Linee di Indirizzo Generali Formazione 2015

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Dr. Lucio Raimondi
Tel. 0371.372958
Fax. 0371.372987
[email protected]
linee generali di indirizzo
della formazione
2015
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
indice
Relazione sulla formazione 2014
Riesame e Audit interni
Analisi delle non conformità, azioni correttive e preventive
Rapporto di audit esterno:gestione
esterno:gestione delle raccomandazioni_2013/14
Analisi delle informazioni di ritorno dei clienti
Analisi degli indicatori della qualità
Eventuali necessità di addestramento
Consuntivo dei corsi effettuati con valutazione della efficacia degli stessi
Valutazione dei fornitori
Valutazione della applicazione del sgq nel periodo di osservazione
Bisogno di risorse
Gli obiettivi e gli indicatori raggiunti dalla formazione 2014
Gli obiettivi della USS formazione 2015
La rilevazione dei bisogni formativi
La sostenibilità della progettazione formativa
Bibliografia
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Relazione sulla formazione 2014
RIESAMI E AUDIT INTERNI
U.S.S.
Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica
Responsabile di Struttura
Responsabile di Qualità
Dr. Lucio Raimondi
Eugenia D’Imico
Data del riesame: 30/05/2014
Luogo: Ufficio DST
Partecipanti: Il riesame della USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica ha inizio alle ore 08.30 alla
presenza delle persone citate in elenco: Dott. Lucio Raimondi (DST), IP Eugenia D’Imico (RQST)
PERIODO DI OSSERVAZIONE
Dal 17/04/2014 al 30/05/2014
ANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
DESCRIZIONE NON CONFORMITÀ AGGIORNAMENTO INTERNO RILEVATE DAL
RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE:
non sono state rilevate nc nel settore formazione, superato con esito positivo l’istruttoria principale
del piano formativo 2014 ( comunicazione Eupolis Lombardia, del 24/04/2014 prot. n. RSF
2014000004099).
•
DESCRIZIONE NON CONFORMITÀ AGGIORNAMENTO ESTERNO ANNO 2014 RILEVATE
DALLA SEGRETERIA AGGIORNAMENTO ESTERNO ( allegato 1):
periodo di osservazione dal 01/01/2014 al 30/05/2014
tipo_nc
Conteggio_
mag_min
nc
Mancanza di Attestato
9
minori
Arrivata in ritardo
4
minori
Mancanza di relazione
9
minori
Pervenuta a Corso già avvenuto
7
MAGGIORI
Programma mancante
1
minori
Totali rilevate
30
Rispetto al periodo analizzato nel 2013, si osserva che c’è stata una netta diminuzione delle nc minori,
contrariamente a quanto invece accaduto per le nc maggiori; in ogni modo tutte sono state risolte
prontamente e celermente ed attualmente non ci sono nc aperte. Tutte le NC vengono registrate in un
database creato per l’aggiornamento esterno dall’Ufficio Qualità ed è presente nella postazione PC
della Sig.ra Anna Cattaneo che registra l’aggiornamento Esterno.
Rispetto al seguente processo è stata modificata la procedura dell’Aggiornamento Esterno (PGA.FA.3),
Cap 9, paragrafo 9.2 relativo alla partecipazione a corsi di formazione esterni all’AO sponsorizzati da
organizzazioni esterne.
Essendo stata modificata la procedura rispetto alla partecipazione tramite “invito, è stata aperta
un’azione preventiva che tenga monitorizzato il processo, ovvero l’invio del conflitto d’interessi da parte
del dipende alla Formazione.
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
RAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCOMANDAZIONI_2013
RACC OMANDAZIONI_2013
A seguito dell’ Audit Esterno effettuato il 10 giugno 2013 sono state rilevate 2 raccomandazioni; riportata
tabella con azioni correttive eseguite ed esito verificato dal Responsabile della Formazione
n.
Norma e requisito
01
8.1
02
8.2.4.
Descrizione
Si raccomanda di
completare il trattamento
delle non conformità con
le eventuali motivazioni
in caso di ritardo, in
modo che sia possibile
sottoporle a nuova
verifica per dimostrarne
la conformità dei requisiti
Si raccomanda di
riesaminare il punteggio
di valutazione del
docente (accettabile 30
massimo 60)
giustificando la parte non
appropriata al
raggiungimento del
valore massimo obiettivo
Azione correttiva
Eseguita revisione della
procedura non conforme
(PGA.FA.3
Aggiornamento Esterno)
: aggiunto paragrafo 9.6
trattamento/azione NC
Eseguita revisione del
modulo PGA.FA.2-M.4
valutazione del docente,
modificati i parametri di
valutazione: docenza
accettabile da 40 a 60
ESITO
Trattamento
eseguito e
formalizzato
Trattamento
eseguito e
formalizzato
RAPPORTO DI AUDIT INTERNO:GESTIONE DELLE RACCOMANDAZIONI
In data 5/5/2014 eseguito un Audit Interno condotto da Pasquale Esposito (Responsabile gruppo di Audit) e
Giuseppina Badiini (Auditor).
E’ stata verificata la gestione delle due raccomandazioni dello scorso anno proposte dal Dott. Emilio Festa,
Ispettore designato.
Verificati i seguenti processi :
•
•
Aggiornamento esterno
Verificata la progettazione ed erogazione di eventi formativi interni
Aggiornamento esterno
Verificata applicazione della procedura
Verificate richieste di partecipazione
Il dettaglio è contenuto nell’allegato al rapporto di audit interno del 05/05/2014 dal gruppo di audit interno.
Rispetto a tale verifica sono scaturite 3 raccomandazioni, di seguito dettagliate:
•
Raccomandazione n°1
Rilevata da: Pasquale Esposito Struttura/Settore:Documentazione del sistema gestione qualità
Descrizione: Capitolo della Norma ISO 9001:2008: 4.2.3
Si raccomanda di aggiornare la documentazione di sistema con precisi riferimenti, laddove possibile, agli
Standard Regionali per il miglioramento della qualità e sicurezza del paziente-2014. Area della
Qualificazione del Personale
Trattamento
Aggiornate le procedure PGA.FA.1-ELABORAZIONE DEL PIANO DI FORMAZIONE AZIENDALE,
PGA.FA.2-ATTUAZIONE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE, PGA.FA.3 AGGIORNAMENTO ESTERNO:
inserita attinenza nel paragrafo “documenti di riferimento”.
•
Raccomandazione n°2
Rilevata da: Giuseppina Badiini
rintracciabilità
Struttura/Settore: Produzione ed erogazione del servizio: identificazione e
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Descrizione:
Capitolo della Norma ISO 9001:2008: 7.5.3 e 4.2.4
Si raccomanda di garantire sempre la identificazione di tutti gli attori coinvolti, a qualsiasi titolo,
negli eventi formativi.
La partecipazione in qualità di “testimonial” di MC, coordinatrice infermieristica dell’AO di Bergamo,
non era rintracciabile.
Trattamento
La presenza del “testimonial” in aula non era prevista dal programma ed è una situazione che non si è mai
verificata prima; non potendo fornire elementi riguardo la tracciabilità della sua presenza, la tutor del corso
“Doriana Pezzoli” conferma, in quanto presente, la sua testimonianza riguardo il modello organizzativo di cui
si fa portavoce; Se si verificasse tale situazione, sarà cura del Tutor, predisporre un ulteriore foglio firma per
giustificare la sua presenza in aula.
•
Raccomandazione n°3
Rilevata da: Pasquale Esposito Struttura/Settore:gestione della documentazione
Descrizione:
Capitolo della Norma ISO 9001:2008: 4.2.4
Si raccomanda di aggiornare con tempestività i formati dei documenti in uso rispetto alle responsabilità delle
funzioni coinvolte. Una recente comunicazione ( 17/04/2014) relativa alle sponsorizzazioni recava ancora
quale riferimento apicale dell’USS Formazione l’afferenza all’Area di Supporto Direzionale per
l’Organizzazione e lo sviluppo (ASDOS).
Trattamento
Eseguita modifica della carta intestata da parte del collaboratore addetto alla comunicazione con gli sponsor.
ANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVI
Per l’elaborazione degli indicatori si rimanda all’allegato 3 degli indicatori ed è reperibile attraverso il
sistema informatico utilizzato dalla Formazione ed accessibile da qualsiasi postazione dei
collaboratori/segreteria.
Risulta evidente un mantenimento dei dati quali/quantitativi sovrapponibile agli anni precedenti.
Il potenziamento riguarderà indicatori economici riferiti ai costi indiretti della formazione (costi orari
di partecipazione).
Per il 2014 verranno mantenuti gli stessi indicatori, e saranno rivisti durante l’anno a seguito di
nuove indicazioni.
Elaborazione obiettivi 2014
Obiettivo: 1
Titolo
Razionalizzazione delle risorse
strumentali
Attività
Individuazione di nuove
modalità organizzative
al fine di diminuire
l’utilizzo di mezzi
tradizionali e
potenziamento degli
strumenti informatici
Implementazione degli
strumenti informatici e
messa in rete delle
informazioni
Tempistica
Monitoraggio
Responsabile
Responsabile Verifica
12 mesi
semestrale
RQST
RQST/DST
Note descrittive
Firma
sull’avanzamento del
verificatore
progetto
Evidenza
Data
verifica
1 anno
Tutti i
collaboratori DF
con attività di
formatori
Riduzione della
stampa degli attestati
Dicembre
2014
LUCIO
RAIMONDI
DAL1/1/2014
PUBBLICAZIONE
ATTESTATI WEB
“ANGOLO DEL
DIPENDENTE”
1 anno
Tutti i
collaboratori DF
con attività di
formatori
Modulo agg. Esterno
compilabile dal sito
aziendale
Dicembre
2014
LUCIO
RAIMONDI
NON APPLICABILE
PER COSTI
Tempistica Responsabile
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Sviluppo di nuove
metodologie tese a
rafforzare la funzione di
accountability nei
confronti dei dipendenti,
a seguito del maggior
utilizzo di strumenti
informatici aziendali
Tutti i
collaboratori DF
con attività di
formatori
1 anno
Dicembre
2014
Avvio attività legata
al dossier formativo
LUCIO
RAIMONDI
ELABORATO
DOSSIERFORMATIVO
USS. FORMAZIONE
ANGOLO DEL
DIPENDENTE”
Obiettivo: 2
Titolo
Tempistica
Monitoraggio
Responsabile
Migliorare il coordinamento dei RDF/Tutor
12 mesi
annuale
DST/RQST
Tempistica Responsabile Evidenza
Attività
Attivare almeno 2
iniziative formative
specifiche per RDF e
Tutor
Affiancamento dei RDF
al collaboratore della
DF nella fasi ritenute
critiche della
progettazione: utilizzo
della POST.PR.1 per
iniziative dipartimentali
Restituzione report
attività formativa primo
semestre
6 mesi
1 anno
6 mesi
Data
verifica
Note descrittive
Firma
sull’avanzamento del
verificatore
progetto
Dicembre
2014
ATTIVATE N. 3
LUCIO
INIZIATIVE
RAIMONDI” FORMATIVE
20130277/237/751
DST
Milena Moroni
Erogazione corsi
DST
Marinella
Quaglia
Anna
Cattaneo
Sperimentazione del
piano di progetto per le
iniziative che
necessitano di
affiancamento del
collaboratore DF al RDF
Dicembre
2013
LUCIO
RAIMONDI
AFFIANCAMENTO
ATTUATO,
PROSEGUE
Restituzione indicatori
Giugno
2014
LUCIO
RAIMONDI
SOLO SE RICHIESTI
DAL RESPONSABILE
DST
Obiettivo: 3
Titolo
Tempistica
Monitoraggio
Responsabile
Avviare certificazione per corsi di eccellenza
12 mesi
annuale
DST/RQST
Attività
Raccolta delle
informazioni e
prima stesura
documenti
certificati
Tempistica Responsabile
1 anno
DST
Eugenia
D’Imico
Evidenza
Dicembre 2014
Note descrittive
sull’avanzamento
del progetto
LUCIO RAIMONDI
NON SONO
POSSIBILI
CERTIFICAZIONI
PER CORSI DI
ECCELLENZA
Monitoraggio
Responsabile
Responsabile Verifica
annuale
RQST
DST/RQST
Analisi delle attività
correlate
1 anno
DST
RQST
Firmaverificatore
Tempistica
Tempistica Responsabile
DST
RQST
Responsabile Verifica
DST/RQST
12 mesi
Attività
1 anno
Data verifica
Bozza procedura
Obiettivo: 4
Titolo
Elaborare la procedura per gestione della
biblioteca aziendale
elaborazione della
procedura
Responsabile Verifica
DST/RQST
Evidenza
Data verifica
Firma
verificatore
bozza
procedura
Giugno 2014
LUCIO
RAIMONDI
procedura
elaborata
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Dicembre 2014
LUCIO
RAIMONDI
Note descrittive
sull’avanzamento
del progetto
NON
APPLICABILE:
PROCESSO NON
PIU’ A CAPO
DELLA
FORMAZIONE
NON
APPLICABILE:
PROCESSO NON
PIU’ A CAPO
DELLA
FORMAZIONE
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Obiettivo: 5
Potenziamento
formazione a
(FAD
della
distanza 1 anno
RQST
Avvio di almeno
LUCIO
una
inziativa Dicembre 2014
RAIMONDI
formativa in FAD
EROGATO CORSO
FAD
IMPLEMENTAZIONE
DELLE
PROCEDURE
AZIENDALI
PROGETTATO
CORSO
“SOGGETTO
FRAGILE”
Rete HPH
1 anno
Barbara
Grecchi
Prosecuzione
attuazione
programma
Dicembre 2014
LUCIO
RAIMONDI
PIANO HPH/WHP
Gli obiettivi 2013, sono stati tutti raggiunti, sia quelli definiti dalla Formazione sia quelli di mandato e
legati alle RAR ( relazione del Responsabile GSRU del 17/02/2014); non è stata elaborata una
procedura per la gestione della biblioteca online perché il processo è stato trasferito ad altra unità
operativa; si è però provveduto a:
•
Applicare l’Istruzione Operativa : CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE –CORSI
INTERNI, con evidenti alleggerimenti sulla produzione cartacea, controllo documentale
facilitato ed eliminazione della documentazione archiviata.
NEL 2013 è entrato a pieno regime il ribaltamento delle ore sul cartellino a seguito dell’autorizzazione del
dipendente in aggiornamento esterno.
Concluso il corso FAD sulla sicurezza intrapreso nel 2012-2013; e’’ stato avviato il corso FAD legato
all’implementazione delle procedure aziendali (trasporti secondari, isolamento, cadute, contenzione) il cui
scopo, rientrante anche negli obiettivi di budget 2013, è stata la formazione dei medici ed infermieri del
Dipartimento Medico. Nel 2014 sono stati inglobati nello stesso progetto, anche i medici del dipartimento di
Cure Intermedie e i restanti medici/infermieri che non hanno concluso il corso nel 2013.
Attivazione di un gruppo di lavoro per la elaborazione di corsi FAD legati alle RAR del Risk management;
Procedura attivazione consulenza Psicologica; soggetto fragile.
Obiettivo per l’anno 2014 sarà quello di potenziare questa nuova tipologia di corsi e la loro erogazione.
Per il 2014 sono stati mantenuti gli stessi indicatori (allegato 2), inserendone nuovi per la mappatura degli
obiettivi formativi perseguiti con le iniziative formative. Ad oggi non sono stati definiti gli obiettivi di mandato.
Definiti gli obiettivi 2014 (allegato 1), i quali potranno essere integrati durante l’anno una volta che saranno
definiti anche quelli di mandato.
EVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTO
Decisioni assunte:
Non ci sono stati nuovi inserimenti.
CONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLA EFFICACIA DEGLI STESSI
Decisioni assunte:
Elaborata dal Responsabile della USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica una procedura ad
hoc; pubblicata sul sito aziendale il Piano di Formazione 2014 e la relazione sulla ricaduta formativa 2013.
Tutti gli obiettivi di mandato, del Direttore Generale, quali legati alle risorse aggiuntive sono stati pienamente
raggiunti (relazione del Responsabile USS Formazione del 09/01/2014).
VALUTAZIONE DEI FORNITORI
Decisioni assunte:
La valutazione delle iniziative formative tiene conto non solo del gradimento della docenza esterna laddove
presente effettuata dai discenti, ma pure di quella dei Tutor d’aula dove previsti; dalla valutazione dei docenti
emerge una buona qualità del servizio reso. Non si sono evidenziate criticità significative nei corsi erogati.
Nel 2013 sono stati utilizzati 226 fornitori esterni e 253 interni (docenti, relatori, docenti/relatori non ecm); i
curriculum vitae sono conservati in formato elettronico ed in originale all’interno della documentazione dei
corsi, ed hanno validità triennale, secondo quanto previsto nel d.g.r n.1006 del 11/02/2013 “IL SISTEMA
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
LOMBARDO
DI
EDUCAZIONE
CONTINUA
IN
MEDICINA-SVILUPPO
PROFESSIONALE
CONTINUO(ECM-CPD): INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ANNO 2013.
VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI OSSERVAZIONE
L’applicazione del SGQ, nel 2014, in termini di rispetto delle procedure, utilizzo della modulistica di sistema e
coinvolgimento, ha raggiunto buoni livelli. La documentazione del SGQ viene periodicamente rivista. Per
l’aggiornamento dei documenti in uso dalla USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica, si rimanda
al modulo PGA.CD.1-M.1 Elenco della documentazione interna.
E’ in fase di sperimentazione le job description e dossier formativo individuale, redatto dal Responsabile
della Formazione Dott. Lucio Raimondi.
BISOGNO DI RISORSE
Resta inteso che, nonostante un significativo aumento della offerta formativa e conseguentemente
aumento delle ore di formazione e crediti erogati, rimane critica la possibilità dei dipendenti di
partecipare a tutte le iniziative programmate, poiché l’ambito organizzativo non consente un
distaccamento sistematico del personale. La struttura formazione oltre all’attenzione riservata al
personale con obbligo ECM, ha sempre inteso la formazione come elemento trasversale a tutti gli
operatori, garantendo iniziative formative al personale di supporto ed amministrativo.
RISORSE TECNOLOGICHE :
Altri applicativi sono di sicuro impatto per il miglioramento del servizio reso; è possibile accedere per tutto il
personale al proprio dossier formativo e stampare gli attestati di corsi effettuati dall’azienda ospedaliera
attraverso l’area personale presente nell’home aziendale.
E’ in valutazione la possibilità di creare un link nell’area formazione per iscriversi online ad alcune iniziative
formative.
E’ in fase di conclusione il corso FAD avviato nel 2013 sulle procedure aziendali;
Per il 2014 è stata programmata l’attività di progettazione di nuovi corsi FAD, in particolare:
Corso neo-assunti [da riprogrammare]
L’utilizzo della biblioteca aziendale online e SBBL [da riprogrammare]
Il soggetto fragile (legato agli obiettivi di budget)
Corso di formazione sulla sepsi nell’azienda ospedaliera della provincia di lodi (conoscenza delle
procedure legato agli obiettivi di budget)
Implementazione della procedura stress lavoro correlato
La prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegittimità nella P.A.
Parimenti utile sarebbe la gestione della formazione a distanza per la trasmissione di conoscenze legate alla
produzione ed implementazione della documentazione aziendale (Protocolli/Procedure/PDT), dei neoassunti e delle norme che regolamentano il SSN/SSR, a tal fine sono state avviati acquisti ah hoc, così come
segnalato più sopra.
Sebbene tali affermazioni siano identiche a quelle già espresse l’anno precedente alcuni avanzamenti sono
stati prodotti:
RISORSE ECONOMICHE
In relazione della interpretazione data sulle indicazioni di riduzioni di spesa della pubblica
amministrazione, il budget stanziato per l’anno 2014 è pari a 165.000 €;
Rispetto all’utilizzo del medesimo budget nel 2013, si sottolinea che una quota economica relativa
alla formazione 2013 è stata recuperata attraverso:
o Attività di sponsorizzazioni
o Iscrizioni corsi da personale esterno
o Finanziamenti Provinciali
o Fondi inps
RISORSE STRUMENTALI
Resta la necessità di implementare l’informatizzazione dei sistemi di visualizzazione, ribaltamento,
reportistica della Struttura.
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Gli obiettivi e gli indicatori raggiunti
dalla formazione 2014
1 novembre 2014
Azione
Indicatore
Eliminazione della stampa di tutti gli attestati di
partecipazione ad iniziative interne e
pubblicazione sull’angolo del dipendente.
Eliminazione della stampa delle registrazioni
delle attività formative per tutti i dipendenti e
pubblicazione sull’angolo del dipendente.
Implementazione dell’utilizzo del Protocollo
informatizzato.
Avvio della nuova trasmissione dei flussi
ECM/CPD.
Stesura e adozione della Istruzione Operativa
Titolario di Classificazione e Massimario di
Scarto per la documentazione del Corso di
Laurea in Infermieristica
Eliminazione della stampa del materiale didattico
agli studenti del Corso di Laurea in
Infermieristica
Eliminazione della stampa delle relazioni degli
studenti del Corso di Laurea in Infermieristica
Stesura della Procedura Fascicolo Personale
n. di
partecipazioni/ n.
attestati = 0
n. dipendenti/n.
registrazioni (CV)
=0
protocollo
installato su tutte
le postazioni PC
ed utilizzo
Istruzione
Operativa
prodotta
Istruzione
Operativa
prodotta
Riduzione n.
fotocopie
Riduzione n.
fotocopie
Procedura
elaborata
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Raggiungimento
Responsabilità
100%
Raimondi
100%
Raimondi
50%
(formazione
effettuata)
100%
50%
RaimondiRiboni
Raimondi
(mappatura dei
documenti)
Riboni
100%
Riboni
100%
Riboni
90%
(in visione)
Raimondi
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Nello specifico la Rete WHP, viene chiesto un avvio e/o sviluppo del programma (nello specifico
adesione ad almeno 3 aree sulle 6
individuate).
Codice area
Cronoprogramma 2014
Codice
Buona
Pratica
Descrizione
1.1
X
1.2
Avvio dell’introduzione attraverso il
coinvolgimento dell’USC Approvigionamento
ed economato per l’introduzione nella gara
d’appalto del pane a basso contenuto di
sale
interventi sui distributori automatici
X
X
1.3
interventi presso l'area di refezione
X
X
1.5
Iniziativa Codice colore presso la mensa
aziendale
Attività di formazione: Percorso di almeno 8
ore per le prime linee di management per
sviluppare una cultura aziendale attorno ai
temi della conciliazione vita-lavoro, del
benessere organizzativo, della motivazione
dei lavoratori, della responsabilità
Integrazione all’indennità per maternità e
congedo parentale con incentivazione
all’utilizzo
dei congedi da parte dei padri.
Flessibilità dell’orario
Part-time temporaneo reversibile previsto
nella contrattazione di secondo livello o
concesso di fatto
1quad.
a)1. Area tematica
ALIMENTAZIONE*
6.2
f)2. Area
BENESSERE E
CONCILIAZIONE
FAMIGLIA LAVORO
6.3
6.4
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
2quad.
3.quadr.
X
X
X
X
X
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Di seguito alcuni dati riferiti alla formazione PREGRESSA in linea con gli anni
precedenti.
Si confermano in sostanza i rapporti di partecipazione ai corsi
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Si confermano i rapporti di partecipazione ai corsi
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Si confermano i rapporti di partecipazione dei crediti formativi erogati
495 iniziative erogate 2013
560 iniziative erogate 2014
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative.
Si evince una grande sensibilità alla formazione.
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Anche la gradibilità delle iniziative resta molto alta
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Gli obiettivi della USS Formazione 2014
•
Mantenere l’accreditamento standard quale Provider Regionale
•
Matenimento delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza
della Formazione
Vengono mantenute tutte le indicazione per acquisire certificazione all’eccellenza della Struttura.
•
Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di
Formazione e i Tutor d’aula
La ri-definizione dell’architettura aziendale che nel tempo è venuta a delinearsi porta ad avere una
ulteriore attenzione alla diffusione delle conoscenze del modello e dei processi legati alla formazione. In
tal senso l’attenzione è stata posta alla verifica delle modifiche organizzative che possono essere
sostenute dalla formazione attraverso le diverse figure, quali i Referenti Dipartimentali di Formazione, i
Tutor d’aula e i Responsabili/Coordinatori delle diverse U.O./Servizi/Uffici che hanno contribuito nella
fase di analisi dei bisogni formativi, nella progettazione, erogazione e valutazione delle iniziative
formative. A loro e a tutti i docenti sono stati dedicati momenti di approfondimento sulla progettualità
della formazione e sulle diverse metodiche didattiche impiegabili nella formazione.
ELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATO
Dipartimento Gestionale
Direttore di
Dipartimento
Prof. Angelo
Argenteri
Referente
e -mail
Mauro Meles
[email protected]
Riva Maurizio
Anna Maria Coviello
Andrea Levantino
Marisa Nardella
Stringa Alessandro
Mariangela Cotta Remusino
Matteo Orlandi
Alessandro schiavi
Villani Miriam
Giovanna Raffaglio
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Giuseppe Carrera
[email protected]
Nelia Cremascoli
[email protected]
Dott. Eligio Gatti
Franca Guerrini
[email protected]
Dott. Maurizio
Bracchi
In attesa di definizione
1.
Dipartimento Chirurgico
2.
Dipartimento Medico
oncologico
Dr. Giovanni Ucci
3.
Dipartimento Diagnostico
Roberto Riva
4.
Dipartimento Emergenza
Urgenza
Dipartimento Materno
Infantile
Dipartimento delle Cure
Intermedie e Riabilitazione
Diaprtimento Salute
Mentale
Dipartimento Tecnicoamministrativo
5.
6.
7.
8.
Dott. Giuseppe
Rivolta
Dott. Gianluigi
Gargantini
Dott. Paola
Bernocchi
[email protected]
[email protected]
[email protected]
•
Nuovi modelli organizzativi
•
La qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina Legale
Ad accompagnare le modifiche organizzative si può fronti è intervenuta la formazione con l’obiettivo di
riportare la centralità della persona assistita nelle prime fasi di ricovero in particolare con le iniziative
dirette a tutti i Coordinatori Aziendale all’atraverso l’erogazione di iniziative formative che hanno messo
in evidenza:
• il nuovo modello organizzativo regionale
• il nuovo modolle organizzativo del SITRA Aziendale
• La formazione dei Responsabili di Area Dipartimentale (RAD)
• La formazione congiunta da RAD e Coordinatori.
• La formazione dei Referenti della Qualità
Proseguimento attività formativa
Formazione specifica è stata legata ai progetti della qualità e del Risk Management, e della Medicina
Legale, erogando iniziative formative ad hoc, legate alla elaborazione implementazione di procedure; la
tenuta sotto controllo della documentazione sanitaria e le responsabilità collegate.
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Proseguimento attività formativa
• Il Corso di Laurea in Infermieristica
In numerose iniziative formative sono stati invitati a partecipare sia il personale afferente al Coro di
Laurea sia gli studenti al fine di avvicinare il mondo aziendale con quello universitario.
Proseguimento attività formativa
Progetto congiunto inserimento neoneo - assunto
•
L’accoglienza
•
I percorsi DiagnosticoDiagnostico -Terapeutici
•
Potenziamento della formazione On The Job
•
Consolidamento della Formazione Individuale in Autoformazione
•
Il sostegno alla Ricerca Scientifica
•
La partecipazione all’aggiornamento esterno
•
Centro di riferimento IRC
Una scelta di principio quella aziendale di attivazione del Servizio Accoglienza che ha visto la
formazione come sostegno alle competenze delle operatrici attraverso l’acquisizione di competenze
linguistiche e di sensibilizzazione alla persona straniera, unitamente alla produzione della Carta dei
Servizi Sanitari Aziendali ed a nuove attività legate all’avvicinamento della Azienda al Cittadino.
Proseguimento attività formativa
La definizione di percorsi diagnostico-terapeutici più comuni nel Dipartimento Medico ha dato avvio ad
una serie di iniziative per la loro diffusione. Il grande successo di partecipazione e la presentazione
competente dei docenti hanno determinato la volontà di perseguire tali percorsi per il 2010 su tutti i
dipartimenti.
Proseguimento attività formativa
Così come definito dalla D.g.r. 12 aprile 2006 – n. 8/2372 la Formazione On The Job rappresenta una
tipologia di formazione professione in cui le sequenze rilevanti delle abilità e competenze da
apprendere vengono insegnate all’interno di situazioni in cui il soggetto esercita già attività lavorative a
cui il programma vuole prepararae. Si configurano come attivita di formazione sul campo le seguenti
tipologia (D.G.R. n.VII/18576 del 5 agosto 2005):
USS Formazione continua a mantenere aggiornati i suoi interlocutori attraverso la partecipazione ad
iniziative che hanno tali contenuti.
Proseguimento attività formativa
È continuata la raccolta di documentazione sulla formazione individuale e Autoformazione. È ormai
prassi consolidata il recupero dei dai e l’invio di tale attività attraverso flussi informativi alla Regione; la
nostra Azienda è stata una delle prime a promuovere tale attestazione formativa.
Proseguimento attività formativa
Anche per l’anno 2014 sono continuate le iniziative per favorire la conoscenza degli strumenti
informatici aziendali finalizzati al recupero della documentazione scientifica.
Proseguimento attività formativa
Sono state monitorate le richieste di aggiornamento esterno e per tutte dati gli step di autorizzazione
risultano congruenti sia alla disciplina di appartenenza del dipendente che all’area dell’esercizio. Per
meglio finalizzare le richieste di aggiornamento obbligatorio è in essere la volontà che l’istituto possa
essere richiesto solo per attività formative residenziali di corsi teorico-pratici con un numero di
partecipazioni adeguato alla tipologia formativa e stage presso altre aziende che abbiano
caratteristiche di aggiornamento esterno e non di missione o comando. È stata rivista ed aggiornata la
procedura di accesso all’aggiornamento esterno anche per i Medici Specialisti Ambulatoriale.
Proseguimento attività formativa
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
La USS Formazione su proposta del Responsabile S.S.U.E.M. 118 dell’Azienda di Lodi in merito
all’organizzazione dei corsi di formazione sull’emergenza da erogare1 si fa carico di tali iniziative
mantenendo collegamenti tra Istruttori Interni (con l’eventuale costituzione di un albo per istruttori
Accreditati) ed aziende Esterne.
Proseguimento attività formativa
•
La biblioteca online
•
I collegamenti tra formazione e valutazione del personale
•
Il dossier formativo
•
Accompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive Regionali
•
Predisposizione di un piano di formazione per Medici Specialisti Ambulatoriali
Ogni anno viene effettuata una ricognizione sulle necessità di aggiornamento attraverso la lettura di
documentazione scientifica rintracciabile dalla biblioteca on-line aziendale.
Questo ha comportato una sistematicità nella valutazione di eventuali non arrivi delle riviste stesse e nel
farsi carico di tutte le procedure legate alle nuove attivazioni. Una attenta analisi di tutti gli accessi alle
riviste consentirà questo anno di determinare le priorità di acquisizione delle riviste e la dismissione di
quelle inutilizzate. Sono e si mantengono avviati i rapporti con il SBBL che hanno portato all’attivazione
e visualizzazione di ulteriori Editori. Sono state progettate ed erogane numerose iniziative formative per
l’acquisizione della competenza all’utilizzo della biblioteca online aziendale.
Proseguimento attività formativa
Vi è stata una stretta collaborazione con tutti i Servizi/Uffici che a pieno titolo partecipano alla gestione
della valutazione del personale sulla scorta delle indicazione delle USC Gestione e Sviluppo Risorse
Umane, finalizzata alla implementazione del sistema. Uno sguardo prospettico per il 2011 nella presa in
carico di tutto il sistema dal punto di vista della formazione dei valutatori e della produzione di un
aggiornamento dello strumento in uso.
Proseguimento attività formativa
Le indicazioni sia ministeriale che regionali hanno introdotto il concetto del Dossier Formativo; la
Formazione si è attrezzata sia nella organizzazione di iniziative formative orientate al raggiungimento
dei diversi obiettivi, sia nell’informatizzazione che per la tracciabilità dello stesso.
Proseguimento attività formativa
formativa
L’attività formativa per l’anno 2014 ha accompagnato tutti i progetti legati alle risorse aggiuntive in
accordo e con il sostegno delle diverse responsabilità individuate.
Anche questo anno è stato prodotto un piano di formazione per i Medici Specialisti Ambulatoriali che
conserva tutte le caratteristiche di offerta sia interna che esterna che per tutti i dipendenti. La
formazione ha inteso raccogliere e presidiare anche i progetti a loro legati, con attività formative ad
hoc.
Proseguimento attività formativa
1
Deliberazione n. 552 del 20/09/2002
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Rilevazione dei bisogni
Ogni anno la USS Formazione attiva la ricerca sui bisogni formativi con modalità permanenti di ascolto
delle istanze culturali dei collaboratori.
In particolare orienta l’azione alla ricognizione di :
stato della motivazione al sapere ed all’uso del sapere del collaboratore attraverso le interviste al
Vertice Strategico, ai Direttori di Dipartimento, ai Direttori degli Uffici di Staff;
istanze personali del sapere che provengono dall’ambiente e che possono trasformarsi in
fabbisogni ai quali l’azienda Provider può orientare risposte formative, soprattutto in riferimento agli
ambiti specialistici dei professionisti (formazione sul campo; aggiornamento esterno);
livello di empowerment dei saperi impliciti forniti dalla personale esperienza aziendale dei
collaboratori o frutto di un bilancio dei saperi effettuato dal Provider sul singolo, attraverso l’indagine
sugli stakeholder (l’analisi del sistema di attese con la richiesta a tutti i Responsabili/Coordinatori di
attività formative da erogare nell’anno successivo);
In ogni indagine i bisogni formativi sono ricercati secondo direttrici, quali:
1.
Ambito tecnico – professionale (risulta essere il fulcro più ricorrente e stabile delle indagini).
2. Ambito manageriale.
3. Ambito sociosocio -sanitario: (i comportamenti e gli atteggiamenti degli Operatori sanitari devono
essere congruenti con gli obiettivi più generali della programmazione aziendale,regionale e
nazionale).
4. Ambito individuale: legato alle istanze di espressione della formazione fruita dal lavoratore e quindi
con azioni orientate al mantenimento dei saperi.
L’incontro tra domanda e bisogno di formazione avviene attraverso:
Analisi delle fonti esterne all’Azienda:
o
Obiettivi Nazionali [Conferenza Stato Regioni 1 agosto 2007: riordino del sistema di
Formazione continua in Medicina];
o
Obiettivi Regionali [Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario
regionale];
o
CCNL;
o
Norme e Regolamenti a carattere Generale legate alla formazione
o
Sistema Regole Regionali
Analisi delle fonti interne:
o
Formazione pregressa (quali/quantitativa) interna ed esterna;
o
Indagini sulla Customer; Eventi critici; Reclami ed encomi,
o
Interviste semi-strutturate al Vertice Strategico ed agli Uffici in Staff;)
o
Analisi del sistema di attese (ai Responsabili/Coordinatori)
o
Analisi relazioni Aggiornamento Esterno
o
Piano Aziendale di implementazione Joint Commission
o
Piano Aziendale Risk Management 2012
o
Piano Aziendale in materia di Sicurezza
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
o
Piano Aziendale HPH
o
Piano Aziendale di Comunicazione
o
RAR Dirigenza e Comparto
o
Obiettivi Direttore Generale
o
Progetti AO/ASL
Analisi del sistema organizzativo attraverso il Piano di Organizzazione e di Funzionamento
Aziendale.
GLI STRUMENTI
Relativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativi sono
rappresentati da:
STRUMENTO
Interviste
strutturata
TARGET
CONDUZIONE
semi- Direttori di Dipartimento
Vertice Strategico
Responsabile
Formazione
Referente
Dipartimentale
Formazione
Scheda per analisi Responsabili e Coordinatori
Collaboratori USS Formazione
sistema di attese
di UO/Servizi/Uffici
Tutto il personale che
Questionario
bisogni
partecipa
ad
attività Collaboratori USS Formazione
formativi
formative
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
PERIODICITÀ
e
di Annuale
Annuale
Annuale (ad ogni corso
di formazione)
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Analisi dei fabbisogni
Come ogni anno è necessario prevedere una attività formativa che possa rispondere in buona
sostanza ad alcune variabili determinate dalle diverse discipline agite in ambito aziendale dal singolo o
dalla famiglia professionale, dagli obiettivi aziendali, da quelli nazionali e regionali. Ecco, dunque che
l’apporto della formazione aziendale deve contenere nella fase di programmazione tali elementi che
possano accompagnare il singolo, il gruppo e l’intera Azienda verso il raggiungimento di obiettivi
prefisati. Di seguito vengono segnalati i percorsi non definiti che si intendono perseguire per l’anno
2015.
Attività formativa legata alle Determinazioni in ordine alla Gestione del Servizio Socio
Sanitario Regionale per l'esercizio 2015
In attesa delle deliberazioni
Interviste dipartimentali_2015
dipartimentali_2015
Data
Luogo
Tipo
Informativo/decisionale
Durata prevista
Durata effettiva
10.12.2014
Lodi
1 ora
1 ora
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile di SALUTE MENTALE
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Raimondi-Guerrini-Gatti
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
1.
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI ASSUNTE
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
•
•
4.
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nella USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle
iniziative erogate
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali
•
avvio e proseguimento progetto formativo
riorganizzazione del dipartimento
•
attività di gruppi di miglioramento
•
le teoriche dell’assistenza infermieristica
•
accreditamento all’eccellenza
•
elaborazione della carta dei servizi
•
progetto Adolescenti e Psichiatria:
−
Gruppo di miglioramento per stesura
protocollo (aspetti organizzativi;
diagnostico-terapeutici ed assistenziali)
−
corsi residenziali: Pediatria/PS/SPDC+
Tutti i Resp. E Coord del Dip. Salute
mentale
Aggiornamenti in tema di riabilitazione psichiatrica
Il ruolo dei volontari nel Dipartimento
Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;
certificazione.
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Data
Luogo
Tipo
Informativo/decisionale
Durata prevista
Durata effettiva
12.12.2013
Lodi
1 ora
1 ora
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO - LABORATORIO
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Raimondi-Pittali, Cotta Ramusino, Stringa
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI
ASSUNTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
Tipo
Informativo/decisionale
1.
2.
3.
•
•
•
•
•
•
4.
5.
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nelle USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle
nuove tecnologie
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali in relazione della Procedura di Laboratorio ;
revisione dei profili di esami
gruppi di miglioramento per la determoinazione dei profili di
esami
gruppi di miglioramento per l’analisi della appropriatezza
prescrittiva
avvio i progettazioni formative per mmg
gli esami della coagulazione
Team working
Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;
certificazione.
/6/7/8
Data
Luogo
5.12.2014
Lodi
Durata prevista
Durata effettiva
1 ora
1 ora
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO - RADIOLOGIA
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Raimondi-POGGI-ORLANDI SCHIAVI
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI
ASSUNTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
•
•
•
•
•
4.
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nelle USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle
nuove tecnologie
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali in relazione della Procedura di Laboratorio ;
Appropriatezza prescrittiva : interna ed esterna
Attività interventistiche in radiologia
Attività convegnistica sulle immagini del bacino
Collaborazioni legate all’utilizzo dell’esame ecograficoi
Il rischio clinico in radiologia
5/6/7/8
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Data
Luogo
Tipo
Informativo/decisionale
Durata prevista
Durata effettiva
3.12.2014
Lodi
1 ora
1 ora
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO EMERGENZA
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Raimondi-BUVOLI-RAFFAGLIO-VILLANI
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
1.
2.
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI ASSUNTE
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
4.
5.
6.
Data
Luogo
Tipo
Informativo/decisionale
5.12.2013
Lodi
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICO
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nelle USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello
specifico tecnico-professionale
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali in relazione della gestione della emergenza
interna
Ampliamento della attività formativa sul Modello di intensità
di cura, in particolare:
Blocco operatorio (scenari nazionali/internazionali di
organizzazione)
Pronto soccorso (scenari nazionali/internazionali di
organizzazione)
Avvio della sperimentazione tra job/valutazione/dossier
formativo della Terapia sub-intensiva come proseguimento
della formazione iniziata e del pronto soccorso
Attenzione alla privacy (osservazione diretta e d intervento
formativo)
Mettere a sistema la gestione della emergenza
Collaborazione altri dipartimenti su tematiche come il Dolore
Proseguimento formazione ecografica
Attenzione all’anziano in pronto soccorso
Sensibilità alla formazione
Non legati alla formazione
/7/8
Durata prevista
Durata effettiva
1 ora
1 ora
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Raimondi-UCCI-Pozzoli-Grossi- Collemi
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
1.
2.
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI ASSUNTE
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
4.
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nelle USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello
specifico tecnico-professionale
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali in relazione della gestione della emergenza
interna
Ampliamento della attività formativa sul Modello di intensità
di cura, in particolare: MEDICINA SPECIALISTICA (CardioPneumo)
Le cure palliative non oncologiche
(cardio/pneumo/nefro/neuro)
L’assistenza domiciliare
La riabilitazione respiratoria
La cartella informatizzata UO Codogno
Gruppo di lavoro Operatori – volontari di tutti i presidi in
ambito oncologico
Gruppo di lavoro protocollo Liverpool care
Proseguimento attività per PIC
Coordinamento protocollo Dolore
Convegno cure simultanee con Cittadinanza
Team working diparti menate
Team worhing cardio/medicina Codogno
Il ritardo evitabile cardiologico e neutrologico
/5/6/7/8
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Data
12.12.2014
Luogo
Tipo
Informativo/decisionale
Lodi
Durata prevista
Durata effettiva
1 ora
1 ora
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
Raimondi-Carrera Gargantini
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO MATERNO IN FANTILE
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
1.
2.
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI ASSUNTE
3.
Data
12.12.2013
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Luogo
Lodi
Tipo
Informativo/decisionale
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nelle
0USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione degli
argomenti trattati sia in campo Ostetrico/Ginecologico che
Pediatrico
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
afferenti al Dipartimento; Unicità della produzione ed
implementazione della documentazione del Dipartimento
Proseguimento progetto:
o
Sviluppo della parte tecnico-specialistica
o
Sviluppo parte manageriale (anche corso di
laurea, uff infermieristico, risk, ecc)
o
Sviluppo della modellistica organizzativa
(tipo intensità cure/complessità
assistenziale)
Il ruolo dei volontari
Team Working (la comunicazione efficace, la gestione del
conflitto)
Assistenza al bambino critico
Il dolore pediatrico
Avvio progettazione formazione per neonatologia
La gestione delle emergenze in sala parto
PBLS
La riabilitazione del pavimento pleurico
ELPLS (IRC - formazione formatori Emergenza )
Attività formativa ASL – AO
Durata prevista
Durata effettiva
1 ora
1 ora
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Ordine del giorno
previsto
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
Raimondi-Bernocchi-Cremascoli- Cioccala
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONE
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI ASSUNTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
•
•
•
•
•
•
•
•
4.
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nella USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle
iniziative erogate
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali:
Collegamento formativa con la TIS
Convegno sulle eccellenze del Dipartimento
Corsi sull’appropriatezza prescrittiva (interna e per MMG)
Come stendere un PDTAR
l’Orto-Geriatria – Stesura protocollo
Omogeneizzare la Cartella Riabilitativa
Rieducazione Posturale
Corso miofasciale
Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;
certificazione.
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Buona la ricaduta formativa:
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Piano di Formazione Aziendale 2015
Data
Luogo
10.12.2014
Lodi
Tipo
Informativo/decisionale
Durata prevista
Durata effettiva
1 ora
1 ora
Partecipanti
Lista di distribuzione del verbale
Ordine del giorno
previsto
Raimondi-Meles-Boschiroli
ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista
ORDINE DEL
GIORNO
Intervista Responsabile DIPARTIMENTO CHIRURGICO
DF
Responsabile USS
RDF
RELATORI
INTERVENUTI
Tutti
INFORMAZIONI TRASMESSE/DECISIONI
ASSUNTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Analisi sistema di attese [4-5]
Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione
Breve analisi dei dati relativi alle attività formative
svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi
della programmazione formativa relativa al secondo
semestre.
Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito
alla manutenzione e/accrescimento delle
conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?
Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno
successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle
quali intende investire e/o incrementare?
Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti
di forza?
Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a
livello organizzativo, relazionale, tecnicoprofessionale?
Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili?
Quale formazione potrebbe esserLe utile?
Altro?
1.
2.
3.
5.
6.
7.
8.
9.
Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione
nelle USS;
Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello
specifico tecnico-professionale
Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità
della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS
Aziendali in relazione della gestione del pz chirurgico nelle
diverse specialità:
•
Proseguimento dei gruppi di miglioramento e
attivazione nelle altre U.O.
•
Progettazione attività convegnistica
/
/
/
/
SONO STATE EFFETTUATE INTERVISTE AL Direttore Dipartimento
Amministrativo e Direttore Sanitario, per entrambi è prioritaria l’identificazione di
bisogni formativi in relazione alle nuove regole del SSR
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Pi
Piano
di Formazione Aziendale 2015
risultati questionari obiettivi
formativi_2014
Restituiti 508 questionari
PRIORITÀ
Accreditamento
Argomenti
tecnico
professionali
Innovazione
tecnologica
comunicazione
e consenso
Sicurezza
del
paziente
Documenti
Gestione
dolore
75
92
77
81
83
89
77
distribuzione obiettivi formativi
Serie1
Gestione dolore
77
Documenti
89
Sicurezza del paziente
83
comunicazione e consenso
81
Innovazione tecnologica
77
Argomenti tecnico professionali
92
Accreditamento
75
In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo
avviato corsi in relazione:
Gestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliative
Corsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associati
Elaborazione/aggiornamento delle procedure
Iniziative di risk management
Iniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campo
Iniziative legate alla sicurezza dell’Operatore
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermieristica
LA TRADUZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI_2014
FORMATIVI_2014
PROGETTI AZIENDALI/ASDOSAZIENDALI/ASDOS - SI CONFERMA LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014
LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE
2
8
FORMATIVA
La progettazione delle attività formative, per essere efficace ed in grado di conseguire i risultati prefissati, deve
soddisfare due esigenze primarie:
Essere sostenibile;
Essere strutturata su misura (risultante dall’analisi dei fabbisogni formativi)
I requisiti di sostenibilità e compatibilità – che sul terreno progettuale si integrano tra loro – costituiscono un permanente
parametro di riferimento. Il requisito della sostenibilità deve infatti essere soddisfatto e a tal fine in relazione della Direttiva n.
10/2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, unitamente alle prime indicazione
delle Regole di Sistema Regione Lombardia, il budget della formazione potrà subire una riduzione. A tal fine si cercherà di
mantenere alta l’offerta formativa interna valutando di volta in volta sulla scorta delle indicazioni del Vertice Strategico e dei
Direttori di Dipartimento la possibilità di fruire dell’aggiornamento esterno. Saranno privilegiate le iniziative esterne solo se
corredate di crediti formativi unitamente ad istituti che non generano ore straordinarie.
Per la realizzazione del piano di formazione, si chiede di rende disponibile un finanziamento di euro, 165.000 che saranno
così ripartiti:
Budget Totale
155.000 Euro
Formazione Trasversale Inter-professionale
90.000 Euro
Formazione Dipartimentale
70.000 Euro
I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:
N. di professionisti afferenti
Diversificazione delle famiglie professionali
Complessità organizzativa
Attività formativa interna pregressa
Attività formativa esterna pregressa
Il budget definito è comprensivo della quota prevista dai CCNL della Dirigenza
Il budget definito è vincolante rispetto all'area, ma non nella ripartizione per U.O
Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della USS Formazione uno strumento
flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo
nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite
nei diversi progetti o che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento work
in progress.
IL RESPONSABILE
(Dott. Lucio Raimondi)
2
9
bibliografia
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
65.
66.
67.
68.
69.
70.
71.
72.
CCNL comparto sanità 1998/2001-1° CCNL CONTRATTO MEDICI 1994/97-1°
CCNL DIP. PARTE NORM. 1994/97- CCNL comparto sanità 2002/2005
DPR 348/83
D.LGS 626/94
CIRCOLARE MIN.SALUTE 05/03/02 G.U. N. 110 DEL 13/13/2002
D.LGS19/06/99 N.229
PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE 2002/2004
UNI EN ISO 9000/2000 - 9001/2000 – 9004/2000 – 19011 FEBBRAIO 2003
DELIBERA N. 1011 DEL 03/08/01 PROGETTO REFERENTE DIPARTIMENTALE DI FORMAZIONE
INTERVENTI DIRETTI AL MIGLIOR FUNZIONAMENTO DELLE AZIENDE SANITARIE LOMBARDE
MODIFICHE ALLA L.R. N. 31/97 NORME PER IL RIORDINO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E SUA INTEGRAZIONE CON LE ATTIVITA’ DEI SERVIZI SOCIALI
D.G.R. 06/08/98 N. 6/38133 ATTUAZIONE DELL’ART. 12 COMMA 3 E 4 DELLA L.R. 11/07/97 N.31 DEFINIZIONE DEI REQUISITI E INDICATORI PER L’ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE ( A SEGUITO DI
PARERE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE COMPETENTE
D. LGS 30/12/92 N. 502 RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA A FORMA DELL’ART. 1 DELLA L. 23/10/92
D.LGS 07/12/93 N. 517 TESTO AGGIORNAMENTO DEL D. LGS 30/12/92 N. 502 RECANTE: RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA, A NORMA DELL’ART. 1 DELLA LEGGE 23/10/92 N. 421
LINEE GUIDA (NAZ.) DEL 05/08/99 SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO DIFESA DAGLI AGENTI CANCEROGENI
DM.M. COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA
DM.M. SUI CONTRIBUTI DA PAGARE PER SVOLGERE ATTIVITA’ ECM
CIRCOLARE 05/03/2002 M. DIRP. 3/AG/448 PROGRAMMA NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA ECM CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE
AUTONOME DI BOLZANO E TRENTO – ACCORDO 20/12/2001
ECM CIRC. D.O.R.O./SEGR. 37 OGGETTO: ECM FORMAZIONE CONTINUA
D.M. 10/03/98 CORSI DI FORMAZIONE PER I LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI LUGHI DI LAVORO
ACCORDO STATO REGIONI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE SENZA DOLORE PROVVEDIMENTO 7/24/5/01
DELIB. N. 282 DEL 06/06/02 PROVVEDIMENTO 24/05/01 DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO, ACCORDO TRA
IL MINISTERO DELLA SANITA’, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME SUL DOCUMENTO DI LINEE GUIDA INERENTI IL PROGETTO “OSPEDALE SENZA DOLORE” ADEMPIMENTI CONSEGUENTI
LEGGE 31/12/96 N. 675 TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
D. LGS. 155 DEL 26/05/97 HACCP
LEGGE 05/06/90 N. 135 PROGRAMMA DI INTERVENTI URGENTI PER LA PREVENZIONE E AL LOTTA CONTRO L’AIDS
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO 2002/2005
PIANO SANITARIO NAZIONALE 2003/2005
DECRETO LEGISLATIVO 30/06/03 N. 196 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
PRIVACY – CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – CODICE PRIVACY
DELIBERA N.18576 SEDUTA DEL 05/08/2004
PROGRAMMA TRIENNALE PER L’IMPLEMENTAZIONE DI VALUTAZIONE DELLE AZIENDE SANITARIE ACCREDITATE E DEL MANAGEMENT DELLE AZIENDE SANITARIE PUBBLICHE
DELIBERA N. 172 DEL 23/02/2005 “ DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA UNITA’ OPERATIVA SEMPLICE USS FORMAZIONE”
DELIBERA N.VII/20767 DEL 16.02.2005 “DETERMINAZIONI IN MERITO AL PROGETTO OPERATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(CPD) ED AGLI
OBIETTIVI FORMATIVI DI INTERESSE REGIONALE
DECRETO N. 16760 DEL 16.11.2005 “ACCREDITAMENTO PROVIDER ECM-CPD (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO) DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA
DI LODI.
DELIBERAZIONE N° VIII/001375 DEL 14.12.2005 “DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO REGIONALE PER L’ESERCIZIO 2006”
DELIBERAZIONE N° VIII/001525 DEL 22.12.2005 “DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI DI INTERESSE REGIONALE E DEI RISULTATI ATTESI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE PER L’ANNO
2006, NONCHE’ DELLA MODALITA’ DI VERIFICA DEL LORO RAGGIUNGIMENTO
LEGGE 23.12.2005 N. 266 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2006)
DECRETO N. 53 DEL 03.01.2006 “EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): SPECIFICAZIONI OPERATIVE ANNUALITA’ 2005 E IMPOSTAZIONI 2006
DELIBERA GIUNTA REGIONALE N.8/2372 DEL 12.04.2006 DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM/CPD (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO
PROFESSIONALE CONTINUO) ANNO 2006-I° PROVVEDIMENTO
PIANO SANITARIO NAZIONALE 2005/2008
DECRETO USS GENERALE SANITA’ N.5728 DEL 24.05.2006- EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA, SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): ATTESTATO PER LA FORMAZIONE SUL CAMPO 2005.
CIRCOLARE N° 22/SAN: INDICAZIONI E MODALITA’ OPERATIVE PER LA TRASMISSIONE INFORMATICA DEL TRACCIATO RECORD RELATIVO ALL’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
DECRETO USS GENERALE SANITA’ N. 7606 DEL 03/07/2006 EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA, SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): ATTESTATO PER ATTIVITA’ DI FORMAZIONE A DISTANZA
E DI AUTOFORMAZIONE
BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 27-12-2006: LINEE GUIDA IN MATERIA DI ISTITUZIONE, ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI COMITATI ETICI
GIUNTA REGIONALE USS SANITA’ PROT. H1.2007.0001584: INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE DEI PIANI DI FORMAZIONE AZIENDALI 2007
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO- N. 2709 DEL 14 .12.2006: PROROGA DEL REGIME SPERIMENTALE DEL
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA
DECRETO USS GENERALE SANITA’ N. 344 DEL 18.01.2007: SPECIFICHE OPERATIVE ANNUALITA’ 2007
CONFERIMENTO ALL’I.R.E.F.-“ISTITUTO REGIONALE LOMBARDO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE” DELL’INCARICO PER LA PROGETTAZIONE, IL COORDINAMENTO E
LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE-ANNO 2007
DELIBERAZIONE N. VIII/4576 DEL 18.04.2007- DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM-CPD(EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE
CONTINUO)-ANNO 2007-(DI CONCERTO CON ASSESSORE ABELLI)
DELIBERAZIONE N. 605 OGGETTO: DIPARTIMENTI AZIENDALI. ULTERIORI DENOMINAZIONI IN MERITO AL P.O.A.
DELIBERAZIONE N. 142 DEL 09.02.2007 OGGETTO: CONFERIMENTO INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA AI SENSI DEGLI ART. 20 E 21 DEL C.C.N.L. 7 APRILE 1999:”COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL
SETTORE FORMAZIONE”
PIANO DI EMERGENZA INTERNO IN CASO DI INCENDIO-DLGS 19 SETTEMBRE 1994 N.626 E DM 10 MARZO 1998
DELIBERAZIONE N. 453 DEL 15.05.2007 OGGETTO: MODIFICHE AL PIANO DI FUNZIONAMENTO AZIENDALE E NOMINA DEI DIRETTORI DI DIPARTIMENTO
DELIBERAZIONE N.VIII/005010 DEL 26.06.07 OGGETTO: PROGRAMMAZIONE REGIONALE DEI CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL PERSONALE CHE OPERA NEI REPARTI DI
MALATTIE INFETTIVE O IMPEGNATI NELL’ASSISTENZA AI CASI DI AIDS AI SENSI DELLA L.N. 135/1990-ANNO FORMATIVO 2007
ATTI N. 168/C5R DEL 1 AGOSTO 2007: ACCORDO, AI SENSI DELL’ARTICOLO 4 DEL D.LGS 28 AGOSTO 1997, N. 281, TRA IL GOVERNO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO,
CONCERNENTE “RIORDINO DEL SISTEMA DI FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA”
DELIB. N.1 DEL 2 GENNAIO 2008 OGGETTO:PRESA D’ATTO DELLA NOMINA DEL DR. ROSSI GIUSEPPE QUALE DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
DELIBERAZIONE N.1219 DEL 21 DICEMBRE 2007 OGGETTO: PROGRAMMI DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE PER L’ANNO 2008
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL 26 OTTOBRE 1972, N. 642- DISCIPLINA DELL’IMPOSTA DI BOLLO
BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 18 MARZO 2008-1° SUPPLEMENTO STRAORDINARIO:APPROVAZIONE DEI REQUISITI E DELLE MODALITA’ OPERATIVE PER LA RICHIESTA DI ACCREDITAMENTO
DEGLI OPERATORI PUBBLICI E PRIVATI ALLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 3 APRILE 2008-2° SUPPLEMENTO STRAORDINARIO:LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER LA NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81: ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 1 DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 123, IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
DECRETO LEGISLATIVO 25 GIUGNO 2008, N. 112: DISPOSIZIONI URGENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LA SEMPLIFICAZIONE, LA COMPETITIVITA’, LA STABILIZZAZIONE DELLA FINANZIARIA PUBBLICA E LA
PEREQUAZIONE TRIBUTARIA
DOCUMENTI BUONE PRASSI FORMAZIONE REGIONE LOMBARDIA
Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2013
3
0
Allegato
U.S.S. Formazione
E Corso di Laurea in Infermieristica
Dr. Lucio Raimondi
Tel. 0371.372958
Fax. 0371.372987
[email protected]
Progetto conciliazione
SCHEDA TECNICA PROPOSTA PROGETTUALE
PARTE I: IL SOGGETTO PROPONENTE
1
Denominazione del soggetto giuridico proponente: AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
Indirizzo sede legale dell’ente: VIA FISSIRAGA, 15 – 26900 LODI
(via, n., CAP, città)
Codice fiscale
03426440966
Telefono:
0371.371
Partita IVA 03426440966
Fax 0371.373438
e-mail: [email protected]
Sito web: www.ao.lodi.it
2
Legale rappresentante del soggetto proponente
Cognome: ROSSI
Nome: GIUSEPPE
Indirizzo: VIA FISSIRAGA, 15
Telefono: 0371.376401
E-mail: [email protected]
3
Responsabile dell'attuazione del progetto
Cognome: RAIMONDI
Nome: LUCIO
Indirizzo: VIA SERRAVALLE, 5
3
1
CAP: 26900
Città: LODI
Provincia: LO
Telefono: 0371.372980
Fax: 0371.372987
e-mail: [email protected]
Titolo di studio: LAUREA MAGISTRALE SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE
Professione: DIRIGENTE – RESPONSABILE USS FORMAZIONE E CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
4
Altre proposte progettuali
Il soggetto proponente fa parte di altre Alleanze che hanno presentato proposte progettuali relativamente al presente
avviso?
X No
Sì (specificare quali progetti)
_______________________________________________________________________________________
PARTE II: L'ALLEANZA LOCALE
(riportare i Soggetti che partecipano alla proposta progettuale in qualità di partner, compilando una riga
per ogni soggetto coinvolto e indicare per ciascuno il/i ruolo/i svolto/i nell’ambito della presente proposta progettuale)
5
N.ro
Componenti dell'Alleanza
Denominazione
completa del Soggetto partner
(se trattasi di Ente pubblico, specificare
anche l’Ufficio o il servizio coinvolto)
Ruolo
di
progetta
zione
Ruolo
di
coordin
amento
AO DI LODI
/_ /
Ruolo
di
verifica
Note
(tipologia
ente*)
/_ _/
/_ _/
1
/ /
/__/
/__/
1
/_ _/
/__/
/__/
1
/_ _/
/__/
/__/
1
UFFICIO DI PIANO
/__/
/__/
/_ _/
1
UNIVERSITA’ CATTOLICA
/_ _/
/__/
/__/
2
ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE
/ /
/__/
/ /
3
ASL LODI
ASP SANTA CHIARA – LODI
PROVINCIA DI LODI
Ruolo
di
realizzazi
one
/__/
* legenda:
1) soggetto pubblico, 2) soggetto privato profit, 3) soggetto privato no profit, 4 ) MPMI o Grande impresa 5) altro (specificare)
N.B.: per ciascun partner indicato nel quadro 5 allegare la scheda partnership compilata (All. B.1.2)
Caratteristiche dell’Alleanza
5.1 L'alleanza intende costituirsi con una modalità:
3
2
X
□
Aperta
Chiusa
Note ______________________________________________________________________________________________
5.2 L'alleanza si configura in collegamento alla programmazione zonale:
X
□
Sì
No
5.3 Se sì, indicare con quale modalità:
□
X
□
presenza dell'Ufficio di Piano nell'Alleanza (partnership)
presentazione lettera dell’Ufficio di Piano di condivisione degli obiettivi della proposta progettuale
altre (specificare)
6
Valore aggiunto messo in campo dai Soggetti componenti la partnership
Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, coSoggetto Capofila
finanziamento
Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, coProvincia di Lodi
finanziamento
Asp Santa Chiara
Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, cofinanziamento
Asl di Lodi
Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, cofinanziamento
Piano di Zona
Forum delle
Associazioni familiari
Conoscenza e permeabilità nel territorio
Aval lodigiana
Cooperativa
Emmanuele
Università Cattolica
Attività di ricerca scientifica e formazione sulle tematiche inerenti la partecipazione volontaria nelle
fasi avanzate di vita e la promozione di iniziative volte a favorire la solidarietà tra le generazioni e la
conciliazione famiglia - lavoro.
Descrivere, per ciascun componente l’alleanza, il valore aggiunto messo in campo per il raggiungimento dei risultati che si
intendono realizzare attraverso la proposta progettuale presentata (co-finanziamento, competenze, relazioni, capacità di
fund raising, etc.)
PARTE III: LA PROPOSTA PROGETTUALE
7
Titolo della proposta progettuale
L’INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA “FAMILY FRIENDLY ORIENTED”
8
X
□
Note:
Continuazione/sviluppo di sperimentazioni poste in essere sul territorio nel biennio 2011-2013 ed
identificate come buone prassi rivolte a cittadini, famiglie e lavoratori
SI
NO
3
3
9
X
Area/e di intervento cui si riferisce la proposta progettuale (barrare la/le area/e di interesse):
a) Concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio educativi per l’infanzia
□ b) Concessione di incentivi diretti per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei
lavoratori/trici e delle famiglie
□ c) Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)
X d) Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter
o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale): PRONTO NONNO
X e) Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità /
parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri
X f) Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di
conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie
X g) Aggiornamento e orientamento per favorire l’occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia-lavoro
10
Beneficiari finali della proposta progettuale
Tipologia target
Valore previsionale
(stima)
Famiglie/persone con esigenze di conciliazione
X lavoratori con figli da 0 a 3 anni
X lavoratori con figli da 3 a 5 anni
X lavoratori con figli da 6 a 13 anni
X lavoratori con figli da 14 a 17 anni
X lavoratori con familiari anziani e/o disabili
altre esigenze (specificare)
Note
La proposta progettuale
Il 50% dei dipendenti
delle aziende pubbliche è in continuità e migliora
la sperimentazione
preposte alla cura.
“Conciliare il lavoro di
cura con la cura della
famiglia” prevista dal
precedente Piano di
Lavoro territoriale.
Lavoratori dipendenti di MPMI
lavoratori con figli da 0 a 3 anni
lavoratori con figli da 3 a 5 anni
lavoratori con figli da 6 a 13 anni
lavoratori con figli da 14 a 17 anni
lavoratori con familiari anziani e/o disabili
altre esigenze (specificare)
Piano territoriale per la
conciliazione 2014-2015
Il 50% dei dipendenti
delle aziende pubbliche
Grandi Imprese: AO
preposte alla cura.
della Provincia di Lodi,
Asp Santa Chiara, Asl di
Lodi
Lavoratori dipendenti di Grandi Imprese
X lavoratori con figli da 0 a 3 anni
X lavoratori con figli da 3 a 5 anni
X lavoratori con figli da 6 a 13 anni
X lavoratori con figli da 14 a 17 anni
X lavoratori con familiari anziani e/o disabili
altre esigenze (specificare)
La proposta progettuale
è in continuità e migliora
Il 35% dei dipendenti
delle aziende pubbliche la sperimentazione
“Conciliare il lavoro di
preposte alla cura.
cura con la cura della
famiglia” prevista dal
precedente Piano di
Lavoro territoriale.
Buone prassi 2011 - 2013
lavoratori con figli da 0 a 3 anni
lavoratori con figli da 3 a 5 anni
lavoratori con figli da 6 a 13 anni
lavoratori con figli da 14 a 17 anni
lavoratori con familiari anziani e/o disabili
altre esigenze (specificare)
3
4
Imprese
MPMI (specificare)
Grandi Imprese (specificare)
11
Ambito/i distrettuale/i su cui insiste la proposta progettuale (barrare):
X distretto di Lodi
X distretto del Basso Lodigiano
□ distretto di Sant'Angelo Lodigiano
12
Durata del progetto
Data prevista di inizio progetto ___LUGLIO 2014___________________
Data prevista di fine progetto _____GENNAIO 2016__________________
13
Analisi e descrizione del contesto specifico e rilevazione dettagliata dei bisogni/problemi territoriali ai quali
si intende rispondere con la proposta progettuale (indicare fonti anche allegando documentazione utilizzata)
Dal 2011 le aziende partner sono impegnate nella mappatura del fenomeno di conciliazione famiglia lavoro e
conseguentemente avviare l’attività di sensibilizzazione attraverso la formazione di interlocutori privilegiati impattanti sulle
politiche family friendly unitamente all’avvio di sperimentazioni che nel tempo sono andate a regime. A tal fine si allegano le
diverse ricerche effettuate e le rendicontazioni del progetto precedente.
Dagli stessi documenti si evincono quali elementi prendere in considerazione per l’avvio di nuove progettualità come quella
proposta.
In particolare la recente ricerca condotta dall’Osservatorio sulla Famiglia della Provincia di Lodi suggerisce alcune aree di
intervento:
Area Famiglia e cura delle relazioni
Area Famiglia ed educazione
Area Famiglia e risorse
Area Famiglia ed ambiente
Per tutte queste aree il progetto vuole intervenire con azioni di miglioramento nelle aziende aderenti
14
Descrizione degli obiettivi che la proposta progettuale si propone di raggiungere in relazione al bisogno
territoriale sopra descritto
3
5
IL FLEXY MANAGEMENT – LA FLESSIBILITÀ DELL’ORGANZZAZIONE IN AMBITO WORK LIFE BALANCE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Flessibilità in entrata / uscita (1 ora) per giornalieri e lavoratori d’ufficio
Flessibilità nella gestione delle ferie programmate
Part time orizzontale e verticale (applicato in forme diverse)
Flessibilità per coniugi turnisti
Possibilità di cambio turno con colleghi nel rispetto delle 11 ore di riposo tra 2 turni
Opportunità di telelavoro [ASL Lodi]
Permessi retribuiti (giornalieri o ad ore)
Applicazione Legge 104: 3 giorni/mese oppure 8 ore programmate con l’organizzazione (flessibilità sul modo di utilizzo)
Banca delle ore [Provincia di Lodi] e recupero ore [ASL Lodi e A.O.]
PLM MANAGEMENT – LA GESTIONE DELLA MATERNITÀ E DELLE LUNGHE ASSENZE
•
•
•
•
•
•
Angolo del dipendente sul sito aziendale
Modulistica per i dipendenti sul sito aziendale
La presenza del servizio farmacia / accoglienza (anche rispetto alla Doppia Conciliazione)
Convenzioni con i Centri Estivi per i minori, figli di dipendenti (negli A.A. 2012 e 2013)
Apertura di alcune U.O. per periodi più lunghi
Orari continuati
WELFARE AZIENDALE – I SERVIZI DELL’ORGANIZZAZIONE PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
15
Avvio del progetto “GENITORIALITÀ CONDIVISA” nuovi Nonni per nuovi Nipoti e non solo – Laboratori ed interventi
“intergenerazionali, nonni genitori e figli per conciliare i tempi delle famiglie anche interculturali
Sostegno per la realizzazione di attività formative in materia di Conciliazione
Famiglia Lavoro in sinergia con ASL Lodi e ASP S. Chiara [Accordo Territoriale
11.07.12] avente quali destinatari i Responsabili, i Dirigenti ed i Coordinatori;
Servizio di counseling ed orientamento sul tema dell’anziano;
Centro Estivi con accesso a tariffa agevolata [A.O. Lodi – ASL Lodi – ASP S. Chiara];
Contributo di € 30/40 a settimana per ciascun figlio frequentante il Centro estivo,
per ogni settimana frequentata;
Servizio di lavanderia con prezzi agevolati e sede aziendale;
Servizio di Centro Diurno per anziani, con accesso a tariffa agevolata;
Corsi di ginnastica dolce, a prezzi ed orari agevolati;
Angolo del dipendente, con la messa a disposizione di CUD, cedolino, timbrature,
informative varie, curriculum vitae e crediti;
Telelavoro;
Sportello per cittadini di “orientamento e fragilità”;
Servizio di parcheggio in convenzione, per fascia diurna e notturna.
Attivazione della Formazione a distanza per corsi di formazione finalizzata alla fruibilità sia dentro che fuori orario di
servizio
Illustrazione delle strategie/modalità con cui l'Alleanza intende procedere per il raggiungimento degli
obiettivi individuati
3
6
IL FLEXY MANAGEMENT – LA FLESSIBILITÀ DELL’ORGANZZAZIONE IN AMBITO WORK LIFE BALANCE
•
•
•
Costruzione di un regolamento aziendale sulle opportunità di flessibilità organizzativa, sulla normativa nazionale e sui
contratti della P.A.
Valorizzazione delle buone pratiche già esistenti
Rendere noto il regolamento a tutti i dipendenti
PLM MANAGEMENT – LA GESTIONE DELLA MATERNITÀ E DELLE LUNGHE ASSENZE
•
•
•
•
Tradurre in procedura le buone prassi aziendali di: assegnazione della madre lavoratrice ad U.O. idonea
Identificare o formalizzare il ruolo/referente della Conciliazione Famiglia Lavoro
Potenziare l’Angolo del dipendente, rendendolo inter-settoriale ed utilizzandolo come spazio di indagine con questionari /
interviste
Preparare un’indagine sui bisogni di servizi di supporto, come babysitting in convenzione, assistenti familiari, ecc… tramite
un questionario pubblicabile e somministrabile attraverso l’Angolo del dipendente sul sito aziendale
WELFARE AZIENDALE – I SERVIZI DELL’ORGANIZZAZIONE PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
16
Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione
Potenziare le attività già esistenti
Avviare le attività legate ai nuovi servizi offerti (pronto nonno)
Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti
Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione
Potenziare le attività già esistenti
Avviare le nuove attività legate ai nuovi servizi offerti
Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti complessivamente dal territorio a cura dell’UFFICIO DI
PIANO
Realizzazione del progetto “Genitorialità condivisa” in collaborazione con le organizzazioni del Terzo Settore a Lodi e
Casalpusterlengo.
Descrizione delle fasi del progetto
Il progetto mette a regime le iniziative che nel tempo si sono avviate sia n termini formativi che di concrete azioni di
conciliazione. In particolare l’aspetto innovativo è la considerazione dei tre grandi cicli di vita e dei servizi collegati:
• L’infanzia: avvio e continuità dei contributi per i centri estivi e la messa in rete dei servizi di affico (asilo, materna,
babysitter, ecc)
• Lavoratrice: gestione della maternità e lunghe assenze
• Active ageing: progetto pronto nonno collocato presso le sedi di Aval/Acli e Società Cooperativa Emmanuele nelle
rispettive sedi di Lodi e Casalpusterlengo, centri diurni
Il progetto si prefigge di aumentare l’offerta culturale e dei servizi attraverso la produzione (anche informatica) dei “prodotti di
conciliazione” che più si avvicinano alle aziende aderenti.
In particolare:
A. Messa in sinergia di quanto già in essere per le aree organizzative di riferimento:
a. Il flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance
b. PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze
c. Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro – voucher per centri
estivi ed altri servizi family friendly
B. Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro
C. Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale
3
7
17
Obiettivo
Il flexy management – la
flessibilità dell’organizzazione
in ambito work life balance
Per ciascun obiettivo indicare azioni previste, soggetti coinvolti, destinatari, risultati attesi ed indicatori (coerenti e misurabili)
Azioni
(riferire le stesse alle aree
intervento quadro 9)
Soggetti
coinvolti
(capofila e/o
partner)
Azienda
Ospedaliera
Lodi
ASL lodi
ASP Santa
Sostegno alle imprese che
Chiara
introducono nuove modalità di
lavoro family friendly (es.: flessibilità Provincia di
Lodi
oraria)
Associazioni di
Volontariato e
Altri Enti
Destinatari
Personale
della
Aziende/Enti
Risultati attesi
Indicatori
Costruzione di un regolamento aziendale
sulle
opportunità
di
flessibilità
Regolamento redatto
organizzativa, sulla normativa nazionale e
sui contratti della P.A.
Valorizzazione delle buone pratiche già Elenco e diffusione
esistenti
buone prassi
Rendere noto il regolamento a tutti i
Regolamento diffuso
dipendenti
Tradurre in procedura le buone prassi
Elaborazione bozza
aziendali di: assegnazione della madre
di procedura
lavoratrice ad U.O. idonea
PLM management – la
gestione della maternità e
delle lunghe assenze
Welfare aziendale – i servizi
dell’organizzazione per la
conciliazione famiglia lavoro
Sostegno per la promozione di
azioni volte a favorire i piani
personalizzati di congedo di
maternità-paternità / parentali alle
lavoratrici madri/lavoratori padri
Sostegno alle imprese che
introducono nuovi interventi di
welfare aziendale e interaziendale
Azienda
Ospedaliera
Lodi
ASL lodi
ASP Santa
Chiara
Associazioni di
Volontariato e
Altri Enti
Azienda
Ospedaliera
Lodi
Personale
della
Aziende/Enti
Personale
della
Aziende/Enti
38
Identificare o formalizzare il
ruolo/referente della Conciliazione
Famiglia Lavoro
Referente identificato
Potenziare l’Angolo del dipendente,
rendendolo inter-settoriale ed utilizzandolo
come spazio di indagine con questionari /
interviste
Angolo del
dipendente
potenziato con nuove
funzionalità
Preparare un’indagine sui bisogni di
servizi di supporto, come baby sitting in
convenzione, assistenti familiari, ecc…
tramite un questionario pubblicabile e
somministrabile attraverso l’Angolo del
dipendente sul sito aziendale
Indagine effettuata
Progettare l’attività formativa ad hoc per il
referente di conciliazione
Progettazione ed
erogazione corso di
formazione
(es. trasporto, baby sitter o badante
di emergenza, micronido aziendale
o interaziendale)
ASL lodi
ASP Santa
Chiara
Associazioni di
Volontariato e
Altri Enti
Azienda
Ospedaliera
Lodi
Avvio della formazione per la
Sostegno alle imprese che
ASL lodi
definizione di figure chiave
introducono nuove modalità di
ASP Santa
aziendali di conciliazione
lavoro family friendly (es.: flessibilità
Chiara
famiglia-lavoro
oraria)
Associazioni di
Volontariato e
Altri Enti
Azienda
Ospedaliera
Sostegno alle imprese che
Lodi
Avvio della formazione di
introducono nuovi interventi di
ASL lodi
laboratori intergenerazionali
welfare aziendale e interaziendale
ASP Santa
anche legata alla componente
(es. trasporto, baby sitter o badante
Chiara
emergente interculturale
di emergenza, micronido aziendale
Associazioni di
o interaziendale)
Volontariato e
Altri Enti
39
Potenziare le attività già esistenti
Avviare le nuove attività legate ai nuovi
servizi offerti
Come indicato nel
quadro 14
Elaborazione di un catalogo anche
informatizzato dei servizi offerti
Catalogo elaborato
Stesura del progetto “Genitorialità
condivisa”
Progetto steso
Personale
della
Aziende/Enti
Formazione Referente di conciliazione
family friendly
Elenco dei referenti
Personale
della
Aziende/Enti
Stesura ed avvio di una sperimentazione
del progetto
Sperimentazione
avviata e valutata
CRONOPROGRAMMA
17 18
ANNO 2014
Fasi
Azioni
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance
A
B
C
PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze
Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia
lavoro
Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di
conciliazione famiglia-lavoro
Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla
componente emergente interculturale
CRONOPROGRAMMA
18.1
ANNO 2015
Fasi
Azioni
GEN
flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance
A
PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze
B
C
Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia
lavoro
Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di
conciliazione famiglia-lavoro
Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla
componente emergente interculturale
40
FEB
MAR
CRONOPROGRAMMA
18.2
ANNO 2016
Fasi
Azioni
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance
A
PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze
Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia
lavoro
Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di
conciliazione famiglia-lavoro
Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla
componente emergente interculturale
B
C
19
Sostenibilità nel tempo delle azioni previste dalla proposta progettuale
Descrizione di eventuali azioni capaci di promuovere risorse a sostegno del consolidamento del progetto anche una volta concluso
Portare a sistema le iniziative anche con deliberazioni aziendali
20
21
Strumenti di valutazione, di coordinamento e di monitoraggio
Descrizione delle modalità di monitoraggio e di valutazione previste, specificando gli strumenti che si prevede di utilizzare
Verifica anche attraverso soggetti terzi dello stato di avanzamento
Ipotesi di sviluppo del progetto in caso di attribuzione premialità o in presenza di ulteriori fondi (azioni aggiuntive per la seconda annualità di
realizzazione del progetto o ampliamento target)
Potenziamento del progetta sulla Genitorialità condivisa
41
DIC
PARTE IV: I COSTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
Descrizione delle spese che si prevede di sostenere per la realizzazione della proposta progettuale e che andranno rendicontate a conclusione del progetto.
I costi si espongono comprensivi di IVA e degli oneri fiscali
22
22.1
COSTI DEL PERSONALE RETRIBUITO
(compilare una riga per ciascuna persona che si prevede di impegnare nel progetto)
PERSONALE - ENTE CAPOFILA
PERSONALE INTERNO
Figura professionale
Responsabile
Collaboratore
Ruolo nel progetto
coordinatore
Coadiutore
Numero ore previsto
50
15
Costo orario
Costo Totale per figura professionale
30
1.500
25
375
TOTALE (A)1.875 €
PERSONALE ESTERNO
Figura professionale
Formatore
Ruolo nel progetto
Docente
Numero ore previsto
40
Costo orario
35
Costo Totale per figura professionale
1.400
TOTALE (B) 1.400 €
22.2
PERSONALE - ENTI PARTNER
PERSONALE INTERNO
Professione ed Ente di
appartenenza
Operatore psicosociale –
Asp Santa Chiara
Funzionario/operatore
Politiche sociali- Provincia
di Lodi
Funzionari - Asl di Lodi
Ricercatore - Università
Cattolica
Operatori sportelli di
conciliazione – Aval
Lodigiana
Ruolo nel progetto
Numero ore previsto
Costo orario
Costo Totale per figura professionale
30
25
750
100
25
2.500
10
25
250
10
40
400
40
25
1.000
42
Operatori sportelli
conciliazione –
Cooperativa Emmanuele
40
25
1.000
TOTALE (C) 6.150 €
PERSONALE ESTERNO
Professione
Docente
Ruolo nel progetto
Formazione
Numero ore previsto
100
Costo orario
Costo Totale per figura professionale
30
3.000
TOTALE (D) 3.000 €
43
23
STIMA DEL VALORE DEL LAVORO VOLONTARIO
Professione ed Ente
di appartenenza
N. ore previste
Stima valore orario
Volontari
associazionismo
familiare (forum delle
associazioni familiari)
80
20 €
1600 €
Volontari sportello
Aval lodigiana
200
20 €
4000 €
TOTALE
Fonte tariffaria per la
stima del valore
orario
Ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali,
costo orario
lavoratrici/lavoratori
delle cooperative sociali
Ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali,
costo orario
lavoratrici/lavoratori
delle cooperative sociali
Costo totale
(E) 5.600€
24
SPESE DIRETTE AI DESTINATARI (si fa riferimento alla concessione di incentivi alle persone e alle imprese per
le attività di cui al quadro 9)
N.ro destinatari
Costo previsto
Tipologie di spesa - descrizione
previsti
2.000€
a) Concessione di incentivi alle persone per il ricorso 20 famiglie
a servizi di cura e a servizi socio educativi per
l’infanzia: CENTRI ESTIVI, VOUCHER
d) Sostegno alle imprese che introducono nuovi
interventi di welfare aziendale e interaziendale (es.
trasporto, baby sitter o badante di emergenza,
micronido aziendale o interaziendale): PRONTO
NONNO, RIENTRO MATERNITA’ FLESSIBILITA’
ECC.
e) Sostegno per la promozione di azioni volte a
favorire i piani personalizzati di congedo di maternitàpaternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori
padri
f) Concessione di incentivi diretti alle persone e alle
imprese per attività sperimentali che rispondano ad
esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle
famiglie: PRONTO NONNO
g) Aggiornamento e orientamento per favorire
l’occupazione nei servizi legati alla conciliazione
famiglia-lavoro
3.000 dipendenti di
aziende preposte alla
cura.
4.000€
3.000 dipendenti di
aziende preposte alla
cura.
2.000€
dipendenti di aziende
preposte alla cura
4.000€
Altri
lavoratori/Cittadinanza
3.600€
TOTALE (F) 15.600€
25
SPESE DI GESTIONE - MAX 5% del costo complessivo del progetto
(escluse spese per interventi strutturali, di ammortamento mutui e manutenzione straordinaria)
Costo previsto
Descrizione
Utenze, sedi sportelli, telefonia
1.000 €
TOTALE (G) 1.000€
26
SPESE DI COMUNICAZIONE - MAX 3% del costo complessivo del progetto
44
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermierist
Costo previsto
Descrizione
Materiali divulgativi
750 €
TOTALE (H) 500 €
27
COSTO DELLE ATTREZZATURE
Costo previsto
Descrizione
Strumentazioni, cancelleria, ecc.
375 €
TOTALE
28
(I)
375 €
ALTRE SPESE
Descrizione
Costo previsto
TOTALE (L)
PARTE V: COSTI COMPLESSIVI E FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA PROPOSTA
PROGETTUALE
Riportare i costi complessivi previsti per la realizzazione della proposta progettuale
29
COSTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
Voci di spesa
€
(A)+(B)
(C)+(D)
(E)
(F)
(G)
(H)
(I)
(L)
Personale retribuito ente capofila
Personale retribuito enti partner
Personale volontario
Spese dirette ai destinatari
Spese di gestione
Spese di comunicazione
Costo delle attrezzature
Altre spese
COSTO COMPLESSIVO
(O) 35.500
A cofinanziamento
1.000€
2.700€
2.000€
4.000€
400€
100€
300€
A contributo
2.275€
6.200€
3.600€
11.600€
600€
650€
75€
(M) 10.500€
(N) 25.000€
N.B.:
- il contributo richiesto (N) non può superare il 70% del costo complessivo del progetto;
- il cofinanziamento minimo è pari al 30% del costo complessivo del progetto e può esprimersi
tramite risorse economiche e/o valorizzazioni (ore lavoro di personale, di volontariato, attrezzature,
attività gestionale, attività di comunicazione, altro).
29.1 Indicare la percentuale di cofinanziamento assicurata dall’Alleanza rispetto al costo complessivo
del progetto:
_____30%
(min. 30%)
Finanziamento ottenuto, 24.400 €
45
U.S.S. Formazione
e Corso di Laurea in Infermierist