Descrizione dei servizi di assistenza professionale nella

Descrizione dei servizi di assistenza professionale nella predisposizione del Bilancio di Sostenibilità(*)
Ottobre 2014
(*)
VIVIDA Sustainability Reporting è ufficialmente registrata come Organizational Stakeholder del Global Reporting Initiative (GRI) e supporta attivamente la missione del GRI nello sviluppare
globalmente linee guida al Reporting di Sostenibilità attraverso un processo multi-stakeholder.
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INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Premessa
Bilancio di Sostenibilità e linee guida Global Reporting Initiative (GRI)
Valore e obiettivi del progetto
Modalità di esecuzione del progetto e “deliverables”
Tempistiche di esecuzione
Note metodologiche
1
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PREMESSA
L’operare quotidiano delle organizzazioni, sia esse di tipo “for profit”
ovvero “non profit”, comporta una serie di azioni che hanno un riflesso nel
contesto ambientale, sociale ed economico di riferimento.
Ogni organizzazione svolge la propria attività con un livello di
consapevolezza degli impatti del proprio operato differente e dettato dal
sistema di valori che la animano e che la governano.
In questo contesto e con particolare riguardo al sistema delle imprese nel
corso degli ultimi venti anni si è sempre più affermata la consapevolezza di
dotarsi di strumenti di governance ed informativi in grado di guidare
l’operare dell’azienda e gli effetti che tale operato ha sui principali portatori
di interesse, gli stakeholders.
come “Bilancio di Sostenibilità” grazie al quale l’operare quotidiano
dell’azienda può essere comunicato attraverso tre prospettive:
-
responsabilità economica
responsabilità ambientale
responsabilità sociale
Il presente documento intende illustrare le caratteristiche dello strumento
informativo “Bilancio di Sostenibilità”, gli standard di riferimento,
l’approccio VIVIDA® ed i benefici connaturati e conseguenti
all’implementazione di tale sistema di rendicontazione.
Carlo Vasile
(Partner)
Si sono sempre più affermati i concetti tra loro correlati di “responsabilità
sociale” d’impresa e di “sviluppo sostenibile”; tali concetti in molti casi di
successo hanno influenzato ed influenzano la governance aziendale e, in
primis, dettano la Mission dell’impresa.
Operare consapevolmente comporta tuttavia la necessità di confrontarsi
costantemente con i propri stakeholders al fine di rendicontare il lavoro
svolto, identificando un momento di dialogo atto ad innescare il processo di
miglioramento continuo.
Lo strumento per rendicontare il sistema di valori aziendali, gli impatti
sull’ambiente circostante ed il suo interagire con i vari stakeholders è
identificabile nel modello di rendicontazione sociale meglio conosciuto
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BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ E LINEE GUIDA DEL
GLOBAL REPORTING INITIATIVE (GRI)
mediante un sistema credibile ed attendibile di reporting di sostenibilità,
utilizzabile da organizzazioni di qualsiasi dimensione, settore o Paese.
Il Bilancio di Sostenibilità è un documento informativo, redatto su base
volontaria dall’organizzazione che lo redige, il quale descrive come tale
organizzazione ha operato nei confronti dei propri stakeholders in termini
di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Il GRI, al fine di consentire a qualsiasi organizzazione di implementare un
sistema di reporting sostenibile, ha promulgato una serie di linee guida
universalmente accettate le quali rappresentano punto di riferimento sia
per coloro che intendono presentare il documento, sia per i professionisti
incaricati della loro revisione.
Il Bilancio di Sostenibilità si fonda su due concetti cardine: lo sviluppo
sostenibile e la trasparenza.
Lo sviluppo sostenibile è stato definito dal Word Commission of
Environment and Development come la capacità di “soddisfare i bisogni
delle generazioni attuali senza compromettere la capacità di quelle future
di soddisfare i propri bisogni”. Le organizzazioni di ogni tipo, in virtù della
funzione centrale che rivestono nella società, hanno un ruolo importante
nel raggiungimento di questo obiettivo.
La trasparenza sulla sostenibilità delle attività di un’organizzazione
rappresenta un interesse primario per una vasta gamma dei suoi
stakeholders, portatori di interesse quali: imprese, dipendenti, sindacati,
organizzazioni non governative, investitori, analisti, etc..
Per sostenere queste aspettative e per comunicare in maniera chiara e
trasparente la sostenibilità delle singole organizzazioni è necessaria una
visione globalmente condivisa di concetti, linguaggi e standard.
Il Global Reporting Initiative (di seguito ”GRI”) rappresenta oggi lo
standard più accreditato che permette di raggiungere questo risultato
GRI Reporting Framework (cenni)
Nel mese di maggio 2013, durante la Global Conference on Sustainability
and Reporting organizzata dal GRI ad Amsterdam, è stato ufficialmente
presentato il nuovo set di linee guida (G4) per la redazione del bilancio di
sostenibilità.
L’11 settembre 2013 VIVIDA® ha partecipato, in qualità di Organizational
Stakeholder, all’evento organizzato a Roma dal GRI presso Confindustria
durante il quale sono stati approfonditi gli aspetti innovativi delle linee
guida G4 rispetto a quelle G3.1 attualmente in uso.
Le nuove linee guida G4 saranno obbligatorie a partire dai bilanci chiusi
dopo il 31 dicembre 2015. Tuttavia, per tutti i soggetti che redigono per la
prima volta il bilancio di sostenibilità secondo lo standard GRI è
raccomandata l’applicazione anticipata delle linee guida G4.
Il modello di rendicontazione qui descritto, declinato nelle nuove linee
guida G4, si suddivide in:
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-
Parte 1: “Reporting Principles and Standard Diclosures”
Parte 2: “Implementation Manual”
La Parte 1 “Reporting Principles and Standard Diclosures” contiene i
principi del reporting di sostenibilità, i requisiti di informativa standard ed i
criteri che un’organizzazione deve applicare per predisporre un bilancio di
sostenibilità “in accordo” con le linee guida GRI. I principi del reporting di
sostenibilità si suddividono in:
Principi per definire il contenuto del bilancio di sostenibilità
1. Stakeholder inclusiveness: identificare gli stakeholder e spiegare loro
come l’organizzazione ha risposto alle loro aspettative e interessi.
2. Sustainability context: il bilancio di sostenibilità deve presentare la
performance dell’organizzazione nel più ampio contesto della
sostenibilità.
3. Materiality: riportare solo gli aspetti che riflettono gli impatti
significativi in ambito economico, ambientale e sociale ovvero che
influenzano il giudizio e le decisioni degli stakeholders.
4. Completeness: il bilancio di sostenibilità deve includere tutte le
informazioni materiali così come definite al punto 3.
2. Comparability (comparabilità): selezionare, compilare e riportare le
informazioni in maniere coerente da anno in anno.
3. Accuracy (accuratezza): le informazioni devo essere riportate in
maniera sufficientemente accurata e dettagliata in modo da consentire
agli stakeholder un formulare un giudizio sulla performance
dell’organizzazione.
4. Timeliness (tempestività): emettere il bilancio di sostenibilità sulla base
di un calendario costante in modo che le informazioni siano a
disposizione degli stakeholders al fine di decidere in maniera informata.
5. Clarity (chiarezza): le informazioni devono essere messe a disposizione
in maniera comprensibile e accessibile agli stakeholders che usano il
bilancio di sostenibilità.
6. Reliability (affidabilità): l’organizzazione dovrebbe catturare,
registrare, compilare, analizzare e presentare le informazioni ed i
processi utilizzati per la preparazione del bilancio di sostenibilità in
modo tale che queste possano essere soggette ad un esame esterno e
che sia stabilita la qualità e la materialità delle informazioni stesse.
Principi per definire la qualità del bilancio di sostenibilità
Le “Standard Disclosures”, ovvero i requisiti di informativa necessari per un
bilancio di sostenibilità “in accordo” con le linee guida GRI, si suddividono a
loro volta in “generali” e “specifici”.
1. Balance (equilibrio): riportare gli aspetti positivi e negativi della
performance dell’organizzazione in modo da consentire un ragionevole
giudizio della performance complessiva.
I requisiti di informativa generici sono suddivisi in: Strategy and Analysis,
Organizational Profile, Identified Material Aspects and Boundaries,
Stakeholder Engagement, Report Profile, Governance, Ethics and Integrity.
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I requisiti di informativa specifici sono suddivisi in: informazioni
sull’approccio adottato dal management e indicatori. Gli indicatori, a loro
volta, sono suddivisi in tre categorie:
-
Economic
Environmental
Social: labor practices and decent work, human rights, society, product
responsibility
La Parte 2 “Implementation Manual” contiene invece tutte le istruzioni
necessarie per applicare i principi del reporting di sostenibilità, indicazioni
su come predisporre l’informativa e su come interpretare i vari concetti
proposti nelle linee guida.
Il bilancio di sostenibilità è predisposto “in accordo” con le linee guida del
GRI seguendo due approcci:
-
Core: vengono forniti gli elementi informativi essenziali previsti dal G4.
Comprehensive: viene fornita un’informativa estensiva secondo gli
standard previsti dal G4.
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sostenibilità. Il rating di legalità permetterà alle imprese virtuose di
usufruire di una corsia preferenziale nell’acquisizione di finanziamenti
pubblici e di credito bancario.
VALORE E OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il Valore per l’impresa
L’implementazione di un sistema di rendicontazione sostenibile permette
all’impresa di soddisfare le aspettative dei molteplici interlocutori sociali in
termini di trasparenza del proprio operato.
Anche se il Bilancio di Sostenibilità non è ancora obbligatorio, sono già al
vaglio in Commissione Europea linee guida per rendere sempre più
frequente questo tipo di informazione in un prossimo futuro. Tra quelle già
pubblicate si annoverano il Libro Verde “Promuovere un quadro europeo
per la responsabilità sociale delle imprese” e la Comunicazione
“Responsabilità sociale delle imprese: un contributo delle imprese allo
sviluppo sostenibile”.
Il concetto di sviluppo sostenibile sta diventando sempre più pregnante
nella business community e sono sempre più frequenti le richieste di
informazioni sulla “performance sociale” dell’azienda da parte di istituzioni
finanziarie al fine di determinare il “rating globale” da attribuire.
A tal riguardo l’Antitrust ha varato nel mese di novembre 2012 il
Regolamento che stabilisce criteri e modalità di attribuzione dei punteggi
per l’ottenimento del rating di legalità per le imprese con fatturato
maggiore di 2 milioni di Euro. Il Regolamento prevede, all’art. 3,
l’attribuzione di punteggi addizionali per quelle imprese che, tra le varie
condizioni, adottino processi volti a garantire forme di Corporate Social
Responsibility anche attraverso l'adesione a programmi promossi da
organizzazioni nazionali o internazionali e l'acquisizione di indici di
In aggiunta, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha reso
disponibile in consultazione pubblica, il Piano d’Azione Nazionale sulla
Responsabilità Sociale d’Impresa 2012/2014, grazie al quale l’Italia
presenta un proprio piano strategico volto alla promozione ed allo sviluppo
della responsabilità sociale d’impresa.
Implementare quindi un sistema di rendicontazione sostenibile oggi non
vuol dire più “essere dei precursori” ma dimostra attenzione verso un
modo di interpretare l’”essere azienda sul mercato” che è sempre più
richiesto da differenti interlocutori (gli stakeholders) e che vede l’azienda
stessa come un operatore che assorbe e genera valore nel tessuto sociale
ed economico nel quale opera.
Una recente indagine promossa da Lundquist ha confermato che delle
prime 85 società per capitalizzazione della Borsa di Milano, 41 non hanno
pubblicato un Bilancio di Sostenibilità (ovvero il 47%). Il confronto con gli
altri Paesi oggetto dell’indagine parla da sé: «In Svizzera la ricerca rileva che
solo il 20% delle società dell’indice SMI non pubblica un bilancio CSR,
mentre il dato si ferma al 7% per le 30 imprese dell’indice tedesco DAX e
all’8% per le 40 maggiori società nei Paesi nordici».
La lista completa di tutte le società che hanno implementato tale sistema di
rendicontazione è reperibile sul sito del GRI www.globalreporting.org e
dimostra come tale cultura si stia diffondendo con autorevolezza.
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Gli obiettivi del progetto
Obiettivo per un’impresa interessata ad implementare un sistema di
rendicontazione sociale è quello di tradurre il proprio sistema di valori in un
modello di governance orientato anche al raggiungimento di un equilibrio
tra sostenibilità e profitto.
Obiettivo è quello di accrescere la propria visibilità nella business
community nazionale ed internazionale, rendicontando in maniera chiara e
trasparente il proprio operato ed il dialogo con i propri stakeholders.
Il Bilancio di Sostenibilità redatto secondo gli standard GRI è un documento
riconosciuto e riconoscibile sia a livello nazionale che internazionale.
Obiettivo è quello di interpretare con anticipo un quadro normativo
nazionale ed internazionale che sta convergendo verso una sempre più
esplicita richiesta di strumenti di reporting di sostenibilità al fine di
identificare le aziende che meritano di operare attraverso tutti gli strumenti
che il mercato attualmente offre.
Obiettivo è quello di costruire un modello non solo informativo ma di
governance a testimonianza di una visione imprenditoriale vincente in
quanto orientata alla diffusione di una cultura di sviluppo sostenibile
perfettamente in linea con il sentimento comune.
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MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL PROGETTO E “DELIVERABLES”
L’attività professionale di assistenza, oggetto del presente documento,
prevede l’esecuzione delle seguenti fasi:
-
-
Fase 1: identificazione del perimetro oggetto di rendicontazione, degli
stakeholders e dei contenuti informativi da includere nel Bilancio di
Sostenibilità: approccio “core” oppure “comprehensive”.
Fase 2: predisposizione della policy interna alla redazione del Bilancio di
Sostenibilità.
Fase 3: predisposizione dell’informativa secondo i requisiti di
informativa “generici”.
Fase 4: coinvolgimento degli Stakeholders.
Fase 5: predisposizione dell’informativa secondo i requisiti di
informativa “specifici”.
Fase 6: aggregazione delle informazioni, editing e pubblicazione del
Bilancio di Sostenibilità.
Prima di intraprendere l’esecuzione del progetto e quindi di qualsiasi delle
fasi sopra illustrate, sarà responsabilità della Direzione Aziendale quella di
costituire un gruppo di lavoro con un referente aziendale il quale
collaborerà con i professionisti di VIVIDA® nello svolgimento delle attività
necessarie all’esecuzione ed al completamento del progetto.
Le fasi operative sopra elencate saranno svolte sia presso la sede della
Società che in back-office in base alla natura delle attività stesse.
Di seguito viene descritta una sintesi dei contenuti operativi afferenti le 6
fasi sopra identificate.
Fase 1 - identificazione del perimetro oggetto di rendicontazione, degli
stakeholders e dei contenuti informativi da includere nel Bilancio di
Sostenibilità: approccio “core” oppure “comprehensive”
In questa fase le principali attività consisteranno in:
-
-
Effettuare una ricognizione delle società del Gruppo ed individuare le
entità legali da includere nel perimetro di rendicontazione.
Effettuare, per ogni società inclusa nel perimetro, il censimento di tutti
gli stakeholders rilevanti. La corretta identificazione dei portatori di
interesse è fondamentale in questa fase in quanto veicolerà tutte le
attività successive. Per ogni tipologia di stakeholder individuato, è
importante identificare uno/due rappresentanti chiave con i quali
potersi interfacciare nel momento in cui si affronterà la fase 4.
Determinare i contenuti informativi che si intende includere nel
Bilancio di Sostenibilità; decidere quindi l’adozione di un approccio
“core” oppure “comprehensive” nell’applicazione delle linee guida G4.
Il referente aziendale avrà il compito di coordinare le risorse interne
nell’esecuzione delle analisi e/o reperimento di informazioni e
documentazione che dovessero rendersi necessarie per l’esecuzione del
progetto.
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Fase 2 - predisposizione della policy interna alla redazione del bilancio di
sostenibilità
La procedura sarà oggetto di aggiornamento su base annua in
considerazione di aggiornamenti emessi da parte del GRI ovvero di
mutamenti nell’assetto organizzativo o nella compagine degli stakeholders.
In questa fase l’obiettivo è la redazione di una procedura aziendale che
declini le modalità operative e le scelte della Direzione Aziendale
nell’implementazione di un sistema di rendicontazione sociale.
Fase 3 - predisposizione dell’informativa secondo i requisiti di informativa
“generici”
La procedura conterrà, a titolo esemplificativo, le seguenti informazioni
minime:
In questa fase verranno delineati i contenuti informativi fondamentali per il
bilancio di sostenibilità (ipotesi di approccio “core”):
-
-
-
Mission della Società, ovvero del Gruppo, nell’approcciare il mercato
secondo un concetto di sviluppo sostenibile.
Identificazione degli stakeholders e dei relativi impatti/relazioni.
Identificazione degli indicatori economici, ambientali e sociali che
verranno utilizzati per la redazione del Bilancio di Sostenibilità.
Descrizione operativa di come la Società cattura le informazioni
necessarie per redigere il Bilancio di Sostenibilità.
Descrizione di come la Società intende interagire periodicamente con i
propri stakeholders.
Descrizione delle modalità di controllo interno ovvero esterno
(revisione) con le quali la Società intende garantire la correttezza delle
informazioni presentate e la qualità del report.
-
Strategy and Analysis: G4-1 standard GRI
Organizational Profile: da G4-3 a G4-16 standard GRI
Identified Material Aspects and Boundaries: da G4-17 a G4-23 standard
GRI
Stakeholder Engagement: da G4-24 a G4-27 standard GRI
Report Profile: da G4-28 a G4-33 standard GRI
Governance: G4-34 standard GRI
Ethics and Integrity: G4-56 standard GRI
Fase 4 - coinvolgimento degli Stakeholders
Questa fase prevede due principali attività:
-
In merito alla qualità del report sarà necessario includere nella procedura
una chiara definizione dei concetti di: equilibrio, comparabilità,
accuratezza, tempestività, chiarezza e affidabilità.
-
Definire i contenuti informativi in merito alla governance della Società,
ai suoi impegni verso i vari stakeholders ed al loro coinvolgimento nel
processo di rendicontazione (punti da G4-24 a G4-27 dello standard
GRI).
Incontrare i rappresentanti chiave delle categorie di stakeholders
identificate, informandoli del progetto, del suo stato di avanzamento e
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coinvolgendoli (mediante la costituzione di un focus group) nel
progetto. Questa attività è importante in quanto propedeutica ad una
successiva presentazione del Bilancio di Sostenibilità alla business
community.
Fase 5 - predisposizione dell’informativa secondo i requisiti di informativa
“specifici”
In questa fase, sulla base dell’approccio “core” ovvero “comprehensive”
identificato nella policy aziendale (fase 2) e degli indicatori specifici censiti,
si procederà alla determinazione delle formule per permettere di calcolare
tali indicatori sulla base dei dati disponibili per gli esercizi “X-1” e “X”
(primo Bilancio di Sostenibilità):
-
Indicatori di performance economica (da G4-EC1 a G4-EC9 dello
standard GRI);
Indicatori di performance ambientale (da G4-EN1 a EN34 dello standard
GRI);
Indicatori di performance sociale a loro volta suddivisi in:
- Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate (da G4-LA1 a
G4-LA16 dello standard GRI);
- Diritti umani (da G4-HR1 a HR12 dello standard GRI);
- Società (da G4-SO1 a SO11 dello standard GRI;
- Responsabilità del prodotto (da G4-PR1 a G4-PR9).
Fase 6 - aggregazione delle informazioni, editing e pubblicazione del
Bilancio di Sostenibilità
Tutte le informazioni raccolte nelle fasi 3, 4 e 5 rappresentano il contenuto
del Bilancio di Sostenibilità che dovrà essere redatto in forma di documento
(elettronico ovvero cartaceo).
Il Bilancio di Sostenibilità includerà al termine dell’informativa un
questionario grazie al quale sarà possibile raccogliere spunti di
miglioramento per il Bilancio di Sostenibilità dell’esercizio successivo.
A puro titolo esemplificativo e seguendo l’approccio di alcuni casi di
successo, la Società potrebbe far seguire il completamento del progetto
con un evento di presentazione del proprio Bilancio di Sostenibilità grazie al
quale la Direzione Aziendale potrà illustrare il progetto, i propri obiettivi
presenti e futuri in termini di sviluppo sostenibile.
L’attività di assistenza professionale, descritta nel presente documento,
prevede quindi l’emissione dei seguenti deliverables:
1. Policy aziendale sulla redazione del Bilancio di Sostenibilità per
l’esercizio “X” ed aggiornamenti per gli esercizi “X+1” e “X+2”;
2. Assistenza nella redazione del Bilancio di Sostenibilità per gli esercizi
“X”, “X+1” e “X+2”.
Non sono incluse nel presente documento eventuali attività di editing
complesse del Bilancio di Sostenibilità le quali verranno decise di concerto
con la Direzione Aziendale al fine identificare sia le modalità che possano
maggiormente valorizzare il lavoro svolto (pubblicazione sul web, cartacea,
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impaginazione, layout, immagini, …) che gli eventuali professionisti da
coinvolgere nel caso in cui la Società non sia dotata al suo interno di
risorse/strumenti adeguati.
Lo svolgimento del progetto comporterà un kick-off meeting per presentare
la squadra e concordare il piano d’azione ed incontri periodici di
allineamento al completamento di ogni fase al fine di aggiornare la
Direzione Aziendale sullo svolgimento delle attività e per discutere
eventuali criticità emerse.
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TEMPISTICHE DI ESECUZIONE
A titolo puramente esemplificativo, in relazione alla natura ed alla
complessità di ciascuna delle sei fasi identificate e considerando l’obiettivo
di presentare il primo Bilancio di Sostenibilità in concomitanza con
l’approvazione del bilancio d’esercizio e consolidato, un’ipotesi di sviluppo
delle attività da svolgere è di seguito sintetizzata:
Anno X
Descrizione
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Fase 6
set
L’impegno previsto in fase di prima applicazione, in termini di ore, per
sviluppare tale progetto è stimato nell’ordine di 400/700 ore in base alla
complessità dell’azienda, del mercato di appartenenza, dei processi
produttivi adottati.
L’impegno complessivo in termini di ore si riduce del 40% circa nel secondo
anno e del 40% circa nel terzo anno (rispetto al secondo).
Anno X+1
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
12
Le tempistiche proposte sono ovviamente ipotizzate considerando il primo
anno di presentazione del Bilancio di Sostenibilità; l’implementazione di un
sistema di governance sostenibile presuppone un lavoro ed un
monitoraggio costanti durante tutto l’arco dell’anno.
Al fine di garantire il rispetto delle tempistiche si ipotizzata un’assistenza
professionale su un arco temporale di 3 esercizi in modo da garantire il
giusto supporto nella fase di start-up del progetto (primo anno) e
supportare adeguatamente la presa in carico da parte delle risorse interne
all’azienda di tale attività mediante un adeguato trasferimento di knowhow entro la fine del terzo anno.
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NOTE METODOLOGICHE
La presentazione del progetto, la declinazione nelle 6 fasi illustrate, le
tempistiche di esecuzione e la stima dell’impegno in termini di ore è stata
costruita sulla base delle linee guida attualmente in vigore da parte del
Global Reporting Initiative (linee guida G4).
Il Global Reporting Initiative, alla data di redazione del presente
documento, ha in corso un’opera di traduzione delle linee guida in più
lingue, tra cui l’italiano.
I contenuti qui descritti rappresentano la traduzione più fedele dei due
manuali diffusi dal Global Reporting Initiative a maggio 2013 ovvero:
-
Volume 1: Reporting Principles and Standard Disclosures
Volume 2: Implementation Manual
In alcuni casi si è preferito non fornire una traduzione in lingua italiana della
terminologia utilizzata in attesa della versione ufficiale approvata dal GRI.
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