“UNA PROVINCIA SERVICE” - Insieme per il bene comune Conselve

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CIA
utile
“UNA PROVINCIA SERVICE”
CANTIERE CIVICO PER LE ELEZIONI PROVINCIALI 2014
PIATTAFORMA PROGRAMMATICA
In vista delle elezioni del nuovo consiglio provinciale e del Presidente della Provincia, così
come stabilito dalla recente legge Delrio (L. 56/2014), il Partito Democratico di Padova
desidera condividere con tutte le forze politiche e civiche rappresentate nelle amministrazioni comunali della provincia una piattaforma programmatica al fine di
contribuire a rendere la Provincia di Padova un ente di secondo livello sobrio, trasparente,
realmente a servizio dei Comuni e del territorio.
PREMESSE
1. Efficienza, sobrietà, legalità e trasparenza: sono le quattro caratteristiche della Nuova
Provincia, in linea con lo spirito della riforma che l’ha resa un ente di secondo livello con
poche ma mirate competenze in cui il protagonismo dei territori e delle comunità locali
e’ sottolineato dalla creazione di un’assemblea dei sindaci. L’assemblea dei sindaci dovrà avere un ruolo centrale nella nuova amministrazione. Il Presidente ed il consiglio
provinciale composto da 16 consiglieri dovranno amministrare l’ente garantendo trasparenza delle scelte, eliminano sacche di inefficienza e portando avanti progettualità amministrative ad esclusivo servizio del territorio.
2. La nuova Provincia dovrà essere una vera e propria CASA DEI COMUNI, offrendo alle
amministrazioni consulenza, competenze in particolare per quanto riguarda i processi di
unione e fusione dei comuni. Incoraggierà e sosterrà le unioni di Comuni per l’esercizio associato delle funzioni stabilite dalla legge, nonché le unioni in genere tra i
Comuni. Avvierà e promuoverà la cultura della fusione tra Comuni.
Proprio per questo sia costituito un team di funzionari ed esperti, già presenti nell’organico della Provincia, con il compito di supportare i sindaci e le amministrazioni locali nei
delicati processi di revisione ed ottimizzazione della spesa e nella condivisione di funzioni. Un centro di competenze specializzato in fusioni ed unioni al servizio di tutti quei
comuni che volontariamente oppure ex lege hanno avviato percorsi fecondi di collaborazione. La Provincia eserciterà, d’intesa con i comuni, le funzioni di predisposizione dei
documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e
di organizzazione di concorsi e procedure selettive.
3. La nuova Provincia dovrà da subito affrontare l’aggiornamento/revisione dello statuto
secondo quanto previsto all’art 1 c. 65 della L 56/2014 aprendo una fase di coinvolgimento dei comuni
A causa del ridotto numero di competenze, avvieremo un processo di sburocratizzazione,
affinchè la nuova Provincia sia un ente a burocrazia zero. Questo potrà essere raggiunto grazie a:
- revisione ed ottimizzazione dei processi interni
- demateralizzazione dei flussi informativi e della documentazione, sfruttando le
moderne tecnologie della comunicazione e dell’informazione,
- garanzia di una risposta alle amministrazioni comunali entro un tempo di max
48 ore dalla ricezione di istanze e richieste.
FUNZIONI FONDAMENTALI ESERCITATE DALLA PROVINCIA
1. Pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e
valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza: Per la tutela ambientale,
avvieremo la redazione di un PIANO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE DEL DISSESTO
IDROGEOLOGICO E PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO. Il piano vedrà la collaborazione degli enti locali, dei consorzi di bonifica e la Regione Veneto, cui spetta parte
degli interventi. Sarà favorito l’avvio della nuova organizzazione dei bacini territoriali
di raccolta dei rifiuti.
Chiederemo alla Regione, che dovrà presto legiferare in merito a possibili nuove competenze da affidare alle provincie, di GARANTIRE IN CAPO ALLA PROVINCIA DI PADOVA
LE COMPETENZE RELATIVE ALL’URBANISTICA, ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI E AL CONTROLLO DELL’ACQUA. Sono funzioni molto rilevanti per il territorio, che sulla base del
principio di sussidiarietà verticale e’ opportuno vengano gestite da enti prossimi ai comuni e non dalla Regione Veneto, troppo lontana e a volte dispersiva e lenta negli interventi
di controllo e razionalizzazione.
2. Pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; MOBILITÀ: avvieremo una REVISIONE DEL PIANO PROVINCIALE DELLA MOBILITÀ, rimodulando alcune priorità di intervento sulla base delle esigenze segnalate dai sindaci e
dagli amministratori locali
TRASPORTI: in particolar modo per il trasporto pubblico per il quale la Provincia continuerà ad esercitare la funzione di autorità d’ambito, ci impegneremo per un contenimento delle tariffe, un unificazione del titolo di servizio, una revisione del servizio domenicale
per favorire anche il trasporto pubblico e nell’eventuale incremento delle fermate per servire località non raggiunte dal servizio. Garantire la mobilità pubblica dei cittadini e collegare opportunamente i territori con la città capoluogo sono fonte di sviluppo e di crescita.
Va sostenuto con impulso la costruzione della Metropolitana leggera di superficie
come collegamento con le aree più popolate del territorio nei tratti a Nord e Sud dell
provincia per migliorare e favorire gli spostamenti con il TPL .
3. Programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale e gestione dell’edilizia scolastica: Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, e’ essenziale avviare con le scuole presenti sul territorio un PIANO DI INTERVENTI
DI URGENZA PER GARANTIRE PIENA SICUREZZA E SALUBRITÀ DEI LUOGHI. Saranno
privilegiati interventi di messa a norma di gran parte degli edifici, con la manutenzione
degli edifici esistenti e interventi di ristrutturazione
Prevediamo la programmazione degli indirizzi scolastici superiori in sintonia con le vocazioni territoriali e di mercato dei singoli distretti, con indirizzi non improvvisati o estranei
al territorio, ma che siano il risultato di ricerca e di decisione condivisa tra i soggetti istituzionali politici, scolastici, economici e culturali di ciascun Distretto. Non e’ possibile creare
doppioni o indirizzi asiffitici ovvero privi di un reale sbocco nel mondo del lavoro
Sono da favorire maggiore razionalità e continuità nei processi di accorpamento di scuole
destinate a creare istituti comprensivi.
Ci impegniamo, in collaborazione con la Regione, per un progetto di formazione tecnica
e professionale moderna e aggiornata in tutti i distretti scolastici per ritornare ad attribuire
valore anche alla formazione tecnica e professionale. In particolare riteniamo opportuno
consolidare ed ampliare l’esperienza degli Istituti Tecnici Superiori (per esempio creando ulteriori istituti tecnici superiori ad esempio orientati al turismo (ALBERGHIERO) o
vicini alle reali esigenze delle aziende del territorio).
4. Raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti
locali;
- FONDI EUROPEI, UNA PROVINCIA AL FIANCO DEI COMUNI
Ci impegneremo per la costituzione in seno alla Provincia, in collaborazione con l’Ateneo e le associazioni di categoria di un centro di competenza specializzato in progettazione europea, per agevolare e supportare i Comuni interessati nel reperimento di
fondi relativi alla Programmazione Europea 2014-2020. Sara’ costituito un team di
progettisti, project manager ed esperti di rendicontazione per costruire progetti,
gestirli e metterli a servizio dei territori
- Fermo restando quanto sarà stabilito dalla futura normativa regionale in merito alle
competenze e alle funzioni delegate alla Provincia, alla luce della riduzione delle funzioni stabilita dalla legge Delrio, riteniamo opportuno di concerto con le organizzazioni
sindacali e su base volontaria, aprire opportunità di mobilità dei lavoratori presso comuni o unioni, sulla base delle esigenze eventualmente segnalate dalle amministrazioni
comunali e dai sindaci.
5. Controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione
delle pari opportunità sul territorio provinciale: Sulla funzione relativa alla vigilanza
contro le discriminazioni e la promozione delle pari opportunità proponiamo che la Presidenza deleghi in maniera specifica un/una CONSIGLIERE/A di PARITA’ al fine di porre
in essere tutte quelle azioni di carattere culturale, promozionale, di vigilanza e di monitoraggio per fare del territorio di Padova una provincia che combatte ogni forma di discriminazione e di diseguaglianza e al contempo sappia valorizzare le differenze e l’apporto
di ogni sua componente, a partire da una valorizzazione delle donne come forza propulsiva della società
---------------------------------------------------In vista del confronto con i sindaci del territorio e della altre forze politiche desideriamo
porre anche altre questioni rilevanti su cui cercare una convergenza.
1) Destinazione e gestione dei musei provinciali: la proposta e’ quella di conferire
ai comuni interessati la proprietà ed i beni presenti nei musei. I comuni avranno poi la
facoltà di:
- gestire, valorizzare e manutenere autonomamente i poli museali, OPPURE
- realizzare dei bandi per la gestione, valorizzazione e manutenzione dei Musei, OPPURE
- creare una società consortile per la gestione, valorizzazione e manutenzione congiunta e solidale dei poli museali, OPPURE
- affidare alla DMO la gestione, valorizzazione e manutenzione dei poli museali
2) Dismissione quote DMO (Destination Management Organization): in questo caso
la proposta e’ che la Provincia, alla quale per legge NON competono più funzioni relative alla promozione turistica o all’accoglienza, venda o ceda le proprie quote della DMO
agli altri soci in misura proporzionale alle quote già possedute dai soci. A questo proposito si sottolinea tuttavia come sia prioritario un rilancio della DMO ed in particolare
l’ingresso anche di realtà private e consortili per la gestione dell’accoglienza turistica in
linea con quanto stabilito dalla nuova normativa regionale
3) Dismissione quote ZIP: sulla base della legge Delrio alla provincia non competono
più funzioni relative alla promozione dello sviluppo economico. Le quote ZIP potrebbero essere rilevate dagli altri due soci (Comune di Padova e Camera di Commercio di
Padova) oppure potrebbero essere cedute a Veneto Sviluppo, finanziaria della Regione
Veneto, la quale potrebbe contribuire alla trasformazione dell’ente in una vera e propria
agenzia di promozione del territorio e di marketing territoriale, con particolare riferimento all’insediamento e alla creazione di nuove imprese.
4) Poteri della Provincia (su delega della Regione) per interventi nelle materie commerciali e in particolare nella programmazione delle rete della grande distribuzione
5) Dismissione del patrimonio immobiliare e razionalizzazione dell’uso delle sedi
per ridurre le spese.
Una
Per suggerimenti, informazioni, adesioni
[email protected]
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