32 Busto Arsizio e Gallarate LA PROVINCIA DI VARESE MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE 2014 Moriggia Si asfalta in via Venegoni Gestione Saltato l’accordo E tutta la città si paralizza tremano i lavoratori Traffico impazzito per la chiusura della strada: code fin dal mattino Simeoni (FI): «Non si poteva fare di notte, oppure durante l’estate?» Gallarate RICCARDO SAPORITI Si asfalta via Venegoni, si paralizza la città. Traffico nel caos, ieri mattina, per la chiusura del sottopasso ferroviario che collega il centro cittadino con la zona nord di Gallarate. Danilo Vucenovich Nodo da sciogliere Lavori in corso in via Venegoni, e la città si è bloccata. Non sono mancate le polemiche «Non è possibile bloccare tutto pur di risparmiare un pugno di euro» L’assessore Baraban «Abbiamo iniziato i lavori in questione appena possibile» «Siamo servi inutili» Così si è presentato don Andrea Arrigoni Cassano Magnago «Aiutiamoci a essere servi inutili»: così don Andrea Arrigoni, prendendo spunto dal Vangelo di domenica, si è presentato ai cassanesi, che celebrano in questi giorni la Madonna del Rosario. Non ci sarebbe stata occasione migliore della tradizionale festa in programma nella comunità di San Giulio per accogliere il diacono: 24 anni, cresciuto nel quartiere milanese di Città Studi, il giovane sarà ordinato sacerdote il prossimo 13 giugno per rimanere poi al servizio delle tre parrocchie di Cassano per altri cinque anni. Gli appuntamenti in onore della Vergine entreranno nel vivo domani sera (giovedì), quando alle 20.45 il vescovo Luigi Stucchi presiederà la messa so- Saltato l’accordo con la Fin per la gestione di Moriggia, ora sono i lavoratori che rischiano di rimetterci. Adesso il servizio andrà a gara e il vincitore difficilmente garantirà le attuali condizioni contrattuali. Che la federazione, invece, avrebbe mantenuto. Dopo il “no” di Palazzo Borghi, stanco di aspettare una risposta attesa per fine settembre, arriva anche quello della stessa Fin. «Il contratto non andava bene e i nostri tecnici non hanno ritenuto di portarlo in consiglio federale», spiega il presidente regionale Danilo Vucenovich. Un disastro Annunciato per lunedì, poi spostato a causa della pioggia, ieri si è aperto il cantiere per l’asfaltatura di via Venegoni. Le operazioni hanno richiesto la chiusura della strada, generando però lunghe codedurantel’oradipuntadel mattino. Dalle 8 fino a dopo le nove, infatti, il traffico proveniente da Busto Arsizio e diretto a Varese è rimasto letteralmente paralizzato. La coda iniziava in piazza Risorgimento,proseguivaperviaXX Settembre e via Borghi, fino ad arrivare ben oltre il semaforo di viale Milano. Anche le auto provenienti da via Torino hanno avuto più di una difficoltà a svoltare a sinistra in direzione del centro cittadino. Per contribuire a rendere più scorrevole il traffico, l’amministrazione ha anche disattivato i due semafori pedonali installati in via Borghi e in via XX Settembre. Manemmenoquestohacontribuito a snellire il traffico, rimasto caotico fin dopo le nove del mattino. «Un disastro», l’accusa di Aldo Simeoni (Forza Italia), «ci sono passato anche io. Ho fatto la coda e ho imprecato come tutti gli automobilisti». L’ex assessore ai Lavori pubblici non risparmia le critiche per la gestione del cantiere. «In estate hanno asfaltato le vie periferiche, quando sarebbe stato più importante concentrarsi sulle zone centrali quando il flusso di Gallarate Don Andrea Arrigoni lenne. Venerdì ben due pullman partiranno alle 19.45 per un pellegrinaggio serale al santuario della Madonna dei Miracoli presso San Celso a Milano: guiderà i fedeli il vescovo Marco Ferrari. Sabato alle 19 la “S’cena a cà dul cürà”, cena nel giardino della casa parrocchiale: la serata proseguirà alle 21 in piazza, con can- traffico è minore». Ovvero con le scuole chiuse. E quando chi può permetterselo è in vacanza. Costi eccessivi Ancora meglio, «qui bisogna lavorare di notte». Ipotesi che era stata presainconsiderazioneperviaXX settembre, ma che poi è stata accantonata. Motivo? Far lavorare gli operai in orario notturno costa di più. «Non possono bloccare la città per quattro lire», incalza Simeoni, «hanno un avanzo di amministrazione, investano questi soldi per agevolare i cittadini». I quali, invece, ieri hanno avuto a che fare con una lunga coda: «erano tutti arrabbiati perché stavano facendo tardi al lavoro, è stato un disastro. Ma questi (la giunta, ndr) dove stanno con la capoc- ti e balli tradizionali proposti dalla Balcon Band. La festa toccherà il suo culmine domenica. Si inizierà alle 10.30 nell’ex chiesa di San Giulio, dove sarà inaugurata la mostra “Ad usum Fabricae: l’infinito plasma l’opera”: l’esposizione, dedicata alla storia della costruzione del Duomo di Milano, sarà allestita dal Centro culturale San Filippo Neri. La messa solenne delle 11 vedrà quindi la comunità stringersi intorno a padre Attilio Fabris, prete passionista cassanese, per i suoi 30 anni di sacerdozio. Alle 15.30 l’evento più atteso: la processione con la storica statua lignea della Madonna del Rosario. Al termine, sul sagrato,si potrà assistere a un concerto della banda cittadina: subito dopo, il pagliaccio Campanita intratterrà i bambini. Da sabato alle 17 e per l’intera giornata di domenica funzionerà la pesca di beneficenza, mentre sabato dalle 20.30 e domenica dalle 18 alle 22 sarà aperto in piazza uno stand gastronomico. I negozi parteciperanno inoltre al concorso “Vetrine in festa”, organizzato dalla parrocchia con la Pro Loco. 1 L. Gir. cia?». Alla domanda dell’esponente dell’opposizione, il responsabile dei Lavori pubblici Danilo Barban ribadisce di averla ben salda sulle spalle. «Siamo intervenuti in questo momento perché potevamo farlo ora. In estate siamo intervenuti su altre strade del centro». Ma allora perché non lavorare in via Venegoni dopo aver asfaltato via Borghi e via XX Settembre? «Perché l’azienda impegnata in questi giorni è diversa». Barban ricorda come le piogge estive abbiano rallentato i lavori, ritardando la conclusione delle operazioni. «Perché non l’abbiamo fatto di notte? Costa il 35% in più, avrebbe significato asfaltare 40 strade invece delle 41 che abbiamo sistemato». 1 Il nodo sta nel fatto che il comune bero comunque mantenuto un proponeva un affitto di ramo lavoro all’interno dell’ex municid’azienda. Procedura che «è pos- palizzata. Tutte garanzie che il sibile per un’ente commerciale, nuovo gestore non potrà mantementre noi non abbiamo scopo di nere. Intanto, chi si accollerebbe lucro». Per questo l’ipotesi di affi- una piscina che da anni chiude i dare Moriggia alla federazione bilanci in perdita facendosi carico italiana nuoto è tramontata. di uno costo del personale più Palazzo Borghi, però, non vuo- alto? le rinunciare ad esternalizzare il servizio. E dunque indirà una gara Condizioni peggiori con l’obiettivo «di avere un gesto- Ancora, i dipendenti passeranno re entro l’estate prossiin carico al nuovo gema», come fa sapere il store. Quando si è tratdelegato alle ParteciLa Fin: tato di vendere Amsc pate Alberto LovazGas, il «Il contratto Commerciale zano. comune ha previsto Servirà qualche menon poteva che per un periodo di se per redigere il bananni i lavoratoarrivare cinque do. E certamente la gari non potessero essere in consiglio trasferiti oltre 50 chira non piacerà ai lavoratori. Se infatti fosse Questa è l’unifederale» lometri. andata in porto la tratca garanzia che gli otto tativa con la Fin, questi addetti alla piscina poultimi sarebbero rimasti in capo trebbero ottenere. Sì, perché se il ad Amsc. Certo, gli stipendi li nuovo gestore dovesse fallire, avrebbe pagati la Federazione. perderebbero il loro posto di lavoMa loro avrebbero continuato ro. a percepire quanto previsto per Paradossalmente, erano stati il contratto nazionale relativo alle gli stessi sindacati, Cisl in testa, a aziende che si occupano del gas e contestare la decisione del comudell’acquedotto. Che offre salari ne di affidare il servizio alla Fin. più alti rispetto a quelli percepiti L’accordo è saltato, ma se la giunta da chi opera nel settore dello non troverà soluzioni diverse, l’afsport. fidamento del servizio all’esterno Inoltre, alla scadenza dell’ac- avrà conseguenze ancora peggiori cordo prevista per il 2020, avreb- per i lavoratori. 1 R. Sap. Bimbo resta chiuso in macchina Liberato grazie a i vigili del fuoco Somma Lombardo Si sono vissuti momenti di grande apprensione lunedì sera a Somma Lombardo. Un bambino di due anni è rimasto chiuso in macchina in via Vignazze in un parcheggio davanti a un supermercato della città, ma l’intervento dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Varese ha evitato che la situazione potesse aggravarsi. Il piccolo, neppure spaventato più di tanto, ha seguito le operazioni di soccorso ignaro di ciò che stava succedendo. È accaduto intorno alle 20. L’allarme è scattato quando la mamma si è accorta di aver chiuso il figlio in macchina e di aver lasciato le chiavi innescate nel quadro. Chissà quante altre volte avrà ripetuto la stessa operazione ma lunedì sera qualcosa è andata storta. Tra mille borse Intervento provvidenziale della spesa a cui badare, non si è ricordata di aver abbandonato le chiavi nel cruscotto. Quando se n’è resa conto era, infatti, ormai troppo tardi. Si era già chiusa alle spalle anche il portellone del portabagagli nel quale aveva riposto la spesa. Il piccolo, adagiato nel seggiolino, si trovava già in macchina sul posto di dietro. Tranquillo, non ha fatto una grinza. La mamma, invece, preoccupata, non ha potuto fare altro che contattare i soccorsi perché dopo aver tentato più volte di aprire la macchina ha dovuto desistere, arrendendosi all’idea di fare tutto da sola. Sul luogo del singolare incidente sono sopraggiunti i vigili del fuoco con un’autopompa. Alcuni di loro, per far stare tranquillo il piccolo, si sono dati da fare facendolo sorridere per tenerlo occupato. Il piccolo ha gradito, ma intanto gli altri colleghi, senza creare danni alla macchina, hanno fatto scattare la serratura. La mamma ha potuto riabbracciare il bambino che per fortuna stava bene e molto probabilmente non si è accorto neanche un attimo della confusione venutasi a creare a causa di una distrazione. 1 P. Vac.
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