PROVINCIA DI CASERTA DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014-2016 INDICE Premessa Introduzione al d.u.p. e logica espositiva Linee programmatiche di mandato e gestione 1 2 3 Sezione strategica SeS - Condizioni esterne Analisi strategica condizioni esterne Popolazione e situazione demografica Territorio e pianificazione territoriale Strutture ed erogazione dei servizi Economia e sviluppo economico locale 6 7 9 10 11 SeS - Condizioni interne Analisi strategica delle condizioni interne Organismi gestionali ed erogazione dei servizi Opere pubbliche in corso di realizzazione Tributi e politica tributaria Spesa corrente per missione Patrimonio e gestione dei beni patrimoniali Disponibilità di risorse straordinarie Sostenibilità dell'indebitamento nel tempo Equilibri di competenza e cassa nel triennio Programmazione ed equilibri finanziari Finanziamento del bilancio corrente Finanziamento del bilancio investimenti Disponibilità e gestione delle risorse umane Patto di stabilità e vincoli finanziari 13 15 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 29 Sezione operativa SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Valutazione generale dei mezzi finanziari Entrate tributarie (valutazione e andamento) Trasferimenti correnti (valutazione e andamento) Entrate extratributarie (valutazione e andamento) Entrate in conto capitale (valutazione e andamento) 32 33 34 35 36 SeO - Definizione degli obiettivi operativi Definizione degli obiettivi operativi Fabbisogno dei programmi per singola missione Servizi generali e istituzionali Ordine pubblico e sicurezza Istruzione e diritto allo studio Valorizzazione beni e attività culturali Politica giovanile, sport e tempo libero Turismo Assetto territorio, edilizia abitativa Sviluppo sostenibile e tutela ambiente Trasporti e diritto alla mobilità Soccorso civile Politica sociale e famiglia Sviluppo economico e competitività Lavoro e formazione professionale Agricoltura e pesca Energia e fonti energetiche Relazioni internazionali Fondi e accantonamenti Debito pubblico 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 Anticipazioni finanziarie Obiettivi degli organismi gestionali dell'Ente Programma 1: reperimento risorse finanziarie esterne e incremento efficienza nel recupero delle entrate Programma 2: miglioramento efficienza organizzativa e innovazione gestionale Programma 3: riduzione spese e costi di gestione SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio Programmazione personale, oo.pp. e patrimonio Programmazione e fabbisogno di personale Opere pubbliche e investimenti programmati Alienazione e valorizzazione del patrimonio 58 59 61 67 92 94 95 96 97 Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PREMESSA Il 2014 rappresenta il penultimo anno del mandato amministrativo del Presidente Domenico Zinzi e vede la Provincia di Caserta impegnata, su diversi fronti, per garantire l’assolvimento delle funzioni essenziali e la soddisfazione dei cittadini, nonostante le notevoli difficoltà di carattere economico-finanziario che è costretta a gestire. A tal riguardo, va precisato che la motivazione principale dell’attuale condizione dell’Ente è da individuarsi nella progressiva, crescente, riduzione dei trasferimenti statali disposta proprio a decorrere dal 2010. Per effetto dei vari provvedimenti governativi succedutisi, di fatto, nell’arco del quadriennio 2010-2013, è stata registrata una riduzione di risorse correnti pari a 24 milioni e mezzo circa. Tale riduzione, se venissero confermate le proiezioni dell'UPI, è destinata ad incrementarsi di ulteriori euro 4.100.000,00 c.a. nel 2014 e ad arrivare alla stratosferica cifra di oltre 30 milioni di euro dal 2015. Nonostante le difficoltà sopra brevemente richiamate l’Ente è riuscito, sino all’esercizio finanziario 2013, attraverso una sofferta politica di efficientamento della spesa e di riduzione dei costi, a conseguire in sede previsionale l’obiettivo del pareggio di bilancio e, in fase consuntiva, a realizzare un avanzo di amministrazione e rispettare il patto di stabilità interno. Come evidenziato nella Relazione con cui la Giunta provinciale ha presentato al Consiglio i risultati della gestione 2013, nonostante le criticità che hanno caratterizzato, prima la programmazione e successivamente la concreta conduzione dell’esercizio finanziario 2013, la Provincia di Caserta è riuscita a conseguire risultati positivi sia a livello complessivo che nell’esercizio finanziario singolarmente considerato. Tale brillante risultato è stato, essenzialmente, frutto della combinazione di diversi elementi: 1. una prudente e responsabile ricognizione dei residui attivi e passivi che ha garantito il mantenimento, unicamente, di quelli che ancora conservano tutti i requisiti previsti dall’ordinamento contabile; 2. un’accorta programmazione dei pagamenti che ha contribuito al conseguimento di un ulteriore risultato positivo in termini di rispetto del patto di stabilità; 3. l’utilizzo limitato dell’avanzo di amministrazione che avrebbe inciso, ove applicato, solo sulla parte passiva del bilancio e, per l’effetto, sarebbe stato suscettibile di causare uno squilibrio nella gestione di competenza, ingenerando, così, negli osservatori esterni (anche di natura istituzionale, ivi compresa la Sezione Regionale di controllo della Corte dei conti), il sospetto di un’incapacità dell’Ente al proprio sostentamento; 4. una gestione estremamente rigorosa improntata all’assolvimento delle funzioni fondamentali e al mantenimento dei livelli minimi dei servizi indispensabili; 5. una valutazione prudente e attenta delle effettive possibilità di realizzazione delle entrate ai fini di un’adeguata e realistica rappresentazione dei rischi per gli equilibri finanziari presenti e futuri e una conseguente, congrua costruzione del fondo svalutazione crediti. Appare evidente che le strategie intraprese fino a questo momento non possono essere modificate proprio a fine mandato, e ciò anche a causa del perdurare delle condizioni economico-finanziarie che le hanno determinate. In questo documento quindi, che è il più importante strumento di pianificazione annuale dell'attività dell’Ente, verranno poste le principali basi della programmazione e dettate le linee strategiche dell’azione di governo. 1 Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) INTRODUZIONE AL D.U.P. E LOGICA ESPOSITIVA Il Documento Unico di Programmazione (DUP) sostituisce, per gli enti in sperimentazione, la relazione previsionale e programmatica e rappresenta il principale strumento di pianificazione, strategica ed operativa, degli enti locali. Infatti il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. In coerenza con le azioni già intraprese, il contenuto di questo elaborato vuole riaffermare la capacità politica dell'amministrazione di agire in base a comportamenti chiari ed evidenti sia all'interno che all'esterno dell'Ente. L'organo collegiale, chiamato ad approvare il principale documento di pianificazione dell'ente, ma anche il cittadino in qualità di utente finale dei servizi erogati, devono poter ritrovare all'interno del Documento unico di programmazione (DUP) le caratteristiche di una organizzazione che agisce per il conseguimento di obiettivi ben definiti. Questo elaborato, proprio per rispondere alla richiesta di chiarezza espositiva e di precisione nella presentazione, si compone di vari argomenti che formano un quadro significativo delle scelte che l'amministrazione intende intraprendere nell'intervallo di tempo considerato. Il documento unico di programmazione si suddivide in due sezioni, denominate Sezione strategica e Sezione operativa. La prima (SeS) sviluppa ed aggiorna con cadenza annuale le linee programmatiche di mandato e individua, in modo coerente con il quadro normativo, gli indirizzi strategici dell’ente. Nella sostanza, si tratta di adattare il programma originario definito nel momento di insediamento dell’amministrazione con le mutate esigenze. La seconda sezione (SeO) riprenderà invece le decisioni strategiche dell’ente per calibrarle in un'ottica più operativa, identificando così gli obiettivi associati a ciascuna missione e programma. Il tutto, individuando le risorse finanziarie, strumentali e umane. La prima parte della Sezione strategica, denominata "Condizioni esterne", affronta lo scenario in cui si innesca l’intervento dell’ente, un contesto dominato da esigenze di più ampio respiro, con direttive e vincoli imposti dal governo e un andamento demografico della popolazione inserito nella situazione del territorio locale. Si tratta quindi di delineare sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, e cioè il territorio ed i partner pubblici e privati con cui l’ente interagisce per gestire talune problematiche di più vasto respiro. Questo iniziale approccio termina individuando i principali parametri di riferimento che saranno poi monitorati nel tempo. L’attenzione si sposterà quindi verso l’apparato dell’ente, con tutte le dotazioni patrimoniali, finanziarie e organizzative. Questa parte della sezione strategica si sviluppa delineando le caratteristiche delle "Condizioni interne”. L’analisi ricomprenderà le tematiche connesse con l’erogazione dei servizi e le relative scelte di politica tributaria e tariffaria, e lo stato di avanzamento delle opere pubbliche. Si tratta di specificare l’entità delle risorse che saranno destinate a coprire il fabbisogno di spesa corrente e d'investimento, entrambi articolati nelle varie missioni. Si porrà inoltre attenzione sul mantenimento degli equilibri di bilancio nel tempo, e questo in termini di competenza e cassa, analizzando le problematiche connesse con l’eventuale ricorso all’indebitamento ed i possibili vincoli imposti dal patto di stabilità. La prima parte della Sezione operativa, chiamata “Valutazione generale dei mezzi finanziari”, si sposta nella direzione che privilegia il versante delle entrate, riprendono le risorse finanziarie per analizzarle in un’ottica contabile. Si procede a descrivere sia il trend storico che la previsione futura dei principali aggregati di bilancio (titoli). In questo contesto possono essere specificati sia gli indirizzi in materia di tariffe e tributi che le direttive sul ricorso all’indebitamento. L’iniziale visione d’insieme, di carattere prettamente strategico, si sposta ora nella direzione di una programmazione ancora più operativa dove, in corrispondenza di ciascuna missione, si procederà a specificare le relative forme di finanziamento. Questo valore complessivo costituisce il fabbisogno di spesa della missione, destinato a coprire le uscite correnti, rimborso prestiti ed investimenti. Saranno quindi descritti gli obiettivi operativi, insieme alle risorse strumentali e umane rese disponibili per raggiungere tale scopo. La seconda e ultima parte della sezione operativa, denominata "Programmazione del personale, opere pubbliche e patrimonio", ritorna ad abbracciare un'ottica complessiva e non più a livello di singola missione o programma. Viene infatti messo in risalto il fabbisogno di personale per il triennio, le opere pubbliche che l'amministrazione intende finanziare nello stesso periodo ed il piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio disponibile non strategico. 2 Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO E GESTIONE Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio prevede che la Sezione Strategica del DUP “sviluppi e concretizzi le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individui, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente”. E’ palese che tali contenuti devono necessariamente essere coordinati con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale e Comunitario. Proprio con riferimento a tale ultimo aspetto, si ritiene indispensabile richiamare brevemente i principali passaggi in materia di programmazione succedutisi a decorrere dall’inizio del mandato Amministrativo del Presidente On. Domenico Zinzi, insediatosi nell’anno 2010. Il 26 luglio 2010, coerentemente al dettato normativo, sono state presentate Consiglio provinciale le linee di mandato della nuova Amministrazione definendo, conseguentemente, gli obiettivi “strategici” da realizzare nel corso del mandato amministrativo che sono stati suddivisi in ben 16 “aree strategiche”. Ai fini di una migliore comprensione della struttura conferita a tutta la programmazione, si specifica che il concetto di “Area strategica” comprende un raggruppamento di più ampio livello legato alle macro-aree di attività della Provincia e che hanno un impatto più diretto sulla cittadinanza. I contenuti definiti in sede di "strategia politica" sono stati coerentemente recepiti, internalizzati ed ulteriormente articolati nel complesso sistema di programmazione e controllo dell’Ente. Nello specifico, nel flusso della programmazione ogni area strategica è stata articolata ulteriormente in “obiettivi strategici”, che fanno riferimento ad orizzonti temporali pluriennali e sono di particolare rilevanza rispetto non solo alle priorità politiche dell’amministrazione ma, più in generale, rispetto ai bisogni ed alle attese degli stakeholder ed alla missione istituzionale (contenuti ed articolati nella R.P.P.). Il maggior grado di dettaglio della programmazione è stato ottenuto con la definizione degli “obiettivi operativi” che hanno declinato l’orizzonte strategico nei singoli esercizi (breve periodo) e sono stati formalmente definiti ed approvati in un unico documento denominato "PEG-PDO-Piano della Performance”. Per ognuno dei livelli sopra individuati sono state definite nel Sistema di Misurazione e Valutazione della Perfomance, approvato con deliberazione di G.P. n. 100 del 03/08/2012 ed al quale si rimanda integralmente, le modalità di misurazione dei risultati. Per quanto attiene il tema dei controlli bisogna aggiungere che, in attuazione degli obblighi normativi derivanti dal D. Lgs. 174/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 7 dicembre 2012, N°213, è stato adottato nel mese di febbraio 2013 un apposito Regolamento per disciplinare tutto il sistema dei controlli interni. Tale regolamento ha disciplinato le seguenti attività, definendo nuove competenze, scadenze ed attribuzioni: – controllo di regolarità amministrativa e contabile; – controllo di gestione; – controllo strategico; – verifica degli equilibri finanziari della gestione; – controllo della gestione degli Organismi esterni; – controllo della qualità dei servizi erogati. Giova precisare che nella definizione dei contenuti del citato regolamento si è cercato, il più possibile, di creare un'impostazione in grado di recepire, confermare e, laddove necessario, articolare meglio le procedure già in essere in modo da massimizzare i risultati ed evitare ridondanze, sovrapposizioni e sprechi di gestione. Dal punto di vista contenutistico non si può fare a meno di rilevare che, dopo una prima fase di programmazione strategica di tipo più proattivo ed innovativo, a partire dall’anno 2012 sono state evidenziate in maniera sempre più preponderante le oggettive difficoltà connesse alla definizione dei contenuti programmatici del bilancio previsionale e ciò soprattutto a causa del susseguirsi di provvedimenti governativi che hanno interessato sia l’aspetto finanziario della gestione dell’Ente che, conseguentemente, l’aspetto organizzativo/amministrativo. Con diversi atti (vedi tra gli altri la D.G.P. n. 89 del 27/07/2012, adottata in seguito al Decreto Legge sulla spending review, e la D.G.P n. 110 del 24 settembre 2012) l’Ente ha provveduto ad una sostanziale “rimodulazione” dei contenuti della programmazione che è stata sostanzialmente limitata a tre grandi linee strategiche (o obiettivi strategici), tutte finalizzate a scongiurare eventuali disequilibri di bilancio: 1. Ottimizzazione delle attività di recupero e gestione delle entrate – azioni di reperimento risorse finanziare esterne; 2. Incremento dell’efficienza organizzativa e innovazione gestionale; 3. Razionalizzazione e riduzione spese e costi di gestione. Tale impostazione ha trovato riconferma anche nella programmazione dell’anno 2013 e sarà, in maniera ancora più incisiva, riconfermata e ulteriormente articolata nel presente DUP e nel piano di riequilibrio pluriennale in corso di predisposizione. 3 Documento Unico di Programmazione SEZIONE STRATEGICA Sezione Strategica CONDIZIONI ESTERNE SeS - Condizioni esterne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ANALISI STRATEGICA CONDIZIONI ESTERNE LE POLITICHE GOVERNATIVE E LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA DI CASERTA A decorrere dall'anno 2010 le politiche governative che hanno riguardato gli enti Locali, e le Province in particolare, hanno comportato una progressiva e costante riduzione delle risorse ad esse destinate che possono essere brevemente sintetizzate come segue: • con il decreto legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, nella legge n. 122 del 2010, è stata disposta a carico delle Province una riduzione dei trasferimenti statali di 300 milioni annui per il 2011 e di 500 milioni annui a decorrere dall’esercizio 2012. Per il primo esercizio, la ripartizione proporzionale del taglio complessivo tra tutti gli enti interessati, ha comportato, per questo Ente, una riduzione pari ad euro 8.484.136,60; • a decorrere dall’esercizio 2012, il fondo sperimentale di riequilibrio del comparto Province è stato ulteriormente decurtato di 415 milioni di euro per effetto delle disposizioni dettate dal decreto legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, nella legge n. 214 del 2011; • il decreto legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, nella legge n. 135 del 2012, come modificato dalla successiva legge 228/2012 (legge di stabilità) nell’ambito delle disposizioni di razionalizzazione e riduzione della spesa degli enti territoriali (c.d. spending review), ha apportato un ulteriore taglio al fondo sperimentale di riequilibrio provinciale di 500 milioni di euro per l’anno 2012, di 1.200 milioni per gli esercizi 2013 e 2014 e di 1.250 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015; • da ultimo, il decreto legge n. 66 del 24.04.2014, convertito, con modificazioni, in legge n. 89 del 23.06.2014, ha imposto alle Province di assicurare un nuovo contributo alla finanza pubblica (sotto forma non di un taglio diretto ai trasferimenti, ma di un obbligo di riduzione di alcune categorie di spesa con successivo versamento all’erario di entrate provinciali) pari, per il 2014, ad euro 444.500.000,00 complessivi, prevedendo, altresì, un inasprimento di tali misure per gli anni successivi (576,7 milioni di euro con decorrenza dal 01.01.2015 e 585,7 milioni di euro per gli anni 2016 e 2017); • in applicazione del meccanismo appena richiamato la Provincia di Caserta si troverà ad affrontare una diminuzione delle risorse disponibili pari ad euro 4.100.000,00 circa per il 2014 e ad euro 6.200.000,00 circa a decorrere dal 2015. In estrema sintesi, dunque, per effetto di tutte le misure sopra elencate e, considerata, altresì, la soppressione dell’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica seguita all’attuazione del federalismo fiscale provinciale, questo Ente, nell’arco del quadriennio 2010-2013, ha dovuto fronteggiare una riduzione di risorse correnti pari a 24,5 milioni circa. Tale riduzione, come già riferito, è destinata ad incrementarsi di ulteriori euro 4.100.000,00 circa nel 2014 e ad arrivare alla cifra di oltre 30 milioni di euro dal 2015. Nonostante tali premesse l'Ente è riuscito, sino all’esercizio finanziario 2013, attraverso una sofferta politica di efficientamento della spesa e di riduzione dei costi a conseguire, in sede previsionale, l’obiettivo del pareggio e degli altri equilibri di bilancio e, in fase consuntiva, la realizzazione di un avanzo di amministrazione e il rispetto del patto di stabilità interno. Il rendiconto dell’anno 2013 chiude, infatti, con un avanzo di amministrazione pari ad euro 2.408.557,69 (al netto della quota vincolata come Fondo Pluriennale Vincolato e dell’accantonamento a titolo di Fondo Svalutazione Crediti) e con un avanzo di gestione di euro 14.021.245,86 (importo netto come sopra specificato). Come si è già avuto modo di richiamare, tali risultati sono stati conseguiti soltanto grazie ad una pesante strategia di efficientamento e riduzione delle spese che ha coinvolto tutti i settori dell'Ente comportando, tra l'altro, un drastico ridimensionamento degli obiettivi di programmazione. Per completezza d’esposizione si reputa opportuno sottolineare che i descritti risultati sono stati conseguiti nonostante le problematiche derivanti, nel medesimo arco temporale (2010-2013), dall’affidamento alla Provincia di Caserta, in virtù di lex specialis applicabile solo sul territorio della Regione Campania (decreto legge n. 195 del 2009, convertito, con modificazioni, in legge n. 26 del 2010), delle competenze in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che hanno indotto l’Ente, a causa dell’inadempimento da parte dei Comuni degli obblighi di riversamento della quota TARSU/TIA di competenza provinciale, a fare ricorso, per la prima volta, ad anticipazioni di tesoreria con i conseguenti oneri (e ciò al fine esclusivo di evitare traumatiche interruzioni nell’erogazione di un servizio pubblico essenziale). A tale condizione deficitaria di cassa ha contribuito, in aggiunta, il mancato trasferimento, fino all’esercizio 2014, da parte dello Stato dei contributi erariali spettanti per gli esercizi 2006 e precedenti che totalizzavano la significativa cifra di 97 milioni di euro. 6 SeS - Condizioni esterne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) POPOLAZIONE E SITUAZIONE DEMOGRAFICA Con 908mila abitanti, la provincia di Caserta detiene il 15,7% della popolazione campana, e il 1,52% della popolazione italiana. L’articolazione della popolazione per età vede, rispetto al dato medio nazionale, una maggiore presenza a Caserta di giovani fino a 19 anni (22,9% della popolazione nel 2011 a Caserta, contro il dato medio nazionale del 18,8%), ed una contestuale minore presenza di anziani (coloro che hanno 65 anni e oltre), che nella provincia casertana rappresentano solo il 15,4% della popolazione, contro una percentuale media nazionale del 20,8%. Questa minore età media della popolazione è riscontrabile anche rispetto al dato medio regionale della Campania, sebbene l’entità del differenziale sia decisamente minore (22,9% di Caserta a fronte di un 22,2% della Campania, per quanto concerne la quota della popolazione fino a 19 anni di età). Popolazione (andamento demografico) Popolazione legale Popolazione legale (ultimo censimento disponibile) 905.188 Movimento demografico Popolazione al 01-01 (+) 905.188 Nati nell'anno Deceduti nell'anno (+) (-) 8.888 7.683 1.205 (+) (-) Saldo migratorio 33.205 30.814 2.391 Popolazione al 31-12 908.784 1 Saldo naturale Immigrati nell'anno Emigrati nell'anno Popolazione (stratificazione demografica) Popolazione suddivisa per sesso Maschi Femmine (+) (+) 442.917 465.867 908.784 (+) (+) (+) (+) (+) 66.582 83.349 176.068 449.580 133.205 908.784 Popolazione al 31-12 Composizione per età Prescolare (0-6 anni) Scuola dell'obbligo (7-14 anni) Forza lavoro prima occupazione (15-29 anni) Adulta (30-65 anni) Senile (oltre 65 anni) Popolazione al 31-12 Popolazione (popolazione insediabile) Aggregazioni familiari Nuclei familiari Comunità / convivenze 341.687 223 Tasso demografico Tasso di natalità (per mille abitanti) Tasso di mortalità (per mille abitanti) (+) (+) Popolazione insediabile Popolazione massima insediabile (num. abitanti) Anno finale di riferimento 9,80 8,50 0 0 7 Aspetti statistici Le tabelle riportano alcuni dei principali fattori che indicano le tendenze demografiche in atto. SeS - Condizioni esterne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) Popolazione (andamento storico) 2008 Movimento naturale Nati nell'anno Deceduti nell'anno 2011 2012 9.738 7.149 2.589 9.742 7.209 2.533 9.635 7.436 2.199 9.195 7.476 1.719 8.888 7.683 1.205 (+) (-) 30.715 26.927 3.788 28.399 25.123 3.276 29.570 25.308 4.262 28.682 27.048 1.634 33.205 30.814 2.391 (+) (+) 10,80 7,90 10,70 7,90 10,60 8,10 10,10 8,20 9,80 8,50 Saldo migratorio Tasso demografico Tasso di natalità (per mille abitanti) Tasso di mortalità (per mille abitanti) 2010 (+) (-) Saldo naturale Movimento migratorio Immigrati nell'anno Emigrati nell'anno 2009 Considerazioni e valutazioni Una delle più interessanti indicazioni che si possono cogliere, alla luce delle caratteristiche della popolazione casertana, riguarda il valore dell’indice di dipendenza strutturale, consistente nel rapporto percentuale tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64): tale rapporto essendo pari per Caserta a 47,2 mostra che ogni componente potenziale della forza lavoro nel 2013 (ma non necessariamente lavoratore, potendo aver scelto di non farne parte, rinunciando a lavorare o a cercare lavoro) aveva in carico circa il 50% del costo del mantenimento di una persona che non potrebbe lavorare, perché troppo giovane, perché troppo anziana. Tale valore è più basso di quello nazionale, pari a 54,2, e questo vuol dire che a Caserta ogni membro della forza lavoro si deve fare carico di un minor costo di mantenimento. Se però si considera che nel 2013 gli occupati nella provincia di Caserta erano 248mila ed i residenti 908mila, si arriva alla conclusione che ciascun occupato deve mantenere, oltre a se stesso, anche altre 2,7 persone. In termini prospettici è utile analizzare l’indice di ricambio; per il 2011 tale valore per la provincia di Caserta era pari a 87,74, che significa che in media ogni 10 giovani compresi tra 15 e 19 anni, che stanno quindi per entrare nel mondo del lavoro, vi sono quasi 9 persone, comprese tra 60 e 64 anni, che, in teoria, stanno lasciando il mondo del lavoro per motivi di età. Dunque, sempre in teoria, 88 posti di lavoro si dovrebbero liberare per 100 giovani. Si dice in teoria perché in realtà l’età di pensionamento in Italia sta progressivamente crescendo, e dunque non è detto che i posti di lavoro detenuti da coloro che hanno tra 60 e 64 anni si libereranno presto. Ma confrontando questo valore con quello medio campano e nazionale, ci si rende conto che Caserta presenta un valore inferiore a quello medio campano (che con 93,16 evidenzia una maggiore presenza di persone vicine a lasciare il lavoro rispetto a 100 giovani) e molto più basso di quello italiano (che con 129,79, ci ricorda vi sono ancora più anziani rispetto a 100 giovani). Per ultimo, merita di essere segnalata la circostanza che la provincia di Caserta presenta una minore percentuale di soggetti stranieri residenti, essendo la loro quota rispetto al complesso della popolazione significativamente inferiore (3,3%) rispetto al dato medio italiano (6,8%). Si ribadisce però che tale percentuale si riferisce a stranieri residenti, e non a soggetti esteri che sono di passaggio, e comunque non registrati nell’anagrafe dei comuni della provincia di Caserta. Dunque questo dato non è eventualmente in contrasto con quello che potrebbe derivare dall’osservazione della realtà sociale ed etnica della provincia. 8 SeS - Condizioni esterne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Pianificazione Territoriale La Provincia ha fissato le linee guida della pianificazione territoriale mediante l'adozione del Piano Territoriale di Coordinamento – PTCP, avvenuta con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 26 del 26/04/2012 e con efficacia a decorrere dal 24/07/2012. Al fine di garantire un livello di pianificazione omogeneo nell'ambito provinciale, sono state programmate azioni di informazione sulle strategie del PTCP e di supporto alla redazione dei PUC rivolte ai comuni del territorio. Territorio (ambiente geografico) Estensione geografica Superficie Risorse idriche Laghi Fiumi e torrenti Strade Statali Provinciali Comunali Vicinali Autostrade (Kmq.) 2.639 (num.) 2 5 (num.) (Km.) (Km.) (Km.) (Km.) (Km.) 488 1.482 0 0 70 Considerazioni e valutazioni La Provincia di Caserta è costituita da territori geograficamente, storicamente e culturalmente disomogenei, quali ad es. la zona Matesina, quella del Monte Lungo, quella Aurunca, i Mazzoni, il Capuano, l'Aversano e il Casertano propriamente detto. In particolare, la zona Matesina e quella del Monte Lungo gravitano da tempo sui vicini centri del Basso Lazio (Cassino) e del Molise (Venafro), mentre l'Agro aversano è conurbato con i comuni a nord di Napoli. La pianificazione territoriale assume quindi un carattere di particolare complessità perchè deve riuscire a coniugare aspetti e problematiche differenti cercando, contestualmente, di garantire la valorizzazione di tutte le aree del territorio. 9 SeS - Condizioni esterne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) STRUTTURE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI Considerazioni e valutazioni La programmazione e gestione della rete scolastica di competenza provinciale rappresenta uno degli aspetti su cui si sono concentrati i maggiori sforzi per garantire l’efficienza dei servizi e la sicurezza/adeguatezza delle strutture. Per quanto attiene le strutture informatiche a disposizione dell’Ente per lo svolgimento delle attività si ritiene opportuno specificare che la Provincia di Caserta utilizza sistemi informativi, dotati di specifiche e avanzate tecnologie, per i seguenti Settori: 1) Ragioneria e Bilancio per la gestione della contabilità, costituito da un’applicazione software integrata per la informatizzazione dei servizi di ragioneria ed economato con la quale si realizzano, in maniera automatizzata, la gestione della contabilità finanziaria, dell’IVA, dei clienti/fornitori, dell’economato, dei mutui, l’elaborazione degli allegati e dei documenti connessi al bilancio annuale (certificato al conto consuntivo, certificato al bilancio di previsione, relazione previsionale e programmatica, patto di stabilità, relazione al conto consuntivo, export bilancio xml per corte di conti). Essendo la Provincia ente sperimentatore della disciplina in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi di cui al D.Lgs. 118/2011, il software di gestione contabile è adeguato alle disposizioni in materia e consente l’applicazione del nuovo principio generale e applicato della competenza potenziata, la riclassificazione del bilancio, la gestione del piano dei conti e, in generale, la predisposizione ed esposizione del bilancio annuale e pluriennale, di previsione e consuntivo, secondo i nuovi schemi. Nell’ambito dello stesso software è stato attivato il modulo dedicato al controllo di gestione per la rilevazione ed elaborazione automatica dei dati di natura contabile necessari alla valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi programmati. 2)Personale, per la rilevazione automatica delle presenze; per i dipendenti in servizio esterno, invece, la registrazione viene effettuata, in osservanza a quanto disposto dalla deliberazione di Giunta Provinciale n. 68 del 16/07/2013, attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili, forniti dall’Ente che consentono la geotimbratura da remoto; 3) Trasporti: fino all’entrata in vigore della L.R. n. 5/2013, il Settore Trasporti ha fornito alle imprese contrattualizzate 100 apparecchi tipo ROVER FM 4200, dotati di scheda SIM, per il controllo satellitare utilizzato per l’esercizio delle attività di vigilanza e controllo sulla regolarità dello svolgimento dei servizi T.P.L,. 4) Viabilità: Sistema Informativo Stradale attraverso il quale rilevare tutti i dati inerenti la rete viaria di competenza della Provincia di Caserta e le occupazioni esistenti lungo le stesse. Le informazioni acquisite direttamente su strada, vengono successivamente agganciate al grafico stradale, georeferenziato, all'uopo predisposto. Il costituendo sistema che comprende sia dati di tipo alfanumerico che grafico, è composto principalmente delle seguenti informazioni : • • • • • • • • Riferimenti giuridici di ogni singolo tratto stradale Riferimento storico dei tratti stradali declassificati Viabilità Urbana ed extraurbana Opere d'arte (ponti, viadotti, sottopassi) Opere idrauliche (tombini) Geometria a campione della piattaforma stradale (carreggiata, banchine, marciapiedi, piste laterali) Barriere di Sicurezza Protezione Corpo stradale 10 SeS - Condizioni esterne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ECONOMIA E SVILUPPO ECONOMICO LOCALE La presente fase congiunturale appare delicata, soprattutto in considerazione delle difficoltà strutturali che interessano l’Unione europea, e con particolare riguardo l’Italia, dove gli effetti della crisi si sono associati a politiche restrittive volte al rientro dagli squilibri finanziari accumulati nell’ultimo ventennio. La crescita economica di Caserta ha risentito in forma accentuata degli effetti del ciclo economico generale, evidenziando, al 2013, il più basso valore di ricchezza pro capite in tutta la regione, ed il quartultimo posto fra tutte le province italiane. Caserta soffre di una scarsa industrializzazione, come conseguenza di un progressivo declino di poli industriali strategici, associata ad un peso relativo significativo delle costruzioni e dell’agricoltura, caratterizzati da un momento di profonda ridefinizione della propria identità, e a cui si associa un terziario non di rado costituito da attività collegate al retail. Nonostante tale risultato, che porta l’utilizzazione delle capacità produttive al minimo fra tutte le province campane, il manifatturiero provinciale risulta, però, reattivo. I dati congiunturali mostrano che il fatturato manifatturiero cresce nel primo trimestre dell’anno, e che il 39,2% degli imprenditori casertani dichiara di attendersi, per il secondo trimestre, un ulteriore incremento. E’ però alta anche la quota di quelle che subiranno peggioramenti (10,9%). Un risultato che lascia intendere una condizione di dicotomia insita all’interno dell’apparato manifatturiero provinciale. Per quel che riguarda, invece, il settore commerciale, i risultati mostrano un andamento decisamente meno positivo, legato al persistere di una crisi di domanda interna. Detta crisi è legata all’andamento del reddito disponibile delle famiglie, che, con un calo di circa 8 punti in termini reali fra 2009 e 2012, colloca Caserta in ultima posizione fra le province italiane. Il patrimonio familiare, incentrato sui beni immobili, non è particolarmente alto (Caserta è infatti 79-ma fra le province italiane). L’indice di povertà peggiora fra 2009 e 2012, e raggiunge un livello pari a quasi il doppio della media nazionale. Di conseguenza, Caserta è in ultima posizione, fra le province italiane, per spesa media familiare per consumi. Una spesa che si rivolge essenzialmente ai beni e servizi di tipo primario. Il sistema economico di Caserta ha accusato con un certo ritardo gli effetti della crisi economica, in termini di riduzione del numero di imprese, che si manifesta solo nel 2013, dopo anni di crescita, alimentata dalla vivacità dell’importante fenomeno dell’imprenditoria degli immigrati, ed anche a quella giovanile, che continua a crescere nonostante - e per certi versi a causa - la crisi. Il calo di imprese del 2013 è dovuto al commercio, all’edilizia, all’agricoltura, al manifatturiero ed ai servizi di trasporto e turistici. Cresce, però, l’incidenza delle società di capitali sul totale, rafforzando la dimensione organizzativa e patrimoniale del tessuto produttivo locale. Il mercato del lavoro subisce, ovviamente, gli effetti della crisi: a fronte di un aumento continuo delle forze di lavoro, indotto anche dall’esigenza di rientrare sul mercato del lavoro per compensare flussi decrescenti di reddito familiare, gli occupati perdono 6.000 unità (benché in ripresa negli ultimi quattro anni). Nel primo trimestre del 2014, le imprese prevedono oltre 1.000 nuove assunzioni, soprattutto da parte delle piccole imprese. La quota a tempo indeterminato è relativamente alta, ma non lo è altrettanto quella rivolta ai giovani. Il profilo professionale richiesto maggiormente si riferisce ad operai specializzati ed a conduttori di macchinari ed impianti. La provincia di Caserta subisce effetti di restrizione del credito. A fronte di un incremento dei depositi più rapido di quello nazionale, la discesa degli impieghi è più lenta, ma si applica ad un rapporto impieghi/depositi (71%) già molto basso. Ciò significa che la liquidità disponibile del circuito economico locale è molto esigua. L’elevata rischiosità del credito fa sì che il calo degli impieghi colpisca soprattutto le imprese, con una quota di credito bancario, sul totale della clientela, particolarmente modesta. Nel corso del 2013, la tendenza del saldo commerciale casertano verso il miglioramento, in atto dal 2011, nel contesto di un sistema produttivo relativamente internazionalizzato rispetto alle altre province campane, tende a consolidarsi. Tale risultato è in primo luogo frutto di un incremento del +4,7% dell’export, e di un calo dell’import, legato alla domanda interna declinante. L’export provinciale cresce, nel medio periodo, soprattutto su settori tradizionali (tessile abbigliamento, agroalimentare, metallurgico) ma è da segnalare anche l’aumento di vendite di prodotti chimici nel 2013. Le imprese casertane, però, non fanno ancora sforzi significativi per riposizionarsi sui mercati emergenti ad alta crescita (ad eccezione del Nord Africa). Il turismo provinciale conta su attrattori di primissimo ordine, ma su un’offerta ricettiva ancora limitata, sebbene di qualità elevata per il segmento alberghiero, e benché quello extralberghiero stia crescendo rapidamente, soprattutto sul fronte della ricettività “low cost”. I flussi in entrata, però, riscontrano ancora un andamento mediocre, soprattutto sul fronte della permanenza media e della scarsa, e decrescente, attrattività di turismo internazionale. La possibilità di mirare, con una politica di sviluppo locale selettiva, quindi in grado di concentrare le risorse sulle priorità, su filiere produttive emergenti, può generare effetti di rivitalizzazione, iniziando dall’industria culturale e creativa, che reca notevoli potenzialità di occupazione, specie giovanile. Il settore vale il 3,4% del valore aggiunto, un dato di incidenza molto basso, e che mostra come, anche per le rilevanti risorse del territorio e del capitale umano locale, Caserta abbia notevoli margini di ulteriore sviluppo ancora non sfruttati. Il 52% circa è prodotto dal segmento delle industrie creative, grazie all’importante contributo, all’economia locale, di produzioni agroalimentari ed artigianali tipiche, che per molti versi connotano in senso forte la stessa immagine del territorio. L’economia del mare, nei suoi vari segmenti, risente di una vocazione economica, maggiormente orientate verso le aree interne, per cui essa è in buona misura costituita dall’indotto dell’importante economia marittima sviluppata nella provincia limitrofa di Napoli, ed incide solo per lo 0,9% sul valore aggiunto provinciale totale, basandosi soprattutto su piccola cantieristica, industria ittica e turismo costiero. Per finire, la green economy: le imprese casertane che hanno effettivamente investito, o che hanno previsto di investire, nel periodo 20082013, su metodi green, sono il 20,9% del totale, un dato allineato alla media campana, ma leggermente inferiore a quella meridionale e nazionale, che indica quindi come vi siano margini per una ulteriore diffusione. (Fonte: CCIAA Caserta - 12 giornata dell'Economia). 11 Sezione Strategica CONDIZIONI INTERNE SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI INTERNE L’organizzazione della Provincia di Caserta è articolata in Aree, Settori e Servizi, secondo il seguente organigramma. L’analisi della situazione attuale delle Provincia di Caserta non può prescindere dal riconsiderare gli scenari e i contenuti della programmazione approvata negli esercizi precedenti determinata dai riflessi della perdurante, difficile congiuntura economica, dall’applicazione delle nuove norme in materia di Patto di Stabilità Interno, dalla progressiva riduzione dei trasferimenti provenienti dallo Stato e dai tagli ai finanziamenti regionali oltre che dai tetti di spesa imposti dalle manovre finanziarie che si sono succedute negli ultimi anni, risentendo in misura ancora più profonda delle incertezze dello scenario politico-istituzionale di riferimento. La situazione economica reale e percepita, nel nostro territorio, continua a generare un aumento delle aree di povertà, un incremento della disoccupazione e dei fallimenti di porzioni sempre più ampie del tessuto imprenditoriale locale e una diffusione delle situazioni di emarginazione ed emergenza. Ciò in quanto il miglioramento dei conti pubblici è passato, nella sostanza, attraverso un aumento della pressione fiscale e una riduzione esponenziale dei trasferimenti agli enti locali. Tutti questi fattori hanno inciso in maniera determinante sulla capacità di programmazione dell’Ente che si è visto diviso tra la immediata esigenza di far quadrare i conti a fronte di una disponibilità decrescente di risorse e la volontà di creare le condizioni affinchè le istanze del popolo provinciale possano trovare risposta. Nell’intento primario di assicurare continuità al livello di erogazione dei servizi affidati alla competenza provinciale, le scelte strategiche di questa amministrazione si sono orientate verso la ricerca di soluzioni gestionali ed organizzative finalizzate al reperimento di risorse, al miglioramento dell’efficienza e alla riduzione dei costi. Questi i tre capisaldi della programmazione del precedente triennio che trovano riconferma anche nella programmazione attuale. Importanti iniziative sono state poste in essere per garantire all’Ente il recupero di risorse considerevoli di competenza di esercizi precedenti che non essendo state erogate, hanno causato criticità anche sul piano degli equilibri di cassa (i 90 milioni di trasferimenti erariali relativi agli esercizi 2007 e retro, ad oggi tutti incassati, i 16,5 milioni di quota IVA sui corrispettivi del servizio di TPL a carico della Regione, le quote TARSU per gli anni 20102012 da parte dei comuni). Anche la scelta di riproporre un piano di alienazioni immobiliari rappresenta una soluzione ragionata, ma non per questo meno sofferta, per sopperire alla carenza di risorse e recuperare disponibilità per il finanziamento degli investimenti in settori sensibili come l’edilizia scolastica e la manutenzione delle strade e del territorio. Per quanto attiene invece il miglioramento dell’efficienza organizzativa e la riduzione delle spese e dei costi di gestione, appare evidente l’importante e stretta connessione tra i medesimi. Considerate le enormi difficoltà finanziarie legate agli ulteriori tagli dei trasferimenti erariali, è stato chiaro sin da subito che l’unica strada percorribile per non danneggiare i cittadini e continuare a garantire l’erogazione dei servizi sul territorio era quella di recuperare l’efficienza interna ed aumentare, di conseguenza, la produttività della spesa pubblica. A tal riguardo, non è di poco conto rilevare che nel corso del 2013, non soltanto la Provincia è riuscita a garantire i servizi essenziali ma è stata addirittura in grado di aumentare l’offerta sul territorio. Ci si riferisce in modo particolare all’offerta culturale che si è arricchita attraverso l’inaugurazione del Polo Culturale della Provincia di Caserta, allocato presso lo storico edificio Provinciale di Villa Vitrone in Caserta - raro esempio di architettura Coloniale sul territorio – oltre che con la realizzazione manifestazioni culturali e kermesse come “ Settembre al Borgo”. Tra gli obiettivi strategici definiti, quello che è stato conseguito con maggiore successo, nei precedenti esercizi, è stata sicuramente la riduzione dei costi di gestione prodotto di una attenta e oculata riduzione della 13 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) spesa corrente, effettuata, sicuramente, attraverso una generale sforbiciata di tutte le spese non necessarie alla realizzazione delle finalità istituzionali, ma anche tramite interventi di razionalizzazione dei processi e delle attività per il conseguimento di un risparmio sui costi fissi. Si pensi, ad esempio, alla razionalizzazione degli istituti scolastici, dell’utilizzo di beni strumentali (autoparco, telefonia), delle modalità di approvvigionamento di energia, per non dimenticare i risparmi conseguiti sulla spesa del personale (-750.000,00) e di quella per interessi passivi resi possibili dall’operazione di estinzione anticipata dei mutui portata a termine nel 2012 (- € 577.000,00 circa). Tuttavia, considerati i risultati diligentemente conseguiti dall’Ente sul fronte della riduzione ed efficientamento dei costi e le iniziative adottate nel corso del presente esercizio per conseguire i risparmi richiesti dal D.L. 66/2014 (con particolare riferimento ai contratti di fornitura di beni e servizi, ai canoni di locazione, ai compensi per incarichi di rappresentanza e difesa dell’Ente e servizi di ingegneria ed architettura), l’attuale livello della spesa non presenta più margini di contenimento per fronteggiare l’ulteriore decremento delle risorse disponibili, conseguente alla manovra varata con il decreto appena menzionato, in quanto tutta finalizzata a garantire la prosecuzione delle attività dell’Ente ed il perdurante svolgimento delle fondamentali funzioni ad esso, tuttora, devolute, che presentano riflessi diretti ed immediati su diritti fondamentali dei cittadini (oggetto, talora, di specifica protezione a livello costituzionale), come, a titolo meramente esemplificativo, di diritto allo studio (ivi comprese l’edilizia scolastica, l’assistenza ed il trasporto degli alunni disabili) viabilità e tutela dell’ambiente; In ogni caso, si ritiene opportuno evidenziare al riguardo che il conseguimento dei risparmi “finanziari” ha rappresentato una sorta di “risultato nel risultato” in quanto si è reso possibile soltanto grazie ad un intenso sforzo di riorganizzazione e razionalizzazione dei procedimenti, dei servizi e delle singole azioni organizzative con l’unico sfidante obiettivo di riuscire a recuperare l’efficienza, interna ed esterna, e ridurre gli sprechi di gestione. La riduzione dei trasferimenti in conto capitale da parte di Stato e Regione e l’effetto deterrente prodotto dai vincoli di finanza pubblica sul ricorso all’indebitamento, hanno generato una contrazione delle possibilità di finanziamento dei programmi di investimento pesantemente ridimensionati e rallentati a scapito di interventi importanti per il benessere e l’incolumità pubblici (basti pensare all’adeguamento delle strutture scolastiche e alla manutenzione straordinaria delle strade). In tale ambito, tuttavia, questa amministrazione non è rimasta inerte, ma si è adoperata, attraverso la laboriosa ed intensa attività della struttura, a raccogliere le opportunità offerte dal patto nazionale e regionale, ottenendo la concessione di spazi finanziari per il pagamento dei debiti di parte capitale, con il duplice effetto di immettere liquidità nel tessuto imprenditoriale provinciale e di liberare spazi per nuovi investimenti. 14 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ORGANISMI GESTIONALI ED EROGAZIONE DEI SERVIZI 2013 Tipologia Consorzi Aziende Istituzioni Società di capitali Servizi in concessione (num.) (num.) (num.) (num.) (num.) Totale 2014 2015 2016 0 0 4 3 0 0 0 4 3 0 0 0 4 3 0 0 0 4 3 0 7 7 7 7 Organismi gestionali (Trend storico e programmazione) Agenzia Giovani Provinciale Enti associati Caserta, Caiazzo, Casagiove, Castel Morrone, San Marco Evangelista, Arienzo, Aversa, Casaluce, Cesa, Lusciano, Orta di Atella, Parete, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Gricignano d'Aversa, Carinaro, Trentola Ducenta, Capodrise, Santa Maria Capua Vetere, San Tammaro, Casapulla, Curti, Mondragone, Cancello ed Arnone, Falciano del Massico, Teano, Calvi Risorta, Sparanise, Bellona, Pignataro Maggiore, Pontelatone, Vitulazio, Piedimonte Matese, Ailano, Alvignano, Prata Sannita, Raviscanina, Sant'Angelo d'Alife, Marzano Appio, Pietravairano, Roccamonfina, Roccaromana San Cipriano d'Aversa, Casal di Principe, Casapesenna, San Marcellino, Villa di Briano, Villa Literno. Attività e note L'AGP è un’istituzione autonoma (figura prevista dalla Legge n.142/1990) della Provincia di Caserta, nata nel 1995 dall’esperienza maturata con il Centro INFORMAGIOVANI della Provincia di Caserta, il primo nato nel meridione d’Italia (1984). L’Agenzia Giovani Provinciale è il Centro del Sistema di rete territoriale informativo per la gioventù degli oltre cento comuni della provincia di Caserta. E’ l’organismo che promuove lo sviluppo e la diffusione dell’informazione quale fattore di prevenzione primaria, finalizzato al superamento degli ostacoli di ordine culturale, sociale ed economico che impediscono la piena maturazione, l’inserimento e la partecipazione dei giovani. AGIS Enti associati Attività e note L'AGIS è l'Agenzia per la Gestione degli Impianti Sportivi Provinciale di Caserta. L'AGIS programma e dirige le attività degli impianti sportivi e fissa, annualmente, gli orari di apertura e chiusura degli impianti. Provvede ad emanare norme per l'ordinato funzionamento degli impianti e l'importo delle fideiussioni da versare. L'AGIS assegna altresì gli orari di utilizzo alle società sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali e alle società affiliate agli Enti di Promozione Sportiva giuridicamente riconosciuti, esclusivi rappresentanti della disciplina a livello provinciale. Attività dell'AGIS è inoltre l'organizzazione di manifestazioni di carattere sportivo, ricreativo e culturale. Museo Campano Enti associati Attività e note Il Museo Campano è un organismo strumentale della Provincia per la gestione di servizi culturali senza rilevanza imprenditoriale. Conforma la propria attività agli indirizzi programmatici stabiliti dal Consiglio Provinciale e la propria struttura organizzativa ai principi sanciti dalla Carta Nazionale delle Professioni Museali ed alla L.R, 23.02.2005, n. 12. Il Museo, assicura la conservazione, l’ordinamento, l’esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica delle sue collezioni, attraverso diverse e specifiche attività. 15 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) Agenzia Editoriale Enti associati Attività e note l'Agenzia editoriale è un organismo strumentale della Provincia che si propone quale luogo e struttura per la gestione di un polo editoriale provinciale, che garantisce a tutti il diritto di accesso alla cultura ed all’ informazione editoriale della Provincia stessa. Essa ha il compito di realizzare gli obiettivi di programmazione, di sviluppo e di promozione editoriale in senso lato stabiliti dal Consiglio Provinciale e di attuare i programmi pluriennali e annuali definiti dalla Giunta Provinciale, sia operando direttamente che coordinando le attività editoriali promosse dai singoli Comuni della Provincia di Caserta. E’ altresì compito dell’Agenzia Provinciale di definire e promuovere in Italia e all’estero l’immagine della Provincia di Caserta nel suo complesso, in ambito culturale, storico, artistico e letterario. Terra di Lavoro Spa Enti associati Provincia di Caserta 100% Attività e note TERRA DI LAVORO S.P.A. è una società ad intero capitale pubblico, attualmente con socio unico la Provincia di Caserta. L’attività è la gestione dei servizi pubblici, affidatele direttamente dall’amministrazione provinciale di Caserta, con particolare riguardo alla segnaletica orizzontale della rete stradale provinciale,alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili di proprietà e pertinenza dell’Ente ed il servizio di controllo degli impianti termici ai sensi della legge N. 10/91 E S.M.I., servizio di accertamento, liquidazione e riscossione tributi. Gisec spa Enti associati Provincia di Caserta 100% Attività e note La GISEC S.p.A., è la società costituita ai sensi dell’articolo 20 della L.R. n. 4/2007, così come modificata dalla L.R. n. 4/2008, con l’obiettivo di gestire il ciclo integrato dei rifiuti nella provincia di Caserta. Socio Unico della GISEC è la Provincia di Caserta. Alla GISEC sono assegnati tutti i compiti e le attività connesse alla gestione delle fasi di smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati, così come disciplinati dalla L. n. 26/2010 e, in particolare, anche quelli connessi alla gestione degli impianti esistenti di competenza della Provincia di Caserta già assegnati alla GISEC dal 1° Gennaio 2010 nonché quelli in via di conferimento e quelli connessi alla realizzazione degli impianti che la programmazione provinciale riterrà necessaria per il raggiungimento dell’autosufficienza provinciale nella gestione dei rifiuti solidi urbani. AMOC srl (in dismissione) Enti associati Attività e note 16 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) OPERE PUBBLICHE IN CORSO DI REALIZZAZIONE Le opere pubbliche in corso di realizzazione L'investimento, a differenza della spesa corrente che trova compimento in tempi rapidi, richiede modalità di realizzazione ben più lunghe. Vincoli del patto di stabilità, difficoltà di progettazione, aggiudicazione degli appalti con procedure complesse, tempi di espletamento dei lavori non brevi, unitamente al non facile reperimento del finanziamento iniziale (progetto), fanno sì che i tempi di realizzazione di un investimento abbraccino di solito più esercizi. Questa situazione, a maggior ragione, si verifica quando il progetto di partenza ha bisogno di essere poi rivisto in seguito al verificarsi di circostanze non previste, con la conseguenza che il quadro economico dell'opera sarà soggetto a perizia di variante. Il prospetto riporta l'elenco delle principali opere in corso di realizzazione. Opere pubbliche non ancora ultimate e finanziate negli anni precedenti OPERE PUBBLICHE NON ANCORA ULTIMATE E FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI DENOMINAZIONE ESERCIZIO VALORE REALIZZATO Lavori di Manutenzione Straordinaria della SS.PP. N. 244 "Cappella " e n. 179 "Maddalena" nel Comune di Arienzo 2005 517.922,39 273.135,58 Spesa per la Riqualificazione del Viale Carlo III in Caserta, finanziata con FONDI FAS 2006 2.546.461,42 850.000,00 Realizzazione di uno svincolo a rotatoria tra la S.P. 336 ex ss. 87 Sannitica e la S.P. n. 5 Galatina 2011 515.982,00 0,00 Realizzazione di uno svincolo a rotatoria tra la S.P. 330 " ex ss.158 della Valle del Volturno " e la strada consortile nei pressi del ponte Margherita sul fiume volturno 2011 580.000,00 0,00 Manutenzione straordinaria della S.P. 335 , EX SS . 265 dei Ponti della Valle- Tratto Marcianise al confine della Provincia di Napoli 2011 317.672,74 282.552,00 Lavori di realizzazione del completamento stradale della Ex SS.87 Sannitica ( tratti CIPE) 2011 973.722,00 828.800,00 2013 650.000,00 0,00 2013 3.000.000,00 0,00 2013 1.000.000,00 0,00 2011 2.270.000,00 1.024.675,00 2010 1.070.332,00 331.100,00 2010 332.697,62 0,00 2011 623.000,00 202.236,00 2011 600.000,00 185.000,00 2004 3.936.000,00 667.000,00 2008 2.237.229,02 1.849.210,00 2004/2010 2.568.237,97 422.000,00 Spesa a carico della Regione per adeguamento strutturale della sede dell'IPAS " CAPPELLO2 DI Piedimonte Matese Realizzazione di uno svincolo a rotatoria tra la S.P. 335 EX SS. 265 PONTI DELLA Valle e la S.P. N. 8 Nola I e II tratto Piano di intervento per la sicurezza dei ponti stradali Lavori di messa in sicurezza di vari istituti scolastici , finanziati cin FONDI CIPE Lavori di costruzione nuova sede IPIA e Liceo pedagogico di Mondragone- completamento I e II piano Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza presso l'I.T.C. " Stefanelli" in Mondragone Lavori di completamento del III lotto dell'IPIA "FERRARIS" di Caserta Lavori di completamento del I piano presso la nuova sede dell'I.T.C. " Pavese " di Caserta Lavori di costruzione della nuova sede dell'Istituto d'Arte di Marcianise Lavori di costruzione I.T.C. E G. di Vairano Patenora- I STRALCIO Lavori di costruzione del Liceo Scientifico e Geometra di Caiazzo 17 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) TRIBUTI E POLITICA TRIBUTARIA Le entrate tributarie dell’Ente sono costituite da tributi derivati ovvero istituiti e disciplinati dallo Stato rispetto ai quali la Provincia fissa la misura delle rispettive aliquote, entro i limiti imposti dalle norme statali, e sulla base di esse avviene la riscossione da parte di soggetti terzi che poi riversano alla casse provinciali. La composizione articolata dei tributi provinciali L’Imposta Provinciale di Trascrizione, collegata alla richiesta di formalità sulle trascrizioni, iscrizioni ed annotazioni riguardanti autoveicoli sul Pubblico Registro Automobilistico viene riscossa dall’ACI PRA e riversata alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo (intestatario del veicolo). L’Imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli viene applicata sui premi di assicurazione obbligatori sui veicoli a motore e incassata dalle compagnie assicuratrici che provvedono al relativo trasferimento alla Provincia. Il Tributo Provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali viene iscritto a ruolo dai comuni contestualmente alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e con l’osservanza delle relative norme per l’accertamento, il contenzioso, la riscossione e le sanzioni. Anche l’incasso compete all’ente impositore e da questo riversato alla Provincia nella misura dell’aliquota fissata Giunta Provinciale. Considerazioni e valutazioni Per quanto riguarda l'IPT e l'imposta sulle assicurazioni, considerati i riscontri periodici con i soggetti tenuti al trasferimento e le modalità di accertamento legate ai flussi di cassa, non si registrano criticità rispetto all’entità e ai tempi di riscossione che, invece, emergono con riferimento alla gestione del TEFA. In tal caso, per il recupero dei mancati riversamenti da parte dei comuni sui ruoli di precedenti esercizi, la Provincia ha avviato apposite azioni di sollecito, provvedendo, contestualmente a salvaguardare gli equilibri di bilancio mediante l’accantonamento di un fondo svalutazione crediti pari alla quota stimata di evasione tributaria rispetto alla quale, questo ente, non ha poteri di intervento diretti non essendo ente impositore. Stessa misura è stata assunta per l’esercizio di competenza che, nel relativo schema di bilancio, espone uno stanziamento a titolo di fondo svalutazione crediti calcolato in base alla media semplice del rapporto tra incassi ed accertamenti dell’ultimo quinquennio. 18 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SPESA CORRENTE PER MISSIONE Spesa corrente per missione Le missioni, per definizione ufficiale, rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalla singola amministrazione. Queste attività sono intraprese utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate. L’importo della singola missione stanziato per fronteggiare il fabbisogno richiesto dal normale funzionamento dell’intera macchina operativa dell’ente è identificato come "spesa corrente". Si tratta di mezzi che saranno impegnati per coprire i costi dei redditi di lavoro dipendente e relativi oneri riflessi (onere del personale), imposte e tasse, acquisto di beni di consumo e prestazioni di servizi, utilizzo dei beni di terzi, interessi passivi, trasferimenti correnti, ammortamenti ed oneri straordinari o residuali della gestione di parte corrente. Spesa corrente per Missione Missione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 50 60 Servizi generali e istituzionali Giustizia Ordine pubblico e sicurezza Istruzione e diritto allo studio Valorizzazione beni e attività culturali Politica giovanile, sport e tempo libero Turismo Assetto territorio, edilizia abitativa Sviluppo sostenibile e tutela ambiente Trasporti e diritto alla mobilità Soccorso civile Politica sociale e famiglia Tutela della salute Sviluppo economico e competitività Lavoro e formazione professionale Agricoltura e pesca Energia e fonti energetiche Relazioni con autonomie locali Relazioni internazionali Fondi e accantonamenti Debito pubblico Anticipazioni finanziarie Totale Sigla Programmazione 2014 Prev. 2014 Peso Programmazione 2015-16 Prev. 2015 Prev. 2016 Gen Giu Sic Ist Cul Gio Tur Ter Svi Tra Civ Soc Sal Svi Lav Agr Ene Aut Int Acc Deb Ant 25.722.775,38 0,00 2.299.437,00 14.898.024,00 1.508.239,00 718.400,00 15.000,00 291.600,00 14.971.380,83 12.014.489,14 185.714,00 2.779.044,00 0,00 629.955,00 12.375.095,94 4.855.271,19 1.133.824,46 0,00 27.160,00 10.230.493,93 0,00 0,00 24,6 % 0,0 % 2,2 % 14,3 % 1,4 % 0,7 % 0,0 % 0,3 % 14,4 % 11,5 % 0,2 % 2,7 % 0,0 % 0,6 % 11,8 % 4,6 % 1,1 % 0,0 % 0,0 % 9,6 % 0,0 % 0,0 % 25.235.847,73 0,00 2.283.552,00 13.078.289,00 955.900,00 708.800,00 15.000,00 286.600,00 3.837.077,12 10.245.500,00 4.500,00 2.424.083,00 0,00 551.620,00 6.539.200,00 2.425.214,00 0,00 0,00 16.660,00 6.243.421,27 0,00 0,00 24.483.203,74 0,00 2.123.852,00 12.324.547,00 951.200,00 649.300,00 0,00 286.600,00 3.506.034,00 9.813.000,00 4.500,00 2.424.083,00 0,00 546.620,00 6.490.800,00 2.112.925,00 0,00 0,00 11.660,00 6.220.403,26 0,00 0,00 104.655.903,87 100,0 % 74.851.264,12 71.948.728,00 19 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PATRIMONIO E GESTIONE DEI BENI PATRIMONIALI Il conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l’appunto, la situazione patrimoniale di fine esercizio dell'ente. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di flessibilità in cui si innestano le scelte dell'Amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione patrimoniale. La presenza, nei conti dell’ultimo rendiconto, di una situazione creditoria non soddisfacente originata anche da un ammontare preoccupante di immobilizzazioni finanziarie (crediti in sofferenza), o il persistere di un volume particolarmente elevato di debiti verso il sistema creditizio o privato (mutui passivi e debiti di finanziamento) può infatti limitare il margine di discrezione che l’Amministrazione possiede quando si appresta a pianificare il proprio ambito di intervento. Una situazione di segno opposto, invece, pone l'ente in condizione di espandere la capacità di indebitamento senza generare preoccupanti ripercussioni sulla solidità della situazione patrimoniale. I prospetti successivi riportano i principali aggregati che compongono il conto del patrimonio, suddivisi in attivo e passivo. Attivo patrimoniale 2013 Denominazione Importo Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Rimanenze Crediti Attività finanziarie non immobilizzate Disponibilità liquide Ratei e risconti attivi 470.165,93 531.417.278,98 19.188.680,61 3.920,13 247.736.465,30 0,00 2.019.936,55 0,00 Totale 800.836.447,50 Passivo patrimoniale 2013 Denominazione Importo Patrimonio netto Conferimenti Debiti Ratei e risconti passivi 374.551.798,74 0,00 234.623.840,78 191.660.807,98 Totale 800.836.447,50 20 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DISPONIBILITÀ DI RISORSE STRAORDINARIE Trasferimenti e contributi correnti L'ente eroga talune prestazioni che sono, per loro stessa natura, di stretta competenza pubblica. Altre attività sono invece svolte in ambito provinciale solo perché la regione, con una norma specifica, ha delegato l'organo periferico a farvi fronte. Nel primo caso è lo Stato che contribuisce in tutto o in parte a finanziare la relativa spesa mentre nel secondo è la regione che vi fa fronte con proprie risorse. I trasferimenti correnti dello Stato e della regione, insieme a quelli eventualmente erogati da altri enti, sono i principali mezzi finanziari che affluiscono nel bilancio sotto forma di trasferimenti in conto gestione. In tale ambito, l'attività dell’amministrazione si sviluppa percorrendo ogni strada che possa portare al reperimento di queste forme di finanziamento che sono gratuite, e spesso accompagnate, da un vincolo di destinazione. Si tratta di mezzi che accrescono la capacità di spesa senza richiedere un incremento della pressione tributaria sul cittadino. Trasferimenti e contributi in C/capitale I trasferimenti in C/capitale sono mezzi gratuiti concessi in prevalenza dallo Stato o dalla Regione. Queste entrate possono finanziare la costruzione di nuove opere o la manutenzione straordinaria del patrimonio. Mentre nel versante corrente il finanziamento della spesa con mezzi propri è la regola e il contributo in C/gestione l’eccezione, negli investimenti la situazione si ribalta e il ricorso ai mezzi di terzi, anche per l'entità della spesa di ogni OO.PP. diventa cruciale. D'altra parte, il ricorso al debito, con l’ammortamento del mutuo, produce effetti negativi sul bilancio per cui è preciso compito di ogni amministrazione adoperarsi affinché gli enti a ciò preposti diano la propria disponibilità a finanziare il maggior numero possibile degli interventi previsti. Disponibilità di mezzi straordinari esercizio 2014 Composizione Correnti Trasferimenti da amministrazioni pubbliche Trasferimenti da famiglie Trasferimenti da imprese Trasferimenti da istituzioni sociali private Trasferimenti dall'Unione europea e altri 9.550.978,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Contributi agli investimenti Trasferimenti in conto capitale Investimento 29.057.750,00 0,00 Totale 9.550.978,00 29.057.750,00 Disponibilità di mezzi straordinari esercizio 2015-16 Composizione Correnti Trasferimenti da amministrazioni pubbliche Trasferimenti da famiglie Trasferimenti da imprese Trasferimenti da istituzioni sociali private Trasferimenti dall'Unione europea e altri Investimento 11.580.465,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Contributi agli investimenti Trasferimenti in conto capitale 0,00 0,00 Totale 11.580.465,00 0,00 21 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SOSTENIBILITÀ DELL'INDEBITAMENTO NEL TEMPO Il ricorso al credito e vincoli di bilancio Le risorse proprie della Provincia e quelle ottenute gratuitamente da terzi (contributi in C/capitale) possono non essere sufficienti a coprire il fabbisogno per investimenti. In tale circostanza il ricorso al prestito può essere un'alternativa utile ma sicuramente onerosa. La contrazione dei mutui comporta, a partire dall'inizio dell'ammortamento e fino alla sua estinzione, il pagamento delle quote annuali per interesse e il rimborso progressivo del capitale. Questi importi costituiscono, a tutti gli effetti, spese del bilancio corrente la cui entità va finanziata con riduzione di pari risorse ordinarie. L'equilibrio del bilancio corrente si fonda, infatti, sull'accostamento tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) con le uscite della stessa natura (spese correnti e rimborso mutui). La politica di ricorso al credito va quindi ponderata in tutti i sui aspetti, e questo anche in presenza di una disponibilità residua sul limite massimo degli interessi passivi pagabili dall'ente. Per le motivazioni appena esposte nonché per effetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno, la Provincia di Caserta, a decorrere dall’esercizio 2012 e per il triennio in considerazione, ha scelto di non procedere alla contrazione di nuovi mutui. Esposizione massima per interessi passivi 2012 2013 2013 Tit.1 – Tributarie 69.976.255,53 69.976.255,53 69.976.255,53 Tit.2 - Trasferimenti correnti 4.065.416,54 4.065.416,54 4.065.416,54 Tit.3 - Extratributarie 20.519.247,59 20.519.247,59 20.519.247,59 94.560.919,66 94.560.919,66 94.560.919,66 Somma Percentuale massima di impegnabilità delle entrate 8,00 % Limite teorico interessi (8% entrate) (+) 7.564.873,57 8,00 % 8,00 % 7.564.873,57 7.564.873,57 Esposizione effettiva per interessi passivi 2014 Interessi su mutui Interessi su prestiti obbligazionari Interessi per debiti garantiti da fideiussione prestata dall'ente Interessi passivi Contributi in C/interessi su mutui 2015 2016 6.254.660,00 0,00 0,00 5.736.000,00 0,00 0,00 5.332.500,00 0,00 0,00 6.254.660,00 5.736.000,00 5.332.500,00 0,00 Esposizione effettiva (interessi passivi al netto contributi) (-) 6.254.660,00 0,00 0,00 5.736.000,00 5.332.500,00 2015 2016 1.828.873,57 2.232.373,57 Verifica prescrizione di legge 2014 Disponibilità residua per ulteriori interessi passivi 22 1.310.213,57 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) EQUILIBRI DI COMPETENZA E CASSA NEL TRIENNIO Programmazione ed equilibri di bilancio Secondo i principi del sistema contabile armonizzato, le previsioni delle entrate e uscite di competenza del triennio devono essere in perfetto equilibrio. Entrate 2014 Denominazione Tributi Trasferimenti Extratributarie Entrate C/capitale Rid. att. finanziarie Accensione prestiti Anticipazioni Entrate C/terzi Fondo pluriennale Avanzo applicato Fondo cassa iniziale Totale Competenza Cassa 72.481.320,00 9.550.978,00 12.128.733,00 29.067.750,00 0,00 0,00 10.000.000,00 16.707.528,00 101.487.325,92 2.241.505,93 75.081.320,00 99.129.542,47 3.429.595,00 3.900.000,00 0,00 6.103.000,00 10.000.000,00 12.458.540,00 2.019.936,55 253.665.130,85 212.121.934,02 Uscite 2014 Denominazione Spese correnti Spese C/capitale Incr. att. finanziarie Rimborso prestiti Chiusura anticipaz. Spese C/terzi Disavanzo applicato Totale Competenza Cassa 104.655.903,87 112.631.698,98 0,00 9.670.000,00 10.000.000,00 16.707.528,00 0,00 90.727.199,30 26.594.745,19 0,00 9.670.000,00 10.000.000,00 16.786.908,29 - 253.665.130,85 153.778.852,78 Entrate biennio 2015-16 Denominazione Uscite biennio 2015-16 2015 2016 Tributi Trasferimenti Extratributarie Entrate C/capitale Rid. att. finanziarie Accensione prestiti Anticipazioni Entrate C/terzi 73.650.577,00 5.936.377,00 4.988.417,00 4.779.667,00 0,00 0,00 0,00 0,00 73.650.577,00 5.644.088,00 4.508.363,00 10.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Fondo pluriennale Totale 4.442.322,35 93.797.360,35 0,00 83.813.028,00 Denominazione 2015 Spese correnti Spese C/capitale Incr. att. finanziarie Rimborso prestiti Chiusura anticipaz. Spese C/terzi Disavanzo applicato Totale 23 2016 74.851.264,12 8.894.946,23 0,00 10.051.150,00 0,00 0,00 0,00 71.948.728,00 3.063.000,00 0,00 8.801.300,00 0,00 0,00 0,00 93.797.360,35 83.813.028,00 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI Il controllo sugli equilibri finanziari è affidato alla direzione e coordinamento del Dirigente del Settore Ragioneria e Bilancio e richiede il coinvolgimento dell’Organo di revisione, del Segretario Generale, della Giunta e, ove necessario, dei Capi Area e dei Dirigenti di Settore. Il controllo viene effettuato nel rispetto: • • • • • dei principi contabili approvati dall’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli enti locali istituito presso il Ministero dell’Interno, dei principi contabili generali a applicati di cui al D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, delle disposizioni dell'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, delle norme che regolano il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, delle norme di attuazione dell'articolo 81 della Costituzione. Per quanto riguarda il contenuto della pagina, le prime due tabelle riportano le entrate e le uscite utilizzate nelle scelte di programmazione che interessano la gestione corrente (funzionamento), il secondo gruppo mostra i medesimi fenomeni ma a livello di interventi in C/capitale (investimenti), mentre i due quadri finali espongono tutti i dati di bilancio, comprese le entrate e le uscite non oggetto di programmazione. Entrate correnti destinate alla programmazione Uscite correnti impiegate nella programmazione Tributi Trasferimenti correnti Extratributarie Entr.correnti spec. per investimenti Entr.correnti gen. per investimenti Risorse ordinarie Spese correnti (+) (+) (+) (-) (-) Avanzo e FPV per bilancio corrente (+) Entrate C/capitale per spese correnti (+) Accensione di prestiti per spese correnti (+) Risorse straordinarie Totale 72.481.320,00 9.550.978,00 12.128.733,00 0,00 929.000,00 93.232.031,00 (+) Spese di funzionamento Rimborso prestiti Disavanzo applicato al bilancio 21.093.872,87 0,00 0,00 0,00 104.655.903,87 104.655.903,87 9.670.000,00 (+) Disavanzo pregresso Totale 0,00 0,00 114.325.903,87 114.325.903,87 Entrate investimenti destinate alla programmazione Uscite investimenti impiegate nella programmazione Entrate in C/capitale lorde (+) Entrate C/capitale per spese correnti (-) Riscossione di crediti complessiva (-) Entr.correnti spec. per investimenti (+) Entr.correnti gen. per investimenti (+) Avanzo e FPV per bilancio investimenti (+) Risorse gratuite 29.067.750,00 0,00 0,00 0,00 929.000,00 82.634.948,98 112.631.698,98 Spese in conto capitale (+) Concessione di crediti complessive (-) Investimenti effettivi 112.631.698,98 0,00 112.631.698,98 Totale 112.631.698,98 Accensione di prestiti lorde (+) Accensione prestiti per spese correnti (-) Anticipazioni di cassa (-) Risorse onerose 10.000.000,00 0,00 10.000.000,00 0,00 Totale 112.631.698,98 24 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) FINANZIAMENTO DEL BILANCIO CORRENTE La spesa corrente e gli equilibri di bilancio L'ente non può vivere al di sopra delle proprie possibilità per cui il bilancio deve essere approvato in pareggio. Le previsioni di spesa, infatti, sono sempre fronteggiate da altrettante risorse di entrata. Le risorse per garantire il funzionamento Come ogni altra entità economica destinata ad erogare servizi, anche la Provincia sostiene dei costi, sia fissi che variabili, per far funzionare la struttura. Il fabbisogno richiesto dal funzionamento dell'apparato, come gli oneri per il personale (stipendi, contributi), l'acquisto di beni di consumo (cancelleria, ricambi), le prestazioni di servizi (luce, gas, telefono), unitamente al rimborso di prestiti, necessitano di adeguati finanziamenti. I mezzi destinati a tale scopo hanno generalmente una natura ordinaria, come i tributi, i contributi in C/gestione, le entrate extra tributarie. Finanziamento bilancio corrente 2014 Entrate 2014 Tributi Trasferimenti correnti Extratributarie Entr.correnti spec. per investimenti Entr.correnti gen. per investimenti Risorse ordinarie (+) (+) (+) (-) (-) 72.481.320,00 9.550.978,00 12.128.733,00 0,00 929.000,00 93.232.031,00 Avanzo e FPV per bilancio corrente (+) Entr. C/capitale per spese correnti (+) Accensione di prestiti per spese correnti (+) Risorse straordinarie 21.093.872,87 0,00 0,00 0,00 Totale 114.325.903,87 Finanziamento bilancio corrente (Trend storico) Entrate Tributi Trasferimenti correnti Extratributarie Entr.correnti spec. per investimenti Entr.correnti gen. per investimenti Risorse ordinarie 2013 (+) (+) (+) (-) (-) 73.097.853,66 47.610.894,21 24.419.626,10 0,00 0,00 145.128.373,97 Avanzo e FPV per bilancio corrente (+) Entr. C/capitale per spese correnti (+) Accensione prestiti per spese correnti (+) Risorse straordinarie 30.600.648,22 0,00 0,00 0,00 Totale 175.729.022,19 25 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) FINANZIAMENTO DEL BILANCIO INVESTIMENTI L'equilibrio del bilancio investimenti Come per la parte corrente, anche il budget richiesto dalle opere pubbliche presuppone il totale finanziamento della spesa. Ma a differenza della prima, la componente destinata agli investimenti è influenzata dalla disponibilità di risorse concesse dagli altri enti pubblici nella forma di contributi in C/capitale. La prima tabella divide il bilancio nelle componenti caratteristiche e consente di separare i mezzi destinati agli interventi in C/capitale (investimenti) da quelli utilizzati per il solo funzionamento (bilancio di parte corrente). Completano il quadro le operazioni di natura solo finanziaria (movimento fondi; servizi C/terzi). Le risorse destinate agli investimenti Oltre che a garantire il funzionamento della struttura, le entrate possono essere destinate ad acquisire o migliorare le dotazioni infrastrutturali. In questo modo si viene ad assicurare un livello di mezzi strumentali tali da garantire l'erogazione di servizi di buona qualità. Le risorse di investimento possono essere gratuite, come i contributi in C/capitale, le alienazioni di beni, il risparmio di eccedenze correnti o l'avanzo di esercizi precedenti, o avere natura onerosa, come l'indebitamento. In questo caso, il rimborso del mutuo inciderà sul bilancio corrente per tutto il periodo di ammortamento del prestito. Finanziamento bilancio investimenti 2014 Entrate Entrate in C/capitale lorde Entr. C/capitale per spese correnti Riscossione di crediti complessive Entr.correnti spec. per investimenti Entr.correnti gen. per investimenti Avanzo e FPV per bilancio investimenti Risorse gratuite 2014 (+) (-) (-) (+) (+) (+ 29.067.750,00 0,00 0,00 0,00 929.000,00 82.634.948,98 112.631.698,98 Accensione di prestiti lorde (+) Accensione di prestiti per spese correnti (-) Anticipazioni di cassa (-) Risorse onerose 10.000.000,00 0,00 -10.000.000,00 0,00 Totale 112.631.698,98 Finanziamento bilancio investimenti (Trend storico) Entrate 2013 Entrate in C/capitale lorde Entr. C/capitale per spese correnti Riscossione di crediti complessive Entr.correnti spec. per investimenti Entr.correnti gen. per investiementi Avanzo e FPV per bilancio investim. Risorse gratuite (+) (-) (-) (+) (+) (+) 11.303.126,97 0,00 0,00 0,00 101.139.510,77 112.442.637,74 Accensione di prestiti lorde (+) Accensione prestiti per spese correnti (-) Anticipazioni di cassa (-) Risorse onerose 100.000.000,00 0,00 -100.000.000,00 0,00 Totale 112.442.637,74 26 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DISPONIBILITÀ E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE L'organizzazione e la forza lavoro Ogni ente fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità, erogazione di servizi. La fornitura di servizi si caratterizza, nel pubblico come nel privato, per l'elevata incidenza dell'onere del personale sui costi totali d'impresa. I più grossi fattori di rigidità del bilancio sono proprio il costo del personale e l'indebitamento. Nell'organizzazione di un moderno ente locale, la definizione degli obiettivi generali è affidata agli organi di derivazione politica mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di controllo seguito dalla valutazione sui risultati conseguiti. Le tabelle mostrano il fabbisogno di personale accostato alla dotazione effettiva, suddivisa nelle aree d'intervento. Nell’ambito del personale fuori ruolo sono ricomprese 2 unità in servizio presso l’Ente in posizione di comando con qualifica dirigenziale. Personale complessivo Cat./Pos. Pianta organica A B C D DIR Personale di ruolo Personale fuori ruolo Presenze effettive 5 250 450 280 21 2 124 275 221 13 1.006 635 9 Totale generale 644 Area: Tecnica Cat./Pos. Segue Presenze effettive Pianta organica A A2 A3 A4 A5 B B2 B3 B4 B5 B6 B7 3 0 0 0 0 70 0 0 0 0 0 0 Cat./Pos. 1 0 0 0 0 42 0 0 0 0 0 0 C C2 C3 C4 C5 D D2 D3 D4 D5 D6 DIR Area: Programmazione e sviluppo Cat./Pos. A A2 A3 A4 A5 B B2 B3 B4 B5 B6 B7 Pianta organica 50 0 0 0 0 60 0 0 0 0 0 7 41 0 0 0 0 58 0 0 0 0 0 6 Segue Presenze effettive 0 0 0 0 0 50 0 0 0 0 0 0 Presenze effettive Pianta organica Cat./Pos. 0 0 0 0 0 38 0 0 0 0 0 0 C C2 C3 C4 C5 D D2 D3 D4 D5 D6 DIR 27 Pianta organica Presenze effettive 110 0 0 0 0 60 0 0 0 0 0 5 99 0 0 0 0 19 0 0 0 0 0 3 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) Area: Vigilanza Cat./Pos. Segue Pianta organica A A2 A3 A4 A5 B B2 B3 B4 B5 B6 B7 Presenze effettive 0 0 0 0 0 50 0 0 0 0 0 0 Cat./Pos. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C C2 C3 C4 C5 D D2 D3 D4 D5 D6 DIR Area: Amministrativa Cat./Pos. A A2 A3 A4 A5 B B2 B3 B4 B5 B6 B7 Pianta organica Presenze effettive 200 0 0 0 0 20 0 0 0 0 0 1 53 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 0 Segue Pianta organica Presenze effettive 2 0 0 0 0 80 0 0 0 0 0 0 Cat./Pos. 1 0 0 0 0 44 0 0 0 0 0 0 C C2 C3 C4 C5 D D2 D3 D4 D5 D6 DIR 28 Pianta organica Presenze effettive 90 0 0 0 0 140 0 0 0 0 0 8 82 0 0 0 0 137 0 0 0 0 0 4 SeS - Condizioni interne Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PATTO DI STABILITÀ E VINCOLI FINANZIARI Eurozona e Patto di stabilità e crescita Il Patto di stabilità e crescita è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione Europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (Eurozona). L'obiettivo era quello di rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del trattato di Maastricht. Il Patto si attua attraverso il rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit ed i debiti pubblici, nonché un particolare tipo di procedura di infrazione, la procedura per deficit eccessivo, che ne costituisce il principale strumento. Il Patto di stabilità e crescita è la concreta risposta dell'Unione europea ai dubbi ed alle preoccupazioni circa la continuità nel rigore di bilancio delle diverse nazioni dell'unione economica e monetaria, ed è entrato in vigore il 1 gennaio 1999 con l'adozione dell'euro. Enti locali e vincoli del Patto di stabilità La possibilità di effettuare una corretta pianificazione degli interventi di spesa non è totalmente libera ma deve fare i conti con i vincoli imposti a livello centrale su diversi aspetti della gestione. Per i comuni con più di 1.000 abitanti, ad esempio, queste restrizioni possono diventare particolarmente stringenti se associate alle regole imposte dal patto di stabilità interno. Non va sottaciuto che il notevole sforzo messo in atto per riuscire a programmare l'attività dell'ente può essere vanificato proprio dal fatto che questa normativa, con cadenza quasi annuale, viene fortemente rimaneggiata dallo Stato. La norma, che nel corso dei diversi anni ha subito vistosi cambiamenti, nella versione più recente tende a conseguire un saldo cumulativo (obiettivo programmatico) di entrate ed uscite sia di parte corrente che in C/capitale denominato “Saldo finanziario di competenza mista". Il mancato raggiungimento dell'obiettivo comporta per l'ente l'irrogazione di pesanti sanzioni. Patto di stabilità Base storica Esercizio 2013 Pianificazione Primo anno (2014) Secondo anno (2015) Terzo anno (2016) Obiettivo Previsione 9.771.977,00 21.379.000,00 Obiettivo Previsione Scostamento 10.527.000,00 20.747.000,00 22.052.000,00 10.566.831,00 20.779.171,00 22.103.028,00 39.831,00 32.171,00 51.028,00 29 Documento Unico di Programmazione SEZIONE OPERATIVA Sezione Operativa (Parte 1) VALUTAZIONE GENERALE DEI MEZZI FINANZIARI SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) VALUTAZIONE GENERALE DEI MEZZI FINANZIARI Valutazione dei mezzi finanziari La prima parte della sezione operativa si suddivide a sua volta in due gruppi distinti di informazioni. Si parte dalle entrate, con la valutazione generale sui mezzi finanziari dove sono individuate, per ciascun titolo, le fonti di entrata con l'andamento storico e relativi vincoli, gli indirizzi in materia di tributi e tariffe ed infine gli indirizzi sul possibile ricorso all’indebitamento per finanziare gli investimenti. Il secondo gruppo di informazioni, che sarà invece sviluppato in seguito, mirerà a precisare gli obiettivi operativi per singola missione e programmi. Tornando alla valutazione generale dei mezzi finanziari, bisogna notare che il criterio di competenza introdotto dalla nuova contabilità porta ad una diversa collocazione temporale delle entrate rispetto a quanto adottato nel passato, rendendo difficile l'accostamento dei flussi storici con gli attuali. Nelle pagine seguenti, e per ogni fonte di finanziamento divisa in titoli, sarà riportato lo stanziamento per il triennio e il trend storico. Mezzi finanziari e classificazione in bilancio Le fonti di finanziamento del bilancio sono raggruppate in diversi livelli di dettaglio. Il livello massimo di aggregazione delle entrate è il titolo, che rappresenta la fonte di provenienza dell'entrata. Il secondo livello di analisi è la tipologia, definita in base alla natura stessa dell'entrata nell'ambito di ciascuna fonte di provenienza. Segue infine la categoria, classificata in base all'oggetto dell'entrata nell'ambito della tipologia di appartenenza. Definito il criterio di classificazione, è opportuno porre l'accento sul fatto che il cambiamento nel criterio di allocazione dell'entrata conseguente alle mutate regole contabili rende non facilmente accostabili i dati storici delle entrate con le previsioni future. Secondo il nuovo principio di competenza, infatti, l’iscrizione della posta nel bilancio, e di conseguenza il successivo accertamento, viene effettuato nell’esercizio in cui sorge l’obbligazione attiva ma è imputato nell’anno in cui andrà effettivamente a scadere il credito. Indirizzi in materia di tributi e tariffe Nella precedente sezione strategica (SeS), e più precisamente nella parte dove sono state affrontate le condizioni interne, sono già stati presi in considerazione i problemi connessi con la definizione degli indirizzi in materia di tributi e tariffe. Le decisioni che si vengono ad adottare in ambito tributario e tariffario, infatti, sono il presupposto che poi autorizza l'ente a stanziare le corrispondenti poste tra le entrate e, più in particolare, nel livello più analitico definito dalle tipologie. Gli stanziamenti di bilancio prodotti da queste decisioni in tema di tributi e tariffe sono messi in risalto nelle pagine successive di riepilogo delle entrate per titoli, dove le previsioni tributarie e tariffarie sono accostate con il corrispondente andamento storico. Anche in questo caso valgono però le considerazioni prima effettuate sulla difficoltà che sorgono nell'accostare i dati storici con quelli prospettici, e questo per effetto dell'avvenuto cambiamento delle regole della contabilità. Indirizzi sul ricorso all'indebitamento per investimenti Anche in questo caso, come nel precedente, le tematiche connesse con il possibile finanziamento delle opere pubbliche mediante ricorso al debito sono già state sviluppate nella sezione strategica (SeS). Più in particolare, il grado di sostenibilità dell'indebitamento nel tempo è stato affrontato nell'ambito delle analisi sulle condizioni interne. Rimangono quindi da individuare solo gli effetti di queste decisioni, e precisamente la classificazione dell'eventuale nuovo debito (mutui passivi, prestiti obbligazionari, prestiti a breve) nel bilancio di previsione del triennio. Nelle pagine successive sono quindi messi in risalto sia i dati delle entrate in conto capitale (contributi in C/capitale), e cioé l'alternativa non onerosa alla pratica dell'indebitamento, che l'effettivo stanziamento delle nuove accensioni di prestiti per il finanziamento delle opere pubbliche. Anche in questo caso valgono gli stessi spunti riflessivi sul difficile accostamento dei dati storici con le previsioni future. 32 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ENTRATE TRIBUTARIE (valutazione e andamento) L'impegno nell'erogare i servizi alla collettività richiede la disponibilità di risorse adeguate ai compiti che la società affida all'ente locale. Questi mezzi possono provenire dallo Stato oppure, in un un'ottica tesa al decentramento, direttamente dal territorio servito. Con riferimento agli stanziamenti di entrata, l’analisi non può prescindere da un breve riepilogo sul nuovo sistema delle entrate reso operativo con il decreto legislativo n. 68/2011, attuativo della delega contenuta nella legge n. 42/09. Il decreto in argomento definisce, infatti, il nuovo sistema di finanziamento dei bilanci provinciali, incentrato principalmente: a) sull’imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei motori (RC auto), che diviene tributo proprio derivato con aliquota del 12,5%, manovrabile in aumento o in diminuzione nella misura di 3,5 punti percentuali; b) sulla compartecipazione provinciale all’IRPEF, assegnata come quota del Fondo sperimentale di riequilibrio, a compensazione della soppressione dei trasferimenti statali alle province nonché dell'addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, (anch'essa soppressa, con attribuzione del gettito allo Stato). c) sull’imposta provinciale di trascrizione. La parte più consistente delle entrate provinciali proprie, alla luce del quadro delineato, rimane strettamente legata al mercato dell’auto: le previsioni di realizzazione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione e dell’Imposta sulle Assicurazioni contro la Responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, sono state costruite sulla base della misura delle relative aliquote fissate da appositi provvedimenti di Giunta Provinciale e proiettando su dodici mensilità il valore medio mensile degli incassi effettuati al 31/08/2014, tenendo conto, altresì, dell’andamento registrato nell’ultimo triennio. La restante quota delle entrate del titolo I è, infine, legata a variabili esterne dipendenti da altri enti ed è costituita dal Tributo per l’esercizio delle funzioni in materia ambientale (TEFA) calcolato sulla tassa rifiuti applicata dai Comuni e dai contributi fiscalizzati provenienti dallo Stato che formano il Fondo sperimentale statale di riequilibrio. Per il 2014 è stata confermata dalla Giunta Provinciale anche la percentuale del 5% con riferimento all’aliquota del Tributo TEFA, pertanto, le previsioni di bilancio ad esso relative sono state aggiornate rispetto alle precedenti annualità, applicando tale percentuale al totale degli ultimi ruoli TARSU/TIA comunicati dai 104 comuni della Provincia. Il Fondo sperimentale di riequilibrio è stato appostato in bilancio tenendo conto degli effetti di tutte le manovre economiche con le quali il governo, negli ultimi anni, ha progressivamente incrementato il contributo richiesto agli enti locali in termini di minori risorse per i bilanci e di vincoli alla spesa. Lo stanziamento per l’esercizio 2014 rimane invariato rispetto al 2013 (secondo la quantificazione effettuata sulla base del D.L. 126/2013 e resa nota nell’apposita sezione del sito del Ministero dell’Interno) alla luce delle previsioni di cui all’art. 16, comma 7, del D.L. 95/2012, così come modificato in sede di conversione e dalla successiva legge di stabilità n. 228 del 24/12/2012 che ha stabilito un taglio di risorse per il comparto Province, pari a 1.200 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014, mentre è stato, proporzionalmente incrementato negli esercizi successivi in virtù dell’aumento complessivo dei tagli a 1.250 milioni di euro dal 2015. Entrate tributarie Titolo 1 (intero titolo) Scostament 2013 73.097.853,66 2014 72.481.320,00 Composizione Imposte, tasse e proventi assim. (Tip.101) Compartecipazione di tributi (Tip.104) Fondi perequativi Amm.Centrali (Tip.301) Fondi perequativi Regione/Prov. (Tip.302) 2013 61.500.000,00 5.000.000,00 6.597.853,66 0,00 2014 58.300.000,00 7.600.000,00 6.581.320,00 0,00 Totale 73.097.853,66 72.481.320,00 Entrate tributarie (Trend storico e programmazione) Aggregati 2011 2012 2013 2014 2015 2016 (intero Titolo) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Imposte, tasse Compartecip. tributi Pereq. Amm.Centrali Pereq. Regione/Prov. Totale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 61.500.000,00 5.000.000,00 6.597.853,66 0,00 58.300.000,00 7.600.000,00 6.581.320,00 0,00 60.200.000,00 7.600.000,00 5.850.577,00 0,00 60.200.000,00 7.600.000,00 5.850.577,00 0,00 0,00 0,00 73.097.853,66 72.481.320,00 73.650.577,00 73.650.577,00 33 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) TRASFERIMENTI CORRENTI (valutazione e andamento) Nella direzione del federalismo fiscale I trasferimenti correnti dello Stato e della regione affluiscono nel bilancio sotto forma di trasferimenti in C/gestione, e cioé risorse destinate al finanziamento di funzioni proprie dell'ente. In seguito alla progressiva introduzione delle norme sul federalismo fiscale, il percorso delineato dal legislatore comporta l'abbandono di questo sistema che viene ad essere sostituito con forme di finanziamento fondate sul reperimento di entrate di stretta pertinenza locale. In questa prospettiva, si tende a privilegiare un contesto di forte autonomia che valorizza la qualità dell'azione amministrativa e la responsabilità degli amministratori nella gestione della cosa pubblica. La norma prevede infatti la soppressione dei trasferimenti statali e regionali diretti al finanziamento delle spese, ad eccezione degli stanziamenti destinati ai fondi perequativi e dei contributi erariali e regionali in essere sulle rate di ammortamento dei mutui contratti dagli enti locali. Sull’entità dei trasferimenti statali, si rinvia a quanto ampiamente esposto in premessa. Trasferimenti correnti Titolo 2 (intero titolo) Scostamento 2013 2014 -38.059.916,21 47.610.894,21 9.550.978,00 Composizione 2013 2014 Trasferimenti Amm. pubbliche (Tip.101) Trasferimenti Famiglie (Tip.102) Trasferimenti Imprese (Tip.103) Trasferimenti Istituzioni sociali (Tip.104) Trasferimenti UE e altri (Tip.105) 42.726.126,21 0,00 0,00 0,00 4.884.768,00 9.550.978,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale 47.610.894,21 9.550.978,00 Trasferimenti correnti (Trend storico e programmazione) Aggregati 2013 2014 2015 2016 (intero Titolo) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) 9.550.978,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.936.377,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.644.088,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Trasf. Trasf. Trasf. Trasf. Trasf. Amm. pubbliche Famiglie Imprese Istituzione UE e altri Totale 42.726.126,21 0,00 0,00 0,00 4.884.768,00 47.610.894,21 34 9.550.978,00 5.936.377,00 5.644.088,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (valutazione e andamento) Per quanto concerne le entrate extratributarie, si fa particolare riferimento a quelle derivanti dalle sanzioni amministrative: • derivanti dalle sanzioni in materia ambientale; • derivanti dai canoni acque pubbliche, di competenza del Settore Risorse Idriche; • entrate afferenti al Settore Viabilità (COSAP); • verbali elevati per infrazioni in materia di C.d.S. Vanno inoltre menzionati i canoni dovuti alla Provincia da parte dei titolari di punti ristoro e buvette presso le istituzioni scolastiche di competenza provinciale. Entrate extratributarie Titolo 3 (intero titolo) Scostamento 2013 2014 -12.290.893,10 24.419.626,10 12.128.733,00 Composizione 2013 2014 Vendita beni e servizi (Tip.100) Repressione Irregolarità e illeciti (Tip.200) Interessi (Tip.300) Redditi da capitale (Tip.400) Rimborsi e altre entrate (Tip.500) 1.970.448,00 1.202.800,00 325.000,00 0,00 20.921.378,10 2.011.102,00 2.128.195,00 100.000,00 0,00 7.889.436,00 Totale 24.419.626,10 12.128.733,00 Entrate extratributarie (Trend storico e programmazione) Aggregati 2011 2012 2013 2014 2015 2016 (intero Titolo) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Beni e servizi Irregolarità e illeciti Interessi Redditi da capitale Rimborsi e altre entrate Totale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.970.448,00 1.202.800,00 325.000,00 0,00 20.921.378,10 2.011.102,00 2.128.195,00 100.000,00 0,00 7.889.436,00 1.953.696,00 2.026.500,00 85.000,00 0,00 923.221,00 1.954.809,00 1.862.000,00 60.000,00 0,00 631.554,00 0,00 0,00 24.419.626,10 12.128.733,00 4.988.417,00 4.508.363,00 Considerazioni e valutazioni Riguardo alle entrate extra tributarie permane un significativo scostamento tra i dati previsionali e le somme effettivamente incassate prevalentemente sulle sanzioni elevate dai singoli Settori (Agricoltura, Risorse Idriche, Ecologia, Polizia Provinciale, Viabilità). Tale discrasia è motivata dalla scarsa efficienza rilevata nella fase della riscossione coattiva. La problematica è stata affrontata prevedendo, in primo luogo, l’affidamento di uno specifico obiettivo di standardizzazione e razionalizzazione dei relativi procedimenti. Di fatto con l’approvazione della programmazione operativa 2013, è stato assegnato specifico obiettivo ai settori interessati, di razionalizzare e standardizzare le procedure relative all’accertamento e alla riscossione delle sanzioni. Si è giunti alla predisposizione, sotto il coordinamento del Capo Area finanziaria, di uno schema di regolamento teso a razionalizzare in modo particolare il procedimento del recupero coattivo di tali entrate. E’ stato effettuato, inoltre, il monitoraggio dei pagamenti dei canoni dovuti alla Provincia da parte dei titolari di punti ristoro e buvette presso le istituzioni scolastiche di competenza provinciale e sono stati intensificati i solleciti verso i soggetti inadempienti, al fine di provvedere alla regolarizzazione dei pagamenti dovuti nei tempi stabiliti. 35 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ENTRATE IN CONTO CAPITALE (valutazione e andamento) Investire senza aumentare l'indebitamento I trasferimenti in C/capitale sono risorse a titolo gratuito concesse alla Provincia da entità pubbliche, come lo Stato, la R egione oppure erogati da soggetti privati. Queste entrate, spesso rilevanti, possono essere destinate alla costruzione di nuove opere pubbliche o alla manutenzione straordinaria del patrimonio. Rientrano in questa categoria anche le alienazioni dei beni provinciali, un'operazione il cui introito dev'essere sempre reinvestito in spese d'investimento, conservando pertanto l'originaria destinazione. Quello che è nato come un investimento, infatti, può essere alienato, ma il corrispondente ricavo di vendita non può diventare un mezzo di finanziamento del bilancio di parte corrente, salvo l'esistenza di eccezioni espressamente previste dalla legge. Entrate in conto capitale Titolo 4 Scostamento 2013 2014 (intero titolo) 17.764.623,03 11.303.126,97 29.067.750,00 2013 2014 Tributi in conto capitale (Tip.100) Contributi agli investimenti (Tip.200) Trasferimenti in conto capitale (Tip.300) Alienazione beni materiali e imm. (Tip.400) Altre entrate in conto capitale (Tip.500) 0,00 200.000,00 390.126,97 10.713.000,00 0,00 0,00 29.057.750,00 0,00 10.000,00 0,00 Totale 11.303.126,97 29.067.750,00 Composizione Entrate in conto capitale (Trend storico e programmazione) Aggregati 2013 2014 2015 2016 (intero Titolo) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Tributi in conto capitale Contributi investimenti Trasferimenti in C/cap. Alienazione beni Altre entrate in C/cap. Totale 0,00 200.000,00 390.126,97 10.713.000,00 0,00 11.303.126,97 36 0,00 29.057.750,00 0,00 10.000,00 0,00 29.067.750,00 0,00 0,00 0,00 4.779.667,00 0,00 4.779.667,00 0,00 0,00 0,00 10.000,00 0,00 10.000,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) Sezione Operativa (Parte 1) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI Il processo di programmazione delineato nel Regolamento di contabilità e nel Regolamento dei controlli interni, attualmente vigenti, assicura sin dalla fase di definizione dei contenuti e predisposizione dei documenti programmatici, la coerenza interna tra gli stessi, prevedendo che: 1. i dirigenti sulla base degli indirizzi approvati dalla Giunta Provinciale, elaborino motivate proposte di previsione sui programmi e progetti di propria competenza che costituiscono il contenuto della Relazione Previsionale e Programmatica/Documento Unico di Programmazione; 2. il Direttore Generale, sulla base delle suddette proposte formulate dai dirigenti, avvii un processo di negoziazione e condivisione con i coordinatori d’area e i rispettivi dirigenti per la definizione degli obiettivi gestionali conformemente agli indirizzi della Relazione Previsionale e Programmatica e del bilancio di previsione annuale e pluriennale; 3. tali obiettivi di gestione, associati alle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie al loro raggiungimento, confluiscano in un documento unico integrato contenente le informazioni relative al Piano Esecutivo di Gestione, al Piano Dettagliato degli Obiettivi e al Piano della Performance (“PEG PDO - PERFORMANCE”). Nello specifico, la Giunta Provinciale, con deliberazione n. 33 del 01/04/2014, ha enunciato le strategie dell’amministrazione riconfermando i tre obiettivi strategici già approvati nell'anno 2013: • miglioramento dell’efficienza organizzativa e dell’innovazione gestionale; • reperimento risorse finanziarie esterne e incremento di efficienza nel recupero delle entrate; riduzione delle spese e dei costi di gestione. Le proposte di obiettivi operativi ivi definite sono state quindi trasmesse a tutti i Dirigenti responsabili di Settore affinché fossero completate le attività di negoziazione con conseguente definizione, coerente e dettagliata, dei contenuti tecnico-operativi da inserire nella programmazione annuale. A tal riguardo giova precisare che sono state impartite, nella stessa sede, alcune indicazioni per l'aggiornamento della programmazione, ovvero per la valutazione della coerenza e della sostenibilità degli obiettivi pluriennali già definiti e/o l'individuazione di nuovi obiettivi da inserire nella definitiva stesura del PEG-PDO-Performance anno 2014-2016. Le direttive e i criteri di cui sopra vengono sinteticamente richiamati di seguito: • programmazione delle attività di investimento con esclusivo riferimento ai casi assolutamente necessari ad evitare danni gravi all’ente o alla collettività e, in ogni caso, coerentemente alle indicazioni fornite dall’amministrazione in vista del rispetto del patto di stabilità interno; • rimodulazione, laddove necessario, dei contenuti inerenti gli obiettivi di riferimento sulla scorta delle eventuali riduzioni di risorse apportate; • individuazione di dati dettagliati sulla tempistica di realizzazione delle attività; priorità all’individuazione di obiettivi connessi al conseguimento di aumenti o di recupero di entrate, in modo da ridurre il peso dei tagli di spesa e da alimentare le giacenze di cassa; • integrazione con eventuali nuove proposte operative coerenti con gli obiettivi strategici già individuati (miglioramento efficienza, riduzione costi e recupero entrate). • In ossequio a quanto sopra richiamato, il presente Documento Unico di Programmazione è articolato in tre programmi (più un 4 programma relativo alle attività istituzionali e strumentali all’operatività della struttura), coincidenti con i tre obiettivi strategici di cui alla citata deliberazione di G.P. n. 33/2014 e comprendenti tutti i progetti individuati nella fase di negoziazione degli obiettivi gestionali che saranno poi maggiormente dettagliati nel Piano esecutivo di gestione. 38 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) FABBISOGNO DEI PROGRAMMI PER SINGOLA MISSIONE Il budget di spesa dei programmi L'Amministrazione pianifica l'attività e formalizza le scelte prese in un documento di programmazione approvato dal consiglio. Con questa delibera, votata a maggioranza politica, sono identificati sia gli obiettivi futuri che le risorse necessarie al loro effettivo conseguimento. Il bilancio è pertanto suddiviso in vari programmi a cui corrispondono i budget di spesa stanziati per rendere possibile la loro concreta realizzazione. Obiettivi e risorse diventano così i riferimenti ed i vincoli che delineano l'attività di gestione dell'azienda comunale. Il successivo prospetto riporta l'elenco completo dei programmi previsti nell'arco di tempo considerato dalla programmazione e ne identifica il fabbisogno, suddiviso in spesa corrente (consolidata e di sviluppo) e interventi d'investimento. Quadro generale degli impieghi per missione Denominazione 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 50 60 Servizi generali e istituzionali Giustizia Ordine pubblico e sicurezza Istruzione e diritto allo studio Valorizzazione beni e attività culturali Politica giovanile, sport e tempo libero Turismo Assetto territorio, edilizia abitativa Sviluppo sostenibile e tutela ambiente Trasporti e diritto alla mobilità Soccorso civile Politica sociale e famiglia Tutela della salute Sviluppo economico e competitività Lavoro e formazione professionale Agricoltura e pesca Energia e fonti energetiche Relazioni con autonomie locali Relazioni internazionali Fondi e accantonamenti Debito pubblico Anticipazioni finanziarie Totale 39 Programmazione triennale 2015 2016 26.150.163,55 0,00 2.329.437,00 37.362.872,98 1.796.956,58 920.098,60 15.000,00 358.414,02 79.426.111,75 35.894.382,02 185.714,00 2.779.044,00 0,00 629.955,00 12.425.564,67 4.872.410,29 1.883.824,46 0,00 27.160,00 10.230.493,93 9.670.000,00 10.000.000,00 25.245.847,73 0,00 2.303.552,00 18.720.235,23 958.900,00 708.800,00 15.000,00 286.600,00 3.857.077,12 13.445.500,00 4.500,00 2.424.083,00 0,00 551.620,00 6.539.200,00 2.425.214,00 0,00 0,00 16.660,00 6.243.421,27 10.051.150,00 0,00 24.493.203,74 0,00 2.143.852,00 13.134.547,00 954.200,00 649.300,00 0,00 286.600,00 3.626.034,00 11.913.000,00 4.500,00 2.424.083,00 0,00 546.620,00 6.490.800,00 2.112.925,00 0,00 0,00 11.660,00 6.220.403,26 8.801.300,00 0,00 236.957.602,85 93.797.360,35 83.813.028,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SERVIZI GENERALI E ISTITUZIONALI Missione 01 e relativi programmi Rientrano nelle finalità di questa missione, articolata in programmi, gli interventi di amministrazione e per il funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività di sviluppo in un’ottica di governance e partenariato, compresa la comunicazione istituzionale. Appartengono alla missione gli obiettivi di amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi, l’amministrazione e il corretto funzionamento dei servizi di pianificazione economica e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sono ricomprese in questo ambito anche l’attività di sviluppo e gestione delle politiche per il personale e gli interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 25.722.775,38 0,00 25.235.847,73 0,00 24.483.203,74 0,00 25.722.775,38 25.235.847,73 24.483.203,74 427.388,17 10.000,00 10.000,00 427.388,17 10.000,00 10.000,00 26.150.163,55 25.245.847,73 24.493.203,74 40 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Missione 03 e relativi programmi L’attività di programmazione connessa all’esercizio di questa missione è legata all’esercizio delle attribuzioni di amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale ed amministrativa. Sono incluse in questo contesto le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, oltre le forme di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Le competenze nel campo della polizia locale, e come conseguenza di ciò anche la pianificazione delle relative prestazioni, si esplica nell'attivazione di servizi, atti o provvedimenti destinati alla difesa degli interessi pubblici ritenuti, dalla legislazione vigente, meritevoli di tutela. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa 2014 Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale 41 (+) 2015 2016 2.299.437,00 0,00 2.283.552,00 0,00 2.123.852,00 0,00 2.299.437,00 2.283.552,00 2.123.852,00 30.000,00 20.000,00 20.000,00 30.000,00 20.000,00 20.000,00 2.329.437,00 2.303.552,00 2.143.852,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Missione 04 e relativi programmi La programmazione in tema di diritto allo studio abbraccia il funzionamento e l’erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei vari servizi connessi, come l’assistenza scolastica, il trasporto e la refezione, ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse in questo contesto anche le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Si tratta pertanto di ambiti operativi finalizzati a rendere effettivo il diritto allo studio rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e logistico che si sovrappongono all'effettivo adempimento dell'obbligo della frequenza scolastica da parte della famiglia e del relativo nucleo familiare. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) 2015 2016 14.959.024,00 0,00 13.078.289,00 0,00 12.324.547,00 0,00 14.959.024,00 13.078.289,00 12.324.547,00 22.464.848,98 5.641.946,23 810.000,00 Spese investimento 22.464.848,98 5.641.946,23 810.000,00 Totale 37.362.872,98 18.720.235,23 13.134.547,00 (+) 42 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) VALORIZZAZIONE BENI E ATTIVITÀ CULTURALI Missione 05 e relativi programmi Appartengono alla missione, suddivisa nei corrispondenti programmi, l’amministrazione e il funzionamento delle prestazioni di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione, dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Rientrano nel campo l’amministrazione, il funzionamento e l’erogazione di servizi culturali, con il sostegno alle strutture e attività culturali non finalizzate al turismo, incluso quindi il supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Le funzioni esercitate in materia di cultura e beni culturali sono pertanto indirizzate verso la tutela e la piena conservazione del patrimonio di tradizioni, arte e storia dell'intera collettività locale, in tutte le sue espressioni. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 1.508.239,00 0,00 955.900,00 0,00 951.200,00 0,00 1.508.239,00 955.900,00 951.200,00 288.717,58 3.000,00 3.000,00 288.717,58 3.000,00 3.000,00 1.796.956,58 958.900,00 954.200,00 43 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) POLITICA GIOVANILE, SPORT E TEMPO LIBERO Missione 06 e relativi programmi Le funzioni esercitate nel campo sportivo e ricreativo riguardano la gestione dell'impiantistica sportiva in tutti i suoi aspetti, che vanno dalla costruzione e manutenzione degli impianti e delle attrezzature alla concreta gestione operativa dei servizi attivati. Queste attribuzioni si estendono fino a ricomprendervi l'organizzazione diretta o l'intervento contributivo nelle manifestazioni a carattere sportivo o ricreativo. Appartengono a questo genere di Missione, pertanto, l’amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi, e le misure di supporto alla programmazione e monitoraggio delle relative politiche. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa 2014 2015 2016 718.400,00 0,00 708.800,00 0,00 649.300,00 0,00 718.400,00 708.800,00 649.300,00 201.698,60 0,00 0,00 Spese investimento 201.698,60 0,00 0,00 Totale 920.098,60 708.800,00 649.300,00 Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) 44 (+) SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) TURISMO Missione 07 e relativi programmi Le attribuzioni esercitabili nel campo turistico riguardano sia l'erogazione di servizi turistici che la realizzazione diretta o indiretta di manifestazioni a richiamo turistico. Queste funzioni possono estendersi, limitatamente agli interventi non riservati espressamente dalla legge alla regione o alla provincia, fino a prevedere l’attivazione di investimenti mirati allo sviluppo del turismo. Entrano nella missione l’amministrazione e il funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le possibili attività di supporto e stimolo alla programmazione, al coordinamento ed al monitoraggio delle relative politiche. A ciò si sommano gli interventi nell'ambito della politica regionale in materia di turismo e sviluppo turistico. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 15.000,00 0,00 15.000,00 0,00 0,00 0,00 15.000,00 15.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15.000,00 15.000,00 0,00 45 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ASSETTO TERRITORIO, EDILIZIA ABITATIVA Missione 08 e relativi programmi I principali strumenti di programmazione che interessano la gestione del territorio e l’urbanistica sono il piano regolatore generale, il piano particolareggiato e quello strutturale, il programma di fabbricazione, il piano urbanistico ed il regolamento edilizio. Questi strumenti delimitano l'assetto e l’urbanizzazione del territorio individuando i vincoli di natura urbanistica ed edilizia, con la conseguente definizione della destinazione di tutte le aree comprese nei confini. Competono all’ente locale, e rientrano pertanto nella missione, l’amministrazione, il funzionamento e fornitura di servizi ed attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2014 2015 2016 291.600,00 0,00 286.600,00 0,00 286.600,00 0,00 291.600,00 286.600,00 286.600,00 66.814,02 0,00 0,00 66.814,02 0,00 0,00 358.414,02 286.600,00 286.600,00 46 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA AMBIENTE Missione 09 e relativi programmi Le funzioni attribuite all’ente in materia di gestione del territorio e dell'ambiente hanno assunto una crescente importanza, dovuta alla maggiore sensibilità del cittadino e dell’amministrazione verso un approccio che garantisca un ordinato sviluppo socio/economico del territorio, il più possibile compatibile con il rispetto e la valorizzazione dell'ambiente. La programmazione, in questo contesto, abbraccia l’amministrazione e il funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, la difesa del suolo dall’inquinamento, la tutela dell'acqua e dell'aria. Competono all’ente locale l’amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei diversi servizi di igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e il servizio idrico. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa 2014 2015 2016 14.971.380,83 0,00 3.837.077,12 0,00 3.506.034,00 0,00 14.971.380,83 3.837.077,12 3.506.034,00 64.454.730,92 20.000,00 120.000,00 Spese investimento 64.454.730,92 20.000,00 120.000,00 Totale 79.426.111,75 3.857.077,12 3.626.034,00 Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) 47 (+) SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Missione 10 e relativi programmi Le funzioni esercitate nella Missione interessano il campo della viabilità e dei trasporti, e riguardano sia la gestione della circolazione e della viabilità che l'illuminazione stradale locale. I riflessi economici di queste competenze possono abbracciare il bilancio investimenti e la gestione corrente. Competono all’ente locale l’amministrazione, il funzionamento e la regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, coordinamento e al successivo monitoraggio delle relative politiche, eventualmente estese anche ai possibili interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e mobilità sul territorio. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) 2015 2016 12.014.489,14 0,00 10.245.500,00 0,00 9.813.000,00 0,00 12.014.489,14 10.245.500,00 9.813.000,00 23.883.359,28 3.200.000,00 2.100.000,00 Spese investimento 23.879.892,88 3.200.000,00 2.100.000,00 Totale 35.894.382,02 13.445.500,00 11.913.000,00 (+) 48 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SOCCORSO CIVILE Missione 11 e relativi programmi La presenza di rischi naturali o ambientali, unitamente all'accresciuta cultura della tutela e conservazione del territorio, produce un crescente interesse del cittadino verso questi aspetti evoluti di convivenza civile. L’ente può quindi esercitare ulteriori funzioni di protezione civile, e quindi di intervento e supporto nell'attività di previsione e prevenzione delle calamità. Appartengono alla Missione l’amministrazione e il funzionamento degli interventi di protezione civile sul territorio, la previsione, prevenzione, soccorso e gestione delle emergenze naturali. Questi ambiti abbracciano la programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile, comprese altre attività intraprese in collaborazione con strutture che sono competenti in materia di gestione delle emergenze. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 185.714,00 0,00 4.500,00 0,00 4.500,00 0,00 185.714,00 4.500,00 4.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 185.714,00 4.500,00 4.500,00 49 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) POLITICA SOCIALE E FAMIGLIA Missione 12 e relativi programmi Le funzioni esercitate nel campo sociale riguardano aspetti molteplici della vita del cittadino che richiedono un intervento diretto o indiretto dell'ente dai primi anni di vita fino all'età senile. La politica sociale adottata nell'ambito territoriale ha riflessi importanti nella composizione del bilancio e nella programmazione di medio periodo, e questo sia per quanto riguarda la spesa corrente che gli investimenti. Questa missione include l’amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei servizi in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno alla cooperazione e al terzo settore che operano in questo ambito d'intervento. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa 2014 Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale 50 (+) 2015 2016 2.779.044,00 0,00 2.424.083,00 0,00 2.424.083,00 0,00 2.779.044,00 2.424.083,00 2.424.083,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.779.044,00 2.424.083,00 2.424.083,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ Missione 14 e relativi programmi L'azione dell’ente nelle più vaste tematiche economiche e produttive è spesso indirizzata a stimolare un più incisivo intervento di altre strutture pubbliche, come la regione, la provincia e la camera di commercio che, per competenza istituzionale, operano abitualmente in questo settore. Premesso questo, sono comprese in questa Missione l’amministrazione e il funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio e dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Queste attribuzioni si estendono, in taluni casi, alla valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2014 2015 2016 629.955,00 0,00 551.620,00 0,00 546.620,00 0,00 629.955,00 551.620,00 546.620,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 629.955,00 551.620,00 546.620,00 51 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE Missione 15 e relativi programmi I principali interventi nell’ambito del lavoro rientrano nelle competenze prioritarie di strutture che fanno rifermento allo stato, alla regione ed alla provincia. L’operatività dell’ente in questo contesto così particolare è quindi sussidiaria rispetto le prestazioni svolte da altri organismi della pubblica amministrazione. Partendo da questa premessa, l'ente locale può operare sia con interventi di supporto alle politiche attive di sostegno e promozione dell'occupazione, che mediante azioni volte al successivo inserimento del prestatore d'opera nel mercato del lavoro. Rientrano in questo ambito anche gli interventi a tutela dal rischio di disoccupazione, fino alla promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro, per la formazione e l'orientamento professionale. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa 2014 Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale 52 (+) 2015 2016 12.375.095,94 0,00 6.539.200,00 0,00 6.490.800,00 0,00 12.375.095,94 6.539.200,00 6.490.800,00 50.468,73 0,00 0,00 50.468,73 0,00 0,00 12.425.564,67 6.539.200,00 6.490.800,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) AGRICOLTURA E PESCA Missione 16 e relativi programmi Rientrano in questa Missione, con i relativi programmi, l’amministrazione, funzionamento e l’erogazione di servizi inerenti allo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agro-industriale, alimentare, forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Queste competenze, per altro secondarie rispetto l’attività prioritaria dell’ente locale, possono abbracciare sia la programmazione, coordinamento e monitoraggio delle politiche sul territorio, in accordo con la programmazione comunitaria e statale, che gli interventi nell'ambito della politica regionale in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca. In questo caso, come in tutti i contesti d'intervento diretto sull’economia, le risorse utilizzabili in loco sono particolarmente contenute. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 4.855.271,19 0,00 2.425.214,00 0,00 2.112.925,00 0,00 4.855.271,19 2.425.214,00 2.112.925,00 17.139,10 0,00 0,00 17.139,10 0,00 0,00 4.872.410,29 2.425.214,00 2.112.925,00 53 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ENERGIA E FONTI ENERGETICHE Missione 17 e relativi programmi L'organizzazione di mezzi strumentali ed umani richiesti per l'esercizio di attività produttive o distributive, come la produzione o l’erogazione del gas metano, dell'elettricità e del teleriscaldamento, hanno bisogno di un bagaglio di conoscenze economiche ed aziendali molto specifiche. Si tratta di attività produttive che sono spesso gestite da società a capitale pubblico più che da servizi gestiti in economia. Partendo da questa premessa, possono essere attribuite all’ente le attività di programmazione del sistema energetico e di possibile razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale statale. Queste competenze possono estendersi fino alle attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 1.133.824,46 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.133.824,46 0,00 0,00 750.000,00 0,00 0,00 750.000,00 0,00 0,00 1.883.824,46 0,00 0,00 54 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) RELAZIONI INTERNAZIONALI Missione 19 e relativi programmi Il contesto in cui opera la missione è molto particolare ed è connesso a situazioni specifiche dove, per effetto di affinità culturali, storiche o sociali, oppure in seguito alla presenza di sinergie economiche o contiguità territoriali, l’ente locale si trova ad operare al di fuori del contesto nazionale. Sono caratteristiche presenti in un numero limitato di enti. In questo caso, gli interventi possono abbracciare l’amministrazione e il funzionamento delle attività per i rapporti e la partecipazione ad associazioni internazionali di regioni ed enti locali, per i programmi di promozione internazionale e per l'attività di cooperazione internazionale allo sviluppo. Rientrano nel contesto anche gli specifici interventi della politica regionale di cooperazione territoriale a carattere transfrontaliero. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 27.160,00 0,00 16.660,00 0,00 11.660,00 0,00 27.160,00 16.660,00 11.660,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 27.160,00 16.660,00 11.660,00 55 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) FONDI E ACCANTONAMENTI Missione 20 e relativi programmi Questa missione, dal contenuto prettamente contabile, è destinata ad evidenziare gli importi degli stanziamenti di spesa per accantonamenti al fondo di riserva per spese impreviste ed al fondo svalutazione crediti di dubbia esigibilità. Per quanto riguarda questa ultima posta, in presenza di crediti di dubbia esigibilità l'ente effettua un accantonamento al fondo svalutazione crediti vincolando a tal fine una quota dell’avanzo di amministrazione. Il valore complessivo del fondo dipende dalla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che presumibilmente si formeranno nell’esercizio entrante, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata). Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 10.230.493,93 0,00 6.243.421,27 0,00 6.220.403,26 0,00 10.230.493,93 6.243.421,27 6.220.403,26 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10.230.493,93 6.243.421,27 6.220.403,26 56 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DEBITO PUBBLICO Missione 50 e relativi programmi La missione, di stretta natura finanziaria, è destinata a contenere gli stanziamenti di spesa destinati al futuro pagamento delle quote interessi e capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall'ente con relative spese accessorie, oltre alle anticipazioni straordinarie. In luogo di questa impostazione cumulativa, la norma contabile prevede la possibile allocazione degli oneri del debito pubblico in modo frazionato dentro la missione di appartenenza. Rientrano in questo ambito le spese da sostenere per il pagamento degli interessi e capitale relativi alle risorse finanziarie acquisite con emissione di titoli obbligazionari, prestiti a breve termine, mutui e finanziamenti a medio e lungo termine e altre forme di indebitamento e relative spese accessorie di stretta competenza dell'ente. Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa 2014 Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale 57 (+) 2015 2016 0,00 9.670.000,00 0,00 10.051.150,00 0,00 8.801.300,00 9.670.000,00 10.051.150,00 8.801.300,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9.670.000,00 10.051.150,00 8.801.300,00 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ANTICIPAZIONI FINANZIARIE Missione 60 e relativi programmi Questa missione comprende le spese sostenute dall'ente per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate dall'istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria. Queste anticipazioni di fondi vengono concesse dal tesoriere per fronteggiare momentanee esigenze di cassa e di liquidità in seguito alla mancata corrispondenza tra previsioni di incasso e relativo fabbisogno di cassa per effettuare i pagamenti. Questo genere di anticipazione è ammessa entro determinati limiti stabiliti dalla legge. In questo comparto sono collocate anche le previsioni di spesa per il pagamento degli interessi passivi addebitati all'ente in seguito all'avvenuto utilizzo nel corso dell'anno dell'anticipazione di tesoreria. Questi oneri sono imputati al titolo primo della spesa (spese correnti). Spese per realizzare la missione e relativi programmi Destinazione spesa Correnti (Tit.1/U) Assimilate a correnti (Tit.4+5/U) 2014 (+) (+) Spese di funzionamento C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U) Spese investimento Totale (+) 2015 2016 0,00 10.000.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10.000.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10.000.000,00 0,00 0,00 58 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI DELL’ENTE La definizione degli obiettivi per gli organismi gestionali dell'Ente è stata effettuata in piena coerenza con gli obiettivi strategici individuati dall'amministrazione ed enunciati nella deliberazione di G.P. n. 33/2014. In particolare, gli obiettivi assegnati alle istituzioni, Museo Campano e le agenzie AGIS e AGP, verranno esposti nell'ambito dei programmi di riferimento. Per quanto riguarda, più specificamente, le società partecipate, in attuazione degli articoli 29 e 30 del vigente “Regolamento per i controlli interni” in tema di programmazione e obiettivi delle stesse, la Direzione Generale, con il supporto della struttura permanente per la programmazione e il controllo, in appositi incontri con i rappresentanti delle società totalmente partecipate dalla Provincia, ha definito la proposta di PDO aziendale per ciascuna società, individuando gli obiettivi gestionali da perseguire per il periodo di riferimento, sintetizzati nella seguente tabella: GISEC spa Obiettivo strategico Riduzione spese e costi di gestione Obiettivo gestionale RAZIONALIZZAZIONE ASSETTO ORGANIZZATIVO E RIDUZIONE COSTI REUPERO SOMME DA INCASSARE DALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI Descrizione L’assetto organizzativo e’ la configurazione risultante dal combinarsi di: struttura organizzativa:modalita’ di distribuzione ai vari organismi aziendali , in modo coordinato, dei compiti e delle responsabilita’ (deriva quindi dalla scelta di assegnazione dei ruoli di autorita’ /responsabilita’ agli organi e di configurazione delle relazioni tra gli organi stessi); sistemi operativi : meccanismi che governano la dinamica e la remunerazione dei prestatori di lavoro e l’assegnazione ai vari organi aziendali degli obiettivi e delle risorse (sistemi di ricerca e selezione del personale, sistema di retribuzione, sistemi di valutazione, etc.) L’assetto organizzativo, per sua stessa definizione, e’ strettamente legato al piano industriale e alla visione e/o previsione futura dell’attivita’ aziendale. La riduzione dei costi ordinari di tenuta della societa’ deve essere, nel rispetto del principio di efficienza, efficacia ed economicita’, la via da seguire per la realizzazione degli obiettivi preposti. corre l’obbligo di evidenziare come l’assetto organizzativo societario, oltre a fotografare la reale situazione al momento, e’ fortemente condizionato, per la sua realizzazione, dal verifirsi, con esito positivo dalle attivita’ esposte nelle schede precedenti. La gisec spa, a far data dal 1 gennaio 2013, in attuazione di quanto stabilito dal consiglio provinciale in data 30/11/12 con deliberazione 102 e di quanto deliberato dall'assemblea dei soci in data 12/12/12, ha provveduto, relativamente all'esercizio delle attivita' di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti, alla costituzione di un rapporto diretto e immediato con i comuni di Terra di Lavoro. 59 Finalità Arrivare alla definizione ed approvazione di un nuovo assetto organizzativo, contenere i costi di gestione ordinaria della societa’ Aumento di almeno il 50% degli incassi su fatture emesse SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) TERRA DI LAVORO SpA Obiettivo strategico Obiettivo gestionale Descrizione Finalità INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA EDIFICI DI PROPRIETA' Realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di proprietà in esecuzione del contratto di servizio sottoscritto con la provincia di Caserta. Miglioramento efficienza e riduzione costi di gestione. AGGIORNAMENTO PIANO INDUSTRIALE il piano industriale e’ il documento che illustra le intenzioni strategiche del management relative alle strategie competitive dell’azienda, le azioni che saranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici, l’evoluzione del key value driver e dei risultati attesi. esso ha un ruolo vitale nell’ambito della gestione delle imprese in quanto risulta utile: • al management per la rappresentazione della propria visione imprenditoriale; • alla proprieta’ per svolgere appieno il ruolo di indirizzo e controllo della societa’; • all’impresa per attirare risorse, umane e finanziarie, necessaria alla realizzazione della action plan. la redazione del piano industriale, all’interno di una sistematica attivita’ di pianificazione strategica, contribuisce a migliorare la qualita’ delle intenzioni strategica del mangement e ad indirizzare le successive azioni realizzative, migliorando, in ultima analisi le performance aziendali. le principali azioni operative che di seguito si illustreranno ed il loro reale compimento , quest’ultimo non dipendente in maniera unilaterale dalla societa’ ma coinvolgono soggetti terzi, saranno il presupposto essenziale per la redazione di un corretto piano industriale. Definire il piano industriale della societa’ attraverso operazioni che diano impulso alla fase di start up del servizio di censimento, ispezione e accertamento dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici; giungere ad un accordo di intesa con il settore viabilita’ dell’ente Provincia di Caserta, al fine di riconfermare il contratto di manutenzione della segnaletica stradale orizzontale lungo le strade di competenza provinciale, definire modalita’ e tempi per il trasferimento d’uso delle strutture dall’AGISAP alla Terra di Lavoro spa. Miglioramento efficienza organizzativa e innovazione gestionale ATTIVAZIONE SERVIZIO CONTROLLI IMPIANTI TERMICI e MIGLIORAMENTO EFFICIENZA NEL RECUPERO DELLE ENTRATE Riduzione spese e costi di gestione RAZIONALIZZAZIONE ASSETTO ORGANIZZATIVO E RIDUZIONE DEI COSTI L’attivazione del servizio di: “servizio di censimento, ispezione e accertamento dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici ai sensi della legge 10/91 art. 31 comma 3 e relativi decreti attuativi e del d.lgs. 192 del 2005 e s.m. e i. nel territorio provinciale di competenza della provincia di caserta, per i comuni rientranti negli ambiti territoriali: “alto casertano” e “agrolitorale”, oltre a garantire la generale sicurezza degli impianti e, in conseguenza, dei cittadini, rappresenta un passo importante nella definizione del core business della societa’ terra di lavoro spa, spostando l’asse di riferimento dalle manutenzioni, degli edifici di competenza provinciale e della segnaletica orizzontale lungo le strade di competenza provinciale, alla verifica degli impianti termici. Nell'ambito delle attività connesse al controllo sugli impianti termici, l'obiettivo da conseguire riguarderà necessariamente anche gli aspetti connessi al miglioramento dell'efficienza nel recupero delle entrate. A tal riguardo, attesa l’evoluzione normativa che ha interessato il comparto della riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali degli Enti Locali, al fine di conformare alle intervenute previsioni normative la procedura di riscossione prevista dal regolamento per l’esecuzione del controllo del rendimento di combustione e dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici, giusta Delibera del Consiglio Provinciale n. 52 del 09.12.2008, si intende integrato l’articolo 15, comma 4, del predetto regolamento, prevedendo, anche, la riscossione mezzo ingiunzione, così come previsto dal R.D. 14.04.1910, n. 139 e ss.mm.ii. in quanto presupposto essenziale per il conseguimento dell’obiettivo definito. L’assetto organizzativo e’ la configurazione risultante dal combinarsi di struttura organizzativa e sistemi operativi. La riduzione dei costi ordinari di tenuta della societa’ deve essere, nel rispetto del principio di efficienza, efficacia ed economicita’, la via da seguire per la realizzazione degli obiettivi preposti. Corre l’obbligo di evidenziare come l’assetto organizzativo societario, oltre a fotografare la reale situazione al momento, e’ fortemente condizionato, per la sua realizzazione, dal verificarsi, con esito positivo dalle attività esposte nelle schede precedenti. 60 Stipula del contratto di servizio e avvio delle attività amministrative. miglioramento dell'efficienza nel recupero delle entrate derivanti dai controlli effettuati. ARRIVARE ALLA DEFINIZIONE ED APPROVAZIONE DI UN NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO, CONTENERE I COSTI DI GESTIONE ORDINARIA DELLA SOCIETA’ SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PROGRAMMA 1: REPERIMENTO RISORSE FINANZIARIE ESTERNE E INCREMENTO EFFICIENZA NEL RECUPERO DELLE ENTRATE Il presente programma comprende, in linea generale: le attività finalizzate al recupero, alle casse dell'Ente, di entrate pregresse già accertate quali, a titolo esemplificativo, le entrate tributarie relative a ruoli di competenza di esercizi precedenti (TARSU e TEFA), i trasferimenti erariali assegnati ma mai erogati dallo Stato, il recupero di canoni pregressi, il recupero di proventi derivanti dalle attività di controllo e repressione degli illeciti; le attività volte ad assicurare l'efficacia e l'efficienza della gestione delle risorse provenienti da soggetti esterni per il conseguimento di determinati obiettivi (progetti finalizzati) o lo svolgimento di determinati servizi (es. TPl ) al fine di evitare l'insorgere di obblighi di restituzione; le attività di ottimizzazione delle procedure di accertamento e riscossione delle entrate di competenza; le attività mirate alla intercettazione ed utilizzo di tutte le opportunità di finanziamento utili allo svolgimento delle funzioni istituzionali. In particolare, rientrano nel programma i seguenti obiettivi operativi: OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 1 INCREMENTO ENTRATE DA BENI E SERVIZI OTTIMIZZAZIONE GESTIONE IMPIANTI ATTIVAZIONE SERVIZIO DI PRONTO RISTORO ATTRAVERSO L’INSTALLAZIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI PRESSO LE STRUTTURE DI PROPRIETA’ DELL’ENTE: PALAZZETTO DELLO SPORT E STADIO DEL NUOTO. SETTORE DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE AGIS Quali azioni di reperimento di risorse finanziarie esterne finalizzate al finanziamento delle attività dell'Agis, si intende provvedere, nel corso dell'esercizio: 1. all'espletamento di una gara per la concessione in locazione di n. 2 locali adibiti a palestra siti al pian terreno dello Stoadio Provinciale del Nuoto in caserta; 2. all'espletamento di una gara per la concessione del servizio di gestione del parcheggio dell'impianto sportivo Stadio del Nuoto con una previsione di entrate per canoni pari a € 30.000,00 annui. Espletamento gara per locazione n. 2 palestre e per l'affidamento del servizio parcheggio c/o Stadio del Nuoto AGIS Espletamento gara per affidamento Nel corso del 2014, si intende predisporre apposito bando per l'affidamento in in project financing della project financing della ristrutturazione e gestione degli spazi da adibire ad uso ristrutturazione e gestione degli commerciale, presenti nell'area parcheggi dello Stadio del Nuoto. spazi da adibire ad uso commerciale AGIS Completamento attività per attivazione servizio di pronto ristoro attraverso l’installazione di distributori automatici presso le strutture di proprieta’ dell’ente: Espletamento gara e attivazione palazzetto dello sport e stadio del nuoto. Recupero risorse esterne, servizio. autofinanziamento AGIS. 61 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 1 SUPPORTO ATTIVITA' IRVAT RILANCIO E PROMOZIONE DEL MUSEO INCREMENTO ENTRATE Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SETTORE DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE OBIETTIVO Collaborazione e assistenza amministrativa all'organismo associativo IRVAT costituito da Amministrazioni provinciali: Avellino, Benevento,Caserta,Napoli,Salerno e CCIA Caserta,Napoli,Salerno promozione Gabinetto di sui mercati nazionali ed esteri le produzioni locali tipiche e tradizionali attraverso Presidenza meeting eventi promozionali.Supporto amministrativo alle fasi progettuali GOALS a cui parteciperanno i partner europei interessati (Spagna,Giordania,Egitto,Grecia,Libano,Palestina). Aumento degli introiti derivanti sia dall'utilizzo degli spazi e dei servizi museali attraverso una efficace attività propagandistica e divulgativa delle attività offerte dal Museo verso l'utenza nello specifico: scuole di ogni ordine e Museo Campano grado,università, enti privati,turisti,associazioni ecc. Diminuzione dei costi di gestione e di m anutenzione ordinaria attraverso il programma di "adozione" delle sale espositive da parte di Enti,organismi e strutture di rilievo sia pubbliche che private. RISULTATI DA CONSEGUIRE Collaborazione e supporto alle attività dell'IRVAT. Presentazione progetto GOALS diffusione e promozione prodotti tipici regionali. VERIFICA E ATTUAZIONE RECUPERO FISCALE Realizzazione dell'attività di ricognizione delle attività definibili come Museo Campano commerciali e attuazione del recupero IVA E IRAP connesse alle attività commerciali. ATTIVITA' PROGETTUALI FINANZIATE DALL'U.E. Agricoltura, Caccia e Pesca e Foreste Gestione e utilizzo di finanziamenti dell'Unione Europea attraverso l'attuazione di misure POR PSR 2000/2006 E FEP(fondo europeo per la pesca)per la Raggiungere l’obiettivo di certificazione realizzazione di attività progettuali per le quali la Provincia svolge attività e rendicontazione regionale. istruttoria tecnico-amministrativa. Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti Attraverso l'istituzione di apposito Servizio Contravvenzioni, ricorsi, ruoli, si sono poste in essere le più opportune iniziative finalizzate ad eliminare il consistente arretrato, con particolare riferimento agli scritti difensivi giacenti, che necessitano di urgente definizione, nonchè allo snellimento del corposo contenzioso e delle non poche necessità di attivazione dell'istituto dell'autotutela finalizzata alla prevenzione ed alla risoluzione di contenzioso soccombente ed oneroso per I'Ente. Ulteriore importante iniziativa implementata a stata quella finalizzata ad inviare a ruolo tutte le Ordinanze Ingiunzione cui non ha fatto seguito regolare pagamento. Tale ultima attività è relativa agli anni dal 2009 e seguenti. Nello stesso tempo, il Servizio in questione a impegnato ad avviare il nuovo sistema di fascicolazione, a partire dalla notifica dei processi verbali di contravvenzione elevati dai vari soggetti competenti, in maniera da poter seguire ed avere contezza e responsabilità dell'intero procedimento, cosi come riformato dalla citata deliberazione di G.P. n. 42/2013. Tutte le iniziative ed attività del predetto Servizio potranno portare nelle casse dell'Ente somme consistenti che, per la particolarità e complessità della situazione, risultano di difficile previsione per cui si stima in via prudenziale un importo di € 1.000.000,00, in parte nel corso del corrente anno in parte in quello successivo. APPROVAZIONE E APPLICAZIONE REGOLAMENTO SANZIONI AMMINISTRATIVE INCREMENTO RISCOSSIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE 62 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 1 POLO TECNOLOGICO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SETTORE DI RIFERIMENTO Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Il Polo Tecnologico di San Tammaro-Santa Maria La Fossa è stato previsto dall’accordo interistituzionale sottoscritto a Roma in data 04.01.2011, tra il Ministro dell’Ambiente, il Sottosegretario di Stato alla PCM, il Presidente della Regione Campania, i Presidenti delle Province di Napoli e Caserta. Il finanziamento complessivo previsto per la realizzazione del Polo ammonta a 30ml di €, di cui 20 a carico del Dipartimento della Protezione Civile (già materialmente erogati) e 10 a carico della Regione Campania (ancora non corrisposti). Ai fini dell’aggiornamento della programmazione è necessario richiamare la deliberazione di G.P. n. 135 del 20/12/2013 con la quale è stato approvato l’elenco indicativo e non esaustivo dei possibili interventi da realizzarsi per la completa attuazione del Polo Tecnologico evidenziando, sostanzialmente, la volontà dell’Amministrazione Provinciale di operare un deciso mutamento di approccio, anche culturale, alle tematiche “ambiente” e “rifiuti” che, pur con le criticità connesse al contesto territoriale di riferimento, debbono trasformarsi da problemi apparentemente irrisolvibili ad occasioni di sviluppo economico e di progresso delle conoscenze scientifiche relative agli ambiti materiali considerati. La citata deliberazione 135/2013 in data 29/04/2014 è stata trasmessa al Capo del Dipartimento della Protezione Civile per richiedere “espressa e formale condivisione” dei contenuti ivi indicati. Con nota prot. UTA/U0002243 il Capo dell’Unità Tecnica Amministrativa del Dipartimento della Protezione Civile ha riscontrato positivamente la predetta richiesta. Dal punto di vista operativo quindi, pur in presenza di un quadro normativo particolarmente stratificato ed intimamente contraddittorio, la Provincia di Caserta deve adoperarsi per proseguire nell’implementazione delle attività preordinate alla realizzazione del Polo Tecnologico in oggetto, sino a quando essa risulterà titolare di specifiche competenze nell’ambito materiale. A tal riguardo appare quindi opportuno affidare alla GISEC la completa realizzazione degli interventi di che trattasi, in coerenza con le disposizioni impartite con decreti del Presidente nella sua qualità di Commissario Straordinario nn. 65 e 66 del 30/09/2010 e alle disposizioni che legittimano la GISEC stessa sia nella progettazione che nella gestione degli impianti relativi al polo tecnologico, nonché nelle complessive fasi che qualificano gli assi dell’intervento di cui al Polo Tecnologico ivi incluse le attività di formazione e ricerca. Ai fini della concreta pianificazione operativa viene in questa sede richiamata e confermata la rimodulazione delle attività a farsi con le connesse risorse finanziarie (già impegnate), ed in particolare le spese per attività ricerca e formazione, la spesa per la caratterizzazione e le spese per lavori. Si precisa che tutte le attività operative connesse alla realizzazione del Polo dovranno essere dettagliate in maniera specifica e ricomprese nel piano industriale della GISEC spa. Proseguire nell’implementazione delle attività preordinate alla realizzazione del Polo Tecnologico così come definite con deliberazione di G.P. 135 del 20/12/2013 e con nota prot. 46803 del 29/04/2014, avvalendosi della società GISEC Spa Istituzionalmente affidataria dei compiti connessi alla gestione degli impianti esistenti, nonché quelli connessi alla realizzazione di alcuni degli impianti che la programmazione provinciale riterrà necessari per il raggiungimento dell'autosufficienza provinciale della gestione dei rifiuti solidi urbani. 63 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 1 Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SETTORE DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE COMPLETAMENTO IMPIANTO COMPOSTAGGIO PRESSO LA DISCARICA MARUZZELLA Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti Il Settore intende accelerare la presa in consegna del costruendo impianto di Presa in consegna impianto e relativo compostaggio in quanto strategicamente importante per lo smaltimento della finanziamento; frazione umida dei rifiuti solidi urbani prodotti dai comuni della Provincia. COMPLETAMENTO IMPIANTO PERCOLATO E CAPTAZIONE BIOGAS Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti Il Settore intende accelerare la presa in consegna del costruendo impianto Realizzazione impianto percolato e captazione biogas in quanto strategicamente importante per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti dai comuni della Provincia. Tenuto conto, inoltre, del perdurare delle criticità ancora esistenti nel sistema di smaltimento regionale è intenzione del Settore, attivare, anche per quest'anno, campagne di sensibilizzazione finalizzate ad una concreta riduzione dei rifiuti prodotti. A tal proposito, si segnala che è stata ultimata la procedura per la concessione di contributi ai comuni sulla base di appositi progetti di riduzione dei rifiuti e di incremento della raccolta differenziata, di cui all'Avviso pubblicato sul sito istituzionale in data 28/05/2013, che vedrà il personale dello scrivente Settore impegnato nella conseguente gestione di tutte le fasi susseguenti alla pubblicazione della graduatoria di merito. Tale procedura, ai sensi del Decreto dirigenziale dell'AGC 21 N. 33 DEL 30.12.2011, porterà nelle casse della Provincia di Caserta l'importo di € 1.316.000,00, che saranno assegnati ai comuni che realizzeranno i progetti selezionati. Vari sono i finanziamenti disponibili nel Settore dell'efficientamento energetico: - il Ministero dell'Ambiente ha assegnato all'ITCG "Bachelet" di Santa Maria a Vico un finanziamento di 750.000,00 euro: - E' disponibile circa 1 milione di euroa valere sui residui dei fondi assegnati dalla Regione a questo Ente sui residui delle annualità 2002/2007; - Patto dei Sindaci - bando PAES; - L. 368/03 AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE FINALIZZATE AD UNA CONCRETA RIDUZIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI. Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Attività Produttive CRESCITA E VALORIZZAZIONE DELLE PMI DELLA PROVINCIA DI CASERTA Attività Produttive OPPORTUNITA' GARANZIA CONCLUSIONE DELLE PROCEDURE PER IL RECUPERO DI CREDITI REGIONE CAMPANIA Politiche del Lavoro Conclusione del recupero delle somme anticipate dalla Provincia di Caserta Recupero dei crediti Regione per la realizzazione della misura 3.15 relativa al POR Campania 2000/2006 Campania. (obiettivo già assegnato al 31/12/2013). MASTERPLAN PROGETTO "MO.VA" Politiche del Lavoro Attività proprie del Masterplan provinciale servizi per l'impiego Progetto Accompagnamento, monitoraggio e MO.VA. finanziato con fondi PO FSE 2007/2013 Regione Campania Asse VII valutazione del Masterplan della Obiettivo 02. Provincia di Caserta. DI FINANZIAMENTO 64 DERIVANTI DAL FONDO Assegnazione delle risorse finanziate ai Comuni che realizzeranno i progetti selezionati Diversi in funzione di quanto previsto dalla programmazione dei progetti da realizzare. ATTIVITA' DI INFORMAZIONE E DI DIFFUSIONE SUL TERRITORIO SULLE OPPORTUNITà DI FINANZIAMENTO ALLE PMI SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 1 Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) SETTORE DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE MASTERPLAN PROGETTO "QUALIFICARSI" Politiche del Lavoro Attività dei Centri : accoglienza orientamento preselezione,contatti con le Qualificare il sistema delle competenze aziende,relazione con servizi del territorio attraverso la realizzazione delle fasi e delle professionalità delle risorse previste dal progetto scadenza Dicembre 2014. umane del sistema dei servizi. ATTUAZIONE AZIONI DI CONTROLLO SICUREZZA STRADALE Polizia Provinciale Effettuazione dei controlli sulla rete Controllo sulla rete viaria provinciale del rispetto delle norme del Codice della viaria secondo la programmazione Strada. definita. GESTIONE E RENDICONTAZIONE PROGETTI EUROPEI ACCESSO ALLE FONTI COMUNITARIE E ATTIVITA DI LOBBYING ISTITUZIONALE A LIVELLO NAZIONALE E EUROPEO Cura degli aspetti tecnico-amministrativi e finanziari del progetto providunecompletamento delle attività progettuali del programma life+nat providune e relativa rendicontazione finale che sarà presentata alla commissione europea Programmazione entro i termini definiti a seguito della richiesta di proroga dei termini in corso di e Programmi valutazione dalla commissione. Comunitari Conclusione definitiva (comprensiva di eventuali integrazioni richieste dalla commissione europea) del progetto sapucca Accesso ai bandi europei al fine di reperire finanziamenti europei previsti nella nuova programmazione 2014/2017.presentazione candidature in qualita di applicant ai bandi comunitari e partecipazione ai bandi in qualità di partner per progetti presentati da altri enti e organizzazioni , promozione della conoscenza della nuova programmazione 2014/2017 a favore degli attori locali interessati,supporto per l'accesso e utilizzo dei fondi strutturali a favore di Programmazione realtà sociali ed economiche locali. Promozione di attività di pubblicizzazione e e Programmi distribuzione di materiale informativo sulle opportunità offerte dall'UE a livello Comunitari locale. Promozione dei partenariati locali e internazionali per realizzazione degli obiettivi strategici di valenza per la cittadinanza .organizzazione di incontri con tutti i settori dell'ente per informare questi riguardo alle opportunità di finanziamento esterno e offrire supporto alla progettazione dalla presentazione alla rendicontazione per le attività progettuali approvate e finanziate dall commissione europea. 65 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari APPROVAZIONE E APPLICAZIONE REGOLAMENTO SANZIONI AMMINISTRATIVE INCREMENTO RISCOSSIONE CANONI IDRICI Applicazione regolamento per la concessione delle banchine fluviali Messa in sicurezza, bonifica e sorveglianza laghetto denominato “Cava abusiva tra i Comuni di Castel Volturno e Mondragone n. 13/II di cui al Piano di Recupero Ambientale del Commissario di Governo adottato con O.C. n. 68/2004 (BURC).Prosieguo obiettivo SISTEMA INFORMATIVO STRADALE Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) In linea con quanto previsto per l'obiettivo assegnato nel 2013, che prevedeva la predisposizione della bozza di regolamento relativo alle sanzioni Risorse Idriche, amministrative, nell'anno 2014 e' prevista la formale approvazione del nuovo Salvaguardia ed regolamento che disciplinera' la materia di che trattasi in modo uniforme per i Utilizzo del Suolo competenti settori dell'ente. in particolare il settore risorse idriche prevede, per Protezione Civile l'anno in corso di incrementare ulteriormente le entrate derivanti dalla riscossione dei canoni annui per l'utilizzo delle acque pubbliche, di una percentuale pari al 15% delle somme già incassate nel 2013. Nell'anno 2013 sono state presentate 10 richieste per ottenere il rilascio delle Risorse Idriche, concessioni temporanee per l'utilizzo dei beni appartenenti al Demanio idrico Salvaguardia ed fluviale. Ai sensi del Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni suddette, il Utilizzo del Suolo Settore ha proceduto a indire apposite Conferenze di servizio con gli Enti Protezione Civile interessati ed è in attesa di ottenere da parte della Regione Campania i singoli pareri VIA, necessari alla conclusione della procedura. A seguito di sopralluoghi effettuati dalla Polizia Provinciale è emerso che l'Area Risorse Idriche, di riferimento è interessata da un diffuzo e incontrollato abbandono di rifiuti, Salvaguardia ed possibile causa di inquinamento delle matrici ambientali. Il Settore ha Utilizzo del Suolo sollecitato i Comuni competenti alle necessarie operazioni di rimozione dei Protezione Civile rifiuti e ripristino dello stato dei luoghi. Successivamente si dovranno porre in essere le iniziative atte all'implementazione del piano di caratterizzazione. Viabilità Acquisire ed implemetare il S.I.S. con le informazione relative alle caratteristiche principali delle opere a protezione del corpo stradale (muri di sostegno, gabbionate, reti di protezione) insistenti sulla viabilità di competenza provinciale e, attraverso le informazioni inserite in vari software, recuperare crediti dovuti sia a seguito di occupazione del suolo stradale, che a seguito di sanzioni ammistrative comminate. 66 Approvazione Regolamento sanzioni amministrative - Incremento entrate derivanti dalla riscossione dei canoni idrici stipula dei contratti di concessione a seguito dei quali il prevede di incassare circa 65.000,00 euro Convenzione per caratterizzazione e bonifica laghetto denominato “Cava abusiva tra i Comuni di Castel Volturno e Mondragone n. 13/II di cui al Piano di Recupero Ambientale del Commissario di Governo adottato con O.C. n. 68/2004 (BURC 12/2004). Completamento censimento opere a protezione corpo stradale. Avvio recupero crediti per concessioni e sanzioni. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PROGRAMMA 2: MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ORGANIZZATIVA E INNOVAZIONE GESTIONALE Il presente programma comprende, in linea generale: • • le azioni finalizzate a realizzare incrementi di efficienza sia in termini di organizzazione e gestione delle risorse disponibili, sia in termini di revisione delle procedure per lo svolgimento delle attività di competenza; la azioni volte ad apportare elementi di innovazione nella gestione delle risorse e delle attività. In particolare, rientrano nel programma i seguenti obiettivi operativi: OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 CREA UN LOGO PER L'AGIS LABORATORI DI CITTADINANZA PARTECIPATA SUPPORTO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO ,AL CONSIGLIO,ALLE CONFERENZE CAPI GRUPPO CONSILIARI,ALLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI E SOSTEGNO A TAVOLI SPECIFICI SETTORE DI RIFERIMENTO AGIS AGP Dipartimento del Consiglio DESCRIZIONE OBIETTIVO Nell'ambito delle iniziative volte alla diffusione della pratica sportiva presso la comunità locale, soprattutto giovanile, si propone un progetto che conivolge gli studenti delle scuole di istruzione secondaria di 2° grado nella realizzazione di un logo per l'AGIS, originale, che rappresenti le potenzialità e opportunità offerte dagli impianti sportivi dell'agenzia. L'AGP ha aderito, in qualità di partner al progetto promosso dalla Provincia di Torino, in collaborazione con la Provincia di Alessandria, la Provincia di Pisa e una serie di altri Enti, con l'obiettivo di creare. presso le scuole, laboratori di progettazione per lo sviluppo di competenze in materia di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale e della relativa comunicazione. RISULTATI DA CONSEGUIRE Assegnazione del premio Realizzazione percorsi formativi per gli studenti delle scuole secondarie di 2° grado sul tema della valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale. Supporto alle attività del Consiglio Provinciale e Attività di supporto ai lavori del Consiglio Provinciale e delle sue delle sue articolazioni (Conferenza dei articolazioni(Conferenza dei Capigruppo,Commissioni permanenti)determinata Capigruppo, Commissioni permanenti ecc.), dalla necessità di assistenza dell'Ente nei rapporti con le forze sociali e le altre consolidamento dei tavoli settoriali ed il follow up istituzioni locali in specifici ambiti settoriali dei tavoli avviati in precedenza. 67 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Dipartimento del Consiglio Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. AGGIORNAMENTO DELL'AGENDA DEL SIG.PRESIDENTE (OBIETTIVO 2013) Gabinetto di Presidenza Assistenza al Sig Presidente relativa a tutte le attività istituzionali e di cerimoniale. (OBIETTIVO 2013). IMPLEMENTAZIONE AZIONI Gabinetto di DI MIGLIORAMENTO Presidenza RAPPORTI CON L'UTENZA PIANO DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DELL'ENTE Gabinetto di Presidenza PROGETTO "LOTTA AL DISAGIO GIOVANILE" Gabinetto di Presidenza Obiettivo riproposto dal anche per il 2014 - da inserire nell'ambito dei controlli di qualità. Implementazione di tutte le attività e servizi posti in essere dall'Ente Provincia destinati alla collettività. Offrire agli utenti apposito questionario di gradimento Obiettivo rientrante nell'ambito dei controlli di utile per modulare l'andamento dell'Amministrazione rispetto alle aspettative qualità. dell'utenza. Obiettivo già assegnato al 31/12/2013 riconfermato. Curare la comunicazione istituzionale attraverso l'informazione,giornali,siti web,radio e televisioni al fine di garantire una costante divulgazione delle attività istituzionali dell'Ente ai cittadini. Promozione dell'informazione su tutti gli aspetti decisionali,deliberativi che l'Ente adotta garantendo piena trasparenza delle informazioni.Offrire una migliore immagine dell'Ente alla comunità amministrata. (OBIETTIVO 2013). Intervento pilota da realizzare su n.tre Istituti Superiori tecnico/professionali sul territorio provinciale teso a contrastare e prevenire il disagio giovanile con particolare riferimento al mondo del lavoro. Fornire elementi di informazione relative alle opportunità lavorative anche attraverso la conoscenza di realtà con enti pubblici e privati . 68 Garantire la corretta e tempestiva comunicazione istituzionale. Fornire elementi di informazione ed indicazioni operative per l'inserimento nel mondo del lavoro. Approfondire la conoscenza del territorio. Ridurre le criticità nel rapporto giovani-lavoro. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Offrire all'utenza un polo d'interesse culturale che offra alla collettività un servizio d'interesse generale e specifico attraverso una serie di azioni propulsive finalizzate a spunti di riflessione circa il patrimonio storico del territorio.Realizzazione una rete di partenariato con Enti e strutture territoriali sia pubbliche che private per sostenere e incoraggiare la diffusione del vaolre culturale a livello nazionale e internazionale CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Gabinetto di Presidenza MIGLIORAMENTO E IMPLEMENTAZIONE RAPPORTI CON L'UTENZA Museo Campano DEMATERIALIZZAZIONE PROCEDURE ESAMI ESERCIZIO VENATORIO Agricoltura, Prosecuzionme dell'attività di utilizzo procedura web rispetto alla tradizionale Adeguamento al codice della PA digitale; Caccia e Pesca procedura cartacea, progressiva e totale eliminazione delle istanze cartacee. diminuzione dei tempi e dei costi. e Foreste Definitiva realizzazione delle procedure informatizzate PREVENZIONE INCENDI Agricoltura, Integrare con modalità sinergiche la rete dei Attività di monitoraggio e intervento per la prevenzione dei danni da incendi Caccia e Pesca soggetti di tutti gli Enti impegnati nel territorio per boschivi e Foreste la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi. PREVENZIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO MIGLIORAMENTO DELLA INTERAZIONE CON I CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA CONVENZIONATI Attuazione del piano di forestazione nelle zone non rientranti nelle competenze Agricoltura, territoriali delle Comunità Montane.Il piano è attuato attraverso attività di Preservare e rinnovare il patrimonio boschivo, Caccia e Pesca manutenzione finalizzata alla riforestazione al fine di preservare e rinnovare il contrastare l'erosione dei suoli ed il rischio frane. e Foreste patrimonio boschivo contrastando il deperimento dello stesso tutelandolo dall'erosione ed dal rischio di frane. Perfezionamento del sistema informatico implementazione dello stesso Agricoltura, finalizzato all'aumento di efficienza organizzativa con conseguente riduzione Caccia e Pesca dei tempi di attesa degli utenti.Celerità nell'evasione delle istanze attraverso e Foreste l'utilizzo del sistema informatico. 69 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 RAZIONALIZZAZIONE DELLE PROCEDURE PER LA RISCOSSIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE VALORIZZAZIONE DI UN BRAND PROVINCIALE PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI OBIETTIVO TRASPARENZA SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Agricoltura, Standardizzazione relativa al procedimento delle sanzioni amministrative con Caccia e Pesca particolare riferimento alla fase di riscossione e Foreste Adozione di procedure standardizzate relative al procedimento delle sanzioni amministrative in particolar modo per quanto attiene alla fase di riscossione. Agricoltura, Deposito e registrazione del logo e predisposizione degli atti per l'affidamento Caccia e Pesca dei diritti di uso del brand. Predisposizione atti per l'affidamento e l'utilizzo del e Foreste brand per attività da svolgersi in locali di proprietà dell'Ente. Il marchio che accompagnerà i prodotti del territorio, unitamente alla tracciabilità, attesterà inequivocabilmente ed imparzialmente la sanità e la genuinità dei prodotti del territorio, aprendo la strada alla fiducia dei consumatori nazionali ed esteri. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno Agricoltura, essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Caccia e Pesca corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile e Foreste del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. ATTUAZIONE OBBLIGHI D.LGS.N. 33/2014 (PIANO TRIENNALE DELLA TRASPARENZA DELIBERA DI G.P. 9/14), QUALI: 1.INFORMAZIONI AMBIENTALI (ART. 40) 2. ULTERIORI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DALLA Ambiente, NORMATIVA. Ecologia, Ciascun Settore per quanto di propria competenza, è responsabile della Gestione Rifiuti redazione e del corretto e tempestivo inserimento dei contenuti destinati alla pubblicazione nelle apposite sezioni del portale secondo le responsabilità definite nell’apposito allegato e le procedure organizzative appositamente delineate e/o validate dalla Segreteria Generale. 70 Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. Pubblicazione sul sito dei dati richiesti secondo le scadenze previste dalla normativa di riferimento SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO In ottemperanza al disposto art. n. 14 della L. n. 142/90 (che espressamente demanda alla Provincia le funzioni amministrative concernenti la programmazione e l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale ed il controllo periodico sulle attività di gestione degli stessi e agli interventi di bonifica con i conseguenti monitoraggi), risulta essere per I'anno in corso quello del censimento dei siti inquinati presenti sull'intero territorio provinciale e quello della bonifica. Ad oggi tali siti sono un migliaio e gli stessi risultano interessati dalla presenza di sversamento illecito di rifiuti. Relativamente all’attività di Bonifica dei siti inquinati questo Settore sta provvedendo al rilascio di certificazioni di avvenuta bonifica ai sensi dell’art 248 del D. Lgs. 152/2006 e s. m. ed i., a tal proposito al fine di coordinare i vari livelli normativi che si intersecano nella disciplina del procedimento volto alla certificazione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati si è attivato per la redazione di un regolamento che disciplinino le procedure per il rilascio della stessa. Inoltre, il Settore cura la partecipazione alle Conferenze di Servizio, indette dalle varie istituzioni, in qualità di soggetto competente in materia ambientale ai sensi dell'art. 12 delta Legge Regionale n. 4 del 2007 e ss.mm.ii.. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. RISULTATI DA CONSEGUIRE Formale approvazione di apposito regolamento disciplinante le procedure per il rilascio della certificazione di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati CENSIMENTO SITI INQUINATI Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Ambiente, Ecologia, Gestione Rifiuti MAPPATURA IMPIANTI AUTORIZZATI F.E.R. Attività Produttive Realizzare una banca dati in grado di monitorare lo sviluppo degli impianti di biomassa sul territorio provinciale. Creare una mappa di tutti gli impianti di produzione di energia alternativa (fotovoltaici, eolici, biomassa e/o biogas) presenti sul territorio provinciale. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SOCIETA' PARTECIPATE E ASSOCIAZIONI Attività Produttive Attuazione procedure programmazione e controllo società partecipate (ai sensi del Regolamento sui controlli interni approvato con del. Consiliare n. 6 del 11/02/2013). Attuazione sistema informativo societa' partecipate ed adempimento degli obblighi normativi e di trasparenza. 71 Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Attività Produttive MANUTENZIONE ISTITUTI SCOLASTICI Edilizia Messa in sicurezza degli istituti scolastici con particolare riferimento all'Area di Piedimonte Matese interessata dagli eventi sismici del 2013 e del 2014. Realizzazione interventi di messa in sicurezza. OTTENIMENTO CERTIFICATI PREVENZIONE INCENDI ISTITUTI SCOLASTICI Edilizia Redazione dei progetti antincendio da consegnare ai VV.FF. per l'ottenimento dei CPI preventivi per gli istituti scolastici che risyultano privi del certificato. Completamento attività e ottenimento CPIO per tutti gli isituti scolastici della Provincia. Edilizia Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI 72 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 REDAZIONE DIFFUSA SETTORE DI RIFERIMENTO Innovazione e Sistemi Informatici Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Con deliberazione di G.P. n.9/2014 è stato approvato il PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ ANNI 2014-2015-2016 (Rev.01 – gennaio 2014) prodotto a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33. Il predetto dispositivo, oltre a riordinare l’intera materia, si spinge a dettagliare la forma stessa del contenitore web da rendere disponibile al pubblico, in modo tale da standardizzarne sezioni e contenuti minimi. Esso, inoltre, inscrive chiaramente la materia della trasparenza nell’ambito più ampio ed articolato dell’anticorruzione, di cui il programma triennale entra a far parte. Per tale ragione si è reso necessario, con Deliberazione di G.P. n. 54 del 12/07/2013, una revisione temporale ed anche parzialmente metodologica del piano a suo tempo presentato ed approvato con Deliberazione di G.P. n.107 del 13/09/2012. Alla luce degli obblighi di pubblicazione ad oggi terminati e di quelli in itinere, è necessario procedere alla revisione annuale del documento per adeguarlo al triennio 2014/2016. Tale revisione propone la riformulazione di alcune parti del piano e la riscrittura complessiva dell’allegato B “Obblighi di trasparenza”.Il Segretario Generale è individuato quale “Responsabile della Trasparenza” con il compito di controllare il procedimento di elaborazione e di aggiornamento del Programma Triennale (Deliberazione Civit n 2/2012). A tal Realizzare pienamente le procedure per la fine, il Segretario Generale promuove e cura il coinvolgimento dei settori redazione diffusa dell’Ente, avvalendosi dei Dirigenti. L’O.I.V. verifica l’assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza ed integrità (Deliberazione Civit n 2/2012), esercitando altresì attività di impulso. Ai Dirigenti dell’Ente compete la responsabilità dell’individuazione dei contenuti del Programma e l’attuazione delle relative previsioni (Deliberazione Civit n 2/2012). Ai fini della applicazione dei principi di trasparenza ed integrità, la Provincia ha da tempo realizzato un portale internet istituzionale del quale si intendono sfruttare tutte le potenzialità. Sono già attive azioni tese a superare le attuali limitazioni strutturali dello strumento, con la previsione della piena implementazione delle tecnologie Web 2.0 con requisiti di accessibilità del World Wide Web Consortium (W3C). In particolare, il Settore Innovazione e Sistemi Informatici garantisce la tenuta, la manutenzione e l’aggiornamento dell’infrastruttura hardware e software, ivi compresa la piattaforma del Portale istituzionale, assicurandone la funzionalità e garantendo la strutturazione dei diversi servizi così come definiti in questo piano e nelle procedure organizzative di volta in volta definite e validate dalla Segreteria Generale, e la profilazione delle utenze ai diversi settori e responsabili secondo le necessità evidenziate dai medesimi e proposte all’apposita struttura di coordinamento, una volta creata. 73 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 IDEA.NET SETTORE DI RIFERIMENTO Innovazione e Sistemi Informatici Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Il progetto IDEA.NET che la Provincia di Caserta sta realizzando è organizzato in maniera modulare ed agisce in diverse aree, producendo effetti di cui si sta avvantaggiando tutta l’Amministrazione provinciale. Le linee di intervento principali del progetto sono le seguenti: A) Completare la dotazione dei sistemi applicativi settoriali; B)Utilizzare i totem e gli Internet points come sportelli automatizzati: la provincia dispone di un certo numero (52) di totem multimediali e di internet points (60) che intende utilizzare quale ulteriore canale di erogazione dei servizi del portale provinciale; a questo scopo, tali totem saranno dotati di scanner per consentirne l’uso come sportelli per la presentazione di istanze. L’identificazione dei cittadini avverrà con un carta plastica (tesserino codice fiscale, tessera sanitaria, CIE, CNS). C) Automazione dei principali processi interni: si intende realizzare la completa automazione di alcuni processi settoriali che saranno selezionati secondo il criterio del maggior impatto in termini di “eliminazione di carta” e di “possibilità di pubblicazione online”. Sono attualmente ipotizzati i seguenti: - Rilascio e rinnovo licenze di caccia e di pesca (agricoltura); - Contributi su gasolio (agricoltura); Completamento delle attività inerenti il progetto - Autorizzazione, recupero e trattamento rifiuti in procedura semplificata IDEA.NET (ecologia); - Gestione e supporto per verifiche ed ispezioni (ecologia); - Verifica caldaie (ecologia); - Vincolo idrogeologico (risorse idriche) - Autorizzazione trasporto cose (trasporti) - Iscrizioni/prenotazioni esami (trasporti) - Gestione autoscuole: verifiche e ispezioni (trasporti) D) Digitalizzazione a recupero del pregresso: al fine di supportare al meglio i nuovi processi dematerializzati, saranno realizzate procedure semplificate per la scannerizzazione delle pratiche pregresse di maggiore utilizzo; la quantità e la qualità dell’implementazione di questo servizio saranno progettate e concordate con i dirigenti responsabili di settore secondo criteri di efficienza, efficacia e valutazione del rapporto costobeneficio. E) Pubblicazione dei servizi per cittadini e imprese al fine del e-Government: per tutti i processi automatizzati e dematerializzati sarà realizzata la possibilità, a cittadini ed imprese, di attivare le pratiche e riceverne i risultati via internet mediante l’uso di firma digitale e posta elettronica certificata. 74 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 COSSMIC MANUTENZIONE E ASSISTENZA PER IL PARCO MACCHINE DEL C.E.D. SETTORE DI RIFERIMENTO Innovazione e Sistemi Informatici Innovazione e Sistemi Informatici Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE La Provincia di Caserta, in partneriato con Stiftelsen Sintef, ente capofila, International Solar Energy Research Center Konstanz e.V., Stadt Konstanz, Seconda Università Degli Studi di Napoli Facoltà di Ingegneria, Norges Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet, Sunny Solartechnik GmbH e Boukje.com Consulting BV, ha presentato nel 2012 nell’ambito del Settimo Programma Quadro la richiesta di finanziamento alla Commissione Europea per sviluppare il progetto COSSMIC di ricerca nel campo dell’energie sostenibili e della green economy. CoSSMic mira a sviluppare sistemi di gestione e di controllo, attraverso microreti integrate, della produzione dell’energia rinnovabile, con capacità di memorizzazione del consumo e con una soluzione ICT che consenta la riduzione della variazione di produzione decentrata di energia rinnovabile immessa in rete. La Provincia di Caserta e la città di Costanza saranno partner attuatori e sperimentatori dei predetti sistemi innovativi.Il progetto CoSSMic ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative ICT allo scopo di facilitare la Rispetto del crono programma generale del condivisione di questa energia rinnovabile in un vicinato, e mostrerà la fattibilità progetto nella realizzazione delle diverse attività in di questo concetto in due aree differenti: Costanza in Germania e nella carico alla Provincia provincia di Caserta in Italia. In queste zone di prova, che sono piuttosto differenti in termini di popolazione, quantità di luce solare e attrezzatura disponibile, CoSSMic cercherà un modo per motivare le persone a partecipare all’acquisizione e condivisione di energia rinnovabile nel vicinato, e proverà dei metodi per guadagnare denaro con questi schemi. La Seconda Università degli Studi di Napoli svilupperà una piattaforma basata su tecnologie informatiche intelligenti che sfruttano agenti software. In particolare, lo scopo di questi agenti sarà quello di agire per conto degli utenti allo scopo di ottimizzare l’uso dell’energia, evitando quindi sprechi ed aumentando l’autoconsumo. L’Università di Oslo definirà dei modelli di comportamento delle micro-reti intelligenti, governate da agenti software, che cercheranno di ottimizzare la soddisfazione dei propri utenti, partecipando a un mercato secondo meccanismi che consentiranno di migliorare le prestazioni globali della rete elettrica. Il parco macchine del C.E.D. (Centro Elaborazione Dati) della Provincia di Caserta risulta ormai obsoleto e richiede, pertanto, continue azioni di Garantire per 365 giorni la continuità e l’efficienza manutenzione, ordinaria e straordinaria, e di assistenza tecnica. dei servizi e del sistema operativo e informatico Occorre destinare almeno € 50.000,00 per l’acquisto di interventi di provinciale. manutenzione ed assistenza al parco macchine del CED. 75 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI SETTORE DI RIFERIMENTO Innovazione e Sistemi Informatici Legale Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. 76 RISULTATI DA CONSEGUIRE Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO GESTIONE E MONITORAGGIO DEL CONTENZIOSO TRATTATO DALL’AVVOCATURA Legale RILASCIO PARERI AI SETTORI DELL’ENTE Legale Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO L’attività, di notevole complessità per l’impegno che richiede, vedrà impiegate tutte le unità lavorative dell’avvocatura provinciale ed una unità lavorativa del settore viabilità; saranno utilizzate le competenze legali, le competenze amministrative, unitamente alle capacità informatiche, dei dipendenti, al fine di creare una banca dati con anno di riferimento 2013, che sarà implementata per i successivi anni, al fine della comparazione dei risultati con i dati 2013. La banca dati rappresenta una innovazione gestionale nel settore legale, che sarà utilizzata sia dal settore, per una migliore analisi delle pratiche, sia dai vertici dell’amministrazione, come supporto alle politiche di miglioramento dell’efficienza nei settori che risulteranno più coinvolti nel contenzioso e nei settori con gli stessi interagenti. L’attività di monitoraggio del contenzioso sarà così articolata: -creazione di una banca dati, che fornirà una suddivisione del contenzioso per oggetto, suddividendolo per diverse tipologie, al fine di fornire non solo il settore di riferimento, ma anche il genere di contenzioso che maggiormente determina; - dematerializzazione ed informatizzazione di tutti gli atti fascicolati anno 2013; -incontri periodici con il dirigente del settore viabilità, ai fini dell’individuazione delle opportunità strategiche di coordinamento per il possibile miglioramento dell’andamento del contenzioso nella materia della viabilità. Nell’ottica del miglioramento dell’efficienza organizzativa l’avvocatura nonostante le esigue risorse umane professionali ed amministrative disponibili, gestirà in toto il contenzioso sia in riferimento alle attività defensionali ex ante (predisposizione di scritti difensivi, partecipazione ad udienze ecc...), notifiche, attività di supporto all’attività legale in itinere per procedimenti in corso, rapporto con uffici pubblici, ecc... (Obiettivo già assegnato al 31/12/2013 riconfermato). Attività di consulenza tecnico legale, di inquadramento, non vincolante, verbale e/o in forma epistolare, resa dall’avvocatura provinciale, a favore degli altri settori dell’ente-salvo il potere decisionale del singolo dirigente amministrativo competente per materia-favorendo in tale attività la tendenziale specializzazione per materia dei professionisti legali interni(Obiettivo già assegnato al 31/12/2013 riconfermato). 77 RISULTATI DA CONSEGUIRE analisi di n. 240 atti legali fascicolati anno 2013; analisi di n. 2111 atti protocollati anno 2013. CONSULENZA LEGALE AGLI ALTRI SETTORI DELL’ENTE SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 OBIETTIVO TRASPARENZA CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Attuazione obblighi d.lgs .n. 33/2014 (piano triennale della trasparenza delibera di g.p. 9/14), quali: 1. Dati relativi ai dirigenti (art. 10, c.8, lett. D - art. 10, c.1,2,5 - art. 41, c.2,3); 2. Dati riferiti ai titolari di p.o.(art. 10, c.8, lett. D); 3. Personale non a tempo indeterminato (art. 17 c. 1,2); 4. Incarichi conferiti ed autorizzati ai dipendenti (art 18); 5. Benessere organizzativo (art. 20 c.3); 6. Codice disciplinare r/o di comportamento ( già pubblicato il codice di Pubblicazione sul sito dei dati richiesti secondo le Organizzazione comportamento interno); scadenze previste dalla normativa di riferimento e Personale 7: ulteriori obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa. Ciascun settore per quanto di propria competenza, è responsabile della redazione e del corretto e tempestivo inserimento dei contenuti destinati alla pubblicazione nelle apposite sezioni del portale secondo le responsabilità definite nell’apposito allegato e le procedure organizzative appositamente delineate e/o validate dalla Segreteria Generale. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. Organizzazione corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. e Personale del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. ATTIVITA' DI FORMAZIONE Organizzazione FORMAZIONE DEL PERSONALE DI CATEGORIA C DEL PERSONALE DI CAT. C e Personale ESPLETAMENTO DEL CORSO DI FORMAZIONE MESSA A REGIME NUOVO SISTEMA RILEVAZIONE PRESENZE RIDUZIONE DELL'ASSENTEISMO APPLICAZIONE NUOVA DISCIPLINA ORARIO DI LAVORO E PROCEDURE Organizzazione ATTUATIVE e Personale 78 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Ottenimento attestazioni prestazioni energetiche per immobili proprietà Realizzazione delle attività e iniziative tese alla migliore utilizzazione del patrimonio provinciale e alla valorizzazione dello stesso. Attuazione adempimenti di cui al D.L. 16/2012 per accatastamento immobili. VALORIZZAZIONE BENI IMMOBILI - ATTESTAZIONE PRESTAZIONE ENERGETICA PER IMMOBILI DI PROPRIETA' Patrimonio e Provveditorato Ai fini della valorizzazione degli immobili di proprietà e per rispettare gli obblighi di cui alla legge 90/2013 si provvederà all'avvio delle procedure per ottenere l'attestazione energetica per gli immobili di proprietà. Inoltre, è necessario pianificare dettagliatamente le iniziative tese alla migliore utilizzazione del patrimonio provinciale, tra le quali: • locazione ultranovennale degl immobili siti a Piazza Margherita e dei locali adiacenti allo Stadio del nuoto; • attuazione delle previsioni di cui alla DCP n. 15/2014 relativamente alla possibilità di attribuzione in diritto reale limitato del Palazzo dei Congressi di Roccamonfina alla fondazione G. Buco. ACCATASTAMENTO IMMOBILI DI PROPRIETA' Patrimonio e Provveditorato Completamento delle procedure per l'accatastamento degli immobili di proprietà in attuazione delle previsioni legislative di cui al D.L. 16/2012. Patrimonio e Provveditorato Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. AGGIORNAMENTO DEL MANUALE DEI PROCESSI Politiche del Lavoro Delineazione di una mappa di processi standardizzati e codificati e omogenei utili per l'erogazione dei servizi offerti dai Centri per l'impiego della Provincia di Caserta.Identificazione di elementi definiti quali imput,attività,scambio dei flussi informativi e output per i singoli processi. obiettivo già assegnato 31/12/2013 Delineazione di una mappa di processi standardizzati e codificati e omogenei utili per l'erogazione dei servizi offerti dai Centri per l'impiego della Provincia di Caserta. Identificazione di elementi definiti quali input, attività,scambio dei flussi info MASTERPLAN PROGETTO "SPOSI" Politiche del Lavoro Sviluppo e potenziamento del servizio alle imprese : progettazione sviluppo sperimentazione servizi e modelli innovativi, sevizi di consulenza alle imprese,soddisfacimento delle domande aziendali,sviluppare interventi di marketing alle imprese,potenziamento della capacità di intermediazione dei Cpi rispetto alla domanda, riduzione tempo Sviluppo e potenziamento del servizio alle imprese: progettazione sviluppo sperimentazione servizi e modelli innovativi, sevizi di consulenza alle imprese,soddisfacimento CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI 79 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO medio di copertura della vacancy durata gennaio 2013/dicembre 2014 MASTERPLAN PROGETTO "TARGET" Politiche del Lavoro MASTERPLAN PROGETTO "SVI.RETI" Politiche del Lavoro PIANO DI COMUNICAZIONE E ATTUAZIONE Politiche del FINALITA'ISTITUZIONALI Lavoro DEI CPI RIDISTRIBUZIONE PERSONALE AFFERENTE AL SETTORE Politiche del Lavoro AGGIORNAMENTO DEL REPORT STATISTICO DEL MERCATO DEL LAVORO Politiche del Lavoro Progettazione ,sviluppo,sperimentazione di servizi e modelli innovativi di intervento dei servizi per l'impiego relativamente ad attività di informazione orientamento,formazione per lavoratori le cui aziende siano state colpite da crisi aziendali, migliorare la qualità delle competenze per aiutare ad una ricollocazione nel lavoro. Implementare i servizi erogati attraverso il S.I.L. e del portale del lavoro provinciale , rimodellare strumenti e metodologie innovative sia per orientare il cittadino nella riallocazione sia aiutarlo nello sviluppo della carriera professionale, raccordare il sistema della formazione e quello del lavoro, realizzazione e sviluppo dei Centri di Eccellenza per la fomazione basata su livellio qualitativi mirati durata gennaio 2013/dicembre2014 Implementazione di attività proprie dei CPI finalizzate alla comunicazione relativa alle attività svolte in ambito del mercato del lavoro. Attivazione di corsi di orientamento al lavoro secondo il trend domanda-offerta in ambito nazionale ed internazionale. Promozione dei servizi erogati dai C.P.I presso gli istituti scolastici del territorio provinciale e presso tutte le strutture pubbliche e private (centri recupero,centri sociali di assistenza,comunità di accoglienza persone con gravi difficoltà ecc) per l'orientamento e il reinserimento lavorativo. Divulgazione delle opportunità di stage,tirocini, esperienze di lavoro a tempo determinato e non in ambito sia nazionale che internazionale anche in linea con nuova programmazione U.E. Aggiornamento e diffusione sul sito istituzionale della Carta dei Servizi del Cittadino e della Carta dei Servizi delle Aziende. Creazione di una rete nazionale tra i CPI al livello nazionale per la condivisione,integrazione,miglioramento delle modalità operative in ambito dell'incontro domanda-offerta. Predisposizione e attuazione di un piano di equa distribuzione del personale ripartendo le risorse umane secondo il flusso di utenza. Incremento del personale dei CPI sguarniti Caserta e Maddaloni (secondo il master plan regionale) decrementando i CPI in surplus di Piedimonte Matese e Aversa (in considerazione anche della problematica afferente l'agibilità dei locali). Obiettivo già assegnato al 31/12/2013 Aggiornamento del bollettino statistico del mercato del lavoro finalizzato ad una ricognizione, allo studio e analisi dell'incontro domanda e offerta di lavoro locale secondo un 'indagine comparativa con il mercato internazionale. Studio sul trend dei comparti lavorativi maggiormente trainanti in ambito nazionale e internazionale. Obiettivo già assegnato a 31/12/2013. 80 RISULTATI DA CONSEGUIRE delle domande aziendali,sviluppare interventi di marketing alle imprese,potenziamen Azioni di contatto con il territorio per l'attivazione di una rete di relazione con soggetti diversi: istituzioni organismi di rappresentanza del tessuto economico produttivo. Servizi di integrazione sistemi formazione/lavoro : Sviluppo di reti di eccellenza tra CPI e Agenzie formative. Promozione delle attività svolte nei Centri per l’Impiego. Migliorare l’efficienza di alcuni centri per l’impiego che hanno una manifestata carenza di personale. Conoscenza del Mercato del lavoro della Provincia di Caserta. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE MASTERPLAN PROGETTO "P.E.S.C.O" Politiche del Lavoro Ultimazione delle fasi finali del progetto P.E.S.C.O.con durata GENNAIO 2013/DICEMBRE 2013 obiettivo già assegnato al 31/12/2013 Promuovere e sostenere la rete di cooperazione tra sistema pubblico e privato per i servizi per il lavoro. MASTERPLAN PROGETTO "SPERIMENTALE" Politiche del Lavoro Sperimentare e mettere a regime servizi e interventi tesi all'occupabilità attraverso livelli essenziali di prestazione durata gennaio 2013/dicembre 2013 Sperimentazione e messa a regime di servizi e interventi per l’occupabilità attraverso l’erogazione di livelli essenziali di prestazione. Politiche del Lavoro I servizi pubblici per l’impiego comprendono una serie di attività, messe in campo da vari attori pubblici o privati, finanziate da risorse pubbliche, con lo scopo di orientare, formare, accompagnare o collocare i soggetti alla ricerca di un nuovo lavoro. - aggiornamento, estrapolazione ed elaborazione dati a supporto degli organi decisionali interni (tabelle di riferimento sui target potenziali, sistemi di rilevazione dati, azione di raccordo con altri gestori di banche dati esterne); - realizzazione rep Politiche del Lavoro Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. AZIONE DI SISTEMA WELFARE TO WORK PER LE POLITICHE DI IMPIEGO E REIMPIEGO MEDIANTE COSTITUZIONE E IMPLEMENTAZIONE DI SPORTELLI/SERVIZI DEDICATI AL TARGET GIOVANI CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Politiche e Beni Culturali, CREAZIONE MUSEO DELLO Spettacolo SPORT Turismo e Sport Attivazione di un Museo Provinciale dello Sport che raccolga cimeli ricordi e Inaugurazione Museo dello Sport. testimonianze di oltre 60 anni di attività coincidenti con la ricostituzione della Selezione conferimento n. 4 coontratti prestazioni nostra Provincia. occasionali servizio catalogazione elettronica. 81 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 MANIFESTAZIONI TURISTICHE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO ISTITUZIONE WEB PAGE DEDICATA A TURISMO E SPORT GRANDI EVENTI SETTEMBRE AL BORGO 44° EDIZIONE FONDAZIONE "CASA HIRTA" REALIZZAZIONE MOSTRACONCORSO "GRAN GALA'DEL PRESEPIO 20132014" ISTITUZIONE BIBLIOTECA PROVINCIALE MUSEO DINAMICO DELLA TECNOLOGIA ADRIANO OLIVETTI CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI CULTURALI ISCRITTE ALL'ALBO PROVINCIALE EX ART9 LEGGE REGIONALE N. SETTORE DI RIFERIMENTO Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Promozione dell'immagine turistica della Provincia di Caserta tramite la partecipazione e/o l'organizzazione di manifestazioni e borse di promozione Partecipazione a fiere e Borse nazionali e turistica di rilievo nazionale ed internazionale, acquisizione di stand, allestimenti internazionali. e realizzazione di eventi collegati,realizzazione di materiale promozionale. Promozione dell'immagine turistica della Provincia di Caserta attraverso:istituzione sul portale dell'Ente di una pagina WEB dedicata al turismo e allo sport, attivazione tecnologie per informazione,attuazione del DPCM del 22/07/2011(obbligatorietà della presentazione delle istanze da parte delle imprese ricettive alla P.A.) e pubblicazione sul portale. organizzazione e istituzione pagina web dedicata a turismo e sport che raccolga eventi del territorio. Attivazione link per la registazione delle imprese ricettive. Promozione dell'immagine turistica della Provincia di Caserta attraverso organizzazione e ideazione eventi legati alla l'ideazione organizzazione e gestione di eventi che negli anni hanno manifestazione SETTEMBRE AL BORGO caratterizzato il marchio Provincia. Individuazione direttore artistico evento. La Fondazione culturale della Provincia di Caserta Casa Hirta è stata costituita con lo scopo di tutelare valorizzare e promuovere il patrimonio artistico,archeologico,paesaggistico,storico e culturale del territorio della Provincia di Caserta nonchè di sostenere, promuovere e coordinare iniziative culturali ed artistiche ed anche spettacoli di rilievo nazionale. La provincia di caserta per valorizzare e diffondere la conoscenza delle Politiche e Beni tradizioni natalizie, bandisce una mostra/concorso,"Gran galà del presepio Culturali, relativa all'allestimento di vari presepi all'interno del palazzo della Provincia.I Spettacolo presepi dovranno essere esposti dall'8 Dicembre 2014 fino al 06 Gennaio Turismo e 2015.Tutti i partecipanti saranno selezionati da parte dei visitatori, che Sport voteranno su scheda apposita i migliori tre presepi. Politiche e Beni Avvio delle attività e inaugurazione presso la sede dell'ente provincia di caserta Culturali, Villa Vitrone della biblioteca provinciale attraverso la quale si potrà gestire, Spettacolo valorizzare, accrescere ed aggiornare il patrimonio bibliografico e documentale Turismo e dell’Ente, nonché, promuovere e coordinare gli intereventi relativi al patrimonio Sport storico librario presente nel territorio provinciale. Politiche e Beni Culturali, Organizzare il museo dinamico della tecnologia Adriano Olivetti nasce Spettacolo dall'esigenza di creare un luogo di incontro della cultura per stimolare i giovani Turismo e e nuove prospettive di sviluppo economico sociale Sport Realizzazione attività programmate. Realizzazione mostra-concorso. Istituzione Bibiloteca e reperimento risorse finanziarie esterne. Organizzazione museo. Politiche e Beni Culturali, Concessione di contributi rivolta ad attività culturali svolte nel territorio della Erogazione contributi alle associazioni del Spettacolo Provincia di Caserta. territorio iscritte all’albo. Turismo e Sport 82 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE 7/2003 L.R. N.7/2003 AGGIORNAMENTO ALBO PROVINCIALE DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport AGENZIA EDITORIALE Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Politiche e Beni Culturali, Spettacolo Turismo e Sport Le associazioni culturali operano nell’ambito del territorio provinciale Casertano e svolgono prevalentemente attività culturali, volte a recuperare e valorizzare la storia e le tradizioni della provincia di Caserta, nonché ogni altra attività volta alla produzione ed alla divulgazione della cultura, anche attraverso supporti editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo. L’iscrizione all’Albo è condizione indispensabile per accedere ai contributi di cui all’art. 4, comma 2, della legge Regione Campania n. 7/2003. Avvio attività e inaugurazione dell'agenzia editoriale che si propone quale luogo e struttura per la gestione di un polo editoriale provinciale, che garantisce a tutti il diritto di accesso alla cultura ed all'informazione editoriale della provincia stessa. Ha il compito di realizzare gli obiettivi di programmazione, sviluppo e promozione editoriale in senso lato e di attuare programmi pluriennalidefiniti dall Giunta Provinciale. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. 83 Predisposizione albo ed invio dati alla Regione Campania. N.B. Questo obiettivo verrà inserito nell'ambito del "controllo di qualità". Predisposizione atti propedeutici all’avvio dell’attività dell’agenzia. Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Coerentemente con quanto definito nel corso dell'anno 2013 è necessario procedere ad una razionalizzazione delle risorse afferenti il Corpo di Polizia Provinciale per garantire l'incremento delle azioni di controllo sul territorio. In particolare, dovranno essere programmate dettagliatamente le diverse tipologie di controllo con riferimento anche ai territori interessati cercando di garantire la massima efficacia delle azioni. CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Politiche Sociali POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO IN CAMPO AMBIENTALE E FAUNISTICO Polizia Provinciale RAZIONALIZZAZIONE RISORSE UMANE Polizia Provinciale AZIONI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE RIGUARDANTI L'UNIONE EUROPEA Realizzazione del piano d'azione che si articola in: azione di Programmazion formazione,informazione,comunicazione,realizzazione campagne di e e Programmi sensibilizzazione e pubblicita,promozione eventi e manifestazioni pubbliche Comunitari rivolte al territorio.assistenza e informazioni ai cittadini. Espletamento del corso di aggiornamento in House (obiettivo 2013). 84 RISULTATI DA CONSEGUIRE Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. Monitoraggio delle attività e rispetto dei target definti in fase di programmazione. Svolgimento corso di formazione per il personale del Corpo di Polizia Provinciale. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI SPORTELLO SPERIMENTALE DI MEDIAZIONE DEI CONFLITTI VALUTAZIONE, MONITORAGGIO E CONTROLLO AMMINISTRATIVOCONTABILE PERCORSI OFSI SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Programmazion Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile e e Programmi Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di Comunitari conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Pubblica Istruzione — la Provincia di Caserta ha indetto un concorso per l’attribuzione di n. 3 “Borse Università — di Studio”, finalizzate alla realizzazione di uno Stage formativo e pratico di Alta Attivazione sportello e inserimento contenuti nel Ricerca Specializzazione Professionale in Mediazione dei Conflitti attraverso l’avvio di portale istituzionale dell'Ente. Scientifica — uno “Sp Formazione Professionale I percorsi OFIS sono iniziati dall’A.S. 2003/04 e si sono conclusi con l’A.S. 2008/09. In tale arco temporale sono stati valutati in esecuzione di specifici Avvisi Regionali e ammessi a finanziamento dalla GRC i progetti presentati Pubblica dalle istituzioni scolastiche per 12 annualità autorizzate con avvisi regionali, Istruzione — dalla durata triennale. Sono stati valutati circa 300 progetti, ma attivati e Università — monitorati n. 286. Completamento procedure di rendicontazione Ricerca Sulla scorta dei provvedimenti emanati dalla Regione Campania si dovrà annualità 2005/2006 e 2006/2007. Scientifica — provvedere alla rendicontazione delle attività effettuate con riferimento ai Formazione singoli percorsi formativi attivati con i diversi avvisi regionali. Solo a seguito del Professionale completamento delle procedure suddette si potrà provvedere alla trasmissione della richiesta di liquidazione dei saldi da parte dei competenti uffici Regionali. 85 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Pubblica Istruzione — Università — Ricerca Scientifica — Formazione Professionale ATTIVAZIONE SISTEMA ORDINATIVI INFORMATICI Ragioneria e Bilancio, Entrate e Tributi, Mutui Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Il comma 1 dell’art. 213 del TUEL prevede che “il servizio di tesoreria può essere gestito con modalità e criteri informatici e con l’uso di ordinativi di pagamento e riscossione informatici” qualora l’organizzazione dell’Ente e del tesoriere lo consentano. In ossequio a tali indicazioni, la vigente convenzione relativa al servizio di tesoreria per il periodo 2010-2014 ha formalizzato l’impegno di entrambe le parti ad attivare un efficace ed efficiente sistema basato sulla circolazione di documenti sottoscritti elettronicamente con interruzione della relativa procedura cartacea. La discrezionalità circa l’utilizzo di tali strumenti è stata superata dalle modifiche apportate al Codice dell’amministrazione digitale dal D.Lgs. 235/2010 e dal successivo DPCM 22 luglio 2011, con la prescrizione che, dal 1° luglio 2013, “la presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti, anche a fini statistici, tra le imprese e le amministrazioni pubbliche avvengono esclusivamente in via telematica…”. In tal caso, per imprese si intendono anche gli istituti tesorieri di un ente pubblico. Data l’inderogabilità della attuazione della normativa richiamata (cui si è aggiunto il D.L. 201/2011), nella convinzione che essa consenta un recupero di efficienza dei processi e produca una sensibile riduzione dei costi di funzionamento (soprattutto nel 2015) , si propone la realizzazione, nel corso del 2014, di un sistema totalmente informatizzato per la gestione del servizio di tesoreria. 86 RISULTATI DA CONSEGUIRE Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. Attivazione completa del sistema di ordinativi informatici, con sospensione dell'emissione di documenti cartacei SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO ATTIVAZIONE NUOVE UTENZE SOFTWARE DI GESTIONE CONTABILE Ragioneria e Bilancio, Entrate e Tributi, Mutui CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Ragioneria e Bilancio, Entrate e Tributi, Mutui Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO Il software di gestione della contabilità attualmente in uso presso questo settore è progettato su una piattaforma applicativa aperta e, pertanto, non prevede nessuna limitazione numerica, temporale o geografica per l’accesso alle funzionalità di cui dispone. L’idea che sottende l’obiettivo che si propone è quella di recuperare efficienza attraverso un maggiore e diretto coinvolgimento delle unità organizzative di volta in volta interessate al singolo procedimento, con la duplice finalità di ridurre i tempi di risposta agli utenti di riferimento e di accrescere la consapevolezza del personale rispetto alle nuove regole di gestione delle risorse finanziarie di cui è loro assegnata la responsabilità. In via sperimentale il progetto coinvolgerà solo alcuni settori, successivamente individuati, ai quali verrà consentito l’accesso, con livelli abilitativi personalizzati, alla consultazione delle movimentazioni riguardanti le risorse finanziarie di competenza. Previa la necessaria formazione dei dipendenti coinvolti circa le modalità di funzionamento dell’applicativo e dei nuovi principi contabili che regolano la gestione, ciascun settore interessato avrà la possibilità di controllare, in tempo reale, l’entità, la codifica e la natura degli stanziamenti assegnati, l’avvenuta registrazione delle movimentazioni disposte o realizzate (accertamenti, riscossioni, impegni, pagamenti), le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio, alleggerendo, nel contempo, il settore ragioneria della indotta attività di front-office, non di competenza. La rilevanza di tale obiettivo rispetto alla strategia di miglioramento dell’efficienza organizzativa va valutata prospetticamente per le possibilità di evoluzione fino alla automazione del procedimento di formazione del bilancio, attraverso la presentazione, direttamente sulla piattaforma informatica, delle proposte di stanziamenti previsionali e relative variazioni. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Nell’ambito dei procedimenti gestiti, si procederà alla individuazione della ottimale modalità di gestione del servizio elaborazione stipendi in 87 RISULTATI DA CONSEGUIRE Apertura accessi al software di contabilità per n. 3 settori Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE considerazione della prevista riduzione del personale dedicato per quiescenza APPROVAZIONE BILANCIO CONSOLIDATO MAPPATURA QUALITA' ACQUE SOTTERRANEE CENSIMENTO POZZI Sala Operativa protezione Civile Ragioneria e Bilancio, Entrate e Tributi, Mutui Risorse Idriche, Salvaguardia ed Utilizzo del Suolo Protezione Civile Risorse Idriche, Salvaguardia ed Utilizzo del Suolo Protezione Civile Per la Provincia di Caserta che partecipa alla sperimentazione della disciplina concernente la nuova contabilità armonizzata di cui al D.Lgs. 118/2011, è fatto obbligo, a decorrere dal 2013, di redigere un bilancio consolidato con la finalità di rappresentare “in modo veritiero e corretto, la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività svolta dall’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le società partecipate e controllate. Tale documento, la cui approvazione è fissata entro il 30 giugno dell’esercizio successivo a quello di riferimento, va predisposto in attuazione e conformità alle disposizioni contenute nel titolo IV del citato D.Lgs. 118/2011 e nel relativo principio contabile applicato. La realizzazione di tale obiettivo richiede l’istituzionalizzazione di un processo informativo che coinvolga tutte le componenti del gruppo amministrazione e, in tal senso, risulta coerente con le esigenze di monitoraggio e controllo imposte anche dalla vigente normativa in materia di controlli interni. L'obiettivo ha la finalità di conoscere la qualità delle acque sotterranee, mediante l'acquisizione delle analisi delle acque dei pozzi utilizzate dai titolari delle richieste di concessioni per uso umano - industriale - alimentare - igienico sanitario di cui al D.Lgs. 31/01 e s.m.i. e zootecnico agricolo (D.M. 23/03/00), allo scopo di mappare il territorio anche in riferimento alle possibili contaminazioni delle matrici ambientali. Approvazione bilancio consolidato relativo all'esercizio 2013 Mappatura della qualità delle acque per una percentuale almeno pari al 70% dei pozzi presenti sul territorio casertano. Richiesta della cartografia IGM con indicazione delle coordinate geografiche dei pozzi con denominazione e codice del corpo idrico sott Collaudo sala Protezione civile :verificare e collaudare Implementazione del Software in dotazione. Il sistema software utilizzato "SIRIO Web" a regime, permetterà la stesura Inagurazione della Sala Protezione Civile e utilizzo completa del Piano di Protezione Civile, capace di fornire in tempo reale delle strumentazioni in dotazione cartografia e informazione e, soprattutto permetterà di effettuare uno scambio di informazioni fra il luogo colpito dall'evento e la Sala operativa. 88 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI APPROVAZIONE NUOVI REGOLAMENTI ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE PER L'ESCLUSIONE E/O LA CANCELLAZIONE DI C.CA 300 IMPRESE PER CONTO TERZI SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti Risorse critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i Idriche, risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno Salvaguardia essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la ed Utilizzo del corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Suolo del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di Protezione conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la Civile modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno Trasporti, essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Mobilità, Grandi corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile lnfrastrutture del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. Predisposizione nuove proposte di regolamentazione delle attivita' degli studi di Trasporti, consulenza, centri di revisione e procedure di esame per il conseguimento Mobilità, Grandi dell'idoneità professionale all'esercizio dell'attività di autotrasportatore di merci lnfrastrutture per conto terzi e di trasporto di persone su strada. Trasporti, Predisposizione delle procedure per la cancellazione e/o esclusione delle Mobilità, Grandi imprese di autotrasporto per conto terzi dall'albo nazionale autotrasportatori. lnfrastrutture 89 RISULTATI DA CONSEGUIRE Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. APPROVAZIONE DEI NUOVI REGOLAMENTI Avvio del procedimento di cancellazione. SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI ATTUAZIONE OBBLIGHI DI TRASPARENZA AZIONI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE SUPPORTO E MONITORAGGIO PRESSO I COMUNI DEI CONTENUTI DEL PTCP-ESAME DEI PUC E DEI PUA SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la Urbanistica, Pubblicazione carta dei servizi. corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile Piani Territoriali Adempimento obblighi trasparenza. del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. L'art. 39 del D.Lgs. 33/2013, include, tra gli obblighi di pubblicità e trasparenza in capo alle pubbliche amministrazioni, quelli relativi all'attività di pianificazione e governo del territorio, elencando gli atti e le informazioni da rendere pubbliche, pena l'inefficacia degli atti stessi. Urbanistica, Considerata la competenza della Provincia alla predisposizione del Piano Piani Territoriali Territoriale di Coordinamento Provinciale contenente le strategie individuate dall'Amministrazione in materia di governo del territorio su scala sovracomunale, il vigente programma per la Trasparenza, aggiornata con deliberazione di G.P. n. 9 del 31/01/2014, ha formalizzato, in capo a questo settore, gli obblighi di pubblicità relativi agli atti di competenza. Urbanistica, Sviluppo della co-pianificazione e nuovi modelli di relazione con gli enti Piani Territoriali territoriali per l'avanzamento delle procedure di approvazione dei PUC 90 SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 2 SETTORE DI RIFERIMENTO Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) DESCRIZIONE OBIETTIVO Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”. L'obiettivo consiste nella realizzazione di un sistema di videosorveglianza lungo la SP n. 335 “Ex SS. 265 dei Ponti della Valle”, tratto dalla rotatoria in prossimità della ditta Bartolini all'uscita Aversa Sud da mettere a disposizione delle forse dell'ordine e delle guardie provinciali per il controllo del territorio. E' stato già avviato nell'anno 2013 con una programmazione biennale. Nel 2014 si parte dalla consegna dei lavori, prevista ma non realizzata nel 2013, e ci si attende il completamento degli stessi con relativo collaudo. RISULTATI DA CONSEGUIRE CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO PROCEDIMENTI Viabilità REALIZZAZIONE SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA Viabilità REALIZZAZIONE PIANO OPERE PUBBLICHE Viabilità Attuazione di interventi attraverso i quali migliorare la fluidità della circolazione stradale ed eliminare alcune situazioni di pericolo. Realizzazione lavori inclusi nel programma triennale APPROVAZIONE E APPLICAZIONE REG. SANZIONI AMM. INCREMENTO RISCOSSIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE Viabilità In linea con quanto previsto per l'obiettivo assegnato nel 2013, che prevedeva la predisposizione della bozza di regolamento relativo alle sanzioni amministrative, nell'anno 2014 e' prevista la formale approvazione del nuovo regolamento. Approvazione Regolamento sanzioni amministrative - miglioramento efficienza procedimenti. 91 Pubblicazione carta dei servizi. Adempimento obblighi trasparenza. Esecuzione e collaudo del sistema di videosorveglianza SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PROGRAMMA 3: RIDUZIONE SPESE E COSTI DI GESTIONE Il presente programma comprende, in linea generale, le misure finalizzate a razionalizzare l'utilizzo e la gestione delle risorse umane, strumentali e finanziarie a disposizione dei diversi settori, in vista del contenimento delle spese di funzionamento delle varie strutture. In particolare, rientrano nel programma i seguenti obiettivi operativi: OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI AL PROGRAMMA 3 SETTORE DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI DA CONSEGUIRE Dipartimento del Consiglio In relazione alla attuazione degli ultimi indirizzi normativi relativi a diverse tipologie di spese che interessano l'Ente (spese per missioni,spese per contributi e sponsorizzazioni)operare un controllo finalizzato ad individuare i limiti di spesa generando risparmi per l'Ente.Monitoraggio dei bisogni dei servizi e forniture generali per garantire il funzionamento degli uffici di competenza in linea con i risparmi generati. - Riduzione dei costi afferenti al Settore RISPARMIO ENERGETICO Edilizia Coerentemente a quanto programmato e realizzato già nel corso dell'anno 2013 è necessario completare alcune attività tese al risparmio energetico. In particolare, con riferimento alla programmazione 2013 si dovranno realizzare le seguenti attività: completamento dismissione cabine di trasformazione MT/BT; completamento messa in rete impianti fotovoltaici; monitoraggio e verifica consumi eletrici. Con riferimento all'efficientamento energetico degli edifici si prevede di realizzare un censimento dettagliato degli impianti di illuminazione, con elaborati tecnici, al fine di affidare, tramite apposito bando di gara e con finanziamenti esterni, il servizio di gestione ad una ESCO. Completamento messa in rete impianti fotovoltaici. Completamento attività di verifica consumi. Sostituzione corpi illuminanti con teconologia a fluorescenza con corpi a tecnologia LED. Censimento impianti di illuminazione ed eventuale predisposizione ba GESTIONE AUTOPARCO PROVINCIALE Patrimonio e Provveditorato Revisione parco macchine (utilizzo, consumi, tasse) ai fini di un miglioramento Riduzione dei costi dell'autoparco rispetto al 2013 dell’obbligo di legge sulla riduzione del 50% RAZIONALIZZAZIONE COSTI HARDWARE Patrimonio e Provveditorato Locazione operativa di postazioni di lavoro informatiche REPERIMENTO E STIPULA CONTRATTI FITTO PER ALLOGGI RIFUGIATI POLITICI Politiche Sociali Per il contenimento delle spese a carico del Bilancio si ritiene necessario procedere alla Consegna locali ai Rifugiati Politici razionalizzazione dei servizi connessi. RAZIONALIZZAZIONE ISTITUTI SCOLASTICI RIDUZIONE FITTI Pubblica Istruzione MONITORAGGIO CONSUMI IDRICI Pubblica Istruzione MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ORGANIZZATIVA E INNOVAZIONE GESTIONALE Completamento delle azioni di razionalizzazione dei costi per i fitti passivi degli istituti scolastici già avviate negli anni precedenti. In particolare, si prevede di realizzare una Conseguimento di un risparmio complessivo pari a € diminuzione dei costi dei fitti attraverso la realizzazione di zioni di accorpamento, fusioni e 200.000,00 trasferimenti in esecuzione del piano di dimensionamento scolastico. Si ritiene necessario attivare un continuo e corretto monitoraggio dei consumi idrici degli Istituti Scolastici al fine di garantire l’attivazione tempestiva degli interventi tecnici in caso Riduzione consumi idrici di guasti e/o perdite sugli impianti. 92 - Sezione Operativa (Parte 2) PROGRAMMAZIONE PERSONALE, OO.PP. E PATRIMONIO SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PROGRAMMAZIONE PERSONALE, OO.PP. E PATRIMONIO Programmazione operativa e vincoli di legge La parte seconda della sezione operativa riprende ed approfondisce gli aspetti della programmazione in materia personale, di lavori pubblici e patrimonio, sviluppando pertanto tematiche già delineate nella sezione strategica ma soggette a precisi vincoli di legge. Si tratta dei comparti del personale, opere pubbliche e patrimonio, tutti interessati da una serie di disposizioni di legge tese ad incanalare il margine di manovra dell'amministrazione in un percorso delimitato da precisi vincoli, sia in termini di contenuto che di procedimento approvativo (iter procedurale). L'ente, infatti, provvede ad approvare il piano triennale del fabbisogno di personale, il programma triennale delle OO.PP. con l'annesso elenco annuale, ed infine il piano della valorizzazione e delle alienazioni immobiliari. Si tratta di adempimenti propedeutici alla stesura del bilancio, dato che le decisioni assunte con tali atti a valenza pluriennale incidono sulle previsioni contabili, e relativi stanziamenti. Fabbisogno di personale Il legislatore, con norme generali o con interventi annuali presenti nella rispettiva legge finanziaria (legge di stabilità) ha introdotto taluni vincoli che vanno a delimitare la possibilità di manovra nella pianificazione delle risorse umane. Per quanto riguarda il numero, ad esempio, gli organi della pubblica amministrazione sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, compreso quello delle categorie protette. Gli enti soggetti al patto di stabilità devono invece effettuare una manovra più articolata: ridurre l'incidenza delle spese di personale sul complesso delle spese correnti, anche attraverso la parziale reintegrazione dei cessati ed il contenimento della spesa del lavoro flessibile; snellire le strutture amministrative, anche con accorpamenti di uffici, con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali; contenere la crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle disposizioni dettate per le amministrazioni statali. Programmazione dei lavori pubblici Nel campo delle opere pubbliche, la realizzazione di questi interventi deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento. L'ente locale deve pertanto analizzare, identificare e quantificare gli interventi e le risorse reperibili per il finanziamento dell'opera indicando, dove possibile, le priorità e le azioni da intraprendere per far decollare il nuovo investimento, la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi per la realizzazione e il successivo collaudo. Vanno inoltre stimati, ove possibile, i relativi fabbisogni finanziari in termini di competenza e cassa. Nelle eventuali forme di copertura dell'opera, si dovrà fare riferimento anche al finanziamento tramite l’applicazione nella parte entrata del bilancio del Fondo pluriennale vincolato. Valorizzazione o dismissione del patrimonio L’ente, con delibera di competenza giuntale, approva l’elenco dei singoli beni immobili ricadenti nel proprio territorio che non sono strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali e che diventano, in virtù dell'inclusione nell'elenco, suscettibili di essere valorizzati oppure, in alternativa, di essere oggetto di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione, soggetto poi all’esame del consiglio. L'avvenuto inserimento di questi immobili nel piano determina la conseguente riclassificazione tra i beni nel patrimonio disponibile e ne dispone la nuova destinazione urbanistica. La delibera di consiglio che approva il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni costituisce variante allo strumento urbanistico. 94 SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) PROGRAMMAZIONE E FABBISOGNO DI PERSONALE Programmazione personale L’art. 16, comma 9, del D.L. 06/07/2013, n. 95, convertito nella legge 07/08/2013, n. 135, ha previsto che “nelle more dell’attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province è fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato” e la Sezione autonomie della Corte dei Conti, con la deliberazione 29/10/2013, n. 25/SEZAUT/2013/QMIG, ha chiarito che la disposizione di cui al citato art.16, comma 9, del D.L. 95/2012, impone alle Province un divieto assoluto d’assunzione con contratto a tempo indeterminato, stante la nuova disciplina che prevede il riordino e la razionalizzazione (con conseguente riduzione) delle province (Sezione regionale di controllo della Lombardia, deliberazione n.417/2012, Sezione regionale di controllo del Molise, deliberazione n.136/ 2012 , Sezione regionale di controllo della Toscana, deliberazione n. 453/2012) ed ora, anche, dalla previsione dell’abolizione delle Province indotta dalla presentazione del DdL Costituzionale. Considerato che, più recentemente, l’art. 3, comma 5, del D.L. n. 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazioni in L. 11/08/2014, n. 114, ha confermato il divieto assunzionale per le Province disposto dal citato art. 16, comma 9, del D.L. 06/07/2013, n. 95, convertito nella legge 07/08/2013, n. 135, l’Ente, con deliberazione di Giunta Provinciale n. del ha dato atto che darà corso all’adozione del programma triennale del fabbisogno di personale 2014/2016 e del piano annuale delle assunzioni per l’anno 2014, attesa la proroga del divieto assunzionale per le Province disposto dalla normativa sopra citata. Con il medesimo provvedimento, l’Ente ha dato atto delle risultanze negative della ricognizione effettuata dai Dirigenti relativamente alle condizioni di soprannumero o eccedenza del personale. 95 SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) OPERE PUBBLICHE E INVESTIMENTI PROGRAMMATI La politica dell’Amministrazione nel campo delle opere pubbliche è tesa ad assicurare al cittadino un livello di infrastrutture che garantisca nel tempo una quantità di servizi adeguata alle aspettative della collettività. Il tutto, naturalmente, ponendo la dovuta attenzione sulla qualità delle prestazioni effettivamente rese. Il comune, con cadenza annuale, pianifica la propria attività di investimento e valuta il fabbisogno richiesto per attivare nuovi interventi o per ultimare le opere già in corso. In quel preciso ambito, connesso con l’approvazione del bilancio di previsione, sono individuate le risorse che si cercherà di reperire e gli interventi che saranno finanziati con tali mezzi. Le entrate per investimenti sono costituite da alienazioni di beni, contributi in conto capitale e mutui passivi, eventualmente integrate con l’avanzo e il FPV di precedenti esercizi, oltre che dalle possibili economie di parte corrente. È utile ricordare che la Provincia può mettere in cantiere un'opera solo dopo che è stato ottenuto il corrispondente finanziamento. Per quanto riguarda i dati esposti, la prima tabella mostra le risorse che si desidera reperire per attivare i nuovi interventi mentre la seconda riporta l'elenco delle opere che saranno realizzate con tali mezzi. Finanziamento degli investimenti 2014 Denominazione Importo Avanzo e FPV Risorse correnti Contributi in C/capitale Mutui passivi Altre entrate 0,00 0,00 21.583.673,00 0,00 0,00 Totale 21.583.673,00 Principali investimenti programmati per il triennio 2014-16 Denominazione 2014 INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA REALIZZAZIONE IMPIANTO COMPOSTAGGIO S.TAMMARO COSTRUZIONE IMPIANTO DI GESTIONE AEROBICO REALIZZAZIONE PARCO FOTOVOLTAICO S. TAMMARO Totale 96 2015 2016 3.680.580,00 3.403.093,00 4.500.000,00 10.000.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 21.583.673,00 0,00 0,00 SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO Piano delle alienazioni e valorizzazione L’ente approva ogni anno il piano triennale di alienazione del proprio patrimonio. Si tratta di un'operazione che può variare la classificazione e la composizione stessa delle proprietà pubbliche. Premesso ciò, il primo prospetto riporta il patrimonio dell'ente, composto dalla somma delle immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie, dai crediti, rimanenze, attività finanziarie, disponibilità liquide e dai ratei e risconti attivi. In questo ambito (attivo patrimoniale), la parte interessata dal piano è quella delle immobilizzazioni materiali. L'accostamento tra queste due poste consente di valutare l'incidenza del processo di vendita rispetto al totale del patrimonio inventariato. Il secondo prospetto riporta invece il piano adottato dall'ente mostrando il valore delle vendite previste per ogni singolo aggregato, e cioè fabbricati non residenziali, residenziali, terreni ed altro, mentre il prospetto di chiusura rielabora la stessa informazione ripartendola per anno, con indicazione separata anche del numero degli immobili oggetto di vendita. Attivo patrimoniale 2012 Denominazione Importo Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Rimanenze Crediti Attività finanziarie non immobilizzate Disponibilità liquide Ratei e risconti attivi 470.165,93 531.417.278,98 19.188.680,61 3.920,13 247.736.465,30 0,00 2.019.936,55 0,00 Totale 800.836.447,50 Piano delle alienazioni 2014-16 Tipologia Importo Fabbricati non residenziali Fabbricati residenziali Terreni Altri beni 0,00 4.779.667,00 0,00 0,00 4.779.667,00 Totale Stima del valore di alienazione (euro) Tipologia 2014 Fabbricati non residenziali Fabbricati residenziali Terreni Altri beni Totale Unità immobiliari alienabili (n.) 2015 2016 Tipologia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4.779.667,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4.779.667,00 0,00 97 2014 Non residenziali Residenziali Terreni Altri beni Totale 2015 2016 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 2 0 SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11) 98
© Copyright 2024 ExpyDoc