INTENZIONI SANTE MESSE AVVISI SETTIMA ALI Domenica 20 luglio Sedicesima domenica del tempo ordinario (A) Lunedì 21 luglio Duomo 8,00 (Sapienza 12,13.16-19 / Lettera ai Romani 8,26-27 / Matteo 13,24-43) Ad Avaglio termina il Campo Scuola per i ragazzi e ragazze delle medie. Un grazie di cuore a tutti gli animatori e alle persone che si sono prodigate per la migliore riuscita dei campi. 18,30 Ferruccio Graziutti / Marco Visintini / Filippo Manto (6° m.) Martedì 22 luglio Festa di santa Maria Maddalena, patrona di Jalmicco Duomo 18,30 Silva Tellini / Armida Pizzolini (3° ann.) / Anime Purgatorio Martedì 22 luglio 18,00 a Sottoselva Santa Messa. 18,00 Aldo Gratton / defunti Gratton Mercoledì 23 luglio Festa di santa Brigida, religiosa, patrona d’Europa Duomo 18,30 defunti Locurto-Angilella / Adele Baldin / Lino Antonutti Rafael e Francesco Calau Jalmicco 19,00 Giovedì 24 luglio Duomo 8,00 Domenica 27 luglio 18,30 Carmela Livoni e Umberto Venerdì 25 luglio Festa di san Giacomo, apostolo (1 Re 3,5.7-12 / Lettera ai Romani 8,28-30 / Matteo 13,44-52) Duomo 8,00 Vivi e defunti della Confraternita della Ss.ma Annunziata Anna, Valentino e Luigi Serna Maria e Giacomo De Lorenzi SANTA MARIA MADDALENA La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice «cui molto è stato perdonato perché molto ha amato», e Maria Maddalena o di Magdala, l’ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L’identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di San Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna. I redattori del nuovo calendario, riconfermando la memoria di una sola Maria Maddalena senz’altra indicazione, come l’aggettivo “penitente”, hanno inteso celebrare la santa donna cui Gesù apparve dopo la Risurrezione. È questa la Maddalena che la Chiesa oggi commemora e che, secondo un'antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta. Sabato 2 agosto PELLEGRINAGGIO INTERPARROCCHIALE di Sottoselva, Palmanova e Jalmicco al Santuario della Madonna di Barbana. Iscrizioni (€ 13,00 adulti, € 10,00 bambini) presso negozio Calligaris a Sottoselva e in canonica a Palmanova. Sedicesima domenica del tempo ordinario 8,00 mons. Luciano Quarino (ann.) / Adele Baldin Diciassettesima domenica del tempo ordinario (A) 10,30 a Sottoselva Liturgia della Parola. 20 luglio 2014 8,00 Sottoselva A Jalmicco si celebra la festa della patrona Santa Maria Maddalena. 19,00 Santa Messa solenne celebrata dall’Arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato; canti liturgici del coro parrocchiale; al termine benedizione della rinnovata sede del gruppo dell’Associazione azionale Alpini. Parrocchie SS. Redentore - Palmanova S. Maria Maddalena - Jalmicco e comunità di Sottoselva 18,30 Sabato 26 luglio Duomo 8,00 Anna Silvestri / Anna Placidi / Anna Pellizzoni 19,00 Luigi Tortolo Domenica 27 luglio Diciassettesima domenica del tempo ordinario Duomo 8,30 Aldo Dorigo Viani (ann.) Zenildo Clauiano e Latina Sclauzero Jalmicco 10,30 fam. Virgolini-Bortolussi Sottoselva 10,30 Liturgia della Parola Duomo 11,00 Comunità parrocchiale 19,00 Regina Osso / suor Mariangela Bortolussi / fam. Taliana È terminata a Jalmicco la BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE E DELLE CASE. Don Paolo ringrazia per cordiale accoglienza ricevuta; se qualche famiglia, per un disguido, è stata dimenticata, è pregata di contattare don Paolo allo 0432.928337. La “Raccolta diocesana di indumenti usati 2014” ha consentito un ricavo netto di 62.479 €, che sarà devoluta alla mensa “LA GRACIE DI DIU”. Un grazie riconoscente a quanti hanno aderito alla raccolta e a coloro che ne hanno coordinato e promosso l’attività. «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». foglio settimanale n. 649 CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA COMPENDIO Parte terza: LA VITA IN CRISTO Sezione seconda: I DIECI COMANDAMENTI 492. Quali sono i principali peccati contro la castità? Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria. Commessi su minori, tali atti sono un attentato ancora più grave contro la loro integrità fisica e morale. 493. Perché il sesto Comandamento, benché reciti «non commettere adulterio», vieta tutti i peccati contro la castità? Benché nel testo biblico del Decalogo si legga «non commettere adulterio» (Esodo 20,14), la Tradizione della Chiesa segue complessivamente gli insegnamenti morali dell’Antico e del Nuovo Testamento, e considera il sesto Comandamento come inglobante tutti i peccati contro la castità. 494. Qual è il compito delle autorità civili nei confronti della castità? Esse, in quanto tenute a promuovere il rispetto della dignità della persona, devono contribuire a creare un ambiente favorevole alla castità, anche impedendo, con leggi adeguate, la diffusione di talune delle suddette gravi offese alla castità, per proteggere soprattutto i minori e i più deboli. 495. Quali sono i beni dell’amore coniugale, al quale è ordinata la sessualità? I beni dell’amore coniugale, che per i battezzati è santificato dal Sacramento del Matrimonio, sono: unità, fedeltà, indissolubilità e apertura alla fecondità. 496. Quale significato ha l’atto coniugale? L’atto coniugale ha un duplice significato: unitivo (la mutua donazione dei coniugi) e procreativo (l’apertura alla trasmissione della vita). Nessuno deve rompere la connessione inscindibile che Dio ha voluto tra i due significati dell’atto coniugale, escludendo l’uno o l’altro di essi. 497. Quando è morale la regolazione delle nascite? La regolazione delle nascite, che rappresenta uno degli aspetti della paternità e maternità responsabili, è oggettivamente conforme alla moralità quando è attuata dagli sposi senza imposizioni esterne, non per egoismo, ma per seri motivi e con metodi conformi ai criteri oggettivi della moralità, e cioè con la continenza periodica e il ricorso ai periodi infecondi. 498. Quali sono i mezzi immorali per la regolazione delle nascite? È intrinsecamente immorale ogni azione - come, per esempio, la sterilizzazione diretta o la contraccezione -, che, o in previsione dell’atto coniugale o nel suo compimento o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione. (102.continua) IL SEME BUO O ELLA OSTRA TERRA... “Il regno dei cieli è simile a...”. La realtà di Dio è come un campo dove è seminato del seme. Dio con le sue parole e i suoi insegnamenti cade nella semplice terra umana… e si sa bene che il campo dell’umanità è pieno di contraddizioni non sempre risolvibili facilmente. La vita è spesso molto complicata, e distinguere perfettamente dove c’è male e dove c’è bene, distinguere chi ha tutta la ragione e chi ha tutto il torto risulta molto difficile se non impossibile. La vita è come un campo dove è stato seminato del seme buono e del seme cattivo. Le due piante crescono insieme e non è facile distinguerle. Tante volte si viene interrogati su quale sia la cosa giusta da fare e chi sbaglia e chi ha ragione. Non è vero che la ragione e il torto sono sempre 50 e 50, ma non è nemmeno facile individuare sempre il confine certo delle cose. E allora spesso si hanno dei giudizi parziali, non riuscendo mai a definire la cose in modo assoluto. Il padrone del campo, secondo la parabola di Gesù, non scambia il grano per la zizzania, e sa che un seme è buono e l’altro no. Ma non ha fretta di distinguere e separare. Ha pazienza. La pazienza è una virtù che forse si deve recuperare, perché è stata un po’ persa per strada nella fretta dei nostri giorni. Pazienza è avere speranza che nella vita di ciascuno e nella vita del mondo è stato seminato il seme buono di Dio. Pazienza è quindi credere che il bene c’è, anche quando sembra soffocato dal male. La pazienza dunque è segno di fede: fede in Dio che non lascia soli e non si rifugia nelle chiese, ma è seminato ovunque, anche là dove meno lo si immagini. La pazienza è segno di fede anche nel prossimo: ogni vita che si ha davanti è come un campo di grano buono e di zizzania. Non bisogna aver fretta di giudicare, estirpare e separare. La pazienza è anche per la vita personale: bisogna avere pazienza con se stessi in modo da non vedere solo la zizzania (a volte se ne produce tanta!) ma anche il bene che è stato seminato e che sappiamo seminare. IL RANOCCHIO SORDO C’era una volta una gara di ranocchi. L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro. Cominciò la gara. In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: “Che pena!!! Non ce la faranno mai!”. I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima. La gente continuava: “...Che pena!!! Non ce la faranno mai!”. E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima. Gli altri volevano sapere come avesse fatto. Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova. E scoprirono che... era sordo! ...Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative... derubano le migliori speranze del tuo cuore! Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi. Per cui, preoccupati di essere sempre positivo! Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.
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