cod. 988355 TECHNOTRIS 180 MIG-TIG-MMA inver ter MANUALE PER LA RIPARAZIONE E RICERCA GUASTI “riparazione no problem!” TECHNOTRIS 180 ATTREZZATURA NECESSARIA 6 5 1 2 4 7 3 9 8 STRUMENTI INDISPENSABILI 1 2 3 4 5 6 Oscilloscopio doppia traccia Carico statico Variac 0 - 300v 1500VA Multimetro digitale Sonda di Hall Alimentatore HV cod. 802401 (*) cod. 802110 (*) cod. 802402 (*) cod. 802406 (*) cod. 802403 (*) STRUMENTI UTILI 7 Stazione dissaldante VARIE 8 Pinza a becchi piatti 9 Tronchesino (*) La strumentazione con codice può essere fornita da Telwin. Il prezzo di vendita viene comunicato su richiesta! 2 TECHNOTRIS 180 F) E' necessario prestare la massima attenzione in ogni fase di smontaggio e montaggio dei vari elementi della macchina. Per quello che riguarda in particolare i cablaggi è consigliabile etichettarli prima di scollegare i connettori. G) Conservare la minuteria e gli elementi che vengono smontati per poi posizionarli nel processo inverso di montaggio (particolari danneggiati non vanno mai omessi ma sostituiti in riferimento all'elenco ricambi riportato nelle ultime pagine del presente manuale). H) Le schede (eventualmente riparate) e i cablaggi non vanno mai modificati senza preventiva autorizzazione da Telwin. I) Per una corretta interpretazione e utilizzo del pannello di controllo e per ulteriori informazioni sulle caratteristiche e funzionalità della macchina fare riferimento al Manuale Istruzione. J) ATTENZIONE! La macchina in funzione presenta al suo interno valori di tensione pericolosi, evitare pertanto di toccare le schede che la compongono quando essa è sotto tensione. MODULO ALIMENTATORE HV L' ALIMENTATORE HV viene utilizzato per garantire il funzionamento dell'alimentatore switching (circuito su scheda primario che fornisce le tensioni ausiliarie) anche in caso di funzionamento della macchina in bassa tensione. Esso può essere facilmente costruito facendo riferimento agli schemi elettrici di figura A e utilizzando i seguenti componenti: T1 = trasformatore di isolamento 230-230V 50VA(*) D1 = ponte raddrizzatore 36MB 80 (cod. 112357) C1 = condensatore elettrolitico 470uF 400V ALL (cod.112514) R1 = resistenza 10 ohm 5W 5% R2 = resistenza 100K ohm 2W 5% F1 = fusibile ritardato 1.5 A Portafusibile 5X20mm Faston rosso e nero femmina Scatola in plastica. GUIDA ALLA RIPARAZIONE DELLA MACCHINA Figura A SCHEMA ELETTRICO ALIMENTATORE (USCITA HV): F1 R1 T1 10 5 1) Smontaggio della macchina Ogni manipolazione deve essere svolta in completa sicurezza con il cavo di alimentazione scollegato dalla presa di rete. A) Svitare le 2 viti della maniglia vicine alle clips in plastica nere sopra il mantello (figura 1). B) Svitare le 12 viti che fissano i due gusci in plastica (6 per ognuno) al frontale e al retro (figure 2A – 2B). C) Per liberare il guscio dal frontale ruotare leggermente il pannello di controllo e passarlo dietro al guscio stesso (figure 2A – 2B). Tale operazione può essere agevolata scollegando i cablaggi del pannello e rimuovendolo temporaneamente. D) Sfilare i 2 gusci spostandoli verso l'esterno (figura 2). NOTA: i due particolari differiscono leggermente. E) Svitare le 14 viti che fissano il mantello alla scocca, 7 da un lato e 7 dall'altro (figura 3). F) Togliere il mantello (figura 3). G) Rimuovere il fondo levando le 8 viti (figura 4 - conservare le rondelle dentate). D1 R2 IL TRASFORMATORE DI ISOLAMENTO PUO’ ESSERE SOSTITUITO CON 2 TRASFORMATORI DELLA STESSA POTENZA COLLEGANDO I SECONDARI SECONDO QUESTO SCHEMA: Terminata la riparazione, procedere in senso inverso con il montaggio di fondo, mantello e gusci. PRESCRIZIONI GENERALI DI RIPARAZIONE 2) Pulizia dell'interno della macchina Tramite aria compressa eseguire un'accurata pulizia dei componenti del generatore per saldatura poiché la sporcizia rappresenta un pericolo per le parti soggette ad alte tensioni e pregiudica la separazione galvanica tra le schede primario e secondario. E' quindi importante porre attenzione alla pulizia dei seguenti particolari: Vengono illustrate delle regole pratiche alle quali è indispensabile attenersi per una corretta riparazione. A) Maneggiare i componenti elettronici attivi, in particolare MOSFET, IGBT e DIODI seguendo elementar i regole di protezione antistatica (uso di calzari o bracciali antistatici, piani di lavoro antistatici ecc…). B) Per garantire il flusso termico tra componenti elettronici e dissipatore interporre sempre un sottile velo di pasta termoconduttiva (es. COMPOUND GREASIL MS12) in corrispondenza della zona di contatto. C) Le resistenze di potenza (qualora si renda necessaria la sostituzione) vanno sempre saldate sollevate di almeno 3 mm dalla scheda. D) Se viene rimosso il silicone presente su alcuni punti delle schede esso va poi applicato. NB. Utilizzare solo siliconi a reticolazione ossimica o neutra che non siano conduttivi (es. DOW CORNING 7093).In caso contrario il silicone posto a contatto con punti a diverso potenziale (reofori IGBT, MOSFET ecc.) deve essere lasciato reticolare prima di collaudare la macchina. E) La stagnatura manuale dei dispositivi a semiconduttore va effettuata rispettando i limiti massimi di temperatura (generalmente 300°C per non più di 10 secondi). Ventilatore d'estrazione aria fissato al frontale (figura 8): verificare che la sporcizia non comprometta la corretta rotazione delle pale, se tale condizione permane anche dopo la pulizia procedere con la sostituzione dello stesso. Ventilatore d'immissione aria fissato al retro (figura 8): verificare che la sporcizia non comprometta la corretta rotazione delle pale, se tale condizione permane anche dopo la pulizia procedere con la sostituzione dello stesso. Scheda controllo (figura 8): Microcontrollore U1 con estrema attenzione, Connettori vari. 3 Scheda primario (figura 5): A) Reofori IGBT Q6, Q7, Q8 e Q9 (figura 10). Eliminare anche l'eventuale polvere tra reofori e dissipatore. TECHNOTRIS 180 B) Reofori diodi di ricircolo D21 e D25 (figura 10). C) Reofori dei diodi sulle reti snubber D17, D18, D23 e D24 (figura 10). D) Fotoaccoppiatori ISO4 e ISO5 (figura 10). In particolare sulla scheda primario (figura 5) bisogna verificare: A) Il collegamento del cavo di rete ai connettori CN4, CN5 e CN7A. B) I collegamenti dall'interruttore d'alimentazione ai connettori CN2, CN10, CN9 e CN11. C) I terminali del primario del trasformatore di potenza applicati su CN3 e CN6 (i cavi di collegamento del primario hanno lunghezza diversa). D) Collegamenti alimentazioni ausiliarie a 230Vac dalla morsettiera ai connettori CN1 e CN8. E) Alimentazione ventilatori e trasformatore ausiliario. Scheda secondario (figura 6): A) Diodi di potenza D1, D2, D3, D4, D5. B) Capsula termostatica su dissipatore. Gruppo traino - scheda trainafilo - scheda filtro HF (figura 7). 3) Esame visivo della macchina Sulla scheda secondario (figura 6) bisogna verificare: A) I 2 collegamenti dal trasformatore di potenza alle prime 2 boccole (inoltre collegamento di un capo dell'induttanza filtro). B) Il collegamento dalla dinse positiva alla terza boccola. C) Il fissaggio dello shunt tra terza boccola e foro del dissipatore (e relativi fili di lettura). D) Il cablaggio del termostato su dissipatore. Verificare che non vi siano deformazioni meccaniche, ammaccature, connettori danneggiati e/o scollegati. Verificare che il cavo di alimentazione non risulti danneggiato o scollegato internamente e che i ventilatori siano funzionanti. Osservare che i componenti sotto elencati non presentino segni di bruciature o rotture: A) Interruttore di alimentazione (figura 8). Controllare con il tester se i contatti sono incollati o aperti. Probabile causa: Shock meccanico o elettrico (es. ponte raddrizzatore o IGBT in corto, manovra sotto carico). B) Varistore RV1 (figura 10). Probabile causa: macchina collegata a tensione di linea molto superiore di 230Vac (es.380Vac). C) Relè K1e K2 (figura 10). Probabile causa: vedi interruttore di alimentazione. NB. Se i contatti del relè sono incollati, non tentare di staccarli e pulirli ma sostituire i relè. D) Condensatori elettrolitici C33, C34, C35 e C36 (figura 10). Probabile causa: - shock meccanico; - macchina collegata ad una tensione di linea molto superiore di 230Vac; - reoforo di uno o più condensatori spezzati: i rimanenti vengono sollecitati eccessivamente quindi, riscaldandosi si danneggiano. - invecchiamento dopo un considerevole numero di ore di lavoro. E) IGBT Q6, Q7, Q8 e Q9 (figura 10). Probabile causa: - rete snubber interrotta; - contatto termico tra l'IGBT e il dissipatore scadente (es. vite di fissaggio allentata); - guasto al circuito di comando (driver); - ferriti del trasformatore di potenza allentate; - eccessivo surriscaldamento connesso a funzionamento anomalo. F) Diodi del primario D17, D18, D21, D23, D24 e D25 (figura 10). Probabile causa: eccessivo surriscaldamento connesso a funzionamento anomalo. G) Diodi del secondario D1,D2,D3,D4,D5(figura 10). Probabile causa: - rete snubber interrotta; - contatto termico diodi-dissipatore scadente (es. viti di fissaggio allentate: controllare). - condizioni anomale di collegamento dell'uscita della macchina. H) Fusibile a monte del trasformatore ausiliario (figura 5). Controllare che non sia interrotto. I) Qualora la riparazione richieda un controllo più approfondito: condizioni dell'assieme trasformatore - trasformatore HF induttanza filtro (figura 8). J) Elettrovalvole TIG e MIG (figura 5). K) Motore trainafilo 24Vdc (figura 6). L) Interruttore di sicurezza del pannello laterale (figura 7). Altre verifiche: A) Il collegamento che unisce il trasformatore HF con l'uscita dinse negativa. B) Il collegamento dalla dinse positiva al vano trainafilo (sul positivo attenzione al coretto fissaggio del volantino ). C) Il collegamento dall'induttanza filtro al vano trainafilo (sul negativo attenzione al corretto fissaggio del volantino). D) Il collegamento dalla torcia MIG al positivo o negativo nel vano trainafilo: CAMBIO POLARITA' (attenzione al corretto fissaggio del volantino). E) I 2 collegamenti di comando del motore trainafilo su J1 e J2 della scheda controllo motore. F) Il cablaggio tra scheda controllo (su JP4) e presa comando a distanza. 5) Misure elettriche a macchina spenta Con multimetro digitale settato in prova diodi controllare i seguenti componenti (tensioni giunzioni non inferiori a 0.2V): A) Ponti raddrizzatori D19 e D22 (figura 10). B) IGBT Q6, Q7, Q8, Q9 (assenza di cortocircuiti tra collettore - gate e tra emettitore - collettore). C) Diodi diretti e di ricircolo del secondario tra anodo e catodo (figura 11). D) IGBT e diodi Q1, Q3, D2, D6 su scheda controllo motore (assenza di cortocircuiti tra collettore, gate e anodo, catodo. E) Ponte raddrizzatore D5 e diodo zener D8 sull'alimentazione della scheda controllo motore. Con un multimetro digitale settato in ohm controllare i seguenti componenti: A) Resistenza R34: 47 ohm ±5% 7W (resistenza precarica in figura 10). B) Resistenze R35, R39: 20 ohm ±5% 25W (snubber primario in figura 10). C) Resistenza R4: 10 ohm ±5% 5W (snubber secondario in figura 11). D) Resistenza R20 (47 ohm ±10% 5W) su scheda controllo motore. E) Prova continuità capsula termostatica su dissipatore diodi secondario: scollegare i 2 fili provenienti dalla capsula e misurare la resistenza ai suoi capi, deve essere circa 0 ohm. F) Prova continuità capsula termostatica su reattanza filtro: scollegare uno dei fili provenienti dalla capsula e misurare la resistenza ai suoi capi, che deve essere circa 0 ohm. 4) Controllo cablaggi di potenza e di segnale 6) Misure elettriche a macchina funzionante E' importante controllare che tutti i collegamenti siano in buono stato e i connettori correttamente inseriti e/o fissati (attenzione al corretto serraggio delle viti che fissano le boccole). Attraverso le prove in seguito illustrate è possibile verificare la funzionalità della macchina nelle sue parti di potenza e di controllo in relazione alle diverse modalità di saldatura selezionabili. 4 TECHNOTRIS 180 che l'indicazione numerica sul display cambi. E) Verificare attraverso i tasti che si accendano i leds sul pannello relativi alle diverse funzioni: vedi tabelle 1 e 2 riepilogo modalità e parametri. F) Effettuare un ciclo di caricamento e programmazione dei parametri di saldatura (vedi Manuale Istruzione: programmazione). NB. Per le successive prove impostare le modalità LOCAL (controllo a pannello) e saldatura MMA (elettrodo). G) Con sonda di tensione x10 posta tra il pin 4 di JP8 e TP1 (connettore di massa su quest'ultimo) di scheda controllo (angolo dietro pulsante LOAD), verificare con oscilloscopio che sia presente una forma d'onda analoga a quella di figura C. Predisposizione alle prove: A) Fissare il pannello di controllo, estratto come illustrato precedentemente, al frontale tramite le quattro le viti e verificare sia collegato correttamente. NB. Per evitare cortocircuiti, ogni azione e manipolazione che interessa il pannello va svolta con estrema attenzione: tenerlo lontano dalla scocca metallica della macchina quando essa è accesa. B) Scollegare i cablaggi dai faston J2 e J5 sulla scheda del generatore HF (figura 6). C) Scollegare da scheda primario su CN3 e CN6 i collegamenti al trasformatore di potenza. D) Predisporre l'oscilloscopio con sonda di tensione x100 collegata tra reoforo della resistenza R14 dal lato di Q5 (drain di Q5) e reoforo della resistenza R33 in prossimità a PIN4 di U5 (massa) su scheda primario. E) Scollegare su scheda primario il ponticello JP1. F) Collegare l'uscita HV dell'alimentatore HV su scheda primario nel seguente modo (figura 10): - (+) Positivo (pinza) sul PIN del connettore JP1 dal lato della resistenza R54, - (-) Negativo (faston) sul faston negativo del ponte a diodi D19. G) Rimuovere i 2 cavi dai connettori CN1 e CN8 su scheda primario e prevedere 2 collegamenti a tali cavi liberi (collegati alla morsettiera – figura 8) che consentano di applicare l'alimentazione (tensione 230 Vac) in maniera separata. H) Collegare la spina della macchina ad un variac monofase con uscita variabile 0-300 Vac. Figura C Prove di funzionalità pannellino e scheda primario in bassa tensione: A) Accendere l'alimentatore HV e l'alimentazione separata 230 Vac alla morsettiera. Verificare che dopo un transitorio di circa 4 secondi (display del pannello indica "_ _ _ _" ) i relè K1 e K2 (figura 10) commutino e il pannello di controllo si aggiorni senza riportare alcun allarme. NOTA: L'eventuale corretta accensione del pannello con mancato aggiornamento del display è indice di un probabile guasto che interessa il pannello stesso oppure la scheda controllo motore. B) Verificare con oscilloscopio che la forma d'onda della tensione tra drain di Q5 e massa sia analoga a quella riportata in figura B. H) Controllare che tra il pin 7 e 8 degli opto-accoppiatori ISO4 e ISO5 della scheda primario (figura 9) ci sia una tensione di 26 Vdc ±15%. I) Verificare con oscilloscopio (sonda di tensione x10) che la forma d'onda della tensione tra gate ed emettitore degli IGBT Q6, Q7, Q8, Q9 su scheda primario (figura 10) sia analoga a quella di figura D. Figura B Figura D Frequenza: 33KHz ± 5% C) Verificare su scheda primario i seguenti valori delle tensioni di alimentazione: - tra catodo di D14 e PIN4 di U5 pari a+15V ±5%, - tra PIN 3 di U2 e case di U2 = +12V ±3%, - tra PIN 3 di U3 e case di U2 = -12V ±3%, - tra PIN 3 di U4 e case di U2 = +5V ±3%. D) Ruotare l'encoder del pannello di controllo (figura 2A) e controllare NB. Nel caso le verifiche dei punti G,H,I abbiano esito negativo e/o la macchina indichi la presenza di un allarme (vedere su Manuale Istruzione il riepilogo degli allarmi) il guasto potrebbe interessare la scheda controllo (in tal caso si consiglia la sostituzione del pannello di controllo) o il circuito di driver degli IGBT. J) Spegnere l'HV e ripristinare i 2 faston di collegamento tra scheda 5 TECHNOTRIS 180 primario e trasformatore di potenza( CN3 e CN6). - Accendere l'HV, l'alimentazione separata 230 Vac alla morsettiera e il variac (impostato inizialmente al valore 0Vac). Chiudere l'interru ttore generale di a limentazio ne d ella macchina e aumentare progressivamente la tensione al valore 26Vac. K) Verificare (sonda di tensione x100) che la forma d'onda della tensione tra collettore ed emettitore degli IGBT Q6, Q7, Q8, Q9 della scheda primario (figura 10) sia analoga a quella di figura E. connettore JP6 sulla scheda di controllo (pannello). Se quindi l'elettrovalvola si eccita è possibile che sia danneggiato il circuito di chiusura del pulsante torcia: scheda filtro HF e/o collegamenti verso/nella torcia (in tal caso procedere con un riscontro più approfondito in modo da identificare precisamente l'origine del problema). D) Posizionare una sonda di tensione x10 tra J2 e J1 su scheda controllo motore e impostare un valore di velocità del filo pari a 20m/min. - Premere il pulsante torcia (o in sostituzione il pulsante di avanzamento manuale nel vano trainafilo – figura 7) e verificare che la forma d'onda ai capi del motore sia analoga a quella di figura F. NOTA: Se al motore dc non giunge alcun comando controllare se premendo il pulsante torcia il segnale tra il reoforo della resistenza R8 verso U1 e il case di U3 (massa) commuta dal valore +5V ±5% al valore 0V. Nel caso tale condizione sia soddisfatta è probabile che un guasto interessi la scheda controllo motore stessa: si consiglia la sostituzione o un'analisi più approfondita (es. alimentazioni a +18V ±3% tra PIN3 di U3 e massa e a +15V ±3% tra PIN3 di U1 e massa oppure presenza onda rettangolare di comando tra PIN6 di U4 e massa). Figura E Figura F Tolleranza tempo: 5% L) Spegnere la macchina, l'alimentatore HV e l'alimentazione separata 230 Vac alla morsettiera Inoltre: - scollegare l'HV dalla macchina, - ripristinare il ponticello JP1 su scheda primario. - rimuovere i 2 collegamenti che forniscono l'alimentazione separata alla morsettiera e ricollegare i cavi su CN1 e CN8 (scheda primario). M) Riaccendere la macchina (con variac a 150Vac) e controllare indichi la presenza di un allarme ("AL.1") con led giallo del pannello acceso (figura 2A). - Aumentare la tensione fino al valore 190Vac e controllare che la macchina sia sempre in allarme. - Aumentare nuovamente la tensione sul variac e verificare che entro la fascia 200Vac e 260Vac (circa) la macchina non sia in allarme. - Infine portare la tensione sul variac al valore 270Vac e verificare che la macchina ritorni in allarme (non salire mai con il variac sopra il valore 275Vac). - Riportare subito il variac a 230Vac e controllare che i ventilatori funzionino correttamente e con saldatura in modalità MMA il led verde sul pannello si accenda. - Spegnere la macchina. N) Ricollegare i cablaggi J2 e J5 sulla scheda del generatore HF (figura 6). Tolleranza tempo: E) Applicare una torcia TIG all'uscita della macchina. Settare la macchina in TIG HF DC e verificare che in questo caso il led verde sul pannello (figura 2A) si accede alla pressione del pulsante torcia (in 2T). F) Controllare che dopo la pressione del pulsante torcia si eccita l'elettrovalvola TIG di comando del circuito del gas di protezione. G) Verificare la corretta gestione del pulsante torcia in 2T e in 4T (per dettagli vedi tabella 4). H) Settata la macchina in TIG LIFT e predisposta la stessa alla saldatura verificare la corretta partenza in LIFT (corrente 20A) sia in 2T e 4T: il ciclo rimane simile alla partenza con HF. Terminate le prove spegnere la macchina. NOTA: Qualora l'innesco dell'arco di saldatura tramite HF risulti difficoltoso (alta frequenza debole), un guasto potrebbe interessare la torcia o il circuito d'innesco dell'HF (controllare che alla pressione del pulsante torcia non vi siano scariche all'interno della macchina). Prove di funzionalità trainafilo in MIG elettrovalvole gas MIG e TIG, partenza TIG-HF e TIG-LIFT: A) Accendere la macchina (alimentata a 230Vac), impostarla in modalità MIG e applicare una torcia MIG. B) Verificare che in queste condizioni (carpenteria rimossa) premendo il pulsante torcia la macchina indichi la presenza di un allarme ("AL.3") con led giallo del pannello acceso (figura 2A). NOTA: Per inibire la sicurezza dell'interruttore posto nel vano trainafilo (figura 7) applicarvi sopra del nastro adesivo in modo tale da mantenere permanente chiuso il contatto (terminate le prove si raccomanda di rimuovere il nastro adesivo). C) Controllare ora che dopo la pressione del pulsante torcia si ecciti l'elettrovalvola MIG del circuito del gas di protezione, il motore entri in rotazione e si accenda il led verde del pannello (per dettagli su gestione del pulsante torcia in 2T e 4T vedi tabella 3). NOTA: Se ciò non avviene provare a cortocircuitare i PIN 1e 2 del 7) Rimozione e riparazione scheda primario, scheda secondario Qualora la riparazione di una o entrambe le due schede risulti complessa o impossibile procedere alla sostituzione integrale delle stesse. Ogni scheda è contraddistinta da un codice a 6 cifre (serigrafato in bianco su lato componenti dopo la sigla TW). Tale codice rappresenta il riferimento per un'eventuale sostituzione: Telwin si riserva sulla possibilità di fornire schede con diverso codice compatibili. Attenzione: prima di inserire la nuova scheda controllare attentamente 6 TECHNOTRIS 180 che questa non abbia subito danni dovuti al trasporto. Le schede da noi fornite sono state precedentemente collaudate quindi, dopo una corretta sostituzione, se il guasto per mane controllare i rimanenti elementi della macchina. Se non espressamente richiesto dalla procedura non agire mai sui trimmer delle schede. - unire l'assieme dissipatori/componenti allo stampato inserendo tutti i reofori nelle piazzole e i distanziali filettati sui 4 fori di fissaggio, - fissare i dissipatori con i dadi e serrare ora definitivamente nel seguente ordine: - dadi fissaggio dissipatori a stampato con coppia di serraggio pari a 2 Nm ±20%, - viti fissaggio raddrizzatori a dissipatori con coppia di serraggio pari a 2 Nm ±20%, - viti fissaggio IGBT a dissipatori con coppia di serraggio pari a 1 Nm ±20%, - saldare i terminali prestando attenzione che lo stagno non coli lungo gli stessi. - tagliare su lato componenti la parte sporgente dei reofori e verificare che gli stessi non siano in corto (in particolare gate ed emettitore). NB. I 4 IGBT devono appartenere allo stesso Kit di selezione fornito da Telwin. C) Rimozione scheda secondario (figura 11) La scheda secondario, a meno che non sia danneggiato il dissipatore a causa di uno scoppio distr uttivo dei diodi, in genere non va rimossa e i diodi possono essere sostituiti direttamente su scheda montata in macchina. In ogni caso, si precisa che per rimuoverla, è necessario svitare le 4 viti che la fissano alle spalle, rimuovere le 3 viti a testa esagonale che fissano shunt e collegano il trasformatore di potenza quindi infine scollegare i cablaggi della capsula termostatica e procedere con la sostituzione. A) Rimozione assieme parte di potenza (figura 8) - svincolare dalle fascette i vari cablaggi che corrono lungo il fianco della macchina, - staccare il cablaggio collegato sul connettore JP9 dal pannello di controllo, - staccare il cablaggio collegato sul connettore J2 della scheda primario, - scollegare il faston dalla capsula termostatica che collega quest'ultima al pannello di controllo. - dalla morsettiera fissata sul fianco della macchina scollegare i 2 fili che garantiscono 0V e 230V al trasformatore ausiliario, - rimuovere dalla scheda primario i faston collegati su CN4, CN5, CN7A che fanno capo al cavo di alimentazione, - rimuovere i faston che collegano il primario all'interruttore generale di alimentazione, - rimuovere dal frontale e dal retro gli attacchi che vincolano il tubo del gas TIG e i faston collegati all'eletrovalvola TIG, - rimuovere i dadi che fissano i cavi OUT+ e OUT- alle dinse + e -, - staccare il collegamento OUT- anche nel vano trainafilo (fissato con volantino per cambio polarità), - scollegare infine gli altri cablaggi che vincolano l'assieme di potenza, - svitare sul retro le 4 viti dai 4 angoli del ventilatore, - svitare sul frontale le 4 viti dai 4 angoli del ventilatore, - rimuovere completamente dalla struttura metallica l'assieme parte di potenza sfilandolo lateralmente (divaricare leggermente la struttura metallica per agevolare la rimozione). Per il montaggio procedere in senso inverso: fissare l'assieme e ripristinare i vari collegamenti. Si richiama l'attenzione sulla procedura di sostituzione dei diodi del secondario (figura 11): - agendo su macchina capovolta svitare le viti che fissano al dissipatore i componenti danneggiati e dissaldare la linguetta metallica, - rimossi i componenti pulire poi il dissipatore da asperità o sporcizie, - applicare la pasta termoconduttiva seguendo le prescrizioni generali, - appoggiare i componenti sul dissipatore in corrispondenza delle zone di saldatura e fissarli con le viti (coppia di serraggio viti 1.4 Nm ±20%), - saldare le linguette prestando attenzione che lo stagno non formi cortocircuiti. NB. Verificare che la resistenza e il condensatore (snubber secondario) siano saldati correttamente sullo stampato. B) Rimozione scheda primario (figura 9) - operando esclusivamente sull'assieme parte di potenza staccare tutti i cablaggi collegati alla scheda primario (CN1, CN2, CN3 e CN6), - svitare le 2 viti che vincolano la morsettiera sul fianco dell'assieme, - svitare le quattro viti (due per lato) che fissano il diatore primario alle spalle in plastica (figura 8), - svitare le quattro viti (due per lato) che fissano il PCB della scheda primario alle spalle (figura 9), - sfilando verso l'alto rimuovere la scheda primario completa di radiatore dall'assieme. Per il montaggio procedere in senso inverso: fissare la scheda e ripristinare i cablaggi. 8) Sostituzione schede HF, scheda controllo motore e pannello di controllo Nel caso in cui fossero danneggiate la scheda HF, o la scheda filtro HF oppure la scheda controllo motore procedere con la sostituzione integrale delle stesse svincolandole dalle colonnine in plastica che le fissano alla struttura metallica (figura 12). Nel caso del pannello di controllo (composto da: scheda controllo, scheda comandi e supporto metallico) rimuovere semplicemente le viti che lo fissano alla struttura della macchina. Si richiama l'attenzione sulla procedura di sostituzione degli IGBT e/o ponti raddrizzatori: Anche se il danneggiamento interessa solo un IGBT vanno sempre sostituiti tutti e 4. - Sulla scheda rimossa dalla macchina svitare i 4 dadi di fissaggio dei dissipatori (figura 10), - dissaldare i componenti, liberare le piazzole dello stampato dallo stagno e separare il dissipatore dalla scheda, - prima di procedere alla sostituzione verificare che non siano danneggiati anche i componenti che pilotano gli IGBT: con multimetro in ohm controllare su stampato che non vi sia cortocircuito tra la 1° e 3° piazzola (tra gate ed emettitore) in corrispondenza di ogni componente, alternativamente le resistenze R36, R37, R40 e R41 potrebbero essere scoppiate e/o i diodi D1, D2, D4 e D5 non in grado di funzionare a una tensione di Zener corretta (questo sarebbe stato rilevato nelle prove preliminari), - rimuovere i componenti (IGBT, ponti a diodi o entrambi) allentando le viti che li fissano ai dissipatori, - pulire i dissipatori da eventuali asperità o sporcizie. Nel caso gli IGBT siano scoppiati è possibile che i dissipatori siano stati danneggiati in modo irreversibile: in tal caso sostituirli, - applicare la pasta termoconduttiva seguendo le prescrizioni generali, - preparare i componenti da sostituire. Nel caso degli IGBT bisogna piegare di 90° i reofori (evitare nel modo più assoluto di piegare e/o tensionare la parte degli stessi vicina al case), - posizionare le viti di tenuta dei componenti senza però fissarle in modo definitivo, 9) Rimozione gruppo trainafilo Si consiglia di agire con macchina capovolta. A) Rimozione traino (figura 7) - Se la bobina di saldatura è posizionata riavvolgere il filo in modo da liberare il traino, - svincolare il controrullo e allontanarlo dal rullo inferiore, - svitare la vite che fissa la guaina guidafilo dal lato della bobina di saldatura ed estrarla, - svitare le 3 viti che fissano il taino al motore, - svitare la vite che fissa il rullino all'albero motore e rimuovere il rullino, - svitare le 3 viti che fissano il traino al supporto metallico, - svitare la vite che fissa il tubetto trainafilo dal lato dell'attacco torcia MIG, - svitare le 2 viti che sul pannello frontale fissano l'attacco torcia MIG e allontanarlo dal traino, - estrarre il traino. B) Rimozione motore (figura 6) - con traino rimosso svitare le 4 viti che fissano il supporto metallico al diaframma metallico, - scollegare della scheda controllo motore i 2 faston J1 e J2, - sempre con macchina capovolta estrarre il motore verso l'alto. 7 TECHNOTRIS 180 - Ripristinare il ponticello JP1. - Rimuovere i 2 collegamenti che forniscono l'alimentazione separata alla morsettiera e ricollegare i cavi su CN1 e CN8 (scheda primario). COLLAUDO DELLA MACCHINA Il collaudo va svolto su macchina assemblata prima della chiusura con il mantello. Durante le prove è vietato commutare i selettori o azionare il telerruttore del carico ohmico con macchina in funzione. B) Prova a carico minimo: - Predisporre il carico statico con commutatori settati come da tabella di figura H. - Collegare attraverso il cavo di alimentazione la macchina alla rete e accenderla. - Impostare tramite l'encoder la corrente a 20A. - Con carico inserito, verificare che le forme d'onda di tensione e corrente siano analoghe quelle di figura H. Predisposizione alle prove. A) Scollegare i faston J2 e J5 sulla scheda del generatore HF (figura 6). B) Collegare tramite cavi dotati di apposite prese dinse la macchina al carico statico. C) Collegare una sonda di tensione x100 tra collettore (punta) e emettitore (massa). D) Passare la sonda di corrente del trasduttore a effetto Hall sul cavo che collega il trasformatore di potenza al faston CN6 su scheda primario (figura 5). (Freccia di riferimento del verso della corrente entrante in CN6). E) Collegare l'Hall Probe e la sonda di corrente all'oscilloscopio. F) Scollegare su scheda primario il ponticello JP1. G) Collegare l'uscita HV dell'alimentatore HV su scheda primario nel seguente modo (figura 10): (+) Positivo (pinza) sul PIN del connettore JP1 dal lato della resistenza R54, (-) Negativo (faston) sul faston negativo del ponte a diodi D19. H) Rimuovere i 2 cavi dai connettori CN1 e CN8 su scheda primario e prevedere 2 collegamenti a tali cavi liberi (collegati alla morsettiera – figura 8) che consentano di applicare l'alimentazione (tensione 230 Vac) in maniera separata. I) Collegare la spina della macchina al un variac monofase con uscita variabile 0-300 Vac Figura H Tolleranza tempo: 10% Scala corrente: 500mV=5A Prove previste. A) Prova a vuoto: - Con carico disinserito accendere l'alimentatore HV e l'alimentazione separata 230 Vac alla morsettiera. - Controllare che i relè di precarica K1 e K2 commutino e i ventilatori entrino in funzione. - Controllare che si accenda il pannello di controllo e verificarne la funzionalità: vedi misure elettriche a macchina funzionante. - Effettuare un ciclo di caricamento e programmazione dei parametri di saldatura (vedi Manuale Istruzione: programmazione). NB. Per le successive prove impostare le modalità LOCAL (controllo a pannello), saldatura MMA (elettrodo) e selezionato il parametro Arc Force, portarlo al minimo tramite l'encoder. - Accendere la macchina, il variac e partendo da 0 Vac portare progressivamente quest'ultimo al valore 230 Vac. - Verificare che le forme d'onda della tensione e della corrente visualizzate con oscilloscopio siano analoghe a quelle di figura G. 1 2 3 4 5 6 Numero commutatore Tensione ai capi del carico: 20.8V ±1V Corrente sul carico: 20A ±2A C) Prova a carico medio: - Settare il car ico come la tabella di figura I, riaccendere la macchina, impostare una corrente di 80A e attivare il carico. - Verificare che le forme d'onda di tensione e corrente siano analoghe a quelle di figura I. Figura I Figura G Tolleranza tempo: 10% Scala corrente: 1V=10A 1 2 Tolleranza tempo: 10% Frequenza: 33KHz 10% Scala corrente: 200mV=2A 2 2 3 2 4 2 5 2 6 1 Numero commutatore Tensione ai capi del carico: 23.2V ±2V Corrente sul carico: 80A ±3A - Spegnere la macchina,il variac e l'alimentatore HV. - Scollegare la macchina dal variac e dall'alimentatore HV. 8 TECHNOTRIS 180 D) Prova a carico nominale: - Settare il car ico come la tabella di figura J, riaccendere la macchina, impostare una corrente di 170A e attivare il carico. - Verificare che le forme d'onda di tensione e corrente siano analoghe a quelle di figura J. G) Verifiche funzionali: - Prove in modalità MIG facendo riferimento ai punti in seguito riportati: - predisporre il carico statico con i commutatori settati in posizione 2-1-1-1-1-1; - accendere la macchina, effettuare un ciclo di caricamento del programma P01 e collegare una torcia MIG (vedi Manuale Istruzione: programmazione); - con vano trainafilo aperto premere l'interruttore di sicurezza (figura 7), premere il pulsante torcia e controllare che il motore del traino funzioni correttamente (NOTA: tutti i parametri vanno lasciati secondo le impostazioni di fabbrica del programma P01); - verificare che la corrente sul carico sia pari a 30A ±2A mentre la tensione sia pari a 15.5V ±1V; - controllare che sul display della macchina compaiano alternativamente le indicazioni dei valori di tensione e corrente sul carico confermando (con eventuale leggero scarto) le misure effettuate sul carico; - rilasciare il pulsante torcia e premere il pulsante di avanzamento manuale del filo (figura 7): nel caso il motore trainafilo funzioni correttamente ma non risulti soddisfacente l'avanzamento del filo fare riferimento al manuale istruzione per la risoluzione di eventuali anomalie di origine diversa da quella elettrica. - Scollegare l'oscilloscopio e tutti gli strumenti. - Scollegare la macchina dal carico statico e spegnerla. - Collegare il generatore HF (collegamenti originali sui faston J2 e J5 della scheda HF). ATTENZIONE! La tensione dell'alta frequenza è letale per il carico e per qualsiasi strumento collegato alla macchina. Prima di proseguire controllare accuratamente che tutti gli strumenti siano scollegati. Evitare anche il contatto di parti del corpo con le uscite o con parti interne del generatore. - Riaccendere la macchina, caricare il programma P13 e premere il pulsante torcia: deve scattare l'elettrovalvola TIG e deve attivarsi il generatore HF. L'HF deve terminare il suo intervento dopo circa 2 secondi. Rilasciare il pulsante torcia e controllare che si disecciti l'elettrovalvola TIG. H) Prova di durata e chiusura macchina: Con commutatori del carico settati in posizione 3-3-3-2-2-2 e selezionata la modalità MMA (elettrodo) con corrente impostata al valore 150A, lasciare la macchina in funzione fino all'intervento delle capsule termostatiche (macchina in allarme). - Verificato il corretto posizionamento dei cablaggi interni assemblare definitivamente la macchina. I) Prove di saldatura: - Saldatura MMA Con macchina predisposta secondo le prescrizioni del manuale istruzione provare a saldare in modalità MMA a corrente 80A (elettrodo diam. 2.5 mm) con parametro Arc Force settato al massimo (100%): controllare il comportamento dinamico della stessa e verificare il funzionamento dell'Hot Start e dell'Arc Force. - Saldatura TIG Con macchina predisposta secondo le prescrizioni del manuale istruzione collegare una torcia TIG (elettrodo verde 1.6 mm e gas a 4.5 l/min), caricare il programma P13 e fare una prova di saldatura su ferro o acciaio in 2T DC HF a 40A con rampa di discesa e postgas per controllare le funzioni in TIG. - Saldatura MIG Con macchina predisposta secondo le prescrizioni del manuale istruzione collegare una torcia MIG (bobina di filo d'acciaio 0.8 mm e gas in miscela Argon/CO2 a 10 l/min), caricare il programma P05 e fare una prova di saldatura su ferro controllando la regolarità dell'avanzamento e della fusione del filo (può essere necessario ritoccare leggermente la tensione o la velocità del filo in modo da ottenere cortocircuiti regolari e frequenti: indice questo di buon funzionamento della macchina). Figura J Tolleranza tempo: 10% Scala corrente: 1V=10A 1 3 2 3 3 3 4 3 5 2 6 2 Numero commutatore Tensione ai capi del carico: 26.8V ±2V Corrente sul carico: 170A ±3A E) Prova a carico massimo (tensione nominale): - Sempre con corrente a 170A, settare il carico con tutti i commutatori in posizione 3. Verificare che il valore massimo della corrente rilevata la sonda (sempre su CN6 del primario) non superi il valore di 63A +0A -5A. F) Verifica tensioni diodi scheda secondario: - Collegare 2 sonde di tensione x100 tra le 2 uscite del trasformatore di potenza della scheda secondario (puntali) e shunt verso dissipatore (masse). - Connesse le 2 sonde all'oscilloscopio e nelle condizioni di carico secondo tabella di figura J accendere la macchina. Sempre con una corrente pari a 170A verificare che le forme d'onda delle tensioni visualizzate con oscilloscopio siano analoghe a quelle di figura K. Spegnere la macchina. Figura K Tolleranza tempo: 10% Il picco di tensione inversa non deve superare 250V 9 TECHNOTRIS 180 TAB. 1 TAB. 3 MODALITA' DI FUNZIONAMENTO FUNZIONI BASE: CICLO MACCHINA MIG 2 T e 4T in Fe/Ss Al ( ) - NO GAS ( ) MMA (elettrodo) CONTINUO TIG HF DC V/I TENSIONE ARCO / CORRENTE SALDATURA PRE GAS POST GAS FINE CICLO PULSATO EV= OFF EV= ON EV= ON EV= ON EV= OFF MIG/MAG Fe/Ss MIG/MAG AI MOG NO GAS INNESCO ARCO TIG LIFT (in tutte le modalità TIG HF illustrate) FUNZIONI AGGIUNTIVE: O t Comandi operatore a pannello (LOCAL) Comandi operatore a distanza (CAD) 2T (ciclo pulsante torcia 2 tempi) 2 T: P.T. OFF 4 T: P.T. OFF P.T. ON P.T. ON P.T. ON P.T. OFF P.T. ON P.T. OFF P.T. OFF P.T. OFF 4T (ciclo pulsante torcia 4 tempi) Possibilità di scelta parametro Rampa di salita e corrente di base (TIG) SPOT (con temporizzatore di puntatura) Possibilità di scelta parametro Tempo di spot LEGENDA: EV = Elettrovalvola ( )= PT = Pulsante torcia SALDATURA A TENSIONE COSTANTE SALDATURA ( )= A CORRENTE COSTANTE TAB. 4 TAB. 2 PARAMETRI PER OGNI MODALITA' (in 2T) FUNZIONI PARAMETRI BASE MMA Corrente principale Arc Force TIG HF DC CONTINUO TIG HF DC PULSATO MIG/MAG Fe/Ss MIG/MAG AI CICLO MACCHINA TIG 2 T CON HF ( I PRE GAS INNESCO ARCO FINE CICLO EV= ON EV= ON EV= ON EV= ON EV= ON EV= OFF HF=OFF HF= OFF HF= ON HF= OFF HF= OFF HF= OFF HF= OFF I=0 I=0 I=0 I=0 t P.T. OFF P.T. ON P.T. ON P.T. ON P.T. OFF CICLO MACCHINA TIG 4 T CON HF ( Tensione arco Velocità filo Reattanza elettronica I P.T. OFF P.T. OFF ) - LIFT ( RAMPA SALITA CORRENTE SALDATURA RAMPA DISCESA POST GAS FINE CICLO EV= ON EV= ON EV= ON EV= ON EV= ON EV= OFF HF= ON HF= OFF HF= OFF HF= OFF HF= OFF HF= OFF I=0 I=0 PRE GAS INNESCO ARCO EV= OFF EV= ON HF=OFF HF= OFF I=0 I=0 ) Corrente principale Corrente di base INNESCO ARCO O t { Stessi parametri di tutte le modalità TIG HF POST GAS O Tensione arco Velocità filo Reattanza elettronica TIG LIFT RAMPA DISCESA ) INNESCO ARCO Corrente principale Corrente di base Frequenza Duty cycle Postgas Rampa di discesa MOG NO GAS CORRENTE SALDATURA EV= OFF Corrente principale Postgas Rampa di discesa Corrente principale Velocità filo Reattanza elettronica ) - LIFT ( P.T. OFF NOTA: le funzioni 4T e SPOT consentono di modificare anche i parametri a esse correlati LEGENDA: 10 P.T. ON P.T. ON EV = Elettrovalvola I = Corrente di saldatura P.T. OFF P.T. ON P.T. OFF P.T. OFF PT = Pulsante torcia HF = Alta frequenza (se attiva) TECHNOTRIS 180 RIFERIMENTI ILLUSTRATI FIG. 1 FIG. 2A MANIGLIA FRONTALE CLIP LEDS PANNELLO DISPLAY ENCODER TASTO CARICAMENTO VITE GUSCIO VITE GUSCIO PANNELLO DI CONTROLLO TASTO RICHIAMO PROGRAMMI SELEZIONE PARAMETRI VITE GUSCIO VITE GUSCIO VITI MANIGLIA TASTI FUNZIONI CLIP FIG. 3 VITI MANTELLO CHIUSURE A SLITTA MANTELLO VITI MANTELLO VITE GUSCIO ATTACCO TORCIA MIG VITE GUSCIO DINSE NEGATIVA ATTACCO TORCIA TIG FIG. 2B INTERRUTTORE GENERALE ALIMENTAZIONE ATTACCO ARIA TIG DINSE POSITIVA RETRO ATTACCO ARIA MIG ATTACCO ARIA TIG PRESA COMANDO A DISTANZA VITI GUSCIO VITI GUSCIO VITE MANTELLO PANNELLO LATERALE CAVO ALIMENTAZIONE FIG. 4 VITI FONDO FONDO VITI FONDO VITI GUSCIO 11 TECHNOTRIS 180 FIG. 5 FUSIBILE PRIMARIO E TRASFO AUX MORSETTERIA SCHEDA PRIMARIO VANO TRAINAFILO ELETTROVALVOLE TIG E MIG TRASFORMATORE AUSILIARIO PANNELLO DI CONTROLLO FIG. 6 PRESA DINSE NEGATIVA MOTORE TRAINAFILO ATTACCO TORCIA MIG TRAINO SCHEDA CONTROLLO MOTORE TRAINAFILO SCHEDA SECONDARIO SCHEDA FILTRO HF SCHEDA GENERATORE HF (SOTTO NOMEX) TERMOSTATO SU DISSIPATORE 12 PRESA DINSE POSITIVA TECHNOTRIS 180 FIG. 7 ASPO PULSANTE AVANZAMENTO MANUALE FILO BOBINA FILO SALDATURA VOLANTINI INTERRUTTORE SICUREZZA PANNELO LATERALE FISSAGGIO CONTRORULLINO CAVI CAMBIO POLARITA’ VITI PER SUPPORTO ATTACCO TORCIA MIG TUBETTO TRAINAFILO LATO TORCIA SUPPORTO TRAINO FIG. 8 TUBETTO TRAINAFILO LATO MOTORE CONTRORULLINO RULLINO VITI FISSAGGIO MORSETTIERA INTERRUTTORE GENERALE PANNELLO DI CONTROLLO VITI FISSAGGIO ASSIEME PARTE DI POTENZA VITI FISSAGGIO ASSIEME PARTE DI POTENZA VENTILATORE RETRO VITI FISSAGGIO SCHEDA PRIMARIO VENTILATORE FRONTALE ASSIEME TRASFORMATORE POTENZA + TRASFORMATORE HF + INDUTTANZA FILTRO (SOTTO) MORSETTIERA ALIMENTAZIONI AUSILIARIE 230Vac 13 VITI FISSAGGIO ASSIEME PARTE DI POTENZA TECHNOTRIS 180 FIG. 9 STRUTTURA PORTANTE VITI FISSAGGIO SCHEDA PRIMARIO ASSIEME PARTE DI POTENZA FIG. 10 C33, C34, C35, C36 RV1 Q6 Q1 D17 D21 D25 D24 JP1 K1 Q9 K2 Q8 ISO4 14 ISO5 TECHNOTRIS 180 FIG. 11 TERMOSTATO DISSIPATORE SECONDARIO VITI FISSAGGIO DIODI D3, D4, D5 D1, D2 VITI FISSAGGIO DIODI SNUBBER DEL SECONDARIO FIG. 12 STRUTTURA METALLICA MOTORE TRAINAFILO SCHEDA FILTRO HF SCHEDA CONTROLLO MOTORE TRAINAFILO 15 COLONNINE FISSAGGIO SCHEDE TECHNOTRIS 180 ELENCO PEZZI DI RICAMBIO LISTE PIECES DETACHEES SPARE PARTS LIST TECHNOTRIS 180 ERSATZTEILLISTE PIEZAS DE REPUESTO Esploso macchina, Dessin appareil, Machine drawing, Explosions Zeichnung des Geräts, Diseño seccionado maquina. 16 TECHNOTRIS 180 Chiusura Slitta Schema elettrico, Schéma électrique, Diagram, Schaltplan, Esquema de conexiones. 17 TECHNOTRIS 180 Note: Scheda tecnica di riparazione: Con lo scopo di migliorare il servizio, alla fine di ogni riparazione chiediamo ad ogni Centro Assistenza di compilare e restituire a Telwin la scheda tecnica riportata nella pagina seguente. 18 TECHNOTRIS 180 Centri assistenza autorizzati Scheda riparazione Data: Modello macchina: Matricola: Ditta: Tecnico: In quale ambiente ha lavorato la macchina: Cantiere Officina Altro: Alimentazione: Gruppo elettrogeno Da rete senza prolunga Da rete con prolunga m: Stress meccanici subiti dalla macchina. Descrizione: Grado di sporcizia. Distribuzione della sporcizia nella macchina Descrizione: Tipo di guasto Sigla componente Sostituzione scheda primario: si no Sostituzione pannello controllo: si no Problemi riscontrati durante la riparazione: Ponti raddrizzatori Condensatori elettrolitici Relè Resistenza precarica IGBT Reti snubber Diodi secondario Encoder su pannello Altro 19 TELWIN S.p.A. - Via della Tecnica, 3 36030 VILLAVERLA (Vicenza) Italy Tel. +39 - 0445 - 858811 Fax +39 - 0445 - 858800 / 858801 e-mail: [email protected] http://www.telwin.com ISO 9001 CERTIFIED QUALITY SYSTEM
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