Anno LXX - n. 03 - Marzo 2014 - Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa mensile dell’associazione polesana coldiretti rovigo n.03/14 marzo SPECIALE AGLIO BIANCO POLESANO DOP ASSEMBLEA NAZIONALE GIOVANI IMPRESA ANCORA! terr ano stra ANCORA PIÙ SERVIZI, ANCORA PIÙ VANTAGGI PER GLI AGRITURISMI CAMPAGNA AMICA ter ran ostr a i nostri valori valgono tantissimo Gli agriturismo di Campagna Amica sono promossi da Accoglienza, ecosotenibilità e ambiente, enogastronomia e genuinità, miglior qualità della vita e tanti altri valori. La nuova Polizza RC Incendio e Furto, l’App Agriturismi, la convenzione con L’Associazione Produttori Camper, l’accesso agevolato al credito e tanti altri vantaggi. Tutti in una sola imperdibile Tessera Annuale. 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Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa marzo Gardoni, una donna al comando....................................................... pag. 12 SPECIALE AGLIO BIANCO POLESANO DOP Campagna assicurativa, Asnacodi in allarme....................................... pag. 15 ASSEMBLEA NAZIONALE GIOVANI IMPRESA in copertina... Insalata gentile per trapianto foto Lorenza Bellettato Direzione, Redazione e Amministrazione © Coldiretti Rovigo Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Fax 0425.423538 [email protected] - [email protected] Proprietario Editore Ass. Polesana Coltivatori Diretti Rapp. legale - Mauro Giuriolo - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo Direttore Silvio Parizzi Direttore Responsabile Beatrice Tessarin [email protected] fare impresa/ambiente Il Pan, piano nazionale sui fitosanitari................................................... pag. 16 fare impresa/sicurezza Macchine agricole, abilitazione e revisione................................. pag. 18 fare impresa/colture Campagna pere, le variabili negative........................................ pag. 22 Ortofrutta, flessione di tutti i listini di Lusia................................... pag. 24 Freskiz Comunicate Prezzi dei prodotti venduti meno 2%, acquistati -1,7%....................... pag. 25 Stampa È record di import nocciole turche................................................ pag. 26 Progetto Grafico e Impaginazione Via P. M. Fortini 20 - 45025 Fratta Polesine (RO) www.freskiz.com Stampe Violato Viale dell'Industria, VI Strada 13 - 35023 Bagnoli di Sopra (PD) www.stampeviolato.com Responsabilità La riproduzione delle fotografie, illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione di Coldiretti Rovigo. I manoscritti, le fotografie e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non unici. Coldiretti Rovigo non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo Registrazione Tribunale di Rovigo - n. 7 - 28 Maggio 1948 Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n. 6117 - 17 Dicembre 1997 Iscrizione al ROC - Registro Operatori di Comunicazione n. 5139 - 30 Novembre 2001 Tiratura 5500 copie su carta Revive Pure Natural Matt certificata Ecolabel (100% Riciclata) Costo Abbonamento annuo Euro 5,50, assolto con quota associativa annuale. fare impresa/fiscale Tasi, non si paga sui terreni agricoli........................................... pag. 27 ogm free Ogm, anche gli Usa chiedono l’etichettatura............................... pag. 28 economia in rete Assemblea di bilancio del Consorzio Insalata.................................. pag. 29 territorio polesine Celiaci sì, ma con gusto................................................... pag. 30 vetrina dei soci ....................... pag. 32 sommario mensile dell'associazione polesana coldiretti rovigo editoriale Obiettivo, progetto economico di filiera “Siamo legati indissolubilmente al nostro percorso di sviluppo” > Mauro Giuriolo, presidente Coldiretti Rovigo Coldiretti è una grande organizzazione nelle idee e nei fatti concreti e dobbiamo coltivare l'orgoglio di appartenenza come un pilastro importante del nostro agire imprenditoriale. Quest'anno in cui ricorrono i primi 70 anni di storia di Coldiretti (fu fondata da Paolo Bonomi il 31 ottobre 1944) è importante ricordare da dove è partita. Il riscatto sociale di mezzadri, affittuari e piccoli proprietari è nel nostro Dna, insieme alla voglia di crescita, di cambiamento, di migliorare le nostre condizioni economico-sociali. Con questo spirito che ci accompagna e che fa parte di noi, siamo diventati fautori di riscatto per l'intero Paese, grazie al nostro progetto economico per la valorizzazione dei prodotti Made in Italy nelle filiere produttivo-distributive. Questo nostro progetto è un percorso ormai indispensabile che tutto il Paese dovrà fare proprio e percorrere. La vera forza della nostra grande Coldiretti sono i soci. Proprio per coinvolgere maggiormente la base sociale nelle attività sindacali, nella conoscenza del progetto economico e per condividere il tanto lavoro profuso dall'organizzazione a tutti i livelli per cambiare l'agricoltura italiana, nei prossimi mesi verranno organizzate ben cinque assemblee in giro per l'Italia, sul modello di quella estiva che si svolge annualmente al Palalottomatica di Roma, col coinvolgimento previsto di 30 mila soci. Chi rappresenta Coldiretti, in questi tempi, lo deve fare con orgoglio e con coerenza in tutte le sedi. È intollerabile che qualcuno anche solo pensi di rappresentare l'Organizzazione a corrente alternata, quando fa più comodo. Facciamo in modo che Coldiretti continui a crescere nella sua forza rappresentativa, a tutti i livelli, e continui a dare un esempio di onestà, positività, trasparenza e lungimiranza al Paese Italia. Siamo una forza sociale dirompente nelle idee e lo abbiamo dimostrato col nostro pro- 4 Mauro Giuriolo getto di valorizzazione delle filiere agricole italiane, che è l'unico progetto economico sostenibile per questo Paese. Il nostro obiettivo primario, ormai lo conosciamo bene, è di modificare le filiere andando ad aumentare la trasparenza e, soprattutto, perseguendo una ripartizione più equa all'interno della filiera stessa. Questo percorso, portato avanti con Consorzi agrari d'Italia ed il marchio "Firmato dagli agricoltori italiani", è l'unico modo che abbiamo per valorizzare il nostro lavoro e le nostre produzioni. Un passo in più è di arrivare a certificare i nostri prodotti come "Ogm free", dando un maggior valore alle nostre specificità. Siamo veri imprenditori, che tutti i giorni rischiano e “si sporcano le mani” per vivere dei lavoro dei campi e non di rendite di posizione, legate alla proprietà invece che al rischio d’impresa. Coldiretti è una squadra forte, coesa, e se riuscirà ad essere sistema, senza far sconti a nessuno, potrà ottenere tanti altri grandi risultati per il futuro. Speciale semina e preparazione del terreno ...chi ben semina, ben raccoglie! ATTREZZATURE AGRICOLE GIARDINAGGIO ra s e d e n o st so re s ep L I L’ S E R V I Z T AG RIC OL li at U O RA s.r.l. A L DE TASSO % 0 s.r.l. s.r.l. Promozione I n fo r m a zi o n i tt de ag Su trattori e attrezzature www.fllilonardi.it CLICCA E TROVA L’USATO GARANTITO! Via Crocetta, 8 - CORREZZO (VR) Tel. 0442 56001 - Fax 0442 56444 - [email protected] ABBONAMENTI 2014 A QUOTE SPECIALI MENTO ELL’ABBONA INCLUSO Nelle riviste è compreso d CARTACEO pacchetto di SERVIZI in collaborazione con le Edizioni L’Informatore Agrario Srl anche un sto zero. 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Rinnovo Modalità per la sottoscrizione e la raccolta degli abbonamenti: coloro che sono interessati a tale proposta potranno consegnare agli Uffici di Zona dell’Associazione Polesana Coldiretti Rovigo il coupon per l’abbonamento 2014 sopra riportato, debitamente compilato. Seguirà l’invito diretto all’interessato del bollettino postale per il relativo versamento, alla quota scontata proposta. L’offerta è valida sia per la sottoscrizione di un nuovo abbonamento, sia per il rinnovo. 5 GARANZIA DI RISERVATEZZA: tutte le informazioni riportate nel presente modulo sono assolutamente riservate e trattate secondo quanto previsto dall’informativa ex D.Lgs 30/06/03 n. 196 (Codice della Privacy). L’informativa completa sulla privacy è disponibile su: www.informatoreagrario.it/privacy. RISERVA AI PROPRI ISCRITTI per il 2014 piano speciale Aglio bianco polesano Dop, scalata ai mercati Più 20 per cento di Plv per le aziende certificate. Ecco tutte le azioni del consorzio > A cura di Consorzio di promozione e tutela dell’Aglio bianco polesano Dop e di Il Polesine soc. coop. agricola Il Consorzio a Caseus veneti Treviso IL CONSORZIO E LA PROMOZIONE NEL 2013 Il Consorzio di tutela dell’Aglio bianco polesano Dop ad oggi conta 32 soci, suddivisi in 7 confezionatori e 25 produttori. Nel corso del 2013 il consorzio ha svolto diverse azioni per la promozione, in forme diverse, rivolte sia ai consumatori che agli operatori del settore. Tra i più rilevanti eventi cui il consorzio ha partecipato si possono sicuramente ricordare: - febbraio, la tavola rotonda alla Cciaa, dal titolo “Essere Dop, attese e prospettive della filiera dell’Aglio bianco polesano a confronto”, che ha suscitato un ottimo coinvolgimento degli operatori e delle istituzioni; - marzo, a Porto Viro, La giornata del tartufo del delta del Po; - 7-10 aprile, Verona, Vinitaly, quattro giorni molto intensi con degustazioni; - 9 maggio, Arzerello di Piove di Sacco (Pd), Festival delle Dop venete, organizzato da Veneto agricoltura; 6 - 16-19 settembre, Mosca, World food Moscow, la prima partecipazione extra Ue del Consorzio è avvenuta nello stand collettivo della Regione Veneto; -25-27 settembre, Pievesestino di Cesena (Fc), Macfrut, in co-partecipazione nello stand collettivo “Piazza Lusia”; - 28-29 settembre, Fanzolo di Vedelago (Tv), Caseus veneti, concorso regionale dei formaggi del veneto; -6 ottobre, Rovigo, Agricoltura in città con le aziende di Campagna amica; - 26-29 ottobre, Venezia terminal passeggeri, Gusto/Biennale dei sapori e dei territori, in collaborazione con la Pro loco di Lusia; - 7-10 novembre, Verona, Fieracavalli, nello stand collettivo della Regione Veneto; - 5-7 febbraio 2014, Berlino, Fruit logistic. Oltre a queste partecipazioni, che hanno permesso di incontrare moltissimi consumatori e comunicare loro le qualità dell’Aglio bianco Dop, il consorzio ha commissionato cinque cartelloni pubblicitari 6 metri per 3, che sono stati affissi in tre città venete: Rovigo, Padova e Verona. Inoltre, il consorzio ha creato il sito istituzionale www.agliodop.it, nuovo strumento che darà la possibilità a chiunque, in modo semplice, di comunicare e ricevere informazioni col e dal consorzio. Sempre nel 2013, l’ente di tutela ha collaborato con la Camera di commercio polesana e l’Università di Padova per un progetto sulla caratterizzazione qualitativa e nutrizionale dell’Aglio bianco polesano Dop, che andrà a terminare nel 2014. Ancora molti altri progetti sono stati avviati, insieme a Consvipo ed Ascom che si andranno a concludere nel corso dell’anno. Il consorzio è legalmente riconosciuto dal ministero delle Politiche agricole ed ha anche l’incarico di vigilanza per la tutela della denominazione d’origine: per questo, ha provveduto a nominare due agenti vigilatori. Questi controllori sono iscritti all’albo nazionale e tramite un programma dei controlli, lavoreranno a stretto contatto col consorzio e con l’Ufficio territoriale di Conegliano. IL PUNTO SUL PRODOTTO L’Aglio bianco polesano Dop viene commercializzato principalmente nelle confezioni da tre teste di differente grammatura, che varia dai 150 ai 200 grammi; e nelle tradizionali trecce, che variano dai 500 ai 1000 grammi. Un’alta percentuale delle vendite avviene tramite la grande distribuzione a livello nazionale nell’area nord. Sbocchi minori sono, ad oggi, i dettaglianti e la risto- razione. Si registrano le prime vendite in Germania e Svizzera. Nel 2013 sono stati seminati circa 404 ettari di aglio convenzionale, mentre ne sono stati riconosciuti come investiti a prodotto Dop circa 70 ettari. La produzione, seguendo correttamente le tecniche colturali, si attesta sulle 10 ton/ha, con una Produzione lorda vendibile che può variare dai 17.000 ai 20.000 euro. Le imprese agricole produttrici certificate Dop, oltre che fornire un prodotto di più elevata qualità ed uniformità, hanno realizzato un incremento di circa il 20 per cento della Plv. La produzione 2013, a causa della piovosità eccessiva in primavera, non è stata secondo le aspettative, ed ha fatto registrare una pezzatura mediamente più piccola, anche se varia da zona a zona. Normalmente la produzione media si attesta sulle 10 tonn/ha, ma quest’anno, per il prodotto secco, si è arrivati alle 8 ton/ettaro. Nel corso dell’anno sono stati commercializzati con marchio Dop circa 230.000 chili di prodotto, con un incremento di oltre il 30 per cento rispetto al 2012: segno evidente che l’aglio polesano sta trovando un notevole favore da parte del consumatore. «Molto è stato il lavoro promozionale - commenta il presidente del Consorzio di tutela, Massimo Tovo. - Moltissime sono le azioni che sono in essere e che quindi ci fanno pensare ad un futuro certamente impegnativo, ma nella convinzione di aver intrapreso un giusto percorso che può portare ad una gratificazione anche economica per le nostre aziende produttrici. Ricordo che solamente tre anni fa, tutto questo non esisteva». L’AGLIO SUI MERCATI Nella storia agricola economica della provincia di Rovigo, la coltura dell’aglio è sempre stata pre- Il Consorzio a World food Moscow 7 piano speciale Produttori polesani alla Biennale gusto Venezia piano speciale Il Consorzio a Fruit logistic Berlino sente, con risultati economici soddisfacenti per i produttori ed anche dal punto di vista qualitativo, grazie al quale si è fatto conoscere in tutta Italia ed anche oltre i confini nazionali. Attualmente nel panorama mondiale la Cina è il primo produttore con circa 19.220.000 tonnellate (84 per cento), ma esporta solo, si fa per dire, la metà di quello che produce (dati Fao 2012); segue l’India, con circa 1.057.000 tonnellate (4 per cento), mentre il primo produttore in ambito Unione europea è la Spagna con 139.000 tonnellate che è però il secondo esportatore mondiale (95.000 tonnellate), insieme all’Argentina. Cina, Argentina e Spagna rappresentano oltre il 90 per cento delle esportazioni mondiali di aglio. Fra i produttori europei, dopo la Spagna seguono l’Italia con circa 31.000 tonnellate e la Francia con 19.400 tonnellate. 8 L’ultimo dato relativo all’anno 2012 riporta per l’Italia una superficie coltivata ad aglio pari a circa 3.000 ettari, per una produzione di circa 27.000 tonnellate. La provincia di Rovigo contribuisce per circa 300 ettari ed una produzione di circa 3.000 tonnellate. La coltura dell’aglio ha sempre rappresentato per le aziende medio - piccole un investimento fondamentale per il bilancio aziendale, tenendo conto del non eccessivo costo per realizzare tale investimento ed l’elevata Plv in proporzione alla superficie investita. La dinamica degli investimenti in Polesine ha avuto un trend in aumento, soprattutto dal momento del riconoscimento del marchio Dop. piano speciale Le imprese certificate dop hanno incrementato la produzione lorda vendibile del 20% LA COOP IL POLESINE La società cooperativa Il Polesine, la più grande aggregazione privata di produttori di aglio Dop, che è nata proprio per promuovere e seguire l’iter del riconoscimento del marchio europeo (avvenuto nel 2010), conta oggi 25 soci e coltiva circa 20 ettari di aglio all’anno. Produce circa 300 ettari di prodotto certificato. La cooperativa nasce nei primi anni 2000, dalla volontà di alcuni produttori di aglio della provincia di Rovigo, scaturita dall’esigenza di concentrare l’offerta di un prodotto di alta qualità da porre sul mercato. È gestita da un Consiglio di amministrazione, che ogni tre anni viene rinnovato. La coop Il Polesine, nel corso di questi anni, ha contribuito ad elevare la professionalità dei produttori grazie ad un supporto di assistenza tecnica, e soprattutto grazie alla concentrazione di prodotto. Rappresenta un punto di riferimento sul mercato di commercializzazione della provincia di Rovigo ed ha sviluppato diverse sinergie che hanno portato all’iscrizione della varietà Avorio tra le sementi dell’ecotipo polesano. Il Polesine ha consolidato rapporti commerciali con i principali grossisti della provincia di Rovigo ed imprese presenti nella Grande distribuzione organizzata. Recentemente la coop ha effettuato investimenti logistico-strutturali, contando su un magazzino nel comune di Crespino di circa 700 metri quadri, dotato di due nuove celle frigorifere e nuove macchine calibratrici e confezionatrici, atte a soddisfare le più svariate tipologie di confezionamento e garantire continuità di fornitura per i clienti. Una curiosità. Nel corso del 2013 la cooperativa Il Polesine, grazie ad una serie di relazioni per promuovere il prodotto Dop, ha effettuato una serie di forniture di Aglio bianco polesano alle cucine del Quirinale di Roma, che nei giorni scorsi ha confermato la richiesta di prodotto anche per il 2014. Negli ultimi anni i produttori di aglio si sono trovati a confrontarsi con nuovi scenari di mercato, il marchio Dop, il prodotto confezionato, le vendite dilazionate e diversificate. La cooperativa Il Polesine mette a disposizione di tutti i produttori di aglio della nostra provincia la propria esperienza sia dal punto di vista dell’assistenza tecnico-colturale, che per la commercializzazione del prodotto. 9 report nazionale Ue.Coop, prima assemblea nazionale Losapio eletto presidente di mezzo milione di associati Gianpietro Losapio Gianpietro Losapio di 43 anni, impegnato professionalmente da oltre 15 anni nel mondo della cooperazione sociale, è stato eletto dall’Assemblea nazionale, presidente di Uecoop, Unione europea delle cooperative, che rappresenta oltre 4000 coop. Losapio ricopre attualmente il ruolo di presidente della coop sociale Comunità oasi 2 San Francesco onlus, attiva in Puglia sin dal 1986, e di direttore del consorzio nazionale di cooperative sociali Nova onlus, una delle realtà italiane maggiormente impegnate sui temi dell’innovazione nel campo delle politiche sociali e del welfare comunitario. Sposato, con due figli, Losapio ha ricoperto incarichi come fundraiser in primarie organizzazioni nazionali e come project manager di azioni comunitarie, nazionali e regionali nelle diverse tematiche del sociale, con esperienze anche nel campo della gestione di servizi pubblici locali. «Rivoluzionare una rappresentanza fatta tutta di quantità, numeri, crescita a tutti i costi, con l’ansia di occupare e coprire spazi per l’auto mantenimento, che ha spesso dimenticato i principi alla base 10 della mutualità e della cooperazione». Come ha annunciato Losapio, è uno degli obiettivi del neo presidente di Uecoop, il quale ha anche promosso davanti all’assemblea nazionale l’adozione di un codice etico di autoregolamentazione, ispirato al rigoroso rispetto dei principi costituzionali e normativi alla base della mutualità. «L’etica che si chiede alla politica e alla pubblica amministrazione deve essere innanzitutto etica di impresa - ha precisato Losapio. - La brutta cooperazione non ha fatto male a se stessa meno di quanto non ne abbia fatto al sistema intero». «La cooperazione deve fare dell’innovazione una pillar strategy, non semplicemente con l’adozione di nuove tecnologie, ma introducendo nei processi organizzativi un approccio permanente di apertura a ciò che è nuovo. In altre parole - ha puntualizzato il neo presidente - fare cooperazione deve significare “saper fare cose antiche in modo nuovo”. La cooperazione a cui penso - ha continuato Losapio - è quella che neanche si concepisce al di fuori del rapporto col suo territorio di riferimento e che sa ri-connettersi alle nuove generazioni. Il passaggio dal welfare state al welfare community di questi anni, che ha tagliato del 75 per cento le risorse, si è consumato a suon di tagli del governo centrale, sulla pelle degli enti locali e in ultima, grave violenta battuta, sulla pelle dei cittadini, in particolare di quelli esclusi e in povertà che sono saliti a 5,8 milioni». «Cade di fatto l’universalità dei diritti costituzionalmente sanciti (scuola di qualità, sanità, sicurezza, tutele, assistenza) - ha chiarito Losapio - mentre esistono varchi enormi di spreco e inefficienza dei sistemi, pubblico e privato. Ciascuno dovrà predisporsi a fare la sua parte (istituzioni pubbliche, mercato, società, no profit), perché il come si sostiene il welfare del futuro sarà la cifra della tenuta del tessuto democratico e del futuro stesso del nostro paese. Uecoop - ha concluso - ha il dovere di elaborare un pensiero lungo e disegnare possibili scenari per ricostruire il filo della fiducia sociale, senza la quale nessuna attività è possibile (economica, politica, sociale)». Si è svolta a Roma l’assemblea nazionale elettiva del movimento Giovani impresa ROMA - Si è tenuta lo scorso 25 febbraio, al centro congressi di Palazzo Rospigliosi, a Roma, sede della Confederazione Coldiretti, l’assemblea elettiva di rinnovamento del movimento under 30 Giovani impresa. L’assise recava il titolo “Costruiamo oggi il futuro” ed è stata teatro della presentazione della nuova indagine Coldiretti/Ixè su “Crisi: i giovani italiani e il lavoro”. L’assemblea ha rinnovato la direzione del movimento: nuova delegata nazionale è stata eletta la marchigiana Maria Letizia Gardoni; l’esecutivo è composto da otto delegati, abbastanza equamente rappresentativi per sesso e provenienza: Maria Serena Minunni (Puglia), Erika Pedrini (Trentino Alto Adige), Valentina Binno (Piemonte), Elena Tortoioli (Umbria), Ignazio Gibiino (Sicilia), Paolo Giorgi (Toscana), Daniele Perrone (Calabria), Andrea Barbetta (Veneto, di Padova). I giovani di Rovigo erano presenti e rappresentati dal delegato provinciale Paolo Sartori e dal segretario Romeo Boaretto. All’assemblea è stato, inoltre, lanciata l’idea di un nuovo portale di Coldiretti “Lavoro in campagna”, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che è ancora in corso di autorizzazione da parte del ministero del Lavoro. Infine, un open space su “Il lavoro possibile nel tempo della crisi”, una vetrina che ha evidenziato la grande creatività che offre il settore agricolo. IL BELLO DELLA SOCIETÀ «Partendo dal presupposto che continuerò ad essere un’imprenditrice, che in più ha deciso di mettersi in gioco per portare un contributo a questo Paese, - ha annunciato la neo delegata Maria Letizia Gardoni - è senz’altro un grande onore per me poter rappresentare e guidare Coldiretti Giovani impresa: ad oggi l’unica vera forza giovane italiana. Sono davvero orgogliosa di sentirmi portavoce di tutti quei giovani che, come me, hanno deciso di investire il loro futuro nelle campagne italiane. Un orgoglio che nasce dalla consapevolezza che Coldiretti Giovani impresa rappresenta lo spaccato di società più bello dei nostri tempi. Una società - ha conti- Maria Letizia Gardoni identikit UN’AZIENDA MACROBIOTICA Maria Letizia Gardoni è il nuovo leader dei giovani agricoltori italiani. Ha raccolto il testimone da Vittorio Sangiorgio (eletto il 24 marzo 2010). La Gardoni, venticinque anni, di Osimo (Ancona), coltiva ortaggi con metodo macrobiotico. I suoi genitori sono entrambi funzionari pubblici, ma fin da piccola aveva l’idea di fare l’imprenditrice agricola. A 19 anni ha acquistato un terreno con un mutuo ed ha aperto la sua azienda: nove ettari nelle campagne di Osimo. All’inizio ha provato a coltivare ortaggi per l’industria, rendendosi conto che non era questa la sua “dimensione”, non tanto produttiva, quanto mentale. La svolta è arrivata poco dopo, grazie a un’autentica folgorazione per la Policoltura Ma-Pi, dal nome del marchigiano Mario Pianesi, l’uomo che ha portato il macrobiotico in Italia. La tecnica colturale in questione si basa principalmente sull'auto riproduzione spontanea dei semi e sul recupero di antiche ed autoctone varietà di cereali, ortaggi e legumi, coltivate senza prodotti chimici di sintesi. È una tecnica che si rifà ad una più generale filosofia di vita di origine orientale. La Gardoni ha iniziato così a coltivare cavoli, insalata, carote e finocchi e rifornire i punti macrobiotici della provincia di Ancona, cioè la catena di ristoranti che seguono la cucina macrobiotica. Un mercato in crescita, tanto che Maria Letizia sta aumentando la produzione. Nel frattempo, si è laureata in Scienze e tecnologie agrarie all’Università politecnica delle Marche, con una tesi sullo spopolamento degli alveari. Il suo prossimo obiettivo è aprire un centro agricolo di ippoterapia, sviluppando un progetto di agricoltura sociale. 11 report nazionale Gardoni, una donna al comando report nazionale La proclamazione di Letizia Gardoni nuato Gardoni - che è la prova di un’Italia che ce la fa e che si rimbocca quotidianamente le maniche per vivere un presente migliore e per costruire le basi per un futuro più roseo. Un orgoglio arricchito di senso di responsabilità ed entusiasmo, assolutamente necessari per poter ricoprire al meglio questo incarico. Incarico che io non potrei portare avanti senza il preziosissimo supporto e contributo dei membri dell’esecutivo nazionale e di tutti i delegati regionali e provinciali, che con costanza e senso di appartenenza promuovono e valorizzano il progetto di Coldiretti su tutto il territorio nazionale». UNA GENERAZIONE DI TRENTENNI POVERI Più della metà dei trentenni italiani nel 2014 vive con la paghetta dei genitori (51 per cento) o di nonni e altri parenti (3 per cento), i quali sono costretti ad aiutare i giovani fino ad età avanzata. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè su “Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014”, rivolta ai ragazzi di età compresa tra i 30 ed i 34 anni. In una situazione come questa non stupisce che ben il 75 per cento dei giovani italiani viva con i genitori in casa, dove cerca però di rendersi utile, tanto che il 76 per cento fa la spesa, il 73 per cento cucina e il 60 per cento fa piccole riparazioni. «La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno - ha commentato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. - La struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini. La famiglia deve tornare ad essere un punto di riferimento delle politiche di sviluppo perché se al suo interno 12 ha le risorse per sopportare meglio la crisi dal punto di vista economico - ha continuato Moncalvo - è soprattutto in Italia un presidio di imprenditorialità diffusa, che il paese non può perdere. Questo vale anche nelle campagne e non per nulla l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha dichiarato il 2014 Anno internazionale dell’agricoltura familiare (Iyff). Nel 2014 quasi un giovane su quattro (23 per cento) accetterebbe un posto da spazzino, il 27 entrerebbe in un call center ed il 36 per cento, pur di lavorare, farebbe volentieri il pony express. Si evidenzia una grande flessibilità delle giovani generazioni nel tempo della disoccupazione record. Forse anche troppo, come conferma il fatto che un giovane su tre pur di lavorare è disposto ad accettare un orario più pesante con lo stesso stipendio (33 per cento), ma anche, in alternativa, uno stipendio inferiore a 500 euro a parità di orario (32 per cento). Nonostante tutto, però, resta solido l’obiettivo italico del posto fisso, che se si potesse scegliere sarebbe preferito dal 46 per cento dei giovani, in calo del 7 per cento rispetto allo scorso anno. In questo ambito tiene il mito del dipendente pubblico, al quale ambisce il 34 per cento dei giovani. Tra chi ha già trovato un lavoro si registrano livelli molto alti di soddisfazione anche per il confronto con le difficoltà dei coetanei. Il 63 per cento è tutto sommato soddisfatto perché il lavoro lo appassiona (25 per cento), perché offre opportunità di crescita professionali (22 per cento), perché consente di curare altri interessi (16 per cento) e appena l‘11 per cento è soddisfatto del lato economico. È critico il rapporto tra scuola e mondo del lavoro: solo il 30 per cento dei giovani fa un lavoro totalmente coerente con gli studi, mentre il 23 per cento lo fa solo in parte. «C’è un forte spirito di sacrificio nelle nuove generazioni, ma anche la consapevolezza di grandi IL PORTALE “LAVORO IN CAMPAGNA” Arriva la banca dati di aziende agricole che assumono. Nel corso dell’assemblea elettiva è stato aperto il portale della Coldiretti “Lavoro in campagna”, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che però, non è ancora operativo. Si tratta di un sistema informatico che opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica, le richieste di manodopera delle imprese ed i curricula e le disponibilità dei lavoratori. Il servizio sarà rivolto anche al sistema della famiglia che potrà essere assistito nella ricerca di colf o badanti, al giovane che ricerchi la possibilità di effettuare uno stage aziendale, allo studente a caccia di un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali attraverso un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che voglia integrare il proprio reddito da pensione sempre tramite i buoni lavoro. Lo strumento informatico sarà accessibile presso ogni sede e sportello territoriale della struttura Coldiretti con personale qualificato che provvede anche a rendere un vero e proprio servizio di accompagnamento ed assistenza a imprese e lavoratori, sia nel compito di caricamento e aggiornamento dei dati, sia soprattutto nella vera e propria fase di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. È infatti previsto che tale fase di incontro tra impresa e lavoratori non sia gestita in automatico dal sistema, ma sia accompagnata e guidata dai servizi Coldiretti che provvederanno a segnalare all’impresa l’esistenza nell’archivio del sistema web di candidature compatibili con le necessità espresse provvedendo, se di interesse dell’impresa, ai necessari contatti con i candidati. L'assemblea elettiva Giovani impresa 13 giovani in movimento difficoltà da superare che non devono trasformarsi in rassegnazione - ha dichiarato Moncalvo. - Una spinta decisiva deve partire dalla scuola che deve saper alimentare una nuova cultura imprenditoriale e del lavoro, fondata su bisogni veri e su asset vincenti su cui il paese può contare». Nel paese più bello del mondo la maggioranza dei giovani (51 per cento) nel 2014 è pronta ad espatriare per motivi di lavoro, mentre il 64 per cento è disponibile a cambiare città. La maggioranza assoluta dei giovani italiani, che sono stati chiamati choosy, bamboccioni o privi di ambizioni, ha in realtà la valigia in mano. Il motivo principale che spinge i giovani ad emigrare è che il 19 per cento considera l’Italia un paese fermo, in cui non si prendono mai decisioni; una percentuale del 18 per cento punta il dito sulle tasse e il 17 per cento chiama in causa la mancanza di lavoro a pari merito con la mancanza di meritocrazia. C’è tuttavia una minoranza del 27 per cento di giovani che pensa ancora che l’Italia possa offrire un futuro per il valore del Made in Italy (23 per cento) che si classifica alla pari con le competenze e la creatività (23 per cento) e le risorse ambientali e culturali (23 per cento). «In un paese vecchio come l’Italia la prospettiva di abbandono evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. - Negli ultimi cinque anni in Italia sono aumentati percentualmente, tra gli occupati, gli over 55 mentre sono calati i lavoratori più giovani a differenza di quanto è avvenuto in tutti gli altri paesi industrializzati secondo il rapporto “Global employment trends 2014”». report nazionale Il gruppo dei delegati del Veneto LAVORI AGRICOLI CREATIVI Dall’agritata all’agriscultore, dal muratore ecologico all’erborista 2.0, dal tutor dell’orto in città al tintore naturale di tessuti anallergici, dall’affinatore di formaggi fino a chi ha recuperato la canapa in tutte le sue molteplici possibilità di impiego. Sono alcune delle nuove figure professionali che, in una drammatica situazione di crisi e disoccupazione record, sono nate e sono state presentate nell’ambito dell’open space “Il lavoro possibile nel tempo della crisi”. Nell’agricoltura italiana il 7,2 per cento dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 58.663 aziende. Di queste, circa il 70 per cento opera in attività multifunzionali: agriturismo, fattorie didattiche, vendita diretta dei prodotti tipici e del vino, trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, e della produzione di pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. C’è chi, come Sara Beccaria di Montelupo Albese in Piemonte, ha deciso di diventare un’agritata ed accogliere nella sua azienda bambini dai 3 mesi ai 3 anni, seguendo un progetto pedagogico specifico che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze dell’agricoltura italiana. I bambini sono affidati ad una specifica agritata, scelta dagli stessi genitori, con la quale si instaura un rapporto di completa fiducia. L’affidamento esclusivo ad un’unica agritata consente di offrire percorsi educativi personalizzati per ogni bimbo, nei modi e nei tempi più giusti. Mirko Raguso di Gravina in Puglia, invece, ha deciso di diventare un muratore ecologico, sperimentando con successo la prima mattonella di paglia. Partendo dal riutilizzo di scarti dell’agricoltura, Mirko realizza un prodotto tecnologico e innovativo costituito da un sistema di coibentazione di ridotte dimensioni, che riescono a garantire le più elevate prestazioni energetiche previste dalle vigenti norme di legge. 14 E ancora Luca Romiti di Pistoia è diventato un agriscultore attraverso l’arte topiaria (la tecnica di potare le piante per dargli forme particolari). Dal primo seme all’ultima sforbiciata è tutto un intrecciarsi di rami e di foglie che si personificano. Dal primo innesto fino alla scultura impiega circa tre anni, ma queste opere continuano a vivere e ad essere modellate. Daniela Carofiglio di Casamassima in provincia di Bari, invece, ha scelto di diventare un tintore naturale di tessuti anallergici, utilizzando al meglio i prodotti della sua azienda agricola: ortaggi, frutta e piante tintorie. Federica Ioanna di Biccari in provincia di Foggia ha deciso di abbandonare il suo lavoro da veterinario per diventare affinatrice di formaggi, trasformandosi in un abile mastro casaro che concia il formaggio con spezie, aromi e gustosissime miscele. Fabio Bizzarri in Toscana, ha scelto di diventare un vero e proprio tutor dell’orto, collaudando con grande successo il suo primo kit, un po’ gioco, un po’ passatempo, davvero strepitoso per realizzare in poco spazio un piccolo orto fuori suolo adattabile a tutte le situazioni abitative, a casa come a scuola, anche in assenza di un giardino. Salvatore Satanassi a Quarto di Sarsina in provincia di Forlì-Cesena, è un bravissimo agrierborista. Produce circa 250 specie di piante officinali e aromatiche con cui vengono preparati oltre 1000 manufatti erboristici di qualità. Daniele Mandarello nel Lazio ha rispolverato un antico mestiere che oggi sta ritornando prepotentemente di moda, quello del potatore. Pasquale Polosa in Basilicata ha deciso di coltivare canapa a fini alimentari. Dalla spremitura a freddo del seme ricava olio e farina, dalla trasformazione della farina diversi prodotti, dai biscotti al pane, dalla pasta al cioccolato. Le compagnie propongono soluzioni contrattuali del tutto inadeguate ROMA - Asnacodi, l’Associazione nazionale dei consorzi di difesa, sta ripetutamente chiedendo al ministro delle Politiche agricole di intervenire nel rapporto con le compagnie assicurative e chiedere loro di rispettare il piano assicurativo agricolo 2014, «al fine di impedire speculazioni sull’uso delle risorse pubbliche destinate dall’Unione europea, non a migliorare i bilanci delle compagnie, ma a salvaguardare il reddito degli agricoltori». Il mondo assicurativo, infatti, nonostante le continue richieste dei consorzi di difesa, parti contraenti delle polizze collettive per conto degli agricoltori associati, non offre ancora le relative coperture o propone condizioni inadeguate. «Nonostante la riassicurazione pubblica sia disponibile dall’inizio del mese di febbraio e il piano assicurativo sia stato approvato con largo anticipo dal ministero con la piena condivisione dei rappresentanti degli agricoltori e del settore assicurativo, nonché gli sforzi sostenuti per adeguarsi agli indirizzi e ai vincoli posti dall’Unione europea - segnala Albano Agabiti, presidente dell’Associazione nazionale condifesa - le imprese di assicurazione non danno dimostrazione di mantenere gli impegni assunti». «Non è più possibile attendere oltre - dichiarano da Asnacodi - e per questo abbiamo chiesto un urgente incontro con il ministro Martina per affrontare la grave situazione della campagna assicurativa 2014 e individuare le misure correttive straordinarie che offrano agli agricoltori la possibilità di sottoscrivere coperture agevolate come negli scorsi anni». «Siamo di fronte ad una finta apertura della campagna - puntualizza Albano Agabiti. - Ad oggi, con le colture esposte alle avversità del periodo, le caratteristiche delle coperture proposte sono inaccettabili così come i costi a carico degli agricoltori - ribadisce Agabiti. - Tale situazione non può che generare sdegno: le condizioni contrattuali inviate ai condifesa dalle compagnie non tengono conto e non sono giustificate dall’andamento tecnico e presentano elementi di uniformità e scarsa differenziazione». «Occorre - sottolinea il presidente di Asnacodi - un intervento immediato che consenta di sbloccare una trattativa che, facendo leva anche sul termine di sottoscrizione del 31 marzo, rende di fatto impossibile agli agricoltori di mettere in copertura le produzioni esposte alle avversità di questo periodo e ogni giorno che passa aumenta il rischio potenziale di perdere parte del reddito dell’anno». «Appare del tutto evidente - conclude Agabiti - che l’intervento pubblico non possa dipendere unicamente dalle strategie commerciali delle imprese di assicurazioni, ma deve essere realizzato all’interno di un quadro di regole che tendano al perseguimento dell’interesse generale di dare stabilità ai redditi dell’impresa agricola». 15 report nazionale Campagna assicurativa, Asnacodi in allarme fare impresa/ambiente Il Pan, piano nazionale sui fitosanitari Dal 26 novembre 2015 nuove regole sui patentini. Obbligo di controllo e taratura delle attrezzature > A cura del Caa Impresa verde Rovigo La direttiva sull’uso sostenibile dei prodotti sanitari 2009/128/Ce è stata prevista per ridurre l'utilizzo degli agrofarmaci, tenuto conto del fatto che è impossibile prescindere dal loro uso, ma che è necessario tenere in maggiore considerazione i rischi connessi all'uso dei prodotti fitosanitari. L'approccio che la direttiva indica per affrontare questo tema è diversificato, cioè non prevede una sola modalità d'azione, ma più iniziative che vengono attuate attraverso il Piano di azione nazionale (Pan) recentemente approvato. Il Pan detta le regole e le scadenze previste per l’attivazione delle azioni che mirano alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e dei rischi ad essi connessi. Di seguito si riassumono per punti le azioni, i tempi previsti per l’adeguamento agli obblighi da parte degli agricoltori ed i principali contenuti delle azioni. Prima di passare all’esame delle azioni, si ricorda che l’obbligo di compilazione del registro dei trattamenti, pur essendo previsto da un’altra fonte comunitaria, assume un ruolo centrale nell’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, essendo il mezzo attraverso il quale l’agricoltore riesce a dimostrare all'acquirente, sia esso un grossista, un dettagliante o un consumatore finale, quali sono i prodotti che ha usato. È quindi uno strumento di maggiore sicurezza per il consumatore finale. RICORDA. Impresa verde Rovigo ha organizzato un sistema di consulenza per la compilazione del Registro dei trattamenti. Tale servizio viene fornito alle imprese che ne facciano espressa richiesta ai vari sportelli di zona, pianificandone l’assistenza. L’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E ALL’USO DEI PRODOTTO FITOSANITARI (IL PATENTINO) Il Certificato di abilitazione all’uso (patentino) servirà in futuro per acquistare tutti i prodotti ad uso professionale, quindi anche i prodotti classificati come irritanti e quelli non classificati. Al momento attuale invece è obbligatorio solo per chi acquista prodotti molto tossici, tossici e nocivi. L'obbligo del patentino per tutti i prodotti ad uso 16 professionale prenderà il via dal 26 novembre 2015. Da quella data, tutti i prodotti saranno quindi distinti “per uso professionale” e “per uso non professionale”. Questi ultimi potranno essere usati solo sui giardini o orti domestici. LA FORMAZIONE PER ACQUISIRE E RINNOVARE IL PATENTINO Con il Pan cambia anche il sistema di formazione in grado di garantire che ognuno dei soggetti coinvolti siano a conoscenza dei rischi e pericoli per l’ambiente dell’uso dei prodotti fitosanitari. La Regione del Veneto, entro la fine del 2014, dovrà approvare i provvedimenti per dettagliare il rilascio dei patentini. Il nuovo sistema formativo dovrà essere applicato dal 26 novembre 2015. Le ore di formazione del nuovo sistema sono pari a 20 nel caso di acquisizione del certificato di abilitazione all’uso; mentre, nel caso di aggiornamento (il patentino rimane valido per 5 anni), le ore di formazione sono pari a 12. In ambedue i casi varranno anche i crediti formativi, ovvero saranno riconosciute le ore di aggiornamento effettuate indipendentemente dal corso. Al termine della formazione è prevista la verifica. IL CONSULENTE Una novità della direttiva 128/2009/Ce e del Pan è rappresentata dai consulenti. Questi soggetti devono accompagnare gli agricoltori nell’uso dei prodotti fitosanitari, sia per l’agricoltura integrata obbligatoria o volontaria, sia per il biologico. Il consulente non è quindi un soggetto abilitato ad emettere delle ”ricette”; anzi, queste non sono previste in nessun punto del Pan. Il consulente è, invece, un soggetto che offre una consulenza per attuare la lotta integrata o la lotta biologica. Il consulente dispone di titoli di studio o esperienza in materia agricola ed è formato in modo specifico per lo svolgimento dell'attività. I consulenti saranno operativi entro il 26 novembre 2015. RICORDA. Coldiretti Rovigo, tramite la sua società di servizi Impresa Verde Rovigo, da tempo è accreditata dalla Regione Veneto per il servizio di verifica del controllo funzionale e taratura delle attrezzature per la distribuzione dei fitofarmaci con un proprio cantiere identificato con codice VE 08CP. Il controllo funzionale delle attrezzature, che viene svolta con personale specializzato ed abilitato dalla Regione Veneto, è obbligatoria per tutte le aziende che hanno aderito a mis. agro ambientali e, con l’applicazione della direttiva 128, sarà obbligatoria per tutte le aziende agricole entro il 26 novembre 2016. Invitiamo pertanto tutti i soci interessati a fare domanda per prenotare per tempo la verifica della propria attrezzatura compilando la scheda di adesione presente in tutti gli uffici zona di Coldiretti. Ad ogni verifica verrà rilasciato specifico attestato di conformità dell’attrezzatura controllata. LE TECNICHE DI DIFESA DELLE COLTURE Le tre tecniche di difesa delle colture che possono essere adottate dalle aziende agricole sono: a) difesa integrata obbligatoria; b) difesa integrata volontaria; c) difesa biologica. A - Difesa integrata obbligatoria In questa modalità produttiva non ci sono limitazioni nei prodotti impiegabili, rispetto a quanto autorizzato dal ministero della Salute e riportato in etichetta. C’è l'obbligo di conoscere, disporre o avere accesso a dati meteo, bollettini territoriali, soglie di intervento, materiale informativo e manuali, strategie antiresistenza, risultati delle reti di monitoraggio. In pratica, l’agricoltore dovrà dimostrare di essere informato (Sms, bollettini, internet ecc.), in particolare grazie alla rete, sulle previsioni meteo, sulle caratteristiche e sui rischi insiti nei prodotti, sul monitoraggio delle avversità. Quindi, obbligo di conoscenza. L'agricoltore può avvalersi del consulente ma, qualora non abbia a disposizione le predette informazioni necessarie, deve ricorrere al consulente. Per quest'anno alle aziende che saranno sottoposte ai controlli (ad esempio sulla condizionalità), non verranno effettuate verifiche su questo punto, visto il ritardo accumulato e la necessità di rendere disponibili le informazioni necessarie agli agricoltori. B - Difesa integrata volontaria La difesa integrata volontaria prevede l’applicazione di norme tecniche di coltura con vincoli relativi a limitazioni nei prodotti utilizzabili, limitazioni nel numero degli interventi, obbligo di applicare soluzioni antiresistenza, alcune soglie di intervento, alcuni monitoraggi. In pratica, vanno rispettati su base volontaria i Disciplinari di produzione integrata annualmente approvati dalla Regione (Lmtd), nonché l'obbligo di taratura presso il Centro prova. C - Difesa biologica Il Pan prevede l’aumento dell’estensione dell’agricoltura biologica. Oggi in Italia, la Sau interessata al biologico è di circa 1 milione di ettari e interessa approssimativamente 50.000 aziende. Il nostro paese è leader in Europa per numero di operatori e secondo per Sau dopo la Spagna. Ai fini pratici resta in vigore la precedente normativa e per gli agricoltori non cambia nulla. L'ATTIVITÀ CONTO-TERZI Per l'attività dei contoterzisti il Pan prevede una diversa scansione dei tempi per i controlli funzionali, che devono essere effettuati entro il 26 novembre 2014 e rinnovati ogni due anni, ma anche nuove possibilità rispetto alla gestione pratica dei trattamenti. Ora il contoterzista può specificare sulla fattura, oltre al servizio, il costo del prodotto che ha utilizzato. Pertanto, può acquistare direttamente il prodotto fitosanitario che utilizza per i clienti. Qualora si avvalga di questa facilitazione deve disporre di un registro carico e scarico per i prodotto acquistati e distribuiti presso i clienti, nonché di un deposito a norma di legge per i prodotti fitosanitari acquistati. Il Pan prevede anche altre azioni. Per brevità le tralasciamo in questo momento, anche perché molte non sono ancora attivate. Mancano infatti le linee guida, ad esempio, per le azioni di tutela nelle aree Natura 2000 o per la definizione della fascia di rispetto dai corsi d'acqua. Una misura invece che merita di essere ricordata è quella che dispone il divieto di trattamento con prodotti molto tossici, tossici o nocivi nella fascia di 30 metri da aree frequentate da soggetti vulnerabili (bambini e anziani), ovvero da asili, scuole, ospedali e simili, parchi pubblici, ecc. La fascia è ridotta a 10 metri in determinate condizioni operative che consentono di ridurre la deriva. 17 fare impresa/ambiente CONTROLLO FUNZIONALE DELLE ATTREZZATURE E LORO TARATURA Il controllo funzionale delle attrezzature è obbligatorio, e tutte le macchine agricole destinate alla distribuzione di prodotti fitosanitari dovranno essere verificate presso i centri prova autorizzati (attualmente sono 20 in Veneto) entro il 26 novembre 2016. L'intervallo tra i controlli non deve superare i 5 anni fino al 31/12/2020 e i 3 anni fra i controlli successivi a tale data. Le attrezzature nuove acquistate dopo il 26/11/2011 vanno sottoposte a controllo funzionale entro 5 anni dalla data di acquisto. Il controllo funzionale di un’attrezzatura richiede del tempo e sono ancora pochi i centri abilitati per quest'attività. È questo un aspetto da non sottovalutare, considerate le migliaia di attrezzature presenti nelle aziende agricole e, pertanto è opportuno provvedere per tempo, per non trovarsi in difficoltà a ridosso della scadenza. Oltre al controllo funzionale delle attrezzature è pure obbligatoria la taratura (regolazione). Questa operazione può essere effettuata volontariamente presso un Centro prova oppure in azienda, ma con l'onere di dimostrare l'avvenuta taratura. fare impresa/sicurezza Macchine agricole, abilitazione e revisione > Guido Sacchetto, capo settore Sicurezza e certificazioni Impresa verde Rovigo ABILITAZIONE ALL’USO DELLE MACCHINE AGRICOLE PROROGA Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha fornito tramite la circolare n. 45 del 24 dicembre 2013 alcuni chiarimenti in merito all’Accordo del 22 febbraio 2012 della Conferenza stato-regioni. L’accordo concerne l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori e le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, nonché i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione. I chiarimenti previsti dalla circolare del ministero definiscono: 1. per quali attrezzature utilizzate dai lavoratori del settore agricolo e forestale è differito il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione al 22 marzo 2015. Nello specifico si tratta di: piattaforme di lavoro mobili elevabili, carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo, carrelli semoventi a braccio telescopico, 18 carrelli industriali semoventi, carrelli/sollevatori/ elevatori semoventi telescopici rotativi, trattori agricoli o forestali, escavatori idraulici, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli, gru per autocarro; 2. il riconoscimento dei corsi effettuati nel rispetto di quanto previsto dall’accordo (punto 9.1) e fino alla data del 22 marzo 2015, limitatamente alle sole “macchine agricole”; i corsi effettuati prima di tale data, ma di durata inferiore a quelli previsti dall’accordo e i corsi di qualsiasi durata, ma non completati da verifica finale, varranno come formazione pregressa a condizione che siano integrati tramite un modulo di aggiornamento della durata minima di 4 ore, da effettuarsi entro 24 mesi a partire dal 22 marzo 2015; 3. l’esperienza documentata, almeno pari a 2 anni, deve essere posseduta alla data del 22 marzo 2015 ed il conseguente corso di aggiornamento previsto al punto 6 dell’accordo (minimo 4 ore) dovrà essere effettuato entro il 12 marzo 2017; 4. i lavoratori incaricati dell’uso delle sole “macchine agricole” alla data del 22 marzo 2015 devono effettuare gli specifici corsi di formazione entro 24 mesi da detta data (22 marzo 2017). REVISIONE MACCHINE AGRICOLE POSTICIPO AL 1° GENNAIO 2015 Il Codice della strada ha previsto la revisione periodica dei mezzi agricoli che è stata spostata al 1° gennaio 2015. La Gazzetta ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2013 ha pubblicato il decreto legge di fine anno recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (Dl 150/2013), conosciuto come “decreto mille proroghe 2013”. Fra le proroghe previste il legislatore ha inserito al comma 2 dell’art. 5 anche quelle relative all’art. 111 comma 1 del Codice della strada, in materia di revisione delle macchine agricole. In particolare viene previsto il differimento del termine per l’emanazione del decreto con cui disporre la revisione dal 28 febbraio 2013 al 30 giugno 2014 (differimento di 6 mesi); e contemporaneamente il differimento del termine di avvio del processo di revisione dal 1° gennaio 2014 al 1° gennaio 2015 (differimento di 12 mesi). Riportiamo di seguito l’estratto del comma 1 dell’art 111 del Codice della strada, così come ri- sulta modificato dal decreto mille proroghe 2013. “Al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e nella circolazione stradale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con decreto da adottare entro e non oltre il 30 giugno 2014, dispone la revisione obbligatoria delle macchine agricole soggette ad immatricolazione a norma dell’articolo 110, al fine di accertarne lo stato di efficienza e la permanenza dei requisiti minimi di idoneità per la sicurezza della circolazione. Con il medesimo decreto è disposta, a far data dal 1° gennaio 2015, la revisione obbligatoria delle macchine agricole in circolazione soggette ad immatricolazione in ragione del relativo stato di vetustà e con precedenza per quelle immatricolate antecedentemente al 1° gennaio 2009, e sono stabiliti, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, i criteri, le modalità ed i contenuti della formazione professionale per il conseguimento dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole, in attuazione di quanto disposto dall’articolo 73 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.” Non appena in possesso delle disposizioni operative che saranno contenute nel decreto interministeriale ne daremo tempestiva informazione. 19 Laboratorio Analisi Terreni Servizio per i soci Coldiretti Rovigo Coldiretti Rovigo, con la sua società Casa del coltivatore polesano srl, possiede un laboratorio di analisi per terreni ed acque situato a Fiesso Umbertiano, dove opera il dottor Federico Ganzerla. Tutti i soci che desiderano avvalersi di questo servizio per effettuare analisi nelle aziende dovranno accordarsi su date e modalità contattando gli uffici Coldiretti provinciali, rag. Franco Baruffa, tel. 0425.201939. Listino Prezzi Servizio Laboratorio Analisi Analisi Terreni • Analisi Minima comprendente i seguenti parametri: pH acqua, salinità, tessitura (3 fasi), carbonati totali, calcare attivo, sostanza organica, azoto totale (da frazione organica), fosforo ass., potassio scamb., magnesio scamb. .............................. euro 72,00 • Analisi Completa comprendente i parametri dell'analisi semplificata più calcio scab., sodio scamb., ferro ass., zinco ass., manganese ass., rame ass., boro ass. ........................... euro 100,00 Analisi NPK comprendente azoto, fosforo e potassio ............................................... euro 45,00 Progetto Mantenimento per seminativi ed orticole con la determinazione di: sostanza organica, azoto totale, fosforo assimilabile, potassio scambiabile.......................................... euro 48,00 Progetto Mantenimento per frutteti con la determinazione di: pH, calcare attivo, sostanza organica, azoto totale, fosforo assim., potassio e magnesio scamb., ferro assim., manganese assim., boro ass. .............................................. euro 80,00 Analisi Base per Tartuficoltura comprendente tessitura, pH in acqua, pH in KCI, carbonati totali, calcare attivo, sostanza organica ........ euro 40,00 20 Analisi Base Tipo KWS comprendente i seguenti parametri: pH in acqua, tessitura (3 fasi), calcare attivo, sostanza organica, azoto totale (da frazione organica), fosforo ass., potassio scamb. ............................................................. euro 52,00 Determinazione sui terreni, fanghi, compost, di quanto necessita dai regolamenti per lo smaltimento in agricoltura dei seguenti metalli pesanti: cromo, cadmio, arsenico, mercurio, piombo, nichel, rame, zinco totali (ad elemento) ............................................................. euro 18,00 Ricerca dei Singoli Parametri preparazione del campione (tutti) ................................................... euro 8,00 pH in acqua ......................................... euro 5,00 salinità ................................................. euro 5,00 tessitura 3 componenti (argilla, sabbia, limo) .......................... euro 12,00 tessitura 5 componenti (argilla, 2 sabbie, 2 limo) .................... euro 14,00 carbonati totali.................................... euro 8,00 calcare attivo ....................................... euro 15,00 sostanza organica ................................ euro 14,00 azoto totale (da fase organica o ammoniacale) ...... euro 15,00 azoto scambiabile minerale ammoniacale + nitrico ............................................... euro 25,00 fosforo assimilabile ............................. euro 15,00 potassio scambiabile ........................... euro 16,00 magnesio scambiabile ......................... euro 16,00 calcio scambiabile ............................... euro 16,00 sodio scambiabile ................................ euro 16,00 ferro assimilabile ................................. euro 16,00 manganese assimilabile....................... euro 16,00 zinco assimilabile ................................ euro 16,00 rame assimilabile................................. euro 16,00 boro assimilabile ................................. euro 16,00 zolfo da solfati ..................................... euro 14,00 cloruri solubili in acqua ...................... euro 14,00 Analisi Acque Analisi acque per irrigazione comprendente i seguenti parametri: pH, salinità, durezza totale, bicarbonati, cloruri, solfati, calcio, magnesio, sodio, ferro, sar .............................................. euro 66,00 Ad integrazione dell'analisi precedente, per utilizzare l'acqua in colture eseguite in idroponica o fuori-suolo, è possibile inserire i seguenti parametri: ammonio, nitrati, fosfati, boro, potassio, manganese, rame, zinco ............................................................. euro 120,00 Analisi acque per controllo potabilità, comprendente i seguenti parametri: - microbiologica: enterococchi, coli totali, esch. coli, clostridium perfrigens - chimico-fisica; pH, salinità, solfati, ossidabilità, cloruri, sodio, magnesio, calcio, ferro, ammonio, nitrati ............................................... euro 70,00 Analisi dei Concimi Solidi e Liquidi, ricerca dei parametri dichiarati dal produttore preparazione campione....................... euro 8,00 azoto, ogni determinazione ................ euro 18,00 fosforo, ogni determinazione ............. euro 20,00 potassio, solubili in acqua .................. euro 22,00 altri elementi (zolfo, magnesio, microelementi, ecc.) ............................................................. euro 18,00 Analisi delle soluzioni nutritive (per ogni elemento) ............................ euro 18,00 Diagnostiche fogliari su frutteto, con ricerca dei seguenti parametri: azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, ferro, manganese, zinco, rame, boro ............................................................. euro 80,00 Altre determinazioni non a listino, verranno valutate secondo le richieste, una volta ritenute tecnicamente fattibili. Eventuali sconti possono essere concordati in base al numero di campioni che vengono presentati. Lo sconto è, comunque, accordabile a partire da un minimo di 5 campioni consegnati contemporaneamente. messaggio promozionale Corso del Popolo, 449 - 45100 ROVIGO Tel. 042524477 - Fax 042525507 [email protected] - www.codi.ro.it 21 fare impresa/colture Campagna pere, le variabili negative Milani (Op Co.Fru.Ta): “Buone produzioni, stock importanti, crollo dei consumi e prezzi al ribasso” > Beatrice Tessarin La pera è uno dei prodotti che ancora si coltivano negli ormai ridotti frutteti sparsi per il medio-alto Polesine. L’Op Cofruta di Giacciano con Baruchella, che da cooperativa è diventata organizzazione di produttori proprio quest'anno, è la realtà associativa che maggiormente rappresenta il settore in Polesine, coi suoi 80-100 mila quintali medi di pere prodotte e conferite ogni anno, nelle varietà Abate, Conference, Williams e Kaiser. La stagione della pera è ormai in dirittura d'arrivo: Abate e Kaiser si commercializzano ancora fino ad aprile, Conference fino a maggio. Dal suo speciale punto di osservazione, il direttore commerciale di Cofruta Massimo Milani, traccia il quadro del mercato: «Nell'annata 2013 le produzioni in generale, sia in Italia che in Europa, sono state superiori del 25-30 per cento rispetto al 2012, che comunque è stato un anno deficitario - spiega Milani. - Tutti ci si aspettava un'annata più facile, invece le maggiori quantità hanno influito sull'andamento dei prezzi, che saranno complessivamente più bassi». Olanda, Belgio e Spagna hanno tutti incrementato la produzione; la Spagna, per esempio, che è una diretta 22 concorrente della pera italiana, soprattutto nella varietà Conference, ha aumentato la produzione del 30 per cento e riesce ad esportare a prezzi inferiori a quelli italiani. L’Op Cofruta esporta soprattutto in Germania, paesi nordici, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca e Austria; per i piccoli calibri di Abate vende bene in Libia, Algeria ed Egitto; mentre le grosse pezzature sono richieste nei paesi ex Unione sovietica. «Le produzioni superiori alle aspettative - aggiunge Milani - si assommano ad un calo generalizzato dei consumi un po' ovunque. I mercati russo e dell'est europeo sono altalenanti, con qualche problema di solvibilità dei compratori. Tutto questo ha fatto sì che a dicembre 2013 gli stock di prodotto erano superiori del 50-60 per cento rispetto all’anno prima e i prezzi di vendita risultano inferiori di 15-20 centesimi al chilo rispetto al 2012». Alla crisi dei prezzi, in un anno in cui la produzione di pere si presentava mediamente buona, nell'area alto polesana si aggiunge il danno alla beffa, perché la grandinata e annessa tempesta tropicale del Ferragosto 2013 si è portata via frutteti e frutticini, causando una perdita pari alla metà della produzione. «Mettiamoci anche che siamo al primo anno col divieto di uso dell'etossichina - puntualizza Milani - ed il quadro è completo». L'etossichina è un presidio fitosanitario che veniva nebulizzato fino al 2012 su pere e mele in postraccolta per evitarne l’ossidazione e migliorarne la conservazione; senza questo conservante la pera si deteriora più velocemente. «Il ministero italiano della Salute - chiarisce il direttore Milani - ha vietato l'impiego di etossichina. Questo divieto non è presente in Spagna e Portogallo da dove l'Italia importa pere. Le tecniche alternative all'etossichina sono costose e ancora poco sperimentate. In realtà - conclude Milani - sarebbe auspicabile la possibilità di un reintegro dell’utilizzo di tale prodotto perché a farne le spese, purtroppo ancora una volta, sono i redditi delle aziende agricole già abbastanza in difficoltà». 23 fare impresa/colture Ortofrutta, flessione di tutti i listini di Lusia Bene prezzemolo e radicchio. Arriva il prodotto dal meridione per colmare il gap di offerta dovuto al maltempo > a cura del Mercato ortofrutticolo di Lusia La grande piovosità degli ultimi mesi ha inevitabilmente creato disagi e ritardi in tutte le operazioni in campagna. Il livello di allarme nel settore orticolo si è alzato notevolmente per l’impossibilità ad accedere nei campi, in quanto febbraio sarebbe il mese in cui produttori, oltre alla raccolta degli ultimi prodotti invernali, iniziano i lavori di sistemazione del terreno e i successivi impianti produttivi. Questa difficoltà ad accedere in campagna creerà un vuoto d’offerta verso la fine di marzo e un’abbondante concentrazione di prodotto verso la metà/fine di aprile che comporterà sicuramente una flessione dei prezzi di vendita. Il vuoto d’offerta del prodotto locale, che si è venuto a creare a causa del maltempo, è stato parzialmente colmato con prodotti di provenienza meridionale. L’andamento commerciale dei prodotti trattati nel mese si può così riassumere: i listini per l’aglio hanno registrato un lieve aumento delle quotazioni e un consistente calo delle quantità conferite. La qualità in determinate partite di prodotto non ha risposto ai parametri normali a causa del lungo periodo di conservazione. In ribasso le quotazioni per la bianca di Milano che per tutto il mese non ha trovato una richiesta adeguata. Il forte aumento dei volumi per la bieta da costa e per la catalogna, in prevalenza di provenienza meridionale, ha creato problemi di vendita e una conseguente riduzione dei listini. Contenuta la flessione dei prezzi per le carote. È un prodotto che, anche nei momenti di crisi, riesce a dare soddisfazioni economiche ai produttori. Parte delle carote conferite provenivano dalla zona di Latina. 24 Compare il segno meno nelle quotazioni di tutte le varietà di cavolfiori: bianco, romano, rosso e verde. Il prodotto ha suscitato poco interesse da parte della domanda. Anche i cavoli cappucci e i cavoli verza hanno segnato pesanti flessioni dei prezzi, sempre dovute ad uno scarso interesse della domanda. I finocchi, provenienti per la maggiore parte dal sud Italia, hanno subito un ribasso dei prezzi e una diminuzione delle quantità commercializzate. Quotazioni in ribasso pure per la lattuga cappuccia e gentile. Ad ogni tentativo di aumento dei prezzi, la domanda sospendeva l’acquisto; pertanto il produttore era costretto ad abbassare il prezzo di vendita. Le due varietà di lattuga presenti nel mercato non sempre rispondevano ai parametri standard di qualità. Mese negativo pure per il porro. Diminuzione sia delle quantità commercializzate sia del prezzo di vendita. Prezzi in aumento per il prezzemolo. Il prodotto, totalmente di provenienza meridionale, ha sempre incontrato interesse da parte della domanda, anche se la qualità del prodotto è risultata molto scarsa, con presenza di un gambo lungo e di grosse dimensioni. Altalenanti le quotazioni per il radicchio, in funzione della maggiore o minore disponibilità di prodotto. Buone le quotazioni mensili registrate dal tipo rosso di Verona, mentre sono state sottotono le quotazioni per il radicchio da campo, il tipo lungo, il variegato di Lusia e il rosso tondo. Molto interessanti i prezzi di vendita per il radicchio rosa che, dopo tanti anni di assenza dal mercato, è tornato nuovamente ad essere coltivato. Le quantità finora commercializzate sono state esigue, ma risultano giornalmente in costante aumento. Si registra per il sedano verde un leggero aumento delle quantità commercializzate, mentre i prezzi di vendita sono stati in ribasso. Anche la frutta (mele e pere) ha subito ribassi delle quotazioni rispetto a quelle registrate a febbraio 2013; la flessione è stata più contenuta per le mele. Secondo l’Istat, il trend negativo sta rallentando Nel quarto trimestre del 2013, secondo l’Istat, l’indice dei prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori è diminuito dello 0,9 per cento rispetto al trimestre precedente e del 2 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2012. Nello stesso periodo, l’indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori, è diminuito dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente e dell’1,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. L’Istat rileva che a livello mensile, confrontando lo stesso periodo del 2012, i prezzi di acquisto mostrano tassi tendenziali sempre meno negativi, passando dalla diminuzione dell’1,8 per cento di ottobre all’1,6 per cento di dicembre. La variazione media annua dell’indice dei prezzi dei prodotti acquistati è pari a +2,1 per cento. Tra i prodotti acquistati i prezzi dei beni e servizi intermedi (quelli consumati o trasformati dai produttori nel processo produttivo, ndr) diminuiscono dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012; quelli dei beni di investimento segnano un incremento congiunturale dello 0,1 per cento e tendenziale dell’un per cento. Gli indici mensili dei prezzi dei prodotti venduti mostrano un netto ridimensionamento della flessione tendenziale, che passa dal 3,9 per cento di ottobre allo 0,4 per cento di dicembre. La variazione media annua dell’indice dei prezzi dei prodotti venduti segna un aumento del 3,9 per cento. Nel quarto trimestre, fra i prodotti venduti dagli agricoltori, i prezzi dei prodotti vegetali registrano su base tendenziale una diminuzione del 3 per cento e quelli degli animali e dei prodotti da animali dello 0,5 per cento. prodotti agricoli A GENNAIO, QUOTAZIONI IN CALO (-4,4%) Prezzi in calo nelle campagne. A gennaio 2014 le quotazioni alla produzione agricola si sono ridotte del 4,4 per cento nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente. E’ quanto emerge dai dati Istat e Ismea. È dunque deflazione nei campi, con un avvio d’anno negativo che a gennaio ha portato un calo dei prezzi generale: vino (-16,8 per cento), olio di oliva (-13,2 per cento), ortaggi (-11,3 per cento). A diminuire pesantemente sono stati anche i cereali che perdono il 16,7 per cento mentre più contenuti sono i cali per frutta (-5,6 per cento) e colture industriali (-6,2 per cento). Segno positivo, invece, per il comparto degli allevamenti che registra un incremento delle quotazioni del 3 per cento, seppur con situazioni differenti: aumentano i prezzi del pollame (+6,9 per cento), conigli (+6,2 per cento), lattiero caseari (+5,8 per cento), ovini e caprini (+5,5 per cento) e, seppur di poco, anche carne suina e salumi (+1,5 per cento). Calano invece le uova: meno 8,9 per cento. A pesare è l’andamento stagionale, ma anche la diminuzione del potere di acquisto che ha provocato una riduzione dei consumi degli italiani e una spending review nella spesa. 25 fare impresa/colture Prezzi dei prodotti venduti meno 2%, acquistati -1,7% fare impresa/colture È record di import nocciole turche Sempre più nocciole turche nei dolci italiani, verso il record delle importazioni Le statistiche relative alle importazioni dei primi 11 mesi dello scorso anno, mostrano come il 2013, se non ci saranno sorprese nei dati relativi a dicembre, risulterà l’anno record per le importazioni di nocciole verso l’Italia da oltre 10 anni. Infatti tra gennaio e novembre 2013 sono stati importati oltre 33 milioni di chilogrammi di nocciole sgusciate, di cui più di 29 milioni di chili sono provenienti dalla Turchia, il principale produttore mondiale di nocciole. Era dal 2002 che non si registrava un livello così elevato di importazioni, quando si erano superati di poco i 34 milioni di chilogrammi. Nel complesso, si stima che un terzo delle nocciole utilizzate in Italia nei dolci, nelle creme e nei gelati, sia di importazione. Una situazione che non consente di valorizzare appieno le nocciole italiane di qualità nei prodotti trasformati, non essendoci l’obbligo di informare il consumatore sull’origine delle nocciole utilizzate. Solo in alcuni casi i trasformatori evidenziano volontariamente la provenienza delle nocciole impiegate nei prodotti. L’Italia è il primo produttore europeo di nocciole, il secondo mondiale, e può vantare ben tre denominazioni di origine riconosciute dall’Unione europea, la Nocciola del Piemonte Igp, la Nocciola di Giffoni Igp, la Nocciola romana Dop. LE IMPORTAZIONI DI NOCCIOLE VALORI IN EURO, DATI CUMULATI CUMULATI PAESI IMP2011 IMP2012 IMP2013 EXP2011 EXP2012 EXP2013 Azerbaigian 7.143.116 559.783 2.487.815 0 0 0 Georgia 6.442.263 13.754.640 8.326.160 0 0 0 Spagna 803.596 596.069 1.011.600 3.286.139 2.550.253 2.293.881 Turchia 136.631.955 117.038.870 174.837.808 0 0 0 [MONDO] 153.159.834 134.937.373 189.700.809 68.082.354 75.148.937 77.790.206 QUANTITÀ IN KG, DATI CUMULATI PAESI IMP2011 IMP2012 IMP2013 EXP2011 EXP2012 EXP2013 Azerbaigian 1.362.000 109.840 523.896 0 0 0 Georgia 1.420.000 2.655.600 1.785.088 0 0 0 Spagna 164.108 115.574 201.543 615.343 461.633 415.569 Turchia 26.353.313 20.647.548 29.939.435 0 0 0 [MONDO] 29.763.798 24.167.893 33.089.413 12.639.681 12.998.821 14.660.593 Fonte: Istat, elaborazione Coldiretti 26 fare impresa/fiscale Tasi, non si paga sui terreni agricoli Aliquota ridotta sui fabbricati rurali Niente Tasi sui terreni agricoli. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri del 28 febbraio scorso, che ha ratificato l’esenzione dal pagamento del nuovo Tributo sui servizi indivisibili. Scongiurato anche il pericolo di un aumento dell’aliquota fino all’8 per mille sui fabbricati rurali (strumentali), per i quali si continuerà ad applicare quella ridotta dell’un per mille. I Comuni possono inoltre stabilire riduzioni ed esenzioni per talune categorie di immobili, tra cui i fabbricati rurali ad uso abitativo. La Tasi è collegata alla erogazione dei servizi comunali (fognature, pubblica illuminazione, manutenzione delle strade...) e riguarda il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale, di aree scoperte, nonché di aree edificabili a qualsiasi uso adibiti. La base imponibile per il calcolo della tassa è il valore dell’immobile rilevante ai fini Imu. La Tasi, assieme all’Imu, che ha come presupposto il possesso dell’immobile, e alla Tari (Tassa rifiuti), diretta al finanziamento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, fa parte della nuova Imposta unica comunale (Iuc), entrata in vigore dal 1° gennaio scorso con l’obiettivo di riorganizzare la tassazione comunale. A livello generale, il Consiglio dei ministri ha stabilito che, per consentire le detrazioni sulla prima casa di cui hanno beneficiato le famiglie italiane nel 2012, l’aliquota massima della Tasi (tributo sui servizi indivisibili) per l’anno 2014 per ciascuna tipologia di immobili può essere aumentata complessivamente fino ad un massimo dello 0,8 per mille complessivo (con l’esclusione, lo ripetiamo dei fabbricati rurali). L’incremento può essere deliberato dai Comuni a condizione che il gettito relativo sia destinato a finanziare detrazioni o altre misure relative all’abitazione principale in modo tale che gli effetti sul carico dell’imposta Tasi siano equivalenti a quelli dell’Imu prima casa. Secondo quanto comunicato, il versamento della Tasi avverrà mediante modello F24 e/o bollettino di conto corrente postale (per consentire all’amministrazione finanziaria di disporre dei dati in tempo reale non è possibile utilizzare servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali). Il Comune stabilisce le scadenze di pagamento della Tasi e della Tari prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale. È consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. rifiuti agricoli SISTRI, ESONERO IN VISTA, MA MANCANO I DECRETI ATTUATIVI Niente Sistri per le imprese agricole che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito di un circuito organizzato di raccolta. Così dispone lo schema di decreto trasmesso dal gabinetto del ministero dell’Ambiente nell’ambito dei lavori del Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione del Sistri. La semplificazione in corso di approvazione, premia il lavoro svolto in questi anni da Coldiretti, con le istituzioni nazionali e con le amministrazioni locali, per la definizione di un sistema di raccolta e tracciabilità dei rifiuti agricoli, che risponda a criteri di adeguatezza, semplificazione e tutela dell’ambiente e della salute. Il decreto annunciato è attualmente all’esame del ministero dello Sviluppo economico e del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per i relativi pareri. Siamo fiduciosi sul futuro esonero. 27 ogm free Ogm, anche gli Usa chiedono l’etichettatura Cresce la pressione su Obama per una legislazione federale Negli Stati Uniti cresce la diffidenza verso le colture ed i prodotti Ogm. Alcuni stati stanno pensando all’etichettatura obbligatoria per tali produzioni. Lo riferisce l’agenzia Associated press che scrive: “In assenza di una normativa a livello federale, alcuni stati, dal Rhode Island alle Hawaii, stanno prendendo in considerazione di rendere obbligatoria per legge l’etichettatura di prodotti contenenti ingredienti geneticamente modificati. Ad oggi, solo il Connecticut ed il Maine possiedono leggi che richiedono etichette per alimenti geneticamente modificati. Tuttavia questi requisiti non entreranno in vigore finché altri stati (più di 24) non adotteranno regole proprie in materia”. Secondo l’agenzia americana gli studi scientifici non hanno evidenziato una maggiore pericolosità degli alimenti Ogm rispetto a quelli non Ogm, ma chi spinge per il requisito di etichettatura punta sul valore insito nell’informazione stessa. “Non so se sia pericoloso o non sano, ma è un’informazione che le persone hanno il diritto di avere”, avrebbe dichiarato il democratico Dennis Canario, rappresentante del Rhode Island, che sta promuovendo la legge sull’etichettatura. “Sulla confezione mettono le calorie e il contenuto di grassi - ha detto. - Se gli ingredienti sono stati geneticamente alterati, non dovrebbe esservi scritto anche quello?” Ad opporsi alle proposte sono le compagnie di biotecnologia e molti gruppi agricoli, che affermano che l’ingegneria genetica ha fornito un’agricoltura più sostenibile, economica e produttiva in tutto il mondo. I gruppi societari temono che i requisiti di etichettatura possano aumentare i costi per i produttori alimentari e, quindi alla fine, per i consumatori. I legislatori di California, Washington e New Hampshire si sono opposti all’etichettatura, fra l’altro, per evitare sfide legali. Sempre secondo l’Associated press, “la questione potrebbe essere risolta a Washington, dove entrambe le parti spingono per uno standard federale sull’etichettatura degli alimenti Ogm. La Fda (Food and drug administration), che prevede che tutti gli alimenti geneticamente modificati debbano soddisfare gli stessi requisiti dei cibi tradizionali, consente ora ai produttori di etichettare volontariamente i loro prodotti come geneticamente modificato o meno”. 28 Intanto, una coalizione di produttori di alimenti biologici, di critici degli Ogm e di loro sostenitori al Congresso, avrebbero scritto al presidente Barack Obama sollecitando la Fda a richiederne l’etichettatura. Sul versante opposto, la Grocery manufacturers association, l’associazione che rappresenta la Monsanto company, la Mcdonald’s, la Procter & Gamble e centinaia di altre compagnie, avrebbe scritto alla Fda chiedendo se gli alimenti “derivanti dalla biotecnologia” possano essere etichettati come “naturali”, sulla scorta del fatto che gli Ogm sono presenti sul mercato da vent’anni. Pare che alcune aziende non intendano aspettare un’azione del governo. L’agenzia Associated press riferisce che la Whole foods ha annunciato che prevede di etichettare i propri prodotti Ogm in tutti i suoi negozi negli Stati Uniti e in Canada entro cinque anni; la General mills, invece, ha annunciato recentemente che non intende più utilizzare Ogm nella sua ricetta originale dei Cheerios. Scott Faber, direttore esecutivo dell’organizzazione pro-etichettatura Ogm, “Just label it”, crede che gli Stati Uniti seguiranno la linea dell’etichettatura, a seguito delle pressioni degli stati che per primi hanno adottato i propri requisiti di etichettatura. “Chiaramente la Fda possiede l’autorità di richiedere l’etichettatura, ma sono gli stati ad aprire la strada,” ha dichiarato Faber. “In definitiva, nel momento in cui un numero sufficiente di stati avranno agito, lo farà anche il governo federale”. Si segnala l'impegno ad incrementare la produzione certificata > A cura del Consorzio dell’Insalata di Lusia Igp Durante la serata del 25 febbraio si è tenuta l’assemblea dei soci del Consorzio di tutela dell’Insalata di Lusia Igp, alla sede che è all’interno del Mercato ortofrutticolo di Lusia. L’incontro, partecipato e sentito, si è aperto con l’introduzione entusiasta del presidente del consorzio Alessandro Braggion. Dalle sue parole trapelavano l’impegno e la cura di molte persone e il coinvolgimento di enti come Regione Veneto, Comune di Lusia, Camera di commercio di Rovigo, Veneto agricoltura e Consvipo, che hanno permesso una promozione travolgente del marchio. Braggion si è soffermato sul fatto che ora più che mai è necessario continuare a lavorare soprattutto sulla produzione: la promozione, infatti, non basta a sé stessa, ma dovrà viaggiare parallelamente alla garanzia del prodotto. Ha proseguito dicendo: «L’obiettivo è la piena collaborazione con la rete di commercializzazione, al fine di potenziare la vendita, ma soprattutto il valore del prodotto». Ed ancora: «Bisogna aumentare le produzioni certificate, far capire al consumatore il vero valore del marchio: ovvero la garanzia di controllo e salubrità del prodotto». L’incontro è poi proseguito con l’approvazione del bilancio dell’anno 2013 grazie all’attento e meticolo- so Roberto Mottaran di Impresa verde Rovigo; per mezzo del segretario del consorzio Rossano Fontan si è potuto ricordare il percorso fatto nel 2013, anno fiorente per il marchio dell’Insalata di Lusia e ricco di eventi e fiere a cui si è partecipato. Il Macfrut a Cesena, ad esempio, che attraverso Piazza Lusia ha rappresentato la vetrina più grande e rilevante, ma anche la fiera di Lusia e il concorso Insalata di Lusia promosso in collaborazione con Comune di Lusia; la presenza presso Fieracavalli a Verona e le prove in campo, presso le aziende produttrici dell’insalata che hanno permesso di migliorare la qualità del prodotto. Anche per il 2014 le opportunità sono tante ed è necessario continuare la promozione in tutte le fiere di settore e nella Gdo con l’ausilio di tutte le risorse disponibili. L’incontro si è concluso con gli interventi di Giacomo De Stefani, segretario generale Cciaa di Rovigo e direttore di Azienda mercati, il quale ha rinnovato l’appoggio e il sostegno della Camera di commercio a questo progetto, e del sindaco Luca Prando, che sagacemente ha ricordato le parole di Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura e sviluppo del Parlamento europeo, esortando ad una maggiore organizzazione e ricordando la necessità di fare rete e squadra per affrontare sempre meglio il commercio. 29 economia in rete Assemblea di bilancio del Consorzio Insalata territorio polesine Celiaci sì, ma con gusto Dal 7 marzo, alle Clementine, menù per intolleranti al glutine, al lattosio e vegetariani > Beatrice Tessarin Luciana e Beppe con la famiglia di Chiara e la collega Maria Moro BADIA POLESINE (RO) - Tutti celiaci per una sera, con gusto e senza patemi. È partita venerdì 7 marzo e si protrarrà per tutti i primi venerdì di ogni mese, la nuova proposta enogastronomica dell’agriturismo Le clementine, storico socio Terranostra Coldiretti di Badia Polesine. Una serata in cui il menù è improntato alle regole alimentari delle persone intolleranti al glutine (celiaci) ed intolleranti al lattosio; inoltre è programmata una serie di alternative vegetariane. Ad assaggiare personalmente i piatti, tutti preparati con sostitutivi delle farine di grano e del latte animale, c’erano soprattutto persone curiose della buona cucina, senza particolari problemi alimentari, ma c’era anche qualche vero celiaco con vere esigenze di menù alternativo. Fra queste, la giovane Chiara di Ceregnano, con tutta la famiglia che è diventata celiaca per empatia. «Ho apprezzato molto gli gnocchetti di pasta - ha commentato. - In Polesine non c’è molta offerta per celiaci, soprattutto non c’è un bar dove fare colazione o una gelateria. Per motivi di salute, io non sgarro mai. Quando esco per mangiare fuori, frequento 30 solo ristoranti informati sulla celiachia del circuito Aic (Associazione italiana celiachia) che sanno come trattare gli alimenti, dalla conservazione alla tavola, per non creare contaminazioni. Sono sempre io che propongo i miei locali agli amici e loro scelgono fra le mie possibilità». Già, perché non tutti sanno che i celiaci devono stare attenti non solo al glutine, ma anche a tutti quei cibi che pur non contenendone potrebbero averlo, per così dire, assorbito, da altri cibi o dai contenitori di cucina. Chiara, come tanti nella sua stessa condizione, sono diventati esperti di alimentazione, conoscono bene cosa c’è dentro ai cibi, se lo preparano da sé e per la famiglia e, nel dubbio, non mangiano. Una problematica che vive personalmente la stessa Luciana Clementina, titolare dell’agriturismo e che, per questo motivo, ha ideato il menù speciale. «In queste serate, propongo quello che cucino per me stessa - ha detto Luciana - ed anche con più accorgimenti, perché ci sono diversi gradi di intolleranza e desidero che tutti i miei ospiti passino una serata rilassata e serena, mangiando cose di qualità, senza preoccupazioni». Durante la cena, Luciana spiegava gli ingredienti delle varie portate ai commensali e rispondeva alle domande molto interessate. Ad apprezzare i sapori di verdura e farine di riso, la leggerezza del pasticcio di radicchio preparato col latte di soia, gli gnocchetti di grano saraceno, c’erano anche il dirigente locale di Coldiretti Franco Rivarollo, il vice sindaco di Badia Polesine con delega alle Attività produttive, Gianni Stroppa, e l’assessore al Turismo e cultura, Idana Casarotto, i quali hanno molto gradito l’iniziativa, concedendo il patrocinio del comune. TOUR DI 6 GIORNI SICILIA OCCIDENTALE E ISOLE EGADI DAL 4 AL 9 MAGGIO 2014 VIAGGIO APERTO A TUTTI, GIOVANI E PENSIONATI 1° giorno: Rovigo-Palermo-Selinunte Partenza con pullman Gt per l’aeroporto Catullo di Verona: da Adria, ore 6.00; da Rovigo, ore 6.30; da Giacciano, ore 7.00 Volo Volotea Verona-Palermo, ore 9.55. Un bagaglio in stiva kg 20. Palermo e Selinunte. Sistemazione in hotel Admeto 4 stelle, a Selinunte. Pensione completa bevande incluse. 2° giorno: SCIACCA-MARSALA-MAZARA 3° giorno: ISOLE EGADI 4° giorno: CAVE DI CUSA-SEGESTA 5° giorno: AGRIGENTO 6° giorno: SELINUNTE-ERICE-ROVIGO Volo Volotea Palermo-Verona, ore 16.10. Arrivo Verona Catullo ore 17.40. ULTIMI POSTI DISPONIBILI INFORMAZIONI E ADESIONI Coldiretti Rovigo - Ufficio Provinciale EPACA Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo Tel. 0425.201911 - 0425.201909 (Da Lunedì a Venerdì — ore 8.30-13.00) 31 adv freskiz.com Escursione facoltativa. Euro 35,00. vetrina dei soci vetrina IL PATRONATO EPACA TI VIENE INCONTRO Dal 3 marzo, nuovo recapito a Rosolina ROSOLINA (RO) - Il patronato Epaca Coldiretti è arrivato a Rosolina. Da lunedì 3 marzo è operativo un nuovissimo ufficio di recapito all’interno della Centrale ortofrutticola, in via Po Brondolo 43. L’ufficio sarà aperto tutti i lunedì mattina, dalle 10 alle 12, da un operatore Epaca specializzato nelle consulenze in materia previdenziale ed assistenziale. È un servizio interamente gratuito e aggiuntivo, che il patronato di Coldiretti, primo fra i patronati della provincia per rappresentatività presso l’Inail ed il terzo per rappresentatività Inps, offre a tutti i cittadini, a qualsiasi settore economico appartengano: lavoratori autonomi o dipendenti, stranieri e pensionati, del commercio, dell’agricoltura o dell’artigianato. Pratiche per la pensione, per gli assegni sociali, per le malattie professionali, per la disoccupazione, per i congedi parentali ed ogni attività connessa col welfare, vengono trattate senza sosta dagli otto uffici Epaca già dislocati in tutto il territorio provinciale, nelle sedi di zona della Coldiretti polesana. RECAPITO EPACA ROSOLINA c/o Centrale ortofrutticola via Po Brondolo 43 Apertura: lunedì, ore 10-12 100 di questi giorni! Adria, Baricetta OLGA ROSINA GIRIBUOLA Il 28 novembre 2013, nonna Olga Rosina ha festeggiato i suoi primi 100 anni di vita, attorniata da parenti ed amici della frazione di Baricetta. Un traguardo non da tutti: la signora Olga Rosina Giribuola ha vissuto le due guerre mondiali, la tragedia dell'alluvione e innumerevoli altre vicissitudini, così come anche innumerevoli gioie durante la sua centenaria esistenza. La signora Olga Rosina è mamma della nostra associata Maria Gabriella Cavicchio e nonna del socio Giampietro Cavicchio, tutti di Baricetta. Salara MARIA “ROSINA” SANDRI Il 4 gennaio 2014 la signora Maria Sandri, conosciuta dai compaesani come Rosina, ha compiuto 100 anni. La più anziana del paese. Rosina, nonna del nostro associato Alberto Furini, è nata a Salara il 4 gennaio 1914. Gode di buona salute, è lucida di mente e di memoria, autosufficiente, ma sempre aiutata ed assistita dalla figlia Gabriella Furini. 32 LORENZO VENTAGLIO Il 22 aprile 2013 è nato il piccolo Lorenzo Ventaglio, figlio di mamma Isabella e papà Alessandro. Grande la felicità dei nonni Carla e Francesco Gilioli, nostri associati di Bellombra. Benvenuto Lorenzo tra chi ti vuole bene! Un grandissimo augurio che la gioia e la serenità ti sorridano sempre. DAVIDE GHISELLINI La Coldiretti si rallegra con papà Andrea Ghisellini e mamma Katarzina, soci di Calto, per l'arrivo di Davide (nella foto insieme al fratellino Alessandro), nato il 20 giugno 2013. Bimbi che nascono, nuovi semi alla vita, che vanno piantati in un buon terreno affinché possano fare forti radici. Congratulazioni per il lieto evento. mercatino VENDESI terreno agricolo in Concadirame di ettari 2.5. Rovigo, telefonare al numero 339-1433261 VENDO un bancosega a cardano con attacco, con terzo punto a trattore, con disco da legna nuovo, denti stretti diametro 35 cm; una motosega Valpadana con barretta pieghevole da fossi e prati lunghezza 80 cm., motore Lomabardini a benzina, taglio doppia lama con una ruota, un Bcs motore a benzina colorata a nuovo. Lusia, telefonare allo 0425-667508 (ore pasti). VENDESI terreno agricolo in comune di San Martino di Venezze, di ettari 2.20 circa. Euro 45.000,00. 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Paul Claudel, poeta, drammaturgo e diplomatico francese (Villeneuve-sur-Fère, 1868 - Parigi, 1955) Taglio di Po LUIGI CREPALDI Anni 87 Fiesso Umbertiano Cav. ADELINO BIGHETTI Anni 99 Occhiobello LUIGI GUERZONI Anni 89 Crespino MARA DONELLO ved. DE AGOSTINI Anni 61 Da giovanissimo ha conosciuto le tristissime esperienze dei lager nazisti e poco dopo, la tremenda alluvione del '51. Tutto questo lo ha reso sempre sereno nelle visioni del futuro ed egli ha trasmesso tanta sicurezza ai figli nell'affrontare ogni questione di vita. Assieme ai figli, in particolare Renzo nostro affezionatissimo socio, esprimiamo un solenne cordoglio ringraziando per questo grande dono che ha lasciato in eredità a quanti lo hanno conosciuto e stimato. Occhiobello ALFREDO PIVA Anni 79 Loreo MARIO CROCCO Anni 80 È mancata prematuramente. Lascia i figli Michela e Michele Castelmassa ANNA CANOLA ved. MARANGONI Anni 94 Madre di Maria Elena Marangoni 34 Fiesso Umbertiano VELIO WILLIAM TAMASELLI Anni 92 Badia Polesine ELDA MARCHESIN in CESTARO Anni 84 Moglie del socio Pietro Cestaro Porto Tolle, Cassella GINA FURLAN ARNALDO BELLAN Ad un anno dalla scomparsa dei coniugi Gina Furlan ed Arnaldo Bellan, nostri associati di Cassella di Porto Tolle, li ricordano caramente i figli, il nipote Andrea Furlan ed i parenti tutti. TUFFATI NEL MARE DEI NOSTRI PATRONATO EPACA SERVIZI • Ricongiunzioni • Pensioni invalidi civili • Indennità di accompagnamento • Riconoscimento handicap • Infortuni sul lavoro e malattie professionali • Consulenza medico-legale • Assistenza in sede giudiziaria • Assistenza socio-sanitaria • Assegni familiari • Indennità di maternità • Congedi parentali e per motivi familiari • Disoccupazioni ordinarie, agricole, requisiti ridotti • Consulenza modelli REO • Consulenza modelli ISE • Immigrazione SOLUZIONI GRATUITE PER TUTTI I CITTADINI I NOSTRI UFFICI: PROVINCIALE ROVIGO Via A. Mario, 19 - tel. 0425.201949 ROVIGO Viale Porta Po, 94/F - tel. 0425.403935 ADRIA Via Monsignor F. Pozzato, 45/A - tel. 0426.21104 BADIA POLESINE Via G. Piana, 67 - tel. 0425.594691 CASTELMASSA Piazza della Repubblica, 34 - tel.0425.201990 FICAROLO Via E. Sarti, 100 - tel. 0425.708069 FIESSO UMBERTIANO Via G. Matteotti, 7 - tel. 0425.754250 LENDINARA Piazza Risorgimento, 15 - tel. 0425.201967 PORTO TOLLE Via G. 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