LE INTERAZIONI TRA I COMPONENTI DI CALCESTRUZZI RINFORZATI CON FIBRE IN POLIPROPILENE, AL FINE DELLA VALUTAZIONE DELLA EFFICACIA PRESTAZIONALE COLONNA PASQUALE UBBRÌACO PIETRO ZEZZA FULVIO 1. INTRODUZIONE Le strade con pavimentazioni in calcestruzzo di cemento e le solette da ponte, per le quali l’azione dinamica dei veicoli interagisce immediatamente con le strutture, rappresentano possibili applicazioni per i materiali compositi quali i conglomerati cementizi additivati con fibre in polipropilene. A tal proposito gli autori hanno avviato un'ampia campagna di sperimentazioni delle quali hanno riferito in precedenti lavori (1, 2). Gli incoraggianti risultati conseguiti hanno consigliato di completare l’indagine approfondendo alcuni aspetti ed estendendola in particolare alle malte cementizie con e senza fibre polimeriche, in modo tale da superare gli effetti dovuti alla presenza dell’aggregato grosso da quelli relativi agli altri componenti la miscela. E’ stata anche valutata l’influenza della natura mineralogica e della forma degli aggregati, analizzando altresì la microstruttura dei materiali induriti tramite l’esame delle caratteristiche delle superfici al microscopio. 2. INDAGINE SPERIMENTALE Lo studio relativo al comportamento delle malte cementizie rinforzate con fibre in polipropilene ha riguardato miscele i cui costituenti sono rappresentati da: cemento Portland CEM I 32,5 R (UNI ENV197-1), sabbia calcarea di frantoio, sabbia naturale con natura prevalentemente silicea, fibre in polipropilene, acqua potabile di acquedotto ed additivo superfluidificante (Daracem 200-Greace). Il legante cementizio è stato caratterizzato sottoponendo la relativa malta normalizzata a prove di resistenza a compressione ed i cui risultati sono riportati in tabella 1. Tabella 1 Resistenza a compressione relative al CEM I 32,5 R. tempo di 2 gg. 7 gg. 28 gg. 60 gg. 90 gg. stagionatura resistenza 13,70 24,34 39,59 47,60 50,00 (N/mm2) Le sabbie utilizzate nelle malte fibrorinforzate sono identiche a quelle impiegate nel confezionamento dei calcestruzzi già oggetto di studio delle precedenti ricerche (1, 2), in particolare sono stati ricavati nella stessa distribuzione granulometrica solo le frazioni passanti al setaccio con apertura 5 mm; in tabella 2 sono riportate le caratteristiche granulometriche delle singole sabbie e della relativa miscela preparata nel rapporto in peso fra sabbia calcarea e sabbia naturale pari a 49,42% / 50,58%. Tabella 2 Caratteristiche granulometriche della sabbia sabbia calcarea sabbia naturale sabbia complessiva mm setaccio % passante % passante mm setaccio % passante 5 3 2 1 0,40 0,20 0,075 100,0 73,2 56,9 36,3 25,3 17,6 13,2 100,0 77,0 55,4 43,5 28,8 5,6 1,6 5 3 2 1 0,40 0,20 0,075 100,0 75,0 56,1 39,9 27,0 11,5 7,2 Il volume specifico della miscela di sabbia è risultato uguale a quello della sabbia standard impiegata nei controlli dei leganti cementizi. Le fibre in polipropilene (fibrillata) sono del tipo lamellare, le superfici sono caratterizzate da scanalature longitudinali che favoriscono la separazione in fibrille (1, 2), alcune caratteristiche delle fibre utilizzate sono riportate in tabella 3. Tabella 3 Caratteristiche delle fibre in polipropilene lunghezza (mm) 20 spessore (mm) 0,141 peso specifico (g/cm3) 0,905 modulo elastico (KN/mm2) 3,5 res. a trazione (KN/mm2) 0,56 ÷ 0,77 Allo scopo di controllare la qualità del materiale polimerico costituente la fibra stessa ed anche per approfondire le conoscenze sulle caratteristiche delle fibre si è deciso di realizzare alcune indagini chimico-fisiche per mezzo della DSC (Differential Scanning Calorimetry) e della FT-IR (infrarosso in trasformata di Fourier). Per indagine DSC si è utilizzato un apparecchio Du Pont 9900. Le temperature caratteristiche del processo endotermico di fusione delle fibre in polipropilene ed il calore assorbito è stato determinato con la scansione calorimetrica sia in flusso di azoto che in flusso d’aria (50 ml*min-1); tali valori rispettivamente per T0 (temperatura “onset” estrapolata sul picco), per Tp (temperatura massima di picco) e H corrispondono a: 157,9 °C - 167,0 °C - 59,1 J/g in flusso di azoto, mentre corrispondono a: 147,1 °C - 167,9 °C - 61,4 J/g in flusso d’aria. Lo spettro di assorbimento FT-IR è stato registrato con un spettrometro Perkin - Elmer modello 1600 (risoluzione, 4 cm-1; scansione 16; durata, 1,0 min ;intervallo 4000÷400 cm-1) su fibre allo stato solido preparate in disco di KBr, lo spettro FT-IR (figura 1) mostra il tipico assorbimento della fibra in polipropilene. Figura 1 L’insieme delle indagini consente di accertare le buone caratteristiche chimico-fisiche del polimero le quali costituiscono una garanzia sulle proprietà meccaniche e termiche delle fibre utilizzate nel presente studio. Il confezionamento delle malte fibro-rinforzate ha riguardato la determinazione delle resistenze a compressione di campioni cubici 5x5x5 cm (ASTMC109) e delle resistenze a trazione di campioni di brichette secondo (ASTM-C190); il proporzionamento della miscela è stato realizzato con 1 parte di cemento, 3 parti di sabbia, acqua in rapporto a/c = 0,43, superfuidificante con dosaggio pari a 8,2 g / dm3 d’impasto e fobre aggiunte in quantità pari a 0, 1 e 2 Kg/m3 rispettivamente per la malta di riferimento senza fibre e per due serie di malte fibro-rinforzate. I campioni sono stati stagionati in ambiente controllato con T = 20 °C 2 e Um.Relat. 90%, nei vari periodi di stagionatura di 1 giorno, 3 gg.,7 gg., 28 gg. e 60 gg. I provini induriti sono stati sottoposti alle prove di resistenza meccanica, valutando altresì la porosità totale (% in volume dei vuoti) ed il coefficiente di imbibizione (UNI-7699). vagli UNI 25 20 15 10 7,1 5 3 2 1 0,40 0,20 0,075 Tabella 4 Caratteristiche granulometriche degli aggregati % in peso di passante pietrisch. graniglia sabbia (fran.) sabbia (nat.) 100,0 100,0 100,0 100,0 98,1 100,0 100,0 100,0 80,0 100,0 100,0 100,0 39,9 99,0 100,0 100,0 6,1 55,3 100,0 99,2 1,1 14,9 92,6 96,2 0,7 4,2 67,8 74,0 0,7 2,7 52,7 53,3 0,6 2,1 33,6 41,8 0,6 1,8 23,4 27,7 0,5 1,5 16,3 5,4 0,4 1,2 12,2 1,5 L’influenza della natura mineralogica e della forma degli aggregati sulle proprietà del calcestruzzo con fibre è stata opportunamente evidenziata dal comportamento dei materiali alle sollecitazioni di impatto per urto; a tal fine sono stati realizzate due serie di calcestruzzi impiegando un aggregato a granulometria continua e rientrante nel flusso UNI (D20) costituito da pietrischetto e graniglia di tipo calcareo frantumato, sabbia calcarea (di frantoio) e sabbia naturale; fibre in propilene, acqua potabile di acquedotto ed additivo superfluidificante nelle proporzioni riportate nelle tabelle 4, 5 e 6. Tabella 5 Curva granulometrica della miscela di aggreganti vagli UNI % in peso di passante 25 100,00 20 99,23 15 91,90 10 75,58 7,1 58,09 5 50,18 3 37,08 2 27,74 1 19,82 0,4 13,53 0,2 10,33 0,075 3,75 Tabella 6 Caratteristiche delle miscele di calcestruzzo CEM I 32,5 R 412 Kg/m3 acqua totale 175 litri acqua effettiva 166 litri rapporto a/c 0,4% pietrischetto 40,5% graniglia 8,1% sabbia di frant. 25,4% sabbia natur. 26,0% superfluidificante 8,2 Kg/ m3 fibre 0 - 1 Kg/m3 3. RISULTATI E DISCUSSIONE I valori di resistenza a trazione presentati dalle malte fibrorinforzate e dalla malta di riferimento nei vari periodi di stagionatura sono riportati in tabella 7. malta rif. malta F.R. (1 Kg/m3) malta F.R. (2 Kg/m3) Tabella 7 Resistenze a trazione (RT = Kg * forza) 1 gg. 3 gg. 7 gg. 28 gg. 78,86 116,96 159,96 159,10 78,26 133,30 156,52 152,20 60 gg. 146,00 144,50 di stagionatura (28 giorni) la resistenza a compressione mostra per la malta contenente l Kg/m3 un lieve incremento rispetto al riferimento. E' possibile correlare i valori di resistenza a compressione con i dati relativi alla massa volumica apparente (MVA) esposti in tabella 9. Tabella 9 Caratteristiche delle malta MVA Porosità Coeff. Imbib. (Kg/m3) (% vuoti) (% acqua assorb.) 2276 22,3 9,2 2286 21,6 8,6 malta rif. 147,50 malta F.R. (1 Kg/m3) malta F.R. 2269 22,7 9,6 I risultati indicano che malte composite con fibre in (2 Kg/m3) polipropilene presentano a 3 giorni di stagionatura degli incrementi percentuali di resistenza rispetto al riferimento del 10% (2 Kg/m3) e 14% (1 Kg/m3), la Con l'aggiunta di 1 Kg/m3 di fibre la malta subisce malta a più alto contenuto in fibre (2 Kg/m3) un aumento di MVA mentre con l'aggiunta di conserva anche a 7 giorni lo stesso incremento quantità superiori (2 Kg/m3) la malta diventa meno (10%). Dopo 7 giorni di stagionatura le malte non densa; ciò è confermato dalle caratteristiche di presentano aumenti di resistenza a trazione. porosità (tabella 9) che le malte hanno presentato. Gli andamenti delle resistenze a trazione che i Questa influenza dell'aggiunta di fibre in materiali hanno evidenziato inducono ad ipotizzare polipropilene sulla MVA delle malte risulta per le malte contenenti fibre un particolare fenomeno abbastanza caratteristica ed evidenzia inoltre che la di interazione tra le stesse e la matrice cementizia: malta composita ha un comportamento simile al dopo 1 giorno di stagionatura la pasta cementizia non calcestruzzo composito, sul quale gli autori hanno subisce una particolare influenza a causa della verificato in precedenti ricerche che esiste un presenza di fibre; ma in prossimità dei 3 giorni è dosaggio di fibra in corrispondenza del quale si ha un probabile che nell'intorno delle fibre il la pasta idrata massimo di MVA, ma anche un massimo delle sviluppi una particolare microstruttura che esalta la resistenze a compressione e trazione. duttilità della matrice, la quale porta a migliorare la Per quanto riguarda lo studio dei calcestruzzi resistenza complessiva del composito alle fibrorinforzati le ricerche precedentemente effettuate sollecitazioni meccaniche. (1, 2) hanno evidenziato alcune interessanti Per la malta contenente 2 Kg/m3 di fibre il suddetto caratteristiche di tali materiali compositi, per cui è fenomeno sembra protrarsi fino ai 7 giorni. Col sembrato opportuno un ulteriore approfondimento procedere del periodo di stagionatura il legante del comportamento alle sollecitazioni per urto, per cementizio sviluppa maggiori resistenze intrinseche e meglio valutare l'influenza dell'aggregato grosso l'influenza delle fibre diventa meno importante. sulla resistenza del calcestruzzo soprattutto nel primo L'esame macroscopico delle superfici di frattura periodo di stagionatura. In tale primo periodo è stato originatesi con le prove di trazione evidenzia per infatti rilevato che le fibre esplicano una sorta di tutte le malte il diverso comportamento “effetto rete” nel materiale ancora debolmente dell'aggregato sabbioso più grosso, in quanto la indurito. sabbia calcarea è prevalentemente spaccata, mentre la Le prove realizzate sui calcestruzzi hanno dato luogo sabbia naturale di fiume risulta per lo più integra ed ai risultati indicati in tabella 10, nella quale per il emerge da una delle due superfici di frattura. calcestruzzo contenente fibre (l Kg/m3) si è indicato Il comportamento alle sollecitazioni per sia il numero di colpi necessari per indurire la prima, compressione delle malte (tabella 8) indica che ai 3 sia pure parziale, fessurazione e sia il numero di giorni di stagionatura vi è costantemente un effetto colpi necessari per produrre la fessurazione netta e benefico delle fibre sulle resistenze dei compositi. totale del provino, anche se con i frammenti tuttavia 81,27 malta rif. malta F.R. (1 Kg/m3) malta F.R. (2 Kg/m3) 129,00 175,87 164,26 1 gg. 15,1 14,9 Tabella 8 Rc Rc (N/ mm2) 3 gg. 7 gg. 28 gg. 28,4 40,1 56,9 30,0 39,1 58,0 13,7 32,5 42,6 55,8 “cuciti” dall'insieme delle fibre. 60 gg. 64,0 64,6 63,7 Per la malta a più alto contenuto di fibra tale effetto continua sin verso i 7 giorni, mentre a più alti periodi Tabella 10 Comportamento alle prove d’urto dei calcestruzzi aggregati calcarei aggregati frantumati alluvionati 1 gg. 3 gg. 7 gg. 7 gg. C. rif. 4 10 25 7,5 C. F. R. 1aF. F.t. 1aF F.t. 1aF F.t. 1aF F.t. 6,5 10 16 25 31 47 13,5 21,5 L'esame dei valori ci consente di accertare la maggiore resistenza del calcestruzzo con fibre a 1, 3 e 7 giorni di stagionatura, in particolare a 1 e 3 giorni l'incremento di resistenza rispetto al riferimento è di circa il 60%. I calcestruzzi, sia con fibre che senza fibre, con aggregato calcareo frantumato mostrano una resistenza all'impatto per urto che è comunque nettamente superiore (>100%) rispetto quella presentata dai calcestruzzi in cui l'aggregato grosso è costituito da materiale naturale di fiume (2). L'esame delle superfici di frattura dei provini sottoposti a prove d'urto evidenzia alcune caratteristiche abbastanza indicative. Infatti l'aggregato calcareo risulta ben ancorato alla matrice cementizia ed inoltre a 1 e 3 giorni di stagionatura si presenta sostanzialmente integro mentre a 7 giorni risulta prevalentemente spaccato. L'aggregato grosso naturale invece aveva mostrato, nelle precedenti indagini, un differente comportamento all'urto; sulla superficie di frattura risultava spaccato con una certa disomogeneità, in quanto solo le frazioni con microstruttura meno compatta e quindi meno resistenti erano soggette a fratturarsi. Inoltre l'aggregato siliceo avendo una morfologia più arrotondata aveva evidenziato nel complesso un minor ancoraggio alla matrice cementizia. Alla luce dei risultati ottenuti possiamo affermare che l'aggregato di tipo calcareo nei calcestruzzi fibrorinforzati migliora le caratteristiche di resistenza all'impatto per urto dei materiali. 4. ESAME DELLE MICROSCOPIE S.E.M. L’osservazione complessiva delle microspie S.E.M. (Cambridge Stereo Scan 90) evidenzia una buona microstruttura per le malte cementizie additivate con fibre in polipropilene (figure 2 e 3). In particolare le fibre sono ben inglobate nella matrice cementizia, la sabbia calcarea ad alti ingrandimenti mostra nell’area di transizione una maggiore e più omogenea interazione con la pasta cementizia a causa sia della più alta reattività chimica per i prodotti idrati sia per la più sviluppata superficie dei granuli. Figura 3 5. CONCLUSIONI Il completamento delle indagini sui calcestruzzi fibrorinforzati e l'estensione delle stesse alle malte hanno condotto alle seguenti principali conclusioni. Dopo 1 giorno di stagionatura la pasta cementizia non subisce una particolare influenza a causa della presenza di fibre; ma in prossimità dei 3 giorni è probabile che nell'intorno delle fibre la pasta idrata sviluppi una particolare microstruttura che esalta la duttilità della matrice la quale porta a migliorare la resistenza complessiva del composito alle sollecitazioni meccaniche. Col procedere del periodo di stagionatura il legante cementizio sviluppa maggiori resistenze intrinseche e l'influenza delle fibre diventa meno importante Anche per le malte composite, così come per i calcestruzzi, esiste un dosaggio di fibre in corrispondenza del quale si ha un massimo di Massa Volumica Apparente, ma anche un massimo delle resistenze a compressione e trazione. La presenza delle fibre incrementa notevolmente la resistenza all'urto dei calcestruzzi, in particolare nella prima settimana di stagionatura. I calcestruzzi, sia con fibre che senza fibre, con aggregato calcareo frantumato mostrano una resistenza all'impatto per urto che è comunque nettamente superiore (>100%) rispetto quella presentata dai calcestruzzi in cui l'aggregato grosso è costituito da materiale naturale di fiume (2). 6. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia il geometra Oronzo Santamaria per la collaborazione prestata nella effettuazione della presente ricerca. Figura 2 6. BIBLIOGRAFIA 1) P. COLONNA, M. PETRELLA, V. PICCA, P. UBBRÌACO - Utilizzazione di fibre in propilene nel calcestruzzo, con particolare riferimento alle solette da ponte - Costruzioni, 3 1994. 2) P. COLONNA, M. PETRELLA, M. UBBRÌACO - Some characteristics of polypropylene fibre reinforced concrete -Atti del 7th International Synposium on concrete roads, Vienna 1994. 3) M. MASHIMA, D. J. HANNANT, AND J. G. KEER - Tensile properties of polypropylene reinforcement with different fiber orientations ACI Materials Journal, 173-178 1990. 4) S. MINDESS, G. VONDRAN - Properties of concrete reinforced with fibrillated polypropylene fibres under impact loading - Cement and Concrete Research, 109-115, 18 1988. 5) Y. WANG, C. V. LI, S. BACKER - Tensile properties of syntetic fiber reinforced mortar Cement and Concrete Composites, 29-40 1990. 6) RILEM SYMPOSIUM - Testing and test methods of fibre cement composites - R. N. Swamy, Lancaster, England 1978.
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