX godono di un’efficienza
molto alta e di un inseguimento MPP
accurato e preciso. Una delle caratteristiche principali della gamma FLX
è il gran numero di MPPT. Insieme
alla funzione Advanced PV Sweep
integrata nell’inverter, i 3 MPPT di
ciascuna unità garantiscono che
venga utilizzato tutto il potenziale dei
pannelli. Questo aspetto è particolarmente importante in situazioni in cui
lo spazio a disposizione è un fattore
limitante poiché i molteplici MPPT
permettono di accettare situazioni
di ombreggiamento, mantenendo le
2 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
perdite ad un livello minimo.
Le perdite provocate dai momenti
in cui parte dell’impianto è in ombra
sono infatti compensate dalla possibilità di installare un maggior numero di
pannelli nello spazio a disposizione.
Negli FLX i quadri di stringa e le
funzioni per il monitoraggio tramite
FTP di tutto l’impianto o delle singole
stringhe sono integrati nell’inverter;
di conseguenza il cablaggio risulta
più semplice e si evitano potenziali
problemi di compatibilità.
Poiché gli inverter prevedono una
tensione CA standard, è possibile utilizzare comuni trasformatori compatti.
Gli inverter FLX hanno un peso contenuto e sono quindi facili e veloci
da installare. Inoltre, grazie al peso ridotto, è possibile montare gli inverter
sulle strutture di supporto dei moduli,
sfruttando al meglio lo spazio a disposizione e assicurando una minima
protezione dagli eventi atmosferici.
Allo stesso modo, i trasformatori possono essere sistemati tra le strutture
di supporto con un impatto minimo.
Infine non bisogna dimenticare che,
trattandosi di componenti standard,
i trasformatori di questo tipo e gli
inverter di stringa non prevedono
tempi di consegna molto lunghi.
Per l’installazione, la manutenzione o
la sostituzione degli inverter di stringa
non è necessario nessun training
specifico. Se non è richiesta una
protezione contro le sovratensioni, si
può decidere di non montare i quadri
di stringa sul lato CC, evitandone così
anche la manutenzione.
Quale inverter utilizzare?
Per trovare la soluzione più idonea ad
ogni progetto, bisognerebbe sempre
considerare sia la soluzione di stringa
sia quella centralizzata. Danfoss è a
disposizione per fornire le analisi più
dettagliate.
2.
La scelta ottimale
Progettazione dell’impianto
Durante la fase di progettazione di un
impianto FV, l’obiettivo da raggiungere
è un elevato ritorno dell’investimento
(ROI) ed un costo dell’energia contenuto (LCoE). Per raggiungere questi
risultati, è necessario utilizzare inverter
e trasformatori di media tensione con
un’efficienza ottimale, cercando di limitare le perdite dovute ai cablaggi e agli
ombreggiamenti, oltre a impostare un
sistema di monitoraggio dettagliato.
Allo stesso tempo, bisogna contenere
il più possibile i costi di progettazione,
dei materiali e dell’ installazione.
Vantaggi lato CC
A seconda della tipologia e della location dell’impianto, l’elevato intervallo
di tensione in ingresso degli inverter
FLX (1000 VCC) permette di realizzare
stringhe molto lunghe, arrivando fino
a 23-25 moduli cristallini standard da
60 celle.
Se il progetto non richiede una protezione esterna contro le sovratensioni
sul lato CC, si possono evitare i quadri
di stringa, collegando direttamente
i cavi CC dalla stringa dei moduli
all’inverter. Utilizzando moduli da 260
Wp, con questo layout si raggiungono
valori Ppv / Pinverter di 1.15 per l’FLX
Pro 17 e 1.3 per l’FLX Pro 15 rispettivamente.
Strutture di supporto
1
2
3
MPPT
Inverter
Figura 1. Collegamento dei moduli considerando pannelli in silicio cristallino
Ciascuna stringa è collegata ad un MPPT indipendente
Per stringhe molto lunghe, la tensione
di stringa alla NOCT (Normal Operating Cell Temperature) è di solito di
circa 700V. I valori di efficienza più alti
si raggiungono quando VMPP è intorno
ai 700 V, quindi in condizioni di lavoro
normali si arriva ai livelli di efficienza
più elevati.
Inoltre, operando con una tensione
così alta, si riescono a ridurre notevolmente le perdite dai cavi CC.
L’inseguimento MPP individuale e il
monitoraggio di ogni singola stringa
(due tra i principali vantaggi degli
inverter di stringa) assicurano la massima resa, grazie alle minori perdite
per mismatch. Se per ogni struttura di
supporto ciascuna stringa di moduli è
collegata al proprio inseguitore MPP e
se la funzione di scansione fotovoltaica (PV Sweep) è attivata, si riducono
sensibilmente le perdite dovute a
ombreggiamento parziale, neve o
nuvole. Persino nel caso in cui una
stringa si scolleghi per irraggiamento
insufficiente, l’altra stringa continuerà
a produrre.
Figura 2. Situazioni di ombreggiamento sui moduli
Poiché ogni stringa ha un proprio MPPT, l’ombreggiamento causato dalla schiera di moduli anteriore influenzerà soltanto una parte della schiera posteriore.
Man mano che il sole compie il suo itinerario nel cielo, le stringhe lavorano in modo ottimale senza essere influenzate dalla situazione delle altre stringhe collegate all’inverter.
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 3
2.
Vantaggi lato CA
da esterno. La posizione migliore per
montare entrambi è dietro ai moduli,
sul retro delle strutture di supporto,
che possono sostenere il peso extra
senza problemi. Questa soluzione non
Grazie al grado di protezione IP65, gli
inverter FLX possono essere installati
all’esterno. Anche i quadri di parallelo
possono essere dotati di un involucro
11 x FLX Pro 17
richiede maggior lavoro sul campo,
risultando quindi molto conveniente. Per maggiori dettagli in merito ai
quadri di parallelo, si suggerisce di
contattare Danfoss Solar Inverters.
11 x FLX Pro 17
Quadri di
parallelo
11 x FLX Pro 17 inverters
11 x FLX Pro 17
TRASFORMATORE
1.5 MVA
11 x FLX Pro 17 inverters
11 x FLX Pro 17
Quadri di
parallelo
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
Figura 3. Posizione degli inverter e dei quadri di parallelo
Vantaggi del trasformatore
A seconda delle caratteristiche del
progetto, si può scegliere uno o più
trasformatori nelle seguenti taglie: 1
MVA, 1.25 MVA e 1.5 MVA/1.6 MVA.
Optando per la soluzione di stringa, si
possono acquistare trasformatori con
tensione standard BT, che sono quelli
più comuni e più facilmente reperibili.
Per questo genere di layout si consiglia di utilizzare trasformatori compatti, montati su pedana. Normalmente
includono:
• Protezione da cortocircuito/ sovratensione con fusibili sul lato BT
• Transformatore
• Commutatore AT.
In alcuni casi includono anche la protezione da sovratensione sul lato BT.
Grazie alle dimensioni compatte ed al
peso contenuto, questi trasformatori
si possono trasportare senza difficoltà, utilizzando piccoli camion e gru
per l’installazione. L’accesso al sito è
semplice, senza la necessità di grandi
strade di accesso o spazi particolari
per l’installazione. Inoltre il lavoro
richiesto per l’installazione è ridotto al
minimo. Per maggiori informazioni, si
consiglia di contattare Danfoss Solar
Inverters.
struttura di supporto, con un minimo
ombreggiamento.
Superficie da occupare
Sistema di monitoraggio
Il miglior sfruttamento della superficie
a disposizione deriva anche dal fatto
che non serve spazio per gli inverter e
per i quadri di parallelo, visto che entrambi possono essere montati sulla
stessa struttura di supporto dei moduli.
Il trasformatore può essere sistemato
nelle vie N-S o E-O, oppure nello spazio
che rimane dalla rimozione di una
I dati possono anche essere esportati
in diversi formati o utilizzati per elaborare analisi e comparazioni.
Si accede a tutti i parametri individuali
e cumulativi dell’impianto attraverso l’inverter master, che può essere
collegato fino a 99 inverter follower.
L’inverter master è anche l’unità da
I molteplici MPPT e la funzione PV
Sweep presenti nella gamma FLX
sono particolarmente efficaci per limitare le perdite dovute al parziale ombreggiamento. Se si adottano anche
scelte strategiche come la riduzione
dell’angolo di tilt o l’uso di strutture
che possano ospitare più moduli, si
riescono ad ottenere risultati ancora
migliori in termini di ombreggiamento e/o distanza tra le strutture di
supporto. Di conseguenza, si sfrutta al
massimo l’area disponibile e si tengono bassi i costi fissi (affitto del terreno,
recinzione, scavi, cablaggio, sistema di
sorveglianza, ecc.).
Tutti gli inverter della gamma FLX
includono una soluzione per il monitoraggio che permette di contenere i
costi dell’impianto.
L’interfaccia web offre la possibilità di
controllare o cambiare:
• Impostazione inverter/impianto
• Stato dell’impianto, di un gruppo
di inverter o di un singolo inverter
(con dettaglio fino alla singola stringa da 5kW o inferiore)
• Grafici e curve (energia prodotta,
CO2 risparmiata, ecc.)
• Impostazione della comunicazione
(SMS tramite GSM o archivio dati
online tramite FTP) e servizi ausiliari
• Selezione dinamica della lingua
Nota: Si può arrivare ad usare una struttura 6H con un tilt di 15°. L’altezza totale della struttura sarebbe comunque inferiore a 2,1 m.
1)
4 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
cui vengono impostati e controllati i
parametri per la gestione della rete.
Ciò significa che è possibile monitorare, controllare e gestire sotto-impianti
di taglia fino a 1,7 MVA utilizzando un
solo inverter master. I benefici che ne
derivano sono una maggiore semplicità di gestione e costi hardware
ridotti per le operazioni di monitoraggio. Il singolo punto di accesso
semplifica anche le procedure di
manutenzione e aggiornamento del
software, le modifiche della configurazione, l’analisi dei guasti da remoto, la replica delle impostazioni dal
master ai follower, ecc.
Gli inverter FLX hanno una capacità
di archivio dei dati molto elevata (34
giorni a intervalli di caricamento di 10
minuti). Gli intervalli possono essere modificati (ogni minuto, ogni 10
minuti oppure ogni ora). Per accedere
all’inverter si può usare un browser
web tramite connessione LAN , sia
in locale che da remoto. L’accesso
da remoto richiede la connessione
a internet attraverso un tunnel VPN
tramite un router. Per ottenere delle
buone prestazioni, negli impianti di
grossa taglia si consiglia di utilizzare
router/switch professionali.
Per maggiori dettagli, fare riferimento al documento “Application
guide about Networks with FLX Pro
inverters”.
I dati per la supervisione dell’impianto
possono essere trasmessi al portale
Danfoss CLX Portal o ad un servizio
fornito da terzi tramite la funzione
FTP integrata. Poiché per alimentare
gli switch o i router bastano piccole
quantità di energia (<20 W), è possibile attingere dal lato BT del trasformatore.
Nel caso in cui il trasformatore si
scolleghi e gli switch o iI router si
spengano, i dati dell’inverter verranno
rilevati dal logger integrato nell’unità
una volta ripresa l’alimentazione.
Se gli inverter vengono sistemati in
2)
posizione centrale vicino al trasformatore, risulta molto semplice collegare
i cavi per la trasmissione dei dati. Gli
inverter possono essere collegati in
daisy-chain usando un cavo standard
Cat 5. Il cavo può essere collegato
direttamente all’inverter con le viti o
tramite soluzioni prefabbricate con
connettori RJ-45. Quando gli inverter
si trovano in una posizione meno centrale, è possibile installare degli switch
tra gruppi di inverter oppure, se è
necessario coprire grandi distanze,
servirsi di cavi in fibra ottica.
Per tutte le stringhe fino a 5 kW è possibile monitorare corrente e tensione
MPP individualmente, riuscendo a rilevare con precisione eventuali errori
senza nessun dispositivo aggiuntivo.
Layout dell’impianto
Nel caso di grandi centrali, non è
mai semplice determinare il layout
ideale. La forma più indicata (che fa
risparmiare sul cablaggio) può essere
quadrata, rettangolare o irregolare,
a seconda delle caratteristiche del
terreno. Bisogna anche prendere in
considerazione fattori come il numero
di moduli su ciascuna struttura, la
quantità di moduli in ogni stringa,
l’orientamento dei pannelli (orizzontale o verticale), ecc. Poiché non esiste
una regola generale, ogni caso dovrà
essere considerato singolarmente.
Trasformatore
Per stabilire la location ottimale del
trasformatore si possono seguire metodi diversi: può essere installato nelle
vie N-S o E-O oppure nello spazio che
rimane dalla rimozione di una struttura di supporto. Oltre ai fattori descritti
in precedenza, la scelta dipenderà
dalla taglia del campo FV e dai costi
fissi per la costruzione delle vie di
collegamento.
Collocazione degli inverter e
dei quadri di parallelo
Per scegliere l’ubicazione degli inverter
e dei quadri di parallelo si possono
seguire due metodi diversi.
Come per il layout, non esistendo una
regola generale, bisogna considerare
ogni impianto valutando caso per caso.
1) Inverter e quadri di parallelo
collocati in posizione centrale
Nelle figure 4 e 5, gli inverter e i
quadri di parallelo sono posizionati in
prossimità del trasformatore. In questo caso è possibile sfruttare i limiti
elevati della tensione CC, in modo
da ottenere stringhe più lunghe e
ridurre le perdite di distribuzione.
Grazie alle distanze ridotte, si riescono
a contenere anche i costi e le perdite
per il cablaggio in CA. Inoltre, poiché
tutti gli inverter sono posizionati
vicini, si semplifica e si riduce anche il
cablaggio per il monitoraggio tramite
Ethernet (daisy-chain).
I sistemi di protezione per gli inverter
possono essere tutti installati in uno
o più quadri di parallelo in prossimità
del trasformatore (o integrati). La protezione CA BT dipende dal tipo di rete.
Le reti TN-S o TN-C che hanno una
bassa impedenza dell’anello di guasto
possono utilizzare fusibili da 32A gG/
gL oppure un interruttore magnetotermico per ogni inverter per fornire
protezione dalla corrente residua2.
Grazie alla lunghezza ridotta, usando
un cavo incrociato adeguato, si riesce
ad ottenere una bassa impedenza.
Nel caso di reti TT o TN-S, dove non è
possibile garantire una bassa impedenza dell’anello di guasto, si rende
necessaria l’aggiunta di dispositivi
di protezione dalla corrente residua
(RCDs).
Per maggiori dettagli sulle protezioni
BT CA si prega di contattare Danfoss
Solar Inverters.
If you cannot ensure a low impedance path for the fault loop in the TN-C grid, it is not possible to use this kind of grid connection.
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 5
2.
2.
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
TRASFORMATORE
1.5 MVA
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
Quadri di
parallelo
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
TRASFORMATORE
1.5MVA
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
Quadri di
parallelo
11 x FLX Pro 17
11 x FLX Pro 17
Figura 4. Layout di un impianto FV da 1.647 kWp con moduli cristallini da 60 celle, 260 Wp
La figura 4 illustra l’esempio di un impianto costruito su una superficie molto ampia. E’ composto da22 schiere di moduli, ognuna costituita da 4 strutture di supporto con 3 file da 24 moduli in orizzontale. Il trasformatore è posizionato in una via est-ovest. Nel centro, in prossimità del trasformatore, si trovano 88 inverter
FLX Pro 17 e 8 quadri di parallelo. Angolo di tilt: 20º. Angolo di ombreggiamento: 20º (circa162 x 127 m).
6 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
linea BT 1
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
Centrale
15 MVA
linea BT 2
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
Figura 5. Schema di un impianto FV da 15 MVA
La figura 5 rappresenta 10 sotto- impianti da 1.647 kWp, simili all’esempio illustrato nella figura 4. Vengono mostrate anche 2 linee di BT e la connessione ad una
centrale BT/HV
2) Inverter e quadri di parallelo distribuiti nel campo FV, rif. figure 6-9.
In questo caso, la distribuzione del
cablaggio viene divisa tra CC e CA.
Ciascun gruppo di inverter ha il suo
quadro di parallelo e ogni inverter
ha i propri fusibili da 32 A gG/gL o
un interruttore magnetotermico per
lo scollegamento e la protezione da
cortocircuito.
Nel caso di reti TN-S o TN-C, con una
bassa impedenza dell’anello di guasto,
3)
i fusibili o l’interruttore provvedono
anche alla protezione da corrente residua. Rispetto alla soluzione in cui gli
inverter sono collocati centralmente,
è più difficile ottenere una bassa impedenza perché i cavi sono più lunghi
e richiedono una sezione più larga.
Nel caso di reti TT o TN-S, dove non è
possibile garantire una bassa impedenza dell’anello di guasto, bisogna
includere dei dispositivi di protezione
dalla corrente residua posizionandoli
vicino al trasformatore (o integrarli).
Distribuendo gli inverter nel campo
FV, le distanze tra gli snodi Ethernet
sono maggiori, pertanto bisogna segnalare nel progetto che la lunghezza
dei cavi da un inverter all’altro deve
sempre rimanere al di sotto dei 100 m
(si consiglia al di sotto degli 80 m). Se non si può garantire una bassa impedenza dell’anello di guasto nella rete TN-C, questo tipo di connessione non è realizzabile.
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 7
2.
La scelta ottimale
4 x FLX Pro 17
5 x FLX Pro 17
5 x FLX Pro 17
2 x TRASFORMATORE
1.5 MVA
5 x FLX Pro 17
5 x FLX Pro 17
Quadri di
parallelo
5 x FLX Pro 17
Figura 6. Layout di un impianto FV da 1.666 + 1.685 kWp con moduli cristallini da 60 celle, 260 Wp
La figura 6 illustra la soluzione ideale nel caso di un terreno che si estende in lunghezza. L’impianto è composto da 18 schiere di moduli, ognuna costituita da 4
strutture di supporto con 6 file da 24 moduli e 2 con 6 file da 12 moduli in orizzontale. Una delle strutture di supporto è stata rimossa per collocare 2 trasformatori da 1.5 MVA. Gli inverter e i quadri di parallelo sono distribuiti lungo la via nord-sud: 35 gruppi da 5 FLX Pro 17 e 1 gruppo da 4. Angolo di tilt: 20º. Angolo di
ombreggiamento: 20º (circa 205 x 199 m).
8 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
2.
2 x trafo 1.5 MVA
Linea MT 1
2 x trafo 1.5 MVA
Linea MT 2
2 x trafo 1.5 MVA
2 x trafo 1.5 MVA
2 x trafo 1.5 MVA
Centrale
15 MVA
Figura 7. Schema di un impianto FV da 15 MVA
5 sotto-impianti FV (1666 + 1685 kWp), simili a quello descritto nella figura 7.
Vengono mostrate 2 linee di MT (rossa: 6 trasformatori; blu: 4 trasformatori) e la connessione ad una centrale MT/AT.
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 9
2.
4 x FLX Pro 17
4 x FLX Pro 17
TRASFORMATORE
1.5 MVA
Quadri di
parallelo
(8 inverter)
TRASFORMATORE
1.5 MVA
4 x FLX Pro 17
4 x FLX Pro 17
Figura 8. Layout di un impianto FV da 1.647 kWp con moduli cristallini da 60 celle, 260 Wp
La figura 8 illustra la soluzione ideale nel caso di un terreno molto ampio: 22 schiere di moduli, ognuna costituita da 3 strutture di supporto con 4 file da 24
moduli in orizzontale. Il trasformatore è posizionato nella via est-ovest. Gli inverter ed i quadri di parallelo sono distribuiti in prossimità del confine destro del
campo FV, suddivisi in 11 gruppi da 8 inverter FLX Pro 17. Angolo di tilt: 20°. Angolo di ombreggiamento: 20° (circa 122 x 167 m).
linea MT 1
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
Centrale
15 MVA
linea MT 2
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
trafo 1.5 MVA
Figura 9. Schema di un impianto FV da 15 MVA
10 sotto-impianti FV da 1.647 kWp, simili all’esempio della figura 8. Vengono mostrate 2 linee MT e la connessione ad una centrale MT/AT.
10 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
3.
Assistenza/affidabilità
Uno dei punti di forza degli inverter FLX
è quello di essere componenti standard,
disponibili in commercio. Ciò vuol dire
che la sostituzione di un inverter o la
manutenzione dell’impianto possono
essere effettuate da installatori locali
con un minimo di esperienza, senza la
necessità di training specifici. E’ anche
possibile tenere a stock degli inverter
di scorta per effettuare sostituzioni in
tempi brevi. Nel caso di malfunzionamento, verrà coinvolta solo una piccola
porzione dell’impianto. Nell’esempio della centrale FV da 15 MV, dovranno rompersi più di 9 inverter prima di raggiungere l’1% delle perdite di produzione.
Non essendoci junction boxes, sul lato
CC non è previsto nessun servizio di
assistenza.
Gli inverter installati in impianti di
grossa taglia godono delle condizioni
di garanzia standard e dell’opzione di
garanzia estesa.
Per rilevare eventuali guasti, l’installatore o il supervisore dell’impianto può
servirsi del display, in dotazione su ogni
inverter.
Allegati – schemi elettrici
4.
4.1.
Schema elettrico di un sotto-impianto da 1.647 kWp. Inverter installati in posizione centrale. 8 quadri di parallelo.
4.2.
Schema elettrico di un sotto-impianto da 1.666 (1.685) kWp. Inverter distribuiti nel campo FV. 18 quadri di parallelo.
4.3.
Schema elettrico di un sotto-impianto da 1.647 kWp. Inverter distribuiti nel campo FV. 11 quadri di parallelo.
4.4.
Esempio di un impianto da 15 MVA. 2 linee di MT e collegamento ad una centrale MT/AT.
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 11
4.
4.1. Schema elettrico di un sotto-impianto da 1.647 kWp. Inverter installati in posizione centrale.
8 quadri di parallelo
CTIN-PS 1.5 MVA COMPACT TRANSFORMER STATION
Voltage detector
Voltage detector
HV Load break and earthing switch
400 A (rated), 40 kA (peak)
HV Load break and earthing switch
400 A (rated), 40 kA (peak)
HV Load break for the transformer
400 A (rated), 30 kA (peak)
HV fuses, 80 A, 63 kA
1500 kVA
20 kV/ 400V
Dyn11
Uk 6%
Po 1600 W
Pk 10000 W
AUXILIARY SERVICES BOX
To the lights of the
transformer station
Auxiliary services
10 A bipolar plugs
Optional
3 x 160 A
gG fuses
NH00 fuse bases
(L1/L2/L3)
25 A, 30 mA
RCD
Combined lightning current
and surge arrester type I+II
(L1/L2/L3/PEN)
6 A, 25 kA, curve C
circuit breaker
8 x 3 x 315 A, 120 kA
gG fuses
NH2 fuse bases
(L1/L2/L3)
4 x 1 x 240 mm2
NAYY (Al)
(L1/L2/L3/PEN)
4 x 1 x 240 mm2
NAYY (Al)
(L1/L2/L3/PEN)
AC COMBINER BOX 1
F1: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
AC COMBINER BOX 8
F11: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
F2 to F10
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-1:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
F12 to F77
F78: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-2 to I-10
I-11:
FLX Pro 17k
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-12 to I-77
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G-2 to G-10
I-78:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G11
G1
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-79 to I-87
G12 to G77
I-88:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G88
G78
PV FIELD: 264 strings of 24 x 260 Wp modules
12 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
F88: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
F79 to F87
G-79 to G-87
4.2. Schema elettrico di un sotto-impianto da 1.666 (1.685) kWp. Inverter distribuiti nel campo FV. 18 quadri di parallelo
CTIN-PS 1.5 MVA COMPACT TRANSFORMER STATION
Voltage detector
Voltage detector
HV Load break and earthing switch
400 A (rated), 40 kA (peak)
HV Load break and earthing switch
400 A (rated), 40 kA (peak)
HV Load break for the transformer
400 A (rated), 30 kA (peak)
HV fuses, 80 A, 63 kA
1500 kVA
20 kV/ 400V
Dyn11
Uk 6%
Po 1600 W
Pk 10000 W
Optional
3 x 160 A
gG fuses
NH00 fuse bases
(L1/L2/L3)
AUXILIARY SERVICES BOX
To the lights of the
transformer station
Auxiliary services
10 A bipolar plugs
25 A, 30 mA
RCD
Combined lightning current
and surge arrester type I+II
(L1/L2/L3/PEN)
6 A, 25 kA, curve C
circuit breaker
18 x 3 x 160 A, 120 kA
gG fuses
NH00 fuse bases
(L1/L2/L3)
4 x 1 x 120 (150) mm2
NAYY (Al)
(L1/L2/L3/PEN)
4 x 1 x 120 (150) mm2
NAYY (Al)
(L1/L2/L3/PEN)
AC COMBINER BOX 1
F1: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
AC COMBINER BOX 18
F5: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
F2 to F4
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-1:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
F6 to F85
F86: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-2 to I-4
I-6:
FLX Pro 17k
I-6 to I-85
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G-2 to G-4
I-86:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G5
G1
F87 to F89 (88)
G86
G6 to G85
F90 (89): 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-87 to I-89 (88)
I-90 (89):
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G90 (89)
G-87 to G-89 (88)
PV FIELD: 270 (267) strings of 24 x 260 Wp modules
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 13
4.
4.
4.3. Schema elettrico di un sotto-impianto da 1.647 kWp. Inverter distribuiti nel campo FV.
11 quadri di parallelo
CTIN-PS 1.5 MVA COMPACT TRANSFORMER STATION
Voltage detector
Voltage detector
HV Load break and earthing switch
400 A (rated), 40 kA (peak)
HV Load break and earthing switch
400 A (rated), 40 kA (peak)
HV Load break for the transformer
400 A (rated), 30 kA (peak)
HV fuses, 80 A, 63 kA
1500 kVA
20 kV/ 400V
Dyn11
Uk 6%
Po 1600 W
Pk 10000 W
Optional
3 x 160 A
gG fuses
NH00 fuse bases
(L1/L2/L3)
AUXILIARY SERVICES BOX
To the lights of the
transformer station
Auxiliary services
10 A bipolar plugs
25 A, 30 mA
RCD
Combined lightning current
and surge arrester type I+II
(L1/L2/L3/PEN)
6 A, 25 kA, curve C
circuit breaker
11 x 3 x 250 A, 120 kA
gG fuses
NH1 fuse bases
(L1/L2/L3)
4 x 1 x 185 (240) mm2
NAYY (Al)
(L1/L2/L3/PEN)
4 x 1 x 185 (240) mm2
NAYY (Al)
(L1/L2/L3/PEN)
AC COMBINER BOX 1
F1: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
AC COMBINER BOX 11
F8: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
F2 to F7
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-1:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
F9 to F80
F81: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-2 to I-7
I-8:
FLX Pro 17k
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-9 to I-80
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G-2 to G-7
I-81:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G8
G1
5 x 6 (10) mm2
NYY (Cu)
(L1/L2/L3/N/PE)
I-82 to I-87
G9 to G80
I-88:
FLX Pro 17k
3 x 2 x 4 (6) mm2
(+/ -)
G88
G81
PV FIELD: 264 strings of 24 x 260 Wp modules
14 | FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014
F88: 3 x 32 A
gG/gL fuses
(L1/L2/L3)
F82 to F87
G-82 to G-87
4.4. Esempio di un impianto da 15 MVA. 2 linee di MT e collegamento ad una centrale MT/AT
CTIN-PS
NUMBER
3 AND 4
CTIN-PS NUMBER 5
CTIN-PS NUMBER 2
CTIN-PS NUMBER 1
TO THE INVERTERS
TO THE INVERTERS
CTIN-PS NUMBER 6
CTIN-PS
NUMBER
8 AND 9
CTIN-PS NUMBER 7
CTIN-PS NUMBER 10
TO THE INVERTERS
TO THE INVERTERS
SWITCHING AND METERING SUBSTATION
52
52
kWh
AUXILIARY
SERVICES
52
kWh
45 / 66 / 132 kV
45 / 66 / 132 kV - 20 kV
52
FLX | Concept paper | edizione 1 | febbraio | 2014 | 15
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Solar Inverters
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