Maria Santissima, Madre di Dio 1° gennaio 2014 + Nm 6, 22-27; Gal 4, 4-7; Lc 2, 16-21. + Inizia oggi l'anno nuovo con una triplice benedizione. Nella prima lettura, dal libro dei Numeri, abbiamo sentito questa bellissima benedizione data da Dio a Mosè per il popolo di Israele! Questa benedizione esprime anche la vocazione del popolo di Dio: cioè vedere la faccia del Signore, il volto di Dio. Questo desiderio di vedere Dio ha attraversato, come un ritornello, tutta la storia dei profeti e dei santi dell'Antico Testamento. Ma per loro, questo desiderio era anche accompagnato dalla paura, perché chi potrebbe vedere Dio senza morire? Questo desiderio di vedere Dio, di vedere il suo Messia, Maria l'aveva ricevuto dalla tradizione del popolo di Israele. Anche lei aspettava la venuta del Signore! E il Signore è venuto a lei, il Verbo di Dio si è fatto carne in lei per abitare tra noi. La gloria di Dio si è nascosta nella fragilità umana perché possiamo anche noi vederla e toccarla. Dio ha scelto Maria perché sia la madre del Suo Figlio, Gesù, il Signore, venuto per salvare tutta l'umanità. Se Maria è Madre di Dio, è perché Gesù non è solo un uomo, ma è anche il Verbo di Dio incarnato per la nostra salvezza. Da questa realtà, l'apostolo Paolo conclude, nella sua lettera ai Gàlati, che ormai siamo tutti diventati figli di Dio, per adozione. Per questo, la Tradizione ha sviluppato il tema della maternità universale di Maria. Se siamo tutti figli di Dio, per adozione, e dunque fratelli del Signore, allora riceviamo anche come madre la Sua Madre, la Vergine Maria. Come l'apostolo Giovanni ha ricevuto Maria dal Cristo crocifisso, nello stesso modo siamo diventati, anche noi, figli per adozione e fratelli per grazia di Dio. Così, il primo dell'anno, nella solennità di Maria Madre di Dio, celebriamo non solo la maternità divina di Maria, ma anche la sua maternità universale. Dio ha fatto di noi dei fratelli, nel Suo Figlio, e dei figli, nella Madre del Suo Figlio. Maria è dunque per ognuno di noi la benedizione di Dio in questo primo giorno dell'anno. Adesso, c'é qualcuna che prende cura di ognuno di noi, qualcuna che vigila sui nostri bisogni più profondi e che cerca di aiutarci sulla via della santificazione. Siamo tutti della stessa famiglia, e abbiamo tutti Maria accanto a noi. Questa presenza di Maria in mezzo a noi, tanti la ricercano ma anche la sperimentano nella loro vita quotidiana. Il rosario è così diventato, per tanti cristiani, il compagno e l'amico di tutte le gioie, di tutte le fatiche, di tutte le prove. E cosa è il rosario, se non la meditazione dei misteri dell'incarnazione del Verbo di Dio, con il continuo ritornello del canto di Maria, piena di grazia. Maria è benedizione per noi perché è benedetta fra le donne. E il frutto del suo grembo è per noi la vera e unica benedizione. Così, possiamo confidare alla sua preghiera non solo tutte le nostre difficoltà, tutti i nostri dubbi, tutte le nostre delusioni, ma anche tutti i nostri peccati. Lei prende tutto questo nelle sue braccia e trasforma tutto in preghiere non solo per adesso, ma anche all'ora della nostra morte. Perché, con Lei, siamo sicuri che non saremo mai abbandonati, mai isolati, mai dimenticati, anche all'ora della nostra morte.
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