Questa volta è diverso. elezioni per il parlamento europeo: 25 maggio 2014 aGire. reaGire.. deCidere 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 1 05.02.14 10:53 Questa volta è diverso: insieme abbiamo più potere per decidere cosa accadrà in europa. www.europarl.eu #ep2014 aGire. reaGire.. deCidere 2 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 2 05.02.14 10:53 l’europa e la CoNsapevoleZZa di CiÒ Che sta avveNeNdo Saluto del Presidente della Provincia Dr. Arno Kompatscher Care concittadine e cari concittadini, l’anno 2014 sarà per l’Unione europea un autentico banco di prova! Non si tratta più di chiedersi se l’Europa tornerà a crescere economicamente ma piuttosto come si esprimeranno i cittadini dell’Unione il prossimo 25 maggio. Le statistiche relative alle precedenti elezioni non fanno ben sperare. Dal 1979 l’affluenza alle urne è in costante calo nonostante il Parlamento europeo abbia visto aumentare le proprie competenze. Nel 2009 sono andati a votare meno della metà degli aventi diritto al voto, ne consegue che l’aumento delle critiche non si fará attendere! Anche nella nostra provincia l’interesse per le elezioni europee risulta scarso e l’euroscetticismo cresce. Questa tendenza mi preoccupa come altoatesino e proprio noi dobbiamo renderci conto di cosa significherebbe tornare indietro! Il processo di integrazione europea ci ha condotti all’eliminazione dei confini e a un concreto approccio alla storia della nostra terra. Le grandi opportunità di sviluppo dell’Alto Adige sono lontane dalle vecchie idee nazionalistiche e non voltano le spalle all’Europa ma mirano ad un progressivo sviluppo dell’Europa delle Regioni. I cittadini con il loro voto possono influenzare positivamente questo sviluppo. Ognuno di noi deve essere inoltre consapevole che il Parlamento europeo nel corso di questi ultimi decenni ha aumentato di molto le sue competenze. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il I dicembre 2009, ha di fatto aumentato notevolmente i poteri e le responsabilità del Parlamento europeo. Molte leggi ora vengono decise a livello europeo ed il Parlamento oggi più che mai influenza l’Europa per renderla più moderna. In questo modo anche il singolo cittadino è investito di maggiore responsabilità. Vi invito perciò a cogliere questa responsabilità e di esserne nello stesso tempo consapevoli esercitando il diritto di voto! Spetta a tutti noi decidere cosa vogliamo che non accada - o che invece accada - sia in Europa che con l’Europa! Dr. Arno Kompatscher 3 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 3 05.02.14 10:53 aGire. reaGire. deCidere. Questa volta è diverso. elezioni per il parlamento europeo: 25 maggio 2014 aGire. Questa volta è diverso. Nella Storia d’Europa, questo è un periodo tormentato. E per tante persone sono tempi difficili. Perché ci sono stati cambiamenti e siamo cambiati anche noi. Il Parlamento europeo ora ha più poteri nel costruire l’Europa. E per questo anche tu hai più potere di cambiare le cose. Puoi influenzare le decisioni che toccano non solo la tua vita, ma anche quella di oltre 500 milioni di persone. Puoi dare inizio a qualcosa o fermarne un’altra. Puoi pretendere di più o chiedere di meno. Puoi agire e prendere in mano ogni questione, grande o piccola che sia. Scegliere qual’è l’Europa che vuoi. Insomma, sei tu a decidere quello che succede. O non deve succedere. Il Parlamento europeo rappresenta te e tutti quelli come te. E agisce in tuo nome. Le sue decisioni si fondano su ciò che è importante per te. Certo non tutto può succedere in un attimo. Una cosa è certa: insieme possiamo farcela. 4 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 4 05.02.14 10:53 preFaZioNe Il figlio maggiore dell’ultimo imperatore d’Austria, Otto d’Asburgo, per 20 anni parlamentare europeo, ebbe a dire: “Se non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo dove andremo, perché non sappiamo dove siamo”. Da dove veniamo lo sappiamo: dopo due guerre mondiali, negli ultimi 70 anni, il processo di integrazione europea, non ha solo raggiunto l’assenza di guerra tra gli stati membri, ma anche quella che gli storici chiamano “pace positiva”. Cioè assenza di violenza strutturale, di paura e terrore; una pace che garantisce sicurezza e stabilità e contribuisce alla cooperazione e non al confronto. I giovani europei non vengono più spediti al fronte; vanno in altri paesi per ferie, studio e lavoro. Per questo suo ruolo di conciliazione nel cambiamento dell’Europa da continente di guerra a continente di pace l’Europa ha ricevuto a ragione il Premio Nobel per la pace nel 2012. Dove siamo oggi? Di Europa ce n’è più di una. Continua a esistere l’Europa degli stati, caratterizzata da contrasti: piccoli contro grandi, nord contro sud, est contro ovest … Pensiamo solo a come è stata affrontata la crisi finanziaria dal 2007. Questa Europa degli stati appare agli inglesi troppo francese, ai francesi troppo inglese. L’Italia si lamenta che Francia e Germania decidano i suoi destini. La Francia che a decidere sia la Germania e cosi via. Esiste anche un’Europa degli uffici, dei tecnocrati, dei burocrati e eurocrati, delle iper-regolamentazioni e della “furia regolatoria”. Hans Magnus Enzensberger ha descritto questa Europa nel suo libro “Il mostro buono di Bruxelles. Ovvero l’Europa sotto tutela” del 2011 (ed. italiana 2013): facciate a specchio e porte sigillate che mettono in dubbio la legittimazione di Bruxelles. All’Europa potrebbe toccare lo stesso destino che tocca al Congresso americano che, quanto a popolarità, i sondaggi d’opinione mettono dopo un trattamento dentistico e gli scarafaggi. Esiste però anche l’Europa dei cittadini. Non contano solo le nazioni e le istituzioni, ma anche, o forse proprio, i cittadini. La definizione di deficit democratico fu usata per la prima volta negli anni 70 e si usa ancora. Ci si aspetterebbe che dopo 65 anni di integrazione uno studente possa scrivere finalmente la tesi sul “Bonus democratico” o sul “Plusvalore democratico” dell’UE e non migliaia di tesi sul deficit 5 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 5 05.02.14 10:53 democratico. E infine esiste anche una quarta categoria: l’Ideale Europa. Questa Europa è stata descritta efficacemente dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz nel suo discorso di investitura il 18 gennaio 2012: “Cosa significa concretamente? Risolvere i conflitti attraverso il dialogo e il consenso. Invece del diritto del più forte, impiegare solidarietà e democrazia. gestire l’equilibrio degli interessi […] e porre il bene generale al di sopra degli interessi particolari”. Dove andiamo? L’Europa delle nazioni, l’Europa dei cittadini e delle istituzioni, ma soprattutto l’Europa degli ideali si troveranno di fronte ad un’importante verifica in occasione delle elezioni europee del 2014. Alle elezioni del 25 maggio non si tratterà di mandare un “nonno in Europa” – per inciso: l’esperienza insegna che non sempre gli europarlamentari giovani o giovanissimi sono i migliori, e che i nonni spesso hanno parecchio da insegnare. Non si tratta nemmeno della curvatura delle banane o della lunghezza dei cetrioli, delle dimensioni delle mele o della qualità dei sedili dei trattori, o ancora dell’abolizione delle lattine per l’olio. In occasione delle prossime elezioni europee si deciderà l’indirizzo futuro dell’Europa: identità e valori; solidarietà tra vicini; condivisione e cogestione comune della sovranità, per evitare di perderla completamente; le elezioni saranno contraddistinte da un’opposizione sociale e politica, dal pericolo potenziale della disintegrazione, dal ritorno agli stereotipi nazionali, dal deficit di popolarità e dalla perdita di fiducia, dal fastidio per la politica e per la politica europea. Ma le elezioni sono anche una chance. Il risultato delle elezioni europee influenzerà la formazione del governo europeo e in ultima analisi chi sarà il nuovo capo dell’esecutivo; cioè chi governerà l’Europa nei prossimi cinque anni. La decisione spetta a noi cittadini: lasciare andare l’UE alla deriva, con assenza di partecipazione e indifferenza. Allora l’UE diventerà un attore secondario sulla scena mondiale. Oppure prendere in mano il destino dell’UE portandola ad essere una democrazia funzionante e sana di 500 milioni di europei. Alle prossime elezioni europee la scelta sarà nostra. Markus Warasin Capo Unità - Parlamento europeo 6 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 6 05.02.14 10:53 CroNoloGia dell’uNioNe europea 1951 1957 1950 Dichiarazione di Robert Schumann: rappresenta la prima pietra di una nuova Europa comune 1951 Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Germania e Italia fondano la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) 1957 Con i Trattati di Roma vengono fondate la Comunità economica europea (CEE) e la Comunità europea per l’energia atomica (Euratom) 1973 Primo ampliamento della Comunità: entrano il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca 1979 Viene eletto per la prima volta a suffragio diretto il Parlamento europeo 1981 La Grecia entra nella Comunità europea che raggiunge i dieci membri 1986 1992 1995 Entrano Spagna e Portogallo Trattato di Maastricht Austria, Svezia e Finlandia aderiscono all’Unione europea 1997 1999 Firma del Trattato di Amsterdam 2004 Allargamento dell’Unione a dieci nuovi Stati membri (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Malta e Cipro) 2007 Bulgaria e Romania entrano nell’Unione europea 2013 Maggio 2014 La Croazia entra nell’Unione europea Creazione della moneta unica, l’Euro che entra in circolazione il primo gennaio 2002 Elezioni per il Parlamento europeo 7 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 7 05.02.14 10:53 reaGire. Questa volta è diverso! Puoi fare la differenza. Mantieni ciò che vale e migliora ciò che non va. Poni domande e solleva critiche. Condividi le tue idee e reagisci. La via europea non è fatta di una sola visione o di un unico obiettivo: vuol dire invece dare a ogni opinione la giusta opportunità. Il Parlamento europeo esiste per reagire alle tue richieste e per combattere per le cose che contano per te. Il nostro lavoro è ascoltare la moltitudine di voci di cui è fatta l’Europa e dare risposte concrete. Affronteremo ogni sfida e forniremo le soluzioni adatte. 8 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 8 05.02.14 10:53 Il Parlamento europeo è composto da 751 deputati eletti nei 28 Stati membri dell‘Unione europea. Dal 1979 i deputati sono eletti a suffragio universale diretto per un periodo di cinque anni. Ogni paese stabilisce le proprie modalità elettorali ma deve garantire l‘uguaglianza di genere e la segretezza del voto. Per le elezioni europee vige il sistema proporzionale. L‘età del voto è fissata a 18 anni, salvo in Austria dove si vota a 16 anni. I seggi sono ripartiti in base alla popolazione di ciascuno Stato membro. Le donne rappresentano un po‘ più di un terzo dei deputati europei. I deputati europei sono raggruppati per affinità politiche e non per nazionalità. I deputati europei dividono il loro tempo tra le loro circoscrizioni elettorali, Strasburgo – dove il Parlamento europeo si riunisce in seduta plenaria 12 volte all‘anno – e Bruxelles, dove partecipano a ulteriori tornate, nonché a riunioni di commissione e dei gruppi politici. il voto iN italia In Italia le elezioni per il Parlamento europeo sono regolate dalla legge n. 18 del 24 gennaio 1979 e successive modifiche. La legge n. 10 del 20 febbraio 2009 ha introdotto la soglia di sbarramento del 4%. La legge prevede il principio dello scrutinio di lista e la suddivisione del territorio in cinque circoscrizioni: la provincia di Bolzano appartiene alla circoscrizione nord-est; i seggi vengono assegnati in base al sistema proporzionale. I cittadini italiani residenti negli altri Stati membri possono votare nel Paese di residenza, presso seggi nei consolati italiani. Votano in Italia i cittadini degli altri Paesi membri dell’Unione europea che a seguito di formale richiesta abbiano ottenuto l’iscrizione nell’apposita lista elettorale del comune italiano di residenza. 9 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 9 05.02.14 10:53 parteCipaZioNe alle eleZioNi per il parlaMeNto europeo Nel 2009 partecipazione al voto nel 2009 Lussemburgo 90,75 % Belgio 90,39 % Malta 78,79 % Italia 65,05 % Danimarca 59,54 % Cipro 59,40 % Irlanda 58,64 % Lettonia 53,70 % Grecia 52,61 % Austria 45,97 % Svezia 45,53 % Spagna 44,90 % Estonia 43,90 % Germania 43,30 % Francia 40,63 % Finlandia 40,30 % Bulgaria 38,99 % Portogallo 36,78 % Paesi Bassi 36,75 % Ungheria 36,31 % Regno Unito 34,70 % Slovenia 28,33 % Repubblica ceca 28,20 % Romania 27,67 % Polonia 24,53 % Lituania 20,98 % Slovacchia 19,64 % 10 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 10 05.02.14 10:53 ripartiZioNe dei seGGi Nel parlaMeNto europeo per stato MeMBro 751 TOTALE (dal 2014) GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO ITALIA SPAGNA POLONIA ROMANIA PAESI BASSI GRECIA BELGIO PORTOGALLO REPUBBLICA CECA UNGHERIA SVEZIA AUSTRIA BULGARIA DANIMARCA SLOVACCHIA FINLANDIA IRLANDA CROAZIA LITUANIA SLOVENIA LETTONIA ESTONIA CIPRO LUSSEMBURGO MALTA 96 74 73 73 54 51 32 26 21 21 21 21 21 20 18 17 13 13 13 11 11 11 8 8 6 6 6 6 SEGGI 96 74 73 73 54 51 32 26 21 21 21 21 21 STATI MEMBRI Germania Francia Regno Unito Italia Spagna Polonia Romania Paesi Bassi Grecia Belgio Portogallo Repubblica ceca Ungheria 20 18 17 13 13 13 11 11 11 8 8 6 6 6 6 Svezia Austria Bulgaria Danimarca Slovacchia Finlandia Irlanda Croazia Lituania Slovenia Lettonia Estonia Cipro Lussemburgo Malta 11 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 11 05.02.14 10:53 Gruppi politiCi Nel parlaMeNto europeo 32 Seggi i gruppi politici nel parlamento europeo 31 275 Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani) 194 Gruppo dell‘Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo 85 Gruppo dell‘Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l‘Europa 58 Gruppo dei Verdi Alleanza Libera Europea 56 Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei 35 Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea Sinistra Verde Nordica 32 Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia 31 Non Iscritti 35 56 275 766 58 85 194 766 Totale (fino alle elezioni del 2014) 12 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 12 05.02.14 10:53 partiti Nel parlaMeNto partito nome PPE Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani) S&D Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo ALDE Alleanza dei Liberali e Democratici per l‘Europa V–ALE Verdi - Alleanza Libera Europea ECR Conservatori e Riformisti europei GUE/NGL Sinistra Unitaria Europea - Sinistra Verde Nordica EFD Europa della Libertà e della Democrazia NI Non Iscritti 13 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 13 05.02.14 10:53 deCidere. Decidi di cambiare la tua vita! Attraverso il Parlamento europeo hai più potere di quanto non immagini. Puoi incidere direttamente sul futuro di ciascuno di noi. E, soprattutto, sul tuo futuro e su quello delle generazioni che verranno. Ogni tua azione e reazione può dare dei risultati. Le decisioni che prendiamo insieme hanno un impatto sulla vita quotidiana di oltre mezzo miliardo di cittadini europei. La responsabilità del Parlamento europeo è di fare in modo che le cose funzionino per tutti compreso te. Non semplicemente fare la differenza per te ma con te. Oggi, domani e nei giorni che verranno. 14 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 14 05.02.14 10:54 peNsi di NoN avere alCuN potere? ripeNsaCi. Negli ultimi decenni il Parlamento europeo ha costantemente acquisito maggiori poteri, e ora agisce in qualità di colegislatore in quasi tutti i settori del diritto dell‘Unione. Insieme al Consiglio, il Parlamento approva o modifica le proposte presentate dalla Commissione. Il Parlamento inoltre controlla l‘operato della Commissione e adotta il bilancio dell‘Unione europea. Oltre a esercitare tali poteri ufficiali, il Parlamento collabora strettamente con i parlamenti nazionali degli Stati membri dell‘UE. Le assemblee parlamentari miste organizzate regolarmente consentono una migliore integrazione delle prospettive nazionali nelle delibere del Parlamento. Eletti direttamente a suffragio universale ogni 5 anni, i membri del Parlamento europeo rappresentano i cittadini dell‘UE. Il Parlamento, insieme al Consiglio dell‘Unione europea, è una delle principali istituzioni legislative dell‘UE. il parlaMeNto europeo ha tre FuNZioNi priNCipali: • • • iscutereeapprovarelenormativeeuropeeinsieme d al Consiglio controllarelealtreistituzionidell‘UE,inparticolare la Commissione, per accertarsi che agiscano democraticamente discutereeadottareilbilanciodell‘UEinsiemealConsiglio. 15 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 15 05.02.14 10:54 sedi del parlaMeNto europeo: Bruxelles - Brussels Rue Wiertz - Wiertzstraat B-1047 Bruxelles Central Switchboard: +32 / (0) 2 28 4 21 11 luxembourg Plateau du Kirchberg B.P. 1601 L-2929 Luxembourg Central Switchboard: +352 / 4300 1 Strasbourg 1, avenue du Président Robert Schuman CS 91024 F-67070 Strasbourg cedex Central Switchboard: +32 / (0) 2 28 4 21 11 Domande al parlamento europeo https://www.secure.europarl.europa.eu/aboutparliament/it/cites.html l’ue iN iNterNet pagina ufficiale dell’unione europea: http://europa.eu parlamento europeo: http://www.europarl.europa.eu/ centro di informazione europe Direct alto adige: www.provincia.bz.it/europedirect ripartizione europa della provincia autonoma di Bolzano: www.provincia.bz.it/europa ufficio di rappresentanza del parlamento europeo in italia: www.europarl.it ufficio di rappresentanza del parlamento europeo in austria: www.europarl.at redazione: Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, Europe Direct Alto Adige, Via Conciapelli 69, 39100 Bolzano Stampa: Tipografia provinciale, Via A. Hofer 4, 39100 Bolzano, Fotografie, immagini e didascalie: Parlamento europeo, grafica: Friedl Raffeiner Cofinanziato dall‘Unione europea 13262_EU-Wahl_Flyer_2014_140x210mm_IT.indd 16 05.02.14 10:54
© Copyright 2024 ExpyDoc