PALADINO Disegni omerici Palazzo Sforza Cesarini, Genzano 20 giugno - 28 settembre 2014 Sotto il patrocinio di Presidente Nicola Zingaretti Mostra a cura di Flavio Arensi Iniziativa Studio Paladino Pompeo Capitanio Maurizio Lanzetta Catalogo e testi di Flavio Arensi Coordinamento Istituzionale Antonella Iuliano Comunicazione Marta Paini Carlo Ghielmetti Comune di Genzano Sindaco Flavio Gabbarini Assessore alle Sviluppo locale e beni culturali Virginio Melaranci Ufficio stampa Ilaria Proietti Marta Rossi Allestimento Rita Pacetti Antonella Tittoni Assicurazioni Logo Assicurazione In Più Broker Ringraziamenti Un sentito ringraziamento a Mimmo Paladino che con grande disponibilità e generosità ha reso possibile questo straordinario viaggio omerico. A tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione di questa iniziativa e che credono nella valorizzazione culturale del nostro paese. A Imma Paladino, Luca Melloni, Matteo Liguigli, Giorgia Santoro per il sostegno e agli amici di Genzano per il grande lavoro fatto, lo Staff del Sindaco e l’Ufficio Istituzione. A Pasquale Palmieri e Peppe Avallone. Ad Adriane de Sellier e alla sua casa editrice. Questa mostra è dedicata a Franco Piavoli e al suo cinema emozionante. Le citazioni tratte dall’Iliade e dall’Odissea sono nella traduzione di Vincenzo Monti e Ippolito Pindemonte. Crediti © Città di Genzano di Roma © Mimmo Paladino, by Siae 2014 © Pasquale Palmieri, Benevento © Peppe Avallone, Napoli © Flavio Arensi, Milano www.comune.genzanodiroma.roma.it. Trasporti Col sostegno di Presidente dell’Istituzione per il Servizio delle attività Culturali, Ricreative e Sportive Ivano Gianiorio Liguigli FAS G enzano è onorata di ospitare all’interno del Palazzo Sforza Cesarini, il palazzo ducale della città, l’esposizione delle opere di un artista di grande fama qual è Paladino. La mostra si inserisce a pieno nell’ambito del percorso di valorizzazione turistica del territorio e del patrimonio museale e monumentale intrapreso da questa Amministrazione comunale con l’Assessorato ai beni culturali e l’Istituzione per il Servizio delle attività Culturali, Ricreative e Sportive che stanno seguendo da vicino l’organizzazione di questa iniziativa. Mimmo Paladino, pittore, incisore e scultore, tra i più affermati rappresentanti del movimento della Transavanguardia, movimento fondato da Achille Bonito Oliva nel 1980 che individua un ritorno alla pittura dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni settanta, è un artista versatile e di grande fama mondiale (le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York), e rappresenta per il Comune di Genzano di Roma e per l’intero comprensorio dei Castelli Romani un’importante opportunità a livello culturale, turistico ed economico. La mostra si terrà all’interno del Palazzo Sforza Cesarini, il monumento più significativo della città, non soltanto per i valori architettonici di cui è testimone e che presentano non pochi motivi di interesse per la storia dell’architettura del settecento romano, ma anche perché ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo centro urbano dei Castelli Romani. Ed è proprio sul palazzo storico che l’Amministrazione comunale di Genzano ha operato e sta operando, promuovendo una serie di iniziative di alto livello al fine di costruire un vero e proprio percorso di promozione culturale e di rilancio complessivo della città. FLAVIO GABBARINI Sindaco di Genzano Sommario 11 Enciclopedia omerica FLAVIO ARENSI 17 L’Iliade 69 L’Odissea 145 La vita di Mimmo Paladino 151 La bibliografia 157 Le mostre Enciclopedia omerica FLAVIO ARENSI N ella scena centrale di Nostos - Il ritorno, pellicola del 1989 scritta e diretta da Franco Piavoli, Ulisse si desta sulla terraferma dopo il naufragio infausto dell’equipaggio; unico superstite, prende lentamente coscienza della tragedia attraverso piccoli, poetici, drammatici correlativi oggettivi, montaliani ossi di seppia: le onde riempiono e cancellano gli elmi spiaggiati, spingono la cotta di maglia sulla sabbia, scivolano sopra un bucranio incastonato fra gli scogli come una pietra bianca chiusa in quelle scure. Spogliato, Ulisse farfuglia tremante e inquieto cercando parole tese, poi, finalmente, urla; intanto, la macchina da presa inquadra l’orizzonte rannuvolato dove i toni cilestri ammorbidiscono i confini perdendosi nell’abisso. Non ci sono vocaboli giusti o utili nell’angoscia, rimane il balbettio, suono, smorfia, tuono, qualcosa di animalesco o semplice- MIMMO PALADINO, «RESPIRO», 1995. INSTALLAZIONE SONORA, DODICI ELEMENTI IN GESSO, 30 (H) X 120 X 20 CM. COLLEZIONE DELL’ARTISTA. 11 mente ancestrale. I dialoghi del film, centellinati in pochi vocaboli incomprensibili, sono ispirati a suoni di antiche lingue mediterranee - e sarebbero comunque inutili per accompagnare un momento di assurdo spaesamento; invece, il grido disegna una pena assoluta, una profonda sconfitta che oltrepassa qualsivoglia racconto poiché concreta esperienza. Fra il protagonista e gli oggetti, ancor più i luoghi, si intessono una serie di relazioni esclusive e imprescindibili, lo spazio diviene un teatro che accompagna e forma la cognizione di una metamorfosi, di un momento che scinde quello che si è stati da quello che si potrà o dovrà diventare. Non a caso ho usato il termine «teatro» poiché un suo studioso attento, Nicolò Savarese, da anni conduce un’ampia meditazione sulla dimensione spaziale della figuratività, intendendo con ciò il rapporto che le figure umane intrattengono con la spazialità di riferimento e di azione, e da cui dipende la chiarezza stessa del loro essere o agire all’interno di tale ambito. Egli, di fatto, non fa che sottolineare l’urgenza di focalizzare oltre il portato estetico dell’immagine per indagare piuttosto il vero rapporto tra quest’ultima - disegnata o dipinta - con la struttura dello spazio costruito, agito oppure anche solo interpretato dall’uomo, indipendentemente da ogni sua eventuale valenza artistica: un concetto che per quanto attuale ha origini antiche, basti pensare che per i greci esisteva una sola parola - ÁÚ·ÊÂÈÓ (grafein) - utile a indicare tanto il disegno quanto la scrittura. MIMMO PALADINO, «SENZA TITOLO», 2001. LEGNO E CARTA, 316 (H) X 240 X 80 CM. Entro quest’alveo si pongono dunque i «Disegni omerici» di Mimmo Paladino, elaborati fra il 1999 e l’anno successivo come illustrazione dell’Iliade e dell’Odissea. Non si tratta di un racconto mimetico delle gesta degli eroi, bensì di una rappresentazione che attraverso il codice poetico trova il pretesto per un’epica della memoria che attinge a «significanti» primitivi per giungere in fine a un «significato» contemporaneo. D’altronde Paladino lavora sulle sedimentazioni della storia, sugli incidenti o accidenti del tempo, fattori che poi caratterizza in un nuovo contesto dove l’architettura dei segni e dei luoghi favorisce più le correlazioni inespresse che quelle espresse. Le illustrazioni letterarie di Paladino, tendenzialmente, prendono spunto dal racconto, subito però muovono lungo binari autonomi tessendo una rete invisibile con l’edificio testuale, senza cadere in una rigida trasposizione o chiosa. Certo, rispetto ad altri progetti illustrativi, in particolare quelli legati alla scoperta dell’intimità umana o antropologica come l’Ulysses di Joyce o i Tristes Tropiques di Levi-Strauss, gli spunti omerici si avvalgono di alcuni topoi della linguistica di Paladino, dunque godono una leggibilità ancora più aderente, ma proprio perché alcuni aspetti dell’iconografia classica rientrano nel suo alfabeto, l’autore si orienta verso una raffigurazione che, tenuto conto delle analogie, dei rimandi e delle similitudini, di fatto compone un proprio racconto nel racconto, una sorta di ultimo capitolo delle saga o di bussola da seguire. Si tratta allora di una compartecipazione pratica, esperienziale, che non cede alla descrittività pleonastica, non serve a rintracciare didascalicamente i nomi dei protagonisti o gli espedienti narrativi, ma diviene una sorta di mappa con cui attraversare il territorio omerico. Pochi altri testi come l’Iliade e l’Odissea, d’altra parte, chiedono di essere letti per immagini e proprio per immagini Paladino sintetizza i due libri. A partire dall’ormai celebre Preface to Plato di Eric Havelock è chiaro come essi siano il passaggio definitivo dalla cultura dell’oralità a quella della scrittura (dall’immagine al segno), avvenuto in Grecia tra la fine del V e l’inizio del IV secolo a.C., esattamente in coincidenza con l’elaborazione dei Dialoghi socratici, benché tale differimento sia sviluppato ordinatamente lungo un arco temporale di vari secoli, a partire dall’introduzione della scrittura alfabetica nell’Ellade fino all’epoca di Platone, e cioè all’alfabetizzazione in ambito scolastico ed educativo. Omero, difatti, attorno all’VIII secolo a.C. formalizza nei suoi poemi il vasto patrimonio di canti epici detenuto dagli aedi, consentendoci così di analizzare la tecnologia della comunicazione orale che Havelock definisce «enciclopedia tribale», inclusiva di nozioni tecniche, etiche e comportamentali al tempo stesso. Le regole di diffusione ruotano intorno a cardini espressivi pratici senza intento estetico, forse sarebbe meglio valutarlo eticamente o almeno come didattica delle immagini e delle suggestioni che cristallizzano attraverso l’azione mnemonica: non a caso Mnemosine (la Memoria, figlia di Urano - il Cielo - e Gea - la Terra) è considerata la madre delle nove Muse. Ma questa impresa ha tanto più peso qualora si comprenda come solo l’immedesimazione empatica con i canti dell’aedo o dell’attore drammatico possa spingerci a recepire le diverse venture quali necessarie e formative della nostra perso- 13 nale vicenda. In realtà, l’insieme valoriale della cultura e della scienza, che è alla base di ogni enciclopedia del sapere, in una qualsiasi cultura più o meno evoluta, si costruisce e si struttura inconsciamente in forma di sistema, nel senso più rigoroso del termine, e in questo caso il sistema delle immagini mantiene in piedi tutta la costruzione poetica-sociale, perché così lavora la nostra mente. Quando Piavoli scrisse Nostos, il tema della parola sicuramente richiese una profonda riflessione; tutti i suoi lavori mantengono il linguaggio espresso come sottofondo situazionale, non diverso dal canto degli uccelli o dai suoni della natura, tuttavia qui si è diretto verso un approdo nuovo, in cui la lingua fornisce anche una sorta di ritmo. La scelta, dunque, di manifestare un idioma inventato, per quanto attinente ai suoni originali delle popolazioni coeve a Omero o Ulisse, fornisce lo strumento etnolografico per contestualizzare le vicende narrate, ma sono le differenti scene a fungere da vocabolario; ugualmente, Paladino sfrutta il disegno per non cadere nell’errore di parafrasare il tessuto poetico originario mettendo in luce più i difetti che i pregi di un’ennesima traduzione, per quanto interessante o consolidata possa apparire. Attraverso l’immagine scaturiscono quelle impressioni visive che la cultura orale poté esercitare sfruttando l’irrazionalità della mente, senza erodere l’accezione profonda del componimento attraverso verbose circonlocuzioni. Paladino non tradisce l’idea originaria dei libri omerici che chiedono di fare esperienza del poema, per quanto nel trascorrere dei secoli questa «esperienza» possa essere diventata in molti casi più intellettuale che effettiva. In una delle sue tavole, egli tratteggia un «dormiente» - da cui erompe un flusso rosso come fumo di un fuoco sacro - che ricorda gli immortali di Borges ormai intenti nel non-fare come unico gesto antitetico all’impossibilità di morire; se è vero, come diceva lo scrittore, che «in un tempo infinito agli uomini accadono tutte le cose», i testi omerici inscenano la determinatezza del tempo e l’ineluttabilità del destino, la nozione di un viaggio che prima o poi trova la sua meta. Ma se un uomo non può far tutto nel lasso di tempo che gli è dato, le vicende di tanti uomini straordinari, semidivini o anonimi, sicuramente offrono un enorme ventaglio di evenienze, sconfitte, leggi e codici da seguire per orientarsi durante la vita. In Paladino il sogno del «dormiente» apre alla possibilità, alla luce della coscienza che sposa ragione ed emozione mettendoci di fronte a molteplici occasioni, che sono occasioni di libertà perché ciascuno può scegliere di aderirvi, semplicemente osservarle, oppure intraprendere un viaggio che alla partenza opporrà sempre un rientro, nostos, appunto, il ritorno. MIMMO PALADINO, «MATER», 2014. TECNICA MISTA 100 X 70 CM (BOZZETTO PER INFIORATA 2014). 15 La vita di Mimmo Paladino D omenico Paladino nasce a Paduli, nei pressi di Benevento, il 18 dicembre 1948. Lo zio paterno, Salvatore, è pittore e lo avvia a interessi artistici, che confluiranno nella frequentazione del Liceo Artistico di Benevento (1964-1968). Nel 1964 visita per la prima volta la Biennale di Venezia, rimanendo affascinato dai pop artisti americani. Il 1968 coincide con la sua prima esposizione presso la Galleria Carolina di Portici (Napoli). In quest’occasione viene presentato dal giovane Achille Bonito Oliva, personaggio che lo affiancherà criticamente nel corso di tutta la sua carriera artistica, includendolo nel novero degli artisti della Transavanguardia e che l’anno successivo lo presenterà nuovamente nella personale di Caserta allo Studio Oggetto di Enzo Cannaviello. Seguendo le indicazioni artistiche del periodo, predominato da un indirizzo soprattutto concettuale, Paladino volge la sua attenzione alla fotografia, atteggiamento che trova ampio riscontro nella personale realizzata alla Galleria Nuovi Strumenti di Brescia. Con il trasferimento a Milano, alla fine degli anni settanta, Paladino vive il fervore artistico della città meneghina, meditando su nuovi orizzonti che il suo lavoro potrebbe prendere. Nel 1977 partecipa all’esposizione «Internationale Triennale für Zeichnung», a Breslavia, dove si avvertono i primi segnali del cambiamento artistico degli anni successivi. È di questo anno infatti la realizzazione del dipinto «Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro». Affascinato dal disegno, l’artista riesce a dare ampio spazio a questo suo interesse realizzando un grande murale a pastelli, sempre nel 1977, per la Galleria Lucio Amelio di Napoli, spazio questo che si rivelerà fondamentale nel contesto artistico contemporaneo italiano. La tecnica delle realizzazioni su muro viene utilizzata spesso in questi anni e, nel 1978, in occasione delle personali presso la Galerie Paul Maenz di Colonia e la Galleria Toselli di Milano, dove realizza «Il Brasile si sa è un pianeta dipinto sul muro di Franco Toselli». Iniziano a emergere i segni geometrici, maschere e rami, su fondo monocromo, elementi costanti del suo lavoro, e si avverte la riscoperta della figurazione pittorica. Nel 1978 compie il suo primo viaggio a New York, città che lo vedrà negli anni a venire protagonista di diverse occasioni espositive. Dal 1979 prosegue il sodalizio con Bonito Oliva e con gli artisti della Transavanguardia con i quali partecipa alle collettive «Le stanze», presso il Castello dei Colonna di Gennazzano, «Opere fatte ad arte», nel palazzo della Città di Acireale, connubio che trova realizzazione l’anno seguente con «Aperto ‘80», all’interno della Biennale di Venezia, dove viene ufficialmente presentata la Transavanguardia. Paladino espone le opere «I giardini dei sentieri che si biforcano», «Lampeggiante» e una porta. La mostra personale itinerante che tocca le città di Basilea, Essen, Amsterdam, segna l’inizio di un successo internazionale che si concretizza nella personale al Badischer Kunstverein di Karlsruhe nel 1980, presentata da Bonito Oliva, Faust e Franzke, dove l’artista espone tele dalle grandi dimensioni, ricche di figure allegoriche, dove la sua iconografia poetica prende forma: la pittura a olio è invasa di maschere inespressive, animali, teschi, ricchi di evocazioni rituali primitive. Questo è anche l’anno della prima mostra a New York, dove espone contemporaneamente alle gallerie Marian Goodman e Annina Nosei. 145 Il 1982 è l’anno delle partecipazioni e dei riconoscimenti internazionali. Partecipa alla Biennale di Sidney, allo «Zeitgeist» di Berlino (dove espone la sua prima scultura in bronzo policromo «Giardino Chiuso», che diventerà evento espositivo da Mazzoli, l’anno seguente), a Documenta 7 di Kassel e realizza le personali presso il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaek, il Museumsverein di Wuppertal, la Städtische Galerie di Erlangen, presentato da A. Polhen; e poi nelle gallerie private di Anversa, Monaco, Napoli, Parigi, Roma, Zurigo. Inizia nel 1982 a esporre per la Galleria Waddington di Londra, prestigioso spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea internazionale, rapporto consolidato negli anni, tuttora esistente. Sempre al 1982 risalgono i viaggi in Sud America, in Brasile per l’esattezza, dove ha occasione di studiare e di conoscere la cultura locale, le etnie e le civiltà intrise di animismo primitivo che lo porteranno a riflessioni e a emozioni uniche che inevitabilmente convoglieranno nei simboli, negli oggetti, e nei colori dei lavori di quegli anni (come quello presentato per la Collezione Gori alla Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia). Paladino infatti afferma che «l’arte non è cosa di superficie, non è cosa sociologica, non è tempesta poetica. L’arte è un lento procedere intorno al linguaggio dei segni». Nel 1980 realizza il suo primo libro-oggetto dal titolo EN DE RE con la Galleria Mazzoli di Modena, anche quest’ultima punto di riferimento della sua carriera espositiva. Sempre in quest’anno vanno segnalate le partecipazioni alle mostre «Italiana: nuova immagine», curata da Bonito Oliva, alla Loggetta Lombardesca di Ravenna, ed «Egonavigatio», al Mannheimer Kunstverein di Mannheim. Il 1981 è un anno molto prolifico dal punto di vista espositivo. Sue personali sono ospitate presso il Kunstmuseum di Basilea e alla Kestner Gesellschaft di Hannover, presentato da Amman, Wildermuth e Koepplin, dal Mannheimer Kunstverein di Mannheim, dal Groninger Museum di Groningen, dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. È dello stesso anno un’importante partecipazione all’esposizione «A New Spirit in Painting», presso la Royal Academy di Londra, mostra che riflette, a livello internazionale, sull’entità dei nuovi linguaggi pittorici. Partecipa, assieme ad altri artisti, al progetto, coordinato da Alessandro Mendini e Studio Alchimia, dal titolo «Il mobile infinito», per il Politecnico di Milano. L’inizio degli anni ottanta è costellato di numerosi viaggi, soprattutto negli Stati Uniti dove nel 1983 allestisce la sua prima personale presso la Galleria Sperone Westwater di New York e dove tiene a Los Angeles presso il New Port Harbour Art Museum un’importante personale. Sempre nel 1983 presenta «Giardino Chiuso» a Modena, alla Galleria Mazzoli, nella mostra omonima, presentata da Bonito Oliva. Oltre a personali nelle gallerie di Stoccolma, Monaco, New York, Roma, Toronto, partecipa a importanti collettive, come quella dedicata alla Transavanguardia alla Sala de Exposiciones de la Caja de Pensiones di Madrid e, alla Tate Gallery di Londra, alla rassegna «New Art at the Tate Gallery 1983», a cura di Compton. Questo è anche l’anno della realizzazione, assieme all’architetto Roberto Serino, del complesso abitativo di Paduli, dove realizza la sua abitazione e i suoi studi, progetto di grande impatto ambientale, con segni della sua arte sparsi in tutto il vasto territorio collinare a fare da collante alle varie quinte architettoniche. Il lavoro di Paladino vede l’inserimento costante di un dialogo intenso e privilegiato tra pittura monocromatica e scultura pseudo figurativa, che vede il suo apice nelle installazioni dalle grandi dimensioni, dove sulle tele vengono inseriti oggetti che lo porteranno a realizzazioni in tre dimensioni. Nel 1984 allestisce a Lione, presso il Musée Saint Pierre Art Contemporain, una mostra personale, presentata da Raspail, Jopolo, Zdenek. Espone nelle collettive: «Det Italienska Transavangardet» presso la Lunds Konsthall di Stoccolma, «An Internationali Survey of Recent Painting and Sculpture» al Museum of Modern Art di New York, «Content: a Contemporary Focus, 1974/1984» all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, «Contemporary Italian Masters» al Chicago Public Library Cultural Center di Chicago, «Skulptur im 20. Jahrhundert» al Kunstmuseum di Basilea, «The Human Condition: The SFMOMA Biennal III», a San Francisco. Espone anche da Waddington a Londra, presentato da Rosenthal, e a Monaco alla Galerie Thomas, presentato da Faust e Franzke. In questi anni le sue opere vengono acquistate ed esposte dalla Galerie Beyeler di Basilea. Nel 1985 partecipa a diverse collettive tra cui è utile ricordare «A New Romanticism» all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, la Biennale di San Paolo, «Bilder für Frankfurt» al Museum für Moderne Kunst di Francoforte, «Anniottanta» a Imola, la XIII Biennale alla Grande Halle de la Villette di Parigi. Di quest’anno sono anche le personali di Oslo presso il Kunstnernes Hus, di Monaco presso la Städtische Galerie im Lenbachhaus, presentata da Friedel, Kuspit e Lehnerer. Segue anche la significativa personale presso la Galleria Sperone Westwater di New York, presentata da Corà. 146 147 La passione per il disegno (che lo porterà negli anni a collezionare carte di diversi artisti, da Balla a Picasso, a Licini) sfocia dal 1980 in un’altra grande passione: l’incisione, misurandosi con le varie forme dell’acquaforte, dell’acquatinta, della xilografia e della linoleografia (l’incontro nel 1984 con Giorgio Upiglio gli consentirà di ottenere risultati straordinari anche in questo campo artistico, ampliati anche dalla collaborazione con Alberto Serighelli, con il quale produrrà fogli di grande formato). Dal 1985 è costante e serrato il profondo dialogo tra pittura e scultura: ai cromatismi essenziali, primari, si aggiungono elementi figurativi. Il lavoro di Paladino è ufficialmente riconosciuto dalla critica. Numerosi sono i momenti espositivi a cui è invitato e che lo vedono protagonista dalla metà degli anni ottanta. Si ricordino le collettive, nel 1986, «Mater Dolcissima» presso la Chiesa dei Cavalieri di Malta a Siracusa, «Beuys zu Ehren» presso la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco, la mostra itinerante statunitense «New Art of Italy», a Omaha, Miami, Cincinnati, a cura di Day. E poi le personali di Richmond, «Recent Painting and Sculture 1982-86» al Virginia Museum of Fine Arts, presentato da Crutchfield e Risatti; di Londra, da Waddington, e a New York, da Sperone Westwater. Viene pubblicato Canzone per Vincent Van Gogh, una poesia di Ceronetti illustrata da Paladino (Edizioni Giorgio Upiglio, Milano). Nel 1987, grazie alla collaborazione con la Galleria Thaddaeus Ropac di Salisburgo, tiene diverse personali a Graz, a Krems e a Salisburgo. Altre personali sono quelle di Seattle, presso la Galleria Greg Kucera, e, per la prima volta, a Tokyo, presso la Galleria Fuji. È di questo anno la realizzazione di un progetto per la chiesa di Gibellina, assieme all’architetto Roberto Serino, nel contesto di una ricostruzione complessiva della città coordinata da Arnaldo Pomodoro, dopo il devastante terremoto del 1968. Per Paladino l’architettura «può essere considerata una pittura vedente, perché ha la capacità di sintetizzare le caratteristiche spaziali dei luoghi, le necessità di chi le abiterà, le condizioni della luce e tante altre cose: ha la capacità, in sostanza, di vedere oltre ciò che il semplice disegno o progetto potrebbe far immaginare». Il sodalizio con l’architetto Serino continua anche in occasione dell’invito che il Comune di Benevento rivolge a Paladino per la realizzazione di un’opera scultorea per la città, progetto a cui i due lavoreranno congiuntamente per diversi anni e che verrà inaugurato solo nel 1992. I lavori della fine degli anni ottanta presentano composizioni rigorose e semplificate, come si avverte nelle opere presentate in occasione delle collettive, nel 1988, «Europa Oggi», al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, e «Materialmente», alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nel 1988 Paladino è invitato alla XLIII Biennale di Venezia, dove espone nei giardini e all’ingresso del Padiglione Italia, con la grande installazione, la porta di bronzo di sette metri (già presentata nella mostra di Basilea dal titolo «Sculture nel parco») e i primi «Testimoni» in pietra. Partecipa alla mostra «L’autoritratto non ritratto», per Arte Fiera ‘88, poi alla Pinacoteca di Ravenna con «L’albero della vita», opera che entrerà a far parte delle collezioni permanenti del Museo d’Arte della città di Ravenna. Nel 1989 partecipa alla serie di piccole mostre personali, organizzate dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna e curate da Castagnoli, dove presenta diversi lavori tra cui «Re uccisi al cadere della forza», appartenente alla Collezione Amelio, ora alla Reggia di Caserta, e «Amici notturni», appartenente, oggi, alla collezione del Kunstmuseum di Berna. Realizza tredici illustrazioni che accompagnano versi poetici di Lévi-Strauss (Edition Jesse, Bielefeld). Nel 1990 Paladino espone il ciclo «EN DO RE», opere «Senza titolo», costante questa che caratterizzerà molte opere di questi anni. L’artista afferma, infatti: «Io non ho mai dato titoli che suggeriscono un significato particolare, che potrebbero obbligare a leggere l’opera in termini strettamente simbolici e letterari. Il titolo di un’opera rappresenta sempre per me il lato spiazzante per l’interpretazione dell’opera». Sue personali si tengono inoltre a Villa delle Rose, Bologna (1990), al Belvedere di Praga, con il titolo di «Bilà Hora» (1991), al Museu de Arte di San Paolo (1992), al Forte Belvedere di Firenze (1993), al Museo de Arte Contemporaneo di Monterrey (1994). 148 Nel 1994 la sua prima mostra antologica dell’opera grafica, con la pubblicazione del catalogo completo del suo lavoro, è stata allestita, a cura di Enzo Di Martino, al Palacio Revillagigedo di Gijon (Spagna). È il primo artista contemporaneo italiano a tenere una mostra in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pecchino (1994). Negli anni novanta comincia a realizzare importanti installazioni e interventi sugli spazi urbani come la installazione permanente «Hortus Conclusus» nel chiostro di San Domenico a Benevento (1992). Nel 1995 Napoli gli dedica una mostra alle Scuderie di Palazzo Reale, a villa Pignatelli Cortes e in Piazza Plebiscito dove installa la «Montagna di Sale». Nel 1999 una grande mostra alla South London Gallery include «Testimoni», un nuovo gruppo completo di 20 sculture in pietra bianca di Vicenza e «Zenith», una serie di lavori in tecnica mista su alluminio. Dopo un’installazione di «Dormienti» ideata nel 1998 per la Fonte delle Fate di Poggibonsi, nel 1999, presenta l’installazione «I Dormienti» nel sotterraneo della Roundhouse di Londra. L’opera si avvale di una musica scritta appositamente per l’occasione da Brian Eno. Lo stesso anno la Royal Academy di Londra lo insignisce del titolo di Membro Onorario. In questi anni Paladino ha realizzato le scenografie di Veglia (1992) a Benevento, con la regia di Mario Martone, La sposa di Messina di Schiller (1994) a Gibellina con la regia di Elio De Capitani e ancora Edipo Re (2000) al Teatro Argentina di Roma, nuovamente con la regia di Mario Martone. Nel 2001 viene pubblicato il catalogo generale della sua opera grafica (Opera Grafica 1974-2001), a cura di Enzo Di Martino, per Art of this Century - New York - Parigi. Illustra l’Illiade e l’Odissea di Omero, pubblicato in due volumi dalla casa editrice Le Lettere di Firenze. Lo stesso anno realizza un’installazione per la stazione della metropolitana Salvator Rosa a Napoli. Il Centro d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato gli dedica la più completa mostra retrospettiva organizzata da un museo italiano, a cura di Bruno Corà (2002). Nel 2003 rappresenta insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria «Transavanguardia 1979-1985» al Museo di Arte Contemporanea Castello di Rivoli, a cura di Ida Gianelli. Mostre personali si tengono nella Reggia di Caserta e Galleria Scognamiglio di Napoli e Valentina Bonomo di Roma (2004). Una sua mostra itinerante su Pinocchio viene esposta nei musei d’arte moderna di otto città giapponesi e nella settecentesca Scola dei Battioro a Venezia (Volume e catalogo Papiro Arte Edizioni) e successivamente al Museo civico di Udine, nel museo di Palazzo Pio a Carpi e a Rotterdam (2004-2006). Nel 2004 realizza le porte per la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo progettata da Renzo Piano. Lo stesso anno effettua la scenografia di Edipo a Colono e vince il premio UBU per la migliore scenografia teatrale. Nel 2005 espone al Museo Rupertinum di Salisburgo e la Loggetta Lombardesca di Ravenna dedica una grande mostra ai suoi lavori teatrali titolata «Paladino in Scena», a cura di Claudio Spadoni. Nel giugno dello stesso anno, in occasione della Biennale, presenta, a cura di Enzo Di Martino, una mostra di grandi sculture alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro a Venezia. Alla fine del 2005 allestisce nel Museo Capodimonte di Napoli la grande mostra dedicata al Don Chisciotte di Cervantes con dipinti, sculture, disegni e un film. È un progetto che continua l’anno successivo con l’illustrazione di una nuova edizione del Chisciotte e la realizzazione di un libro d’artista, con poesie di Giuseppe Conte, anch’esso ispirato al mitico «cavaliere errante» (Editalia). Il film, su invito del direttore Marco Müller, è stato presentato con grande successo al Festival del Cinema di Venezia del 2006. Lo stesso anno realizza le porte per la Chiesa di San Giovanni Battista a Lecce (progetto di Franco Purini), porta a termine l’intervento nella Piazza dei Conti Guidi a Vinci ed espone nelle gallerie Cardi e Christian Stein di Milano e nella Waddington Galleries di Londra. Nel 2007 realizza due scenografie per lo spettacolo Œdipus Rex e Cavalleria Rusticana per il Teatro Regio di Torino. Sono dello stesso anno la mostra allestita all’interno del Museo Madre al Palazzo Donnaregina di Napoli, sede del Museo di Arte Con- 149 temporanea e l’esposizione Sculptures alla Galerie Thaddaeus Ropac, Parigi, una personale alla Galleria Civica di Modena e una alla Galleria Pelaires del Centre Cultural Contemporani di Palma di Maiorca e l’installazione permanente per il serbatoio idrico di Monte Pizzuto, Solopaca vicino Benevento. Del 2008 è la realizzazione di una Mostra all’Ara Pacis di Roma con musiche di Brian Eno e alla Villa Pisani, Stra. Una mostra antologica itinerante di opere grafiche a cura di Enzo Di Martino è stata presentata a Buenos Aires, Brasilia, Rio de Janeiro e Lima. Sempre del 2008 è una mostra all’interno della Chiesa di Donnaregina, Napoli con l’intervento anche dell’Architetto Massimiliano Fuksas e l’installazione di una porta in terracotta e ferro sull’isola di Lampedusa. Dal giugno al novembre dello stesso anno si è svolta presso Villa Pisani a Stra (Venezia) una mostra che prevede anche alcune opere inedite create dall’artista appositamente per questo spazio. Il 28 giugno 2008, nell’ambito dell’iniziativa «Porta di Lampedusa - Porta d’Europa» promossa da Arnoldo Mosca Mondadori, Amani e Alternativa Giovani, è stato inaugurato sull’isola di Lampedusa un monumento realizzato dall’artista dedicato alla memoria dei migranti deceduti in mare. La bibliografia Nel 2009 un gruppo di sue sculture viene esposto en plein air a Orta San Giulio, sul Lago d’Orta, in una mostra curata da Flavio Arensi; fra le varie opere un cavallo che galleggia davanti alla riva di villa Bossi, sede municipale. Allemandi per l’occasione pubblica un volume con quarantotto foto originali e inedite di Gianni Berengo Gardin dedicate a Paladino e alle sue opere. La celebre scultura «Caduto a ragione» viene collocata sull’isola di San Giulio con l’ausilio di un elicottero. Nello stesso anno, a cura di Enzo di Martino, è pubblicato il catalogo ragionato dell’opera scultorea (1980-2008). Nel 2010 Mimmo Paladino ha firmato la scenografia di Work in Progress, tour che ha visto riunirsi dopo 30 anni la coppia Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Il 10 aprile dello stesso anno è installato un grande cavallo blu di oltre quattro metri all’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia), la casa-museo di Gabriele d’Annunzio. A fine gennaio 2011 realizza la nuova sala permanente del Museo Nazionale Archeologico di Villa Frigerj a Chieti dedicata al Guerriero di Capestrano e inaugura la mostra di sculture incentrata sul «nuovo Guerriero», allestita presso il Centro espositivo della Fondazione Carichieti a Palazzo De Mayo. Dal 6 aprile al 10 luglio 2011 la città di Milano dedica al maestro una grande retrospettiva a Palazzo Reale curata da Flavio Arensi, davanti al quale, in piazzetta Reale, è installata la monumentale «Montagna di sale». Nella stessa occasione è collocato in maniera definitiva un «Dormiente» nella torre poligonale del Museo Archeologico cittadino. Sempre a Milano, sue opere sono state oggetto della mostra antologica sulla Transavanguardia curata da Achille Bonito Oliva insieme ad altri quattro grandi protagonisti della corrente artistica. È del 2012 l’importante mostra sulle opere in ceramica al Museo MIC di Faenza e l’installazione di una grande croce in marmo in Piazza Santa Croce di Firenze per l’evento Florens. Alla fine dello stesso anno risale la nomina a Membro Ordinario della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti in Vaticano da parte di Papa Benedetto XVI, mentre sono del 2013 le personali al Museo Ferragamo di Firenze e a Ravello, nell’incantevole scenario della Villa Rufolo e dell’Auditorium durante il consueto Ravello Festival. In occasione del 400° anniversario della morte di Gesualdo da Venosa dirige il cortometraggio Labyrinthus interpretato dall’attore Alessandro Haber con le musiche di Franco Mussida. 1972 A. TRIMARCO, Struttura a l’oggetto, in «Il Mattino», 11 aprile. 150 1968 A. BONITO OLIVA, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Galleria Carolina di Portici. 1970 F. MENNA, Mimmo Paladino, in «Il Mattino», 30 ottobre. 1975 L. M. VENTURI, in «Artitudes», n. 21/22. L. M. VENTURI, Le principe immense de l’etre est double, in «Artitudes», n. 24/26. Mimmo Paladino, in «L’Arte Moderna», n. 111. Mimmo Paladino, in «Art Dimension International Review of Arts», n. 1, gennaio-febbraio-marzo. Mimmo Paladino, in «Flash Art», n. 54/55, maggio. 1977 D. PALAZZOLI, Chi c’e nel mio specchio?, in «L’Europeo», n. 21. B. RADICE, Mimmo Paladino, in «Data», n. 26, aprile. V. CORBI, Note d’arte: Mimmo Paladino, in «Il Mattino», 1° giugno. F. MENNA, Le immagini sono reflessi bruciati, in «Spazio Alternativo», ottobre. M. BANDINI, Fotografia come analisi, catalogo della mostra, Teatro Gobetti, Torino. 1978 I. MUSSA, Dislivello del reale, in «Interarte», n. 15. A. ALTAMIRA, Ritorno al disegno, in «Fotografia Italiana», n. 242. R. RINALDI, Italian Art etc., in «Laica Journal, Los Angeles», n. 18, aprile-maggio. F. VINCITORIO, in «L’Espresso», 28 maggio. B. RADICE, intervista: L’arte non serve e io sono un antieroe, in «Modo», n. 14, novembre. R. BARILLI, Su Quel muro c’e un romanzo, in «L’Espresso», 17 dicembre. A. BONITO OLIVA, Tre o quattro artisti secchi, Emilio Nazzoli Editrice, Modena. M. VESCOVO, Segno labirinto, in Metafisica del quotidiano, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. K. NAPENS, Ci ha pensato un tedesco, in 17 Italian artists, catalogo della mostra, Galerie Maenz, Colonia. 1979 A. ALTAMIRA, Tra segno ed installazione, in «G7», n. 3. A. PETRILLI, in «Proposta», n. 41-42. M. PICONE PETRUSCA, Scommesse sui giovani, in «La voce della Campania», 28 gennaio. B. RADICE, Tra avanguardia e sperimentazione, in «Vogue», n. 337, febbraio. A. DAVID, Mimmo Paladino, vitalita del colore, in «Il Mattino», 3 febbraio. F. VINCITORIO, in «L’Espresso», 4 febbraio. L. CARLUCCIO, Mimmo Paladino, in «Panorama», 13 febbraio. J. C. AMMANN, Espansivo Eccessivo, in «Domus», n. 593, aprile. A. BONITO OLIVA, La Transavanguardia Italiana, in «Flash Art», n. 92-93, ottobre-novembre. I. MUSSA, Vero e reale nelle opere fatte ad arte, in «Avanti!», 11 novembre. L. CHERUBINI, Mimmo Paladino, All’interno dello spazio della pittura, in «Avanti!», 18 novembre. R. GIGLIO, Cinque esempi di nostalgia, in «Il Messaggero», 19 novembre. V. BRAMANTE, Opere fatte ad arte, in «L’Unità», 20 novembre. S. SINISI, in I segni d’oggi nel castello del passato, in «Avanti!», 9 dicembre. G. CELANT, Die italienische Erfahrung beruhrt, in «Jahresbericht 1978», Paul Maenz, Colonia. 1980 W. M. FAUST, Arte cifra? Neue Subjektivitat? TransAvantgarde?, in «Kunstforum International», n. 3. J. C. AMMANN, Was die siebziger Jahre von den sechzigern unterscheidet: Der Weg in die achtziger Jahre, in «Kunstforum International», n. 3. A. PETRILLI, Alla vigilia della biennale di Venezia, in «Proposta», n. 47-48. G. OOSTERHAF, Un’altra arte?, in «Museum Journal» (Rotterdam), n. 80. S. BORGOGELLI, Mimmo Paladino, in «Flash Art», gennaio. Parigi o cara, in «Flash Art», n. 94-95, gennaio/febbraio. L. CABUTTI, Opere fatte ad arte, in «Bolaffi Arte», n. 95, febbraio. L. CHERUBINI, Le Stanze, in «Flash Art», n. 94-95, febbraio. L. CHERUBINI, Labirinto, in «Flash Art», n. 94-95, febbraio. M. BANDINI, 15 artisti nel labirinto tra ordine e caos, in «Avanti!», 24 febbraio. 151 C. HEYBROOK, Einschiffung zu den Inseln der Sehnsuchte, in «Kunstforum International», marzo. F. ALINOVI, in «Bolaffi Arte», n. 96, marzo. C. FERRARI, Le stanze del castello, in «Domus», n. 604, marzo. F. VINCITORIO, in «L’Espresso», 30 marzo. F. TOSELLI, La febbre del quadro, in «Domus», n. 605, aprile. A. BONITO OLIVA, Gli anni 80 ci portano l’arte casual (l’arte intercambiabile), in «Bolaffi Arte», n. 97, aprile. W. BOUJARD, In Germania gli italiani faranno «cifra», in «Bolaffi Arte», n. 97, aprile. M. PILLER, Mimmo Paladino, in «Artforum», New York, aprile. H. MARX, Eine Mischung aus Naivitat und Persiflage, in «Die Rheinpfalz», 2 aprile. P. G. CASTAGNOLI, Caccia al Giovane, in «La Repubblica», 9 aprile. C. HEYBROOK, Einschiffung zu den Inseln der Sehnsuchte, in «Mannheimer Morgen», 31 aprile. G. CELANT, Une Histoire de l’art contemporain en Italie, in «Art Press», n. 37, maggio. F. TOSELLI, Le impurità, in «Domus», n. 606, maggio. A. IZZO, intervista Ger Van Elk a Napoli, in «Domus», n. 606, maggio. A. B. OLIVA, The Bewildered Image, in «Flash Art», n. 97, maggio. I. MUSSA, Italiana Nuova Imagine, in «Flash Art», n. 97, maggio. G. C. ARGAN, Computer il giovane maestro del sec. XX, in «L’Espresso», 4 maggio. V. RIVA, Biennale contro Triennale, in «L’Europeo», 6 maggio. L. CABUTTI, Mannheim, Egonavigatio, in «Bolaffi Arte», estate. L. CABUTTI, Basilea, Arte dall’Italia, in «Bolaffi Arte», giugno. B. RADICE, L’avanguardia inseguita (intervista con Franco Toselli), in «Modo», n. 30, giugno. I. MUSSA, 39 Biennale di Venezia, in «Avanti!», 1° giugno. R. BARILLI,: Avanti!, 1° giugno. L. M. AGNESE e R. ENRIQUEZ, La guerra dei pennelli, in «Panorama», 2 giugno. K.V., Gemalte Korperlichkeit, in «Die Weltwoche», 11 giugno. A. BONITO OLIVA, Transavanguardia, in «Flash Art», n. 98/99, luglio. M. VESCOVO, Expo Arte, in «Flash Art», n. 98-99, luglio. G. CELANT, Biennale 80: sonni e risvegli, in «Domus», n. 608, agosto. P. FREY, Sudliche Geheimnisse, in «Tagesanzeiger», 8 agosto. Mimmo Paladino, in «New Art», estate-autunno. 7 artisti italiani in Basle, Essen, Amsterdam, in «Domus», n. 609, settembre. T. TRINI, Venezia, La Biennale ‘80, in «Gran Bazaar», settembre-ottobre. M. P. QUARZO CERINA, Die Neuen Italiener, Die Kunstzeitschrift, Zurigo, ottobre. A. BONITO OLIVA, Anche Parigi ha la sua Biennale, in «Avanti!», 5 ottobre. K. LARSON, And Four’s a Movement, in «Village Voice», 15-21 ottobre. D.V.G, Art World, n. 2, 17 ottobre - 14 novembre. P. G. CASTAGNOLI, Attenzione! Pittura sporca, in «La Repubblica», 22 ottobre. A. BONITO OLIVA, New York, o cara, in «Avanti!», 2 novembre. W. M. FAUST, intervista Alla Ricerca del..., in «Domus», n. 611, novembre. C. RICKLEY, New York: Mimmo Paladino, Marian Goodman Gallery, in «Artforum», vol. XIX, dicembre. C., I 100 Guttoso di domani, in «Capital», n. 10, dicembre. Mimmo Paladino, in «Spazio Umano», dicembre. Mimmo Paladino, in «Artforum», dicembre. L. VAN GINNEKEN, Italiaanse schilders op snelle zegetocht, in «Volkskrant», 13 dicembre. F. VINCITORIO, Interview with Luca Amelio, in «L’Espresso», 21 dicembre. B. TOSI, La giovane pittura nel mirino della cultura internazionale, in «Avanti!», 21 dicembre. J. ZUMBRINK, Italiaanse avant-garde in Stedelijk, in «Kunst» (Amsterdam), 24 dicembre. A. BONITO OLIVA, Positivo bilancio del 1980 per l’arte, in «Avanti!», 28 dicembre. L. CABUTTI, Parigi XI Biennale, in «Bolaffi Arte», inverno. A. BONITO OLIVA, L’artista dell’80 corre sul filo senza paura di cadere, in «Avanti!», 30 dicembre. A. BONITO OLIVA, La Transavanguardia italiana, Giancarlo Politi Editore, Milano. J. C. AMMANN, Skira Annuel, Ginevra. A. BONITO OLIVA, EN DE RE, Emilio Mazzoli Editore, Modena. Mimmo Paladino, in «Report 1980», Rotterdam Arts Council. Report 1979, Galerie t’Venster, Rotterdam Arts Council. A. BONITO OLIVA, Le Stanze, catalogo della mostra, Castello del Colonna, Gennazzano. A. BONITO OLIVA, Opere fatte ad arte, catalogo della mostra, Palazzo di Città, Acireale. W. M. FAUST, Arte Cifra, catalogo della mostra, Paul Maenz, Colonia. Egonavigatio, catalogo della mostra, Mannheimer Kunstverein, Mannheim. A. BONITO OLIVA, F. TOSELLI e J. C. AMMANN: Chia, Clemente, Cucchi, De Maria, Ontani, Paladino, Tatafiore, catalogo della mostra, Kunsthalle Basel. M. JACHISEN, Sprungbrett ins Metaphysische, in Die enthauptete Hand, 100 drawings by Italians, catalogo della mostra, Bonner Kunstverein, Bonn. A. BONITO OLIVA, NUOVA SOGETTIVIT e W. M. FAUST, Die enthauptete Hand, 100 drawings by Italians, catalogo della mostra, Bonner Kunstverein, Bonn. F. TOSELLI, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Kunsthalle Basel, Museum Folkwang, Essen and Stedelijk Museum, Amsterdam. A. FRANZKE E W. M. FAUST, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Badischer Kunstverein, Karlsruhe. The Chase Manhattan Bank Art Collection: Acquisitions, catalogo della mostra, Chase Manhattan Bank, Usa. 1981 I. MUSSA, Vediamo che cos’è la Transavanguardia, in «Avanti!», gennaio. A. BONITO OLIVA, Occorre portare l’arte d’oggi nella scuola, in «Cultura», gennaio. M. SCHENKE, Jonge Italianen in niemandsland, in «Algemeen Dagblad» (Amsterdam), 2 gennaio. W. BORTEN, De Jonge Italianen en de internazionale avantgarde, in «Het Financiede Vrig Dagblad», 2 gennaio. R. BARILLI, Prodotti made in Italy che adesso tirano forte, in «Avanti!», 4 gennaio. F. ZDENEK, Italiani ad Essen, in «Domus», n. 614, febbraio. L. AMANTE, Open Art, febbraio. A. BONITO OLIVA, Il nuovo spirito della pittura visto da Londra, in «Avanti!», 1° febbraio. Mimmo Paladino, in Stedelijk Museum Bulletin, 1° febbraio. L. CABUTTI, Amsterdam, Giovani Italiani, in «Bolaffi Arte», marzo. H. MARTIN, Henry: The Italian Art Scene, in «ARTnews», marzo. T. TRINI, Mimmo Paladino - The Mozart Tongue, in «Domus», n. 615, marzo (poi in «Art Press», n. 55, gennaio 1982). M. BONUOMO, Mostra fra parentisi, in «Il Mattino», marzo. A. BONITO OLIVA, Panorama dell’arte nell’ultimo ventennio, in «Avanti!», 1° marzo. B. MAESTRI, Young Italians, in «Flash Art», n. 102, marzo-aprile. Mimmo Paladino, in «Print Collector’s Newsletter», New York, aprile. A. BONITO OLIVA, Manierismo e Nomadismo, in «Flash Art», n. 103, maggio. F. VINCITORIO, in «L’Espresso», 10 maggio. F. VINCITORIO, in «L’Espresso», (intervista con Giuglio Turcato), 17 maggio. A. BONITO OLIVA, La Transavanguardia, in «Interarte», 20 maggio. A. BONITO OLIVA, Adesso a Napoli non e piu accettabile la prassi dell’attesa, in «Avanti!», 24 maggio. I. MUSSA, Mimmo Paladino alla diacono, in «Flash Art», n. 104, estate. M. PALADINO, in «Basle Museums Bulletin», n. 239, giugno. A. BONITO OLIVA, Conquista New York. L’ultima generazione della Transavanguardia, in «Cultura», 7 giugno. 152 P. ZECCHINI, I poeti dell’arte, in «Il Settimanale», n. 23, 9 giugno. W. VON BESSERICH, Der Zeichner und Maler Mimmo Paladino, in «Basler Zeitung», 12 giugno. Mimmo Paladino in Kunstmuseum, in «Zurcher Zeitung», 15 giugno. M. NETTER, Basler Zeitung, 17 giugno. R. BARILLI, Ma dove sono i nuovi-nuovi?, in «L’Espresso», 21 giugno. A. BONITO OLIVA, Prospettive della fiera di Basilea dedicata all’arte, in «Avanti!», 28 giugno. A. BONITO OLIVA, L’Immagine a frammenti, in «Cultura arte Il Giorno», 11 luglio. F. VICITORIO, Intervista con Mimmo Paladino, L’Espresso, 12 luglio. E. BARGIACCHI, Il grande test dell’arte contemporanea, in «La Città», 18 luglio. C. STRUWE, O Caminho do scidente, in «Veja» (San Paolo), 29 luglio. Z. FELIX, Westkunst a Colonia, in «Domus», n. 619, luglio-agosto. Mimmo Paladino, in «Neue Kunst in Munchen», agosto. I. PULIAFITO, in «Domus», n. 619, agosto. T. TRINI, in «Flash Art», n. 103, ottobre. P. BODE, M. PETER e I. R. VITALES VON PALADINOS, Abendzeitung (Monaco), 21 ottobre. S. KOLSTEREN, Mimmo Paladino en de Jonge Italianen, in Groninger Museum Bulletin, novembre. A. BONITO OLIVA, La transavanguardia internazionale, in «Flash Art», n. 105, novembre. D.V.B, Mimmo Paladino, New York, in Art World, novembre. L. SOMAINI, I diamanti della transavanguardia, in «La Repubblica», 8-9 novembre. M. P. QUARZO CERINA, Mobile infinito, in «Journal», dicembre. A. C. QUINTAVALLE, in «Panorama», 21 dicembre. R. PAYANT, From language to language, in «Parachute» (Amsterdam). E. BUSCHE, Kunstkalender, Hannover. A. BONITO OLIVA, Tesoro, Emilio Mazzoli Editore, Modena. Mimmo Paladino, Bilder und Zeichnungen 1980/8, Verlag Schellman & Klüser, Monaco. F. WINKLER e M. KINDLER: Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Kunstmuseum Basel. C. M. JOACHIMIDES, A New Spirit in Painting, catalogo della mostra, Royal Academy of Arts, Londra. J. C. AMMANN, A. WILDERMUTH e D. KOEPPLIN, Mimmo Paladino, Zeichnungen 1976-1981, catalogo della mostra, Kunstmuseum Basel, Kestner-Gesellschaft Hannover. A. BONITO OLIVA, Paladino di Pittura, in Esercizi di lettura, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. 1982 G. TADDEO, Mimmo Paladino, in «Lapis/Arte», n. 8, pp. 9-12. A. BONITO OLIVA, Ottimismo infine, in «Pagina», n. 2. H. A. BUCH, Mimmo Paladino, Tegninger 1976/81, in «Louisiana Revy», n. 2, gennaio. D. KOEPPLIN, Beskrivelse of nogle af Paladinos Tegninger, in «Louisiana Revy», n. 2, gennaio. L. PONTI e F. TOSELLI, in «Domus», n. 624, gennaio. Dieses neueste Bild von Mimmo Paladino, Abendzeitung, 12 gennaio. C. HEYBROCK e R. BONBONMASSE, Bilder aus Draculas Schloss, in «Mannheimer Morgen», 19 gennaio. S. FEESER, Zwischen Traum und Kitsch, in «Die Rheinpfalz», 21 gennaio. I. REIN, Geheimnisvolle Botschaften, in «Suddeutsche Zeitung», 22-23 gennaio. R. MELE, in «Modo», n. 46, gennaio-febbraio. B. D. KVARTIC, Neue Ausstellungen in Kunstmuseum und Kornschutte Luzern, in «Luzerner Neueste Nachrichten», n. 31, 8 febbraio. A. DE FELICE, The Italian Moderns, in «Attenzione», n. 3, marzo. P. O. KRUCKMANN, Frage und Antwort, in Badische Zeitung Freiburg im Brisgan, 5 marzo. F. EDWARDS, Art is anything you can get away with!, in «Paletten», aprile. S. KENT, Mimmo Paladino, in «Time Out», 16 aprile. J. SPURLING, Doing versus being, in «The Listener», 16 aprile. H. EINZIG, Anselm Kiefer, Mimmo Paladino, in «Art Monthly», maggio. L. CARAMEL, Neo-expressionismo all’attacco, in «Il Giornale», 7 maggio. N. WEINSTOCK, Mimmo Paladino, in «Basler Magazin», n. 18, 8 maggio. C. MULLER, Kunst im Kopf, Paolini und Paladino in Wuppertal, in «Generalanzeiger», 12 maggio. A. POHLEN, Ein Blick zuruck und nach vorne, in «Generalanzeiger fur Bonn», 14 maggio. F. MORAIS, in «O Globo» (Rio de Janeiro), 18 maggio. A. WILDERMUTH, Mimmo Paladino, in «Flash Art», n. 109, estate, pp. 36-40. C. TITTERINGTON, Mimmo Paladino at Waddington, in «Artscribe», n. 35, giugno, pp. 63-64. E. R. COMI e M. PALADINO, Sul nichilismo dell’uomo contemporaneo, in «Lo Spazio Umano», n. 4, lugliosettembre, pp. 75-87. M.S, L’ultima moda e la trans-avanguardia, pero, in «Lei», n. 22, settembre. Mimmo Paladino, in «Lei», n. 22, settembre. L. V. MASINI, Spazi Arte 82 a Celle Santomato di Pistoia, in «Gran Bazaar», settembre-ottobre. P. H. VON GOPFERT, Berliner Morgenpost, 16 ottobre. J. C. AMMANN, Paladino: Diamonds and Secret Cards, in «Flash Art», novembre, n. 109, pp. 22-23. A. WILDERMUTH, Mimmo Paladino, in «Flash Art», n. 109, novembre, pp. 18-21. P. M. BODE, Odysee im Weltraum, in «Abendzeitung», 4 dicembre. A. C. QUINTAVALLE, Panorama, 13 dicembre. A. BONITO OLIVA e A. WILDERMUTH: Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Galerie Buchmann, San Gallo. A. POHLEN, Das Abenteuer und der Widerspruch, Schellmann & Klüser, Monaco, Mimmo Paladino, Neue Mappenwerke der Edition Schellmann & Klüser, Monaco. A. POHLEN, Mimmo Paladino, Bilder und Zeichnungen 1981-1982, catalogo della mostra, Kunst- und Museumsverein, Wuppertal and Stadtische Galerie Erlangen, Erlangen. New figuration from Europe, catalogo della mostra, Milwaukee Art Museum. 1983 «Bijutsutecho» (Giappone), vol. 35, n. 505, gennaio. Mimmo Paladino, in «El Pais», (Madrid), 19 gennaio. J. NICKLES, Trembles in Naples art, in «Daily American», 29 gennaio. M. Paladino, in «ABC», Madrid, 30 gennaio. F. VINCITORIO, La parte dell’occhio, in «L’Espresso», 30 gennaio. F. MORAIS, Com avanguardia ativa e uma revisao do passado, este ano promete ser bom para a arte no Rio, in «O Globo», (Rio de Janeiro), 31 gennaio. M. P. QUARZO CERINA, Der Garten ist geheimnisvoller als der Wald, in «Die Kunstzeitschrift», n. 504, febbraio. J. CUETO, El Nombre de la sopa, in «El Pais», (Madrid), 1° febbraio. C. FUENTES, La Transavanguardia italiana o el ultimo movimiento pictorico, in «ABC», (Madrid), 1° febbraio. F. HUICI, La Transavanguardia italiana presenta en Madrid un balance significativo de su aportacion estetica, in «El Pais», (Madrid), 1° febbraio. M. LOGRONO, Llego la Transavanguardia, in «Diario 16», (Madrid), 2 febbraio. P. DEL ROMERO, La Transavanguardia, ni mitos ni puntoo de referencia unico, in «Cinco dias», (Madrid), 3 febbraio. R. VIDALI, Mimmo Paladino: la pittura riposa nel nascondiglio ghiaccio della magia, in «Juliet Art Magazine», 10 febbraio-marzo. F. C. SERRALER, Balance provisional de la Transavanguardia, in «El Pais» (Madrid), 12 febbraio. C. JIMENEZ, Transavanguardia, oltra vez, in «Cambio», Madrid, 14 febbraio. V. COMBALIA, El voraz movimiento de la Transavanguardia, El Pais, 24 febbraio. J. TRENAS, La transavanguardia como arte de la transicion, in «Jano Critica», marzo. B. LAMARCHE-VADEL, La Transavanguardia, in «El Socialista», n. 300, 9-15 marzo. Mimmo Paladino, in «Diario de Barcelona», 13 marzo. M. GARCIA, Transavanguardia italiana, in «Tiempo de Vivir», (Madrid), 14 marzo. A. WILDERMUTH, Der Opfertisch M. Paladino, in «St Gallen Tagblatt», 31 marzo. Kanslig finess, moget Maleri, in «Stoccolma Tidningen», 2 aprile. L. NITTVE, En ny medeltid, in «Svenska Dagbladet», Stoccolma, 2 aprile. F. VINCITORIO, Mimmo Paladino, in «L’Espresso», 10 aprile. R. PICCICHE, La lezione di Morandi, in «L’Ordine», 18 maggio. F. VINCITORIO, La parte dell’occhio, in «L’Espresso», 29 maggio. D. BERGER, Mimmo Paladino, in Print Collector’s 153 Newsletter, n. 2, maggio-giugno. L. HENICHELLI, Mimmo Paladino, in «Flash Art», n. 115, giugno, n. 3, pp. 2-7. P. FOGLIANI, Piera, in «Amica» (Milano), giugno. J. GUINLE, Expressionismo vs. neo-expressionismo, in «Modulo», n. 74. C. BERNARDEZ, La vanguardia y lo imaginario, in Guia del ocio. A. BONITO OLIVA, Trans Avant Garde International, Giancarlo Politi Editore, Milano. A. BONITO OLIVA, Mimmo Paladino: Giardino Chiuso, Emilio Mazzoli Editore, Modena. Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Sperone Westwater, New York. 1984 D. KUSPIT, Mimmo Paladino at Sperone Westwater, in Art in America. N. P. SUNDGREN, in «Journalen» (Stoccolma). D. PAPARONI, La diseccda caverna, in «Tema Celeste». L. SOMANINI, in «La Repubblica» (Milano), 21 gennaio. S. C. LARSEN, Mimmo Paladino, Newport Harbor Museum, in «Artforum International», estate, p. 97. T. TRINI, Mimmo Paladino, in «Vogue» (Italia), luglioagosto, n. 413, pp. 396-401. F. PASINI, L’Atelier aux yeux innombrables, in «Décoration» (Francia), luglio-agosto, n. 73, pp. 56-63. Mimmo Paladino, in «Vogue» (Germania), agosto. R. ASSUNTO, L’imagines et il tiempo, in «Tema Celeste», n. 4, ottobre, pp. 17-19. W. JANUSZCZAK, Waddington’s Gallery: Mimmo Paladino, in «The Guardian», 9 ottobre. C. LYTTELTON, intervista Painting Shadows in Imaginary Lines, in «Ritz», novembre. N. ROSENTHAL, intervista Mimmo Paladino, in «Artscribe», n. 49, novembre-dicembre, pp. 40-43. G. DORFLES, Mimmo Paladino, Veglia, Mazzotta, Milano. M. PALADINO, Sud, Schellman & Klüser, Monaco. N. ROSENTHAL: Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Waddington Galleries, Londra. T. RASPAIL, F. ZDENEK e G. JOPOLO, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Musée St Pierre Art Contemporain, Lione. W. M. FAUST e A. FRANZKE, Paladino bei Thomas, catalogo della mostra, Galerie Thomas, Monaco. T. ZAUNSCHIRM, Mimmo Paladino: Hundert Tage für Salzburg, Edition Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. 1985 B. ROSTAD, Paladino endelig i Norge, in «Tique», n. 4, p. 150. N. ROSENTHAL, Guardando New York, Mimmo Paladino, in «Tema Celeste», n. 6, pp. 28-34. Mimmo Paladino I Kunstnernes Hus, in «Kunst», n. 3, pp. 28-33. E. J. SOZANSKI, Works alluding to faith, in «Philadelphia Enquirer», 13 giugno. J. SILVERTHORNE, Mimmo Paladino, in «Artforum», settembre, p. 123. A. SJURSEN, Mimmo Paladino: I samtale med fjerne krefter, in «Morgenbladet», 5 novembre. E. MOESTUE BUGGE, Endelig i Munchs hjemland, in «Aftenposten» (Oslo), 5 novembre, p. 6. H. FLOR, Poeten Paladino, in «Dagbladet», 6 novembre, p. 23. E. EGELAND, Med Paladino hinsides Kulturkrisen, in «Aftenposten» (Oslo), 12 novembre. E. H. JOHNSRUD, Vilje til a overleve sensasjonen?, in «Aftenposten» (Oslo), 12 novembre. L. MANNILA, Paladinos orfiske sanger, in «Arbeiderbladet», 13 novembre. P. GROTVEDT, Mimmo Paladino - meningstomhet og spontan intesitet, in «Morgenbladet», 15 novembre. P. GROTVEDT, Novembre Kunst, in «City» (Oslo), n. 5, dicembre, pp. 70-71. B. CORÀ, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Sperone Westwater, New York. T. LEHNERER, H. FRIEDEL e D. KUSPIT: Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Stadtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco. Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Galerie Michael Haas, Berlino. D. KOEPPLIN e D. KUSPIT, Mimmo Paladino: Skulptur og Tegning, catalogo della mostra, Kunstnernes Hus, Oslo. 1986 A. WILDERMUTH: Das Erscheinen des Myths bei Mimmo Paladino, Mario Merz, Enzo Cucchi and Francesco Clemente, in «Kunst und Kirche», n. 1. S. BOND, Waddington Galleries Ltd, in «Tableau», estate. C. HARRISON, Sculpture, Design and Three-Dimensional work, in «Artscribe», n. 58, giugno-luglio, pp. 60. S. SCHUTZ, Mimmo Paladino, in «Kunstforum», vol. 86, novembre-dicembre. Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Galerie Delta, Rotterdam. M. A. CRUTCHFIELD e D. H. RISATTI, Mimmo Paladino, in Recent Painting and Sculpture 1982-86, catalogo della mostra, Virginia Museum of Fine Arts, Richmond. G. FRANCHETTI, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Sperone Westwater, New York. R. E. CAVES, Mimmo Paladino: Recent prints in context, catalogo della mostra, Waddington Graphics, Londra. M. PALADINO, Tane, Gian Enzo Sperone, Roma. 1987 E. HEARTNEY, Mimmo Paladino, in «ARTnews», vol. 86, n. 2, febbraio. A. VETTESE, Mimmo Paladino, in «Flash Art», n. 134, maggio, pp. 75-76, 98-99. T. MINEMURA, Occhi tattili, Mimmo Paladino a Tokyo, in «Tema Celeste», n. 14, dicembre-febbraio, pp. 4654, 75-76. T. NIBUYA, Nocturnal Song (Canto notturno), in Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Fuji Television Gallery, Tokyo. Mimmo Paladino: Works on Paper 1973-1987, catalogo della mostra, Edition Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. 1988 T. GODFREY, Classicism in Painting Today, in «Art & Design», vol. 4, n. 5-6, pp. 48-52. N. BOURRIAUD, Mimmo Paladino, in «Galeries Magazine», febbraio-marzo, pp. 80-83. M. VAIZEY, How to turn the humdrum into art, in «The Sunday Times», 1° maggio. A. MAMMI, Mimmo Paladino - Galleria Gian Enzo Sperone, in «Artforum», estate. M. DI CASTELLO, La tirannia dell’informazione. Editoriale, in «Tema Celeste», n. 16, giugnosettembre, pp. 20-21. D. PAPARONI, L’origine della ferita, in «Tema Celeste», settembre, n. 16, pp. 22-29. M. CARBONI, Il luogo dell’arte, Tema Celeste, ottobredicembre, pp. 46-50. B. TOLZMANN, Art Cologne 88, in «Contemporanea», novembre-dicembre. C. FINCH, Twentieth Century Watercolours, Abbeville Press, New York. Mimmo Paladino, Opere su carta, catalogo della mostra, Galleria In Arco, Torino. 1989 M. R. BEAUMONT, Italian Art in the 20th Century, in «Arts Review», 27 gennaio, vol. IXL, n. 2, pp. 7071. S. MORLEY, Italians at the Academy, in «Art Line International», vol. 4, n. 6, aprile-maggio, pp. 50. W. FEAVER, Chauvanism and Chic, in «Art News», vol. 88, n. 5, maggio, pp. 138-145. A. CARNIE, A World of Possibilities, in «Art & Design», vol. 5, n. 3-4. W. FEAVER, Chauvinism and Chic, in «Art News», maggio, vol. 88, n. 5, pp. 142-145. J. TURNER, Trash and Treasure: The Essence of Alchemy, in «ARTnews», settembre, pp. 143-147. V. BARADEL, Ad usum Dimorae, in «Tema Celeste», ottobre-dicembre, p. 68. K. JOHNSON, Mimmo Paladino, Sperone Westwater, in «Art in America», novembre, p. 189. C. FELVER, Artists in Close-Up, in «Art International», inverno, pp. 44-49. S. BANN, The True Vine: On Visual Representation and Western Tradition, Cambridge Unversity Press. M. PALADINO, Veroniche, con testi di Giovanni Testori, ed. Zaira Mis, Artiscope, Bruxelles. Michele Bonuomo per Mimmo Paladino: Il Silenzio e il Pane, in Paladino, Lucio Amelio, Napoli. G. FRANCHETTI, Giorgio: Meditation about Mimmo Paladino, in Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Sperone Westwater, New York. 1990 E. SEVERINO, The Nihilism of Making, in «Tema Celeste», gennaio-marzo, n. 24, p. 56. T. BRANDT, Second outdoor exhibition in Monte Carlo, in «Journal of Art», aprile, p. 18. D. AUREGLI, Mimmo Paladino, in «Tema Celeste», luglio-ottobre, p. 61. Mimmo Paladino, Giancarlo Politi Editore, Milano. Mimmo Paladino: Pintures, Sculptures, Aquarelles, Galerie Daniel Gervis, Cannes. 154 E. LUCIE-SMITH, Art in the Eighties, Phaidon Press, Oxford. D. PAPARONI e M. CASTELLO, Specchi Ustroi, Tema Celeste Edizioni, Siracusa. The 20th Anniversary Fuji Television Gallery 1970-1990, Fuji Television Gallery, Tokyo. Mimmo Paladino: En Do Re, Tema Celeste Edizioni, Siracusa. H. FRIEDEL, Paladino: Sud, Galerie Bernd Klüser, Monaco. P. G. CASTAGNOLI, Paladino, Galleria d’Arte Moderna Villa della Rose, Bologna. For the Collector: Important 20th Century Sculpture, catalogo della mostra, Meredith Long & Co, Texas. C. SCHWARTZ, Long Island Collects: The Figure & Landscape, 1870’s-1980’s, catalogo della mostra, Nassau County Museum of Art, Roslyn Harbor, New York. 1991 B. MERCURI, Thirty Horses for a Strong Vision, in «Tema Celeste», gennaio-febbraio, n. 29, pp. 69-73. D. PAPARONI, Thirty Horses for «The Bride of Messina», Tema Celeste, gennaio-febbraio, n. 29, pp. 74-75. G. VALLESE, Ottanta: ritorno all’opera, in «Arte», maggio, n. 218, p. 77. S. ZECCHI, Paladino at Sperone Westwater and Waddington Galleries, in «Flash Art», estate, vol. XXIV, n. 159, p. 165. A. SEARLE, Mimmo Paladino: Waddingtons, in «Time Out», 3-10 luglio. R. SAGAR, Mimmo Paladino: Waddington Gallery, in «What’s On in Londra», 3-10 luglio. C. HALL, Mimmo Paladino at Waddington Galleries, in «Arts Review», 12 luglio, vol. XLIII, n. 14, p. 355. M. HUBERT, Mimmo Paladino at Sperone Westwater, in «Flash Art», vol. XXIV n. 160, ottobre p. 138. M. LIVINGSTONE, Pop Art, Royal Academy of Arts, Londra. D. PAPARONI, La Metafisica della luce, catalogo della mostra, John Good Gallery, New York. R. GUIDIERI, Mimmo Paladino: EN DO RE, Galerie Daniel Templon, Parigi. Mimmo Paladino, Ana Gallery and Duson Gallery, Seoul. IIIeme Biennale de Sculpture Montecarlo 1991, catalogo della mostra, illus. p. 86. T. TIDHOLM, Mimmo Paladino: Drawings, catalogo della mostra, Galleri Lars Bohman, Stoccolma. H. KONTOVÁ, A. BONITO OLIVA e I. RAIMANOVÁ, Mimmo Paladino: Bílá Hora, La Montagna Bianca, Belvedere del Castello di Praga, Praga. 1991-1992 F. GALLO, Parallele Linee della scultura contemporanea, catalogo della mostra, Galleria Gian Ferrari Arte Contemporanea, Milano. 1992 J. TURNER, Mimmo Paladino: 30 Horses, a Watch and a White Mountain, in «ARTnews», marzo, vol. 91, n. 3, pp. 108-111. J. SALLIS, Very Ancient Memories, in «Tema Celeste», n. 40, primavera, p. 53. D. PAPARONI, Paladino at Waddington Galleries, in «Flash Art», maggio-giugno, vol. XXV, n. 164, p. 146. A. TECCE, Hortus conclusus, opera aperta, in «Vernissage», ottobre, n. 104. Sculpture, catalogo della mostra, Waddington Galleries, Londra. M. STEVENS, Mimmo Paladino: Paladino’s Voyage, catalogo della mostra, Galeria Ramis F Barquet, in collaborazione con Sperone Westwater. Mimmo Paladino: L’opera su carta 1970-1992, catalogo della mostra, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento. 1993 Maler-Star und stiller Magier, in «Art» (Germania), gennaio, pp. 14-27. J. SALLIS, Very Ancient Memories, in «Tema Celeste», primavera, n. 40, pp. 53-55. D. PAPARONI, Whereward?, in «Tema Celeste», primavera, n. 40, p. 5. J. TURNER, Charging Ahead, in «Art News», vol. 92, n. 10, dicembre, p. 92. A. BONITO OLIVA e N. ROSENTHAL, Mimmo Paladino - Forte Belvedere, catalogo della mostra, Fabbri Editori, Firenze. 1994 M. LORES, Mimmo Paladino, in «El Guia» (Spagna), febbraio. Eye Openers, in «The Londra Magazine», vol. 2, n. 20, febbraio, p. 123. Mimmo Paladino, in «The Guardian», 19 febbraio. Waddington Galleries: Mimmo Paladino, in «The Independent», 22 febbraio. Waddington Galleries: Mimmo Paladino, «What’s On in Londra», 23 febbraio. Mimmo Paladino, in «Art Review», vol. XLV, marzo, p. 76. R. BEVAN, Around the galleries: Mimmo Paladino, in «The Art Newspaper», n. 36, marzo, p. 35. G. NORMAN, Sculpture spectacular fails to tempt buyers, in «The Independent», 20 marzo. O. LOWE, Mimmo Paladino: Waddingtons, in «What’s On in Londra», 23-30 Marzo. G. DI PIETRANTONIO, Mimmo Paladino at Emilio Mazzoli, in «Flash Art», vol. XXVII, n. 178, ottobre, p. 107. A. THORNCROFT, Mimmo Paladino at Waddington, in «Art and Auction», vol. XVI, n. 7, p. 46. D. PAPARONI, Piagnoni e flagellanti folgorati sulla via di Venezia, in «Tema Celeste», n. 44, inverno, p. 5. N. ROSENTHAL, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Waddington Galleries, Londra. E. BRAUN e N. ROSENTHAL, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Museo de Arte Contemporáneo de Monterrey, Edizioni Charta, Milano. K. OBERHUBER e V. MARTINO Mimmo Paladino: Bilder für Salzburg, catalogo della mostra, Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. R. CASTLEMAN, A Century of Artists Books, catalogo della mostra, The Museum of Modern Art, New York. 1995 K. SHULMAN, The Uffizi Goes Contemporary, in «ARTnews», aprile, p. 69. S. HUBBARD, Mimmo Paladino: Waddington, in «Time Out», 26 luglio. Storia e post-storia, Mimmo Paladino in conversation with Arthur C. Danto and Demetrio Paparoni, in «Tema Celeste», n. 52, estate, pp. 32-39. W. PACKER, Sculpture happy in a landscape, in «The Financial Times», 8 agosto. E. FABIANI, Mimmo Paladino: Segreto, in «Arte», ottobre, pp. 94-97. P. MARINO, L’arte sa di sale mediterraneo, in «La Gazzetta del Mezzogiorno», 6 dicembre. B. DE FAZIO, Il Paladino della discordia, in «La Repubblica» (Napoli), 14 dicembre. E. CICELYN, Scuderie metropolitane, in «Il Mattino», 16 dicembre. E. BATTARRA, Camere italiane con vista sul mondo, in «Il Giornale di Napoli», 16 dicembre. T.P., Sculture, dipinti e la «montagna di sale»: a Napoli una super mostra rende omaggio a Mimmo Paladino, in «Il Messaggero», 16 dicembre. B. DE FAZIO, Napoli apre le porte all’arte contemporanea, in «La Repubblica» (Napoli), 17 dicembre. M. MORETTI, Una montagna d’arte, in «L’Indipendente», 17 dicembre. R. RODRIGUEZ, Una «montagna di sale» dall’effimero Nicolini, in «Napoli Notte», 17 dicembre. M. BIGNARDI, Figure arcaiche attraversano il contemporaneo, in «Il Denaro», 18 dicembre. Napoli attrazione di Natale, in «La Repubblica», 24 dicembre. A. IACCARINO, Folla in piazza, la «provocazione» di Paladino incuriosisce, in «Il Mattino», 27 dicembre. A. IACCARINO, Presidiata la Montagna, in «Il Mattino», 28 dicembre. T. MARRONE, Paladino di arte nuova, in «Il Mattino», 30 dicembre. L. TURCHETTA, Magìa del sale: Ritratto di un eclettico, in «Il Manifesto», 30 dicembre. N. PAGLIARA, Quella verità in maschera, in «Il Giornale di Napoli», 31 dicembre. Mimmo Paladino: Cities 14 Works, catalogo della mostra, Waddington Galleries, Londra. Of the Human Form, catalogo della mostra, Waddington Galleries, Londra. N. SPINOSA, G. ZAMPINO e R. NICOLINI, Paladino, catalogo della mostra, Edizioni Charta, Milano. J. PUTNAM, Time Machine: Ancient Egypt and Contemporary Art, catalogo della mostra, Museo Egizio, Torino. N. ROSENTHAL, Mimmo Paladino, Gana Art Gallery, Seoul. P. DE PEUTER, Swinging Sixties-Sparkling Nineties, catalogo della mostra, Bank Brussels Lambert and Crédit Européen Luxembourg, pp. 216-217. 155 1996 V. DEL TUFO, Vandali all’assalto della Montagna del sale Gravi i danni. Da domani la ricostruzione, in «Il Mattino», 2 gennaio. U. CARUGHI, Quotidiani passi d’uomo. Nello spazio urbano, in «Il Giornale di Napoli», 3 gennaio. F. BUTTURINI, Una liturgia dell’immagine, in «L’Arena», 21 gennaio. V. SGARBI, Nell’universo primordiale di Mimmo Paladino, in «Grazia», 26 gennaio. P. VAGHEGGI, Il mercato dell’arte? Mi ha proprio stufato, in «La Repubblica», 29 gennaio. A. RUBBINI, Mimmo Paladino a Napoli, in «Segno», n. 145, gennaio-febbraio, pp. 28-33. A. C. QUINTAVALLE, In viaggio con l’artista, in «Panorama», 1° febbraio. N. SERVIZIO, Immagini di mistero di un popolo, «Il Gazzettino», 16 febbraio. A. FIZ, Il tempo arcano di Mimmo Paladino rivive a Napoli, in «Italia Oggi», 17 febbraio. M. CORGNATI, Mimmo Paladino sotto il Vesuvio, in «Chi», 23 febbraio. L. ATTIAS, The Muse: Thaddaeus Ropac, Parigi, in «ARTnews», febbraio, p. 144. S. CASCIANI, La Montagna Incantata, Abitare, 1° marzo. J. PUTNAM, Mimmo Paladino, in «Tema Celeste», 1° marzo. B. DE FAZIO, Furto a Palazzo Reale sono sparite tre opere, in «La Repubblica» (Napoli), 16 marzo. E. CICELYN, Palazzo Reale, rubati 4 Paladino, in «Il Mattino», 16 marzo. E. CICELYN, Paladino accusa Palazzo Reale, in «Il Mattino», 17 marzo. G. PERRETTA, Mimmo Paladino, in «Flash Art», 1° aprile. A. TRIMARCO, Paladino: tracing a path in art, Modo, 1° aprile. A. IZZO, Paladino e Napoli, in «Quadri & Sculture», 1° aprile. M. ANGIOINO, S’inaugura l’elmo di Paladino, in «Il Mattino», 26 aprile. D. KUSPIT, Mimmo Paladino: Sperone Westwater, in «Artforum International», ottobre, vol. XXXV, n. 2, pp. 115-116. L. WEI, Mimmo Paladino at Sperone Westwater, in «Art in America», n. 11, novembre, p. 107. V. WIESINGER e A. SCHWARZ, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Musées de Strasbourg. E. CICELYN, Neapolitan Shadows, Mimmo Paladino, Sperone Westwater, New York. F. CAPELO, The Berardo Collection, Sintra Museum of Modern Art, Portogallo. 1997 R. HARADA, Mimmo Paladino, in «Eikoku News Digest», n. 620, 18 dicembre. Paladino, catalogo della mostra, Scognamiglio & Teano Agenzia d’Arte Moderna, Napoli. J. PUTNAM, Mimmo Paladino: Extemporisation, catalogo della mostra, Alan Cristea Gallery, Londra. R. GRANDI, L’anima e le forme: scultori in fonderia, catalogo della mostra, Editrice Compositori, Bologna. Mimmo Paladino: Dipinti Semplici, Waddington Galleries, Londra. 1998 M. GLOVER, Mimmo Paladino: Waddington, in «ARTnews», marzo, p. 182. Y. TSCHERWITSCHKE, Der Witz der «Transavantguardia», in «Hohenloher Zeitung», Künzelsau, 26 febbraio. R. MENIKHEIM, Grosse Gestik und Pathos in Szene gesetzt, in «Fränkische Nachrichten», Tauberbischofsheim, 27 febbraio. B. MEIER-GROLMAN, Die Antike als Fundgrube, in «Südwest Presse», Ulm, 4 marzo. G. HOFFMANN, Die Bergkette habt ihren Zeigefinger, in «Stuttgarter Zeitung», Stoccarda, 17 aprile. R. HÄNDLER, Schrille Putti auf dem Surfbrett, in «art», Amburgo, maggio. P. AMIEL, Transavantguardia, in «noema», Vienna, luglio. A. PHILP, Paladino. Bilder des Ubergangs, in Transavanguardia: Chia, Cucchi, Clemente, Paladino, catalogo della mostra, Museum Würth, Künzelsau and Thorbecke Verlag, Germania. 1999 M. BENJAMIN, Nice and eerie does it, in «Evening Standard», 8 settembre, p. 37. C. DARWENT, Land of the living dead, in «The Independent on Sunday», 12 settembre. H. SMITHSON, Terror cotta, in «Ham & High», 17 settembre. J. MCEWEN, Harmony from chaos, in «The Sunday Telegraph», 26 settembre. G. HAVARD, Mimmo Paladino, in «Londraart.co.uk magazine», 1° ottobre. M. COOMER, Mimmo Paladino-Brian Eno, in «Time Out», ottobre. R. WITHERS, Mimmo Paladino, in «Artforum», novembre, p. 152. S. SPADA, Arte all’arte, in «Tema Celeste», ottobredicembre, p. 73. H. STODDART, Eno-Paladino: Installation at the Roundhouse, in «contemporary visual art», n. 26, p. 62. G. R. MANZONI, Mimmo Paladino: Le Maesta, catalogo della mostra, Galerie Thaddaeus Ropac, SalisburgoParigi. 2000 H. D. HENN, Plastik und Skulptur aus der Sammlung Würth, catalogo della mostra, Kunst im Kurpark von Bad Mergentheim, Germania. 2001 A. FIZ, Mimmo Paladino: Zenith, catalogo della mostra, Santuario di Oropa, Biella - Edizioni Charta, Milano. J. SALLIS, e D. ECCHER, Paladino: una monografia-a monograph, catalogo della mostra, Charta, Milano. E. DI MARTINO, Paladino: Graphic Work 1974-2001, Art of this Century, New York-Parigi. 2003 L. TANSINI, Simplicity of the Gesture: A Conversation with Mimmo Paladino, Sculpture, vol. 22, n. 3, aprile, pp. 36-41. M. CARBONI, Mimmo Paladino: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, in «Artforum», XLI, n. 10, estate, 2003, pp. 196-197. B. CORÀ, Paladino, catalogo della mostra, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. 2004 Illustrazioni per La nuova Bibbia, Salani, Milano. Illustrazioni per Il Pinocchio, Ed. Papiro Arte, Venezia. B. CORÀ, LeWitt / Paladino, Gli Ori, Prato. 2005 B. CORÀ, Paladino, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. Mimmo Paladino - Quijote, catalogo della mostra, Electa, Napoli. E. DI MARTINO, Mimmo Paladino, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna - Cà Pesaro, Venezia, Papiro Arte, Venezia. 2006 Paladino - Fotogrammi / Dipinti Armati, catalogo della mostra, Galleria Cardi-Galleria Stein, Milano. Black and White, Waddington Galleries, Londra. Vinci. Una piazza per Leonardo, Skira, Milano. 2007 Short Stories, Gli Ori, Prato. Mimmo Paladino, Centre Cultural Contemporani, Palma di Maiorca. Mimmo Paladino al Museo dei Materiali Minimi, MMMAC, Paestum. 2008 Opera Grafica, L’Arte a Stampa, Milano. Quijote, Gli Ori, Pistoia. Don Chisciotte a Palermo, Editalia. Mimmo Paladino a Villa Pisani, Marsilio, Venezia. Paladino / Ara Pacis, Barbieri Selvaggi, Manduria. Mimmo Paladino per Modena, Skira, Milano. Opera per l’Ara Pacis, Gli Ori, Prato. 2009 Mimmo Paladino, Papiro Arte, Venezia. La Scultura 1980-2008, Skira, Milano. Mimmo Paladino / Gianni Berengo - Ortissima, Gardin, Allemandi, Torino. 2010 Mimmo Paladino alla Galleria Marlborough, Monaco, Paolo Gribaudo, Torino. Mimmo Paladino - Ottobre 2010 alla Galleria Valentina Bonomo, Roma. 2011 Mimmo Paladino - Il destino dell’uomo, Credito Artigiano Mimmo Paladino a Palazzo Reale, Giunti, Firenze. Mimmo Paladino e il nuovo guerriero, Allemandi, Torino. Il rabdomante e le sorgenti nascoste, Allemandi, Torino. 156 La Transavanguardia italiana, Skira, Milano. Lo Splendore della Verità. La Bellezza della Carità, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano. Le mostre 2012 Mimmo Paladino, Galleria Mazzoli, Modena. Le Strade di Roma, Alan Cristea Gallery, Londra. Paladino - Ceramiche, Gli Ori, Prato. Paladino - La Scultura, Marsilio, Venezia. 2013 Mimmo Paladino e la filosofia, in «Rivista di estetica», Rosenberg & Sellier, Torino. Don Quixote, Skira, Milano. Il calzolaio prodigioso, Skira, Milano. Paladino - Ravello, Prismi, Napoli. Mimmo Paladino - Vari&azioni, Maretti, San Marino. Mimmo Paladino - Xilografia 1983-2013... un elmo e 8 filosofi, Papiro Art, Torino. PRINCIPALI PERSONALI 1968 Galleria Carolina di Portici, Napoli. 1970 Studio di Arti Visive «Oggetto», Caserta. 1976 Nuovi Strumenti, Brescia. Galleria d’Arte Duemila, Bologna. 1977 Galleria Deambrogi Cavellini, Milano. Galleria Lucio Amelio, Napoli. Galleria dell’Ariete, Milano. 1978 Galleria Giorgio Persano, Torino. Galerie Paul Maenz, Colonia. Galleria Franco Toselli, Milano. Galerie Tanit, Monaco. 1979 Centre d’Art Contemporain, Ginevra. Galleria Lucio Amelio, Napoli. Galerie ‘t Venster, Rotterdam. Galleria Emilio Mazzoli, Modena. Art and Project, Amsterdam. 1980 Galerie Paul Maenz, Colonia. Galleria Giorgio Persano, Torino. Ariete Grafica, Milano. Galerie Annemarie Verna, Zurigo. Badischer Kunstverein, Karlsruhe. Marian Goodman Gallery, New York. Annina Nosei Gallery, New York. 1981 Galleria Lucio Amelio, Napoli. Galleria Mario Diacono, Roma. Galleria d’Arte Moderna, Bologna. Galerie Schellmann & Klüser, Monaco Galleria Franco Toselli, Milano. Galerie Bruno Bischofberger, Zurigo. Galerie «121», Anversa. Galerie Tanit Naila Kuningk und Walter Mollier, Monaco. 1981-1982 Kunstmuseum, Basel; Kestner-Gesellschaft, Hannover, Mannheimer Kunstverein, Mannheim; Groninger Museum, Groningen, Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek (itinerante). 1982 Galerie Buchmann, San Gallo. Munro Galerie, Amburgo. Waddington Galleries, Londra. Kunst und Museumsverein Von der Heydt-Museum, Wuppertal; Städtische Galerie, Erlangen (itinerante). Marian Goodman Gallery, New York. 1983 Schellmann & Klüser, Monaco. Galerie Buchmann, San Gallo (con A.R. Penck). Galleri Engström, Stoccolma. Galerija Meduza, Capodistria. Galleria Emilio Mazzoli, Modena. Sperone Westwater, New York. Gian Enzo Sperone, Roma. 1984 Galleria Franco Toselli, Milano. Newport Harbor Art Museum, Newport Beach, Los Angeles. Galerie Thomas, Monaco. Waddington Graphics, Londra. Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. Waddington Galleries, Londra. Musée Saint Pierre Art Contemporain, Lione. 1985 Galleria Lucio Amelio, Napoli. Deweer Art Gallery, Zwevegem-Otegem. Sperone Westwater, New York. Richard Gray Gallery, Chicago. Galerie Bernd Klüser, Monaco. Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco. Galerie Michael Haas, Berlino. Galerie Jesse, Bielefeld. Kunstnernes Hus, Oslo. 157 1986 Galleria Gian Enzo Sperone, Roma. Galerie Bernd Klüser, Monaco. Galerie Heinz Holtmann, Colonia Virginia Museum of Fine Arts, Richmond. Sperone Westwater, New York. Waddington Graphics, Londra. 1987 Richard Gray Gallery, Chicago. Galleria Franco Toselli, Milano. Galerie Thaddaeus Ropac-Villa Arenberg, Salisburgo. Moderne Galerie / Graphische Sammlungen Rupertinum, Salisburgo; Niederösterreichisches Landesmuseum in der Minoritenkirche, KremsStein; Kulturhaus der Stadt, Graz (itinerante) Galerie Jesse, Bielefeld. National Gallery, Wellington. Fuji Television Gallery-Sagacho Exhibit Space, Tokyo. Galleria Lucio Amelio, Napoli. Salone Villa Romana, Firenze. 1988 Galleria Gian Enzo Sperone, Roma. Galleria In Arco, Torino. Waddington Galleries, Londra. Waddington Graphics, Londra. Richard Gray Gallery, Chicago. Galleri Wallner Fersens, Malmö. 1988-1989 Kulturhistorischen Museum, Bielefeld; Detmoltder Schloss, Lippische Gesellschaft für Kunst, Detmold; Orangerie Schloss Rheda, Rheda-Wiedenbrück; Lüneburg, Museum für das Fürstentum Lüneburg (itinerante). 1989 Galerie Daniel Templon, Parigi. Galleria Lucio Amelio, Napoli. Sperone Westwater, New York. Galerie Jesse, Bielefeld. Galleria In Arco, Torino. Piramide Arte Contemporanea, Firenze. Eglise Saint Augustin, Bruxelles. 1990 Galleri Lars Bohman, Stoccolma. Galleria Comunale d’Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna. Galerie Bernd Klüser, Monaco. Austrialian National Gallery, The Drill Hall Gallery, Canberra. Galerie Hadrien Thomas, Parigi. Palais des Beaux-Arts, Charleroi. 1995 Gana Art Gallery, Seoul. Museo Barracco-Galleria Francese, Roma. Galerie Bernd Klüser, Monaco. Waddington Galleries, Londra. 1991 Waddington Graphics, Londra. Galerie Daniel Templon, Parigi. Sperone Westwater, Seventh Regiment Armory, The Art Show, New York. Duson Gallery & Ana Gallery, Seoul Art Center, Seoul. Marian Locks Gallery, Philadelphia. Galleri Lars Bohman, Stoccolma. AmelioBrachot Pièce Unique, Parigi. Waddington Galleries, Londra - Sperone Westwater, New York. Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique Art Moderne, Bruxelles. Belvedere, Praga. Galerie Bernd Klüser, Monaco. 1996 Sperone Westwater, New York. Les Musées de la Ville de Strasbourg, Strasburgo. 1992 Museu de Arte, San Paolo; Museu de Gravura, Curitiba; Museu de Arte Moderna, Belo Horizonte; Museu de Arte Moderna, Brasilia; Museu de Arte Moderna, Rio de Janeiro (itinerante). Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento. Galeria Ramis F. Barquet, Monterrey. Galleria Gian Enzo Sperone, Roma. Galleria Emilio Mazzoli, Modena (con Alighiero Boetti). Galerie Daniel Templon, Parigi. Palazzina Liberty, Torino. Convento San Domenico, Benevento (installazione permanente). 1993 Musée Paul Valery, Sète. Forte Belvedere, Firenze. 1994 Waddington Graphics, Londra. Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. Museo de Arte Contemporáneo de Monterrey. Waddington Galleries-The Economist Plaza, Londra. National Gallery of Fine Arts, Pechino. Galleria Emilio Mazzoli, Modena. Galerie Daniel Templon, Parigi. Overbeck-Gesellschaft, Lubecca. Galleria Arte 92, Milano. Caja de Asturias, Oviedo. Mario Diacono Gallery, Boston. 1995-1996 Scuderie di Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito e Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, Napoli. 1996-1997 Galleria Gianluca Collica, Catania (con Domenico Bianchi). 1997 Scognamiglio & Teano Agenzia d’Arte Moderna, Napoli. Fondazione Stelline, Milano. Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. Alan Cristea Gallery, Londra. Waddington Galleries, Londra. 1998 Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. Stadtgalerie Clanforte. Galleria Cesarea, Genova. Istituto Italiano di Cultura, Toronto. DuMont Kunsthalle, Colonia. 1999 Galerie Thaddaeus Ropac, Salisburgo. Studio d’Arte Cannaviello, Milano (con Stefano Zecchi). Venice Design Art Gallery, Venezia. Galerie Thaddaeus Ropac, Parigi. Galerie Bernd Klüser, Monaco. South Londra Gallery-Roundhouse, Londra. Alan Cristea Gallery, Londra. Museu de Arte Moderna, Rio de Janeiro. Museo Pinacoteca, San Paolo. 2000 Sala Quadri del Comune, Poggibonsi. Castello di Brunenburg, Merano. Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea, Napoli. Casa di Cultura della Città, Cˇeské Bude˘jovice; Istituto Italiano di Cultura, Praga (itinerante). Beck & Eggelin Fine Art, Düsseldorf. Artiscope II, Bruxelles. Galerie Depelmann, Langenhagen. 2001 Galleria Christian Stein, Milano. Santuario di Oropa, Biella. Galerie Thaddaeus Ropac, Parigi. Mercati Traianei, Roma. Galerie Depelmann, Lagenhagen. Premio Michetti, Francavilla al Mare. Boca Raton Museum of Art, Florida. 158 2002 Galerie Vidal - Saint Phalle, Parigi. Forum Kultur. Hannover. Foyer del Teatro di San Carlo, Napoli. Valentina Bonomo Arte Contemporanea, Roma. Fondazione Volume!, Roma. Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro (con Domenico Bianchi). Kunstmuseum Kloster Unser Lieben Frauen, Magdeburgo. Museo José Guadalupe Posada, Aguascalientes. Museo Diocesiano, Bressanone. 2002-2003 Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato. 2003 Waddington Galleries, Londra. Galleria Christian Stein, Milano. Sala Murat, Fortino Sant’Antonio, Bari (con Sol LeWitt). Rizziero Arte, Pescara. 2004 Galerie Thaddaeus Ropac, Parigi. Estorick Collection of Modern Italian Art, Londra; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (itinerante, con Sol Lewitt). Reggia di Caserta (per «I Maestri di Terræ Motus»). Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea, Napoli. Teatro India, Roma (installazione per Edipo a Colono). 2004-2005 Takamatsu City Museum of Art, Takamatsu City; Kure Municipal Museum of Art, Kure City; The Museum of Modern Art, Wakayama City; The World Children’s Art Museum in Okazaki, Okazaki City; Hokkaido Obihiro Museum of Art, Obihiro City; Shizuoka Art Gallery, Shizuoka Art City (itinerante). Valentina Bonomo Arte Contemporanea, Roma. Palazzo Margherita,Galleria Civica, Modena. 2005 MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna, Loggetta lombardesca, Santa Maria delle Croci, Ravenna. San Stae, Venezia. Galleria Internazionale D’Arte Moderna, Ca’ Pesaro, Venezia. Museum der Moderne Salzburg RupertinumUniversität, Sala Terrena, Salisburgo. Banca di Romagna, Faenza. Galleria S. Lorenzo al Ducale, Genova. 2005-2006 Museo di Capodimonte, Napoli. 2006 Alan Cristea Gallery, Londra. Piazza Guidi, Vinci (installazione permanente «Una piazza per Leonardo»). Palazzo della Triennale, Milano (con Doriana e Massimiliano Fuksas). Waddington Galleries, Londra. Galleria Christian Stein-Galleria Cardi, Milano. XXI Siecle Editions, Parigi. 63ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, sezione Orizzonti (con il film Quijote). Istituto Cervantes, Milano. Galleria L’Ariete, Bologna. 2007 MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli. Galerie Thaddaeus Ropac, Parigi. Peilares Centre Cultural Contemporani, Palma di Maiorca. Danese, Milano. Galerie Alice Pauli, Losanna. 2007-2008 Galleria Civica, Modena. 2008 Palazzo Sant’Elia, Palermo. Museo dell’Ara Pacis, Roma. Museo Nazionale di Villa Pisani, Stra. Palazzo Pepoli, Bologna. Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea, Napoli. Villa Sauber, NMNM Nouveau Musee National de Monaco, Principato di Monaco. Centro Recoleta, Buenos Aires; Centro Cultural Banco do Brasil, Brasilia; Museo de Arte Moderna, Rio de Janeiro; Sala de la Municipalitad de Miraflores, Lima (itinerante). Palacio Sastago, Saragozza. 2009 Galerie Bernd Klüser, Monaco («Traurige Tropen»). Palazzo Trinci, Foligno. Orta San Giulio, Lago d’Orta. Antico Seminario Piazza del Duomo, Lecce. Mozarteum, Salisburgo. Cripta della Chiesa dell’Assunta, Positano. Galleria In Arco, Torino. Galerie Bernd Klüser 2, Monaco («Ferbruar 1917»). Centro Saint-Bénin, Aosta. 2011 Museo Archeologico Nazionale D’Abruzzo, Villa Frigerj, Chieti. Palazzo De Mayo, Chieti. Galleria San Fedele, Milano. Palazzo Reale, Milano. Galerija TR3, Ljubljana. Zane Bennett Contemporary Art, Santa Fe. 2012 Galleria Mazzoli, Modena. Alan Cristea Gallery, Londra. Centro Espositivo Sloveno A + A, Venezia. Drogheria delle Arti, Ex Mercato Comunale, Novoli. MIC Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza. Villa Fiorentino, Sorrento. Pinacoteca Provinciale, Bari. Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, Piazza Santa Croce, Firenze. Galleria Comunale d’Arte, Cagliari. 2013 Galleria Christian Stein, Milano. Sala Rossa del Rettorato, Università degli Studi di Torino. Art Forum Würth Capena, Roma. Villa Rufolo-Piazzale Auditorium Niemeyer, Ravello. Palazzo Clemente e Palazzo De Sanctis, Castelasso. Casamadre Arte Contemporanea, Palazzo Partanna, Napoli. Chiesa di San Barnaba in Bondo, Trento. Musei di Palazzo dei Pio, XVI Biennale di Xilografia Contemporanea, Carpi. Galerie Bordas, Venezia. Spazio Amira, Nola. 2013-2014 Villa Manin di Passarano, Codroipo. 2009-2010 Obaine galerije, Piran; Muzej savremene umetnosti Vojvodine, Novi Sad; Muzej suvremene umejtnosti Istre, Pula (itinerante). 2010 Galerie Marlborough, Principato di Monaco. Galleria Cardi, Pietrasanta. Galleria Christian Stein, Milano. Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, Santo Stefano Belbo. Galleria Valentina Bonomo, Roma. Galleria Givon, Tel Aviv. 159 PRINCIPALI COLLEZIONI PUBBLICHE Art Gallery of Ontario, Toronto. Art Gallery of New South Wales, Sydney. Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Monaco. Berardo Collection, Sintra Museum of Modern Art, Portogallo. City of Beijing Collection, Pechino. Civiche Raccolte d’Arte, Milano. Collezione del Ministero degli Esteri, Roma. Fogg Art Museum, Cambridge, Massachusetts. Fondazione Europea del Disegno, Meina. Fonds National d’Art Contemporain, Francia. Fonds Regional d’Art Contemporain Midi-Pyrenees, Tolosa. Fukuyama Museum, Okayama, Giappone. Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. Galleria d’Arte Moderna, Bologna. Istituto degli Innocenti, Firenze. Kaisma Museum of Contemporary Art, Helsinki. Kunstmuseum, Basilea. Kunstmuseum, Berna. Kunstmuseum, Düsseldorf. Lenbachhaus, Monaco. Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles. Ludwig Museum, Budapest. Metropolitan Museum of Art, New York. Monchehaus Museum für Moderne Kunst, Goslar. Musée d’Art Contemporain, Lione. Musée d’Art Contemporain, Nîmes. Musée d’Art Moderne et Contemporain, Strasburgo. Museo di Capodimonte, Napoli. Museo MADRE, Napoli. Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam. Museum of Modern Art, New York. Museum Würth, Künzelsau. Nationalgalerie, Berlino. Neue Galerie, Kassel Nouveau Musee National, Monaco. Queensland Art Gallery, Brisbane. Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgo. Setagaya Art Museum, Tokyo. Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Stedelijk Museum, Amsterdam. Tate, Londra. Virginia Museum of Fine Arts, Richmond. Haus des Geschichte der Bundesrepublik, Bonn. © MIMMO PALADINO, BY SIAE 2014 © 2014 UMBERTO ALLEMANDI & C. SPA, TORINO FINITO DI STAMPARE IN TORINO NEL MESE DI GIUGNO 2014 PER I TIPI DELLA SOCIETÀ EDITRICE UMBERTO ALLEMANDI & C.
© Copyright 2024 ExpyDoc