LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 LUNEDÌ 31 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 89 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Ricerca coordinata a Torino L’ex pm è morto a 83 anni Più diritti per i consumatori Scoperto il gene che causa la Sla Addio a D’Ambrosio «Maestro di rigore» Contrattialtelefono Inarrivo nuoveregole Pubblicato sulla rivista «Nature» il lavoro di 14 centri universitari Gli esperti: «Ma la cura è lontana» Marco Accossato A PAGINA 14 Entrato in magistratura nel 1957 indagò sui grandi casi d’Italia da Piazza Fontana a Tangentopoli Brambilla, Colonnello e Poletti A PAG. 15 Le linee guida dell’Antitrust: burocrazia contro i furbi Previste multe fino a 5 milioni Giuseppe Bottero A PAGINA 18 * Oggi in edicola con La Stampa * W ASTENSIONI RECORD NEI BALLOTTAGGI. LE PEN CONQUISTA QUATTRO CITTÀ Il premier stoppa Grasso: «La musica cambia» IL CASO Il Senato di Renzi con 148 membri ma nessun eletto Lusso e cinesi Little Italy è scomparsa GIANNI RIOTTA NEW YORK «I o tengo n’appartamento a New York, ’a parte e Mulberry Street, scrivo ’e canzone e faccio ’e dollari. Io tengo pure ’a guagliona a New York ma c’aggia fa? Sissignori l’America è bella ma ’a radice che tengo int’ ’o core non mi dà pace non son felice Napoli senza di te…» povero Renato Carosone, che penserebbe oggi passeggiando per Mulberry Street, la strada dei gelsi, nella vecchia Little Italy? A Nord il quartiere caro al tenore Caruso, a Frank Sinatra e alla mafia del boss John Gotti, è stretto dalle eleganti boutiques di NoHo e Nolita. Potrà proporre modifiche alle leggi ma la Camera deciderà se accettarle Il presidente del Senato, * Grasso, critica il progetto riforma dell’assemblea: TUTTI I NODI di«Giusto superare il bicameDIFFICILI DA SCIOGLIERE UGO DE SIERVO S arà molto interessante esaminare le decisioni dell’odierno Consiglio dei Ministri in tema di disegno di legge di riforma della Costituzione: ciò non solo per l’oggettiva importanza dei due grandi temi che dovrebbero essere affrontati (modificazione del bicameralismo e nuova riforma del rapporto fra Stato e Regioni), ma anche per verificare l’effettiva esistenza di una volontà del Governo sui modi concreti con cui affrontare questi temi impegnativi e complessi. Mentre, infatti, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha drasticamente confermato la volontà di andare avanti su alcune linee da lui solo molto sommariamente accennate, si moltiplicano suggerimenti di autorevoli esponenti istituzionali, dal CONTINUA A PAGINA 28 ralismo ma non si deve abolire il Senato, che deve restare elettivo». Renzi non arretra: «La mu* sica cambia, non scherzia- mo». Il progetto che oggi varerà il Cdm prevede 148 senatori, nessuno eletto, e consentità al Senato di proporre modifiche delle leggi, che la Camera deciderà se accettare. CONTINUA A PAGINA 13 LE IDEE Il Pd si divide, 25 sono con * Grasso. E Berlusconi avverte: niente testi blindati. Giovannini e Magri A PAGINA 2 INTERVISTA REUTERS Boschi: qualcuno forse pensava scherzassimo Il ministro delle Riforme «Non cambia nome, e per le leggi costituzionali avrà pari potere della Camera» Carlo Bertini A PAGINA 3 Progettare al tempo dell’incertezza La velocità digitale rende quasi impossibile prevedere le conseguenze delle decisioni Daniele Marini ALLE PAGINE 10 E 11 Anne Hidalgo (a sinistra) primo sindaco donna socialista di Parigi Se la Siria non scalda più i cuori FRANCESCA PACI Francia, trionfa la destra L I socialisti tengono Parigi I neogollisti dell’Ump sono i trionfatori delle elezioni municipali francesi. I risultati confermano anche l’avanzata del Front National di Marine Le Pen. I socialisti - mentre François Hollande pensa a un rimpasto - si consolano con la vittoria di Anne Hidalgo, prima donna a guidare Parigi. 1 LE AMMINISTRATIVE IN TURCHIA Erdogan più forte degli scandali il suo partito sopra il 40 per cento A Istanbul va verso la maggioranza assoluta Scontri ai seggi nell’Est del paese, otto morti Levi e Mattioli ALLE PAGINE 6 E 7 a foto della piccola Israa al-Masri con gli enormi occhi già spenti prima di morire di fame nel campo profughi palestinese di Yarmouk, a Damasco, ha fatto il giro del pianeta. Anche quella dell’infinita coda per il pane scattata qualche settimana dopo nello stesso campo è stata ripresa da tutti i media internazionali. Ne abbiamo scritto, ne abbiamo parlato. Ma dura poco. Un gran voltastomaco globale e finisce lì. Perché la Siria non scalda i cuori. Marta Ottaviani A PAGINA 8 CONTINUA A PAGINA 28 Bianconeri sconfitti 2-0 al San Paolo: è il secondo ko nel campionato Il Napoli rallenta la corsa della Juve GIGI GARANZINI D oveva accadere prima o poi, è successo cinque mesi e passa dopo Firenze. Non pesa sulla classifica, questa seconda sconfitta stagionale della Juventus, ma sorprende per le modalità poiché raramente la squadra di Conte si era lasciata sballottare così. E se il gol di Callejon era passibile di millimetrico fuorigioco, è vero anche che solo una grande serata di Buffon aveva tenuto in partita i bianconeri sul furibondo avvio del Napoli. CONTINUA A PAGINA 36 Ansaldo, Buccheri e Nerozzi ALLE PAGINE 36, 37 E 39 L’esultanza del Napoli dopo il gol di Mertens 2 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 U GOVERNO IL NODO DELLE RIFORME Hanno detto L’intervento Piero Grasso a «In mezz’ora» di Lucia Annunziata Piero Grasso Matteo Renzi Almeno un centinaio di senatori eletti a cui sono delegate funzioni legislative e di controllo di rilievo Il modo per difenderlo non è fare una battaglia conservatrice tesa a mantenere lo status quo Non sono uno che vuole difendere la casta o una poltrona: io sono il primo simbolo del cambiamento Riuscire a ridare credibilità alle istituzioni e alla politica passa dal fare un po’ di sacrifici da parte dei politici Renzi respinge le critiche di Grasso “La musica cambia” Botta e risposta sulle funzioni e la composizione ROBERTO GIOVANNINI ROMA Matteo Renzi ancora una volta chiude la porta a chi chiede modifiche ai suoi progetti di riforma. Stavolta a subire il suo «niet» è addirittura il presidente del Senato Piero Grasso, che in una intervista a «Repubblica» propone che l’assise di Palazzo Madama resti un’assemblea composta da senatori eletti e che non ne venga completamente snaturata la funzione. A lui, e ai non pochi senatori del Pd - ben venticinque - che danno ragione a Grasso, Renzi replica di non voler mollare, perché «il modello che proponiamo rispetta la Costituzione. Il Senato non sarà più elettivo, altrimenti sarebbe una presa in giro nei confronti degli italiani». Insomma, come dice il premier «il governo non molla». Tanto è vero che oggi in Consiglio dei ministri presenterà un disegno di legge costitu- zionale che dice basta al Senato come lo conosciamo adesso, riduzione del numero dei parlamentari, il più alto d’Europa, semplificazione del procedimento legislativo e anche semplificazione dei poteri tra le Regioni e lo Stato». «Ho grande rispetto per il Senato, ho grande rispetto per il presidente del Senato - dice Renzi al «Tg2» - e Serracchiani: «Il presidente ricordi che è stato eletto nelle liste del Pd» capisco che debba difendere l’istituzione che rappresenta, ma il vero modo per difendere il Senato non è fare una battaglia conservatrice tesa a mantenere lo status quo; è prendere atto dei paletti che ci siamo dati. Abbiamo preso un impegno nei confronti dei cittadini che hanno diritto al cambiamento. E’ ora di cambiare pagi- Intervista UGO MAGRI ROMA P residente Romani, a voi di Forza Italia piace la riforma del Senato che Renzi sta per varare? «Se la proposta del governo sarà quella che ci è stata anticipata, faremo delle controproposte». Su che cosa? «I senatori dovranno essere eletti direttamente dai cittadini, e non indicati dalle Regioni e dagli enti locali. Questo per noi è un punto molto importante». Però voi con Renzi avevate un patto... «Certo. E intendiamo mantenerlo. Anzi, finora siamo noi ad averlo osservato in modo puntiglioso, laddo- na». E quindi, «mai più voto di fiducia, mai più voto di bilancio, riduzione del numero dei parlamentari e delle indennità, quindi chi sta in Senato è un rappresentante delle istituzioni che non viene pagato». Palazzo Madama manterrà il suo ruolo nelle leggi costituzionali e nell’elezione del Presidente della Repubblica, ma «mai più bicameralismo perfetto». Il presidente del Senato replica garbatamente, ma tiene il punto. Intervistato da Lucia Annunziata, spiega che la sua «non è una battaglia conservatrice. Io sono il primo che vuole eliminare questo tipo di Senato. Il problema è solamente sulle funzioni che deve avere». Per Grasso «Renzi ha una sua bozza che è stata dichiarata aperta a qualsiasi contributo», e lui vuole darne, pur restando super partes. «Io non sono né un parruccone né un conservatore né un portavoce dei senatori», anche se a quanto pare in tanti hanno approvato la sua ANSA Spending review Delrio:«Varivista lalineasugliF35» idea di lasciare un Senato di eletti che segua leggi costituzionali ed etiche. Una proposta che punta ad aiutare Renzi «per non farlo trovare davanti a ostacoli. I numeri a Palazzo Madama rischiano di non esserci, basta ascoltare le prese di posizione di Forza Italia». Il vicesegretario dei democratici Debora Serracchiani ri- Brunetta: «Si sta consumando una crisi istituzionale senza precedenti» Graziano Delrio 1 La «mia opinione» è «che una revisione del programma» sugli F35 «sia necessaria». Il governo ridurrà di 3 miliardi le spese militari «e credo che sia incluso anche il programma» sugli F35. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrioa«Chetempochefa». chiama seccamente all’ordine il Presidente del Senato: «È stato eletto con il Pd, rispetti le decisioni del partito». Forza Italia, con Renato Brunetta, stigmatizza «una crisi istituzionale senza precedenti tra la seconda carica dello Stato e il presidente del Consiglio», e chiede che Napolitano faccia chiarezza. «Renzi premier e Stato-Regioni. In più dovrebbe concorrere a tutte le decisioni in tema di regole, oltre che dire la sua sulle normative comunitarie». Romani, capogruppo Fi “Deve essere formato da eletti dai cittadini” Di che cosa si occuperebbe la Camera, nel vostro disegno? «Conferirebbe la fiducia al premier, si occuperebbe di tutta la legislazione relativa agli affari correnti di governo, eleggerebbe il Capo dello Stato: noi non vogliamo che il Senato partecipi alla scelta del Presidente, e comunque ci riserviamo di porre il tema del presidenzialismo al centro del dibattito sulle riforme». “Le regioni non possono avere lo stesso peso” no la composizione del nuovo Senato, il meccanismo di scelta dei suoi membri che non può non scaturire Le intese tra Berlusconi e Renzi preve- dal suffragio universale dei cittadini. Secondo noi, dodevano il monocameralismo, o riFRONDA INTERNA vrà rispecchiare le indicazioni, Recordiamo male? «Se in 25 nel Pd sono usciti loro «E’ così. Difatti angione per Regione e allo scoperto, mezzo proporzionalmente che noi vogliamo il monocameralismo partito è con il presidente» al numero degli abie la fine del Parlatanti. Non sarebbe mento “doppione”. Ma c’entra nulla affatto complicato, mi creda». con ciò di cui stiamo discutendo. Come funzionerebbe? Come ho detto, le riserve riguarda- «Basterebbe per esempio aggiunge- segretario del Pd, Grasso presidente del Senato e capo della minoranza interna. Troppi doppi incarichi... che confusione», dichiara su Twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. Stesso mezzo usato dal ministro e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano per schierarsi con Renzi: «Noi per riforma Senato. Subito. Conservatori e difensori dell’esistente ci troveranno dall’altra parte». Dalla parte di Grasso però ci sono 25 senatori del Pd (tra questi come Francesco Russo, Massimo Caleo, Valeria Cardinali, Stefano Esposito, Rosanna Filippin e Stefano Vaccari, insomma cognomi non particolarmente «pesanti»). In un documento dicono sì alle riforme, ma non vogliono essere «meri esecutori». «Renzi ascolti le tante voci - si legge - e non ponga ultimatum. La posizione di Grasso è condivisibile, il Senato sia camera di compensazione tra governo e autonomie». Allora si può dire che siete d’accordo con Grasso... ve sulla legge elettorale il Pd e lo stesso Renzi hanno già cambiato più volte idea strada facendo». L’ex ministro Paolo Romani re una scheda in occasione delle elezioni regionali. Sarebbe un esercizio di democrazia che non andrebbe minimamente a incidere sui poteri del Senato». E quali funzioni dovrebbe svolgere, questo organismo? «Quelle oggi affidate alla Conferenza «Per la verità, Forza Italia ha avanzato le sue proposte ben prima che si pronunciasse il Presidente. Ma non c’è dubbio che il senso delle osservazioni di Grasso coincida per molti aspetti con le nostre». Che suggerimento darebbe a Renzi? «Di tenere i piedi per terra. Vedo che 25 senatori Pd si sono dichiarati a favore dell’elezione diretta. Se in così tanti sono venuti allo scoperto, significa che a pensarla come Grasso a sinistra sono perlomeno la metà...». LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Primo Piano .3 . Le regole della Camera alta R 1 LA NUOVA COMPOSIZIONE Sarà composto dai presidenti di regione, sindaci dei capoluoghi di regione, due consiglieri regionali e due sindaci per ogni regione. R 2 I SENATORI NOMINATI Ci saranno inoltre ventuno senatori su nomina del presidente della Repubblica per sette anni. Resteranno in carica anche i senatori a vita. R 3 I POTERI DEL NUOVO SENATO Pari poteri alla Camera per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale. Sull’elezione del Capo dello Stato, dei membri di Csm e Consulta. R 4 PROCEDIMENTO LEGISLATIVO La Camera approva una legge, il Senato può pronunciarsi entro 30 giorni proponendo delle modifiche. ma la parola finale spetta poi alla Camera. R 5 LA MAGGIORANZA ASSOLUTA La Camera deve legiferare a maggioranza assoluta su interessi propri del Senato quali quelli concernenti comuni e regioni direttamente. CARLO BERTINI ROMA Ha detto Ruolo del governo Non sarà introdotto il premierato forte Se poi il Parlamento vorrà cambiare le cose le valuteremo «Superamento del bicameralismo perfetto, niente più voto di fiducia del Senato, che non voterà neanche il bilancio dello Stato. I membri non eletti e senza indennità. Sarà composto dai presidenti delle regioni, dai sindaci dei capoluoghi di regione e delle province autonome, due consiglieri regionali e due sindaci per ogni regione; più 21 senatori su nomina del presidente della Repubblica per sette anni. I senatori a vita esistenti restano in carica. E faranno parte del Senato, un’altra variazione rispetto al testo precedente. Quindi in tutto 148 persone». Rischi per la democrazia È un allarme che non condivido. Chi vince finalmente avrà gli strumenti per governare il Paese Conservazione Il Molise esprimerà lo stesso numero di senatori della Lombardia? Se la classe politica si arrocca con quale faccia chiediamo di fare la spending review agli altri settori? «Siamo disponibili a modifiche se le regioni troveranno un accordo al loro interno per un criterio proporzionale alla popolazione che non estenda troppo il totale». Quanto si risparmierà? «Pari poteri alla Camera per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale. E anche sull’elezione del Capo dello Stato, dei membri del Csm e della Consulta. Quindi rimangono le funzioni di garanzia». Come cambia il procedimento legislativo? «Viene velocizzato, maggiore rapidità e semplicità nelle decisioni. La Camera approva una legge, il Senato può pronunciarsi entro 30 giorni proponendo delle modifiche. La Camera a quel punto ha 20 giorni per pronunciarsi in via definitiva, accogliendo le modifiche del Senato o confermando il testo iniziale. Ma la parola finale spetta alla Camera e ci sono dei tempi certi per le leggi». ANSA IL MINISTRO DELLE RIFORME “Ecco il Senato delle autonomie 148 persone senza indennità” Maria Elena Boschi: “A Grasso dico che i progetti si condividono e non si smontano” ria fiscale locale, Regioni e Comuni hanno una maggior voce in capitolo. può decidere di delegare anche queste materie alle regioni». La riforma del titolo V svuoterà i poteri delle regioni? Senza suddividere il processo legislativo, la Camera lavorerà il doppio? «No, ma chiaramente vengono limitati i poteri legislaMOLISE COME LOMBARDIA? tivi. Le materie avodello Stato sono «Disponibili a modifiche se cate in gran parte quelle le regioni si accordano con concorrenti, come la un criterio proporzionale» previdenza complementare, la produ«Nelle materie in cui vengono zione e distribuzione dell’energia; toccati gli interessi di comuni e re- l’ambiente, la tutela del paesaggio, le gioni in maniera diretta. Ad esem- scelte strategiche sul turismo; il coorpio, pur restando la competenza dinamento della finanza pubblica e statale, quando si incide sulla mate- del sistema tributario. Ma lo Stato In quali casi il parere del Senato potrà essere superato solo con un voto a maggioranza assoluta della Camera? 6 Tornano in capo allo Stato capitoli quali energia; ambiente, tutela del paesaggio, turismo; coordinamento di finanza pubblica e sistema tributario. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi Sembra un contentino. Quali sono i cardini del nuovo testo di riforma? E quali poteri avrà il Senato oltre a fornire dei rispettabili pareri? IL NUOVO TITOLO V Ministro Grasso dice che vuole aiutare Renzi? Beh, i numeri in Senato si trovano meglio magari condividendo un progetto e non smontandolo. Anche alcuni parlamentari del Pd ora vogliono il Senato elettivo? Solo che sono gli stessi che hanno chiesto e ottenuto che l’Italicum valesse solo per la Camera. Delle due l’una...» È un fiume in piena Maria Elena Boschi, il ministro che oggi presenterà in consiglio dei ministri la nuova riforma costituzionale, che «sarà sostenuta da tutta la maggioranza di governo e mi auguro anche da Forza Italia. E che recepisce pure una delle richieste del presidente Grasso: il Senato continuerà a chiamarsi tale, non più Assemblea delle autonomie...». «Al di là delle indennità e vitalizi connessi, non più erogati, non abbiamo ancora fatto una stima perché molto dipenderà anche dalla possibile unificazione delle strutture di Camera e Senato. Ovviamente ci vuole la volontà politica». R «Lavorerà tanto e meglio, evitando il ping pong con il Senato, eliminando uno spreco di tempo, insomma lavorerà in modo più efficiente, ottimizzando i risultati». La forma di governo resterà uguale? «Sì, non sarà introdotto il premierato forte. E’ ovvio che il Parlamento farà il suo lavoro e se riterrà di cambiare alcune cose, le valuteremo». Il presidente Grasso la accusa di non aver recepito i suoi rilievi. «Alcuni si. Per esempio, si chiame- rà Senato delle autonomie. Ma che do gli strumenti per farlo. Noi siamo non vi sia l’elezione diretta non è una disponibili a fare modifiche, ma non fissazione mia o del premier. È uno si può tornare indietro sui punti cardegli elementi che abbiamo sempre dine. Basta che Grasso o chi ha dubbi condiviso sia con gli alleati di governo faccia una passeggiata tra la gente che nel pacchetto di per rendersi conto. riforme con Forza LE POLEMICHE Sfido chiunque a diItalia. Rispetto al te- «Oggi si sono svegliati tutti, re che non c’è consto del 12 marzo non senso su questa riperché pensavano forma. Ci vuole coci sono rivoluzioni». che scherzassimo» raggio: se la classe Insomma, non c’è politica si arrocca un pericolo per la democrazia dalla somma di Italicum nella conservazione, con quale faccia andiamo a chiedere di fare la spene monocameralismo? «No, è un allarme che non condivi- ding review in altri settori? Oggi si do. Invece c’è la grande opportunità son svegliati tutti, perché pensavano che chi vince possa governare aven- che scherzassimo». 4 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 U VERSO IL VOTO Tutti i firmatari L’iniziativadi LibertàeGiustizia PARTITI E MOVIMENTI Iltweet Gli intellettuali 1 «Bisogna Grillo Abbiamo deciso di sostenere questo appello molto importante Barbara Spinelli Il fondatore del M5S un segnale già l’ha lanciato nell’intervista a Mentana ANSA fermare» queste riforme, come «furono fermate quelle di Berlusconi». L’appello di L&G è firmato, tra gli altri, da Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Salvatore Settis, Rosetta Loy, Stajano, Simona Peverelli, Nando dalla Chiesa, Adriano Prosperi, Barbara Spinelli, Paul Ginsborg, Maurizio Landini, Marco Revelli. Gustavo Zagrebelsky e Maurizio Landini. tra i firmatari dell’appello «contro la svolta autoritaria» Grillo e Casaleggio, stavolta sì all’appello “No alla svolta autoritaria di Renzi”: un fronte dal M5S a Zagrebelsky-Rodotà. Con Landini e Spinelli JACOPO IACOBONI Stavolta Grillo e Casaleggio firmano l’appello degli intellettuali promosso da Libertà e Giustizia, che denuncia «la svolta autoritaria» verso una «democrazia plebiscitaria». E bisogna andare dentro questa storia perché potrebbe essere la spia di qualche sommovimento, anche pensando al voto imminente. Mentre un altro appello subito dopo le politiche, per fare delle cose insieme - era stato bruscamente rispedito al mittente da Grillo, anche con l’irrisione di quegli intellettuali, ieri il fondatore e co- fondatore del Movimento cinque stelle hanno sposato in pieno il testo di L&G, rilanciandolo sul blog (unica aggiunta, una grande foto di Licio Gelli). Incapaci di stare assieme ad altri per governare, potrebbero fare strada comune al riparo dell’opposizione. Vedremo. Il testo - firmato tra gli altri da Zagrebelsky, Rodotà, Spinelli, Ginsborg, Revelli, Settis, De Monticelli, ma anche, aggiunta di ieri, da quel Maurizio Landini certo non antipatizzante con Renzi - lamenta che «stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente de- legittimato dalla sentenza della Corte costituzionale» (tesi classica del M5S), che con «monocameralismo e semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Il premier vuole riforme «plebiscitarie», e il Pd sta attuando «il piano che era di Berlusconi» Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia». La responsabilità del Pd «è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi»; che lo faccia il leader del Pd «è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione». Barbara Spinelli sostiene di essere «sbigottita dall’ammirazione diffusa che suscita il falso nuovismo costituzionale del governo in carica. In nome della rapidità, del cosiddetto “efficientamento”, si stanno smantellando una dopo l’altra istituzioni che hanno come compito quello di garantire la pluralità dei poteri e il loro reciproco bilanciamento». E aggiunge di non esser sorpresa stavolta dell’apertura di Grillo, «un segnale già l’ha lanciato nell’intervista a Mentana, secondo me» (fu quando disse che Tsipras gli piaceva «abbastanza», pur continuando ovviamente a chiedere di votare, in Italia, il M5S). E’ davvero un punto chiave: se è illusorio immaginare che Grillo e Casaleggio facciano partecipare chicchessia al loro copyright, lo è meno pensare che possano fare, assieme a chi ci sta, una battaglia d’interdizione (anche assai spregiudicata, in Parlamento). Battaglia che incrocia mondi assai lontani dal Movimento, per esempio il girotondismo delle origini; che partiva guarda caso dalla Firenze di Renzi. Paul Ginsborg, per dire, spiega di essere «molto preoc- cupato per quello che accade in Italia, dopo aver scritto più di mille pagine sulla vostra democrazia». E Marco Revelli, storico e studioso di movimenti, vede una vera e propria «manomissione della Costituzione» che porterebbe a «una sorta di plebiscitarismo personalistico basato sul rapporto diretto tra il leader e la massa, incarnato da Matteo Renzi». Una «forma di populismo tanto più pericolosa» perché sostenuta da un partito «che pretende di portare il nome “democratico”». È un cantiere; e attenti, non è la questione Tsipras. Con le europee vicine sarebbe miope liquidarlo con alzate di spalle. Avviso a pagamento. “RECLAMARE È FACILE”. ED È PURE GRATIS. La guida più temuta dalle aziende, quella che fa valere i diritti del consumatore contro tutte le ingiustizie, OGGI è GRATIS. 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Ha detto Intervista Camere con vista CARLO BERTINI Il dibattito L’obiettivo è superare le correnti organizzate basate sui personalismi CARLO BERTINI ROMA l Pd è il vero motore del cambiamento oggi, siamo un partito che dibatte e non siamo una caserma. È normale che sui passaggi cruciali, sul lavoro o sulle istituzioni, si discuta. Ma oggi il tema è tra chi vuole cambiare e conservare. Non si tratta di dare ordini a nessuno, ma di capire da che parte si sta». Lorenzo Guerini, detto Arnaldo dagli amici per le sue doti di moderazione, è uno dei due vicesegretari di fresca nomina di un Pd finito nell’occhio del ciclone: tutti i fattori di tensione vengono dal partito del premier, è l’accusa di Forza Italia. Ma a chi mette in dubbio la tenuta del Pd, Guerini obietta che «Renzi il suo partito lo tiene e i frenatori non usino l’alibi della nostra discussione interna per sabotare le riforme». «I L’asticella elettorale Puntiamo a migliorare il risultato delle ultime europee, cioè salire oltre il 26% Nuovo ruolo di vicesegretario Ad esser sincero avrei continuato a fare quello che ho fatto fino ad oggi Guerini Premessa. Renzi disse che da segretario avrebbe mandato in soffitta le correnti. Ma ora ne sta per nascere un’altra, il correntone dei quarantenni. E ci sono i civatiani, i «turchi», i renziani... «Non vogliamo annullare le sensibilità del Pd che da grande partito vede al suo interno varie anime, frutto delle tradizioni politico-culturali. Ma l’obiettivo è superare le correnti organizzate basate sui personalismi che hanno paralizzato nel passato il Pd. Non si tratta di annullare le sensibilità ma di comprenderle in un dibattito interno, che trovi però la sintesi giusta nella capacità di decidere. Renzi vuole un partito che discuta e che non sia ingessato dai veti incrociati del passato». Vi fa piacere la nascita di questo correntone di quarantenni guidato da Speranza? È uno dei due vicesegretari Pd ANSA Guerini: ai sabotatori dico attenti, non si salva nessuno “Non si tratta di dare ordini, ma di capire da che parte si sta” cusano i civatiani? «Credo che tutte le iniziative volte a «No, è nato il partito che vogliono i norafforzare la collegialità del Pd siano stri militanti ed elettori. Un partito che positive, dentro un quadro di lealtà, te- una volta definita una linea politica cernendo conto che il congresso ha dato ca di portarla avanti, anche con chi chiare indicazioni e che a quelle biso- esprime posizioni diverse». gna rimettersi. I caAvete un Pd blindato pigruppo, anche IL NUOVO CORRENTONE senza insidie alla leaquello del Senato, ma gruppi par«Ben vengano le dership, hanno dato un conlamentari nati nell’era iniziative per rafforzare Bersani e per metà non tributo importante la collegialità del partito» del tutto allineati. Tecercando di portare i gruppi a realizzare mete trappole sul dein Parlamento l’iniziativa politica che il creto lavoro e sul Senato? partito ha assunto». «Credo che nessuno voglia bloccare il Ma al netto del proliferare di corren- cammino delle riforme. Siamo ad un ti, di fatto il partito non ha più una passaggio decisivo, un leader si è assunvera opposizione interna. Insomma to l’onere di portare il paese fuori dalla è nato il partito del «capo» come ac- palude e se qualcuno pensa di sabotare questa prospettiva sappia che rischia sia il Pd, sia tutto il paese. Ma questo non significa annullare il dibattito». anche per imprimere quella svolta alla strategia comunitaria che tutti invocano ma che per potersi realizzare deve poggiarsi su forze politiche robuste». Avete di fronte le europee, i sondaggi sono buoni. Dica la verità: la vera Lei dovrà lavorare in tandem con la Serscommessa sarebbe superare il 35% racchiani. Servivano due vice al Pd? «Se dovessi essere come non è mai riuscito a nessuno IL FUTURO DELLE RIFORME sincero, avrei contia fare quello dei leader della «Passaggio decisivo, chi non nuato che ho fatto fino ad nuova sinistra? vuole cambiare sappia che oggi, cioè il coordina«No, è migliorare il rischiano il Pd e il paese» tore della segreteria. risultato delle ultime Non ho cercato queeuropee, cioé salire oltre il 26% e consolidare il Pd come pri- sto ruolo e ho sempre concepito la mia mo partito italiano. E magari come quel- funzione come quella di chi dà una malo con i maggiori consensi della sinistra no. E sono contento che sia stato chiesto europea, che viaggia intorno al 25% in alla Serracchiani di svolgere questo media nei vari paesi. Noi possiamo esse- compito, perché ritengo positivo coinre il primo partito della sinistra europea, volgere i territori a livello apicale». La lettera Il leader Udc “Serveun’Europadiversa Ilpremierpongailproblema” PIER FERDINANDO CASINI * aro Direttore, è in corso un dibattito molto serio, anche su La Stampa, sui rischi che le prossime elezioni europee segnino una grande vittoria delle coalizioni e dei partiti populisti ed antieuropei che sembrano godere non solo nel nostro Paese delle «migliori condizioni di salute». Dalle prime elezioni dirette del Parlamento europeo, nel 1979, è risultato chiaro che queste competizioni favoriscono i partiti antisistema, o comunque collocati alle estremità dello spettro politico. Lo stesso elettore che alle elezioni politiche nazionali privilegia un «voto utile» per un partito che ha concrete possibilità di partecipare al- C Casini Pier Ferdinando Casini è stato presidente della Camera la formazione del governo, alle elezioni europee, in assenza del vincolo della governabilità, compie una scelta diversa, magari anche solo per segnalare insoddisfazione nei confronti del proprio governo. Se questa tendenza è insita nel gioco elettorale europeo, alle elezioni di fine maggio, nonostante l’aumento dei poteri del Parlamento europeo, nonostante l’inedita indicazione da parte delle principali famiglie politiche di un proprio candidato a Presidente della Commissione, rischia di andare ben oltre il livello di guardia. In realtà la questione europea è diventata un banco di prova permanente, su cui emergono divisioni trasversali tra i partiti e al loro interno. Da una comune accettazione, spesso acritica, dell’Europa come denominatore comune di popoli e Paesi, fattore di pace e di progresso, si è oggi scivolati ad una visione dell’Europa come mostro burocratico e parassitario, prima responsabile di un disagio sociale generalizzato e di uno scontro intergenerazionale. Il fatto è che a una Marine Le Pen in carne ed ossa non si possono contrapporre uno Spinelli o un De Gasperi imbalsamati in una teca da museo. Il populismo anti-europeo non si combatte con una retorica europeista vuota di contenuti e di proposte legati alle condizioni presenti della società europea. Occorre mettere in discussione non l’Europa o l’euro, ma alcune scelte fondamentali nelle politiche europee degli ultimi anni, a cominciare da quella, sbagliata, di una austerità senza costrutto. Certo ci vuole coraggio. Un coraggio che, negli ultimi anni, è mancato alle classi politiche europee, spesso interessate solo a difendere gli interessi del proprio Paese o a scaricare sull’Europa la colpa delle proprie debolezze. Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo «ce lo chiede l’Europa»? Francamente un po’ troppe per non pensare ad un processo di deresponsabilizzazione crescente e ad una sorta di permanente «scaricabarile». Bene dunque fa il nostro presidente del Consiglio a porre al tavolo di Bruxelles, col piglio che gli è proprio, il tema di un cambiamento delle politiche economiche comuni. Il futuro della costruzione europea si gioca sui temi del lavoro e della competitività delle imprese, sullo stimolo alla domanda interna e sul rilancio della ricerca e soprattutto sull’obiettivo di sanare il gap generazionale che si è aperto tra gli anziani «occupati» e i giovani «in permanente ricerca del lavoro». Lo stesso Obama, a fronte di tante incertezze in politica estera, i successi maggiori li ha ottenuti proprio nel rilanciare l’economia americana, anche grazie a un atteggiamento più dinamico nei confronti dei vincoli di bilancio e a un ruolo più deciso dello Stato. Fatti i compiti a casa, non sarà il caso di gettare lo sguardo anche oltre atlantico? * Presidente commissione Affari esteri Senato della Repubblica Una legge trasversale per i profilattici nelle superiori l tema è serissimo, la prevenzione dell’Aids, lo strumento magari provocherà facili ironie, fatto sta che è la seconda volta che in Parlamento viene proposta una legge per la distribuzione di profilattici nelle scuole secondarie superiori e non si sa se sarà la volta buona per vederla approvata. Ci hanno messo la firma quarantatrè deputati, quasi tutti del Pd, i renziani Scalfarotto, Realacci e Carbone, lettiani come Anna Ascani, bersaniani come Micaela Campana e poi Pippo Civati, Romano e la Tinagli di Scelta Civica. Una proposta definita «un sasso nello stagno per una presa di coscienza dello Stato verso un problema che ha costi umani e finanziari enormi». Lo scopo è «assicurare ai giovani l’accesso agli strumenti della prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili», informandoli sui «confini di una sessualità responsabile». E per divenire lo strumento principale di prevenzione, «il profilattico deve essere affrancato da tabù, paure e vergogne e per questo deve trovare spazio nei luoghi quotidiani della vita degli studenti». Coinvolgendo le imprese produttrici per sostenere i costi di installazione di distributori e per raggiungere, «nel rispetto degli standard qualitativi il più basso prezzo di vendita possibile». I Italicum a luglio «Prima di luglio non ce la faremo mai ad approvare l’Italicum»: la previsione non è buttata lì, ma viene da una fonte autorevole del Pd, se non altro perché il deputato in questione riveste un ruolo di primissimo piano nella gestione del gruppo. E dunque ha voce in capitolo per dire che se pure il Senato riuscisse a licenziare entro le europee, cioè il 25 maggio, una prima lettura della riforma costituzionale che ne prevede la sua stessa abolizione, la palla passerebbe subito alla Camera. Che comincerebbe ad esaminare la riforma costituzionale mentre il Senato potrebbe a quel punto occuparsi della legge elettorale. «Volete che il Senato non apporti qualche modifica all’Italicum? Impossibile». Dunque se pure entro giugno i senatori riuscissero ad approvare la riforma elettorale, poi toccherebbe di nuovo alla Camera pronunciarsi, o con un sì definitivo, o con altre modifiche, facendo tornare indietro in quel caso la legge per una quarta lettura… 6 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 U FRANCIA Hanno detto IL VOTO AMMINISTRATIVO 49% 38,5% 9% per l’Ump l’astensione a Le Pen I consensi a livello nazionale del partito neogollista, 7 punti più dei socialisti Quasi quattro punti in più rispetto al precedente voto locale Il FrontNationalperò nonsipresentavaintuttii comuni.Alivello nazionaleèoltreil20 Jean-François Copé, Ump Il primo partito è l’Ump. Quella di oggi è una grande onda blu, il nostro colore, sul paese Gollisti e Le Pen vittoria per due Crollo di Hollande Al Front National 10 comuni, ai socialisti la capitale PAOLO LEVI PARIGI Il ciclone della destra francese si abbatte sul governo socialista di François Hollande, duramente punito dagli elettori nelle elezioni municipali, caratterizzate dal trionfo dei neogollisti dell’Ump e dal grande balzo in avanti del Front National di Marine Le Pen, a due mesi dalle europee di maggio. Due anni dopo il ritorno all’Eliseo, la gauche è al tappeto. La destra chiede un immediato cambiamento di rotta, e già oggi ci sarà il rimpasto di governo e il probabile ritorno di Ségolène Royal, la candidata socialista nelle presidenziali del 2007, nonché ex compagna di Hollande, da cui ha avuto quattro figli. «È una sconfitta collettiva, mi assumo la mia parte di responsabilità», ha detto dopo i risultati del voto il premier Jean-Marc Ayrault, la cui permanenza nell’esecutivo socialista sembra ormai sempre più improbabile. Quello dei francesi, ha aggiunto il premier, «è un messaggio chiaro e dobbiamo ascoltarlo pienamente», ha detto ancora l’impopolare primo ministro, riconoscendo che il voto è «segnato dal significativo disamore di chi ci diede la fiducia nel 2012». Unica consolazione, per la maggioranza, è la netta vittoria di Anne Hidalgo nella sfida simbolica della capitale. «Grazie Parigi!», ha esultato la candidata socialista di origini andaluse in un cinguettio pubblicato su Twitter. La vittoria di Marine Le Pen, Fn Da oggi siamo il terzo grande partito francese. È l’inizio di una nuova tappa nella nostra crescita Il premier Jean-Marc Ayrault AFP Marine Le Pen arriva al quartier generale del partito Hidalgo, primo sindaco donna di Parigi, ai danni dell’agguerrita avversaria Ump Nathalie Kosciusko-Morizet, e le conferme a Lione, Strasburgo, Lille (con Martine Aubry) e Digione non bastano però a cancellare la sconfitta di dimensioni storiche del Partito socialista e dei suoi alleati. «Una grande onda blu sul paese», esulta invece JeanFrançois Copé, dell’Ump. In un’elezione segnata da un astensionismo record che sfiora il 40%, la gauche subi- sce una disfatta e deve abbandonare alla destra storici bastioni come Tolosa, Roubaix, Bastia, addirittura Limoges, che aveva un sindaco di sinistra dal 1912. Con la conquista di almeno dieci municipi, conferma il suo radicamento nel territorio anche il Front National, ma il volto di Marine Le Pen negli studi delle tv denunciava un po’ di delusione: il partito anti-euro non ha sfondato ad Avignone, dove il mondo della cultura si era sollevato davanti all’ipotesi di Questa è una sconfitta per il governo. Non siamo stati capaci di spiegare bene le misure di risanamento una sua vittoria. Il partito anti-euro non ce l’ha fatta nemmeno a Forbach,dove era in corsa il mediatico vicepresidente Florian Philippot, né a Perpignan,dove sperava di vincere Louis Aliot, l’altro vicepresidente del partito, nonché compagno della Le Pen. «Da oggi siamo il terzo grande partito del Paese», ha tuttavia esultato la «dama nera», che ora guarda alle europee di maggio, dove alcuni sondaggi la danno al primo posto. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 54,5 Personaggio per cento ALBERTO MATTIOLI a prima prima cittadina della storia di Parigi è la socialista Anne Hidalgo, quarto sindaco della capitale da quando, nel 1977, la carica fu ristabilita dopo più di un secolo di prefetti, perché il ricordo della Comune continuava a terrorizzare la Francia conservatrice. Hidalgo ha battuto al ballottaggio la candidata sarkozysta Nathalie Kosciusko-Morizet, per tutti NKM, che pure al primo turno era in testa: secondo i primi exit poll, 54,5 a 45,5%. Hidalgo aspettava la serata di ieri da tredici anni, passati da «première adjointe», insomma vice, di Bertrand Delanoë, sindaco di grandi meriti e di simpatia non debordante (per NKM, Delanoë & Hidalgo erano «le suffisant et l’insuffisante», lo spocchioso e l’insufficiente). Lui la chiamava «ma petite Anne», lei è sempre stata fedele e leale. Con un momento drammatico fra il 5 e 6 ottobre 2002, la prima «Notte bianca» di Parigi, quando uno squilibrato mandò all’ospedale Delanoë con una coltellata. E la piccola Anna prese le redini della Mairie con una tranquilla efficienza che stupì solo chi non la conosceva ancora. Ironia della sorte, la sindaca di Parigi è spagnola, nata in Andalusia nel ‘59: naturalizzata francese nel ‘73, ha conservato la doppia nazionalità. Il suo pedigree di gauche è ineccepibile, con un nonno condannato a morte dai franchisti che fuggì in Francia a dorso di mulo e l’infanzia nei quartieri operai di Lione dov’erano emigrati i genitori. Anne si è fatta da sé: studi di Diritto e Scienze I consensi che avrebbe preso Anne Hidalgo nuovo sindaco di Parigi L AMBIZIOSA Ha detto no a un ministero «Sono anni che penso a come diventare sindaco» sociali, poi ispettrice del lavoro, una delle prime donne a passare il concorso. «Ma non è uno “storytelling” non è marketing politico, è solo la mia storia», giura lei. Socialista da sempre, per lei la grande occasione arriva alle municipali del 2001, quando la legge sulla parità appena approvata apre alle donne delle praterie nelle liste. Viene eletta a Parigi e subito nominata vicesindaco. Seguono quei famosi tredici anni da numero due, che Anne usa per impratichirsi della macchina amministrativa, sbarazzarsi con metodo dei rivali di partito e costruirsi una rete di appoggi. Nel suo Comitato di sostegno, presieduto dal matematico Cédric Villani, ci sono molti bei nomi, da Claudia Cardinale al cacciatore di nazisti Serge Klarsfeld. Ha capito per tempo che Parigi val bene il governo. Quando Hollande vinse le elezioni, le propose un ministero. Lei rifiutò: sapeva che l’Hôtel de Ville «pesa» di più. Appuntandole la Legion d’Onore, Hollande lo ricordò: «Lei avrebbe potuto entrare al governo, le è stato proposto, ma ha preferito Parigi». Nello stesso discorso, il Président evocò sorridendo le celebri «collere fredde» di madame Hidalgo, temutissime dai nemici e ancor di più dagli amici socialisti che la contrariano. Questa donna tranquilla e sorridente è una grande ambizio- Vincitrice La socialista Anne Hidalgo è nata in Andalusia nel 1959 Hidalgo, una “spagnola” la prima donna di Parigi Fuggita da ragazza dal franchismo, è stata per 13 anni vicesindaco sa: «Sono anni che, ogni mattina, truccandomi, penso come diventare sindaco di Parigi», confessò una volta, scherzando ma non troppo. Sul fronte privato, da segnalare due matrimoni e tre figli. Su quello pubblico, proclama di voler fare di Parigi «una città-mondo, una città innovatrice che crea lavoro, una città ecologica dove ci si può spostare a piedi e in bicicletta, una città potente e benevola con un servizio pubblico di qualità, una città sicura e armoniosa». In realtà, ha vinto perché Parigi è già una metropoli amministrata assai bene, in ogni caso molto meglio di qualsiasi città italiana. Ennesima dimostrazione che per non farsi scavalcare dai populismi, frontisti o pentastellati che siano, c’è un sistema infallibile: governare bene. Primo Piano .7 . «Governo punito per le troppe tasse Se vuole ripartire punti su Delanoë» 7 domande a Jean-Marie Colombani «Per i socialisti è certamente una sconfitta, ma è troppo presto per dire se è anche una disfatta. Nel 2008, 59 città con più di 20 mila abitanti passarono da destra a sinistra. Oggi non sappiamo ancora quante faranno il contrario». Jean-Marie Colombani, ex direttore di «Le Monde» e oggi del sito Slate.fr, analizza i primi risultati del secondo turno delle amministrative. L’Ump, destra moderata, canta vittoria. «E fa bene, perché è il suo primo successo alle amministrative. Durante tutto il quinquennio di Nicolas Sarkozy, l’Ump perse tutte le elezioni. Insomma, si conferma la vecchia regola francese: chi è al potere perde sempre le elezioni intermedie». Per Marine Le Pen è una vittoria o un trionfo? «Una vittoria meno spettacolare di quanto raccontino i media. Dove si è presentato, il Front national ha fatto in med i a i l 14 - Colombani 15%, meno dirige Slate.fr del 18% di madame Le Pen alle presidenziali. Gli elettori puniscano i socialisti premiando l’Ump più che il Fn». Perché i socialisti hanno perso? «Credo che la ragione fondamentale sia lo choc fiscale. Certo, arrivando al potere Hollande ha trovato le casse vuote. Ma le ha riempite in maniera brutale. E tartassando non solo i ricchi, molti dei quali sono scappati in Belgio o a Londra, ma anche la classe media e perfino quella popolare». Il governo di Jean-Marc Ayrault è accusato di governare male... «È spesso maldestro. Ha ragione Ségolène Royal: sono stati chiesti grandi sforzi ai francesi senza spiegare chiaramente perché, dove si vuole arrivare». Un ministro, Benoît Hamon, ha annunciato per domani (oggi per chi legge, ndr) un «rimpasto». Cambierà qualche ministro o anche il primo ministro? «Credo che non abbia senso cambiare il governo senza cambiare il premier. Hollande ha elaborato un “patto di responsabilità” che è una specie di compromesso storico con le imprese. Una nuova politica economica richiede un nuovo governo». Si fa il nome del ministro dell’Interno, Manuel Valls... «È molto popolare. Ma c’è anche un altro nome che spicca». Quale? «L’ex sindaco di Parigi, Betrand Delanoë. E’ un uomo eccezionale che non solo ha vinto due volte le elezioni, ma se ne va facendo eleggere Anne Hidalgo, cioè la sua candidata. Un capolavoro politico». [ALB. MAT.] 8 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 U TURCHIA LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Erdogan sconfigge anche gli scandali Il partito del premier tiene Istanbul e resta sopra il 40% dei consensi. Delusione fra i repubblicani “kemalisti” MARTA OTTAVIANI ISTANBUL 47,6% Lo hanno accusato di avere rubato. Di avere creato problemi a uomini d’affari non allineati. Di aver fatto pressioni sulla stampa. Di aver cercato di provocare una guerra contro la Siria. Di avere un’amante, lui e suo figlio. Eppure, nonostante tutte queste cose, a cui va aggiunta la repressione del movimento di protesta di Gezi Park l’estate scorsa, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha vinto un voto amministrativo che era un referendum sulla sua leadership e lo ha fatto nel migliore dei modi possibili, almeno stando ai primi risultati parziali. I risultati definitivi arriveranno solo nelle prime ore di questa mattina, ma l’Akp, il Partito islamico-moderato per la Giustizia e lo Sviluppo al governo, sembrerebbe aver mantenuto il controllo di Istanbul, dove vota un quinto del bacino elettorale del Paese, e forse anche la capitale Ankara, anche se il Partito Repubblicano del Popolo, il Chp, principale voce dell’op- per l’Akp A un terzo dello spoglio il partito islamico moderato era in testa 50,9% a Istanbul Vantaggio anche nella città che ospita un quinto dei turchi Sostenitori dell’Akp a Istanbul dove ha votato a Istanbul, con la voce ritrovata dopo 48 ore di riposo assoluto. Anche il presidente della Repubblica, Abdullah Gul, ha voluto parlare, ma ha utilizzato toni ben diversi. «Abbiamo avuto una campagna elettorale dura - ha detto dopo il voto - adesso tutti devono fare un passo indietro». Parole, le sue, destinate a rimanere inascoltate. Nella notte di ieri si è scatenata la battaglia sull’attendibilità dei dati. Da una parte l’agenzia Anadolu Haber Ajansi, vicino al governo, dall’altra Cihan, di proprietà di Fetullah Gulen, il filosofo islamico a capo dell’ala della destra turca contrapposta al premier Erdogan e accusato dal primo ministro di essere il mandante della campagna di diffamazione che lo ha visto protagonista per mesi. Proprio ieri sera i media che fanno riferimento a Gulen hanno dichiarato di essere stati hackerati, facendo salire la tensione. Scontri a fuco fra clan rivali si sono verificati invece in alcune Nelle zone remote dell’Est ci sono stati scontri fra fazioni rivali almeno otto i morti zone rurali. Nella provincia sudorientale di Sanliurfa, al confine con la Siria, in una sparatoria ci sono stati sei morti. In tutto il Paese le vittime sono almeno otto, trenta i feriti. Un clima pericoloso, nel Il voto in immagini Laici e religiosi Il candidato del Partito repubblicano del Popolo Mustafa Sarigul vota con la figlioletta. Sarigul, esponente di spicco della formazione laica fondata da Ataturk, era l’avversario più temuta dall’Akp di Erdogan Sotto alcune sostenitrici di Erdogan festeggiano la vittoria nelle elezioni amministrative dell’Akp L’opposizione laica e gli islamisti di Gulen contestano i risultati forniti dal governo posizione, sostiene di essere in testa. Erdogan è riuscito a recuperare terreno anche in alcuni piccoli comuni della Tracia e della costa mediterranea, tradizionalmente sotto il controllo della minoranza in parlamento. Un risultato sorprendente, sotto certi aspetti, che non solo non indebolisce il primo ministro, anzi sembra rafforzarlo. A spese di chi, i risultati provvisori ancora non lo dicono chiaramente, ma fino a ieri sera, la prestazione del Chp, se si esclude Ankara, appariva nettamente sotto tono, almeno rispetto alle aspettative della vigilia. Tranquillo come sempre, il premier Erdogan lo aveva già annunciato ieri nella tarda mattinata. «Oggi come stanno le cose lo dirà il popolo» aveva dichiarato ai giornalisti all’uscita dal seggio elettorale quale la disputa sui numeri rischia di trasformarsi in lotta per le strade e dove nessuno, tranne il capo dello Stato, cerca di buttare acqua sul fuoco. Non è un caso che, a Istanbul come ad Ankara, le piazze simbolo delle rivolte di Gezi Park siano state transennate e messe sotto controllo da parte di decine di agenti in tenuta antisommossa. L’unico tranquillo sembra Erdogan. Perché, anche se dovesse perdere Ankara, lui ha comunque vinto. Con quello che è successo qualsiasi partito sarebbe sparito. Il suo è ampiamente sopra il 40%. E lui c’è ancora. Stanco, senza voce, colpito da scandali a non finire. Se è vero che tutto quello che non uccide fortifica, qualcuno inizia a pensare che sia invincibile. Politici e militari Sopra, il premier Recep Erdogan, leader del partito islamico moderato Akp saluta i suoi sostenitori subito dopo aver votato a Istanbul, di cui è stato sindaco dal 1994 al 1998 e che ha usato come trampolino di lancio per conquistare il Paese nel 2003 A destra, un seggio sorvegliato dall’esercito a Diyarbakir nel sud est del Paese, zona a forte minoranza curda “Per la gente contano di più le cose fatte” Intervista L’analista Atlas: assurdo parlare di regime ISTANBUL R ecep Tayyip Erdogan ha vinto l’ennesima sfida elettorale grazie al suo programma e nonostante ripetuti attacchi. Questa è l’interpretazione del risultato elettorale che offre Meryem Ilayda Atlas, politologa e editorialista del quotidiano «Sabah», da molti considerato un giornale vicino alle idee premier islamico moderato. «Non avevo alcun dubbio, è come se avesse vinto le elezioni politiche. I toni della campagna elettorale erano quelli da elezione legislativa non certo da amministrative. Si è trasformato il tutto su un giudizio sull’operato e l’azione del governo in questi ultimi mesi anziché sulla scelta di sindaci e amministratori». Signora Ilayda Atlas, sembrava in A proposito di ultime vicende e azio- difficoltà,eppureErdogancel’hafatta ancora. Perché? ni....si riferisce alle intercettazioni che hanno visto protagonisti il premier, la sua famiglia e i ministri dell’esecutivo? «Direi - se permette - le presunte intercettazioni. Non è stato provato che siano autentiche e il premier Erdogan ha sempre detto che sono false». Però Gezi Park e come quella vicenda della scorsa estate è stata gestita è sotto gli occhi di tutti... «Gran parte della piazza era costitui- ta da ragazzi con poco più di 20 anni. Quando Erdogan ha preso il potere erano bambini. Sono cresciuti con Erdogan come primo ministro e non penso possano dire di essere cresciuti in una dittatura». In compenso adesso vivono in un Paese dove Twitter e YouTube sono vietati... Perché il premier Erdogan continua a vincere? «Perché parla alla gente di cose che interessano. Questo Paese in 10 anni ha cambiato faccia. Sono stati fatti investimenti. L’opposizione non ha né un leader, né un programma che possano tenere testa al premier». Che succede adesso? «Non fa piacere a «Se Erdogan, conessuno questa limiVERSO LA PRESIDENZA me credo, decitazione. Ma va presa di correre «Credo che correrà nel 2015 derà in considerazione la per la Presidenza e ha altissime probabilità della Repubblica, situazione particolare. Da mesi vengo- di vincere, sondaggi alla mano» la conquisterà a no diffusi audio perimani basse. E colosi per la stabilità interna del Pae- non lo dico io ma ben 5 sondaggi di cui se». siamo in possesso. Però non sono tranquilla». E le limitazioni all’alcol e al fumo? «Non capisco perché se un provvediCosa la preoccupa? mento viene attuato negli Usa nessu- «Il clima di forte polarizzazione che si no dice niente, se lo fanno in Turchia è venuto a creare e che potrebbe non allora tutti gridano all’islamizzazione fermarsi nemmeno davanti a questo del Paese». risultato». [M. OTT.] LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Primo Piano .9 . U USA-RUSSIA Emigrata in Israele L’exinsegnante ricorda Putin “Determinato ericonoscente” LA CRISI DELLA CRIMEA Mosca smetta di dettare ultimatum a un Paese sovrano e indipendente Kiev accetti una nuova Costituzione che garantisca un assetto federale dello Stato John Kerry Serghei Lavrov Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America Ministro degli Esteri della Federazione russa MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Ucraina, esplode la rivolta nell’Est “Ora via da Kiev” Migliaiadifilorussiinpiazza.Kerry-Lavrov,intesadifficile FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Ripartono da Parigi gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione alla crisi ucraina, la contrapposizione più scottante tra Ovest ed Est dalla fine della Guerra Fredda. Il segretario di Stato americano John Kerry, di ritorno a Washington dopo il tour con il presidente Barack Obama, dirotta sulla capitale francese per incontrare il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, dando seguito alla telefonata di sabato tra Vladimir Putin e lo stesso Obama. La stretta di mano tra i due segna l’inizio di una consultazione serrata al centro della quale c’è la proposta di una soluzione federale per l’Ucraina. «Buona notte e buona fortuna», dice Lavrov dinanzi ai giornalisti nella sede diplomatica russa a Parigi. Di fortuna, ma soprattutto di impegno, ce ne vuole molto da parte delle diplomazie visto che la proposta di una «Ucraina federata» è tanto appoggiato da Mosca quanto osteggiata da Kiev, e vista con diffidenza dall’Occidente. Poco prima era stato il ministero degli Esteri ucraino a re- Intervista spingere la proposta avanzata dal Cremlino con l’obiettivo di assecondare le spinte autonomiste (e secessioniste) dei filorussi nel Paese. Il referendum per l’annessione della Crimea e le prove muscolari di Putin, con il massiccio invio di truppe a ridosso del confine russo-ucraino, sembrano però sortire l’effetto sperato da Mosca. Nonostante le rassicurazioni di «non belligeranza», ribadite dall’ambasciatore a Washington, Sergey Ivanovich Kislyak, le spinte separatiste si moltiplicano. Migliaia di filorussi hanno manifestato ieri a Donetsk, GASDOTTI E RIGASSIFICATORI AFP Polizia in assetto antisommossa a Kharkiv, Ucraina orientale chiedendo maggiore autonomia regionale e un referendum sullo status del Donbass, l’area mineraria nella russofona Ucraina orientale. In centinaia hanno bloccato l’accesso ai binari della stazione. In migliaia sono scesi in piazza anche a Kharkiv per chiedere autonomia per le otto regioni del sud-est a maggioranza russofona. Come se non bastasse, la minoranza ungherese della Transcarpazia, nel sudovest ucraino, chiede maggiore «autonomia culturale» e la possibilità di doppia cittadinanza. Da parte loro gli Usa hanno fornito 30 mila razioni di cibo al- le forze di Kiev, mobilitate in vista di un eventuale attacco, mentre Washington concederà finanziamenti per 10 milioni di dollari alla Moldova affinché rafforzi i controlli frontalieri con l’Ucraina. Le autorità di Kiev, intanto, hanno ispezionato i 526 rifugi antiaereo nell’eventualità di un attacco militare. Mentre il generale Philip Breedlove, comandante delle forze Nato, è rientrato in anticipo da Washington, per seguire da vicino l’evolversi della situazione, sintomo di un timore che rimane assai forte nonostante gli sforzi in atto a Parigi. Centimetri LA STAMPA La rete Transitgas (capacità in miliardi di metri cubi all’anno) Tag 16 Rovigo 8 Panigaglia «Un ragazzo silenzioso e serio, capace di prendere buoni voti anche se saltava le lezioni per andare agli allenamenti di lotta»: è il ritratto di Vladimir Putin stampato nella memoria della sua insegnante di tedesco, che ora ha 93 anni e vive a Tel Aviv. Fra il 1968 ed il 1969 Mina Yuditskaya Berliner era una delle docenti nel liceo 281 di Leningrado - l’attuale San Pietroburgo - e fra i suoi alunni aveva Vladimir, che fu sorpresa, alla fine degli anni Novanta, di rivedere nelle vesti di presidente russo durante una trasmissione tv in Israele, dove è emigrata dopo la dissoluzione dell’Urss. Mina Yuditskaya Berliner è di origine ucraina e la crisi della Crimea l’ha trasformata nel personaggio più inseguito dai media locali per chiedere opinioni sul carattere dell’inquilino del Cremlino. «A scuola Putin era molto disciplinato, poco loquace» dice l’ex insegnante, precisando però che «a volte anche lui faceva qualcosa di anomalo come saltare le lezioni» ma ciò avveniva per un motivo preciso: «Erano in coincidenza con gli allenamenti di lotta» dove Putin amava andare. E comunque le conseguenze negative sugli studi non si sentivano «in quanto era sempre in grado di dare le risposte giuste, anche se non aveva ascoltato la lezioni in classe». A confer- 30 Zaule ESISTENTE 8 IN PROGETTO 3,5 Mina Yuditskaya Berliner PAOLO BARONI ROMA on c’è allarme immediato. Ma detto questo l’Italia deve lavorare molto per mettersi ancor più in sicurezza: aumentare le fonti di approvvigionamento, sfruttare il periodo estivo per ricostituire al meglio gli stoccaggi per il prossimo inverno, riportare le forniture di gas dalla Libia ai livelli precrisi, aumentare anche quelle dall’Algeria, utilizzare al massimo i rigassificatori esistenti e metterne in funzione di nuovi, realizzare l’apertura del corridoio Sud verso l’Italia. «La crisi ucraina - spiega Claudio De Vincenti, il viceministro per lo Sviluppo economico - per noi rappresenta un campanello d’allarme. Bisogna continuare a diversificare: ne va delle nostra sicurezza». Livorno 4 N Ora quasi il 70% delle nostre importazioni di petrolio e gas arriva da paesi instabili. C’è da essere preoccupati? «Non c’è da essere allarmati. Abbiamo ancora ottime riserve negli stoccaggi, sia perché la stagione è stata mite sia soprattutto perché i nuovi regolamenti che abbiamo varato hanno consentito di mantenere elevate le riserve. Nell’immediato abbiamo scorte più che sufficienti. Una eventuale crisi che dovesse prolungarsi si potrebbe poi fronteggiare aumentando le importazioni dagli altri canali che abbiamo, dai rigassificatori ai gasdotti che ci collegano con gli altri paesi. E questo ci fa essere insomma fiduciosi sul futuro». Rispetto alla crisi del 2009 che ci colse all’improvviso, a che punto è la nostra dotazione di rigassificatori? «Oggi abbiamo in esercizio Rovigo, Panigaglia e Livorno, con una capacità di South Stream Falconara 8 65 Capobianco 8 ESISTENTE Galsi Tap 12 10 Gioia Tauro 11,5 12 Itgi IN PROGETTO Porto Empedocle 8 8 Porto Gargallo 35 Ttpc “Per l’Italia pochi rischi ma dobbiamo puntare su nuove fonti per il gas” Il viceministro De Vincenti: più rigassificatori rigassificazione di 14 miliardi di mc di gas certamente molto più significativa. In più sono state rafforzate le interconnessioni che portano in Italia gas dal Nord Europa e quindi abbiamo aumentato in maniera consistente il grado di diversificazione degli approvvigionamenti. Detto questo, l’obiettivo chiave della nostra politica di sicurezza energetica per i prossimi anni deve prevedere un’ul- teriore diversificazione delle fonti». Possiamo contare su nuovi impianti? «Abbiamo già autorizzato Falconara, Porto Empedocle e Gioia Tauro e ora può iniziare la loro realizzazione. A breve poi vareremo il Dpcm sulle infrastrutture strategiche nel quale prevediamo di promuovere la costruzione di almeno 8 miliardi di metri cubi di capacità di rigassificazione». La produzione nazionale invece? Greenstream 10 «Abbiamo riserve di gas importanti e con la strategia energetica nazionale vogliamo riportare la nostra produzione tornando ai livelli degli Anni ’90 e risparmiando così circa 5 miliardi di euro di bolletta energetica. Per questo recepiremo subito la direttiva europea sulla sicurezza delle attività estrattive. Provvedimento tra i più avanzati al mondo che abbiamo contribuito a scrivere e che intendiamo applicare in maniera rigorosa per sviluppare la produzione nazionale nella massima tutela dell’ambiente». Si parla tanto dello shale gas americano. È questa la soluzione di tutti i problemi? «Intanto è importante che gli Usa allentino i vincoli al loro export. E se questo avviene il mercato mondiale sarà più liquido, con effetti benefici su tutti i paesi, anche per noi visto che con gli impianti esistenti e con quelli che avremo presto saremo in grado di importare altro Gnl anche da Canada, Qatar e Mozambico, in futuro anche da Israele e dall’Australia. Insomma ne trarremo grandivantaggi,ancheinterminidiprezzi». mare il carattere determinato del 16enne Vladimir vi è il fatto che «all’epoca suoi compagni di scuola erano tutti interessati alla Chimica mentre lui pensava solo a Legge» che poi avrebbe in effetti studiato all’università. Quando nel 2005 Putin si recò in visita in Israele, l’ex insegnante chiese di vederlo. All’inizio all’ambasciata russa a Tel Aviv non le diedero retta ma poi, a sorpresa, ricevette la convocazione in un hotel di Gerusalemme. «Putin mi incontrò, eravamo seduti uno davanti all’altra, poi camminammo assieme e mi disse che era diventato pelato» ricorda. Putin si interessò a come viveva la donna in Israele e una volta appurato che risiedeva nel monolocale di un quartiere povero di Tel Aviv corse ai ripari. «Pochi giorni dopo la sua partenza - racconta Mina Yuditskaya Berliner, tradendo ancora emozione un suo inviato mi fece scegliere fra due case nuove in cui abitare e optai per quella meno costosa». Che lo stesso Putin le fece trovare colma di elettrodomestici e regali, incluso un orologio e un’autobiografia, entrambi con la sua firma. Da qui la conclusione di Mina: «Conosce la gratitudine e ha un grande cuore». 10 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 gg Dossier/Generazioni Hanno detto Claudia Bombini, fresca di laurea Giorgio Ugozzoli, startupper a 67 anni Ho mandato 300 curricula Ma al massimo mi offrivano esperienze da volontaria. Aspetto l’estate, poi decido: qui, prospettive non ne vedo Quando presento la mia impresa, davanti a questo signore brizzolato tutti pensano che io sia lì solo per introdurre dei ragazzi È l’era del carpe diem I giovani esplorano gli adulti progettano RicercaLaST,iragazzielepersonematurevivonooggiuntemposfasato In questo eterno presente, i primi un po’ si perdono, gli altri evolvono DANIELE MARINI * epoca in cui viviamo, caratterizzata dalla velocità e dall’informazione, vede limitate le nostre capacità previsionali. Non siamo più in grado di sapere se le scelte, che facciamo oggi, avranno domani i risultati attesi. È sufficiente seguire la rapidità e la frequenza con cui mutano continuamente le previsioni economiche, da alcuni anni a questa parte, per rendersi conto della difficoltà (o dell’impossibilità) di costruire scenari futuri minimamente certi. Ci muoviamo all’interno di un contesto sociale ed economico segnato da crescenti interdipendenze, dove tutto si tiene; dove ogni azione ha ripercussioni più o meno diffuse. Come se vivessimo in un grande «condominio globale», le azioni di un inquilino si riverberano su tutti gli altri. Gli esempi sono moltissimi: dalle conseguenze possibili della crisi in Crimea sugli equilibri internazionali, agli indicatori di crescita economica della Cina nei confronti L’ Europa Unlibropercapire laYouthGuarantee 1 Youth Guarantee, o, all’italiana, Garanzia Giovani è il nome del programma europeo per favorire l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro. Con una dote di 1,5 miliardi di euro e un target di 900 mila giovani, di cui un terzo in Campania e in Sicilia, il programma (che ora viene spiegato da un libro, «Garanzia Giovani Politiche attive per l’occupazione giovanile», edito da GueriniNext) ha l’obiettivo di far sì che i giovani con meno di 25 anni ricevano un’offerta, qualitativamente valida, di lavoro, di apprendistato, di tirocinio o altra formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dalla fine del percorso di studi. Il Ministero del lavoro ha predisposto un «Piano italiano di attuazione della Garanzia per i Giovani» attualmente all’attenzione della Commissione Europea. dell’economia globale; dalle ipotesi di riforme del Governo Renzi, agli equilibri all’interno della Ue. Per dirla con Ulrich Beck agiamo nel «capitalismo globale del rischio». Dove le interrelazioni sociali ed economiche sono a livello planetario e il rischio consiste, di conseguenza, nel fatto che assumiamo decisioni con una minore capacità di determinare i risultati attesi. Perché il campo di gioco si è ampliato enormemente e i nostri destini 86,5% 83,9% nel presente incerti Le giovani donne che vivono esclusivamente nel presente: il 10% più dei giovani uomini I giovani uomini cui l’incertezza rende difficili scelte definitive: il 6% più delle ragazze cambiando profondamente e velocemente. Paradossalmente, si potrebbe sostenere che l’unica certezza di cui oggi disponiamo è l’incertezza. Ciò non significa, però, che non siamo più in grado di esprimere progettualità. Ma che queste si declinano necessariamente con tempi più ristretti, con programmazioni corte e flessibili: perché più gestibili, verificabili, riadattabili. Con un processo adattivo all’ambiente esterno, cerchiamo di realizzare pragmaticamente quanto è possibile. L’esito dell’ultima indagine LaST (Cmr – Questlab per La Stampa) sulle diverse forme di progettualità della popolazione italiana testimonia il clima di incertezza che domina e attraversa le generazioni, seppure con intensità assai diverse. Ed è inoltre il confronto fra le età a mettere in luce forti discontinuità. Una prima osservazione pone in grande evidenza le diversità fra le generazioni nel vivere la quotidianità e il futuro. Da un lato, i giovani appaiono polarizzati fra un orientamento ispirato al IN DIFFICOLTÀ I più piccoli navigano a vista e cercano «link» sicuri nella vita come su Internet futuri sono meno prefigurabili e determinabili. Nessuno è in grado di dire se, intraprendendo un percorso scolastico, un o una giovane troverà un’occupazione coerente al termine. Nello stesso tempo, però, i tragitti individuali si fanno più aperti e con un ventaglio di opportunità così ampio che nessuna generazione in precedenza aveva potuto disporre. I tradizionali punti di riferimento stanno LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Primo Piano .11 . g LE PROGETTUALITA’ DEI GIOVANI E DEGLI ADULTI A CONFRONTO (percentuale di chi si dichiara d’accordo con le affermazioni sottostanti) Realizzano progetti di lungo termine Centimetri LA STAMPA GIOVANI Vivono esclusivamente il presente Incertezza impedisce loro di fare scelte defin. Cercano continuamente esperienze diverse 81,6 80,1 67,5 59,4 46,3 41,5 ADULTI Fonte: Community Media Research Questlab, 2013 (n. casi: 900) 14,6 11,1 Nota metodologica Comesièsvoltal’indagineLaST 1 L’indagine LaST (Laboratorio sul- la Società e il Territorio), promossa da Community Media Research per La Stampa, si è svolta a livello nazionale nel periodo dal 25 ottobre al 12 novembre su un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia, con età superiore ai 18 anni, e raggiungibile via internet. Gli aspetti metodologici, la rilevazione e l’elaborazione dati è stata curata dalla società specializzata Questlab. Il campione è di 900 rispondenti, riproporzionato sulla base del genere, del territorio, delle classi d’età, della condizione 56,8% 15,8% lungo periodo innovatori Le donne adulte che fanno progetti a lungo termine sono il 16% più degli uomini adulti Gli uomini adulti che cercano continuamente esperienze nuove: le donne sono il 12,3% sioni dello spazio e del tempo vengono annullate: non c’è luogo od occasione in cui non siamo raggiungibili allo smartphone; se non possiamo connetterci a Internet sale il disagio e il nervosismo; è possibile vedere programmi televisivi a qualsiasi ora; le informazioni e le relazione via social network devono essere in tempo reale, e così via. Siamo immersi, appunto, in un «presente continuo», siamo ininterrottamente online: dove ieri e domani PRUDENTI carpe diem, al vivere esclusivamente il presente (80,1%), e da un clima d’incertezza che rende loro impossibile fare scelte definitive (81,6%). Dall’altro, se l’incerto pesa – seppure in misura assai inferiore – anche fra gli adulti (59,4%), tuttavia si caratterizzano per una maggiore capacità di realizzare progetti di lungo periodo (46,3%) rispetto ai giovani (11,1%). Dunque, giovani declinati nel «presente continuo», adulti nel «futuro prossimo». Considerato il contesto attuale, potrebbe essere diversamen- te? Certamente no. La questione è che spesso nei confronti delle giovani generazioni il «vivere esclusivamente il presente» tende ad assumere una connotazione negativa, una valutazione che non tiene in debita considerazione le profonde trasformazioni che segnano l’ambiente in cui crescono. Basti solo pensare all’irrompere nella nostra vita delle nuove tecnologie, a come hanno (e stanno) modificando non solo i nostri stili di vita, ma il modo di apprendere e di costruire la realtà sociale, le relazioni. Le dimen- Gli adulti si proiettano ancora nel futuro Ma con orizzonti più brevi si confondono con l’odierno, senza soluzione di continuità. Non era così anche solo vent’anni fa. Quando il cellulare non era uno strumento diffuso e per essere raggiunti bisognava attendere di arrivare a casa o in ufficio. Allora i confini erano più chiari e definibili; oggi lo sono assai di meno. E proprio perché non sono identificabili, ecco che le giovani generazioni s’in- ventano «esploratori», cercano continuamente esperienze diverse (67,5%) assai più di quanto non abbiano potuto o voluto fare i loro genitori e nonni (14,6%). Aperti gli steccati dei riferimenti tradizionali, sono alla ricerca di quelli nuovi: quindi, sperimentano, esplorano, provano come in un mare aperto. Navigano, esattamente come in Internet, e cercano link cui approdare. E, paradossalmente, proprio per questi motivi abbisognano di indicazioni, di qualcuno che li orienti. Da queste considerazioni muove un secondo aspetto che riguarda più espressamente gli adulti. Osservando gli esiti della ricerca balza all’evidenza che gli adulti risultano meno definibili nel loro agire e nelle loro progettualità. Certo, ben più dei giovani viene riconosciuta la capacità di una visione di lungo periodo. Tuttavia, se escludiamo la dimensione dell’incertezza che impedisce la possibilità di fare scelte definitive, le altre opzioni non raggiungono la maggioranza degli interpellati. In altri termini, parrebbe non chiara la capacità delle generazioni adulte di esprimere in modo compiuto uno stile di vi- professionale e del titolo di studio, opportunamente bilanciati con coefficienti correttivi che tengano conto della possibile distorsione per lo strumento di rilevazione utilizzato. I partecipanti all’indagine sono stati invitati a rispondere a un questionario via web attraverso un loro coinvolgimento sui principali canali dei social network e grazie all’attivazione di un campione casuale di nominativi raggiungibili via email. Daniele Marini ha progettato e diretto la ricerca. I risultati sono visitabili presso www.indaginelast.it. ta, un orientamento verso l’azione quotidiana e il futuro. Come se gli stessi adulti fossero disorientati e in difficoltà a muoversi: socializzati e cresciuti in un ambiente diverso, hanno difficoltà ad acclimatarsi in quello nuovo in cui quasi improvvisamente sono piombati. Di conseguenza, faticano a fare gli adulti, a essere un punto di riferimento per i propri figli, a guidarli nella nuova navigazione. È doveroso preoccuparsi per il futuro delle giovani generazioni. Ma LA SFIDA Le generazioni più anziane devono essere capaci di ricostruirsi un’identità nell’incertezza in cui sono immersi hanno bisogno di punti di riferimento. Ovvero di adulti responsabili e riconoscibili. Che, nel prolungarsi senza limiti della giovinezza, hanno sbiadito il proprio profilo. Gli adulti hanno di fronte a sé una sfida educativa: costruirsi una nuova identità. Non è mai troppo tardi per imparare. * Università di Padova Le storie La neolaureata “Neanche il sabbatico di tre mesi in Camerun ha aperto porte nuove” STEFANO RIZZATO MILANO Una pausa, in attesa di tempi migliori. Un lungo viaggio, alla ricerca di risposte o in fuga dalle domande. Oppure un’esperienza diversa, nella speranza che – al ritorno – le porte del mondo del lavoro siano un po’ meno sbarrate. Così la moda dell’anno sabbatico (che può essere anche solo di qualche mese) ha ripreso vigore tra i giovani. Soprattutto subito dopo la laurea. «È stato così anche per me», conferma Claudia Bombini, 26 anni, laureata in Scienze della criminalità e tecnologie per la sicurezza all’Università Cattolica di Milano. «Ho discusso la tesi a febbraio e mi sono messa a cercare lavoro, ma per tre mesi nulla. Così ho iniziato a considerare un altro modo di Lo startupper attempato mettere a frutto la mia esperienza». La risposta è stata Gap Year, ong specializzata in anni sabbatici a sfondo sociale, con progetti di volontariato internazionale. «Sono partita per il Camerun e ci sono rimasta tre mesi, aiutando una onlus locale a sensibilizzare i più giovani sul tema degli abusi sui minori». Il mini-anno sabbatico è finito a novembre. Al rientro in Italia, i vecchi problemi erano ancora lì, ammette Claudia. «Mi sarebbe piaciuto continuare a lavorare nello stesso ambito e ho finito per mandare circa trecento curriculum. Ma il massimo che mi è stato offerto sono altre esperienze da volontaria. Mi sono data tempo fino all’estate, poi tornerò a considerare l’estero. Qui, prospettive non ne vedo». La famosa difficoltà nel fare progetti e guardare al futuro si fa sentire. «Se mi sento bloccata? Sì - dice Claudia - mandare centinaia di curriculum e avere questo tipo di risposte è duro da digerire. Quello che pesa, a 26 anni, è non avere nessuna indipendenza. Faticare ad arrivare ai soldi per la macchina e le piccole cose. Figurarsi un affitto o un mutuo». “Tutti si meravigliano A 67 anni ho creato un’azienda che fa droni” PARMA «Mi chiamano CCS. Complicatore di cose semplici. È vero: non ho mai smesso di cercare progetti nuovi, stimolanti, proiettati nel futuro». Fin qui l’ingegnere italo-argentino Giorgio Ugozzoli è il più tipico degli startupper. La sua particolarità è però sulla carta d’identità. Anno di nascita: 1946. Startupper a 67 anni suonati. «Un po’ strano lo è – scherza – e lo si vede ogni volta che vado in giro a presentare la mia impresa. Il pubblico, davanti a questo signore brizzolato, pensa sempre che sia lì solo per introdurre dei ragazzi». In barba agli stereotipi, Ugozzoli s’è inserito alla grande nel settore più futuristico che si possa immaginare: quello dei droni civili. La sua azienda, AeroDron, è nata nel 2012 e ha già raccolto finanziamenti importanti. È la prima startup italiana a sviluppare droni per la tutela ambientale e il monitoraggio del territorio. «Penso che mi occuperò ancora a lungo di AeroDron – rivela – perché le sfide non mancano. La più affascinante è trovare un modo per governare a dovere delle flotte di droni: un drone è facile da guidare, ma come fare se ce ne sono seimila a muoversi insieme, nei cieli di una città?». A contatto con tanti colleghi ventenni, il nostro startupper brizzolato ha maturato un’idea precisa di cosa stia bloccando i giovani italiani. «Non mancano buone idee, competenze, anche entusiasmo – dice – ma non bastano. Bisogna mettere le mani in pasta e farle davvero, le cose. Invece vedo tanta, troppa paura di fallire e, all’inizio, io stesso ho faticato a trovare ragazzi che volessero condividere il mio progetto. Altrove rischiare, fallire e saper ripartire è considerato un valore. In Italia non succede e in parte è proprio il contesto a scoraggiare i giovani a prendersi la loro quota di responsabilità». [S. RIZ.] 12 .Estero STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Assedio Xi a Bruxelles Ilpresidentecinese oggiinvisitaallaUe Il centro di Taipei invaso dai dimostranti giunti a dar man forte agli studenti che dal 18 marzo sono in sit-in davanti alle sedi del Parlamento e del governo 1 Dopo le tappe in Francia e Germania, il presidente Xi Jinping ha compiuto ieri a Bruxelles la prima visita di un capo di Stato cinese alle istituzioni europee. Xi è stato ricevuto al Palazzo Reale dal re Filippo e dalla regina Matilde e ha firmato con il premier Elio Di Rupo una serie di accordi commerciali. Oggi ci sarà la visita alle istituzioni europee. Xi avrà incontri con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, con il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy e con il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz. In 30 anni il volume degli scambi commerciali fra Ue e Cina è quadruplicato, raggiungendo nel 2013 la cifra di 400 miliardi di euro. REUTERS ASSEDIO A PARLAMENTO E GOVERNO: IL PRESIDENTE MA IN DIFFICOLTÀ CROLLA NEI SONDAGGI “Taiwan non si farà comprare dalla Cina” Mezzo milione in piazza nell’isola per fermare l’accordo commerciale: così ci annettono in modo subdolo ILARIA MARIA SALA HONG KONG Questa volta a far paura non sono missili e aerei ma un trattato di libero scambio con la Cina che suona quasi come un’annessione. Taiwan ieri è scesa in strada, in quella che è stata la manifestazione più imponente degli ultimi decenni, mentre manifestazioni minori da parte della diaspora taiwanese si sono svolte in varie metropoli del mondo, da Hong Kong a Parigi. Mezzo milione di dimostranti, secondo gli organizzatori (110 mila per la polizia) hanno marciato e scandito lo slogan: «Taiwan non è in vendita». La scintilla che ha acceso le proteste è il patto di libero commercio con la Cina, che il presidente Ma Ying-jeou, del Partito nazionalista, ha pa- trocinato, pensando di poterlo far approvare in Parlamento con grande rapidità. Forse per eccesso di fiducia nelle proprie forze, poco più di due settimane fa Ma aveva annunciato di voler sottomettere al Parlamento l’intero accordo come un pacchetto, rompendo la promessa Il trattato doveva segnare un ulteriore riavvicinamento fra Pechino e Taipei di valutarlo articolo per articolo, ed ecco che è scattata una reazione di dimensioni impreviste. Il 18 marzo centinaia di studenti universitari hanno occupato il Parlamento, opposti al modo «subdolo», cioè con accordi commerciali e finanziari, il caso FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES on c’è pace per Roberto Annese, il 33enne italo-venezuelano morto all’alba di sabato durante una protesta a Maracaibo, nello stato caraibico di Zulia. Dopo essere rimasto per ore su un marciapiede, vicino alla barricata che aveva alzato per protestare contro il governo socialista di Nicolas Maduro, ora è diventato anche oggetto di scontro tra chi sostiene sia stato ucciso dall’antisommossa e chi invece dice sia morto per un malfunzionamento nel mortaio artigianale, con cui stava sparando un grosso petardo sugli agenti. «Non ci fanno vedere il corpo, non ci danno informazioni. Quelli che erano con lui sono in arresto e non possono parlare», dice lo zio Cosimo al telefono.Ma il capo della polizia, comandante Yepez, afferma in tv che quella notte i suoi uomini non hanno sparato neanche un colpo: «Il referto parla di manipolazione inadeguata di esplosivo». Su Internet circolano 4 scatti del corpo di Roberto, che sembrano confermare il decesso dovuto a un’esplosione. Sulla maglietta strappata si legge la scritta «Radonski presidente», dedicata al leader dell’opposizione Henrique Capriles Radonski. Sotto, il petto del ragazzo è divelto e bruciato, proprio nel punto in cui si appoggia la N 70% di contrari Secondo gli ultimi rilevamenti due terzi dei taiwanesi sono contro l’accordo 80 settori Che dovrebbero essere aperti al libero scambio soprattutto nei servizi con cui la Cina starebbe prendendo il controllo su Taiwan, dalla quale è separata dal 1949, quando i nazionalisti di Chiang Kai-shek ripararono sull’isola giurando di riconquistare la Cina dopo essere stati sconfitti dalle truppe di Mao Zedong. Gli studenti da allora non si sono più mossi dal Parlamento taiwanese, o Yuan Legislativo, con migliaia di sostenitori che portano avanti un sit-in all’esterno. Con un’azione notturna, domenica scorsa avevano anche tentato di occupare la sede del governo, o Yuan Esecutivo, venendo però sgomberati dalla polizia con cannoni ad acqua e manganelli. Il patto che Ma avrebbe voluto veder approvare prevede la liberalizzazione di 80 settori dei servizi per aziende taiwanesi che vogliono operare in Cina, aprendone 64 ad aziende cinesi che vogliono operare a Taiwan. Per i dimostranti, e per il 70% circa della popolazione opposta al passaggio dell’accordo così com’è, tutto sta avvenendo troppo in fretta, senza le adeguate protezioni per un’isola sempre più dipendente a livello L’isola si è staccata nel 1949, ma dal 2008 i rapporti economici sono diventati più stretti economico dalla Cina, e il cui status politico è a dir poco ambiguo. Da quando Ma Ying-jeou è stato eletto Presidente nel 2008 (e rieletto nel 2014), il riavvicinamento nello Stretto di Formosa è stato rapido: sono Venezuela, la rabbia di Roberto per l’azienda “rubata” da Chavez stati riaperti i «tre collegamenti» (navali, postali e aerei) che erano rimasti sospesi dal 1949, è aumentato il numero di turisti e studenti ammessi sull’isola, si sono intensificati gli scambi commerciali. Di pari passo, però, il sostegno per Ma è andato calando. Oggi i sondaggi parlano di un 9% di approvazione. Per molti taiwanesi il rischio è troppo alto: abituati a una democrazia dinamica e combattiva, guardano con allarme al crescente peso cinese negli affari di Taiwan, e alla determinazione con cui Pechino vuole raggiungere la riunificazione con quella che definisce «l’isola ribelle». Pechino infatti non ha mai rinunciato all’uso della forza per riprendere controllo di Taiwan. E ora riprenderla tramite le lusinghe economiche si rivela più arduo del previsto. NELLE MANI DI AL QAEDA Siria, liberi dopo 194 giorni Lo zio dell’italiano ucciso: ha nazionalizzato tutto, lui si è ribellato i due giornalisti spagnoli rapiti Proteste Manifestazione contro Maduro a Caracas. L’azienda della famiglia di Roberto Annese operava nel campo petrolifero nella regione di Maracaibo AFP/JUAN BARRETO culatta dei mortai fatti in casa. «La ferita è stata provocata dalla polizia dopo la morte», urla un anti-chavista che si fa chiamare Fantasma. «Gli hanno sparato sul mortaio e gli è esploso in mano», risponde una ragazza. L’unica cosa certa è che Roberto è diventata la 38esima vittima di una rivolta che dura da 44 giorni, che ha visto cadere persone su entrambi i fronti, e che il governo affronta coi bastoni in piazza e la carota di offerte di dialogo poco credibili, perché al contempo si continuano ad arrestare gli esponenti dell’opposizione. Rampollo di una delle famiglie più ricche di Maracaibo, Roberto ha abbracciato questa parte politica quando l’8 maggio del 2009 è stata espropriata la compagnia che aveva fondato suo padre, un emigrato pugliese. «Ci hanno chiamato di notte e quando siamo arrivati in azienda abbiamo trovato una trentina di soldati», ricorda Cosimo. Insieme alla società d’armamento degli Annese, l’allora presidente Hugo Chavez nazionalizzò altre 73 compagnie, tutte legate all’estrazione di petrolio dal lago Maracaibo. «Date a Cesare quel che è di Cesare e al popolo ciò che è del popolo», disse lo scomparso comandante. Ma i sindacati del petrolio di Zulia soCHI HA SPARATO? La polizia sostiene che è morto per l’esplosione del mortaio rudimentale che stava caricando stengono che con gli espropri si persero 10mila posti di lavoro e i salari caddero drasticamente. «Potrebbe essere tra un mese, un mese e mezzo, ma quando la gente avrà fame, scenderà in strada», disse all’epoca il delegato dei lavoratori, German Cortez. Ci sono voluti 5 anni e poi la sua profezia si è avverata. Anche se molti tra gli intellettuali e nei ceti poveri di questo Venezuela in crisi, continuano ancora oggi a credere nel sogno del socialismo del XXI Secolo. MADRID Sono stati liberati i due giornalisti spagnoli – l’inviato di «El Mundo», Javier Espinosa e il giornalista e fotografo freelance Ricardo Garcia Vilanova – rapiti sei mesi fa in Siria. È stato lo stesso Espinosa scrive «El Mundo» – ad avvertire con una telefonata in redazione. Erano stati rapiti lo scorso 16 settembre presso il checkpoint di Tal Abyad, nella provincia di Raqqa da un gruppo armato legato ad Al Qaeda. «Ciao sono Javier Espinosa – ha detto il giornalista nella breve telefonata in redazione – prendi questo numero di telefono e richiamami. Stiamo bene, sia io sia Ricardo (Garcia). Avvisa Monica e i nostri genitori». In serata dopo esattamente 194 giorni di prigionia i due sono arrivati a Madrid. La notizia del sequestro non era stata resa pubblica fino al 10 dicembre. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 . Società .13 U METROPOLI NEW YORK Muore Little Italy, viva Little Italy L’Italia è ovunque in America I giornali della città danno l’addio al quartiere simbolo dei nostri emigranti Ma la realtà è complessa: oggi il tricolore sventola dove non te lo aspetti T M TIMES ME QUARE A H St GIANNI RIOTTA Mulberry Street n q SEGUE DALLA PRIMA PAGINA SQUARE STATE BLDG East River 2 7 VE AR H E EAST VILLAGE V AG r P H OP H w S S LITTLE ITALY C Hudson River OA t S FR F R P Y n P F F Y PL Centimetri LA STAMPA e T W WA X O S CHELSEA ELSEA L’arteria principale di Little Italy (a sinistra, in una foto del 1900) ogni anno a settembre viene interamente chiusa al traffico per la festa di San Gennaro ET S O S T W ono quelle che – scrive con rammarico il quotidiano popolare New York Post – impongono all’antica festa di San Gennaro di non mettere chioschi fuori dalle loro vetrine, «o la gente con le mani sporche di grasso ci rovina i generi di lusso». A Sud la Cina ha vinto. Pizzerie, fiaschi di vino con la paglia, forme di pane che in Italia non trovate dal dopoguerra, tovaglie a scacchi bianchi e rossi, «spaghetti meatballs», pasta con le polpette che Disney fa servire da un oste italiano ai cani innamorati Lilly e il Vagabondo, lasciano il posto a anatre alla pechinese, spaghetti cantonesi, sughi di testa di pesce così bizzarri che – giura un cameriere cinese – «Li serviamo solo a chi ce li ordina in mandarino». Secondo il Post «Little Italy sta per estinguersi e dice arrivederci», ma il giornale è ottimista, Little Italy si è già estinta ed ha esalato il suo Goodbye da anni. Nel 1980 l’italiano era la terza lingua più parlata negli Stati Uniti, dopo inglese e spagnolo, da oltre un milione e mezzo di italoamericani. Nell’ultimo censimento gli «Italian speaker» si riducono a 798.801, al nono posto, dietro portoghesi, russi, vietnamiti e filippini «tagalog». Lo spagnolo insidia l’inglese per il primo posto, il cinese è terzo. Little Italy muore perché gli italiani si integrano, dimenticano – al contrario di Carosone – le radici, o le trasformano in culturali, non etniche. Essere «italiani» vuol dire ormai tante cose diverse. Il nuovo sindaco di New York Bill De Blasio, che sposa una nera con un passato gay, farebbe inorridire gli ultimi vecchini che bevono espresso al Sambuca Cafe, angolo Canal Street, con la buccia di limone sul piattino (memoria, si dice, del primo sbarco da emigranti a New York, con le Società di mutuo soccorso a servire sul molo brodo e caffè agli esausti connazionali, pulendo poi le tazze con mezzo limone). Quando l’Italia gioca al Giants Stadium (New Jersey, al confine di New York) contro l’Irlanda, all’esordio Mondiale 1994, il Ct Arrigo Sacchi mi disse: «Spero nel tifo italoamericano». Obiettai: «Mister, i nostri connazionali guardano il baseball dai tempi di Di Maggio». Il giorno dopo lo stadio era un tripudio di bandiere irlandesi. Quando invece l’Italia vince il Mondiale, 1982 e 2006, le città canadesi sono invase dal tricolore, «la più grande manifestazione popolare del Canada», scrive un giornale. A New York la festa è ristretta a Little Italy, con le due tribù Il Cortile Tra Canal Street e Walker Street, il ristorante preferito da attori e cantanti come Danny De Vito e Billy Joel San Patrizio Nella vecchia cattedrale, oggi semplice parrocchia, moltissimi nostri connazionali si battezzarono, sposarono e celebrarono funerali Clam House Qui, al 129 di Mulberry Street, nel ristorante Umberto Clam House, nel 1972 venne ucciso Joe Gallo italiane superstiti che si insultano a vicenda da «Eurotrash» e «Guidos». Gli «Eurotrash», spazzatura europea, studiano alla Columbia, lavorano nelle banche, vestono blazer blu attillati, mangiano sushi e seguono le partite online. I «Guidos», popolarizzati dallo show tv Jersey Shore, hanno catene d’oro al collo, il giubbotto di pelle aperto su T-shirt bianche, non finiscono il college e la partita la guardano al bar d’angolo. Ma nessuno di loro vive a Little Italy. I nuovi italiani li trovate a Manhattan, o nei rioni trendy, Brooklyn Heights, Williamsburg, i Guidos (ma non chiamateli così) a Bensonhurst, Brooklyn, tanto ostile alle minoranze da attrarre nel 1990 i cortei di protesta del reverendo afroamericano Al Sharpton, irriso dagli italiani in canottiera con fette di anguria, palloni da basket e grida «Negri a casa», o nel «Jersey», dove sono cresciuti Sinatra e Bruce Springsteen. Il mese scorso, il regista nero Spike Lee ha aggredito la nuova New York, a suon di parolacce, in una conferenza registrata dal settimanale «New York». Lee lamenta che «la sua» Brooklyn sia invasa da russi, ricchi, borghesi, finti ribelli, che sfrattano «noi abitanti originali». È la stessa solfa che da sempre, da Little Italy al Bronx, la città registra quando la storia pressa, inarrestabile. Sul web gira invece la fola snob È-in-corso-una-fugada-New-York, e viene da sorridere ricordando l’allenatore italoamericano del baseball Yogi Berra, «Nessuno va più là ormai, troppo affollato». L’ultimo dato del Census Bureau, 27 marzo 2014, registra il record storico assoluto di abitanti: 8.405.837 newyorkesi Doc. Fate dunque una passeggiata a Mulberry Street, seguendo il sito http://goo.gl/ R0OdPP casa per casa. La Chiesa di San Gennaro e i sospetti legami con il clan Genovese; il ristorante Il Cortile caro a Danny De Vito e Billy Joel; il Casa Bella del boss Sabella; il numero 129 dove, nel 1972, alla vecchia Clam House, Joe Gallo viene abbattuto da tre pallottole mentre festeggia il compleanno; il civico 163 da cui il gangster Lucky Luciano sfugge all’arresto nel 1923; la Cattedrale vecchia di San Patrizio dove i nostri connazionali si battezzavano, sposavano e celebravano funerali; l’incrocio con Houston Street che brucia nella rivolta contro la leva ai tempi della Guerra Civile, gli isolati accanto dove si nascondono i renitenti al Vietnam. Non piangete dunque Little Italy come Spike Lee piange Brooklyn e gli ingenui piangono «New York che si spopola». La città vive di domani, non di ieri, e nel domani ci sarà una nuova dimensione per gli italiani, magica e tutta da inventare. Twitter @riotta 14 .Cronache STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 I numeri il caso MARCO ACCOSSATO TORINO 1 i fa più concreta e forse più vicina la speranza di una cura contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, il cosiddetto «morbo dei calciatori». Un gruppo di ricercatori italiani che riunisce 14 centri universitari del nostro Paese ha scoperto in un gene l’origine dalla malattia. Non è in realtà il primo gene individuato, né quello mutato in tutti i pazienti. «Ma è senza dubbio il più importante perché interagisce con un altro gene che codifica una proteina che si accumula invece in tutti i casi di malattia», sottolineano gli studiosi. È stato soprannominato «Matrin 3», localizzato in un cromosoma (5), che è l’unità essenziale della cellula e dell’eredità. La ricerca è «una tappa fondamentale nello studio della malattia», al punto che i risultati sono stati pubbli- Il morbo 1 La Sla (Morbo di Lou Gehrig) è una malattia neu- rodegenerativa progressiva che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. 2 L’incidenza 1 Le cause della Sclerosi Laterale Amiotrofica sono sconosciute, si calcola che colpisca 3 persone ogni 100 mila. Attualmente, in Italia, si contano circa 5 mila malati, con una leggera prevalenza di uomini. Sla, scoperta in un gene l’origine della malattia S Il successo dei ricercatori italiani: ora c’è una speranza L’OBIETTIVO Si acquisiranno informazioni per identificare i meccanismi della degenerazione dei neuroni cati sulla prestigiosa rivista internazionale Nature Neuroscience, che ha dedicato all’evento la copertina. Coordinatore dello studio è stato il professor Adriano Chiò, responsabile del Centro Sla del Dipartimento di Neuroscienze «Rita Levi Montalcini» della Città della Salute di Torino, in collaborazione con la dottoressa Gabriella Restagno, del laboratorio di Genetica Molecolare della stessa azienda ospedaliera torinese, con il dottor Mario Sabatelli (dell’Istituto di Neurologia e del Centro Sla dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, e con il dottor Bryan Traynor, neurologo dell’Nih di Bethesda. Due anni di ricerche hanno coinvolto 108 malati, 32 dei quali italiani, molti dei quali con una «sto- REPORTERS Eccellenza nei laboratori Il professor Adriano Chiò, ricercatore che ha coordinato lo studio pubblicato su Nature Neuroscience ria familiare» della malattia. Poi, per accertare l’assenza della mutazione scoperta nei malati, lo stesso gene Matrin 3 è stato sequenziato in oltre 5 mila persone sane. La scoperta del nuovo gene coinvolto nell’origine della Sla non porte- rà - purtroppo - alla nascita immediata di un farmaco in grado di bloccare o almeno rallentare la malattia, «ma sottolineano i ricercatori - fornisce informazioni fondamentali per l’identificazione dei meccanismi della degenerazione dei neuroni di moto, il cui danneggiamento non solo rende progressivamente difficoltosi i movimenti, ma riduce la massa e la potenza muscolare». La scoperta è stata possibile grazie all’utilizzazione di nuove tecniche di sequenziamento dell’intero «esoma», cioè della parte del Dna che porta alla produzione delle proteine. Tutti i dati ottenuti con questa ricerca sono già stati resi pubblici ad altri ricercatori nel resto del mondo perché possano contribuire a ulteriori ricerche sulla strada di una terapia. «La proteina Matrin3 - è la sostanza del meccanismo scoperto - è una proteina che lega il Dna e condivide la struttura con altre proteine che legano l’acido ribonucleico Rna, anch’esse implicate nella Sla». La ricerca ha potuto ottenere questi risultati grazie al finanziamento (per la parte italiana) da AriSla–Fondazione Italiana di ricerca per la Sla, dalla Fondazione Vialli e Mauro, dalla Figc, dal Ministero della Salute e dalla Comunità Europea. Tra le tante domande sulla malattia che ancora aspettano una risposta c’è quella che riguarda la stretta relazione ormai tragicamente dimostrata fra Sclerosi Laterale Amiotrofica e mondo del calcio. «Relazione - confermano gli studiosi - che la scoperta torinese potrebbe ora aiutare a comprendere meglio». Twitter @MarAcc «Dai laboratori di biologia gli sviluppi per nuove cure» 3 domande a Adriano Chiò ricercatore Professor Chiò, lei che ha coordinato questo importante studio, può dare un tempo più preciso alla nascita di una terapia? «Purtroppo questo non sarà immediato, ma i risultati delle nostre ricerche passeranno ora nei laboratori di biologia dove si creano modelli cellulari, e, in vitro, si osserveranno i comportamenti». Avete, nel vostro studio, considerato in particolare i malati con una trasmissione ereditaria della malattia. Perché? «Quando si trova una mutazione nel Dna è possibile che si tratti di una variante benigna che non scatena alcuna malattia. Lavorare sui casi con “familiarità” ci ha permesso di avere la certezza che fosse invece una alterazione patologica». Che cosa, la vostra scoperta, dice in più rispetto al rapporto fra malattia e mondo del calcio? «Qualcosa in più dice, ma anche in questo caso è l’inizio di nuove ricerche: la proteina Matrin3 è una proteina che lega il Dna e condivide domini strutturali con altre proteine che legano l’Rna: l’Rna è una parte dell’attività cellulare molto sensibile ad agenti esterni tossici, e tra questi anche le sostanze utilizzate nei terreni dei campi da calcio». [M. ACC.] Caos Stamina, ora un giudice ordina lo stop delle infusioni Retroscena PAOLO RUSSO ROMA ermate tutto a Brescia. Negli Spedali Civili scatta il divieto di coltivare cellule secondo il presunto metodo Stamina e di infonderle nei pazienti in lista d’attesa. E per i medici sparsi in tutta Italia che finora hanno prescritto il misterioso cocktail cellulare di Vannoni e i suoi arriva la denuncia penale e il rinvio a sanzioni disciplinari da parte dell’Ordine dei Medici. Una doppia bomba, perché a lanciarla non è uno dei tanti pazienti che si è sentito raggirato dalla Stamina Foundation, ma il Tribunale ordinario di Torino, con un’ordinanza sui “medici ciarlatani”, resa nota solo in parte nei giorni scorsi ma coperta da alcuni Il magistrato che aveva definito i medici “ciarlatani” blocca gli Spedali di Brescia L’ORDINANZA VERSO IL RINVIO A GIUDIZIO F Genova LabiologadiVannoni esclusadaldottorato Pro e contro Il «metodo Stamina» di Vannoni continua a dividere malati, scienziati e tribunali 1 La biologa di Stamina, All’Ordine dei medici è chiesto di valutare eventuali sanzioni disciplinari omissis, che abbiamo potuto leggere e destinati a scatenare nuove polemiche. Uno di questi è da far tremare i polsi a più di un camice bianco. Nel respingere la richiesta dei genitori di sottoporre il proprio figlio al trattamento Stamina, il giudice di Torino infatti «ordina alla cancelleria di trasmettere questa ordinanza alla Procura della Repubblica di Torino, nonché agli Ordini dei medici della provincia dei medici X (qui l’omissis resta), per la valutazione dei medesimi sul piano penale e disciplinare», si legge nel decreto di rigetto. In pratica una denuncia, già depositata sul tavolo del Procuratore Guariniello, che sta per rinviare a giudizio i protagonisti della vicenda, con accuse che vanno dall’associazione a ANSA delinquere finalizzata alla truffa aggravata e alla somministrazione di farmaci pericolosi, per arrivare all’esercizio abusivo della professione medica e di biologo. Accuse alle quali se ne potranno ora aggiungere altre a carico dei medici prescrittori del “metodo Vannoni”. Ma il decreto di rigetto del Tribunale torinese blocca anche qualsiasi attività di Stamina nell’ospedale bresciano. Il punto sette dell’ultima pagina del provvedimento afferma che l’ordinan- za e la diffida Aifa (l’Agenzia ministeriale del farmaco) di maggio e novembre 2012 «sono provvedimenti pienamente legittimi, ampiamente motivati e fondati su rilevanti accertamenti ispettivi e specialistici» e che «non sussistono le condizioni giuridiche per la loro disapplicazione». Quindi non sono più efficaci le ordinanze sin qui emanate da Tar e giudici del lavoro, che appunto aggiravano i provvedimenti Aifa che bloccavano la Erica Molino, l’unica per Vannoni in grado di coltivare le staminali con il «suo» metodo, non ammessa all’esame finale del dottorato in ricerca in «medicina rigenerativa ed ingegneria dei tessuti» dell’Università di Genova. Firmato: il coordinatore del Dipartimento di formazione, professor Ranieri Cancedda, 14 gennaio 2014. Mentre il commissario straordinario degli Spedali civili di Brescia, Ezio Belleri il 26 marzo dà l’ultimatum a Vannoni: entro 7 giorni provi che Molino è stata iscritta all’albo professionale o l’Azienda valuterà se sospendere i trattamenti Stamina. Cha prima dello stop del tribunale di Torino erano comunque bloccati per imprecisati «impedimenti» personali della Molino. Perché come scrive «con sorpresa» Belleri, Stamina foundation ha solo un biologo con le conoscenze per effettuare il trattamento. Conoscenze ritenute però insufficienti per sostenere l’esame per il dottorando di ricerca. [PA.RU.] produzione e la somministrazione di cellule Stamina a Brescia. Una decisione assunta dopo un’ispezione della stessa Agenzia del farmaco, condotta con i carabinieri dei Nas, che a maggio del 2012 rilevarono una montagna di irregolarità nei laboratori degli Spedali Civili. Prima di tutto il laboratorio risultava «assolutamente inadeguato sia dal punto di vista strutturale, sia per le cattive condizioni di manutenzione e pulizia». E poi quella coltivazione cellulare non avrebbe contenuto nemmeno staminali, ma sostanze ignote ai medici che le iniettavano senza alcun protocol- Le accuse: dall’associazione a delinquere alla somministrazione di farmaci pericolosi lo. A considerazioni identiche arriverà anche il primo comitato di esperti nominato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, per il quale le infusioni altro non sarebbero state che un pericoloso cocktail di cellule, detriti ossei e tracce di sangue. Aifa e Nas rivelavano inoltre la mancata tracciabilità dei materiali trattati, con relativi rischi per i pazienti. Mentre i parere del comitato etico bresciano avrebbero autorizzato i trattamenti senza considerarne l’opportunità. Tutte irregolarità che hanno ora spinto il Tribunale di Torino a mettere la parola fine all’esperienza di Vannoni e i suoi a Brescia. A meno che non arrivi qualche altro Tribunale a rovesciare nuovamente la frittata. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 L’ex procuratore capo di Milano, Gerardo D’Ambrosio, protagonista di molte inchieste (dagli anni di piombo a Mani pulite) è morto ieri, all’età di 83 anni, nel reparto di medicina di urgenza del Policlinico di Milano. Senatore dei Ds e del Pd, era stato sottoposto all’inizio degli Anni ’90 a un trapianto di cuore. La morte di Pinelli Personaggio D’Ambrosio accertò che era caduto per un malore: gli diedero del fascista MICHELE BRAMBILLA MILANO uando, una ventina abbondante di anni fa, tornò a Palazzo di Giustizia dopo aver subìto un trapianto di cuore, andai a trovarlo nel suo ufficio (ero un cronista di giudiziaria) per chiedergli come si sentisse. «Come un leone», mi rispose, e vedendomi un po’ stupito aggiunse: «Mi hanno messo nel petto il cuore di un ventenne. Sarà per questo, ma mi sento davvero forte come un ventenne». Scherzava sulla propria salute malferma, e dal modo in cui lo faceva si vedeva che stava anche cercando di esorcizzare il dolore che si anni appena compiuti. Calabreprova quando ci si sente vivi si non pensava che Pinelli fosse grazie alla morte di un altro. colpevole: ma lo credeva ben inGerardo D’Ambrosio aveva, formato, soprattutto su certe allora, 60 anni, e il suo cuore teste calde che aveva cacciato precedente aveva già vissuto dal suo circolo anarchico, quelbattaglie da leone. Un’altra lo del Ponte della Ghisolfa. Ma ventina di anni prima s’era tro- Pinelli, tre giorni dopo, precipivato a indagare su uno dei casi tò dalla finestra. più difficili, e più pericolosi, di Come? Perché? Il questore quella stagione che sarebbe Marcello Guida disse che si era poi stata chiamata «di piom- suicidato, forse sconvolto dalla bo». Gli affidarono infatti le in- notizia dell’arresto di Pietro dagini sulla morte di Giuseppe Valpreda, un altro anarchico. Pinelli detto «Pino», l’anarchi- Un amplissimo fronte di giornaco precipitato dalla finestra listi e intellettuali di sinistra della questura (stava nascendo di via FatebeneCOMBATTENTE proprio in quel fratelli, a Milala moda Coltivava la legge tempo no, la notte del dell’intellettuale e non guardava di sinistra), inve15 dicembre ’69. in faccia a nessuno ce, non ebbe dubTre giorni prima c’era stabi: si trattava di ta la strage di piazza Fontana. omicidio. Pinelli era stato buttaLa polizia, abituata ad avere a to giù. A quale scopo, non lo si che fare con la vecchia «mala» capisce. Neppure contava il fatmilanese e ancora vergine in to che il povero Pinelli, quando materia di terrorismo, non sa- precipitò nel cortile, era ancora peva dove mettere le mani, e vivo (lo soccorse per primo Alle mise in tutti i posti in cui le do Palumbo, un cronista delpoteva mettere. In poche ore, l’Unità che stazionava lì con i a Milano ci fu una colossale colleghi) e, se avesse avuto la retata di estremisti, di destra forza di parlare, avrebbe potuto e di sinistra, e soprattutto di dire: mi hanno buttato giù. anarchici, i più sospettati. Pi- Niente. Doveva essere per forza nelli era uno di questi anar- un omicidio. E l’assassino? Nachici. Lo aveva condotto in turalmente il commissario Caquestura il capo della squadra labresi. «Guida e Calabresi sapolitica, un giovane: il com- rete presto appesi», si cominciò missario Luigi Calabresi, 32 a gridare nelle piazze. Lotta Q Mani pulite D’Ambrosio ai tempi di Tangentopoli con Saverio Borrelli e Antonio Di Pietro Il rigore di D’Ambrosio contro il furore ideologico L’ex procuratore di Milano era ispirato solo dalla ricerca della verità Un atteggiamento che gli procurò critiche sia da destra che da sinistra ANSA L’ex magistrato e parlamentare Pd, Gerardo D’Ambrosio Cronache .15 . Continua fece partire sul suo giornale una violentissima campagna con foto, indirizzi di casa, annunci di «eliminazione di un commissario torturatore e assassino». Dario Fo mandò in scena lo spettacolo «Morte accidentale di un anarchico», nel quale Calabresi era il «dottor Cavalcioni», che interrogava i testimoni mettendoli appunto a cavalcioni di una finestra. In questo clima il quarantenne D’Ambrosio si trovò a condurre le indagini. Era un uomo di sinistra, e il fronte colpevolista si aspettava, da lui, l’incriminazione di Calabresi. Tanto più che D’Ambrosio era stato uno dei magistrati che aveva permesso alle indagini sulla strage di piazza Fontana, inizialmente indirizzate verso gli anarchici, di virare a destra, sulla cellula veneta di Ordine Nuovo, quella di Freda e Ventura. Insomma un magistrato al di sopra di ogni sospetto. Ma quando, nel 1975 – con Calabresi ormai già ucciso da estremisti di Lotta Continua moralmente spalleggiati da tanti bei nomi della cultura italiana – D’Ambrosio concluse l’inchiesta dicendo che Pinelli non era stato ammazzato, ma era caduto per un malore, su di lui si riversarono le peggiori accuse e i peggiori insulti. Certo l’espressione usata per descrivere quel che era capitato a Pinelli (un «malore attivo»), estrapolata dalla sentenza, poteva far sorridere. Ma alcuni punti fermi erano stati raggiunti. Primo fra tutti che Calabresi non era neppure nella stanza da cui Pinelli era precipitato. D’Ambrosio, fino a poco tempo prima accusato di essere comunista dai difensori dei terroristi neri, che ne avevano chiesto la ricusazione, era dunque diventato «un fascista». Anni dopo, quando si trovò a dirigere l’inchiesta su Mani Pulite, si prese di nuovo del comunista: dicevano che, da procuratore aggiunto, aveva ostacolato le indagini di un pm, Tiziana Parenti, sulle tangenti del Pci. Insinuazioni di cui lui, in fondo, andava fiero: quando un magistrato è accusato sia da destra che da sinistra, vuol dire che nel suo lavoro non guarda in faccia a nessuno. Lo incontrai l’ultima volta un anno fa. Andammo insieme a un dibattito sul film che Giordana ha dedicato a piazza Fontana, «Romanzo di una strage». Parlò con passione, si accalorò nel contestare la tesi, contenuta nel film, della «doppia bomba». È morto con il grande rimpianto di non aver potuto fare giustizia su quell’orrore. Le interviste Colombo: “Sensibile e profondo coltivava il rispetto delle regole” PAOLO COLONNELLO MILANO Collega nel pool Gherardo Colombo, protagonista con D’Ambrosio di Mani pulite Il ricordo, talvolta, si fissa su dettagli che raccontano una vita. «Tutti pensano a Mani Pulite, ma io ho in mente Gerardo D’Ambrosio quando lo conobbi la prima volta, facevo l’uditore...». Gherardo Colombo, anche se la toga l’ha abbandonata da un pezzo, di D’Ambrosio e dei lunghi anni in magistratura porta nel cuore immagini lontane nel tempo. «Lui era già un simbolo e aveva anche questa disponibilità che era la cifra della sua persona. La sera, finito di lavorare, ci ritrovavamo tutti nel suo ufficio e lui ci raccontava delle sue indagini, dei dubbi, delle certezze, di come si muoveva verificando ogni cosa. Ci aiutava a completare la nostra preparazione, era un maestro. Io ho imparato tanto». Cosa le piaceva del carattere di D’Ambrosio? «La passione per il suo lavoro. Noi abbiamo vissuto cose terribili insieme. Non dimenticherò mai la sua reazione quando entrò durante una nostra assemblea furibondo per l’assassinio di Alessandrini. Una reazione di rabbia anche nei confronti di chi mostrava scarsa attenzione o sottovalutazione. Ecco, Gerardo non tollerava la superficialità. La sua passione riguardava il rispetto delle regole, la Costituzione, i diritti della persona. Aveva una sensibilità non indifferente». Cosa vi divideva? «Dipende, non c’erano cose specifiche. Ogni tanto litigavamo, non sempre vedevamo le cose allo stesso modo. Ma è normale. Con lui alla fine si riusciva sempre a trovare una soluzione condivisibile». Entrambi siete stati chiamati “toghe rosse”. Lo amareggiava? «Fino a un certo punto. È successo a tanti, a tutti noi del pool. facevamo cose che davano fastidio. Scrollavamo le spalle e andavamo avanti». Milani: “Negli anni bui delle stragi era il volto positivo dello Stato” FABIO POLETTI MILANO Piazza della Loggia Manlio Milani, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime «Per me è stato un punto di riferimento». Non ha mica bisogno di tanti giri di parole Manlio Milani, il presidente dell’Associazione dei famigliari delle vittime della strage di Brescia, per ricordare Gerardo D’Ambrosio. Perchè punto di riferimento, Manlio Milani? «Perchè nelle stragi di questo Paese, lo Stato ha avuto sempre due volti, a Brescia come in piazza Fontana. C’era lo Stato che nascondeva la verità e depistava in ogni modo. E c’erano uomini dello Stato come Gerardo D’Ambrosio, che con ostinazione persegue la strada della verità e della giustizia». D’Ambrosio non si è mai occupato direttamente della strage di Brescia... «Direttamente no. Ma è stato il primo ad occuparsi di Piazza Fontana. Il disegno unitario dietro alle stragi era evidente a tutti e pure a lui. Su questo abbiamo avuto modo di confrontarci in Senato, l’ultima volta che ci siamo visti e anche in diversi convegni». Da magistrato e uomo di sinistra, Gerardo D’Ambrosio si è occupato di vicende controverse come la morte dell’anarchico Pinelli, in Questura... «Il malore attivo, che tanto fece discutere... D’Ambrosio aveva idee politiche come ogni cittadino ma quando indossava la toga sapeva di avere solo il codice tra le mani. Da lui ho imparato a distinguere che lo Stato ha molti volti e lui aveva quello positivo». Da Piazza Fontana a Mani pulite, però, non si può dire che la sua carriera da magistrato sia stata facile... «Sì ma non si è mai tirato indietro. Anche quando cercavano in ogni modo di spostare da Milano il processo per la strage, cosa che poi fecero, lui aveva ben saldo un solo principio in mente. Quello della legalità». 16 .Cronache STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 La clinica La casa di cura privata Villa Mafalda era già finita nell’occhio del ciclone dopo la morte dello scrittore Alberto Bevilacqua a settembre In quella occasione erano stati indagati 4 medici il caso RAPHAËL ZANOTTI ra entrata in clinica per un intervento di routine: la ricostruzione della membrana timpanica di un orecchio lesionata per delle infiammazioni. Sbrigate le ultime visite di controllo da parte degli specialisti, i genitori l’avevano salutata e lei era entrata in sala operatoria. È stata l’ultima volta che i genitori l’hanno vista viva. Durante l’intervento qualcosa è andato storto e così Giovanna, una bimba romana di 10 anni, è morta sabato alla casa di cura privata «Villa Mafalda» di via Monte delle Gioie a Roma. Lo zio della piccola paziente ha presentato denuncia ai carabinieri e i militari della compagnia Parioli ieri si sono presentati alla casa di cura e hanno sequestrato la cartella clinica e tutta la do- E LA CLINICA «Affranti dal dolore ma ribadiamo la nostra totale fiducia nei medici» cumentazione relativa all’operazione. La Procura della Repubblica di Roma indaga per omicidio colposo e ha predisposto l’autopsia all’istituto di medicina legale del Verano. Per ora, dalle notizie che trapelano, si parla di insufficienza cardiaca, ma sarà solo a seguito dell’esame autoptico che si saprà qualcosa di più. La direzione della casa di cura si dice «affranta dal dolore» ma esprime totale fiducia nell’operato dei medici «professionisti ricono- ANSA Roma, bimba muore a 10 anni per un’operazione all’orecchio Il padre: doveva essere un intervento di routine, come è possibile? Verbania Rinviatal’autopsiasuRachele 1 «E’ caduta dal triciclo». Lo ha ribadito ieri agli investigatori Paula Sanabia, 32 anni, di Santo Domingo mamma di Rachele, 3 anni, morta sabato pomeriggio sul balcone di casa a Verbania. Solo l’autopsia potrà dire se la causa del decesso è compatibile con l’incidente domestico. La perizia, prevista questa mattina, è sta- ta rinviata. La Procura cerca un luminare che possa eseguire un esame «incontrovertibile». La mamma è ancora ricoverata in una stanza protetta dell’ospedale di Pallanza, dove ieri ha confermato il racconto fatto al 118, unico momento di lucidità prima di apprendere dal medico il decesso della piccola. [IVA. FOS.] sciuti come eccellenze a livello nazionale, che sono intervenuti prontamente, lottando a lungo e senza lasciare nulla di intentato per salvare la bambina». Per due ore hanno tentato di riportarla in vita. La casa di cura si augura anche che la magistratura faccia al più presto chiarezza sulle cause del decesso». Lo pretendono anche i genitori che, inspiegabilmente, si sono ritrovati in un incubo. «Era un intervento di routine ha detto il padre della bambina che ha ratificato la denuncia ai carabinieri - Com’è possibile che per una banale operazione chirurgica all’orecchio, mia figlia sia morta?». Non è la prima volta che la rinomata casa di cura della Capitale finisce nell’occhio del ciclone. Era già successo a settembre quando, dopo undici mesi di ricovero, era morto lo scrittore Alberto Bevilacqua. All’epoca quattro medici erano stati iscritti nel registro degli indagati, anche in questo caso con l’ipotesi d’accusa di omicidio colposo. La direzione aveva definito l’accusa «ridicola». PESARO, E LUCIA RINGRAZIA LE AMICHE: «SONO UNA FAMIGLIA ALLARGATA» AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA ORDINARIA ai sensi del R.D. 23/10/1925 n. 2537 e del D.P.R. 8 luglio 2005, n. 169 Si invitano gli Iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Torino all’Assemblea Ordinaria che si terrà in prima convocazione il giorno 15 aprile 2014 alle ore 12,00 presso la sede OAT in via Giovanni Giolitti 1 ed in seconda convocazione MERCOLEDÌ 16 APRILE 2014 ALLE ORE 17,30 presso la sede di Toolbox via Agostino da Montefeltro 2 - Torino, con il seguente ordine del giorno: 1. relazioni del Presidente e dei Consiglieri dell’Ordine sulle attività; 2. relazioni sul bilancio consuntivo 2013, bilancio preventivo 2014 e votazioni; 3. varie ed eventuali. Il Consigliere Segretario Arch. Ilario Abate Daga Il Presidente Arch. Marco Aimetti Ha sfigurato la ex con l’acido Ora in cella riceve lettere d’amore GRAZIA LONGO INVIATA A PESARO Ancora lettere d’amore a un detenuto. Dopo il soldato, tocca all’avvocato con la Porsche. Ci ritroviamo di fronte al fenomeno già registrato con il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, condannato a 30 anni in appello per l’omicidio della moglie Melania Rea. Oggi l’oggetto del desiderio è Luca Varani, 37 anni, appena condannato a 20 anni, perché ritenuto mandante degli aggressori che hanno sfigurato con l’acido il volto della sua ex fidanzata e collega, l’avvocatessa Lucia Annibali. «Luca ti aspetto», «Sei bello», «Ricordati che non sei solo», gli scrivono le ammiratrici. E qualcuna ha allegato una fotografia. Per non parlare di una bella bionda sui 30 anni che s’è presentata al Tribunale di Pesaro durante il processo. Certo Luca Varani, capelli cortissimi, aspetto dimesso, sguardo spento, è solo la controfigura del playboy della dolce vita pesarese degli anni passati. «È sconvolto per la sentenza - conferma uno dei suoi difensori, l’avvocato Francesco Masiano -. Al momento della lettura del verdetto non l’aveva neppure capito. Mi ha domandato “Ma cos’ha detto il giudice?” e gli ho dovuto rispondere che il ANSA Luca Varani, condannato gip Maurizio Di Palma lo stava condannando a 20 anni. “No, il tentato omicidio no” mi ha risposto, lui che ripete di aver ordinato solo il danneggiamento dell’auto di Lucia con l’acido e nega di aver manomesso l’impianto del gas, circostanza per cui è stato contestato il tentato omicidio». Di una sentenza che «confonde il fenomeno con il fatto individuale, che fa politica giudiziaria e si sostituisce al legislatore invece che concentrarsi sulla responsabilità individuale» parla l’altro legale di Varani, Roberto Brunelli. E aggiunge: «Va bene la sentenza esemplare, ma il significato simbolico non va confuso con il presunto reato commesso». I difensori ri- badiscono inoltre «la necessità di riportare Luca al carcere di Pesaro, perché Teramo è troppo distante per suo padre e la sua compagna che 6 mesi fa gli ha dato una figlia». «E al dolore di Lucia chi ci pensa?» sbottano le sue amiche, che l’hanno mai lasciata sola. Un cordone affettivo che l’ha protetta e sostenuta. «Una famiglia allargata che ha contribuito a darmi la forza per guardare avanti» racconta Lucia che sia sabato sera, dopo la sentenza, sia ieri a pranzo - con i genitori e gli zii - ha voluto condividere «questo momento che chiude una pagina terribile della mia vita, mentre io vado avanti a cercare il positivo». È bella dentro e fuori questa 37enne - assistita dall’avvocato di parte civile Francesco Coli diventata un simbolo per tutte le vittime del femminicidio, premiata l’8 marzo con l’onorificenza di cavaliere della Repubblica, per mano del Presidente Napolitano, alla quale il Pd ha chiesto di candidarsi alle elezioni europee. Se Lucia rinunciasse alla corsa a Bruxelles si profilerebbe un incarico politico a Roma. «Ora penso al premio che martedì riceverò dal Circolo della Stampa di Pesaro - dice -, vorrei ci fosse il mio chirurgo plastico Edoardo Caleffi. Lui merita il premio per come mi ha aiutato». PROTESTA IN VATICANO L’imprenditore sulla Cupola anche durante l’Angelus CITTÀ DEL VATICANO È rimasto seduto sulla finestra della cupola di San Pietro anche durante l’Angelus domenicale di Francesco. E proprio con il Papa (che è costantemente informato della vicenda) e con il presidente della Repubblica, Napolitano, ha chiesto di parlare. Continua la protesta di Marcello Di Finizio, l’imprenditore turistico 47enne che sabato è salito per la quarta volta sulla basilica nonostante una ferita alla gamba. «Stavolta è stato aiutato ad arrampicarsi da altre persone», spiegano in Vaticano. Ieri gli sono state consegnate medicine affinché si curi il taglio che si è procurato scavalcando la balaustra per calarsi sul Cupolone. Giacca a vento rossa e scarponi da trekking, resta legato a una corda e sventola uno striscione contro la direttiva Bolkestein che lo avrebbe ri[GIA.GAL.] dotto sul lastrico. Circondata dall’affetto dei suoi cari è mancata Carolina Abrate (Lalla) Lo annunciano il marito Gianfranco con Elena e il fratello Franco con Vera e Nicola. Rosario lunerdì 31 ore 18 parrocchia Santa Barbara. Funerale martedì 1 ore 11 stessa parrocchia. Non iori ma eventuali offerte all’Associazione Mattone su Mattone Onlus Iban IT87N0200801055000102737303. Lalla, ti abbiamo tanto amata e mancherai a noi tutti. – Torino, 29 marzo 2014 Ciao LALLA cara, siamo sicure che anche in Cielo continuerai ad esprimere il tuo buon gusto e la tua geniale manualità e creatività che ci hai trasmesso nel Laboratorio di Dimostra. Ci mancherai ogni giorno, ma ad ogni punto penseremo a te. Le tue allieve del Patchwork: Albina, Armanda, Caterina, Elma, Franca, Gianna, Giuliana, Gloria, Josiane, Lidia, Livia, Paola, Piera, Piercarla, Rita, Silla, Teresa, Titti. Grazie LALLA per l’aiuto che mi hai dato, per il coraggio che hai saputo trasmettermi. Ti porterò sempre con me, ovunque andrò. Gloria. A due giorni dal suo novantesimo compleanno è mancata Bianca Agagliate ved. Garesio Lo annunciano i igli Clara e Beppe, la nuora Ornella, gli amatissimi nipoti Andrea, Giovanna, Giuliano, Isabella. Funerali martedì, 1 aprile ore 10 chiesa Santa Croce, Piazza Fontanesi, Torino. Rosario lunedì ore 19 via Oropa 68 chiesa San Giuseppe. – Torino, 30 marzo 2014 E’ mancato Claudio Berlia pittore Lo annuncia con amore tutta la sua famiglia. I Funerali si svolgeranno in Cuneo martedì 1 aprile alle ore 14,30 nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio. Seguirà trasporto a Bra per cremazione. – Cuneo, 30 marzo 2014 O.F. Milano - Cuneo ANNIVERSARI 2001 2014 Franco Valle Con l’amore di sempre. I tuoi cari. 1996 2014 Carlo Cozzi I tuoi cari. 2012 2014 Teresa Viano ved. Cozzi I tuoi cari. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 il caso I tagli Nel 2008 i fondi di carattere sociale erano di 2,5 miliardi di euro, nel 2013 sono scesi a 200 milioni: un decimo FRANCESCO MANACORDA MILANO . Società .17 Il bando Oggi a Milano Fondazione Cariplo lancia «welFARE», 10 milioni di euro per finanziare cinque iniziative da selezionare L’Italia ai tempi del secondo welfare Lo Stato sociale arretra, avanzano i servizi nati dal basso, dalle piccole comunità alle iniziative dei privati è chi ha scelto di portare frutta fresca e ortaggi a quelle famiglie disagiate che altrimenti andrebbero avanti a scatolette, chi investe sulle case ad affitto calmierato dove possono convivere studenti fuorisede e persone che fino a ieri non avevano un tetto, chi si é inventato la cooperativa per inserire nel mondo del lavoro i pazienti psichiatrici. C’è chi lo fa nella sua città, in azienda, magari anche nel condominio. Con i vicini, gli amici, i colleghi in fabbrica. Per migliorare gli equilibri tra vita e lavoro, aprire possibilità ai giovani, venire incontro ai bisogni di chi è vicino ma troppo spesso invisibile. Mentre lo Stato sociale si ritira, avanza in Italia il secon- C’ 10 milioni di euro Stanziati dalla Fondazione Cariplo per il bando dedicato alle nuove idee per il welfare e sperimentammo quello che è diventato poi un modello». La sfida ora è quella di selezionare le esperienze più significative, dandogli gambe finanziarie per crescere, ma anche quella di mettere in rete tante esperienze che proprio per la loro dimensione locale rischiano di restare frammentate. A fotografare i tanti fermenti di una società attiva ha provato il «Rapporto sul secondo welfare», curato per il Centro Einaudi da Maurizio Ferrera e Franca Maino, di cui a fine 2013 é stata presentata la prima edizione. E proprio nel rapporto si cita tra i rischi la difficoltà a «fare sistema», nonché una disparità territoriale che balza all’occhio: un fiorire di iniziative al Nord, poco o nulla al Sud. «È in gioco il futuro di tutti, sperimenteremo e renderemo conto, come sempre abbiamo fatto - dice Guzzetti - e se vinceremo la sfida potremo dire di aver contribuito a ridisegnare il welfare del nostro Paese». Il rapporto I numerosi fermenti del cosiddetto «secondo welfare» sono stati fotografati dal rapporto curato da Maurizio Ferrera e Franco Maino, di cui a fine 2013 è stata presentata la prima edizione SCELTA OBBLIGATA Lo Stato dà sempre meno per le politiche familiari e per i servizi all’infanzia SFIDA DAL BASSO Costruire un’alternativa allo Stato-balia rinsalda i legami tra le persone do welfare, quello che parte appunto dal basso, dalle piccole comunità e dalle iniziative dei privati, aziende e volontari, spesso con il supporto di enti senza fini di lucro. Da una parte è una scelta obbligata. Nel 2008 i fondi statali di carattere sociale, dagli stanziamenti per le politiche della famiglia a quelli per i servizi all’infanzia fino alle politiche giovanili, erano di poco superiori ai 2,5 miliardi di euro. L’anno scorso quella cifra si è ridotta a ben meno di un decimo: 200,8 milioni in tutto. Dall’altra la sfida di costruire dal basso un sistema di welfare integrativo e spesso alternativo a quello di uno Stato-balia libera molte nuove energie. I lavori socialmente utili dei dipendenti Alessi o le borse della spesa consegnate dai volontari dell’associazione torinese «Terza settimana», oltre a sopperire a bisogni concreti, rinsaldano anche legami preziosi tra le persone. Adesso un bando pubblico invita progetti di secondo welfare a partecipare a una selezione e mette a disposizione delle cinque o sei iniziative che verranno scelte un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro. Il bando «welFARE in azione» sarà presentato oggi a Milano dalla Fondazione Cariplo: per l’estate verranno selezionate le idee e per fine anno saranno approvati i progetti che godranno del finanziamento; è previsto che il bando si replichi nel 2015 e nel 2016. «Rivedo in questa nuova iniziativa quel che è successo più di dieci anni fa nel settore dell’housing sociale – spiega Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo –. Avevamo intuito, anticipando i tempi, l’esigenza di oggi: case per le famiglie normali a 500 euro al mese. Studiammo CORBIS Le storie La Società Cesare Pozzo a cura di Sara Ricotta Voza Il mercato Terza Settimana Il Buon Fine di Coop La mutua integrativa Con l’Allegria di Mike Freschi in scadenza che paga i ticket arriva anche a Milano dal supermercato con 8 euro al mese la drogheria sociale alle realtà vicine ella sezione «servizi per la sostenibilità» di «Fa’ la cosa giusta» (la fiera del consumo critico che si è chiusa ieri a Milano) c’erano alcune delle realtà italiane di «secondo welfare». Fra le più grandi, la «Società di mutuo soccorso Cesare Pozzo», nome vintage di un sistema nato per tutelare lavoratori dell’Italia appena unita e che sembra adattissimo a integrare servizi sanitari che l’Italia di oggi non riesce a garantire a tutti. «Nacque come mutua Macchinisti e fuochisti Ferrovie dell’Alta Italia per poi estendersi agli altri lavoratori dei trasporti e, dai Novanta, è aperta a tutti i cittadini», spiega Marco Grassi, responsabile Comunicazione. «Chiunque può iscriversi e aderire con quote che garantiscono prestazioni base a cui si possono aggiungere coperture che rafforzano aree specifiche». Quote mensili da 8 euro per i single fino alla più alta, 19 euro, che copre tutta la famiglia. Il principio è mutualistico, funziona col rimborso dei ticket o le prestazioni in centri convenzionati e le quote sono detraibili fiscalmente. Con la Fondazione Welfare Ambrosiano del Comune di Milano la Società attiverà forme di assistenza per cittadini in disagio economico temporaneo. N social market sono «drogherie sociali» in cui famiglie e singoli segnalati dai servizi sociali possono fare la spesa a prezzi calmierati. Il Social Market Terza Settimana è nato a Torino nel 2013 in collaborazione con l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo e lCaritas per venire incontro a famiglie messe in difficoltà dalla crisi. A Milano è arrivato per iniziativa di una giornalista del Tg1, Federica Balestrieri, partita per fare un servizio sull’apertura del primo negozio torinese e tornata convinta che ce ne fosse bisogno anche nel capoluogo lombardo. «Attraverso il crowdfunding ci siamo garantiti una base di 400 spese, poi il Comune ci ha procurato uno spazio sequestrato alla ’ndrangheta» racconta Balestrieri, oggi responsabile del Social Market Terza settimana di Milano, che a maggio aprirà il secondo negozio. «Siamo cittadini che aiutano altri cittadini, i più anonimi, a volte famosi, come Niccolò e Daniela Bongiorno della Fondazione Mike che ci hanno donato il furgone per le consegne a anziani e disabili (con la foto di Mike e il suo “Allegria!”, ndr) e ora ci danno in comodato d’uso i locali per il secondo, grande, social market». I a cosiddetta «legge del buon Samaritano» ha dato il via a importanti esperienze di recupero e lotta allo spreco come Banco Alimentare, Pane quotidiano e Last Minute Market. Per recuperare, oltre ai prodotti inscatolati, anche quelli freschi e freschissimi - frutta e verdura, polli e carni confezionate - da Coop è nato il programma Buon Fine, che consente di creare una filiera virtuosa a km zero, senza intermediazione, che distribuisce direttamente a realtà associative parrocchie e enti caritatevoli vicini ai supermercati interessati. «Prima, una volta che i vari addetti ai reparti individuavano le merci in scadenza, i prodotti venivano buttati», spiega Valter Molinaro, responsabile innovazione di Coop Lombardia, «ora vengono tolti dal banco frigo e messi in un altro frigo apposito per la conservazione notturna in attesa che il giorno dopo le varie cooperative sociali del territorio vengano a ritirarli». Un sistema virtuoso nato come progetto di sostenibilità ambientale e arrivato a produrre un bene sociale. «Le cooperative sociali risparmiano sulla spesa e questo risparmio si può trasformare in più persone assistite o più servizi». L 18 STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 ECONOMIA FINANZA Piani di espansione per Swatch Swatch nel 2015 dovrebbe raggiungere i 10 miliardi di franchi di giro d’affari. Lo dice il presidente Nick Hayek. Nel 2013 il gruppo svizzero degli orologi ha realizzato vendite per 8,82 miliardi di franchi, in crescita dell’8,3% rispetto all’anno prima. L’utile è stato di 1,93 miliardi di franchi. Nei prossimi tre anni Swatch prevede di aprire circa 200 nuovi negozi. & LE LINEE GUIDA DELL’ANTITRUST: STOP AL FAR WEST IN RETE, CITTADINI PIÙ TUTELATI Contratti al telefono solo con la firma Arrivano i nuovi diritti per i consumatori: dai tempi per il recesso ai costi aggiuntivi, ecco cosa cambia TORINO Le novità La stretta contro i furbi passa anche dalla burocrazia. Maledetta, contrastata, forse fuori moda. Eppure, a quanto pare, indispensabile per evitare truffe e fregature sul Web e al telefono. L’Antitrust spiega nei dettagli le novità per i consumatori dopo il recepimento della direttiva europea, che entrerà in vigore il 14 giugno. E, sorpresa, anche per mettere ordine nella cyber-giungla bisogna inserire qualche cavillo in più. È un PREZZI Il venditore deve chiarire il costo comprensivo di tutti gli extra e i consumatori non sono tenuti a pagare costi aggiuntivi se non sono stati informati CONTRATTI I contratti conclusi telefonicamente vincolano il consumatore solo dopo che ha firmato l’offerta. Vale anche la firma elettronica Aumenta la burocrazia ma è indispensabile per evitare le truffe Multe fino a 5 milioni Le nuove norme impongono una stretta sui call center esempio, ma esplicativo: affinché un contratto concluso alla cornetta sia valido, occorre la firma. Fisica o elettronica. Che si parli di offerte telefoniche, app, biglietti aerei poco cambia. Niente firma, niente acquisto. Spiegano dall’Autorità che, da questo pacchetto di misure, «il cittadino uscirà rafforzato». Sicuramente avrà più chiaro il panorama delle offerte, visto che il venditore deve chiarire - da subito - il costo totale del prodotto, comprensivo di tutti gli extra. Mai più sorprese an- che per quanto riguarda le tariffe di gas e luce: le pratiche scorrette diventano competenza dell’Antitrust che può stangare chi sgarra con multe fino a 5 milioni di euro. Ma è sull’e-commerce che si concentra la stretta. Il settore è in crescita costante (l’incremento annuo nel nostro Paese è stato del 17-19% dal 2009 al 2013) ma i sospetti degli italiani non sono ancora stati superati. Gli ultimi dati di Netcomm, il consorzio che riunisce gli operatori del commercio elettronico, dimostra- il caso GIUSEPPE BOTTERO TORINO senza ritardi ingiustificati ed entro 30 giorni o il consumatore può recedere dal contratto. Non saranno più necessari i pellegrinaggi agli sportelli dei consumatori per chiedere lumi sui rimborsi: per esercitare il diritto, da giugno, arriva un modulo standard universale. Contemporaneamente, si allunga (da 10 a 14 giorni) il tempo a disposizione per cambiare idea nelle vendite a distanza. Il cliente deve ricevere il rimborso di quanto pagato entro 14 giorni. Attenti, però: la nuova normativa non si applica ai Via alla stretta sulla Rete Pene più severe per i pirati Ma sul regolamento Agcom già incombono i ricorsi on sarà la norma ammazza-blog contro cui hanno tuonato schiere di cyber-attivisti, ma la stretLa delibera Agcom funziona ta contro la pirateria on line così: chiunque, autore o proche entra in vigore da oggi, prietario di un’opera, da oggi qualche problema rischia di ha la possibilità di segnalare gli causarlo. L’Agcom assicura abusi all’Autorità che, di volta che il giro di vite non colpirà in volta, può decidere se e cogli utenti: nel mirino infatti ci me intervenire. Qui sorge il prisono le «violazioni di grande mo problema: come faranno gli entità». Eppure, il meccani- operatori ad orientarsi nel masmo che tutela il copyright ri- re di segnalazioni? Soprattutschia di complicare la vita a to, come riusciranno a muoverchiunque carichi file in Rete. si su siti che cambiano in contiChe siano la nuazione? Nel caso l’Aucanzone da deLE NORME torità di dicare alla fiDebuttano oggi partiredecida con il danzata o il filDifficile identificare provvedimento mato del figlio i responsabili (ha 35 giorni di accompagnato da una musica tempo dalla seprotetta dal diritto d’autore. gnalazione per farlo), questo L’obiettivo è spingere la cre- coinvolgerà sia i provider che scita dei servizi legali: Spotify garantiscono l’accesso a Intere simili hanno consentito alla net sia quelli che ospitano il simusica di registrare nel 2013 to f nel mirino. Se uno dei due si dati positivi dopo molti anni. muove, e recepisce le indicaLo stesso vale per i film, con zioni, il caso si chiude. AltriiTunes e le nuove app «on the menti, via al dibattimento. Una demand» a guidare l’offerta. volta stabilita la violazione, ci E infatti imprese, Fmi, Fieg e sono tre giorni per la rimozioSiae plaudono all’iniziativa. ne del contenuto. Pochi, de- N no che gli ostacoli sono soprattutto legati a una scarsa fiducia nei siti che offrono i servizi. All’origine della diffidenza spiega l’ultimo report del centro studi - ci sono il bisogno di toccare la merce (per il 40% degli utenti), l’attaccamento al contate (31%), le remore verso il pagamento online (31%), e, infine, il timore di non ricevere il prodotto (27%) e la paura che il recesso sia complicato (26%). Adesso alcune di queste ansie possono essere accantonate. I beni comprati in Rete, infatti, dovranno essere consegnati RIMBORSI La sede dell’Agcom nunciano gli esperti di cyberdiritto. Se il file è caricato su un provider con sede all’estero l’Agcom imporrà un filtro per impedirne l’accesso. La sanzione per i colossi rischia di essere parecchio salata: fino a 250 mila euro. Identificare i responsabili, però, è parecchio complesso. «Chi gestisce i commenti su un sito, chi un intervento su un forum o un post su un blog, chi un video su Youtube o un link diffuso su Facebook?», si chiedono gli specialisti del magazine Wired. Le nuove misure messe a punto in partnership con la Fondazione Ugo Bordoni - debuttano dopo anni di polemiche e tra molte difficoltà. Sulla delibera pendono i ricorsi delle associazioni di media indipendenti e di alcune associazioni di consumatori, ma anche i big - Wind in testa - sono alla finestra. «Lo scopo dell’Autorità è andare a colpire fenomeni di pirateria di massa», garantisce il commissario dell’Agcom Antonio Nicita. Non basta per convincere gli scettici, che vedono uno spostamento di competenza: l’Autorità assume poteri che, in precedenza, erano di competenza della magistratura. «Per noi - dice l’avvocato Fulvio Sarzana - l’Agcom non ha le competenze in merito. Non c’è stata nemmeno un’analisi d’impatto né una verifica dei costi». Si allunga da 10 a 14 giorni il tempo a disposizione per cambiare idea nelle vendite a distanza. Per esercitare il diritto l’utente può usare un modulo universale ORDINI I beni ordinati su internet devono essere consegnati entro 30 giorni o il consumatore può recedere dal contratto. Ogni danneggiamento è carico del venditore contratti a distanza se il prezzo non supera i 200 euro. Il giro di vite riguarderà anche i call center: le telefonate al servizio per l’assistenza non possono avere un costo superiore alla tariffa base della linea telefonica. In tempi di beni virtuali (dagli mp3 agli ebook) e di guerre tra formati, le protezioni tradizionali non bastano più: e allora ecco spuntare una norma che prevede informazioni più trasparenti per i clienti che scelgono i «servizi liquidi». Chi vende infatti dovrà chiarire Chi vende mp3 e film adesso è obbligato a specificare i limiti di compatibilità eventuali limiti di compatibilità con i dispositivi hardware e software e gli eventuali limiti di riproducibilità. Infine, spariscono i format pre-compilati per i servizi aggiuntivi: chi propone, per esempio, assicurazioni facoltative nel caso dei biglietti aerei, dovrà richiedere il consenso esplicito. Non basta permettere di rifiutarle, spiegano dall’Antitrust, va capovolto il meccanismo. Una questione di buonsenso? Forse. Ma dopo anni di Far West, è stato necessario mettere la norma nero su bianco. [GIU. BOT.] SEGNALAZIONI Chiunque ritenga che sul web sia stato violato il diritto d’autore (su video, foto e testi) può effettuare una segnalazione all’Agcom che ha 12 giorni per valutarla OSCURAMENTO Nel caso sul proprio sito sia stato caricato un contenuto illegalmente ci sono da 3 a 5 giorni di tempo per rimuovere e oscurare il file MULTE Per i provider che non eseguono nei tempi previsti l’ordine dell’Agcom sono previste sanzioni che possono arrivare a 250 mila euro ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA Via Appia Nuova n. 1411 - 00178 Roma AVVISO DI GARA DESERTA Si rende noto che la procedura aperta per l’affidamento per anni 3 del servizio di tesoreria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana - cig 54948963A0, indetta con deliberazione del Direttore Generale n. 571 del 05/12/2013, è stata dichiarata deserta per mancanza di offerte con deliberazione del Direttore Generale n. 106 del 10/03/2014. Il presente avviso è stato pubblicato sulla GUUE il 21/03/2014 e pubblicato sulla GURI n. 35 del 26/03/2014. f.to Il Direttore Generale ff (Dott. Remo Rosati) CHI SCARICA Per chi scarica dal web materiale illegale caricato da altri utenti non cambia nulla. Ma le norme sono più severe per chi mette i file in rete Centimetri-LA STAMPA Direzione Acquisti Servizi e Forniture Infrastruttura AVVISO DI GARA RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a Procedura Negoziata relativa alla fornitura di contrappesi unificati, CIG Lotto n. 1 CIG 5600268F56 Lotto n. 2 CIG 5650501CEC. Il testo integrale del bando è visionabile sul sito www.gare.rfi.it canale Fornitura materiali infrastruttura. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione è il 14/04/2014. Per chiarimenti e-mail: [email protected]. Il RUP Massimo Serufilli LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 MADE IN ITALY INVESTIMENTI OCCUPAZIONE TUTTOSOLDI Le piastrelle di Kerakoll fanno verde l’export Torna il Btp Italia ma stavolta è a 6 anni Donne, giovani e stranieri: record di nuove imprese LUNEDÌ 31 MARZO 2014 A PAGINA 21 A PAGINA 23 A PAGINA 24 L’INCHIESTA P . 19 NUMERO 75 A CURA DI: GIANLUCA PAOLUCCI E MARCO SODANO REDAZIONE: LUCA FORNOVO LUIGI GRASSIA [email protected] www.lastampa.it/tuttosoldi/ tuttoSOLDI LAVORO IN CORSO Gli ex Pigs d’Europa tornano nel radar dei grandi investitori MARCO POLO Adesso piacciono per le azioni e i bond. Ma attenti alla volatilità in portafoglio SANDRA RICCIO A caccia di extra rendimenti tra gli (ex) ultimi della classe. La crisi profonda dei Paesi emergenti, cui si aggiungono le recenti tensioni in Crimea, hanno trasformato la periferia della zona euro in una miniera d’oro per gli investitori. I piani di risanamento e i segnali di un ritorno alla crescita hanno certamente dato un contributo importante a questa fiammata al rialzo. In pochi mesi, Spagna, Irlanda ma anche Portogallo e Grecia sono tornati a stuzzicare gli appetiti dei grandi capitali. Il forte recupero della periferia ha però già bruciato molto terreno, soprattutto nell’obbligazionario, e le occasioni ora vanno cercate tra chi, in questa fortissima corsa, è rimasto ancora indietro, con le azioni dei Paesi del Sud in testa. Per molti settori dell’equity il risveglio inizia da poco e su questo fronte si stanno posizionando i fondi d’investimento che ora scommettono sulla ripresa e sulla revisione al rialzo dei rating. Un’opportunità anche per i piccoli investitori che va cercata però soltanto a piccole dosi e senza perdere di vista i rischi. Azioni col turbo giù al Sud L’INTERVISTA Tra i listini azionari a cui guardano gli esperti compare di nuovo la Grecia. Il mini-comeback del Paese ellenico ha La scommessa dei fondi Milano contro Atene L'andamento dell'ultimo anno della Borsa italiana e di quella greca indice italiano Ftse Mib indice greco GD.AT 50% 40% 30% 20% 10% 2013 GIU LUG AGO SETT OTT NOV DIC 2014 FEB MAR - LA STAMPA messo il turbo alla piazza di Atene che ha guadagnato il 170% da metà 2012. Ora il Paese mostra segni di ripartenza e per la prima volta in sei anni il prodotto interno lordo dovrebbe tornare positivo (0,6 per cento secondo la Commissione europea). I professionisti tornano a comprare società come la Piraeus Bank, l’unica banca greca ad aver superato le ondate di fallimento. Qualche settimana fa è tornata sul mercato dei capitali con un’emissione obbligazionaria andata a ruba. E’ da comprare? «Sui corporate bond meglio giocare in casa e poi il nostro Paese ha ancora molto da offrire da questo punto di vista con la raffica di emissioni bancarie in arrivo» dice Gabriele Roghi, Responsabile Consulenza e Investimenti di Invest Banca. Zanetti: “Segafredo è il caffè di Obama e degli atleti” VERSO PIAZZA AFFARI IL NUMERO UNO Il gruppo fattura un miliardo e fa utili per 10 milioni Ha 14 stabilimenti in tutto il mondo e oltre 2.700 dipendenti Possiede piantagioni in Brasile e alle Hawaii «Valutiamo la Borsa per garantirci un futuro solido e un maggiore apporto di capitali Voglio crescere Sarebbe bello sfidare colossi come Starbucks» ELEONORA VALLIN INTERVISTA ALLE PAGINE 20 E 21 Massimo Zanetti è presidente della Segafredo Intanto sulla scommessa del Sud Europa tornano i grandi fondi: Generali Investments Europe ha da poco lanciato il suo European Recovery Equity Fund dedicato alle azioni del Sud Europa (solo per istituzionali). “Crediamo fermamente che una ripresa macroeconomica nelle regioni dell’Europa del Sud si concretizzerà a partire da quest’anno” racconta il gestore, François Gobron. L’interesse è anche per i costi di produzione delle imprese che sono diminuiti significativamente, dando una forte spinta alla competitività. Nel portafoglio c’è ben il 19% di società greche tra cui anche la Piraeus Bank ma anche l’Hellenic Exchanges, la spagnola Banco del Sabadell e la portoghese Banco Espirito Santo. «Apprezziamo il settore bancario perché è abbastanza economico, specialmente in Grecia e Portogallo, dove le banche sono sulla strada giusta per ritornare a crescere nel momento in cui migliorerà la domanda di nuovi prestiti – spiega il gestore -. Ci interessano anche i settori bancari italiani e investiamo nelle banche italiane quando queste annunciano di aver bisogno di capitali. A lungo termine, stiamo cercando di trarre beneficio dal prossimo consolidamento che avverrà nel settore bancario italiano». C’è da fidarsi? Non tutti concordano sulla mossa. CONTINUA A PAGINA 22 Proraso fa la barba al mondo in stile italiano NADIA FERRIGO C on schiuma e pennello, «farsi la barba» è un rito tutto italiano capace di sedurre il mondo tanto quanto il buon cibo e l’abbigliamento di lusso. Così i prodotti per rasatura del marchio Proraso, proprietà dell’azienda Ludovico Martelli, fondata a Firenze nel 1908, sono riusciti a conquistare Europa e Stati Uniti. «I primi contatti con il mercato internazionale sono iniziati già nel 2000 - spiega Stefania Martelli, responsabile dello sviluppo del mercato estero -, ma abbiamo iniziato a fare sul serio solo due anni fa, con il rinnovo di campagna pubblicitaria e strategia di promozione. Abbiamo mosso i primi passi nei paesi europei, anche se ora i mercati più forti sono Stati Uniti e Canada. I prossimi obiettivi per Proraso sono Russia e Sud America, in particolare Brasile e Argentina, dove la comunità italiana è molto rappresentata». Una scommessa vincente: la Ludovico Martelli, proprietaria anche dei marchi Erbaviva, Marvis e Schultz, ha chiuso il 2013 con un fatturato di circa 40 milioni di euro, in costante aumento sugli anni scorsi. «Nel nostro portafoglio c’è un altro brand a forte vocazione internazionale continua -. Il dentifricio Marvis, caratterizzato da un packaging e da una strategia di comunicazione che ne fanno un oggetto di culto in tutto il mondo, è il simbolo della migliore tradizione di eccellenza italiana, proprio come i prodotti Proraso». Le esportazioni in questo caso rappresentano il 25 per cento del fatturato, in aumento del 50 per cento sul 2012. «Il nostro prossimo obiettivo per Marvis è il Far East - conclude Martelli -. Siamo al lavoro per costruire la rete di distribuzione, e anche in questo caso abbiamo ottime prospettive di crescita». 20 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 made in Italy CONTRATTI GLOBALI L’AROMA DELL’ESPRESSO È fornitore ufficiale della Casa Bianca e della Real Casa d’Olanda, del Coni e di tutto lo sport nazionale Dopo Sochi è già pronto per le Olimpiadi di Rio de Janeiro Zanetti: «All’estero resta di nicchia Per farlo serve un bravo barista e fuori Italia nessuno sa usare bene le macchine. Il 70 % del mercato lo fa il caffè-filtro americano» L’intervista L’azienda in cifre Anno di fondazione inizi '900 Quota export 70% Fatturato 2013 Primo mercato 1 Stati Uniti (quota 50%) Utile Boutique del caffè miliardo di euro 10 milioni di euro Addetti 2.700 500 in tutto il mondo Marchi prodotti e distribuiti 26 L’impero dei chicchi Nella foto qui sopra un momento della raccolta del caffè in una delle piantagioni del gruppo e a destra la sede trevigiana di Segafredo (Villa Zanetti) - LA STAMPA IL MARCHIO IN ESPANSIONE “Profumo di Borsa per il caffè Segafredo” Il presidente Zanetti: dalla Cina a Dubai il segreto è adattarsi ai gusti locali Giro d’affari di un miliardo all’anno, per il 70% export (gli Usa primo mercato) Rete globale ELEONORA VALLIN Segafredo ha 500 boutique del caffè sparse in tutto il mondo Nelle due foto qui accanto, a sinistra la caffetteria di Casablanca (in Marocco) e a destra quella di Hong Kong È il caffè di Barack Obama: fornitore ufficiale della Casa Bianca ma anche della Real Casa d’Olanda. La miscela della federazione italiana calcio e di tutto lo sport nazionale grazie al nuovo contratto triennale con il Coni. E, dopo Sochi, è già pronto per essere gustato alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Segafredo Zanetti è l’espresso italiano nel mondo, pronto alla quotazione in Borsa. «Un’operazione che stiamo valutando attentamente, a patto di mantenere la maggioranza - anticipa a La Stampa il presidente della Holding, Massimo Zanetti - per una questione di continuità aziendale e per dare un futuro solido e pubblico a quanto ho creato in tutti questi anni. Oltre a un maggior apporto di capitali». Con un miliardo di fatturato consolidato nel 2013 e dieci milioni di utile, il Gruppo - che conta 14 stabilimenti produttivi in tutto il mondo e oltre 2.700 dipendenti - ha ormai raggiunto quota 70% di export, con primo mercato gli Stati Uniti d’America. La storia fonda le sue radici agli inizi del ‘900: Zanetti nasce da una famiglia di mercanti di caffè e spezie. Prima il nonno Demetrio, poi il padre Virgilio. Negli anni Settanta il passaggio dal «crudo al cotto», con l’acquisto della torrefazione bolognese Segafredo, proseguita con l’espansione oltre confine. Nel 1995 l’imprenditore trevigiano rileva i 2mila ettari di Nossa Sehhora da Guia, prima piantagione di caffè privata a corpo unico al mondo in Brasile a cui, nel tempo, vengono affiancati altri 1.500 ettari alle Hawaii. Il business della Massimo Zanetti Beverage Group si completa, infine, con la produzione di macchine da caffè, le cialde e una rete di 500 boutique in tutto il mondo. Da gennaio 2014, dopo le ultime tappe di Tokyo, Dubai, Giordania e Kuwait, Segra- Le ultime mosse in Vietnam e Nuova Zelanda In bilico l’Ucraina fredo è entrato anche in Cina. Non dev’essere semplice vendere l’espresso italiano in Oriente… «Per nulla: i cinesi continuano a prediligere il tè. Ma il caffè è un prodotto ciclico: quando un Paese è povero i suoi consumi sono bassissimi; più cresce e si arricchisce, più bere caffè, per i suoi cittadini, diventa un lusso». E’ anche questione di liturgia: lei esporta un pezzo di cultura italiana. «Non proprio: il caffè è un consumo storico di tradizione e non si può stravolgere un Paese straniero. Se porti la cultura italiana all’estero spesso perdi, ma se segui i gusti locali vinci. L’espresso è, e resterà, una nicchia, seppur in continua crescita. Ma il 70% del mercato oggi lo fa il caffè-filtro che è quello americano. Per fare un buon espresso, serve un bravo barista e fuori Italia nessuno sa usare bene le macchine da bar. E’ una questione di acqua, macinatura, dosi, umidità…». L’ultimo acquisto è una società in Nuova Zelanda. Prossimo obiettivo? «Abbiamo siglato a febbraio un accordo per rilevare le attività di EspressoWorkz, società con sede ad Auckland che commercializza caffè e macchine da caffè in tutta la Nuova Zelanda. La nostra regola è che: se Le 500 caffetterie portano nel mondo l’esperienza del Florian di Venezia dobbiamo lavorare in un Paese dove non siamo ancora presenti, meglio acquistare una società in loco e poi portarci l’espresso Segafredo. Abbiamo appena aperto anche uno stabilimento in Vietnam e siamo in trattativa per nuove acquisizioni in Asia che non è un mercato facile perché sul caffè si paga una tassa del 70%, quindi meglio produrlo lì. Purtroppo, non per nostra volontà, abbiamo dovuto interrompere una trattativa per un nostro ingresso in Ucraina con un impianto di produzione di caffè solubile e liofilizzato. Qui al momento è tutto fermo. Vediamo come si evolve la situazione». Quote di mercato, in Italia e all’estero? «Siamo leader nel canale “Fuori Casa” con posizioni prevalenti anche nei consumi “In Casa” e un ampio assortimento di prodotti colo- LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 A Colaninno la Legion d’Onore Ferragamo riapre a Vienna Roberto Colaninno (foto), presidente e amministratore delegato di Piaggio e presidente di Alitalia, è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale della Legion d’Onore da Alain Le Roy, ambasciatore di Francia in Italia. La cerimonia si è svolta a Palazzo Farnese a Roma. Ferragamo annuncia la riapertura del flagship store di Vienna completamente rinnovato. Situata in Kohlmarkt 7, nel cuore della città, la boutique si trova vicino all’ex residenza dell’Imperatore, in una delle aree dello shopping più esclusivo. Per quest’anno Ferragamo punta all’apertura di nuovi negozi monomarca. stabilimenti La produzione del caffè Segafredo avviene in numerosi Paesi, l’ultimo che si è aggiunto è il Vietnam Piastrelle eco-compatibili Kerakoll costruisce “green” Cifre record per la ricerca (5,4% del fatturato) e la formazione (3,2% ) 3500 Filosofia ettari coltivati Kerakoll taglia ogni anno 9,5 milioni di chili di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera usando il 100% di energia pulita Le piantagioni di proprietà del gruppo Segafredo si trovano in Brasile (2000 ettari) e alle Hawaii (1500) niali di qualità. I principali mercati sono: Francia, Olanda, Polonia, Finlandia, con un buon presidio in Italia dove la clientela, diversamente dall’estero, è molto più fedele alla marca. E, nel caffè, lo dicono le indagini, si cambia molto difficilmente. Il mercato maggiore resta però l’America dove siamo la terza azienda del caffè dopo Folgers e Kraft. E agli americani dobbiamo molto: sono stati loro a portare il caffè nel mondo. Tutto risale alla protesta dei coloni contro il governo britannico, quando distrussero molte ceste di tè. Quella del porto di Boston fu la scintilla della rivoluzione americana. Ma da allora il mondo si divise in due: chi iniziò a bere caffè e chi continuò a bere tè». Quand’è nata l’idea delle boutique del caffè? «La prima risale al 1985 a Rouen in Francia. Volevo portare in giro nel mondo l’esperienza del Florian di Venezia. Da lì partì la prima catena di 40 caffetterie, la seconda all’Opera di Parigi che incuriosirono molto Howard D. Schultz, meglio noto come Mr. Starbucks. Mi venne a trovare un giorno perché era stato a Rouen e voleva vedere lo stabilimento di torrefazione a Bologna. Al suo ritorno in America aprì i primi coffee Starbucks». L’Italia ha sempre idee geniali ma il business lo fanno gli stranieri. Come mai? «Il problema sono i soldi, lo sono sempre stati. Io non posso combattere contro Nestlè e Starbucks è un successo di Borsa e dei capitali messi dalle banche americane». FRANCO GIUBILEI SASSUOLO (MODENA) È passato quasi mezzo secolo da quando Romano Sghedoni, fondatore di Kerakoll, fiutò aria di business e si mise a produrre adesivi per la posa di piastrelle nel garage di casa sua. Era il 1968, all’alba del boom del comparto ceramico con capitale Sassuolo. Oggi che il settore costruzioni risente della crisi economica ancora più degli altri, la Kerakoll Spa guarda alle contorsioni del mercato dall’alto del suo avveniristico centro ricerche, cuore dell’innovazione aziendale coi suoi nove laboratori dedicati allo sviluppo di green technology. Inaugurato poco più di un anno fa grazie a un investimento di 17 milioni di euro, il Kerakoll GreenLab ospita 100 ricercatori bio-edili ed è uno dei primi esempi in Europa di edificio industriale a basso impatto ambientale e alta efficienza energetica. Un elemento, questo dell’attenzione della società emiliana alla ricerca di nuovi materiali ecocompatibili, che serve a spiegare la filosofia dell’azienda: «Siamo in grado di offrire una soluzione globale nel green building, per progettare costruire e vivere nel rispetto dell’ambiente e del benessere abitativo – dicono alla direzione -: con 20 linee di prodotti innovativi, Kerakoll produce 950mila tonnellate all’anno, realizzate utilizzando 470mila tonnellate di prodotti regionali, 220mila tonnellate di materiali naturali riciclati e tagliando 9,5 milioni di chili di emissioni di anidride carboni- Quali sono le sue ragioni per continuare a fare impresa in Italia? «Io sono italiano e ho girato tutto il mondo. Ogni paese ha i suoi problemi e nessuno ha in mano le soluzioni a tutti i mali dell’economia. Ma nel vivere, vestire e mangiare… meglio di noi non c’è nessuno. Il problema dell’Italia sono le tasse ma tutti dimenticano che il grosso deficit è nato per far crescere il paese e far star bene gli italiani. Oggi ci lamentiamo tutti ma non sono lontani i tempi in cui andavamo in giro in bicicletta». I suoi figli sono già in azienda? «Si, sia Laura sia Matteo - che rappresentano la quarta generazione sono operativi con ruoli diversi nella Holding. Se fosse per me lavorerei fino a 90 anni perché mi diverto, ma oltre a loro, ho un management forte e preparato e una volta chiusi un paio di affari che ho in ballo, potrei anche andarmene in pensione. Il mio sogno l’ho raggiunto: ho coperto tutto il mondo». Lavoro in corso .21 MATERIALI PER L’EDILIZIA Le aziende 14 . 340 milioni di euro Il fatturato di Kerakoll è stato in crescita nel 2013 Sono state prodotte 950 mila tonnellate di materiele ca nell’atmosfera, grazie a nuove conoscenze e all’utilizzo del 100% di energia pulita». I risultati sono nei dati di attività: il fatturato dell’anno scorso, 340 milioni di euro, è in lieve aumento rispetto al 2012 ed è stato realizzato per quasi la metà all’estero. Gli investimenti in ricerca ammontano al 5,4% del fattu- rato, e quelli in formazione al 3,2%. Fra dipendenti e collaboratori, complessivamente lavorano alla Kerakoll 1.350 persone, sparse fra la sede centrale di Sassuolo, 10 stabilimenti in Europa e 12 società operative in tutto il mondo. L’azienda è stata coinvolta in qualità di technical supplier (fornitore tecnico) in importanti progetti architettonici internazionali, dallo stadio nazionale di Varsavia per i recenti Europei di calcio al centro Niemeyer di Aviles, dal museo Maxxi a Roma allo stadio olimpico Bird’s Nest di Pechino, dall’aeroporto internazionale Indira Gandhi a New Delhi al World Trade Center nel Bahrein, fino all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Costante, nel mantenere livelli di alta competitività, l’impegno nella formazione e nell’aggiornamento tecnico, con l’istituto di consulenza GreenBuilding Campus, sempre fondato sulla promozione di stili costruttivi Ilavori:dalmuseoMaxxi allostadioolimpicodiPechino edall’aeroportodiNewDelhi all’AllianzArenadiMonaco rispettosi di salute e ambiente. Di recente, l’ad di Kerakoll Gian Luca Sghedoni ha avviato una campagna mirata ai giovani con questo slogan: «Cerco neolaureati under 26, senza esperienza ma ricchi di talento, da avviare alla carriera di manager internazionale». L’obiettivo è assumere e formare per 5 anni ragazzi intraprendenti e di belle speranze: «Ho sempre considerato il tempo dedicato alla ricerca e alla selezione di talenti quello speso meglio». VITELLI: CINA IN CRESCITA, ECCO LE NOSTRE STRATEGIE Azimut-Benetti, un nuovo piano di investimenti FABIO POZZO Segnali positivi per la nautica made in Italy da Hainan, dove si è appena chiuso il China Rendez Vous, la kermesse fieristica del «top luxury». «Abbiamo registrato un incremento rispetto allo scorso anno. La crescita della nautica in Cina è continua, ma non c’è stata l’impennata che ci aspettavamo anni fa. E questo, a causa della ancora incompiuta liberalizzazione della navigazione da diporto» spiega Paolo Vitelli, presidente del Gruppo Azimut/Benetti. Ad Hainan sono stati presentati sei modelli Azimut Yachts, dai 10 ai 25 metri. «La nostra scelta è stata quella di puntare sul made in Italy, in cui crediamo, e che consideriamo un valore aggiunto. Il cinese che vuole un prodotto di alta gamma non desidera sia fabbricato in Cina, ma all’estero, e l’etichetta “made in Italy”, anche negli yacht, è un motivo di distinguo». Da qui, la strategia del gruppo di Avigliana (in Asia il 20% del suo export): no partner cinesi, no aperture del capitale a Oriente, no accordi per costruire in loco («Pericoloso cedere il know how italiano...»), ma una rete di dealer - 11 finora, guidati da due uffici operativi a Hong Kong e Shanghai - e di assistenza ai clienti, con meccanici italiani e cinesi. E, poi, barche italiane ma adattate al gusto cinese, con la collezione Dragon China. «Non potendo navigare, i cinesi tengono essenzialmente lo yacht in porto, usandolo come base per ricevere amici e stare in famiglia, per giocare a dadi e fare il karaoke. Dunque, abbiamo adeguato gli spazi di bordo a queste esigenze. Meno cabine, niente cucina a vista perchè non piace, ponti e cabine ripensati come aree comuni per lo svago...». Prospettive di mercato. «Il governo cinese crede nella nautica e ci sono già migliaia di ormeggi. Resta il passo legislativo, quando sarà compiuto dovremo essere pronti». Una battaglia aperta che per Azimut/Benetti significa anche investimenti in Italia. «Il piano biennale già varato di 29 milioni di euro è in gran parte realizzato, si concluderà a metà 2015. Venti milioni sono stati per il rinnovo della gamma, 9 per quello degli impianti di Avigliana. E nei prossimi mesi seguiranno nuovi investimenti per lo sviluppo tecnologico del prodotto (es. fibra di carbonio, nuove carene e motorizzazioni) e per una nuova tecnica di costruzione». 22 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 investimenti Boole Server, ricavi in rialzo Trevi, utili sopra i 13 milioni Boole Server, specializzata nella protezione dei dati digitali, apre due sedi a Londra e a Parigi. I suoi software, che competono quelli del colosso Usa Symantec, sono già distribuiti in Gran Bretagna, Francia, Germania, Sud America e Far East. I ricavi nel 2012 sono stati di due milioni e nel 2013 saliranno del 30%. Trevi ha archiviato il 2013 con ricavi totali per 1,2 miliardi di euro in crescita del 10,4% rispetto al 2012. L’ebitda è salito a 143,8 milioni (11,3% sui Ricavi Totali). L’utile netto è di 13,8 milioni. Il portafoglio ordini ammonta a 877,4 milioni ed evidenzia un diminuzione del 19,5% rispetto al 2012. Con i titoli bancari in saldo torna il fascino dei Pigs Il portafoglio Tra i bond di Stato conviene cercare tra le scadenze più a rischio SANDRA RICCIO SEGUE DA PAGINA 19 S teven Andrew, gestore del fondo M&G Income Allocation evita ancora Italia e Sud Europa nonostante i prezzi da saldo. “L’esposizione a questi mercati porterà volatilità in portafoglio se nei prossimi mesi non ci saranno segnali di importante miglioramento nei fondamentali del Sud” dice. I titoli pubblici rimasti indietro «La volatilità sui titoli della periferia europea è oggi rientrata su livelli accettabili – dice Francesco Castelli, gestore di Lemanik Selected Bond - L’unica grossa incertezza resta, a nostro avviso, sulla Grecia, destinata a una continua trattativa con Europa e fondo monetario per i decenni a venire». Il rovescio della medaglia di questo forte recupero è la diminuzione dei rendimenti: oggi i titoli della periferia restano una buona opportunità per le buone cedole. «Non offrono però, a nostro avviso, grosse opportunità di rivalutazione: il rialzo dei prezzi è, secondo i nostri modelli, ormai arrivato al capolinea» sostiene Castelli. Gran parte delle emissioni quota abbondantemente sopra il livello di 100. La curva dei tassi rimane ancora ripida e sulle scadenze più lunghe si riescono a spuntare rendimenti superiori al 4%. Per esempio il Btp 4,75% 01/02/2037 ha una cedola del 4% (e prezzi ancora vicini a 100). Va ricordato però che è già salito molto ma soprattutto che è volatile. «Queste emissioni possono subire oscillazioni note- Una nota di cautela: «Buone cedole ma scarse speranze di rivalutazione Ormai il fondo è vicino» la settimana dei cambi Un’immagine della Borsa di Atene voli, per esempio, a una variazione positiva di 10 centesimi di rendimento corrisponde un calo del prezzo di circa 3 punti «spiega Valentina Vicinanza, gestore obbligazionario Banca Akros. Guardando agli altri Paesi, si trovano emissioni ancora a prezzo basso e con cedole sostanziose ma tra le scadenze lunghissime, sopra i 20 anni. Come il titolo portoghese durata 2037 con cedola al 4,10% e prezzo ancora a 93. O il pari durata spagnolo con cedola sempre al 4,2% e prezzo a 102. Con l’allungarsi degli anni il rischio sale notevolmente e il pericolo volatilità è alto. Cavalcare l’onda con gli Etf Una strada per puntare sui Paesi del Codice Isin IT0001076600 IT0004366719 Europe OE EUR Government Bond Anima Tricolore A Agora Income media IT0004786395 IT0004695463 Europe OE EUR Cautious Allocation - Global Gestielle Cedola Più Italia GI Focus Obbligazionario media IT0004906050 IT0000380326 Europe OE EUR Cautious Allocation 8a+ Latemar Amundi Equipe 1 media IT0004168826 IT0004253651 Europe OE Europe Large-Cap Value Equity AcomeA Europa A1 UBI Pramerica Azioni Europa media IT0000388535 IT0001259974 Europe OE EUR Aggressive Allocation - Global UBI Pramerica Privilege 4 Pioneer UniCredit Evoluz Econom Reale A media IT0003677553 IT0004890718 Europe OE US Large-Cap Blend Equity Fideuram MS Equity Usa Allianz Azioni America media IT0003940738 IT0000386562 Europe OE Italy Equity AcomeA Italia A1 UBI Pramerica Azioni Italia media IT0000390044 IT0003242408 Europe OE Asia-Pacific inc. Japan Equity AcomeA Asia Pacifico A1 Anima Geo Asia A media IT0001394300 IT0001095444 Europe OE Global Large-Cap Value Equity AcomeA Globale A1 Synergia Azionario Globale media IT0000390069 IT0004464381 Europe OE EUR Flexible Allocation Advam Alarico Re Agoraflex R media IT0003108161 IT0003162440 Europe OE EUR Ultra Short-Term Bond Gestielle Obiettivo Risparmio A BNL Liquidità media IT0001097804 IT0000380169 Europe OE USD Diversified Bond UBI Pramerica Obbligazioni Dollari media IT0003242200 Balzo del “kiwi”, vola il dollaro neozelandese - LA STAMPA GRAFICO GIORNALIERO A CANDELE GIAPPONESI CARLO ALBERTO DE CASA* N Le categorie Europe OE EUR Diversified Bond Consultinvest Reddito A2 UBI Pramerica Active Duration media I MERCATI VALUTARI L andamento L’ elle scorse settimane gli operatori del mercato dei cambi hanno mostrato un crescente interesse per le valute del continente oceanico. Il dollaro australiano ha recuperato terreno nei confronti della moneta statunitense, risalendo negli ultimi due mesi da quota 0,875 a 0,9250, ma ancora più marcato è stato il recupero del dollaro neozelandese. La divisa dei “kiwi”, scambiata la scorsa estate a 0,77 nei confronti del dollaro Usa, è risalita a 0,81 nelle prime settimane dell’anno, per proseguire nel mese di marzo il suo recupero fino a quota 0,8650, a massi- Sud è quella degli Etf, i fondi quotati. Offrono sia la possibilità di selezionarsi le singole piazze sia quella di scommettere solo sui titoli di Stato europei a basso rating. «Noi preferiamo l’Etf Btp uno a tre anni che ha fatto molto bene nell’ultimo anno e mezzo con un guadagno del 4% nel 2013» afferma Claudio Barberis, Responsabile Asset Allocation MoneyFarm. Questo tipo di strumenti offre anche il vantaggio che se sarà approvata la rimodulazione fiscale al 26% la tassazione resterà al 12,5% per la parte sui governativi. “«l potenziale è ancora alto per i Paesi del Sud – dice Barberis. Per l’Italia soltanto una normalizzazione della situazione economica porterebbe a un enorme rialzo». L’andamento dei fondi comuni PERFORMANCE DA 25/03/2013 A 24/03/2014 DEVIAZIONE STANDARD ANNUALIZZATA 0,86784 0,86281 0,85224 0,82639 0,80758 20 24 29 3 7 12 17 19 21 26 3 7 12 17 21 26 gen gen gen gen feb feb feb feb feb feb feb mar mar mar mar mar mar 2014 Le candele giapponesi sono il metodo più usato in borsa per analizzare le quotazioni in quanto includono 4 valori per ogni seduta: apertura, chiusura, massimo e minimo. Il corpo della candela è dato dai valori dell'apertura e della chiusura della seduta. Candela verde: quando la chiusura di seduta è ad un valore superiore rispetto a quello dell'apertura. Candela rossa: se la chiusura è ad un valore inferiore rispetto a quello dell'apertura. I due estremi, definiti tecnicamente "shadow" rappresentano il massimo di giornata (la linea sul lato superiore della candela) e il minimo di giornata (al di sotto di ciascuna candela). In caso di chiusura sui minimi o sui massimi la candela sarà priva di una (o entrambe) le shadow. Fonte: Piattaforma MetaTrader - ActivTrades mi dall’estate 2011. Ad aumentare la domanda della divisa di Wellington è stato il rialzo dei tassi di interesse al 2,75% da parte della banca centrale, ma anche l’aspettativa per ulteriori aumenti durante il 2014. Inoltre sono arrivati incoraggianti dati macroeconomici sulla bilancia commerciale, con le esportazioni che sono cresciute più delle previsioni degli analisti. Si sgonfia il recupero dell’oro e l’argento perde il 10 per cento Sul fronte europeo la divisa unica, dopo settimane di acquisti, ha perso terreno sia verso il dollaro, arrivando a quota 1,375, che della sterlina, nei confronti della quale era scambiata al closing di venerdì sera a 0,8263. Il recupero del dollaro e l’allentamento delle tensioni sulle valute emergenti hanno spinto al ribasso i metalli preziosi. L’oro, che nelle prime dieci settimane dell’anno aveva messo a segno una performance positiva del 15%, nella seconda metà di marzo ha di fatto dimezzato i guadagni, scendendo da quota 1.380 dollari l’oncia a 1.290. Sull’argento le perdite sono state ancora più marcate, con una discesa che ha superato i 10 punti percentuali, riportando le quotazioni sotto quota 20 dollari l’oncia. *Analista dei mercati valutari presso ActivTrades Londra LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Nuovi vertici in Assofiduciaria Salone del Risparmio Assofiduciaria ha nominato i vertici per il triennio 2014-2016. Il nuovo comitato direttivo, composto da 19 membri, vede la presidenza di Michele Cattaneo (Spafid-Mediobanca), mentre vice presidenti sono stati nominati Massimo Boidi (Torino Fiduciaria Foditor) e Marco Giovacchini (Servizio Italia-Bnp). Molto si può fare per la previdenza complementare ma va fatto in fretta. E’ questo il messaggio lanciato alla plenaria conclusiva del Salone del Risparmio (foto), la tre giorni ideata da Assogestioni che dal 26 marzo ha riunito a Milano l’industria del risparmio gestito con oltre 13mila visitatori. Il 9,96 0,24 4,21 5,29 3,48 11,62 0,49 5,09 6,70 0,57 11,72 -1,36 2,86 6,05 3,69 9,41 -1,85 4,37 5,79 1,41 37,29 10,83 15,90 16,57 13,53 9,10 -0,88 3,62 9,74 7,28 14,14 7,80 11,15 13,29 13,88 51,71 26,23 36,51 22,53 18,71 3,53 -6,59 -4,65 19,98 17,09 18,23 9,28 11,88 10,63 12,20 27,29 -2,53 7,00 13,00 5,94 6,22 0,02 1,51 2,17 0,13 -6,58 -6,58 8,06 - LA STAMPA Lavoro in corso .23 50% degli italiani, secondo le statistiche presentate da Prometeia durante l’evento conclusivo, sono preoccupati per il proprio tenore di vita futuro ma solo il 24 per cento ha un fondo pensione. Il focus dell’edizione 2014 è stato l’investimento di lungo termine e il rilancio della previdenza complementare. E fiducia e comunicazione sono risultate le leve su cui puntare per avvicinare gli italiani al tema. Emissione dal 14 aprile Titoli di Stato Fonte: Morningstar . Il ministero dell’Economia (foto) si prepara a collocare i Btp Italia in versione aggiornata mercati e gestori «Bene i finanziari e il settore hi-tech» 5 Btp Italia, nuova tranche con scadenza a 6 anni Così il Tesoro potrà offrire una cedola minima più alta i nuovo in scena. In aprile arriverà una nuova emissione di Btp Italia, i titoli indicizzati all’inflazione italiana che nelle passate edizioni hanno fatto registrare record inaspettati di richieste. L’operazione avverrà attraverso due collocamenti separati, il primo della durata di tre giorni (dal 14 al 16 aprile) riservato agli investitori privati mentre il 17 aprile 2014 sarà il turno degli investitori istituzionali. Per la prima fase, il Mef si riserva la facoltà di chiudere anticipatamente il collocamento garantendo comunque all’investitore retail un minimo di due giornate per la sottoscrizione del titolo ovvero il 14 e il 15 aprile. Confermato il premio fedeltà per i piccoli investitori che terranno il titolo fino a scadenza e costi vantaggiosi in fase di avvio per l’acquisto del bond. «Avrà di sicuro una facile collocabilità se non altro per il fatto che, ancora una volta, il Governo ha deciso di riservare al proprio debito D un trattamento fiscale ancora più favorevole» dice Piergiacomo Braganti, responsabile investimenti di Banca Albertini Syz. L’imposta è infatti al 12,5% contro l’ipotesi del 26% sugli altri strumenti. «Il rendimento invece questa volta sarà più basso ma non è detto che la parametrizzazione sia ancora l’inflazione» sostiene Braganti. Una novità di rilievo che potrebbe convincere molti investitori riguarderà la durata del bond. Questa volta, infatti, arriverà fino a 6 anni. «L’orizzonte più lungo consentirà di beneficiare di una cedola minima garantita più elevata rispetto al rendimento reale che oggi si ottiene acquistando sul mercato le vecchie emissioni di Btp Italia» spiega Valentina Vicinanza, gestore obbligazionario Banca Akros. L’ultimo titolo emesso, il Btp 2,15% 12/11/2017, ha un rendimento reale dell’1,38% (Foi di febbraio sceso allo 0,5%). Se dovesse essere emesso un Btp Italia a 4 anni, alle attuali condizioni di mercato, questo potrebbe avere una ce- dola minima garantita intorno all’1,5%. A quanto potrebbe arrivare la cedola reale? «Stando alle attuali condizioni di mercato (rendimenti nominali e inflazione implicita attesa a 6 anni) la cedola reale potrebbe aggirarsi intorno al 2–2,10%» spiega l’esperta. Il Btp Italia ai piccoli risparmiatori offre una protezione dall’inflazione e ha una volatilità più bassa. «A differenza degli altri linker non penalizza l’investitore in caso di deflazione» spiega Vicinanza. Non è un rischio remoto: la Spagna è appena entrata in questa temuta situazione (Cpi di marzo -0,20%). In più i Btp Italia hanno dimostrato di avere una volatilità nei prezzi inferiore a quella degli altri Btp e pertanto si addicono a chi non ha un’elevata propensione al rischio.Il Tesoro ha già comunicato che cercherà di soddisfare integralmente tutte le domande pervenute entro i limiti della durata dell’emissione, con i Btp Italia 2014 emessi ad aprile. Il taglio minimo rimane a 1.000 euro o multipli. [S. RIC.] domande a Antonia Babbini Cesare Ponti Antonia Babbini, responsabile Gestioni Patrimoniali di Banca Cesare Ponti, i mercati hanno beneficiato di un clima positivo. La Crimea può ribaltare il quadro? «Mentre si guarda con attenzione alla concentrazione dei soldati russi ai confini, la diplomazia lavora su una linea comune per non danneggiare le relazioni commerciali. È probabile quindi che i mercati archivino le esitazioni dovute alla tensione geopolitica. Siamo convinti che in questo momento gli operatori siano sensibili anche ad altri temi, come le future decisioni della Fed sulla politica monetaria, le trimestrali dei primi tre mesi della Corporate America, le decisioni della Bce e della Boj e l’andamento dell’economia cinese. Cosa consigliereste a un piccolo investitore per evitare eventuali contraccolpi? «Crediamo che l’aumento della volatilità dei principali listini continuerà ad accompagnarci a causa dell’avvio del processo di normalizzazione dei tassi negli Usa. In uno scenario dove il trend sul comparto obbligazionario riserva meno alternative, il risparmio gestito offre l’opportunità di un monitoraggio continuo oltre alla tradizio- nale capacità di diversificazione. Favoriamo i fondi flessibili, caratterizzati da minori vincoli in termini di asset allocation e dalla possibilità di cogliere in maniera opportunistica le tendenze dei diversi comparti». Vedete rischi sul listino azionario italiano? E sui titoli di Stato? «I flussi degli investitori stranieri verso l’Italia sono stati imponenti durante gli ultimi mesi. Il cambio di prospettiva italiano ha suscitato l’interesse a lungo termine di alcuni importanti fondi americani e anche della Cina. Pensiamo che il listino italiano sia un buon investimento a medio termine e abbia una maggiore capacità di assorbire la volatilità durante l’anno. I titoli di Stato dell’Italia sono cari a questi livelli, ma anche sono sostenuti dai flussi esteri. Riteniamo interessanti i titoli legati all’inflazione». La volatilità potrà essere occasione di acquisto? «Consideriamo le fasi di elevata volatilità come condizioni favorevoli per l’accumulo perchè la crescita americana è sostenuta dalla ripresa del mercato del lavoro e dalla capacità di spesa dei consumatori e al contempo i dati in Europa ci fanno pensare a una prospettiva positiva a medio termine». Che settori consiglia in Italia a un piccolo investitore? «I settore finanziario grazie alla ristrutturazione che sta attraversando e le società del settore industriale ad alto contenuto tecnologico». [S. RIC.] ALL’ASTA Da Balla a De Chirico spopola Il Ventesimo secolo italiano STEFANO COSENZ MILANO arte italiana del XX secolo, in particolare del dopoguerra, è ormai in vetta alle richieste del collezionismo internazionale. Alle firme ormai conclamate di Boetti, Burri, Castellani, Fontana e Manzoni si stanno aggiungendo altri nomi che non erano finora emersi in modo impellente. A confermarlo è Mariolina Bassetti, Direttore internazionale di Christie’s, Direttore internazionale del settore che assieme a Renato Pennisi ha curato la nuova asta di Milano in programma per il 2 e 3 aprile a Palazzo Clerici. Alla vendita è attesa la partecipazione di collezionisti L’ internazionali che presentano un forte potere d’acquisto nella fascia al di sotto dei 100 mila euro (dei 10 top lot della vendita dello scorso anno ben 7 erano stati venduti a stranieri): «La svolta del mercato si è avuta a febbraio scorso con la vendita Eyes Wide Open di Londra ove era stata dispersa una favolosa collezione di post war italiano, in particolare di Arte Povera. I risultati hanno portato alla ribalta nuovi nomi, come quello di Emilio Prini (le opere offerte hanno superato i 50 mila euro), Vincenzo Agnetti (con realizzi tra 30 e 40 mila euro), Gianni Colombo (la sua Strutturazione Pulsante del 1959 ha superato i 96 mila euro). L’asta londinese ha visto la partecipazione non solo di collezio- nisti europei e americani, ma anche di cinesi che hanno acquistato gli 11 pannelli de I Sei Sensi di Alighiero Boetti del 1974-75 per 1.576.086 euro e lo specchio di Lei e Lui (Maria e Michelangelo) di Michelangelo Pistoletto del 1968 per 2.381.814 euro, nuovo record mondiale dell’artista che proviene dal successo della sua retrospettiva al Louvre nel 2013». Gli artisti presenti in questa nuova vendita milanese come Giulio Paolini (la sua Antologia del 1974 ha stima 40/60 mila euro), Giuseppe Penone, grazie anche al successo della sua mostra nel 2013 a Versailles (il suo La Velocità del vegetale, rami e carboncino del 1985, ha stima 80/120 mila euro), Luciano Fabro (il suo Il nudo Cioccolato Il vaticinatore L’opera d’arte di Giacomo Balla Capolavoro di Giorgio De Chirico (Spettatore) del 1989 ha stima 60 / 90 mila euro) sono nomi ormai ambiti internazionalmente e destinati a crescere in futuro. In termini d’investimento Mariolina Bassetti consiglia di prestare attenzione al figurativo, a Il vaticinatore di De Chirico del 1944, di altissima qualità con stima molto contenuta di 350/500 mila euro, come pure a Cioccolato reclam per il Bal-Tic-Tac di Giacomo Balla del 1921 (stima 60/80 mila euro), opera del movimento futurista che sta vivendo un momento magico con la retrospettiva al Guggenheim di New York. 24 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 lavoro Milletrecento posti per la tavola Quattrocento giovani in Bpm Sono questi i posti diretti che nasceranno dal progetto a Bologna nel Caab (Centro agroalimentare bolognese), in vista dell’apertura del nuovo centro di Fico (Fabbrica italiana contadina) e Eataly di Oscar Farinetti (foto). Ricercati cuochi, ristoratori, store manager. Info: www.caab.it. Lo prevede il piano industriale appena lanciato: in 3 anni la Banca popolare di Milano assumerà 400 giovani per un importante ricambio generazionale. Il gruppo punterà su un modello multicanale integrato per soddisfare le domande dei clienti, puntando soprattutto su Webank. Informazioni: wwwbpm.it. LE SCELTE DI RAGAZZI E FAMIGLIE 497.080 WALTER PASSERINI 675.000* 1.429.897 Totale Imprese in Italia Saldo Peso % sul tot. imprese Saldo 6.061.960 Tasso di crescita Tasso di crescita Peso % sul tot. imprese 23.285 4,88% 8,20% 3.415 0,24% 23,6% Peso % sul tot. imprese 11,1% *Stime 2014 Saldo 12.681 Tasso di crescita TOTALE IMPRESE STRANIERI, FEMMINILI E GIOVANILI 0,21% 2.601.977 Fonte: Unioncamere, Infocamere, Movimprese 2013 44% DEL TOTALE IMPRESE (6.061.961) REGISTRATE - LA STAMPA Le donne, gli stranieri e gli under 35: le locomotive delle nuove imprese Rappresentano il 44% del totale, sono i protagonisti del mettersi in proprio Tendenze È il liceo scientifico con 121.686 richieste di iscrizione l’indirizzo in testa alle preferenze degli studenti che a settembre affronteranno il primo anno delle scuole superiori. Il secondo è l’istituto alberghiero, con 48.867 domande. Salgono le quotazioni del linguistico, preferito da 47.161 ragazzi. Fa il pieno di domande, oltre 4mila, l’indirizzo sportivo, al suo debutto ufficiale a settembre. Sono i primi risultati sulle iscrizioni alle scuole secondarie di II grado che si possono leggere sul sito del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. E’ la fotografia delle scelte dei ragazzi e delle loro famiglie, dalla quale emerge che sono oltre 530mila gli alunni che si sono iscritti al primo anno delle scuole superiori. Un ragazzo su due ha optato per un percorso liceale, uno su tre per un istituto tecnico, uno su cinque per un istituto professionale. I dati ci dicono che, mentre continua l’incremento di iscrizioni nei licei (+1,2%), calano tecnici (-0,4%) e professionali (-0,8%). Partendo dalle scelte il sito ha elaborato diversi dati, tra i quali le passioni dei ragazzi, che sono lingue, informatica, enogastronomia, turismo, agro-alimentare. Famiglie e studenti dimostrano pragmatismo e interesse per indirizzi che offrono prospettive concrete e competenze spendibili nel mondo del lavoro. Privilegiano corsi che aprono al contesto internazionale e ai settori chiave del made in Italy. Non possiamo deluderli. G iovani, donne, stranieri. Senza di loro il numero di imprese in Italia sarebbe crollato. Insieme rappresentano il 44% dell’intero mondo dell’azienda Italia. La voglia d’impresa si sta diffondendo nel nostro paese e vede nuovi protagonisti. Segno dei tempi: delle difficoltà di far crescere l’occupazione alle dipendenze; della necessità di porre attenzione al protagonismo imprenditoriale, supportandolo con solide reti di servizi. L’exploit è quello delle imprese straniere. Napoli, Roma, Monza e Milano sono le culle della crescita in Italia. Nel 2013 sono le province con l’incremento più consistente e hanno creato un esercito giunto alle 500mila unità, l’8,20% del totale imprese registrate nel nostro paese. Un’armata pacifica e invincibile, cresciuta nel 2013 a un ritmo nettamente superiore a quello del totale imprese: +4,88% rispetto allo 0,21% del totale imprese. Delle 497.080 imprese straniere, 384.318 sono capitanate da cittadini extra Ue. E’ il loro saldo positivo di 23.285 unità a consentire di mantenere la quota netta e il bilancio anagrafico di tutto il sistema imprenditoriale italiano, cresciuto nello stesso periodo di sole 12.681 unità. «Siamo in presenza di una completa affermazione nella nostra società del fenomeno stranieri, che conta sia sulle imprese guidate da immigrati, sia sulla forza lavoro occupata nel nostro sistema produttivo - spiega il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - Una forza occupazionale complessiva che fornisce un contributo determinante alla produzione economica del nostro paese e al valore aggiunto creato». Alla fine del 2013, sono tre le regioni nelle quali oltre un imprenditore su 10 è un cittadino di origine straniera (Toscana, Liguria e Friuli Venezia-Giulia) e 14 le province in sui l’imprenditoria straniera supera il 10% del totale del tessuto produttivo locale. Donne e giovani Una ogni quattro imprese nel nostro paese ha una donna al comando. Ci sono settori, come la sanità e i servizi alla persona, dove quasi una impresa su due è rosa. A fine 2013, si contavano 1,5 milioni di imprese femminili (1.429.897 per l’esattezza), pari al 23,6% del totale del tessuto produttivo nazionale. E la loro crescita è percentualmente superiore a quella del totale imprese (+0,24% contro +0,21%). Una dinamica ininterrotta nell’ultimo triennio: tra dicembre 2011 e dicembre 2013, le imprese rosa sono cresciute dello 0,75% rispetto a una media dell’intero tessuto im- È il loro saldo di +23.285 unità a mantenere positivo il bilancio italiano prenditoriale italiano che nello stesso periodo è aumentata dello 0,56%. Infine, i giovani. E’ anche qui ormai un’armata di italiani under 35 quella che ha deciso di giocare la partita dell’impresa scegliendo di rischiare e di mettersi in proprio. Solo nei primi nove mesi del 2013, sul totale delle 300 mila nuove imprese nate, oltre 100mila (il 33,9%) vedono alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni. A ottobre 2013 le imprese giovani valevano il 10,5%, per uno stock in valore assoluto arrivato a 637.359 imprese. Oggi sono 675mila le giovani imprese, pari all’11,1% del totale delle imprese registrate a livello nazionale. Intorno ad esse è nata una rete di sostegno ricca di iniziative. Come il contest «Innovatori d’Impresa», per esempio, un premio che prevede la copertura del 70% dei costi relativi alla collaborazione professionale, che tre giovani imprese premiate potranno avere per un valore totale di 140mila euro. [W. P.] A MILANO DAL 3 AL 6 APRILE La storia A rriveranno dai più diversi d’Europa nei prossimi giorni a Milano gli oltre 800 delegati del “parlamentino” dei giovani che hanno svolto nella loro carriera scolastica un’esperienza di Erasmus. E’ il combattivo avamposto di una generazione che si ritroverà nell’imminente Annual general meeting, che si svolgerà dal 3 al 6 aprile nella città dell’Expo. «Attraverso l’organizzazione dell’Agm, l’assemblea plenaria delle 420 sezioni di Erasmus student network international, da parte delle sei sezioni milanesi – spiega Carlo Bitetto, presidente di Esn Italia – vogliamo lanciare un chiaro segnale alle istituzioni, dimostrando di non riconoscerci negli stereotipi che accompagnano gli studenti Erasmus e più in generale i giovani italiani. Arriva il parlamento della Generazione Erasmus L’Europa non è solo Bruxelles, ma è fatta soprattutto da tanti universitari che ogni anno decidono di mettersi in gioco, fanno la valigia e per vedere che cosa c’è al di la dei propri confini, non solo geografici». Esn Italia è il livello italiano di Erasmus student network, l’associazione no profit che nelle sue 420 sedi europee si occupa, in termini di volontariato, di accogliere gli studenti Erasmus ed Exchange in arrivo nelle proprie citta. Il network non si limita ad accogliere gli studenti Erasmus e a migliorare il loro periodo di formazione nel nostro paese, ma realizza altri programmi, tra i quali l’Erasmus in School, tramite il quale i ragazzi Erasmus entrano anche nelle scuole superiori italiane, per affermare quanto sia importante un’esperienza di mobilità all’estero durante il periodo di La locandina Il film «L’appartamento spagnolo», è ambientato a Barcellona. È diventato il simbolo della generazione Erasmus studi. Fino al 13 aprile la nuova edizione di Erasmus in School vedrà le cinquanta sezioni italiane, dislocate su quasi tutto il territorio nazionale e con sede nei principali atenei, diventare parte attiva nella promozione dei programmi di mobilita europea mediante incontri organizzati nelle quarte e quinte superiori. Durante la tre giorni dell’Annual meeting, che si svolgerà presso l’Università di Milano Bicocca, uno dei focus principali sarà il lavoro, sia nel panorama italiano che europeo. Per questo è stato organizzato il Career day, occasione di incontro tra le aziende italiane e i giovani per avvicinare cultura d’impresa e mondo accademico. Si svolgerà anche un contest per start-up, che premierà le migliori idee internazionali per lo sviluppo economico e sociale. Il progetto si chiama Let’s start up. Da segnalare la grande parata di giovedì 3 aprile, che vedrà gli 800 delegati internazionali sfilare per le vie della città dall’Arena sino al Duomo, dove tutti i ragazzi abbracceranno la Cattedrale, in un festoso flash mob. Il programma Erasmus è partito nel 1987 e ha permesso a più di tre milioni di studenti di effettuare un periodo di soggiorno e di studio all’estero. Il progetto ha grandi potenzialità, ma è in parte frenato dalla scarsità di risorse e coinvolge ancora una piccola percentuale di giovani in Europa, intorno all’1-2%. La situazione potrebbe cambiare con il nuovo programma di scambi studenteschi Erasmus Plus, partito a gennaio e che sarà presentato a Roma il 10 aprile, che integrerà le iniziative per la mobilità europea estendendole allo sport. [W. P.] LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 . Lavoro in corso .25 A scuola di turismo a Milano Premio L’anello debole La Banca d’Italia indice un concorso per sei avvocati nel grado iniziale del ruolo legale. Richiesta laurea magistrale o vecchio ordinamento in giurisprudenza con almeno 105 su 110. Domande entro il 23 aprile 2014, utilizzando esclusivamente l’applicazione disponibile sul sito www.bancaditalia.it. Dal 2 al 4 aprile si terrà a Milano FareTurismoFareagroalimentare, evento dedicato alla formazione, al lavoro, alle politiche turistiche, per la prima volta a Milano, presso il Centro Congressi della Provincia in Via Corridoni, 16. Previsti convegni, seminari, orientamento e colloqui di selezione. Info: Fareturismo.it. E’ stato prorogato il termine del bando del premio L’anello debole fino al 7 aprile per la consegna delle opere in concorso. Audio e cortometraggi possono partecipare alle quattro sezioni previste dal premio, specificate nel bando (audio, video, corti e cortissimi). Info: Premioanellodebole.it. Formazione Sei avvocati in Banca d’Italia Così si combatte una lotta efficace alla disoccupazione La Regione Piemonte prova strade nuove In cerca Per i giovani il problema del lavoro è sempre più grave WALTER PASSERINI Alta formazione MILANO G aranzia giovani, apprendistato e rete dei servizi. Sono queste le strade su cui punta la regione Piemonte per affrontare la disoccupazione degli under 25, attraverso la realizzazione di buone pratiche, che fungono da modello per le politiche attive del lavoro. La Garanzia giovani parte il 9 aprile, in anticipo rispetto alle altre realtà. Sull’apprendistato la regione ha una tradizione e porta avanti tutte le tre tipologie previste, con una serie di esperienze virtuose su apprendistato in alta formazione post laurea e dottorato di ricerca. Il modello «Il modello avviato per la Garanzia giovani - spiega Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte lavoro - ha tre fondamenti: i giovani si attivano iscrivendosi ad un portale specifico, connesso con il sistema nazionale, nel quale trovano servizi informativi e di orientamento via via messi a disposizione (auto-orientamento, creazione d’impresa, opportunità nel terzo settore, rete dei servizi regionali pubblici e privati); il portale è il canale tramite il quale gli operatori pubblici e privati sono chiamati a veicolare opportunità di lavoro/tirocinio/formazione finalizzata al lavoro (frutto delle richieste delle imprese); il portale favorisce l’incontro domanda e offerta, vile ed al terzo settore, formazione, orientamento) intendono offrire ai giovani, oltre a raccogliere opportunità di lavoro e tirocinio. Ogni operatore ha un proprio profilo pubblico di servizio, dove compaiono anche le valutazioni dei giovani. Oltre al portale si sta completando lo sviluppo di tecnologie dedicate ai supporti mobili (App avanzate). In attesa delle risorse nazionali, che per il Piemonte ammontano a 97,5 milioni di euro, si parte con risorse regionali (5,6 milioni), ritrovate con un gioco di squadra insieme all’assessore al lavoro, Claudia Porchietto, nella programmazione del Fondo sociale, in modo da non rallentare il servizio. «Con la Garanzia giovani – prosegue Chiaramonte – mettiamo a sistema le esperienze migliori sviluppate in questi anni e siamo convinti che sia anche un’opportunità per rilanciare il ruolo del servizio pubblico, che deve conseguire risultati misurabili. Per la prima volta pubblico e privato hanno la possibilità di veder riconosciuto l’impegno sul risultato occupazionale allo stesso modo». attraverso un motore sviluppato con il Cirm-Università di Torino, basato su componenti semantiche e algoritmi testati nelle ultime due edizioni di Io Lavoro». I servizi aderiscono liberamente, sottoscrivendo la carta dei servizi di Garanzia Giovani Piemonte, specificando quali servizi informativi specialistici (mobilità in Europa, supporto alla creazione di impresa, accesso al servizio ci- Tre strade: il modello Garanzia giovani, l’apprendistato e una rete di servizi Anche per l’apprendistato la regione è un banco di prova e un caso di eccellenza. “Gestiamo tutte e tre le tipolgie, ma abbiamo puntato soprattutto sull’Alto apprendistato, estendendolo oltre ai master universitari anche alle lauree triennali e magistrali e ai dottorati di ricerca – conclude Pietro Viotti, responsabile apprendistato per la Regione - Ad oggi, le tre tipologie di titoli universitari sono operative su tutto il territorio regionale. Finora, la sperimentazione ha consentito l’assunzione di 600 apprendisti in 275 imprese. Le attività sono distribuite su 43 master di primo e secondo livello, nove percorsi di laurea e 20 dottorati di ricerca”. Gli elementi caratterizzanti della sperimentazione, hanno consentito di testare con successo nuovi modelli organizzativi e formativi: evitare la rigida antitesi tra percorsi formali di studio e lavoro e favorire il superamento della visione “prima si studia e poi si lavora” ; promuovere la sinergia di diversi ambienti di apprendimento (università, esperienza di lavoro, formazione aziendale) secondo una logica circolare di reale formazione continua; sostenere l’innovazione delle imprese e uno sbocco di lavoro qualificato per gli apprendisti che conseguono questo tipo di titolo. I primi dati rilevati per le attività già concluse riferite ai master universitari rivelano una percentuale media di acquisizione del titolo di studio poco sotto il 90% e una percentuale di trasformazione del contratto di apprendistato vicina al 100%. Qui Bruxelles MARCO ZATTERIN L’EUROPA APRE LE PORTE AI GIORNALISTI 2.0 T rovare l’Europa, prima che l’Europa trovi voi? Ecco l’occasione, ghiotta come sempre, da tentare anche se si è euroscettici perché è una buona opportunità di formazione e resta sempre un’occasione per capire l’immensa quantità di differenze che intercorrono fra l’Ue e l’Impero del male. Dal 15 marzo si è aperta la corsa ai posti da tirocinante al Parlamento europeo per un approccio generale o mirato al giornalismo. Il numero non è determinato, ma in genere sono un paio di centinaia. La domanda può essere presentata sino al 15 maggio a mezzanotte. L’ingaggio è dal primo ottobre a fine febbraio e vale 1213 euro mensili lordi da tassare secondo le regole del Paese di origine. Informazioni sul sito dell’assemblea comunitaria. I requisiti? Occorre essere cittadini di uno Stato dell’Ue o di un Paese candidato all’adesione, aver compiuto 18 anni alla data di inizio del tirocinio, avere una profonda conoscenza di una delle lingue ufficiali, non aver svolto nessun stage o altra attività analoga retribuita per più di quattro settimane consecutive a carico del bilancio dell’Ue. Chi punta al percorso giornalistico deve inoltre avere una competenza professionale comprovata da pubblicazioni, o dall’iscrizione all’Ordine laddove esiste, o avere una formazione riconosciuta negli stati dell’Ue. Niente esordienti, dunque. Le selezione è dura. Il primo turno di tirocini del 2014 le richieste sono state quasi seimila. Le possibilità di passare la selezione sono inferiori al 5%, ma salgono se si è bravi. Nessuna garanzia di assunzione. Anche se l’esperienza sul campo è che i migliori, in un modo o nell’altro, ce la fanno. Bruxelles è piena di ex stagisti di talento e motivati (condizioni necessarie ma non sufficienti) che hanno trovato per lo meno un buon trampolino di lancio. Se non di più. 26 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 La posta di Maggi A CURA DI GLAUCO MAGGI [email protected] COORDINAMENTO DI AGNESE VIGNA [email protected] Le lettere vanno spedite alla redazione di TuttoSoldi in via Lugaro, 15 Quando la banca non estingue il conto Prima di andare dal giudice i risparmiatori insoddisfatti possono rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario 1 Ho un conto presso la Banca popolare di Novara (filiale di Galliate) e ho chiesto di chiuderlo tramite la mia nuova banca, Intesa Sanpaolo. La nuova banca ha inviato una raccomandata alla Bpn per la chiusura verso fine anno. Malgrado ripetute telefonate il conto era ancora aperto a meta’ marzo. Qual e’ la procedura di legge? ELIO CLERICI (NOVARA) L’ufficio stampa della Bpn ha ricostruito cosi’ la vicenda: «La richiesta di estinzione del conto del signor Clerici, pervenutaci in gennaio, è stata immediatamente avviata procedendo al trasferimento dei titoli contenuti nel dossier collegato al rapporto. L’estinzione del dossier si è definita il 22/01/2014, senza che però risultassero ancora completate le incombenze fiscali relative al dossier, ovvero l’addebito del conguaglio delle imposte di bollo riferite al 2013; l’addebito è stato effettuato il 24/02/2014 e il conto è stato estinto il 17/03/2014. I tempi di chiusura sono stati più ampi rispetto all’ordinario proprio per la presenza del dossier titoli e per la necessità di definire correttamente la posizione relativa agli strumenti finanziari ed alle incombenze fiscali relative». Caso chiuso, dunque, con la Bpn che ammette che i tempi sono stati «più ampi rispetto all’ordinario». Ma esistono, chiede il lettore, regole bancarie per il rispetto di un calendario che non penalizzi la clientela? Ecco l’iter di legge, fornitoci dall’ufficio stampa di Intesa Sanpaolo. «La trasferibilità dei servizi’ è una procedura pensata per facilitare il passaggio automatico da una banca all’altra del conto corrente, dei principali servizi di pagamento (domiciliazioni Rid-Sdd, bonifici, rate di mutui e prestiti), e del dossier titoli, con l’obiettivo di favorire la continuità del servizio e l’efficace gestione standardizzata ed elettronica del trasferimento. I princìpi che si applicano al trasferimento dalla banca originaria alla banca nuova recepiscono le regole comuni a livello UE che le singole comunità bancarie – dall’1/11/2009 – devono rispettare allo scopo di favorire la mobilità della clientela. Tali regole sono state pubblicate dall’European Banking Industry Committee (Ebic) l’1/10/2008, nel documento “Common Principles for bank accounts switching”. A livello nazionale, l’implementazione dei princìpi Ebic è coordinata dall’Abi, che con Patti Chiari ha messo in piedi una ? il quesito serie di iniziative volte ad agevolare i clienti e a limitare atteggiamenti poco ‘virtuosi’ da parte delle banche “originarie”. Tuttavia, ad oggi non sono state introdotte sanzioni per le banche che non vi si attengono. Se il consumatore ha un contenzioso sulla chiusura del conto può presentare un reclamo alla banca, per lettera e per via telematica, e la banca deve rispondere entro 30 giorni. Se è insoddisfatto, o non ha ricevuto risposta, può rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, www.arbitrobancariofinanziario. it prima di andare dal giudice». Le azioni Finmatica 1 Ho acquistato azioni Finmatica, che oggi non valgono più nulla. Posso utilizzare la perdita per compensare utili su compravendite di azioni? LUIGI S. E-MAIL È un caso comune a molti investitori che negli anni scorsi sono incappati in vicende simili (Parmalat, Fintek, Giacomelli, ecc.). La norma fiscale prevede compensazioni tra utili da negoziazione e perdite da negoziazione: deve quindi esservi una compravendita, non una dichiarazione di fallimento; una finezza giuridica difficile da capire a chi ha perso tutto, ma così è. L’unica soluzione è quella di trovare un accordo con la banca depositaria che accetti di acquistare i titoli per un importo simbolico, in modo da far emergere una perdita da compravendita. Pensione nel 2018 1 Dipendente pubblico nato il 2 febbraio 1954. Ho 38 anni + 4 mesi di servizio. Mi hanno detto che posso andare in pensione Inps nel secondo semestre 2018 con 42 anni + 10 mesi di servizio e 64 anni di età. Può confermare questa ipotesi o confortarmi con La Corte Costituzionale e le sanzioni sui contratti d’affitto non registrati La sentenza della Corte costituzionale numero 50 del 2014 ha «cancellato», dichiarandole incostituzionali, quelle norme (commi 8 e 9 dell’art. 3 del d.lgs. n. 23/2011) che - nell’ambito della normativa in tema di federalismo Fiscale Municipale e Cedolare secca sugli affitti - avevano introdotto un meccanismo sanzionatorio secondo cui le pattuizioni delle parti venivano sostituite da regole sanzionatorie in caso di mancata registrazione del contratto entro il termine di legge, nonché l’estensione di tale disciplina - e di quella relativa alla nullità dei contratti di locazione non registrati - anche alle ipotesi di contratti di locazione registrati nei quali fosse stato indicato un importo inferiore a quello effettivo, o di contratti di comodato fittizio registrati. Contrariamente a quanto pattuito tra le parti la durata della locazione abitativa veniva fissata in quattro anni, a decorrere dalla data di registrazione, volontaria o d’ufficio, con rinnovo per eguale periodo (ai sensi dell’art. 2, co. 1, della legge 9.12.1998, n. 431), fatti sal- vi alcuni casi specifici di necessità del locatore di riavere l’immobile alla prima scadenza; il canone annuo, disattendendo quello previsto dalle parti, a decorrere dalla data della registrazione del contratto, veniva fissato, salvo che le parti avessero pattuito un canone di importo inferiore, in misura pari al triplo della rendita catastale (quindi importo molto basso), oltre all’adeguamento, dal secondo anno, pari al 75% dell’aumento degli indici Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli impiegati ed operai. un’altra migliore? GIORGIO BELLAS -CUNEO Posso confermare, non posso confortare. Sostituzione veneziane 1 Alcuni condomini hanno richiesto di sostituire le attuali veneziane- quando usuratecon più moderne tende a rullo. Per tale decisione- in seconda convocazione- quale maggioranza di condomini e di valore occorre? GAETANO TIRONE - ASTI Il problema è che l’opera non sia vietata dal regolamento condominiale e che non porti a lesioni al decoro architettonico (in genere la lesione deve essere grave e nel caso in questione il fatto di serbare un colore omogeneo a quello preesistente dovrebbe bastare). A tali condizioni, la delibera in seconda convocazione può avvenire a maggioranza dei presenti che possiedano almeno un terzo dei millesimi, ma. In teoria, i singoli potrebbero procedere anche senza bisogno di delibera perchè agiscono si una parte privata (finestra) . Stesse conseguenze quando nel contratto di locazione registrato fosse stato indicato un importo inferiore a quello effettivo o quando fosse stato registrato un contratto di comodato «fittizio». Data la retroattività della sentenza tornano ora in gioco i vecchi contratti mentre i contratti «imposti ex lege» dalle norme annullate dalla Corte si estingueranno automaticamente, come se non fossero mai esistiti. I canoni dei contratti in corso, anche se si è già in giudizio, dovrebbero tornare agli importi previsti in precedenza dalle parti, anche per il periodo arretrato, con la conseguente morosità del conduttore che abbia sfruttato il pagamento in misura ridotta. PIER PAOLO BOSSO CONFEDILIZIA Previdenza Pensione delle vedove, l’Inps diventa “Mastro Titta” BRUNO BENELLI S empre più difficile per chi dei due coniugi resta in vita riscuotere una pensione di riversibilità con una rata di misura decente. Non basta il taglio iniziale della pensione rispetto a quella riscossa dal defunto o a quella cui avrebbe avuto diritto il lavoratore in servizio (taglio secco del 40% per cui la pensione viene per così dire “ereditata” dal coniuge nella misura del 60%). La legge ha introdotto altri tre tagli che scattano a determinate condizioni e che rendono la pensione piccina piccina, dando all’Inps la poco simpatica rediviva figura di “mastro Titta”, il boia dello stato pontificio, che decapitava a destra e manca. Questi ulteriori tagli sono applicati nei casi in cui il titolare del diritto ha un reddito personale superiore a determinati tetti che si modificano ogni anno in base alle variazioni percentuali che determinano la perequazione delle pensioni (ex scala mobile). Quest’anno la vedova (in genere si tratta di donne, dal momento che la durata della vita è più benigna nei loro confronti) si vede ridurre la pensione con un colpo di mannaia che va dal 25% al 50% di quanto ha diritto, se il reddito supera il limite annuo lordo di La rendita può scendere al 30% di quella del defunto 19.553,82 euro (circa 1.300- 1.500 euro netti al mese).In questa ipotesi Inps opera tre tagli: a) del 25% se il reddito è compreso tra 19.553,83 euro e 26.071,76 euro; b) del 40% se il reddito è compreso tra 26.071,77 euro e 32.589,70 euro; c) del 50% se supera anche questa ultima cifra. Ricordiamoci che siamo partiti da una pensione già al 60%, per cui gli ulteriori tagli portano la pensione della vedova a essere, rispetto a quella del defunto, pari al 45%, quindi al 36% e infine al 30%. Per renderci meglio conto della “decapitazione” della pensione formuliamo un esempio partendo dalla rendita del defunto pari a 1.600 euro lordi al mese. La pensione ai superstiti della vedova scende immediatamente a 960 euro e se la titolare ha redditi propri inseriti nelle tre fasce sopra indicate la rata mensile precipita rispettivamente a 720 euro, a 576 euro e si arena a 480 euro. Nessun taglio se contitolare della pensione è anche un figlio. In questo caso la legge chiude un occhio sui redditi della vedova e consente il pagamento pieno spettante per legge ( 60% alla vedova + 20% al figlio + 20% all’eventuale secondo figlio, fino al tetto massimo del 100%). Ma nel momento in cui il figlio o i figli “escono” dalla pensione ( esempio: perché hanno superato la minore età, oppure hanno terminato gli studi, ovvero non sono più inabili) l’Inps si ripresenta con la mannaia e inizia a tagliare. Gruppi di vedove si sono costituiti negli scorsi anni per protestare e spingere il Parlamento a eliminare i tagli. Niente da fare: “mastro Titta” continua ad avere partita vinta. Un appartamento e due contratti 1 Buon giorno, ho sentito dire che, se si possiede un immobile grande, con unico sub catastale, e non si riesce ad affittarlo tutto assieme, vi è la possibilità di affittarlo a due conduttori diversi, indicando su ciascun Contratto la dicitura “Contratto di affitto parziale” senza fare frazionamenti in Catasto. Vorrei sapere in base a quale normativa si può fare ciò e se è possibile locare una parte ad uso ufficio e l’altra ad uso abitazione (la categoria è A10: ufficio). PAOLO BÀRBERA La locazione parziale è possibile, sulla semplice base del fatto che non è vietata da nessuna parte, e con le stesse norme previste per le locazioni di unità immobiliari intere (per esempio legge n. 431/1998 per l’abitativo e legge 392/1978 per l’ufficio) Tuttavia occorrerà che ciascuna zona della singola unità immobiliare abbia i requisiti dell’abitabilità-agibilità previsti dal regolamento edilizio locale per un singolo appartamento(per esempio, ampiezza minima dei singoli locali). Viceversa affittare un immobili accatastato ad ufficio ad abitazione è un illecito, non civilistico ma urbanistico. La finestra che non c’è 1 Dipendente comunale, vigile urbano, compiuti 58 anni con 40 anni di contributi. Per poter accedere alla pensione devo aspettare i 42 anni contributivi? FEDELE - PIETRA LIGURE Non c’è alcuna finestra anticipatoria. Deve versare per l’esattezza 42 anni e mezzo per poter avere la pensione Inps. Hanno collaborato: GIANLUIGI DE MARCHI BRUNO BENELLI SILVIO REZZONICO, PRESIDENTE CONFAPPI domande e risposte Per raggiungere la quota 96 è possibile tenere conto degli “spezzoni”, tipo 59 anni + 6 mesi di età e 36 anni + 6 mesi di contributi? Il totale è appunto 96. Varoni – Torino Se tiene conto degli spezzoni, ma nel suo caso non si può. Infatti occorre sempre avere di base 60 anni di età e 35 di contributi. E lei non ha i 60 anni. La partita Iva in qualità di collaboratore deve caricarsi per intero il contributo Inps oppure può pagare solo un terzo di esso e i due terzi restano a carico del committente? [B. N.] No, il professionista paga per intero il contributo (27,72% o 22% a seconda dei casi) e può richiedere indietro al committente solo l’aliquota del 4%. LUNEDÌ 31 MARZO 2014 LA STAMPA 27 28 .Lettere e Commenti STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 TUTTI I NODI DIFFICILI DA SCIOGLIERE UGO DE SIERVO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Presidente del Senato Grasso al senatore a vita Monti, di apportare non secondarie modificazioni alla progettazione, mentre altrettanto sembrano pure proporre vari partiti interni ed esterni alla coalizione di Governo. Sarà quindi interessante verificare quanto tutto ciò peserà sulle deliberazioni collegiali del Consiglio dei Ministri, che dovrebbe varare l’impegnativo disegno di legge costituzionale. E ciò senza considerare lo spropositato allarmismo diffuso da una inopportuna dichiarazione di alcuni intellettuali (fra cui purtroppo anche qualche autorevole giurista), che vede addirittura nella appena accennata progettazione lo stravolgimento della nostra Costituzione, se non addirittura una «svolta autoritaria». E naturalmente questo abuso concettuale e linguistico viene utilizzato nel modo più demagogico da un movimento come Cinque stelle, che pur certo non appare sempre coerente nelle battaglie liberal-democratiche (si pensi, solo per fare un esempio, ai reiterati tentativi di escludere la libertà del mandato elettorale). Ma le scelte del Consiglio dei Ministri saranno interessanti anche in riferimento alla sostanza delle proposte che potrebbero essere avanzate, perché si potrà infine prender atto se ci si trova dinanzi a credibili progettazioni costituzionali o solo a sommarie e scoordinate ipotesi di mutamento, che rispondono al tentativo di cavalcare in superficie alcuni diffusi umori anti parlamentari o anti autonomistici. Dico questo perché purtroppo le proposte finora emerse sono davvero troppo opinabili: se sembra abbandonata l’originaria incredibile proposta di fare del Senato SEGUE DALLA PRIMA PAGINA econdo le maggiori organizzazioni umanitarie mondiali nessuna crisi ha sensibilizzato meno l’opinione pubblica della mattanza in corso ad appena tre ore di volo dall’Italia. Gli stati donano poco, come conferma l’Onu che ha appena lanciato il più grande appello della storia chiedendo 6,5 miliardi di dollari (finora solo il 12% dei 2,3 miliardi di dollari promessi in Kuwait dalla Conferenza dei Donatori sono stati versati). Ma i privati, solitamente assai più emotivi e generosi dei loro governanti, donano ancora meno. «Il 2014 potrebbe essere perfino peggio del 2013 quando, a parte lo tsunami nelle Filippine, non c’è stata “competizione” umanitaria. Adesso invece, ad aggiungersi al fatto che la Siria non commuove, stanno esplodendo altre crisi, in Centrafrica, in Sud Sudan, e siamo solo all’inizio dell’anno» osserva Jonathan S Quotidiano fondato nel 1867 1 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 1 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 1 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. una sorta di assemblea dei Sindaci (108 su 150), la stessa bozza di disegno di legge di revisione costituzionale che è stata pubblicata alcuni giorni fa sul sito del Governo, appare molto discutibile in alcuni snodi fondamentali, quasi che non esistano più uffici legislativi degni di questo nome e si sia largamente dimenticata la lunga esperienza fatta nel tentativo di far funzionare il nostro regionalismo. Facciamo solo quattro esempi fra i tanti possibili: nel Senato ipotizzato, ogni Regione avrebbe l’identico peso, a prescindere dalla sua popolazione e dagli interessi rappresentati; tutto ciò in un Paese con venti Regioni molto diverse tra loro, produrrebbe conseguenze paradossali (si tenga anche presente che il Senato voterebbe le leggi di revisione costituzionale e contribuirebbe ad eleggere il Presidente della Repubblica). In secondo luogo, sul piano della legislazione, il Senato non farebbe altro che esprimere meri pareri, superabili da dif- SE LA SIRIA NON SCALDA PIÙ I CUORI FRANCESCA PACI LA STAMPA Campbell, coordinatore dell’emergenza Siria per il World Food Programme (Wfp) in Giordania, dove il solo campo profughi di Zaatari ospita circa 150 mila persone, distribuisce 22 tonnellate di pane ogni mattina e costa un milione di dollari al giorno. A novembre, per le Filippine, il Wfp raccolse in poco tempo oltre il 90% degli 88 milioni di dollari stimati per l’emergenza cibo anche grazie alle donazioni online dei privati. Per la Siria non si è neppure al 39% dei fondi necessari. Certo, la Siria ha numeri da brivido. A tre anni dalla rivolta contro Assad iniziata pacificamente e degenerata in una feroce guerra civile siamo a almeno 140 mila morti (7 mila bambini), 3 milioni di rifugiati all’estero (l’80% dei quali dipendenti dagli aiuti) e 9,3 milioni di sfollati all’interno del paese, una catastrofe umanitaria da 40 milioni di dollari alla settimana. Come se non bastasse, da quando l’accordo Usa-Russia sulla distruzione delle armi chimiche di Damasco ha tranquillizzato le coscienze e permesso ai riflettori mediatici di puntare senza remore altrove il Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. forme volontà della Camera dei deputati anche quando riguardano i più incisivi limiti all’autonomia delle Regioni e pure se i pareri fossero approvati a larghissima maggioranza. In terzo luogo, nella decisiva nuova descrizione dei criteri di divisione degli spazi legislativi fra Stato e Regioni, tutto sembra ridursi ad un’ulteriore amplissima estensione dei poteri statali, mentre l’autonomia delle Regioni sembra ridotta al lumicino, quasi che ci si sia dimenticati di quanto le Regioni fanno ormai da decenni. Infine, sembra che ci si sia dimenticati del tutto che cinque delle venti Regioni esistenti hanno una disciplina profondamente diversa e che quindi una modifica del nostro regionalismo deve, almeno in parte, necessariamente riguardarle; altrimenti il rischio di incomprensioni e conflitti si moltiplicherebbe a dismisura. Ecco che allora le scelte del Consiglio dei Ministri dovranno essere esaminate con grande attenzione. massacro si è addirittura intensificato. Perché la Siria non scalda i cuori? Chi ci lavora fa una sintesi cruda: la Siria appare una giungla in cui non si distinguono i buoni dai cattivi, viene percepita come uno strascico delle ormai abusate primavere arabe e, diversamente dalle catastrofi naturali, induce a pensare che la popolazione se la sia un po’ cercata per cui noi, con tutti i guai che abbiamo, possiamo fare ben poco. Il risultato è sul sito di Agire (Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze): «Grazie alla generosità degli italiani sono stati raccolti per le Filippine 427.000 euro»; «Grazie alla generosità degli italiani sono stati raccolti per la Siria circa 92.000 euro». Non c’è tempo. Oxfam (promotrice della campagna #WithSyria firmata dal guru della street art Bansky) denuncia che senza un’adeguata risposta economica i siriani, dentro e fuori al paese, resteranno presto senza cibo, acqua, riparo, medicine, istruzione. La difficoltà di raccogliere fondi ha già imposto una riduzione del 20% nella fornitura di cibo. Save the Children stima che 5 milioni di bambini siano bisognosi di assistenza mentre l’Unicef chiede 222,192,134 di dollari per non interrompere il crescente bisogno di acqua potabile, igienizzazione, scuole e materiale didattico, vaccinazioni (solo a Zaatari nascono almeno 6 bambini al giorno). Se una Siria così non scalda i cuori è forse un problema suo, ma anche dei cuori. twitter @frapac71 Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 LA TIRATURA DI DOMENICA 30 MARZO 2014 È STATA DI 323.901 COPIE TM La colletta 2.0 MARCO BELPOLITI Minima on passa giorno che non arrivi un’email, un sms o un invito su Facebook che ti chiede: partecipi al crowdfounding? Una volta si chiamava colletta, adesso, all’anglosassone, si dice solo così: crowdfunding; «crowd», folla, «funding», finanziamento. Nel passaggio dal primo termine al secondo c’è tutta la storia degli ultimi secoli. La colletta è in origine una parola che viene dal verbo latino «colligere», raccogliere. Si riferisce alla preghiera rivolta dal sacerdote che riunisce i voti dei fedeli. Voti, come auspicio. L’officiante li offre a Dio. Da questo significato si è passati alla «collecta» intesa come «contribuzione in denaro»; ne parla Boccaccio nel 1375. Il termine «collettivo», oggi caduto quasi in disuso, viene dal medesimo ambito: raccogliere. Poi è passato a indicare un gruppo di esseri o cose. L’uso politico di «collettivo» è dal russo «Kollettiv»; ma già nel 1849 si usava in francese l’espressione «propriété collective» per indicare la «proprietà collettiva» opposta alla «proprietà personale». Dopo la Comune di Parigi il termine «collettivo» assume un valore politico. E «crowdfunding»? Dietro alla parola c’è la teoria della folla. «La saggezza della folla», così s’intitola il libro di James Surowiecki (2004) che ha rilanciato l’uso positivo del termine «crowd», dopo le valutazioni negative del XIX e XX secolo. Ora è il momento del «processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni», come lo definisce la voce di Wikipedia. L’origine starebbe nel termine «crowdsourcing», processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Si sostengono varie iniziative raccogliendo soldi per arte, film, giornalismo partecipativo, siti, beni culturali, ma si arriva anche alla ricerca scientifica e alle iniziative imprenditoriali: start-up (altra parola magica). Sono il web, la diffusione degli smartphone, e ora delle app a promuoverlo. La voce wikipedia suggerisce che a creare il «finanziamento della folla» sia stato Jonathan Swift, ispiratore degli Irish Loan Fund, istituti collettivi di microcredito per combattere la povertà degli irlandesi. Di certo Barack Obama ha raccolto fondi per la sua campagna elettorale. Attraverso le «piattaforme» (altra parola magica) che promuovono l’incontro tra finanziatori e promotori. Cosa è cambiato dall’epoca delle collette? Tutto e niente. La raccolta di denaro è sempre la stessa. Al posto di Dio c’è Noi. N oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 A Max Hastings il premio Friuladria CULTURA SPETTACOLI Va a Max Hastings il premio Friuladria 2014, che sarà consegnato il 24 maggio nella decima edizione di «èStoria», il Festival internazionale della storia dedicato quest’anno al centenario della Prima guerra mondiale. Max Hastings, che ha da poco pubblicato Catastrophe 1914. Europe Goes to War (Alfred A. Knopf), è uno storico militare (già corrispondente di guerra di Britain’s Daily Telegraph e Evening Standard) autore di numerosi libri di successo. . 29 & Caspar Van Wittel, Veduta di piazza Navona, 1699. Ai visitatori del classico Grand Tour, Roma si mostrava come il deposito visibile e prezioso della eredità ricevuta da uno più vasti imperi della storia WALTER BARBERIS viaggiatori che hanno visitato l’Italia hanno sempre parlato di «Italie» diverse, sottolineandone la frammentarietà e la molteplicità. «Las Italias» scriveva consapevolmente Cervantes nelle Novelle esemplari. Quelle differenze, tuttavia, sono sempre state percepite come parti di un tutto, come un mosaico, l’Italia per l’appunto, che ha avuto riconosciuta una sua unità nazionale ben prima dell’Unità istituzionale del 1861. Uno dei dati fondamentali è che l’Italia è stata percepita come luogo da visitare, da conoscere, dagli europei prima ancora che dagli stessi italiani. L’Italia, dal primo millennio in avanti, è stata meta di viaggio, I Ventunesimo secolo l’Italia del Grand Tour ritorna al futuro La continuità di paesaggi naturali e beni artistici è un’opportunità da rimettere a frutto voli di sé, senza rapporti reciproci. Queste scoperte di un territorio nazionale ricco di vedute e di meraviglie naturalistiche in Italia si dispiegheranno nel corso del ’900: epoca nella quale agli stranieri, finalmente, si uniranno gli italiani, incoraggiati da prime forme di benessere e da spostamenti migratori interni al territorio nazionale, a visitare luoghi lontani da quelli di origine, o a rivedere i luoghi originari. È questo mezzo secolo, fra gli Anni 20 e gli Anni 70, a incrementare il viaggio in Italia degli italiani; con conseguenze non tutte virtuose. La motorizzazione di massa e l’invenzione dell’autostrada hanno costituito emblematicamente le condizioni dello spostamento sul territorio nazionale, l’affollamento delle spiagge e l’incursio- IN PRINCIPIO FU ROMA LA MOTORIZZAZIONE DI MASSA Dal resto d’Europa pellegrini, cultori di reliquie, cercatori di indulgenze, fan del Papa Ha consentito anche agli italiani di scoprire il loro Paese Con effetti non tutti virtuosi luogo di fascinazione e di attrazione. In ordine cronologico, e forse anche di importanza, per l’interesse suscitato da tre situazioni territoriali: Roma, le realtà cittadine e comunali del Centro Nord, e infine il Sud. Per una combinazione di motivi, che mette insieme fattori religiosi, pregio dei beni artistici e archeologici, singolarità del paesaggio. Roma, l’Urbe per eccellenza, ha rappresentato per gli europei due cose sopra le altre. La capitale dell’universo cristiano prima e cattolico poi: con tutte le manifestazioni artistiche e culturali relative a questa dimensione di luogo di culto; quindi, il deposito visibile e ancora prezioso di tutti i mirabilia di uno dei più vasti e complessi imperi della storia del mondo. Primi, si recarono a Roma i pellegrini, i devoti, i cultori di reliquie, i cercatori di indulgenze, gli ammiratori del Papa, i credenti in una Chiesa che garantiva l’eternità dell’anima. In secondo luogo, dopo i secoli medievali, giunsero a Roma, sulla scorta di una cultura umanistica e rinascimentale, i cultori dell’antico, i pionieri che cercavano le radici della realtà europea nelle rovine di un impero secolare: coloro che alle soglie della modernità si confrontavano con la grandezza materiale e Oggi a Roma il Rapporto 2014 di Italiadecide Il testo che pubblichiamo in questa pagina è una sintesi dell’intervento di Walter Barberis (nella foto a lato), professore di Storia moderna e Metodologia della ricerca storica presso l’Università di Torino, contenuto del Rapporto 2014 dell’associazione «Italiadecide». Intitolato Il Grand Tour del XXI secolo: l’Italia e i suoi territori, il rapporto viene presentato oggi a Roma, alle ore 11 nella Sala delle Regina di Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Intervengono la presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente di Italiadecide Luciano Violante, il ministro della Cultura Dario Franceschini e il consigliere di Stato (e vicepresidente di Italiadecide) Alessandro Palanza, con una lectio di Euro Beinat, professore di Geoinformatica all’Università di Strasburgo, su «Big Data, Mappe digitali e flussi turistici», che spiegherà come le mappe digitali e i nuovi strumenti possano servire per visualizzare, interpretare e sviluppare il turismo in Italia. spirituale del Pantheon, del Colosseo, degli acquedotti, dei templi e dei fori. Quindi, le città. Non si può dimenticare che nei secoli scorsi, in particolare fra ’200 e ’400, l’Italia fu la locomotiva economica europea. Luoghi come Firenze, Venezia, Genova, ma anche altre piazze minori, furono centri nodali di reti di scambio e di traffici europei e intercontinentali. La circolazione di beni e denaro fu per lunghi anni marchiata dagli italiani. Anche sotto questo profilo, gli europei presero a conoscere l’Italia. E la ricchezza di quelle città incoraggiò un mecenatismo pubblico che lentamente trasformò proprio quei centri da luoghi dell’economia a luo- ghi d’arte. Dunque, a partire dalla metà del ’500, il Grand Tour europeo previde soste privilegiate in queste città, sedi di consolidata civiltà e di preziosi manufatti artistici. Il Mezzogiorno italiano è luogo scoperto più tardi, ma sintetizza un insieme che si compendia nel termine «paesaggio». Vi sono paesaggi ovunque in Italia, e l’elemento naturalistico è totalmente complementare all’elemento artificiale, al costruito, al manufatto. Il Sud esemplifica e potenzia il mito del Paese del sole, della natura incontaminata, del «belvedere», di un luogo esotico, selvaggio e persino pericoloso. Il Sud accentua anche le caratte- ristiche degli italiani, percepiti dal resto d’Europa come simpatici farabutti, sfacciatamente corrotti, inoperosi e gaudenti, filosoficamente abbandonati all’inerzia, affascinanti seduttori. L’impatto con Napoli lascia senza fiato: miseria e nobiltà si confondono persino retoricamente. Le memorie di viaggio, guide ante litteram, sono stracolme di queste impressioni e di queste valutazioni. Felicità dei paesaggi, preziosità dei reperti e singolare infelicità sociale, con opportuna declinazione a seconda dei luoghi, hanno inondato l’Europa, lasciando per secoli gli italiani sostanzialmente inconsape- ne lungo le vallate alpine; hanno costituito le premesse per una sempre più fitta rete di comunicazioni stradali, risorsa e insieme ferita per il territorio italiano; hanno indotto il bisogno di forti fenomeni di urbanizzazione, spesso incontrollata, nei siti più ameni e di paesaggio più pregiato; hanno fatto del turismo non già una attività di svago e di cultura posta sotto il controllo e la strategia di una autorità pubblica, non già una voce attiva dell’economia e della cultura nazionale, ma soprattutto il terreno di una sfrenata corsa alla speculazione privata. Tanto che, proprio oggi, quando molto territorio italiano è stato ormai consumato, compromesso o distrutto, queste eventuali operazioni di restauro ambientale paiono gesti quanto mai opportuni e convenienti. Non è più epoca di Grand Tour, classicamente inteso; ma certo, l’Italia è una realtà ancora unica, nella quale si compongono – o potrebbero essere ricomposti – paesaggi naturali e beni artistici e culturali. Questo continuum che lega centri minori a città d’arte, vedute di campagna a orizzonti costieri, parrebbe una opportunità da rimettere a frutto: come tratto della cultura profonda del nostro Paese, come fattore di crescita economica, come materia di insegnamento scolastico, come elemento costitutivo della nostra unità. 30 STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 FOTOGRAFIA RASSEGNE PERSONALI David Seymour a Torino I Santillana alla Fondazione Cini Munari politecnico a Milano Si apre giovedì a Palazzo Reale di Torino la retrospettiva dedicata a David Seymour, uno dei fondatori dell’agenzia Magnum Domenica alla Fondazione Cini di Venezia si apre la mostra «I Santillana. Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana» Al Museo del Novecento di Milano si apre sabato la mostra «Munari politecnico» con opere provenienti da collezioni private. Tre scatolette di Merda d’artista, maggio 1961 Impronta, 1960 inchiostro su carta PIERO MANZONI MARCO VALLORA MILANO Ci si (di)spiega lui, da solo. «Non possiamo assolutamente considerare il quadro come spazio su cui proiettiamo le nostre scenografie mentali, ma come nostra area di libertà, in cui noi andiamo alla scoperta delle nostre immagini prime. Immagini quanto più possibile assolute, che non potranno valere per ciò che ricordano, spiegano, esprimono, ma solo in quanto sono: essere». Tutto qui, ed è moltissimo. Concentrato, come in un chewing-gum esplosivo: una piccola bombetta atomica. Da Metodo di scoperta, 1957-58. Si parla di metodo, dunque (e di scoperta, quasi scientifica), tra Descartes, Wittgenstein, ma pure Einstein: il Tempospazio come feticcio da decifrare. Da infiltrare, come un cagnolino subdolo, in galleria. A pre-leggere il Diario giovanile e a suo modo wertheriano, di Manzoni ventenne questo angosciato brogliaccio di vita mentale, che Electa pubblica nei Pesci Rossi, rivela una sorta di armatissimo boy scout junghiano, che va alla scoperta dell’indicibile figurale, dei principi primi, assoluti (glielo insuffla alle orecchie prensili-scimmiesche, il compagno di strada e più oracolare, Castellani: aprono insieme la Galleria Azimut). Fascino vertiginoso, abissale dello zero. Saltando già al di là della tela, con quella sua allure di ilare tragicità impassibile, alla Buster Keaton, entro la giungla infida e rotta del figurale, che l’hidalgo Fontana ha ormai squarciato e domato per sempre, con il machete aristocratico dei suoi tagli zen, pubblicamente demonizzati. A vedere che cosa c’è di là, melvillianamente (citazione testuale). Alla «scoperta delle nostre immagini prime» (e di sgomentante «solitudo». Appunto wittgensteiniane: denudate. Come le modelle di Klein). Ma non sono, queste, illazione dei «soliti critici» ipercitazionisti. Manzoni, conte di N Un Achrome in peluche realizzato da Piero Manzoni nel 1961 circa Cleptomane e rabdomante l’inventore degli Achrome A Palazzo Reale di Milano una mostra celebra il “conte” di Cremona provincia cremonese (ma lui pare dimenticarsene) allievo gesuita al Leone XIII milanese. Manzoni dunque è un vero studioso, incontra nella sua «gaia scienza» bulimica (sente il tempo mancare) Nietzsche, Husserl, Brentano, Heidegger e perfino il «nostro» Pareyson. Va a lezione di «ilozoismo» presocratico da Guido Calogero, ascolta parlare d’illimitato, di monadi, di un in-finibile apeiron e di aletheia, quale non-nascondimento (lo certifica Gaspare Luigi Marcone nel suo testo nell’utile catalogo Skira) ed è chiaro che trae qui linfa per la sua idea di «achrome». Impregnato È stato uno dei grandi innovatori sulla scena artistica del nostro Novecento com’è di stimmung fenomenologica, il suo è quasi un tornare «alle cose stesse» husserliane, mettendo il mondo (dei significati) tra parentesi. Tornare alle bombate pagnotte (quasi ironiche, provocatorie) del cibo primario. Tragicamente (dopo il non-pane di Auschwitz: le briciole contese) non c’è più spiegazione adorniana. Non c’è che la presenza nuda, ma non disarmata, dell’«essere in sé», essere tela, e basta. Un precetto che avrebbe potuto benissimo pronunciare il Robbe Grillet di Marienbad («non datele dei nomi, potrebbero aver avuto tante altre avventure») o il Barthes del Grado zero della scrittura. Eser- cizi di stile, alla Queneau (per dire l’air du temps) ma «contro lo stile», come impone un altro Manifesto. Perché a Manzoni, come a Burri, Fontana, Bonalumi e Castellani (con le sue Estroflessioni) sta stretta l’idea «prigioniera» di quadro, anche se non vuol fare a meno di quel perimetro derisorio. Di quel carcere inevadibile del «mondo della vita». Congelato. Lo vediamo, nel Diario, già alle prese-slapstick con una cornice troppo imponente, che gli ha mandato lo zio: vorrebbe incenerirla, «io non parto… non ho nulla da seguire… non so dipingere, scrivere». In effetti le sue prime, peciose prove nucleariste, non lo avrebbero consegnato alla Storia. «Cleptomane e rabdomante» (Marcone) intinge le chiavi nel colore, sbricia Baj e Dubuffet, insegue le colature catramose di Burri, stampiglia caratteri di cassa (che poi Schifano avrebbe ripreso) ma con ridondanze sdolcinate, da canzonetta (Tenderly, Domani chi sa). Poi il grande salto, con la scoperta di Fontana, Tapiès, Novelli, Marca-Relli e l’imprescindibile Klein, che stanno, o «traNsitano», decisivi, per la Milano, di questo presocratico, seduto alla mensa di Duchamp. L’ Achrome è il regno del Possibile, della libertà assoluta «così vicina al niente». che annunzia (col caolino) Paolini. E non è vero, come dice Porta ch’egli è «indifferente al piacere della pittura», tutt’altro. Preleva l’uovo di Piero da Brera, lo rende sodo, lo stampiglia alla Steinberg e lo distribuisce come una sacra re- liquia, a tutti i suoi «firmati» viventi. Prende la merda oro-alchemica di Jarry e la stipa, in una sorta di Manzon-tin mercificabile: se l’apri per verificare addio ad ogni valore. Calembour visivi. Come l’idea di rovesciare, galileianamente, il mondo, mettendoci, sotto-sopra, un «socle magico»: piedestallo, con lapide cimiteriale. Inventando le «sculture viventi» un decennio prima di Gilbert & George. È inevitabile che l’intensa, calibrata mostra curata da Flaminio Gualdoni & famiglia, coprodotta da Skira e Comune di Milano, abbia un «fiato» un po’ funereo, strategicamente ultimale-museale (via la vita «sciupata»). Perché con la sua intelligenza sulfurea Manzoni ha posto una pietra tombale su tante sciocchezze a venire, nullificandole prima di lasciarle fiorire. PIERO MANZONI 1933-1963 MILANO. PALAZZO REALE. FINO AL 2 GIUGNO Milano 1961: Manzoni firma una modella trasformandola in Scultura vivente, per il filmgiornale S.E.D.I. Miart, ritorno al moderno Milano La Fiera milanese ha puntato su artisti da bene rifugio MANUELA GANDINI MILANO attrazione verso il passato è fortissima e la mancanza di progettualità anche. Sarà perché le opere d’arte moderna sono gli unici beni rifugio, sarà perché gli emergenti, rispetto ai decenni passati, sono considerati a rischio, le protagoniste di Miart 2014 sono le gallerie d’arte moderna. L’ Nella sezione Master sono stati allestiti 15 stand monografici, «per approfondire la conoscenza di alcuni tra i grandi maestri del Novecento», ha affermato il direttore Vincenzo de Bellis. In realtà il moderno è oggi il mercato che tira più di tutti. La galleria Mazzoleni di Torino ha in trattativa un achrome di Piero Manzoni per 3 milioni di euro, Robilant+Voena (Londra, Milano) ha venduto, tra le altre, un’opera di Paolo Scheggi per 450 mila euro. Castellani, Scheggi, Bonalumi, Dadamaino, Pinelli, sono - con le dovute differenze di mercato - sulla cresta dell’onda. Gli Anni Settanta italiani spopolano dopo i successi alle grandi aste internazionali. Ma gli artisti storici sono anche nella sezione THENnow, che, come Artissima fa già da anni, accoppia i maestri ai contemporanei. Una formula che vede autori come Giuseppe Uncini, dal valore di opere che vanno dai 60 ai 150 mila euro (Galleria Fumagalli), accostato al norvegese Matias Faldbakken (Standard, Oslo) con opere monocrome dalle scritte accennate. Carla Accardi (Minini) con lo svizzero scozzese Nicolas Party (The Moden Institute, Glasgow) che propone coloratissime e rivitalizzate nature morte. Mario Schifano (Studio Marconi ’65) è accostato ai pezzi in technicolor di Cory Arcangel (Lisson). La predominanza di un ritorno al futuro è percepibile anche nella massiccia presenza di quadri astratti, optical e geo- LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 ARTI APPLICATE . 31 ARTE Ceramiche d’autore a Lugano «La fragile bellezza. Ceramiche italiane d’arte tra Liberty e Informale» è il titolo della mostra che si apre domenica al museo Zust di Rancate WASSILY KANDINSKY Improvvisazioni d’uno sciamano che amava l’antica arte russa All’Arca di Vercelli la rassegna del maestro espressionista FRANCESCO POLI VERCELLI I n un suo scritto del 1918, Testo d’autore, Wassily Kandinsky racconta quanto sia stata fondamentale per gli sviluppi futuri della sua pittura la visita delle povere case dei contadini del nord della Russia, durante un suo viaggio di studio nel 1889, quando aveva 23 anni. «Nell’habitat dei komi, per la prima volta nella vita, trovai qualcosa di veramente meraviglioso, e questo prodigio diventò l’elemento di tutti i miei lavori successivi». L’artista ricorda di essersi fermato sulla soglia di un’izba e di aver visto uno spettacolo inatteso: il tavolo, le panche, la grande stufa, gli armadi, tutto era decorato da ornamenti variegati. Ai muri c’erano delle stampe con immagini di eroici protagonisti di storie epiche popolari, e «l’angolo bello» era tutto ricoperto di icone sacre dipin- Gli antichi riti siberiani influenzarono il fondatore del Blaue Reiter te o a stampa. Questa esperienza gli fa comprendere che un quadro non deve essere solo contemplato ma deve coinvolgere completamente l’osservatore nella sua dimensione interiore. Dopo quel viaggio Kandinsky pubblica anche un saggio sulla cultura e i riti animistici delle popolazioni dei Sirieni, di origine ugrofinnica, e in particolare sul Grembiule sciamanico, prima meta del XX secolo Mongolia settentrionale stoffa, ferro, materiali diversi Fondazione Sergio Poggianella, Rovereto Sotto Improvvisa zione, di Wassily Kandinsky 1913 circa Primorskaya State Picture Gallery, Vladivostok © Wassily Kandinsky ruolo dello sciamano come mediatore fra la realtà sensibile e il mondo ultraterreno. Il fascino per l’energia della spiritualità primitiva, e per la forza espressiva della dimensione decorativa e iconica dell’arte popolare sono alla radice dell’elaborazione del suo personale «immaginario etnografico» nella fase di formazione e maturazione del suo linguaggio pittorico che si svilupperà progressivamente in direzione astratta. L’entusiasmo per l’arte e il folklore nazionale, per la musica etnica e per le narrazioni fiabesche, epiche e storiche leggendarie, era un aspetto tipico della cultura russa (musicale, letteraria e artistica) tra Ottocento e Novecento, caratterizzata da tensioni simboliste e dal culto per la rinascita dell’antico spirito russo. An- Un’immagine dell’edizione 2014 di Miart metrici, che vanno dai Max Bill, sui 50 mila euro, agli anelli di Getulio Alviani con prezzi analoghi (Galleria L’incontro). Uno stand d’effetto è quello della Galleria Continua, interamente dedicato a Loris Cecchini, il quale ha alterato la parete che delimita la galleria con un Wall wave vibration (2012). La Nuova Galleria Morone ha proposto una personale di Maria Lai il cui lavoro, finalmente rivalutato, ha prezzi ancora accessibili che Due ovali, 1919, di Wassily Kandinsky Sopra Macchia nera I, 1912 Museo Russo di Stato, San Pietroburgo © Wassily Kandinsky Sotto Henggereg, tamburo sciamanico con ongon, che per altri pittori d’avanguardia come Mikhail Larionov, Natalia Goncharova, Kasimir Malevich, Pavel Filonov, vanno da 30 a 70 mila euro. Come sta andando invece il contemporaneo? Un ottimismo cauto e moderato si è diffuso lentamente nelle gallerie che esponevano opere dai 3 ai 10 mila euro. Un po’ di movimento alla Prometeo Gallery, con video e foto di Regina José Galindo, sold out e alla Galleria Pantaleone con foto di Stefania Galegati e Favelli. Poggiali e Forconi (Firenze) sono soddisfatti per la vendita di Pignatelli e Bramante. E i giovanissimi? La sezione Emergent, composta in prevalenza da gallerie straniere, forma un panorama di remix, popolato da opere neo-astratte e monocrome, ma nessuna stella all’orizzonte. Fotografia e video sono quasi del tutto spariti. Le gallerie giovani non si sbilancino commentando le vendite. A Miart, si percepisce quest’anno una corale soddisfazione non tanto o solo per le vendite in diretta, quanto per i contatti e le future possibilità commerciali. David Burljuk, Aleksandra Ekster, l’arte popolare era una fonte fondamentale di ispirazione. Queste fonti folkloriche (in relazione al più generale interesse degli artisti d’avanguardia per le fonti primitive e arcaiche) sono un aspetto peculiare dei temi che entrano in gioco nell’Almanacco del Blaue Reiter, e Kandinsky e gli altri esponenti del gruppo di Monaco, espongono anche al Salon di Vladimir Izdebskij a Mosca del 1911, insieme agli artisti russi innovatori. Kandinsky in quel periodo lavorava a Murnau, in Germania, ma aveva continui rapporti con la Russia, dove ritorna nel dopoguerra dopo la rivoluzione sovietica, con l’incarico di commissario per le arti, attività che lo impegna fino al 1922, quando accusato di spiritualismo si trasferisce in Germania come insegnate al Bauhaus di Walter Gropius. Questa mostra all’Arca di Vercelli, è di grande interesse perché la curatrice Eugenia Petrova mette a fuoco, con un notevole gruppo di opere dei musei di stato (mai presentate fuori dai confini) «l’anima» più specificamente russa dell’opera di Kandinsky. E in ef- fetti all’interno dell’esposizione ci si trova davanti a uno spiazzante e suggestivo accostamento fra ventidue suoi dipinti di vari periodi (insieme una selezione di quadri di altri artisti tra cui Goncharova, Larionov, Lentulov, Filonov, Burljuk, Ekster) e molti oggetti, icone, stampe, arredi, e indumenti della cultura popolare, religiosa ortodossa, e dello sciamanesimo siberiano. Arrivano dai musei di città dell’ex Unione Sovietica opere mai viste in Italia La connessione con gli oggetti più primitivi, quelli sciamanici (vestiti di pelli, e tamburi variamente decorati) non è per la verità molto evidente, ma l’influenza delle stampe popolari e delle icone appare chiara. Per esempio in quattro piccoli dipinti illustrativi su vetro, con figure femminili e fluttuanti paesaggi con chiese ortodosse (del 1918), e soprattutto in un magnifico San Giorgio (1911) già sostanzialmente astratto, messo a confronto con una antica icona del mitico santo uccisore del drago. Dal punto di vista della qualità, dell’espressività cromatica, della freschezza segnica e della libertà d’invenzione, i quadri più notevoli e sorprendenti sono una serie di eccezionali Improvvisazioni dipinte tra il 1910 e il 1917, che si trovano nel museo di San Pietroburgo ma anche in lontani musei provinciali a Kazan, Krasnojarsk e persino a Vladivostok. Tutti i quadri (alcuni dei quali sono dipinti su cartone) hanno ancora le loro cornici originali, molte fatte con semplici listelli di legno. Queste opere (come quelle di altri artisti d’avanguardia russi) erano state dislocate così lontano durante la fase eroica della rivoluzione per educare all’arte nuova anche le popolazioni più decentrate. Ed è una bella cosa che oggi noi le possiamo vedere, in trasferta nel mezzo delle risaie vercellesi, nello spazio dell’Arca che ha visto fino all’anno scorso le mostre in collaborazione con il Guggenheim di Venezia. KANDINSKY L’ARTISTA COME SCIAMANO ARCA, CHIESA DI SAN MARCO, VERCELLI. FINO AL 6 LUGLIO. 32 .Spettacoli STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Da stasera su Rai Uno il caso Il Nord raccontato in cinque fiction ADRIANA MARMIROLI MILANO ell’attuale stagione televisiva americana Mom, in onda su Joi, è, tra le nuove sitcom, quella di maggior successo. Protagonista ne è Christy, mamma single e in lotta contro un passato di tossicodipendenza e alcolismo, con figlia adolescente e problematica e bambino simpatico ma impegnativo. Cameriera in un ristorante, dibatte tra crisi di nervi, sensi di colpa, amori sbagliati e difficile gestione di casa e lavoro. Che cercherà di risolvere chiedendo aiuto alla madre, donna non facile, anche lei con qualche problema d’alcol e di uomini, oltre che molto critica, al limite della distruttività, verso la figlia. Evidentemente in tv piacciono le famiglie disfunzionali al massimo, da Modern Family a Shameless, The Miller, Suburgatory: tutte accomunate da ottimi ascolti, ironia al vetriolo e famiglie zoppicanti. In fondo parlano tutte, estremizzandoli, dei problemi di quelle tradizionali. In questo caso di tre generazioni femminili accomunate dallo stesso problema: nella loro vita gli uomini mancano. Nel ruolo di Christy la bionda e graziosa, perfetta per tempi comici, Anna Faris, reginetta urlante degli Scarie Movie e di horror vari più o meno demenziali. «È una commedia ma sono molto orgogliosa dei temi che affronta e di come lo fa». Con D SIMONETTA ROBIONY ROMA Con ironia Una scena della sitcom Mom con protagonista Anna Faris (nella foto), mamma single con un passato difficile “Mom” e le sue sorelle, in tv la famiglia è disfunzionale La Faris su Joi: con la risata si affrontano temi seri leggerezza e ironia si parla infatti di alcol e riabilitazione, di cancro, ragazze madri. «Non c’è niente di divertente in queste cose. La risata è il modo in cui lo show affronta questi temi. Io penso che l’ironia permetta di guardare la vita da una prospettiva tutta diversa. Vedere queste donne che tentano con forza di risolvere i loro problemi riuscendo a riderci sopra, penso possa aiutare anche nella vita reale. Infatti la gente si riconosce». Coniugata con l’attore Chris Pratt di Park & Recreation, la Faris ha un figlio di circa due anni. «Quando mi hanno proposto di interpretare Mom stavo vivendo un momento perfetto della vita: ave- Kate Bush-mania 1 Nel mondo del pop bri- tannico sta ri-esplodendo Kate Bush, la musa rock dalla voce di soprano, assente dal 1979. I suoi prossimi 22 concerti all’Apollo di Londra hanno fatto l’esaurito in 15 minuti. E dovrebbe fare da headliner al Festival di Glastonbury nel 2015. vo appena avuto Jack (e non sto a dirvi quanto fortemente l’abbia voluto). E ho flirtato con l’idea di starmene a casa a fare solo la mamma. Ma questo progetto era davvero interessante: qualcosa di completamente diverso da quello che avevo fatto fino a quel momento. E poi la tv, anche se ti impegna a lungo, ti permette di tornare a casa tutte le sere alla stessa ora. Alla fine - mi sono detta - è solo una questione di organizzazione». Proprio quello che non riesce a Christy. «Penso che questa sia la scommessa dei genitori di oggi (e delle donne in particolare): organizzare, programmate e attenersi a una logistica perfetta». Dopo anni di assenza, vicende processuali e pettegolezzi privati l’ex direttore generale della Rai Agostino Saccà torna con una mega offerta da produttore indipendente con la Pepito, la casa da lui fondata: cinque film-tv per Rai Uno girati tutti nel Nord Italia per raccontare gli equivoci, i vezzi, i vizi, i problemi degli italiani di oggi, sullo sfondo della Marcoré, Morelli e la «Ferrari» crisi. «Sia perché il Nord spiega lui - , essendo la parte Marchini, Cristiana Capotondi, più produttiva del paese, è Ennio Fantastichini. stata la più colpita dall’attuale Apre stasera Una Ferrari per crisi, sia perché è la meno due, dove nel confronto tra un sfruttata cinematografica- manager che ha perso il lavoro mente e volevamo far vedere (Marcoré) e si arrangia in mille quanto può essere bello anche modi per non dirlo alla famiglia il Nord, Milano compresa». e un manager che sta per perTinny Andreatta definisce derlo (Morelli) ma non lo sa e fa questa anomala serie una col- l’arrogante, vince quel pezzo lana che potrebbe anche pro- fuori dall’ordinario che è una seguire con il Ferrari rossa. «È Centro Italia e LA PROMESSA così divertente con il Sud. MarRaccontare la commenta «Raccoglie tre coré - che ho propromesse fatte contemporaneità con posto di farlo un po’ di leggerezza uscire anche al al pubblico: raccontare la cinema». Il secontemporaneità, farlo con condo è Una coppia modello: una leggerezza e nella varietà»: vicenda di tradimenti incrocianon a caso si intitola Purchè fi- ti. Un marito di troppo è la ardua nisca bene, per far sorridere scelta tra un ex marito che ha un pubblico che alla sera vuo- poco da offrire e uno nuovo di le dimenticare giornate pe- famiglia blasonata che però è santi. E infatti tutto finisce lontano dalle radici di una area sempre a tarallucci e vino. I post-moderna ma ancora operegisti sono due: Fabrizio Co- raia come Torino. Una villa per sta e Luca Ribuoli. Neri Mar- due è la tragedia burocratica in corè e Giampaolo Morelli so- cui si imbatte un piccolo imno protagonisti di due storie. prenditore. Si chiude con La Tra gli altri, Anita Caprioli, tempesta, complicati rapporti Daniele Pecci, Sergio Assisi, tra genitori moderni e figli che Bianca Guaccero, Simona chiedono di essere educati. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 RIO 2 - MISSIONE AMAZZONIA Anne Hathaway sta girando il nuovo film di Christopher Nolan «Interstellar» dove un gruppo di esploratori cerca di superare i limiti del trasporto spaziale umano e abbattere le elevatissime distanze di un viaggio interstellare Intervista LORENZO SORIA MIAMI nne Hathaway si sta avviando verso i 32 anni. Ha già ottenuto un Oscar, arrivato l’anno scorso per la parte della Fantine di Les Miserables. È una nostalgica della Hollywood dei tempi d’oro, la sua eroina è Judy Garland che un giorno vorrebbe portare sullo schermo. È una donna felicemente sposata, il prescelto un attore misconosciuto, Adam Shulman. Ma la vedi e sembra ancora di avere davanti quella di The Princess Diaries, la ragazzina con la bocca un po’ sproporzionata rispetto al resto del viso ma dal sorriso disarmante che si fece notare dal regista Gary Marshall perché, a un provino, cadde goffamente dalla seggiola. O quella che seppe tener testa a Meryl Streep nel Diavolo veste Prada. Sotto la regia di Christopher Nolan, che nell’ultimo Cavaliere Oscuro le aveva affidato l’iconica parte di Catwoman, la Hathaway ha dimostrato di sa- A In questo secondo capitolo do la voce al personaggio di Jewel È vero, è più coraggioso del suo partner, ma d’altra parte anche nella vita io sono un maschiaccio SUL SET DI INTERSTELLAR Questo nuovo film di Nolan è ancora avvolto nel mistero Posso però anticipare che avrà scene spettacolari, che il tutto sarà molto audace e farà paura “Così viaggio nello spazio senza controfigure” Anne Hathaway nell’atteso film “Interstellar” di Nolan pere anche esibire sensualità. E quando rato e che presenta uno scenario che se Nolan l’ha richiamata per Interstellar, dovesse accadere nella vita reale sarebviaggio interstellare che la vedrà al fian- be devastante. Non riesco a togliermela co di Matthew McConaughey, Jessica dalla testa, a volte non ci dormo sopra». Chastain e Michael Caine, la Hathaway A questo punto ci racconti qualcosa ha subito detto di sì. L’attrice è a Miami, di più... dove è venuta a presentare il capitolo 2 «Posso aggiungere che ci saranno scene di Rio, film animato in 3D ambientato spettacolari, che il tutto sarà audace e nella foresta amazzofarà paura». nica e dove lei ha da- LA MODA DEL CAPELLO CORTO Ha lavorato con McCoto la voce a un uccello «È stata Audrey Hepburn naughey. chiamato Jewel. «Ed è stata una delle a farne un look desiderabile grandi gioie della mia Anne, i film di Nolan sono sempre e come tante lo amo anch’io» vita. Matthew è dinamico, autentico, straavvolti nel segreto. ordinario: un uomo senza confini e limiti Che cosa può dirci? «Che mi è sempre piaciuto restare sor- ma anche pieno di rispetto per tutti». presa, leggere o vedere qualcosa che non Aveva tagliato i capelli per «Les Miserapensavo fosse possibile e che mette in dibles» e corti sono rimasti, una moda sescussione tutto ciò in cui hai sempre creguita adesso da attrici come Jennifer duto e che invece adesso è lì, davanti ai Lawrence e Shailene Woodley. tuoi occhi increduli. Ecco, in Interstellar «Se dobbiamo dare credito a qualcuno ci sono molte scene così e ce n’é una in dobbiamo pensare semmai alla grande particolare che non abbiamo ancora gi- Audrey Hepburn. Ne ha fatto un look de- siderabile e stiamo tutte seguendo le sue orme. Comunque è una scelta che ha a che fare anche col lavoro e tra poco dovrò farli ricrescere». Passiamo a «Rio 2». Il suo personaggio è più avventuroso del suo partner. E nella vita reale? «Sono cresciuta con due fratelli e ho un lato molto mascolino. Ho sempre amato scalare gli alberi e buttarmi da altezze elevate. E cerco sempre di fare le mie scene senza controfigure : in Batman mi sono buttata da un terzo piano e anche se c’erano dei cavi l’ho trovato eccitante. Quanto ad Adam, non voglio entrare troppo nella nostra vita privata ma cerca sempre nuove esperienze e tra i due è quello con meno paure». Quali ambizioni ha a questo punto? Che cosa desidera? «La maternità. Mi piacerebbe allevare dei bellissimi bambini che guardano il mondo con meraviglia e che seminano amore e che saranno loro stessi felici». . Spettacoli .33 Zalone imita Gambardella Twitter in tilt tra le polemiche ROMA Checco Zalone esonda. Sabato sera ad Amici su Canale 5 il comico pugliese ha imitato Jep Gambardella suscitando la forte reazione dei social network. Il regista ha preso in giro, davanti a Sabrina Ferilli, La Grande Bellezza, film premio Oscar di Paolo Sorrentino, scatenando critiche per alcune frasi volgari. Ma anche consensi su Twitter. Il comico indossata la giacca rossa del protagonista JepServillo, seduto accanto a Maria De Filippi, sulle note della Carrà, ha preso la cadenza napoletana e l’aria supponente: «Noi abbiamo già fatto l’amore? - ha chiesto alla conduttrice -. Come ti chiami? Maria, che nome banale. Fa riferimento alla tradizione cattolica, quasi a volerti ammantare di un’aura di verginità, ma quale verginità? Lo sanno tut- Zalone ad Amici imita Jep ti che hai fatto più battaglie tu del generale Cadorna, farabutta». E ancora: «Quanti anni hai? 52, che età inutile. Non c’è neanche una categoria su YouPorn per i 52». Poi rivolto a Sabrina Ferilli, protagonista femminile del film: «Posso rettificare una cosa che ho detto nel film? Non fare l’amore è stato bellissimo, ma farsi le pugnette è la grande tristezza». In tilt i social network. «Zalone mi fa rabbrividire. La volgarità...», scrive su Twitter Anna Pettinelli di Rds. Ma sono tanti a storcere il naso: «Mi sono persa l’incontro tra Zalone e McConaughey. Facciamoci sempre riconoscere...», scrive un utente. «La volgarità del successo e degli incassi di Zalone», gli fa eco un altro. «Sì, solo Zalone può impunemente fare l’imitazione di Jep Gambardella», afferma Marco Giusti. oppure: «Zalone non è stupido. Finge per far ridere la gente e gli [S. N.] riesce pure bene». W LUNEDÌ 31 MARZO 2014 LA STAMPA 34 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 . Spettacoli .35 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 31 marzo 2014 Rai 1 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded Rai 2 6.00 La strada per la felicità TF 6.45 Cartoon Flakes 8.05 Sorgente di vita Rubrica religiosa Settimanale di vita e cultura ebraica 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie Rai 3 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Piazza Affari Attualità 15.10 Terra nostra Telenovela 16.00 Aspettando Geo Doc. 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk-show 16.05 Grande Fratello - Live 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque Attualità 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Varietà satirico Italia 1 Rete 4 7.00 Friends Telefilm 7.50 Le regole dell’amore TF 8.45 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang Theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo TF 16.35 E alla fine arriva mamma Telefilm 17.25 Nikita Telefilm Nikita è una ragazza dal torbido passato. Fuggita di casa, comincia a drogarsi pesantemente 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine TF 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo Telefilm 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 My life Soap opera 16.50 Il comandante Florent Telefilm 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 21.15 Una Ferrari per due 21.10 Rex 21.05 Presadiretta 21.10 Grande Fratello 21.10 Giustizia privata ★★ 21.15 Quinta colonna 21.10 Piazzapulita FICTION. Da più di due anni Mar- TELEFILM. Nell’episodio “Fratel- FILM.(thriller,2009)conJ.Foxx.Regia ATTUALITÀ. Anche questa setti- li”, un misterioso austriaco, Martin Reiter, compie delle rapine usando un cane addestrato a uccidere, identico a Rex. Il commissario Terzani indaga ATTUALITÀ. Per la 12ª e ultima puntata, Riccardo Iacona propone uno spietato confronto tra le condizioni della Grecia e dell’Italia, piegate dalla crisi economica REALITY SHOW. Questa edizione cello ha perso il posto di direttore di marketing di un’importante società. Ma non ha detto niente a nessuno, nemmeno in famiglia sarà la più social e multimediale della storia. Il pubblico è protagonista attivo grazie alle iniziative interattive del sito ufficiale di F. G. Gray. Dopo il patteggiamentocheharesoliberiikillerdella sua famiglia, un uomo vuole giustizia. Il suo obiettivo: il procuratore che ha orchestrato l’accordo mana, il programma di attualità, condotto da Paolo Del Debbio, cerca di offrire un aiuto concreto a coloro che vivono momenti di estrema difficoltà ATTUALITÀ. Appuntamento con il programma di approfondimento e informazione condotto da Corrado Formigli, ex inviato storico di Michele Santoro 23.25 Porta a Porta Attualità 1.00 Tg1 Notte. Che tempo fa 1.35 Sottovoce Attualità 2.05 Terza pagina Attualità 2.35 Il bene e il male Fiction 4.30 Overland 7 Attualità 5.15 Da Da Da 22.55 Intelligence Telefilm 23.40 Tg 2 23.55 Emozioni Varietà 1.15 Rai Parlamento Telegiornale 1.25 Protestantesimo 2.00 Cargo 200 Film 23.10 Hotel 6 Stelle Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte 1.05 Fuori Orario. Cose (mai) viste Solo cinema d’autore, ovvero “cose mai viste” in televisione 3.15 RAInews 24 0.40 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.10 Striscia la notizia Varietà satirico Il Tg satirico di Antonio Ricci 1.45 Uomini e donne Talk-show VERO TV CINEMA&TV omani, alle ore 21,15, su Rai 5 il film americanotedesco del 2007 Io non sono qui (I’m Not There) diretto da Todd Haynes, con gli attori Christian Bale, Cate Blanchett, Richard Gere, Heath Ledger, Charlotte Gainsbourg, Julianne Moore. Questi sei personaggi interpretano sette cantautori, o meglio i sette alter ego del grande talento musicale di Bob Dylan, nel senso che Todd Haynes ha scelto di scomporre il grande cantautore e creare appunto sette musicisti. Ma rifiutando le regole del cinema biografico, risultano inseparabili l’etica e l’estetica. Il film si muove tra gli anni ’50 e l’inizio degli anni ’70 e i sette sono Woody, un ragazzino; Jack Rollins, che le sue canzoni sono di protesta; Jude Quinn, rockstar; John Rollins, cantante predicatore; Robbie, attore donnaiolo; Arthur, poeta che cita Rimbaud; Billy the Kid, mordace critico musicale. Io non sono qui è stato presentato nel 2007 alla Mostra di Venezia e la giuria gli conferì un Leone d’argento, non solo, ma la bravissima e straordinaria attrice Cate Blanchett ha ricevuto la Coppa Volpi. Insomma non c’è dubbio che questo film è stato realizzato da Haynes con un grande talento. Infatti ha una struttura eroica, di enorme spessore, ed è cinematograficamente seducente. Si può anche dire che è freddo, cerebrale - come è stato detto - ma, secondo me, è molto interessante vederlo. can. 55 17.45 Vero in cucina 18.15 Tg Family 18.30 Vendetta d’amore Telenovela 19.30 Padre coraje TN 20.25 Tg News 20.30 Perla nera TN 21.30 A casa di Letizia 21.45 Piatti unici a basso indice glicemico GIANNI RONDOLINO D 23.55 Terra! Attualità 0.55 Tg4 Night News 1.55 Music line Musicale 2.55 Modamania Magazine Conduce Jo Squillo 3.40 L’assassino è ancora tra noi Film 23.30 Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco Attualità 1.50 Studio aperto La giornata 2.05 Sport Mediaset 2.45 Hercules Telefilm con Kevin Sorbo TV2000 18.50 19.50 19.55 20.00 20.30 20.55 21.20 23.00 0.00 Tg La7 Night Desk Attualità 1.15 Donne sull’orlo di una crisi di nervi Film (comm., 1988) con Carmen Maura, Antonio Banderas REAL TIME Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes Nel cuore dei giorni Tg Tg Film - Pugni pupe e marinai Kojak Fiction DMAX 18.10 Amici di Maria De Filippi Varietà 19.10 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Fuori menù Varietà 21.10 Extreme Makeover: Diet Edition 22.10 Dimmi cosa mangi... Documentari 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.30 20.20 21.10 22.00 Banco dei pugni MythBusters Airport Security Swords: pesca in alto mare A caccia di auto Cacciatori di tesori Banco dei pugni Top Gear Real Fast, Real Furious film / intrattenimento 16.20 Bob un maggiordomo tutto fare Bob ha un problema: passa da un lavoro all’altro, ma non riesce a mantenerne uno SKY CINEMA FAMILY 16.35 Rising: la rinascita di Ground Zero DISCOVERY SCIENCE digitale terrestre 10.45 Private Pratice RAI 4 11.30 Brothers And Sisters RAI 4 15.50 Piccoli tradimenti RAI MOVIE 90210 RAI 4 15.55 Dopo mezzanotte Martino, custode della Mole Antonelliana, ospita Amanda, in fuga dalla polizia IRIS 16.30 Veronica Mars RAI 4 14.40 Dr. House - Medical division JOI 14.50 Rescue Special Operations PREMIUM ACTION PREMIUM CINEMA 15.35 Chicago Fire PREMIUM ACTION 16.00 Una mamma per amica MYA The Company La danza vista attraverso i ballerini in un film di Robert Altman. Musicale PREMIUM UNIVERSAL 16.20 Fairly Legal JOI 16.25 Cult PREMIUM ACTION 16.50 Griffin e Phoenix MYA Che cosa aspettarsi quando si aspetta PREMIUM CINEMA PREMIUM ACTION 17.10 Smallville RAI MOVIE RAI 4 11.45 L’uomo dell’anno Il popolare comico televisivo Robin Williams si candida alla Casa Bianca e vince IRIS 12.05 Grissom gang - niente orchidee per miss Blandish RAI MOVIE 12.10 Streghe RAI 4 13.40 Flashpoint RAI 4 14.05 Gli intoccabili Peter Falk cerca l’alleanza di John Cassavetes per un colpo a una casa da gioco IRIS 14.25 Private Pratice RAI 4 15.10 Brothers And Sisters 15.05 Baby Mama 17.20 Robin Hood RAI 4 17.35 Rai News - Giorno 17.40 I vicini di casa John Belushi e sua moglie vivono sereni, ma arriva un nuovo vicino: Dan Aykroyd RAI MOVIE La schiava io ce l’ho e tu no Un ricco siciliano, oppresso da moglie e amante, compera in Brasile una schiava IRIS 18.10 Streghe RAI 4 19.25 Dio li fa e poi li accoppia Don Johnny Dorelli viene violentato da Marina Suma che però rimane incinta RAI MOVIE 19.35 A-team IRIS 19.40 Xena RAI 4 20.20 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.10 Fearless Storia vera di un talento di arti marziali che vive l’assassinio della figlia RAI 4 The Score Il boss Marlon Brando offre un colpo miliardario a Robert De Niro IRIS 17.58 Friends JOI 17.59 Chicago Fire IRIS 23.25 Sexy Beast - L’ultimo colpo della bestia Un criminale ritiratosi sulla Costa del Sol viene contattato per un ultimo colpo RAI MOVIE 0.25 Red Eye Lisa Reisert è costretta a diventare complice dell’omicidio di un politico RAI 4 0.55 Rai News - Notte RAI MOVIE 1.00 Moviextra 60 RAI MOVIE 1.25 Bersaglio altezza uomo Istanbul: l’ispettore Keaton/Merenda, sgomina una banda di trafficanti di droga IRIS 20.25 Chicago Fire PREMIUM ACTION 18.25 Big Bang Theory JOI 18.40 Ti Lascio Una Rossa PREMIUM CINEMA 18.45 Hart Of Dixie MYA Tango & Cash I poliziotti Tango e Cash costretti a lavorare insieme contro i narcotrafficanti PREMIUM UNIVERSAL 18.50 Due Uomini e 1/2 JOI Cult PREMIUM ACTION 19.05 Tutto può succedere Jack Nicholson, scapolo convinto, esce solo con donne al di sotto dei 30 anni PREMIUM CINEMA 19.15 Shit! - My dad says JOI 19.30 Parenthood MYA 19.35 Psych JOI Rescue Special Operations PREMIUM ACTION 21.15 I magnifici sette Un villaggio messicano, tormentato dai banditi, chiede aiuto a un pistolero RAI MOVIE 22.50 Carjacked RAI 4 23.20 Gone baby gone Due detective devono investigare sulla scomparsa della piccola Amanda PREMIUM ACTION 21.15 Grimm PREMIUM ACTION Le Belve PREMIUM CINEMA Carrie - Lo sguardo di Satana Carrie, dai poteri telecinetici, fa una vita d’inferno. Da Stephen King PREMIUM UNIVERSAL 22.00 I Signori della Fuga PREMIUM ACTION Mercy MYA 22.05 22.50 Almost Human PREMIUM ACTION 22.58 Nip’n Tuck MYA 22.59 Shameless JOI 23.00 In Good Company In seguito ad una fusione aziendale, Dennis Quaid si ritrova con un nuovo capo PREMIUM UNIVERSAL 17.00 La spia che venne dal freddo SKY CLASSICS 17.10 Angel - La vita, il romanzo Ascesa e caduta di una scrittrice inglese del primo Novecento. Di François Ozon SKY HITS 17.20 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 17.30 Mai Stati Uniti Cinque personaggi scoprono di avere un padre in comune SKY CINEMA 1 17.45 Titanic L’aristocratica Rose e il proletario DiCaprio s’innamorano in viaggio. 11 Oscar SKY PASSION 17.55 Honey Honey insegna danza hip-hop ai bambini e si esibisce in un locale. Con J. Alba SKY CINEMA FAMILY 18.15 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.25 La luna DISCOVERY SCIENCE 18.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 19.00 Cane di paglia Dustin Hoffman si trasferisce con la moglie nella campagna inglese per studiare SKY CLASSICS 19.05 Yukon Men: gli ultimi cacciatori DISCOVERY CHANNEL Gangster Squad La lotta di due poliziotti contro il boss mafioso più temuto di Los Angeles SKY CINEMA 1 19.10 N.C.I.S. FOX CRIME W.E. - Edward e Wallis Madonna torna alla regia e racconta la storia reale più scandalosa d’Inghliterra SKY HITS 19.35 Sex & the City FOX LIFE Zambezia SKY CINEMA FAMILY 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL FOX CRIME Castle FOX LIFE 20.05 Criminal minds 20.15 Rising: la rinascita di Ground Zero DISCOVERY SCIENCE 21.00 N.C.I.S. FOX CRIME Grey’s Anatomy FOX LIFE L’era glaciale 4 Continenti alla deriva Manny, Sid, Diego, Ellie e Scrat sono stati completamente ghiacciati SKY CINEMA FAMILY L’onore dei Prizzi Charlie, killer mafioso, s’innamora e sposa una collega conosciuta a una festa SKY CLASSICS Ricordami ancora SKY PASSION Stato di crisi SKY MAX 21.10 Come è fatto DISCOVERY SCIENCE Vacanze di Natale a Cortina A Cortina, l’avvocato Covelli decide di tornare ad essere il consorte leale SKY HITS Elysium Los Angeles 2154. L’umanità rimasta sulla Terra è un’unica grande classe operaia SKY CINEMA 1 21.55 N.C.I.S. FOX CRIME Scandal FOX LIFE 22.00 Crisis Control: Traffico UPS DISCOVERY CHANNEL 22.05 Clima del terzo tipo DISCOVERY SCIENCE 22.35 Mimzy - Il segreto dell’universo Due fratellini trovano casualmente tra le onde degli oggetti misteriosi SKY CINEMA FAMILY Agente 007 - La morte può attendere SKY MAX 22.45 Project Runway Italia FOX LIFE Gloria Sharon Stone fugge con un bambino al corrente della lista di corrotti eccellenti SKY PASSION 23.00 Come funziona la Terra? DISCOVERY SCIENCE 23.05 End of Watch Tolleranza Zero Un dramma incentrato sulla lunga amicizia e collaborazione tra due poliziotti SKY CINEMA 1 23.10 Act of Valor Dopo l’uccisione di Bin Laden, i Navy Seal approdano al cinema da protagonisti SKY HITS 36 STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 MARCO ANSALDO INVIATO A NAPOLI Risultati 31ª giornata Bologna-Atalanta Lazio-Parma Milan-Chievo Napoli-Juventus Sampdoria-Fiorentina Sassuolo-Roma Torino-Cagliari Verona-Genoa OGGI 0-2 3-2 3-0 2-0 0-0 0-2 2-1 3-0 19 Udinese-Catania Sky Calcio 2 - Premium Calcio Sky Sport 1 - Premium Calcio 18,30 Recupero della 22 a giornata Roma-Parma Sky Sport 1 - Premium Calcio Classifica Juventus Roma* Napoli Fiorentina Inter* Parma* Atalanta Lazio Verona Torino Milan Sampdoria Genoa Udinese* Cagliari Chievo Bologna Livorno* Sassuolo Catania* 81 70 64 52 48 47 46 45 43 42 42 41 39 35 32 27 26 24 21 20 * Una partita in meno Quarti di finale (andata) DOMANI ore 20,45 Barcellona Atletico Madrid Sky Sport 1 – Premium Calcio Manchester United Bayern Monaco Sky Sport 3 – Premium Calcio 1 MERCOLEDI’ ore 20,45 Paris Saint Germain Chelsea Rete 4 - Sky Sport 1 Real Madrid Borussia Dortmund Sky Sport 3 – Premium Calcio 1 Quarti di finale (andata) GIOVEDI’ Lione Juventus ore 21,05 Canale 5 – Sky Sport 1 FORMULA 1 GRAN PREMIO DEL BAHREIN Sakhir DOMENICA ore 17 Raiuno Sky Sport F1 l Napoli si è preso la sua piccola rivincita. Aver battuto per 2-0 la Juve non gli servirà a lottare per lo scudetto e forse neppure per il secondo posto ma la vittoria è stata attesa, netta, conquistata con volontà. Evapora la frustrazione di una città che da tre anni aspettava questo momento, e l’aspettava anche troppo se l’ha festeggiato lanciando in campo le bottigliette che potevano colpire Pirlo. A certi cretini capita di non saper essere neppure felici. La Juve (che può anche permettersi di sbagliare una partita) dovrà saper uscire bene dalla sconfitta con Juve a secco in serie A dopo la quale ha interrotto la 13 mesi (record): non serie di 43 partite semaccadeva dal 16/02/13, ko pre in gol. Non crediamo 1-0 contro la Roma che il campionato si sia riaperto ma serve il rilancio immediato che il calendario può concedere. L’equazione «No Tevez, no party», ci sembra esatta A segno anche se non c’è stata soltanto Dries l’evanescenza dell’attacco. I Mertens, bianconeri non hanno avuto 26 anni, scampo. Potrebbero appigliarsi primo al fuorigioco di Callejon sul prida sinistra, mo gol, uguale a quello di Lloesulta con rente a Torino, ma come allora Jorginho la scusa suonerebbe ridicola. Il dopo il gol Napoli è stato padrone del gio- I 43 21 Livorno-Inter MERCOLEDI’ L’analisi SPORTLUNEDÌ Gare in gol del 2-0 SENZA TEVEZ Attacco evanescente ma le ragioni del ko sono atletiche psicologiche e tattiche co, con qualche parentesi in cui la Juve si è affacciata sull’area di Reina, senza impegnarlo neppure nel secondo tempo quando ha gestito meglio la palla e ha subito però il gol di Mertens. È stato quasi un monologo, soprattutto nei primi 20’ in cui i partenopei sarebbero passati un paio di volte se tra i pali ci fosse stato un portiere qualunque. Le ragioni della superiorità del Napoli erano atletiche, psicologiche e tattiche, in rigoroso ordine di importanza. La Juve è un po’ sulle rotule e non da ieri. L’infortunio di Vidal dopo un minuto ha accentuato le difficoltà del centrocampo. Con il senno di poi non abbiamo capito perché Conte non abbia sostituito lui che girava con il motore a regime bassissimo. Viaggiando al doppio della velocità, quasi sempre in anticipo sulle palle vaganti e con il movimento di tutto il settore offensivo (compreso Hamsik finalmente a un livello accettabile), i napoletani hanno preso d’infilata la Juve che ha indietreggiato. Oltre a Buffon, si vedeva il mestiere di Chiellini e Bonucci nel reggere l’urto concedendo meno occasioni di quante se ne sarebbero potute creare. Era una tattica conservativa che non trovava sbocchi perchè ogni ipotesi di contrattacco era stroncata sul nascere nè i bianconeri trovavano la fluidità e la precisione del passaggio. Si vedevano confusi lanci nel vuoto. Non è vero che chiunque si rimpiazza. Oggi Tevez è indispensabile. Con lui sarebbe stato più semplice portare avanti la palla mentre con Llorente e Osvaldo si annacquavano i tentativi di avanzare il baricentro visto che arrivavano di rado sui palloni imprecisi e quando ci arrivavano vi si attor- CADE LA CAPOLISTA: IL VANTAGGIO SULLA ROMA ORA È DI 11 PUNTI. CON UNA GARA IN PIÙ Fine serie Juve sconfitta a Napoli, stop a un’imbattibilità lunga 22 partite cigliavano. Per Osvaldo un’altra occasione sprecata, sebbene grideremmo al prodigio se avesse centrato la porta con una coraggiosa rovesciata nel primo tempo. Sulle fasce, in particolare la destra, il Napoli era superiore. Con Henrique e Ghoulam, Benitez ha trovato una bella coppia di terzini: ci sa- rà anche una grande differenza di budget a favore della Juve ma a lui a gennaio hanno comprato (spendendo soldi veri) i rinforzi che Conte non ha avuto per ra- gioni di bilancio. Batti e ribatti, e proprio quando la pressione del Napoli era calata, riequilibrando il match, dalle fasce arrivava il cross giusto, FUORICAMPO Più del risultato sorprende la modalità GIGI GARANZINI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ualche segnale di riscossa in avvio di ripresa dopo aver limitato i danni in quel primo tempo monocromatico, nel senso dell’azzurro. Ma senza mai creare autentiche occasioni, prima della definitiva resa alla prodezza di Mertens. Da una parte il miglior Napoli del 2014. Dall’altra, particolarmente avvertita l’assenza di Tevez ma soprattutto impalpabile la presenza di tanti, a cominciare da quelle di Osvaldo e Pogba. Q Ma è stata anche la giornata del Toro, non tanto per la vittoria sul Cagliari quanto per la conferma ufficiale di Ventura alla guida di un progetto di più ampio respiro. Il Torino non andava oltre quota 40 dalla bellezza di dodici anni. Oggi ha altre sette giornate per arrotondare e insieme per meglio mettere a fuoco un futuro magari non immediato ma finalmente compatibile con il passato. Nel segno di un calcio di qualità, che la squadra ha mostrato quest’anno in una misura a tratti anche sorprendente. E’ vero, non sarà facile trattenere né Cerci né Immobile: ma la loro quotazione è così lievitata da consentire – nella deprecata ipotesi – il reinvestimento in giocatori di valore. Magari in cerca di rilancio, perché la voce che il vecchio Ventura sa come far tornare in alto pedine di talento che si erano perse ormai è girata. E non riguarda soltanto la coppia di attaccanti: ma anche una classe operaia che senza perdere l’attitudine alla lotta, in maglia granata ha mostrato di saper indossare se non il frac perlomeno l’abito buono. Penso a Moretti, ogni tanto a El Kaddouri, soprattutto a Vives che porta sì la croce ma quando canta sa anche iner- picarsi sull’acuto: ieri con l’apertura per il raddoppio di Cerci, martedì a Roma con quel fantastico lancio da metà campo per la prodezza di Immobile. La giornata, infine, dell’arbitro Rizzoli che ha rischiato per colpa del giudice di porta Peruzzo di annegare in un bicchier d’acqua e ha impiegato quasi cinque minuti per riguadagnare la riva. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene, perché il rigore lamentato da Sansone non c’era ed è stato lo stesso giocatore ad ammetterlo a denti stretti. Ma se per tener – giustamente – lontana la moviola prende piede l’escussione dei testi e la piena confessione, siamo daccapo a dodici. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Tennis, Miami: Djokovic travolge Nadal Dalla California a Miami, il risultato non cambia. Novak Djokovic, n. 2 del mondo, dopo Indian Wells trionfa anche nel secondo Masters 1000 della stagione: battuto 6-3 6-3 il n. 1 Rafa Nadal, rivale di sempre. Quello di ieri è stato il 40° confronto tra i due, con la 18a vittoria del serbo che punta a riconquistare la vetta del ranking Atp. Oggi in Tv 10,00 Tg Sport Flash 12,55 Perle di Sport 15,20 Calcio. Primavera, Verona-Inter 17,00 Fox Sports live 17,30 Eurogoals 17,50 Tg Sport Conte impotente nello stadio delle trappole Personaggio Il tecnico regge le provocazioni ma perde la sfida ANSA IL DIVARIO Azzurri superiori sulle fasce: senza Buffon lo scarto sarebbe stato superiore La partita so tempo a litigare con Benitez, un finto placido, uno con l’aria da curato di campagna ma lo spirito di Don Camillo. Uno che stavolta sorride. GUGLIELMO BUCCHERI INVIATO A NAPOLI C i sono stadi dove la notte è (spesso) un andamento lento senza grandi squilli. Il San Paolo, per Antonio Conte, è uno di questi perché, a Fuorigrotta, la Juve del condottiero campione d’Italia non ha ancora brindato al bottino pieno. La sfida di Conte, ieri, è filata via tutta d’un fiato: in piedi, avanti e indietro davanti alla panchina come un pendolo instancabile. Ma, in realtà, il duello del tecnico bianconero era cominciato qualche ora prima e non certo per colpa sua. Mourinho, da Londra, lo aveva strattonato Napoli 2 Juventus 0 Napoli Juventus (4-2-3-1) (3-5-2) Reina sv; Henrique 7, Fernandez 7. Albiol 6,5, Ghoulam 6,5; Inler 6, Jorginho 6,5; Callejon 7 (44’ Dzemaili sv), Hamsik 6,5 (34’st Mertens 7), Insigne 6,5; Higuain 6 (29’st Pandev 6) Buffon 7; Caceres 6, Bonucci 7, Chiellini 6; Lichtsteiner 5,5, Vidal 5, Pirlo 5, Pogba 5 (16’st Marchisio 5,5), Asamoah 5 (8’ st Isla 5,5); Llorente 4,5, Osvaldo 5 (24’st Vucinic 6) ALL. Benitez 7 ALL. Conte in campo con qualche secondo di ritardo per colpa di un faccia a faccia con Benitez. «Sei sempre tu, sei sempre il solito...», le parole del tecnico al difensore della Nazionale dopo un contrasto fra lo juventino ed Inler. Chiellini ha risposto, ha provato a reagire, si è dimenticato, per un attimo, di indossare la nuova maglia per riprendere il suo posto nel cuore di un’area, nel frattempo, rimasta orfana della sentinella più attenta e, così, aperta allo scatto letale di Callejon, in anticipo su Asamoah (seppur in fuorigioco di poco più di 20 centimetri) e abile a beffare Buffon. Trappole e veleni. Napoli è stata anche questo per l’allenatore, bianconero che non ha mai voluto fare i conti con la classifica e con uno scudetto che non ha mai considerato già blindato. «Solo chi ha giocato a calcio sa che fino alla fine tutto può cambiare...», è sempre stato il ritornello del tecnico bianconero. Ieri, a Fuorigrotta, è cambiato il prodotto perchè la Juve I veleni di Mou e le cifre (sballate) di Benitez sui fatturati dei due club REUTERS Non c’erano 20 punti prima fra noi e non ce ne sono 17 ora De Laurentiis, presidente Napoli ha ballato come non mai già dai primi minuti della contesa. Callejon più Mertens: i giorni dei malumori per le chiacchiere che arrivavano da lontano, per Conte, si sono conclusi con il rumore dei botti del San Paolo. Buffon ci ha provato: i guantoni del portiere Nazionale si sono sporcati cercando di allontanare i pericoli degli azzurri. Poi, la resa. Conte ha incrociato le braccia, si è fermato davanti alla sua panchina guardando una truppa, la sua, per una volta normale. Pochi metri più in là, ecco Benitez spuntare dal nulla per una stretta di mano con il collega che chiude la polemica: è uscito sconfitto dalla partita dei fatturati perché le cifre che ha elencato non sono esatte. Ma ha indovinato le mosse in campo. Il San Paolo festeggia e va oltre provando a colpire Pirlo con un lancio di bottigliette ed esultando ad ogni passaggio di Insigne e soci. Per Conte una tappa di campionato di riflessione dopo quella di Firenze. Apre Callejon (in fuorigioco), chiude Mertens 10’pt Miracoli di Buffon 37’pt Offside di 23 centimetri 9’st Brivido Isla, Reina para 5 RETI: pt 37’ Callejon, st’36’ Mertens ARBITRO: Orsato 6 AMMONITI: Inler, Lichtsteiner, Bonucci, Henrique, Vidal SPETTATORI: 50 mila circa per la giacca urlando al mondo come «l’Europa League sia una coppa di seconda fascia...». Benitez, da Napoli, lo aveva scosso ricordando come nella partita dei fatturati la Juve abbia il sopravvento sul club di Aurelio De Laurentiis (riflessione smentita dalle cifre). Conte ha incassato, in silenzio perchè così si è imposto alla vigilia della sfide di campionato. Un silenzio assordante che, ieri, avrebbe voluto trasformare in un urlo di gioia nella pancia dello stadio ostile. Così non è accaduto, in un duello fatto anche di trabocchetti, veleni, trappole. In una, forse, è caduto Giorgio Chiellini, costretto a cambiare la maglia strappata e Primo gol Callejon scatta alle spalle di Asamoah e segna, ma parte in lieve posizione di offside (foto Sky) Al 7’ ferma Callejon poi altra prodezza: questa volta su un tiro di Hamsik scagliato da 6-7 metri e a filo di traversa. Il portiere riesce a smanacciare oltre la traversa. Gol del Napoli che approfitta dell’uscita di Chielliniperilcambiomaglia.Ildifensoresta rientrando mentre Insigne crossa e Callejon (leggero fuorigioco) anticipa Asamoah. Dopo un altro miracolo di Buffon su Callejon (29’), la Juve si rende pericolosa in avvio di ripresa ma Reina è bravo a bloccare il cross teso di Isla, liberatosi sulla destra. 36’st 37 19,00 Udinese-Catania Sky Calcio 2/Premium Calcio 19,00 Bundesliga Sky Sport 1 21,00 Livorno-Inter Sky Sport 1/Calcio 1/Premium 21,00 Tennis. Finale Miami (replica) Sky Sport 3 21,15 Il Processo del lunedì Rai Sport 1 21,30 Basket . Partita Nba Sky Sport 2 23,30 Tiki Taka Italia 1 00,50 Calcio. Mondiali femminili U17 Rai Sport 1 SETTIMANA COMPLICATA Antonio Conte, 44 anni, due scudetti e due Supercoppe italiane vinte con la Juve di Insigne, per il gol di Callejon. Asamoah si perdeva lo spagnolo ma nessuno ci leva dalla testa che se Chiellini fosse rientrato in campo qualche secondo prima, dopo aver cambiato la maglietta sporca di sangue, davanti a Buffon ci sarebbe stato un presidio diverso. Però Chiellini aveva per- Rai Sport 1 Rai Sport 2 Rai Sport 2 Foxsports Eurosport Raidue . Il raddoppio Ripartenza del Napoli che chiude il match con Mertens, servito da un lancio di Pandev. Il belga controlla il pallone e da fuori area segna con un diagonale potente. Occhio di triglia ELIO PIRARI CON «DESTROS» LA ROMA VA E REJA SI VESTE COME IL PARMA C lamoroso al Meazza: «Tutti in piedi per Kakà», Nosotti. **** La camera inquadra una statua di cera, è l’eroica versione di Lotito esposta agli insulti della curva. Ilaria D’Amico: «Cairo, dia un consiglio a Lotito», in quanto esperto di comunicazione Cairo la prende alla larga: «Guardi, oggi come oggi dare consigli a Lotito è davvero difficile». **** Boban trasforma il dopo-partita di Milan-Chievo in una trasmissione interamente dedicata al culto di Corini: «Questi del Chievo non hanno capito nulla dall’inizio alla fine, mai vista una squadra così scollegata mentalmente». **** La grande agorà. Rizzoli e il rigore non dato al Sassuolo, Porrà spiega all’ultrà medio che il silenzio è d’oro: «L’area di rigore si è trasformata in una grande agorà». **** La grande monnezza. Gasperini spiega a Preziosi il futuro del Genoa: «Indecenti, scadenti, partita pessima, sta dilagando il peggio». **** «A livello di scouting la Fiorentina ha una visione periferica molto importante», Onofri. **** Pinetina hard. Perversioni inconfessabili di Mazzarri: «Thohir viene così spesso a Milano per stimolare i ragazzi. Io? No, no, io mi stimolo da solo, ormai lo faccio da tredici anni». **** Da tempo immemore Vincenzo D’Amico ammorba l’etere con un dogma che lui reputa di grande presa: «Con quei sette punti di penalizzazione il Siena sarebbe secondo». Fusco, più che incredulo, sfiancato: «Ancora? Ma ‘sta cosa la ripeterai fino a giugno?». **** «Destros e Bastos, vince la Roma 2-0, a tra poco per le interviste», Zancan Federicos. **** Tecca coglie una delle tante stravaganze di Reja: «Il tecnico della Lazio si è tolto la giacca, il suo abbigliamento in effetti si confondeva troppo con quello dei giocatori del Parma». **** Mistero El Kaddouri. Il granata segna e dà in escandescenze: «Ventura, ce l’aveva con lei?», «No, con la moglie». W LUNEDÌ 31 MARZO 2014 LA STAMPA 38 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Sport .39 . Le pagelle Fernandez affidabile Buffon, miracoli inutili Callejon imprevedibile Pirlo e Vidal sotto tono MASSIMILIANO NEROZZI INVIATO A NAPOLI DALL’INVIATO A NAPOLI SV REINA 7 BUFFON 7 HENRIQUE 6 CACERES 7 BONUCCI 6 CHIELLINI 5,5 LICHTSTEINER 5 VIDAL 5 PIRLO 5 POGBA Nessuna parata degna di questo nome, al massimo un paio di uscite con grande tempismo che danno sicurezza alla compagnia. Nel primo tempo offre l’anteprima di Spiderman Due, a giorni nei cinema: riflessi pazzeschi sui colpi ravvicinati di Callejon e Hamsik, mette la ragnatela anche sul rasoterra del giocatore spagnolo. Il primo gol avrebbe fregato qualsiasi supereroe, e sul raddoppio è solamente umano. Sulla destra comanda lui: mai nel panico dietro, davanti infila spesso il vicolo giusto. Il Napoli ha azzeccato il terzino, anche se lui sa pure fare altri mestieri. 7 Si arrangia benino su Insigne, intercettandolo anche alle alte velocità, poi però gli concede la visione per i lanci, da dove nascono i guai. FERNANDEZ Cancella Llorente, che gli facilita il compito, finendo per regalargli una bella serata di relax. Comunque monta un’affidabile sorveglianza anche sui calci d’angolo. 6,5 ALBIOL 6,5 GHOULAM 6 INLER Approccio buddhista anche dentro un casino del diavolo: sempre in anticipo su Higuain, non sbaglia un intervento. Costretto a perdere la calma soltanto su Hamsik, che abbatte al limite. Con esperienza e fisico tiene a bada Osvaldo, rischiando solo sull’acrobazia dello juventino: pericolo più che accettabile. Il prolungato strip-tease, pure per la provocazione di Benitez, gli costa l’assenza sull’azione del gol, ma fino a lì era stato una roccia. Qualche scricchiolio nella ripresa. Discreta guardia su Lichtsteiner, e buone avanzate. Mostra anche un sinistro ben calibrato, se solo Buffon gli leva la punizione nei pressi dell’incrocio dei pali. Primo tempo da pesca dei tappi alle feste dell’Unità: un cross azzeccato ogni tre tentati. Non troppo meglio nella ripresa, quando Conte deve spostarlo a sinistra. Ringhia, pure troppo, beccandosi un cartellino per una brutta pedata su Chiello. Però, nel mezzo, si rivela l’unico bodyguard del centrocampo di Benitez e, alla fine, serve. Ha il peccato di ciccare i suoi tiri dalla distanza, nonostane gli ohh dell’arena. 6,5 Si ammacca subito al ginocchio destro, che si autobenda, stringendo i denti, ma dà l’impressionediviaggiareatratticonilruotinodi scorta. Finisce per giocare a mezzo servizio e, imputato di simulazione nell’area avversaria, salterà la prossima. JORGINHO Ruba le carte topografiche a Pirlo, e da lì la strategia della battaglia, conducendo bene il Napoli. Commette solo qualche peccato di inesperienza, a volte portando troppo palla, contro gente che ne ha ben più di lui. 7 CALLEJON Sbaglia i primi due colpi, non il terzo, quando brucia sullo scatto Asamoah anche se in fuorigioco di pochi centimetri. Una giocata decisiva per squarciare il risultato: fantastico guastatore dietro le linee, non sai mai dove colpirà (dal 44’ st DZEMAILI SV). 6,5 HAMSIK Prima partita tosta contro la Juve di Conte, perché le altre volte aveva sconigliato. Stavolta si rivede, in formato sedici noni: contropiedi, tagli, e tiri. Il gol gli manca solo per un fuorigioco e un gran volo di Buffon (dal 34’ st MERTENS 7: entra e uccide la Juve. Controllo, dribbling e tiro malefico). 6,5 INSIGNE Avvio da una sì e una no, e l’insofferenza del suo popolo sulle tribune: «Fa Sassuolo 0 Roma 2 Sassuolo Roma (4-3-3) (4-3-3) Pegolo 6; Gazzola 6, Mendes 5, Cannavaro 6, Longhi 6; Biondini 5,5 (17’ st Zaza 5,5), Chibsah 6, Missiroli 5; Berardi 5 (36’ st Farias sv), Floccari 5 (31’ st Masucci), Sansone 6,5 De Sanctis 6; Torosidis 5,5, Benatia 5,5, Castan 6, Romagnoli 6; Nainggolan 6, De Rossi 6,5, Pijanic 6,5 (28’ st Taddei 6) ; Florenzi 6, Destro 7 (34’ st Totti sv) Gervinho 6 (41’ st Bastos 6) ALL. Di Francesco 6 ALL. Garcia 6,5 RETI: pt 16’ Destro; st 51’ Bastos ARBITRO: Rizzoli 4 AMMONITI: Mendes, Romagnoli SPETTATORI: paganti 10.046 per un incasso di 273.234 euro, abbonati 7795 per una quota di 85410 euro Il migliore i José Callejon ATTACCANTE sempre lo stesso movimento», il commento in cima alle hit. Difatti, spesso lo tamponano. Però trova il modo di far parecchio male anche da lontano, azzeccando i due lanci profondi che innescano i gol, per Callejon e Mertens. Più degli slalom, incide con la visione notturna. 6 HIGUAIN Non ha mai il mirino pulito, però fa un pressing assatanato, e sa dare la palla ai compagni (dal 29’ st PANDEV 6: un po’ di mestiere). Qualche giocata oscura, e non per il genio ma perché proprio non si capisce, allora prova a tenersi a galla con l’interdizione: non gli basta. Una ricezione e fuga da football americano, fermato soltanto con abbattimento falloso, è tutto quel che resta del suo primo tempo, per il resto piuttosto confusionario: chiude ancora una volta con zero inserimenti e zero tiri, una volta la sua grande specialità (dal 16’ st MARCHISIO 5,5: meglio di Paul, ma cincischia sul raddoppio). 5 ASAMOAH Avvio con qualche brivido su Callejon, poi si riassesta, salvo prendere poi il taglio assassino dallo spagnolo (dall’8’ st ISLA 5,5: neanche male, ma una volta in area viene inghiottito dal dilemma: crossare o tirare?). Il migliore i Gigi Buffon PORTIERE 4,5 LLORENTE 5 OSVALDO Primi quarantacinque minuti da vacanziere sul Golfo, senza pigliarne una. Anche peggio nella ripresa, quando finisce sempre in fuorigioco. Un paio di palloni difesi e una rovesciata alla Rooney, poi il buio della notte (dal 24’ st VUCINIC 6: risbuca dal 2 febbraio, cinque minuti contro l’Inter, e piazza subito un tiro e un bel passaggio). [M. NER.] Destro e Bastos spingono i giallorossi a -11 dalla Juve Stasera due posticipi Roma sul velluto, Sassuolo piegato Rigore sì, rigore no: quei 5’ di Rizzoli L’Inter va a Livorno: missione quarto posto ANDREA MELLI REGGIO EMILIA Vince la Roma che consolida il secondo posto (Destro e Bastos i marcatori) e anzi riduce il distacco sulla Juve a 11 punti, un margine che mercoledì, con il recupero con il Parma, potrà ridursi ancora di più. Perde il Sassuolo sempre penultimo e invischiatissimo nella zona retrocessione, ma è l’operato di Nicola Rizzoli a far discutere. Tutto nasce al 35’: Sansone va a terra dopo un contatto con Benatia, ma l’arbitro lascia correre non giudicando da rigore l’intervento del difensore giallorosso. Di diverso parere è invece Peruzzo, il suo giudice di porta, che comunica via auricolare al fischietto bolognese, come l’intervento di Benatia fosse invece da rigore. Da lì, il putiferio. Perché i giocatori della Roma non ci stanno e circondano Rizzoli, che nel frattempo aveva indicato il dischetto. Confusione totale, sondaggio con i collaboratori e dopo cinque minuti Rizzoli torna sulla decisione iniziale, niente rigore e pallone scodellato all’interno dell’area di rigore della Roma. In tribuna Stefano Braschi, designatore arbitrale, prende nota non senza imbarazzo, tra la contestazione dei tifosi neroverdi. Che cosa è successo? Difficile da capire, secondo Benatia sarebbe stato lo stesso Sansone ad ammettere con Rizzoli la si- mulazione ma contemporaneamente anche il contatto con il difensore di Garcia. Tanto da scorgere nel parapiglia in campo anche un abbraccio dell’arbitro al giocatore degli emiliani quasi come a ringraziarlo dell’ammissione. Una versione che non è andata ovviamente giù a Eusebio Di Franceso, il tecnico degli emiliani: «Si è vista una pantomima senza precedenti, e non mi si venga a dire che Sansone ha ammesso di essersi buttato: non saremmo stati fermi tutto quel tempo», le parole del tecnico. «Forse con la moviola in campo ci sarebbe voluto meno tempo per decidere» chiosa Garcia. E forse questa è l’unica verità della giornata. Udinese Catania Livorno Inter (3-5-1-1) (4-3-3) (3-5-2) SKY CALCIO 2 - PREMIUM CALCIO ORE 19 SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO 22 21 1 Heurtaux Peruzzi 2 33 5 Danilo Bellusci 14 11 Domizzi Gyomber 24 27 Widmer Monzon 66 75 Scuffet Andujar 3 37 34 Bardi Handanovic 1 35 23 Emerson Ranocchia 23 7 Castellini Juan Jesus 5 18 15 Mbaye Jonathan 2 Pinzi Izco 13 24 Benassi Hernanes 88 Allan Lodi 10 27 Biagianti Cambiasso 19 15 19 26 11 Mesbah Palacio 8 9 9 Paulinho Alvarez 11 27 21 Belfodil Icardi 9 Pereyra Rinaudo Gabriel Silva Keko Di Natale Barrientos ARBITRO: DOVERI All: GUIDOLIN ORE 21 Valentini Rolando 32 Bruno Fernandez Bergessio 10 (3-4-2-1) Greco D’Ambrosio ARBITRO: CALVARESE All: MARAN All: DI CARLO All: MAZZARRI 33 40 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Vittoria e rinnovi, Toro già nel futuro D SQUADRA IN CRESCITA Anche senza Immobile confermati i progressi mostrati nelle ultime prove fatidica quota-salvezza. «Ora giocheremo un campionato nuovo - aggiunge il presidente -: abbiamo sette partite in cui dover fare bene, anzi benissimo». Ora, più che altro, il Toro ha due mesi abbondanti di vantaggio sui club della sua stessa fascia per guardare avanti, in campo e sul mercato. Partendo dal ricco patrimonio che le prime tre stagioni di Ventura gli hanno consegnato: valorizzazione di individualità come Cerci, Immobile, Darmian, Glik e Vives; allestimento di una squadra che non va mai in tilt, sa sempre o quasi cosa fare, cambia interpreti senza snaturarsi, sa esprimersi con moduli differenti. È un Toro con dei valori, questo. Non soltanto quelli economici delle sue due stelle in orbita Mondiale. Tatticamente evoluto e consapevole dei propri pregi e difetti, sa cavarsela anche quando, come ieri, gli manca per squalifica il capocannoniere della A, il bomber che aveva firmato 9 dei 13 precedenti gol granata. Senza Immobile, sono tornati a pungere insieme El Kaddouri e Cerci, a secco dal 3-1 di Verona del 17 febbraio. Un gol per tempo, cercati con pazienza, adattandosi a un Cagliari inedito, con Nenè unica vera punta largo a destra. Giocando sul fattore-sorpresa, Lopez ha tenuto il pallino nei primi 20’, poi Ventura lo ha ingabbiato. E nel dopo-partita s’è preso i suo meriti: «Magari non siamo stati spumeggianti ma tatticamente è stata una lezione di calcio. Abbiamo fatto un passo avanti gigantesco: Pagelle TORINO elle undici vittorie già conquistate dal miglior Toro dell’era Cairo il 2-1 casalingo sul Cagliari non è stata certamente la più esaltante. Altre volte, aveva giocato ancora meglio oppure segnato di più. Quello di ieri, però, è un successo che potrebbe essere ricordato a lungo. Fino, addirittura, ad inaugurare un nuovo capitolo della storia granata. Sono stati tre punti che con sette turni di anticipo hanno frantumato l’annoso tabù della «quota 40», confermando maturità e versatilità di una squadra che sa infastidire le big ma anche risolvere sfide contro rivali più comodi concedendo, come contro i sardi, un solo tiro in porta. Dopo Napoli, Livorno e Roma, insomma, una quarta prova consecutiva che convince. Una soddisfazione per il presente, una garanzia per il finale di stagione. Ma, questa è la novità, anche per un domani ben più ampio. Perché ieri, dopo il triplice fischio del pessimo arbitro Tommasi, è cominciato il futuro del Toro. Che, giustamente, si fonderà sugli stessi uomini-chiave. «Eravamo d’accordo da tempo, ma adesso lo possiamo dire: per altri due anni Ventura e Petrachi saranno ancora con noi». Le parole di Cairo svelano il segreto di Pulcinella, ma aprono ufficialmente l’era della programmazione. Tutto fatto da tempo, ma poi «congelato» fino al raggiungimento della Bovo preciso Vives torna illuminante 11 Vittorie TORINO Il Toro ha migliorato il record di successi in serie A ottenuti nell’era Cairo e fissato a 10 nel 2006/07 6 PADELLI 6 MAKSIMOVIC 6,5 BOVO 5,5 GLIK 5,5 BASHA 6 KURTIC 7 VIVES 6,5 DARMIAN 6 EL KADDOURI 7 CERCI 6,5 MEGGIORINI Può poco sulla frustata di testa di Nenè, troppo solo davanti a lui. Fa bene il resto. Pochissimo, a dire il vero. LIVERANI El Kaddouri (primo a destra e autore dell’1-0 ) e Kurtic festeggiano Cerci. L’ala ha segnato il raddoppio del Toro Prima El Kaddouri 45’pt poi il tocco di Cerci Nenè, gol illusione La partita ROBERTO CONDIO L’analisi Cagliari ko, battuto il record di punti dell’era Cairo che annuncia: “Ventura e Petrachi fino al 2016” Torino 2 Cagliari 1 Torino Cagliari (3-4-1-2) (4-3-1-2) Padelli 6; Maksimovic 6, Bovo 6,5, Glik 5,5; Basha 5,5 (34’ st Farnerud sv), Kurtic 6, Vives 7, Darmian 6,5; El Kaddouri 6 (40’ st Tachtsidis sv); Cerci 7 (45’ st Vesovic sv), Meggiorini 6,5 Avramov 6; Pisano 6, Rossettini 5,5, Astori 6, Avelar 5; Ekdal 6, Conti 5,5, Eriksson 5 (11’ st Vecino 5); Cabrera 5 (1’ st Ibarbo 5); Ibraimi 5 (34’ st Cossu sv), Nenè 6,5 ALL. Ventura 6,5 ALL. Lopez Il Toro passa nell’ultima azione del 1° tempo. Cerci slalomeggia sulla destra, si arresta, si gira a crossa sul 2° palo, dove El Kaddouri in tuffo anticipa Pisano. La reazione del Cagliari non c’è. Anzi, è il Toro a sfiorare più volte il gol a inizio ripresa. Bellissimo il sinistro da 20 metri di Meggiorini, deviato da Avramov. Il meritato raddoppio granata arriva grazie a un pallone tolto da Glik a Ibarbo e all’assit di Vives per la corsa di Cerci che fredda col mancino Avramov. Altre due stagioni con gli artefici del percorso cominciato in serie B lanciato senza soffrire verso un futuro che si prospetta intrigante. Ancora con Ventura, uno che non era mai stato più di due anni da nessuna parte. In granata potrebbe arrivare almeno a cinque: «Stiamo seminando bene. Ora c’è la necessità di migliorare ancora la rosa per tornare agli splendori del passato». Per farlo, servirebbe tanto trattenere Cerci e Immobile. Da ieri se ne può parlare meglio. Chi sale Nenè 6,5 Chi scende Avelar 5 Padelli battuto Il primo vero tiro in porta del Cagliari è il 2-1 di Nenè: un colpo di testa secco, appena smanacciato da Padelli, su cross da destra di Pisano bucato da Glik. E T Lazio, vittoria thrilling. Genoa strapazzato a Verona Lazio 3 Sampdoria 0 Verona 3 Parma 2 Fiorentina 0 Genoa 0 Lazio Parma Sampdoria Fiorentina Verona Genoa (4-2-3-1) (4-3-3) (4-2-3-1) (4-3-3) (4-3-3) (4-3-3) Marchetti 4; Konko 6, Biava 5,5, Novaretti sv (11’ pt Ciani 4,5), Radu 5,5; Onazi 6, Cana 5,5 (21’ st Keita 6); Candreva 6,5, Mauri 5 (40’ st Postiga sv), Lulic 6,5; Klose 6,5 Mirante 7; Cassani 5, Felipe 5, Lucarelli 5, Gobbi 5 (34’ st Molinaro sv); Acquah 6 (25’ st Munari 5,5), Marchionni 6, Parolo 6; Biabiany 6,5, Cassano 6,5, Schelotto 6 (23’ st Palladino 5) Da Costa 6, De Silvestri 6,5, Mustafi 6,5, Gastaldello 6 (30’ st Fornasier 6), Berardi 6, Palombo 6,5, Krsticic 6 (36’ st Renan sv), Gabbiadini 6, Eder 6, Soriano 6, Maxi Lopez 6 (23’ st Okaka 6) Neto 6,5, Cuadrado 6,5, Diakité 6, Savic 6, Tomovic 6, Mati Fernandez 6 (33’ st Ambrosini sv), Aquilani 6, Borja Valero 6,5, Wolski 6 (14’ st Vargas 6,5), Matri 6, Ilicic 6 (25’ st Matos 6) Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6,5, Marques 6, Albertazzi 5,5; Sala 6,5 (35’ st Donati sv), Donadel 7, Hallfredsson 6 (45’ st Agostini sv); Iturbe 7 (25’ st Maietta 6), Toni 8, Marquinho 6,5 Perin 6; Motta 6 (30’ st Konate sv), De Maio 5, Marchese 5, Antonelli 5,5; Sturaro 5,5 (15’ st Fetfatzidis 5,5), Bertolacci 5, De Ceglie 5,5 (9’ st Calaiò 5); Centurion 5, Gilardino 5,5, Sculli 5,5 ALL. Reja 6 ALL. Donadoni 6 ALL. Mihajlovic 6 ALL. Montella 6 RETI: pt 15’ Lulic, 26’ Biabiany; st 22’ Klose, 36’ Ciani (aut.), 48’ Candreva ARBITRO: Damato 6 AMMONITI: Cana, Onazi, Lucarelli, Felipe, Cassano, Candreva SPETTATORI: 12 mila circa Esterno destro, come contro l’Inter. Come a San Siro, impegnato ma poco più che anonimo (dal 34’ st FARNERUD SV). Buone intenzioni, spesso mal concretizzate. 5 32’st Trasloca a sinistra, che non è roba sua. Impacciato e impreciso, si fa soffiare un pallone pericoloso da Pisano. Meglio nella ripresa su Ibarbo, fino all’amnesia del 2-1. Giampiero Ventura, tecnico Toro Contropiede letale ARBITRO: Tommasi 5 AMMONITI: El Kaddouri, Ekdal, Rossettini SPETTATORI: 4491 paganti, incasso 87.105 euro; abbonati 8780, quota 87.105 euro PROGRAMMAZIONE Ora c’è la necessità di migliorare ancora la rosa Avramov in corner 26’st RETI: pt 45’ El Kaddouri; st 26’ Cerci, 32’ Nenè sono più che mai orgoglioso di questa squadra». Quel che Ventura non dice, ma nel giorno della doppietta vittoria-rinnovo glielo si può concedere, è che il Cagliari da trasferta anche ieri ha mostrato tutti i suoi limiti. Di carattere e qualità. Non vince da 13 mesi, non segna mai più di un gol. Il Toro, però, gli ha davvero concesso il minimo sindacale. E si è I primi 3’ a sinistra, poi al centro col compito di far partire l’azione. Missione compiuta, dopo un disimpegno sballato al 14’. Lanci precisi, anticipi da applausi. Assist perfetto 10’st Torna al suo posto, ma comincia patendo Nenè. Si assesta, senza mai voler strafare: un passo avanti. ALL. Mandorlini 7 ALL. Gasperini 5 RETI: pt 34’ Donadel; st 43’ e 49’ Toni ARBITRO: Russo 6 AMMONITI: Berardi, Savic, Wolski, Okaka, Matos SPETTATORI: 21.599 di cui 19.012 abbonati (quota155.757,69euro)e2587paganti(incasso 39.297,89euro),incassototale195.055,58euro ARBITRO: Celi 6 AMMONITI: Cacciatore, Sturaro, Bertolacci, Albertazzi ESPULSI: pt 45’ Albertazzi SPETTATORI: 20.144 per un incasso di 248.918,49 euro Oltreché sempre presente dove più serve, sta tornando illuminante. Dopo l’invenzione per il gioiello di Immobile a Roma, ecco il lancio per la volata vincente di Cerci e, prima, un invito al bacio per Meggiorini. Il rinnovo del contratto è meritatissimo. Sempre più a suo agio anche da esterno sinistro. Un jolly preziosissimo. Ha il gran merito del gol di testa da predatore d’area. Prima e dopo, però, è quasi trasparente (dal 40’ st TACHTSIDIS SV). Rieccolo: un assist fatato e un gol di rabbia, a interrompere un digiuno lungo sei partite. Maltrattato dai difensori e dall’arbitro, fa poco altro. Ma è già tantissima roba (dal 45’ st VESOVIC SV). Quinta da titolare, la seconda da 90’. Tanto per cambiare non segna, ma ci prova eccome. E ci va di nuovo vicinissimo, sbattendosi per due. Facesse il mediano sarebbeda7,5.Intanto,hariconquistato l’Olimpico. Con pieno merito. [R. CON.] LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Sport .41 . migliori. Alessio ha fatto la differenza: sta tornando quel giocatore di cui anche l’Italia ha bisogno per il Mondiale». Per la gioia di Cairo, che dopo aver annunciato i rinnovi di Ventura, Petrachi e Vives si coccola Cerci e una squadra sempre più di prospettiva. «Abbiamo 11 nazionali – conteggia il presidente - e molti di questi sono nostri al 100%. Ci passerella per ringraziare sono Cerci, Darmian, Glik, compagni, panchina e tifosi va- Basha, Immobile…». È un attile più di mille parole. «Alessio mo, Cairo se ne accorge e sol’ho visto bene – sorride Urba- spira. «È un wishful thinking, no Cairo -, con la gamba e la vo- come dicono gli inglesi». Un’ilglia giusta. È lusione, perché rientrato in co- ERA A SECCO DA 557’ la partita è ancopertura combattutta da giocaDopo la rabbia per ra tendo, ha fatto re. «Vediamo che un assist bellissi- il cambio col Livorno, cosa accadrà – l’urlo di liberazione aggiunge -: abmo e un gran gol: l’ho visto pugnabiamo buoni rapce e affamato». Tutto un altro porti con la Juve e ci parleremo Cerci e il primo ad applaudirlo per fare la cosa migliore per è il suo mentore. «È tornato ad noi, per loro e per il giocatore. allenarsi bene – commenta Che poi Ciro voglia restare è un Giampiero Ventura - e sta ri- fatto positivo: la sua volontà è trovando la gamba dei tempi importante». Personaggio Assist e gol, riecco Cerci “Uno così all’Italia serve” Ventura benedice il suo pupillo: “Fa la differenza” minuti. Un’infinità per lui, che quest’anno si era abituato ad aggiornare record personali e granata, e una difficoltà per una squadra che aveva bisogno delle prodezze del proprio attaccante per tornare a volare. Senza Immobile, il «gemello» fermo per squalifica, Cerci si è preso il Torino sulle spalle e l’ha portato oltre la soglia sensibile dei 40 punti in classifica. Prima servendo una palla d’oro a El Kaddouri, poi trovando il 12° gol in campionato con un colpo dei suoi. Il successivo urlo di liberazione l’hanno sentito anche fuori dallo stadio, ma la GIANLUCA ODDENINO TORINO n assist capolavoro e un gol liberatorio. L’oro del Toro è tornato a risplendere e soprattutto a sorridere: Alessio Cerci si riprende tutto quel aveva smarrito nelle ultime sei partite, dopo la prodezza di Verona, e risale sul palcoscenico da protagonista. Tanto assoluto quanto positivo, perché questa volta non ci sono sostituzioni mal digerite, gol sbagliati o polemiche a circondarlo, ma la semplice e pura gioia di essere tornato a segnare dopo un digiuno di 557 U Alessio Cerci, 26 anni, è arrivato a quota 12 gol All’estero Serie A Tim Classifica TOTALE RIGORI PARTITE SQUADRE FAVORE RETI IN CASA CONTRO FUORI CASA RETI PARTITE PARTITE RETI PUNTI G V N P F S DIFF T R T R G V N P F S G V N P F S 1. Juventus 81 31 26 3 2 67 22 45 4 4 3 2 15 15 0 0 40 9 16 11 3 2 27 13 2. Roma 70 30 21 7 2 58 15 43 6 6 1 1 15 12 3 0 35 5 15 9 4 2 23 10 3. Napoli 64 31 19 7 5 59 32 27 6 5 3 2 16 10 4 2 31 12 15 9 3 3 28 20 4. Fiorentina 52 31 15 7 9 49 33 16 8 7 5 5 15 8 3 4 29 21 16 7 4 5 20 12 5. Inter 48 30 12 12 6 47 31 16 0 0 5 3 16 7 7 2 21 15 14 5 5 4 26 16 6. Parma 47 30 12 11 7 49 37 12 4 3 7 6 15 6 7 2 22 16 15 6 4 5 27 21 7. Atalanta 46 31 14 4 13 37 39 -2 1 1 4 3 15 10 2 3 24 16 16 4 2 10 13 23 8. Lazio 45 31 12 9 10 40 40 0 4 4 4 3 15 8 4 3 23 15 16 4 5 7 17 25 9. Verona 43 31 13 4 14 46 52 -6 6 6 6 5 16 9 2 5 26 21 15 4 2 9 20 31 10. Torino 42 31 11 9 11 45 40 5 7 5 6 6 16 7 5 4 26 18 15 4 4 7 19 22 11. Milan 42 31 11 9 11 47 43 4 5 3 4 3 15 7 4 4 21 16 16 4 5 7 26 27 12. Sampdoria 41 31 11 8 12 40 43 -3 4 4 6 6 16 6 5 5 24 19 15 5 3 7 16 24 13. Genoa 39 31 10 9 12 34 39 -5 8 5 7 6 15 7 4 4 19 15 16 3 5 8 15 24 14. Udinese 35 30 10 5 15 33 42 -9 7 6 5 4 14 7 2 5 17 15 16 3 3 10 16 27 15. Cagliari 32 31 7 11 13 29 41 -12 5 2 4 4 16 7 4 5 22 23 15 0 7 8 7 18 16. Chievo 27 31 7 6 18 26 46 -20 5 4 3 0 15 5 2 8 17 18 16 2 4 10 9 28 17. Bologna 26 31 5 11 15 24 48 -24 6 5 6 6 16 3 7 6 13 21 15 2 4 9 11 27 18. Livorno 24 30 6 6 18 32 56 -24 3 3 8 8 15 4 4 7 19 24 15 2 2 11 13 32 19. Sassuolo 21 31 5 6 20 29 61 -32 6 5 6 4 16 4 1 11 17 33 15 1 5 9 12 28 20. Catania 20 30 4 8 18 23 54 -31 2 2 4 3 15 4 6 5 16 20 15 0 2 13 7 34 In caso di parità di punti la classifica viene stilata in base a: 1° Scontri diretti; 2° Differenza reti negli scontri diretti; 3° Differenza reti generale; 4° Maggior numero di reti segnate; 5° Sorteggio. Le prime due direttamente in Champions League, la terza ai preliminari di Champions, quarta e quinta in Europa League, le ultime tre retrocedono in serie B. Risultati Milan-Chievo 3-0 p.t.: 4 Balotelli (Mi); 27 Kaka (Mi); s.t.: 9 Kaka (Mi) Sassuolo-Roma 0-2 p.t.: 16 Destro (Ro); s.t.: 51 Bastos (Ro) Verona-Genoa 3-0 p.t.: 35 Donadel (Ve); s.t.: 43 Toni (Ve); 49 Toni (Ve) Lazio-Parma 3-2 p.t.: 15 Lulic (La); 26 Biabiany (Pr); s.t.: 22 Klose (La); 36 Ciani (La) aut.; 48 Candreva (La) Sampdoria-Fiorentina 0-0 I numeri di Fiandrino 15 CONSIGLI (Atalanta) STENDARDO (Atalanta) BOVO (Torino) FERNANDEZ (Napoli) CANDREVA (Lazio) MERTENS (Napoli) CALLEJON (Napoli) KAKÀ (Milan) CERCI (Torino) oggi 19,00 oggi 21,00 Atalanta-Sassuolo (0-2) Cagliari-Roma (0-0) Catania-Torino (1-4) Chievo-Verona Sab. ore 18,00 (1-0) Fiorentina-Udinese (0-1) Genoa-Milan Lun. ore 21,00 (1-1) Inter-Bologna Sab. ore 20,45 (1-1) Juventus-Livorno Lun. ore 19,00 (2-0) Lazio-Sampdoria ore 12,30 (1-1) Parma-Napoli ore 20,45 (1-0) Gol di Toni (4a doppietta): a 7 gare dal termine ha già eguagliato il primato di un bomber del Verona in un solo campionato di A, come Bui (’68/69) e Penzo (’82/83). Punti conquistati dalla Samp in 19 partite con Mihajlovic in panchina (9 vittorie, 5 pareggi, 5 ko): solo Juve, Roma, Napoli e Parma nel frattempo hanno fatto meglio. Gol dalla panchina per la Roma, con quello di Bastos realizzato al Sassuolo (record stagionale): le altre sono di Ljajic (3), Destro (2), Bradley e Totti. Gol di Kakà in 300 gare con il Milan: grazie alla doppietta di sabato al Chievo ha staccato Prati (102). In campionato ha segnato in 61 partite (77 gol), nelle quali i rossoneri hanno raccolto 167 punti. Giornisenza vittorie in trasferta per il Cagliari: l’ultima a Pescara (2-0) il 17 febbraio 2013. 32 8 TONI (Verona) DESTRO (Roma) 13a di Ritorno 06/04 - Ore 15,00 Napoli-Juventus 2-0 p.t.: 36 Callejon (Na); s.t.: 36 Mertens (Na) Livorno-Inter 18 reti: Tevez (Ju, 1 rig.). 17 reti: Immobile (To). 15 reti: Toni (Ve, 1 rig.). 14 reti: Higuain (Na, 4 rig.), Rossi (Fi, 5 rig.). 13 reti: Palacio (In), Balotelli (Mi, 3 rig.), Gilardino (Ge, 4 rig.). 12 reti: Callejon (Na), Berardi (Sa, 5 rig.), Cerci (To, 5 rig.). 11 reti: Llorente (Ju), Cassano (Pr, 1 rig.), Denis (At, 1 rig.), Paulinho (Li, 2 rig.), Vidal (Ju, 2 rig.). 10 reti: Destro (Ro), Paloschi (Ch, 3 rig.), Di Natale (Ud, 4 rig.). 9 reti: Gabbiadini (Sa), Eder (Sa, 3 rig.). Prossimo turno Torino-Cagliari 2-1 p.t.: 46 El Kaddouri (To); s.t.: 26 Cerci (To); 32 Nene (Ca) Udinese-Catania 11 della settimana Marcatori Bologna-Atalanta 0-2 p.t.: 22 De Luca (At); 26 Estigarribia (At) 1 Un grande Napoli batte la capolista e piazza tre uomini nella formazione ideale della settimana: i due marcatori più il difensore Fernandez. Bene anche l’Atalanta, che costruisce a partire dalle fondamenta la sesta vittoria di fila. In attacco si rivede Cerci insieme con altri due candidati al Mondiale. 104 405 Spagna Inghilterra 31a Giornata 32a Giornata Espanyol-Barcellona 0-1 Celta-Siviglia 1-0 Athletic-At. Madrid 1-2 Real Madrid-Rayo Vallecano 5-0 Valladolid-Almeria 1-0 Osasuna-Real Sociedad 1-1 Villarreal-Elche 1-1 Valencia-Getafe 1-3 Granada-Levante oggi 20,00 Betis-Malaga oggi 22,00 4-1 Manch. United-Aston Villa 1-0 Crystal Palace-Chelsea 4-0 Southampton-Newcastle 1-0 Stoke City-Hull City 3-0 Swansea-Norwich City West Bromwich Albion-Cardiff City 3-3 1-1 Arsenal-Manch. City 1-3 Fulham-Everton 4-0 Liverpool-Tottenham oggi 21,00 Sunderland-West Ham Classifica Classifica At. Madrid 76; Barcellona 75; Real Madrid 73; Athletic 56; Real Sociedad, Siviglia 50; Villarreal 49; Valencia, Espanyol 40; Levante 37; Celta 36; Granada 34; Rayo Vallecano 33; Malaga, Elche 32; Getafe 31; Valladolid, Almeria, Osasuna 30; Betis 22 Liverpool 71; Chelsea 69; Manch. City 67; Arsenal 64; Everton 60; Tottenham 56; Manch. United 54; Southampton 48; Newcastle 46; Stoke City 40; West Ham, Aston Villa 34; Swansea, Hull City 33; Norwich City 32; Crystal Palace 31; West Bromwich Albion 29; Cardiff City 26; Sunderland 25; Fulham 24 Germania Francia a 31a Giornata 28 Giornata Schalke 04-Hertha Berlino B. Leverkusen-Eintracht Braunschweig Bayern M.-Hoffenheim Mainz-Augsburg Stoccarda-Borussia D. Wolfsburg-Eintracht F. Friburgo-Norimberga Borussia M.-Amburgo Hannover-Werder Brema 2-0 1-1 3-3 3-0 2-3 2-1 3-2 3-1 1-2 Nizza-Paris-Sg Sochaux-Marsiglia Ajaccio-Tolosa Evian Tg-Monaco Montpellier-Valenciennes Nantes-Bordeaux Stade Reims-Lorient Rennes-Bastia Lille-Guingamp Lione-St-Etienne Classifica Classifica Bayern M. 78; Borussia D. 55; Schalke 04 54; B. Leverkusen 48; Wolfsburg 47; Borussia M. 45; Mainz 44; Augsburg 39; Hoffenheim, Hertha Berlino 36; Eintracht F., Werder Brema 32; Hannover, Friburgo 29; Norimberga 26; Stoccarda, Amburgo 24; Eintracht Braunschweig 22 Paris-Sg 76; Monaco 63; Lille 57; St-Etienne 54; Lione 48; Marsiglia 45; Stade Reims, Tolosa 44; Bordeaux 43; Bastia 40; Nizza 38; Rennes, Lorient, Nantes 37; Montpellier, Guingamp 35; Evian Tg 34; Valenciennes 29; Sochaux 26; Ajaccio 19 Prima Divisione Girone A Girone B Il Girone A ha osservato un turno di riposo. Riprenderà il Campionato domenica 6 aprile Ascoli-Perugia 0-1 Barletta-Benevento 1-6 Catanzaro-Gubbio 1-1 Frosinone-Salernitana 2-2 Aquila-Pontedera Lecce-Nocerina Seconda Divisione Girone A Classifica Alessandria-Mantova 2-1 Sassari Tor.-Pergolettese 2-0 Cuneo-Castiglione 2-1 Monza-Bassano 1-2 Porto Tolle-Rimini 1-1 Real Vicenza-Spal 1-1 Renate-Virtus Vecomp Vr 1-1 Santarcangelo-Bellaria 1-2 Forli-Bra 4-0 Bassano 63; Renate 51; Alessandria, Monza 50; Santarcangelo, Spal 48; Sassari Tor. 46; Mantova, Real Vicenza 45; Forli 42; Porto Tolle (-2), Cuneo 39; Virtus Vecomp Vr 38; Rimini (-1) 37; Pergolettese 33; Castiglione 26; Bellaria (-1) 15; Bra 9 Prossimo Turno 6/04: Bellaria-Real Vicenza, Bra-Santarcangelo, Mantova-Cuneo, Monza-Sassari Tor., Pergolettese-Spal, Porto Tolle-Renate, Rimini-Forli, Virtus Vecomp Vr-Alessandria, Bassano-Castiglione Girone B Classifica Castel Rigone-Foggia 1-6 Cosenza-Gavorrano 1-0 Arzanese-Melfi 1-1 Aversa N.-Aprilia 0-0 Martina-Sorrento 3-1 Messina-Casertana 2-1 Teramo-Vigor Lamezia 3-0 Tuttocuoio-Ischia 1-0 Chieti-Poggibonsi 0-0 Cosenza 54; Teramo 51; Casertana 50; Foggia 47; Messina 45; Melfi, Ischia 44; Vigor Lamezia 40; Tuttocuoio 39; Chieti (-1), Martina 37; Sorrento, Aversa N. 36; Aprilia, Castel Rigone 34; Poggibonsi 32; Arzanese 31; Gavorrano 28 Prossimo Turno 6/04: Casertana-Melfi, Foggia-Poggibonsi, Gavorrano-Chieti, Ischia-Cosenza, Martina-Aversa N., Sorrento-Tuttocuoio, Teramo-Arzanese, Vigor Lamezia-Messina, Aprilia-Castel Rigone 0-1 1-1 2-2 1-0 0-0 0-0 1-1 3-0 1-0 1-2 0-2 (a tavolino) 3-0 Paganese-Grosseto 0-2 Pisa-Prato 5-0 Riposa : Viareggio Classifica Classifica Entella 53; Pro Vercelli 47; Cremonese 44; Vicenza (-4) 42; Sudtirol, Savona 40; Como 38; Venezia 37; Albinoleffe (-1) 35; Feralpi 32; Lumezzane, Reggiana 28; Carrarese 27; Pro Patria (-1) 25; San Marino 20; Pavia 19 Frosinone 59; Perugia 56; Lecce 55; Catanzaro 47; Aquila, Pisa 46; Benevento, Pontedera 43; Salernitana 42; Grosseto 40; Prato, Gubbio 36; Viareggio 27; Ascoli (-4), Barletta 21; Paganese 13; Nocerina (-2) 12 Prossimo Turno Prossimo Turno 6/04: Feralpi-San Marino, Lumezzane-Reggiana, Pavia-Albinoleffe, Sudtirol-Savona, Venezia-Como, Vicenza-Pro Vercelli, Entella-Pro Patria, CarrareseCremonese 6/04: Grosseto-Lecce, Gubbio-Aquila, Nocerina-Paganese, Perugia-Viareggio, Pontedera-Barletta, Prato-Ascoli, Salernitana-Pisa, Benevento-Catanzaro; Riposa : Frosinone 42 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 STEFANO MANCINI INVIATO A SEPANG Che cosa faceva la Mercedes negli anni in cui la Red Bull vinceva inseguita dalla Ferrari? Pensava al futuro. Programmava. Progettava. La rivoluzione parte da lontano, tre anni almeno durante i quali gli avversari si rincorrevano in pista e le cosiddette frecce d’argento arrancavano. «Perché gettarsi in una sfida persa in partenza?», si erano chiesti a Stoccarda ammirando le meraviglie aerodinamiche della Red Bull e gli sforzi che venivano fatti a Maranello per recuperare pochi, insufficienti decimi di secondo. Eccolo il risultato: Gran premio di Australia vinto due settimane fa da Nico Rosberg, Gran premio di Malesia vinto ieri da Lewis Hamilton davanti a Rosberg, prima doppietta Mercedes dal 1955 (Gp d’Italia, protagonisti Fangio e Taruffi), Superiorità frutto del lavoro degli ultimi tre anni in preparazione al nuovo regolamento primo e secondo posto nella classifica dei piloti, primo posto in quella dei costruttori. Non è soltanto una questione di numeri: contano le proporzioni del successo, i distacchi inflitti agli avversari, la superiorità in tutte le condizioni e situazioni, dalle prove libere alle qualifiche, su asciutto e bagnato, con il fresco di Melbourne e l’afa di Sepang, nella velocità di punta come nella percorrenza in curva. Hamilton l’aveva detto a fine 2012, mentre annunciava l’addio alla McLaren e si prendeva dello sciocco ingrato che tradisce per i soldi: «Scelgo la Mercedes perché mi è piaciuto il loro progetto». E con la parola «progetto» intendeva la pianificazione e la scelta dell’obiettivo di lunghissimo termine, non certo i disegni del kers e dell’ers. «So che il primo anno non toccherò palla, ma nel 2014 saremo i più forti», era stato all’incirca il concetto. «Ho una monoposto spettacolare», ha confermato dopo il podio di ieri. La Mercedes ha su Renault e Ferrari un vantaggio tecnico di almeno sei mesi che in pista si traduce in una superiorità imbarazzante. Lo si era intuito fin dai primi test invernali, con Campione del mondo 2008 Lewis Hamilton, 29 anni, 23 vittorie in carriera, taglia il traguardo. Sopra, sul podio con il compagno Rosberg PHOTOPRESS F1, GP DI MALESIA: SUL PODIO ANCHE VETTEL, ALONSO QUARTO I nuovi padroni Mercedes senza rivali, doppietta dopo 59 anni Stavolta vince Hamilton: “Ho un’auto spettacolare” Come nel 1955 a Monza L’ultima doppietta Mercedes risaliva al Gp d’Italia 1955: vinse Juan Manuel Fangio, 2° il compagno Piero Taruffi la macchina appena messa in pista che macinava chilometri mentre i rivali faticavano anche solo ad accendere il motore. Al momento soltanto la Red Bull sembra in grado di fare qualcosa per evitare che il campionato finisca entro pochi mesi. Ha del miracoloso il recupero dei campioni del mondo, che ancora un mese fa faticavano a scendere in pista senza che la monoposto prendesse fuoco. Nei 56 giri del Gran premio di Sepang, Vettel ha messo pressione a Rosberg fino all’ultimo, mentre Ricciardo è stato costretto a ritirarsi da una serie tale di sfortune e imprevisti che ne fanno il degno erede di Mark Webber, ma fino a metà gara è stato agevolmente davanti alla Ferrari. Malgrado i buoni risultati la Red Bull ha identificato un colpevole: la Renault. «Ci danno un motore che ha 80 cavalli in meno», ha accusato Helmut Marko, consigliere del patron delle bibite Dietrich Mateschitz, dimenticando i successi conseguiti dal 2010. Alonso incassa un altro quarto posto che fa classifica e in teoria tiene apertissimo il discorso. Nella pratica, però, ha fallito l’obiettivo minimo di dare la caccia alle Red Bull e di avvicinare le Mercedes. Raikkonen è missing, scomparso: colpa di una foratura provocata da Magnussen nelle prime curve, colpa anche sua che si è appisolato nelle ultime posizioni. Rosberg e Hamilton corrono come ha fatto Vettel negli ultimi quattro anni. Ecco, se proprio vogliamo trovare un difetto di programmazione nella squadra tedesca è la scelta di due piloti di vertice che alla prima occasione si faranno la guerra. Un problema che Red Bull e Ferrari vorrebbero avere. www.lastampa.it/mancini LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Dopo un lungo inverno vincere è bellissimo: il team è stato perfetto Sport .43 . Ferrari, allarme motore “Mai stati competitivi” Il propulsore sembra inferiore agli altri: tre ritiri dei team clienti Alonso: “Sono a -1 da Lewis ma la gara è stata difficile” il caso Lewis Hamilton DALL’INVIATO A SEPANG lonso parla di «incubo», Domenicali di «allarme», Raikkonen di «macchina che non mi piace». Sono bastate due gare per capire che la situazione è complicata al limite della crisi. La Ferrari è la terza forza del campionato dietro alla Mercedes (imprendibile) e alla Red Bull, una condizione simile a quella dell’anno scorso salvo che stavolta i distacchi sono molto più alti. Eppure la rivoluzione del turbo e dei sistemi ibridi era stata accolta come una grande opportunità: finalmente il motore tornerà a contare più dell’aerodinamica, si diceva. È andata proprio così. Il problema è che il motore della Ferrari è meno potente o efficiente rispetto a quelli prodotti da Mercedes e Renault e A Una ruota svitata condanna Ricciardo I meccanici Red Bull corrono verso l’auto di Ricciardo, uscito dai box con la ruota anteriore sinistra mal fissata: il pilota sarà penalizzato di 10 posizioni sulla griglia di partenza in Bahrein FUORI GIRI Massa perseguitato dagli incubi via radio ernando is faster than you» era diventato un tormentone per il povero Felipe Massa. Da quella volta (era il Gp di Germania 2010) è cambiata la storia degli ordini di scuderia: alla frase in codice si sostituiva l’umiliazione. Dire a un pilota che un altro è più veloce significa demolirlo. E infatti Massa non ha più vinto. Ha vivacchiato in Ferrari e quattro anni dopo se n’è andato alla Williams per liberarsi dell’ingombrante com- «F pagnia di Alonso, e lì ha pensato di giocarsela alla pari. Squadra nuova, rapporti nuovi, una buona macchina. Una seconda giovinezza. È durata lo spazio di due gare: l’idillio è stato spezzato nel finale del Gp di Malesia, quando l’ingegnere lo ha chiamato via radio e in un surreale remake gli ha detto: «Valtteri (Bottas) is faster than you». Bravo Felipe a non ubbidire, ma l’umiliazione è passata di nuovo in diretta tv: come si fa a essere più lenti di uno che si chiama Bottas? [S. MAN.] RAIKKONEN 12° Dopo la foratura non si vede più: «La macchina non mi piace» nel Gp di Malesia non è stato neppure affidabile, perché tre piloti su sei che lo usano si sono ritirati: Sutil e Gutierrez della Sauber e Bianchi della Marussia. «Non posso dire nulla delle altre squadre spiega il dg Domenicali -. Quanto a noi, non voglio additare singoli ingegneri: dobbiamo migliorare in tutte le aree. Il tempo c’è ma dobbiamo fare in fretta». Serve uno «step di macchina», insiste Domenicali, cioè un deciso passo avanti, altrimenti il distacco diventerà incolmabile. Domenica prossima in Bahrein non sono previste novità, mentre nelle gare successive in Cina e in Spagna sono attesi i primi miglioramenti. PHOTOPRESS Fernando Alonso, 32 anni, a fine gara osserva la Mercedes di Hamilton Che cosa manca alla F14 T per diventare competitiva? Innanzitutto velocità in rettilineo e trazione. «Ho un paio di belle notizie - esordisce Alonso nel consueto incontro con la stampa a fine gara -: sono terzo in classifica a un solo punto da Hamilton, mentre Vettel è dietro, e non ho avuto problemi tecnici, al contrario che in Australia. Ma la prima parte della gara è stata un po’ un incubo. Nel finale, man mano che la benzina calava, la situazione migliorava ma non sono mai stato competitivo». Un’altra bella notizia dal suo punto di vista è la sfida con il compagno di squadra. Raikkonen continua a essere la versione bionda di Massa: dopo una buona partenza è stato tamponato da Magnussen, è tornato ai box con una gomma forata e si è appisolato nelle retrovie finendo per essere doppiato. «Se finisci davanti al tuo compagno di squadra - ha infie- Dobbiamo migliorare in tutte le aree, c’è tempo ma bisogna fare in fretta Stefano Domenicali, dg Ferrari rito Alonso - significa che stai facendo qualcosa di più ed è quello che ci si aspetta da te». Sono magre consolazioni davanti allo spettro di una stagione di nuovo fallimentare. L’esempio della Red Bull può essere giudicato da due punti di vista. Domenicali sceglie il bicchiere mezzo pieno: «Fino a tre settimane fa sembrava che non fossero nemmeno in grado di finire una gara, mentre ora sono tornati competitivi quasi al livello del 2013. Significa che anche noi ce la possiamo fare». La versione pessimista è che la Ferrari ha un avversario in più da rimontare. Adesso la F1 si sposta in Bahrein senza passare da casa. Domenica si corre sulla pista dei test dove, oltre alla Mercedes, aveva destato un’ottima impressione la Williams. Un avversario in più per la Ferrari, un’altra corsa in difesa aspettando pezzi (e idee) nuovi. Sperando che non sia troppo tardi. [S. MAN.] LE PAGELLE DI STEFANO MANCINI Centimetri - LA STAMPA La corsa ai raggi X Così all’arrivo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 L. Hamilton (Mercedes) N. Rosberg (Mercedes) S. Vettel (Red Bull) F. Alonso (Ferrari) N. Hulkenberg (Force India) J. Button (McLaren) F. Massa (Williams) V. Bottas (Williams) K. Magnussen (McLaren) D. Kvyat (Toro Rosso) R. Grosjean (Lotus) K. Raikkonen (Ferrari) K. Kobayashi (Caterham) M. Ericsson (Caterham) M. Chilton (Marussia) S. Perez (Force India) cambio P. Maldonado (Lotus) turbo J. Bianchi (Marussia) J. E. Vergne (Toro Rosso) turbo A. Sutil (Sauber) imp. elettrico E. Gutierrez (Sauber) cambio D. Ricciardo (Red Bull) ala ant. MONDIALE PILOTI 1h 40’25”974 1 N. Rosberg (Ger) 43 25 a 17”313 2 L. Hamilton (Ing) 24 a 24”534 3 F. Alonso (Spa) 23 a 35”992 4 J. Button (Ing) 20 a 47”199 5 K. Magnussen (Dan) N. Hulkenberg (Ger) 6 18 a 1’23”691 7 S. Vettel (Ger) 15 a 1’25”076 8 V. Bottas (Fin) 14 a 1’25”537 9 K. Raikkonen (Fin) 6 a 1 giro 10 F. Massa (Bra) 6 a 1 giro a 1 giro MONDIALE COSTRUTTORI a 1 giro 1 Mercedes-AMG 68 a 1 giro 2 McLaren 43 30 a 2 giri 3 Ferrari 20 a 2 giri 4 Williams della 5 Force India 19 rit prima partenza 15 rit 8° giro 6 Red Bull rit 9° giro rit 19° giro rit 33° giro GIRO PIÙ VELOCE rit 36° giro Il 53° di Hamilton 1’43’’066 (media di 193,611 km/h) rit 50° giro 9 8 7 4 sv Lewis Hamilton Sebastian Vettel Fernando Alonso Kimi Raikkonen Daniel Ricciardo SONTUOSO Fa ciò che vuole senza mai tirare. Accelera solo nel finale per firmare il miglior giro della corsa: 9 decimi più veloce del compagno di squadra. Il sorriso di Rosberg, con lui sul podio, è molto più tirato rispetto a due settimane fa LOTTATORE Non ha la macchina degli ultimi anni, ma lui è sempre lo stesso. Spinge come un indemoniato, cerca di entrare nel campo visivo di Rosberg, non molla mai. D’altronde non si vincono quattro mondiali per caso COSTANTE Quarto a Melbourne, quarto a Sepang, aiutato in entrambi i casi dai guai capitati a Ricciardo. Questo è il valore massimo della Ferrari. «Il confronto - dice lui fatelo con il mio compagno di squadra» Centimetri- LA STAMPA SVILUPPO GIRO DOPO GIRO GIIR RO O 10° GIRO 20° GIRO 1 Hamilton 2 Rosberg 3 Vettel 4 Ricciardo 5 Alonso a 6’’2 a 10’’3 a 12’’1 a 14’’8 Hamilton Rosberg Vettel Ricciardo Alonso 35° GIRO 50° GIRO Hamilton a 9’’5 Rosberg a 12’’0 Vettel a 15’’0 Ricciardo a 17’’7 Alonso a 11’’7 a 12’’7 a 21’’8 a 24’’6 Hamilton Rosberg Vettel Hulkenberg Alonso a 17’’6 a 45’’1 a 49’’1 a 51’’3 ASSOPITO Parte bene, ma Magnussen gli buca subito una gomma. Da questo punto in avanti sparisce. Ai cavalli per farli andare forte si sventola una carota davanti agli occhi, a lui dovrebbero mostrare l’immagine di un gelato MALDESTRO Squalificato in Australia per il consumo di benzina, penalizzato ieri perché non gli hanno avvitato una ruota, ammonito perché un meccanico non ha il casco. In più gli si rompe l’ala. Facciano uscire dal suo corpo lo spirito di Webber PROSSIMA GARA GP DEL BAHREIN Gara in (Sakhir) notturna 6 aprile DIRETTA TV ore 17 Sky Sport F1 hd e Raiuno Giri: 57 Lunghezza: 5.412 m W 44 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Intervista In breve Calcio: serie B, posticipo Crotone-Ternana 1-1 1 Serie B, posticipo della 32ª giornata: Crotone-Ternana 1-1. Classifica: Palermo 63; Empoli 53; Cesena, Crotone 50; Siena, Trapani 49; Lanciano, Latina, Avellino 48; Pescara 45; Spezia 44; Modena 42; Ternana 41; Bari, Brescia, Varese, Carpi 40; Novara 35; Padova 30; Cittadella 29; Reggina 27; Juve Stabia 16. PIETRO SCIBETTA MILANO L ivio Proli, presidente da 6 anni dell’Olimpia Milano e direttore generale del Gruppo Armani (proprietario anche del club), si gode la leadership in A e i playoff in Eurolega. Con il sogno di arrivare alla final four di Milano. Ciclismo: in Italia e all’estero La «Gand» a Degenkolb 1 Il tedesco John Degenkolb ha vinto in volata la classica belga Gand-Wevelgem, precedendo Demare (Fra) e Sagan (Svk), 15º Trentin, primo degli italiani. Lo spagnolo Joaquim Rodriguez ha conquistato il Giro di Catalogna: 7ª e ultima tappa a Westra (Ola). Infine Peter Kennaugh (Gbr) si è imposto nella Coppi e Bartali: la 4ª e ultima tappa, una crono di 10 km, è andata a Dario Cataldo. Dopol’exploiteuropeoKeith Langford ha twittato: «Alzi la mano chi se lo sarebbe immaginato». Lei la alzerebbe? «Onestamente non lo so. Da sempre preferisco concentrarmi sul trend di crescita della squadra, pronto sempre ad accettare il peggio e gioire per il meglio». Volley: playoff scudetto Vi siete sempre legati molto alla figura dell’allenatore: come definisce Banchi? Cuneo è gia fuori Però siete partiti dal volere 8-9 giocatori importanti ad averne anche 15. Non lo trova incoerente? «Abbiamo effettuato correzioni dovute a cause ben precise, come gli infortuni. Non vedo incoerenza ma determinazione». La Coppa Italia è stata una batosta non da poco. Per merito di chi o cosa non siete implosi? «Se devo dare meriti particolari, dico Luca Banchi e Flavio Portaluppi, che è gm e ad: un binomio che ha trasformato un errore fastidioso in un’occasione per crescere». 1 Quarti Tra le big anche in Europa «Un uomo-azienda, che ha accettato il nostro approccio: la ricerca di gente affamata e anche una politica di ingaggi meno dispendiosa». A fianco Daniel Hackett, play dell’Olimpia Milano. Sopra, il presidente Livio Proli AFP “La crescita di Milano ha stupito anche me” Parola di presidente Proli: “I segreti? La fame e nessun folle ingaggio” Portaluppi è stato contestato dagli ultrà dopo i Daspo perlaprotestaduranteunallenamento dopo la Coppa. La sua opinione? Le difficoltà di Inter e Milan vi «aiutano» a attrarre pubblico? «Più che alle loro sfortune, darei il merito all’atteggia«Un gruppo ristretto di giova- mento dei ragazzi in campo, ni ultrà si è fatalla loro dispoto manipolare ELOGIO AL COACH nibilità con i tiingenuamente e ovviamen«Banchi è un uomo fosi da poche persote ai risultati». azienda, ha accettato Politica del basket: ne in cerca di protagonismo. in pieno i programmi» avevate fatto un Se c’è un uomo espostocontroSieOlimpia vero, professionista na salvo poi appoggiare Ferdiserissimo e appassionato, si nando Minucci alla presidenza chiama Flavio Portaluppi. Chi di Lega. Ce lo spiega? lo insulta non può avere nulla «L’esposto era legato a un epia che fare con noi». sodio specifico, ma credo che SPAZIO AFFARI > Minucci abbia i requisiti per provare a cambiare le cose in Lega, con un ruolo diverso dal dirigere un club. Vedremo se la scelta delle 14 società su 16 che l’hanno votato si rivelerà giusta. Mi auguro che la sua esperienza, con quella del presidente federale Petrucci, aiuti il basket in una fase in cui bisogna parlare poco e lavorare moltissimo». Però Minucci lascia una società in liquidazione e con risvolti giudiziari... «I club hanno guardato ai programmi e non mi sembra che ve ATTIVITA’ COMMERCIALI Gli avvisi si ordinano presso: TORINO, - via Lugaro 15, t. 011.6665211/258; MILANO, via Winckelmann 1, t. 02.24424611; ALESSANDRIA, Borgo Città nuova 72, t. 0131.445522; AOSTA, piazza Chanoux 28/A, t.0165.231424; ASTI, corso Dante 80, t. 0141.351011; BIELLA, via Colombo 4, t. 015.2522926-8353508; CUNEO, corso Giolitti 21bis, t. 0171.609122; NOVARA, Corso Cavour 17, t. 0321.393023-442387; PADOVA, via Strada Battaglia 71b 35020 Albignasego (PD), t. 049.8734717; ROMA, via C. Beccaria 16, t. 06.69548111; VERCELLI, via Balbo 2, t. 0161.503148-211795; GENOVA, Piazza Matteotti 2/7c, t. 010.2758911-2758695; SAVONA, corso Italia 20/4, t. 019.8429950; SANREMO, via Giacomo Matteotti 178, t. 0184.507223 Il prezzo delle inserzioni risulta dal prodotto del numero di parole (minimo 15) per la tariffa della Rubrica, con l’aggiunta dei diritti issi e delle imposte pari al 22% globale e deve essere corrisposto anticipatamente. Negozi/aziende acqu./gerenze PREZZI A PAROLA DELLE RUBRICHE (IVA ESCLUSA) AUTOVEICOLI 1 Affari e Capitali, 2 Attività Commerciali, 5 Immobiliare Vendita, 6 Immobiliare Acquisto Euro 2,84 /// 3 Lavoro Offerte, 7 Afitti Offerte, 8 Afitti Domande, 9 Autoveicoli, 10 Viaggi e Vacanze, 11 Matrimoniali, 12 Investigazioni, 13 Varie Euro 2,61 /// 4 Lavoro Domande: - operai, autisti, fattorini, personale pubblici esercizi, impiegati, personale domestico, baby sitter, lavori vari e part-time, assistenza sanitaria, Euro 0,91 /// tecnici Euro 1,59 /// altre domande Euro 2,61 Avvisi urgenti, data issa, o neretti: il doppio. Neretti urgenti, data issa: il quadruplo. Urgentissimi: il triplo. Elementi aggiuntivi: Fondino colorato: +25%; Keyword: €5,00; “A.”: €3,17; Logotipo: €23,00 ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Services Group 02.29518272. 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Il Palalido permetterà di lavorare bene alla prima squadra e anche al settore giovanile». Basket, serie A SienapassaaRoma StaseraArmaniaPesaro 1 Nella 25ª giornata della serie A, Siena fa il colpaccio a Roma e raggiunge così al secondo posto Cantù (che aveva respinto facilmente Varese nell’anticipo) e Brindisi (vittoriosa ieri a Pistoia). MilanoPesaro di gioca stasera. Risultati: Vitasnella Cantù-Cimberio Varese 84-68 (giocata sabato), Vanoli Cremona-Grissin Bon Reggio Emilia 96-94, Sidigas Avellino-Umana Venezia 82-78, Granarolo Bologna-Reggia Caserta 74-66, Tesi Pistoia-Enel Brindisi 65-75, BancoSardegna Sassari-Sutor Montegranaro 98-75, Acea Roma-Montepaschi Siena 89-93; stasera Armani Milano-Victoria Pesaro (Ore 20,30). Classifica: Milano 38; Cantù, Brindisi, Siena 34; Sassari 32; Roma 30; Reggio Emilia 24; Venezia, Avellino 22; Varese, Pistoia, Bologna 20; Cremona 18; Montegranaro 14; Pesaro 12. (gara 2): CuneoPerugia 1-3 (situazione 0-2), Città Castello-Piacenza 0-3 (0-2), Modena-Trento 3-1 (2-0), Verona-Macerata 0-3 (0-2). In semifinale PiacenzaPerugia e Macerata-Modena. Intanto la Lega proporrà alla Federazione una nuova serie A1 con club-franchigie, sul modello degli Stati Uniti. Tiro a segno: CdM Campriani 1º negli Usa 1 L’azzurro Niccolò Campriani ha vinto la gara della carabina tre posizioni a Fort Benning, prima prova della Coppa del Mondo 2014. Il campione olimpico di Londra 2012 è salito sul gradino più alto del podio con 453.4 punti, battendo per soli 4 decimi il cinese Kang Hongwei. Tricolori di marcia 20 km Palmisano e Rubino ok 1 Antonella Palmisano e Giorgio Rubino hanno vinto a Locorotondo (Bari) gli Assoluti della 20 km di marcia. Sci: Assoluti di gigante Vince la Bassino 1 Marta Bassino, 18 anni e neo campionessa mondiale juniores, ha conquistato il titolo italiano di slalom gigante, battendo a Livigno Francesca Marsaglia e Nicole Agnelli. LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 CAMBIO Intervista Bekele e Farah lasciano la pista per la 42 km: l’etiope debutta a Parigi, l’inglese a Londra il 13 aprile LA FRASE 31 Anni Se imito Gebre? Lo stimo molto, ma contate le medaglie che ho vinto io L’ETÀ DI FARAH E BEKELE Debutto tardivo nella 42 km: Baldini passò dal mezzofondo alla maratona a 24 anni Prima gara a Venezia nel 1995 Kenenisa Bekele ORO OLIMPICO NEO MARATONETA Campione Sport .45 . La primavera della maratona “Solo la strada dà certe emozioni” Stefano Baldini, 42 anni, oro nella 42 km ai Giochi 2004 e agli Europei 1998 e 2006 Bronzo mondiale 2001 e 2003 Record italiano 2h07’22” Baldini fa le carte a una stagione speciale. A 10 anni dall’oro di Atene GIULIA ZONCA Sotto esame ella primavera delle maratone c’è chi cambia ritmo, chi ricorda, chi omaggia e chi si trasforma. In una sola stagione un frullato di sentimenti esposti per 42 km di fatica e speranze. La prossima settimana a Parigi Kenenisa Bekele, 2 ori olimpici nei 10000 metri e uno nei 5000, esordisce sulla distanza e tra 15 giorni lo segue Mo Farah, re dei Giochi di Londra sulla pista. Il 21 aprile si corre a Boston a un anno dall’attentato che ha ucciso 3 persone e ne ha ferite più di duecento. Non è un mese qualsiasi per chi corre e serve un uomo speciale per raccontare rivoluzioni e passioni, uno capace di vincere, giusto 10 anni fa. la maratona più famosa di tutte, Atene 2004. N Daniele Meucci 28 anni, anche l’azzurro ha lasciato i 500010000 metri per la maratona nel 2013 Stefano Baldini come vede il passaggio di Bekele e Farah dalla pista alla strada? «Percorsi diversi. Bekele ha già espresso il massimo in pista e ha chiuso un percorso. Farah avrebbe potuto migliorare i cronometri ma se ne è fregato e ha inseguito nuovi stimoli, forse ha inciso l’età: è un trentenne e avrà bisogno di esperienza in questo mondo prima di eccellere». Andrea Lalli 26 anni. Passato dal cross (dove ha vinto gli Europei nel 2012) alla maratona Quale è l’aspetto più traumatico del passaggio? «Il cambio di sensazioni. In pista ti esalta la brillantezza, quando ti alleni per le lunghe distanze sei sempre stanco e non lo sai gestire subito». Due abituati a sentirsi favoriti pagheranno il fatto di avere avversari più forti? «Se non trovano il modo per evitare i confronti consumeranno troppe energie nervose ancora prima di partire». Valeria Straneo Pronostici? «Vedo meglio Bekele, ha scelto una maratona più riparata ed era già fuori della mischia. Ha avuto tempo per prepararsi. E disintossicarsi. L’altro è l’uomo copertina della corsa di oggi e si butta nella gara più tosta, in casa, con i riflettori addosso». AFP Kenenisa Bekele e Mo Farah all’esordio nella maratona dopo gli ori olimpici vinti in pista nei 5000 e 10000 metri impatto. Non è quasi mai felice». Lei lo ricorda? «Prima maratona a 24 anni, a Venezia: la luce si è spenta. Al 36° km ero convinto di attaccare, al 37° ero senza «La ricerca di motivazioni e per uno benzina, tipico di chi ha appena lasciaabituato allo stato la pista e non sa dio, la strada è PASSAGGIO TRAUMATICO capire i limiti. Ci esaltante. Respiri «Il primo impatto per chi viene vuole solo coerenla città, senti il tifo za, bisogna insisteda altre distanze non è felice re». a un metro: ti arriBisogna insistere, crederci» Lei però è tornato inva addosso, sulla pelle. Corri con gli dietro. amatori il che significa che alla par- «C’erano di mezzo delle Olimpiadi e mi tenza vibrano insieme le ambizioni di hanno condizionato. Ho assaggiato la migliaia di persone. Poi magari qual- maratona nel 1995 e l’anno dopo c’era cuno osa sedotto dagli sponsor e dalle Atlanta, non ero pronto per correre la offerte, ma spero che non sia il caso di 42 km lì e volevo gareggiare così l’ho campioni così. Anche perché in quel fatto in pista. Forse è stato un errore». caso sarebbe dura reggere il primo Anche gli italiani aggiungono chiloCosa spinge un atleta vincente a fare un salto nel buio? metri. Meucci e Lalli si sono buttati nella maratona. «Presto per capire: Lalli è spesso infortunato e gli acciacchi lo condizionano. Meucci mi sembra più pronto. Ma noi oggi siamo più forti con le donne». La federazione punta sulla maratona agli Europei di agosto. Legittimo? «Altro che. A livello europeo dobbiamo fare risultati, soprattutto al femminile. Parliamo di ragazze che vanno molto veloci ma non sono più giovanissime. È ora di prenderle le medaglie». Il presidente Giomi ha definito l’atletica italiana «parrocchiale»: provocazione o fotografia? «Non sono d’accordo. Lui si lascia trasportare dal tifo, è appassionato e si fa coinvolgere, è questo il suo motore. Bisogna essere più distaccati: abbiamo Il calendario: le corse da non perdere DomenicaprossimasigareggiaaParigieaMilano 1 Si parte da Parigi il 6 aprile è una sfida tra Kenenisa Bekele , all’esordio sulla distanza, Abdullah Shami, Mark Kiptoo e Azmeraw Bekele. Nello stesso giorno si corre la Milano City Marathon (14 mila iscritti) che quest’anno vale anche campionato italiano di maratona. Il 13 si passa a Londra dove il debuttante Mo Farah sfida il campione in carica e record del mondo Wilson Kipsang. Il 21aprile è l’ora di Boston per la 42 km più toccante a un anno dall’attentato con le due bombe piazzate vicino al traguardo: 3 morti e 264 feriti da non dimenticare. fatto riforme importanti sul sistema tecnico e sul progetto Under 23. Giusta o sbagliata abbiamo preso una direzione e bisogna vedere dove porta». La maratona da non perdere questa primavera? 37 anni. Argento nella maratona ai Mondiali 2013 L’Italia punta su di lei per gli Europei di agosto sario a casa mia, a Rubiera. Poi ho in programma un cortometraggio per rivivere il successo e la riedizione del libro che ho scritto dopo la vittoria. E nel decennale mi concedo New York. Non sono allenato, ma ci sta». «Londra per la conDieci anni dopo cosa correnza e Boston BOSTON «DA BRIVIDI» è rimasto di quel giorper l’emozione. Ci «Invidio gli italiani che saranno no di gloria? sarà molto più pub«La soddisfazione là il 21 aprile, sarà come New di aver messo sulla blico del solito, gli York dopo l’11 settembre» strada tutto quello americani sono così: se li offendi reache avevo vissuto e giscono in massa. Sarà come la prima imparato nelle due ore più importanti maratona di New York dopo l’11 set- della mia carriera». tembre. Invidio gli italiani che saranno Lo sa che a Londra si è iscritto il prete là perché so che sarà da brividi». che invase la strada ad Atene? Lei invece a 10 anni dall’oro di Atene «Ancora vuole correre? Del resto ha segnato quelle Olimpiadi, è anche il dove corre? «In agosto faremo una gara-anniver- suo anniversario». GIOCHI2004 «Ancora mi resta la soddisfazione di aver messo tutto sulla strada nelle 2 ore più importanti della carriera» LA FRASE Per superare i successi di Londra 2012 posso solo provare l’inedito Mo Farah ORO OLIMPICO NEO MARATONETA 16 Novembre DATA TURIN MARATHON Da qualche anno la maratona di Torino si è spostata a fine stagione, dopo New York (quest’anno il 2 novembre) T1 CV PR T2 LUNEDÌ 31 MARZO 2014 LA STAMPA 46 Opportunità di affari in molti settori Business Forum Italia Angola Martedì 8 aprile, a partire dalle 10.00 e per l’intera giornata, si svolgerà a Torino, nelle sale del Centro Congressi, il primo Business Forum sull’Angola in Italia. L’evento, di rilievo nazionale organizzato dall’Ambasciata dell’Angola in Italia, dall’Unione Industriale di Torino e da Ceipiemonte con la collaborazione del Comune di Torino e di Assafrica, ha lo scopo di far conoscere le numerose opportunità di business che il Paese africano offre. La giornata prevede una presentazione generale dell’Angola, cui faranno seguito cinque gruppi di lavoro su altrettante aree economiche: l’agro-alimentare, l’energia e le risorse idriche, l’industria e le risorse minerarie, i trasporti e la logistica, il turismo, l’ambiente ed i servizi. Nel pomeriggio si svolgeranno incontri B2B finalizzati allo sviluppo di iniziative commerciali ed industriali. Sono attese almeno 200 aziende, soprattutto torinesi e piemontesi, appartenenti a tutti i comparti industriali. L’incontro segue quelli avvenuti in Spagna e Portogallo e costituisce un impegno importante per il Governo angolano, che sarà presente con i Ministri dell’economia, dell’agricoltura e dell’energia nonché con i Segretari Di Stato per l’industria, i trasporti ed il turismo, oltre naturalmente all’Ambasciatore dell’Angola in Italia. Interverranno tra gli altri la Presidente Licia Mattioli e il Sindaco Piero Fassino, che ha lavorato affinché la scelta della location cadesse sulla nostra Città. Sono almeno tre le ragioni per prendere in considerazione l’Angola. La prima è l’entità della crescita economica che sta caratterizzando da anni questo Paese, che ha avuto la maggiore crescita economica al mondo nell’ultimo decennio (20012010), un aumento medio annuo dell’11,1% (la Cina al secondo posto è cresciuta del 10,5%) che ha determinato una drastica riduzione della povertà scesa dal 63% del 2002 al 38% del 2009. La seconda è il feeling politico con l’Italia, che è stato nel ’76 il primo Paese occidentale a riconoscere l’Angola all’indomani dell’indipendenza. La terza è la ricchezza di risorse (oro, diamanti, petrolio), e il loro impiego intelligente in infrastrutture per lo sviluppo e la crescita, non solo economica, ma anche civile ed intellettuale dell’Angola e dell’Africa. Basti pensare che in un decennio gli studenti universitari sono cresciuti da 9 a 60mila unità e, proprio di recente, il Governo, insieme a Cina e Portogallo, ha investito centinaia di milioni di dollari per costruire il più grande campus del continente africano su di una superficie, alla periferia della capitale, di 25 mila ettari con una struttura residenziale per 17.500 giovani. Per info: Servizio Estero, tel. 011.5718296, [email protected] IN BREVE Giovedì 3 aprile dalle ore 18 si terrà il convegno sul tema “La politica e la città”, organizzato dall’Associazione Torino-Europa. Dopo il saluto introduttivo di Luigi Rossi di Montelera, presidente dell’Associazione, interverranno, tra gli altri, Vincenzo Ilotte, vicepresidente dell’Unione Industriale e Giuseppe Provvisiero, presidente ANCE Piemonte. Venerdì 4 aprile alle ore 10.00 presso la Regione Piemonte, il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali ha convocato una “riunione di pubblico accertamento” relativo alla domanda di registrazione dell’IGP “Salame Piemonte”. Il 9 aprile a partire dalle ore 14,30 presso il Centro Congressi si terrà il 1° technology day del progetto TARGET, per conoscere le Oggi dalle 9.30 alle 16.00 soluzioni tecnologiche e i presso il Centro Congressi, prodotti dei laboratori LIM e Confindustria Piemonte, CHILAB. Per informazioni: nell’ambito della rete europea coordinamento.r&[email protected]. Enterprise Europe Network, it; tel. 011.5718462. AMMA, ASP e Camera di commercio di Torino Martedì 8 aprile alle ore organizzano la quarta giornata 15.00 , l’Unione Industriale di incontro con il CERN. organizza un incontro con L’evento ha l’obiettivo di l’avvocato Mayank Kumar, illustrare agli imprenditori le dello studio Dua Associates, caratteristiche economiche e dal titolo: “Rapporti tecnologiche dei prossimi commerciali con l’India: programmi di attività contratti di distribuzione e di sviluppati dall’ente di ricerca joint ventures”. Iscrizione sul e le relative procedure portale www.ui.torino.it , per amministrative per l’avvio di info: Ufficio legale tel. 011 collaborazioni. 5718271 Appuntamento con Finmeccanica il 2 aprile ore 10.00 L’aerospaziale in Piemonte Mercoledì 2 aprile, dalle 10.00, avrà luogo, presso il nostro Centro Congressi, un incontro con il Gruppo Finmeccanica, in particolare con Alenia Aermacchi ed Agusta Westland, rivolto alle imprese che già operano o sono interessate a operare nel settore aerospaziale. La giornata, organizzata in collaborazione con il Comitato del Distretto Aerospaziale Piemontese, affronterà tre temi: il coinvolgimento della catena di fornitura piemontese nei programmi aeronautici ed elicotteristici del Gruppo Finmeccanica; la presentazione dei progetti formativi di Finmeccanica con la Regione Piemonte, volti a creare occupazione giovanile ad elevato grado di qualificazione; l’illustrazione dei contenuti del Nuovo Piano di Sviluppo Strategico del Distretto Aerospaziale Piemontese. Si tratta di un momento di grande rilievo “politico” per il futuro di un settore ad elevato contenuto di ricerca e innovazione: in Piemonte sono presenti tutti i principali produttori nazionali e un nutrito F.R.A.N.A. dal 1947 LA TRADIZIONE NELLE TABACCHERIE Torino Corso Palestro, 7/A Tel. 011.56.23.895 Tel. 011.56.23.250 www.studiofrana.it AZIENDE D’ECCELLENZA Kleral System: l’Italian fashion nel mondo gruppo di aziende specializzate nella produzione di sistemi componenti per un totale complessivo di oltre 200 imprese, un fatturato complessivo di 3,6 miliardi e oltre 15.000 addetti nelle sole attività aerospaziali. Una realtà produttiva di forte impatto strategico, oggetto di politiche europee, nazionali e regionali rispetto alle quali si attende ora conferme, sia in termini economici sia di governance e di coordinamento con gli altri cluster nazionali ed europei. Luigi Marianella, titolare della Kleral System di Moncalieri, azienda specializzata nella produzione di articoli professionali per capelli, spiega perché i suoi prodotti siano venduti in 65 Paesi: "Ho contato duemila voli in 15 anni". Anni in cui Marianella ha saputo trasformare l'azienda commerciale di famiglia (fondata nel 1968 dal padre Gaetano) in una fabbrica di cosmesi interamente made in Italy, con proprie esclusive tecnologie, 30 dipendenti compresi i tecnici, con un 75 per cento del fatturato derivante dalle vendite all'estero. L'impegno nel mondo è sfociato in una rete di importatori che danno all’azienda la possibilità di competere con i colossi francesi e tedeschi del settore: fatturato complessivo 2013 a circa 10 milioni con il marchio Kleral, in crescita costante rispetto a 2012 e 2011. Laboratori, accademia formativa per parrucchieri e partecipazioni a fiere sono ingredienti di un'impresa di successo che ha nel direttore tecnico Hossein Sedghi-Zadeh e in Patrizia Gilli risorse fondamentali per realizzare progetti in luoghi che non ti aspetti. Come alle Mauritius o a Capo Verde, dove una filiale commerciale dà lavoro e costruisce con i proventi iniziative sociali. TABACCHI ZONA SANTA RITA TABACCHI ZONA LINGOTTO TABACCHI ZONA VIA ROMA TABACCHI ZONA CORSO PESCHIERA Con Ricevitoria Lotto, su via principale in zona densamente popolata, locale attrezzato, elevata redditività, ideale per 2 persone, ricavi oltre € 100.000, cedesi € 320.000. Esclusiva Studio Frana Con Lotto SuperEnalotto, ottima posizione su via a grande scorrimento, locale con retro e servizi, aggi annui € 105.000 incrementabili, cedesi a prezzo su richiesta. Esclusiva Studio Frana. 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Esclusiva Studio Frana. 47 Gli autovelox della settimana in città Oggi Domani 2 apr 3 apr Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) 7 8.1 3.3 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 20 19.8 18.7 Diario Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Trapani Via Sansovino Strada Pianezza Via Botticelli Corso Vercelli Corso Moncalieri C.so Giulio Cesare Strada Aeroporto Via Pio VII Via Venaria Via Zino Zini Corso Giovanni Lanza Via Pio VII Via Zino Zini Corso Moncalieri Strada Aeroporto Strada Lanzo Corso Orbassano Corso Tazzoli Corso Cosenza Corso Siracusa Corso G. Ferraris Corso Allamano Strada del Drosso Via Onorato Vigliani Via Plava Corso Orbassano Corso Settembrini Via Biscaretti di Ruffia 3 apr 4 apr Corso Salvemini Corso Sacco e Vanzetti Via Sansovino Strada Pianezza Corso Novara Strada Superga 5 apr Via Agudio Corso Cairoli Via Pio VII Via Zino Zini Strada del Drosso Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Trapani Via Sansovino Strada Pianezza Corso Grosseto L.go Stura Lazio Via Pietro Cossa Via Onorato Vigliani Via Plava Corso Settembrini Via Biscaretti di Ruffia Corso Novara Via Agudio Corso Cairoli Via Pio VII Via Zino Zini Strada Comunale di Pecetto Centimetri LA STAMPA Corso Moncalieri Corso Bramante Via Filadelfia Si ricordano inoltre le postazioni fisse di c.so Regina Margherita e c.so Unità d’Italia T1 CV PR T2 RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Riparte il processo per la morte di Musy L’accusa è omicidio Furchì si difende «Non sono stato io» Massimo Numa A PAGINA 51 Falsi agenti rapinano i pusher INCHIESTA DOPO IL CAOS DELL’ALTRA NOTTE: 500 IN UN APPARTAMENTO DEL CENTRO Tra feste e università L’Erasmus a Torino Dai 3 ai 9 mesi in città, come vivono gli studenti stranieri sono. Hanno tra i 20 e i * Chi 25 anni. Vengono perlopiù dalla Spagna e dalla Francia, molti anche dal Portogallo e dai Paesi del Nord Europa. Per tre mesi - qualcuno pure per nove, tutto l’anno accademico - diventano torinesi. Sono gli Erasmus, gli studenti che partecipano al programma di scambio internazionale. Arrestati mentre «perquisiscono» uno spacciatore Paola Italiano A PAGINA 51 Il pane del giorno prima scontro. «Ci spiace se * Loabbiamo provocato disagi allo stabile. Ma non pensavamo venisse così tanta gente. E’ stato un errore. Non succederà più». Così si difendono gli organizzatori della maxi-festa di venerdì. Ma i vicini sono furiosi e minacciano denunce e richieste di sfratto. Lucento, un euro al chilo: e i clienti fanno la coda Massimiliano Peggio L. Castagneri A PAGINA 50 A PAGINA 48 Pms, il derby regala i playoff Casale battuta in trasferta Qualificazione sicura Roberto Saracco A PAGINA 53 LA STORIA “Troppi party, non si studia più” “Ci è un po’ scappata la mano” Lodovico Poletto A PAGINA 49 La corsa al voto ANDREA GARASSINO Chiamparino, 66 anni, ha chiuso i 21 chilometri e 97 mea corsa elettorale di tri del percorso in 2 ore, 2 miSergio Chiamparino nuti e 18 secondi: 692° su 850 ha un significato non iscritti. Con lui è arrivato il soltanto metaforico. Il can- sindaco della cittadina cuneedidato del Pd, abbonato da se Paolo Allemano, pure lui alcuni anni agli candidato a Paappuntamenti lazzo Lascaris. «E’ stata dura a podistici torine– ha detto Chiamsi, sta allarganparino al traguardo la sua «dimensione agodo -, ma credo sanistica», e ieri si rà più dura la corè presentato al sa per le Regionavia della mezza li che stiamo inimaratona del ziando». Di sicuro Marchesato, a ci sarà meno da Saluzzo. Chiamparino e Gariglio sudare. L Arrivano da tutto il mondo: sono 1.200 Nadia Ferrigo A PAGINA 49 IL CASO Lo sciopero della Croce Rossa MARIA TERESA MARTINENGO M obilitazione, stamane, dei lavoratori piemontesi della Croce Rossa Italiana, dal primo gennaio diventata associazione di diritto privato. In vista dello sciopero nazionale di venerdì, Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica terranno un presidio ad oltranza, a partire dalle 9,30, davanti alla sede di via Bologna 171 «per protestare contro i vertici della Cri che hanno fatto carta straccia degli impegni presi e formalizzati nel protocollo d’intesa del 27 febbraio». Dei 400 dipendenti piemontesi della Cri, il 50%, circa 200 addetti, ha un contratto a tempo determinato, una quarantina sono militari, un centinaio interinali, 40-50 a tempo indeterminato. I sindacati lamentano l’assenza di garanzie sui livelli occupazionali, la riduzione dei salari e l’assoluta precarietà dei contratti a termine. L’accordo, secondo i sindacati, era quello di gestire il passaggio contrattuale dal pubblico al privato attraverso la salvaguardia di diritti e retribuzioni. Invece, la doccia fredda nei giorni scorsi: «applicazione immediata del contratto Anpas, Associazione nazionale pubblica assistenza, norme di raccordo risibili - dicono - e zero tutela dei contratti a tempo determinato. Il rischio è ora di una paralisi totale dell’attività». T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 gg Dossier/ I giovani che scelgono di studiare qui I numeri Spagna Studenti Erasmus (o programmi internazionali) a Torino: “Ho perso il lavoro, e ricomincio da capo a 37 anni” Trentasette anni. Non proprio l’età per fare l’Erasmus. Eppure giura di trovarsi benissimo con ragazzi molto più giovani, tra serate e gite alla scoperta del Belpaese. Lui si chiama Inigo Gonzalez Sosa e viene da Siviglia. Studia Lingue e Letterature moderne. La sua seconda laurea. «Facevo il giornalista ma con la crisi ho perso il lavoro. E allora ho deciso di ritornare a studiare». E di cogliere al volo l’opportunità di un’esperienza all’estero. «Una delle cose migliori che ho fatto, che mi ha dato la possibilità di imparare un’altra lingua e conoscere una nuova cultura» spiega. Le sue sono giornate da studente modello: sveglia presto, lezioni da mezzogiorno alle sei, un panino veloce e poi a casa. E la folle vita dell’Erasmus? «Uscire mi piace, ma non posso permettermi di trascurare l’università. Nel tempo libero preferisco dare ripetizioni di spagnolo ai ragazzi italiani nell’appartamento di Lungo Dora che condivido con i miei tre [L. CAS.] coinquilini». Messico “Ogni sera un party Frequentare i corsi diventa difficile” «Ho scelto Torino perché un mio caro amico vive qui da molto tempo, e devo dire che non sono per niente delusa: c’è una festa quasi ogni sera, che si può volere di più?». Gloria Irene Sauza Trevigno, 23 anni, messicana, non ha dubbi: tra una mattinata di lezione di Economia internazionale e una serata in discoteca, meglio la seconda. «Cerco di frequentare sempre i corsi all’università, ma è difficile. Il martedì sera al Lapsus c’è la festa Erasmus, ci sono moltissimi spagnoli, ma puoi trovare persone di tutto il mondo. Anche il giovedì è una serata dedicata agli stranieri, poi il venerdì si torna al Lapsus e sabato al Centralino», racconta Gloria. E a chi le domanda se è vero che gli studenti Erasmus che arrivano per studiare poi quando escono fanno casino, risponde sincera: «Secondo me è vero. Noi siamo in un altro paese, è sbagliato ma spesso pensiamo di poter fare tutto quel che ci pare senza che succeda nulla di grave». [N. FER.] 1.222 Politecnico 762 Università 460 PRINCIPALI NAZIONALITA’ EUROPA Dal mondo a Torino Vita da Erasmus Hanno tra i 20 e i 25 anni. Vengono perlopiù dalla Spagna e dalla Francia, molti anche dal Portogallo e dai Paesi del Nord Europa. E per tre mesi della loro vita - qualcuno pure per nove, la durata di tutto l’anno accademico - diventano torinesi. Sono gli Erasmus, gli studenti universitari che partecipano al programma di scambio nato 28 anni fa all’interno dell’Unione Europea. Venerdì sera tre di loro hanno organizzato una festa nel loro appartamento. Corso Vittorio, 37, angolo con via Sant’Anselmo. Primo piano. Sono arrivati in cinquecento. Ragazzi e ragazze che, tra le ire dei condomini, hanno completamente occupato lo stabile. Le foto e il video della mega-festa hanno fatto il giro del web, riaccendendo l’attenzione sulla «generazione Erasmus», viva e attiva più che mai anche in città. Oltre mille ragazzi Sono 1.200 gli studenti che quest’anno hanno scelto Torino come destinazione. Vivono in centro, in grandi ap- partamenti condivisi a non più di trecento euro al mese e amano spostarsi a piedi o in bicicletta. Circa 500 seguono i corsi dell’Università, gli altri frequentano il Politecnico. «Torino è diventata sempre più un centro internazionale ed è aumentata anche la considerazione degli studenti. In Spagna, la nostra città è al top delle preferenze dei ragazzi. C’è di tutto: dagli spazi per fare attività sportiva ai cirDA TUTTA EUROPA Sport, locali e cultura: per gli spagnoli è una delle mete predilette coli culturali fino a locali notturni di ogni genere». Parola di Simone Papa, presidente di Erasmus Torino, la maggiore associazione che dà una mano agli universitari arrivati dall’estero a cominciare la loro nuova vita in città. Le questioni a cui pensare? Tante. Trovare una casa, aprire un conto in banca, individuare il miglior gestore telefonico, trovare un lavoro part-time. «Perché altrimenti come fa un ragazzo straniero, che non sa nem- meno l’italiano, a orientarsi? Gli uffici dell’università si occupano soltanto della parte burocratico-amministrativa - prosegue Papa -. Per le questioni pratiche, si devono arrangiare da soli. Noi gli diamo una mano». Il business delle feste Pagare una bolletta, fare un bonifico, trovare un’estetista, una parrucchiera, fino a che cosa fare la sera. Perché Erasmus - e il caso di tre giorni fa lo dimostra - è anche, per qualcuno soprattutto, festa. Quasi tutti i bar-discoteche del centro organizzano eventi dedicati ai giovani stranieri. Aperitivi o party, praticamente ogni sera, dal martedì al sabato. I più conosciuti sono quelli dei locali di via delle Rosine, via Principe Amedeo o del Valentino. Chi partecipa al progetto entra gratis oppure ha sconti sulle consumazioni. E il bilancio finale sull’esperienza? «Positivo. Molti, prima di partire, pensano che Torino sia soltanto la città della nebbia e della grande industria. Quando arrivano qui e iniziano a scoprirla, si ricredono». E come accade a tutti gli Erasmus, non vogliono più andarsene. 38% Francia 16% Portogallo 10% Polonia 7% Romania 6% Germania 5% PROGRAMMI EXTRA UE ASSIMILABILI ALL’ERASMUS Tra feste e biblioteche, le giornate degli studenti stranieri LORENZA CASTAGNERI Spagna Brasile 20% Messico 20% Turchia 15% Colombia 10% Argentina 7% Venezuela 6% DURATA ERASMUS Da 3 mesi a 9 mesi SPESA MEDIA MENSILE Fonte: Università Torino, Politecnico Torino, Osservatorio regionale per l’Università 900 euro Centimetri-LA STAMPA T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .49 g “La festa ci è sfuggita di mano Era per chi è solo in città” Gli organizzatori del “rave da appartamento”. I vicini: devono andarsene La storia LODOVICO POLETTO «Non immaginavo venissero così tanti Chiedo scusa a tutti coloro ai quali ho causato disagio» ccoli qui i «colpevoli», se proprio volete chiamarli così. Uno è Leonardo, ha 25 anni, studia Economia internazionale. L’altro, Alessandro, di anni ne ha 24 ed è studente di Design al Politecnico. Il primo è l’ideatore della festa di venerdì notte in corso Vittorio Emanuele II 37. L’altro, la spalla. Dicono: «Ci spiace se abbiamo provocato disagi allo stabile. Ma non pensavamo venisse così tanta gente. E’ stato un errore. Promettiamo che non E Leonardo Organizzatore del Third twin party Francia “Città bellissima ma io sono qui per studiare” «Amo questa città: è bellissima, le persone sono così simpatiche e gentili e non mi manca davvero niente». Charline Oddoux, 21 anni, è una studentessa francese di letteratura, lingua e cultura moderna. «Anche io come tutti vado alle feste Erasmus, perché non si paga niente e conosco moltissime persone – racconta -. Spesso però mi tiro indietro, se inizio a uscire già il martedì, non riesco ad andare alle lezioni del mercoledì mattina. Ad esempio venerdì scorso non sono andata alla festa di corso Vittorio, sapevo che ci sarebbero state centinaia di persone. E dopo aver visto quel che è successo... credo di aver fatto proprio bene». Il suo posto preferito per uscire la sera? «Piazza Vittorio Emanuele, bellissima e sempre piena di gente. Ho sentito parlare anche dei Murazzi, e devo dire che mi spiace un po’ non aver mai potuto vederli con i locali aperti». [N. FER.] I FUORI SEDE Leonardo e Alessandro studiano Economia e design al Politecnico Spagna I PRECEDENTI «È la terza festa di questo tipo: si chiama Twin perché io ho un gemello» accadrà più». E ancora: «Non siamo teppisti. Siamo gente che studia all’università. Non volevamo mettere nessuno in difficoltà». Aperti ai ragazzi stranieri Alle quattro del pomeriggio Leonardo e Alessandro se ne stanno sul balcone di casa a stendere calzini, mutande e T-shirt. Che avete combinato? «Una festa che è andata oltre le aspettative» spiega Leonardo. « È venuta gente che neanche conoscevamo. Erasmus è così: lo dici su Facebook e sui Social e si presenta gente che non hai mai visto». In casa quella che loro chiamano «international flat», appartamento internazionale, c’è un grande planisfero zeppo di post-it rossi piazzati sui Paesi. Su ognuno un nome. «È gente di tutto il mondo che partecipa a Erasmus a Torino ed è venuta alla festa. Noi volevamo essere un punto di riferimento per ragazzi che sono qui da soli. La festa era per Il muro delle bottiglie «Questo mobile raccoglie tutte le bottiglie bevute all’ultima festa È la fotografia di quell’evento, un ricordo, non certo un invito a ripetere» loro». Ora, chi ha fatto Erasmus lo sa: le feste a volte degenerano. Si beve. E tanto. Ecco, quel mobile appoggiato al muro grande del salotto è il monumento alla festa. «Le bottiglie? Le abbiamo raccolte come memento: fanno parte della nostra storia. Non un invito a ripetere, ma la fotografia palpabile di quell’evento». La protesta dei residenti Questa è la visione dei ragazzi. Se bussi alle porte di chi non è più in età di studi, ma vive in quello stabile, la musica cambia. Prendiamo Dario Sasso, 45 anni, padre di una bimba di un anno. Se potesse, altro che perdonarli: «L’altra sera c’era un’orda di ragazzi fuori controllo. Ho visto materassi volare dal quar- to piano e ragazzi e ragazze ubriache. Che scene». E sua figlia? «Per fortuna dormiva. Ma io abito nella casa di fronte a quella dove c’era la festa. Il balcone s’affaccia sullo stesso cortile, ma l’ingresso è diverso e le scale di casa nostra erano libere. Bastava affacciarsi al balcone GLI ALTRI INQUILINI «Valutiamo azioni legali e chiederemo che quei ragazzi siano sfrattati» per godersi quello spettacolo assurdo». E adesso che accadrà? «Spero che i padroni di casa li sfrattino, li mandino via. Io sono tollerante. Ho subìto le altre feste senza proteste. «C’era un’orda scatenata di ragazzi che bevevano e gettavano bottiglie anche dai balconi» “Andare a lezione è più facile Siete comprensivi” Dario Sasso Carla Fernandez Garcia lo dice subito. «Quando ho scelto di venire a studiare in Italia non ho pensato troppo all’università e ai corsi. Mi interessava più fare un’esperienza lontano da mamma e papà e in un Paese nuovo. Se dovrò recuperare, pazienza». Ma poi lei, 21 anni, studentessa Erasmus di Granada, Spagna, aggiunge: «Comunque a lezione ci vado. Per me è importante. E i docenti sono comprensivi. Sanno che siamo stranieri e ci aiutano. Paradossalmente, la vita da studente è più facile qui che in Spagna». Studia Scienze della Comunicazione. È arrivata a Torino a settembre e resterà fino a luglio. «Le feste e gli aperitivi? Sì, ci vado sempre - ammette -. Ma in fondo, conoscere un luogo vuol dire anche esplorare le sue tradizioni. E poi la città è magnifica. Bella e perfetta per gli studenti». Perché? «È ospitale. Nei locali e al cinema ci sono tantissimi sconti e offerte per noi». [L. CAS.] residente nello stabile Ma quella di venerdì era troppo davvero». In partenza Leonardo allarga le braccia e chiede ancora scusa. E si prepara alla partenza. «Domani (lunedì) vado in Georgia, nel Caucaso, per otto giorni. Vacanze? No, per un progetto internazionale legato all’economia. Roba seria che richiede impegno, altro che feste. Al rientro, se riesco, faccio un salto ad Istanbul. Vedremo». Per allora anche il vetro rotto l’altra notte sarà riparato. E forse ci saranno le condizioni per far pace con gli altri residenti del palazzo. Forse. Guarda il video su www.lastampa.it/torino T1 CV PR T2 50 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Diario Il pane è del giorno prima ma in negozio c’è la coda Idea anti-crisi nel quartiere Lucento: costa un euro al chilo La storia MASSIMILIANO PEGGIO o s s o prenderlo?», chiedono quasi tutti i clienti dopo aver scelto con cura un sacchetto tra quelli esposti in vetrina. Un chilo di pane per ogni sacchetto, tutto a un euro. E’ il pane del «giorno prima»: biovette, trecce di pasta dura, «coccodrilli», bocconcini integrali, in vendita a metà prezzo. «I nostri clienti apprezzano questo tipo di offerta, così risparmiano e comprano allo stesso tempo un prodotto artigianale. E noi recuperiamo un po’ di spese, evitando sprechi» dice Tiziana Canale, titolare della panetteria «Vecchio forno» di via Pianezza, quartiere Lucento. «P Morto il ladro intossicato mentre rubava il rame E’ morto ieri alle 13 al San Giovanni Bosco Tiberiu Spic Muntean, 34 anni, soccorso assieme a Mircea Radu, di 36, in un cunicolo sotto una cabina elettrica in disuso in corso Umbria. I due erano andati là per rubare i cavi di rame, attrezzati con un flessibile alimentato da un generatore di corrente a benzina. I In corso Umbria due, però, non avevano calcolato gli effetti dell’accensione di un motore a scoppio in un cunicolo di 80 centimetri cinque metri sotto terra. In pochissimo tempo, l’aria si è saturata di monossido di carbonio, tanto che persino i vigili del fuoco intervenuti per il soccorso sono rimasti leggermente intossicati. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno avviato le indagini per individuare i complici dei due romeni. Radu è stato denunciato per tentato furto aggravato. 2 Canavese Cade mentre si arrampica sulla falesia di Montenero Un uomo di 30 anni è rimasto ferito rovinando al suolo, dopo un volo di circa quattro metri, mentre scalava in cordata una parete di roccia. È successo ieri vicino a a Ivrea, in località Montenero, in un punto assai conosciuto e frequentato dagli appassionati di arrampicata sportiva. Gli amici hanno subito dato l’allarme ed è interve- La parete di Montenero nuta l’ambulanza del 118. L’uomo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino e sottoposto alle prime cura. Fortunatamente e sue condizioni non sembrano gravi. La falesia di Montenero è una delle «palestre di roccia» preferite dagli appassionati di arrampicata ed è, secondo gli esperti, una delle pareti all’aperto che più assomiglia, a quelle sintetiche che ormai in molti utilizzano per gli allenamenti. La sua posizione, fra l’altro, la rende facilmente raggiungibile. 2 Il negozio Rimedi contro la crisi, li chiamano qui. Tiziana ha avuto un Nei sacchetti di nylon LA PANETTIERA È il pane del «giorno prima»: biovette, trecce di pasta dura, «coccodrilli» bocconcini integrali, tutti in vendita a metà prezzo «I clienti apprezzano e comprano comunque «Lo metto nel freezer un prodotto artigianale» e lo conservo bel coraggio, otto mesi fa, a rilevare questa vecchia panetteria sprofondata nell’abisso con incassi da elemosina, ai margini di una strada trafficata in un quartiere che sembra lontano anni luce dal centro, dove il pane si vende a più di 3 euro al chilo. «Ci si mette in gioco - dice lei - avendo già lavorato in un panificio, ho deciso di aprire un’attività in proprio. Ho scelto queste negozio perché non ci sono supermercati in zona». All’angolo della strada le serrande di un altro negozio sono abbassate da tempo. Zona di cerniera, questa, ai margini dellaperiferia.Palazzipopolaricon balconi scrostati e campanelli consumati,inserititranuovipalazzi dall’aspetto signorile. Al San Giovanni Bosco per quando serve Un euro al chilo aiuta la mia pensione» «Per fare i panini va benissimo: con due figli e un solo stipendio non posso sprecare nulla» Una cliente Una cliente Pensionata moglie di un professore di scuola superiore L’idea no prima? «Pensionati, mamme con famiglie numerose, disoccupati, molti immigrati». Al forno e alle impastatrici lavora il compagno di Tiziana. Qui si sfornano alcuni quintali di pane, in parte destinato alle rivendite, il resto venduto nel negozio. Di notte si lavora e di giorno si fanno i conti gli affari. Così è nata l’idea di vendere il pane avanzato a metà prezzo, in sacchetti da un chilo, secondo la varietà della giornata. Chi sono i clienti del pane del gior- aiuta la mia pensione. I soldi non bastano mai». E c’è la signora sposata con professore di scuola superiore, che per far quadrare le spese di casa soppesa ogni centesimo. «Con due figli e uno stipendio solo - dice - non ci possiamo permettere di sprecare nulla. E se il pane non è fresco di giornata, va bene lo stesso per fare dei panini». E c’è anche chi consiglia ricette, con un sorriso: «Certo che si risparmia, in compenso il pane del giorno prima va meglio per fare le bruschette, basta metterlo un attimo in forno o sul termosifone. E poi è più buono di quello comprato al supermercato», dice un pensionato, trascinandosi dietro la sua bicicletta. E se va un po’ stupito, per tutte quelle domande per un chilo di pane del giorno prima. La pensionata Ad esempio la signora Luigina, che capita qui di tanto in tanto, vive da sola, a qualche isolato dalla panetteria. «Anche se è del giorno prima è buono lo stesso afferma - Lo metto nel congelatore così lo conservo per quando ne ho bisogno. Un euro al chilo Guarda il video su Siglato l’accordo a Roma Anche piccola manutenzione per le bidelle delle coop È stato siglato a Roma l’atteso accordo per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori delle cooperative delle scuole. «La novità più importante - dice Umberto D’Ottavio, deputato Pd, membro della Commissione Istruzione alla Camera - è il reperimento delle risorse, circa 450 milioni. Per tutelare i livelli occupazionali, è stato deciso di ampliare i Bidelle in piazza servizi che le cooperative possono fornire: oltre a pulizia e custodia, anche piccola manutenzione. Per l’eventuale personale in esubero saranno attivati gli ammortizzatori sociali». Per tutti sono previsti corsi di riqualificazione. «Ora il tavolo regionale - dice D’Ottavio - dovrà strappare attenzione al nostro territorio e alle sue specificità. Siamo soddisfatti perché invece di un approccio burocratico che avrebbe messo in strada centinaia di lavoratori, si è trovata la soluzione, non perfetta, ma utile a lavoratori e scuole». 2 www.lastampa.it/torino 1 Unlettorescrive: in zona Sassi e percorrendospessoilLungoStura Lazio, non posso non inorridire nel vedere la discarica a cielo aperto e la baraccopoli che vi si trovano: spettacolo da quarto mondo. Come è possibile che il Comune lasci perdurare una simile situazione e non predisponga una radicale pulizia delle tonnellate di spazzatura, accumulate evidentemente da mesi, per poi provvedere a ripeterla periodicamente evitando il ripresentarsidellasituazione.C’èdachiedersi come non sia ancora esplosa un’epidemia tra quelle persone che vi vivono in condizioni incredibili e che forse potranno invidiare la prossima accogliente sistemazione dei gatti randagi, nonmoltodistantedaloro». 2 «Abitando M.M. Unlettorescrive: 2 «Sonomilanese,maabitoda piùditrent’anniaTorino,ehoimparato ad ammirare questa città Specchio dei tempi 1 123456893AB2BCD6EF34ADFD6DD1BADB8B4ADF6EAF BB464BABB5AB61 B9D6A9D1!D"D39D6A9BB6A9BE#3B49D53BD 1 ricca di architettura, di piazze e di bellezze artistiche. Ogni bella città ha i suoi “biglietti da visita”, cioè quei luoghi che rappresentano la sua storia, la sua cultura ed il suo carattere, e che spingono i suoi cittadini a provare un po’ di orgoglio, edivisitatoriaritornare.Hoassistitonegliultimianniallaprogressiva chiusura dei negozi della Galleria SanFedericoedipiazzaSanCarlo, emisonochiesto:“Maperchéilsindacononintervieneinqualchemodo con i proprietari degli immobili, per stabilire regole sulla gestione degliaffittiinareestrategicheperil decorodellacittà?”.Poi,nell’articolo sulla “Stampa”, ho letto che Uni- pol detiene l’intera galleria, e non hopotutofareamenodiricordarei nomideiprotagonistidiquellanotizia del 2005 sulla telefonata conosciuta come “Abbiamo una banca”. E’ solo una provocazione, non pensomale,mavorreicapire.» G.L. migliecomunicherebberolascomparsa di un loro famigliare attraverso il servizio a pagamento. Per persone della nostra età, che magari non si frequentano da anni, questa lista era l’unico modo per venire a conoscenza della loro scomparsa. Vorrei che questo serviziovenisseripristinato». Unlettorescrive: 2 «Sonounvostroabbonato.Da qualche anno dal vostro quotidiano è stata eliminata la lista dei nati e morti di Torino dalla pagina dei necrologi. Io sono ultra-ottantenneetuttiimieiconoscentidellamia età sono di ceto medio-basso. Per questa ragione, poche di queste fa- LUIGINOGERBI Unlettorescrive: 2 «In questi giorni è partita alla Crocetta la raccolta rifiuti denominata “porta a porta”. Anche nel nostro condominio sono stati posizionatinelcortileinternoidiversicontenitori (ben 11!) che sostituiranno quelli attualmente presenti all’esterno.Ilcortile-nonmoltogrande-sulqualesiaffaccianol’ingresso diunaabitazione,dueboxedilretro bottega di un ristorante-bar è diventata una vera e propria discaricapienadicontenitori.Apartel’ovvio malcontento di tutti i condomini, sorgono nell’immediato problemiperlamovimentazionedellevetturee,miaugurodino,sorgerannospecieneimesiestivi-evidentiproblemi di igiene vista la gran massa di bidoni collocati in un’area così ristretta.Tralasciandoaltreconsiderazioni (degrado dello stabile, svalutazione degli immobili ecc.) mi chiedoseilpassaggiodalla“discari- ca”esterna(vedasigliattualicontenitoripostineicorsi/vie)alla“discarica” interna nei cortili non sia una prima tappa verso una futura “discarica” a livello familiare. Inoltre, michiedo,vistochesparirannotuttiibidoniesterniecheipochicestini esistenti sono un “miraggio”, cosa dovrannofareicittadinipergettare un fazzoletto oppure una bottiglia? Ed i padroni di cani cosa faranno delle deiezioni dei propri animali? Infine,aparteiconsistentiaumenti della tassa raccolta rifiuti che si sono registrati in passato, con la Tares/Iuccertamentesiavrannoaltri rincari senza considerare il nuovo costo che l’Amiat ci appiopperà per la movimentazione dei bidoni visto che gli stessi devono essere posti sulla pubblica via per rendere più agevoleillororitiro.Admaiora!» GIANCARLOSCIOLLA [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .51 Musy, via al processo bis Questa volta è omicidio L’imputato si difende in Corte d’Assise: “Non sono stato io” Retroscena Manette, distintivo e scacciacani sequestrati ai tre impostori MASSIMO NUMA ERANO IN TRE, DUE SONO INCENSURATI S Travestiti da poliziotti rapinano i pusher di San Salvario i inizia stamane in Corte d’Assise (presidente Pietro Capello, a latere Giampaolo Peyron) il processo contro Francesco Furchì, 50 anni, accusato di omicidio volontario aggravato nei confronti dell’avvocato torinese Alberto Musy, ferito gravemente a colpi di pistola in un agguato avvenuto la mattina del 21 marzo 2012 nell’androne di casa, in via Barbaroux 25, e morto a causa delle lesioni riportate la notte del 22 ottobre scorso. Furchì (che si dichiara innocente) era stato arrestato nel gennaio 2013 per tentato omicidio e da allora è detenuto. «Perquisiscono» uno spacciatore Arrestati dai carabinieri PAOLA ITALIANO Sciopero della fame Ha cominciato uno sciopero della fame - e poi della sete per protestare con il prolungarsi dello stato di detenzio- In carcere da gennaio 2013 L’imputato durante un’udienza del primo processo, per il reato di tentato omicidio In primo piano il pm Roberto Furlan, che lo accusa di omicidio volontario aggravato L’IMPUTATO Ricoverato dopo uno sciopero della fame e della sete: si è ripreso ne. Ha perso parecchi chili ed era stato ricoverato per accertamenti anche nel reparto delle Molinette destinato ai carcerati. Sottoposto alle terapie del caso, si è ripreso. Il processo per tentato omicidio, diretto dal presidente Quinto Bosio, è stato interrotto a causa della morte di Musy ed era già in una fase avanzata. Erano già stati sentiti molti testi, valutati gli esiti delle perizie dei consulenti di accusa e difesa sulla figura e la fisionomia dell’imputato identificato dal pm Roberto Furlan con «Casco» (con tesi diametralmente opposte), si stava avvicinando alla requisitoria del pm e con la battaglia tra parte civile (avvocati Gian Sulla «Stampa» La morte di Alberto Musy, il 22 ottobre del 2013, ha portato a rifare il processo contro Francesco Furchì. 1 Paolo e Valentina Zancan) e difesa (avvocati Giancarlo Pittelli, Maria Rosa Ferrara ed Enzo Galeota) , mentre la sentenza era prevista entro l’anno. La prima udienza in Assise sarà appunto dedicata a una serie di questioni tecniche preliminari. Il mistero di «Casco» «Casco», lasciata via Barbaroux, si era diretto verso piazza «Capro espiatorio» Statuto, attraversando via GariFurchì, nell’ultima udienza, baldi a passo spedito, ripreso da ha scelto di non rispondere al- 22 videocamere della zona. Si le domande ma ha voluto rila- era poi dileguato riuscendo a far sciare una serie di «dichiara- perdere le proprie tracce. L’aszioni spontanee». Oltre un’ora sassino aveva una strana camdi appassionata autodifesa; minata, come se fosse afflitto da una lieve zoppìa. ha rifiutato con «Proprio coforza l’immagiLA DIFESA ne di un «fac- «L’uomo con il casco me Furchì», osserva il team di cendiere» senza ha un’andatura esperti del pm scrupoli. diversa da Furchì» guidato da Ro«Volevo bene berto Testi. «Non a M u s y, n o n avevo alcun motivo di ucci- è lui - spiegano l’ortopedico Paderlo. I moventi ricostruiti trizia Zucchetto con i colleghi dal pm non sono credibili e Maria Grazia Benedetti e Albinon sono io l’uomo con il ca- no Frigo - ha una camminata disco». Cioè il killer dell’avvo- versa». Convinti della sua colcato, che gli sparò contro sei pevolezza sono invece gli invecolpi di revolver calibro 38 stigatori della Sezione Omicidi special, nel cortile di casa, al- della mobile, coordinati da Luile 8,06 di quella mattina. gi Silipo e Luigi Mitola. Il pusher viene messo faccia al muro, braccia in alto, gambe allargate. Gli mostrano un tesserino e lo perquisiscono. Ma non sono poliziotti i tre che lo hanno fermato. Gli portano via soldi e cellulare. La scena si svolge sotto gli occhi dei carabinieri della compagnia San Carlo, che dopo pochi minuti intervengono e arrestano i falsi agenti, tre italiani. San Salvario, venerdì sera, notte movimentata nel quartiere dei locali. I carabinieri già sanno che ci sono in giro alcune persone che, spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine, in modo violento perquisiscono e rapinano le loro vittime. Tutte straniere, spesso pusher. Anche per questo non ci sono denunce. In un periodo di retate anche eclatanti nell’area, a sirene spiegate e con tanto di elicotteri, l’informazione l’hanno avuta dall’attività più discreta, ma costante, di pattugliamento. Voci che girano, segnalazioni, richieste anonime di aiuto. Durante un appostamento in borghese i militari si ritrovano a verificare di persona farmacie NELLE VALLI DI LANZO Con le ciaspole sulla strada proibita Una lastra di ghiaccio le cade in testa Vittima una ragazza di 27 anni di Venaria Il sindaco: «C’è chi strappa il divieto» GIANNI GIACOMINO Se l’è vista davvero brutta Alice Gianesini, 27 anni, di Venaria. Nel primo pomeriggio di ieri, mentre saliva con le racchette da neve verso il lago di Malciaussia, in alta Valle di Viù, è rimasta colpita al volto da alcuni pezzi di ghiaccio che si sono staccati dal versante della montagna. La ragazza è stata soccorsa dagli infermieri e dai medici del 118 e trasportata con l’eliambulanza al Cto, dove le è stato diagnosticato un trauma facciale. Ma poteva andare molto peggio. L’imprevisto è avvenuto poco dopo le 13, nell’ultimo pezzo di strada, ancora completamente coperta dalla neve che, da Margone di Usseglio, sale fino ai circa 1800 metri dello specchio d’acqua nel quale si affaccia il rifugio «Vulpot». Ieri, sotto un sole da cartolina, la giovane ha deciso di intraprendere una camminata in mezzo al bianco insieme a degli altri amici. Questo nonostante il sindaco di Usseglio Aldo Fantozzi, qualche settimana fa, abbia emesso una specifica ordinanza che vieta a chiunque di oltrepassare la sbarra in ferro sistemata per bloccare l’accesso al tracciato e salire verso il lago di Malciaussia. «Perché, in questa stagione, con il sole caldo e le temperature primaverili, il rischio di distacchi di materiale dai versanti innevati è altissimo e imprevedibile – evidenzia Fantozzi – Io ho apposto l’ordinanza di divieto all’inizio della strada e, per quattro volte qualcuno che quanto giunto alle loro orecchie. Stanno controllando uno spacciatore all’angolo tra via Ormea e via Petitti. Qui i pusher non se ne sono mai andati. Il quadrilatero dei locali che fa tanto parlare di sè è a qualche centinaio di metri, ma ai suoi margini, dove le vie sono più silenziose e meno trafficate, agli incroci c’è sempre chi è pronto a cedere dosi di stupefacenti, per lo più cocaina. Quella che vedono è una perquisizione in piena regola. Due particolari attirano la loro attenzione: quel tesserino mostrato velocemente, e uno dei tre che, assicuratosi che la vittima, un gabonese, sia immobilizzata dai due «colleghi», corre a far da palo. A quel punto è chiaro che non si tratta di poliziotti. I militari chiamano rinforzi, la gazzella arriva mentre i tre si stanno allontanando. Li fermano. Hanno 40, 36 e 32 anni. Torinesi, sono un operaio, un meccanico e un rappresentante. Uno solo ha precedenti. A San Salvario ci sono venuti su un’Audi. Il tesserino che il più anziano ha in tasca è una placca dorata in acciaio con il simbolo della polizia. Ha anche la fotocopia di un porto d’armi, di quelli che si rilasciano alle guardie giurate, e le chiavi di un paio di manette, che però sono a casa: vengono trovate nella perquisizione domiciliare, insieme a una pistola scacciacani identica a quella delle forze dell’ordine, una 9 millimetri nera, con all’interno 8 colpi a salve e altri 38 colpi in una scatola. Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: piazza Statuto 3; corso Moncalieri 59; corso Vercelli 111; via Boccaccio 16; via Filadelfia 142; corso Grosseto 221; via Saluzzo 1; corso Francia 385; via Frejus 97/A; via Pramollo 6; via Genova 122; via Oropa 69 Il gruppo di escursionisti era diretto al lago di Malciaussia passava di lì, l’ha rimossa. Mi chiedo perché. In questo modo si mette solo a repentaglio l’incolumità di chi si avventura verso il lago, pensando di essere al sicuro». L’allarme al 118 lo hanno lanciato gli altri escursionisti che erano insieme alla Gianesini. Qualche minuto più tardi nell’estremo lembo della Valle di Viù è atterrato l’elicottero. In un primo momento si pensava fosse addirittura un «codice rosso», ovvero una situazione molto più critica di quella che si sono poi realmente trovati ad affrontare medici e infermieri. La 27enne, infatti, è sempre rimasta cosciente, nonostante la ferita alla faccia. Orario minimo 12,30-19,30: via Po 31/B; via Sacchi 46. Disera(19,30-21,30): piazza Galimberto 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/ B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II, 66; piazza Massaua 1. Info: www.farmapiemonte.org T1 CV PR T2 LUNEDÌ 31 MARZO 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 . 53 IL VELISTA OSPITE DEL ROYAL PARK Soldini: «Prossimo obiettivo il record di velocità» Giovanni Soldini ieri al Royal Park I Roveri per la prima edizione della Pramerica Golf Cup,garaorganizzatadall’omonimacompagniaitalianaramovitadelgruppostatunitense Prudential Financial Inc. ha annunciato che sta lavorando al prossimo record di velocità, la traversata del Nord Atlantico, prevista a maggio. Il velista ha parlato anche del «rischio» tra mare e quotidianità.«E’ una sensazione che per natura ci accompagna sempre. Quello che conta è la consapevolezza. Io parto dal presupposto che il rischio sia accompagnato dalla paura. E che questo sia un aspetto positivo». SPORT BASKET Cus, colpo sfiorato contro il Piacenza Il Cus Torino ci ha provato davvero a battere il Piacenza terzo in classifica: alla fine sono stati però gli ospiti a festeggiare al Ruffini (72-80), con il risultato che gli universitari rimangono all’ultimo posto in classifica. Per Torino, privo dell’infortunato Persico e con Canelo in pista dopo un mese di assenza, prova sopra le righe per Raucci: 27 punti, 8/11 da due, 3/3 da tre e 8 rimbalzi. Quasi sempre costretti a inseguire, gli uomini di Guidi a 5’ dalla fine trovavano il vantaggio grazie a un sottomano di Tuci (66-64), cui replicava senza tremare Garofalo. A indirizzare il tutto arrivava anche un tecnico a Liberati: Piacenza ringraziava e chiudeva in controllo. [D.LAT.]. Cus Torino: Calzavara, Alberti, Fevola 5, Ficetti 2, Liberati 3, Canelo 13, Tuci 12, Mollura 4, Raucci 27, Sodero 6. All. Guidi. Piacenza: Gambolati 10, Zampolli 15, Bonaiuti 18, Gasparin 12, Italiano 7, Mazzocchi, Speronello 2, Garofalo 16. Steele è stato anche protagonista di un incidente contro i tabelloni pubblicitari: nel terzo tempo è però rientrato sul parquet La cura derby guarisce la Pms Crocetta, figuraccia I gialloblù battono Casale e si qualificano ai playoff con tre giornate di anticipo contro l’ultima della classe ROBERTO SARACCO Rompe il digiuno e centra i play-off con tre turni d’anticipo. La «malata» Pms si ritrova e passa a Casale, con un finale da brivido che però questa volta sorride alla squadra di Pillastrini, più solida e più completa. Il derby va ai torinesil, che espugna il PalaFerraris per 70 a 63, ma la Junior ha il merito di averci creduto fino in fondo, sfiorando anche la rimonta. «Per come abbiamo giocato avremmo dovuto uccidere la partita – analizza la sfida il coach dei torinesi, Pillastrini – ma usciamo da un momento difficile, progrediamo con il lavoro e cerchiamo di recuperare tutto l’organico. Importante il progresso in difesa e la certezza di aver chiuso il discorso play-off». Show da tre in avvio E’ furia Manital in avvio di partita con Wojciechowski padrone del pitturato. Solo un lampo di Cutolo dà il vantaggio rossoblu, poi inizia lo show da tre del team di Pillastrini che nei primi dieci minuti piazza cinque bombe (63% di media). Novipiù sull’asse Martinoni-Dillard pro- va a reggere l’urto dirompente dei torinesi, Bowers e Amoroso continuano a far muovere la retina. Alla prima sirena Torino in controllo e avanti 25-15. Junior che si aggrappa all’agonismo di Fall per provare a ricucire il divario, ma dall’altra parte del campo Mancinelli trova punti con regolarità e smazza assist. Un Jackson ispirato suona la carica in casa Junior, Torino come un solido pilastro incassa e replica colpo su colpo. All’intervallo lungo Manital che conduce 42 a 35. DISCORSO CHIUSO Pillastrini: «Usciamo da un periodo difficile era importante solo vincere» Risveglio Junior Quando la palla torna a correre è un assolo Manital che in un amen trova il massimo vantaggio sul +14. La Junior resiste e prova a sfruttare l’uscita di Steele che si procura un taglio alla testa cadendo contro i cartelloni pubblicitari (poi in campo prima della terza sirena). La Manital conferma tutta la sua solidità e alla terza sirena è avanti 55-43. La squadra di Pillastrini controlla ogni tentativo di rimonta, poi quando Dillard esce dal torpore si Biella Angelico,ottavavittoriaconsecutiva 1 L’Angelico schiaccia sassi, tanto coriacea quanto dall’elmetto abbassato, viaggia come un tir e non si ferma più: nel giorno in cui il calendario annuncia quota due mesi consecutivi senza ko (Biella non perde dal 2 febbraio a Napoli) i rossoblù riscrivono la storia ventennale del club. Lo fanno nella torcida di un pubblico (quasi 3300 sugli spalti) mai così sazio ed euforico, è record societario: con il successo (104-85 il finale) sulla Lighthouse Trapani i lanieri sfondano il muro della sette vittorie di fila e superano la storica Fila del 2001. L’Angelico dalla maturità ormai acquisita, viaggia a otto hurrà in campionato che uniti ai due di Coppa fanno cifra tonda: dieci partite senza passi falsi. Il +19 con Trapani non è stato tuttavia figlio dell’ennesima asfaltatura senza pietà come era capitato con Jesi e Imola, stavolta la forbice si è allargata solo nell’ultimo quarto e per non smarrirsi Biella ha dovuto appellarsi a quella pazienza figlia solo delle squadre navigate. La sensazione è quella di un gruppo dalla convinzione Tommaso Raspino, 16 punti dei propri mezzi e dalla durezza mentale che chiunque ora vorrà evitare in una serie playoff. Perché di questo ormai si parla: oltre al record societario, l’ottavo sigillo vale la matematica certezza di far parte del tabellone promozione. Adesso Biella si è guadagnata la credenziali per un posto nelle «big 4» [STE.ZAV] Angelico: Murta, Chillo 4, Raspino 16, Infante 7, Lombardi 5, Berti 12, Voskuil 21, De Vico, Hollis 31, Bloise 8. All.: Corbani. becca un parziale di 8-0 che infiamma il PalaFerraris. Sandri decisivo Casale rientra così a –5 e tira fuori gli artigli. Il play rossoblu ha la palla dell’aggancio, ma le triple si stampano tutte sul ferro. Ci pensa Sandri a chiudere il derby con una tripla dall’angolo. E la Pms rientra a Torino, a casa, con un umore risollevato e positivo che nelle ultime settimane aveva smarrito e temeva di non ritrovare più. Casale: Casini, Giovara ne, Bruttini 4, Di Prampero ne, Amato 2, Dillard 18, Martinoni 7, Cutolo 10, Fall 7, Jackson 15. Coach Griccioli. Pms: Mancinelli 6, Evangelisti 7, Baldasso ne, Sandri 6, Amoroso 11, Wojciechowski 12, Zanotti ne, Steele 13, Bowers 8, Gergati 7. Coach Pillastrini. Classifica Aquila Trento e Capo d’Orlando 38, Angelico Biella 36, Tezenis Verona e Manital Torino 34, Sigma Barcellona 32, Veroli, Centrale del Latte Brescia e Ferentino 28, Lighthouse Trapani 26, Novipiù Casale e Expert Napoli 24, Fileni Jesi 22, Trieste 20, Fulgor Forlì 16, Aget Imola 2. La Named Sat Crocetta si regala una serata da incubo e cede in casa al cospetto del Loano ultimo in classifica (4461). Certi numeri spiegano tutto e non necessitano ulteriori commenti: 2/35 da tre punti, 16/77 al tiro complessivo, 10/20 ai tiri liberi e tanti saluti a una vittoria sulla carta scontata che avrebbe potuto ancor più avvicinare i salesiani ai playoff. Loano comunque ringrazia e vive un tranquillo weekend come certo non si aspettava e che non può risollevargli la classifica. Per la Crocetta, subito sotto 8-17 fin dal primo quarto e con un solo giocatore in doppia cifra, esame di coscienza necessario e arrabbiature varie da fare passare in fretta per non rovinare sul finale una stagione che può dare ancora molto. A patto di evitare figuracce come quella di sabato [D.LAT.] Crocetta: Berta 7, D’Affuso 3, Ceccarelli 4, Riviezzo 11, Antonietti, Giordana 2, Vetrone 6, Tarditi 4, Francione, Chirio 7 All. Tassone. Loano: Villa 13, Cerutti 1, Prato 16, Cacace 20 (20 rimbalzi), Nicoletti 3, Cavallaro 2, Guaccio, Vallefuoco, Zavaglio, Guida 6. All. Prati. T1 CV PR T2 54 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 RUGBY Il derby degli universitari regala la vetta al Cus Ursache prezioso ALBERTO DOLFIN ROMANO SIROTTO Il romeno Sergiu Ursache ha realizzato la meta vincente Vince e resta al comando del girone B di Serie A il Cus Ad Maiora Rugby 1951. Non arriva il bonus nell’impegno casalingo contro il Cus Genova (22-14), ma quattro punti bastano alla compagine torinese visto il contemporaneo successo di misura del Badia a Vicenza. Ha sudato e pure molto il XV guidato da coach Regan Sue e alla fine la vittoria è arrivata. Per stavolta va bene così, con buona pace del tecnico neozelandese che vorrebbe sempre vedere il bel gioco oltre ai risultati. Partono forte i padroni di casa e fanno male dopo appena sette minuti con la meta di Luca Bestetti, trasformata da Martin Thomsen. I genovesi rispondono però prontamente un minuto dopo con un calcio di punizione di Sandri ed Anche senza bonus e bel gioco il team di Regan Sue consolida il primato al 20’ passano a condurre grazie alla metà non convertita di Pallaro. Sandri poi colpisce ancora dalla piazzola allo scadere della prima frazione, mandando i suoi in vantaggio al riposo (7-11). Come spesso è accaduto in stagione però, i torinesi cambiano marcia nella ripresa e lo fanno già al rientro in campo con la meta lampo di Civita per il sorpasso (12-11). Il giallo combinato al 20’ a Marco Monfrino ed il successivo calcio di punizione messo a segno da Pescetto riporta avanti gli ospiti (12-14). I torinesi non si lasciano spaventare da una situazione più che mai sfavorevole e ribaltano il punteggio al 26’ con un preciso piazzato partito dal solito piede fatato del sudafricano Thomsen (15-14). La sofferenza però dura ancora fino allo scadere, quando Sergiu Ursache esce con veemenza dalla mischia e schiaccia in meta il pallone vincente: per il pos- Vittoria al fotofinish a Givoletto: Incardona (al centro) è secondo CICLISMO D’Onise non fallisce lo sprint A Montecarlo arriva la prima vittoria da junior FRANCO BOCCA sente numero 8 romeno è la decima in stagione, miglior realizzatore nelle file torinesi. Thomsen centra i pali e arrotonda il punteggio, dando inizio alla festa del pubblico dell’Albonico. Il Cus Ad Maiora fa così suo un tiratissimo derby universitario e si prepara alla trasferta di Vicenza con un chiodo fisso ben impresso in mente: i playoff. Serie B: VII TO ko Il Milano si vendica della sconfitta subita all’andata e batte in casa propria per 58-10 (2610) il BEFeD VII Torino. L’aggressività iniziale dei milanesi mette sotto gli spenti torinesi che accusano un parziale di 26-0 prima di provare a rea gire segnando due mete. Nella ripresa Franchi cambia le carte in tavola per dare stimoli ai suoi ma una meta mancata all’avvio segna la svolta. Dal possibile ri entro in partita i gialloblù subiscono gli attacchi milanesi che ampliano il divario in campo. Il BEFeD rinuncia ai piazzati per trovare la meta che però non arriva ed il Milano può dilagare nel punteggio. RALLY Pettenuzzo senza rivali al Ronde del Canavese Come da pronostico il portacolori della Scuderia Meteco, Augustino Pettenuzzo, in coppia con Elio Tirone su Ford Focus WRC si è aggiudicato il Rally Ronde del Canavese. Il suo è stato un dominio, dal momento che ha vinto 3 delle 4 prove speciali disputate, restando al comando dall’inizio alla fine. Alle sue spalle si è invece sviluppata una lotta avvincente tra le Mini Cooper WRC di Omar Brego, con Alberto Brusati e Alessandro Gino, con Marco Ravera. Il primo ha avuto ragione dell’avversario, aggiudicandosi la terza prova speciale. Ottimo quarto posto assoluto per un altro portacolori della Meteco, Gianfranco Vedelago, con Corrado Cour- 1 thoud, primo di Gruppo R con la Mitsubishi Lancer, con la soddisfazione di aver occupato il 2° posto assoluto nelle prime fasi di gara. Ottima prestazione per il giovane Federico Orso, undicesimo assoluto con la Peugeot 106, primo della classe fino a 1600 cm3. Figlio d’arte, ha corso in coppia con la mamma Tania Munari, ricordando il padre Oscar scomparso nel 2009. [R.VAL.] Fruttuosa trasferta dei corridori torinesi nel Principato di Monaco in occasione del 41° Criterium di Montecarlo, riservato a tutte le categorie. In mattinata la prova degli Juniores, svoltasi su 40 giri di un anello cittadino ricalcante per buona parte il circuito automobilistico di Formula Uno, ha fatto registrare il successo allo sprint di Umberto D’Onise, ruota veloce del neonato team «Città dei Campionissimi», che ha relegato sui gradini più bassi del podio i transalpini Couanon e Pernot. Per D’Onise, che abita a Torino e va a scuola all’Avogadro, si tratta della prima vittoria tra gli Juniores, dopo il convincente posto d’onore conseguito tre settimane fa ad Oleggio nella prima gara della stagione. Buona anche la prestazione dell’eporediese Dario Tapparo. La gara pomeridiana degli Elite e Under 23, sulla distanza di 50 giri, si è trasformata in un autentico show del campione bielorusso Ihar Mytsko, neo-acquisto del Team Cerone-Rodman, che per ragioni di burocrazia sportiva ha gareggiato con la maglia della sua nazionale. Dopo aver doppiato tutti i concorrenti, insieme al francese Bousquet, Mytsko ha vinto nettamente anche la volata conclusiva, regalando una grande emozione all’appassionato Antonio Cerone. Memorial Bodrero Intanto a Givoletto si è disputato il Memorial Franco Bodrero, gara d’apertura regionale degli Allievi, intitolata al corridore professionista che nel 1970 venne stroncato da un male che non perdona all’età di 27 anni. Al termine di una gara molto vivace, nella volata conclusiva si è imposto d’un soffio il cuneese Giosuè Mattio, che ha bruciato al fotofinish il chierese Manuel Incardona e l’ossolano Andrea Bartolozzi. «Sono partito un po’ troppo presto - ha poi ammesso Incardona ma sono comunque soddisfatto di aver cominciato la stagione Incardona beffato al fotofinish nell’apertura Allievi di Givoletto con un ottimo risultato». Tra i primi dieci anche il torinese Simone Bevilacqua, capofila del Madonna di Campagna che ha organizzato la gara, giunto 4°, e l’altro chierese Gabriele Mattalia, 9°, mentre il rostese Luca Maritano, vincitore della scorsa edizione, ha dovuto accontentarsi del 12° posto. Da segnalare che, durante la premiazione, il Presidente del Madonna di Campagna Sergio Ponzin e Franco Balmamion, che fu capitano di Bodrero alla Molteni, hanno consegnato un mazzo di fiori a Sofia Cilenti, la ragazza di Quincinetto che è tornata a sorridere dopo aver sconfitto il tumore. T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 VOLLEY ATLETICA Tontodonati, agli Italiani venti chilometri d’argento ENRICO ZAMBRUNO Ancora sul podio. Nei momenti decisivi, Federico Tontodonati c’è sempre. L’atleta del Cus Torino ieri ha confermato tutto il suo talento, conquistando la medaglia d’argento ai Campionati Italiani sulla distanza dei 20 chilometri di marcia, svoltisi a Locorotondo. Una gara molto equilibrata quella in terra pugliese, con il piemontese mai così vicino a Giorgio Rubino, che vince il titolo tricolore con 13 secondi di vantaggio sul rivale. Tontodonati al traguardo in 1h27’10”, lontano dal suo personale (1h22’00”) anche perché il tracciato stavolta comprendeva salite e discese difficili da interpretare. «È stato un test positivo racconta Federico -. Il mio picco di forma è ancora lontano, arriverà più avanti. Rubino è scappato via dopo i primi dieci chilometri, dove avevamo mantenuto una media di 4’30”. Ora mi concentrerò su un’intensa serie di allenamenti. La prossima gara sarà in Cina a Taicang, il 3 maggio, per la Coppa del Mondo». Niente podio per Valeria Staneo ai Mondiali di mezza maratona. In Danimarca la portacolori del Runner Team ’99 Volpiano ha chiuso la sua Piemonte Sport .55 . Maratonina ARivarolovince soprattuttoilcaos 1 Si sono dati appunta- mento in 1200 per partecipare alla Gas Energy Rivarolo half marathon. La gara organizzata da Walter Durbano era articolata su tre eventi: la mezza maratona con 600 partenti, la 10 km. e la camminata di 5 km. Nella gara più breve ci sono stati alcuni problemi per un’errata segnalazione del percorso. Ma non è stato l’unico pasticcio. Nella gara maschile, dove ha vinto la coppia formata dai compagni di club Abdelhabi Laaouina 1h08’45” e Youssef Sbaai (Tranese) 1h’08”52, si è verificato il caos nelle classifiche e non si conosce il terzo arrivato. Nel femminile successo invece della favorita Tarika Fisseha Abera (Cus To) in 1h17’55”. Dietro di lei, Romina Cavallera 1h19’39” (Roata Chiusani) allenata da Mauro Riba, terza Valentina Menonna 1h20’01” (Splendor Cossato). [A.BRU.] Federico Tontodonati è ancora lontano dal suo personale fatica in 1h08’55”, lontana oltre un minuto dalla medaglia di bronzo. Una gara che ha visto il dominio totale del Kenya, primo con Gladys Cherono (1h07’29”) davanti alle connazionali Mary Ngugi e Selly Kaptich. Nella classifica a squadre quarto posto per l’Italia femminile a soli 24 secondi dal bronzo del Giappone. «Non potevo chiedere di più, tempo e piazzamento sono in linea con le mie aspirazioni - analizza Straneo -. Sono stata pienamente in corsa almeno fino al quindicesimo chilometro, poi, quando le keniane hanno ulteriormente velocizzato il ritmo, per me si è fatta molto più dura. Di buono c’è invece che nel finale sono risalita di due posizioni». Il Parella respira Crollo del San Mauro a Mirandola OSCAR SERRA Da una parte il Tuninetti Parella ottiene un successo con il quale di fatto ipoteca la salvezza, dall’altra il Sant’Anna San Mauro inciampa in una sfida alla vigilia non particolarmente temuta, e vede allontanarsi l’obiettivo playoff dopo una lunga rincorsa. E’ il quadro delle torinesi nell’8ª di ritorno del campionato di B1. Partiamo dai ragazzi di Matteo Battocchio, che nonostante i tanti acciacchi (Moro, Castelli, Girard e Cefaratti quasi non si sono allenati in settimana, mentre Perfetto continua a combattere con dei problemi al ginocchio) hanno avuto la meglio per 3-0 (25-18, 25-22, 25-22) sul Monselice. Un risultato che li allontana 11 punti dalla zona retrocessione, un vantaggio che rende più sereni i sogni di squadra e staff tecnico. Ancora una volta il principale finalizzatore delle trame offensive è l’opposto Stefano Moro, autore di 22 punti (sontuoso il 63% in attacco), davanti a Castelli (12). Di segno opposto l’umore del Sant’Anna, bello con le grandi ed evidentemente troppo distratto con gli avversari meno temibili. Non si spiega altrimenti il ko esterno con i modenesi del Mirandola, penultimi in classifica, per 3-1 (25-20, 25- 16, 20-25, 30-28), a un mese dalla sconfitta contro il fanalino di cosa Asti che proprio contro la squadra di Andrea Usai aveva conquistato l’unico successo pieno della stagione (non bastano i 12 punti di Vajra in un match in cui San Mauro attacca con solo il 37% di positività). B1 femminile Prosegue la corsa delle tre sorelle torinesi. Tre volte 3-0 per l’Eurospin Ford Sara Pinerolo contro Orago (25-18, 25-13, 25-21) con Togut a riposo, del Fenera Chieri ’76 contro il Club Italia (25-14, 25-17, 25-18) e della Lilliput Settimo con Gorla Maggiore (25-14, 25-21, 25-9). I primi tre posti della classifica restano saldamente nelle loro mani, complice anche la sconfitta di Mondovì in casa di Busto Arsizio. B2 In campo femminile il Collegno Cus To espugna il campo di Cantù per 3-0 (25-18, 25-19, 25-17) e conserva la seconda posizione con 55 punti (Costantini top scorer con 55 punti). Ma l’impresa di giornata è del Canavese che battendo in casa l’Acqui Terme tiene accesa una speranza di salvezza in vista dell’incontro decisivo tra due settimane contro il Galliate. Tra gli uomini, due punti fondamentali per il Nuncas Chieri che strappa un successo al tie break (15-7) contro Brugherio e mantiene la seconda posizione con 47 punti. SCI Marsaglia seconda agli Assoluti di Livigno DOMENICO LATAGLIATA Prima la cuneese Marta Bassino, seconda Francesca Marsaglia (Esercito-Sansicario): doppietta piemontese quindi nel gigante dei Campionati Italiani Assoluti di sci alpino svoltosi a Livigno. La Bassino ha preceduto di soli 8/100 la Marsaglia in una sfida sul filo dei centesimi: al terzo posto, Pioggia di medaglie ai Tricolori paralimpici staccata di mezzo secondo, la lombarda Nicole Agnelli. Le due piemontesi hanno dominato la gara, scambiandosi solamente le posizioni tra la prima e la seconda manche: la valsusina conduceva dopo la prima con 5/100 di vantaggio, salvo poi cedere di misura nella seconda e decisiva prova. Al quarto e quinto posto, le sorelle Nadia e Sabrina Fanchini: otti- ALBERTO DOLFIN Francesca Marsaglia ma ottava Valentina Cillara Rossi (Fiamme Gialle), altro prodotto del vivaio piemontese avendo militato per molti anni nelle file dello Sci Club Claviere e del Comitato Alpi Occidentali. Dodicesima, infine, l’azzurra bardonecchiese Camilla Borsotti (Carabinieri). Abbuffata di medaglie dei piemontesi ai Campionati Italiani Fisip di Prato Nevoso. Podio tutto piemontese nel gigante Sitting, con Pietro Mazzei (Sport Di Più) che ieri ha bissato il titolo di sabato nello speciale, precedendo Stefano Viglione (Passo CN) ed Enrico Giorge (Freewhite). Nello speciale, invece, alle spalle di Mazzei si erano piazzati Aldo Baudino (Passo CN) e Ionel Lungu (Freewhite). Un argento a testa in gigante per Nicolò Orsini (ST Cesana) tra gli Standing e Denise Boldi (Freewhite) tra le Sitting. Quest’ultima si era già portata a casa l’oro nello speciale, in cui la compagna Silvia Di Stefano aveva chiuso terza. Tra i Visually Im- stagionato 20 17 mesi mesi GUSTA I SAPORI D’ITALIA Trentingrana dop pezzi da Kg 1 circa al Kg € 10,90 Prosciutto di Parma dop al Kg € 19,90 Castelli Romani doc bianco o rosso Feudi del Sole cl 75 - al lt € 1,80 € 1,09 all’etto 1,99 € all’etto Orari e indirizzi sul sito www.e-panorama.it paired, bronzi per Gianluca Vezza e la sua guida Andrea Quarello (Uic To) nel gigante e per la coppia Lorenzo BernardMarco Benzi (Freewhite) nello speciale. Festeggia pure Luca Negrini (Freewhite) che ha guidato il trentino Daldoss all’oro in entrambe le gare. ITALIA IN TAVOLA 31 MARZO - 9 APRILE APRILE. ARIA APERTA. stagionatura Pietro Mazzei, due titoli vinti 1,35 € T1 CV PR T2 56 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 SERIE D Classifica E finalmente il Chieri vinse anche in casa il punto PAOLO ACCOSSATO Girone A Asti-Giana Erminio 1-2 Borgosesia-Caratese 0-2 Chieri-Novese 1-0 Derthona-Chiavari 2-1 Lavagnese-Rapallo Bogliasco 2-1 Sestri Levante-Albese 0-3 Vado-Insubria C. 2-2 Vda Aosta S.-Pro Dronero 0-0 Verbania-Santhià 0-1 Classifica Chieri 1 Novese 0 Chieri Novese 4-4-2 4-4-2 Tunno, Spera, Conrotto, Benedetto, Sampò, Panepinto, Lodi, Guseo (27’ st Osella), Montante (37’ st Pasquero), Scavone, Sinato. Tulino, Catenacci (46’ st Samaniego), Merlin (1’ st Ciccomascolo), Taverna, Muceli, Longhi, Rossi, Firriolo, Pernice (20’ st Vigliotta), Zirilli, Ponsat SQUADRE Giana Erminio Borgosesia Rapallo Bogliasco Chieri Lavagnese Insubria C. Vado Chiavari Vda Aosta S. Asti Novese Albese Derthona Caratese Sestri Levante Santhià Pro Dronero Verbania P 68 59 56 54 53 50 47 41 37 36 36 35 32 31 27 21 19 12 V 20 18 17 17 15 14 13 10 9 9 9 9 8 7 7 4 4 2 N 8 5 5 3 8 8 8 11 10 9 9 8 8 10 6 9 7 6 P 1 6 7 9 6 7 8 8 10 11 11 12 13 12 16 16 18 21 F 64 63 51 48 40 45 49 31 37 37 34 27 32 27 31 20 40 16 S 24 29 30 35 23 26 38 25 37 31 42 43 38 44 47 54 71 55 Prossimo turno ALL. Zichella ALL. Cotta RETI: st 3’ Sinato ARBITRO: Turchet di Pordenone. AMMONITI: Lodi, Taverna SPETTATORI: 100 Evviva, il Chieri non è soltanto una squadra da trasferta. Dopo tanto penare, l’undici di Zichella torna a gioire anche tra le mura amiche del «De Paoli», condizione indispensabile per poter arraffare un posto in zona playoff alla fine della stagione. Certo, una dimessa Novese poteva costituire l’avversario ideale per Il giovane Scavone ha dato effervescenza alle fasce riprendere il feeling con i 3 punti, ma esserci riusciti è fattore che dice come il Chieri sia in salute. Il Chieri parte subito meglio dai blocchi e dimostra di avere voglia di farsi di nuovo bello di fronte al suo pubblico. Al 5’ Montante apre sulla destra per Scavone che mette in mezzo un cross perfetto su cui il numero nove arriva puntuale ma il tiro finisce alto. Sempre e ancora Chieri in avvio: al 9’ ancora la coppia Montante-Scavone sugli scudi con l’esterno che questa volta imbecca Panepinto il cui destro non trova la porta di pochissimo. Per fortuna della Novese c’è l’ex di turno, Arden Tulino, che all’11’ è reattivo di fronte all’incornata di Sinato. Poca, pochissima Novese in campo e così il Chieri può provare con una certa costanza trafiggere gli ospiti: al 36’ Montante è bravissimo nel seminare tre difensori ma non altrettanto lucido davanti a Tulino con la conclusione a fondo campo. La personale sfida MontanteTulino si rinnova al 44’ quando la botta dell’attaccante 6/04: Insubria C.-Verbania, Chiavari-Vado, Caratese-Lavagnese, Giana Erminio-Derthona, Novese-Sestri Levante, Pro Dronero-Asti, Rapallo Bogliasco-Chieri, SanthiàBorgosesia, Albese-Vda Aosta S. costringe il portiere alla respinta di pugno. Prova e riprova ed il Chieri passa ad inizio ripresa: Montante si veste da suggeritore e crossa per Sinato che anticipa Taverna e deposita in rete. La reazione della Novese è tutta nell’unica vera azione d’attacco del match degli alessandrini al 7’ quando Zirilli conclude a lato imbeccato da Pernice. Finale tutto di marca chierese che potrebbe anche andare sul 2-0 con Osella, Montante e Sinato, ma di fronte i torinesi si trovano sempre un grande Tulino. [P.ACC.] Tre squadre piemontesi sull’orlo del baratro M anca la matematica per incoronare il Giana Erminio ma a difettare è ormai proprio solo quella. I 9 punti di vantaggio a 5 giornate dalla fine e la concomitante sconfitta di Borgosesia e RapalloBogliasco consegnano di fatto la Lega Pro ai lombardi con grandissimo merito. Vercellesi e liguri, inciampando in concomitanza (e l’undici di Manzo pure in casa, una rarità) si arrendono di fronte alla superiorità del Giana Erminio. Una delle notizie della giornata è il ritorno della vittoria tra le mura amiche del Chieri che consolida le sue aspirazioni playoff anche se la Lavagnese e la Caronnese non demordono. Dietro, ufficialmente nulla è ancora scritto ma i 12 punti del Verbania hanno il sinistro suono della retrocessione mentre Pro Dronero e Santhià ingaggiano un testa a testa per non retrocedere senza spareggi ma il distacco oggi di 11 punti tra la terzultima e il Derthona sembrano decretare una triplice caduta in Eccellenza tutta piemontese. DONNE Si ferma la cavalcata del Luserna PAOLO PONTI Ultima domenica di marzo da dimenticare per le torinesi di serie B, che nella decima giornata di ritorno racimolano la miseria di due punti, con zero gol segnati perdendo anche il vanto del primato in classifica del Luserna. Si è interrotto infatti dopo nove vittorie consecutive, nel derby piemontese contro l’Alba, l’incredibile cavalcata delle ragazze di Tatiana Zorri, che oltre ai tre punti e il primo posto a favore del Cuneo, vittorioso contro la Sarzanese, ora dovranno guardarsi le spalle nelle ultime tre giornate dal ritorno sia delle cuneesi che del Molassana, staccato di sole due lunghezze. Meglio non è andata alle cugine torinesi: la Juventus, bloccata sullo 0-0 in casa dal Villacidro al termine di una partita giocata bene, soprattutto in una ripresa caratterizzata dalle molte occasioni sprecate, se non festeggia in termini di classifica può almeno tornare a sorridere vedendo interrotta la serie negativa di cinque sconfitte consecutive; anche il Torino, dopo la domenica di pausa per il rinvio della settimana scorsa, non va oltre allo 0-0 casalingo contro l’Amicizia Lagaccio. Nel prossimo weekend campionato fermo, con l’eccezione delle granata impegnate nella trasferta di Villacidro per il recupero della nona giornata. T1 CV PR T2 Piemonte Sport .57 LA STAMPA . LUNEDÌ 31 MARZO 2014 ECCELLENZA, GIRONE A Il punto PAOLO ACCOSSATO Pro, un pari che sa di promozione Le classifiche Lascaris e Borgaro in fuga dai playout Girone A Girone B Girone A Pro Settimo 2 Sporting Bellinzago Pro Settimo Sp.Bellinzago 4-3-3 4-2-3-1 2 Maja, Barabino (43’ Mezzela), Vasario, Caracciolo, Cacciatore, Grancitelli, Piotto, Didu, Marangone, Parisi (40’ st Bellan), Gallace Boari, Migliavacca, Ciappellano (41’ st Maisto), Tos, Lazzeri, Manasiev, Visciglia, Massaro (15’ st Bonato), Baldi, Ravasi ALL. Siciliano ALL. Koetting 2-7 Atl. Gabetto-Libarna 3-4 Borgaro-Caselle 1-0 Busca-Lucento 0-1 Charvensod-Gattinara 4-2 Castellazzo-C. Alfieri D. Bosco 2-0 Gassino-Osmon Suno 1-5 Cavour-Valenzana Mado 1-1 Ivrea-Baveno 1-0 Cheraschese-Olmo 84 0-0 J.biellese-Ce.ver.sa.ma Biella 1-1 Pinerolo-Chisola 3-0 Omegna-Aygreville 1-1 Saluzzo-Fossano 0-0 Orizzonti Utd-Settimo 1-2 Sp. Cenisia-Acqui 1-4 Pro Settimo-Bellinzago 2-2 Villalvernia-Bene Narzole 1-1 Classifica Classifica SQUADRE P 78 Pro Settimo 72 Bellinzago 63 Baveno 62 Osmon Suno 58 Orizzonti Utd 49 Aygreville 46 Ivrea 42 Omegna 40 J.biellese 36 Borgaro 36 Lascaris 35 Gassino Ce.ver.sa.ma Biella 32 31 Caselle 31 Charvensod 26 Settimo 22 Gattinara 14 Atletico To RETI: 43’ Ravasi, 46’ Cacciatore; st 5’ Caracciolo, 47’ Maisto. ARBITRO: Copat di Pordenone AMMONITI: Manasiev, Baldi, Mezzela, Maja. Angoli ESPULSI: Migliavacca al 45’ st per doppia ammonizione SPETTATORI: 200 PAOLO ACCOSSATO Quel pareggio ad inizio partita sussurrato, per certi versi anche auspicato nella madre di tutte le partite alla fine arriva ma alla Pro lascia il sapore amarognolo dell’impresa lambita ma non ancora portata a termine. Certo, chi non firmerebbe per avere 6 punti di vantaggio (e scontro diretto consumato) a 3 giornate dalla fine? Tuttavia a quel +9, figlio del 2-1 scritto fino al 47’ della ripresa, i torinesi avevano fatto la bocca. E così per gli hurrah di rito occorre ancora attendere qualche giorno ma ad una Pro così forte ed autoritaria può andare anche bene così. Lo Sporting Bellinzago vuole mettere subito pressione alla Pro e Koetting scaraventa in campo un ultraoffensivo 4-2-3-1 Copione che più lampante non si può fin dal calcio d’avvio: novaresi avanti tutta e torinesi chiusi a contenere e pronti a ripartire. Nella Pro la parola d’ordine è la disciplina tattica, lo Sporting punta tutto sul furore offensivo tanto che al 14’ la bella combinazione Rava- Atletico To-Lascaris Prove di festa Cacciatore autore del gol del momentaneo 1-1, con un sinistro al volo, abbracciato dai compagni. si-Massaro porta ad un tiro strozzato del numero nove su cui Maja è attento. Per la Pro gli sbocchi palla a terra sono pochi e dunque i torinesi ci provano sui calci piazzati, già decisivi mercoledì nel recupero con il Borgaro e al 19’ Caracciolo in mischia trova il pertugio giusto ma la palla si perde in un nugolo di gambe. Cacciatore al 24’ prova l’inzuccata ma Boari si dimostra por- I padroni di casa masticano amaro per il gol incassato a tempo scaduto tiere di qualità. Più la sfera è nei piedi di Didu e meno c’è la possibilità per lo Sporting di imbastire l’azione anche se poco prima del 30’ i gialloblù vanno veramente ad un soffio dalla rete. Non che la Pro stia a guardare, certo, tanto a ricordare allo V 24 22 18 18 17 13 13 12 10 11 9 10 7 8 8 7 4 4 N 6 6 9 8 7 10 7 6 10 3 9 5 11 7 7 5 10 2 P 1 3 4 5 7 8 11 13 11 17 13 16 13 16 16 19 17 25 F 71 82 61 65 49 53 52 43 44 40 40 35 38 36 38 38 44 21 S 26 26 31 32 29 36 47 48 46 41 50 49 50 59 65 72 68 75 P 74 59 55 53 51 50 49 46 43 42 41 41 41 39 28 25 15 15 V 23 16 15 15 14 13 14 12 12 11 11 10 12 10 8 6 3 4 N 5 11 10 8 9 11 7 10 7 9 8 11 5 9 4 7 6 3 P 3 4 6 8 8 7 10 9 12 11 12 10 14 12 19 18 22 24 F 73 55 49 50 46 60 45 57 40 47 46 38 34 43 32 27 37 24 S 24 40 23 40 39 41 31 43 39 42 40 37 40 41 68 58 73 84 Prossimo turno Prossimo turno 6/04: Baveno-Pro Settimo, Bellinzago-Orizzonti Utd, Caselle-Omegna, Ce.ver.sa.ma Biella-Borgaro, Gattinara-Gassino, LascarisCharvensod, Osmon Suno-J.biellese, Settimo-Atletico To, Aygreville-Ivrea 6/04: Bene Narzole-Saluzzo, Chisola-Villalvernia, C. Alfieri D. Bosco-Sp. Cenisia, Fossano-Atl. Gabetto, Libarna-Cavour, LucentoCastellazzo, Olmo 84-Pinerolo, Valenzana Mado-Busca, Acqui-Cheraschese Spogliatoi Siciliano:«Unpassoquasidecisivo» 1 Quattro punti in 3 partite sono l’obiettivo da qui al 25 aprile per la Pro Settimo. Traguardo più che raggiungibile e Siciliano ben lo sa: la D era lì già a 2’ dalla fine della partita ma è inutile piangere su ciò che non è stato. «Con lo Sporting – dice il tecnico biancocerchiato – abbiamo fatto un passo importante, forse decisivo verso la promozione. Certo, il successo sarebbe stato la ciliegina sulla torta ma non posso lamentarmi: abbiamo mantenuto il distacco con una partita in meno sul calendario. Peccato per l’unica distrazione difensiva, ma alla fine di una partita quasi perfetta ci può stare. Siamo stati concreti nei momenti giusti contro una gran squadra e devo lodare i SQUADRE Acqui Bene Narzole Cheraschese Libarna Castellazzo Valenzana Mado Lucento Cavour Olmo 84 Pinerolo Villalvernia Saluzzo Fossano C. Alfieri D. Bosco Busca Chisola Atl. Gabetto Sp. Cenisia miei ragazzi che hanno grandi individualità poste al servizio di un collettivo rodato». Ora il traguardo è veramente ad un passo, ma guai credere di avere già vinto: «Siamo andati avanti così passo dopo passo fino ad oggi, continuiamo in questo modo pensando alla [P.ACC.] prossima gara». Sporting che anche una distrazione potrebbe essere fatale e al 31’ la rasoiata di Parisi non sibila distante dal palo. Mentre i biancocerchiati sono in dieci (infortunio a Barabino), Ravasi approfitta di un disimpegno errato di Gallace e fulmina Maja con un destro ad uscire. L’inerzia sembra tutta in mano Sporting Bellinzago ma Migliavacca già ammonito si fa cacciare per una futile trattenuta su Didu e la Pro, cui non difetta il carattere, trova il pareggio a tempo scaduto con un sinistro al volo di Cacciatore. In avvio di ripresa la Pro Settimo piazza un’ulteriore accelerata e su angolo di Marangone, Caracciolo spizza di testa la palla quel tanto che basta per trovare l’angolo lontano. Poi Grancitelli fallisce il colpo del ko, Baldi per due volte su punizione quasi riapre il match ma la parola fine la scrive Maisto in mischia rimandando i festeggiamenti biancocerchiati. Le altre partite Atletico Torino 2 Borgaro 1 Ivrea 1 Gassinosanraffaele 1 Orizzonti United 1 Lascaris 7 Caselle 0 Baveno 0 Osmon Suno 5 Settimo 2 Atletico Torino Lascaris Borgaro Caselle Ivrea Baveno Gassinosanraffaele Osmon Suno Orizzonti United Settimo Marji, Zangrando, Lena, Greco, Tassin (15’ st Barbuto), Scozzafava, Coratella, Lo Baido (1’ st Russo), Sgherzi, Tucci (1’ st Colucci), Perciabosco. Leone, Mandes, Serafino (1’ st Lavalle), Alfonzo (1’ st Bettineschi), Ughetto, Ferroglio, Pasqualone, Bellacozza, Cavazzi, Marangoni, Bettega (8’ st Gallo). Gencarelli, Mazza, Dotto (7’ st Bougram), Moreo, Borin, Cristino, Parisi, Carrassi, Massimo, Celeste, D’Alessandro. Semperboni, Moioli, Benanchi, Lonardi, Fassio, Fioccardi (11’ st Donofrio), Suppo, Di Marco (37’ st Fondello), Enam’ba, Serra, Greco Ferlisi. Chiaverini, Santoliquido, Velardi, Cau, Ferreri, Cagliano, Chiappero (14’ st Padovan), Graziolo, Pagliero, Pierobon (38’ st Pallante), Bergantin (39’ Soster). Campana, Baldo, Menaglio, Stanglini, Job, Pastorelli, Ramalho (11’ st Kouadio), Ruga Riva (20’ st Zanella), Trentani, Beretta, Romano (30’ st Modaffari). Marcaccini, Piras, Lupu, Bava, Balagna, Imburgia (11’ st Trunfio), Deangelis (1’ st Mondo), Noia (17’ st Foxon), D’Agostino, Peraudo, Mirimin. Moretto (1’ st Santone), Miglietta, Yaong’bra, Evola, Bonato, Canino, Poi, Cherchi (11’ st Biano), Secci, Bettini (26’ st De Lorentiis), Bertola. Ferrauto, Carini (40’ Maggio), Luminoso, Marteddu, Lombardo, Panepinto, Gianetto, Di Lernia (30’ st Torta), Valenza (20’ st Mbaye), Scutti, Gnisci. Giarnera, Tigani, Rea (20’ st Zarantonello), Viola, Piretta, Barbati (27’ st Rubino), Tomasicchio, Dispenza, Padoan, Messineo, Trentinella (23’ st Borrello). ALL. Campanile ALL. Portesi ALL. Russo ALL. Goria ALL. Rizzo ALL. Pissardo ALL. Gatta ALL. Rotolo ALL. Boschetto ALL. Borrello RETI: 17’ Bellacozza, 25’ pt, 44’ pt, 15’ st, 44’ st Cavazzi, 27’ Pasqualone, 33’ Ughetto; st 25’ e 32’ Colucci ARBITRO: Lama di Bra AMMONITI: Bellacozza, Cavazzi RETI: st 29’ Massimo ARBITRO: Carrera di Lucca AMMONITI: Serra ESPULSI: Suppo RETI: st 30’ Pierobon ARBITRO: Filomena di Collegno AMMONITI: Trentani, Stanglini ESPULSI: Ferreri, Beretta RETI: 10’ Poi, 14’ Bettini; st 5’ e 11’ Secci, 14’ D’Agostino, 30’ De Lorentiis RETI: 22’ Padoan, 39’ Scutti (rig.); st 45’ Dispenza (rig.) ARBITRO: Pelagatti di Livorno AMMONITI: Balagna, Miglietta, Bonato ARBITRO: Zanolini di Biella AMMONITI: Luminoso, Marteddu, Maggio, Tomasicchio, Dispenza, Messineo, Padoan, Viola, Piretta, Zarantonello ESPULSI: Ferrauto Baveno, Aygreville, Caselle. Passa da qui la strada che porta la Pro Settimo in serie D. Sei punti di vantaggio sullo Sporting Bellinzago, per la matematica ne servono almeno 4 ma i novaresi devono vincere tutte le loro sfide contro Orizzonti, Baveno ed Aygreville con lacustri e valdostani dunque arbitri del campionato. L’impressione è che solo un harakiri inopinato potrebbe togliere alla Pro la gioia della promozione. L’Ivrea, libera da ogni impaccio si fa bella sul finire della stagione e batte pure il Baveno dopo aver matato lo Sporting Bellinzago. Lascaris e Borgaro in maniera diversa piazzano due colpi importanti per allontanarsi dalla zona playout: i bianconeri con Cavazzi (poker) dilagano contro l’Atletico Torino tenuto in vita solo dalla matematica mentre al Borgaro basta come sempre Massimo per aver ragione di un Caselle ora più certo degli spareggi. Girone B Alla fine il girone è tutto cuneese-alessandrino visto che la prima torinese, il Lucento, è solo settima. L’Acqui ha già vinto il gruppo, Benarzole, Cheraschese, Libarna, Castellazzo e Valenzana si giocano i playoff mentre le nostre Atletico Gabetto e Sporting Cenisia sono già in Promozione. E ormai pochissimo manca che ci finisca anche il Chisola, asfaltato dalla tripletta di Piroli che concede un po’ di salutare ossigeno al Pinerolo. In questo momento non si giocherebbe neppure uno spareggio per non retrocedere con anche il Busca condannato e di questo passo gli ultimi 3 turni non dovrebbero presentare sorprese. T1 CV PR T2 58 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Le altre partite Pinerolo 3 Chisola 0 Pinerolo Chisola 4-3-3 4-3-2-1 Odier; Barrella, Pepe, Lisa, Ahmed; Saadi, Di Gioia, Previati (42’ st Cabiddu); Soccal (25’ st Clori), Piroli, Stangolini (36’ st Molinaro). Ussia; Barbero, Carli, Cornaglia, Ladogana; Reina (25’ st Morena), Terzoni (20’ pt Carulli), Cosenza (30’ st Di Leo); Vetrugno, Deideri; Bonin ALL. Fornello ALL. Ballario Atletico Gabetto 3 Busca 0 Libarna 4 Lucento 1 Atletico Gabetto Libarna Busca Lucento Ghiglione, Miglio, Delta (32’ st Ingrao), Ito, Schiavone, Porcelli(43’stCatalani),Curto (17’ st Albanese), Marinaro, Cozzolino, Migliardi, Palmiotto Frisone,Amodio,Francia, Bagnasco (1’ st Motta),Mazzucco,Costantino, Costa, Manno,Pellegrini,Mossetti (40’ st Canapa), Ilardo (26’ st Pergolini) D‘Amico, Fino, Galliano, Chiesa, Bianco, Manfredi, Tolosano, Topazi, Marchetti (37’ st Mostayd), Peyracchia, Belmondo (25’ st Bodrero) Miglino, Molli, Mangano,Farella,Patrone,Basiglio, Grimaldi (21’ st Casassa Mont), Schiavone (21’ st Salafrica), Montesano, Rizzo (36’ stZichitella),LePera ALL. Marangon ALL. Merlo ALL. Botta ALL. Telesca RETI: 37’ pt e 6’ st Palmiotto, 45’ Bagnasco; st 21’ Manno, 25’ e 38’ Pellegrini, 35’ Marinaro ARBITRO: Carboni di Nichelino AMMONITI: Ghiglione, Schiavone, Marinaro, Pergolini RETI: pt 14’, 29’, e st 23’ Piroli ARBITRO: Ameglio di Torino. AMMONITI: Pepe, Barbero, Vetrugno; ESPULSI: Deideri al 7’ st e Barbero al 22’ st per proteste SPETTATORI:60 PAOLO PONTI Con una tripletta di Piroli, sempre più capocannoniere del girone, il Pinerolo stacca il pass per la salvezza diretta mettendo fine alle residue speranze di playout di un Chisola sfortunato, che chiude la gara in 9 dopo le espulsioni di Deideri e Barbero, e in aperta polemica con il direttore di gara per alcune decisioni quanto meno discutibili. «C’era un rigore netto che poteva riaprire la partita – spiegherà un infuriato Ballario a fine gara -. L’arbitro non era all’altezza, non si possono dare delle espulsioni così». Anche perché fino ad inizio ripresa la partita è stata bella e divertente, con azioni da entrambe le parti e gli ospiti mai domi, nonostante il passivo dicesse 2-0 Pinerolo. Infatti, dopo la partenza sprint dei padroni di casa, con un paio di conclusioni sbagliate e tanto pressing, la prima vera occasione è passata dai piedi del Chisola con Previati, che pescato perfettamente in area, ha cercato la potenza trovando la respinta del palo; ad andare sul doppio vantaggio sono però i ragazzi di Fornello, prima al 16’ grazie alla Capocannoniere Piroli con le tre reti al Chisola consolida la sua leadership nella classifica marcatori del girone B ECCELLENZA, GIRONE B Una tripletta di Piroli salva il Pinerolo strepitosa azione di Stangolini, con un doppio dribbling e l’assist per Piroli che da due passi non poteva sbagliare, e infine al 29’, con un’azione corale perfezionata ancora da Stangolini e finalizzata, questa volta di testa, dal bomber pinerolese. Nonostante il passivo il Chisola ha continuato a crederci con una girata di Bonin e una di Vetrugno alte, mettendoci però più cuore che testa, con il Pinerolo chiuso nella propria tre- quarti fino alla pausa. Che invece che portare consiglio, ha portato la gara a chiudersi al 7’, quando, sulle proteste per un atterramento di Vetrugno in area, capitan Deideri viene mandato direttamente negli spogliatoi; seguito al 22’ da Barbero nel fischio arbitrale che ha propiziato la punizione del 3-0 di Piroli. I ragazzi di Ballario hanno avuto il merito di non mollare fino alla fine, provando a più ri- RETI: st 39’ Montesano ARBITRO: Umbrella di Nichelino AMMONITI: Fino, Belmondo, Peyracchia, Patrone, Miglino Cavour 1 Sporting Cenisia 1 Valenzana Mado 1 Acqui 4 Cavour Valenzana Mado Sporting Cenisia Acqui Garino, Re, Laganà, Cuttini, Friso, Ferrati, Montagna (46’ st Fassina), Longhin (32’ st Todella), Cirillo, Bonelli, Pareschi (14’ st Ligotti) Lisco, Di Luca, Serra, Molina, Grillo (34’ st Marelli), Peluso, Acrocetti (19’ st Ravagnani), Gramaglia, Cravetto, Palazzo (26’ st Rignanese), Massaro Gianoglio, Zucco (10’ st Seccia), Montenegro, Bellitta, Rossi, Tartaglia (18’ st Zanghi), Novarese, Maugeri, Brati (30’ st Rubino), Racioppi, Costilla eti (18’ Gallo), Bencivenga, Perelli, Busseti, Silvestri, Granieri, Anania, Pizzolla (13’ st Randazzo), Russo, Innocenti (22’ st Giusio), Gai ALL. Di Leone ALL. Micale ALL. Di Gianni ALL. Merlo RETI: 7’ Massaro; st 9’ Friso RETI: 15’ e 36’ Pizzolla, 38’ Russo; st 12’ Granieri, 23’ Brati (rig.) ARBITRO: Gandolfo di Bra AMMONITI: Laganà, Ligotti, Acrocetti, Di Luca. ARBITRO: Cannata di Collegno ESPULSI: Bencivenga I campionati giovanili 1 Uno 0-0 carico di rim- prese a riaprire la partita e rischiando di capitolare sulle avanzate di Stangolini e compagni, palesando però l’assenza di un comparto offensivo degno di nota, con Bonin mai in partita e Vetrugno a predicare nel deserto. «Finché la matematica non ci condanna ci crederemo», è il mantra di Ballario, mentre Fornello può elogiare i suoi: «Era una partita importante e i ragazzi non l’hanno fallita». pianti quello tra gli Allievi di Toro ed Empoli. Un punticino utile ad agganciare il quinto posto, minimo per i playoff (agli spareggi due delle tre quinte classificate): una vittoria avrebbe consentito alla squadra granata di superare in classifica il Parma, sconfitto dalla Juventus, acciuffando il quarto posto. Ora i ragazzi di Menghini sono quinti insieme ai ducali, mentre i bianconeri di Della Morte – grazie al successo sui gialloblù – hanno ridotto il distacco dalla capoli- sta Genoa. Grifone ko e Juventus ad un solo punticino dai liguri, proprio alla vigilia dello scontro diretto tra le due contendenti. A Collecchio decidono le reti di Clemenza, autore di una doppietta, e di Udoh: 3-2 il finale per la Juve, che torna alla vittoria dopo la sconfitta di una settimana fa con la Ternana. Il Toro ferma l’Empoli ma ha da recriminare soprattutto vista la ghiotta occasione nei minuti finali, quando Edera e Gili si ostacolano a vicenda sprecando una [I.CRO.] grossa occasione. Risultati e Classifiche Prima Categoria Promozione Girone C Girone C Girone B Girone E Girone D Girone F Alicese-Pavarolo 0-2 Alpignano-Mirafiori 0-0 Banchette-Vallorco 1-0 Atletico Villaretto-Cit Turin Lde 0-3 Beinasco-Sporting Rosta 3-1 Buttiglierese-Atletico Santena 3-1 Crescentinese-Bollengo Alb. 0-4 Borgaretto-Don Bosco Nich. 1-0 Castellamonte-Quart 2-1 Bacigalupo-Pertusa B. 0-1 Carignano-Valdruento 2-1 Moncalieri-Rocchetta T. 3-3 Leini-Brandizzo 2-3 Bsr Grugliasco-S. Giacomo Ch. 1-1 Colleretto-Bosconerese 4-0 Barcanova-P. River Mosso 1-0 Cumiana-Antico Borgoretto 1-1 Moncalvo-Roero 3-1 Mathi-Real Canavese 3-1 Cbs S. C.-Csf Carmagnola 2-0 Esperanza-Fenusma 2-2 Barracuda-Vianney 1-2 Denso Fc-Bvs 3-1 Montatese-Villanova 0-0 Quincitava-Casale 2-3 Pianezza-Union Valle Di Susa 4-0 Real Leini-La Chivasso 1-3 Nizza Millef.-Santa Rita 0-0 Lesna Gold-Villar Perosa 2-2 Pecetto-San Giuseppe Riva 0-3 Rivarolese-Venaria Reale 3-0 Piscinese Riva-Cenisia 6-2 Real Sarre-S. F. Ardor 6-0 San Mauro-Pozzomaina 3-2 Luserna-San Secondo 4-0 Poirinese-Nuova Sco 1-0 San Carlo-Pont Donnaz 1-3 Santenese-Airaschese 0-8 Saint Vincent-Pvf 0-5 Spazio Talent Soccer-Rapid To 2-4 Olympic Collegno-Pro Collegno C. 0-4 Sandamianese-Villastellone 1-0 Volpiano-Trino 0-0 Usaf Favari-Victoria Ivest 2-2 Verres-San Maurizio C. 1-2 Vanchiglia-Orione Vallette 5-0 Riposa : Rivoli Trofarello-Pro Villafranca 0-1 Riposa : S. Nolese SQUADRE Volpiano Casale Pont Donnaz Quincitava Alicese Brandizzo Rivarolese Mathi S. Nolese Trino Real Canavese Venaria Reale Pavarolo Bollengo Alb. Leini San Carlo Crescentinese Classifica Classifica Classifica P 66 60 48 48 45 40 39 39 37 35 34 34 31 29 26 23 10 V 20 18 15 14 14 10 11 12 11 9 8 9 7 7 7 6 2 N 6 6 3 6 3 10 6 3 4 8 10 7 10 8 5 5 4 P 1 3 9 8 10 7 11 13 12 10 10 12 10 12 15 16 21 F 52 59 41 46 38 27 39 37 32 38 33 27 25 39 28 26 26 S 18 24 24 27 33 22 39 40 33 40 40 36 30 49 50 43 65 Prossimo turno 6/04: Brandizzo-Volpiano, Casale-Mathi, Pavarolo-Crescentinese, Pont Donnaz-Leini, Real Canavese-Rivarolese, Trino-S. Nolese, Venaria Reale-Alicese, Bollengo Alb.-San Carlo; Riposa : Quincitava SQUADRE Alpignano Bsr Grugliasco Cbs S. C. Csf Carmagnola S. Giacomo Ch. Borgaretto Pianezza Airaschese Piscinese Riva Victoria Ivest Union Valle Di Susa Usaf Favari Mirafiori Cenisia Don Bosco Nich. Santenese P 59 56 53 52 48 41 39 39 37 35 32 31 28 28 22 2 V N P F 18 5 4 62 16 8 3 51 16 5 6 49 16 4 7 55 13 9 5 46 11 8 8 32 11 6 10 59 11 6 10 40 11 4 12 34 9 8 10 37 9 5 13 38 8 7 12 38 7 7 13 38 8 4 15 40 6 4 17 32 0 2 25 13 S 26 30 27 32 26 31 39 40 38 44 43 52 41 60 42 93 SQUADRE La Chivasso Real Sarre Colleretto Banchette Pvf Fenusma Vallorco Bosconerese Verres Real Leini San Maurizio C. Esperanza Saint Vincent Quart Castellamonte S. F. Ardor Classifica Classifica P 73 57 55 51 49 40 39 37 37 35 35 29 25 21 12 9 V 24 18 16 16 15 10 10 11 10 9 9 8 6 6 2 2 N 1 3 7 3 4 10 9 4 7 8 8 5 7 3 6 3 P 2 6 4 8 8 7 8 12 10 10 10 14 14 18 19 22 F 73 65 56 68 53 49 39 41 41 36 32 43 25 29 24 25 S 23 27 25 30 34 44 45 43 52 42 44 56 48 53 63 70 SQUADRE P 63 Cit Turin Lde San Mauro 63 57 Vanchiglia 51 Barcanova Nizza Millef. 49 P. River Mosso 46 Pertusa B. 45 Rapid To 44 Pozzomaina 43 Orione Vallette 30 29 Vianney 26 Santa Rita 23 Barracuda Atletico Villaretto 17 Bacigalupo 10 Spazio Talent Soccer 9 V N P F 20 3 4 73 19 6 2 79 17 6 4 72 15 6 6 59 14 7 6 65 14 4 9 65 14 3 10 57 12 8 7 59 12 7 8 62 8 6 13 40 8 5 14 36 6 8 13 41 5 8 14 48 4 5 18 20 3 1 23 28 2 3 22 22 S 25 33 29 34 41 49 45 38 41 70 57 58 81 58 80 87 SQUADRE Denso Fc Carignano Luserna Villar Perosa Rivoli Pro Collegno C. Lesna Gold Beinasco Antico Borgoretto Valdruento Sporting Rosta Bvs Cumiana Olympic Collegno San Secondo Classifica P 51 51 46 45 42 42 36 32 32 27 26 23 22 19 19 V N P F 15 6 5 57 15 6 5 46 12 10 4 46 12 9 4 37 11 9 5 40 12 6 7 44 10 6 9 37 8 8 9 36 9 5 11 39 6 9 10 33 6 8 11 23 6 5 14 30 5 7 13 33 4 7 14 24 4 7 14 38 S 28 21 28 27 25 38 35 34 50 40 33 44 47 47 66 SQUADRE Rocchetta T. Moncalieri Roero Villanova Montatese San Giuseppe Riva Atletico Santena Moncalvo Pro Villafranca Trofarello Nuova Sco Villastellone Sandamianese Buttiglierese Poirinese Pecetto P 58 54 52 48 44 43 39 38 38 37 35 33 25 22 19 8 V N P F 17 7 3 58 17 3 6 58 15 7 5 62 14 6 6 46 12 8 7 37 12 7 8 40 10 9 8 39 11 5 11 40 10 8 9 38 10 7 10 47 9 8 10 40 8 9 10 40 7 4 16 26 5 7 15 29 4 7 16 25 2 2 23 26 S 20 28 29 32 28 32 32 32 35 44 43 54 61 64 53 64 Prossimo turno Prossimo turno Prossimo turno 6/04: Cenisia-Borgaretto, Csf Carmagnola-Usaf Favari, Don Bosco Nich.-Bsr Grugliasco, Mirafiori-Piscinese Riva, S. Giacomo Ch.-Santenese, Union Valle Di Susa-Alpignano, Victoria IvestPianezza, Airaschese-Cbs S. C. 6/04: Bosconerese-Real Sarre, FenusmaVerres, La Chivasso-Saint Vincent, PvfEsperanza, Quart-Real Leini, San Maurizio C.-Banchette, Vallorco-Colleretto, S. F. Ardor-Castellamonte 6/04: Orione Vallette-Bacigalupo, Pertusa B.-Atletico Villaretto, P. River Mosso-Nizza Millef., Pozzomaina-Barracuda, Rapid To-San Mauro, Santa Rita-Vanchiglia, Vianney-Barcanova, Cit Turin Lde-Spazio Talent Soccer Prossimo turno Prossimo turno 6/04: Bvs-Luserna, Pro Collegno C.-Lesna Gold, San Secondo-Carignano, Sporting Rosta-Olympic Collegno, Valdruento-Beinasco, Villar Perosa-Cumiana, Antico BorgorettoRivoli; Riposa : Denso Fc 6/04: Nuova Sco-Moncalvo, Pro VillafrancaMoncalieri, Rocchetta T.-Montatese, RoeroButtiglierese, San Giuseppe Riva-Trofarello, Villanova-Sandamianese, Villastellone-Poirinese, Atletico Santena-Pecetto T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 I Cinema Spettacoli Cronaca .59 . Le trame del 31 marzo 2014 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Allacciate le cinture Sala 1 P 15.30-18.00-20.15-22.30 Storia di una ladra di libri Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Yves Saint Laurent Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 P 15.30-17.30 Non buttiamoci giù Sala 1 P 19.30-21.15 Supercondriaco Sala 2 P 15.30-17.30 Monuments men Sala 2 P 19.30-21.15 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo Lei VO 16.30-19.00-21.30 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 4,50 Donna (tutto il giorno); € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio;. Proiezioni 3D: € 7,50 Donna (tutto il giorno); € 10,00 Int.; € 8,00 Rid. € 6,00 Tessera Io Studio Storia di una ladra di libri P 17.30-20.00-22.30 Amici come noi P 16.50-20.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 16.50-18.40 Cuccioli - Il paese del vento P 18.40 Allacciate le cinture P 20.15 300 - L’alba di un impero P 22.35 Non buttiamoci giù P 16.20-20.40 Captain America: The winter soldier P 17.30-20.00-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 18.10-22.35 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Noi 4 Nirvana P 16.10-18.10-20.15-22.15 Lei Ombrerosse P 15.45-18.00-20.15-22.30 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Storia di una ladra di libri Eliseo Grande 15.30-18.00-21.00 Smetto quando voglio Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30 Yves Saint Laurent Sala Chico P 16.15-18.15-20.25-22.20 Lei Sala Harpo P 15.45-18.00-20.15-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Storia di una ladra di libri Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 In grazia di Dio Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Dallas Buyers Club Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; € 4,50 Super Saldi se vengono in 4 o più persone (solo il lunedì), Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15 Captain America: The winter soldier 3D P 17.50-21.00 Amici come noi P 15.30-20.10 300 - L’alba di un impero P 17.50-22.30 Need for Speed P 15.00-20.00 47 Ronin P 15.15-17.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-16.50-18.40 Non buttiamoci giù P 20.35-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 Mr. Peabody & Sherman Sala 2 P 16.50 Non buttiamoci giù Sala 2 P 18.40-20.30 Amici come noi Sala 2 P 22.30 Noi 4 Sala 3 P 16.30-18.30-20.30-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Quando c’era Berlinguer Massimo 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Roma città aperta Massimo 2 P 16.00-18.30-20.30-22.30 Querelle de Brest VO Massimo 3 P 16.15 (sott.it.) Lola VO Massimo 3 P 18.15 (sott.it.) Corti d’autore - Omaggio a Pino Zac Massimo 3 P 20.30 NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Snowpiercer Nazionale 2 15.00-17.20-19.40-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Captain America: The winter soldier 3D Reposi 2 P 15.15-18.30-21.45 Storia di una ladra di libri Reposi 3 P 15.30-18.15 Captain America: The winter soldier Reposi 3 P 22.00 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Chiuso per lavori Reposi 5 Amici come noi Reposi 6 15.30 Noi 4 Reposi 6 17.50 Storia di una ladra di libri Reposi 6 20.00-22.30 Saving Mr. Banks Reposi 7 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14 € 5,00; 1° e 2° spett. pom. 12 anni schiavo Sala 1 P 17.50 Il violinista del diavolo Sala 1 P 20.10-22.15 La luna su Torino Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Ida Sala 3 P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 6,50 serale dopo le 17.55; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Captain America: The winter soldier P 15.30-18.35-21.40 Sala 1 Captain America: The winter soldier 3D Sala 2 P 15.00-18.05-21.10 La bella e la bestia Sala 3 P 16.00 Non buttiamoci giù Sala 3 P 18.40 Monuments men Sala 3 P 21.05 Storia di una ladra di libri Sala 4 P 15.30-18.30-21.30 Cuccioli - Il paese del vento Sala 5 P 16.45-19.00 Need for Speed Sala 5 P 21.15 Amici come noi Sala 6 P 16.30-18.55-21.20 300 - L’alba di un impero Sala 7 P 16.15 Tarzan Sala 7 P 18.45 47 Ronin Sala 7 P 21.10 Mr. Peabody & Sherman Sala 8 P 16.45-19.10 300 - L’alba di un impero Sala 8 P 21.35 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 6,30 int.; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 La luna su Torino P 15.30-17.50-20.10-22.25 La bella e la bestia P 17.00-19.35 Captain America: The winter soldier P 14.00 Il ricatto P 22.20 Supercondriaco P 17.25-19.55-22.20 Need for Speed P 14.40 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.00 Captain America: The winter soldier 3D P 15.00-18.15-21.30 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Cuccioli - Il paese del vento P 14.00-16.00-18.00 Allacciate le cinture P 20.00 Non buttiamoci giù P 22.30 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20-19.40 Need for Speed P 22.10 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-19.55-22.35 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Belle & Sebastien 21.00 CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Boh 15.00 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. The Lego movie 21.00 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia AVIGLIANA CONDOVE AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490. Venuto al mondo 18.30-21.15 CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Storia di una ladra di libri 21.15 BEINASCO MARGHERITA 0124657.523. Allacciate le cinture THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 6,70 int.; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Cuccioli - Il paese del vento Sala 1 16.10-18.10 Amici come noi Sala 1 20.15-22.30 Captain America: The winter soldier Sala 2 18.15-21.15 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 17.30 300 - L’alba di un impero Sala 3 19.50 Monuments men Sala 3 22.10 Storia di una ladra di libri Sala 4 16.00-18.50-19.30-21.45 Tarzan Sala 5 17.00 La bella e la bestia Sala 5 19.10-21.40 Captain America: The winter soldier Sala 6 16.00-19.00-22.00 300 - L’alba di un impero Sala 7 17.10 Monuments men Sala 7 19.30 Need for Speed 3D Sala 7 22.20 Amici come noi Sala 8 17.00-19.10 12 anni schiavo Sala 8 21.30 47 Ronin Sala 9 17.20 Non buttiamoci giù Sala 9 20.00-22.15 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Need for Speed SPLENDOR 01194.21.601. E fu sera e fu mattina 21.15 21.15 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Storia di una ladra di libri 21.15 CUORGNÈ 21.30 Captain America: The winter soldier 3D 47 Ronin Storia di una ladra di libri Captain America: The winter soldier Mr. Peabody & Sherman Cuccioli - Il paese del vento IVREA PINEROLO BOARO 0125641.480. Captain America: The winter soldier 3D 20.00-22.30 POLITEAMA 0125641.571. Storia di una ladra di libri 20.10-22.20 HOLLYWOOD 0121201.142. Storia di una ladra di libri MULTISALA 0121393.905. Lei Italia 200 La luna su Torino Italia 500 RITZ 0121374.957. Snowpiercer MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 6,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-20.00-22.40 La bella e la bestia P 14.15-17.05-19.45-22.30 The Lego movie P 14.30-17.00 Amici come noi P 19.30 47 Ronin P 22.20 La luna su Torino P 15.30-17.45-20.00-22.20 Tarzan P 14.20-17.00 Allacciate le cinture P 19.50-22.40 Cuccioli - Il paese del vento P 15.30-17.35 Lei P 19.40-22.30 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05-22.35 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.05 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15 Need for Speed P 16.30-19.30-22.30 Storia di una ladra di libri P 16.50-19.40-22.35 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.30-20.00 Il ricatto P 22.35 12 anni schiavo P 14.00-16.50-19.40-22.30 Non buttiamoci giù P 15.10-17.35-20.00-22.25 Supercondriaco P 14.35-17.15-19.45-22.15 CHIVASSO PIANEZZA POLITEAMA 01191.01.433. Captain America: The winter soldier 3D 21.00 LUMIERE 01196.82.088. Amici come noi 20.30 18.30-21.15 22.30 17.30-20.00-22.30 20.00-22.30 17.30 17.30 21.00 21.00 21.00 21.00 PIOSSASCO IL MULINO 01190.41.984. Storia di una ladra di libri A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. CAPTAIN AMERICA THE ... ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. Opera premiata in vari festival internazionali. YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. LA LUNA SU TORINO ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. LEI ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura NOI 4 ·· Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana. NON BUTTIAMOCI GIU’ ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà», «febbre a 90 gradi» altri suoi libri diventati film). IN GRAZIA DI DIO ··· Drammatico. Regia di Edoardo Winspeare. con Celeste Casciaro e Laura Licchetta. Durata: 127 minuti. A causa del fallimento della loro piccola impresa a conduzione familiare, quattro donne si rifugiano in campagna e cominciano una nuova vita. SNOWPIERCER 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Captain America: The winter soldier 3D Sala 1 21.10 Storia di una ladra di libri Sala 2 21.10 Amici come noi Sala 3 21.30 VALPERGA AMBRA 0124617.122. Captain America: The winter soldier 3D Uno 21.30 Storia di una ladra di libri Due 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Captain America: The winter soldier Storia di una ladra di libri Amici come noi Mr. Peabody & Sherman BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· P 17.30-20.00-22.30 P 17.30-20.00-22.30 P 20.30-22.30 P 18.00 VINOVO AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. Un castello in Italia 21.00 ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati in fondo. Questi ultimi si ribellano. STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale». Teatri del 31 marzo 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Si prenota per La rosa di Stanbuldi Leo Fall nei giorni 12 (ore 21) e 13 (ore 16) Aprile sempre con la Compagnia ALFAFOLIES. Info 011.8193529 - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. SiprenotaperThebestofmusicalinscenal’11 e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio. Orari biglietteriaAlfierifinoal6aprile:domelundalle 14 alle 20; da mar a sab dalle 11 alle 22.30 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore, Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Martedì 1 aprile Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino. Prosegue la venditaon-lineeinbiglietteriadegliabbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Terre comuni / Terres communes - Giocateatro Torino 2014 da venerdì a domenica spetta- coli ad ingresso libero/prenotazione obbligatoria. Programma completo sul sito www.terrecomuni.eu COLOSSEO via M. Cristina 71. Martedì 1 aprile ore 21 Freedom imparare la libertàdi e con Gherardo Colombo. Giovedì 3 ore 21 Gli uomini vengono da Marte le donne da Veneredi e con Paolo Migone ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Giovedì 3 e fino al 6 aprile, Milena Vukotic e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” di Valeria Moretti. Mercoledì 2 aprile ore 10 “La Locandiera” di Goldoni, nell’edizione Torino Spettacoli GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFranco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anniSessantaeSettanta.Siprenotaper“Stasera ve le canto”, con Vladimir Luxuria in scena dal 10 al 12 aprile GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Martedì 1 ore 19.30 Oscura immensità, di Massimo Carlotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casadio, regia Alessandro Gassmann, Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/Accademia Perduta Romagna Teatri I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferi- no4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Orari biglietteria: feriali 11-20, festivi 15-20. Inaugurazione stagione: Luna tu..Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Motori di ricerca”. Percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive a cura di Chiara Castellazzi. In collaborazione con il concorso per giovani artisti “Autofocus”, promosso da Vanni occhiali, a cura di Olga Gambari. Venerdì 4. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Giovedì 3 aprile prima nazionale di Mack is coming Back – Opera CabaretdaMacbethdiHeinerMüller,regiaGabriel Alvarez, Thèâtre du Galpon Studio d’Action Thèâtrale (Ginevra). Prosegue la vendita on-line e in biglietteria degli abbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Martedì 1 aprile ore 15.30 Viva gli sposi!?di Duras, Pinter, Cechov Venerdì04eSabato05ore21,eDomenica06 Aprileore15.30,aconclusionedellaXX°Rassegna di Teatro in Lingua Piemontese “Tutdarije” la “Companìa Teatral Carla S.” presentaPijalamare,pijalafija,fane‘nmassesbtje viadi TreMaGi TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Venerdì 4 ore 21 Abbadream in The ultimate Abba Show. Sabato 5 ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene. Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo, Erba, Gioiello e Alfieri PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. L’Orchestra a puntate: abbonamento speciale a 3 concerti a 22 (under 16: 15). Gli Archi (9/4 h 20, Teatro Regio), i Legni (11/4 h20,PiccoloRegio),gliOttoni(13/4h11,Teatro Regio). Info 011.8815.557. Vendita singoli biglietti su www.vivaticket.it e telefonicamente (9-12) - Tel. 011.8815.270 PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenicaandandoateatro”.Domenica6aprileore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi”. Info 011.643038 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Giovedì 3 ore 13.45, per la rassegnaMezzogiornoaTeatro,èinscena“Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzo di Marcella Olschki con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, nella versione curata da Germana Erba e Irene Mesturino, regia di Stefano Fiorillo TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazziInfo 011338698dallunedìalvenerdì (9-13 e 15.30-19) - www.tangramteatro.it TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Insolito – Martedì 1 aprile ore 21 Lunaria Teatro in Creatura di sabbia. Info tel. 0113042808 (orario ufficio) TEATROASTRA viaRosolinoPilo6.SalaGrande. Da giovedì 3 aprile Arte an itzalak di Dantzaz Kompainia(PaesiBaschi)/PalcoscenicoDanza Sala Prove. Da venerdì 4 aprile Ultima notte Mia. Mia Martini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban. Progetto e regia di Michele De Vita Conti TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Sabato 5 aprile ore 21 Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polvere - La vita che vorrei. Venerdì 11 ore 21 comp. La Funicolare in Premiata pasticceria Bellavista. Sabato 12 ore 21 compagnia Divago ne Il Misantropodi Molière TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in “Grand Hotel Serenase” di Manuel Bona TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno. Prenotazioni e info 0141399057 TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi Pirandello. Venerdì 4. Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798.DaVenerdì4aDomenica5aprile, Feriali ore 21 – Festivi ore 16, per la Settimana mondiale della Danza, la Compagnia di Danza L’Araba Fenice organizza Omaggio a Rudolf Nureyevcon la partecipazione: EgriBiancoDanza, il Gabbiano e Centro Danza Ciriè TEATRO REGIO. Ore 21 Ancestros - Ritmi DanzeArmonieSegni.Ideazione,creazione e musiche di Bruno Genero. Coreografie di R.Irace,G.Diby,K.Genero,K.DelCastillo.Con GeneroPercussioniEnsemble,KaidaraDance Company, Latin Café. Info: Ritmi e Danze Afro - Tel. 011.355450 e www.afro.it TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Lo squillo di e regia Alberto Barbi. Con la Compagnia Campotheatro di Niko Ferrucci. Sabato 12. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Ni- chelino www.teatrosuperga.it, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini CompagniaTeatroCastalia/TeatroSuperga. Stagione concertistica – “C’era una volta… ilcinema”(13/4)ore21,ChiesaMadonnadella Fiducia - Artisti del Teatro Regio di Torino T1 CV PR T2 60 SPECIALE IMMOBILIARE PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI OCCASIONE IMPERDIBILE ALLA RESIDENZA LE VETTE DI BORGARO Il vostro appartamento? Tutto comfort e qualità Il complesso residenziale “Le Vette”, a Borgaro Torinese, vicino all’hotel Atlantic in Via XX Settembre 4-6, recentemente completato e rifinito con particolari migliorativi di notevole entità, è a circa 500 metri dalla stazione ferroviaria, a 5 minuti d’autodallatangenzialeeadappena10minuti daTorino. Nelle prossime settimane saranno terminate anche le opere di urbanizzazione, dal rifacimento della sede stradale antistante l’edificio alla costruzione del marciapiede, con un’aiuola di 2 metri e un’alberata che prosegue fino all’incrocio con viale Martiri della Libertà. L’area interna condominialeèunagrandesuperficieverde,conalberiecespuglivari,ricchidirosee altrefiorituremulticolori. L’edificioècostruitocontutteleattuali normedimassimocomfortequalità:imuriperimetralisonospessiquasimezzometro, i materiali isolanti garantiscono un gradevole stato di benessere (si può camminare a piedi nudi e la percezione della temperatura è di circa 22°-23°in inverno). L’edificio di 5 piani fuori terra è rivestito parte in paramano e parte in marmo Travertino;iterrazzi(tuttilarghicirca2,5metri)godonodelloscenariodellanostrameravigliosa corona alpina. Gli appartamenti hanno un’ampia e vivibile zona giorno, consoggiornoconzonacotturae/ocucina abitabile, con una o più camere da letto, bagno e antibagno, disimpegni, cantina ampiaeventilata,tuttistudiatiperusufruire della migliore esposizione possibile. Inoltre, gli appartamenti al piano terra hannogiardiniprivati. Di seguito, alcune componenti che caratterizzanolaresidenza(definitadiclasse AeBnazionale):serramentiinlegnomassiccio dotati di vetri stratificati ad alto assorbimento acustico con un coefficiente ditrasmittanzatermicadigranlungainfe- riore ai parametri di legge; impianto fotovoltaico; centrale per lo scambio termico allacciata alla rete del teleriscaldamento con conta calorie individuale; ogni appartamento è dotato, sul pianerottolo, di un contabilizzatore dei consumi di energia termica,diacquacaldaefreddasanitariae di un termostato interno che permette di autoregolare la temperatura; locale condominiale per assemblee condominiali o altro; eliminazione dei radiatori ingombrantiecausadiantiestetichestriaturesui muri. E infine, attenzione: sarà dato in omaggio il box auto a chi acquista un appartamento (ed eccezionale opportunità diaccollomutuoconspreadfermoa1,3%, con possibilità di scegliere diverse tipologiedimutuoedurata.Ufficioinformazionievenditeconvisiteagliappartamentiin viaXXSettembre4-6aBorgarosuappuntamento;S.V.S.srl,viaR.Lambruschini6,Torino,tel.:011.74.99.609-393.903.57.58 STUDIO NOTARILE MARTUCCI Donare e acquistare immobili in tempo di crisi Donazione, divisione, usufrutto e diritto di abitazione sono utili strumenti messi a disposizione dalla legge, spesso però sottovalutati o addirittura sconosciuti a molti proprietari di immobili. Alla luce dell’attuale crisi economica e del trend di maggiore imposizione fiscale, occorre - a maggior ragione -, allocare meglio gli immobili con un’attenta strategia, sia per usufruire al meglio di tutte le agevolazioni previste per i proprietari, comodatari, usufruttuari e possessori “prima casa” sia per evitare (qualora ad esempio venisse reintrodotta l’imposta di successione Consigli per usufruire delle agevolazioni e per evitare l’erosione del vostro patrimonio senza franchigie o con franchigie minori anche per parenti in linea retta e coniuge) come in altri paesi dell’Unione europea, che il patrimonio famigliare sia eroso dal Fisco. Nel caso, genitori, nonni, zii (eccetera), potranno cedere la proprietà degli immobili ai figli o agli amati nipoti, riservandosi però il diritto di viverci per tutta la vita ed evitando anche eventuali imposte di successione. Parimenti per immobili pervenuti per successione e non divisi fra più eredi, situazione che può causare delle storture nell’applicazione dell’Imu, Irpef, esenzioni fiscali, assegnazione di case Atc o calcoli Isee in genere, può essere conveniente operare divisioni. Soggetti che svolgono un’attività commerciale (purtroppo una categoria a rischio in questo difficile momento di crisi economica globale), possono vincolare ai bisogni della famiglia e dei figli gli immobili, costituendo un fondo patrimoniale (la versione italiana del Trust). Per acquisire tutte le informazioni necessarie su questi temi affidatevi all’esperienza e alla professionalità dello studio Notarile Martucci: nei suoi uffici, telefonicamente o via email, nella massima riservatezza e privacy, risolverà al meglio le vostre legittime esigenze di proprietari immobiliari. Contatti: www.notaio.martucci.it, [email protected], numero verde 800529780. T1 CV PR T2 SPECIALE IMMOBILIARE PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI 61 NEL CUORE DI TORINO UN’OCCASIONE UNICA Permuta nel complesso La Salle un rinascimento immobiliare È proprio nei momenti di maggiore incertezza economica che, storicamente, la permuta entra in scena come strumento che consente agli scambi commerciali di continuareacompiersi. Immediata e indipendente dall’inflazione, la permuta immobiliare – ovvero lo scambio di casa tra due proprietari – è una soluzioneincredibilmentericcadivantaggi economici. ComplessoLaSalle:ingranmadre,esclusivi appartamenti che si affacciano su un bellissimo giardino. Ed è in un nuovissimo complesso all’avanguardia che Olyfen Properties, importante Gruppo Immobiliare, offreinprogrammapermuta,appartamenti di varie metrature con terrazzi, dotati di impianto geotermico ad alto risparmio energetico, giardino interno e box automatizzati.Eperchiinvece,nonintendessevendere il proprio immobile, Olyfen Properties mette a disposizione gli appartamenti del Complesso anche con possibilità di mutuo agevolato. LA SALLE: IL COMPLESSO INTELLIGENTE IlComplessoLaSalleintegrainoltreunsistemadidomoticaingradodigovernareinsimbiosi i diversi processi presenti all’interno dell’edificio,alfinedidaremaggiorcomfort e aumentare ulteriormente il risparmio energetico, consente l’autoprogrammazione dei consumi, in base al fabbisogno energeticodicuisinecessita.Ognisceltanellacostruzioneèmirataalraggiungimentodiun altolivelloqualitativo,pergarantireilmassimoconforteperperseguirel’obiettivofina- le: la profonda piacevolezza del vivere in un luogo privilegiato. Il Complesso La Salle, in Classe energetica A, è caratterizzato da scelteimpiantisticheall’avanguardiaedall’uso di tecnologie eco-compatibili mirate all’abbattimentodeiconsumienergetici.Incollaborazione con le agenzie di intermediazione immobiliare: Megida, Viara, Pedone, Gedim, Perri, Qui le case più belle. Per contatti 345/250.88.51eonlinewww.lasallegranmadre.it. Entra a Torino, in via Martiri della LibertàangoloviaSantorrediSantarosa. GEOTERMIA: BENESSERE E RISPARMIO La scelta del geotermico è forse il vantaggio piùnascosto,madecisivo,nellaqualitàdiun investimento di questo tipo. Non solo permutereteilvostroappartamentoconungioielloimmobiliare,circondatodallacollinae dalverde;maèpossibilefarlorisparmiando sensibilmente in riscaldamento e raffrescamento. 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Lo studio immobiliare Mitola forte della sua grande esperienza, offre qualità e professionalità di alto livello, massima disponibilitàecortesia,alfinedipotersoddisfare le esigenze dei propri clienti. È a disposizione dei clienti dal lunedì al venerdì orario 9/12 e 15/19 il sabato 9/12. Via Genova 100/a tel. 011-6966028 www.mitola.it IMMOBILIARE CASTELLO Un’altrasedediprofessionistidelsettore è l’Immobiliare commerciale Castello nasce nei primi anni ’80 nella vecchia sede di via Garibaldi a Torino, a pochi passi da piazza Castello dalla quale deriva il nome, specializzata nell’intermediazione di attività commerciali con particolare riferimento ai pubblici esercizi. Nel 1995 l’«Immobiliare Commerciale Castello» viene trasferita nella nuova e attuale sede di Torino, largo Re Umberto numero 104, nel cuore della zona Crocetta, dove la specializzazione nella transazione di attività commerciali viene affiancata dall’intermediazione nel settore immobiliare con conseguente ampliamento della gamma dei servizi sempre più completa. L’Immobiliare Commerciale Castello è specializzata, con esperienza trentennale, nell’intermediazione immobiliare, commerciale, locazioni, affitti d’aziende, gestioni patrimoni, progettazione architettonica su tutto il territorio regionale. La nostra esperienza si avvale dei più moderni, seri e discreti metodi di ricerca di acquirenti e venditori con tutte le spese pubblicitarie a nostro carico, assistenza, valutazione e consulenza gratuita, senza avvalersi di esclusive capestro. L’obiettivo primario resta la soddisfazione della clientela, l’onesta d’intenti, l’approccio di trasparenza e di orientamento al mercato che da sempre ci contraddistingue, la fiducia a noi accordata dai clienti dopo oltre 30 anni di collaborazione insieme nonché una conoscenza puntuale delle dinamiche dell’intermediazione e delle diverse realtà territoriali. Esperienza, trasparenza e professionalità al Vostro servizio! Per informazioni largo Re Umberto n° 104, Torino 011/500.954 [email protected] T1 CV PR T2 62 SPECIALE IMMOBILIARE PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI È TEMPO DI RISTRUTTURAZIONI Design e qualità Remail Il bagno torna nuovo in appena una giornata Volete dare un volto nuovo al vostro appartamento, senza spendere una fortuna? Nessun problema: potete avere un bagno nuovo, come avete sempre desiderato, in un giorno solo, e con una spesa decisamente conveniente. Il vostro punto di riferimento è Remail, azienda che utilizza una tecnica innovativa, grazie alla quale può andare incontroalleesigenzedeiclienti.Remail offre più soluzioni per ogni tipo di richiesta, grazie a una visione globale nel settore delle vasche da bagno e dei piatti doccia in acrilico. Un design di grande impatto visivo, raffinato e moderno per vasche da bagno e piatti doccia, permette originali soluzioni d’arredamento. Design,maanchetecnologiaefunzionalità, per garantire il massimo comfort. Remail, con sede storica a Torino, è presente da 30 anni in tutt’Italia con la produzione e l’installazione di vasche da bagno per sovrapposizione e piatti doccia. Il suo modello è stato «rivoluzionario»: è stata infatti la prima ditta a usare un sistema innovativo che in poche orepermettediinstallareunavascanuova senza rompere il bagno, o trasforma quella esistente in piatto doccia senza opere di muratura. Remail è l’unica azienda in Italia a produrre una vasta gamma di misure di vasche da bagno per sovrapposizione. Inoltre, se la vostra vasca da bagno è scrostata, arrugginita o graffiata, nessun problema... Con il sistema «vasca nella vasca» avrete in circa tre ore, senza togliere la vasca esistente, una vasca da bagno nuova della stessa misura senza rompere le piastrelle e senza sporcare. Una tecnica rivoluzionaria e raffinata per il rinnovamento della vasca da bagno in acrilico-vetroresina, un materiale con una superficie liscia e lucida resistente a detersivi e acidi. Le vasche sono prodotte direttamente dall’azienda, un elemento che consente di offrire il prodottoaprezzidifabbrica(conunagaranzia reale di 15 anni). Vengono anche sostituiti gli scarichi esterni troppopieno e piletta, che generalmente sono rovinati o arrugginiti. L’intervento viene realizzato con un «collettore» che unisce direttamente i due scarichi, evitando così infiltrazioni fra le vasche. Remail offre una vasta gamma di colori e dimensioni (40 modelli di vasche da bagno) che consente di sovrapporre tutti i tipi di vasche oggii in commercio. E tenete conto di un aspetto fondamentale: basta una sola giornata per trasformare la vostra vasca da bagno in un piatto doccia. Come? Una struttura di cabina doccia sostituisce la vasca da bagno senza ricorrere ad opere murarie; la cabina doccia è universale ed è adattabile a tutte le vasche. Ecco la soluzione comoda pratica, ed economica: facendo la doccia si consuma meno acqua, è più agibile per gli anziani o per chi ha problemidideambulazione.Enelcasodella trasformazione da vasca in doccia è possibile avvalersi della detrazione del 50% come opera di ristrutturazione. La grande idea Remail è quella di sostituirelavascadabagnoconunadoccia demolendo la vasca da bagno: con questo intervento ci si ritroverà di fronte ad una parete, che era ricoperta dalla vasca, e una base priva di pavimentazione. In commercio sono disponibili cabine doccia dalle forme e dalle soluzioni tecnologiche infinite, ma nessuna che possa adattarsi con precisione al vuoto lasciato dalla vasca. Remail fornisce e installa invece una doccia «universale» pratica ed economica. Il montaggio avviene in una giornata senza bisogno di piastrelle. La misura del piatto doccia sarà pari al vano della vasca da bagno, l’ambiente doccia potrà essere o pari alla misura esistente o più piccolo e in quello spazio potrà essere inserita una lavatrice o un mobiletto piuttosto che una piantana o un porta accappatoi in modo da recuperare molto spazio nel bagno. Remail ha la sede in via Emilio De Marchi 11/c a Torino; numero verde, chiamata gratuita 800-36.22.41 W LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Il tempo Tempo .63 . Sole e temperature primaverili fino a metà settimana Giorni primaverili, ma piogge da giovedì Nuovi dati su consumo di suolo e clima LUCA MERCALLI I l passaggio da marzo ad aprile in Italia avverrà in regime anticiclonico: fino a mercoledì, soleggiato e mite con temperature massime tra 18 e 23 °C, salvo velature al Nord-Ovest, in Sardegna e Sicilia, e nubi marittime basse in Liguria specie mercoledì, sintomo di un flusso umido sud-occidentale che dovrebbe portare piogge su gran parte del Paese giovedì e venerdì. La settimana scorsa è iniziata entro le spire della depressione «Ilse»: lunedì 24, mentre al Nord-Ovest rasserenava, ultimi rovesci interessavano il Nord-Est e temporali si attivavano al Centro-Sud, con grandinate nel Barese e neve sugli Appennini a 800-1000 m. Breve pausa, poi nuovo sistema frontale collegato alla depressione «Jutta» in arrivo dalle Baleari: dappri- ma piogge moderate al Nord-Ovest mercoledì 26, poi giovedì forti scrosci sulle Marche (80,2 mm a Matelica, 102,8 a Offida; straripamenti a Macerata), e burrascosa linea di temporali tra Calabria, Basilicata e Puglia (violente grandinate su Crotonese e Salento, allagamenti a Brindisi, raffiche di vento a 138 km/h a Gallipoli; fulmine sul Convento degli Agostiniani a Scorrano, Lecce). Ancora instabile al Sud venerdì 28 (grandine a Sannicardo Garganico), poi tra sabato e ieri il sereno si è esteso ovunque a parte velature sulle regioni occidentali, in aria tiepida (21 °C a Bolzano, Verona, Napoli, Foggia e Alghero, 23 °C a Firenze). In seguito alla sessione di lavoro del 25-29 marzo a Yokohama (Giappone) oggi sarà resa pubblica la sintesi del secondo volume del quinto rapporto Ipcc (www.ipcc-wg2.gov), sugli impatti dei cambiamenti climatici su ambiente, società ed economia: stasera alle 17:30, seminario di presentazione all’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia (sede dell’International Center for Climate Governance, www.iccgov.org). Anche il suolo partecipa alle complesse dinamiche del clima, assorbendo e immagazzinando parte del carbonio liberato in atmosfera dall’uso dei combustibili fossili, tramite la fotosintesi delle piante che lo rivestono e l’accumulo di sostanza organica. Eppure la sua irreversibile distruzione continua, come indica il nuovo rapporto Ispra «Il consumo di suolo in Italia»: tra il 2009 e il 2012 sono stati sigillati sotto edifici e strade altri 720 km quadrati di territorio, pari a oltre 3 volte l’area dell’isola d’Elba (www.isprambiente.gov.it). LIVORNO BOLOGNA LUNEDÌ SABATO 7 APRILE 19 APRILE H 19.00 H 18.30 Juventus - Livorno: biglietti in vendita da oggi presso le ricevitorie Listicket abilitate, sul sito www.listicket.com oppure chiamando il call center 892.982. Juventus - Bologna: vendita libera da Giovedì 10 Aprile. Per ogni altra info, visita la sezione biglietteria del sito Juventus.com JUVENTUS STADIUM CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. FINO ALL’ULTIMO MINUTO. JUVENTUS VS IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL © Foto LaPresse W LUNEDÌ 31 MARZO 2014 LA STAMPA 64
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