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Mensile Indipendente d’Informazione del III Municipio
[
ANNO XXVIV - N. 8/319 - OTTOBRE 2014 - COPIA GRATUITA
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NUOVO SALARIO, CEMENTO FATALE
Detto fatto, la maggioranza di
centro sinistra si piega alla
volonta del Campidoglio e dà
parere positivo alla delibera
comunale per 55000 metri cubi di
cemento residenziale a piazza
Minucciano: centinaia di nuovi
appartamenti e quasi mille nuovi
residenti lungo la collina di fronte
alla stazione ferroviaria Nuovo
Salario, ma soprattutto il caos in
arrivo in una zona già assalita dal
traffico e dallo smog.
PIAZZA MINUCCIANO,
LA SOLITA VECCHIA STORIA
[di Luca Coniglio]
P
[Riccardo De Cataldo]
nulla è valsa la grande
contestazione dei residenti e dei comitati.
Con due colpi ben assestati,
prima la giunta municipale di
Marchionne e poi la sua maggioranza in Consiglio, hanno
ratificato la decisione capitolina
di cambiare la destinazione d'uso da commerciale a residenziale,
come
richiesto
dal
costruttore e proprietario
dell'area, Bonifaci. Un
voto da cui si sono sfilati
per la maggioranza, il
presidente del Consiglio
Corbucci e i consiglieri,
Cascapera e Maccaroni,
oltre naturalmente tutta
l'opposizione di centrodestra e il M5S.
A
iazza Minucciano è stata
svenduta al potente di turno,
e non ne avevamo alcun dubbio. Sono in arrivo sei nuove palazzine per un totale di circa 600 nuovi
residenti. La maggioranza del III
Municipio di Roma, ad eccezione di
Riccardo Corbucci, ha votato compatta perché questo scempio si
perpetuasse, approvando il cambio
di destinazione d’uso da commerciale a residenziale. Il Presidente
del Municipio Marchionne, eletto
poco più di un anno fa dopo una
campagna elettorale profondamente anti cemento, ha convintamente
permesso di costruire nuove case
ad un costruttore che, da dieci
anni, non riusciva ad edificare il
commerciale. “Un male minore, che
ci permetterà di avere dal costruttore molti oneri per la realizzazione
di strade e altre opere pubbliche”,
giustificano dalla maggioranza.
Nonostante ciò il dato politico che
emerge da questa vicenda è chiaro:
la maggioranza PD del Municipio si
pone in continuità con coloro che,
negli ultimi quindici anni, hanno
svenduto il nostro territorio a chi lo
ha poi reso invivibile.
Tanto per darvi un’idea sulla
collina antistante la stazione
FFSS Fidene, sorgeranno 6
palazzi alti 19 mt per 270
nuovi alloggi e 680 nuovi residenti. Durante i cantieri l’impatto dei camion sarà deva-
stante, proprio in corrispondenza di piazza Minucciano e
via Seggiano, dove sono presenti ben 4 plessi scolastici.
Ma il peggio accadrà quando,
vendute le nuove case, i nuovi
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SEGUE A PAG. 2
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Ottobre 2014
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andare in porto con un accordo
residenti con le loro automobili
I
nomi
dei
consiglieri
che
hanno
dato
il
via
al
cemento...
e
Comune
fra
condiviso
si sommeranno al già caotico
mattone dopo mattone.
Municipio, con una delibera ad
traffico della zona. Prevediamo
hoc e il parere positivo di quest’ulun impazzimento della circolaCosa che è puntualmente
timo.
esponenzione e un aumento
accaduta quasi che l’amministraziale dell’inquinamento.
zione pubblica fosse in società
Si poteva evitare questa ennecon il costruttore.
sima colata di cemento?
cambio ci sono gli oneri accesIn
Certamente sì!
sori, in pratica quello che il
Occorreva che il municipio
costruttore (12 milioni di euro) è
anche attraverso un parere
disposto a sborsare per garantirsi
negativo, comunicasse al
finale. Soldi che verranno
l’opera
popolaziola
Campidoglio che
spesi per qualche piano d’interne era contraria al cambio di
vento riqualificatorio per via
destinazione d’uso. Bonifaci
Radicofani a Fidene, la ristrutturaavrebbe potuto fare negozi, ma
del parco della Torricella e
zione
in
sarebbe stato un fallimento
piazza
a
rotatorie
nuove
questo periodo di crisi economica, tanto più che nessuna banca avrebbe garantito il Minucciano. Ma si sa quanto queste opere derivanti dagli
costruttore. Molto più semplice e fruttuoso sarebbe stato oneri accessori alla fine si rivelino un bluff, una volta avuto il
avere da parte del Comune la licenza per un cantiere residen- via libera alle nuove case. Sconcerta il volta faccia di consiziale. In questo modo Bonifaci avrebbe potuto con gli acconti glieri municipali e dello stesso Presidente, che in passato
degli acquirenti, durante la fase edificatoria, predisporre un avevano votato mozioni contrarie a questo cambiamento di
piano fideiussorio bancario. Tutto questo disegno poteva destinazione d’uso.
UN GIARDINO POCO “AMATO”
Non certo dai residenti e dai loro bambini, ma lo spazio verde di via Amato a Casale Nei, con i suoi giochi è
fra le pochissime aree verdi disponibili. Dopo la denuncia del comitato per incuria e fatiscenza, il piccolo parco
è ormai interdetto da un mese. La protesta degli abitanti e l’incontro con il presidente Marchionne
[Alessandra Aureli]
en altra solare mattinata di una domenica di questa proverbiale
ottobrata romana si sarebbero godute le giovani famiglie di Casale
Nei! Invece no, in via Amato, il cancello dell’area giochi è incredibilmente chiuso e fasciato da un nastro giallo della polizia municipale:
problemi di degrado e sicurezza. Sta in quello stato da più di un mese, da
quando De Marco del comitato Casalei Nei, stufo della fatiscenza in cui
si trovava il giardino, ne aveva denunciato lo stato di pericolo. Unica
risposta del municipio era stata la chiusura e l’interdizione all’ingresso.
Domenica 5 ottobre i genitori del quartiere, con tanto di pargoli e carrozzine, si sono dati appuntamento per incontrare il presidente Marchionne,
che con coraggio si è fatto vedere. ‘’Il parco è stato chiuso, a seguito della
denuncia di fine agosto del comitato - ha esordito il presidente - non potevamo che intervenire.” Fra le più’ attive, Valeria, mamma del piccolo
Tommaso, incalzava Marchionne invitandolo a spiegare il motivo per il
quale non si era immediatamente attivato a restituire, con i dovuti interventi, l’area giochi alla comunità del quartiere. La storia del’area verde di
Via Amato è ha dir poco sconcertante: era stata consegnata dal consorzio Isveur, costruttore delle palazzine circostanti, anni fa. Presa in carico
dal Comune, venne, senza alcun collaudo, dopo qualche anno assegnata all’associazione “Mamme in quarta”, che ben presto l’abbandonarono
al proprio destino. Seguì un lungo periodo di disinteresse da parte del
municipio e di lento degrado, anche se, con qualche intervento spontaneo dei residenti, il giardino ha continuato a svolgere la sua funzione di
aggregazione e di svago per i loro bambini. Poi ad agosto la denuncia del
comitato ha “risvegliiato” il municipio, che ha pensato bene di serrare
tutto. “Non abbiamo i soldi per bonificare e rimettere in sicurezza il parco”
ha sottolineato Marchionne “contatteremo il consorzio perché provveda;
dovete avere la pazienza di aspettare qualche mese.” Ma all’eccezione di
B
qualche genitore che ormai il consorzio, aveva fatto del suo consegnando l’area giochi così come previsto, il presidente è rimasto interdetto.
Ma a togliere le castagne dal fuoco alla fine ci hanno pensato i genitori,
non prima di aver ottenuto la collaborazione del municipio. Avrebbero
provveduto a loro spese, ed il contributo è immediatamente partito, a risistemare il piccolo parco giochi. “ Bene” ha detto infine Marchionne, “e vi
consiglio di creare un gruppo per chiedere la gestione dell’area”.
Qualcuno come Valeria ha voluto leggervi un segnale di sinergia con il
municipio, altri l’ennesimo disimpegno.
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MOBILITA’
Ottobre 2014
STAZIONE METRO JONIO, L’APERTURA SLITTA A FEBBRAIO
La mobilità di superficie verrà rivoluzionata con un taglio di 8 linee bus.
“E’ solo una riorganizzazione”, dichiara la Maggioranza
[Sara Tellini]
a Stazione Metro B1 denominata “Jonio” dovrebbe aprire, secondo il
Presidente del Municipio Marchionne e i tecnici di Romametropolitane, entro
la fine di febbraio. Questo è il dato principale emerso durante la Riunione
tenutasi il 13 Ottobre presso la Sala Consiliare di Piazza Sempione alla quale,
appunto, hanno partecipato addetti ai lavori e istituzioni locali. “L’obiettivo è quello di consegnare l’opera all’Atac per il preesercizio prima di Natale. Da lì il nostro
lavoro si ferma e passiamo la palla al comune”, spiega l’Ingegner Piero Lattanzi,
responsabile del Progetto della fermata Jonio per Romametropolitane. Molto ci si
è soffermati sulle opere di contorno di un cantiere, quello di Via Scarpanto, che
in più di cinque anni di lavori ha creato disagi immani ad un quartiere già di per
se assai complicato come Val Melaina. “Finalmente è finito un incubo fatto di polvere, rumori, tremori e disagi di ogni tipo”, ci racconta la Signora Franca, residente in via Scarpanto da 53 anni, di cui gli ultimi cinque vissuti a dormire due ore a
L
notte. Vi saranno un parcheggio, un’area cani, una riqualificazione del parchetto
adiacente e varie modifiche del traffico locale. A proposito di questo il Presidente
Marchionne ha parlato un progetto di fluidificazione viaria sull’asse Jonio/Monte
Cervialto/Isole Curzolane attraverso una “corsia preferenziale dinamica” nelle ore
di punta. Sulle modifiche del T.P.L (il trasporto pubblico su bus), che si sta discutendo proprio mentre questo giornale va in stampa, è già bufera. Il consigliere PD
Dionisi ha parlato di una “razionalizzazione delle corse” che prevede un taglio di 8
linee di superficie dal 26 ottobre. “E’ una razionalizzazione, non un taglio. Molte
linee vengono sprecate e già dalle ore serali sono sempre vuote” ha insistito il consigliere mentre l’aula mormorava. Infine, seppur non riguardante la stazione Jonio,
ma quella già aperta di Conca D’Oro, è stato toccato il tema del famoso Ponte
Ciclopedonale tra le Valli e l’Espero, un’opera strategica per il nostro Municipio che
rimane, attualmente una eterna incompiuta. “L’obiettivo più realistico è quello iniziare la cantierizzazione entro la fine di marzo e di aprire il ponte, insieme ad un
parco di Sacco Pastore rimesso a nuovo, entro il Luglio del 2016”, hanno dichiarato il Presidente del Municipio e i tecnici. Come al solito vedremo e vigileremo.
RIVOLUZIONE TRASPORTO
PUBBLICO A MONTESACRO
Approda anche in III Municipio la razionalizzazione della mobilità.
Sette linee bus soppresse. I cittadini: “Non siamo stati consultati.
Questa non è partecipazione.”
[Daniele Di Clementi]
la spending review
salì sull’autobus…
Dal 27 Ottobre 2014
toccherà al III Municipio
assaggiare le “sforbiciate”
al trasporto pubblico, che
hanno interessato finora
le altre zone di Roma,
imposte dalla politica di
riduzione dei costi d’esercizio. Montesacro è ormai abituata: si tratta della seconda modifica in tre anni ( nel 2012 il nuovo assetto post apertura metro B1); anzi, la terza, se si tiene
conto delle correzioni imposte dal prossimo taglio di nastro della stazione metro Jonio.
Per l’Agenzia per la Mobilità è una “razionalizzazione della rete”. L’utenza legge, invece, “tagli alla rete”.
La manovra comporta principalmente soppressioni di linee, spalmatura dei loro percorsi su altre tratte, potenziamento linee express (due vetture in più sulle tratte 60 e 90),
eliminazione delle sovrapposizioni dei percorsi.
Sette le linee vittime del “bisturi” : 84 (zona Sacco Pastore), 690 (Nuovo Salario-Prati
Fiscali), 80 (fusa con l’80B), 308 e 308P (zona Cinquina), 335 (Talenti-Tufello-Nuovo
Salario), 434 (Talenti-Torraccia-Casal Monastero), 690 (Nuovo Salario-Prati Fiscali)
Per informare i cittadini, il 15 Ottobre, dopo l’antipasto di cinque giorni prima in
Commissione Trasparenza, si è tenuto un incontro nell’aula consiliare. Erano presenti
l’ing. Stefano Brinchi per l’Agenzia per la Mobilità e il consigliere Fabio Dionisi, presidente della Commissione Mobilità di piazza Sempione. Notevole l’afflusso di cittadini e
Comitati di quartiere, che non hanno mancato di far sentire la loro voce.
“Siamo di fronte ad un pacchetto già confezionato. – hanno sottolineato”. Se, da un
lato, condividiamo la necessità di un risparmio di costi, dall’altro ci teniamo a dire che
la popolazione deve essere informata prima che le modifiche siano messe nero su
bianco. Altrimenti è inutile parlare di partecipazione”.
“Si possono apportare modifiche in corso d’opera” – ha fatto eco il consigliere Dionisi,
che, dopo l’esposizione dei cambiamenti linea per linea da parte dell’ingegner Brinchi,
ha dato la parola al pubblico, le cui preziose indicazioni sono state annotate da entrambi i relatori.
Cosa comporterà dal 27 Ottobre, secondo i pareri dei cittadini, questa “razionalizzazione”?
Meno linee attive significano più cambi di autobus per raggiungere le destinazioni desiderate. I percorsi delle vetture si allungano per servire anche le zone lasciate scoperte dalle cancellazioni. Il tutto implica bus più carichi e una maggiore durata del viaggio
e una qualità minore. È vero che le linee express ( 90 e 60 ) sono state potenziate, ma,
come insegna la scienza, è importante la verifica dell’”esperimento” nella realtà…
La speranza è che per l’apertura della stazione Jonio si aprano preventivamente dei
tavoli con i cittadini: Accadrà? Spes ultima dea…
E
Le linee 434 – 84- 690 - 335 – 308 – 308P – 80B
saranno soppresse o come meglio dicono al dipartimento disattivate
Le linee 336- 339 – 349 – 235 - 343 -404 444
verranno RIPROGRAMMATE nei passaggi alle fermate
Le linee 337 – 69 – 86 – rimangono INVARIATE
Linea 338 spostamento capolinea partenza MARMORALE arrivo STAZ. NOMENTANA
Linea 340 spostamento capolinea partenza MARMORALE arrivo ERETUM (Torraccia)
Linea 342 spostamento capolinea partenza BASEGGIO arrivo VIALE MARX
Linea 350 spostamento capolinea partenza PONTE MAMMOLO arrivo NUOVO SALARIO
Linea 351 modificata a Somalia per coprire la zona Prato della Signora
Linea 435 spostamento capolinea partenza PORTE DI ROMA arrivo VAL DI LANZO
Linee 80 e 80B unificate con partenza da PORTE DI ROMA arrivo P.za VENEZIA tragitto
coperto con 23 vetture
Linee 90 e linea 60 sono potenziate con 2 vetture in più
Linea 60 L Termini – Largo Pugliese depotenziata
Linea 82 circolare TERMINI - TERMINI prolungata a piazza Sempione coprendo il
quartiere Espero
Linea 83 Val sabbia-Partigiani deviata su via Nemorense e riprogrammata nelle corse
Linea 311 spostamento capolinea partenza VAL SABBIA arrivo REBIBBIA
Linea 344 spostamento capolinea partenza NUOVO SALARIO arrivo REBIBBIA
POLITICA
Pagina 6
Ottobre 2014
“VOTO FAVOREVOLE SU PIAZZA MINUCCIANO
GRANDE ERRORE POLITICO DEL PD”
Seconda parte dell’intervista al Presidente del Consiglio del nostro municipio,
Riccardo Corbucci, unico consigliere PD ad opporsi alla cementificazione con i fatti
[Luca Coniglio]
a Quarta: “Sulla questione di Piazza Minucciano Lei è stato
l’unico del suo partito ad opporsi al cambio di destinazione
d’uso da commerciale a residenziale, mozione che di fatto ha
appena regalato al costruttore Bonifaci sei palazzine da edificare
in una zona già al collasso. Perché lo ha fatto e cosa pensa della
scelta dei suoi colleghi di maggioranza?”
R.C.: “Il vincolo che mi lega hai cittadini che mi hanno eletto è molto
più forte di qualsiasi vincolo di maggioranza. Io come i miei elettori ci
siamo sempre dimostrati contrari ad ulteriori cementificazioni di un
Municipio che, in questi anni, ha pagato un prezzo altissimo. Sentivo di
dover votare NO e così ho fatto. Per quanto riguarda la mia maggioranza, credo che sia stato fatto un grande errore politico che ci allontana dai cittadini. Le precedenti amministrazioni, sia capitoline che
municipali, hanno pagato pegno a livello elettorale proprio perché non
hanno invertito rotta sul tema della speculazione edilizia. Questo voto
positivo è stato un grande autogol che ora permetterà al Campidoglio
di dare il via alle edificazioni”.
La Quarta: “Archiviata, purtroppo in modo assai negativo per i
cittadini, la questione di Piazza Minucciano già stanno per arrivare in Municipio nuove scottanti tematiche che riguardano sempre
possibili cementificazioni del territorio. Mi riferisco in particolare
L
alle Torri di Casal Boccone e alle case dell’aeronautica di Porta
di Roma. Quale sarà la sua posizione e quale scenario prevede in
maggioranza?”
R.C.: “Le due questioni che lei ha citato potrebbero davvero rappresentare il punto di rottura tra i cittadini e il Municipio. Molti miei colleghi, inizialmente, si erano detti contrari alle edificazioni su Piazza Minucciano
per poi cambiare improvvisamente idea. Il territorio ha dimostrato chiaramente di non aver gradito affatto. Se anche su queste due nuove
possibili cementificazioni che incombono sul III Municipio i miei colleghi daranno parere favorevole c’è il rischio più che concreto che la
nostra maggioranza verrà ricordata solo per aver proseguito nella politica di campo libero al cemento che ha contraddistinto gli ultimi vent’anni della politica capitolina e municipale”.
La Quarta: “Passiamo al tema che, originariamente, doveva occupare l’intera intervista: la cultura. Questo è un territorio che, tra
mille difficoltà, sta avendo una rinascita culturale spontanea fatta
di piccoli locali, associazioni culturali, punti di aggregazione
improvvisati. E’ un punto di partenza che però, ahimè, non è minimamente accompagnato dall’ente pubblico di prossimità, il
Municipio. Cosa può dirci a riguardo?”
R.C.: “Il territorio sta senza dubbio avendo una rinascita culturale,
soprattutto nella zona di Montesacro. Purtroppo noi come Municipio
non abbiamo un euro di fondi da destinare alla cultura affinchè si possa
accompagnare questa rinascita culturale. Stiamo pensando a qualche
bando che possa finanziare iniziative di aggregazione culturale come,
ad esempio, un cinema o un teatro all’aperto.”
La Quarta: “Residenti e commercianti della zona della Movida
montesacrina lamentano fenomeni di degrado, chiasso notturno e
furti. Come fare per salvaguardare sia il divertimento dei giovani
che la tranquillità di chi vive e lavora nella zona?”
R.C.: “La movida è bella quando è sicura. Io sono felicissimo di vedere le nostre strade piene di giovani, ma voglio anche una quartiere
sicuro, pulito, strappato a fenomeni di spaccio, vandalismo e generale
degrado che, purtroppo, fanno ancora parte della zona di
Montesacro/Ponte Tazio. Come autorità dobbiamo essere più presenti. Le forze dell’ordine devono essere lì, per garantire che il divertimento non si svolga a discapito di
nessuno”.
La Quarta: “Quello del
bando sui centri sportivi
emanato dal Municipio è
stata senza dubbio un’ottima
iniziativa che però, come
spesso capita, si sta scontrando con tanta burocrazia
e poca trasparenza. Ben sei
centri sportivi hanno fatto
ricorso e l’iniziativa è ancora
ferma nonostante siamo già
alla metà di Ottobre. Cosa
sta succedendo esattamente?”
R.C.: “Negli ultimi vent’anni
nessuno aveva mai fatto ricorso. Questa vota persino società vincitrici si sono appellati. E’
una cosa assai inusuale e per
questo motivo io e altri consiglieri abbiamo richiesto l’accesso agli atti. Qualcosa non
ha funzionato nella commissione che ha esaminato il bando.
Vogliamo vederci chiaro su
cosa sta accadendo. I centri
sportivi dovevano partire il 1
Ottobre. Questo è un grave danno per le famiglie e per i centri sportivi
convenzionati con il Municipio. Dobbiamo assolutamente rimediare.”
La Quarta: “Un ultima domanda riguardo il Sostegno, settore di
competenza municipale. Già da Settembre sono in corso della agitazioni da parte dei genitori e delle categorie sindacali che difendono gli interessi degli insegnanti A.I.C., che protestano contro il
taglio dei fondi per questa vitale attività. Ci sono buone notizie?”
R.C.: “Si, ci sono buone notizie. Dopo una riunione in Campidoglio con
i rappresentanti di tutti i Municipi abbiamo ottenuto la copertura dei
fondi fino a Natal. Per quanto riguarda Noi, III Municipio, abbiamo ricevuto circa 330.000 euro in più che ci permettono di coprire l’intero fabbisogno per coprire il servizio.”
Ottobre 2014
DAI NOSTRI QUARTIERI
"SOTTO IL VIADOTTO" SI COLTIVANO LE IDEE
Sotto Il Viadotto Dei Presidenti, infrastruttura che è il simbolo di una grande occasione
sprecata per il nostro Territorio nasce un nuovo luogo d'incontro e scambio per i cittadini
[Sara Tellini]
n un punto di snodo del nostro
Municipio, all'altezza di via
Virgilio Talli, al Nuovo Salario,
sarete incuriositi da colori accesi,
copertoni riutilizzati, due containers
verdi e una vera e propria riorganizzazione dello spazio urbano sotto un
tratto del celeberrimo Viadotto dei
Presidenti. Il Viadotto Gronchi negli
anni Novanta sarebbe dovuto essere un importante collegamento tra
Roma Nord e Sud, con un tram leggero che passa proprio tra le due
carreggiate sopraelevate. Poi, come
spesso capita in una città e in un
Municipio dove poche cose vanno
come dovrebbero andare, l’opera
incompiuta, una delle tante cattedrali del deserto del nostro territorio. A distanza di anni, tra mille difficoltà e con tutti i limiti di un’iniziativa assai circoscritta, quel luogo prova a rinascere: il degrado e l'abbandono lasciano spazio alla creatività e all'attività laboratoriale di chi ha promosso e si è messo in gioco per la riqualificazione di questo luogo urbano e di chi volontariamente contribuirà alla sua crescita. "Sotto
il Viadotto" è una bella iniziativa che parte dal progetto europeo "Temporary use as a tool for
urban regeneration" per il riuso temporaneo degli spazi urbani e la loro riqualificazione. Le attività dell'11 e 12 ottobre hanno inaugurato questa green street, ad uso temporaneo, con una
concessione di tre mesi, ma chissà che non possa divenire un progetto a lungo termine. Il progetto unisce gli architetti del gruppo G-124 di Renzo Piano, Greenapsi, Interazioni Urbane e la
collaborazione di alcune associazioni e Comitati. Promosso da Roma Capitale, l'Assessorato
alla Trasformazione Urbana, l'Assessorato allo sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e
Manutenzione Urbana e il III Municipio. Duecento metri quadrati per iniziative di autocostruzione con materiali di riuso, in armonia con l'ambiente. La progettualità coinvolge anche l'asse ex
carrabile del viadotto che magari potrebbe divenire una green line: l'intento è quello di trasformare il vecchio tracciato del tram in una lunga pista ciclabile. Per rafforzare questo obiettivo è
stata già organizzata una passeggiata in bicicletta con il supporto dell'associazione ReBike. Il
ricordo dell'erba alta ed incolta si sta trasformando, così, in idee, voglia di cambiamento, aggregazione ed unione di intenti, valorizzazione del territorio. “Abito una zona periferica e assai
degradata come questa, dove mancano i punti vendi e gli spazi di aggregazione. Almeno qui
posso portare i miei figli in bicicletta.” Ci dice la Signora Graziella, mamma di due bambini che
scorrazzano in bicicletta attorno allo spazio verde appena creato. Non è un paradiso ma è
meglio di niente. Per una volta lasciamo stare le polemiche e coltiviamo le idee, soprattutto se
buone.
I
Pagina 7
INTANTO LA TRAMVIA DI SUPERFICIE
SAXARUBRA - LAURENTINA, GIACE IN UN CASSETTO
Marcello Paolozza non lesina critiche sull’opera che si
sovrappone ad una delibera mai posta in essere
Sotto il viadotto: un progetto dalle tinte grigie
Tutto bene dunque, anzi benissimo, si dirà. Nient’affatto!!!
Nel corso della cerimonia, gli stessi Assessori hanno avuto cura di precisare,
senza fare alcuna menzione della Delibera del Consiglio comunale N. 37/2006
che “l’intervento ..., si inserisce nel più complesso progetto di pianificazione e trasformazione dell’asse ex carrabile del viadotto, in pista ciclabile e
‘Green Line di Roma”.
Quell’”asse ex carrabile” fu realizzato nel 1992 spendendo centinaia di milioni
dei cittadini romani per accogliere una tramvia di superficie, che avrebbe dovuto unire il Nuovo Salario a Cinecittà. Nel 2005 oltre 40 Comitati e Associazioni
di Quartiere del IV, V, VIII, X, XI municipio, si mobilitarono congiuntamente per
chiedere che quest’opera fosse realizzata e promossero la Delibera d’iniziativa popolare per la progettazione della Tramvia “Saxa Rubra-Laurentina,
con il sostegno della sezione di Roma d’Italia Nostra, del WWF, di tanti urbanisti ed esperti di mobilità,
La delibera, è bene ricordare agli immemori, raccolse le firme di oltre 11000 cittadini e il 16 febbraio 2006 fu condivisa dal Consiglio Comunale che l’approvò
all’unanimità come Delibera consiliare n.37/2006.
Da quella data una folta schiera di Amministratori pubblici e politici romani ha
lavorato alacremente e scentemente, affinché quella Delibera fosse lasciata
morire in un cassetto, privandò così la città di una infrastruttura di trasporto pubblico, che già oggi potrebbe svolgere un ruolo importantissimo per superare lo
stato drammatico della mobilità romana.
Prima fra tutte fu la Giunta Veltroni con il suo Assessore alla mobilità,
Calamante, seguita poi dalla Giunta Alemanno e da tutti gli altri Assessori alla
mobilità che si sono succeduti nel corso degli anni, sebbene i promotori della
Delibera abbiamo nel corso di questi nove anni scritto lettere, organizzato manifestazioni,proteste, riunioni, ottenenedo perfino dal Consiglio comunale nel
2007 l’approvazione della MOZIONE ex art.109 in cui si chiedeva l’applicazione della Delibera in questione.
Abbiamo stupidamente pensato che finalmente con il Sindaco Marino la musica sarebbe cambiata: manco per niente!!!
Il Sindaco Marino e l’Assessore Improta non hanno mai, dicasi mai, risposto alla
lettera che abbiamo scritto loro il 14/11/2013, sollecitando l’attuazione della
Delibera 37/2006. Ciò, nonostante il Consiglio comunale, su sollecitazione della
Commissione consiliare alla mobilità, abbia approvato il 1 aprile 2014 una
nuova Mozione, la N.61, con cui chiedeva alla Giunta di applicare finalmente
(dopo 9 anni) la Delibera in questione.
Quando venimmo a conoscere dalle pagine de La Repubblica l’intenzione
dell’Assessorato all’urbanistica di sostenere il Progetto del “Gruppo G124”
chiedemmo ufficialmente all’Assessore Caudo un incontro per fare presente lo
schiaffo che questo progetto avrebbe rappresentato per tutti i promotori, i firmatari della Delibera n.37/2006 e per lo stesso Consiglio comunale. Solo dopo lunghe sollecitazioni abbiamo ottenuto nel luglio scorso un incontro con
l’Assessore nel corso del quale egli si limitò a sottolineare la sua “non competenza” per quanto riguarda l’attuazione della Delibera e dunque l’intenzione di
procedere comunque con i propri programmi di riqualificazione del “Viadotto del
Presidenti”.
Ora non possiamo purtroppo che prendere atto che anche questa Giunta non
ha alcuna intenzione di attuare la Delibera 37/2006, rispettando così la volontà
dei cittadini e del Consiglio comunale, che anche per essa “partecipazione” è
solo una parola vuota da agitare in campagna elettorale e che probabilmente il
progetto della tramvia Saxa Rubra-Laurentinae purtroppo non sarà mai realizzato.
Marcello Paolozza, Fabio Depino, Aldo Pirone
(promotori e firmatari, fra tanti, della Delibera 37/2006)
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VIAGGIO NEI QUARTIERI
Ottobre 2014
TUFELLO, UN CUORE POPOLARE IN AFFANNO
La storia di una comunità nata attraverso l’immigrazione regionale fin dai primi anni 40.
Dalle baracche alle case popolari. Dalla generosa condivisione alle inferriate dei giorni nostri
n tempo dire di essere un tufellaro per chi abitava da queste parti, voleva dire
appartenenza, difesa della propria identita' e modeste origini, quasi con orgoglio volersi differenziare dai pariolini della roma bene. Per molti invece era un
aggettivo sinonimo di emarginazione e di emergenze sociali. Gli oltre 15000 abitanti
che negli anni hanno popolato le case IACP e poi ATER, provenivano, dagli anni quaranta in poi, soprattutto dal Veneto, Marche, Sicilia e Calabria. Un'emigrazione progressiva di famiglie che con difficolta' e dignita' si sono insediate nel quartiere.
Artigiani, operai, sarte. Qualcuno all'interno del mercato di piazza degli Euganei, altri
a fatica ad aprir bottega. Generazioni sono cresciute all'interno dei cortili, condivisi e
festosi, con le porte aperte al vicino, solidali e partecipativi nella buona e cattiva sorte.
Negli anni settanta/ottanta, criminalita', prostituzione e droga qui hanno attinto a
piene mani inquinando e portandosi via tantissimi loro giovani. e piu' tardi si è assi-
U
ER RITORNO AR TUFELLO
DOPO QUASI TRENT'ANNI CHE SO' ANNATO
A'MBARCAMME SOPRA A QUER BATTELLO
DOMENICA PE' PASQUA SO' TORNATO
A TROVA' LI PARENTI DER TUFELLO
ER PALAZZO DOVE C'ERA CASA MIA
DA ROSSO S'ERA FATTO TUTTO GIALLO
MORTA MI MADRE, NUN C'ERA MANCO ZIA
COI CAPELLI A CODA DE CAVALLO.
MI SORELLA DA QUANNO S'E' SPOSATA
S'E' TRASFERITA A RIETI COR MARITO
ORA CH'E' VEDOVA E ER FIJO CH'E' PARTITO'
A BORGOROSE VENDE L'INSALATA
HO CHIESTO IN GIRO PURO DE RENATO
DE MI CUGINO, PROPRIO N'OMO VERO
MA BUCO DOPO BUCO S'E' SCAVATO
'NA FOSSA A PRIMA PORTA AR CIMITERO
stito alla vendita dei contratti delle case popolari da parte degli inquilini assegnatari.,
fino ai giorni nostri in cui il Tufello è molto diverso da allora, Perso l'antico sapore, e
per fortuna calate le emergenze sociali, le case hanno cambiato colore, qualcuna
ristrutturata. Sono apparsi gli ascensori, ma anche le inferriate alle finestre e le porte
blindate. simboli inquietanti della diffidenza e della paura.E quando muoiono i loro
vecchi, unici custodi dell'antica e tradizionale comunita', il mosaico colorato ed unico
del cuore popolare del Tufello, perdendo i suoi pezzi pregiati, fa lentamente eutanasia di sè stesso.
N'SOMMA DE TUTTA QUELLA GENTE,
DER CORTILE CO LA SUA CAGNARA
NUN C'ERA RIMASTO PROPRIO GNENTE
MANCO LEI, ROSA LA GATTARA
ER TOPO
LO STORICO CENTRO “PETROSELLI”
Questo mese l’associazione Dignità per Montesacro incontra
gli anziani del Tufello. Molto attivi e con il desiderio di esserci
[Antonella Taccari]
l Presidente del Centro il signor Valentino Battisti ci accoglie invitandomi a
sedere al tavolo di un gruppo di signore, tra le più veterane del centro per
farmi raccontare...
La prima a rompere il ghiaccio è la signora Francesca “Questo è un posto bellissimo, pulito, ordinato, disciplinato…. Tutto ciò merito del nostro Presidente
e del Comitato di Gestione che è molto presente e preciso nel loro compito.
Il Centro è un luogo principalmente di incontro tra le persone di questo quartiere. Molta gente arriva qui in preda alla solitudine, alla monotonia della vita,
privo di vitalità. Nei saloni parliamo, giochiamo a carte e organiziamo gite
sociali, si balla tutti i mercoledì, sabato e domenica e dopo una buona pizza
ed ognuno paga la sua parte. Esiste una scuola di Ballo Liscio con un maestro che svolge le sue lezioni il giovedi ed una scuola di balli di gruppo con
una insegnate che svolge le sue lezioni il martedi. Inoltre tutti i lunedi e venerdi facciamo il corso di ginnastica. All’interno del Centro c’è un Bar, gestito dai
membri del Comitato di Gestione, molto pulito e ordinato.” Le chiedo se sa
quanti soci sono iscritti a questo centro e da quanti anni ha aperto, la signora
non ricorda bene e chiede conferma alle sue amiche “ Si… credo che siano
circa 400 gli iscritti e non paghiamo alcun tesseramento annuale, il nostro
I
Presidente dice che ci
pensa
tutto
il
Municipio…. Rispetto
all’anno di nascita mi
sembra che sono
circa 36 anni che è sorto, (all’epoca del Sindaco Petroselli)…”
Il Presidente, ci tiene a puntualizzare alcuni aspetti “ Io mi sono insediato alle
ultime elezioni, prima di me c’era il signor Rinaldi Francesco, attuale vicePresidente. Questo Centro Anziani è il Primo istituito in questo Municipio per
volere dell’allora Sindaco Vetere. Qui cerchiamo di fare il possibile per non
far sentire la persona anziana sola e svilita…. Cerchiamo di renderla attiva,
di creare in loro nuovi interessi, passioni. Il municipio quest’anno ci ha dato
da gestire € 6.000,00 (lo scorso anno erano 10.000,00 ma con i tagli della
Regione Lazio ci si deve accontentare e cercare di far quadrare i conti…) con
questi fondi riusciamo a fare 5 gite sociali ed alcune cene”.
Ma ci sono delle criticità, dei problemi delle cose che potrebbero essere
migliorate? “Non abbiamo un bagno a norma per i disabili. Inoltre abbiamo
cercato di fare dei corsi di Informatica, ma qui manca la Connessione ad
internet e non riusciamo a trovare nessuno che possa installarla gratis...”
Municipio svegliati, qui c’è gente che ha ancora tanta voglia di fare!
Ottobre 2014
VIAGGIO NEI QUARTIERI
Pagina 9
L’ABBRACCIO DI SANTA ASSUNTA AI SUOI FEDELI
La parrocchia del Tufello ci presenta il suo ricco serbatoio di iniziative,
con uno sguardo sempre attento alla realtà di quartiere
[Veronica Guerrini]
onsacrata ed eretta nel 1950 in
via Capraia, la chiesa di Santa
Maria Assunta non è semplicemente un luogo di culto per i fedeli di
Montesacro, ma un vero e proprio
punto fermo nella realtà del quartiere
Tufello. Oltre ad incorporare opere di
grande valore artistico, sia all’interno
sia sulla facciata, la parrocchia si
distingue per le innumerevoli opere
“umane” che vengono rivolte a tutte le
fasce della popolazione. Non mancano i gruppi di preghiera, quelli di catechismo per cresima e comunione e
l’attività quotidiana dell’oratorio. Al di
là di questo, moltissime sono le iniziative che coinvolgono gli anziani, per
i quali l’appuntamento fisso è al circolo Bocciofilo attiguo la parrocchia,
fondato solo quattro anni dopo la parrocchia stessa. Sono i giovani a
costituire il pubblico più problematico, afferma Don Gianni, parroco dal
2005. “La missione della chiesa è proprio nei confronti dei giovani che,
soprattutto in questo quartiere, crescono senza ideali”. L’accoglienza agli
C
adolescenti negli ambienti della parrocchia è pertanto quotidiana, costante, a dispetto dei pochi spazi, sia esterni che interni, di cui la parrocchia
può vantare. “Le parrocchie vicine hanno una più lunga tradizione giovanile perché possono contare su attrezzature migliori che attirano i ragazzi”, sottolinea Don Gianni, il quale conclude parlandoci della festa parrocchiale tenutasi dal 27 settembre al 3 ottobre. E’ stata una festa intensa,
lunga, ricca di appuntamenti ed assai partecipata. Una calamita di eventi ed iniziative che ha attratto anche i tanto “difficili” giovani. “Abbiamo
organizzato una discoteca pomeridiana per i ragazzi. Un divertimento
sano in un ambiente sorvegliato” ci racconta il parroco che, per finire,
commenta così lo spirito della festa: “Abbiamo voluto ricreare la festa parrocchiale di una volta, cioè la festa in strada, nelle piazze dove la gente
si incontra. E’ stata una ventata di solidarietà contro la solitudine e l’indifferenza, mali non solo spirituali ma anche umani”.
KENNEDY E S. ASSUNTA
PUNTI... VINCENTI
Sono addirittura due bocciodromi presenti nella zona
IL DEFRAG AL TUFELLO
Dal 2002 l’Associazione Defrag_Lab si occupa
di promuovere la cultura ponendo un’attenzione
particolare verso le fasce giovanili attraverso
la musica, l’arte e la cultura
[Sara Cacciarini]
n questo obiettivo
comune all’interno dell’associazione si sviluppano
diverse tipologie di
laboratori, corsi e
workshop, sempre
in collaborazione
con il territorio, per
bambini, ragazzi e
adulti a partire dalle
arti (pittura, addobbi
di carta, giocoleria,
fotografia) alle arti
marziali
(Taiji
Quan), le lingue e la
musica. Si rivolge a
un pubblico misto dai bambini piccoli fino ad arrivare alla terza età offrendo merende, degustazioni Km zero, concerti, mostre, presentazione di
libri, sostegno compiti, consulenze psicologiche individuali e alla famiglia. Il Defrag situato nel cuore del quartiere Tufello, un tempo degradato, ha contribuito con il suo impegno ad attirare appassionati di cultura e
arte, arrivando così ad una valorizzazione del territorio. Inoltre per gli
appassionati di tango potete recarvi il martedì dalle 20.15 alle 21.15
(livello principianti) sempre al Defrag in Via delle Isole Curzolane 75, a
seguire “La Milonga de la Luna” per tutti i livelli. Le lezioni sono tenute
dalla coppia Francesca Campitelli e Paolo Romano. Per informazioni sui
corsi HYPERLINK "http://www.associazionedefrag.net" www.associazionedefrag.net
I
[Veronica Guerrini]
uogo di aggregazione e punto di ritrovo per una
ottantina di soci, il circolo bocciofilo intitolato a J.F.
Kennedy si trova in via Monte Petrella da più di 40
anni, precisamente dal 1969. L’Associazione Sportiva
Dilettantistica J.F. Kennedy costituisce uno dei tanti
luoghi di svago offerti dal quartiere Tufello e dedicati
alla terza età. L’impianto sportivo dispone di quattro
campi da bocce in suolo sintetico, sale per giocare a
carte e spazi adibiti all’organizzazione di cene per i
soci. Ristrutturato nel corso degli anni ’80, il circolo
avrebbe dovuto trasformarsi in Centro Anziani e si è
così provvisto di bagni per disabili ed impianto di riscaldamento, in prospettiva del futuro cambiamento.
Considerate però le ingenti spese ed i numerosi centri
anziani già presenti nel territorio del Tufello, la conversione non è stata più portata avanti e la struttura ha
mantenuto la sua destinazione originaria. Ad oggi il circolo vanta servizi moderni, orgoglio del dirigente
Franco Bevilacqua, alla gestione dal 2003, il quale però
commenta amareggiato: “Il gioco delle bocce sta
morendo, non è più seguito e praticato, a causa anche
del poco interessamento delle autorità” .
Eppure nei dintorni di circolo bocciofilo ce n’è persino
un altro, amatissimo e frequentatissimo da numerosi
soci soprattutto della terza età. Si tratta di quello adiacente la parrocchia di Santa Maria Assunta al Tufello,
nato quattro anni dopo la parrocchia stessa e quindi a
lei profondamente legato. Il parroco, Don Gianni, sorveglia personalmente l’ambiente che ospita campi da bocce
professionali, impiegati anche per lo svolgimento di tornei
internazionali, spazi di svago e di aggregazione.
L
Pagina 10
DAI NOSTRI QUARTIERI
DEGRADO SENZA FINE PER LA
PISTA CICLABILE DELL’ESPERO
Passano le stagioni ed aumentano i pericoli
si aspetta solo l’incidente per intervenire
[Bruno Fulco]
a veramente dell’incredibile la vicenda della pista ciclabile dell’Espero, che
nel tratto a ridosso della chiesa Gesù Bambino a Sacco Pastore raggiunge
livelli di incuria e pericolo difficilmente riscontrabili in altre zone della capitale. Tutto il parco intorno alla pista che inizia da Via Nomentana versa in condizioni di abbandono,
con i cestini dei rifiuti
che stracolmi e debordanti disegnano nel
parco vere e proprie
isole di immondizia le
quali, unite alle erbacce incolte rendono
l’ambiente
assai
distante da ciò che
un’area verde dovrebbe rappresentare. Ma
non è solo l’ordinario
degrado il problema di
questo spazio pubblico dimenticato, che
vive il suo problema
maggiore tra il campetto polivalente e la chiesa. In questo tratto non parliamo più
di estetica, ma di sicurezza e incolumità delle persone. Sono passati oramai
diversi mesi da quando, all’indomani di una delle abbondanti piogge dello scorso
inverno, l’asfalto di questo tratto di pista si è spaccato e insieme alla recinzione
di legno oramai marcio, ha iniziato a scivolare verso l’alveo del fiume. Da quel
momento nonostante le diverse segnalazioni, sostenute anche dalle pagine di
questo giornale, nulla è stato fatto dal Municipio, che si è limitato a transennare
il tratto interessato, senza peraltro indicare minimamente la causa dello stato di
tale degrado. Nessun cartello, nessun segnale per indicare quale siano i motivi
dell’inagibilità. Di fatto ad oggi non è dato sapere se il problema sia quello di uno
scivolamento della sede stradale verso l’alveo del fiume, oppure dei pericoli derivanti dalla recinzione crollata. Con il passare dei mesi l’area transennata si riempie sempre più di immondizia e della vegetazione che abbandonata a se stessa
invade sempre più gli spazi. L’incidente non si è ancora verificato per puro caso
ma più passa il tempo e più aumentano le probabilità. In quel tratto di camminamento ristretto transitano contemporaneamente bambini, carrozzine, biciclette e
quant’altro, che si trovano a sfiorare i paletti della recinzione in ferro vivo e senza
la protezione di plastica, in barba alle più basilari norme sulla sicurezza. Ora se
fosse il cantiere di un privato saremmo sicuramente indignati, ma quando è l’amministrazione municipale a mettere a repentaglio la sicurezza dei propri cittadini
forse la parola più indicata è vergogna.
H
Ottobre 2014
SGOMBERATA
E BONIFICATA L’AREA
DELLA DORSALE ANIENE
Un piccolo passo in attesa di
un intervento radicale che restituisca
il decoro all’intera area verde
[B. F.]
perazione di bonifica effettuata recentemente nel
tratto denominato Dorsale Aniene apre l’ennesima
stagione di sgomberi nel territorio del parco
dell’Aniene. La zona in questione è quella compresa tra la
pista ciclabile a ridosso della linea ferroviaria dell’alta velocità e della Roma – Viterbo. L’insediamento abusivo aveva
raggiunto il numero considerevole di circa 80 baracche,
distribuite sotto i ponti ferroviari o direttamente a ridosso
dei binari stessi. L’operazione è stata disposta dal
Gabinetto del Sindaco e ha richiesto diverse giornate di
lavoro da parte degli uomini delle Ferrovie dello Stato,
insieme agli agenti della Polfer, dell’Arma dei Carabinieri,
del Reparto Nae della Polizia Locale, del Dipartimento X
dell’Ambiente, dei Servizi Operativi Sociali di Roma
Capitale e di Ama Grandi Bonifiche. L’intervento oltre al
ripristino del decoro è stato dettato anche dall’evidente
problema di sicurezza, vista la vicinanza dell’insediamento alla sede ferroviaria. All’arrivo degli operatori quasi tutti
O
gli occupanti del campo abusivo si erano allontanati, solo
sei i cittadini rumeni identificati in loco e che hanno rifiutato l’assistenza delle strutture di assistenza sociale. Nei
giorni successivi nell’ambito delle operazioni di ripristino e
messa in sicurezza del sito, gli agenti del P.I.C.S. hanno
eseguito il fermo di tre persone su un furgone con targa
bulgara, all’interno del quale sono stati rinvenuti circa 250
kg di rame in forma di cavi provenienti probabilmente da
attività criminose. L’operazione di bonifica si è conclusa
con il ripristino delle recinzioni lungo i binari e la sistemazione della vegetazione, che aveva oramai invaso la pista
ciclabile rendendola un canneto incolto. Lo smaltimento
dell’ingente mole di rifiuti stimata in diverse tonnellate ha
concluso i lavori. Anche se l’area ha recuperato una sua
momentanea dignità, rimane il rammarico dovuto al fatto
che l’investimento di risorse economiche, impiegate per
operazioni di questo genere, verrà in parte vanificato come
sempre. Purtroppo in mancanza di un piano integrato di
bonifica e riqualificazione dell’intero parco dell’Aniene, ad
ogni sgombero seguirà un nuovo insediamento e un nuovo
spreco di denaro pubblico, in un eterno circolo vizioso che
probabilmente fa comodo a qualcuno, ma che pagano i cittadini.
Ottobre 2014
DAI NOSTRI QUARTIERI
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IL COMITATO ANTAMORO, VISTA L’INCURIA
CHIEDE IN GESTIONE L’AREA VERDE DELLA ZONA
Erbacce, immondizia, marciapiedi dissestati e topi: la strada ed il verde dimenticatati
dal municipio. A preoccuparsene solo gli abitanti che ora si attivano per bonificare l’area
[Laura Barba]
l Terzo Municipio di Roma ha quasi 300.000 abitanti e un territorio
vastissimo nel quale alcune zone finiscono per essere delle periferie
dimenticate dalle istituzioni. Questa volta è il turno dell’area di via
Giulio Antamoro, nei pressi della
Bufalotta. Presa in carico dal
Comitato di quartiere Antamoro,
essa comprende anche Via
Camerini, Via Castellani, Via
Zavattini e altre strade limitrofe.
L’intero spazio versa da molti
anni in una situazione di degrado che il Comitato non è più
disposto a tollerare. In primis, le
aree verdi: piazza Antamoro e le
sue aiuole sono sempre sporche. L’Ufficio Giardini latita, quindi a pulire sono gli abitanti del
quartiere. Il cedimento del manto
stradale, poi, impedisce a disabili e mamme con passeggini di
utilizzare la rampa dotata scivolo
da circa nove mesi. Anche qui,
I
ovvio, non ci sono fondi pubblici per riparare il danno. Stesso problema anche per l’impianto di irrigazione, fuori uso da due anni. Ad incrementare la sporcizia contribuisce anche la spazzatura, accumulata per
giorni dato che l’AMA è troppo occupata in altre zone, magari più altolocate. L’immondizia sparsa ha aiutato la comparsa dei roditori, una
seria minaccia all’igiene. Gli abitanti
hanno già proposto l’adozione di
telecamere per scoprire gli individui
sciagurati che sporcano il quartiere
ma il municipio gliele ha negate per
questioni di privacy. Se al degrado
urbano aggiungiamo anche l’impiccio burocratico di circa 12mila euro
di conguaglio per il diritto di superfice chiesto ai cittadini dal comune
senza la necessaria chiarezza, allora la situazione diventa insostenibile.
Cosa chiede il Comitato? “Vogliamo
gestirci l’area da soli”, risponde il
vice presidente Riccardo Brundo
“ma al momento la burocrazia ce lo
impedisce”.
Ottobre 2014
DAI NOSTRI QUARTIERI
Pagina 13
PIAZZA DELL’ATENEO SALESIANO: UN’INFELICE ISOLA PEDONALE
Dopo le numerose lettere di protesta dei cittadini del III Muncipio, anche il vice presidente
del Comitato dei Cittadini Nuovo Salario Filippo D’Arienzo si è rivolto al nostro giornale per mettere
in luce l’attuale situazione di degrado di Piazza dell’Ateneo Salesiano e delle vie limitrofe
[Lucia Mangiacotti]
orreva
l’anno
2008 quando il
Comitato
dei
Cittadini di Nuovo
Salario, occupato nella
salvaguardia del verde
e nella risoluzione
delle problematiche
relative alla viabilità e
alla pulizia delle strade
del quartiere, ottenne
l’approvazione,
da
parte della giunta del
Municipio III, del programma di intervento
di riqualificazione urbana di Piazza dell’Ateneo Salesiano e delle vie limitrofe, riponendo particolare attenzione alla definizione di tutta l’area secondo la normativa per i
portatori di handicap. Dopo l’illusione di un concreto impegno da parte
dell’amministrazione comunale, con la riqualifica dell’isola pedonale della
piazza e la costruzione dei box auto, i lavori di manutenzione sono sempre stati aleatori e ad oggi la piazza di ritrovo di Nuovo Salario è tutt’altro
che un’isola felice. Ogni giorno bambini ed anziani sono costretti ad
avventurarsi in una selva incolta e oscura quasi quanto un inferno, espo-
C
sti alla caduta di rami
torrenziali di alberi che
non vengono potati da
anni, respirano il puzzo
dei rifiuti rampicanti sui
cassonetti che gli operatori dell’A.M.A., terrorizzati dalla presenza di
auto parcheggiate in
doppia fila, rifuggono
senza ritegno, mentre gli
addetti alle pulizie delle
strade e delle piazze
beatamente si godono il
loro letargo ormai da
giugno. Per non parlare
della viabilità delle strade limitrofe la piazza. Le
strisce pedonali di Piazza Fradeletto, Via Prina e Via Cocco Ortu sono
diventate quasi del tutto invisibili agli autisti, mettendo in pericolo continuamente la vita dei pedoni, e, per di più, risultano ancora blindate da
barriere che rendono impossibile l’accesso ai portatori di handicap. Anche
tra Piazza Vimercati e Via Monte Cervialto non è stato creato nessun
transito agibile per i portatori di handicap. E così, prima delle economie
investite per le opere di riqualificazione, continuano a non essere tutelati
i diritti e la salute dei cittadini.
DAI NOSTRI QUARTIERI
Pagina 14
Ottobre 2014
BOLOGNA – CONCA D’ORO IN METRO.
CRONACHE DI UN PASSEGGERO OCCASIONALE
Tre euro andata e ritorno per un viaggio piu lungo di quanto dovrebbe essere
[Marco Venturini]
sausto ho deciso di abbandonare il trasporto pubblico dicei anni fa, quando avevo diciannove anni,
età in cui ho preso la patente. Da un inferno all’altro. Uno collettivo, l’altro solitario: nell’abitacolo di
un’auto ferma sulla tangenziale.
Ma oggi c’è una linea che dicei anni fa non esisteva, la
B1, quella che collega piazza Bologna a Conca d’Oro.
Dovendo fare proprio questo percorso ieri mi sono
detto: “perché non provare, in tutti questi anni la situazione sarà migliorata”.
La prima cosa ad essere cambiata è il costo del biglietto: 1,50 euro. Ovvio dopo tanto tempo, ma il fatto strano è che sia l’unico prezzo a salire in un momento di
deflazione (in due anni è aumentato del 50%).
“Dove prendo la metro per Conca d’Oro?”, “questa dove va?”, sono le
domande che sento sulla banchina. “Chissà perché tanta indecisione”,
penso. Finalmente salgo sul vagone, la mia mente torna indietro alla mia
adolescenza, ma poco dopo vengo scosso dalla voce nel megafono che
dice “Prossima fermata Tiburtina”. Ho sbagliato linea!”
“Ma come è possibile? Eppire ero lì”. Scendo a Tiburtina, fra la folla che
spinge e corre. Giuro a me stesso che non farò mai più questo tipo di
esperimenti. Riprendo la metro verso Bologna, altri dicei minuti persi.
Arrivo alla stazione di Piazza Bologna, rieccomi al punto di partenza.
Cerco di capire dove ho sbagliato, chiedo spiegazioni. Sullo stesso bina-
E
rio passa sia il treno per Rebibbia
che quello per Conca d’Oro.
Insomma, devi fare un corso per
prendere la nuova metro.
Intanto mi guardo intorno. Ora c’è
meno gente. Altri sette minuti e
passa il treno, quello giusto, c’è
scritto sopra. A differenza di quello
di prima – verso Tiburtina- questo è
quasi vuoto, il che è il suo pregio ed
il suo difetto: perché fare una linea
che non usa nessuno? Ma allo
stesso tempo penso che se si pensasse solo alle tratte affollate non si
arriverebbe mai ad un trasporto
pubblico veramente in grado di sostituire quello privato.
Guardo fuori dal vetro: crepe, macchie d’umidità, lo stesso degrado delle
linee meno giovani. I miei pensieri sull’efficienza e la razionalizzazione
del trasporto svaniscono, torno alla logica romana del minimo indispensabile. Scendo a Conca d’Oro, esco dalla stazione e penso che fra due
ore dovrò tornare lì sotto.
Il ritorno, ore 18:45, è decisamente più affollato. In compenso non potrò
sbagliare linea. Altri 1,5 euro, altri quindici minuti fra attesa e viaggio. Mi
chiedo se sia ancora conveniente in termini di tempo e denaro viaggiare
in metro. Forse no. La scelta, come dieci anni fa, è ancora fra un inferno
e l’altro. Uno in compagnia, l’altro in solitudine.
CONCA D’ORO, STAZIONE METROPOLITANA:
PREVENIRE I WRITERS E IL MOTO PARKING
La proposta di Carmine Verticchio mira ad evitare che sulle strutture architettoniche di superficie della
stazione si scateni la furia degli imbrattatori e possa diventare un parcheggio per i moto pendolari
[Marco Donati]
uando era presidente dell’Associazione
Ambiente e sicurezza stradale, Carmine
Verticchio – fondatore e oggi presidente del circolo ippico “Il Ranch” nei pressi di piazza Sempione –
avanzò una proposta creativa che nei piani sarebbe
potuta essere efficace per il mantenimento della pulizia delle strutture di superficie della metropolitana
(l’ingresso, la centralina idroelettrica, gli ascensori, le
prese d’aria, gli sfiatatoi). La proposta fu ripetuta in
diverse riunioni nel corso del 2005, quando ancora i
lavori per la metropolitana dovevano prendere inizio.
Ad oggi, con la stazione della metropolitana terminata e in funzione, quella richiesta di intervento rimane solo un ricordo, non essendo
mai stata attuata.
La proposta di Verticchio, ancora valida e tenacemente sostenuta dal suo promotore, è semplice: dei sedili a sbalzo con delle siepi a copertura delle pareti delle diverse strutture di superficie. Oltre alla funzione ornamentale che ne potrebbe derivare,
una misura simile costringerebbe i writers a desistere dall’intento di sporcare i muri
con le loro bombolette, essendo coperto dalle siepi ogni eventuale supporto murario suscettibile di essere macchiato. Le strutture così come si presentano ora sono
spoglie, prestano il fianco a simili attività latrici di degrado urbano, e infatti, puntuali, sono già arrivati i primi attacchi. Nel caso in cui Roma Metropolitane volesse perseverare nel rifiuto di apporre questa modifica, esiste già un piano alternativo: rivolgersi ai vivai del III Municipio, chiedendo dei contributi in termini di vasi di un metro
di lunghezza e siepi da lasciar crescere per coprire le pareti; in cambio su ogni reci-
Q
piente verrebbe apposto il nome del vivaio che l’ha fornito,
che assumerebbe così la forma di uno sponsor, con eventuale ritorno pubblicitario. Per la cura e la potatura delle
siepi si potrebbe poi fare appello alla buona volontà della
cittadinanza del municipio, che avrebbe così anche la possibilità di unire uno sforzo non certo eccessivo a un’azione
preventiva nei confronti del degrado del quartiere, un’azione dai connotati sociali e potenzialmente integrativi della
vita sul territorio.
Tornato a Roma a settembre, Verticchio si è accorto delle
prime scritte, presentandosi in redazione con alcune fotografie e la volontà di rinnovare la proposta avanzata anni
fa. E non finisce qui: ha segnalato infatti un pericolo potenziale per quanto riguarda la struttura di ingresso della stazione, con il parapetto basso e sviluppato in lunghezza che si apre su un “buco
nero” all’interno. Metà della struttura è infatti aperta. Oltre il parapetto c’è una grondaia, tre metri di pendenza. Dietro la grondaia… il nulla. Un’apertura di circa dieci
metri di altezza che rappresenta in linea potenziale un pericolo enorme: può accadere che un ragazzo si metta seduto sul muretto e perda l’equilibrio, precipitando
nel vuoto (l’equivalente di una caduta dal quarto piano di un palazzo). Occorre davvero aspettare che la tragedia si verifichi, quando si potrebbe intervenire preventivamente? Anche per la risoluzione di questo problema Verticchio ha una proposta:
una recinzione di almeno sessanta centimetri all’altezza della grondaia, in modo che
se anche si dovesse perdere l’equilibrio la caduta sarebbe interrotta alla fine della
pendenza interna di circa tre metri, senza divenire fatale. Queste proposte richiedono in linea di massima un esborso non eccessivo e sono applicabili sin da subito:
come si suol dire, prevenire è meglio che curare.
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ED IO MI RASO IN “ROSA”
In via Val Grana 9, da Effetto Uomo, va di moda la barbiera relax.
Una piacevole miscela del radersi al femminile con massaggio del viso e della testa
[Alessandra Aureli]
ignori uomini, ora, a due passi da Via Conca d’Oro, a farvi la barba
ci pensa Raffaella ! Ma come una donna? Ebbene sì, è proprio lei
che dopo avervi accolto con un sorriso, vi fara’ superare la diffidenza e sedere sulla canonica poltroncina, per iniziare il rito della rasatura.
Subito vi accorgerete che alle usuali e sapienti mani del vostro barbiere
di fiducia sta per sostituirsi un’arte insolita . Raffaella spalmera’ la crema
roteando delicatamente dolci colpi di pennello sul vostro viso.
Poi con accuratezza e sensibilità nel tocco, usera’ il rasoio minutamente
fino a rendere completamente liscia la vostra pelle, non prima di aver
aperto i pori con soffio di vapore caldo e averli richiusi al termine della
S
rasatura passando cubetti di ghiaccio sul viso. A questo punto, rilassatevi, perche’ la barbierina si produrra’ in un massaggio rilassante e tonificante dapprima su viso e poi sul capo. Pochi minuti , ma un vero toccasana
per il vostro stress. La magia sta per finire, la fatina ha terminato la sua
opera. Peccato! La consolazione sara’ che vi sentirete rinati e profumati
magari non rinunciando alla tradizionale spruzzata di Floid.
A proposito, il prezzo? beh…..vi basteranno i pochi spiccioli nelle vostre
tasche, anche se in questo caso, la mancia sara’ proprio di rito.
Effetto Uomo riceve per appuntamento
chiamando al numero
Via Val Grana, 9 - Tel. 06.8861578 - 339.7371887
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per il benessere fisico e la bellezza della persona uomo o donna che sia. il centro estetico si avvale
di personale qualificato, tecniche e strumentazioni di grande qualità e dagli effetti sorprendenti.
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[Lucia Mangiacotti]
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vera passione, nata
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DAI NOSTRI QUARTIERI
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Ottobre 2014
A SAN PONZIANO SI FA PIAZZA PULITA
Grazie alla collaborazione del Vivaio Talenti avviata la pulizia della zona
[Marco Fabbretti]
l quartiere Talenti si colloca al centro del III municipio ed è da sempre
il fiore all’occhiello di questo territorio; famoso per il carattere residenziale, per la presenza di vaste aree verdi
e per i servizi che offre. Negli ultimi
tempi però sta vivendo una situazione
di particolare degrado che vede cassonetti completamente rovesciati a terra,
giardini abbandonati, strade dissestate
e servizi al cittadino fatiscenti. E’ il caso
del giardino di San Ponziano, area privata di proprietà del costruttore
Mezzaroma, collocato proprio davanti
la Parrocchia; è da sempre oggetto di
polemiche poiché versa costantemente in condizioni inaccettabili da qualsiasi punto di vista. Negli anni si sono susseguite varie iniziative sul territorio
per riqualificare la zona ma nulla; sembra che il giardino sia destinato
all’invivibilità. Oggi 13 Ottobre il Circolo territoriale Talenti, che fa capo al
movimento politico “Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale”, e il comitato di
quartiere “Talenti” ,hanno promosso una straordinaria pulizia di tale giardino per poterlo rendere fruibile a famiglie, anziani e bambini che vogliono
passare qualche ora di svago e di gioco nel proprio quartiere.
L’iniziativa nasce dal grande coinvolgimento che il Circolo ha voluto nei
I
confronti dei residenti e dei commercianti; la
pulizia di quest’area infatti ha visto la presenza non solo di giovani ragazzi militanti del
movimento, ma soprattutto di cittadini che
armati di rastrelli e guanti hanno lavorato per
rendere San Ponziano un luogo di incontro e
condivisione.
L’evento è partito stamani alle 8.30 quando
gli operatori del “Vivaio Talenti” , che si sono
resi subito disponibili per bonificare quest’area, hanno acceso le taglia erbe e iniziato a tagliare le miriadi di erbacce presenti nel
giardino. Sia militanti sia semplici cittadini,
hanno collaborato attivamente per togliere
l’immondizia, aiutando gli operatori specializzati a lavorare meglio e più efficacemente.
Nella giornata non sono mancati i ringraziamenti dei residenti che hanno ritrovato nella
politica, una sfumatura di sociale che manca
inevitabilmente da tempo; e questo risulta essere lo scopo del Circolo
Territoriale: tornare alla politica della partecipazione, lavorando sempre e
comunque per il cittadino.
Il Parroco di San Ponziano, Don Manlio, si è complimentato per l’iniziativa
definendola “un prezioso aiuto per il territorio”.
Speriamo che queste iniziative non rimangano isolate e che si possa
vedere finalmente il III municipio tornare ai tempi d’oro in cui era la perla
di Roma, a due passi dal centro della Capitale.
CHE COMPLICAZIONE PAGARE!
decorrere dal 1° ottobre 2014 i versamenti con modello F24 cartaceo potranno continuare ad essere effettuati presso gli sportelli bancari
e/o postali, dai soggetti non titolari di partita iva, solo nel caso in cui si debbano versare somme di importo pari o inferiore a € 1.000,00
e senza utilizzo di crediti in compensazione. In tutti gli altri casi è previsto che:
a) i modelli F24 a saldo zero per effetto delle compensazioni effettuate dovranno essere presentati esclusivamente mediante i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate (Fisconline o Entratel, diversi da Internet Banking finora utilizzato), direttamente dal contribuente o per il tramite di un
intermediario abilitato;
b) i modelli F24 contenenti crediti utilizzati in compensazione, con saldo finale da versare maggiore di zero, oppure i modelli F24 con
saldo da versare superiore a € 1.000,00 (a prescindere dalla presenza di
crediti utilizzati in compensazione) dovranno essere presentati esclusivamente mediante i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate (Fisconline o
Entratel), direttamente dal contribuente o per il tramite di un intermediario
abilitato, o mediante i servizi di Internet Banking di banche/poste.
Nel caso di versamenti rateali di tributi già in corso al 1° ottobre, sarà possibile continuare ad effettuare i versamenti delle rate successive continuando ad utilizzare i modelli F24 cartacei fino al 31 dicembre 2014, indipendentemente da importi e compensazioni.
Le nuove disposizioni si applicano anche ai soggetti titolari di partita iva,
salvo che per loro non è in ogni caso ammessa la presentazione di modelli F24 cartacei e, nel caso di compensazioni con crediti Iva per importi
superiori a € 5.000,00 annui, è d'obbligo la presentazione del modello F24
esclusivamente mediante i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate
(Fisconline o Entratel).
E' necessario quindi attivare, in ogni caso, il servizio Fisconline o Entratel
dell'Agenzia delle Entrate e, qualora già non attivato, il servizio Internet
Banking presso il proprio sportello bancario/postale.
A
CORDIALI SALUTI DADDIGAIA S.R.L.
Ottobre 2014
DAI NOSTRI QUARTIERI
ARRIVATI AL CAPOLINEA
La linea del 341 avrà finalmente un capolinea degno
di questo nome. Ne beneficherà la stazione F1
Fidene, più facile da raggiungere per i pendolari
[Veronica Guerrini]
prevista per il mese di ottobre
l’apertura e la messa in funzione del capolinea definitivo della
linea Atac 341. Il bus arriverà finalmente a Sasso Feltro - Stazione
Fidene, così come da sempre recita
la scritta digitale che scorre in alto
sul muso della vettura. Anziché terminare la corsa in via Monte Giberto,
È
come accadeva fino a poco tempo fa
in attesa che terminassero i lavori
del piazzale adibito a capolinea, la
linea 341 porterà i passeggeri fino a
via San Leo facilitando il collegamento con la ferrovia FiumicinoSettebagni, servita poco e male dal
trasporto pubblico. Qui transitano
infatti solo il 334 ed il 336, diretti
rispettivamente a Grotta Rossa e a
Conca d’Oro, ma con un percorso
totalmente diverso da
quello effettuato dal
341. Con la sistemazione del nuovo capolinea
a Sasso Feltro, inoltre,
via Monte Giberto risulterà più sgombra e libera, cosa che agevolerà
così il traffico locale,
visto che le vetture
dell’Atac non sosterranno qui a lungo per il fine
corsa ma effettueranno
solo brevi fermate.
Pagina 17
IL GIALLO DELLE STRISCE BLU
Una delibera del Comune ha stabilito l’aumento del 50%
per il parcheggio, l’adeguamento avverrà gradualmente
[Enrica Mosca]
diventata esecutiva la
delibera comunale con
cui è scattato l’aumento
del 50% delle strisce blu, si
passa quindi da 1 € a 1,50 €
l’ora. Sono state, inoltre,
abolite le tariffe agevolate
sia giornaliere che mensili.
Se con il vecchio abbonamento mensile la sosta giornaliera costava 2 € circa, ora per 10 ore, la sosta media di chi lavora
8 ore al giorno, si pagano 15 €, costringendo gran parte degli automobilisti ad abbandonare la macchina. Questa nuova direttiva fa sorgere, però, non pochi dubbi ai frequentatori di Roma: Si paga?
Quanto si paga? E le moto? Il sito del Comune di Roma chiarisce la
questione annunciando che l’adeguamento avverrà in modo graduale, verranno aggiornati parcometri e segnaletica, e, questa operazione, dovrà essere conclusa entro il 30 Ottobre. Considerando l’ entità
degli interventi, potrà verificarsi la presenza di entrambe le tariffe su
strade limitrofe. In questo periodo transitorio, gli ausiliari del traffico,
non sanzioneranno le vetture che espongono correttamente il
tagliando di pagamento indipendentemente dalla tariffa, vecchia o
nuova che sia. Per quanto riguarda i veicoli a due ruote, la confusione è ancora molta, gli interrogativi riguardano l’ esposizione del ticket, che su una moto o un motorino, può essere facilmente sottratto.
Probabilmente ideeranno un abbonamento mensile o addirittura
annuale, o forse rimarrà gratuito. Molte sono state le proteste, sia dei
cittadini che di alcuni esponenti politici, restiamo, dunque, in attesa di
vedere come andrà a finire la vicenda. Certo è che se le cose rimarranno cosi, il centro di Roma diventerà un posto d’elite.
È
Pagina 18
SOCIALE
RETAKE ROMA QUANDO
I CITTADINI SI FANNO
PROTAGONISTI DEL DECORO
La nuova forma di volontariato volta al ripristino
degli spazi urbani arriva anche nel nostro territorio
Ottobre 2014
FEDERICO UN RAGAZZO
“SPECIALE” RACCONTA
IL SUO AUTISMO
Alla parrocchia di S. Frumenzio e in Campidoglio,
presentato ”Quello che non ho mai detto”
il libro autobiografico di Federico De Rosa che comunica
con il mondo esterno attraverso il computer
[Bruno Fulco]
[Sara Cacciarini]
ato quasi per gioco il fenomeno
conta oramai 45 gruppi organizzati che disseminati in tutta
Roma, armati di raschietti e materiali di
pulizia, si adoperano per ripulire i quartieri dalla sporcizia e dalle scritte che
campeggiano sui muri della città. Il loro
obiettivo dichiarato è riprendersi Roma
liberandola dall’incuria e dall’indifferenza. L’ideatrice del movimento, nato
quasi per caso, è la Signora Rebecca
Spitzmiller che insieme agli inquilini del
suo condominio un bel giorno del 2009,
ha pensato bene di ripulire il suo palazzo dalle scritte che ne abbruttivano i
muri. Da tale semplice iniziativa è scaturita l’idea di estendere questa forma di
volontariato attivo a tutta i quartieri, così
in pochi anni, grazie anche all’effetto
moltiplicatore di social network come
facebook, oggi si contano oltre 4000
volontari che, animati dall’amore per la
propria città, si sporcano letteralmente
le mani per restituire il giusto decoro agli
spazi urbani. Il loro motto è “svegliati
pulisci e diffondi” sta infatti anche nella
divulgazione della cultura del decoro, il
compito che questi cittadini si prefiggono di portare avanti attraverso collaborazioni con le onlus e le istituzioni cittadine. Il fenomeno è arrivato anche nel
nostro territorio e il gruppo Retake
Montesacro formatosi nel mese di agosto, ha già fatto parlare di se attraverso
diverse operazioni svolte anche in collaborazione con gli operatori del Pics. La
prima uscita del gruppo ha portato alla
pulizia di Via Carlo Ludovico Bragaglia,
ederico nasce a
Roma nel 1993 a brevissima distanza dai
due gemelli Leonardo e
Arianna, verso l’anno i
genitori notano qualcosa
d’insolito, «camminava
sulla punta dei piedi» dice
la madre, non parlava e
sembrava chiudersi sempre di più nel suo mondo. Gli viene
subito diagnosticata una forma di autismo importante. Il bambino viene così seguito dal Dipartimento di Pediatria e
Neuropsichiatria infantile, “Centro Giovanni Bollea” del
Policlinico Umberto I di Roma e sostenuto dalla collaborazione della famiglia, dei fratelli, dei compagni di scuola e della
parrocchia. Nel libro descrive i neurotipici (così chiama i “normali”) spiegando la differenza tra la loro e la sua mente con un
esempio: «quando voi arrivate in una situazione nuova per
esempio in un bar per un caffè, la vostra mente neurotipica
mette in campo una velocissima, potentissima e per me
impressionante capacità di cogliere l’estrema sintesi della
situazione e vi rende efficaci nel gestire questa situazione,
nella mia mente tale facoltà manca totalmente, inizio allora a
ragionare ad altissima velocità e ad analizzare tutti i dettagli
della situazione, cerco di eliminare i dettagli non significativi e i
pochi significativi cerco di montarli insieme come in un puzzle,
per ricostruire la visione d’insieme che voi avete così immediata». L’obiettivo di Federico è aiutare altri bambini e le rispettive
famiglie, sia attraverso il suo
libro sia con il gruppo facebook
“Io ho una persona autistica in
famiglia” dove mette a disposizione la sua esperienza e i suoi
consigli di ragazzo “speciale”.
F
N
parco e parcheggio inclusi, liberandola
da adesivi e affissioni abusive.
L’operazione è stata poi ripetuta anche
in piazza Sempione. Altro intervento,
effettuato in due giornate, quello che in
Via Ugo Ojetti e Via Arturo Graf ha visto
la rimozione di centinaia di adesivi,
dovuti a campagne pubblicitarie incivili
che accomunano le categorie più disparate, dagli imbianchini agli svuota cantine passando per gli annunci di affitto e
quant’altro. Ultima uscita del gruppo in
ordine di tempo, quella che insieme alle
squadre di Ama Linea Decoro ha ripulito la stazione Metro Conca d’Oro, che
anche se di recente costruzione era già
stata oggetto di vandalismi da parte di
quegli pseudo artisti che non sono in
grado di distinguere il degrado dalla
street art. I cittadini si sono svegliati,
rivogliono la loro città e invitano quanti
abbiano voglia di collaborare a contattarli sulla loro pagina facebook. La speranza è che questa ritrovata partecipazione civica e attiva, spinga l’amministrazione territoriale a fare la sua parte
fino in fondo.
Ottobre 2014
AMBIENTE
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LEGAMBIENTE: UN ALTRO ASPETTO DEL VOLONTARIATO
Si è appena tenuta, all’interno del Parco Simon Bolivar, la terza edizione della festa di Legambiente
Mondi Possibili il cui intento comune è stato quello di raccontare un modo diverso di fare volontariato
[Sara Cacciarini]
l progetto iniziale, più ampio “Lavoro, Bellezza, Futuro” ospita un altro
progetto il “COrtile” che sta a significare un “cortile”, uno spazio condiviso, dove tutti possano esprimersi liberamente. L’edizione di quest’anno era prevalentemente indirizzata a
un target di famiglie, i principali fruitori dell’area verde. Durante la manifestazione sono stati organizzati
laboratori per bambini da 0 a 99 anni
di riuso e riciclo, lavori su telaio,
corsi sull’ alimentazione e ci sono
stati spettacoli sul palco chiamato
SET Spazio di Espressione
Territoriale dove sono state accolte
tutte le richieste delle persone che
volevano esprimersi. “Il punto di partenza è stato il desiderio di recuperare un’area storica come quella di
Montesacro e portare l’educazione
ambientale all’interno di un’area
verde così bella “dichiara Roberta
Miracapillo, Presidente del gruppo di
volontariato Mondi Possibili “abbiamo avviato un percorso di adozione,
il cui esito si conoscerà a breve, gra-
I
PASTICCERIA LUPERINI, IL VOLTO
DOLCE (E SALATO) DELL’ESPERO
La perla gastronomica di livello assoluto
che non delude nessuno
[Bruno Fulco]
ra le molte peculiarità del Nomentano Espero bisogna senza dubbio
annoverare le eccellenze gastronomiche, piccole chicche che allietano
la vita di tutti i giorni. Tra queste un posto di riguardo spetta sicuramente alla Pasticceria Luperini, punto di riferimento certo per tutti i golosi di zona
che in Via Val D’Ossola 54 possono deliziarsi con questi piccoli capolavori
dell’arte pasticcera e gastronomica. A certificarne l’eccellenza certa, oltre
alle recensioni di tripadvisor a volte umorali e dubbie, la Pasticceria Luperini
può vantare una presenza oramai consolidata sulle guide di settore, edite
annualmente dal Gambero Rosso, vera è propria eminenza del gusto e della
qualità italiana. D’altronde la folla che la domenica mattina gremisce il locale è una testimonianza che va ben oltre le recensioni cartacee. Tante sono
le specialità proposte per soddisfare ogni percezione di golosità individuale
e tutte condividono l’impiego di una materia prima di livello assoluto, oltre
alla maestria di un’arte pasticcera che i decenni di pratica hanno reso sempre più fine. Il tutto si traduce in un prodotto finale in cui la delicata dolcezza deriva dal sapiente dosaggio degli ingredienti e dalle attente cotture.
Parlare di cavalli di battaglia sarebbe riduttivo, perché grandissima è la piccola pasticceria cosi come le classiche paste che vedono l’utilizzo di una
crema di livello assoluto, concetto da estendere sicuramente anche alla
panna. Nelle torte tra le altre, sempre presenti magnifiche crostate di frutta,
così come la Sacher e il Profitterol tra i migliori della capitale, senza dimenticare il tiramisù anche nella variante con granella di pistacchi. Da qualche
anno all’interno del locale è presente anche un angolo bar dove è possibile
fare colazione con lieviti freschissimi di ogni genere, ma anche tramezzini di
produzione propria, tra i migliori in circolazione e realizzati in proprio nell’adiacente laboratorio, con utilizzo di panbrioche e materie prime lavorate in
loco. Da segnalare per il podio quelli al salmone o ai gamberetti, ma primo
incontrastato è senza dubbio il tramezzino all’insalata di pollo, difficilmente
superabile. Visita inevitabile per tutti i gourmet di Montesacro.
T
zie al quale assicureremo pulizia e manutenzione del parco in sinergia
con associazioni, comitati e cittadini. In questo momento storico questa è
la nostra risposta alla crisi: occorre attivarsi, unire i propri intenti, partecipare per innescare un processo di cambiamento e recuperare una buona
dose di socialità”. Durante la manifestazione che è durata dieci giorni, il contributo dei cittadini è stato fondamentale, per citarne uno, l’acqua è
stata fornita gratuitamente dallo
“storico marmittaro Scascitelli” di
Montesacro che ha permesso il
perfetto funzionamento della friggitoria “Pastella”. La sorveglianza
notturna è stata assicurata da
“Fattivamente” una cooperativa
che si adopera nel reintegro dei
soggetti svantaggiati, che sono
stati chiamati gli “angeli del parco”
per la cortesia dimostrata durante
la festa. A tutti quelli che desiderano raccontare la propria idea di
parco è dedicato l'hashtag, utilizzabile su facebook e twitter #nelparcochevorrei. Mentre il contatto per
conoscere le numerose attività dell'associazione è: www.festambiente.mondipossibili.it.
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Ottobre 2014
LE VIE DI COLLE SALARIO INTESTATE ALLE MARCHE
SERVIGLIANO: DAI RESTI ROMANI
ALLE GRANDI TRAGEDIE DEL NOVECENTO
La via di Colle Salario reca omaggio a un paese piccolo ma dalla storia assai significativa
[Marco Donati]
omune marchigiano della provincia di Fermo, Servigliano è
un paese piccolo, di poco più di
duemila abitanti, latore di un patrimonio storico assai significativo.
Sorge su un territorio collinare tra i
duecento e i quattrocento metri, nella
valle del Tenna, e si caratterizza per
una coltivazione intensa di vite, ulivo e
cereali.
La sua fondazione, attribuita al tribuno
Publio Servilio Rullo (dal quale deriva
la denominazione locale), risale
all’epoca di Pompeo il Grande, I secolo a.C.; ma si hanno tracce di insediamenti nella valle già in epoca assai
precedente, nel periodo villanoviano (II
millennio a.C.) e successivamente in epoca picena, durante la quale
venne a conformarsi la sistemazione agricola che perdura tutt’oggi. Alcuni
resti archeologici di costruzioni romane sono ancora visibili nella campagna attorno al paese. Attorno all’anno 1000 d.C. fu eretto nella frazione di
Curetta - che tuttora conserva molti aspetti dell’impianto architettonico
alto-medievale – un castello capace di governare e avere grande influenze su tutti gli abitati circostanti.
Nel 1758 Servigliano ebbe a fare i conti con le conseguenze disastrose di
una frana causata da infiltrazioni d’acqua nella collina. Il centro abitato fu
abbandonato, per essere ricostruito più in basso, in un tratto pianeggian-
C
te della vallata, con l’aiuto finanziario del
papa Clemente XVI: a questa ricostruzione
ex novo è dovuto l’aspetto urbanistico di
stampo illuminista settecentesco, semplice
e razionale, con il quale il paese si presenta oggi - un assetto a forma di quadrilatero
scisso da due assi stradali portanti, sul
modello strutturale degli accampamenti
romani.
Durante la Prima e poi la Seconda guerra
mondiale a Servigliano fu istituito un grande
campo di prigionia, adibito nelle diverse fasi
ad accogliere prigionieri di guerra ed ebrei
segregati per un totale di circa 50.000 uomini in catene costretti a transitare in questo
luogo. Dal 1945 al 1955 lo stesso campo di
prigionia fu adibito a centro di accoglienza
per profughi provenienti da Istria, Libia ed
Etiopia, per poi divenire il Parco della Pace,
che oggi ospita un centro sportivo e si presenta come un punto di ritrovo
per giovani e famiglie. L’”Associazione Casa della Memoria” si occupa
della valorizzazione del patrimonio storico e culturale di questo luogo, forzato protagonista di un periodo assai buio della storia italiana del
Novecento.
Tra le attrazioni architettoniche degne di nota si segnalano il ponte in pietra sul fiume Tenna, inaugurato nel 1846, la Porta Clementina, costruita
nel 1775 in onore del papa che con i suoi aiuti permise la ricostruzione del
paese, e i palazzi signorili settecenteschi Vecchiotti e Navarra, quest’ultimo soggetto passivo di un incendio e di un saccheggio nel 1799.
LE VIE DI COLLE SALARIO INTESTATE ALLE MARCHE
RAPAGNANO: DALLE MARCHE AL III MUNICIPIO
Ancora un viaggio tra le colline marchigiane in un paese "semplice, gaio e senza pretese"
[Sara Tellini]
ontinua il nostro itinerario tra le
località delle Marche che
hanno arricchito la toponomastica del III Municipio offrendo i loro
nomi (e la loro storia) alle strade del
quartiere. Parliamo oggi di via
Rapagnano, al Nuovo Salario, zona
Fidene, collocata tra le vie Fiastra,
M.te Urano, M.te Giberto e S.Leo. Via
lunga che sembra insinuarsi in un contesto decentrato ma pieno di opportunità come l’originale da cui proviene.
La Rapagnano delle Marche si trova,
infatti, su una collina a circa 314 metri
sul livello del mare, ad appena 13,7
km da Fermo, nella cui provincia si colloca. Sito tra i più belli d’Italia, in una
zona che fu sempre considerata delicata a vedersi e fruttifera per le straordinarie terre che hanno nutrito per
tanti secoli abitanti laboriosi e pieni d'interessi: dall’artigianato alle arti
maggiori di cui hanno saputo comprendere lo spirito, riuscendo ad accogliere tutti coloro che venivano a scoprire i dolci luoghi per abbellirne le
magioni nobiliari, le chiese medievali, il palazzo del Comune. Non va
dimenticato, inoltre, che la piazza Siccone del Comune trae il nome dal
papa Giovanni XVII, appunto della famiglia nobile Siccone, proprietaria del
Castello di Rapagnano che dominava e domina la valle solcata dal fiume
C
Tenna. E fin dal 1600 una sala del
Comune fu adibita a teatro “stabile” in
cui hanno operato e sono ancora attive
numerose compagnie create e vissute
dalla gente del posto. Ospitale borgo di
un’ ”Italia che non c’è più” ma che sa riecheggiare le sue più particolari tradizioni ed in cui,dalle Contrade (S.Tiburzio,
S.Severino, Santa Maria, Santa
Colomba e Tenna) si rincorrono gli
avvenimenti giungendo al Centro storico ed alla piazza del Comune, meta fin
dal secolo scorso di eventi e, periodicamente, della Fiera. Verso la quale
approdavano, non solo dal territorio circostante, moltissime persone, incrementando scambi e rallegrandosi nelle
manifestazioni proposte. C’era, poi, il
ristorante storico (fondato nel 1932 da
Esterina Giammaria) dove ci si poteva
rifocillare e rinfrancare con gli odori ed i sapori genuini dell’autentica cucina locale. E ancora tanti aneddoti, racconti, ”segreti” che può rievocarvi la
cittadinanza attuale per inquadrare meglio la meravigliosa dimensione
civile e umana di questo spicchio della “marca fermana”. E, se passate in
Comune, troverete ogni altra spiegazione illustrata con cortesia e competenza dagli addetti ai lavori. Ma voi, per ora, fatevi una bella passeggiata
nella “nostra” via Rapagnano. Forse vi troverete, con un po’ di fantasia,
angoli di quella marchigiana!
Ottobre 2014
Pagina 21
LE VIE DI COLLE SALARIO INTESTATE ALLE MARCHE
FIASTRA IL PAESE NEL PARCO NAZIONALE
DEI MONTI SIBILLINI
Il paese marchigiano situato lungo il torrente Fiastrone che dà il nome alla Valle, fa parte
di uno dei cinque comuni del progetto guida PerCorsi d’acqua, itinerari naturalistici che
hanno in comune l’acqua sotto forma di neve, torrente, lago, cascate, fiumi e energia
[Sara Cacciarini]
ella guida e-book PerCorsi
d’acqua si può trovare una premessa sul territorio, un poesia
sull’acqua e un’introduzione del
Sindaco Claudio Castelletti, oltre ai
“percorsi d’acqua” da praticare con i
relativi tempi di percorrenza, dislivelli e
difficoltà. Il nome Fiastra sembra che
risalga al 400 d.C. quando i barbari
scesero in Italia, precisamente dal termine germanico Flatsch (valle). Il lago
artificiale di proprietà dell’Enel, oltre ad
essere meta turistica è anche, grazie
alla diga costruita nel 1950, una risorsa idroelettrica, con una capienza di
20,4 milioni di metri cubi di acqua. Da
ammirare sul lago l’evento dei fuochi
d’artificio nella notte di San Lorenzo
nel mese di agosto che richiama circa
10.000 persone ogni anno. Sulle sponde si trovano diversi ristoranti, agriturismi e campeggi che accolgono
numerosi turisti durante la stagione estiva.
Tra le numerose attività sportive da poter praticare oltre al Parco
Avventura (con il ponte tibetano, passaggi sulle corde e teleferica sul
N
lago), ci sono i tour naturalistici in
barca, il tiro con l’arco, il parapendio
e il Carp Fishing. Nel mese di giugno
si tengono le gare di Triathlon, sono
giunti alla 10° edizione, le cui discipline sono: nuoto con uscita dall’acqua
(swim & run), MTB e corsa.
Dal punto di vista geologico si possono ammirare le Lame Rosse, detriti
rocciosi dovuti a fenomeni di erosione e agenti atmosferici che formano
delle vere e proprie sculture. Sempre
dal punto di vista naturalistico sono
famose le Grotte dei Frati dimora dei
frati Clarei fino al 1600, scavate nella
roccia calcarea. Queste grotte nel
periodo della resistenza furono rifugio dei partigiani. Sono bellissime
anche Le Gole del Fiastrone, l’attraversamento è un po’ difficoltoso, è
necessario bagnarsi i piedi, ma ne
vale la pena per ammirare un paesaggio incantato.
Siamo giunti in autunno e per gli amanti della castagna ci si può recare in
questo paese per la tradizionale sagra nel fine settimana che coincide del
1 novembre.
Pagina 22
LOCANDINA EVENTI
Ottobre 2014
SPETTACOLI E NON SOLO - Gli appuntamenti del mese
Musica, Cinema, Teatro, iniziative sociali e aggregative nel III Municipio
[Claudio Catalano]
L’Arte siamo noi e, tra le infinite perenni forme artistiche, a Roma è in corso il 29° Romaeuropa Festival,
Linfa Vitale: dal 24 Settembre al 30 Novembre. Confini
con gli argini rotti dalla multi-cultura pluridisciplinare
fatta di autentica innovazione e tradizioni rigeneranti:
manifestazione ad alta risonanza internazionale, il prestigio deriva dalla sua punta di ricerca che nelle passate edizioni ha avuto ospiti quali Berio, Glass, Martone,
Kapoor, Cattelan, Baricco, Tom Waits, Emma Dante
(presente quest’anno). Per la quinta volta contiene
anche la rassegna Digital Life, dal 9 Novembre alla
Pelanda di Testaccio, forse l’unico appuntamento italiano annuale d’arte contemporanea.
In Italia ci sono tanti, qualcuno dice troppi, Festival
Eventi Manifestazioni Giornate e Roma è piena di iniziative, vanno però vanno fatte distinzioni ed analisi
passando per diretta conoscenza; ambiti di proposte
come questo festival parlano da soli, basta partecipare
per vivere in ambienti punte di diamante e con gente,
soprattutto ma non solo giovani tra artisti lavoratori e
pubblico, d’eccellenza perché mostrano una delle parti
migliore del Paese.
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visitarle sull’ottimo sito. Per Romaeuropa Festival il
18 Ottobre e il 15 Novembre ospita Strati Sensoralia Dj-set.
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150, una chicca: siamo andati due volte e c’ erano
interpreti rigorosi, ottimo programma ed un buon pubblico concentrato; attendiamo la nuova stagione.
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[email protected]
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dal centro 2a rotatoria di Via delle Vigne Nuove. La
Nuova Stagione parte il 26 Settembre.
Foyer valorizzato, sala da 250 poltrone ottima acustica,
ampio parcheggio gratuito.
È vicino al G.R.A. e Porta di Roma (col quale è partner
in pubblicità accordi e convenzioni), è nel circuito teatrale romano, ha una Compagnia con propri laboratori, corsi
e un blog. Commercio e cultura sono vicini talvolta.
Info Via G. De Santis 29: 06.94376056; 06.94376057
[email protected] - www.teatrodegliaudaci.it
- SPAZIOINCONTRO
Associazione Culturale - Via Val Chisone, 33
Gli incontri fissi dell' Associazione ci risulta che sono
soprattutto il Venerdì, alle ore 18oo.
Cicli di cinema, presentazione libri, visite a mostre, teatro, musica e i tradizionali incontri conviviali.
Info Via Val Chisone 33 (ex Cine Espero)
Tel. 06.87192030. [email protected]
- BIBLIOTECA ENNIO FLAIANO Biblioteche Comunali
– Ruolo fondamentale e proposte.
Letture animate per bimbi, mostre fotografiche, didatti-
tori a frequentare certi appuntamenti è proporre una
pratica di interessante fiducia sociale. Sculture sonore,
arpe laser, altalene ottiche, gocce musicali; così è oggi
il teatro la musica la coreografia il nuovo circo.
Un Format, Romaeuropa, di 118 giorni, 52 progetti, 20
prime italiane e 5 assolute in 15 luoghi romani tra i
quali, incredibile, 2 nel nostro Municipio: il 18 Ottobre
e il 15 Novembre Strati Sensoralia Dj-set al
Brancaleone di Via Levanna ed il 7 Novembre l’interprete/compositore, noto tra chi fa viaggi sonori nella
nuova elettronica, Ben Frost al Warehouse, spazio
recente in Via Sambuca Pistoiese angolo Via Salaria
1021 (sotto Fidene).
ca narrativa e incontri stimolanti.
Info Via Monte Ruggero 39 - 06.45460431/4
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pubblico ottenuto da abitanti tenaci questo poliedrico
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Pagina 24
CONTATTO SCUOLA
Ottobre 2014
LE NOSTRE PAGINE RISERVATE ALLE SCUOLE
MATERNE - ELEMENTARI - MEDIE DEL III MUNICIPIO
MANDATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI, INFORMAZIONI E INIZIATIVE
e-mail: [email protected]
TOPI E VANDALI PADRONI DELLE MATERNE DEL MUNICIPIO
Il caso della scuola dell’infanzia Val di Lanzo e di quella di via Titina de Filippo
Val di Lanzo, che nel fine settimana
per mano di ignoti era stata oggetto
di un atto di vandalismo. Un grazie al
SCUOLA VAL DI LANZO
nostro ufficio tecnico per la celerità
TEPPISTI IN AZIONE NECESSARIA UNA VIDEOSORVEGLIANZA
dell'intervento". Nella prima foto i
emmeno 24 ore fra le fotografie pubblicate da Francesco Filini, capo- bagni dopo l'intervento dell'ufficio
gruppo del Ncd per denunciare l'ennesimo atto di vandalismo nella tecnico, nella seconda la situazione
scuola dell'infanzia Val di Lanzo e quelle pubblicate dalla Presidente dopo l'atto vandalico.
della commissione scuola Marzia Maccaroni, che annunciava l'avvenuta
riparazione da parte dell'ufficio tecnico del III municipio. Un intervento SCUOLA TITINA DE FILIPPO
lampo che sa di record. Nella giornata di ieri, infatti, Filini raccontava che "i CHIUSA PER TOPI
soliti noti avevano allagato l'intero “Salve sono una mamma di un bimbo
istituto rivolgendo il doccino del della scuola titina de filippo di via titina de filippo..ci troviamo a combattere
bagno sul controsoffitto, provocan- ogni mattina con i topi..oggi siamo andate di corsa a riprenderci i bimbi xche
done la caduta e lo sfaldamento che loro chiusi in giardino e una mamma e il cuoco a caccia di topi sopra gli
ha otturato i chiusini". Un danno che armadi..le asl ci dicono che dobbiamo aspettare...ma cosa?domani e non
aveva costretto i genitori a riportare so x quanti altri giorni non porteremo i bimbi a scuola..e purtroppo le
a casa i propri bambini.A stretto giro, mamme devono lavorare..vi prego aiutateci francesca” Dopo la segnalaziotuttavia, questa mattina ha risposto ne il Presidente del Consiglio municipale Corbucci e la Consigliera
la consigliera democratica Marzia Maccaroni, il giorno dopo, a seguito del sopralluogo che ha evidenziato la
Maccaroni: "ieri pomeriggio è stato presenza dei roditori e delle loro feci, resisi conto della inagibilità della
ripristinato il controsoffitto di uno dei materna , non hanno potuto far altro che chiudere la scuola per provvedebagni della scuola dell'infanzia via re alla derattizzazione degli ambienti.
[Lucia Mangiacotti]
N
GENITORI-MURATORI
Nei plessi scolastici, Chiovini - Vico - Toscanini
e Torricella Nord nel Nuovo Salario
[Lucia Mangiacotti]
na
iniziativa
importante, che
fa riflettere sulle
condizioni della scuola
oggi, è nata nel nostro
quartiere, con la collaborazione
del
Municipio III. I genitori
degli alunni hanno trascorso il loro fine settimana a ridipingere le
vecchie mura delle
scuole
di
Vico,
Toscanini, Chiovini e Torricella Nord, per rendere più decorosi gli ambienti frequentati da bambini e ragazzi. Per la realizzazione dell'iniziativa si sono impegnati anche l'Ama, per la raccolta dei rifiuti, ed alcune attività commerciali che
hanno donato colori e pennelli.
Nonostante il malcontento generale sulle condizioni degli ambienti scolastici,
i genitori si sono uniti a contrastare la mancanza di fondi rimboccandosi le
maniche, in una sinergia che trae forza dal pensiero del presente e del futuro
dei propri figli. Al ritorno tra i banchi di scuola, gli alunni hanno trovato le loro
aule pulite e finalmente decorose, grazie soprattutto a mamma e papà.
U
Ottobre 2014
PARCO DELLE SABINE FINALMENTE ILLUMINATO
Si accedono nuovamente le luci della grande area verde tra Fidene
e Porta di Roma. E’ stata necessaria una vittima per correre a ripari
grave ci si è
mossi per riprististata finalmente
nare l’illuminazioripristinata l’illumine del parco, che
nazione notturna
è restato per
del tratto finale di Viale
ancora una settiCarmelo Bene, il boumana
avvolto
levard che per due chinelle tenebre. In
lometri attraversa il
merito alla necesParco delle Sabine e
sità di correre a
che è rimasto per circa
r i p a r i ,
un mese completal’Associazione
mente al buio. La stesper la tutela del
sa sorta era toccata a
Parco
delle
via Caprioli, dove le
Sabine ha fatto notare che, oltre alle automobitenebre regnavano indisturbate dalle ore 20 in li che viaggiano a velocità spropositata lungo la
poi. La totale assenza di visibilità dovuta al buio “pista” di Carmelo Bene, la zona conta un paspesto nella zona aveva persino causato un inci- sato di furti ed aggressioni a sfondo sessuale,
dente mortale. La vittima, un uomo di 45 anni, incidenti che avrebbero potuto essere incoragstava attraversando la strada quando una mac- giati dalle spiacevoli condizioni di buio nel
china l’ha travolto ed investito, uccidendolo sul parco. La situazione sembra ora risolta, ma ci
colpo. Ma nemmeno dopo un accadimento così auguriamo, per le prossime volte, che la società Porta di Roma
agisca
prontamente e con rimedi efficaci, senza
dover aspettare
che accada l’irriIl Coro Nomentum di Piazza Sempione cerca
mediabile.
[Veronica Guerrini]
È
TUTTI IN CORO A MONTESACRO
nuovi aspiranti coristi che possano continuare
questa bellissima tradizione
[Sara Tellini]
’Italia ha una grande tradizione coristica che purtroppo, tra un
taglio e un altro, si sta perdendo sempre più. Nel nostro Municipio,
più esattamente presso le sale messe a disposizione dalla
Parrocchia dei Santi Angeli Custodi di Piazza Sempione, è presente il
Coro Nomentum, un coro polifonico amatoriale attivo dal 2008 che riesce, con grandi sforzi, a tenere viva questa bellissima forma di arte musicale, come si spiega il presidente, Paolo Angelini: “Abbiamo iniziato sei
anni fa e, dopo uno girovagare tra alcune Parrocchie del nostro territorio, ci siamo stabiliti qui in Piazza Sempione, dove due giorni alla settimana ci riuniamo per provare. Siamo molto contenti di questo luogo in
quanto la zona
di Montesacro
sta vivendo un
certo fermento
culturale e la
musica coristica si inserisce
perfettamente
in questo contesto.“ Il coro
attualmente
raccoglie più di
venticinque coristi amatoriali e che si riunisce tutti i martedì e i giovedì
sera per preparare i concerti. E’ un’attività artistica molto importante e
impegnativa che, per far si che i concerti risultino poi gradevoli, richiede
grande allenamento e tanta passione, come quella che mette il direttore
artistico Roberto Murra: “In neanche sei anni abbiamo fatto più di ottanta concerti in tutta Roma e provincia, non solo in ambito religioso/parrocchiale. Siamo molto fieri del nostro lavoro perché ci mettiamo davvero
tanta passione e crediamo in quello che facciamo”. Il coro è alla ricerca
di nuovi aspiranti coristi, giovani e meno giovani, anche senza esperienza, che siano però disposti a mettere, proprio come fanno i suoi insegnanti, tanta voglia di imparare e stare insieme per condividere una bellissima passione come quella della musica.
L’
Pagina 25
PIAZZA VOCAZIONISTI
E’ ORMAI UN PARCHEGGIO
Forse cercano qualche grazia dal beato
Maria Russolillo le auto ferme ai piedi della
sua statua in piazza dei Vocazionisti!
Sta di fatto che la sosta dei veicoli rende problematica la circolazione e deturpa il decoro
del cuore di Fidene. E’ previsto un intervento
di riqualificazione della piazza, ma se dopo il
“lifting” perdurerà questa condotta incivile
sarà del tutto inefficace.
Tutto questo in attesa del ponte che i
Fidenati troveranno nella Pasqua 2015.
L’opera che dovrebbe snellire il traffico verso
la Salaria e Colle Salario, farebbe aumentare
di molto la circolazione lungo via Radicofani,
che stante così lo stato delle cose, potrebbe
proprio a piazza dei Vocazionisti, trovare un
imbuto ingestibile.
Pagina 26
Ottobre 2014
NEGOZI PER ANIMALI UN VERO
BOOM. ED ORA SONO MEGA
La sola “Arcaplanet” ha ben tre punti, ma fanno furore
anche “Zoocity” a Talenti e “Majestic Pet’s” all’Espero
SETTEBAGNI: L’ETERNO
RITORNO DELL’IMBRATTAMENTO
Scritte e scarabocchi deturpano muri e pareti.
Il sottopassaggio della stazione, pitturato
di recente, è nuovamente macchiato
iuttosto emblematico il
caso della stazione di
Settebagni: la parete
del sottopassaggio, pitturata
in bianco non più di tre mesi
fa, è stata ancora una volta
insudiciata da scritte in vernice nera, peraltro ricoperte
a mo’ di cancellazione con
dell’altra vernice nera. Il
ponte della Madonnina è
ricoperto di macchie e scritte di vario genere, dalle
manifestazioni di tifoseria
calcistica – con tanto di contrasto dialettico a suon di
insulti tra fazioni avverse – a
contrastare: come dimostra
il caso della stazione, anche
con tutto il carico di buona
volontà che ci si può mettere, pitturare e ricoprire queste scritte non è e non può
essere una soluzione definitiva – perché gli imbrattatori
tornano caparbi, sempre
preparati a colpire, sempre
pronti ad esibire in forma
scritta o scarabocchiata i
ridicoli contenuti comunicativi di cui si fanno latori, con
l’integrazione in alcuni casi
di botta e risposta dilatato
nel tempo e nello spazio (lo
spazio a disposizione sulle
pareti).
inneggiamenti politici tendenzialmente fascistoidi.
Manifestazioni amorose e
insulti di carattere personale, tutto fa brodo: il risultato
è quello di un avvilente
degrado urbano con il quale
fare i conti quotidianamente.
Il fenomeno è difficile da
La soluzione della pulizia
sistematica - con tutti i costi
che si porta dietro - non può
essere definitiva, si diceva,
ma è del resto l’unica forma
di reazione a disposizione,
nell’impossibilità effettiva di
impedire a priori queste
manifestazioni di degrado.
[Marco Donati]
[Bruno Fulco]
ono tanti gli individui che vivono la loro
condizione di solitudine. Sarà forse
anche per questo che sono costantemente in aumento gli amanti degli animali,
persone che si circondano della compagnia di
cani, gatti, ma anche altri piccoli amici di specie diverse. Sebbene tra queste persone si
nascondano purtroppo tantissimi incivili che
obbligano i loro cani ad imbrattare i marciapiedi, per fortuna è di gran lunga superiore il
numero di chi i loro animali li ama per davvero. Persone che credendo non secondari i
diritti dei loro piccoli amici e che si adoperano
per rendere il loro habitat sempre più confor-
S
tevole, impegnandosi ad esempio per ottenere aree a loro riservate all’interno dei parchi.
Questa accresciuta attenzione si riscontra
anche nello sviluppo del settore commerciale
a loro dedicato, dove si è passati dal semplice negozio vecchia maniera a veri e propri
supermercati. Una delle catene in ascesa
nella nostra zona è senza dubbio Arcaplanet
presente con ben tre punti vendita in Via
Salaria, Via Valsolda e in Via della Bufalotta.
Girando tra i banchi di questi negozi ci si può
rendere conto della varietà più disparata degli
articoli in vendita, in grado di soddisfare la
necessità degli animali a 360 °. Siamo ben
lontani dai tempi del fai da te quando ci si
arrangiava in qualche modo, ad esempio nell’alimentazione. Oggi i cibi sono studiati nei
minimi particolari, calibrati per le singole esigenze dietetiche e persino giocati sulla preferenza di gusto. Cibo vegano per animali,
croccantini ipoallergenici e chi più ne ha più
ne metta. Ma oltre al cibo c’è molto di più,
mentre una volta era sufficiente un bastone di
legno per far divertire il cucciolone di turno,
oggi una moltitudine di giochi
per ogni specie è a disposizione per stimolarne la crescita in maniera
ottimale.
Stessa evoluzione è stata
registrata nei
settori
dell’igiene e dell’abbigliamento, dove addirittura lo sviluppo è stato
esponenziale.
E proprio gli
acquisti fatti
nei settori non propriamente prioritari, sono la
testimonianza dell’attaccamento dei proprietari ai loro animali. Almeno così si direbbe
guardando l’entusiasmo di Luca, studente
universitario, mentre acquista la nuova cuccia
per il suo cucciolo di carlino o il sorriso di
Marta, impiegata, mentre sceglie topolini ed
altri giochini per il suo gatto.
P
Filo diretto con i nostri esperti
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IL NOTAIO
LA PSICOLOGA
INTERROMPERE IL POSSESSO PER EVITARE L’USUCAPIONE
Alcuni lettori ci hanno chiesto circa l’istituto dell’usucapione. In una delle domande si chiedeva se una persona lavora per oltre 20 anni il terreno di proprietà di un’altro soggetto, questi poi ne diventa proprietario
a sua insaputa. Iniziamo con il descrivere che cosa prevede l’usucapione. Essa non deriva da un atto con
cui il proprietario dispone del sul diritto, ma si verifica spontaneamente a favore di chi possiede continuativamente un bene immobile per venti anni. Chiariamo alcuni punti che sono fondamentali per comprendere di più di cosa parliamo. In primo luogo, per parlare di “possesso” non basta che un soggetto abbia una
qualsiasi relazione materiale con il bene; occorre che la persona eserciti su quel bene le stesse attività che
eserciterebbe se ne fosse il titolare. La coltivazione continuativa di un terreno agricolo costituisce certamente esercizio del possesso. In secondo luogo, occorre che il possesso non sia stato conseguito in modo
violento o clandestino: se una persona occupa il terreno contro la volontà del proprietario (oppure violando
le recinzioni e i presidi posti sul confine), o all’insaputa del proprietario e dei terzi, il possesso non determinerà l’acquisto per usucapione. In terzo luogo, occorre che il possesso prosegua ininterrottamente per
almeno venti anni. L’usucapione risponde ad una logica ben precisa: premiare coloro che rendono produttivi i beni facendoli fruttare, a discapito dei proprietari che se ne disinteressano: per questa ragione,
se durante il possesso il proprietario afferma il suo diritto nei confronti del possessore (anche con l’invio di comunicazioni mediante lettera raccomandata), interrompe il decorso del termine, rendendo
necessario il decorso di un nuovo periodo di venti anni perché l’usucapione si compia.
Quando ne ricorrono i presupposti, l’acquisto per usucapione viene accertato mediante sentenza dichiarativa, da trascrivere nei Registri Immobiliari.
NOTAIO DR. PISTILLI - VIA OJETTI, 54 - TEL. 06.82087112
IL DOTTORE COMMERCIALISTA
CONTINUA LA NOSTRA COLLABORAZIONE
NEL MENSILE LA QUARTA PER LE QUESTIONI:
REGIME FISCALE DI VANTAGGIO - EX REGIME DEI MINIMI: BREVE GUIDA
I giovani imprenditori, i professionisti, i disoccupati e lavoratori in mobilità che intendono
avviare un’attività possono optare per il regime fiscale di vantaggio. Tale regime dura 5
anni e se ne potrà beneficiare fino al compimento del 35 esimo anno. Non può essere
scelto da chi, tra l’altro, fruisce già di un regime agevolato particolare; che nell’anno precedente ha conseguito ricavi oltre i 30.000 euro; ha beni strumentali oltre 15.000 euro;
ha avuto dipendenti. Il reddito viene determinato sulla base del principio di cassa, con
l’applicazione dell’imposta del 5 per cento sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali. Nessun obbligo ai fini dell’IVA, tranne per reverse charge e
Intratsat. Non applicazione dell’IRAP e non assoggettabilità dei proventi a ritenuta d’acconto da parte del sostituto d’imposta. E’ allo studio del Governo una riforma per l’eliminazione della permanenza, il salto dell’aliquota dal 5 al 15%, un range tra i 25.000 e
55.000 euro più alcuni altri esoneri.
Per chiarimenti rivolgetevi allo Studio Commerciale Leotta.
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COSA SPINGE LE PERSONE
A CERCARE LA PROPRIA ANIMA
GEMELLA IN UN SITO, AD ANDARE
ALLO SPEED DATE, CERCARE VILLAGGI
E CROCIERE PER SOLI SINGLE?
“Ok, io non sarò un fenomeno ma mi
pare che nemmeno la mia anima gemella si stia impegnando
alla morte per trovarmi.”
(Anonimo)
Le persone che accedono a questi servizi sono molteplici, e tutte con
motivazioni ed età diverse, tra i 30 ed i 50 anni; ma sostanzialmente ne
esistono due tipologie di individui che accedono a questi servizi. La
prima ha difficoltà di mostrarsi per ciò che è temendo una critica sulla
sua modalità di essere, sul proprio aspetto fisico, persone poco sicure
di se stesse. La seconda tipologia di persone, decidono di iscriversi a
siti e partecipare a serate solo per single, hanno ancora l’idea di anima
gemella legata ad un idealità, poco alla realtà ed alla concretezza. Sono
persone che passano da un rifiuto ad un altro, da una storia all’altra
senza fermarsi a riflettere sulle possibili difficoltà, su ciò che “non ha
funzionato nella relazione”. Purtroppo sono persone legate ad un ideale
di relazione a due e non a ciò che veramente riguarda la coppia: la condivisione, l’accettazione per ciò che veramente è l’altro. Molto spesso i
siti appaiono come una vetrina su cui scegliere solo per ciò che si vede,
limitando e sminuendo l’importanza e il valore della persona.
L’aspetto negativo e pericoloso dei siti è la perdita del vero valore relazionale, dello scegliere una persona perché piace veramente per ciò che
è, non per ciò che appare, e non di meno importanza la possibilità di
riflettere su se stessi e su ciò che mostriamo nel costruire una relazione, ciò che arriva di se stessi all’altro.
Dott.ssa Silvia Bartocci, Psicologa – Psicoterapeuta
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SPORT
Pagina 28
Ottobre 2014
IL CIRCOLO IPPICO NEL CUORE DI MONTESACRO
Tra Ponte Tazio e il Ponte delle Valli sorge un delizioso maneggio della Federazione Italiana Turismo
Equestre, progettato e creato dai coniugi Verticchio. Corsi di equitazione per tutte le età e tutti i livelli
arrivata una lettera d’intenti per una collaborazione con il Centro d’Igiene Mentale.
a coppia ebbe l’idea di apriAiutano anche la Protezione Civile a piedi,
re il circolo già dal 1990, ma
con le due jeep e a cavallo; mentre con la
le numerose difficoltà, dalla
Regione Lazio collaborano per il monito“chiusura obbligata” perché era
raggio ambientale lungo la valle
stato occupato da una comunità
dell’Aniene, nella segnalazione e prevendi serbi, ai quattro anni di bonifizione incendi e all’occorrenza per la ricerca necessari per pulire 170 metri
ca delle persone scomparse. L’idea di
cubi di spazzatura, finalmente
Carmine di pulire l’ippovia, che si estende
con l‘arrivo della concessione il 7
da Tor di Quinto fino a Villa d’Este a Tivoli,
gennaio 2001 il circolo apre le
chiamata da Giolitti Via Alzaia per poi utisue porte al pubblico con i primi
lizzarla a piedi, a cavallo e con la bicicletcavalli
provenienti
da
ta è stata portata avanti dal Comune, ma
Tagliacozzo. I corsi sono numeadesso è infestata delle piante, andrebbe
rosi, a partire dai 3 anni di età
ripulita e messo il “cappellaccio bianco”
sono tenuti dalle due istruttrici di
una ghiaia in stile strada rurale, molto più
pony Valentina e Roberta semresistente alle intemperie. Inoltre adesso
pre sotto stretta sorveglianza,
lasciandola così a se stessa è stata occumentre la scuola di equitazione
pata da abusivi che dormono in tende in
non agonistica è affidata a Lello un istruttore qualificato, con un’esperien- mezzo all’immondizia. La volontà e la passione di curare e creare questo
za trentennale nelle forze dell’ordine a cavallo.
Centro Ippico vengono tutti dagli sforzi e investimenti di questa coppia,
Dal 2003 i coniugi Carmine a Gabriella, hanno messo a disposizione di anche se lui guardando il Circolo esclama “Il cuore di tutto è Gabriella!”,
due associazioni la struttura per praticare “l’ippoterapia” e ultimamente è ancora una volta una conferma dell’amore che c’è dietro questa attività.
[Sara Cacciarini]
L
BAILANDO BAILANDO NEL III MUNICIPIO
Negli ultimi anni prendono sempre più piede le scuole di ballo, dalla salsa, al tango, alla bachata, non importa
lo stile, ciò che importa è divertirsi e lasciare fuori dalla sala tutte le preoccupazioni della vita quotidiana
[Sara Cacciarini e Elena Mosca]
n Italia, il mondo del ballo, è sempre stato considerato poco, e questo
dipende sicuramente alla scarsa informazione, ma negli ultimi anni
abbiamo assistito a un boom di scuole di danza e di gente che per passione o per divertimento vi
si iscrive. Un contributo
rilevante è stato dato dalla
televisione, dopo alcuni
programmi
come
“Ballando con le stelle “ o
“Amici”sono state molte le
persone e soprattutto i giovani che si sono avvicinati
a questo mondo. Il ballo in
generale, è una disciplina
che si può imparare dai tre
anni di età, ed è davvero
un’attività che si può fare
in qualsiasi periodo della
propria vita. Ognuno di noi
interpreta a proprio modo
la danza, è un mix di corpo
e mente, gratifica e migliora le interazioni sociali, danzare è seguire l’istinto che già portava gli uomini primitivi a muoversi intorno al fuoco durante i
riti propiziatori, è considerata come l’espressione del proprio io. Per questi
e altri motivi, sono più di 20 milioni gli italiani che ballano e il numero è in
costante crescita, così da far aumentare anche la nascita delle scuole. La
voglia di condividere questa passione spinge molti campioni di danza a
concretizzare la loro idea di ballo creando delle vere e proprie scuole,
I
abbattendo la rigida
divisione dei ruoli tra
alunni e insegnanti.
Anche nel III Municipio
ci sono numerose
scuole di ballo con
discipline molto diverse
tra di loro, per citarne
alcune si può ballare
salsa, bachata, cha cha
cha, flamenco e danza
del ventre alla Soul
Dance in Via di Casal
Boccone 102b tel.
3333453528, dove non
è necessario iscriversi in coppia, si possono formare direttamente durante
le lezioni. Nella scuola Mister Mabo vicinissima al centro commerciale
Porta di Roma, si possono praticare balli latino-americani, liscio a livello
amatoriale e danza sportiva agonistica, in Via Clementino Vannetti 15, tel.
06 87123016. Per chi invece preferisce i corsi di danza classica e moderna c’è il Centro Studi Artedanza in Via Pian di Scò tel. 06 88644346 e il
D.A.F. Dance Art Faculty, all’interno del lanificio, la prima scuola a livello
europeo che forma danzatori professionisti e a livello amatoriale ma sempre di alta professionalità, tel.06 45653875. Se invece siete incuriositi dal
Ballo Country Line Dance anche quest’anno si svolge all’interno del Centro
Ippico di Viale Tirreno 13, con il gruppo di Ballo Rockin’boots con l’insegnante Miriana 3406065249 che ha portato a Roma questa disciplina nel
1998. Si può andare vestiti con stivali, cappello, jeans, gonne, camicie e
corsetti, la musica è genere New Country, per una prova (livello principianti) basta andare il mercoledì dalle 20 alle 21.30.
SPORT
Ottobre 2014
Pagina 29
PALLA AL CENTRO. PARTONO I CAMPIONATI
Fischio d’inizio per i tornei regionali di calcio, senza nostre rappresentanti in Eccellenza e Promozione.
In prima categoria, la Spes Montesacro a punteggio pieno. Bene l’Accademia Calcio Roma negli Juniores Elite
[Daniele Di Clementi]
ppassionati di calcio, un buongiorno
dai
campi
di
Montesacro..
Nella prima stagione dopo molti anni
senza società del territorio in
Eccellenza e Promozione, è la prima
categoria il piatto forte.
Domenica 12 Ottobre si è giocata la
seconda giornata.
Risultato simmetrico per le due squadre impegnate nel girone C. Per 1-0
vince la neopromossa Tirreno, che,
davanti al pubblico amico, piega il Nazzano e, sempre con lo stesso punteggio, l’Accademia Calcio Roma cede al Palombara.I bianco verdi conquistano i primi tre punti, mentre il club di via di Settebagni rimane a quota
uno, con il pareggio casalingo del primo giorno di scuola.
Nel raggruppamento D, la Spes Montesacro veleggia a punteggio pieno,
dopo l’ultimo acuto a Castelverde (1-0). I ragazzi di mister Ciculi sottolineano fin dall’aurora l’intenzione di disputare una stagione da protagonisti.
Primi tre punti per il Futbol Montesacro, che, nel derby dell’Aniene, supera
il Licenza per 2 a 0, come per il Real Talenti, che prevale per 3 a 1 sul
Santa Francesca Cabrini in seconda categoria.
I campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi Elite sono giunti al quarto turno..
A
Nel girone A del torneo dei “più grandi” non è andata bene alla
Spes Montesacro e all’Atletico Fidene . I giallo-nero-verdi
cedono in casa contro il Tor di Quinto ( 0-1 ) e i verde-rossi crollano contro il Pro-Roma per 5-3. Entrambe le compagini sono
appaiate a quota quattro punti.
Nel B, l’Accademia Calcio Roma riscatta la prima squadra
e brinda con il vino dei Castelli, indossando l’uniforme da
corsara ad Albano Laziale. Gli uomini di Papotto battono
l’Albalonga per 4 a 1, ottenendo il terzo successo in quattro gare, che consente loro di occupare la seconda piazza della graduatoria con 9 punti, ad una lunghezza dalla
vetta.
La Spes Montesacro, negli Allievi Elite, vince sul
Monterotondo ( 0-1 ). L’affermazione in terra eretina
appunta sul ruolino di marcia il primo squillo, mentre nella tana del Muratori
la squadra dei Giovanissimi Elite impatta con un pirotecnico 3-3 con
l’Ostiamare, attestandosi in sesta piazza con otto punti.
Niente da fare per i Giovanissimi Elite dell’Atletico Fidene ,che si fanno battere a domicilio dai pontini della Polisportiva Carso (1-3), rimanendo a 4
punti.
La Pro-Roma bestia nera del nostro territorio: non bastando l’affermazione sull’Atletico Fidene negli Juniores, concede il bis contro
l’Accademia Calcio Roma negli allievi Fascia B Elite (seconda giornata), piegandola per 2 a 0, lasciando i ragazzi di via di Settebagni con
un punto in classifica.
IL RICORDO
GIOVANNI SOZI: L’AEDO DI MONTESACRO
A tre anni dalla scomparsa dello studioso, è sempre più vivo il suo esempio di cultore del nostro territorio
quasi fossero maschere (Sozi è stato
anche studioso ed autore di teatro) depottobre 2011-Ottobre 2014.
sitarie della tradizione di una Città
Sono passati tre anni da
Giardino un po’ quartiere e un po’ rione,
quando
il
professor
città e paese nello stesso tempo.
Giovanni Sozi è stato chiamato ad
Nelle pagine di Sozi trovano spazio la
insegnare nella scuola del
maestosità dell’arcata di Ponte Vecchio
Paradiso, dove le aule hanno le
come la leggerezza di una rosa che si
pareti azzurro cielo e sono illumiarrampica sul muro di un villino: tratti di
nate direttamente dal sole.
un paesaggio fisico ed umano, spolveraDalla terra natia di Affile ha trato dal vento dell’emozione. Tra i suoi libri
sportato a Montesacro, in un viagpiù conosciuti, “La chiesa di S. Felicita ad
gio ideale di emozioni sulla corAffile”, “Fidenae tra storia e archeologia”,
rente dell’Aniene, quelle genuinità
“Gente di Montesacro”, “Il Municipio
e giovialità che lo hanno fatto subiMontesacro nel tempo”.
to amare e benvolere da tutti.
Nel 2012 gli è stata intitolata l’aula-teatro
Scrittore, poeta, commediografo:
dell’“I.C. Fidenae” e l’anno seguente una
una vita culturale a tuttotondo,
sala delle Commissioni del palazzo munipraticata con la competenza di un
cipale di piazza Sempione.
professionista e l’entusiasmo di un
Quale lezione ci ha lasciato il maestro
amatore.
Sozi? Due insegnamenti fondamentali
La sua penna ci ha trasportato,
dei quali cittadini e istituzioni non possocome suoi alunni, in gita fra i tesono non far tesoro: l’interesse per la culturi del nostro territorio. Alle amenità paesaggistico-archeologiche non ha ra e l’affetto per il territorio, due muri maestri della struttura di un montetralasciato di affiancare il ritratto degli abitanti, specialmente dei pionieri, sacrino d.o.c.!
[Daniele Di Clementi]
O
REDAZIONE CITTADINA
I vostri Annunci, Comunicazioni e Segnalazioni
VIA VAL MAGGIA, 32 e-mail: [email protected]
numero verde 800199008
VIALE ADRIATICO
CANTIERE SENZA FINE
Buongiorno,
abito in via delle Alpi Apuane e mi sto chiedendo ormai da settimane quando finirà la tortura dei cantieri su viale Adriatico che
tolgono posti auto e creano enormi disagi alla viabilità. Sì ha
un'idea di una data, anche approssimativa, della chiusura cantieri? Grazie e buon pomeriggio.
Franco Creazzo
SCUOLA FUCINI
PER ARRIVARCI E’ UN FAR WEST
Att. VIGILI URBANI Montesacro-Talenti
Buongiorno
Voglio comunicare che è sempre piu’ pericoloso portare i bambini a scuola partendo da Via ugo Ojetti per arrivare alla scuola Renato Fucini. Vi elenco quello che ormai è diventata un’abitudine per decine di cittadini che portano i figli a scuola:
1) Auto che imboccano regolarmente ogni mattina dalle 7,40
alle 8,10 della mattina , a velocita’ assurda oltretutto, VIA E.
CECCHI contromano.
2) Auto che arrivano a ridosso del parco (finito il passaggio contromano di via Cecchi girano a destra) lasciano la macchina
davanti al parco fregandosene se poi la gente deve fare le gincane per passare . Vi dico che lo scorso anno , una persona
(?) è entrata con la sua ford Fiesta DENTRO il parco fino ad
arrivare davanti alla scuola asserendo poi al ritorno che era
troppo tardi .
3) Scooter che da Via Ugo Ojetti entrano dentro i giardini da dietro l’ edicola passando per i sentieri pedonali del giardino per
arrivare dentro la zona dove c’è il mercato il martedi’ .
Io non so che spesa economica possa avere tenere una pattuglia in questa zona per un ora ma credo che una vostra presenza sia divenata piu’ che urgente . L’ Incivilta’ della gente soprattutto in questo quartiere sta diventando insostenebile ed a questo punto anche pericolosa per gli altri.
Cordiali saluti G.Cammarota
nostro Paese, sta prendendo piano piano piede con mille difficoltà; nell'ora di pranzo abbiamo come servizio un catering di
primi,secondi e contorni espressi molto graditi da operai e lavoranti che ci prediligono al posto del panino o pizzetta in piedi. Il
problema è che davanti al nostro locale abbiamo una sfilza di 4
cassonetti ( più la campana per il vetro) in condizioni pietose:
maleodoranti, rotti e
sporchi. Per non parlare della spazzatura
che viene rilasciata al
di fuori dei secchioni
e che si riversa sul
marciapiede. Il tutto
condito da centinaia
di mosche, vespe e
formiche che invadono il mio locale allontanando così molti
clienti che si prestano
a sedere per mangiare. NON È POSSIBILE!!! HO BISOGNO
DI LAVORARE E
NON DI ALLONTANARE I CLIENTI. Questa situazione va vista e risolta al più presto, chiedo urgentemente di rimuovere i cassonetti sia per me
che per le altre persone che hanno attività di genere alimentare.
Distinti saluti Pietro Blandino
VIGNE NUOVE
STRISCE PEDONALI PERICOLOSE
Carissima Redazione, mi permetto, anche questa volta, di
approfittare di Voi per segnalare l'alta pericolosità degli attraversamenti pedonali realizzati, praticamente, a ridosso delle rotatorie su Via delle Vigne Nuove. E' inaudito! Come si può pensare che un pedone che voglia attraversare la strada, possa servirsi delle strisce in questione? Si rischia la pelle, nel vero senso
della parola. Le auto che provengono dalla rotatoria e dalle straA PRATI FISCALI
de che confluiscono di fronte alla stessa, mettono in serio periUNA SEDE PRO DISABILI
colo chiunque si accinga ad attraversare. Non c'è buona visuale
Salve, siamo un'associazione di promozione sociale che lavora e le strisce sono troppo vicine alla rotatoria. Dobbiamo attendecon ragazzi disabili da due anni nel quartiere di Conca D'Oro. re che accada qualcosa di spiacevole per rimediare?
Da settembre abbiano una sede tutta nostra in via Calimno 26.
Grazie. Buon lavoro Lupi Daniela
Abbiamo varie attività tra cui un free press, gestito dai ragazzi,
che ha una cadenza di tre mesi. Ci farebbe piacere parlare con A CONCA D’ORO TREMANO I PALAZZI
voi per raccontarvi il nostro lavoro.
buongiorno, vorrei poter segnalare sul vostro giornale che alcuGrazie Kora ni palazzi nei pressi di piazza Conca d'Oro tremano. Il mio
palazzo in particolare trema al passaggio degli autobus quando
FIDENE, CASSONETTI MALEODORANTI
questi vanno in una buca presente sulla strada (alla fine di via
ALLONTANANO I CLIENTI
conca d'oro davanti al mercatino). Vorrei sapere se fosse posBuon giorno. Mi chiamo Pietro Blandino e Vi scrivo perché ho sibile effettuare una verifica perchè al di là della sensazione
un grandissimo problema che peggiora di giorno in giorno. Ho sgradevole quando trema il pavimento sotto i piedi ho paura per
aperto una nuova attività di bar con gastronomia in via le consuegenze che potrebbe avere la struttura. Non so se per
Radicofani 198/a a Fidene il 17 agosto di quest'anno.
esempio sanare la buca potrebbe essere un primo passo.
L'attività, seppur la grave situazione economica in cui versa il
Grazie mille dell'attenzione. Tiziana
Anno XXVIII - n° 8/319
Ottobre 2014
Direzione, Redazione
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n. 497/86 del 23/10/1986
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Ideato e fondato da:
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Rev. Grafica
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Hanno collaborato:
Cristiano Armi
Alessandra Aureli
MA I PALAZZI TREMANO
ANCHE A CASALE NEI
Gent.le Redazione, Facendo seguito a quanto pubblicato dalla
signora Tiziana qualche giorno fa vorrei segnalare che lo stesso problema, da me a suo tempo già segnalato all' Ufficio del
Comune, si verifica al transito dei bus ( tre linee..) che da Via
Rosina Anselmi si immettono su Via Carlo Bertinazzi.
Infine ho fotografato il 13 del c.m. una serie di scie chimiche ,
tutte parallele, che assolutamente non sono riconducibili al transito degli aerei. La faccenda mi sembra veramente strana e preoccupante, di questa faccenda se ne sono occupati i media
spesso ma alla fine tutto è stato messo a tacere o minimizzato
senza indagare a fondo!.
Cordiali Saluti Vincenzo De Fraia
VIA VAL DI SANGRO
RIPRISTINIAMO IL SENSO UNICO
Buonasera, con la presente sono a richiedere l’istituzione
urgente del senso unico su Via Val di Sangro, nel tratto Viale
Val Padana – Via Val di Lanzo, così come è stato fatto oramai
da alcuni mesi nella parallela Via Val Maira è così come era nel
progetto iniziale di sistemazione della viabilità in zona.
Praticamente da quel momento è impossibile stare dentro casa,
è un continuo passare di macchine, di clacson che suonano per
la doppia fila perenne (ricordo anche la presenza del mercato
due giorni la settimana).
Vi invito quindi a risolvere quanto prima questa situazione.
Giuseppe PUCCI
ERRATA CORRIGE:
L’articolo “No smoke: solo fumo?” uscito nel
mese di giugno 2014 sul mensile La Quarta è
stato erroneamente assegnato a Sara Tellini,
mentre è stato redatto da Veronica Guerrini.
Laura Barba
Silvia Bartocci
Rosa Maria Bonelli
Sara Cacciarini
Claudio Catalano
Luca Coniglio
Emmanuele Di Leo
Marco Donati
Marco Fabbretti
Bruno Fulco
Veronica Guerrini
Lucia Mangiacotti
Enrica Mosca
Stefania Orlando
Alessandra Pieroni
Francesca Romani
Sara Tellini
Giuseppe Tronca Antonucci
Tipografia Litosud srl
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