Dentro gli scenari della letteratura e di Hollywood. Gli Usa visti a

WILD AMERICA
TRAVERSATA DA FILM
I DIECI VIAGGI DA FARE NELLA VITA
Via col treno
Dentro gli scenari della letteratura e di Hollywood. Gli Usa
visti a bordo del Southwest Chief, passando dal Grand Canyon
al deserto dipinto, dal Sunset Crater alla Foresta pietrificata.
Scendendo, affittando auto o moto. Ecco la mappa del sogno
testo e foto di B r u n o B a r t o l u c c i
a cura di S t e f a n i a C u b e l l o
Coast to coast a bordo del Southwest Chief,
il treno dell'Amtrak, la nota compagnia
ferroviaria americana, che da Los Angeles
arriva a Chicago dopo 42 ore. Un'avventura
epica e comoda, da fare anche a tappe.
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Il Southwest Chief collega
Los Angeles a Chicago in
42 ore. Il treno dell’Amtrak
percorre 3.645 chilometri
e attraversa otto stati:
California, Arizona, New
Mexico, Colorado, Kansas,
Missouri, Iowa, Illinois
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Chief, che Hollywood ribattezzò il treno delle star (vi salivano celebrità di ogni genere, da Dwight Eisenhower a
Richard Burton ed Elizabeth Taylor), fu uno dei primi
convogli di lusso degli States. Simbolo del riscatto dalla Grande Depressione, negli anni ‘30 era considerato
l’Orient Express d’America. Oggi, dopo quasi 80 anni
(la prima corsa avvenne nel 1936), non trasporta più
vip, ma offre ancora un modo avventuroso (e il comfort
di un servizio accurato) per immergersi nel cuore autentico dell’American Life, quella raccontata dai più grandi
narratori a stelle e strisce e al cinema, e di cui si fece interprete anche Oriana Fallaci con i reportage scritti per
L’Europeo tra il 1965 e il 1967 (di recente pubblicati
da Rizzoli nel libro Viaggio in America). In 42 ore, la
freccia ferrata percorre 3.645 chilometri tra l’Old Wild
West e il Midwest, attraverso otto stati (California, Arizona, New Mexico, Colorado, Kansas, Missouri, Iowa,
Illinois), tre fusi orari e 32 città. Una diagonale che taglia gli Stati Uniti dall’Oceano Pacifico all’Atlantico. Il
viaggio è lungo, ma flessibile; si può scendere dal treno
e, per uno o più giorni, soggiornare in alcuni dei luoghi
più belli dell’Ovest americano, in coincidenza con altri
1. Una veduta di
Los Angeles.
2. La monumentale
installazione della
scultrice texana
Nancy Rubbins
davanti al Moca,
il Museo d'arte
contemporanea
della città
californiana.
3. Canoe e kayak a
Topock Gorge, sulle
rive del Colorado.
4. I viaggi in treno
in un manifesto
d'epoca. 5. Le
acque del Pacifico
sono teatro del Tall
Ships Festival, a
Los Angeles dal 20
al 24 agosto.
IL TRENO D EI D ESID ERI
W. MacIntosh, Alamy
È l’America del mito coast to coast che viaggia on the
road, anzi on the rail, quella che sfila lenta, a una media di 90 chilometri orari, dai finestrini del Southwest
Chief. Il treno di Amtrak, la compagnia ferroviaria statunitense nota per gli iconici convogli dalla livrea color
acciaio, è un vero e proprio pezzo di storia americana
su rotaie: collega Los Angeles a Chicago seguendo il
tracciato della leggendaria Route 66. Erede del Super
Ha 80 anni, ma li porta bene. Dal suo viaggio inaugurale, nel 1936, il
Southwest Chief conserva il fascino della grande avventura dentro
il sogno americano, o quello che ne resta. Il convoglio offre diverse
sistemazioni a bordo. Oltre alle carrozze con comode poltrone,
comprende tre vagoni letto a due piani, un vagone ristorante e lounge
dotato di spazio cinema, con proiezione di film anche per ragazzi, una
vettura a due piani con vetrate panoramiche a centro treno, con bar al
livello inferiore. Si può scegliere tra roomettes a due cuccette, adatte
per single e fino a due persone; cabine da due o tre posti, con bagno e
doccia privati; familiari, che coprono l’intera larghezza di una carrozza,
dotate di due finestre su entrambi i lati. Acqua, caffè e ghiaccio
sono serviti gratuitamente 24 ore su 24. Per far rivivere l’atmosfera
Old West, durante il tragitto i passeggeri vengono intrattenuti con
spettacoli che simulano una rapina al treno, mentre guide gentili e
preparate raccontano storia e particolarità dei luoghi che si incontrano
lungo il tragitto. Tariffe: da 124 € con prenotazione in economica (value
fare, rimborsabile se cancellata 24 ore prima dalla partenza); 242 €
(flexible fare, con possibilità di effettuare cambi); cuccette da 370 € (per
due, senza bagno) e da 957 € (per due, con bagno privato); cuccetta
family per 4 persone, da 1.100 € (amtrak.com).
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Il viaggio in treno coast to coast è una full immersion
nei luoghi dell’immaginario collettivo:
dal Far West ai luoghi del Grande Sogno americano
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1. Una spettacolare
veduta del Grand
Canyon.
2. Pubblicità del
1949 del The
Chiefs, treno
della Santa Fe
Railway, in servizio
fra Chicago e la
California.
collegamenti, compresi auto o moto. A Los Angeles, il
Southwest Chief ha il proprio hub nella Union Station,
resa famosa dal film Blade Runner di Ridley Scott. Ogni
giorno il treno parte alle 18.15. Prima, c’è tutto il tempo
per visitare la città che meglio di ogni altra rappresenta
il sogno americano. Spettacolare, dal 20 al 24 agosto,
la regata di velieri Tall Ships Festival: una dozzina di
vascelli approda nel porto di Los Angeles. Gli appassionati possono anche visitare le imbarcazioni a bordo
(tallshipsfestivalla.com).
Per iniziare a entrare nello spirito del viaggio, dal 26
al 27 settembre, al pier di Santa Monica, punto d’arrivo
della Route 66 immortalato in Forrest Gump, con Tom
Hanks, il festival musicale Way Over Yonder, costola del
più famoso Newport Folk Festival (nato nel 1949, ha
A. Mayes
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lanciato padri della controcultura americana come Bob
Dylan e Joan Baez), presenta alcune delle voci storiche
del folk, da Jackson Browne a Lucinda Williams (biglietto giornaliero da 29 €, wayoveryonder.net). Icona
di un’altra America, quella proiettata a modellare il proprio futuro con le faraoniche architetture postmoderne a firma di archistar, il Museo d’arte contemporanea
MoCA merita una visita. Progettato come un villaggio
in arenaria rossa dal nipponico Arata Isozaki, ricorda i
pueblo, i tipici villaggi di case in adobe dei nativi americani che si vedono nel New Mexico. La collezione
permanente comprende opere di Schnabel, Rothko,
Giacometti, Pollock; fino al 21 settembre ospita la videoinstallazione Drumroll, dell’artista e regista inglese
Steve McQueen, premiata con il Turner Prize.
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3. Il Southwest
Chief fra le rocce
nei pressi di Lamy,
nel New Mexico.
4-5. Distano
20 metri
l'Oatman hotel,
nell'onomima città
dell'Arizona (181
Main St),
e l'Olive Oatman
Restaurant
& Saloon (171
Main St).
6. A cavallo nel
Grand Canyon.
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1. La carrozza
ristorante del
Southwest Chief.
2. Abbastanza
scontata, ma
piace ai turisti, la
simulazione di una
rapina in treno.
3. Un treno della
Rio Grande Scenic
Railway appena
fuori La Veta, in
Colorado.
4. Il Deserto
Dipinto,
nell'Arizona nordorientale.
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Lo straordinario mix di culture differenti che convivono nella cosmopolita Los Angeles si riflette anche
nell’ospitalità e in cucina. A Santa Monica, Palihouse è
un elegante lodge che fonde architettura mediterranea e
moresca e stile Déco, mentre il nuovo Ace Hotel, sulla
Broadway, ha preso il posto dello storico United Artists
Theatre. Per quanto riguarda la tavola, vale la pena di
citare i sapori di mare di Providence, uno dei ristoranti
più rinomati, scelto anche dalle star; i piatti rétro americani di Jar, steakhouse dal look anni Quaranta; il sushi
di Hinoki & The Bird, eletto da Bon Appétit tra i cinquanta migliori nuovi locali del 2013. La stessa Olvera
Street, dove si trova la stazione ferroviaria Union Station, con le sue architetture è testimonianza delle radici
della città: sorge infatti sul nucleo originario spagnolo.
Sistemati nella propria cabina a bordo del Southwest
Chief con l’assistenza dei red cup, i facchini di Amtrak,
è bene prendere posto nella carrozza panoramica a due
piani. È qui che ci si immerge subito nella vita della gente comune, si fanno incontri, si chiacchiera con altri passeggeri. E si apprezza il viaggio: impossibile staccare gli
occhi dai poliedrici scenari naturali, quasi sempre maestosi. Lasciata la stazione, il convoglio costeggia il Los
Angeles River, al centro di tante produzioni hollywoodiane, da Grease a The Italian Job. In pochi chilometri
attraversa la sfilza di stazioni balneari di Orange County,
resa celebre dalla serie tv The O.C. Tocca città minori,
ma d’interesse storico-politico, come Yorba Linda, luogo natale di Richard Nixon e si inerpica sulle San Bernardino Mountains, tra boschi di pini e le case vittoriane fatte costruire a fine Ottocento dai ricchi possidenti
terrieri. La vista abbraccia panorami contrastanti, fra
distese aride ricoperte di cactus e vette innevate che arrivano oltre i 2.000 metri. Superati San Bernardino e la
faglia di Sant’Andrea al Cajon Pass, il treno fa una breve
sosta a Victorville, dove Herman Mankiewicz scrisse la
sceneggiatura di Quarto potere, con Orson Welles. Con
un po’ di tempo si può visitare il piccolo California Route 66 Museum.
Risaliti a bordo, i Joshua trees, gli alberi di Yucca brevifolia che punteggiano la terra arida, annunciano il passaggio nel Mojave National Preserve, uno dei deserti più
suggestivi al mondo. A Needles, al confine con l’Arizona,
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vale la pena di fare una sosta sul fiume Colorado e far
tappa al Pirate Cove Resort, hotel con spiaggia dall’atmosfera hippie, dove divertirsi con le moto d’acqua.
Lo scenario più emozionante è quello del Grand
Canyon National Park. Lasciata Needles, alla fermata
di Williams Junction un servizio navetta (gratuito) porta
in cinque minuti alla stazione di Williams Depot. Qui
si sale a bordo di un altro treno storico (in funzione dal
1901), il Grand Canyon Railway, un tempo utilizzato per il trasporto del minerale. Parte ogni giorno alle
9.30 dirigendosi, a nord, fino al confine meridionale
del Grand Canyon National Park, il South Rim (il treno
riparte per Williams alle 15.30; biglietti a/r da 45 €; thetrain.com). In poco più di due ore, attraverso una natura
di straordinaria bellezza, con boschi di pini Ponderosa,
abeti rossi, ginepri, artemisia, si arriva al South Rim e al
Grand Canyon Lodges. È l’unico villaggio turistico nel
parco dove si può pernottare in comode casette di legno, stile chalet, proprio sull’orlo del canyon (doppia da
60 €, grandcanyonlodges.com). Affacciandosi dalla ter-
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K. Papaleo
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HAM B URGE R , F O S S ILI, D E S E r TO :
L A M AGIA D E LLA R O U TE 6 6
Nonostante gli 88 anni di storia, la Route 66 (inaugurata nel 1926)
incarna ancora l’idea del viaggio stesso, quello che ha ispirato
generazioni e capolavori della letteratura, come Furore di John Steinbeck
e Sulla strada di Jack Kerouac. Per chi vuole vivere il mito di Easy Rider
e percorrere anche solo in parte il vecchio tracciato coast to coast su
due ruote, Flagstaff, lungo la tratta del Southwest Chief, è il punto di
partenza ideale (si prenota dall’Italia: tel. 02.33.10.58.41, eaglerider.
it). Da qui, si prende l’Interstate 40 verso ovest. All’uscita 1, ecco
l’indicazione per la Old Route 66. Una volta imboccata, il percorso punta
a nordest, tra curve, saliscendi, panorami e cittadine che conservano il
fascino dell’on the road americano. Si sosta alla tavola di general store
come a Seligman (al miglio 123). A Kingman, invece, da Mr D’z si mangia
il miglior hamburger sulla Route (mrdzrt66diner.com). E si incontrano
meraviglie della natura come il Sunset Crater National Monument e,
nei pressi di Holbrook, 150 km a est di Flagstaff, la Foresta Pietrificata,
parco preistorico di giganteschi alberi fossilizzati di oltre 225 milioni di
anni. Comprende il Deserto Dipinto, una distesa di colline desertiche
dai colori vividi, pennellate dall’arancione al rosso al giallo e blu, effetto
dell’alto contenuto di ferro e manganese delle rocce.
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1. Il Blue Swallow
Motel, a Tucumcari,
nel New Mexico:
lungo la mitica
Route 66 (815 E
Tucumcari Blvd, tel.
001.575.4619849,
blueswallowmotel.
com, doppia da 51
€). 2. Una pubblicità
del Super Chief del
1951.
3. Harley's Davidson
parcheggiate
davanti al Joe
& Aggie's Cafe,
a Holbrook, in
Arizona.
4. La piscina dell'Ojo
Caliente Mineral
Springs Resort &
Spa, in New Mexico.
5. Il Mary's bar, a
Cerrillos. 6. Scena di
Easy Rider, film-cult
della generazione
on the road.
razza naturale che sovrasta la valle, l’abisso che si apre
è un autentico museo all’aria aperta: un anfiteatro di
roccia in arenaria scavata dall’acqua, cattedrali di pietra
modellate dall’erosione, dalle centinaia di colori e forme, pareti rubino, torri e guglie dalle sfumature ruggine, gole arancioni. Si può approfittare delle escursioni,
anche di poche ore, organizzate dalle guardie forestali
del Grand Canyon National Park Service per andare in
esplorazione lungo tracciati in sicurezza, come il Bright
Angel Trail, uno dei più facili (ingresso al parco: 8 €, da
acquistare alla stazione d’ingresso; nps.gov).
Il viaggio con Southwest Chief riprende dalla stazione di Williams. Ci vogliono trecento chilometri per
arrivare a Gallup, città sulla Route 66, ed entrare ufficialmente in New Mexico. Vale la pena di trascorrere
almeno una notte nella cittadina che ha fatto da sfondo
a tante produzioni hollywoodiane, soggiornando all’El
Rancho Hotel, albergo che ha ospitato la Hollywood dell’epoca d’oro, da Burt Lancaster a Katherine
Hepburn, a Rita Hayworth. La luce quasi magica che
avvolge il paesaggio desertico ai piedi dei monti del
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santa fe città d ’ arte
Sangre de Cristo, con il cielo terso, i colori chiari, puliti,
quasi surreali, le case dalle tinte pastello, i pueblo e le
architetture adobe (il mattone di fango, paglia e argilla
fatto essiccare al sole), i giardini di lavanda corrispondono all’immaginario popolare di questa terra, amata da
generazioni di artisti e scrittori, che l’hanno scelta come
fonte di ispirazione, se non come luogo di vita. In due
ore si arriva ad Albuquerque, fondata nel Settecento dai
coloni spagnoli lungo un’ansa del Rio Grande. Il cuore
autentico batte nella Old Town, primo insediamento dei
nativi americani (1100-1300) di cui conserva molti degli
edifici originali in adobe. Il Museum of Art and History, nei pressi della Plaza, offre un tuffo nella storia della
città dalle origini. L’evento che da solo merita la sosta, e
per cui la città è famosa in tutto il mondo, è l’International Balloon Fiesta, il più importante (e fotografato) festival delle mongolfiere, quest’anno alla 43esima edizione (dal 4 al 12 ottobre, balloonfiesta.com). Grazie a un
fenomeno di correnti (l’Albuquerque Box), centinaia di
palloni aerostatici coloratissimi e dalle forme originali si
librano nell’aria, fino a raggiungere la cima delle Sandia
Mountains. Da Albuquerque si può fare una deviazione
a bordo del moderno Rail Runner Express, treno regionale che in circa due ore porta a Santa Fe (biglietti: da
6 €, riometro.org). La tappa è una valida alternativa a Las
Vegas, che si incontra invece lungo la tratta del Southwest
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1. L'International
Ballon Fiesta di
Albuquerque, in
New Mexico, è il
più vasto raduno
di mongolfiere
al mondo. 2. Il
Southwest Chief in
sosta a Fullerton,
in California. .
3. Un chiosco di
souvenir, spezie
e peperoncini
pueblos nei pressi
di Taos.
4. Pubblicità della
Santa Fe Railway,
1957.
A fine Ottocento, con l’arrivo della ferrovia, a Santa
Fe approdarono molti artisti americani ed europei,
affascinati dai suoi colori dorati e stile di vita bohémien.
Ne fu attratta anche la pittrice Georgia O’Keeffe
(nella foto), le cui opere sono esposte nel museo a lei
intitolato. La capitale del New Mexico è uno dei luoghi
in America con la più alta concentrazione di gallerie
d’arte. Le più interessanti si trovano nel quartiere
emergente di Railyard, sviluppato intorno al capolinea
della vecchia stazione. Qui si trovano ad esempio
Zane Bennett, importante vetrina d’avanguardia
(zanebennettgallery.com), e Photo Eye, riferimento per la
fotografia (photoeye.com). Qui si trova anche SITE Santa
Fe, museo d’arte contemporanea sede della Biennale
Internazionale: dal 20 luglio a gennaio 2015 ospita la
prima edizione d’arte SITElines: Unsettled Landscapes,
con lavori di 45 artisti emergenti provenienti da 16
paesi (sitesantafe.org). Attorno alla storica Plaza, dal
18 al 24 agosto si tiene l’Indian Market, il più grande
mercato indiano d’America, con scultori, pittori,
gioiellieri, artigiani (swaia.org). Interessante il nuovo
Pablita Velarde Museum of Indian Women in the Arts,
dedicato esclusivamente al lavoro di artiste native
(tel. 001.505.98.88.900). L’agenzia dell’italiana Patrizia
Antonicelli organizza viaggi su misura, con visite a
gallerie e studi di artisti; per gli esperti anche a collezioni
private (Seven Directions, tel. 001.505.8203305,
sevendirections.net)
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da non perdere
Chicago
blues
Buddy Guy’s
Legends
Nel locale,
un’istituzione per
amanti della buona
musica americana,
può capitare che
a servire una
birra sia Buddy
Guy in persona. Il
musicista, definito
da Eric Clapton
uno dei migliori
chitarristi blues
di tutti i tempi, ha
aperto il club 25
anni fa. Sul palco
sono passati dai
Rolling Stones a
John Mayer (700
S. Wabash Ave, tel.
001.312.4271190,
buddyguy.com).
4
Chicago. 1. Il Buddy Guy's
Legends, tempio del blues.
2. La Union Station: risale
al 1925. 3. La Froines
Room, sala riunioni del
boutique hotel Thompson
Chicago (21 E. Bellevue
Place, tel. 001.312.2662100,
thompsonhotels.com, doppia
da 161 €).
4. Il Millennium Park, uno dei
più grandi della città. Ospita
architetture fra gli altri di Frank
Gehry e Anish Kapoor.
3
Chief. I binari del Rail Runner Express corrono in mezzo al deserto, tra vallate e radure che si perdono all’orizzonte: è un unico colore, il rosso, a farla da padrone.
Dall’alto dei suoi 2.000 metri sul livello del mare, la più
antica capitale del Nordamerica è un’esplosione di colori e di luce. Georgia O’Keeffe, matriarca dell’arte americana del XX secolo, che nella città fondata quattrocento
anni fa dai conquistadores spagnoli trascorse gli ultimi
anni della sua vita (il museo a lei intitolato in città è uno
dei più visitati d’America), affermava che la luce di Santa Fe è diversa da quella di qualsiasi altro posto. Forte
e abbagliante, si infiltra in ogni angolo. E il cielo è uno
spettacolo di nubi che si rincorrono su un fondo indaco,
con i Monti Sangre de Cristo sullo sfondo. Non a caso,
dagli anni ’80 la capitale del New Mexico è diventata una
delle destinazioni più chic degli Stati Uniti, buen retiro
di artisti: l’Unesco nel 2005 l’ha inclusa nell’elenco delle
Città Creative.
Il fascino di Santa Fe, della sua storia (i primi insediamenti risalgono a 10 mila anni prima di Cristo) e delle
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sue architetture, si coglie già nella Plaza. È il cuore pulsante della città, su cui si affaccia Palace of Governors,
edificio a un solo piano in stile adobe, del 17° secolo,
oggi una delle sedi del New Mexico History Museum
(orari: 10-17 mar.-dom., chiuso lun., ingresso: 6 €, palaceofthegovernors.org). Lungo la Old Santa Fe Trail,
antica pista commerciale della città, sorge San Miguel
Mission che si dice sia la più antica chiesa degli Usa ancora funzionante: la costruzione originale, visibile sotto
il santuario, risale al 1600. Per l’ospitalità, il Bishop’s
Lodge Resort & Spa, ex dimora del primo arcivescovo della città, è un’oasi di montagna in elegante stile
ranch: organizza escursioni a cavallo, ma offre anche
la possibilità di rilassarsi nella spa Sha’Na, votata fra le
migliori del Nordamerica. A tavola, l’elegante Rio Chama, dotato anche di un bel patio alberato, nel Barrio de
Analco, il quartiere più antico, propone cucina fusion
di carne e pesce e un’ottima selezione di vini. Da quarant’anni Tomasita’s serve piatti autentici della cucina
messicana, enchiladas, quesadilla, burrito, chalupas,
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Stile Far West
Prezzi: da 52 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
Dagli alberghi di design in palazzi storici agli eco resort con
acque termali, ai b&b di charme. E, poi, cucina a chilometro
zero e musei d’arte.
jar
Accogliente steakhouse dal look
anni Quaranta.
Indirizzo: 8225 Beverly
Blvd, Los Angeles, tel.
001.323.65.56.566,
thejar.com.
Orari:17.30-23 (mai chiuso).
Prezzi: da 30 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
Come arrivare
In volo: con British Airways (ba.com), ad agosto, voli a/r
da Milano a Los Angeles da 942 € e da Milano a Chicago
da 921 € (scalo a Londra Heathrow); con Alitalia (tel.
89.20.10, alitalia.com) voli da Roma a Los Angeles da 1.049
€ e da Roma a Chicago da 1.009 €; con American Airlines
(tel. 02.38.59.1485, americanairlines.it) voli da Milano a
Los Angeles (scalo a New York o Miami) da 897.35 € e da
Milano a Chicago da 863.35 €, da Roma a Chicago da 808.22
€ e da Roma a Los Angeles (scalo New York) da 935.90 €.
Proposte viaggio: con Alidays Travel Experiences, 12
giorni/10 notti, hotel tre stelle, Southwest Chief 2°classe
con cuccetta, voli a/r da 1.489 € (tel. 02.87.23.84.01,
alidays.it); con Hotelplan, 6 giorni/4 notti, solo
pernottamento, Southwest Chief 2°classe con cuccetta,
voli a/r (escluse tasse aeroportuali) da 1.395 € (tel.
02.72.13.61, hotelplan.it); con Galstaldi, 7 giorni/6 notti da
1.576 € (tel. 02.69.96.91.90, gastaldi1860.it). City pass: con
Go Chicago Card, accesso a 25 attrazioni compresi musei,
mezzi di trasporto, crociera sul lago Michigan (da 58 €,
smartdestinations.com/chicago); la Go Los Angeles Card
dà diritto a visitare 37 attrazioni, compresi gli Universal
Studios di Hollywood e il MoCa (da 51 €, smartdestinations.
com/los-angeles).
Il fiume Chicago
scorre ai piedi
dei grattacieli
del Magnificent
Mile, la strada più
prestigiosa della
città dell'Illinois.
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e uno dei migliori Margarita. Per scoprire la città e la
sua scena artistica, ci si può rivolgere all’italiana Patrizia
Antonicelli, appassionata d’arte primitiva ed esperta di
cultura nativa americana, dal 2003 a Santa Fe (riquadro
a pag. 71). Vale anche la pena di raggiungere la capitale
del New Mexico in auto (si affitta ad Albuquerque, prenotabile dall’Italia, tel. 02.69.43.09.45, alamo.it), e percorrere vie panoramiche come la High Road to Taos, 90
km di strada che da Santa Fe portano a Taos attraverso
paesaggi di montagna, deserto, foreste, villaggi pueblo
come Chimayo (il cui santuario è meta dal 1816 di pellegrinaggi) e altre comunità rurali, fra cui Truchas, set
del film di Robert Redford Milagro. Come Santa Fe,
Taos è un autentico tesoro per la produzione artistica
dell’ultimo secolo. I pittori Ernest Blumenschein e Bert
Phillips nel 1915 vi fondarono la Taos Society of Arts.
Da allora, il centro ha attirato ininterrottamente personalità creative da un capo all’altro degli States; su tutti
Georgia O’Keeffe, che trasformò la chiesa di San Francesco d’Assisi, icona di Ranchos de Taos, 5 km a sud
dal centro, in uno dei soggetti preferiti dei suoi quadri,
ancora oggi tra i più interpretati e fotografati. Vi furono
girate alcune scene di Easy Rider; l’attore e regista del
film Dennis Hopper si innamorò di questi luoghi tanto
da voler essere sepolto a Ranchos de Taos.
Un paio di chilometri più a nord, il Pueblo de Taos
è un interessante villaggio-museo dalle abitazioni in
adobe, con oltre mille anni di storia. A Taos, superato
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il ponte sul Rio Grande, si può soggiornare nello spa
resort Ojo Caliente, centro termale con quattro sorgenti di acque non sulfuree. Ad Albuquerque, si torna a
bordo di Soutwest Chief per l’ultimo tratto del viaggio,
duemila chilometri attraverso i paesaggi maestosi delle Montagne Rocciose, le vaste pianure e i deserti del
Colorado, le praterie del Kansas, i paesaggi fluviali del
Missouri (regno dei personaggi di Mark Twain), fino a
Chicago. Il treno entra a passo d’uomo nella Union Station, resa famosa dalla scena finale del film di Brian De
Palma The Untouchables. Il Jazz Festival, uno dei più
importanti al mondo (dal 28 al 31 agosto, chicagojazzfestival.com), permette di prolungare l’immersione nella
way of life americana, di casa anche al Buddy Guy’s
Legend, dove ogni sera si può gustare la buona musica
delle radici. Quest’anno la città sul lago Michigan celebra il 125esimo anniversario del primo progetto che
Frank Lloyd Wright realizzò, nel 1889, in Oak Park
(flwright.org). È l’occasione per visitare l’edificio che
l’architetto, uno dei più influenti del XX secolo, costruì
come propria abitazione e studio. Nel quartiere, rifugio di artisti, creativi, intellettuali, si può soggiornare in
dimore chic come Harvey House B&B e si possono
ammirare diverse residenze private disegnate dal progettista, autore anche del Guggenheim di New York,
approfittando dell’iniziativa Open House Chicago, che
il 18 e 19 ottobre dà libero accesso a più di 150 edifici
pubblici e privati (openhousechicago.org).
Dove dormire
palihouse
Boutique lodge di 37 camere,
studio e suite, stile mediterraneo
e art deco.
Indirizzo: 1001 Third
Street, Santa Monica, tel.
001.310.39.41.279,
palihousesantamonica.com.
Prezzi: doppia b&b da 198 €.
C/credito: tutte.
cdlfpw
ace hotel
Nuovo, nel vecchio edificio dello
United Artists Theatre. Indirizzo: 929 S Broadway, Los Angeles, tel. 001.213.62.33.233,
acehotel.com/losangeles.
Prezzi: doppia da 120 €.
C/credito: tutte.
acfjpw
pirate cove resort
Resort sul fiume Colorado,
dall’atmosfera hippie.
a
j
piccoli animali
buon cibo
k
b
km zero
Indirizzo: 100 Park Moabi Road, Needles, tel.
001.760.32.69.000,
piratecoveresort.com.
Prezzi: doppia da 168 €.
C/credito: tutte.
el rancho hotel
In stile Old West America, per
dormire nei letti delle star.
Indirizzo: 1000 E. Highway 66,
Gallup, tel. 001.505.86.39.311,
route66hotels.org. Prezzi:
doppia da 76 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
Lodge fra campi di lavanda.
Indirizzo: 4803 Rio Grande
Boulevard, Los Ranchos
de Albuquerque, tel.
001.505.34.49.297, lospoblanos.com. Prezzi: doppia da 132
€. C/credito: tutte.
fijgkep
l
cortesia
m
ojo caliente mineral
springs & spa
Hotel termale, con quattro
differenti sorgenti di acqua non
sulfurea.
Indirizzo: 50 Los Banos Rive,
Taos, tel. 001.505.58.32.233,
ojospa.com. Prezzi: doppia da
90 €.
C/credito: tutte.
d
Elegante e tranquillo b&b, nel
quartiere di Oak Park.
Indirizzo: 107 S Scoville Ave, Chicago, tel.
001.708.84.86.810,
harveyhousebb.com.
Prezzi: doppia da 136 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
negsw
Il regno gastronomico della
star gourmet di Los Angeles,
Michael Cimarusti.
Indirizzo: 5955 Melrose
Ave, Los Angeles, tel.
001.323.46.04.170,
providencela.com.
Orari: lun.-ven.18-22, sab.
17.30-22, dom. 17.30-2.
accesso disabili
vicino alle piste
Ristorante asiatico molto amato
dalle celebrities.
Indirizzo: 10 Century
Drive, Los Angeles, tel.
001.310.55.21.200,
hinokiandthebird.com.
Orari: mar.-ven.11.30-14.30,
18-22, sab. 17.30-22 (chiuso
dom., lun.).
Prezzi: da 50 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
n
e
moca
Il museo d’arte contemporanea
ha in collezione opere
di grandi artisti americani ed
europei, dagli anni Quaranta
a oggi.
Indirizzo: 250 South Grand
Ave., Los Angeles,
tel. 001.213.62.66.222,
moca.org.
Orari: lun.-ven. 11-17, giov.
11-20, sab., dom. 11-18 (chiuso
mar., mer.). Ingresso: 8 €.
C/credito: tutte.
Piccolo, con una vastissima
collezione di cimeli e video sulla
mitica strada.
Indirizzo: 16825 South D St,
Victorville, tel.
001.760.95.10.436,
califrt66museum.org.
Orari: gio.-lun. 10-16, mar.-mer.
10-21 (su appuntamento).
Ingresso: libero.
rio chama steakhouse
Cene eleganti, ottima selezione
di vini, pranzo informale nel
patio.
Indirizzo: 414 Old Santa Fe
Trail, Santa Fe,
tel. 001.505.95.50.765,
riochamasteakhouse.com.
Orari: 11-22 (mai chiuso).
Prezzi: da 30 €.
C/credito: tutte.
museum of art and
history
Tomasita’s
Ristorante di cucina tradizionale
e musica mariachi.
Indirizzo: 500 S. Guadalupe St, Santa Fe, tel.
001.505.98.35.721, tomasitas.
com. Orari: 11- 21 (mai chiuso).
Prezzi: da 23 €.
C/credito: tutte.
Armi dei conquistadores
spagnoli, manufatti religiosi,
dipinti e foto storiche
della città.
Indirizzo: 2000 Mountain
Rd, Albuquerque, tel.
001.505.24.37.255, cabq.
gov. Orari: 9-17 (chiuso lun.).
Ingresso: 3 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
lou mitchell’s
Prime colazioni ricchissime
american style.
Indirizzo: 565 W Jackson Blvd,
Chicago, tel. 001. 939.3111,
loumitchellsrestaurant.com.
Orari: lun.-ven. 5.30-15,
sab.-dom. 7-15 (mai chiuso).
Prezzi: da 18 €. C/credito: Ae,
Mc, Visa.
The Gorge Bar & Grill
Ristorante con prodotti a
f
o
eco friendly
bambini non ammessi
Cosa vedere
california route 66
museum
harvey house b&b
providence
los poblanos
c
abgjnos
Dove mangiare
bgmp
vicino al mare
hinoki&the bird
abghijk
lnoq
afdlhpw
bike friendly
bishop’s lodge
Resort & spa, in elegante stile
ranch, con maneggio e tennis.
Indirizzo: Bishop’s Lodge Road, Santa Fe, tel.
001.505.98.36.377,
bishopslodge.com. Prezzi:
doppia b&b da 153 €.
C/credito: tutte.
chilometri zero, birre locali.
Indirizzo: E.Taos Plaza 103,
Taos, tel. 001.575.75.88.866,
thegorgebarandgrill.com.
Orari: 11-23 ( mai chiuso).
Prezzi: da 25 €. C/credito: tutte.
family friendly
vista spettacolare
g
p
giardino
h
parcheggio
georgia o’keeffe
museum
Tempio della pioniera
dell’astrattismo americano:
oltre 1000 tra disegni, dipinti e
acquerelli.
Indirizzo: 217 Johnson St, Santa
Fe, tel. 001.505.94.61.000,
okeeffemuseum.org.
Orari: sab.-gio. 9-17, ven. 9-19.
Ingresso: 8 €.
C/credito: Ae, Mc, Visa.
hotel con barca
q
piscina
i
gluten free
s w
d ove
spa
wi-fi gratis
ag osto
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2014
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