Trino, 19 luglio 2014 Alla CORTE COSTITUZIONALE Ill.mo Dott. Prof. Sabino Cassese con funzione temporanea di Presidenza della Corte piazza del Quirinale, 41 – 00187 Roma [email protected] al Sig. PRESIDENTE della REPUBBLICA ITALIANA Sen. Dott. Prof. Giorgio Napolitano Palazzo del Quirinale Piazza del Quirinale – 00187 Roma – Fax 06.46993125 al Sig. PRESIDENTE del CONSIGLIO dei MINISTRI Dott. Matteo Renzi Palazzo Chigi Piazza Colonna – 00187 Roma – [email protected] [email protected] [email protected] Al Sig. MINISTRO dell’ECONOMIA e FINANZE Dott. Prof. Pier Carlo Padoan Via xx settembre, 97 – 00187 Roma – [email protected] [email protected] [email protected] Al Sig. PRESIDENTE del SENATO Sen. Prof. Pietro Grasso Palazzo Madama – piazza Madama - 00187 Roma – [email protected] Al Sig. PRESIDENTE della CAMERA dei DEPUTATI On.le Dott.ssa Laura Boldrini Piazza di Monte Citorio – 00187 Roma – [email protected] Sig. PRESIDENTE dell’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani Dott. Piero Fassino Piazza Palazzo di Città, 1 – 10122 Torino [email protected] Al c.p.c. alla SUPREMA CORTE di GIUSTIZIA dell’UNIONE EUROPEA Dott. Prof. Antonio Tizzano Palais de la Cour de Justice Boulevard Konrad Adenauer – Kirchberg - L-2925 Luxembourg – Luxembourg [email protected] Sig. SINDACO di TRINO Dott. Alessandro Portinaro TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI – TASI 2014 – Illustrissimi, mi rivolgo direttamente alle S.V. illustrissime per sottoporre alla Vostra Autorevole attenzione gli esiti di un provvedimento legislativo che personalmente giudico iniquo e a mio avviso anticostituzionale. Provvedimento che di fatto crea e definisce nella sua normativa, quella che io giudico una grave disparità e diseguaglianza, ma anche grave ingiustizia e nel caso specifico tra quei cittadini proprietari della casa nella quale risiedono e coloro che invece sono affittuari. La certezza e la realtà dei fatti invece è che, sia i proprietari di prima casa che gli affittuari, di fatto sono utilizzatori alla pari dei cosidetti servizi indivisibili: la Polizia locale e Protezione civile; la viabilità e circolazione stradale; l’illuminazione pubblica; i servizi relativi ai parchi e alla tutela ambientale del verde, del territorio; la cultura e le biblioteche; i servizi demografici; i servizi cimiteriali. Resta il fatto che nella fattispecie, la TASI e quindi il prelievo fiscale, non è a carico della totalità degii utilizzatori, ma solamente dei proprietari. Sono quindi esonerati dal pagamento della TASI tutti coloro che risiedono in immobili in affitto e per i quali era previsto il concorso, anch’esso iniquo, nella misura variabile dal 10 al 30% dell’imposta in virtù delle disposizioni dei singoli Comuni e/o degli Enti Locali. E per citare un esempio da questo punto di vista, l’Amministrazione Comunale di Trino, cittadina della provincia di Vercelli della quale sono stato sindaco e attualmente Consigliere Comunale di minoranza, ha deciso nell’ambito del provvedimento legislativo e per le autonomie conferite agli Enti Locali, che siano solamente i proprietari di prima casa a pagare la TASI escludendo completamente dal tributo coloro che risiedono in abitazioni concesse in affitto. Ribadisco, una iniquità che a mio giudizio è in contrasto con la costituzionalità stessa del provvedimento che di fatto, dal punto di vista del prelievo fiscale, identifica diversamente i cittadini che sono tutti indistintamente utilizzatori dei servizi oggetto del provvedimento. Si direbbe quasi che gli italiani gravati della TASI, siano ancora ritenuti ed equiparati ai “ricchi” e quindi a quella categoria di persone che devono “dare di più” proprio in virtù del loro presunto “agiato” stato sociale. Ma io credo e voglio ben sperare, che le S.V. illustrissime abbiano superato questo pregiudizio d’altri tempi e di tutt’altra epoca, ben sapendo che oggi chi è anche proprietario della propria prima casa, nella stragrande maggioranza dei casi questo possesso è frutto dei suoi stessi sacrifici di lavoro per raggiungere una meta, quella del cosidetto mattone, ancora ambita da molti italiani. Possedere una casa, quella dove si abita e si risiede, nonostante il profondo stato di recessione in atto, resta ed è ancora nella volontà di molti italiani, che purtroppo sono i soli ad essere fortemente penalizzati da questo iniquo provvedimento. E vorrei chiedere alle S.V. Illustrissime quali principi e quali criteri hanno ispirato il legislatore che ha promosso questo provvedimento che personalmente ribadisco ancora, giudico del tutto iniquo e anticostituzionale. Un provvedimento che di fatto crea disparità tra due categorie e/o fasce di contribuenti: chi paga e chi è esonerato, pur essendo utilizzatori alla pari degli stessi servizi. Forse uno dei motivi di questa ingiustizia, va ricercato in un contesto puramente organizzativo e/o informativo nel senso che gli Enti Locali, i Comuni in questo caso, non dispongono di una anagrafica specifica e aggiornata degli affittuari e/o dei Soggetti e delle abitazioni concesse in locazione, diversamente invece per i proprietari i quali sono rintracciabilissimi dall’anagrafica catastale delle Agenzie del Territorio. Se così fosse, la TASI sarebbe ancora più iniqua, e le responsabilità di tutto ciò ricadrebbero ulteriormente anche sul legislatore stesso e sulla finanza dello Stato che “per comodità” e/o per carenza di informazioni, in quel provvedimento persegue solamente coloro di più facile identificazione. Da questa iniquità non si deve estraniare il Parlamento Italiano, primo responsabile per aver votato e approvato questi provvedimenti che purtroppo ancora una volta hanno creato due categorie di cittadini: quelli privilegiati e quelli tartassati dei quali, molti ancora con dei mutui in corso da onorare con grandissimi sacrifici. Ma questa è anche la fotografia di una Italia che da un lato predica la riduzione delle tasse, dall’altro invece crea la TASI con le sue iniquità. Vi ringrazio per la Vostra attenzione e confido vivamente nel Vostro riscontro. Con il dovuto ossequio, Giovanni Ravasenga (Consigliere Comunale di Trino) Via Gennaro, 11 – 13039 Trino (prov. di Vercelli) Telef. 338.2890727 [email protected] [email protected]
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