CAMBIO DELLA GUARDIA IN COMMISSIONE REGIONALE

CAMBIO DELLA GUARDIA IN COMMISSIONE REGIONALE
Giovedì 20 marzo a Torino, presso l’Istituto dei Missionari
della Consolata, si è chiuso un capitolo nel grande libro
della missionarietà piemontese, infatti don Mario Bandera,
responsabile del Centro Missionario di Novara dopo un
trentennale servizio di segretario e coordinatore della
Commissione Missionaria Regionale, ha passato le consegne a
Padre Roberto Melis, della Congregazione dell’Oratorio di San
Filippo Neri, direttore del Centro Missionario di Biella.
Don Mario che fu nominato da Mons. Bettazzi è stato poi
confermato in questo incarico da Mons. Renato Corti, da Mons.
Sebastiano Dho e da Mons. Alfonso Badini Confalonieri, vescovi
che
si
sono
succeduti
come
Presidenti
della
stessa
Commissione.
Mons. Badini Confalonieri, Vescovo di Susa, ricordando
l’impegno profuso in questi anni da don Mario per coordinare
le varie attività delle diverse diocesi del Piemonte, ha messo
in luce come il suo ruolo non si sia limitato a riportare in
Regione quello che veniva deciso a livello di Consiglio
Nazionale a Roma, ma partendo proprio dal fatto che tutte le
diocesi del Piemonte e Valle d’Aosta, hanno espresso una ricca
e vivace attività missionaria a servizio delle Chiese più
giovani dei paesi emergenti (ricordiamo che il Piemonte è una
delle poche regioni italiane in cui TUTTE le diocesi hanno
espresso missionari Fidei Donum) questo fatto ha permesso che
l’esperienza accumulata in questi decenni sia stata proficua
anche per altre realtà italiane.
Padre
Roberto
che
subentra
nella
responsabilità
di
coordinatore regionale a don Mario, viene da un Centro
Missionario (quello di Biella) molto vivace, caratterizzato da
una fortissima presenza giovanile, la differenza d’età e
l’entusiasmo dei giovani che lo circondano, sono una garanzia
per il futuro, possiamo dire che sotto la direzione di don
Mario si è concluso un capitolo nel grande libro delle
Missioni, adesso se ne incomincia uno nuovo, sicuri che tutto
ciò che viene intrapreso per favorire la comunione e la
cooperazione fra le Chiese diventa arricchente per tutte le
nostre Chiese locali.