Presentazione CONVEGNO DGR sismica ORDINE ING

Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo,
Economia montana e Foreste
CONVEGNO
Nuove procedure attuative di
gestione e controllo delle
attività edilizie ai fini della
prevenzione del
rischio sismico
Vercelli,Ing.3Natale
ottobre
2014
COMITO
Relatore: Ing. Natale COMITO
I PRINCIPI GUIDA DEL
PROGETTO
STRUTTURALE
Disposizioni sulla compilazione
dei progetti
TRACCIA per la redazione della
RELAZIONE TECNICOTECNICO-STRUTTURALE
Cap.8 COSTRUZIONI ESISTENTI
Ing. Natale COMITO
D.G.R. n. 65-7656 del 21/05/2014
pubblicata sul BUR n.25 S1 del 19/06/2014
Individuazione dell'ufficio
tecnico regionale
ai sensi del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380
e ulteriori modifiche e integrazioni alle
procedure attuative di gestione e
controllo delle attività
urbanistico-edilizie ai fini della
prevenzione del rischio sismico
approvate con D.G.R. 12 dicembre 2011, n. 4-3084
Ing. Natale COMITO
…i punti salienti:
• vengono individuate le funzioni di
vigilanza dell’ufficio tecnico regionale
ai sensi del D.P.R. n. 380/2001;
• vengono abolite nelle zone 3 e 4 i
controlli a campione, come disciplinati
dalla D.G.R. n.4-3084 del 12/12/2011 e
s.m.i.;
• vengono definiti i casi e la disciplina
per il rilascio delle autorizzazioni
preventive di cui all’art. 94 del D.P.R.
n.380/2001;
• modifiche alle procedure con riferimento alle attività
urbanistiche;
Ing. Natale COMITO
Prima parte:
Nell’allegato “B” della D.G.R. n. 65-7656 del
21/05/2014 sono definite le
“Disposizioni per l’attuazione
degli adempimenti a carico
dell’Ufficio tecnico
regionale in materia di
accertamento e repressione
delle violazioni delle
prescrizioni per le
costruzioni in zone sismiche”
Ing. Natale COMITO
La legge 2 febbraio 1974, n. 64 (Provvedimenti
per le costruzioni con particolari prescrizioni per
zone sismiche), recepita nel titolo IV, parte II del
D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico dell’edilizia)
nel disciplinare la realizzazione di costruzioni in
zone sismiche, attribuisce alle Regioni funzioni in
materia di vigilanza e repressione delle violazioni
delle norme contenute nella legge stessa.
Per quanto concerne le predette funzioni di vigilanza
il D.P.R. n. 380/2001 demanda genericamente al
”competente ufficio tecnico della Regione”, senza
ulteriori specificazioni che devono necessariamente
essere demandate all’organizzazione delle singole
regioni;
Ing. Natale COMITO
Con la D.G.R. n. 65-7656/2014 vengono
pertanto individuati quali “competenti
Uffici tecnici della Regione” ai sensi e
per gli effetti di cui al Titolo IV, parte II,
capo IV, del D.P.R. n. 380/2001
• per la zona sismica 3S, il
Settore sismico di Pinerolo
• per le zone sismiche 3 e 4, i
Settori decentrati Opere Pubbliche
e difesa assetto idrogeologico
articolazioni della Direzione Opere Pubbliche, difesa
del suolo, economia montana e foreste
Ing. Natale COMITO
Secondo quanto disposto dal D.P.R. 6 giugno
2001, n. 380
(Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia edilizia)
la vigilanza urbanistico-edilizia
sul territorio
è una competenza specifica del
Comune,
Esercitata dall’Ufficio tecnico comunale
a cui è assegnato un ruolo primario in sede
di prevenzione e repressione degli illeciti, un
ruolo di controllo preliminare del territorio e
di intervento immediato e diretto verso gli
abusi riscontrati.
Ing. Natale COMITO
Per talune tipologie di interventi, all’azione
del Comune concorre anche quella della
Regione:
all’interno della Parte II (Normativa tecnica
per l’edilizia) del D.P.R. n. 380/2001 sono
contenute
diverse
disposizioni
che
attribuiscono all’Ufficio tecnico regionale
specifiche funzioni nell’ambito delle attività
di vigilanza sul rispetto della disciplina delle
opere in conglomerato cementizio armato,
normale e precompresso e a struttura
metallica (articolo 70) e sulle costruzioni in
zone sismiche (articoli 96 e ss.).
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
Attività dell’Ufficio tecnico regionale
Le funzioni che il D.P.R. n. 380/2001 attribuisce
all’Ufficio tecnico regionale in relazione al capo IV
(Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni
per le zone sismiche),
sono contenute nella sezione
III (Norme penali, art.71-72-73-74-75-76) riferita
alla repressione delle violazioni e comportano
attività che possono dare avvio all’azione penale
da
parte dell’autorità giudiziaria o che si
inseriscono in procedimenti penali già avviati a
seguito delle attività di vigilanza svolte dai
comuni.
In ogni caso il presupposto affinché
affinché vi sia attivazione dell’
dell’Ufficio
tecnico regionale in questi casi è l’accertamento di fatti che
costituiscono violazioni sanzionate ai sensi dell’
dell’articolo 95 del
D.P.R. n. 380/2001.
.
380/2001
Ing. Natale COMITO
Gli adempimenti di competenza dell’Ufficio
tecnico regionale sono descritti negli articoli
96, 97, 98 e 99 del D.P.R. n. 380/2001. In
considerazione delle differenti tipologie di
costruzione nonché delle diverse zone
sismiche in cui esse vengono realizzate.
Le verifiche tecniche oggetto delle attività in
discorso, saranno eseguite dall’Ufficio tecnico
regionale competente sulla base del progetto
strutturale dell’opera, commisurando gli
eventuali
ulteriori
approfondimenti
e
accertamenti alla zone sismica di riferimento
e alla tipologia dell’opera oggetto di
segnalazione.
Ing. Natale COMITO
Si precisa che nei casi in cui siano accertate
unicamente violazioni delle norme sismiche,
l’Ufficio tecnico regionale, effettuati gli
eventuali ulteriori accertamenti avvalendosi
del Corpo di Polizia municipale per le attività
che necessitano di indagine giudiziaria,
inoltra
alla
Procura
della
Repubblica
territorialmente competente
denuncia ai
sensi dell’articolo 331 c.p.p., dandone
comunicazione anche al Comune interessato.
Ing. Natale COMITO
Nei casi in cui vi siano invece anche
violazioni di carattere urbanistico-edilizio,
l’Ufficio tecnico regionale si attiva a seguito
del ricevimento della documentazione da
parte del Comune interessato.
Gli accertamenti che riguardano fatti che
costituiscono violazioni urbanistico-edilizie
sono sanzionate ai sensi dell’articolo 44 del
D.P.R. n. 380/2001 e che possono costituire
anche
violazione
delle
norme
sulle
costruzioni in zone sismiche sanzionate ai
sensi dell’articolo 95 del D.P.R. stesso.
Ing. Natale COMITO
Adempimenti dei comuni nei confronti
dell’Ufficio tecnico regionale
Il comune trasmette all’
all’Ufficio tecnico regionale la seguente
documentazione:
a) copia del processo verbale di accertamento che riporti data e
luogo del fatto,
fatto, data di esecuzione ed ultimazione delle opere e
generalità
generalità dei soggetti coinvolti nella violazione (committente,
costruttore, direttore dei lavori strutturali ecc.), sottoscritto da
ufficiale di polizia giudiziaria;
giudiziaria;
b) relazione tecnica,
tecnica, redatta dal responsabile dell’
dell’Ufficio tecnico
comunale secondo il Modello 1,
,
contenente
la
descrizione delle
1
opere strutturali realizzate in violazione delle norme tecniche per
le costruzioni;
c) documentazione fotografica;
fotografica;
d) eventuale documentazione tecnica ed amministrativa,
amministrativa, compresi i
titoli abilitativi qualora rilasciati o eventuali provvedimenti di
sospensione lavori o ordini di demolizione.
Qualora già
già disponibile, deve essere altresì
altresì allegata la seguente documentazione:
• elaborati strutturali,
strutturali, comprensivi di relazioni di calcolo e tecniche, coerenti con la
la
normativa tecnica di riferimento;
• dichiarazione asseverata da tecnico abilitato redatta secondo il Modello 2
Ing. Natale COMITO
http://www.regione.piemonte.it/oopp/rischio_sismico/procedEdil.htm
Ing. Natale COMITO
Es.
Es. Linea di intervento: Sanatoria già
già rilasciata dall’
dall’Ufficio tecnico comunale
e deposito della denuncia dei lavori strutturali presso il Settore regionale ai
sensi dell’
dell’art. 93 del DPR n. 380/01
a) L’Ufficio tecnico regionale svolge gli accertamenti di competenza
inoltrando le proprie conclusioni agli Uffici comunali, richiedendo,
richiedendo, qualora
non indicati, entro il termine ragionevole di trenta giorni,
giorni, la trasmissione
dei dati relativi alla comunicazione di denuncia di reato (numero registro
generale e nome del magistrato assegnatario del fascicolo), al fine di
procedere alla dovuta informazione all’
all’Autorità
Autorità Giudiziaria in merito alla
conformità
conformità o meno delle opere abusivamente realizzate alla vigente
normativa tecnica sulle costruzioni.
L’Ufficio tecnico regionale ha ricevuto dal Comune comunicazione
comunicazione dei dati relativi al
numero registro generale e al nome del magistrato assegnatario del fascicolo:
Ing. Natale COMITO
Es.
Es. Linea di intervento: Sanatoria già
già rilasciata dall’
dall’Ufficio tecnico comunale
e deposito della denuncia dei lavori strutturali presso il Settore regionale ai
sensi dell’
dell’art. 93 del DPR n. 380/01
b) Qualora gli Uffici comunali non abbiano provveduto alla comunicazione
comunicazione di
notizia di reato, l’Ufficio tecnico regionale solleciterà
solleciterà il Comune ad adempiere
nel merito entro il termine ragionevole di trenta giorni,
giorni, ed informerà
informerà
l’Autorità
Autorità Giudiziaria in relazione alla conformità
conformità o meno delle opere
abusivamente realizzate alla vigente normativa tecnica sulle costruzioni.
L’Ufficio tecnico regionale non ha ricevuto dal Comune comunicazione dei
dati relativi
al
numero
registro generale e al nome del magistrato
magistrato
assegnatario del fascicolo:
Ing. Natale COMITO
Es.
Es. Linea di intervento: Richiesta di sanatoria già
già inoltrata all’
all’Ufficio tecnico
comunale, con contemporaneo inoltro di denuncia lavori strutturali
strutturali al
Settore regionale ai sensi dell’
dell’art. 93 del DPR n. 380/0101
L’Ufficio tecnico regionale svolge
gli
accertamenti
di competenza,
inoltrando denuncia ex art. 331 cpp all’
all’Autorità
Autorità Giudiziaria, specificando
che trattasi di pratica
con
sanatoria
urbanistico/edilizia
in
corso.
in
L’Autorità
dati relativi alla
Autorità Giudiziaria inoltra agli Uffici comunali i
comunicazione di denuncia di reato (numero registro generale e nome del
magistrato assegnatario
del
fascicolo)
affinché
gli
Uffici comunali
affinché
provvedano a riferire in merito alla sanatoria.
L’Ufficio tecnico
regionale si avvale
della collaborazione
del corpo di Polizia
Municipale per le
attività
attività di
accertamento
tecnico che
necessitano di
indagine Giudiziaria.
Ing. Natale COMITO
Es.
Es. Linea di intervento: Richiesta di sanatoria non ancora inoltrata
all’
all’Ufficio tecnico comunale e denuncia lavori strutturali ai sensi
sensi dell’
dell’art. 93
del DPR n. 380/01 presso il Settore regionale.
L’Ufficio tecnico regionale svolge
gli
accertamenti
di competenza,
inoltrando denuncia
ex
art.
331
cpp all’
Giudiziaria,
all’Autorità
Autorità
contestualmente informando l’
l’Ufficio Tecnico Comunale e specificando che
trattasi
di
pratica
propedeutica
alla
richiesta
di
sanatoria
urbanistico/edilizia.
L’Autorità
dati relativi alla
Autorità Giudiziaria trasmette al Comune i
comunicazione di denuncia di reato (numero registro generale
generale e nome
del magistrato assegnatario del fascicolo) affinché
affinché gli Uffici comunali
provvedano a riferire in merito. L’Ufficio tecnico regionale si avvale della
collaborazione del corpo di Polizia Municipale per le attivit
à di
attività
accertamento tecnico che necessitano di indagine giudiziaria.
Ing. Natale COMITO
Es.
Es. Linea di intervento: Denuncia ad opera di terzi presso gli Uffici del
Settore regionale.
L’Ufficio tecnico regionale svolge gli accertamenti e, se del caso, sporge
denuncia ex art. 331 cpp all’
all’Autorità
Autorità Giudiziaria ed informa gli Uffici
comunali per le verifiche di loro competenza. L’Ufficio tecnico regionale si
avvale della collaborazione del corpo di Polizia Municipale
Municipale per le attività
attività
di accertamento che necessitano di indagine giudiziaria.
Ing. Natale COMITO
Accertamento violazione ai sensi dell’art. 96
del DPR n. 380/2001
Processo verbale e documentazione da allegare
Qualora gli Uffici comunali accertino un fatto costituente
costituente violazione
dell’
dell’art. 96 del DPR n. 380/2001, predispongono relativo processo
verbale e lo trasmettono all’
all’Ufficio Tecnico Regionale.
Regionale.
Al processo verbale deve sempre essere allegata la seguente documentazione:
documentazione:
dati di accertamento e luogo del fatto;
data di esecuzione ed ultimazione delle opere;
generalità
generalità dei soggetti coinvolti nella violazione (committente,
costruttore, direttore dei lavori strutturali ecc.);
• descrizione delle opere;
• documentazione fotografica;
• relazione del responsabile dell’
dell’ufficio tecnico comunale in merito alla
consistenza e caratteristiche delle opere;
• eventuale documentazione tecnica ed amministrativa riguardante l’abuso,
compresi i titoli abilitativi qualora rilasciati.
L’Ufficio Tecnico Regionale, sulla base degli elaborati strutturali
strutturali attestanti
l’opera
realizzata,
eseguite
le eventuali ulteriori verifiche, accerta la
conformità
conformità alla normativa tecnica vigente.
•
•
•
Ing. Natale COMITO
Progetto di adeguamento
accertamento di conformità
Con riferimento ad opere abusive non conformi alla normativa
tecnica così
così come previste dalla Parte II, Capo IV del DPR n.
380/2001, l’
l’Ufficio Tecnico Regionale, previo attività
attività di
accertamento,
richiede
agli
interessati
un
“progetto
di
adeguamento”
adeguamento”.
Ai sensi dell’
dell’art. 2, comma 2 della legge 241/1990 e s.m.i. il
termine entro il quale presentare l’
l’accertamento di conformità
conformità
delle opere
abusive
da parte di tecnico abilitato alla
progettazione strutturale è stabilito in trenta giorni.
giorni. Nella
comunicazione
di
avvio
del
procedimento
verrà
data
verrà
informazione che, in caso di inadempienza, verrà
à
segnalata
verr
all’
all’Autorità
Autorità Giudiziaria la configurabile violazione dell’
dell’art. 650 del
c.p.
Trascorso inutilmente tale termine, l’
l’Ufficio Tecnico Regionale
chiude il procedimento di accertamento dando immediata
comunicazione all’
all’Autorità
Autorità Giudiziaria.
Ing. Natale COMITO
Seconda parte:
Nell’allegato “A” della D.G.R. n. 65-7656 del
21/05/2014 sono definite le
Modifiche e integrazioni alle
“Procedure attuative di gestione e
controllo delle attività edilizie ai
fini della prevenzione del
RISCHIO SISMICO”
approvate con D.G.R. 12 dicembre 2011, N. 4-3084
IN VIGORE
dal 1 ottobre 2014
Ing. Natale COMITO
Classificazione Sismica
REGIONE PIEMONTE
D.M. 04/02/1982
Classificazione Sismica con S = 9 (II Categoria) di
N. 40 Comuni della Provincia di Torino
Con Ordinanza n. 2788 del 12/06/1998 del
Dipartimento della Protezione Civile
“Individuazione delle zone ad alto rischio sismico
del territorio nazionale” sono stati individuati
72 comuni piemontesi
N. 1 Comune della Provincia di Cuneo
Ing. Natale COMITO
La Commissione Nazionale di Prevenzione dei
Grandi Rischi ha dato mandato nel 1997 al
Servizio Sismico Nazionale di costituire un Gruppo
di Lavoro per la formulazione di una proposta di
riclassificazione sismica del territorio italiano
Il Gruppo di lavoro, costituito da esperti nei
settori dell’ingegneria sismica, della geofisica e
della geologia, ha concluso la sua attività con la
proposta di riclassificazione, che è stata
pubblicamente presentata alle regioni a Roma il
13/04/1999.
Ing. Natale COMITO
Sulla base dei criteri assunti dalla D.G.R. n.
61 – 11017 del 17/11/2003, il territorio
regionale risulta suddiviso in tre zone,
secondo il grado di pericolosità sismica: in
zona 2 rimangono classificati 41 Comuni,
mentre entrano a far parte 168 Comuni in
zona 3. I restanti Comuni sono classificati
in zona 4, considerata a bassa sismicità.
41 comuni in ZONA 2
168 comuni in ZONA 3
L’ORDINANZA P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003
“Primi elementi in materia di criteri generali
per la classificazione sismica del territorio
nazionale e di normative tecniche per le
costruzioni in zona sismica” è stata
pubblicata sul supplemento ordinario n. 72
della G.U. n. 105 dell’8/5/2003 ed approvava:
1. i criteri per l’individuazione delle zone
sismiche (allegato 1);
2. le norme tecniche per gli edifici (allegato 2);
3. le norme tecniche per i ponti (allegato 3);
4. le norme tecniche per le opere di fondazione
(allegato 4).
Ing. Natale COMITO
L’allegato 1 stabiliva che in prima applicazione, sino
alla classificazione con atto formale da parte delle
Regioni, si adotta la Proposta del 1998 della
Commissione Grandi Rischi, secondo cui tutto il
territorio italiano è diviso in quattro zone sismiche,
CON LE SEGUENTI PRECISAZIONI:
1. I comuni ivi indicati come “non classificati”
devono essere intesi come appartenenti alla zona 4.
2. I
comuni
ivi
indicati
come
appartenenti
rispettivamente alla I, II e III categoria devono
essere intesi come appartenenti alle zone 1, 2 e 3.
3. Laddove il documento citato preveda per un
comune già classificato il passaggio da una
categoria a rischio più elevato ad una a rischio
meno elevato, verrà mantenuta la categoria, e
conseguentemente la zona, con rischio più elevato.
Ing. Natale COMITO
Verifiche sismiche su edifici e opere
infrastrutturali strategiche e rilevanti
L’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20
marzo 2003 recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche
per le costruzioni in zona sismica”
sismica” all’
all’art. 2 comma 3 prevede che le
opere strategiche per finalità
finalità di protezione civile e quelle suscettibili di
conseguenze rilevanti in caso di collasso siano sottoposte a verifica a
cura dei rispettivi proprietari.
proprietari.
Il termine originario stabilito per la conclusione delle verifiche
verifiche era di 5
anni, quindi al 2008,
2008, ma poi per diverse ragioni, tra cui l’
l’entrata in
vigore delle norme tecniche per le costruzioni emanate con D.M.
14/09/2005 ed aggiornate con D. M. Infrastrutture 14012008 “Nuove
Norme Tecniche per le Costruzioni”
Costruzioni”, oltre che per le obiettive difficoltà
difficoltà
dell’
dell’operazione, la scadenza è stata prorogata al 31/12/2010 (art. 20 L.
n. 31/2008), al 31 marzo 2011 (art. 1 del Decreto legge n. 225 del
del
29/12/2010) quindi al 31/12/2011 (Legge 26 febbraio 2011, n. 10 e
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 marzo 2011)
2011) al
31/12/2012 (Conversione in legge del Decreto del 29 dicembre 2011,
2011,
n. 216 pubblicato sulla G.U. n. 302 del 29/12/2011e G.U. n. 48 del
del
27/02/2012.
Ing. Natale COMITO
Verifiche sismiche su edifici e opere
infrastrutturali strategiche e rilevanti
La scadenza è stata ulteriormente rinviata al 31/03/2013 con
l'art. 1 comma 421 della Legge 24 dicembre 2012 n. 228
pubblicata sulla G.U. n. 302 del 29 dicembre 2012.
L’individuazione, per parte statale, delle categorie di opere
strategiche e rilevanti è stata effettuata con Decreto n. 3685
del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 21 ottobre
2003;
per il territorio piemontese la Regione ha provveduto con
D.G.R. n. 6464-11402 del 23 dicembre 2003 e con D.G.R. n. 443084 del 12 dicembre 2011 .
La verifica è obbligatoria, mentre non lo è l’intervento,
intervento, salvo
nel caso in cui il proprietario o il gestore disponga di risorse
ordinarie sufficienti per la sua esecuzione, così
così come
esplicitato al comma 6 del medesimo art. 2 dell’
dell’O.P.C.M.
3274/03 (si veda a tal proposito quanto meglio illustrato al richiamo
relativo alla Circolare sullo stato delle verifiche sismiche
DPC/SISM/0031471 del 21/04/2010).
Ing. Natale COMITO
Schede di livello 0
La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile –
Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico,
sismico, con la
Circolare prot.
prot. n.DPC/SISM/0031471 del 21/04/2010 “Circolare sullo stato delle
verifiche sismiche previste dall’
dall’O.P.C.M. 3274/03 e programmi futuri”
futuri” (trasmessa
a tutte le Amministrazioni statali di cui all’
all’O.P.C.M. 3376 e s.m.i. e a tutte le
Regioni di cui all’
all’O.P.C.M. 3362 e s.m.i.), nel richiamare l’
l’importanza della
conduzione delle verifiche sismiche di cui all’
all’art. 2 c. 3 dellO.P.C.M. 3274/03 ad
opera dei rispettivi proprietari o gestori delle opere strategiche
strategiche per finalità
finalità di
protezione civile e quelle suscettibili di conseguenze rilevanti in caso di collasso,
richiede entro il 31/03/2013 almeno la conoscenza delle caratteristiche generali
generali
delle opere da sottoporre a verifica sismica (nonché
(nonché notizie circa l’
l’avvenuta
effettuazione della verifica medesima) mediante la compilazione della scheda di
livello 0 per ognuna delle opere strategiche e/o rilevanti di competenza delle
Amministrazioni e/o Enti in qualità
qualità di proprietari o gestori delle stesse.
Successivamente lo stesso Dipartimento di Protezione Civile ha fornito,
fornito, con nota
prot.
prot. n.DPC/SISM/0075499 del 07/10/2010 “Chiarimenti alla Circolare del Capo
Dipartimento prot.
prot. n. DPC/SISM/31471 del 21/04/2010 sullo stato delle
verifiche sismiche previste dall’
dall’O.P.C.M. 3274/03 e programmi futuri”
futuri”, le
specifiche modalità
à
per
la
compilazione,
trasmissione
e
gestione
delle schede di
modalit
livello 0 per edifici ed opere infrastrutturali stradali e ferroviarie (ponti),
apportando altresì
altresì alcune integrazioni alla versione iniziale della scheda
medesima.
Ing. Natale COMITO
Schede di livello 0
Al fine di agevolare e rendere omogeneo il censimento di livello 0 sono
state definite schede apposite relative alle casistiche più
più frequenti
(edifici e ponti) ed è stato predisposto un software di caricamento,
import ed export dei dati, di facile installazione, accesso e gestione
gestione da
parte di ogni singola Amministrazione, che consente di archiviare più
più
schede in un’
un’unica base dati da trasmettere successivamente al
Dipartimento.
I files relativi al software di cui sopra, sono direttamente disponibili
disponibili e
scaricabili:
• SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI strategici ai fini della
protezione civile o rilevanti in caso di collasso a seguito di evento
evento
sismico (Allegato 1)
• SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 PER I PONTI strategici ai fini
della protezione civile o rilevanti in caso di collasso a seguito
seguito di
evento sismico (Allegato 2)
• Istruzioni d’
d’uso per la compilazione delle schede di livello 0
[email protected]
Ing. Natale COMITO
http://www.regione.piemonte.it
htm
http://www.regione.piemonte.it//oopp/rischio_sismico/schedeLiv0.
oopp/rischio_sismico/schedeLiv0.htm
Ing. Natale COMITO
Le indagini di vulnerabilità
• Le indagini di vulnerabilità condotte hanno
interessato
essenzialmente
le
zone
sismiche
classificate nel 1982;
• Sono state condotte valutazioni sulla vulnerabilità sia
degli edifici privati quanto quelli pubblici strategici e
rilevanti;
• A seguito dell’approvazione della OPCM 3274/2003,
si prevede che debbano essere condotte le verifiche
sismiche per le opere strategiche e rilevanti, da parte
dei proprietari e gestori, entro 5 anni (2008?
2013)
• Stante la complessità dell’operazione, le scarse
risorse disponibili e le continue modifiche normative
di riferimento, tali verifiche sono ancora in fase di
attuazione;
http://www.regione.piemonte.it
verifSismiche..htm
http://www.regione.piemonte.it//oopp/rischio_sismico/
oopp/rischio_sismico/verifSismiche
Ing. Natale COMITO
DOPO L’ORDINANZA P.C.M. N. 3274/2003
DECRETO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, di
concerto con il MINISTRO DELL’
DELL’INTERNO e con il CAPO DEL DIPARTIMENTO
DELLA PROTEZIONE CIVILE 14 settembre 2005 “NORME TECNICHE PER LE
COSTRUZIONI”
COSTRUZIONI”;
pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 159 della Gazzetta Ufficiale
Ufficiale n. 222
del 23 settembre 2005.
Entrato in vigore il 23/10/2005
DECRETO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE di concerto con il MINISTRO
MINISTRO
DELL’
DELL’INTERNO e con il CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE del
14/01/2008 “NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI”
COSTRUZIONI”.
pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 30 della Gazzetta Ufficiale
Ufficiale n. 29 del
4/02/2008
Entrato in vigore parzialmente il 5/03/2008 e per tutte le costruzioni a
partire dal 01/07/2009
CIRCOLARE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 2
febbraio 2009 n. 617, con parere favorevole del C.S.LL.PP.
“Istruzioni per l’
l’applicazione delle «Nuove norme tecniche per le costruzioni»
costruzioni»
di cui al DM 14 gennaio 2008”
2008”
(GU n. 47 del 2626-2-2009 - Suppl.
Suppl. Ordinario n. 27)
Ing. Natale COMITO
DISPOSIZIONI REGIONALI
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17
novembre 2003, n. 61- 11017
“Prime disposizioni in applicazione dell’Ordinanza
del la Presidenza del Consigli o dei Ministri n. 3274
del 20/ 03/2003”, in allegato elenco dei Comuni
Piemontesi, classificati in zona 2 e 3.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23
dicembre 2003, n. 64 –11402
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20
marzo 2003, n. 3274 “Primi elementi in materia di
criteri generali per la classificazione sismica del
territorio nazionale e di normative tecniche per le
costruzioni in zona sismica”
Ing. Natale COMITO
DISPOSIZIONI REGIONALI
CIRCOLARE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
27 APRILE 2004, N. 1/DOP (B. U. n. 17 del 29/04/2004)
Indicazioni procedurali per l’
l’applicazione della D.G.R. 616111017 in relazione alle diverse zone sismiche individuate
(ZONE 2, 3, 4),
4), e alle differenti tipologie di edifici e
costruzioni .
Il territorio Regionale risulta suddiviso in tre zone:
zona 2, zona 3, zona 4
La zona 1 è considerata a sismicità
sismicità alta - PGA oltre 0,25 g
La zona 2 è considerata a sismicità
sismicità media - PGA fra 0,15 e 0,25 g
La zona 3 è considerata a sismicità
sismicità bassa - PGA fra 0,05 e 0,15 g
La zona 4 è considerata a sismicità
sismicità molto bassa - PGA inferiore a 0,05 g
Per ognuna delle zone si individuano modalità
modalità differenziate per
l’applicazione delle norme antisismiche
Ing. Natale COMITO
Ultima riclassificazione Sismica del
territorio regionale
L’elenco delle zone sismiche del Piemonte, è stato
aggiornato con DGR n. 11-13058 del 19/01/2010
”Aggiornamento e adeguamento dell’elenco delle zone
sismiche (O.P.C.M. n. 3274/2003 e O.P.C.M. 3519/2006)”
3519/2006)”;
sulla base delle indicazioni di uno studio del Politecnico di Torino
Torino
La D. G. R. n. 4-3084 del 12 dicembre 2011 approvava
le ”Procedure di gestione e controllo delle attività
urbanistico-edilizie ai fini della prevenzione del rischio
sismico”,
confermava la classificazione sismica già approvata
nel 2010, e semplifica il riconoscimento nelle tre zone
3S, 3 e 4
Ing. Natale COMITO
CLASSIFICAZIONE SISMICA
approvata con DGR n. 11-13058 del 19/01/2010
IN VIGORE
dal 1 gennaio 2012
Ing. Natale COMITO
Cosa dice la D.G.R. n. 65-7656 del
21/05/2014 ai fini della prevenzione del
RISCHIO SISMICO
• Su tutto il territorio regionale ogni
costruzione, riparazione e sopraelevazione
di consistenza strutturale è sottoposta
all’obbligo di denuncia prima dell’inizio dei
lavori ai sensi dell’art. 93 del D.P.R. 6
giugno 2001, n. 380 e s.m.i.
• La denuncia rappresenta, di per sé, un
adempimento obbligatorio su tutto il
territorio piemontese, indipendentemente
dalla zona sismica.
Ing. Natale COMITO
La realizzazione di opere sottoposte agli obblighi di cui
all’
all’art. 93 del D.P.R. n. 380/2001 in mancanza della
denuncia costituisce, infatti, violazione di legge passibile
delle sanzioni previste dall’
dall’articolo 95 del D.P.R. n.
380/2001.
• In alcuni casi oltre alla denuncia è prevista
un’autorizzazione preventiva all’inizio dei
lavori ai sensi dell’art. 94 D.P.R. n.
380/2001, anch’essa obbligatoria.
In mancanza di denuncia e in mancanza di autorizzazione,
autorizzazione,
ove prevista, i soggetti intervenuti nella progettazione e
nella realizzazione dell'opera,
dell'opera, oltre ad incorrere nelle
sanzioni previste dall’
dall’articolo 95 del D.P.R. n. 380/2001,
sono interamente responsabili verso la pubblica incolumità
incolumità.
Ing. Natale COMITO
•La denuncia rappresenta un
obbligo preliminare all’inizio dei
lavori strutturali (Modello 1).
•Sono sottoposte all’obbligo di
denuncia anche le varianti
sostanziali al progetto di opere o
interventi già oggetto di
denuncia. (Modello 2).
Ing. Natale COMITO
Inoltre definisce …
• le modalità di redazione della denuncia e la
documentazione da allegare alla stessa
• la modulistica
• le modalità di presentazione e accettazione
della denuncia
• gli adempimenti successivi alla denuncia
• il regime dei controlli
PROCEDURE UNICHE SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE:
Ing. Natale COMITO
• vengono abolite nelle zone 3 e 4 i controlli a campione,
come disciplinati dalla D.G.R. n.4-3084 del 12/12/2011;
In quanto non garantiscono in modo significativo la
verifica dell’applicazione della normativa sismica
• vengono definiti i casi e la disciplina per il rilascio
delle autorizzazioni preventive di cui all’art. 94 del
D.P.R. n.380/2001;
In quanto è stato ritenuto che ai fini della prevenzione
del rischio sismico nelle zone 3 e 4 risulti più efficace
una verifica preventiva dei progetti di opere e
interventi particolarmente significativi ai fini della
sicurezza sismica e dell’incolumità pubblica
Ing. Natale COMITO
Legge n.741 del 10/12/1981, (Ulteriori norme per l’
l’accelerazione
delle procedure per l’
l’esecuzione delle opere pubbliche)
Art. 20. Snellimento di procedure di cui alla legge 2
febbraio 1974, n. 64.
Al fine di vigilare sulle costruzioni per la prevenzione del
rischio sismico in applicazione delle norme di cui al capo III
della L. 2/2/1974, n. 64, le regioni possono definire,
definire, con legge,
modalità
modalità di controllo successivo anche con metodi a campione;
campione;
in tal caso, possono prevedere che l'autorizzazione preventiva
di cui all'articolo 18 della Legge 2/2/1974, n. 64, non sia
necessaria per l'inizio dei lavori.
lavori. Per l'osservanza delle norme
sismiche, resta ferma la responsabilità
responsabilità del progettista, del
direttore dei lavori, dell'impresa e del collaudatore. Le regioni
regioni
emanano altresì
altresì norme per l'adeguamento degli strumenti
urbanistici generali e particolareggiati vigenti, nonché
nonché sui
criteri per la formazione degli strumenti urbanistici ai fini
della prevenzione del rischio sismico. Fino all'emanazione
delle norme di cui al precedente comma, restano vigenti le
norme di cui all'articolo 13 della Legge 2 febbraio 1974, n. 64.
Ing. Natale COMITO
Questo
principio
è
però
venuto
meno
a
seguito
dell’entrata in vigore dell’art. 94 del d.P.R. 6 giugno
2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia), il quale prevede
l’autorizzazione regionale esplicita. L’intento unificatore
della legislazione statale è palesemente orientato ad
esigere una vigilanza assidua sulle costruzioni riguardo
al rischio sismico, attesa la rilevanza del bene protetto,
che
trascende
anche
l’ambito
della
disciplina
del
territorio, per attingere a valori di tutela dell’incolumità
pubblica che fanno capo alla materia della protezione
civile,
in
cui
ugualmente
compete
allo
Stato
la
determinazione dei principi fondamentali.
Ing. Natale COMITO
benché il D.P.R. n. 380/2001 preveda, nelle zone 3 e 4
definite a bassa sismicità, esclusivamente la denuncia
ai sensi dell’art. 93, la Regione Piemonte, al fine di
perseguire elevati standard in materia di sicurezza e
pubblica incolumità, ha ritenuto, in conformità alla
precedente normativa, di mantenere comunque
il
controllo a campione, con modalità differenziate a
seconda della zona e più precisamente:
• per i comuni che risultano classificati in zona 3s, sono
state mantenute le procedure di deposito e controllo
dell’ex zona 2
• per zone sismiche 3 e 4, definite a bassa sismicità,
sono
state
definite
nuove
modalità
con
richiamata D.G.R. n.4-3084 del 12/12/2011;
Ing. Natale COMITO
la
già
per quanto riguarda la zona 3S,
3S, le procedure attualmente
in vigore non presentano criticità
criticità e risultano ampiamente
consolidate negli anni in quanto derivanti dall’
dall’applicazione
della L.R. 19/1985 e da sempre gestite dall’
dall’ufficio sismico di
Pinerolo (attuale Settore Sismico DB14.23);
per quanto riguarda invece le zone 3 e 4,
4, i controlli a
campione,
campione, che interessano sia le opere pubbliche che gli
interventi privati, appesantiscono notevolmente le attività
attività
legate alla gestione della prevenzione del rischio sismico
e, per contro, non garantiscono in modo significativo la
verifica
dell’
della
normativa
sismica:
il
dell’applicazione
sismica:
controllo su un campione limitato di casi è infatti
altamente riduttivo e non ne assicura l’
l’attuazione su
tutti gli interventi maggiormente significativi ai fini della
della
sicurezza
sismica
e
dell’
pubblica
(con
dell’incolumità
incolumità
particolare riferimento agli edifici strategici e rilevanti come
come
individuati con D.G.R. n. 6464-11402 del 23/12/2003);
Ing. Natale COMITO
ritenuto quindi che ai fini della prevenzione del
rischio sismico nelle zone 3 e 4 risulti più
efficace una verifica preventiva dei progetti
di
opere
e
interventi
particolarmente
significativi ai fini della sicurezza sismica e
dell’incolumità pubblica, e che pertanto per
tali opere debba essere previsto il rilascio
dell’autorizzazione
preventiva
di
cui
all’articolo 94 del D.P.R. n. 380/2001,
ancorchè l’articolo 94 limiti l’obbligo di
autorizzazione preventiva alle opere da
realizzare nelle zone a media e alta sismicità;
Ing. Natale COMITO
ritenuto inoltre di abolire nelle zone 3 e 4 i
controlli a campione, come disciplinati dalla
D.G.R. n. 4-3084 del 12/12/2011 e s.m.i.,
conseguendo così anche un significativo
snellimento
degli adempimenti
posti
a
carico
dei
committenti
privati,
sottolineando
che
il
rispetto
delle
disposizioni per le costruzioni in zone sismiche
resta comunque soggetto all’ordinaria attività
di vigilanza di cui all’articolo 103 del D.P.R. n.
380/2001;
Ing. Natale COMITO
Procedure di gestione e controllo delle
attività edilizie ai fini della prevenzione
del RISCHIO SISMICO nelle zone 3S, 3 e 4
SI DIFFERENZIANO IN RELAZIONE ALLA
ZONA SISMICA:
• le categorie di opere e interventi sottoposti a:
denuncia
denuncia e autorizzazione preventiva
denuncia e controllo a campione
• l’ufficio competente alla ricezione e all’istruttoria
della denuncia
• l’ambito e l’estensione dei controlli a campione
• l’entità del campione da sottoporre a controllo
Ing. Natale COMITO
ALLEGATI dell’allegato “A” della DGR 65-7656
•Allegato 1: Definizione edifici ed opere
infrastrutturali strategiche e rilevanti
•Allegato 2: Definizione di opere ed
interventi di limitata
importanza strutturale
•Allegato 3: Procedure di istruttoria
per il rilascio
dell’autorizzazione
preventiva
•Allegato 4: Modulistica
Ing. Natale COMITO
TIPOLOGIE DI OPERE ED INTERVENTI
Zona 3S
a)
Denuncia ed autorizzazione prima dell’
dell’inizio dei lavori, ai
sensi degli articoli 93 e 94 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.:
tutte le opere e gli interventi relativi agli edifici e alle opere
opere
infrastrutturali strategiche e rilevanti di cui al numero 1.1,
al numero 1.2 lettere a), b) c) ed al numero 2.1 lettera a)
dell’
dell’Allegato 1;
b)
denuncia prima dell’
dell’inizio dei lavori ai sensi dell’
dell’articolo 93
del D.P.R. 380/2001 e controllo a campione:
campione: le opere e gli
interventi riguardanti costruzioni, riparazioni e
sopraelevazioni diverse da quelle di cui al numero 2.1
lettera a) e che non siano tra quelle di limitata importanza
strutturale indicate all’
all’Allegato 2;
2;
c)
denuncia prima dell’
dell’inizio dei lavori ai sensi dell’
dell’articolo 93
del D.P.R. 380/2001:
380/2001: tutte le opere e gli interventi di
rilevanza strutturale,
strutturale, indipendentemente dal sistema
costruttivo adottato e dal materiale impiegato, la cui
sicurezza possa interessare la pubblica incolumità
incolumità;
Ing. Natale COMITO
TIPOLOGIE DI OPERE ED INTERVENTI
Zona 3 e 4
a) Denuncia ed autorizzazione prima dell’inizio dei
lavori, ai sensi degli articoli 93 e 94 del D.P.R. n.
380/2001 e s.m.i.: tutte le opere e gli interventi
relativi agli edifici e alle opere infrastrutturali
strategiche e rilevanti di cui al numero 1.1, al
numero 1.2 lettere a), b) c) ed al numero 2.1
lettera a) dell’Allegato 1;
b) denuncia prima dell’inizio dei lavori ai sensi
dell’articolo 93 del D.P.R. 380/2001: tutte le
opere e gli interventi di rilevanza strutturale,
indipendentemente dal sistema costruttivo
adottato e dal materiale impiegato, la cui
sicurezza possa interessare la pubblica incolumità;
Ing. Natale COMITO
D.G.R. n. 11-13058 del 19/01/2010
D.G.R. n. 65-7656 del 21/05/2014
Ing. Natale COMITO
ADEMPIMENTI
DENUNCIA ED
AUTORIZZAZION
E PREVENTIVA AI
SENSI DEGLI
ARTT. 93 E 94
DEL DPR 380
DENUNCIA AI
SENSI
DELL’ART. 93
DEL DPR 380 E
CONTROLLO A
CAMPIONE
DENUNCIA AI
SENSI
DELL’ART. 93
DEL DPR 380
ZONA 3S
ZONA 3
ZONA 4
le opere e gli interventi
di consistenza
strutturale relativi agli
edifici e alle opere
infrastrutturali
strategiche e rilevanti
di cui ai n. 1.1, 1.2
lettera a), b) e c) e n. 2.1
lettera a) dell’
dell’Allegato 1
le opere e gli interventi
di consistenza
strutturale relativi agli
edifici e alle opere
infrastrutturali
strategiche e rilevanti
di cui ai n. 1.1, 1.2
lettera a), b) e c) e n. 2.1
lettera a) dell’
dell’Allegato 1
le opere e gli interventi
di consistenza
strutturale relativi agli
edifici e alle opere
infrastrutturali
strategiche e rilevanti
di cui ai n. 1.1, 1.2
lettera a), b) e c) e n. 2.1
lettera a) dell’
dell’Allegato 1
le opere e gli interventi
di consistenza
strutturale riguardanti
costruzioni, riparazioni
e sopraelevazioni
diverse da quelle di cui
al n. 3.1.1 lettera a) e
che non siano tra quelle
di limitata importanza
strutturale indicate
all’
all’Allegato 2
tutte le opere e gli interventi tutte le opere e gli interventi di
di rilevanza strutturale,
rilevanza strutturale,
indipendentemente dal
indipendentemente dal
sistema costruttivo adottato e sistema costruttivo adottato e
dal materiale impiegato, la cui dal materiale impiegato, la cui
sicurezza possa interessare sicurezza possa interessare la
la pubblica incolumità
pubblica incolumità
Ing. Natale COMITO
tutte le opere e gli
interventi di rilevanza
strutturale,
indipendentemente dal
sistema costruttivo
adottato e dal materiale
impiegato, la cui sicurezza
possa interessare la
pubblica incolumità
PROCEDURE ATTUATIVE
La modulistica allegata alle procedure
attuative è unica su tutto il territorio piemontese.
Nel modello 1 si dovrà indicare:
• se la DENUNCIA LAVORI DI COSTRUZIONE IN
ZONA SISMICA deve essere consegnata:
Alla Regione Piemonte
al Comune di …………..
• Se l’intervento è sottoposto a:
denuncia e autorizzazione preventiva ai sensi degli
artt. 93 e 94 del DPR 380
denuncia ai sensi dell’art. 93 del DPR 380 e
controllo a campione
denuncia ai sensi dell’art. 93 del DPR 380
Ing. Natale COMITO
Il modello di denuncia e la documentazione
Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e
sull’intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai
sensi dell’art. 93 del D.P.R. n. 380/2001 sul Modello 1,
compilato in ogni sua parte con una copia in regola con
l’imposta di bollo. La denuncia e i relativi allegati sono
presentati in due copie quando la competenza
appartiene all’Ufficio comunale o in tre copie quando è
demandata all’Ufficio tecnico della regione.
In relazione alla natura e alla tipologia dell’opera o
dell’intervento,
alla
denuncia
è
allegata
la
documentazione indicata dal modello stesso, ovvero:
Ing. Natale COMITO
Il modello di denuncia e la documentazione
1. copia della documentazione allegata al titolo
abilitativo, in particolare:
• l’atto di assenso, di cui una copia conforme
all’originale;
• il progetto architettonico allegato all’atto di assenso
interessato (una copia del quale deve essere
conforme all’originale o resa conforme da apposita
dichiarazione), con indicazione del numero di
tavole;
• dichiarazione di fattibilità strutturale, redatta
utilizzando il Modello 8
Ing. Natale COMITO
2. il progetto strutturale sviluppato a livello
esecutivo (piante e sezioni strutturali in scala
adeguata con indicazione anche degli elementi
predisposti per l’ispezione, la manutenzione delle
strutture e la forometria) completo di particolari
costruttivi in scala adeguata, con indicazione
del numero delle tavole;
3. la relazione tecnica, comprensiva di una
descrizione generale dell’opera, dei criteri
generali di analisi e verifica (normativa di
riferimento, descrizione del modello strutturale, tipo
di analisi, affidabilità e validazione dei codici di
calcolo e sintesi dei risultati delle verifiche sulla
struttura) e la relazione sulla modellazione
sismica concernente la “pericolosità sismica
di base” del sito di costruzione;
Ing. Natale COMITO
4. la relazione di calcolo delle strutture
portanti;
5. le relazioni specialistiche (relazione sulle
fondazioni, relazione geologica e relazione
geotecnica);
6. il piano di manutenzione della parte
strutturale dell’opera;
7. la nomina del collaudatore corredata dalla
dichiarazione di accettazione, redatta
utilizzando il Modello 7;
8. per le opere su fabbricati esistenti, il rilievo
fotografico;
9. relazione illustrativa, per le opere di cui all’art.
65 del D.P.R. n. 380/2001 (Modello 3).
Ing. Natale COMITO
Per ogni denuncia dovrà essere individuato un referente
per i rapporti con la Pubblica Amministrazione.
La dichiarazione di fattibilità strutturale (Modello 8) è
un documento da predisporre contestualmente alla
documentazione necessaria per l’acquisizione dell’atto
di assenso per tutte le categorie di opere ed interventi,
indipendentemente dalla rispettiva natura e tipologia.
Qualora si tratti di opere pubbliche, il progetto strutturale è
sviluppato alla scala dell’
dell’esecutivo ed accompagnato da copia
del provvedimento di approvazione del progetto definitivo o
del progetto esecutivo eventualmente già
già approvato o dell’
dell’atto
di assenso.
Per le varianti alle opere e agli interventi già
già oggetto
denuncia, la denuncia è redatta sul Modello 2,
2, compilato
ogni sua parte, di cui una copia in regola con l’
l’imposta
bollo e recante la documentazione occorrente. .
di
in
di
Ing. Natale COMITO
UFFICI COMPETENTI ALLA RICEZIONE DELLE DENUNCE E MODALITA’
MODALITA’ DI
PRESENTAZIONE DELLA DENUNCIA AI SENSI DELL’
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
ZONA 3S
DENUNCIA E
AUTORIZZAZIONE
PREVENTIVA AI
SENSI DEGLI
ARTT. 93 E 94 DEL
DPR 380
ZONA 3
Ufficio regionale
competente - Settore
Sismico, Pinerolo (TO)
3 COPIE
Ufficio tecnico regionale
competente – Settore
decentrato Opere pubbliche e
difesa assetto idrogeologico
– Alessandria, Cuneo,
Asti, Torino,
Domodossola e Vercelli
3 COPIE
ZONA 4
Ufficio tecnico
regionale competente –
Settore decentrato Opere
pubbliche e difesa assetto
idrogeologico –
Alessandria, Cuneo,
Asti, Torino,
Domodossola, Biella,
Novara e Vercelli
3 COPIE
DENUNCIA AI
SENSI
DELL’ART. 93
DEL DPR 380 E
CONTROLLO A
CAMPIONE
DENUNCIA AI
SENSI
DELL’ART. 93
DEL DPR 380
Ufficio regionale
competente - Settore
Sismico, Pinerolo (TO)
3 COPIE
Ufficio regionale
competente - Settore
Sismico, Pinerolo (TO)
3 COPIE
Ufficio comunale
territorialmente
competente
Ing. Natale COMITO
2 COPIE
Ufficio comunale
territorialmente
competente
2 COPIE
Modalità di presentazione della denuncia
Alla presentazione della denuncia, l’Ufficio competente
ne accerta la ricevibilità e verifica la formale
completezza della documentazione allegata.
Il controllo è esclusivamente formale e la verifica è
limitata agli aspetti immediatamente riscontrabili dalla
denuncia e devono essere effettuate subito dopo la sua
presentazione.
Ove l’Ufficio riscontri carenze della denuncia o
incompletezza della documentazione allegata, la
denuncia deve essere restituita all’interessato e potrà
essere ripresentata solo dopo aver provveduto
all’integrazione con le indicazioni o i documenti
mancanti.
Ing. Natale COMITO
Modalità di presentazione della denuncia
Al momento dell’accettazione, l’Ufficio regionale
competente restituisce al richiedente due copie della
denuncia e della documentazione, opportunamente
vidimate. Una delle copie dovrà essere consegnata al
Comune presso il quale si eseguono i lavori, mentre
l’altra dovrà essere custodita presso il cantiere.
Quando l’Ufficio competente alla ricezione è un Ufficio
comunale, al richiedente viene restituita una sola copia
della denuncia e della documentazione presentata, da
conservare presso il cantiere.
La vidimazione attesta unicamente la completezza
formale della denuncia e dei suoi allegati.
La stessa procedura è applicata per le denunce relative a
varianti sostanziali.
Ing. Natale COMITO
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DENUNCIA AI SENSI
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
DENUNCIA
PRESENTATA
PRESSO
L’UFFICIO
TECNICO
REGIONALE
COMPETENTE
IN 3 COPIE
QUALORA SI TRATTI DI
OPERE PUBBLICHE IL
PROGETTO STRUTTURALE E’
SVILUPPATO ALLA SCALA
DELL’ESECUTIVO ED
ACCOMPAGNATO DA COPIA
DEL PROVVDIMENTO DI
APPROVAZIONE DEL
PROGETTO DEFINITVO O DEL
PROGETTO ESECUTIVO
EVENTUALMENTE GIA’
APPROVATO O DEL TITOLO
ABILITATIVO RILASCIATO
L’UFFICIO
PROTOCOLLA LA
DENUNCIA E NE
ACCERTA LA
RICEVIBILITA’
LA DENUNCIA
VIENE
ACCETTATA,
ARCHIVIATA E
VENGONO
RESTITUITE
2 COPIE
SE LA DENUNCIA
E’ CARENTE O
INCOMPLETA SI
RICHIEDONO LE
INTEGRAZIONI
NECESSARIE
1 COPIA DEVE
ESSERE
CONSEGNATA IN
COMUNE
1 COPIA DEVE
ESSERE
CONSERVATA IN
CANTIERE
Ing. Natale COMITO
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DENUNCIA AI SENSI
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
DENUNCIA
PRESENTATA
PRESSO L’UFFICIO
COMUNALE
TERRITORIALMENTE
COMPETENTE
L’UFFICIO
PROTOCOLLA LA
DENUNCIA E NE
ACCERTA LA
RICEVIBILITA’
IN 2 COPIE
LA DENUNCIA
VIENE
ACCETTATA,
ARCHIVIATA E
VIENE
RESTITUITA 1
COPIA
LA COPIA DEVE
ESSERE
CONSERVATA IN
CANTIERE
SE LA DENUNCIA
E’ CARENTE O
INCOMPLETA SI
RICHIEDONO LE
INTEGRAZIONI
NECESSARIE
Si precisa che la protocollazione attesta unicamente la completezza
formale della denuncia e dei suoi allegati.
Ing. Natale COMITO
Modalità di rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
Accettata la denuncia, l’Ufficio tecnico regionale
comunica al richiedente l’avvio del procedimento
istruttorio finalizzato al rilascio dell’autorizzazione,
che deve concludersi entro sessanta giorni.
Qualora l’esito istruttorio non consenta di procedere
al rilascio dell’autorizzazione, l’Ufficio tecnico
regionale inoltrerà al richiedente il preavviso di
diniego ai sensi dell’art. 10 bis della legge 241/90 e
s.m.i.
Al fine del rilascio dell’autorizzazione preventiva la
verifica sulla documentazione progettuale tende ad
accertare la corretta applicazione delle Norme
Tecniche vigenti ed in particolare:
Ing. Natale COMITO
Modalità di rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
la corretta qualificazione delle condizioni
geomorfologiche e geotecniche del sito
l’idonea definizione dei livelli di sicurezza
per le opere in progetto
l’idonea illustrazione di tutti gli elementi
strutturali che qualificano la costruzione
le modalità di analisi e verifica della
sicurezza.
Ing. Natale COMITO
Le modalità
modalità con cui procedere alla verifica del progetto al
fine del rilascio dell’
dell’autorizzazione preventiva, sono, a
titolo esemplificativo ma non esaustivo, riportate
nell’
nell’Allegato 3.
L’Ufficio tecnico regionale informa il richiedente del
rilascio dell’
dell’autorizzazione e gliene consegna copia
conforme, oltre a due copie della denuncia e degli allegati
presentati, opportunamente timbrati e siglati. Una copia
della denuncia, completa dei relativi allegati, e una copia
dell’
dell’autorizzazione sono consegnate al Comune presso il
quale si eseguono i lavori.
Ai fini dell’
dell’avvio dei lavori,
lavori, il progetto esecutivo approvato
deve essere corredato da copia della denuncia, degli
allegati e dell’
dell’autorizzazione rilasciata;
rilasciata; l’
l’intera
documentazione deve essere conservata presso il cantiere.
La stessa procedura è applicata per le denunce relative a
varianti sostanziali, che devono essere anch’
anch’esse
specificamente autorizzate, ad integrazione
dell’
dell’autorizzazione originaria.
Ing. Natale COMITO
DENUNCIA ai sensi dell’art. 93 DEL D.P.R. 380 e
AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA ai sensi dell’art. 94 del D.P.R. 380
OPERE ED INTERVENTI DI
CONSISTENZA STRUTTURALE
RELATIVI AGLI EDIFICI E ALLE
OPERE INFRASTRUTTURALI
STRATEGICHE E RILEVANTI
ALLEGATO 1
ELENCATE ALL’ALLEGATO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
L’ENTE APPALTANTE INVIA
L’ATTO DI APPROVAZIONE
DEL PROGETTO ESECUTIVO
E COMUNICA IL
NOMINATIVO DEL
COSTRUTTORE E DEL
COLLAUDATORE
DENUNCIA AI SENSI
DELL’ART. 93 DEL
DPR 380 PRESSO
L’UFFICIO TECNICO
REGIONALE
LA DENUNCIA VIENE
PROTOCOLLATA
AVVIO DEL
PROCEDIMENTO
QUALORA SI TRATTI DI
OPERE PUBBLICHE IL
PROGETTO STRUTTURALE E’
SVILUPPATO ALLA SCALA
DELL’ESECUTIVO ED
ACCOMPAGNATO DA COPIA
DEL PROVVDIMENTO DI
APPROVAZIONE DEL
PROGETTO DEFINITVO O DEL
PROGETTO ESECUTIVO
EVENTUALMENTE GIA’
APPROVATO O DEL TITOLO
ABILITATIVO RILASCIATO
entro 60 giorni
RILASCIO
AUTORIZZAZIONE
PREVENTIVA AI
SENSI DELL’ART. 94
DEL DPR 380
INIZIO LAVORI
Ing. Natale COMITO
IL COSTRUTTORE FIRMA LA
DENUNCIA E GLI
ELABORATI PROGETTUALI
Procedure di istruttoria per il rilascio
dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
Il controllo sul progetto ha lo scopo di
verificare il rispetto e l’applicazione dei
principi generali previsti della Normativa
Tecnica sulle Costruzioni (NTC), pertanto non
prevede il rifacimento della calcolazioni
eseguite ed in ogni caso non esime dalle
proprie responsabilità le figure professionali
coinvolte nella progettazione, in ordine alla
sicurezza della struttura.
L’istruttoria tecnica sul progetto assoggettato
ad autorizzazione preventiva si focalizza
principalmente
sull’esame
degli
seguenti
aspetti:
Ing. Natale COMITO
Allegato 3: Procedure di istruttoria per il
rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
• committente, caratteristiche dell’intervento
in progetto, tipologia di opera, dimensioni
geometriche di massima e atto di
approvazione o titolo abilitativo edilizio;
• corretta individuazione del tipo di
costruzione e classe d’uso di cui alle NTC per
l’opera prevista in progetto;
• corretta individuazione della pericolosità
sismica del sito ove è prevista la costruzione
(coordinate geografiche, categorie di sottosuolo e
condizioni topografiche di cui alle NTC);
Ing. Natale COMITO
Allegato 3: Procedure di istruttoria per il
rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
• corretta caratterizzazione geologica e
geotecnica sismica del sito;
• caratteristiche generali della costruzione
(regolarità in pianta ed in alzato, altezza massima
della costruzione, distanza fra eventuali costruzioni
contigue ed eventuali giunti di separazione);
• tipologia strutturale prevista, in coerenza con
i vincoli imposti dalle NTC (costruzioni in
calcestruzzo, costruzioni con struttura prefabbricata,
costruzioni in acciaio, costruzioni composte acciaiocalcestruzzo, costruzioni in legno, costruzioni in
muratura ordinaria, armata o mista, ponti, opere di
sostegno e stabilità pendii);
Ing. Natale COMITO
Allegato 3: Procedure di istruttoria per il
rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
• idoneità della modellazione strutturale e
giustificazione del fattore di struttura;
• coerenza del metodo di analisi e verifica
strutturale;
• coerenza delle verifiche di sicurezza in
funzione della classe d’uso della costruzione,
come previsto dalle NTC;
• requisiti strutturali delle fondazioni ed
idoneità dei criteri di verifica;
• completezza degli elaborati strutturali,
relazioni di calcolo e particolari costruttivi;
Ing. Natale COMITO
Allegato 3: Procedure di istruttoria per il
rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
• requisiti strutturali e coerenza dei limiti
geometrici e di armatura degli elementi
strutturali e dei nodi significativi, costituenti
l’opera;
• requisiti strutturali e coerenza delle verifiche
sugli elementi non strutturali, sugli impianti
e sugli elementi strutturali secondari;
Ing. Natale COMITO
Allegato 3: Procedure di istruttoria per il
rilascio dell’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA
• per gli interventi sugli edifici esistenti si deve
verificare:
la corretta qualificazione dell’
dell’intervento nel rispetto dei
limiti imposti dalle NTC (riparazioni o interventi locali,
interventi di miglioramento sismico o interventi di
adeguamento sismico);
la corretta individuazione del sistema strutturale della
costruzione esistente, con adeguato rilievo, puntuale
individuazione dei livelli di conoscenza e fattori di
confidenza;
la corretta definizione delle proprietà
proprietà meccaniche dei
materiali strutturali esistenti;
la corretta individuazione dell’
dell’unità
unità strutturale;
la completa illustrazione dei criteri d’
d’intervento secondo le
indicazioni delle NTC.
Ing. Natale COMITO
ADEMPIMENTI SUCCESSIVI alla presentazione della
denuncia e al rilascio dell’autorizzazione
Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia
ai sensi dell’articolo 93 del D.P.R. n. 380/2001 o a
denuncia e autorizzazione ai sensi dell’articolo 94 del
D.P.R. n. 380/2001 l’inizio dei lavori deve essere
comunicato all’Ufficio competente entro sette giorni
dall’avvio degli stessi (Modello 4).
Qualora si tratti di opere pubbliche, prima dell’inizio dei
lavori la stazione appaltante presenta all’Ufficio
competente copia dell’atto di approvazione del progetto
esecutivo, unitamente all’attestazione indicante gli
estremi dell’aggiudicatario dei lavori, che è altresì
tenuto a sottoscrivere la denuncia già presentata, e i
relativi elaborati progettuali.
Ing. Natale COMITO
Prima della fine dei lavori, il committente deve
provvedere altresì alla comunicazione all’Ufficio
competente di eventuali varianti non sostanziali
apportate al progetto già oggetto di denuncia,
consegnando la relativa documentazione.
Al medesimo ufficio deve essere comunicata altresì la
fine dei lavori, entro sessanta giorni dalla loro
conclusione (Modello 5); per le opere soggette all’
all’art. 65 del
D.P.R. n. 380/2001 deve essere inoltre allegata la relazione a strutture
strutture
ultimate (Modello
(Modello 6),
6), corredata dalla specifica documentazione sui
materiali impiegati come previsto dall’
dall’art. 65 stesso.
Il Modello 5 (nonché il Modello 6, se previsto)
opportunamente timbrato e siglato in copia dall’Ufficio
competente, assolve alle finalità previste dall’art. 62 del
D.P.R. n. 380/2001. A chiusura del procedimento,
all’Ufficio competente è consegnato, in due copie, il
certificato di collaudo previsto dall’art. 67, comma 7 del
D.P.R. n. 380/2001.
Ing. Natale COMITO
ADEMPIMENTI SUCCESSIVI alla presentazione della DENUNCIA
NEL CASO DI OPERE PUBBLICHE LA
STAZIONE APPALTANTE DEVE INVIARE
L’ATTO DI APPROVAZIONE DEL
PROGETTO ESECUTIVO E COMUNICARE
IL NOMINATIVO DEL COSTRUTTORE E
COLLAUDATORE. IL COSTRUTTORE
DEVE FIRMARE LA DENUNCIA E GLI
ELABORATI
PRESENTAZIONE
DI EVENTUALI
VARIANTI
RELAZIONE A
STRUTTURA
ULTIMATA
per le opere di cui
all’art. 65 del DPR
380
DOPO LA
PROTOCOLLAZIONE
DELLA DENUNCIA
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
DOCUMENTAZIONE
RELATIVA AI
MATERIALI
IMPIEGATI
ai sensi dell’art. 65 del
DPR 380
entro 7 giorni dall’effettivo
inizio dei lavori
entro 60 giorni dalla
conclusione dei lavori
CERTIFICATO
DI COLLAUDO
2 COPIE
ai sensi dell’art. 67
del DPR 380
Ing. Natale COMITO
CONTROLLO A CAMPIONE IN ZONA SISMICA 3S
Il Settore Sismico predispone gli elenchi ed effettua i sorteggi previsti.
TIPO DI OPERE SOGGETTE A
CONTROLLO A CAMPIONE
le opere e gli interventi di
consistenza strutturale riguardanti
costruzioni,
riparazioni
e
sopraelevazioni diverse da quelli di
cui al n. 3.1.1 lettera a) e che non
siano
tra
quelle
di
limitata
importanza
strutturale
di
cui
all’
all’Allegato 2
Ing. Natale COMITO
ZONA 3S
Ufficio regionale
competente - Settore
Sismico, Pinerolo (TO)
Controllo sul progetto e
sulla costruzione
10%
PROCEDURE DI CONTROLLO A CAMPIONE IN ZONA 3S
DENUNCIA PRESENTATA
PRESSO L’UFFICIO TECNICO
REGIONALE COMPETENTE
SETTORE SISMICO
PREDISPONE L’ELENCO UNICO
PUBBLICA L’ELENCO
TRIMESTRALE SUL SITO
DELLA REGIONE PIEMONTE
EFFETTUA L’ESTRAZIONE
UTILIZZANDO UN PROGRAMMA
CHE GARANTISCA LA
CASUALITA’ DEL SORTEGGIO
AVVIO DEL PROCEDIMENTO
EVENTUALE RICHIESTA
INTEGRAZIONI
EFFETTUA IL CONTROLLO SUL
PROGETTO E SULLA
COSTRUZIONE ENTRO 60
GIORNI
PUBBLICAZIONE SUL BUR
DEGLI ESISTI DEL CONTROLLO
E INVIO DELLA COMUNICAZIONE
AI PROPRIETARI
Ing. Natale COMITO
DENUNCIA AI SENSI dell’
dell’ART. 93 PRESSO GLI UFFICI REGIONALI
OPERE ED INTERVENTI RELATIVI AGLI EDIFICI E ALLE
OPERE INFRASTRUTTURALI STRATEGICHE E
RILEVANTI DI CUI AL N. 1.1, AL N. 1.2 LETTERE a), b), c)
E AL N. 2.1 LETTERA a) DELL’
DELL’ALLEGATO 1
IL SETTORE
SISMICO E
GLI UFFICI
TECNICI
REGIONALI
COMPETENTI
ASTI
ALESSANDRIA
CUNEO
TORINO
VERCELLI
VERBANIA
NOVARA
BIELLA
- ZONA 3S - 3 - 4
DENUNCIA AI SENSI DELL’ART. 93 DEL DPR 380
PRESSO GLI UFFICI TECNICI REGIONALI IN TRE
COPIE
COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DENUNCIA E
PROTOCOLLAZIONE
QUALORA SI TRATTI DI OPERE
PUBBLICHE IL PROGETTO
STRUTTURALE E’
SVILUPPATO ALLA SCALA
DELL’ESECUTIVO ED
ACCOMPAGNATO DA COPIA
DEL PROVVDIMENTO DI
APPROVAZIONE DEL
PROGETTO DEFINITVO O DEL
PROGETTO ESECUTIVO
EVENTUALMENTE GIA’
APPROVATO O DEL TITOLO
ABILITATIVO RILASCIATO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
AVVIO DI PROCEDIMENTO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
AUTORIZZAZIONE AI SENSI DELL’ART. 94 DEL
DPR 380 ENTRO 60 GIORNI
NEL CASO DI OPERE PUBBLICHE LA STAZIONE
APPALTANTE DEVE INVIARE L’ATTO DI
APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO E
COMUNICARE IL NOMINATIVO DEL
COSTRUTTORE E COLLAUDATORE. IL
COSTRUTTORE DEVE FIRMARE LA DENUNCIA E
GLI ELABORATI
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
RELAZIONE A STRUTTURA
ULTIMATA
PROVE SUI MATERIALI
Ing. Natale
COMITO
COLLAUDO
CONSEGNA DI
DUE COPIE: UNA
DA CONSERVARE
IN CANTIERE E
UNA DA
DEPOSITARE IN
COMUNE
DENUNCIA AI SENSI dell’
dell’ART. 93 PRESSO IL SETTORE SISMICO -
ZONA 3S
LE OPERE E GLI INTERVENTI RIGURADANTI COSTRUZIONI,
RIPARAZIONI E SOPRAELEVAZIONI diverse da quelle di cui al N. 3.1.1
lettera a) e che non siano tra quelle di LIMITATA IMPORTANZA
STRUTTURALE indicate all’
all’Allegato 2
Presso il
SETTORE
SISMICO
DENUNCIA AI SENSI DELL’ART. 93 DEL DPR 380 PRESSO IL
SETTORE SISMICO IN TRE COPIE
COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DENUNCIA,
PROTOCOLLAZIONE E ARCHIVIAZIONE
EVENTUALE RICHIESTA INTEGRAZIONI
IL SETTORE SISMICO PUBBLICA SUL SITO DELLA REGIONE
PIEMONTE GLI ELENCHI TRIMESTRALI
CONSEGNA DI DUE COPIE: UNA DA CONSERVARE IN
CANTIERE E UNA DA DEPOSITARE IN COMUNE
ESTRAZIONE 10 %
AVVIO DI PROCEDIMENTO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
RELAZIONE A STRUTTURA
ULTIMATA
PROVE SUI MATERIALI
COLLAUDO
CONTROLLO SUL PROGETTO
E SULLA COSTRUZIONE
ENTRO 60 GIORNI
PUBBLICAZIONE DEGLI ESITI
SUL BUR ED INVIO
COMUNICAZIONE AI
PROPRIETARI
Ing. Natale COMITO
DENUNCIA AI SENSI dell’
dell’ART. 93 PRESSO IL SETTORE SISMICO -
ZONA 3S
TUTTE LE OPERE E GLI INTERVENTI DI RILEVANZA STRUTTURALE,
STRUTTURALE
INDIPENDENTEMENTE DAL SISTEMA COSTRUTTIVO ADOTTATO E
DAL MATERILAE IMPIEGATO, LA CUI SICUREZZA POSSA
INTERESSARE LA PUBBLICA INCOLUMITA’
INCOLUMITA’
DENUNCIA AI SENSI DELL’ART. 93 DEL
DPR 380 PRESSO IL SETTORE SISMICO
IN TRE COPIE
COMPILAZIONE DELLA SCHEDA
DENUNCIA, PROTOCOLLAZIONE E
ARCHIVIAZIONE
CONSEGNA DI DUE COPIE: UNA DA
CONSERVARE IN CANTIERE E UNA DA
DEPOSITARE IN COMUNE
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
RELAZIONE A STRUTTURA ULTIMATA
PROVE SUI MATERIALI
COLLAUDO
Ing. Natale COMITO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
DENUNCIA AI SENSI dell’
dell’ART. 93 PRESSO IL SETTORE SISMICO N. 1.1, N. 1.2 LETTERA a), b), c)
e N. 2.1 LETTERA a)
DELL’
DELL’ALLEGATO 1
ZONA 3S
TUTTE LE OPERE E GLI
INTERVENTI DI RILEVANZA
STRUTTURALE
INIZIO LAVORI
DENUNCIA AI SENSI
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
PRESSO IL SETTORE
SISMICO
DENUNCIA AI SENSI
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
PRESSO IL SETTORE
SISMICO
FINE LAVORI
RELAZIONE A STRUTTURA
ULTIMATA
AVVIO DI PROCEDIMENTO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
ESCLUSO N. 3.1.1 LETTERA
A) E OPERE DI LIMITATA
IMPORTANZA STRUTTURALE
ELENCATE NELL’ALLEGATO
2
PROVE SUI MATERIALI
COLLAUDO
AUTORIZZAZIONE AI SENSI
DELL’ART. 94 DEL DPR 380
ENTRO 60 GIORNI
IL SETTORE SISMICO
PUBBLICA SUL SITO DELLA
REGIONE PIEMONTE GLI
ELENCHI
ESTRAZIONE 10
DENUNCIA AI SENSI
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
PRESSO IL SETTORE
SISMICO
%
AVVIO DI PROCEDIMENTO
CONTROLLO SUL PROGETTO
E SULLA COSTRUZIONE
ENTRO 60 GIORNI
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
PUBBLICAZIONE DEGLI ESITI
SUL BUR ED INVIO
COMUNICAZIONE AI
Ing. Natale
COMITO
PROPRIETARI
DENUNCIA AI SENSI dell’
dell’ART. 93 PRESSO GLI UFFICI COMUNALI TUTTE LE OPERE E GLI INTERVENTI DI RILEVANZA
STRUTTURALE,
STRUTTURALE INDIPENDENTEMENTE DAL SISTEMA
COSTRUTTIVO ADOTTATO E DAL MATERIALE
IMPIEGATO, LA CUI SICUREZZA POSSA
INTERESSARE LA PUBBLICA INCOLUMITA’
INCOLUMITA’
DENUNCIA AI SENSI DELL’ART. 93 DEL
DPR 380 PRESSO GLI UFFICI
COMUNALI COMPETENTI IN DUE COPIE
PROTOCOLLAZIONE E ARCHIVIAZIONE
CONSEGNA DI UNA COPIA DA
CONSERVARE IN CANTIERE
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
RELAZIONE A STRUTTURA ULTIMATA
PROVE SUI MATERIALI
COLLAUDO
Ing. Natale COMITO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
ZONA 3 e 4
DENUNCIA AI SENSI DELL’
DELL’ART. 93
- ZONA 3 e 4
IN REGIONE
ASTI
ALESSANDRIA
CUNEO
TORINO
VERCELLI
VERBANIA
NOVARA
BIELLA
NEI COMUNI
N. 1.1, N. 1.2 LETTERA a), b),
c) E N. 2.1 LETTERA a)
DELL’
DELL’ALLEGATO 1
TUTTE LE OPERE E GLI
INTERVENTI DI RILEVANZA
STRUTTURALE
DENUNCIA AI SENSI
DELL’
DELL’ART. 93 DEL DPR 380
PRESSO GLI UFFICI TECNICI
REGIONALI COMPETENTI
DENUNCIA AI SENSI
ART. 93 DEL DPR 380
DELL’ART.
PRESSO GLI UFFICI
COMUNALI COMPETENTI
AVVIO DI PROCEDIMENTO
EVENTUALE
RICHIESTA
INTEGRAZIONI
AUTORIZZAZIONE AI SENSI
DELL’ART. 94 DEL DPR 380
ENTRO 60 GIORNI
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
RELAZIONE A STRUTTURA
ULTIMATA
PROVE SUI MATERIALI
COLLAUDO
Ing. Natale COMITO
Terza parte:
PROGETTI
DEPOSITATI:
CARENZE TIPICHE
Ing. Natale COMITO
Problematiche ricorrenti in fase di accettazione del deposito
Errata o mancata compilazione della modulistica
• Committente non espresso in modo corretto;
• Mancanza dati catastali;
• Mancanza indicazioni su Strumenti Urbanistici;
• Mancanza indicazioni su Vincolo Idrogeologico;
• Mancanza della documentazione di approvazione dei
progetti (P.d.C., D.I.A., D.G.C., D.G.P., …..);
• Progetti architettonici non in copia conforme a
quanto depositato per la richiesta del titolo
abilitativo;
Ing. Natale COMITO
Problematiche ricorrenti in fase di accettazione del deposito
• In molti casi assenza di Relazione Tecnica che inquadri le opere in
progetto alla luce della Norma Tecnica di riferimento;
• Documentazione strutturale incompleta al fine della definizione
delle opere nei loro aspetti esecutivi;
• Relazioni di calcolo poco chiare (le relazioni automatiche !!!
devono essere rese comprensibili);
• Mancanza di coerenza tra disegni esecutivi di progetto e relazione
di calcolo;
• Mancanza di coordinamento tra contributi strutturali diversi e
articolati tra fondazioni, strutture in elevazione, elementi
prefabbricati, e strutture realizzate in opera;
• Si rimarca la necessità del deposito di un progetto unitario che
eviti incoerenze tra porzioni diverse della documentazione
prodotta;
• Mancanza di adeguata qualificazione delle strutture esistenti
(caratteristiche meccaniche dei materiali, armature per
strutture in c.a., Livelli di Conoscenza);
Ing. Natale COMITO
Principali criticità rilevabili dall’esame dei
progetti e sulle costruzioni
A) Controllo sul progetto
Il controllo sul progetto tende ad accertare la
corretta applicazione delle Norme Tecniche
vigenti ed in particolare:
• la corretta qualificazione delle condizioni
geomorfologiche e geotecniche del sito;
• l’idonea definizione dei livelli di sicurezza per le
opere in progetto;
• l’idonea illustrazione di tutti gli elementi
strutturali che qualificano la costruzione e le
modalità di analisi e verifica della sicurezza.
Ing. Natale COMITO
A titolo esemplificativo, si elencano i più frequenti casi
di difficoltà che possono verificarsi nella fase di
controllo del progetto:
1. Errata procedura di calcolo per:
1.1 assenza di dati fondamentali di INPUT o dati INPUT errati;
1.2 assenza dati OUTPUT;
1.3 ipotesi errata di calcolo;
1.4 schemi statici non coerenti col progetto strutturale;
1.5 assenza di formule di calcolo e di verifica;
1.6 omissioni di verifiche obbligatorie;
1.7 metodo di calcolo non riconosciuto valido o non idoneo ai
sensi delle Norme Tecniche vigenti;
1.8 uso di riferimenti Tecnici non riconosciuti ufficialmente
dalle Norme tecniche vigenti;
1.9 assenza delle caratteristiche del programma usato nel
calcolo automatico.
Ing. Natale COMITO
Un’errata procedura di calcolo, non implica
necessariamente
che
la
struttura
non
garantisca gli adeguati livelli di sicurezza, in
tal caso si richiederà la relazione di calcolo
dei
corretta nonché la verifica completa
singoli
elementi
strutturali
entro
il
termine improrogabile di 30 giorni dalla
richiesta, scaduto il quale si procederà alla
sospensione dei lavori ai sensi dell'articolo 97
del D.P.R. 380/2001.
Ing. Natale COMITO
2. Errata soluzione progettuale per:
2.1 uso di materiali non conformi alla normativa;
2.2 assenza di giunti tecnici o giunti non conformi;
2.3 collegamenti strutturali non efficaci o poco efficaci, o inesistenti;
2.4 assemblaggi di strutture realizzate con sistemi costruttivi
incompatibili;
2.5 ampliamenti e sopraelevazioni non conformi o non compatibili;
2.6 cambiamenti di destinazione d'uso non compatibili con gli
interventi proposti;
2.7 proposta progettuale comunque non compatibile;
2.8 demolizioni o interventi su parti strutturali che diminuiscono la
capacità portante della struttura o che la rendono maggiormente
difforme dalla normativa;
2.9 assenza o insufficienza degli elementi strutturali sismoresistenti;
2.10 assenza di particolari costruttivi importanti ai fini della
resistenza sismica inidonei.
Ing. Natale COMITO
Un’errata
soluzione
direttamente
la
progettuale
resistenza
investe
sismica
della
struttura, e quindi la salvaguardia
pubblica
incolumità,
per
procedere alla immediata
cui
si
della
dovrà
sospensione
dei
lavori ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R.
380/2001,
ulteriori
richiedendo
la
definizione
di
soluzioni progettuali nel rispetto
delle prescrizioni normative.
Ing. Natale COMITO
3. Documentazione grafica e tecnica insufficiente per:
3.1 mancanza di particolari costruttivi significativi ai
fini della definizione delle soluzioni strutturali
adottate;
3.2 mancanza di tavole grafiche;
3.3 relazione geologica e relazione geotecnica insufficiente o
inesistente;
3.4 carenza di spiegazioni in merito alla relazione di calcolo;
3.5 carenza di elaborati tecnici richiesti dalla Normativa
Tecnica vigente.
Una documentazione grafica o tecnica insufficiente è
sanabile tramite la richiesta di atti integrativi da
inoltrare entro il termine improrogabile di 30 giorni,
scaduto il quale si procederà alla sospensione dei lavori
ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R. 380/2001.
Ing. Natale COMITO
4. Esposizione poco chiara del progetto
Nel caso di esposizione poco chiara del progetto
sarà convocato il progettista e chiunque sia
intervenuto nella progettazione, al fine di fornire
oralmente
ed eventualmente
con
atti
scritti,
delucidazioni sulle parti non chiare. Successivamente,
si passerà all'esame degli atti progettuali sulla scorta
dei chiarimenti forniti, al fine di rilevare eventuali
errori
contemplati
ai
punti
precedentemente
esaminati ed espletare quindi, il controllo.
Ing. Natale COMITO
B) Controllo sulla costruzione
In Zona Sismica 3S il controllo si esplica
anche sulle costruzioni in corso d’opera e
tende ad accertare, nel corso dell'esecuzione
dei lavori, il rispetto, in sede esecutiva, dei
disegni di progetto e delle prescrizioni in essi
contenute, nonché il rispetto delle norme
tecniche di esecuzione e delle buone regole
dell'arte.
Potrà riguardare tutta la costruzione o
parte di essa, in relazione all'ampiezza e
all'importanza della stessa e alla complessità
strutturale.
Ing. Natale COMITO
Il controllo sulla costruzione si sviluppa nelle seguenti fasi:
5.1 Verifica dell'esistenza degli elementi sismo-resistenti
L'omissione degli elementi sismo-resistenti di progetto investe
direttamente la resistenza sismica della struttura e si procederà
pertanto alla sospensione dei lavori ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R.
380/2001.
5.2 Verifica geometrica delle dimensioni degli elementi
sismo-resistenti e della loro posizione in pianta.
Si procederà alla sospensione lavori ai sensi dell'articolo 97 del
D.P.R. 380/2001, qualora le variazioni in pianta degli elementi
sismo-resistenti e/o delle loro dimensioni sono tanti e/o tali da
apportare modifiche sostanziali al regime delle sollecitazioni e
quindi delle tensioni negli elementi stessi; altrimenti, sarà
richiesta una variante in sanatoria da inoltrare entro il termine
improrogabile di 30 gg. dalla richiesta medesima, scaduto il quale si
procederà alla sospensione dei lavori. La variante in corso d'opera
farà parte integrante del progetto che sarà sottoposto a nuovo esame
alla luce delle modifiche apportate.
Ing. Natale COMITO
5.3 Verifica dell'esatta distribuzione dei carichi di progetto sugli elementi
sismosismo-resistenti.
Si procederà
procederà alla sospensione dei lavori ai sensi dell'articolo 97 del
D.P.R. 380/2001, qualora le variazioni di carico sugli elementi sismosismoresistenti sono tali e/o tanti da apportare modifiche sostanziali al regime
delle sollecitazioni e quindi delle tensioni negli elementi stessi;
altrimenti, sarà
sarà richiesta una variante in sanatoria da inoltrare entro 30 gg.
dalla richiesta medesima,
medesima, scaduto il quale, si procederà
procederà alla sospensione dei
lavori.
5.4 Verifica della conformità
conformità dei materiali adoperati sia in relazione al tipo che
alla qualità
qualità degli stessi
Si procederà
procederà alla sospensione lavori ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R.
380/2001, qualora da un esame visivo si accerti che il tipo di materiale
adoperato non risulta conforme a quello previsto in progetto
progetto.. Inoltre,
qualora in sede di controllo emergessero dei dubbi palesi
palesi sulla bontà
bontà dei
materiali adoperati, potranno essere ordinate delle prove in sito e/o in
laboratorio,
laboratorio, tendenti ad accertare l'effettiva resistenza degli stessi.
stessi. Se i
risultati delle prove, da effettuarsi presso laboratori ufficiali
ufficiali a cura e
spese del titolare della concessione edilizia,
edilizia, risulteranno negativi, si
procederà
procederà alla sospensione dei lavori ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R.
D.P.R.
380/2001.
5.5 Verifica degli schemi statici eseguiti
Qualora in sede esecutiva non vengano realizzati gli schemi statici
statici ipotizzati in
progetto, quest'ultimo non sarà
sarà ritenuto valido e si procederà
procederà pertanto
alla sospensione lavori ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R.
D.P.R. 380/2001.
Ing. Natale COMITO
I PRINCIPI GUIDA DEL PROGETTO STRUTTURALE
La Sono contenuti nel cap. 7.2.1 di NTC e sono compendiati
dal cap. 4.2.1 di EN 19981998-1 (EC8). Essi sono in generale:
• semplicità strutturale (percorsi delle forze
orizzontali chiari e individuabili);
• uniformità, simmetria (distribuzione massa e
rigidezza) e iperstaticità;
• azioni membranali a livello dei piani (piano rigido);
• resistenza e rigidezza bidirezionali e torsionali;
• strutture di fondazione adeguate.
Ing. Natale COMITO
Disposizioni sulla compilazione dei progetti
Il progetto deve essere composto dai seguenti elaborati:
1. elaborati grafici architettonici
relazione tecnico illustrativa;
e
relativa
2. relazione
geologica,
geotecnica
e
sulle
fondazioni, compresa la stabilità dei terreni
circostanti;
3. relazione sulle caratteristiche, le qualità e le
dosature dei materiali che verranno impiegati
nella costruzione;
4. elaborati grafici strutturali.
Ing. Natale COMITO
1. Il progetto architettonico deve essere corredato da:
– relazione tecnicotecnico-illustrativa;
– corografia in scala adatta, con l'ubicazione del sito;
– estratto di mappa sufficientemente ampio, aggiornato alla
data di presentazione del progetto e completo nei
riferimenti. L'edificio oggetto dell'intervento in progetto
deve essere chiaramente evidenziato;
– planimetria d'insieme,
d'insieme, estesa al di fuori dell'area
edificatoria, in scala l :200 o 1:500, nella quale sia
evidenziato
l'edificio
in
progetto,
le
opere
di
urbanizzazione e di viabilità
viabilità esistenti o previste dalla
normativa urbanistica vigente, le altezze massime
previste per l'edificio oggetto di intervento,
intervento, la distanza fra
il contorno dello stesso e il ciglio opposto della strada, la
distanza dai corsi d'acqua, nonché
nonché la destinazione
urbanistica dell'area circostante;
– le piante, i prospetti e le principali sezioni dell'edificio
stesso opportunamente quotate. Nei disegni devono
comunque essere rappresentate quelle dimensioni globali e
parziali che consentano diretti riscontri delle limitazioni
di Legge.
Ing. Natale COMITO
2. La relazione geologica, geotecnica e sulle fondazioni deve
fornire elementi quantitativi per caratterizzare il sottosuolo
dal punto di vista geometrico e meccanico attraverso
parametri utilizzabili nella progettazione.
Detti parametri devono essere ricavati da indagini e prove dirette
dirette,, in
numero e con grado di approfondimento commisurato all'importanza
dell'edificio. Le indagini vanno spinte fino alla profondità
profondità alla quale la
percentuale di carico indotta dall'edificio è pari a un decimo di quella
applicata al piano di posa. L'analisi della stabilità
stabilità dei terreni deve
essere estesa all'intorno geologico che interagisce con le fondazioni
fondazioni
stesse e che condiziona la sicurezza delle strutture in progetto.
progetto.
Devono essere allegate le stratigrafie e le ubicazioni relative ai
sondaggi e alle prove in sito, nonché
nonché i documenti di laboratorio.
Nel caso di costruzioni di modesto rilievo,
rilievo, nel combinato disposto dei
paragrafi A.2, B.5, e C.3 del D.M. 11.3.1988, la caratterizzazione
caratterizzazione
geotecnica del sottosuolo può
può essere ottenuta per mezzo di sondaggi,
prove ed indagini eseguite precedentemente su terreni simili ed in aree
immediatamente adiacenti. Nelle relazioni deve comunque essere
citata la fonte,
fonte, il contenuto e la localizzazione delle indagini prese a
riferimento.
riferimento.
Ing. Natale COMITO
3. La relazione di calcolo delle strutture deve richiamare
sinteticamente:
– le principali norme tecniche (leggi, decreti e circolari
ministeriali), cui il progetto strutturale effettivamente si
riferisce, ai fini della giustificazione della sicurezza;
– gli obiettivi generali
dell’
dell’intervento;
cui
è
mirata
la
realizzazione
– la destinazione d’
d’uso della costruzione, o della porzione di
costruzione e del complesso cui appartiene;
– le caratteristiche geometricogeometrico-dimensionali d’
d’insieme della
costruzione oggetto dell’
dell’intervento, le condizioni edilizie
al contorno della stessa e urbanistiche ambientali del
luogo;
– le condizioni di regolarità
regolarità in pianta ed in elevazione della
struttura;
– la concezione strutturale dell’
dell’intervento e dello schema o
del modello di calcolo adottato, corredando la descrizione
con una rappresentazione grafica adeguata;
Ing. Natale COMITO
– la distribuzione ed il tipo dei vincoli al suolo (fondazioni) e
interni (connessioni, giunti, ecc.) fra elementi strutturali
di tipo diverso;
– i materiali costitutivi, le modalità
modalità di realizzazione degli
interventi (fasi, tecnologie, ecc.), la natura ed il tipo di
azioni considerate nel progetto;
– le diverse condizioni elementari di carico e i relativi
valori, nominali o caratteristici, di progetto;
– le ipotesi assunte ai fini della ripartizione delle azioni
orizzontali;
– gli elementi riportati nelle norme C.N.R. 10024/1986
relativi all’
all’impiego di programmi automatici;
– il tipo di analisi compiute allegando, in apposita
appendice, l’
l’insieme dei dati di ingresso per assicurare la
ripetibilità
ripetibilità fedele delle analisi medesime.
Ing. Natale COMITO
4. Gli elaborati grafici strutturali, le cui dimensioni
planivolumetriche devono corrispondere con quelle del
progetto architettonico, devono contenere tutte le
informazioni necessarie a definire in maniera completa ed
esauriente le modalità
modalità di realizzazione delle opere. In
particolare devono essere adeguatamente rappresentati i
dettagli costruttivi delle fondazioni, delle strutture in
elevazione, dei solai, della copertura e di tutte le
connessioni tra i vari elementi strutturali anche di diversa
tipologia.
Per eventuali varianti devono essere depositati nuovi elaborati
progettuali aggiornati.
Per varianti di "modesta entità
entità strutturale", i nuovi elaborati
progettuali aggiornati vanno depositati unitamente al
certificato di collaudo statico. Il collaudatore deve estendere
anche alle predette varianti la specifica dichiarazione di
conformità
conformità delle opere eseguite alle vigenti norme tecniche per
le costruzioni in zona sismica.
Ing. Natale COMITO
TRACCIA per la redazione della
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE
ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008
La documentazione tecnica degli
interventi aventi rilevanza strutturale,
oggetto di deposito e denuncia ai sensi
degli art. 93 e 94 del DPR 380/2001,
deve contenere, tra le altre cose, una
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE
in cui siano evidenziati i seguenti
aspetti:
Ing. Natale COMITO
1. breve descrizione delle opere e della loro
rilevanza strutturale, sia dal punto di vista
geometrico (dimensioni in pianta, numero piani,
altezza fuori terra, ecc…), sia dal punto di vista
della qualificazione dell’intervento alla luce
della Normativa Tecnica di riferimento che
deve essere chiaramente specificata (la
Normativa Tecnica deve essere unica);
2. secondo le specifiche della Normativa
Tecnica con riferimenti puntuali ai disposti
della norma che lo prevedono (nuova
costruzione edificio, intervento su edificio esistente,
ecc…), qualificazione della tipologia
strutturale prevista alla luce dei vincoli e
dei riferimenti normativi;
Ing. Natale COMITO
Per le nuove costruzioni:
3. Definizione dei parametri di progetto ai
sensi del D.M. 14/01/2008:
⇒ Secondo quanto previsto dal cap. 2 ed ai fini
della definizione dei livelli di sicurezza e
delle prestazioni attese, alla costruzione
sono stati attribuiti i seguenti parametri:
• Vita Nominale VN =
• Classe d’uso I – II – III - IV
• periodo di riferimento VR = VN × CU =
Ing. Natale COMITO
⇒ in riferimento alle prescrizioni di cui al par.
3.2, definizione dei seguenti parametri:
• categoria del suolo di fondazione: A-B-C-D-ES1-S2
• categoria topografica: T1- T2- T3- T4
• amplificazione stratigrafica SS - CC
• amplificazione topografica ST = 1,0 -1,2 -1,4
• zona sismica del sito 1 – 2 – 3 – 4
• Coordinate del sito Long = ………
Lat = ……..
Ing. Natale COMITO
COORDINATE GEOGRAFICHE
Nell’indicare le coordinate geografiche nella
relazione illustrativa si invita ad utilizzare il
formato sessa-decimali WGS84, con almeno sei
cifre decimali
esempio: via F.lli Ponti n. 24, Vercelli
Lon: 8,421536 Lat: 45,323609
X: 8,421536
Y: 45,323609
Si suggerisce di utilizzare il sito:
http://webgis
.arpa.piemonte.it
it//localita_coordinate_
webapp//
http://webgis.arpa.piemonte.
localita_coordinate_webapp
Ing. Natale COMITO
⇒ Precisazione,
nel rispetto dei limiti e
dei vincoli di norma, del tipo di
costruzione (costruzioni in calcestruzzo in
opera o prefabbricate, acciaio, composte,
muratura ordinaria, muratura armata,
costruzioni in legno) e della tipologia
strutturale (strutture a telaio, a pareti,
miste telaio-pareti, deformabili
torsionalmente, a pendolo inverso, a
pannelli, monolitiche a cella, a pilastri
isostatici, con controventi concentrici, con
controventi eccentrici, intelaiate con
controventi concentrici, intelaiate con
tamponature);
Ing. Natale COMITO
⇒ Rispondenza dei materiali strutturali ai requisiti
previsti dalla N.T. vigente;
⇒ Ai fini del rispetto del par. 7.2. precisare i criteri di
progettazione e modellazione:
• Classe di Duttilità o Capacità Dissipativa:”A”-”B”
• regolarità in pianta e in altezza
• tipologia strutturale
• fattore di struttura q
• giunti di separazione fra strutture contigue
• criteri per la valutazione degli elementi non
strutturali e degli impianti
• requisiti delle fondazioni e collegamenti tra
fondazioni
• Criteri adottati per la definizione del modello della
struttura
Ing. Natale COMITO
⇒ Precisazione del metodo di analisi e di
verifica adottato, al fine del rispetto dei
limiti e dei vincoli imposti dal paragrafo
7.3:
• Analisi lineare o non lineare …………………
• Analisi statica o dinamica ……………………
• Analisi lineare Dinamica ………………………
• Analisi lineare Statica …………………………
• Analisi non lineare Statica ……………………
• Analisi non lineare Dinamica …………………
Ing. Natale COMITO
⇒ Precisazione, ai sensi del par. 7.1, del
rispetto delle verifiche ai vari Stati Limite
(SLO, SLD, SLV, SLC), tenendo conto dei
limiti e dei vincoli imposti dalla Norma ai
paragrafi 7.3.6 e 7.3.7:
• Criteri di verifica agli Stati Limite Ultimi …
• Criteri di verifica agli Stati Limite di
Esercizio ……………………………………………
Ing. Natale COMITO
Per gli interventi su costruzioni esistenti:
⇒ Si deve precisare e qualificare l’intervento,
secondo i limiti imposti dal par. 8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI:
• intervento di adeguamento (esplicitare
motivazioni alla luce dei limiti imposti dalla norma)
• intervento di miglioramento (esplicitare
motivazioni alla luce dei limiti imposti dalla norma)
• intervento locale o riparazione (esplicitare
motivazioni alla luce dei limiti imposti dalla norma)
Ing. Natale COMITO
⇒ Individuazione del sistema strutturale che
caratterizza la costruzione esistente, documentato
da idoneo rilievo strutturale e caratterizzazione
meccanica dei materiali, con puntuale indicazione
del livello di conoscenza e fattori confidenza, alla
luce dei limiti e vincoli imposti dalla norma, par.
8.5 e dalle indicazioni puntuali dell’appendice al
capitolo 8 riportata dalla Circolare C8A.1, C8A.2;
⇒ Per le costruzioni in muratura, documentare i
criteri adottati per l’individuazione dell’unità
strutturale di riferimento, e per la valutazione della
sicurezza della costruzione, sia nei confronti dei
meccanismi d’insieme sia nei confronti dei
meccanismi locali, secondo quanto previsto dal par.
8.7.1, e dall’appendice al capitolo 8 riportata dalla
Circolare C8A.3, C8A.4;
Ing. Natale COMITO
⇒ Per le costruzioni in c.a. ed in acciaio
precisare le modalità secondo cui è stata
condotta l’analisi sismica globale, sia per
quanto attiene alla resistenza, sia per
quanto attiene alla duttilità, secondo
quanto previsto dal par. 8.7.2;
⇒ Per le costruzioni a tipologia strutturale
mista devono essere adeguatamente
illustrate le modalità di analisi e le
modellazioni adottate, in grado di tener
conto dei diversi materiali e rigidezze, par.
8.7.3;
Ing. Natale COMITO
⇒ Illustrazione dei criteri d’intervento alla luce delle
indicazioni dei paragrafi 8.7.4 e 8.7.5. e seguendo
le puntuali indicazioni dell’appendice del capitolo 8
riportata nella Circolare C8A.5, C8A.6 e C8A.7:
•
Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti
•
Interventi sugli archi e sulle volte
•
Interventi volti a ridurre l’
l’eccessiva deformabilità
deformabilità dei solai
•
Interventi in copertura
•
Interventi sugli elementi verticali resistenti
•
Interventi volti ad incrementare la resistenza dei maschi
murari
•
Interventi su pilastri e colonne
•
Interventi volti a rinforzare le pareti intorno alle aperture
•
Interventi alle scale
•
Interventi sui collegamenti degli elementi non strutturali
•
Interventi in fondazione
•
Realizzazione di giunti sismici
Ing. Natale COMITO
DATI TECNICI e PARAMETRI SISMICI di riferimento
Oggetto:
Localizzazione:
Tipo intervento:
Indirizzo:
Coordinate geografiche: X……………………………
X……………………………..
Y…………………………….
…………………………….
Riferimenti NCT: Foglio/i ……………………..
………..
……………………..………
Particella/e ……….
……….…………………….
…………………….
costruzioni in c.a. in opera o prefabbricate, acciaio, composte, muratura, …
Classificazione dell’
dell’intervento sull’
sull’esistente: adeguamento, miglioramento, locale o riparazione
Tipo costruzione:
Vita nominale (Fai riferimento al paragrafo 2.4.1 delle NTC 2008)
Classe d’
d’uso:
I, II, III, IV
Periodo di riferimento:
VR = V C x CU (Fai riferimento al paragrafo 2.4.3 delle NTC 2008)
Categoria sottosuolo:
A,B,C,D,E,S1,S2 (Fai riferimento alle tabelle 3.2.II e 3.2.III delle NTC 2008)
Categoria topografica:
T1, T2, T3, T4 (Fai riferimento alla tabella 3.2.IV delle NTC 2008)
(Fai riferimento al paragrafo 2.4.2 delle NTC 2008)
Altezza fuori terra:
Numero piani:
Fuori terra:
Interrati:
Destinazione d’
d’uso:
Precedente:
Futura:
Sistema costruttivo:
Struttura in muratura:
Struttura a pareti:
Struttura in c.a.:
Struttura a telaio:
Struttura in acciaio:
Struttura mista:
Struttura in acciaio e c.a.:
Struttura in legno:
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
SITO DELLA REGIONE PIEMONTE
Sul sito della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it sono pubblicate:
• le procedure di gestione e controllo delle attività urbanistico – edilizie ai
fini della prevenzione del rischio sismico
• gli elenchi delle denunce da sottoporre a
controllo a campione
http://www.regione.piemonte.it/oopp/rischio_sismico/
Ing. Natale COMITO
“Nessun effetto è in natura
senza cagione: intendi la
ragione e non ti bisognerà
l’esperienza”
(Leonardo Da Vinci, Pensieri)
Grazie per la pazienza
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
Cap.8
COSTRUZIONI ESISTENTI
8.1 OGGETTO
Il presente capitolo definisce i criteri generali
per la valutazione della sicurezza e per la
progettazione, l’esecuzione ed il collaudo degli
interventi sulle costruzioni esistenti.
Cos’è una costruzione esistente?
Ing. Natale COMITO
8.2 CRITERI GENERALI
Per quanto non diversamente specificato nel presente
capitolo, le disposizioni di carattere generale contenute
negli altri capitoli della presente norma costituiscono il
riferimento anche per le costruzioni esistenti.
Nel caso di interventi non dichiaratamente strutturali
(impiantistici, di ridistribuzione degli spazi, ecc.) dovrà
essere valutata la loro possibile interazione con gli SLU e
gli SLE della struttura o parti di essa.
Ing. Natale COMITO
La valutazione della sicurezza e la progettazione degli
interventi su costruzioni esistenti devono tenere conto
dei seguenti aspetti:
– la costruzione riflette lo stato delle conoscenze al
tempo della sua realizzazione;
– possono essere insiti e non palesi difetti di
impostazione e di realizzazione;
– la costruzione può essere stata soggetta ad azioni,
anche eccezionali, i cui effetti non siano
completamente manifesti;
– le strutture possono presentare degrado e/o
modificazioni significative rispetto alla situazione
originaria.
Ing. Natale COMITO
Nella definizione dei modelli strutturali, si dovrà,
inoltre, tenere conto che:
– la geometria e i dettagli costruttivi sono definiti e la loro
conoscenza dipende solo dalla documentazione disponibile e
dal livello di approfondimento delle indagini conoscitive;
– la conoscenza delle proprietà
proprietà meccaniche dei materiali non
risente delle incertezze legate alla produzione e posa in
opera ma solo della omogeneità
omogeneità dei materiali stessi
all’
all’interno della costruzione, del livello di approfondimento
delle indagini conoscitive e dell’
dell’affidabilità
affidabilità delle stesse;
– i carichi permanenti sono definiti e la loro conoscenza
dipende dal livello di approfondimento delle indagini
conoscitive.
Si dovrà
dovrà prevedere l’
l’impiego di metodi di analisi e di verifica
dipendenti dalla completezza e dall’
dall’affidabilità
affidabilità dell’
dell’informazione
disponibile e l’
l’uso, nelle verifiche di sicurezza, di adeguati “fattori di
confidenza”
confidenza”, che modificano i parametri di capacità
capacità in funzione del
livello di conoscenza relativo a geometria, dettagli costruttivi e
materiali.
Ing. Natale COMITO
8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
La valutazione della sicurezza e la progettazione degli
interventi sulle costruzioni esistenti potranno essere
eseguiti con riferimento ai soli SLU;
nel caso in cui si effettui la verifica anche nei confronti
degli SLE i relativi livelli di prestazione possono essere
stabiliti dal Progettista di concerto con il Committente.
Le Verifiche agli SLU possono essere eseguite rispetto
alla condizione di salvaguardia della vita umana (SLV) o,
in alternativa, alla condizione di collasso (SLC).
Ing. Natale COMITO
Le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a
valutazione della sicurezza quando ricorra anche una
delle seguenti situazioni:
– riduzione evidente della capacità
capacità resistente e/o deformativa
della struttura o di alcune sue parti dovuta ad azioni
ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), significativo
degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei
materiali, azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni),
situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni
significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione;
– provati gravi errori di progetto o di costruzione;
costruzione;
– cambio della destinazione d’
d’uso della costruzione o di parti
di essa,
essa, con variazione significativa dei carichi variabili e/o
della classe d’
d’uso della costruzione;
– interventi non dichiaratamente strutturali,
strutturali, qualora essi
interagiscano,
interagiscano, anche solo in parte, con elementi aventi
funzione strutturale e, in modo consistente, ne riducano la
capacità
capacità o ne modifichino la rigidezza.
rigidezza.
Ing. Natale COMITO
C8.2 - Esempi tipici di interventi non
dichiaratamente strutturali:
– creazione o variazione di impianti nelle strutture
murarie, a causa dell’inserimento di condutture in
breccia nelle pareti portanti o della realizzazione di
nicchie, che indeboliscono sensibilmente i singoli
elementi strutturali o la connessione tra le varie parti;
– spostamento o demolizione di tramezzature o
tamponature aventi rigidezza e resistenza non
trascurabili. E’ possibile che si determinino
configurazioni sfavorevoli per irregolarità in pianta o
in elevazione.
Ing. Natale COMITO
Qualora le circostanze di cui ai punti precedenti
riguardino
porzioni
limitate
della
costruzione,
la
valutazione della sicurezza potrà essere limitata agli
elementi interessati e a quelli con essi interagenti,
tenendo presente la loro funzione nel complesso
strutturale.
Quali sono gli elementi interessati e quelli con essi
interagenti?
Valutazione esplicitata dal progettista
Ing. Natale COMITO
La valutazione della sicurezza deve permettere di
stabilire se:
– l’uso della costruzione possa continuare senza interventi;
– l’uso debba essere modificato (declassamento,
(declassamento, cambio di
destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele
nell’
nell’uso);
uso);
– sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la
capacità
capacità portante.
La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni
qual volta si eseguano gli interventi strutturali di cui al
punto 8.4, e dovrà determinare il livello di sicurezza
prima e dopo l’intervento.
Il Progettista dovrà esplicitare, in un’apposita
relazione, i livelli di sicurezza attuali o raggiunti con
l’intervento e le eventuali conseguenti limitazioni da
imporre nell’uso della costruzione.
Ing. Natale COMITO
Per cosa si interviene sulle
costruzioni esistenti?
– Sopraelevare
– Ampliare
– Variare la destinazione d’uso
– Trasformare
– Sostituire parti strutturali
– Ripristinare parti di strutture degradate
Ing. Natale COMITO
8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
Si individuano le seguenti categorie di intervento:
•
intervento di adeguamento atti a conseguire i livelli di
sicurezza previsti dalle presenti norme;
•
intervento di miglioramento atti ad aumentare la
sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente
raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme;
•
riparazione o intervento locale che interessino elementi
isolati, e che comunque comportino un miglioramento delle
condizioni di sicurezza preesistenti.
Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono
essere sottoposti a collaudo statico.
Il collaudo degli interventi locali non è indicato come obbligatorio, ma
alcune interpretazioni tendono a non escluderne la necessità
necessità.
Aspetto da valutare caso per caso!!!
Ing. Natale COMITO
EDIFICI “VINCOLATI”
Per i beni di interesse culturale in zone dichiarate a
rischio sismico, ai sensi del comma 4 dell’art. 29 del D.
Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e
del paesaggio”, è in ogni caso possibile limitarsi ad
interventi di miglioramento effettuando la relativa
valutazione della sicurezza.
Alcuni dubbi:
Intervenire “pesantemente” su un fabbricato
esistente, cambiarne destinazione d’uso
trasformandolo in strategico limitarsi a “semplici”
interventi di miglioramento è una scelta “corretta”?
Sarebbe forse meglio ripensare l’intervento?
Ing. Natale COMITO
C8.3 della Circolare 617/09
Per i beni tutelati gli interventi di miglioramento sono
in linea di principio in grado di conciliare le esigenze di
conservazione con quelle di sicurezza, ferma restando la
necessità di valutare quest’ultima.
Tuttavia, per la stessa ragione, su tali beni devono
essere evitati interventi che insieme li alterino in modo
evidente e richiedano l’esecuzione di opere invasive,
come può avvenire nel caso di ampliamenti o
sopraelevazioni, o l’attribuzione di destinazioni d’uso
particolarmente gravose.
Ing. Natale COMITO
8.4.1 INTERVENTO DI ADEGUAMENTO
È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora
necessario, all’
all’adeguamento della costruzione, a chiunque intenda:
a)
sopraelevare la costruzione;
b)
ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse
alla costruzione;
c)
apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’
d’uso che
comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori
al 10%; resta comunque fermo l’
l’obbligo di procedere alla verifica
locale delle singole parti e/o elementi della struttura, anche se
se
interessano porzioni limitate della costruzione;
d)
effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione
costruzione
mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un
organismo edilizio diverso dal precedente.
In ogni caso, il progetto dovrà
dovrà essere riferito all’
all’intera
costruzione e dovrà
dovrà riportare le verifiche dell’
dell’intera struttura
postpost-intervento,
intervento, secondo le indicazioni del presente capitolo.
Ing. Natale COMITO
Una
variazione
dell’altezza
dell’edificio,
per
la
realizzazione di cordoli sommitali, sempre che resti
immutato il numero di piani, non è considerata
sopraelevazione o ampliamento, ai sensi dei punti a) e b).
In tal caso non è necessario procedere all’adeguamento,
salvo che non ricorrano le condizioni di cui ai precedenti
punti c) o d).
Indipendentemente dalle problematiche strutturali specificamente
trattate nelle NTC, le sopraelevazioni, nonché
nonché gli interventi che
comportano un aumento del numero di piani, sono ammissibili
solamente ove siano compatibili con gli strumenti urbanistici.
Ing. Natale COMITO
C8.4.1. INTERVENTO DI ADEGUAMENTO
Indipendentemente dalle problematiche strutturali specificamente
trattate nelle NTC, le sopraelevazioni, nonché
nonché gli interventi che
comportano un aumento del numero di piani, sono ammissibili
solamente ove siano compatibili con gli strumenti urbanistici.
La valutazione della sicurezza,
sicurezza, nel caso di intervento di adeguamento,
è finalizzata a stabilire se la struttura, a seguito dell’
dell’intervento, è in
grado di resistere alle combinazioni delle azioni di progetto contenute
contenute
nelle NTC, con il grado di sicurezza richiesto dalle stesse.
stesse.
Non è, in generale, necessario il soddisfacimento delle prescrizioni sui
dettagli costruttivi (per esempio armatura minima, passo delle staffe,
dimensioni minime di travi e pilastri, ecc.) valide per le costruzioni
costruzioni
nuove, purché
purché il Progettista dimostri che siano garantite comunque le
prestazioni in termini di resistenza, duttilità
duttilità e deformabilità
deformabilità previste
per i vari stati limite.
limite.
Attenzione anche alle richieste di durabilità!
La struttura deve garantire VN!
Ing. Natale COMITO
8.4.2 INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO
Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli
interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere
la capacità di resistenza delle strutture esistenti alle
azioni considerate.
È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi
in cui non ricorrano le condizioni specificate al
paragrafo 8.4.1.
Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno
essere estesi a tutte le parti della struttura
potenzialmente interessate da modifiche di
comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme.
Ing. Natale COMITO
C8.4.2 INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO
Ing. Natale COMITO
Cosa devo fare per intervenire sull’esistente?
• Valutare la sicurezza: (rif. § 8.5)
Analisi storico critica (rif. § 8.5.1)
Rilievo (rif. § 8.5.2)
Caratterizzazione meccanica dei materiali (rif. § 8.5.3)
Definizione del livello di conoscenza (rif. § 8.5.4 e § C8.A.1)
Valutazione delle azioni sulla struttura (rif. § 8.5.5)
• Valutazione della «situazione» della struttura (rif. § 8.7)
• Valutazione dei criteri degli interventi da eseguire (§ 8.7.4)
• Progettazione degli interventi da eseguire (rif. § 8.7.5)
Ing. Natale COMITO
8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE
In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole
parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni
limitate della costruzione.
costruzione.
Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere
riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare
che,
che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al
degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali
modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura
nel suo insieme e che gli interventi comportino un
miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.
preesistenti.
La relazione di cui al par. 8.2 che, in questi casi, potrà
potrà essere
limitata alle sole parti interessate dall’
dall’intervento ed a quelle
con esse interagenti, dovrà
dovrà documentare le carenze strutturali
riscontrate, risolte e/o persistenti, ed indicare le eventuali
conseguenti limitazioni all’
all’uso della costruzione.
costruzione.
Ing. Natale COMITO
C8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE
Rientrano in questa tipologia tutti gli interventi di
riparazione, rafforzamento o sostituzione di singoli elementi
strutturali (travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri,
pannelli murari)
murari) o parti di essi, non adeguati alla funzione
strutturale che debbono svolgere, a condizione che l’
l’intervento
non cambi significativamente il comportamento globale della
struttura,
struttura, soprattutto ai fini della resistenza alle azioni
sismiche, a causa di una variazione non trascurabile di
rigidezza o di peso.
Può
Può rientrare in questa categoria anche la sostituzione di
coperture e solai,
solai, solo a condizione che ciò
ciò non comporti una
variazione significativa di rigidezza nel proprio piano,
piano,
importante ai fini della ridistribuzione di forze orizzontali, né
né
un aumento dei carichi verticali statici.
In questi casi una verifica esplicita della situazione può
può
togliere ogni dubbio!
Ing. Natale COMITO
Interventi di ripristino o rinforzo delle connessioni tra
elementi strutturali diversi (ad esempio tra pareti murarie, tra
pareti e travi o solai, anche attraverso l’
l’introduzione di
catene/tiranti) ricadono in questa categoria, in quanto
comunque migliorano anche il comportamento globale della
struttura, particolarmente rispetto alle azioni sismiche.
Infine, interventi di variazione della
configurazione di un elemento strutturale,
attraverso la sua sostituzione o un
rafforzamento localizzato (ad esempio
l’apertura di un vano in una parete muraria,
muraria,
accompagnata da opportuni rinforzi) possono
rientrare in questa categoria solo a
condizione che si dimostri che la rigidezza
dell’
dell’elemento variato non cambi
significativamente e che la resistenza e la
capacità
capacità di deformazione, anche in campo
plastico, non peggiorino ai fini del
comportamento rispetto alle azioni
orizzontali.
Ing. Natale COMITO
Per gli interventi sulle costruzioni esistenti
Possono risultare un utile riferimento le
seguenti linee guida pubblicate da RELUIS:
“linee guida per la riparazione ed il rafforzamento
di elementi strutturali, tamponature e partizioni”
“linee guida per la riduzione della vulnerabilità
sismica di elementi non strutturali arredi e
impianti”
“linee guida per il rilievo, l'analisi ed il progetto
di interventi di riparazione e
rafforzamento/miglioramento di edifici in
aggregato”
Ing. Natale COMITO
Nelle verifiche devono trovarsi:
Le giustificazioni delle assunzioni di calcolo
(resistenza materiali, modello di calcolo);
Le verifiche di resistenza e duttilità richieste
(e coerenti con le ipotesi di calcolo, come il
fattore di struttura);
I livelli di protezione raggiunti/raggiungibili
con l’intervento (a tal proposito, sarebbe
molto utile adottare lo schema della Circolare
25 agosto 2009 “Indirizzi per l’esecuzione degli
interventi di cui all’ordinanza del Presidente del
Consiglio dei Ministri n. 3790 del 17 luglio 2009”).
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO
Ing. Natale COMITO