DUP CASERTA 2 - Provincia di Caserta

PROVINCIA DI CASERTA
DOCUMENTO UNICO DI
PROGRAMMAZIONE
2014-2016
INDICE
Premessa
Introduzione al d.u.p. e logica espositiva
Linee programmatiche di mandato e gestione
1
2
3
Sezione strategica
SeS - Condizioni esterne
Analisi strategica condizioni esterne
Popolazione e situazione demografica
Territorio e pianificazione territoriale
Strutture ed erogazione dei servizi
Economia e sviluppo economico locale
6
7
9
10
11
SeS - Condizioni interne
Analisi strategica delle condizioni interne
Organismi gestionali ed erogazione dei servizi
Opere pubbliche in corso di realizzazione
Tributi e politica tributaria
Spesa corrente per missione
Patrimonio e gestione dei beni patrimoniali
Disponibilità di risorse straordinarie
Sostenibilità dell'indebitamento nel tempo
Equilibri di competenza e cassa nel triennio
Programmazione ed equilibri finanziari
Finanziamento del bilancio corrente
Finanziamento del bilancio investimenti
Disponibilità e gestione delle risorse umane
Patto di stabilità e vincoli finanziari
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29
Sezione operativa
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Valutazione generale dei mezzi finanziari
Entrate tributarie (valutazione e andamento)
Trasferimenti correnti (valutazione e andamento)
Entrate extratributarie (valutazione e andamento)
Entrate in conto capitale (valutazione e andamento)
32
33
34
35
36
SeO - Definizione degli obiettivi operativi
Definizione degli obiettivi operativi
Fabbisogno dei programmi per singola missione
Servizi generali e istituzionali
Ordine pubblico e sicurezza
Istruzione e diritto allo studio
Valorizzazione beni e attività culturali
Politica giovanile, sport e tempo libero
Turismo
Assetto territorio, edilizia abitativa
Sviluppo sostenibile e tutela ambiente
Trasporti e diritto alla mobilità
Soccorso civile
Politica sociale e famiglia
Sviluppo economico e competitività
Lavoro e formazione professionale
Agricoltura e pesca
Energia e fonti energetiche
Relazioni internazionali
Fondi e accantonamenti
Debito pubblico
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Anticipazioni finanziarie
Obiettivi degli organismi gestionali dell'Ente
Programma 1: reperimento risorse finanziarie esterne e incremento
efficienza nel recupero delle entrate
Programma 2: miglioramento efficienza organizzativa e
innovazione gestionale
Programma 3: riduzione spese e costi di gestione
SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio
Programmazione personale, oo.pp. e patrimonio
Programmazione e fabbisogno di personale
Opere pubbliche e investimenti programmati
Alienazione e valorizzazione del patrimonio
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61
67
92
94
95
96
97
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PREMESSA
Il 2014 rappresenta il penultimo anno del mandato amministrativo del Presidente Domenico Zinzi e
vede la Provincia di Caserta impegnata, su diversi fronti, per garantire l’assolvimento delle funzioni
essenziali e la soddisfazione dei cittadini, nonostante le notevoli difficoltà di carattere economico-finanziario
che è costretta a gestire. A tal riguardo, va precisato che la motivazione principale dell’attuale condizione
dell’Ente è da individuarsi nella progressiva, crescente, riduzione dei trasferimenti statali disposta proprio a
decorrere dal 2010. Per effetto dei vari provvedimenti governativi succedutisi, di fatto, nell’arco del
quadriennio 2010-2013, è stata registrata una riduzione di risorse correnti pari a 24 milioni e mezzo circa.
Tale riduzione, se venissero confermate le proiezioni dell'UPI, è destinata ad incrementarsi di ulteriori
euro 4.100.000,00 c.a. nel 2014 e ad arrivare alla stratosferica cifra di oltre 30 milioni di euro dal 2015.
Nonostante le difficoltà sopra brevemente richiamate l’Ente è riuscito, sino all’esercizio finanziario
2013, attraverso una sofferta politica di efficientamento della spesa e di riduzione dei costi, a conseguire
in sede previsionale l’obiettivo del pareggio di bilancio e, in fase consuntiva, a realizzare un avanzo di
amministrazione e rispettare il patto di stabilità interno.
Come evidenziato nella Relazione con cui la Giunta provinciale ha presentato al Consiglio i risultati
della gestione 2013, nonostante le criticità che hanno caratterizzato, prima la programmazione e
successivamente la concreta conduzione dell’esercizio finanziario 2013, la Provincia di Caserta è riuscita a
conseguire risultati positivi sia a livello complessivo che nell’esercizio finanziario singolarmente
considerato. Tale brillante risultato è stato, essenzialmente, frutto della combinazione di diversi elementi:
1.
una prudente e responsabile ricognizione dei residui attivi e passivi che ha garantito il
mantenimento, unicamente, di quelli che ancora conservano tutti i requisiti previsti
dall’ordinamento contabile;
2.
un’accorta programmazione dei pagamenti che ha contribuito al conseguimento di un ulteriore
risultato positivo in termini di rispetto del patto di stabilità;
3.
l’utilizzo limitato dell’avanzo di amministrazione che avrebbe inciso, ove applicato, solo sulla
parte passiva del bilancio e, per l’effetto, sarebbe stato suscettibile di causare uno squilibrio nella
gestione di competenza, ingenerando, così, negli osservatori esterni (anche di natura
istituzionale, ivi compresa la Sezione Regionale di controllo della Corte dei conti), il sospetto di
un’incapacità dell’Ente al proprio sostentamento;
4.
una gestione estremamente rigorosa improntata all’assolvimento delle funzioni fondamentali e al
mantenimento dei livelli minimi dei servizi indispensabili;
5.
una valutazione prudente e attenta delle effettive possibilità di realizzazione delle entrate ai fini
di un’adeguata e realistica rappresentazione dei rischi per gli equilibri finanziari presenti e futuri
e una conseguente, congrua costruzione del fondo svalutazione crediti.
Appare evidente che le strategie intraprese fino a questo momento non possono essere modificate
proprio a fine mandato, e ciò anche a causa del perdurare delle condizioni economico-finanziarie che le
hanno determinate. In questo documento quindi, che è il più importante strumento di pianificazione annuale
dell'attività dell’Ente, verranno poste le principali basi della programmazione e dettate le linee strategiche
dell’azione di governo.
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Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
INTRODUZIONE AL D.U.P. E LOGICA ESPOSITIVA
Il Documento Unico di Programmazione (DUP) sostituisce, per gli enti in sperimentazione, la relazione
previsionale e programmatica e rappresenta il principale strumento di pianificazione, strategica ed operativa,
degli enti locali. Infatti il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei
documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. In coerenza
con le azioni già intraprese, il contenuto di questo elaborato vuole riaffermare la capacità politica
dell'amministrazione di agire in base a comportamenti chiari ed evidenti sia all'interno che all'esterno
dell'Ente. L'organo collegiale, chiamato ad approvare il principale documento di pianificazione dell'ente, ma
anche il cittadino in qualità di utente finale dei servizi erogati, devono poter ritrovare all'interno del
Documento unico di programmazione (DUP) le caratteristiche di una organizzazione che agisce per il
conseguimento di obiettivi ben definiti. Questo elaborato, proprio per rispondere alla richiesta di chiarezza
espositiva e di precisione nella presentazione, si compone di vari argomenti che formano un quadro
significativo delle scelte che l'amministrazione intende intraprendere nell'intervallo di tempo considerato.
Il documento unico di programmazione si suddivide in due sezioni, denominate Sezione strategica e Sezione
operativa. La prima (SeS) sviluppa ed aggiorna con cadenza annuale le linee programmatiche di mandato e
individua, in modo coerente con il quadro normativo, gli indirizzi strategici dell’ente. Nella sostanza, si tratta di
adattare il programma originario definito nel momento di insediamento dell’amministrazione con le mutate
esigenze. La seconda sezione (SeO) riprenderà invece le decisioni strategiche dell’ente per calibrarle in un'ottica
più operativa, identificando così gli obiettivi associati a ciascuna missione e programma. Il tutto, individuando le risorse
finanziarie, strumentali e umane.
La prima parte della Sezione strategica, denominata "Condizioni esterne", affronta lo scenario in cui si
innesca l’intervento dell’ente, un contesto dominato da esigenze di più ampio respiro, con direttive e vincoli imposti dal
governo e un andamento demografico della popolazione inserito nella situazione del territorio locale. Si tratta quindi di
delineare sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, e cioè il territorio ed i partner pubblici e privati
con cui l’ente interagisce per gestire talune problematiche di più vasto respiro. Questo iniziale approccio termina
individuando i principali parametri di riferimento che saranno poi monitorati nel tempo.
L’attenzione si sposterà quindi verso l’apparato dell’ente, con tutte le dotazioni patrimoniali, finanziarie e
organizzative. Questa parte della sezione strategica si sviluppa delineando le caratteristiche delle "Condizioni
interne”. L’analisi ricomprenderà le tematiche connesse con l’erogazione dei servizi e le relative scelte di politica
tributaria e tariffaria, e lo stato di avanzamento delle opere pubbliche. Si tratta di specificare l’entità delle risorse che
saranno destinate a coprire il fabbisogno di spesa corrente e d'investimento, entrambi articolati nelle varie missioni.
Si porrà inoltre attenzione sul mantenimento degli equilibri di bilancio nel tempo, e questo in termini di competenza e
cassa, analizzando le problematiche connesse con l’eventuale ricorso all’indebitamento ed i possibili vincoli imposti dal
patto di stabilità.
La prima parte della Sezione operativa, chiamata “Valutazione generale dei mezzi finanziari”, si sposta nella
direzione che privilegia il versante delle entrate, riprendono le risorse finanziarie per analizzarle in un’ottica contabile.
Si procede a descrivere sia il trend storico che la previsione futura dei principali aggregati di bilancio (titoli). In
questo contesto possono essere specificati sia gli indirizzi in materia di tariffe e tributi che le direttive sul ricorso
all’indebitamento.
L’iniziale visione d’insieme, di carattere prettamente strategico, si sposta ora nella direzione di una
programmazione ancora più operativa dove, in corrispondenza di ciascuna missione, si procederà a specificare le
relative forme di finanziamento. Questo valore complessivo costituisce il fabbisogno di spesa della missione,
destinato a coprire le uscite correnti, rimborso prestiti ed investimenti. Saranno quindi descritti gli obiettivi operativi,
insieme alle risorse strumentali e umane rese disponibili per raggiungere tale scopo.
La seconda e ultima parte della sezione operativa, denominata "Programmazione del personale, opere pubbliche e
patrimonio", ritorna ad abbracciare un'ottica complessiva e non più a livello di singola missione o programma. Viene
infatti messo in risalto il fabbisogno di personale per il triennio, le opere pubbliche che l'amministrazione intende
finanziare nello stesso periodo ed il piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio disponibile non strategico.
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Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO E GESTIONE
Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio prevede che la Sezione
Strategica del DUP “sviluppi e concretizzi le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individui, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli
indirizzi strategici dell’ente”. E’ palese che tali contenuti devono necessariamente essere coordinati con le linee
di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di
finanza pubblica definiti in ambito nazionale e Comunitario.
Proprio con riferimento a tale ultimo aspetto, si ritiene indispensabile richiamare brevemente i principali
passaggi in materia di programmazione succedutisi a decorrere dall’inizio del mandato Amministrativo del
Presidente On. Domenico Zinzi, insediatosi nell’anno 2010.
Il 26 luglio 2010, coerentemente al dettato normativo, sono state presentate Consiglio provinciale le linee di
mandato della nuova Amministrazione definendo, conseguentemente, gli obiettivi “strategici” da realizzare nel
corso del mandato amministrativo che sono stati suddivisi in ben 16 “aree strategiche”.
Ai fini di una migliore comprensione della struttura conferita a tutta la programmazione, si specifica che il
concetto di “Area strategica” comprende un raggruppamento di più ampio livello legato alle macro-aree di
attività della Provincia e che hanno un impatto più diretto sulla cittadinanza. I contenuti definiti in sede di
"strategia politica" sono stati coerentemente recepiti, internalizzati ed ulteriormente articolati nel complesso
sistema di programmazione e controllo dell’Ente. Nello specifico, nel flusso della programmazione ogni area
strategica è stata articolata ulteriormente in “obiettivi strategici”, che fanno riferimento ad orizzonti temporali
pluriennali e sono di particolare rilevanza rispetto non solo alle priorità politiche dell’amministrazione ma, più in
generale, rispetto ai bisogni ed alle attese degli stakeholder ed alla missione istituzionale (contenuti ed
articolati nella R.P.P.). Il maggior grado di dettaglio della programmazione è stato ottenuto con la definizione
degli “obiettivi operativi” che hanno declinato l’orizzonte strategico nei singoli esercizi (breve periodo) e sono
stati formalmente definiti ed approvati in un unico documento denominato "PEG-PDO-Piano
della
Performance”.
Per ognuno dei livelli sopra individuati sono state definite nel Sistema di Misurazione e Valutazione della
Perfomance, approvato con deliberazione di G.P. n. 100 del 03/08/2012 ed al quale si rimanda integralmente,
le modalità di misurazione dei risultati.
Per quanto attiene il tema dei controlli bisogna aggiungere che, in attuazione degli obblighi normativi
derivanti dal D. Lgs. 174/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 7 dicembre 2012, N°213, è stato
adottato nel mese di febbraio 2013 un apposito Regolamento per disciplinare tutto il sistema dei controlli
interni. Tale regolamento ha disciplinato le seguenti attività, definendo nuove competenze, scadenze ed
attribuzioni:
– controllo di regolarità amministrativa e contabile;
– controllo di gestione;
– controllo strategico;
– verifica degli equilibri finanziari della gestione;
– controllo della gestione degli Organismi esterni;
– controllo della qualità dei servizi erogati.
Giova precisare che nella definizione dei contenuti del citato regolamento si è cercato, il più possibile, di
creare un'impostazione in grado di recepire, confermare e, laddove necessario, articolare meglio le procedure
già in essere in modo da massimizzare i risultati ed evitare ridondanze, sovrapposizioni e sprechi di gestione.
Dal punto di vista contenutistico non si può fare a meno di rilevare che, dopo una prima fase di
programmazione strategica di tipo più proattivo ed innovativo, a partire dall’anno 2012 sono state evidenziate
in maniera sempre più preponderante le oggettive difficoltà connesse alla definizione dei contenuti
programmatici del bilancio previsionale e ciò soprattutto a causa del susseguirsi di provvedimenti governativi
che hanno interessato sia l’aspetto finanziario della gestione dell’Ente che, conseguentemente, l’aspetto
organizzativo/amministrativo. Con diversi atti (vedi tra gli altri la D.G.P. n. 89 del 27/07/2012, adottata in
seguito al Decreto Legge sulla spending review, e la D.G.P n. 110 del 24 settembre 2012) l’Ente ha
provveduto ad una sostanziale “rimodulazione” dei contenuti della programmazione che è stata
sostanzialmente limitata a tre grandi linee strategiche (o obiettivi strategici), tutte finalizzate a scongiurare
eventuali disequilibri di bilancio:
1. Ottimizzazione delle attività di recupero e gestione delle entrate – azioni di reperimento risorse
finanziare esterne;
2. Incremento dell’efficienza organizzativa e innovazione gestionale;
3. Razionalizzazione e riduzione spese e costi di gestione.
Tale impostazione ha trovato riconferma anche nella programmazione dell’anno 2013 e sarà, in maniera
ancora più incisiva, riconfermata e ulteriormente articolata nel presente DUP e nel piano di riequilibrio
pluriennale in corso di predisposizione.
3
Documento Unico di Programmazione
SEZIONE STRATEGICA
Sezione Strategica
CONDIZIONI ESTERNE
SeS - Condizioni esterne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ANALISI STRATEGICA CONDIZIONI ESTERNE
LE POLITICHE GOVERNATIVE E LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA DI CASERTA
A decorrere dall'anno 2010 le politiche governative che hanno riguardato gli enti Locali, e le Province in
particolare, hanno comportato una progressiva e costante riduzione delle risorse ad esse destinate che
possono essere brevemente sintetizzate come segue:
•
con il decreto legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, nella legge n. 122 del 2010, è stata
disposta a carico delle Province una riduzione dei trasferimenti statali di 300 milioni annui per il 2011 e di
500 milioni annui a decorrere dall’esercizio 2012. Per il primo esercizio, la ripartizione proporzionale del
taglio complessivo tra tutti gli enti interessati, ha comportato, per questo Ente, una riduzione pari ad euro
8.484.136,60;
•
a decorrere dall’esercizio 2012, il fondo sperimentale di riequilibrio del comparto Province è stato
ulteriormente decurtato di 415 milioni di euro per effetto delle disposizioni dettate dal decreto legge n. 201
del 2011, convertito, con modificazioni, nella legge n. 214 del 2011;
•
il decreto legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, nella legge n. 135 del 2012, come modificato
dalla successiva legge 228/2012 (legge di stabilità) nell’ambito delle disposizioni di razionalizzazione e
riduzione della spesa degli enti territoriali (c.d. spending review), ha apportato un ulteriore taglio al fondo
sperimentale di riequilibrio provinciale di 500 milioni di euro per l’anno 2012, di 1.200 milioni per gli esercizi
2013 e 2014 e di 1.250 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015;
•
da ultimo, il decreto legge n. 66 del 24.04.2014, convertito, con modificazioni, in legge n. 89 del
23.06.2014, ha imposto alle Province di assicurare un nuovo contributo alla finanza pubblica (sotto forma
non di un taglio diretto ai trasferimenti, ma di un obbligo di riduzione di alcune categorie di spesa con
successivo versamento all’erario di entrate provinciali) pari, per il 2014, ad euro 444.500.000,00
complessivi, prevedendo, altresì, un inasprimento di tali misure per gli anni successivi (576,7 milioni di
euro con decorrenza dal 01.01.2015 e 585,7 milioni di euro per gli anni 2016 e 2017);
•
in applicazione del meccanismo appena richiamato la Provincia di Caserta si troverà ad affrontare una
diminuzione delle risorse disponibili pari ad euro 4.100.000,00 circa per il 2014 e ad euro
6.200.000,00 circa a decorrere dal 2015.
In estrema sintesi, dunque, per effetto di tutte le misure sopra elencate e, considerata, altresì, la
soppressione dell’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica seguita all’attuazione del federalismo
fiscale provinciale, questo Ente, nell’arco del quadriennio 2010-2013, ha dovuto fronteggiare una riduzione di
risorse correnti pari a 24,5 milioni circa.
Tale riduzione, come già riferito, è destinata ad incrementarsi di ulteriori euro 4.100.000,00 circa nel
2014 e ad arrivare alla cifra di oltre 30 milioni di euro dal 2015.
Nonostante tali premesse l'Ente è riuscito, sino all’esercizio finanziario 2013, attraverso una sofferta politica
di efficientamento della spesa e di riduzione dei costi a conseguire, in sede previsionale, l’obiettivo del
pareggio e degli altri equilibri di bilancio e, in fase consuntiva, la realizzazione di un avanzo di amministrazione
e il rispetto del patto di stabilità interno.
Il rendiconto dell’anno 2013 chiude, infatti, con un avanzo di amministrazione pari ad euro 2.408.557,69
(al netto della quota vincolata come Fondo Pluriennale Vincolato e dell’accantonamento a titolo di Fondo
Svalutazione Crediti) e con un avanzo di gestione di euro 14.021.245,86 (importo netto come sopra
specificato).
Come si è già avuto modo di richiamare, tali risultati sono stati conseguiti soltanto grazie ad una pesante
strategia di efficientamento e riduzione delle spese che ha coinvolto tutti i settori dell'Ente comportando, tra
l'altro, un drastico ridimensionamento degli obiettivi di programmazione.
Per completezza d’esposizione si reputa opportuno sottolineare che i descritti risultati sono stati conseguiti
nonostante le problematiche derivanti, nel medesimo arco temporale (2010-2013), dall’affidamento alla
Provincia di Caserta, in virtù di lex specialis applicabile solo sul territorio della Regione Campania (decreto
legge n. 195 del 2009, convertito, con modificazioni, in legge n. 26 del 2010), delle competenze in materia di
gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che hanno indotto l’Ente, a causa dell’inadempimento da parte dei Comuni
degli obblighi di riversamento della quota TARSU/TIA di competenza provinciale, a fare ricorso, per la prima
volta, ad anticipazioni di tesoreria con i conseguenti oneri (e ciò al fine esclusivo di evitare traumatiche
interruzioni nell’erogazione di un servizio pubblico essenziale).
A tale condizione deficitaria di cassa ha contribuito, in aggiunta, il mancato trasferimento, fino all’esercizio
2014, da parte dello Stato dei contributi erariali spettanti per gli esercizi 2006 e precedenti che totalizzavano la
significativa cifra di 97 milioni di euro.
6
SeS - Condizioni esterne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
POPOLAZIONE E SITUAZIONE DEMOGRAFICA
Con 908mila abitanti, la provincia di Caserta detiene il 15,7% della popolazione campana, e il 1,52% della
popolazione italiana. L’articolazione della popolazione per età vede, rispetto al dato medio nazionale, una
maggiore presenza a Caserta di giovani fino a 19 anni (22,9% della popolazione nel 2011 a Caserta, contro il
dato medio nazionale del 18,8%), ed una contestuale minore presenza di anziani (coloro che hanno 65 anni e
oltre), che nella provincia casertana rappresentano solo il 15,4% della popolazione, contro una percentuale
media nazionale del 20,8%.
Questa minore età media della popolazione è riscontrabile anche rispetto al dato medio regionale della
Campania, sebbene l’entità del differenziale sia decisamente minore (22,9% di Caserta a fronte di un 22,2%
della Campania, per quanto concerne la quota della popolazione fino a 19 anni di età).
Popolazione (andamento demografico)
Popolazione legale
Popolazione legale (ultimo censimento disponibile)
905.188
Movimento demografico
Popolazione al 01-01
(+)
905.188
Nati nell'anno
Deceduti nell'anno
(+)
(-)
8.888
7.683
1.205
(+)
(-)
Saldo migratorio
33.205
30.814
2.391
Popolazione al 31-12
908.784
1
Saldo naturale
Immigrati nell'anno
Emigrati nell'anno
Popolazione (stratificazione demografica)
Popolazione suddivisa per sesso
Maschi
Femmine
(+)
(+)
442.917
465.867
908.784
(+)
(+)
(+)
(+)
(+)
66.582
83.349
176.068
449.580
133.205
908.784
Popolazione al 31-12
Composizione per età
Prescolare (0-6 anni)
Scuola dell'obbligo (7-14 anni)
Forza lavoro prima occupazione (15-29 anni)
Adulta (30-65 anni)
Senile (oltre 65 anni)
Popolazione al 31-12
Popolazione (popolazione insediabile)
Aggregazioni familiari
Nuclei familiari
Comunità / convivenze
341.687
223
Tasso demografico
Tasso di natalità (per mille abitanti)
Tasso di mortalità (per mille abitanti)
(+)
(+)
Popolazione insediabile
Popolazione massima insediabile (num. abitanti)
Anno finale di riferimento
9,80
8,50
0
0
7
Aspetti statistici
Le tabelle riportano alcuni dei
principali fattori che indicano
le tendenze demografiche in
atto.
SeS - Condizioni esterne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
Popolazione (andamento storico)
2008
Movimento naturale
Nati nell'anno
Deceduti nell'anno
2011
2012
9.738
7.149
2.589
9.742
7.209
2.533
9.635
7.436
2.199
9.195
7.476
1.719
8.888
7.683
1.205
(+)
(-)
30.715
26.927
3.788
28.399
25.123
3.276
29.570
25.308
4.262
28.682
27.048
1.634
33.205
30.814
2.391
(+)
(+)
10,80
7,90
10,70
7,90
10,60
8,10
10,10
8,20
9,80
8,50
Saldo migratorio
Tasso demografico
Tasso di natalità (per mille abitanti)
Tasso di mortalità (per mille abitanti)
2010
(+)
(-)
Saldo naturale
Movimento migratorio
Immigrati nell'anno
Emigrati nell'anno
2009
Considerazioni e valutazioni
Una delle più interessanti indicazioni che si possono cogliere, alla luce delle caratteristiche della popolazione
casertana, riguarda il valore dell’indice di dipendenza strutturale, consistente nel rapporto percentuale tra
popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64): tale rapporto
essendo pari per Caserta a 47,2 mostra che ogni componente potenziale della forza lavoro nel 2013 (ma non
necessariamente lavoratore, potendo aver scelto di non farne parte, rinunciando a lavorare o a cercare lavoro) aveva in
carico circa il 50% del costo del mantenimento di una persona che non potrebbe lavorare, perché troppo giovane,
perché troppo anziana. Tale valore è più basso di quello nazionale, pari a 54,2, e questo vuol dire che a Caserta ogni
membro della forza lavoro si deve fare carico di un minor costo di mantenimento. Se però si considera che nel 2013 gli
occupati nella provincia di Caserta erano 248mila ed i residenti 908mila, si arriva alla conclusione che ciascun
occupato deve mantenere, oltre a se stesso, anche altre 2,7 persone.
In termini prospettici è utile analizzare l’indice di ricambio; per il 2011 tale valore per la provincia di Caserta era pari
a 87,74, che significa che in media ogni 10 giovani compresi tra 15 e 19 anni, che stanno quindi per entrare nel mondo
del lavoro, vi sono quasi 9 persone, comprese tra 60 e 64 anni, che, in teoria, stanno lasciando il mondo del lavoro per
motivi di età. Dunque, sempre in teoria, 88 posti di lavoro si dovrebbero liberare per 100 giovani. Si dice in teoria
perché in realtà l’età di pensionamento in Italia sta progressivamente crescendo, e dunque non è detto che i posti di
lavoro detenuti da coloro che hanno tra 60 e 64 anni si libereranno presto. Ma confrontando questo valore con quello
medio campano e nazionale, ci si rende conto che Caserta presenta un valore inferiore a quello medio campano (che
con 93,16 evidenzia una maggiore presenza di persone vicine a lasciare il lavoro rispetto a 100 giovani) e molto più
basso di quello italiano (che con 129,79, ci ricorda vi sono ancora più anziani rispetto a 100 giovani).
Per ultimo, merita di essere segnalata la circostanza che la provincia di Caserta presenta una minore percentuale di
soggetti stranieri residenti, essendo la loro quota rispetto al complesso della popolazione significativamente inferiore
(3,3%) rispetto al dato medio italiano (6,8%).
Si ribadisce però che tale percentuale si riferisce a stranieri residenti, e non a soggetti esteri che sono di
passaggio, e comunque non registrati nell’anagrafe dei comuni della provincia di Caserta. Dunque questo dato non è
eventualmente in contrasto con quello che potrebbe derivare dall’osservazione della realtà sociale ed etnica della
provincia.
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SeS - Condizioni esterne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
Pianificazione Territoriale
La Provincia ha fissato le linee guida della
pianificazione
territoriale
mediante
l'adozione del Piano
Territoriale di
Coordinamento – PTCP, avvenuta con
deliberazione di Consiglio Provinciale n. 26
del 26/04/2012 e con efficacia a decorrere
dal 24/07/2012. Al fine di garantire un livello
di pianificazione omogeneo nell'ambito
provinciale, sono state programmate azioni
di informazione sulle strategie del PTCP e
di supporto alla redazione dei PUC rivolte ai
comuni del territorio.
Territorio (ambiente geografico)
Estensione geografica
Superficie
Risorse idriche
Laghi
Fiumi e torrenti
Strade
Statali
Provinciali
Comunali
Vicinali
Autostrade
(Kmq.)
2.639
(num.)
2
5
(num.)
(Km.)
(Km.)
(Km.)
(Km.)
(Km.)
488
1.482
0
0
70
Considerazioni e valutazioni
La Provincia di Caserta è costituita da territori geograficamente, storicamente e culturalmente disomogenei, quali ad
es. la zona Matesina, quella del Monte Lungo, quella Aurunca, i Mazzoni, il Capuano, l'Aversano e il Casertano
propriamente detto. In particolare, la zona Matesina e quella del Monte Lungo gravitano da tempo sui vicini centri del
Basso Lazio (Cassino) e del Molise (Venafro), mentre l'Agro aversano è conurbato con i comuni a nord di Napoli.
La pianificazione territoriale assume quindi un carattere di particolare complessità perchè deve riuscire a coniugare
aspetti e problematiche differenti cercando, contestualmente, di garantire la valorizzazione di tutte le aree del territorio.
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SeS - Condizioni esterne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
STRUTTURE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI
Considerazioni e valutazioni
La programmazione e gestione della rete scolastica di competenza provinciale rappresenta uno degli aspetti su cui si
sono concentrati i maggiori sforzi per garantire l’efficienza dei servizi e la sicurezza/adeguatezza delle strutture.
Per quanto attiene le strutture informatiche a disposizione dell’Ente per lo svolgimento delle attività si ritiene opportuno
specificare che la Provincia di Caserta utilizza sistemi informativi, dotati di specifiche e avanzate tecnologie, per i
seguenti Settori:
1) Ragioneria e Bilancio per la gestione della contabilità, costituito da un’applicazione software integrata per la
informatizzazione dei servizi di ragioneria ed economato con la quale si realizzano, in maniera automatizzata, la
gestione della contabilità finanziaria, dell’IVA, dei clienti/fornitori, dell’economato, dei mutui, l’elaborazione degli allegati
e dei documenti connessi al bilancio annuale (certificato al conto consuntivo, certificato al bilancio di previsione,
relazione previsionale e programmatica, patto di stabilità, relazione al conto consuntivo, export bilancio xml per corte di
conti). Essendo la Provincia ente sperimentatore della disciplina in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi di cui al D.Lgs. 118/2011, il software di
gestione contabile è adeguato alle disposizioni in materia e consente l’applicazione del nuovo principio generale e
applicato della competenza potenziata, la riclassificazione del bilancio, la gestione del piano dei conti e, in generale, la
predisposizione ed esposizione del bilancio annuale e pluriennale, di previsione e consuntivo, secondo i nuovi schemi.
Nell’ambito dello stesso software è stato attivato il modulo dedicato al controllo di gestione per la rilevazione ed
elaborazione automatica dei dati di natura contabile necessari alla valutazione del grado di raggiungimento degli
obiettivi programmati.
2)Personale, per la rilevazione automatica delle presenze; per i dipendenti in servizio esterno, invece, la registrazione
viene effettuata, in osservanza a quanto disposto dalla deliberazione di Giunta Provinciale n. 68 del 16/07/2013,
attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili, forniti dall’Ente che consentono la geotimbratura da remoto;
3) Trasporti: fino all’entrata in vigore della L.R. n. 5/2013, il Settore Trasporti ha fornito alle imprese contrattualizzate
100 apparecchi tipo ROVER FM 4200, dotati di scheda SIM, per il controllo satellitare utilizzato per l’esercizio delle
attività di vigilanza e controllo sulla regolarità dello svolgimento dei servizi T.P.L,.
4) Viabilità: Sistema Informativo Stradale attraverso il quale rilevare tutti i dati inerenti la rete viaria di competenza
della Provincia di Caserta e le occupazioni esistenti lungo le stesse. Le informazioni acquisite direttamente su strada,
vengono successivamente agganciate al grafico stradale, georeferenziato, all'uopo predisposto. Il costituendo sistema
che comprende sia dati di tipo alfanumerico che grafico, è composto principalmente delle seguenti informazioni :
•
•
•
•
•
•
•
•
Riferimenti giuridici di ogni singolo tratto stradale
Riferimento storico dei tratti stradali declassificati
Viabilità Urbana ed extraurbana
Opere d'arte (ponti, viadotti, sottopassi)
Opere idrauliche (tombini)
Geometria a campione della piattaforma stradale (carreggiata, banchine, marciapiedi, piste laterali)
Barriere di Sicurezza
Protezione Corpo stradale
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SeS - Condizioni esterne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ECONOMIA E SVILUPPO ECONOMICO LOCALE
La presente fase congiunturale appare delicata, soprattutto in considerazione delle difficoltà strutturali che
interessano l’Unione europea, e con particolare riguardo l’Italia, dove gli effetti della crisi si sono associati a
politiche restrittive volte al rientro dagli squilibri finanziari accumulati nell’ultimo ventennio.
La crescita economica di Caserta ha risentito in forma accentuata degli effetti del ciclo economico generale,
evidenziando, al 2013, il più basso valore di ricchezza pro capite in tutta la regione, ed il quartultimo posto fra
tutte le province italiane.
Caserta soffre di una scarsa industrializzazione, come conseguenza di un progressivo declino di poli
industriali strategici, associata ad un peso relativo significativo delle costruzioni e dell’agricoltura, caratterizzati
da un momento di profonda ridefinizione della propria identità, e a cui si associa un terziario non di rado
costituito da attività collegate al retail. Nonostante tale risultato, che porta l’utilizzazione delle capacità
produttive al minimo fra tutte le province campane, il manifatturiero provinciale risulta, però, reattivo. I dati
congiunturali mostrano che il fatturato manifatturiero cresce nel primo trimestre dell’anno, e che il 39,2% degli
imprenditori casertani dichiara di attendersi, per il secondo trimestre, un ulteriore incremento. E’ però alta
anche la quota di quelle che subiranno peggioramenti (10,9%). Un risultato che lascia intendere una condizione
di dicotomia insita all’interno dell’apparato manifatturiero provinciale. Per quel che riguarda, invece, il settore
commerciale, i risultati mostrano un andamento decisamente meno positivo, legato al persistere di una crisi di
domanda interna. Detta crisi è legata all’andamento del reddito disponibile delle famiglie, che, con un calo di
circa 8 punti in termini reali fra 2009 e 2012, colloca Caserta in ultima posizione fra le province italiane.
Il patrimonio familiare, incentrato sui beni immobili, non è particolarmente alto (Caserta è infatti 79-ma fra le
province italiane). L’indice di povertà peggiora fra 2009 e 2012, e raggiunge un livello pari a quasi il
doppio della media nazionale. Di conseguenza, Caserta è in ultima posizione, fra le province italiane, per
spesa media familiare per consumi. Una spesa che si rivolge essenzialmente ai beni e servizi di tipo primario.
Il sistema economico di Caserta ha accusato con un certo ritardo gli effetti della crisi economica, in termini
di riduzione del numero di imprese, che si manifesta solo nel 2013, dopo anni di crescita, alimentata dalla
vivacità dell’importante fenomeno dell’imprenditoria degli immigrati, ed anche a quella giovanile, che continua a
crescere nonostante - e per certi versi a causa - la crisi. Il calo di imprese del 2013 è dovuto al commercio,
all’edilizia, all’agricoltura, al manifatturiero ed ai servizi di trasporto e turistici. Cresce, però, l’incidenza delle
società di capitali sul totale, rafforzando la dimensione organizzativa e patrimoniale del tessuto produttivo
locale.
Il mercato del lavoro subisce, ovviamente, gli effetti della crisi: a fronte di un aumento continuo delle forze
di lavoro, indotto anche dall’esigenza di rientrare sul mercato del lavoro per compensare flussi decrescenti di
reddito familiare, gli occupati perdono 6.000 unità (benché in ripresa negli ultimi quattro anni).
Nel primo trimestre del 2014, le imprese prevedono oltre 1.000 nuove assunzioni, soprattutto da parte delle
piccole imprese. La quota a tempo indeterminato è relativamente alta, ma non lo è altrettanto quella rivolta ai
giovani. Il profilo professionale richiesto maggiormente si riferisce ad operai specializzati ed a conduttori di
macchinari ed impianti.
La provincia di Caserta subisce effetti di restrizione del credito. A fronte di un incremento dei depositi
più rapido di quello nazionale, la discesa degli impieghi è più lenta, ma si applica ad un rapporto
impieghi/depositi (71%) già molto basso. Ciò significa che la liquidità disponibile del circuito economico locale è
molto esigua. L’elevata rischiosità del credito fa sì che il calo degli impieghi colpisca soprattutto le imprese, con
una quota di credito bancario, sul totale della clientela, particolarmente modesta.
Nel corso del 2013, la tendenza del saldo commerciale casertano verso il miglioramento, in atto dal 2011,
nel contesto di un sistema produttivo relativamente internazionalizzato rispetto alle altre province campane,
tende a consolidarsi. Tale risultato è in primo luogo frutto di un incremento del +4,7% dell’export, e di un calo
dell’import, legato alla domanda interna declinante. L’export provinciale cresce, nel medio periodo, soprattutto
su settori tradizionali (tessile abbigliamento, agroalimentare, metallurgico) ma è da segnalare anche l’aumento
di vendite di prodotti chimici nel 2013. Le imprese casertane, però, non fanno ancora sforzi significativi per
riposizionarsi sui mercati emergenti ad alta crescita (ad eccezione del Nord Africa).
Il turismo provinciale conta su attrattori di primissimo ordine, ma su un’offerta ricettiva ancora limitata,
sebbene di qualità elevata per il segmento alberghiero, e benché quello extralberghiero stia crescendo
rapidamente, soprattutto sul fronte della ricettività “low cost”. I flussi in entrata, però, riscontrano ancora un
andamento mediocre, soprattutto sul fronte della permanenza media e della scarsa, e decrescente, attrattività
di turismo internazionale. La possibilità di mirare, con una politica di sviluppo locale selettiva, quindi in grado di
concentrare le risorse sulle priorità, su filiere produttive emergenti, può generare effetti di rivitalizzazione,
iniziando dall’industria culturale e creativa, che reca notevoli potenzialità di occupazione, specie giovanile. Il
settore vale il 3,4% del valore aggiunto, un dato di incidenza molto basso, e che mostra come, anche per le
rilevanti risorse del territorio e del capitale umano locale, Caserta abbia notevoli margini di ulteriore sviluppo
ancora non sfruttati. Il 52% circa è prodotto dal segmento delle industrie creative, grazie all’importante
contributo, all’economia locale, di produzioni agroalimentari ed artigianali tipiche, che per molti versi connotano
in senso forte la stessa immagine del territorio.
L’economia del mare, nei suoi vari segmenti, risente di una vocazione economica, maggiormente orientate
verso le aree interne, per cui essa è in buona misura costituita dall’indotto dell’importante economia marittima
sviluppata nella provincia limitrofa di Napoli, ed incide solo per lo 0,9% sul valore aggiunto provinciale totale,
basandosi soprattutto su piccola cantieristica, industria ittica e turismo costiero. Per finire, la green economy: le
imprese casertane che hanno effettivamente investito, o che hanno previsto di investire, nel periodo 20082013, su metodi green, sono il 20,9% del totale, un dato allineato alla media campana, ma leggermente
inferiore a quella meridionale e nazionale, che indica quindi come vi siano margini per una ulteriore diffusione.
(Fonte: CCIAA Caserta - 12 giornata dell'Economia).
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Sezione Strategica
CONDIZIONI INTERNE
SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI INTERNE
L’organizzazione della Provincia di Caserta è articolata in Aree, Settori e Servizi, secondo il seguente
organigramma.
L’analisi della situazione attuale delle Provincia di Caserta non può prescindere dal riconsiderare gli scenari e i
contenuti della programmazione approvata negli esercizi precedenti determinata dai riflessi della perdurante,
difficile congiuntura economica, dall’applicazione delle nuove norme in materia di Patto di Stabilità Interno, dalla
progressiva riduzione dei trasferimenti provenienti dallo Stato e dai tagli ai finanziamenti regionali oltre che dai
tetti di spesa imposti dalle manovre finanziarie che si sono succedute negli ultimi anni, risentendo in misura
ancora più profonda delle incertezze dello scenario politico-istituzionale di riferimento.
La situazione economica reale e percepita, nel nostro territorio, continua a generare un aumento delle aree di
povertà, un incremento della disoccupazione e dei fallimenti di porzioni sempre più ampie del tessuto
imprenditoriale locale e una diffusione delle situazioni di emarginazione ed emergenza. Ciò in quanto il
miglioramento dei conti pubblici è passato, nella sostanza, attraverso un aumento della pressione fiscale e una
riduzione esponenziale dei trasferimenti agli enti locali. Tutti questi fattori hanno inciso in maniera determinante
sulla capacità di programmazione dell’Ente che si è visto diviso tra la immediata esigenza di far quadrare i conti a
fronte di una disponibilità decrescente di risorse e la volontà di creare le condizioni affinchè le istanze del popolo
provinciale possano trovare risposta. Nell’intento primario di assicurare continuità al livello di erogazione dei
servizi affidati alla competenza provinciale, le scelte strategiche di questa amministrazione si sono orientate verso
la ricerca di soluzioni gestionali ed organizzative finalizzate al reperimento di risorse, al miglioramento
dell’efficienza e alla riduzione dei costi. Questi i tre capisaldi della programmazione del precedente triennio
che trovano riconferma anche nella programmazione attuale.
Importanti iniziative sono state poste in essere per garantire all’Ente il recupero di risorse considerevoli di
competenza di esercizi precedenti che non essendo state erogate, hanno causato criticità anche sul piano degli
equilibri di cassa (i 90 milioni di trasferimenti erariali relativi agli esercizi 2007 e retro, ad oggi tutti incassati, i 16,5
milioni di quota IVA sui corrispettivi del servizio di TPL a carico della Regione, le quote TARSU per gli anni 20102012 da parte dei comuni).
Anche la scelta di riproporre un piano di alienazioni immobiliari rappresenta una soluzione ragionata, ma non per
questo meno sofferta, per sopperire alla carenza di risorse e recuperare disponibilità per il finanziamento degli
investimenti in settori sensibili come l’edilizia scolastica e la manutenzione delle strade e del territorio.
Per quanto attiene invece il miglioramento dell’efficienza organizzativa e la riduzione delle spese e dei
costi di gestione, appare evidente l’importante e stretta connessione tra i medesimi. Considerate le enormi
difficoltà finanziarie legate agli ulteriori tagli dei trasferimenti erariali, è stato chiaro sin da subito che l’unica strada
percorribile per non danneggiare i cittadini e continuare a garantire l’erogazione dei servizi sul territorio era quella
di recuperare l’efficienza interna ed aumentare, di conseguenza, la produttività della spesa pubblica. A tal
riguardo, non è di poco conto rilevare che nel corso del 2013, non soltanto la Provincia è riuscita a garantire i
servizi essenziali ma è stata addirittura in grado di aumentare l’offerta sul territorio. Ci si riferisce in modo
particolare all’offerta culturale che si è arricchita attraverso l’inaugurazione del Polo Culturale della Provincia di
Caserta, allocato presso lo storico edificio Provinciale di Villa Vitrone in Caserta - raro esempio di architettura
Coloniale sul territorio – oltre che con la realizzazione manifestazioni culturali e kermesse come “ Settembre al
Borgo”.
Tra gli obiettivi strategici definiti, quello che è stato conseguito con maggiore successo, nei precedenti
esercizi, è stata sicuramente la riduzione dei costi di gestione prodotto di una attenta e oculata riduzione della
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SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
spesa corrente, effettuata, sicuramente, attraverso una generale sforbiciata di tutte le spese non necessarie alla
realizzazione delle finalità istituzionali, ma anche tramite interventi di razionalizzazione dei processi e delle attività
per il conseguimento di un risparmio sui costi fissi. Si pensi, ad esempio, alla razionalizzazione degli istituti
scolastici, dell’utilizzo di beni strumentali (autoparco, telefonia), delle modalità di approvvigionamento di energia,
per non dimenticare i risparmi conseguiti sulla spesa del personale (-750.000,00) e di quella per interessi passivi
resi possibili dall’operazione di estinzione anticipata dei mutui portata a termine nel 2012 (- € 577.000,00 circa).
Tuttavia, considerati i risultati diligentemente conseguiti dall’Ente sul fronte della riduzione ed efficientamento dei
costi e le iniziative adottate nel corso del presente esercizio per conseguire i risparmi richiesti dal D.L. 66/2014
(con particolare riferimento ai contratti di fornitura di beni e servizi, ai canoni di locazione, ai compensi per
incarichi di rappresentanza e difesa dell’Ente e servizi di ingegneria ed architettura), l’attuale livello della spesa
non presenta più margini di contenimento per fronteggiare l’ulteriore decremento delle risorse disponibili,
conseguente alla manovra varata con il decreto appena menzionato, in quanto tutta finalizzata a garantire la
prosecuzione delle attività dell’Ente ed il perdurante svolgimento delle fondamentali funzioni ad esso, tuttora,
devolute, che presentano riflessi diretti ed immediati su diritti fondamentali dei cittadini (oggetto, talora, di
specifica protezione a livello costituzionale), come, a titolo meramente esemplificativo, di diritto allo studio (ivi
comprese l’edilizia scolastica, l’assistenza ed il trasporto degli alunni disabili) viabilità e tutela dell’ambiente;
In ogni caso, si ritiene opportuno evidenziare al riguardo che il conseguimento dei risparmi “finanziari” ha
rappresentato una sorta di “risultato nel risultato” in quanto si è reso possibile soltanto grazie ad un intenso sforzo
di riorganizzazione e razionalizzazione dei procedimenti, dei servizi e delle singole azioni organizzative con
l’unico sfidante obiettivo di riuscire a recuperare l’efficienza, interna ed esterna, e ridurre gli sprechi di gestione.
La riduzione dei trasferimenti in conto capitale da parte di Stato e Regione e l’effetto deterrente prodotto
dai vincoli di finanza pubblica sul ricorso all’indebitamento, hanno generato una contrazione delle possibilità di
finanziamento dei programmi di investimento pesantemente ridimensionati e rallentati a scapito di interventi
importanti per il benessere e l’incolumità pubblici (basti pensare all’adeguamento delle strutture scolastiche e alla
manutenzione straordinaria delle strade).
In tale ambito, tuttavia, questa amministrazione non è rimasta inerte, ma si è adoperata, attraverso la
laboriosa ed intensa attività della struttura, a raccogliere le opportunità offerte dal patto nazionale e regionale,
ottenendo la concessione di spazi finanziari per il pagamento dei debiti di parte capitale, con il duplice effetto di
immettere liquidità nel tessuto imprenditoriale provinciale e di liberare spazi per nuovi investimenti.
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SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ORGANISMI GESTIONALI ED EROGAZIONE DEI SERVIZI
2013
Tipologia
Consorzi
Aziende
Istituzioni
Società di capitali
Servizi in concessione
(num.)
(num.)
(num.)
(num.)
(num.)
Totale
2014
2015
2016
0
0
4
3
0
0
0
4
3
0
0
0
4
3
0
0
0
4
3
0
7
7
7
7
Organismi gestionali (Trend storico e programmazione)
Agenzia Giovani Provinciale
Enti associati
Caserta, Caiazzo, Casagiove, Castel Morrone, San Marco Evangelista, Arienzo, Aversa, Casaluce,
Cesa, Lusciano, Orta di Atella, Parete, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Gricignano d'Aversa,
Carinaro, Trentola Ducenta, Capodrise, Santa Maria Capua Vetere, San Tammaro, Casapulla, Curti,
Mondragone, Cancello ed Arnone, Falciano del Massico, Teano, Calvi Risorta, Sparanise, Bellona,
Pignataro Maggiore, Pontelatone, Vitulazio, Piedimonte Matese, Ailano, Alvignano, Prata Sannita,
Raviscanina, Sant'Angelo d'Alife, Marzano Appio, Pietravairano, Roccamonfina, Roccaromana San
Cipriano d'Aversa, Casal di Principe, Casapesenna, San Marcellino, Villa di Briano, Villa Literno.
Attività e note
L'AGP è un’istituzione autonoma (figura prevista dalla Legge n.142/1990) della Provincia di Caserta,
nata nel 1995 dall’esperienza maturata con il Centro INFORMAGIOVANI della Provincia di Caserta,
il primo nato nel meridione d’Italia (1984). L’Agenzia Giovani Provinciale è il Centro del Sistema di
rete territoriale informativo per la gioventù degli oltre cento comuni della provincia di Caserta. E’
l’organismo che promuove lo sviluppo e la diffusione dell’informazione quale fattore di prevenzione
primaria, finalizzato al superamento degli ostacoli di ordine culturale, sociale ed economico che
impediscono la piena maturazione, l’inserimento e la partecipazione dei giovani.
AGIS
Enti associati
Attività e note
L'AGIS è l'Agenzia per la Gestione degli Impianti Sportivi Provinciale di Caserta.
L'AGIS programma e dirige le attività degli impianti sportivi e fissa, annualmente, gli orari di apertura
e chiusura degli impianti. Provvede ad emanare norme per l'ordinato funzionamento degli impianti e
l'importo delle fideiussioni da versare. L'AGIS assegna altresì gli orari di utilizzo alle società sportive
affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali e alle società affiliate agli Enti di Promozione Sportiva
giuridicamente riconosciuti, esclusivi rappresentanti della disciplina a livello provinciale. Attività
dell'AGIS è inoltre l'organizzazione di manifestazioni di carattere sportivo, ricreativo e culturale.
Museo Campano
Enti associati
Attività e note
Il Museo Campano è un organismo strumentale della Provincia per la gestione di servizi culturali
senza rilevanza imprenditoriale. Conforma la propria attività agli indirizzi programmatici stabiliti dal
Consiglio Provinciale e la propria struttura organizzativa ai principi sanciti dalla Carta Nazionale delle
Professioni Museali ed alla L.R, 23.02.2005, n. 12. Il Museo, assicura la conservazione,
l’ordinamento, l’esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica delle sue collezioni,
attraverso diverse e specifiche attività.
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SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
Agenzia Editoriale
Enti associati
Attività e note
l'Agenzia editoriale è un organismo strumentale della Provincia che si propone quale luogo e
struttura per la gestione di un polo editoriale provinciale, che garantisce a tutti il diritto di accesso alla
cultura ed all’ informazione editoriale della Provincia stessa. Essa ha il compito di realizzare gli
obiettivi di programmazione, di sviluppo e di promozione editoriale in senso lato stabiliti dal Consiglio
Provinciale e di attuare i programmi pluriennali e annuali definiti dalla Giunta Provinciale, sia
operando direttamente che coordinando le attività editoriali promosse dai singoli Comuni della
Provincia di Caserta.
E’ altresì compito dell’Agenzia Provinciale di definire e promuovere in Italia e all’estero l’immagine
della Provincia di Caserta nel suo complesso, in ambito culturale, storico, artistico e letterario.
Terra di Lavoro Spa
Enti associati
Provincia di Caserta 100%
Attività e note
TERRA DI LAVORO S.P.A. è una società ad intero capitale pubblico, attualmente con socio unico la
Provincia di Caserta. L’attività è la gestione dei servizi pubblici, affidatele direttamente
dall’amministrazione provinciale di Caserta, con particolare riguardo alla segnaletica orizzontale
della rete stradale provinciale,alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili di
proprietà e pertinenza dell’Ente ed il servizio di controllo degli impianti termici ai sensi della legge N.
10/91 E S.M.I., servizio di accertamento, liquidazione e riscossione tributi.
Gisec spa
Enti associati
Provincia di Caserta 100%
Attività e note
La GISEC S.p.A., è la società costituita ai sensi dell’articolo 20 della L.R. n. 4/2007, così come
modificata dalla L.R. n. 4/2008, con l’obiettivo di gestire il ciclo integrato dei rifiuti nella provincia di
Caserta. Socio Unico della GISEC è la Provincia di Caserta. Alla GISEC sono assegnati tutti i
compiti e le attività connesse alla gestione delle fasi di smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati,
così come disciplinati dalla L. n. 26/2010 e, in particolare, anche quelli connessi alla gestione degli
impianti esistenti di competenza della Provincia di Caserta già assegnati alla GISEC dal 1° Gennaio
2010 nonché quelli in via di conferimento e quelli connessi alla realizzazione degli impianti che la
programmazione provinciale riterrà necessaria per il raggiungimento dell’autosufficienza provinciale
nella gestione dei rifiuti solidi urbani.
AMOC srl (in dismissione)
Enti associati
Attività e note
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SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
OPERE PUBBLICHE IN CORSO DI REALIZZAZIONE
Le opere pubbliche in corso di realizzazione
L'investimento, a differenza della spesa corrente che trova compimento in tempi rapidi, richiede modalità di
realizzazione ben più lunghe. Vincoli del patto di stabilità, difficoltà di progettazione, aggiudicazione degli
appalti con procedure complesse, tempi di espletamento dei lavori non brevi, unitamente al non facile
reperimento del finanziamento iniziale (progetto), fanno sì che i tempi di realizzazione di un investimento
abbraccino di solito più esercizi. Questa situazione, a maggior ragione, si verifica quando il progetto di partenza
ha bisogno di essere poi rivisto in seguito al verificarsi di circostanze non previste, con la conseguenza che il
quadro economico dell'opera sarà soggetto a perizia di variante. Il prospetto riporta l'elenco delle principali
opere in corso di realizzazione.
Opere pubbliche non ancora ultimate e finanziate negli anni precedenti
OPERE PUBBLICHE NON ANCORA ULTIMATE E FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI
DENOMINAZIONE
ESERCIZIO
VALORE
REALIZZATO
Lavori di Manutenzione Straordinaria della
SS.PP. N. 244 "Cappella " e n. 179
"Maddalena" nel Comune di Arienzo
2005
517.922,39
273.135,58
Spesa per la Riqualificazione del Viale Carlo
III in Caserta, finanziata con FONDI FAS
2006
2.546.461,42
850.000,00
Realizzazione di uno svincolo a rotatoria tra
la S.P. 336 ex ss. 87 Sannitica e la S.P. n. 5
Galatina
2011
515.982,00
0,00
Realizzazione di uno svincolo a rotatoria tra
la S.P. 330 " ex ss.158 della Valle del
Volturno " e la strada consortile nei pressi
del ponte Margherita sul fiume volturno
2011
580.000,00
0,00
Manutenzione straordinaria della S.P. 335 ,
EX SS . 265 dei Ponti della Valle- Tratto
Marcianise al confine della Provincia di
Napoli
2011
317.672,74
282.552,00
Lavori di realizzazione del completamento
stradale della Ex SS.87 Sannitica ( tratti CIPE)
2011
973.722,00
828.800,00
2013
650.000,00
0,00
2013
3.000.000,00
0,00
2013
1.000.000,00
0,00
2011
2.270.000,00
1.024.675,00
2010
1.070.332,00
331.100,00
2010
332.697,62
0,00
2011
623.000,00
202.236,00
2011
600.000,00
185.000,00
2004
3.936.000,00
667.000,00
2008
2.237.229,02
1.849.210,00
2004/2010
2.568.237,97
422.000,00
Spesa a carico della Regione per
adeguamento strutturale della sede
dell'IPAS " CAPPELLO2 DI Piedimonte
Matese
Realizzazione di uno svincolo a rotatoria tra
la S.P. 335 EX SS. 265 PONTI DELLA Valle e la
S.P. N. 8 Nola I e II tratto
Piano di intervento per la sicurezza dei ponti
stradali
Lavori di messa in sicurezza di vari istituti
scolastici , finanziati cin FONDI CIPE
Lavori di costruzione nuova sede IPIA e Liceo
pedagogico di Mondragone- completamento
I e II piano
Lavori di adeguamento alle norme di
sicurezza presso l'I.T.C. " Stefanelli" in
Mondragone
Lavori di completamento del III lotto
dell'IPIA "FERRARIS" di Caserta
Lavori di completamento del I piano presso
la nuova sede dell'I.T.C. " Pavese " di Caserta
Lavori di costruzione della nuova sede
dell'Istituto d'Arte di Marcianise
Lavori di costruzione I.T.C. E G. di Vairano
Patenora- I STRALCIO
Lavori di costruzione del Liceo Scientifico e
Geometra di Caiazzo
17
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TRIBUTI E POLITICA TRIBUTARIA
Le entrate tributarie dell’Ente sono costituite da tributi derivati ovvero istituiti e disciplinati dallo Stato rispetto ai
quali la Provincia fissa la misura delle rispettive aliquote, entro i limiti imposti dalle norme statali, e sulla base di
esse avviene la riscossione da parte di soggetti terzi che poi riversano alla casse provinciali.
La composizione articolata dei tributi provinciali L’Imposta Provinciale di Trascrizione, collegata alla
richiesta di formalità sulle trascrizioni, iscrizioni ed annotazioni riguardanti autoveicoli sul Pubblico
Registro Automobilistico viene riscossa dall’ACI PRA e riversata alla Provincia ove ha sede legale o
residenza il soggetto passivo (intestatario del veicolo).
L’Imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli viene
applicata sui premi di assicurazione obbligatori sui veicoli a motore e incassata dalle compagnie assicuratrici
che provvedono al relativo trasferimento alla Provincia.
Il Tributo Provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali viene iscritto a ruolo dai comuni
contestualmente alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e con l’osservanza delle relative
norme per l’accertamento, il contenzioso, la riscossione e le sanzioni. Anche l’incasso compete all’ente
impositore e da questo riversato alla Provincia nella misura dell’aliquota fissata Giunta Provinciale.
Considerazioni e valutazioni
Per quanto riguarda l'IPT e l'imposta sulle assicurazioni, considerati i riscontri periodici con i soggetti tenuti al
trasferimento e le modalità di accertamento legate ai flussi di cassa, non si registrano criticità rispetto all’entità e ai
tempi di riscossione che, invece, emergono con riferimento alla gestione del TEFA. In tal caso, per il recupero dei
mancati riversamenti da parte dei comuni sui ruoli di precedenti esercizi, la Provincia ha avviato apposite azioni di
sollecito, provvedendo, contestualmente a salvaguardare gli equilibri di bilancio mediante l’accantonamento di un
fondo svalutazione crediti pari alla quota stimata di evasione tributaria rispetto alla quale, questo ente, non ha poteri di
intervento diretti non essendo ente impositore. Stessa misura è stata assunta per l’esercizio di competenza che, nel
relativo schema di bilancio, espone uno stanziamento a titolo di fondo svalutazione crediti calcolato in base alla media
semplice del rapporto tra incassi ed accertamenti dell’ultimo quinquennio.
18
SeS - Condizioni interne
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SPESA CORRENTE PER MISSIONE
Spesa corrente per missione
Le missioni, per definizione ufficiale, rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalla
singola amministrazione. Queste attività sono intraprese utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad
esse destinate. L’importo della singola missione stanziato per fronteggiare il fabbisogno richiesto dal normale
funzionamento dell’intera macchina operativa dell’ente è identificato come "spesa corrente". Si tratta di mezzi
che saranno impegnati per coprire i costi dei redditi di lavoro dipendente e relativi oneri riflessi (onere del
personale), imposte e tasse, acquisto di beni di consumo e prestazioni di servizi, utilizzo dei beni di terzi,
interessi passivi, trasferimenti correnti, ammortamenti ed oneri straordinari o residuali della gestione di parte
corrente.
Spesa corrente per Missione
Missione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
50
60
Servizi generali e istituzionali
Giustizia
Ordine pubblico e sicurezza
Istruzione e diritto allo studio
Valorizzazione beni e attività culturali
Politica giovanile, sport e tempo libero
Turismo
Assetto territorio, edilizia abitativa
Sviluppo sostenibile e tutela ambiente
Trasporti e diritto alla mobilità
Soccorso civile
Politica sociale e famiglia
Tutela della salute
Sviluppo economico e competitività
Lavoro e formazione professionale
Agricoltura e pesca
Energia e fonti energetiche
Relazioni con autonomie locali
Relazioni internazionali
Fondi e accantonamenti
Debito pubblico
Anticipazioni finanziarie
Totale
Sigla
Programmazione 2014
Prev. 2014
Peso
Programmazione 2015-16
Prev. 2015
Prev. 2016
Gen
Giu
Sic
Ist
Cul
Gio
Tur
Ter
Svi
Tra
Civ
Soc
Sal
Svi
Lav
Agr
Ene
Aut
Int
Acc
Deb
Ant
25.722.775,38
0,00
2.299.437,00
14.898.024,00
1.508.239,00
718.400,00
15.000,00
291.600,00
14.971.380,83
12.014.489,14
185.714,00
2.779.044,00
0,00
629.955,00
12.375.095,94
4.855.271,19
1.133.824,46
0,00
27.160,00
10.230.493,93
0,00
0,00
24,6 %
0,0 %
2,2 %
14,3 %
1,4 %
0,7 %
0,0 %
0,3 %
14,4 %
11,5 %
0,2 %
2,7 %
0,0 %
0,6 %
11,8 %
4,6 %
1,1 %
0,0 %
0,0 %
9,6 %
0,0 %
0,0 %
25.235.847,73
0,00
2.283.552,00
13.078.289,00
955.900,00
708.800,00
15.000,00
286.600,00
3.837.077,12
10.245.500,00
4.500,00
2.424.083,00
0,00
551.620,00
6.539.200,00
2.425.214,00
0,00
0,00
16.660,00
6.243.421,27
0,00
0,00
24.483.203,74
0,00
2.123.852,00
12.324.547,00
951.200,00
649.300,00
0,00
286.600,00
3.506.034,00
9.813.000,00
4.500,00
2.424.083,00
0,00
546.620,00
6.490.800,00
2.112.925,00
0,00
0,00
11.660,00
6.220.403,26
0,00
0,00
104.655.903,87
100,0 %
74.851.264,12
71.948.728,00
19
SeS - Condizioni interne
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PATRIMONIO E GESTIONE DEI BENI PATRIMONIALI
Il conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l’appunto, la
situazione patrimoniale di fine esercizio dell'ente. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è
estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di
flessibilità in cui si innestano le scelte dell'Amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione
patrimoniale. La presenza, nei conti dell’ultimo rendiconto, di una situazione creditoria non soddisfacente
originata anche da un ammontare preoccupante di immobilizzazioni finanziarie (crediti in sofferenza), o il
persistere di un volume particolarmente elevato di debiti verso il sistema creditizio o privato (mutui passivi e
debiti di finanziamento) può infatti limitare il margine di discrezione che l’Amministrazione possiede quando si
appresta a pianificare il proprio ambito di intervento. Una situazione di segno opposto, invece, pone l'ente in
condizione di espandere la capacità di indebitamento senza generare preoccupanti ripercussioni sulla solidità
della situazione patrimoniale. I prospetti successivi riportano i principali aggregati che compongono il conto del
patrimonio, suddivisi in attivo e passivo.
Attivo patrimoniale 2013
Denominazione
Importo
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Rimanenze
Crediti
Attività finanziarie non immobilizzate
Disponibilità liquide
Ratei e risconti attivi
470.165,93
531.417.278,98
19.188.680,61
3.920,13
247.736.465,30
0,00
2.019.936,55
0,00
Totale
800.836.447,50
Passivo patrimoniale 2013
Denominazione
Importo
Patrimonio netto
Conferimenti
Debiti
Ratei e risconti passivi
374.551.798,74
0,00
234.623.840,78
191.660.807,98
Totale
800.836.447,50
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DISPONIBILITÀ DI RISORSE STRAORDINARIE
Trasferimenti e contributi correnti
L'ente eroga talune prestazioni che sono, per loro stessa natura, di stretta competenza pubblica. Altre attività
sono invece svolte in ambito provinciale solo perché la regione, con una norma specifica, ha delegato
l'organo periferico a farvi fronte. Nel primo caso è lo Stato che contribuisce in tutto o in parte a finanziare la
relativa spesa mentre nel secondo è la regione che vi fa fronte con proprie risorse. I trasferimenti correnti dello
Stato e della regione, insieme a quelli eventualmente erogati da altri enti, sono i principali mezzi finanziari che
affluiscono nel bilancio sotto forma di trasferimenti in conto gestione. In tale ambito, l'attività
dell’amministrazione si sviluppa percorrendo ogni strada che possa portare al reperimento di queste forme di
finanziamento che sono gratuite, e spesso accompagnate, da un vincolo di destinazione. Si tratta di mezzi che
accrescono la capacità di spesa senza richiedere un incremento della pressione tributaria sul cittadino.
Trasferimenti e contributi in C/capitale
I trasferimenti in C/capitale sono mezzi gratuiti concessi in prevalenza dallo Stato o dalla Regione. Queste
entrate possono finanziare la costruzione di nuove opere o la manutenzione straordinaria del patrimonio.
Mentre nel versante corrente il finanziamento della spesa con mezzi propri è la regola e il contributo in
C/gestione l’eccezione, negli investimenti la situazione si ribalta e il ricorso ai mezzi di terzi, anche per l'entità
della spesa di ogni OO.PP. diventa cruciale. D'altra parte, il ricorso al debito, con l’ammortamento del mutuo,
produce effetti negativi sul bilancio per cui è preciso compito di ogni amministrazione adoperarsi affinché gli
enti a ciò preposti diano la propria disponibilità a finanziare il maggior numero possibile degli interventi previsti.
Disponibilità di mezzi straordinari esercizio 2014
Composizione
Correnti
Trasferimenti da amministrazioni pubbliche
Trasferimenti da famiglie
Trasferimenti da imprese
Trasferimenti da istituzioni sociali private
Trasferimenti dall'Unione europea e altri
9.550.978,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Contributi agli investimenti
Trasferimenti in conto capitale
Investimento
29.057.750,00
0,00
Totale
9.550.978,00
29.057.750,00
Disponibilità di mezzi straordinari esercizio 2015-16
Composizione
Correnti
Trasferimenti da amministrazioni pubbliche
Trasferimenti da famiglie
Trasferimenti da imprese
Trasferimenti da istituzioni sociali private
Trasferimenti dall'Unione europea e altri
Investimento
11.580.465,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Contributi agli investimenti
Trasferimenti in conto capitale
0,00
0,00
Totale
11.580.465,00
0,00
21
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SOSTENIBILITÀ DELL'INDEBITAMENTO NEL TEMPO
Il ricorso al credito e vincoli di bilancio
Le risorse proprie della Provincia e quelle ottenute gratuitamente da terzi (contributi in C/capitale) possono
non essere sufficienti a coprire il fabbisogno per investimenti. In tale circostanza il ricorso al prestito può
essere un'alternativa utile ma sicuramente onerosa. La contrazione dei mutui comporta, a partire dall'inizio
dell'ammortamento e fino alla sua estinzione, il pagamento delle quote annuali per interesse e il rimborso
progressivo del capitale. Questi importi costituiscono, a tutti gli effetti, spese del bilancio corrente la cui entità
va finanziata con riduzione di pari risorse ordinarie. L'equilibrio del bilancio corrente si fonda, infatti,
sull'accostamento tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) con le uscite della
stessa natura (spese correnti e rimborso mutui). La politica di ricorso al credito va quindi ponderata in tutti i sui
aspetti, e questo anche in presenza di una disponibilità residua sul limite massimo degli interessi passivi
pagabili dall'ente.
Per le motivazioni appena esposte nonché per effetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno, la Provincia
di Caserta, a decorrere dall’esercizio 2012 e per il triennio in considerazione, ha scelto di non procedere alla
contrazione di nuovi mutui.
Esposizione massima per interessi passivi
2012
2013
2013
Tit.1 – Tributarie
69.976.255,53
69.976.255,53
69.976.255,53
Tit.2 - Trasferimenti correnti
4.065.416,54
4.065.416,54
4.065.416,54
Tit.3 - Extratributarie
20.519.247,59
20.519.247,59
20.519.247,59
94.560.919,66
94.560.919,66
94.560.919,66
Somma
Percentuale massima di impegnabilità delle entrate
8,00 %
Limite teorico interessi (8% entrate) (+) 7.564.873,57
8,00 %
8,00 %
7.564.873,57
7.564.873,57
Esposizione effettiva per interessi passivi
2014
Interessi su mutui
Interessi su prestiti obbligazionari
Interessi per debiti garantiti da fideiussione prestata dall'ente
Interessi passivi
Contributi in C/interessi su mutui
2015
2016
6.254.660,00
0,00
0,00
5.736.000,00
0,00
0,00
5.332.500,00
0,00
0,00
6.254.660,00
5.736.000,00
5.332.500,00
0,00
Esposizione effettiva (interessi passivi al netto contributi) (-) 6.254.660,00
0,00
0,00
5.736.000,00
5.332.500,00
2015
2016
1.828.873,57
2.232.373,57
Verifica prescrizione di legge
2014
Disponibilità residua per ulteriori interessi passivi
22
1.310.213,57
SeS - Condizioni interne
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EQUILIBRI DI COMPETENZA E CASSA NEL TRIENNIO
Programmazione ed equilibri di bilancio
Secondo i principi del sistema contabile armonizzato, le previsioni delle entrate e uscite di competenza del
triennio devono essere in perfetto equilibrio.
Entrate 2014
Denominazione
Tributi
Trasferimenti
Extratributarie
Entrate C/capitale
Rid. att. finanziarie
Accensione prestiti
Anticipazioni
Entrate C/terzi
Fondo pluriennale
Avanzo applicato
Fondo cassa iniziale
Totale
Competenza
Cassa
72.481.320,00
9.550.978,00
12.128.733,00
29.067.750,00
0,00
0,00
10.000.000,00
16.707.528,00
101.487.325,92
2.241.505,93
75.081.320,00
99.129.542,47
3.429.595,00
3.900.000,00
0,00
6.103.000,00
10.000.000,00
12.458.540,00
2.019.936,55
253.665.130,85 212.121.934,02
Uscite 2014
Denominazione
Spese correnti
Spese C/capitale
Incr. att. finanziarie
Rimborso prestiti
Chiusura anticipaz.
Spese C/terzi
Disavanzo applicato
Totale
Competenza
Cassa
104.655.903,87
112.631.698,98
0,00
9.670.000,00
10.000.000,00
16.707.528,00
0,00
90.727.199,30
26.594.745,19
0,00
9.670.000,00
10.000.000,00
16.786.908,29
-
253.665.130,85 153.778.852,78
Entrate biennio 2015-16
Denominazione
Uscite biennio 2015-16
2015
2016
Tributi
Trasferimenti
Extratributarie
Entrate C/capitale
Rid. att. finanziarie
Accensione prestiti
Anticipazioni
Entrate C/terzi
73.650.577,00
5.936.377,00
4.988.417,00
4.779.667,00
0,00
0,00
0,00
0,00
73.650.577,00
5.644.088,00
4.508.363,00
10.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Fondo pluriennale
Totale
4.442.322,35
93.797.360,35
0,00
83.813.028,00
Denominazione
2015
Spese correnti
Spese C/capitale
Incr. att. finanziarie
Rimborso prestiti
Chiusura anticipaz.
Spese C/terzi
Disavanzo applicato
Totale
23
2016
74.851.264,12
8.894.946,23
0,00
10.051.150,00
0,00
0,00
0,00
71.948.728,00
3.063.000,00
0,00
8.801.300,00
0,00
0,00
0,00
93.797.360,35
83.813.028,00
SeS - Condizioni interne
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PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI
Il controllo sugli equilibri finanziari è affidato alla direzione e coordinamento del Dirigente del Settore Ragioneria
e Bilancio e richiede il coinvolgimento dell’Organo di revisione, del Segretario Generale, della Giunta e, ove
necessario, dei Capi Area e dei Dirigenti di Settore. Il controllo viene effettuato nel rispetto:
•
•
•
•
•
dei principi contabili approvati dall’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli enti locali istituito
presso il Ministero dell’Interno,
dei principi contabili generali a applicati di cui al D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli Enti locali e dei loro
organismi,
delle disposizioni dell'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali,
delle norme che regolano il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza
pubblica,
delle norme di attuazione dell'articolo 81 della Costituzione.
Per quanto riguarda il contenuto della pagina, le prime due tabelle riportano le entrate e le uscite utilizzate
nelle scelte di programmazione che interessano la gestione corrente (funzionamento), il secondo gruppo
mostra i medesimi fenomeni ma a livello di interventi in C/capitale (investimenti), mentre i due quadri finali
espongono tutti i dati di bilancio, comprese le entrate e le uscite non oggetto di programmazione.
Entrate correnti destinate alla programmazione
Uscite correnti impiegate nella programmazione
Tributi
Trasferimenti correnti
Extratributarie
Entr.correnti spec. per investimenti
Entr.correnti gen. per investimenti
Risorse ordinarie
Spese correnti
(+)
(+)
(+)
(-)
(-)
Avanzo e FPV per bilancio corrente
(+)
Entrate C/capitale per spese correnti
(+)
Accensione di prestiti per spese correnti (+)
Risorse straordinarie
Totale
72.481.320,00
9.550.978,00
12.128.733,00
0,00
929.000,00
93.232.031,00
(+)
Spese di funzionamento
Rimborso prestiti
Disavanzo applicato al bilancio
21.093.872,87
0,00
0,00
0,00
104.655.903,87
104.655.903,87
9.670.000,00
(+)
Disavanzo pregresso
Totale
0,00
0,00
114.325.903,87
114.325.903,87
Entrate investimenti destinate alla programmazione
Uscite investimenti impiegate nella programmazione
Entrate in C/capitale lorde
(+)
Entrate C/capitale per spese correnti
(-)
Riscossione di crediti complessiva
(-)
Entr.correnti spec. per investimenti
(+)
Entr.correnti gen. per investimenti
(+)
Avanzo e FPV per bilancio investimenti (+)
Risorse gratuite
29.067.750,00
0,00
0,00
0,00
929.000,00
82.634.948,98
112.631.698,98
Spese in conto capitale
(+)
Concessione di crediti complessive
(-)
Investimenti effettivi
112.631.698,98
0,00
112.631.698,98
Totale
112.631.698,98
Accensione di prestiti lorde
(+)
Accensione prestiti per spese correnti
(-)
Anticipazioni di cassa
(-)
Risorse onerose
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
0,00
Totale
112.631.698,98
24
SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
FINANZIAMENTO DEL BILANCIO CORRENTE
La spesa corrente e gli equilibri di bilancio
L'ente non può vivere al di sopra delle proprie possibilità
per cui il bilancio deve essere approvato in pareggio. Le
previsioni di spesa, infatti, sono sempre fronteggiate da
altrettante risorse di entrata.
Le risorse per garantire il funzionamento
Come ogni altra entità economica destinata ad erogare servizi, anche la Provincia sostiene dei costi, sia fissi
che variabili, per far funzionare la struttura. Il fabbisogno richiesto dal funzionamento dell'apparato, come gli
oneri per il personale (stipendi, contributi), l'acquisto di beni di consumo (cancelleria, ricambi), le prestazioni di
servizi (luce, gas, telefono), unitamente al rimborso di prestiti, necessitano di adeguati finanziamenti. I mezzi
destinati a tale scopo hanno generalmente una natura ordinaria, come i tributi, i contributi in C/gestione, le
entrate extra tributarie.
Finanziamento bilancio corrente 2014
Entrate
2014
Tributi
Trasferimenti correnti
Extratributarie
Entr.correnti spec. per investimenti
Entr.correnti gen. per investimenti
Risorse ordinarie
(+)
(+)
(+)
(-)
(-)
72.481.320,00
9.550.978,00
12.128.733,00
0,00
929.000,00
93.232.031,00
Avanzo e FPV per bilancio corrente
(+)
Entr. C/capitale per spese correnti
(+)
Accensione di prestiti per spese correnti (+)
Risorse straordinarie
21.093.872,87
0,00
0,00
0,00
Totale
114.325.903,87
Finanziamento bilancio corrente (Trend storico)
Entrate
Tributi
Trasferimenti correnti
Extratributarie
Entr.correnti spec. per investimenti
Entr.correnti gen. per investimenti
Risorse ordinarie
2013
(+)
(+)
(+)
(-)
(-)
73.097.853,66
47.610.894,21
24.419.626,10
0,00
0,00
145.128.373,97
Avanzo e FPV per bilancio corrente
(+)
Entr. C/capitale per spese correnti
(+)
Accensione prestiti per spese correnti (+)
Risorse straordinarie
30.600.648,22
0,00
0,00
0,00
Totale
175.729.022,19
25
SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
FINANZIAMENTO DEL BILANCIO INVESTIMENTI
L'equilibrio del bilancio investimenti
Come per la parte corrente, anche il budget richiesto dalle opere pubbliche presuppone il totale finanziamento
della spesa. Ma a differenza della prima, la componente destinata agli investimenti è influenzata dalla
disponibilità di risorse concesse dagli altri enti pubblici nella forma di contributi in C/capitale. La prima tabella
divide il bilancio nelle componenti caratteristiche e consente di separare i mezzi destinati agli interventi in
C/capitale (investimenti) da quelli utilizzati per il solo funzionamento (bilancio di parte corrente). Completano il
quadro le operazioni di natura solo finanziaria (movimento fondi; servizi C/terzi).
Le risorse destinate agli investimenti
Oltre che a garantire il funzionamento della struttura,
le entrate possono essere destinate ad acquisire o
migliorare le dotazioni infrastrutturali. In questo modo si
viene ad assicurare un livello di mezzi strumentali tali da
garantire l'erogazione di servizi di buona qualità. Le
risorse di investimento possono essere gratuite, come i
contributi in C/capitale, le alienazioni di beni, il risparmio
di eccedenze correnti o l'avanzo di esercizi precedenti, o
avere natura onerosa, come l'indebitamento. In questo
caso, il rimborso del mutuo inciderà sul bilancio corrente
per tutto il periodo di ammortamento del prestito.
Finanziamento bilancio investimenti 2014
Entrate
Entrate in C/capitale lorde
Entr. C/capitale per spese correnti
Riscossione di crediti complessive
Entr.correnti spec. per investimenti
Entr.correnti gen. per investimenti
Avanzo e FPV per bilancio investimenti
Risorse gratuite
2014
(+)
(-)
(-)
(+)
(+)
(+
29.067.750,00
0,00
0,00
0,00
929.000,00
82.634.948,98
112.631.698,98
Accensione di prestiti lorde
(+)
Accensione di prestiti per spese correnti (-)
Anticipazioni di cassa
(-)
Risorse onerose
10.000.000,00
0,00
-10.000.000,00
0,00
Totale
112.631.698,98
Finanziamento bilancio investimenti (Trend storico)
Entrate
2013
Entrate in C/capitale lorde
Entr. C/capitale per spese correnti
Riscossione di crediti complessive
Entr.correnti spec. per investimenti
Entr.correnti gen. per investiementi
Avanzo e FPV per bilancio investim.
Risorse gratuite
(+)
(-)
(-)
(+)
(+)
(+)
11.303.126,97
0,00
0,00
0,00
101.139.510,77
112.442.637,74
Accensione di prestiti lorde
(+)
Accensione prestiti per spese correnti (-)
Anticipazioni di cassa
(-)
Risorse onerose
100.000.000,00
0,00
-100.000.000,00
0,00
Totale
112.442.637,74
26
SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DISPONIBILITÀ E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
L'organizzazione e la forza lavoro
Ogni ente fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità, erogazione
di servizi. La fornitura di servizi si caratterizza, nel pubblico come nel privato, per l'elevata incidenza dell'onere
del personale sui costi totali d'impresa. I più grossi fattori di rigidità del bilancio sono proprio il costo del
personale e l'indebitamento. Nell'organizzazione di un moderno ente locale, la definizione degli obiettivi
generali è affidata agli organi di derivazione politica mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi
spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di controllo seguito dalla
valutazione sui risultati conseguiti. Le tabelle mostrano il fabbisogno di personale accostato alla dotazione
effettiva, suddivisa nelle aree d'intervento. Nell’ambito del personale fuori ruolo sono ricomprese 2 unità in
servizio presso l’Ente in posizione di comando con qualifica dirigenziale.
Personale complessivo
Cat./Pos.
Pianta
organica
A
B
C
D
DIR
Personale di ruolo
Personale fuori ruolo
Presenze
effettive
5
250
450
280
21
2
124
275
221
13
1.006
635
9
Totale generale
644
Area: Tecnica
Cat./Pos.
Segue
Presenze
effettive
Pianta
organica
A
A2
A3
A4
A5
B
B2
B3
B4
B5
B6
B7
3
0
0
0
0
70
0
0
0
0
0
0
Cat./Pos.
1
0
0
0
0
42
0
0
0
0
0
0
C
C2
C3
C4
C5
D
D2
D3
D4
D5
D6
DIR
Area: Programmazione e sviluppo
Cat./Pos.
A
A2
A3
A4
A5
B
B2
B3
B4
B5
B6
B7
Pianta
organica
50
0
0
0
0
60
0
0
0
0
0
7
41
0
0
0
0
58
0
0
0
0
0
6
Segue
Presenze
effettive
0
0
0
0
0
50
0
0
0
0
0
0
Presenze
effettive
Pianta
organica
Cat./Pos.
0
0
0
0
0
38
0
0
0
0
0
0
C
C2
C3
C4
C5
D
D2
D3
D4
D5
D6
DIR
27
Pianta
organica
Presenze
effettive
110
0
0
0
0
60
0
0
0
0
0
5
99
0
0
0
0
19
0
0
0
0
0
3
SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
Area: Vigilanza
Cat./Pos.
Segue
Pianta
organica
A
A2
A3
A4
A5
B
B2
B3
B4
B5
B6
B7
Presenze
effettive
0
0
0
0
0
50
0
0
0
0
0
0
Cat./Pos.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C
C2
C3
C4
C5
D
D2
D3
D4
D5
D6
DIR
Area: Amministrativa
Cat./Pos.
A
A2
A3
A4
A5
B
B2
B3
B4
B5
B6
B7
Pianta
organica
Presenze
effettive
200
0
0
0
0
20
0
0
0
0
0
1
53
0
0
0
0
7
0
0
0
0
0
0
Segue
Pianta
organica
Presenze
effettive
2
0
0
0
0
80
0
0
0
0
0
0
Cat./Pos.
1
0
0
0
0
44
0
0
0
0
0
0
C
C2
C3
C4
C5
D
D2
D3
D4
D5
D6
DIR
28
Pianta
organica
Presenze
effettive
90
0
0
0
0
140
0
0
0
0
0
8
82
0
0
0
0
137
0
0
0
0
0
4
SeS - Condizioni interne
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PATTO DI STABILITÀ E VINCOLI FINANZIARI
Eurozona e Patto di stabilità e crescita
Il Patto di stabilità e crescita è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione
Europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti
di adesione all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (Eurozona). L'obiettivo era quello di
rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del trattato di
Maastricht. Il Patto si attua attraverso il rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit ed i debiti pubblici,
nonché un particolare tipo di procedura di infrazione, la procedura per deficit eccessivo, che ne costituisce il
principale strumento. Il Patto di stabilità e crescita è la concreta risposta dell'Unione europea ai dubbi ed alle
preoccupazioni circa la continuità nel rigore di bilancio delle diverse nazioni dell'unione economica e monetaria,
ed è entrato in vigore il 1 gennaio 1999 con l'adozione dell'euro.
Enti locali e vincoli del Patto di stabilità
La possibilità di effettuare una corretta pianificazione degli interventi di
spesa non è totalmente libera ma deve fare i conti con i vincoli imposti a
livello centrale su diversi aspetti della gestione. Per i comuni con più di
1.000 abitanti, ad esempio, queste restrizioni possono diventare
particolarmente stringenti se associate alle regole imposte dal patto di
stabilità interno. Non va sottaciuto che il notevole sforzo messo in atto
per riuscire a programmare l'attività dell'ente può essere vanificato
proprio dal fatto che questa normativa, con cadenza quasi annuale,
viene fortemente rimaneggiata dallo Stato. La norma, che nel corso dei
diversi anni ha subito vistosi cambiamenti, nella versione più recente
tende a conseguire un saldo cumulativo (obiettivo programmatico) di
entrate ed uscite sia di parte corrente che in C/capitale denominato
“Saldo finanziario di competenza mista". Il mancato raggiungimento
dell'obiettivo comporta per l'ente l'irrogazione di pesanti sanzioni.
Patto di stabilità
Base storica
Esercizio 2013
Pianificazione
Primo anno (2014)
Secondo anno (2015)
Terzo anno (2016)
Obiettivo
Previsione
9.771.977,00
21.379.000,00
Obiettivo
Previsione
Scostamento
10.527.000,00
20.747.000,00
22.052.000,00
10.566.831,00
20.779.171,00
22.103.028,00
39.831,00
32.171,00
51.028,00
29
Documento Unico di Programmazione
SEZIONE OPERATIVA
Sezione Operativa (Parte 1)
VALUTAZIONE GENERALE
DEI MEZZI FINANZIARI
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
VALUTAZIONE GENERALE DEI MEZZI FINANZIARI
Valutazione dei mezzi finanziari
La prima parte della sezione operativa si suddivide a sua volta in due gruppi distinti di informazioni. Si parte
dalle entrate, con la valutazione generale sui mezzi finanziari dove sono individuate, per ciascun titolo, le fonti
di entrata con l'andamento storico e relativi vincoli, gli indirizzi in materia di tributi e tariffe ed infine gli indirizzi
sul possibile ricorso all’indebitamento per finanziare gli investimenti. Il secondo gruppo di informazioni, che sarà
invece sviluppato in seguito, mirerà a precisare gli obiettivi operativi per singola missione e programmi.
Tornando alla valutazione generale dei mezzi finanziari, bisogna notare che il criterio di competenza introdotto
dalla nuova contabilità porta ad una diversa collocazione temporale delle entrate rispetto a quanto adottato nel
passato, rendendo difficile l'accostamento dei flussi storici con gli attuali. Nelle pagine seguenti, e per ogni
fonte di finanziamento divisa in titoli, sarà riportato lo stanziamento per il triennio e il trend storico.
Mezzi finanziari e classificazione in bilancio
Le fonti di finanziamento del bilancio sono raggruppate in diversi livelli di dettaglio. Il livello massimo di
aggregazione delle entrate è il titolo, che rappresenta la fonte di provenienza dell'entrata. Il secondo livello di
analisi è la tipologia, definita in base alla natura stessa dell'entrata nell'ambito di ciascuna fonte di provenienza.
Segue infine la categoria, classificata in base all'oggetto dell'entrata nell'ambito della tipologia di appartenenza.
Definito il criterio di classificazione, è opportuno porre l'accento sul fatto che il cambiamento nel criterio di
allocazione dell'entrata conseguente alle mutate regole contabili rende non facilmente accostabili i dati storici
delle entrate con le previsioni future. Secondo il nuovo principio di competenza, infatti, l’iscrizione della posta
nel bilancio, e di conseguenza il successivo accertamento, viene effettuato nell’esercizio in cui sorge
l’obbligazione attiva ma è imputato nell’anno in cui andrà effettivamente a scadere il credito.
Indirizzi in materia di tributi e tariffe
Nella precedente sezione strategica (SeS), e più precisamente nella parte dove sono state affrontate le
condizioni interne, sono già stati presi in considerazione i problemi connessi con la definizione degli indirizzi in
materia di tributi e tariffe. Le decisioni che si vengono ad adottare in ambito tributario e tariffario, infatti, sono il
presupposto che poi autorizza l'ente a stanziare le corrispondenti poste tra le entrate e, più in particolare, nel
livello più analitico definito dalle tipologie. Gli stanziamenti di bilancio prodotti da queste decisioni in tema di
tributi e tariffe sono messi in risalto nelle pagine successive di riepilogo delle entrate per titoli, dove le previsioni
tributarie e tariffarie sono accostate con il corrispondente andamento storico. Anche in questo caso valgono
però le considerazioni prima effettuate sulla difficoltà che sorgono nell'accostare i dati storici con quelli
prospettici, e questo per effetto dell'avvenuto cambiamento delle regole della contabilità.
Indirizzi sul ricorso all'indebitamento per investimenti
Anche in questo caso, come nel precedente, le tematiche connesse con il possibile finanziamento delle opere
pubbliche mediante ricorso al debito sono già state sviluppate nella sezione strategica (SeS). Più in particolare,
il grado di sostenibilità dell'indebitamento nel tempo è stato affrontato nell'ambito delle analisi sulle condizioni
interne. Rimangono quindi da individuare solo gli effetti di queste decisioni, e precisamente la classificazione
dell'eventuale nuovo debito (mutui passivi, prestiti obbligazionari, prestiti a breve) nel bilancio di previsione del
triennio. Nelle pagine successive sono quindi messi in risalto sia i dati delle entrate in conto capitale (contributi
in C/capitale), e cioé l'alternativa non onerosa alla pratica dell'indebitamento, che l'effettivo stanziamento delle
nuove accensioni di prestiti per il finanziamento delle opere pubbliche. Anche in questo caso valgono gli stessi
spunti riflessivi sul difficile accostamento dei dati storici con le previsioni future.
32
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ENTRATE TRIBUTARIE (valutazione e andamento)
L'impegno nell'erogare i servizi alla collettività richiede la disponibilità di risorse adeguate ai compiti che la
società affida all'ente locale. Questi mezzi possono provenire dallo Stato oppure, in un un'ottica tesa al
decentramento, direttamente dal territorio servito. Con riferimento agli stanziamenti di entrata, l’analisi non può
prescindere da un breve riepilogo sul nuovo sistema delle entrate reso operativo con il decreto legislativo n.
68/2011, attuativo della delega contenuta nella legge n. 42/09. Il decreto in argomento definisce, infatti, il
nuovo sistema di finanziamento dei bilanci provinciali, incentrato principalmente:
a) sull’imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei motori (RC auto),
che diviene tributo proprio derivato con aliquota del 12,5%, manovrabile in aumento o in diminuzione nella
misura di 3,5 punti percentuali;
b) sulla compartecipazione provinciale all’IRPEF, assegnata come quota del Fondo sperimentale di
riequilibrio, a compensazione della soppressione dei trasferimenti statali alle province nonché
dell'addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, (anch'essa soppressa, con attribuzione del gettito
allo Stato).
c) sull’imposta provinciale di trascrizione.
La parte più consistente delle entrate provinciali proprie, alla luce del quadro delineato, rimane
strettamente legata al mercato dell’auto: le previsioni di realizzazione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione
e dell’Imposta sulle Assicurazioni contro la Responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a
motore, sono state costruite sulla base della misura delle relative aliquote fissate da appositi provvedimenti di
Giunta Provinciale e proiettando su dodici mensilità il valore medio mensile degli incassi effettuati al 31/08/2014,
tenendo conto, altresì, dell’andamento registrato nell’ultimo triennio.
La restante quota delle entrate del titolo I è, infine, legata a variabili esterne dipendenti da altri enti ed è
costituita dal Tributo per l’esercizio delle funzioni in materia ambientale (TEFA) calcolato sulla tassa rifiuti applicata
dai Comuni e dai contributi fiscalizzati provenienti dallo Stato che formano il Fondo sperimentale statale di
riequilibrio.
Per il 2014 è stata confermata dalla Giunta Provinciale anche la percentuale del 5% con riferimento all’aliquota
del Tributo TEFA, pertanto, le previsioni di bilancio ad esso relative sono state aggiornate rispetto alle
precedenti annualità, applicando tale percentuale al totale degli ultimi ruoli TARSU/TIA comunicati dai 104
comuni della Provincia.
Il Fondo sperimentale di riequilibrio è stato appostato in bilancio tenendo conto degli effetti di tutte le manovre
economiche con le quali il governo, negli ultimi anni, ha progressivamente incrementato il contributo richiesto
agli enti locali in termini di minori risorse per i bilanci e di vincoli alla spesa. Lo stanziamento per l’esercizio
2014 rimane invariato rispetto al 2013 (secondo la quantificazione effettuata sulla base del D.L. 126/2013 e resa
nota nell’apposita sezione del sito del Ministero dell’Interno) alla luce delle previsioni di cui all’art. 16, comma 7,
del D.L. 95/2012, così come modificato in sede di conversione e dalla successiva legge di stabilità n. 228 del
24/12/2012 che ha stabilito un taglio di risorse per il comparto Province, pari a 1.200 milioni di euro per gli anni
2013 e 2014, mentre è stato, proporzionalmente incrementato negli esercizi successivi in virtù dell’aumento
complessivo dei tagli a 1.250 milioni di euro dal 2015.
Entrate tributarie
Titolo 1
(intero titolo)
Scostament
2013
73.097.853,66
2014
72.481.320,00
Composizione
Imposte, tasse e proventi assim. (Tip.101)
Compartecipazione di tributi (Tip.104)
Fondi perequativi Amm.Centrali (Tip.301)
Fondi perequativi Regione/Prov. (Tip.302)
2013
61.500.000,00
5.000.000,00
6.597.853,66
0,00
2014
58.300.000,00
7.600.000,00
6.581.320,00
0,00
Totale
73.097.853,66
72.481.320,00
Entrate tributarie (Trend storico e programmazione)
Aggregati
2011
2012
2013
2014
2015
2016
(intero Titolo)
(Accertamenti)
(Accertamenti)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
Imposte, tasse
Compartecip. tributi
Pereq. Amm.Centrali
Pereq. Regione/Prov.
Totale
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
61.500.000,00
5.000.000,00
6.597.853,66
0,00
58.300.000,00
7.600.000,00
6.581.320,00
0,00
60.200.000,00
7.600.000,00
5.850.577,00
0,00
60.200.000,00
7.600.000,00
5.850.577,00
0,00
0,00
0,00
73.097.853,66
72.481.320,00
73.650.577,00
73.650.577,00
33
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
TRASFERIMENTI CORRENTI (valutazione e andamento)
Nella direzione del federalismo fiscale
I trasferimenti correnti dello Stato e della regione affluiscono nel bilancio sotto forma di trasferimenti in
C/gestione, e cioé risorse destinate al finanziamento di funzioni proprie dell'ente. In seguito alla progressiva
introduzione delle norme sul federalismo fiscale, il percorso delineato dal legislatore comporta l'abbandono di
questo sistema che viene ad essere sostituito con forme di finanziamento fondate sul reperimento di entrate di
stretta pertinenza locale. In questa prospettiva, si tende a privilegiare un contesto di forte autonomia che
valorizza la qualità dell'azione amministrativa e la responsabilità degli amministratori nella gestione della cosa
pubblica. La norma prevede infatti la soppressione dei trasferimenti statali e regionali diretti al finanziamento
delle spese, ad eccezione degli stanziamenti destinati ai fondi perequativi e dei contributi erariali e regionali in
essere sulle rate di ammortamento dei mutui contratti dagli enti locali.
Sull’entità dei trasferimenti statali, si rinvia a quanto ampiamente esposto in premessa.
Trasferimenti correnti
Titolo 2
(intero titolo)
Scostamento
2013
2014
-38.059.916,21
47.610.894,21
9.550.978,00
Composizione
2013
2014
Trasferimenti Amm. pubbliche (Tip.101)
Trasferimenti Famiglie (Tip.102)
Trasferimenti Imprese (Tip.103)
Trasferimenti Istituzioni sociali (Tip.104)
Trasferimenti UE e altri (Tip.105)
42.726.126,21
0,00
0,00
0,00
4.884.768,00
9.550.978,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Totale
47.610.894,21
9.550.978,00
Trasferimenti correnti (Trend storico e programmazione)
Aggregati
2013
2014
2015
2016
(intero Titolo)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
9.550.978,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.936.377,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.644.088,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Trasf.
Trasf.
Trasf.
Trasf.
Trasf.
Amm. pubbliche
Famiglie
Imprese
Istituzione
UE e altri
Totale
42.726.126,21
0,00
0,00
0,00
4.884.768,00
47.610.894,21
34
9.550.978,00
5.936.377,00
5.644.088,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (valutazione e andamento)
Per quanto concerne le entrate extratributarie, si fa particolare riferimento a quelle derivanti dalle sanzioni
amministrative:
•
derivanti dalle sanzioni in materia ambientale;
•
derivanti dai canoni acque pubbliche, di competenza del Settore Risorse Idriche;
•
entrate afferenti al Settore Viabilità (COSAP);
•
verbali elevati per infrazioni in materia di C.d.S.
Vanno inoltre menzionati i canoni dovuti alla Provincia da parte dei titolari di punti ristoro e buvette presso le
istituzioni scolastiche di competenza provinciale.
Entrate extratributarie
Titolo 3
(intero titolo)
Scostamento
2013
2014
-12.290.893,10
24.419.626,10
12.128.733,00
Composizione
2013
2014
Vendita beni e servizi (Tip.100)
Repressione Irregolarità e illeciti (Tip.200)
Interessi (Tip.300)
Redditi da capitale (Tip.400)
Rimborsi e altre entrate (Tip.500)
1.970.448,00
1.202.800,00
325.000,00
0,00
20.921.378,10
2.011.102,00
2.128.195,00
100.000,00
0,00
7.889.436,00
Totale
24.419.626,10
12.128.733,00
Entrate extratributarie (Trend storico e programmazione)
Aggregati
2011
2012
2013
2014
2015
2016
(intero Titolo)
(Accertamenti)
(Accertamenti)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
Beni e servizi
Irregolarità e illeciti
Interessi
Redditi da capitale
Rimborsi e altre entrate
Totale
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.970.448,00
1.202.800,00
325.000,00
0,00
20.921.378,10
2.011.102,00
2.128.195,00
100.000,00
0,00
7.889.436,00
1.953.696,00
2.026.500,00
85.000,00
0,00
923.221,00
1.954.809,00
1.862.000,00
60.000,00
0,00
631.554,00
0,00
0,00
24.419.626,10
12.128.733,00
4.988.417,00
4.508.363,00
Considerazioni e valutazioni
Riguardo alle entrate extra tributarie permane un significativo scostamento tra i dati previsionali e le somme
effettivamente incassate prevalentemente sulle sanzioni elevate dai singoli Settori (Agricoltura, Risorse Idriche,
Ecologia, Polizia Provinciale, Viabilità). Tale discrasia è motivata dalla scarsa efficienza rilevata nella fase della
riscossione coattiva. La problematica è stata affrontata prevedendo, in primo luogo, l’affidamento di uno specifico
obiettivo di standardizzazione e razionalizzazione dei relativi procedimenti. Di fatto con l’approvazione della
programmazione operativa 2013, è stato assegnato specifico obiettivo ai settori interessati, di razionalizzare e
standardizzare le procedure relative all’accertamento e alla riscossione delle sanzioni. Si è giunti alla predisposizione,
sotto il coordinamento del Capo Area finanziaria, di uno schema di regolamento teso a razionalizzare in modo
particolare il procedimento del recupero coattivo di tali entrate. E’ stato effettuato, inoltre, il monitoraggio dei pagamenti
dei canoni dovuti alla Provincia da parte dei titolari di punti ristoro e buvette presso le istituzioni scolastiche di
competenza provinciale e sono stati intensificati i solleciti verso i soggetti inadempienti, al fine di provvedere alla
regolarizzazione dei pagamenti dovuti nei tempi stabiliti.
35
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ENTRATE IN CONTO CAPITALE (valutazione e andamento)
Investire senza aumentare l'indebitamento
I trasferimenti in C/capitale sono risorse a titolo gratuito concesse alla Provincia da entità pubbliche, come
lo Stato, la R egione oppure erogati da soggetti privati. Queste entrate, spesso rilevanti, possono essere
destinate alla costruzione di nuove opere pubbliche o alla manutenzione straordinaria del patrimonio.
Rientrano in questa categoria anche le alienazioni dei beni provinciali, un'operazione il cui introito
dev'essere sempre reinvestito in spese d'investimento, conservando pertanto l'originaria destinazione. Quello
che è nato come un investimento, infatti, può essere alienato, ma il corrispondente ricavo di vendita non può
diventare un mezzo di finanziamento del bilancio di parte corrente, salvo l'esistenza di eccezioni
espressamente previste dalla legge.
Entrate in conto capitale
Titolo 4
Scostamento
2013
2014
(intero titolo)
17.764.623,03
11.303.126,97
29.067.750,00
2013
2014
Tributi in conto capitale (Tip.100)
Contributi agli investimenti (Tip.200)
Trasferimenti in conto capitale (Tip.300)
Alienazione beni materiali e imm. (Tip.400)
Altre entrate in conto capitale (Tip.500)
0,00
200.000,00
390.126,97
10.713.000,00
0,00
0,00
29.057.750,00
0,00
10.000,00
0,00
Totale
11.303.126,97
29.067.750,00
Composizione
Entrate in conto capitale (Trend storico e programmazione)
Aggregati
2013
2014
2015
2016
(intero Titolo)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
(Previsione)
Tributi in conto capitale
Contributi investimenti
Trasferimenti in C/cap.
Alienazione beni
Altre entrate in C/cap.
Totale
0,00
200.000,00
390.126,97
10.713.000,00
0,00
11.303.126,97
36
0,00
29.057.750,00
0,00
10.000,00
0,00
29.067.750,00
0,00
0,00
0,00
4.779.667,00
0,00
4.779.667,00
0,00
0,00
0,00
10.000,00
0,00
10.000,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
Sezione Operativa (Parte 1)
DEFINIZIONE DEGLI
OBIETTIVI OPERATIVI
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI
Il processo di programmazione delineato nel Regolamento di contabilità e nel Regolamento dei controlli
interni, attualmente vigenti, assicura sin dalla fase di definizione dei contenuti e predisposizione dei documenti
programmatici, la coerenza interna tra gli stessi, prevedendo che:
1.
i dirigenti sulla base degli indirizzi approvati dalla Giunta Provinciale, elaborino motivate proposte di
previsione sui programmi e progetti di propria competenza che costituiscono il contenuto della Relazione
Previsionale e Programmatica/Documento Unico di Programmazione;
2.
il Direttore Generale, sulla base delle suddette proposte formulate dai dirigenti, avvii un processo di
negoziazione e condivisione con i coordinatori d’area e i rispettivi dirigenti per la definizione degli
obiettivi gestionali conformemente agli indirizzi della Relazione Previsionale e Programmatica e del
bilancio di previsione annuale e pluriennale;
3.
tali obiettivi di gestione, associati alle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie al loro
raggiungimento, confluiscano in un documento unico integrato contenente le informazioni relative al
Piano Esecutivo di Gestione, al Piano Dettagliato degli Obiettivi e al Piano della Performance (“PEG PDO - PERFORMANCE”).
Nello specifico, la Giunta Provinciale, con deliberazione n. 33 del 01/04/2014, ha enunciato le strategie
dell’amministrazione riconfermando i tre obiettivi strategici già approvati nell'anno 2013:
•
miglioramento dell’efficienza organizzativa e dell’innovazione gestionale;
•
reperimento risorse finanziarie esterne e incremento di efficienza nel recupero delle entrate;
riduzione delle spese e dei costi di gestione.
Le proposte di obiettivi operativi ivi definite sono state quindi trasmesse a tutti i Dirigenti responsabili di
Settore affinché fossero completate le attività di negoziazione con conseguente definizione, coerente e
dettagliata, dei contenuti tecnico-operativi da inserire nella programmazione annuale.
A tal riguardo giova precisare che sono state impartite, nella stessa sede, alcune indicazioni per
l'aggiornamento della programmazione, ovvero per la valutazione della coerenza e della sostenibilità degli
obiettivi pluriennali già definiti e/o l'individuazione di nuovi obiettivi da inserire nella definitiva stesura del
PEG-PDO-Performance anno 2014-2016.
Le direttive e i criteri di cui sopra vengono sinteticamente richiamati di seguito:
•
programmazione delle attività di investimento con esclusivo riferimento ai casi assolutamente necessari
ad evitare danni gravi all’ente o alla collettività e, in ogni caso, coerentemente alle indicazioni fornite
dall’amministrazione in vista del rispetto del patto di stabilità interno;
•
rimodulazione, laddove necessario, dei contenuti inerenti gli obiettivi di riferimento sulla scorta delle
eventuali riduzioni di risorse apportate;
•
individuazione di dati dettagliati sulla tempistica di realizzazione delle attività;
priorità all’individuazione di obiettivi connessi al conseguimento di aumenti o di recupero di entrate, in modo
da ridurre il peso dei tagli di spesa e da alimentare le giacenze di cassa;
•
integrazione con eventuali nuove proposte operative coerenti con gli obiettivi strategici già individuati
(miglioramento efficienza, riduzione costi e recupero entrate).
•
In ossequio a quanto sopra richiamato, il presente Documento Unico di Programmazione è articolato in tre
programmi (più un 4 programma relativo alle attività istituzionali e strumentali all’operatività della struttura),
coincidenti con i tre obiettivi strategici di cui alla citata deliberazione di G.P. n. 33/2014 e comprendenti tutti i
progetti individuati nella fase di negoziazione degli obiettivi gestionali che saranno poi maggiormente dettagliati
nel Piano esecutivo di gestione.
38
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
FABBISOGNO DEI PROGRAMMI PER SINGOLA MISSIONE
Il budget di spesa dei programmi
L'Amministrazione pianifica l'attività e formalizza le scelte
prese in un documento di programmazione approvato dal
consiglio. Con questa delibera, votata a maggioranza
politica, sono identificati sia gli obiettivi futuri che le
risorse necessarie al loro effettivo conseguimento. Il
bilancio è pertanto suddiviso in vari programmi a cui
corrispondono i budget di spesa stanziati per rendere
possibile la loro concreta realizzazione. Obiettivi e risorse
diventano così i riferimenti ed i vincoli che delineano
l'attività di gestione dell'azienda comunale. Il successivo
prospetto riporta l'elenco completo dei programmi previsti
nell'arco di tempo considerato dalla programmazione e ne
identifica il fabbisogno, suddiviso in spesa corrente
(consolidata e di sviluppo) e interventi d'investimento.
Quadro generale degli impieghi per missione
Denominazione
2014
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
50
60
Servizi generali e istituzionali
Giustizia
Ordine pubblico e sicurezza
Istruzione e diritto allo studio
Valorizzazione beni e attività culturali
Politica giovanile, sport e tempo libero
Turismo
Assetto territorio, edilizia abitativa
Sviluppo sostenibile e tutela ambiente
Trasporti e diritto alla mobilità
Soccorso civile
Politica sociale e famiglia
Tutela della salute
Sviluppo economico e competitività
Lavoro e formazione professionale
Agricoltura e pesca
Energia e fonti energetiche
Relazioni con autonomie locali
Relazioni internazionali
Fondi e accantonamenti
Debito pubblico
Anticipazioni finanziarie
Totale
39
Programmazione triennale
2015
2016
26.150.163,55
0,00
2.329.437,00
37.362.872,98
1.796.956,58
920.098,60
15.000,00
358.414,02
79.426.111,75
35.894.382,02
185.714,00
2.779.044,00
0,00
629.955,00
12.425.564,67
4.872.410,29
1.883.824,46
0,00
27.160,00
10.230.493,93
9.670.000,00
10.000.000,00
25.245.847,73
0,00
2.303.552,00
18.720.235,23
958.900,00
708.800,00
15.000,00
286.600,00
3.857.077,12
13.445.500,00
4.500,00
2.424.083,00
0,00
551.620,00
6.539.200,00
2.425.214,00
0,00
0,00
16.660,00
6.243.421,27
10.051.150,00
0,00
24.493.203,74
0,00
2.143.852,00
13.134.547,00
954.200,00
649.300,00
0,00
286.600,00
3.626.034,00
11.913.000,00
4.500,00
2.424.083,00
0,00
546.620,00
6.490.800,00
2.112.925,00
0,00
0,00
11.660,00
6.220.403,26
8.801.300,00
0,00
236.957.602,85
93.797.360,35
83.813.028,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
SERVIZI GENERALI E ISTITUZIONALI
Missione 01 e relativi programmi
Rientrano nelle finalità di questa missione, articolata in programmi, gli interventi di amministrazione e per il
funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività di sviluppo in un’ottica di
governance e partenariato, compresa la comunicazione istituzionale. Appartengono alla missione gli obiettivi di
amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi, l’amministrazione e il corretto
funzionamento dei servizi di pianificazione economica e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali.
Sono ricomprese in questo ambito anche l’attività di sviluppo e gestione delle politiche per il personale e gli
interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
25.722.775,38
0,00
25.235.847,73
0,00
24.483.203,74
0,00
25.722.775,38
25.235.847,73
24.483.203,74
427.388,17
10.000,00
10.000,00
427.388,17
10.000,00
10.000,00
26.150.163,55
25.245.847,73
24.493.203,74
40
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
Missione 03 e relativi programmi
L’attività di programmazione connessa all’esercizio di questa missione è legata all’esercizio delle attribuzioni di
amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla
polizia locale, commerciale ed amministrativa. Sono incluse in questo contesto le attività di supporto alla
programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, oltre le forme di collaborazione
con altre forze di polizia presenti sul territorio. Le competenze nel campo della polizia locale, e come
conseguenza di ciò anche la pianificazione delle relative prestazioni, si esplica nell'attivazione di servizi, atti o
provvedimenti destinati alla difesa degli interessi pubblici ritenuti, dalla legislazione vigente, meritevoli di tutela.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
2014
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
41
(+)
2015
2016
2.299.437,00
0,00
2.283.552,00
0,00
2.123.852,00
0,00
2.299.437,00
2.283.552,00
2.123.852,00
30.000,00
20.000,00
20.000,00
30.000,00
20.000,00
20.000,00
2.329.437,00
2.303.552,00
2.143.852,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
Missione 04 e relativi programmi
La programmazione in tema di diritto allo studio abbraccia il funzionamento e l’erogazione di istruzione di
qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei vari servizi connessi, come l’assistenza scolastica, il
trasporto e la refezione, ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo
studio. Sono incluse in questo contesto anche le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e
al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Si tratta pertanto di ambiti operativi finalizzati a rendere effettivo il
diritto allo studio rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e logistico che si sovrappongono all'effettivo
adempimento dell'obbligo della frequenza scolastica da parte della famiglia e del relativo nucleo familiare.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
2015
2016
14.959.024,00
0,00
13.078.289,00
0,00
12.324.547,00
0,00
14.959.024,00
13.078.289,00
12.324.547,00
22.464.848,98
5.641.946,23
810.000,00
Spese investimento
22.464.848,98
5.641.946,23
810.000,00
Totale
37.362.872,98
18.720.235,23
13.134.547,00
(+)
42
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
VALORIZZAZIONE BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Missione 05 e relativi programmi
Appartengono alla missione, suddivisa nei corrispondenti programmi, l’amministrazione e il funzionamento delle
prestazioni di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione, dei beni di interesse storico, artistico e
culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Rientrano nel campo l’amministrazione, il
funzionamento e l’erogazione di servizi culturali, con il sostegno alle strutture e attività culturali non finalizzate
al turismo, incluso quindi il supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative
politiche. Le funzioni esercitate in materia di cultura e beni culturali sono pertanto indirizzate verso la tutela e la
piena conservazione del patrimonio di tradizioni, arte e storia dell'intera collettività locale, in tutte le sue
espressioni.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
1.508.239,00
0,00
955.900,00
0,00
951.200,00
0,00
1.508.239,00
955.900,00
951.200,00
288.717,58
3.000,00
3.000,00
288.717,58
3.000,00
3.000,00
1.796.956,58
958.900,00
954.200,00
43
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
POLITICA GIOVANILE, SPORT E TEMPO LIBERO
Missione 06 e relativi programmi
Le funzioni esercitate nel campo sportivo e ricreativo riguardano la gestione dell'impiantistica sportiva in tutti i
suoi aspetti, che vanno dalla costruzione e manutenzione degli impianti e delle attrezzature alla concreta
gestione operativa dei servizi attivati. Queste attribuzioni si estendono fino a ricomprendervi l'organizzazione
diretta o l'intervento contributivo nelle manifestazioni a carattere sportivo o ricreativo. Appartengono a questo
genere di Missione, pertanto, l’amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani,
incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o
per eventi sportivi e ricreativi, e le misure di supporto alla programmazione e monitoraggio delle relative
politiche.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
2014
2015
2016
718.400,00
0,00
708.800,00
0,00
649.300,00
0,00
718.400,00
708.800,00
649.300,00
201.698,60
0,00
0,00
Spese investimento
201.698,60
0,00
0,00
Totale
920.098,60
708.800,00
649.300,00
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
44
(+)
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TURISMO
Missione 07 e relativi programmi
Le attribuzioni esercitabili nel campo turistico riguardano sia l'erogazione di servizi turistici che la realizzazione
diretta o indiretta di manifestazioni a richiamo turistico. Queste funzioni possono estendersi, limitatamente agli
interventi non riservati espressamente dalla legge alla regione o alla provincia, fino a prevedere l’attivazione di
investimenti mirati allo sviluppo del turismo. Entrano nella missione l’amministrazione e il funzionamento delle
attività e dei servizi relativi al turismo per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le
possibili attività di supporto e stimolo alla programmazione, al coordinamento ed al monitoraggio delle relative
politiche. A ciò si sommano gli interventi nell'ambito della politica regionale in materia di turismo e sviluppo
turistico.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
15.000,00
0,00
15.000,00
0,00
0,00
0,00
15.000,00
15.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
15.000,00
15.000,00
0,00
45
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ASSETTO TERRITORIO, EDILIZIA ABITATIVA
Missione 08 e relativi programmi
I principali strumenti di programmazione che interessano la gestione del territorio e l’urbanistica sono il piano
regolatore generale, il piano particolareggiato e quello strutturale, il programma di fabbricazione, il piano
urbanistico ed il regolamento edilizio. Questi strumenti delimitano l'assetto e l’urbanizzazione del territorio
individuando i vincoli di natura urbanistica ed edilizia, con la conseguente definizione della destinazione di tutte
le aree comprese nei confini. Competono all’ente locale, e rientrano pertanto nella missione, l’amministrazione,
il funzionamento e fornitura di servizi ed attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la
casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative
politiche.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2014
2015
2016
291.600,00
0,00
286.600,00
0,00
286.600,00
0,00
291.600,00
286.600,00
286.600,00
66.814,02
0,00
0,00
66.814,02
0,00
0,00
358.414,02
286.600,00
286.600,00
46
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA AMBIENTE
Missione 09 e relativi programmi
Le funzioni attribuite all’ente in materia di gestione del territorio e dell'ambiente hanno assunto una crescente
importanza, dovuta alla maggiore sensibilità del cittadino e dell’amministrazione verso un approccio che
garantisca un ordinato sviluppo socio/economico del territorio, il più possibile compatibile con il rispetto e la
valorizzazione dell'ambiente. La programmazione, in questo contesto, abbraccia l’amministrazione e il
funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e
delle biodiversità, la difesa del suolo dall’inquinamento, la tutela dell'acqua e dell'aria. Competono all’ente
locale l’amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei diversi servizi di igiene ambientale, lo smaltimento
dei rifiuti e il servizio idrico.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
2014
2015
2016
14.971.380,83
0,00
3.837.077,12
0,00
3.506.034,00
0,00
14.971.380,83
3.837.077,12
3.506.034,00
64.454.730,92
20.000,00
120.000,00
Spese investimento
64.454.730,92
20.000,00
120.000,00
Totale
79.426.111,75
3.857.077,12
3.626.034,00
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
47
(+)
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ
Missione 10 e relativi programmi
Le funzioni esercitate nella Missione interessano il campo della viabilità e dei trasporti, e riguardano sia la
gestione della circolazione e della viabilità che l'illuminazione stradale locale. I riflessi economici di queste
competenze possono abbracciare il bilancio investimenti e la gestione corrente. Competono all’ente locale
l’amministrazione, il funzionamento e la regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e
l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione,
coordinamento e al successivo monitoraggio delle relative politiche, eventualmente estese anche ai possibili
interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e mobilità sul territorio.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
2015
2016
12.014.489,14
0,00
10.245.500,00
0,00
9.813.000,00
0,00
12.014.489,14
10.245.500,00
9.813.000,00
23.883.359,28
3.200.000,00
2.100.000,00
Spese investimento
23.879.892,88
3.200.000,00
2.100.000,00
Totale
35.894.382,02
13.445.500,00
11.913.000,00
(+)
48
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
SOCCORSO CIVILE
Missione 11 e relativi programmi
La presenza di rischi naturali o ambientali, unitamente all'accresciuta cultura della tutela e conservazione del
territorio, produce un crescente interesse del cittadino verso questi aspetti evoluti di convivenza civile. L’ente
può quindi esercitare ulteriori funzioni di protezione civile, e quindi di intervento e supporto nell'attività di
previsione e prevenzione delle calamità. Appartengono alla Missione l’amministrazione e il funzionamento degli
interventi di protezione civile sul territorio, la previsione, prevenzione, soccorso e gestione delle emergenze
naturali. Questi ambiti abbracciano la programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di
soccorso civile, comprese altre attività intraprese in collaborazione con strutture che sono competenti in materia
di gestione delle emergenze.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
185.714,00
0,00
4.500,00
0,00
4.500,00
0,00
185.714,00
4.500,00
4.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
185.714,00
4.500,00
4.500,00
49
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
POLITICA SOCIALE E FAMIGLIA
Missione 12 e relativi programmi
Le funzioni esercitate nel campo sociale riguardano aspetti molteplici della vita del cittadino che richiedono un
intervento diretto o indiretto dell'ente dai primi anni di vita fino all'età senile. La politica sociale adottata
nell'ambito territoriale ha riflessi importanti nella composizione del bilancio e nella programmazione di medio
periodo, e questo sia per quanto riguarda la spesa corrente che gli investimenti. Questa missione include
l’amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei servizi in materia di protezione sociale a favore e a tutela
dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi
incluse le misure di sostegno alla cooperazione e al terzo settore che operano in questo ambito d'intervento.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
2014
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
50
(+)
2015
2016
2.779.044,00
0,00
2.424.083,00
0,00
2.424.083,00
0,00
2.779.044,00
2.424.083,00
2.424.083,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.779.044,00
2.424.083,00
2.424.083,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ
Missione 14 e relativi programmi
L'azione dell’ente nelle più vaste tematiche economiche e produttive è spesso indirizzata a stimolare un più
incisivo intervento di altre strutture pubbliche, come la regione, la provincia e la camera di commercio che, per
competenza istituzionale, operano abitualmente in questo settore. Premesso questo, sono comprese in questa
Missione l’amministrazione e il funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della
competitività del sistema economico locale, inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle
attività produttive, del commercio e dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Queste
attribuzioni si estendono, in taluni casi, alla valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo
tecnologico del territorio.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2014
2015
2016
629.955,00
0,00
551.620,00
0,00
546.620,00
0,00
629.955,00
551.620,00
546.620,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
629.955,00
551.620,00
546.620,00
51
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Missione 15 e relativi programmi
I principali interventi nell’ambito del lavoro rientrano nelle competenze prioritarie di strutture che fanno
rifermento allo stato, alla regione ed alla provincia. L’operatività dell’ente in questo contesto così particolare è
quindi sussidiaria rispetto le prestazioni svolte da altri organismi della pubblica amministrazione. Partendo da
questa premessa, l'ente locale può operare sia con interventi di supporto alle politiche attive di sostegno e
promozione dell'occupazione, che mediante azioni volte al successivo inserimento del prestatore d'opera nel
mercato del lavoro. Rientrano in questo ambito anche gli interventi a tutela dal rischio di disoccupazione, fino
alla promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro, per la formazione e
l'orientamento professionale.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
2014
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
52
(+)
2015
2016
12.375.095,94
0,00
6.539.200,00
0,00
6.490.800,00
0,00
12.375.095,94
6.539.200,00
6.490.800,00
50.468,73
0,00
0,00
50.468,73
0,00
0,00
12.425.564,67
6.539.200,00
6.490.800,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
AGRICOLTURA E PESCA
Missione 16 e relativi programmi
Rientrano in questa Missione, con i relativi programmi, l’amministrazione, funzionamento e l’erogazione di
servizi inerenti allo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agro-industriale, alimentare,
forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Queste competenze, per altro secondarie
rispetto l’attività prioritaria dell’ente locale, possono abbracciare sia la programmazione, coordinamento e
monitoraggio delle politiche sul territorio, in accordo con la programmazione comunitaria e statale, che gli
interventi nell'ambito della politica regionale in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca. In
questo caso, come in tutti i contesti d'intervento diretto sull’economia, le risorse utilizzabili in loco sono
particolarmente contenute.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
4.855.271,19
0,00
2.425.214,00
0,00
2.112.925,00
0,00
4.855.271,19
2.425.214,00
2.112.925,00
17.139,10
0,00
0,00
17.139,10
0,00
0,00
4.872.410,29
2.425.214,00
2.112.925,00
53
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ENERGIA E FONTI ENERGETICHE
Missione 17 e relativi programmi
L'organizzazione di mezzi strumentali ed umani richiesti per l'esercizio di attività produttive o distributive, come
la produzione o l’erogazione del gas metano, dell'elettricità e del teleriscaldamento, hanno bisogno di un
bagaglio di conoscenze economiche ed aziendali molto specifiche. Si tratta di attività produttive che sono
spesso gestite da società a capitale pubblico più che da servizi gestiti in economia. Partendo da questa
premessa, possono essere attribuite all’ente le attività di programmazione del sistema energetico e di possibile
razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale statale.
Queste competenze possono estendersi fino alle attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo
delle fonti rinnovabili.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
1.133.824,46
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.133.824,46
0,00
0,00
750.000,00
0,00
0,00
750.000,00
0,00
0,00
1.883.824,46
0,00
0,00
54
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Missione 19 e relativi programmi
Il contesto in cui opera la missione è molto particolare ed è connesso a situazioni specifiche dove, per effetto di
affinità culturali, storiche o sociali, oppure in seguito alla presenza di sinergie economiche o contiguità
territoriali, l’ente locale si trova ad operare al di fuori del contesto nazionale. Sono caratteristiche presenti in un
numero limitato di enti. In questo caso, gli interventi possono abbracciare l’amministrazione e il funzionamento
delle attività per i rapporti e la partecipazione ad associazioni internazionali di regioni ed enti locali, per i
programmi di promozione internazionale e per l'attività di cooperazione internazionale allo sviluppo. Rientrano
nel contesto anche gli specifici interventi della politica regionale di cooperazione territoriale a carattere
transfrontaliero.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
27.160,00
0,00
16.660,00
0,00
11.660,00
0,00
27.160,00
16.660,00
11.660,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
27.160,00
16.660,00
11.660,00
55
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
FONDI E ACCANTONAMENTI
Missione 20 e relativi programmi
Questa missione, dal contenuto prettamente contabile, è destinata ad evidenziare gli importi degli stanziamenti
di spesa per accantonamenti al fondo di riserva per spese impreviste ed al fondo svalutazione crediti di dubbia
esigibilità. Per quanto riguarda questa ultima posta, in presenza di crediti di dubbia esigibilità l'ente effettua un
accantonamento al fondo svalutazione crediti vincolando a tal fine una quota dell’avanzo di amministrazione. Il
valore complessivo del fondo dipende dalla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che
presumibilmente si formeranno nell’esercizio entrante, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli
ultimi cinque esercizi precedenti (media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di
entrata).
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
10.230.493,93
0,00
6.243.421,27
0,00
6.220.403,26
0,00
10.230.493,93
6.243.421,27
6.220.403,26
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10.230.493,93
6.243.421,27
6.220.403,26
56
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DEBITO PUBBLICO
Missione 50 e relativi programmi
La missione, di stretta natura finanziaria, è destinata a contenere gli stanziamenti di spesa destinati al futuro
pagamento delle quote interessi e capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall'ente con relative spese
accessorie, oltre alle anticipazioni straordinarie. In luogo di questa impostazione cumulativa, la norma contabile
prevede la possibile allocazione degli oneri del debito pubblico in modo frazionato dentro la missione di
appartenenza. Rientrano in questo ambito le spese da sostenere per il pagamento degli interessi e capitale
relativi alle risorse finanziarie acquisite con emissione di titoli obbligazionari, prestiti a breve termine, mutui e
finanziamenti a medio e lungo termine e altre forme di indebitamento e relative spese accessorie di stretta
competenza dell'ente.
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
2014
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
57
(+)
2015
2016
0,00
9.670.000,00
0,00
10.051.150,00
0,00
8.801.300,00
9.670.000,00
10.051.150,00
8.801.300,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
9.670.000,00
10.051.150,00
8.801.300,00
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ANTICIPAZIONI FINANZIARIE
Missione 60 e relativi programmi
Questa missione comprende le spese sostenute dall'ente per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate
dall'istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria. Queste anticipazioni di fondi vengono concesse dal
tesoriere per fronteggiare momentanee esigenze di cassa e di liquidità in seguito alla mancata corrispondenza
tra previsioni di incasso e relativo fabbisogno di cassa per effettuare i pagamenti. Questo genere di
anticipazione è ammessa entro determinati limiti stabiliti dalla legge. In questo comparto sono collocate anche
le previsioni di spesa per il pagamento degli interessi passivi addebitati all'ente in seguito all'avvenuto utilizzo
nel corso dell'anno dell'anticipazione di tesoreria. Questi oneri sono imputati al titolo primo della spesa (spese
correnti).
Spese per realizzare la missione e relativi programmi
Destinazione spesa
Correnti (Tit.1/U)
Assimilate a correnti (Tit.4+5/U)
2014
(+)
(+)
Spese di funzionamento
C/capitale a Att.fin. (Tit.2+3/U)
Spese investimento
Totale
(+)
2015
2016
0,00
10.000.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10.000.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10.000.000,00
0,00
0,00
58
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI DELL’ENTE
La definizione degli obiettivi per gli organismi gestionali dell'Ente è stata effettuata in piena coerenza con gli obiettivi strategici individuati dall'amministrazione ed enunciati
nella deliberazione di G.P. n. 33/2014.
In particolare, gli obiettivi assegnati alle istituzioni, Museo Campano e le agenzie AGIS e AGP, verranno esposti nell'ambito dei programmi di riferimento.
Per quanto riguarda, più specificamente, le società partecipate, in attuazione degli articoli 29 e 30 del vigente “Regolamento per i controlli interni” in tema di
programmazione e obiettivi delle stesse, la Direzione Generale, con il supporto della struttura permanente per la programmazione e il controllo, in appositi incontri con i
rappresentanti delle società totalmente partecipate dalla Provincia, ha definito la proposta di PDO aziendale per ciascuna società, individuando gli obiettivi gestionali da
perseguire per il periodo di riferimento, sintetizzati nella seguente tabella:
GISEC spa
Obiettivo
strategico
Riduzione spese e
costi di gestione
Obiettivo gestionale
RAZIONALIZZAZIONE
ASSETTO
ORGANIZZATIVO E
RIDUZIONE COSTI
REUPERO SOMME
DA INCASSARE
DALLE
AMMINISTRAZIONI
COMUNALI
Descrizione
L’assetto organizzativo e’ la configurazione risultante dal combinarsi di:
struttura organizzativa:modalita’ di distribuzione ai vari organismi aziendali ,
in modo coordinato, dei compiti e delle responsabilita’ (deriva quindi dalla
scelta di assegnazione dei ruoli di autorita’ /responsabilita’ agli organi e di
configurazione delle relazioni tra gli organi stessi);
sistemi operativi : meccanismi che governano la dinamica e la
remunerazione dei prestatori di lavoro e l’assegnazione ai vari organi
aziendali degli obiettivi e delle risorse (sistemi di ricerca e selezione del
personale, sistema di retribuzione, sistemi di valutazione, etc.)
L’assetto organizzativo, per sua stessa definizione, e’ strettamente legato al piano
industriale
e
alla
visione
e/o
previsione
futura
dell’attivita’
aziendale.
La riduzione dei costi ordinari di tenuta della societa’ deve essere, nel rispetto del
principio di efficienza, efficacia ed economicita’, la via da seguire per la realizzazione
degli obiettivi preposti. corre l’obbligo di evidenziare come l’assetto organizzativo
societario, oltre a fotografare la reale situazione al momento, e’ fortemente condizionato,
per la sua realizzazione, dal verifirsi, con esito positivo dalle attivita’ esposte nelle schede
precedenti.
La gisec spa, a far data dal 1 gennaio 2013, in attuazione di quanto stabilito dal consiglio
provinciale in data 30/11/12 con deliberazione 102 e di quanto deliberato dall'assemblea
dei soci in data 12/12/12, ha provveduto, relativamente all'esercizio delle attivita' di
trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti, alla costituzione di un rapporto diretto e
immediato con i comuni di Terra di Lavoro.
59
Finalità
Arrivare alla definizione ed
approvazione di un nuovo assetto
organizzativo, contenere i costi di
gestione ordinaria della societa’
Aumento di almeno il 50% degli incassi
su fatture emesse
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Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
TERRA DI LAVORO SpA
Obiettivo
strategico
Obiettivo gestionale
Descrizione
Finalità
INTERVENTI DI
MANUTENZIONE
ORDINARIA E
STRAORDINARIA
EDIFICI DI PROPRIETA'
Realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di proprietà in
esecuzione del contratto di servizio sottoscritto con la provincia di Caserta.
Miglioramento efficienza e riduzione costi
di gestione.
AGGIORNAMENTO
PIANO INDUSTRIALE
il piano industriale e’ il documento che illustra le intenzioni strategiche del management relative alle
strategie competitive dell’azienda, le azioni che saranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi
strategici, l’evoluzione del key value driver e dei risultati attesi. esso ha un ruolo vitale nell’ambito della
gestione
delle
imprese
in
quanto
risulta
utile:
•
al
management
per
la
rappresentazione
della
propria
visione
imprenditoriale;
• alla proprieta’ per svolgere appieno il ruolo di indirizzo e controllo della societa’;
• all’impresa per attirare risorse, umane e finanziarie, necessaria alla realizzazione della action plan.
la redazione del piano industriale, all’interno di una sistematica attivita’ di pianificazione strategica,
contribuisce a migliorare la qualita’ delle intenzioni strategica del mangement e ad indirizzare le
successive azioni realizzative, migliorando, in ultima analisi le performance aziendali. le principali azioni
operative che di seguito si illustreranno ed il loro reale compimento , quest’ultimo non dipendente in
maniera unilaterale dalla societa’ ma coinvolgono soggetti terzi, saranno il presupposto essenziale per
la redazione di un corretto piano industriale.
Definire il piano industriale della societa’
attraverso operazioni che diano impulso
alla fase di start up del servizio di
censimento, ispezione e accertamento
dello stato di esercizio e manutenzione
degli impianti termici; giungere ad un
accordo di intesa con il settore viabilita’
dell’ente Provincia di Caserta, al fine di
riconfermare il contratto di manutenzione
della segnaletica stradale orizzontale
lungo
le
strade
di
competenza
provinciale, definire modalita’ e tempi per
il trasferimento d’uso delle strutture
dall’AGISAP alla Terra di Lavoro spa.
Miglioramento
efficienza
organizzativa e
innovazione
gestionale
ATTIVAZIONE SERVIZIO
CONTROLLI IMPIANTI
TERMICI e
MIGLIORAMENTO
EFFICIENZA NEL
RECUPERO DELLE
ENTRATE
Riduzione spese e
costi di gestione
RAZIONALIZZAZIONE
ASSETTO
ORGANIZZATIVO E
RIDUZIONE DEI COSTI
L’attivazione del servizio di: “servizio di censimento, ispezione e accertamento dello stato di esercizio e
manutenzione degli impianti termici ai sensi della legge 10/91 art. 31 comma 3 e relativi decreti attuativi
e del d.lgs. 192 del 2005 e s.m. e i. nel territorio provinciale di competenza della provincia di caserta,
per i comuni rientranti negli ambiti territoriali: “alto casertano” e “agrolitorale”, oltre a garantire la
generale sicurezza degli impianti e, in conseguenza, dei cittadini, rappresenta un passo importante nella
definizione del core business della societa’ terra di lavoro spa, spostando l’asse di riferimento dalle
manutenzioni, degli edifici di competenza provinciale e della segnaletica orizzontale lungo le strade di
competenza
provinciale,
alla
verifica
degli
impianti
termici.
Nell'ambito delle attività connesse al controllo sugli impianti termici, l'obiettivo da conseguire riguarderà
necessariamente anche gli aspetti connessi al miglioramento dell'efficienza nel recupero delle entrate. A
tal riguardo, attesa l’evoluzione normativa che ha interessato il comparto della riscossione delle entrate
tributarie e patrimoniali degli Enti Locali, al fine di conformare alle intervenute previsioni normative la
procedura di riscossione prevista dal regolamento per l’esecuzione del controllo del rendimento di
combustione e dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici, giusta Delibera del
Consiglio Provinciale n. 52 del 09.12.2008, si intende integrato l’articolo 15, comma 4, del predetto
regolamento, prevedendo, anche, la riscossione mezzo ingiunzione, così come previsto dal R.D.
14.04.1910, n. 139 e ss.mm.ii. in quanto presupposto essenziale per il conseguimento dell’obiettivo
definito.
L’assetto organizzativo e’ la configurazione risultante dal combinarsi di struttura organizzativa e sistemi
operativi. La riduzione dei costi ordinari di tenuta della societa’ deve essere, nel rispetto del principio di
efficienza, efficacia ed economicita’, la via da seguire per la realizzazione degli obiettivi preposti. Corre
l’obbligo di evidenziare come l’assetto organizzativo societario, oltre a fotografare la reale situazione al
momento, e’ fortemente condizionato, per la sua realizzazione, dal verificarsi, con esito positivo dalle
attività esposte nelle schede precedenti.
60
Stipula del contratto di servizio e avvio
delle attività amministrative.
miglioramento dell'efficienza nel recupero
delle entrate derivanti dai controlli
effettuati.
ARRIVARE ALLA DEFINIZIONE ED
APPROVAZIONE DI UN NUOVO
ASSETTO ORGANIZZATIVO,
CONTENERE I COSTI DI GESTIONE
ORDINARIA DELLA SOCIETA’
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Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PROGRAMMA 1: REPERIMENTO RISORSE FINANZIARIE ESTERNE E INCREMENTO EFFICIENZA
NEL RECUPERO DELLE ENTRATE
Il presente programma comprende, in linea generale:
le attività finalizzate al recupero, alle casse dell'Ente, di entrate pregresse già accertate quali, a titolo esemplificativo, le entrate tributarie relative a ruoli di competenza di
esercizi precedenti (TARSU e TEFA), i trasferimenti erariali assegnati ma mai erogati dallo Stato, il recupero di canoni pregressi, il recupero di proventi derivanti dalle attività di
controllo e repressione degli illeciti;
le attività volte ad assicurare l'efficacia e l'efficienza della gestione delle risorse provenienti da soggetti esterni per il conseguimento di determinati obiettivi (progetti
finalizzati) o lo svolgimento di determinati servizi (es. TPl ) al fine di evitare l'insorgere di obblighi di restituzione;
le attività di ottimizzazione delle procedure di accertamento e riscossione delle entrate di competenza;
le attività mirate alla intercettazione ed utilizzo di tutte le opportunità di finanziamento utili allo svolgimento delle funzioni istituzionali.
In particolare, rientrano nel programma i seguenti obiettivi operativi:
OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI
AL PROGRAMMA 1
INCREMENTO ENTRATE DA BENI E
SERVIZI
OTTIMIZZAZIONE GESTIONE
IMPIANTI
ATTIVAZIONE SERVIZIO DI PRONTO
RISTORO ATTRAVERSO
L’INSTALLAZIONE DI DISTRIBUTORI
AUTOMATICI PRESSO LE
STRUTTURE DI PROPRIETA’
DELL’ENTE: PALAZZETTO DELLO
SPORT E STADIO DEL NUOTO.
SETTORE DI
RIFERIMENTO
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
AGIS
Quali azioni di reperimento di risorse finanziarie esterne finalizzate al
finanziamento delle attività dell'Agis, si intende provvedere, nel corso
dell'esercizio:
1. all'espletamento di una gara per la concessione in locazione di n. 2 locali
adibiti a palestra siti al pian terreno dello Stoadio Provinciale del Nuoto in
caserta;
2. all'espletamento di una gara per la concessione del servizio di gestione del
parcheggio dell'impianto sportivo Stadio del Nuoto con una previsione di
entrate per canoni pari a € 30.000,00 annui.
Espletamento gara per locazione n.
2 palestre e per l'affidamento del
servizio parcheggio c/o Stadio del
Nuoto
AGIS
Espletamento gara per affidamento
Nel corso del 2014, si intende predisporre apposito bando per l'affidamento in in project financing della
project financing della ristrutturazione e gestione degli spazi da adibire ad uso ristrutturazione e gestione degli
commerciale, presenti nell'area parcheggi dello Stadio del Nuoto.
spazi da adibire ad uso
commerciale
AGIS
Completamento attività per attivazione servizio di pronto ristoro attraverso
l’installazione di distributori automatici presso le strutture di proprieta’ dell’ente: Espletamento gara e attivazione
palazzetto dello sport e stadio del nuoto. Recupero risorse esterne, servizio.
autofinanziamento AGIS.
61
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OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL PROGRAMMA 1
SUPPORTO ATTIVITA' IRVAT
RILANCIO E PROMOZIONE DEL
MUSEO INCREMENTO ENTRATE
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SETTORE DI
RIFERIMENTO
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Collaborazione e assistenza amministrativa all'organismo associativo IRVAT
costituito
da
Amministrazioni
provinciali:
Avellino,
Benevento,Caserta,Napoli,Salerno e CCIA Caserta,Napoli,Salerno promozione
Gabinetto di
sui mercati nazionali ed esteri le produzioni locali tipiche e tradizionali attraverso
Presidenza
meeting eventi promozionali.Supporto amministrativo alle fasi progettuali
GOALS
a
cui
parteciperanno
i
partner
europei
interessati
(Spagna,Giordania,Egitto,Grecia,Libano,Palestina).
Aumento degli introiti derivanti sia dall'utilizzo degli spazi e dei servizi museali
attraverso una efficace attività propagandistica e divulgativa delle attività offerte
dal Museo verso l'utenza nello specifico: scuole di ogni ordine e
Museo Campano grado,università, enti privati,turisti,associazioni ecc. Diminuzione dei costi di
gestione e di m anutenzione ordinaria attraverso il programma di "adozione"
delle sale espositive da parte di Enti,organismi e strutture di rilievo sia pubbliche
che private.
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Collaborazione e supporto alle attività
dell'IRVAT.
Presentazione progetto GOALS diffusione e promozione prodotti tipici
regionali.
VERIFICA E ATTUAZIONE
RECUPERO FISCALE
Realizzazione dell'attività di ricognizione delle attività definibili come
Museo Campano commerciali e attuazione del recupero IVA E IRAP connesse alle attività
commerciali.
ATTIVITA' PROGETTUALI
FINANZIATE DALL'U.E.
Agricoltura,
Caccia e Pesca
e Foreste
Gestione e utilizzo di finanziamenti dell'Unione Europea attraverso l'attuazione
di misure POR PSR 2000/2006 E FEP(fondo europeo per la pesca)per la Raggiungere l’obiettivo di certificazione
realizzazione di attività progettuali per le quali la Provincia svolge attività e rendicontazione regionale.
istruttoria tecnico-amministrativa.
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
Attraverso l'istituzione di apposito Servizio Contravvenzioni, ricorsi, ruoli, si sono
poste in essere le più opportune iniziative finalizzate ad eliminare il consistente
arretrato, con particolare riferimento agli scritti difensivi giacenti, che
necessitano di urgente definizione, nonchè allo snellimento del corposo
contenzioso e delle non poche necessità di attivazione dell'istituto dell'autotutela
finalizzata alla prevenzione ed alla risoluzione di contenzioso soccombente ed
oneroso per I'Ente. Ulteriore importante iniziativa implementata a stata quella
finalizzata ad inviare a ruolo tutte le Ordinanze Ingiunzione cui non ha fatto
seguito regolare pagamento. Tale ultima attività è relativa agli anni dal 2009 e
seguenti. Nello stesso tempo, il Servizio in questione a impegnato ad avviare il
nuovo sistema di fascicolazione, a partire dalla notifica dei processi verbali di
contravvenzione elevati dai vari soggetti competenti, in maniera da poter
seguire ed avere contezza e responsabilità dell'intero procedimento, cosi come
riformato dalla citata deliberazione di G.P. n. 42/2013. Tutte le iniziative ed
attività del predetto Servizio potranno portare nelle casse dell'Ente somme
consistenti che, per la particolarità e complessità della situazione, risultano di
difficile previsione per cui si stima in via prudenziale un importo di €
1.000.000,00, in parte nel corso del corrente anno in parte in quello successivo.
APPROVAZIONE E
APPLICAZIONE REGOLAMENTO
SANZIONI AMMINISTRATIVE
INCREMENTO RISCOSSIONE
SANZIONI AMMINISTRATIVE
62
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OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL PROGRAMMA 1
POLO TECNOLOGICO
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SETTORE DI
RIFERIMENTO
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Il Polo Tecnologico di San Tammaro-Santa Maria La Fossa è stato previsto
dall’accordo interistituzionale sottoscritto a Roma in data 04.01.2011, tra il
Ministro dell’Ambiente, il Sottosegretario di Stato alla PCM, il Presidente della
Regione Campania, i Presidenti delle Province di Napoli e Caserta.
Il finanziamento complessivo previsto per la realizzazione del Polo ammonta a
30ml di €, di cui 20 a carico del Dipartimento della Protezione Civile (già
materialmente erogati) e 10 a carico della Regione Campania (ancora non
corrisposti).
Ai fini dell’aggiornamento della programmazione è necessario richiamare la
deliberazione di G.P. n. 135 del 20/12/2013 con la quale è stato approvato
l’elenco indicativo e non esaustivo dei possibili interventi da realizzarsi per la
completa attuazione del Polo Tecnologico evidenziando, sostanzialmente, la
volontà dell’Amministrazione Provinciale di operare un deciso mutamento di
approccio, anche culturale, alle tematiche “ambiente” e “rifiuti” che, pur con le
criticità connesse al contesto territoriale di riferimento, debbono trasformarsi da
problemi apparentemente irrisolvibili ad occasioni di sviluppo economico e di
progresso delle conoscenze scientifiche relative agli ambiti materiali considerati.
La citata deliberazione 135/2013 in data 29/04/2014 è stata trasmessa al Capo
del Dipartimento della Protezione Civile per richiedere “espressa e formale
condivisione” dei contenuti ivi indicati. Con nota prot. UTA/U0002243 il Capo
dell’Unità Tecnica Amministrativa del Dipartimento della Protezione Civile ha
riscontrato positivamente la predetta richiesta. Dal punto di vista operativo
quindi, pur in presenza di un quadro normativo particolarmente stratificato ed
intimamente contraddittorio, la Provincia di Caserta deve adoperarsi per
proseguire nell’implementazione delle attività preordinate alla realizzazione del
Polo Tecnologico in oggetto, sino a quando essa risulterà titolare di specifiche
competenze nell’ambito materiale. A tal riguardo appare quindi opportuno
affidare alla GISEC la completa realizzazione degli interventi di che trattasi, in
coerenza con le disposizioni impartite con decreti del Presidente nella sua
qualità di Commissario Straordinario nn. 65 e 66 del 30/09/2010 e alle
disposizioni che legittimano la GISEC stessa sia nella progettazione che nella
gestione degli impianti relativi al polo tecnologico, nonché nelle complessive fasi
che qualificano gli assi dell’intervento di cui al Polo Tecnologico ivi incluse le
attività di formazione e ricerca.
Ai fini della concreta pianificazione operativa viene in questa sede richiamata e
confermata la rimodulazione delle attività a farsi con le connesse risorse
finanziarie (già impegnate), ed in particolare le spese per attività ricerca e
formazione, la spesa per la caratterizzazione e le spese per lavori. Si precisa
che tutte le attività operative connesse alla realizzazione del Polo dovranno
essere dettagliate in maniera specifica e ricomprese nel piano industriale della
GISEC spa.
Proseguire nell’implementazione delle
attività preordinate alla realizzazione
del Polo Tecnologico così come
definite con deliberazione di G.P. 135
del 20/12/2013 e con nota prot. 46803
del 29/04/2014, avvalendosi della
società GISEC Spa Istituzionalmente
affidataria dei compiti connessi alla
gestione degli impianti esistenti,
nonché
quelli
connessi
alla
realizzazione di alcuni degli impianti
che la programmazione provinciale
riterrà necessari per il raggiungimento
dell'autosufficienza provinciale della
gestione dei rifiuti solidi urbani.
63
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI
AL PROGRAMMA 1
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
SETTORE DI
RIFERIMENTO
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
COMPLETAMENTO IMPIANTO
COMPOSTAGGIO PRESSO LA
DISCARICA MARUZZELLA
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
Il Settore intende accelerare la presa in consegna del costruendo impianto di
Presa in consegna impianto e relativo
compostaggio in quanto strategicamente importante per lo smaltimento della
finanziamento;
frazione umida dei rifiuti solidi urbani prodotti dai comuni della Provincia.
COMPLETAMENTO IMPIANTO
PERCOLATO E CAPTAZIONE
BIOGAS
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
Il Settore intende accelerare la presa in consegna del costruendo impianto Realizzazione impianto
percolato e captazione biogas in quanto strategicamente importante per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti dai comuni della Provincia.
Tenuto conto, inoltre, del perdurare delle criticità ancora esistenti nel sistema
di smaltimento regionale è intenzione del Settore, attivare, anche per
quest'anno, campagne di sensibilizzazione finalizzate ad una concreta
riduzione dei rifiuti prodotti.
A tal proposito, si segnala che è stata ultimata la procedura per la concessione
di contributi ai comuni sulla base di appositi progetti di riduzione dei rifiuti e di
incremento della raccolta differenziata, di cui all'Avviso pubblicato sul sito
istituzionale in data 28/05/2013, che vedrà il personale dello scrivente Settore
impegnato nella conseguente gestione di tutte le fasi susseguenti alla
pubblicazione della graduatoria di merito. Tale procedura, ai sensi del Decreto
dirigenziale dell'AGC 21 N. 33 DEL 30.12.2011, porterà nelle casse della
Provincia di Caserta l'importo di € 1.316.000,00, che saranno assegnati ai
comuni che realizzeranno i progetti selezionati.
Vari sono i finanziamenti disponibili nel Settore dell'efficientamento energetico:
- il Ministero dell'Ambiente ha assegnato all'ITCG "Bachelet" di Santa Maria a
Vico un finanziamento di 750.000,00 euro:
- E' disponibile circa 1 milione di euroa valere sui residui dei fondi assegnati
dalla Regione a questo Ente sui residui delle annualità 2002/2007;
- Patto dei Sindaci - bando PAES;
- L. 368/03
AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE
FINALIZZATE AD UNA CONCRETA
RIDUZIONE DEI
RIFIUTI PRODOTTI.
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
INTERVENTI DI
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
Attività
Produttive
CRESCITA E VALORIZZAZIONE
DELLE PMI DELLA PROVINCIA DI
CASERTA
Attività
Produttive
OPPORTUNITA'
GARANZIA
CONCLUSIONE DELLE
PROCEDURE PER IL RECUPERO
DI CREDITI REGIONE CAMPANIA
Politiche del
Lavoro
Conclusione del recupero delle somme anticipate dalla Provincia di Caserta
Recupero dei crediti Regione
per la realizzazione della misura 3.15 relativa al POR Campania 2000/2006
Campania.
(obiettivo già assegnato al 31/12/2013).
MASTERPLAN PROGETTO
"MO.VA"
Politiche del
Lavoro
Attività proprie del Masterplan provinciale servizi per l'impiego Progetto Accompagnamento, monitoraggio e
MO.VA. finanziato con fondi PO FSE 2007/2013 Regione Campania Asse VII valutazione del Masterplan della
Obiettivo 02.
Provincia di Caserta.
DI
FINANZIAMENTO
64
DERIVANTI
DAL
FONDO
Assegnazione delle risorse finanziate
ai Comuni che realizzeranno i progetti
selezionati
Diversi in funzione di quanto previsto
dalla programmazione dei progetti da
realizzare.
ATTIVITA' DI INFORMAZIONE E
DI DIFFUSIONE SUL TERRITORIO
SULLE OPPORTUNITà DI
FINANZIAMENTO ALLE PMI
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI
AL PROGRAMMA 1
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
SETTORE DI
RIFERIMENTO
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
MASTERPLAN PROGETTO
"QUALIFICARSI"
Politiche del
Lavoro
Attività dei Centri : accoglienza orientamento preselezione,contatti con le Qualificare il sistema delle competenze
aziende,relazione con servizi del territorio attraverso la realizzazione delle fasi e delle professionalità delle risorse
previste dal progetto scadenza Dicembre 2014.
umane del sistema dei servizi.
ATTUAZIONE AZIONI DI
CONTROLLO SICUREZZA
STRADALE
Polizia
Provinciale
Effettuazione dei controlli sulla rete
Controllo sulla rete viaria provinciale del rispetto delle norme del Codice della
viaria secondo la programmazione
Strada.
definita.
GESTIONE E RENDICONTAZIONE
PROGETTI EUROPEI
ACCESSO ALLE FONTI
COMUNITARIE E ATTIVITA DI
LOBBYING ISTITUZIONALE A
LIVELLO NAZIONALE E EUROPEO
Cura degli aspetti tecnico-amministrativi e finanziari del progetto providunecompletamento delle attività progettuali del programma life+nat providune e
relativa rendicontazione finale che sarà presentata alla commissione europea
Programmazione
entro i termini definiti a seguito della richiesta di proroga dei termini in corso di
e Programmi
valutazione dalla commissione.
Comunitari
Conclusione definitiva (comprensiva di eventuali integrazioni richieste dalla
commissione europea) del progetto sapucca
Accesso ai bandi europei al fine di reperire finanziamenti europei previsti nella
nuova programmazione 2014/2017.presentazione candidature in qualita di
applicant ai bandi comunitari e partecipazione ai bandi in qualità di partner per
progetti presentati da altri enti e organizzazioni , promozione
della
conoscenza della nuova programmazione 2014/2017 a favore degli attori locali
interessati,supporto per l'accesso e utilizzo dei fondi strutturali a favore di
Programmazione realtà sociali ed economiche locali. Promozione di attività di pubblicizzazione e
e Programmi
distribuzione di materiale informativo sulle opportunità offerte dall'UE a livello
Comunitari
locale. Promozione dei partenariati locali e internazionali per realizzazione
degli obiettivi strategici di valenza per la cittadinanza .organizzazione di
incontri con tutti i settori dell'ente per informare questi riguardo alle opportunità
di finanziamento esterno e offrire supporto alla progettazione dalla
presentazione alla rendicontazione per le attività progettuali approvate e
finanziate dall commissione europea.
65
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
APPROVAZIONE E APPLICAZIONE
REGOLAMENTO SANZIONI
AMMINISTRATIVE INCREMENTO
RISCOSSIONE CANONI IDRICI
Applicazione regolamento per la
concessione delle banchine fluviali
Messa in sicurezza, bonifica e
sorveglianza laghetto denominato
“Cava abusiva tra i Comuni di Castel
Volturno e Mondragone n. 13/II di cui
al Piano di Recupero Ambientale del
Commissario di Governo adottato
con O.C. n. 68/2004
(BURC).Prosieguo obiettivo
SISTEMA INFORMATIVO
STRADALE
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
In linea con quanto previsto per l'obiettivo assegnato nel 2013, che prevedeva
la predisposizione della bozza di regolamento relativo alle sanzioni
Risorse Idriche, amministrative, nell'anno 2014 e' prevista la formale approvazione del nuovo
Salvaguardia ed regolamento che disciplinera' la materia di che trattasi in modo uniforme per i
Utilizzo del Suolo competenti settori dell'ente. in particolare il settore risorse idriche prevede, per
Protezione Civile l'anno in corso di incrementare ulteriormente le entrate derivanti dalla
riscossione dei canoni annui per l'utilizzo delle acque pubbliche, di una
percentuale pari al 15% delle somme già incassate nel 2013.
Nell'anno 2013 sono state presentate 10 richieste per ottenere il rilascio delle
Risorse Idriche, concessioni temporanee per l'utilizzo dei beni appartenenti al Demanio idrico
Salvaguardia ed fluviale. Ai sensi del Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni suddette, il
Utilizzo del Suolo Settore ha proceduto a indire apposite Conferenze di servizio con gli Enti
Protezione Civile interessati ed è in attesa di ottenere da parte della Regione Campania i singoli
pareri VIA, necessari alla conclusione della procedura.
A seguito di sopralluoghi effettuati dalla Polizia Provinciale è emerso che l'Area
Risorse Idriche, di riferimento è interessata da un diffuzo e incontrollato abbandono di rifiuti,
Salvaguardia ed possibile causa di inquinamento delle matrici ambientali. Il Settore ha
Utilizzo del Suolo sollecitato i Comuni competenti alle necessarie operazioni di rimozione dei
Protezione Civile rifiuti e ripristino dello stato dei luoghi. Successivamente si dovranno porre in
essere le iniziative atte all'implementazione del piano di caratterizzazione.
Viabilità
Acquisire ed implemetare il S.I.S. con le informazione relative alle
caratteristiche principali delle opere a protezione del corpo stradale (muri di
sostegno, gabbionate, reti di protezione) insistenti sulla viabilità di competenza
provinciale e, attraverso le informazioni inserite in vari software, recuperare
crediti dovuti sia a seguito di occupazione del suolo stradale, che a seguito di
sanzioni ammistrative comminate.
66
Approvazione Regolamento sanzioni
amministrative - Incremento entrate
derivanti dalla riscossione dei canoni
idrici
stipula dei contratti di concessione a
seguito dei quali il prevede di
incassare circa 65.000,00 euro
Convenzione per caratterizzazione e
bonifica laghetto denominato “Cava
abusiva tra i Comuni di Castel Volturno
e Mondragone n. 13/II di cui al Piano di
Recupero Ambientale del Commissario
di Governo adottato con O.C. n.
68/2004 (BURC 12/2004).
Completamento censimento opere a
protezione corpo stradale.
Avvio recupero crediti per concessioni
e sanzioni.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PROGRAMMA 2: MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ORGANIZZATIVA E INNOVAZIONE GESTIONALE
Il presente programma comprende, in linea generale:
•
•
le azioni finalizzate a realizzare incrementi di efficienza sia in termini di organizzazione e gestione delle risorse disponibili, sia in termini di revisione delle procedure per lo
svolgimento delle attività di competenza;
la azioni volte ad apportare elementi di innovazione nella gestione delle risorse e delle attività.
In particolare, rientrano nel programma i seguenti obiettivi operativi:
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
CREA UN LOGO PER
L'AGIS
LABORATORI DI
CITTADINANZA
PARTECIPATA
SUPPORTO ALLA
PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO ,AL
CONSIGLIO,ALLE
CONFERENZE CAPI
GRUPPO CONSILIARI,ALLE
COMMISSIONI CONSILIARI
PERMANENTI E
SOSTEGNO A TAVOLI
SPECIFICI
SETTORE DI
RIFERIMENTO
AGIS
AGP
Dipartimento
del Consiglio
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Nell'ambito
delle
iniziative
volte
alla
diffusione
della
pratica
sportiva presso la comunità locale, soprattutto giovanile, si propone
un progetto che conivolge gli studenti delle scuole di istruzione
secondaria di 2° grado nella realizzazione di un logo per l'AGIS,
originale, che rappresenti le potenzialità e opportunità offerte dagli
impianti sportivi dell'agenzia.
L'AGP ha aderito, in qualità di partner al progetto promosso dalla Provincia di
Torino, in collaborazione con la Provincia di Alessandria, la Provincia di Pisa e
una serie di altri Enti, con l'obiettivo di creare. presso le scuole, laboratori di
progettazione per lo sviluppo di competenze in materia di valorizzazione del
territorio e del patrimonio culturale e della relativa comunicazione.
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Assegnazione del premio
Realizzazione percorsi formativi per gli studenti
delle scuole secondarie di 2° grado sul tema della
valorizzazione del territorio e del patrimonio
culturale.
Supporto alle attività del Consiglio Provinciale e
Attività di supporto ai lavori del Consiglio Provinciale e delle sue
delle sue articolazioni (Conferenza dei
articolazioni(Conferenza dei Capigruppo,Commissioni permanenti)determinata
Capigruppo, Commissioni permanenti ecc.),
dalla necessità di assistenza dell'Ente nei rapporti con le forze sociali e le altre
consolidamento dei tavoli settoriali ed il follow up
istituzioni locali in specifici ambiti settoriali
dei tavoli avviati in precedenza.
67
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Dipartimento
del Consiglio
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
AGGIORNAMENTO
DELL'AGENDA DEL
SIG.PRESIDENTE
(OBIETTIVO 2013)
Gabinetto di
Presidenza
Assistenza al Sig Presidente relativa a tutte le attività istituzionali e di
cerimoniale. (OBIETTIVO 2013).
IMPLEMENTAZIONE AZIONI
Gabinetto di
DI MIGLIORAMENTO
Presidenza
RAPPORTI CON L'UTENZA
PIANO DELLA
COMUNICAZIONE
ISTITUZIONALE DELL'ENTE
Gabinetto di
Presidenza
PROGETTO "LOTTA AL
DISAGIO GIOVANILE"
Gabinetto di
Presidenza
Obiettivo riproposto dal anche per il 2014 - da
inserire nell'ambito dei controlli di qualità.
Implementazione di tutte le attività e servizi posti in essere dall'Ente Provincia
destinati alla collettività. Offrire agli utenti apposito questionario di gradimento Obiettivo rientrante nell'ambito dei controlli di
utile per modulare l'andamento dell'Amministrazione rispetto alle aspettative qualità.
dell'utenza. Obiettivo già assegnato al 31/12/2013 riconfermato.
Curare la comunicazione istituzionale attraverso l'informazione,giornali,siti
web,radio e televisioni al fine di garantire una costante divulgazione delle
attività istituzionali dell'Ente ai cittadini. Promozione dell'informazione su tutti gli
aspetti decisionali,deliberativi che l'Ente adotta garantendo piena trasparenza
delle informazioni.Offrire una migliore immagine dell'Ente alla comunità
amministrata. (OBIETTIVO 2013).
Intervento pilota da realizzare su n.tre Istituti Superiori tecnico/professionali sul
territorio provinciale teso a contrastare e prevenire il disagio giovanile con
particolare riferimento al mondo del lavoro. Fornire elementi di informazione
relative alle opportunità lavorative anche attraverso la conoscenza di realtà con
enti pubblici e privati .
68
Garantire la corretta e tempestiva comunicazione
istituzionale.
Fornire elementi di informazione ed indicazioni
operative per l'inserimento nel mondo del lavoro.
Approfondire la conoscenza del territorio. Ridurre
le criticità nel rapporto giovani-lavoro.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Offrire all'utenza un polo d'interesse culturale che offra alla collettività un
servizio d'interesse generale e specifico attraverso una serie di azioni
propulsive finalizzate a spunti di riflessione circa il patrimonio storico del
territorio.Realizzazione una rete di partenariato con Enti e strutture territoriali
sia pubbliche che private per sostenere e incoraggiare la diffusione del vaolre
culturale a livello nazionale e internazionale
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Gabinetto di
Presidenza
MIGLIORAMENTO E
IMPLEMENTAZIONE
RAPPORTI CON L'UTENZA
Museo
Campano
DEMATERIALIZZAZIONE
PROCEDURE ESAMI
ESERCIZIO VENATORIO
Agricoltura,
Prosecuzionme dell'attività di utilizzo procedura web rispetto alla tradizionale
Adeguamento al codice della PA digitale;
Caccia e Pesca procedura cartacea, progressiva e totale eliminazione delle istanze cartacee.
diminuzione dei tempi e dei costi.
e Foreste
Definitiva realizzazione delle procedure informatizzate
PREVENZIONE INCENDI
Agricoltura,
Integrare con modalità sinergiche la rete dei
Attività di monitoraggio e intervento per la prevenzione dei danni da incendi
Caccia e Pesca
soggetti di tutti gli Enti impegnati nel territorio per
boschivi
e Foreste
la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi.
PREVENZIONE RISCHIO
IDROGEOLOGICO
MIGLIORAMENTO DELLA
INTERAZIONE CON I
CENTRI DI ASSISTENZA
TECNICA CONVENZIONATI
Attuazione del piano di forestazione nelle zone non rientranti nelle competenze
Agricoltura,
territoriali delle Comunità Montane.Il piano è attuato attraverso attività di
Preservare e rinnovare il patrimonio boschivo,
Caccia e Pesca manutenzione finalizzata alla riforestazione al fine di preservare e rinnovare il
contrastare l'erosione dei suoli ed il rischio frane.
e Foreste
patrimonio boschivo contrastando il deperimento dello stesso tutelandolo
dall'erosione ed dal rischio di frane.
Perfezionamento del sistema informatico implementazione dello stesso
Agricoltura,
finalizzato all'aumento di efficienza organizzativa con conseguente riduzione
Caccia e Pesca
dei tempi di attesa degli utenti.Celerità nell'evasione delle istanze attraverso
e Foreste
l'utilizzo del sistema informatico.
69
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
RAZIONALIZZAZIONE
DELLE PROCEDURE PER
LA RISCOSSIONE DELLE
SANZIONI
AMMINISTRATIVE
VALORIZZAZIONE DI UN
BRAND PROVINCIALE PER
LA VALORIZZAZIONE DEI
PRODOTTI DEL
TERRITORIO
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
OBIETTIVO TRASPARENZA
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Agricoltura,
Standardizzazione relativa al procedimento delle sanzioni amministrative con
Caccia e Pesca
particolare riferimento alla fase di riscossione
e Foreste
Adozione di procedure standardizzate relative al
procedimento delle sanzioni amministrative in
particolar modo per quanto attiene alla fase di
riscossione.
Agricoltura,
Deposito e registrazione del logo e predisposizione degli atti per l'affidamento
Caccia e Pesca dei diritti di uso del brand. Predisposizione atti per l'affidamento e l'utilizzo del
e Foreste
brand per attività da svolgersi in locali di proprietà dell'Ente.
Il marchio che accompagnerà i prodotti del
territorio, unitamente alla tracciabilità, attesterà
inequivocabilmente ed imparzialmente la sanità e
la genuinità dei prodotti del territorio, aprendo la
strada alla fiducia dei consumatori nazionali ed
esteri.
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
Agricoltura,
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Caccia e Pesca corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
e Foreste
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
ATTUAZIONE OBBLIGHI D.LGS.N. 33/2014 (PIANO TRIENNALE DELLA
TRASPARENZA
DELIBERA
DI
G.P.
9/14),
QUALI:
1.INFORMAZIONI AMBIENTALI (ART. 40)
2. ULTERIORI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DALLA
Ambiente,
NORMATIVA.
Ecologia,
Ciascun Settore per quanto di propria competenza, è responsabile della
Gestione Rifiuti
redazione e del corretto e tempestivo inserimento dei contenuti destinati alla
pubblicazione nelle apposite sezioni del portale secondo le responsabilità
definite nell’apposito allegato e le procedure organizzative appositamente
delineate e/o validate dalla Segreteria Generale.
70
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
Pubblicazione sul sito dei dati richiesti secondo le
scadenze previste dalla normativa di riferimento
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
In ottemperanza al disposto art. n. 14 della L. n. 142/90 (che espressamente
demanda alla Provincia le funzioni amministrative concernenti la
programmazione e l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello
provinciale ed il controllo periodico sulle attività di gestione degli stessi e agli
interventi di bonifica con i conseguenti monitoraggi), risulta essere per I'anno in
corso quello del censimento dei siti inquinati presenti sull'intero territorio
provinciale e quello della bonifica. Ad oggi tali siti sono un migliaio e gli stessi
risultano interessati dalla presenza di sversamento illecito di rifiuti.
Relativamente all’attività di Bonifica dei siti inquinati questo Settore sta
provvedendo al rilascio di certificazioni di avvenuta bonifica ai sensi dell’art 248
del D. Lgs. 152/2006 e s. m. ed i., a tal proposito al fine di coordinare i vari
livelli normativi che si intersecano nella disciplina del procedimento volto alla
certificazione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino
ambientale dei siti inquinati si è attivato per la redazione di un regolamento che
disciplinino le procedure per il rilascio della stessa. Inoltre, il Settore cura la
partecipazione alle Conferenze di Servizio, indette dalle varie istituzioni,
in qualità di soggetto competente in materia ambientale ai sensi dell'art. 12
delta Legge Regionale n. 4 del 2007 e ss.mm.ii..
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Formale approvazione di apposito regolamento
disciplinante le procedure per il rilascio della
certificazione di messa in sicurezza, bonifica e
ripristino ambientale dei siti inquinati
CENSIMENTO SITI
INQUINATI
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Ambiente,
Ecologia,
Gestione Rifiuti
MAPPATURA IMPIANTI
AUTORIZZATI F.E.R.
Attività
Produttive
Realizzare una banca dati in grado di monitorare lo sviluppo degli impianti di
biomassa sul territorio provinciale.
Creare una mappa di tutti gli impianti di
produzione di energia alternativa (fotovoltaici,
eolici, biomassa e/o biogas) presenti sul territorio
provinciale.
PROGRAMMAZIONE E
CONTROLLO SOCIETA'
PARTECIPATE E
ASSOCIAZIONI
Attività
Produttive
Attuazione procedure programmazione e controllo società partecipate (ai sensi
del Regolamento sui controlli interni approvato con del. Consiliare n. 6 del
11/02/2013).
Attuazione sistema informativo societa'
partecipate ed adempimento degli obblighi
normativi e di trasparenza.
71
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Attività
Produttive
MANUTENZIONE ISTITUTI
SCOLASTICI
Edilizia
Messa in sicurezza degli istituti scolastici con particolare riferimento all'Area di
Piedimonte Matese interessata dagli eventi sismici del 2013 e del 2014.
Realizzazione interventi di messa in sicurezza.
OTTENIMENTO
CERTIFICATI
PREVENZIONE INCENDI
ISTITUTI SCOLASTICI
Edilizia
Redazione dei progetti antincendio da consegnare ai VV.FF. per l'ottenimento
dei CPI preventivi per gli istituti scolastici che risyultano privi del certificato.
Completamento attività e ottenimento CPIO per
tutti gli isituti scolastici della Provincia.
Edilizia
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
72
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
REDAZIONE DIFFUSA
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Innovazione e
Sistemi
Informatici
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Con deliberazione di G.P. n.9/2014 è stato approvato il PROGRAMMA
TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ ANNI 2014-2015-2016
(Rev.01
–
gennaio
2014)
prodotto a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33. Il
predetto dispositivo, oltre a riordinare l’intera materia, si spinge a dettagliare la
forma stessa del contenitore web da rendere disponibile al pubblico, in modo
tale da standardizzarne sezioni e contenuti minimi. Esso, inoltre, inscrive
chiaramente la materia della trasparenza nell’ambito più ampio ed articolato
dell’anticorruzione, di cui il programma triennale entra a far parte.
Per tale ragione si è reso necessario, con Deliberazione di G.P. n. 54 del
12/07/2013, una revisione temporale ed anche parzialmente metodologica del
piano a suo tempo presentato ed approvato con Deliberazione di G.P. n.107
del 13/09/2012. Alla luce degli obblighi di pubblicazione ad oggi terminati e di
quelli in itinere, è necessario procedere alla revisione annuale del documento
per adeguarlo al triennio 2014/2016. Tale revisione propone la riformulazione di
alcune parti del piano e la riscrittura complessiva dell’allegato B “Obblighi di
trasparenza”.Il Segretario Generale è individuato quale “Responsabile della
Trasparenza” con il compito di controllare il procedimento di elaborazione e di
aggiornamento del Programma Triennale (Deliberazione Civit n 2/2012). A tal
Realizzare pienamente le procedure per la
fine, il Segretario Generale promuove e cura il coinvolgimento dei settori
redazione diffusa
dell’Ente, avvalendosi dei Dirigenti. L’O.I.V. verifica l’assolvimento degli obblighi
in materia di trasparenza ed integrità (Deliberazione Civit n 2/2012),
esercitando
altresì
attività
di
impulso.
Ai Dirigenti dell’Ente compete la responsabilità dell’individuazione dei contenuti
del Programma e l’attuazione delle relative previsioni (Deliberazione Civit n
2/2012). Ai fini della applicazione dei principi di trasparenza ed integrità, la
Provincia ha da tempo realizzato un portale internet istituzionale del quale si
intendono sfruttare tutte le potenzialità. Sono già attive azioni tese a superare le
attuali limitazioni strutturali dello strumento, con la previsione della piena
implementazione delle tecnologie Web 2.0 con requisiti di accessibilità del
World Wide Web Consortium (W3C). In particolare, il Settore Innovazione e
Sistemi Informatici garantisce la tenuta, la manutenzione e l’aggiornamento
dell’infrastruttura hardware e software, ivi compresa la piattaforma del Portale
istituzionale, assicurandone la funzionalità e garantendo la strutturazione dei
diversi servizi così come definiti in questo piano e nelle procedure organizzative
di volta in volta definite e validate dalla Segreteria Generale, e la profilazione
delle utenze ai diversi settori e responsabili secondo le necessità evidenziate
dai medesimi e proposte all’apposita struttura di coordinamento, una volta
creata.
73
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
IDEA.NET
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Innovazione e
Sistemi
Informatici
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Il progetto IDEA.NET che la Provincia di Caserta sta realizzando è organizzato
in maniera modulare ed agisce in diverse aree, producendo effetti di cui si sta
avvantaggiando
tutta
l’Amministrazione
provinciale.
Le linee di intervento principali del progetto sono le seguenti:
A)
Completare
la
dotazione
dei
sistemi
applicativi
settoriali;
B)Utilizzare i totem e gli Internet points come sportelli automatizzati: la
provincia dispone di un certo numero (52) di totem multimediali e di internet
points (60) che intende utilizzare quale ulteriore canale di erogazione dei servizi
del portale provinciale; a questo scopo, tali totem saranno dotati di scanner per
consentirne l’uso come sportelli per la presentazione di istanze.
L’identificazione dei cittadini avverrà con un carta plastica (tesserino codice
fiscale,
tessera
sanitaria,
CIE,
CNS).
C) Automazione dei principali processi interni: si intende realizzare la completa
automazione di alcuni processi settoriali che saranno selezionati secondo il
criterio del maggior impatto in termini di “eliminazione di carta” e di “possibilità
di pubblicazione online”. Sono attualmente ipotizzati i seguenti:
- Rilascio e rinnovo licenze di caccia e di pesca (agricoltura);
- Contributi su gasolio (agricoltura);
Completamento delle attività inerenti il progetto
- Autorizzazione, recupero e trattamento rifiuti in procedura semplificata
IDEA.NET
(ecologia);
- Gestione e supporto per verifiche ed ispezioni (ecologia);
- Verifica caldaie (ecologia);
- Vincolo idrogeologico (risorse idriche)
- Autorizzazione trasporto cose (trasporti)
- Iscrizioni/prenotazioni esami (trasporti)
- Gestione autoscuole: verifiche e ispezioni (trasporti)
D) Digitalizzazione a recupero del pregresso: al fine di supportare al meglio i
nuovi processi dematerializzati, saranno realizzate procedure semplificate per
la scannerizzazione delle pratiche pregresse di maggiore utilizzo; la quantità e
la qualità dell’implementazione di questo servizio saranno progettate e
concordate con i dirigenti responsabili di settore secondo criteri di efficienza,
efficacia
e
valutazione
del
rapporto
costobeneficio.
E) Pubblicazione dei servizi per cittadini e imprese al fine del e-Government:
per tutti i processi automatizzati e dematerializzati sarà realizzata la possibilità,
a cittadini ed imprese, di attivare le pratiche e riceverne i risultati via internet
mediante l’uso di firma digitale e posta elettronica certificata.
74
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
COSSMIC
MANUTENZIONE E
ASSISTENZA PER IL
PARCO MACCHINE DEL
C.E.D.
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Innovazione e
Sistemi
Informatici
Innovazione e
Sistemi
Informatici
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
La Provincia di Caserta, in partneriato con Stiftelsen Sintef, ente capofila,
International Solar Energy Research Center Konstanz e.V., Stadt Konstanz,
Seconda Università Degli Studi di Napoli Facoltà di Ingegneria, Norges
Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet, Sunny Solartechnik GmbH e
Boukje.com Consulting BV, ha presentato nel 2012 nell’ambito del Settimo
Programma Quadro la richiesta di finanziamento alla Commissione Europea
per sviluppare il progetto COSSMIC di ricerca nel campo dell’energie sostenibili
e
della
green
economy.
CoSSMic mira a sviluppare sistemi di gestione e di controllo, attraverso microreti integrate, della produzione dell’energia rinnovabile, con capacità di
memorizzazione del consumo e con una soluzione ICT che consenta la
riduzione della variazione di produzione decentrata di energia rinnovabile
immessa in rete. La Provincia di Caserta e la città di Costanza saranno partner
attuatori e sperimentatori dei predetti sistemi innovativi.Il progetto CoSSMic ha
l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative ICT allo scopo di facilitare la
Rispetto del crono programma generale del
condivisione di questa energia rinnovabile in un vicinato, e mostrerà la fattibilità
progetto nella realizzazione delle diverse attività in
di questo concetto in due aree differenti: Costanza in Germania e nella
carico alla Provincia
provincia di Caserta in Italia. In queste zone di prova, che sono piuttosto
differenti in termini di popolazione, quantità di luce solare e attrezzatura
disponibile, CoSSMic cercherà un modo per motivare le persone a partecipare
all’acquisizione e condivisione di energia rinnovabile nel vicinato, e proverà dei
metodi per guadagnare denaro con questi schemi. La Seconda Università degli
Studi di Napoli svilupperà una piattaforma basata su tecnologie informatiche
intelligenti che sfruttano agenti software. In particolare, lo scopo di questi agenti
sarà quello di agire per conto degli utenti allo scopo di ottimizzare l’uso
dell’energia, evitando quindi sprechi ed aumentando l’autoconsumo.
L’Università di Oslo definirà dei modelli di comportamento delle micro-reti
intelligenti, governate da agenti software, che cercheranno di ottimizzare la
soddisfazione dei propri utenti, partecipando a un mercato secondo
meccanismi che consentiranno di migliorare le prestazioni globali della rete
elettrica.
Il parco macchine del C.E.D. (Centro Elaborazione Dati) della Provincia di
Caserta risulta ormai obsoleto e richiede, pertanto, continue azioni di
Garantire per 365 giorni la continuità e l’efficienza
manutenzione, ordinaria e straordinaria, e di assistenza tecnica.
dei servizi e del sistema operativo e informatico
Occorre destinare almeno € 50.000,00 per l’acquisto di interventi di
provinciale.
manutenzione ed assistenza al parco macchine del CED.
75
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Innovazione e
Sistemi
Informatici
Legale
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
76
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
GESTIONE E
MONITORAGGIO DEL
CONTENZIOSO TRATTATO
DALL’AVVOCATURA
Legale
RILASCIO PARERI AI
SETTORI DELL’ENTE
Legale
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
L’attività, di notevole complessità per l’impegno che richiede, vedrà impiegate
tutte le unità lavorative dell’avvocatura provinciale ed una unità lavorativa del
settore viabilità; saranno utilizzate le competenze legali, le competenze
amministrative, unitamente alle capacità informatiche, dei dipendenti, al fine di
creare una banca dati con anno di riferimento 2013, che sarà implementata per
i successivi anni, al fine della comparazione dei risultati con i dati 2013.
La banca dati rappresenta una innovazione gestionale nel settore legale, che
sarà utilizzata sia dal settore, per una migliore analisi delle pratiche, sia dai
vertici dell’amministrazione, come supporto alle politiche di miglioramento
dell’efficienza nei settori che risulteranno più coinvolti nel contenzioso e nei
settori con gli stessi interagenti.
L’attività di monitoraggio del contenzioso sarà così articolata:
-creazione di una banca dati, che fornirà una suddivisione del contenzioso per
oggetto, suddividendolo per diverse tipologie, al fine di fornire non solo il settore
di riferimento, ma anche il genere di contenzioso che maggiormente determina;
- dematerializzazione ed informatizzazione di tutti gli atti fascicolati anno 2013;
-incontri periodici con il dirigente del settore viabilità, ai fini dell’individuazione
delle opportunità strategiche di coordinamento per il possibile miglioramento
dell’andamento del contenzioso nella materia della viabilità.
Nell’ottica del miglioramento dell’efficienza organizzativa l’avvocatura
nonostante le esigue risorse umane professionali ed amministrative disponibili,
gestirà in toto il contenzioso sia in riferimento alle attività defensionali ex ante
(predisposizione di scritti difensivi, partecipazione ad udienze ecc...), notifiche,
attività di supporto all’attività legale in itinere per procedimenti in corso, rapporto
con uffici pubblici, ecc... (Obiettivo già assegnato al 31/12/2013 riconfermato).
Attività di consulenza tecnico legale, di inquadramento, non vincolante, verbale
e/o in forma epistolare, resa dall’avvocatura provinciale, a favore degli altri
settori dell’ente-salvo il potere decisionale del singolo dirigente amministrativo
competente per materia-favorendo in tale attività la tendenziale
specializzazione per materia dei professionisti legali interni(Obiettivo già
assegnato al 31/12/2013 riconfermato).
77
RISULTATI DA CONSEGUIRE
analisi di n. 240 atti legali fascicolati anno 2013;
analisi di n. 2111 atti protocollati anno 2013.
CONSULENZA LEGALE AGLI ALTRI SETTORI
DELL’ENTE
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
OBIETTIVO TRASPARENZA
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Attuazione obblighi d.lgs .n. 33/2014 (piano triennale della trasparenza delibera di g.p. 9/14), quali:
1. Dati relativi ai dirigenti (art. 10, c.8, lett. D - art. 10, c.1,2,5 - art. 41, c.2,3);
2. Dati riferiti ai titolari di p.o.(art. 10, c.8, lett. D);
3. Personale non a tempo indeterminato (art. 17 c. 1,2);
4. Incarichi conferiti ed autorizzati ai dipendenti (art 18);
5. Benessere organizzativo (art. 20 c.3);
6. Codice disciplinare r/o di comportamento ( già pubblicato il codice di
Pubblicazione sul sito dei dati richiesti secondo le
Organizzazione
comportamento interno);
scadenze previste dalla normativa di riferimento
e Personale
7: ulteriori obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa. Ciascun settore per
quanto di propria competenza, è responsabile della redazione e del corretto e
tempestivo inserimento dei contenuti destinati alla pubblicazione nelle apposite
sezioni del portale secondo le responsabilità definite nell’apposito allegato e le
procedure organizzative appositamente delineate e/o validate dalla Segreteria
Generale.
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
Organizzazione corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
e Personale
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
ATTIVITA' DI FORMAZIONE
Organizzazione FORMAZIONE DEL PERSONALE DI CATEGORIA C
DEL PERSONALE DI CAT. C
e Personale
ESPLETAMENTO DEL CORSO DI
FORMAZIONE
MESSA A REGIME NUOVO
SISTEMA RILEVAZIONE
PRESENZE
RIDUZIONE DELL'ASSENTEISMO
APPLICAZIONE NUOVA DISCIPLINA ORARIO DI LAVORO E PROCEDURE
Organizzazione
ATTUATIVE
e Personale
78
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Ottenimento attestazioni prestazioni energetiche
per immobili proprietà
Realizzazione delle attività e iniziative tese alla
migliore utilizzazione del patrimonio provinciale e
alla valorizzazione dello stesso.
Attuazione adempimenti di cui al D.L. 16/2012 per
accatastamento immobili.
VALORIZZAZIONE BENI
IMMOBILI - ATTESTAZIONE
PRESTAZIONE
ENERGETICA PER
IMMOBILI DI PROPRIETA'
Patrimonio e
Provveditorato
Ai fini della valorizzazione degli immobili di proprietà e per rispettare gli obblighi
di cui alla legge 90/2013 si provvederà all'avvio delle procedure per ottenere
l'attestazione energetica per gli immobili di proprietà. Inoltre, è necessario
pianificare dettagliatamente le iniziative tese alla migliore utilizzazione del
patrimonio provinciale, tra le quali:
•
locazione ultranovennale degl immobili siti a Piazza Margherita e dei
locali adiacenti allo Stadio del nuoto;
•
attuazione delle previsioni di cui alla DCP n. 15/2014 relativamente
alla possibilità di attribuzione in diritto reale limitato del Palazzo dei
Congressi di Roccamonfina alla fondazione G. Buco.
ACCATASTAMENTO
IMMOBILI DI PROPRIETA'
Patrimonio e
Provveditorato
Completamento delle procedure per l'accatastamento degli immobili di
proprietà in attuazione delle previsioni legislative di cui al D.L. 16/2012.
Patrimonio e
Provveditorato
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
AGGIORNAMENTO DEL
MANUALE DEI PROCESSI
Politiche del
Lavoro
Delineazione di una mappa di processi standardizzati e codificati e omogenei
utili per l'erogazione dei servizi offerti dai Centri per l'impiego della Provincia di
Caserta.Identificazione di elementi definiti quali imput,attività,scambio dei flussi
informativi e output per i singoli processi. obiettivo già assegnato 31/12/2013
Delineazione di una mappa di processi
standardizzati e codificati e omogenei utili per
l'erogazione dei servizi offerti dai Centri per
l'impiego della Provincia di Caserta.
Identificazione di elementi definiti quali input,
attività,scambio dei flussi info
MASTERPLAN PROGETTO
"SPOSI"
Politiche del
Lavoro
Sviluppo
e
potenziamento
del
servizio
alle
imprese
:
progettazione sviluppo sperimentazione servizi e modelli innovativi,
sevizi di consulenza alle imprese,soddisfacimento delle domande
aziendali,sviluppare interventi di marketing alle imprese,potenziamento della
capacità di intermediazione dei Cpi rispetto alla domanda, riduzione tempo
Sviluppo e potenziamento del servizio alle
imprese:
progettazione sviluppo sperimentazione servizi e
modelli innovativi,
sevizi di consulenza alle imprese,soddisfacimento
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
79
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
medio di copertura della vacancy durata gennaio 2013/dicembre 2014
MASTERPLAN PROGETTO
"TARGET"
Politiche del
Lavoro
MASTERPLAN PROGETTO
"SVI.RETI"
Politiche del
Lavoro
PIANO DI COMUNICAZIONE
E ATTUAZIONE
Politiche del
FINALITA'ISTITUZIONALI
Lavoro
DEI CPI
RIDISTRIBUZIONE
PERSONALE AFFERENTE
AL SETTORE
Politiche del
Lavoro
AGGIORNAMENTO DEL
REPORT STATISTICO DEL
MERCATO DEL LAVORO
Politiche del
Lavoro
Progettazione ,sviluppo,sperimentazione di servizi e modelli innovativi di
intervento dei servizi per l'impiego relativamente ad attività di informazione
orientamento,formazione per lavoratori le cui aziende siano state colpite da crisi
aziendali, migliorare la qualità delle competenze per aiutare ad una
ricollocazione nel lavoro.
Implementare i servizi erogati attraverso il S.I.L. e del portale del lavoro
provinciale , rimodellare strumenti e metodologie innovative sia per orientare il
cittadino nella riallocazione sia aiutarlo nello sviluppo della carriera
professionale, raccordare il sistema della formazione e quello del lavoro,
realizzazione e sviluppo dei Centri di Eccellenza per la fomazione basata su
livellio qualitativi mirati durata gennaio 2013/dicembre2014
Implementazione di attività proprie dei CPI finalizzate alla comunicazione
relativa alle attività svolte in ambito del mercato del lavoro. Attivazione di corsi
di orientamento al lavoro secondo il trend domanda-offerta in ambito nazionale
ed internazionale. Promozione dei servizi erogati dai C.P.I presso gli istituti
scolastici del territorio provinciale e presso tutte le strutture pubbliche e private
(centri recupero,centri sociali di assistenza,comunità di accoglienza persone
con gravi difficoltà ecc) per l'orientamento e il reinserimento lavorativo.
Divulgazione delle opportunità di stage,tirocini, esperienze di lavoro a tempo
determinato e non in ambito sia nazionale che internazionale anche in linea con
nuova programmazione U.E. Aggiornamento e diffusione sul sito istituzionale
della Carta dei Servizi del Cittadino e della Carta dei Servizi delle Aziende.
Creazione di una rete nazionale tra i CPI al livello nazionale per la
condivisione,integrazione,miglioramento delle modalità operative in ambito
dell'incontro domanda-offerta.
Predisposizione e attuazione di un piano di equa distribuzione del personale
ripartendo le risorse umane secondo il flusso di utenza. Incremento del
personale dei CPI sguarniti Caserta e Maddaloni (secondo il master plan
regionale) decrementando i CPI in surplus di Piedimonte Matese e Aversa (in
considerazione anche della problematica afferente l'agibilità dei locali).
Obiettivo già assegnato al 31/12/2013
Aggiornamento del bollettino statistico del mercato del lavoro finalizzato ad una
ricognizione, allo studio e analisi dell'incontro domanda e offerta di lavoro locale
secondo un 'indagine comparativa con il mercato internazionale. Studio sul
trend dei comparti lavorativi maggiormente trainanti in ambito nazionale e
internazionale. Obiettivo già assegnato a 31/12/2013.
80
RISULTATI DA CONSEGUIRE
delle domande aziendali,sviluppare interventi di
marketing alle imprese,potenziamen
Azioni di contatto con il territorio per l'attivazione
di una rete di relazione con soggetti diversi:
istituzioni organismi di rappresentanza del tessuto
economico produttivo.
Servizi di integrazione sistemi formazione/lavoro :
Sviluppo di reti di eccellenza tra CPI e Agenzie
formative.
Promozione delle attività svolte nei Centri per
l’Impiego.
Migliorare l’efficienza di alcuni centri per l’impiego
che hanno una manifestata carenza di personale.
Conoscenza del Mercato del lavoro della
Provincia di Caserta.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
MASTERPLAN PROGETTO
"P.E.S.C.O"
Politiche del
Lavoro
Ultimazione delle fasi finali del progetto P.E.S.C.O.con durata GENNAIO
2013/DICEMBRE 2013 obiettivo già assegnato al 31/12/2013
Promuovere e sostenere la rete di cooperazione
tra sistema pubblico e privato per i servizi per il
lavoro.
MASTERPLAN PROGETTO
"SPERIMENTALE"
Politiche del
Lavoro
Sperimentare e mettere a regime servizi e interventi tesi all'occupabilità
attraverso livelli essenziali di prestazione
durata gennaio 2013/dicembre 2013
Sperimentazione e messa a regime di servizi e
interventi per l’occupabilità attraverso l’erogazione
di livelli essenziali di prestazione.
Politiche del
Lavoro
I servizi pubblici per l’impiego comprendono una serie di attività, messe in
campo da vari attori pubblici o privati, finanziate da risorse pubbliche, con lo
scopo di orientare, formare, accompagnare o collocare i soggetti alla ricerca di
un nuovo lavoro.
- aggiornamento, estrapolazione ed elaborazione
dati a supporto degli organi decisionali interni
(tabelle di riferimento sui target potenziali, sistemi
di rilevazione dati, azione di raccordo con altri
gestori di banche dati esterne);
- realizzazione rep
Politiche del
Lavoro
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
AZIONE DI SISTEMA
WELFARE TO WORK PER
LE POLITICHE DI IMPIEGO
E REIMPIEGO MEDIANTE
COSTITUZIONE E
IMPLEMENTAZIONE DI
SPORTELLI/SERVIZI
DEDICATI AL TARGET
GIOVANI
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Politiche e
Beni Culturali,
CREAZIONE MUSEO DELLO
Spettacolo
SPORT
Turismo e
Sport
Attivazione di un Museo Provinciale dello Sport che raccolga cimeli ricordi e Inaugurazione Museo dello Sport.
testimonianze di oltre 60 anni di attività coincidenti con la ricostituzione della Selezione conferimento n. 4 coontratti prestazioni
nostra Provincia.
occasionali servizio catalogazione elettronica.
81
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
MANIFESTAZIONI
TURISTICHE E
PROMOZIONE DEL
TERRITORIO
ISTITUZIONE WEB PAGE
DEDICATA A TURISMO E
SPORT
GRANDI EVENTI SETTEMBRE AL BORGO
44° EDIZIONE
FONDAZIONE "CASA
HIRTA"
REALIZZAZIONE MOSTRACONCORSO "GRAN
GALA'DEL PRESEPIO 20132014"
ISTITUZIONE BIBLIOTECA
PROVINCIALE
MUSEO DINAMICO DELLA
TECNOLOGIA ADRIANO
OLIVETTI
CONCESSIONE DI
CONTRIBUTI ALLE
ASSOCIAZIONI CULTURALI
ISCRITTE ALL'ALBO
PROVINCIALE EX ART9
LEGGE REGIONALE N.
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Politiche e
Beni Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
Politiche e Beni
Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
Politiche e Beni
Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
Politiche e Beni
Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Promozione dell'immagine turistica della Provincia di Caserta tramite la
partecipazione e/o l'organizzazione di manifestazioni e borse di promozione
Partecipazione a fiere e Borse nazionali e
turistica di rilievo nazionale ed internazionale, acquisizione di stand, allestimenti
internazionali.
e realizzazione di eventi collegati,realizzazione di materiale promozionale.
Promozione
dell'immagine
turistica
della
Provincia
di
Caserta
attraverso:istituzione sul portale dell'Ente di una pagina WEB dedicata al
turismo e allo sport, attivazione tecnologie per informazione,attuazione del
DPCM del 22/07/2011(obbligatorietà della presentazione delle istanze da parte
delle imprese ricettive alla P.A.) e pubblicazione sul portale.
organizzazione e istituzione pagina web dedicata
a turismo e sport che raccolga eventi del territorio.
Attivazione link per la registazione delle imprese
ricettive.
Promozione dell'immagine turistica della Provincia di Caserta attraverso organizzazione e ideazione eventi legati alla
l'ideazione organizzazione e gestione di eventi che negli anni hanno manifestazione SETTEMBRE AL BORGO caratterizzato il marchio Provincia.
Individuazione direttore artistico evento.
La Fondazione culturale della Provincia di Caserta Casa Hirta è stata costituita
con lo scopo di tutelare valorizzare e promuovere il patrimonio
artistico,archeologico,paesaggistico,storico e culturale del territorio della
Provincia di Caserta nonchè di sostenere, promuovere e coordinare iniziative
culturali ed artistiche ed anche spettacoli di rilievo nazionale.
La provincia di caserta per valorizzare e diffondere la conoscenza delle
Politiche e Beni
tradizioni natalizie, bandisce una mostra/concorso,"Gran galà del presepio
Culturali,
relativa all'allestimento di vari presepi all'interno del palazzo della Provincia.I
Spettacolo
presepi dovranno essere esposti dall'8 Dicembre 2014 fino al 06 Gennaio
Turismo e
2015.Tutti i partecipanti saranno selezionati da parte dei visitatori, che
Sport
voteranno su scheda apposita i migliori tre presepi.
Politiche e Beni Avvio delle attività e inaugurazione presso la sede dell'ente provincia di caserta
Culturali,
Villa Vitrone della biblioteca provinciale attraverso la quale si potrà gestire,
Spettacolo
valorizzare, accrescere ed aggiornare il patrimonio bibliografico e documentale
Turismo e
dell’Ente, nonché, promuovere e coordinare gli intereventi relativi al patrimonio
Sport
storico librario presente nel territorio provinciale.
Politiche e Beni
Culturali,
Organizzare il museo dinamico della tecnologia Adriano Olivetti nasce
Spettacolo
dall'esigenza di creare un luogo di incontro della cultura per stimolare i giovani
Turismo e
e nuove prospettive di sviluppo economico sociale
Sport
Realizzazione attività programmate.
Realizzazione mostra-concorso.
Istituzione Bibiloteca e reperimento risorse
finanziarie esterne.
Organizzazione museo.
Politiche e Beni
Culturali,
Concessione di contributi rivolta ad attività culturali svolte nel territorio della Erogazione contributi alle associazioni del
Spettacolo
Provincia di Caserta.
territorio iscritte all’albo.
Turismo e
Sport
82
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
7/2003
L.R. N.7/2003
AGGIORNAMENTO ALBO
PROVINCIALE DELLE
ASSOCIAZIONI CULTURALI
Politiche e Beni
Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
AGENZIA EDITORIALE
Politiche e
Beni Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Politiche e
Beni Culturali,
Spettacolo
Turismo e
Sport
Le associazioni culturali operano nell’ambito del territorio provinciale Casertano
e svolgono prevalentemente attività culturali, volte a recuperare e valorizzare la
storia e le tradizioni della provincia di Caserta, nonché ogni altra attività volta
alla produzione ed alla divulgazione della cultura, anche attraverso supporti
editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo. L’iscrizione
all’Albo è condizione indispensabile per accedere ai contributi di cui all’art. 4,
comma 2, della legge Regione Campania n. 7/2003.
Avvio attività e inaugurazione dell'agenzia editoriale che si propone quale luogo
e struttura per la gestione di un polo editoriale provinciale, che garantisce a tutti
il diritto di accesso alla cultura ed all'informazione editoriale della provincia
stessa. Ha il compito di realizzare gli obiettivi di programmazione, sviluppo e
promozione editoriale in senso lato e di attuare programmi pluriennalidefiniti
dall Giunta Provinciale.
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
83
Predisposizione albo ed invio dati alla Regione
Campania.
N.B. Questo obiettivo verrà inserito nell'ambito del
"controllo di qualità".
Predisposizione atti propedeutici all’avvio
dell’attività dell’agenzia.
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Coerentemente con quanto definito nel corso dell'anno 2013 è necessario
procedere ad una razionalizzazione delle risorse afferenti il Corpo di Polizia
Provinciale per garantire l'incremento delle azioni di controllo sul territorio. In
particolare, dovranno essere programmate dettagliatamente le diverse tipologie
di controllo con riferimento anche ai territori interessati cercando di garantire la
massima efficacia delle azioni.
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Politiche
Sociali
POTENZIAMENTO DELLE
ATTIVITÀ DI CONTROLLO
DEL TERRITORIO IN
CAMPO AMBIENTALE E
FAUNISTICO
Polizia
Provinciale
RAZIONALIZZAZIONE
RISORSE UMANE
Polizia
Provinciale
AZIONI DI INFORMAZIONE
E COMUNICAZIONE
RIGUARDANTI L'UNIONE
EUROPEA
Realizzazione del piano d'azione che si articola in: azione di
Programmazion formazione,informazione,comunicazione,realizzazione campagne di
e e Programmi sensibilizzazione e pubblicita,promozione eventi e manifestazioni pubbliche
Comunitari
rivolte al territorio.assistenza e informazioni ai cittadini.
Espletamento del corso di aggiornamento in House (obiettivo 2013).
84
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
Monitoraggio delle attività e rispetto dei target
definti in fase di programmazione.
Svolgimento corso di formazione per il personale
del Corpo di Polizia Provinciale.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
SPORTELLO
SPERIMENTALE DI
MEDIAZIONE DEI
CONFLITTI
VALUTAZIONE,
MONITORAGGIO E
CONTROLLO
AMMINISTRATIVOCONTABILE PERCORSI
OFSI
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Programmazion
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
e e Programmi
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
Comunitari
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Pubblica
Istruzione —
la Provincia di Caserta ha indetto un concorso per l’attribuzione di n. 3 “Borse
Università —
di Studio”, finalizzate alla realizzazione di uno Stage formativo e pratico di Alta Attivazione sportello e inserimento contenuti nel
Ricerca
Specializzazione Professionale in Mediazione dei Conflitti attraverso l’avvio di portale istituzionale dell'Ente.
Scientifica —
uno “Sp
Formazione
Professionale
I percorsi OFIS sono iniziati dall’A.S. 2003/04 e si sono conclusi con l’A.S.
2008/09. In tale arco temporale sono stati valutati in esecuzione di specifici
Avvisi Regionali e ammessi a finanziamento dalla GRC i progetti presentati
Pubblica
dalle istituzioni scolastiche per 12 annualità autorizzate con avvisi regionali,
Istruzione —
dalla durata triennale. Sono stati valutati circa 300 progetti, ma attivati e
Università —
monitorati
n.
286. Completamento procedure di rendicontazione
Ricerca
Sulla scorta dei provvedimenti emanati dalla Regione Campania si dovrà annualità 2005/2006 e 2006/2007.
Scientifica —
provvedere alla rendicontazione delle attività effettuate con riferimento ai
Formazione
singoli percorsi formativi attivati con i diversi avvisi regionali. Solo a seguito del
Professionale
completamento delle procedure suddette si potrà provvedere alla trasmissione
della richiesta di liquidazione dei saldi da parte dei competenti uffici Regionali.
85
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Pubblica
Istruzione —
Università —
Ricerca
Scientifica —
Formazione
Professionale
ATTIVAZIONE SISTEMA
ORDINATIVI INFORMATICI
Ragioneria e
Bilancio,
Entrate e
Tributi, Mutui
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Il comma 1 dell’art. 213 del TUEL prevede che “il servizio di tesoreria può
essere gestito con modalità e criteri informatici e con l’uso di ordinativi di
pagamento e riscossione informatici” qualora l’organizzazione dell’Ente e del
tesoriere lo consentano. In ossequio a tali indicazioni, la vigente convenzione
relativa al servizio di tesoreria per il periodo 2010-2014 ha formalizzato
l’impegno di entrambe le parti ad attivare un efficace ed efficiente sistema
basato sulla circolazione di documenti sottoscritti elettronicamente con
interruzione della relativa procedura cartacea. La discrezionalità circa l’utilizzo
di tali strumenti è stata superata dalle modifiche apportate al Codice
dell’amministrazione digitale dal D.Lgs. 235/2010 e dal successivo DPCM 22
luglio 2011, con la prescrizione che, dal 1° luglio 2013, “la presentazione di
istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti, anche a
fini statistici, tra le imprese e le amministrazioni pubbliche avvengono
esclusivamente in via telematica…”. In tal caso, per imprese si intendono anche
gli istituti tesorieri di un ente pubblico. Data l’inderogabilità della attuazione
della normativa richiamata (cui si è aggiunto il D.L. 201/2011), nella
convinzione che essa consenta un recupero di efficienza dei processi e
produca una sensibile riduzione dei costi di funzionamento (soprattutto nel
2015) , si propone la realizzazione, nel corso del 2014, di un sistema
totalmente informatizzato per la gestione del servizio di tesoreria.
86
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
Attivazione completa del sistema di ordinativi
informatici, con sospensione dell'emissione di
documenti cartacei
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
ATTIVAZIONE NUOVE
UTENZE SOFTWARE DI
GESTIONE CONTABILE
Ragioneria e
Bilancio,
Entrate e
Tributi, Mutui
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Ragioneria e
Bilancio,
Entrate e
Tributi, Mutui
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Il software di gestione della contabilità attualmente in uso presso questo settore
è progettato su una piattaforma applicativa aperta e, pertanto, non prevede
nessuna limitazione numerica, temporale o geografica per l’accesso alle
funzionalità di cui dispone. L’idea che sottende l’obiettivo che si propone è
quella di recuperare efficienza attraverso un maggiore e diretto coinvolgimento
delle unità organizzative di volta in volta interessate al singolo procedimento,
con la duplice finalità di ridurre i tempi di risposta agli utenti di riferimento e di
accrescere la consapevolezza del personale rispetto alle nuove regole di
gestione delle risorse finanziarie di cui è loro assegnata la responsabilità. In via
sperimentale il progetto coinvolgerà solo alcuni settori, successivamente
individuati, ai quali verrà consentito l’accesso, con livelli abilitativi
personalizzati, alla consultazione delle movimentazioni riguardanti le risorse
finanziarie di competenza. Previa la necessaria formazione dei dipendenti
coinvolti circa le modalità di funzionamento dell’applicativo e dei nuovi principi
contabili che regolano la gestione, ciascun settore interessato avrà la possibilità
di controllare, in tempo reale, l’entità, la codifica e la natura degli stanziamenti
assegnati, l’avvenuta registrazione delle movimentazioni disposte o realizzate
(accertamenti, riscossioni, impegni, pagamenti), le variazioni intervenute nel
corso dell’esercizio, alleggerendo, nel contempo, il settore ragioneria della
indotta attività di front-office, non di competenza. La rilevanza di tale obiettivo
rispetto alla strategia di miglioramento dell’efficienza organizzativa va valutata
prospetticamente per le possibilità di evoluzione fino alla automazione del
procedimento di formazione del bilancio, attraverso la presentazione,
direttamente sulla piattaforma informatica, delle proposte di stanziamenti
previsionali e relative variazioni.
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Nell’ambito dei procedimenti gestiti, si procederà alla individuazione della
ottimale modalità di gestione del servizio elaborazione stipendi in
87
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Apertura accessi al software di contabilità per n. 3
settori
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
considerazione della prevista riduzione del personale dedicato per quiescenza
APPROVAZIONE BILANCIO
CONSOLIDATO
MAPPATURA QUALITA'
ACQUE SOTTERRANEE CENSIMENTO POZZI
Sala Operativa protezione
Civile
Ragioneria e
Bilancio,
Entrate e
Tributi, Mutui
Risorse
Idriche,
Salvaguardia
ed Utilizzo del
Suolo
Protezione
Civile
Risorse
Idriche,
Salvaguardia
ed Utilizzo del
Suolo
Protezione
Civile
Per la Provincia di Caserta che partecipa alla sperimentazione della disciplina
concernente la nuova contabilità armonizzata di cui al D.Lgs. 118/2011, è fatto
obbligo, a decorrere dal 2013, di redigere un bilancio consolidato con la finalità
di rappresentare “in modo veritiero e corretto, la situazione finanziaria e
patrimoniale e il risultato economico dell’attività svolta dall’Ente attraverso le
proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le società
partecipate e controllate. Tale documento, la cui approvazione è fissata entro il
30 giugno dell’esercizio successivo a quello di riferimento, va predisposto in
attuazione e conformità alle disposizioni contenute nel titolo IV del citato D.Lgs.
118/2011 e nel relativo principio contabile applicato. La realizzazione di tale
obiettivo richiede l’istituzionalizzazione di un processo informativo che
coinvolga tutte le componenti del gruppo amministrazione e, in tal senso, risulta
coerente con le esigenze di monitoraggio e controllo imposte anche dalla
vigente normativa in materia di controlli interni.
L'obiettivo ha la finalità di conoscere la qualità delle acque sotterranee,
mediante l'acquisizione delle analisi delle acque dei pozzi utilizzate dai titolari
delle richieste di concessioni per uso umano - industriale - alimentare - igienico
sanitario di cui al D.Lgs. 31/01 e s.m.i. e zootecnico agricolo (D.M. 23/03/00),
allo scopo di mappare il territorio anche in riferimento alle possibili
contaminazioni delle matrici ambientali.
Approvazione bilancio consolidato relativo
all'esercizio 2013
Mappatura della qualità delle acque per una
percentuale almeno pari al 70% dei pozzi presenti
sul territorio casertano. Richiesta della cartografia
IGM con indicazione delle coordinate geografiche
dei pozzi con denominazione e codice del corpo
idrico sott
Collaudo
sala
Protezione
civile
:verificare
e
collaudare
Implementazione
del
Software
in
dotazione.
Il sistema software utilizzato "SIRIO Web" a regime, permetterà la stesura
Inagurazione della Sala Protezione Civile e utilizzo
completa del Piano di Protezione Civile, capace di fornire in tempo reale
delle strumentazioni in dotazione
cartografia e informazione e, soprattutto permetterà di effettuare uno scambio
di informazioni fra il luogo colpito dall'evento e la Sala operativa.
88
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
APPROVAZIONE NUOVI
REGOLAMENTI
ATTIVAZIONE DELLE
PROCEDURE PER
L'ESCLUSIONE E/O LA
CANCELLAZIONE DI C.CA
300 IMPRESE PER CONTO
TERZI
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
Risorse
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
Idriche,
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
Salvaguardia
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
ed Utilizzo del
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Suolo
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
Protezione
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
Civile
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
Trasporti,
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Mobilità, Grandi corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
lnfrastrutture
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
Predisposizione nuove proposte di regolamentazione delle attivita' degli studi di
Trasporti,
consulenza, centri di revisione e procedure di esame per il conseguimento
Mobilità, Grandi
dell'idoneità professionale all'esercizio dell'attività di autotrasportatore di merci
lnfrastrutture
per conto terzi e di trasporto di persone su strada.
Trasporti,
Predisposizione delle procedure per la cancellazione e/o esclusione delle
Mobilità, Grandi
imprese di autotrasporto per conto terzi dall'albo nazionale autotrasportatori.
lnfrastrutture
89
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
APPROVAZIONE DEI NUOVI REGOLAMENTI
Avvio del procedimento di cancellazione.
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
ATTUAZIONE OBBLIGHI DI
TRASPARENZA
AZIONI DI INFORMAZIONE
E COMUNICAZIONE
SUPPORTO E
MONITORAGGIO PRESSO I
COMUNI DEI CONTENUTI
DEL PTCP-ESAME DEI PUC
E DEI PUA
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
Urbanistica,
Pubblicazione carta dei servizi.
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
Piani Territoriali
Adempimento obblighi trasparenza.
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
L'art. 39 del D.Lgs. 33/2013, include, tra gli obblighi di pubblicità e trasparenza
in capo alle pubbliche amministrazioni, quelli relativi all'attività di pianificazione
e governo del territorio, elencando gli atti e le informazioni da rendere
pubbliche,
pena
l'inefficacia
degli
atti
stessi.
Urbanistica,
Considerata la competenza della Provincia alla predisposizione del Piano
Piani Territoriali Territoriale di Coordinamento Provinciale contenente le strategie individuate
dall'Amministrazione in materia di governo del territorio su scala
sovracomunale, il vigente programma per la Trasparenza, aggiornata con
deliberazione di G.P. n. 9 del 31/01/2014, ha formalizzato, in capo a questo
settore, gli obblighi di pubblicità relativi agli atti di competenza.
Urbanistica,
Sviluppo della co-pianificazione e nuovi modelli di relazione con gli enti
Piani Territoriali territoriali per l'avanzamento delle procedure di approvazione dei PUC
90
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 2
SETTORE DI
RIFERIMENTO
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
DESCRIZIONE OBIETTIVO
Proseguimento delle attività relative al controllo di qualità avviate nell'anno
2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27 del Regolamento sui
controlli interni, approvato con deliberazione n. 21 del 29 marzo 2013. Il
Settore, sulla scorta dell’analisi dei processi individuati, dovrà identificare i punti
critici sui quali agire per migliorare le performance, evidenziando a consuntivo i
risultati ottenuti rispetto agli standard definiti. Al termine delle attività dovranno
essere indicate, sul sito web istituzionale, tutte le informazioni necessarie per la
corretta attivazione delle procedure da parte degli utenti esterni (responsabile
del procedimento, il responsabile dell’adozione dell’atto finale, i tempi previsti di
conclusione del procedimento, il trattamento di eventuali dati sensibili, la
modulistica per ogni procedimento aggiornata in funzione della legislazione
vigente e quant’altro previsto dagli artt. 24 e 35 del D. Lgs. 33/2013 confermati
nel vigente piano triennale per la trasparenza e l’integrità). In particolare, per
l’anno 2014 è prevista, nel caso di erogazione di servizi alla cittadinanza, la
realizzazione e pubblicazione on line di specifiche “carte dei servizi”.
L'obiettivo consiste nella realizzazione di un sistema di videosorveglianza lungo
la SP n. 335 “Ex SS. 265 dei Ponti della Valle”, tratto dalla rotatoria in
prossimità della ditta Bartolini all'uscita Aversa Sud da mettere a disposizione
delle forse dell'ordine e delle guardie provinciali per il controllo del territorio. E'
stato già avviato nell'anno 2013 con una programmazione biennale. Nel 2014 si
parte dalla consegna dei lavori, prevista ma non realizzata nel 2013, e ci si
attende il completamento degli stessi con relativo collaudo.
RISULTATI DA CONSEGUIRE
CONTROLLO DI QUALITA' MONITORAGGIO
PROCEDIMENTI
Viabilità
REALIZZAZIONE SISTEMA
DI VIDEOSORVEGLIANZA
Viabilità
REALIZZAZIONE PIANO
OPERE PUBBLICHE
Viabilità
Attuazione di interventi attraverso i quali migliorare la fluidità della circolazione
stradale ed eliminare alcune situazioni di pericolo.
Realizzazione lavori inclusi nel programma
triennale
APPROVAZIONE E
APPLICAZIONE REG.
SANZIONI AMM.
INCREMENTO
RISCOSSIONE SANZIONI
AMMINISTRATIVE
Viabilità
In linea con quanto previsto per l'obiettivo assegnato nel 2013, che prevedeva
la predisposizione della bozza di regolamento relativo alle sanzioni
amministrative, nell'anno 2014 e' prevista la formale approvazione del nuovo
regolamento.
Approvazione Regolamento sanzioni
amministrative - miglioramento efficienza
procedimenti.
91
Pubblicazione carta dei servizi.
Adempimento obblighi trasparenza.
Esecuzione e collaudo del sistema di
videosorveglianza
SeO - Valutazione generale dei mezzi finanziari
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PROGRAMMA 3: RIDUZIONE SPESE E COSTI DI GESTIONE
Il presente programma comprende, in linea generale, le misure finalizzate a razionalizzare l'utilizzo e la gestione delle risorse umane, strumentali e finanziarie a disposizione dei diversi
settori, in vista del contenimento delle spese di funzionamento delle varie strutture.
In particolare, rientrano nel programma i seguenti obiettivi operativi:
OBIETTIVI OPERATIVI
COLLEGATI AL
PROGRAMMA 3
SETTORE DI
RIFERIMENTO
DESCRIZIONE OBIETTIVO
RISULTATI DA CONSEGUIRE
Dipartimento del
Consiglio
In relazione alla attuazione degli ultimi indirizzi normativi relativi a diverse tipologie di
spese che interessano l'Ente (spese per missioni,spese per contributi e
sponsorizzazioni)operare un controllo finalizzato ad individuare i limiti di spesa
generando risparmi per l'Ente.Monitoraggio dei bisogni dei servizi e forniture generali per
garantire il funzionamento degli uffici di competenza in linea con i risparmi generati.
- Riduzione dei costi afferenti al Settore
RISPARMIO ENERGETICO
Edilizia
Coerentemente a quanto programmato e realizzato già nel corso dell'anno 2013 è
necessario completare alcune attività tese al risparmio energetico. In particolare, con
riferimento alla programmazione 2013 si dovranno realizzare le seguenti attività:
completamento
dismissione
cabine
di
trasformazione
MT/BT;
completamento
messa
in
rete
impianti
fotovoltaici;
monitoraggio
e
verifica
consumi
eletrici.
Con riferimento all'efficientamento energetico degli edifici si prevede di realizzare un
censimento dettagliato degli impianti di illuminazione, con elaborati tecnici, al fine di
affidare, tramite apposito bando di gara e con finanziamenti esterni, il servizio di gestione
ad una ESCO.
Completamento messa in rete impianti fotovoltaici.
Completamento attività di verifica consumi.
Sostituzione corpi illuminanti con teconologia a
fluorescenza con corpi a tecnologia LED.
Censimento impianti di illuminazione ed eventuale
predisposizione ba
GESTIONE AUTOPARCO
PROVINCIALE
Patrimonio e
Provveditorato
Revisione parco macchine (utilizzo, consumi, tasse) ai fini di un miglioramento
Riduzione dei costi dell'autoparco rispetto al 2013
dell’obbligo di legge sulla riduzione del 50%
RAZIONALIZZAZIONE COSTI
HARDWARE
Patrimonio e
Provveditorato
Locazione operativa di postazioni di lavoro informatiche
REPERIMENTO E STIPULA
CONTRATTI FITTO PER
ALLOGGI RIFUGIATI
POLITICI
Politiche Sociali
Per il contenimento delle spese a carico del Bilancio si ritiene necessario procedere alla
Consegna locali ai Rifugiati Politici
razionalizzazione dei servizi connessi.
RAZIONALIZZAZIONE
ISTITUTI SCOLASTICI RIDUZIONE FITTI
Pubblica
Istruzione
MONITORAGGIO CONSUMI
IDRICI
Pubblica
Istruzione
MIGLIORAMENTO
EFFICIENZA
ORGANIZZATIVA E
INNOVAZIONE GESTIONALE
Completamento delle azioni di razionalizzazione dei costi per i fitti passivi degli istituti
scolastici già avviate negli anni precedenti. In particolare, si prevede di realizzare una Conseguimento di un risparmio complessivo pari a €
diminuzione dei costi dei fitti attraverso la realizzazione di zioni di accorpamento, fusioni e 200.000,00
trasferimenti in esecuzione del piano di dimensionamento scolastico.
Si ritiene necessario attivare un continuo e corretto monitoraggio dei consumi idrici degli
Istituti Scolastici al fine di garantire l’attivazione tempestiva degli interventi tecnici in caso Riduzione consumi idrici
di guasti e/o perdite sugli impianti.
92
-
Sezione Operativa (Parte 2)
PROGRAMMAZIONE
PERSONALE, OO.PP.
E PATRIMONIO
SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PROGRAMMAZIONE PERSONALE, OO.PP. E PATRIMONIO
Programmazione operativa e vincoli di legge
La parte seconda della sezione operativa riprende ed approfondisce gli aspetti della programmazione in
materia personale, di lavori pubblici e patrimonio, sviluppando pertanto tematiche già delineate nella sezione
strategica ma soggette a precisi vincoli di legge. Si tratta dei comparti del personale, opere pubbliche e
patrimonio, tutti interessati da una serie di disposizioni di legge tese ad incanalare il margine di manovra
dell'amministrazione in un percorso delimitato da precisi vincoli, sia in termini di contenuto che di procedimento
approvativo (iter procedurale). L'ente, infatti, provvede ad approvare il piano triennale del fabbisogno di
personale, il programma triennale delle OO.PP. con l'annesso elenco annuale, ed infine il piano della
valorizzazione e delle alienazioni immobiliari. Si tratta di adempimenti propedeutici alla stesura del bilancio,
dato che le decisioni assunte con tali atti a valenza pluriennale incidono sulle previsioni contabili, e relativi
stanziamenti.
Fabbisogno di personale
Il legislatore, con norme generali o con interventi annuali presenti nella rispettiva legge finanziaria (legge di
stabilità) ha introdotto taluni vincoli che vanno a delimitare la possibilità di manovra nella pianificazione delle
risorse umane. Per quanto riguarda il numero, ad esempio, gli organi della pubblica amministrazione sono
tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, compreso quello delle categorie protette. Gli
enti soggetti al patto di stabilità devono invece effettuare una manovra più articolata: ridurre l'incidenza delle
spese di personale sul complesso delle spese correnti, anche attraverso la parziale reintegrazione dei cessati
ed il contenimento della spesa del lavoro flessibile; snellire le strutture amministrative, anche con accorpamenti
di uffici, con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali; contenere la crescita della
contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle disposizioni dettate per le amministrazioni statali.
Programmazione dei lavori pubblici
Nel campo delle opere pubbliche, la realizzazione di questi interventi deve essere svolta in conformità ad un
programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono
compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il
loro finanziamento. L'ente locale deve pertanto analizzare, identificare e quantificare gli interventi e le risorse
reperibili per il finanziamento dell'opera indicando, dove possibile, le priorità e le azioni da intraprendere per far
decollare il nuovo investimento, la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi per la
realizzazione e il successivo collaudo. Vanno inoltre stimati, ove possibile, i relativi fabbisogni finanziari in
termini di competenza e cassa. Nelle eventuali forme di copertura dell'opera, si dovrà fare riferimento anche al
finanziamento tramite l’applicazione nella parte entrata del bilancio del Fondo pluriennale vincolato.
Valorizzazione o dismissione del patrimonio
L’ente, con delibera di competenza giuntale, approva l’elenco dei singoli beni immobili ricadenti nel proprio
territorio che non sono strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali e che diventano, in virtù dell'inclusione
nell'elenco, suscettibili di essere valorizzati oppure, in alternativa, di essere oggetto di dismissione. Viene così
redatto il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione, soggetto
poi all’esame del consiglio. L'avvenuto inserimento di questi immobili nel piano determina la conseguente
riclassificazione tra i beni nel patrimonio disponibile e ne dispone la nuova destinazione urbanistica. La delibera
di consiglio che approva il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni costituisce variante allo strumento
urbanistico.
94
SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
PROGRAMMAZIONE E FABBISOGNO DI PERSONALE
Programmazione personale
L’art. 16, comma 9, del D.L. 06/07/2013, n. 95, convertito nella legge 07/08/2013, n. 135, ha previsto che “nelle more
dell’attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province è fatto comunque divieto alle stesse di
procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato” e la Sezione autonomie della Corte dei Conti, con la
deliberazione 29/10/2013, n. 25/SEZAUT/2013/QMIG, ha chiarito che la disposizione di cui al citato art.16, comma 9, del
D.L. 95/2012, impone alle Province un divieto assoluto d’assunzione con contratto a tempo indeterminato, stante la
nuova disciplina che prevede il riordino e la razionalizzazione (con conseguente riduzione) delle province (Sezione
regionale di controllo della Lombardia, deliberazione n.417/2012, Sezione regionale di controllo del Molise, deliberazione
n.136/ 2012 , Sezione regionale di controllo della Toscana, deliberazione n. 453/2012) ed ora, anche, dalla previsione
dell’abolizione delle Province indotta dalla presentazione del DdL Costituzionale. Considerato che, più recentemente,
l’art. 3, comma 5, del D.L. n. 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazioni in L. 11/08/2014, n. 114, ha confermato il
divieto assunzionale per le Province disposto dal citato art. 16, comma 9, del D.L. 06/07/2013, n. 95, convertito nella
legge 07/08/2013, n. 135, l’Ente, con deliberazione di Giunta Provinciale n. del ha dato atto che darà corso all’adozione
del programma triennale del fabbisogno di personale 2014/2016 e del piano annuale delle assunzioni per l’anno 2014,
attesa la proroga del divieto assunzionale per le Province disposto dalla normativa sopra citata.
Con il medesimo provvedimento, l’Ente ha dato atto delle risultanze negative della ricognizione effettuata dai Dirigenti
relativamente alle condizioni di soprannumero o eccedenza del personale.
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SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio
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OPERE PUBBLICHE E INVESTIMENTI PROGRAMMATI
La politica dell’Amministrazione nel campo delle opere pubbliche è tesa ad assicurare al cittadino un livello di
infrastrutture che garantisca nel tempo una quantità di servizi adeguata alle aspettative della collettività. Il tutto,
naturalmente, ponendo la dovuta attenzione sulla qualità delle prestazioni effettivamente rese. Il comune, con
cadenza annuale, pianifica la propria attività di investimento e valuta il fabbisogno richiesto per attivare nuovi
interventi o per ultimare le opere già in corso. In quel preciso ambito, connesso con l’approvazione del bilancio
di previsione, sono individuate le risorse che si cercherà di reperire e gli interventi che saranno finanziati con
tali mezzi. Le entrate per investimenti sono costituite da alienazioni di beni, contributi in conto capitale e mutui
passivi, eventualmente integrate con l’avanzo e il FPV di precedenti esercizi, oltre che dalle possibili economie
di parte corrente. È utile ricordare che la Provincia può mettere in cantiere un'opera solo dopo che è
stato ottenuto il corrispondente finanziamento. Per quanto riguarda i dati esposti, la prima tabella mostra le
risorse che si desidera reperire per attivare i nuovi interventi mentre la seconda riporta l'elenco delle
opere che saranno realizzate con tali mezzi.
Finanziamento degli investimenti 2014
Denominazione
Importo
Avanzo e FPV
Risorse correnti
Contributi in C/capitale
Mutui passivi
Altre entrate
0,00
0,00
21.583.673,00
0,00
0,00
Totale
21.583.673,00
Principali investimenti programmati per il triennio 2014-16
Denominazione
2014
INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA
REALIZZAZIONE IMPIANTO COMPOSTAGGIO S.TAMMARO
COSTRUZIONE IMPIANTO DI GESTIONE AEROBICO
REALIZZAZIONE PARCO FOTOVOLTAICO S. TAMMARO
Totale
96
2015
2016
3.680.580,00
3.403.093,00
4.500.000,00
10.000.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
21.583.673,00
0,00
0,00
SeO - Programmazione del personale, OO.PP. e patrimonio
Documento unico di programmazione 2014 - 2016 (D.Lgs.118/11)
ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
Piano delle alienazioni e valorizzazione
L’ente approva ogni anno il piano triennale di alienazione del proprio patrimonio. Si tratta di un'operazione che
può variare la classificazione e la composizione stessa delle proprietà pubbliche. Premesso ciò, il primo
prospetto riporta il patrimonio dell'ente, composto dalla somma delle immobilizzazioni immateriali, materiali e
finanziarie, dai crediti, rimanenze, attività finanziarie, disponibilità liquide e dai ratei e risconti attivi. In questo
ambito (attivo patrimoniale), la parte interessata dal piano è quella delle immobilizzazioni materiali.
L'accostamento tra queste due poste consente di valutare l'incidenza del processo di vendita rispetto al totale
del patrimonio inventariato. Il secondo prospetto riporta invece il piano adottato dall'ente mostrando il valore
delle vendite previste per ogni singolo aggregato, e cioè fabbricati non residenziali, residenziali, terreni ed altro,
mentre il prospetto di chiusura rielabora la stessa informazione ripartendola per anno, con indicazione separata
anche del numero degli immobili oggetto di vendita.
Attivo patrimoniale 2012
Denominazione
Importo
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Rimanenze
Crediti
Attività finanziarie non immobilizzate
Disponibilità liquide
Ratei e risconti attivi
470.165,93
531.417.278,98
19.188.680,61
3.920,13
247.736.465,30
0,00
2.019.936,55
0,00
Totale
800.836.447,50
Piano delle alienazioni 2014-16
Tipologia
Importo
Fabbricati non residenziali
Fabbricati residenziali
Terreni
Altri beni
0,00
4.779.667,00
0,00
0,00
4.779.667,00
Totale
Stima del valore di alienazione (euro)
Tipologia
2014
Fabbricati non residenziali
Fabbricati residenziali
Terreni
Altri beni
Totale
Unità immobiliari alienabili (n.)
2015
2016
Tipologia
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4.779.667,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4.779.667,00
0,00
97
2014
Non residenziali
Residenziali
Terreni
Altri beni
Totale
2015
2016
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
2
0
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