9-12-2013 branca EG COMPETENZA 7-02-2014

 L’ECO DELLA BRANCA:
strategie di sopravvivenza
sulle tracce del nuovo sentiero
ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUT CATTOLICI ITALIANI, ZONA DI RAVENNA-FAENZA BRANCA EG 7 FEBBRAIO 2014
speciale di branca. Restano libere: EDITORIALE il tema resta scottante.. sono passati 7 anni dal passaggio al “nuovo sentiero” e ancora la sua applicazione ci vede in difficoltà.. Sarà la crisi del settimo anno? Sarà che anche solo per avere un buon mazzetto ci vuole lavoro di finitura, soprattutto per poter rendere lo strumento comodo e maneggevole.. figurati per un buon sentiero! Fatto sta che ogni anno il tema sentiero, nelle sue diverse sfaccettature, è sempre nella top 3 dei dubbi di branca… ecco allora che abbiamo sguinzagliato i nostri reporter, capi e aiuti, per confrontarsi e redigere questo numero alcune riflessioni - il sentiero è il centro della nostra intenzionalità educativa: è qui che si gioca la nostra arte del capo e la nostra capacità di essere significativi per accompagnare e sostenere i ragazzi nel grande gioco della vita. - Concentriamo il nostro lavoro sulle mete di ciascun ragazzo.. gli impegni concreti possono trovarli ampiamente insieme alla sq.. - Il confronto è la nostra migliore strategia per limare, migliorare e capire dove possiamo fare meglio e dove stiamo giocando bene la nostra partita… confronto quando? dove? a branca, negli 1 eventi di zona, al convegno metodologico, ai cfm, ai we metodologici, in tutte le occasioni di incontro tra capi e tra capi e ragazzi.. RV SPECIALITÀ: UNA COSA IN PIÙ O UNA MARCIA IN PIÙ Siete stufi di avere i soliti capi sq insipidi e alla mercè dei capi reparto? Noi abbiamo una ricetta sfiziosa che fa al caso vostro: la competenza “giusta”! Ingredienti: - 3 specialità dei lupetti - 1 animo inconsapevole ed innocente - 4 icone dello scoutismo (come i punti di BP) - 1 pizzico di sana competizione - 100g di essenzialità - 1 capo reparto attento, ma distaccato Procedimento: rendi il novizio con animo innocente ed inconsapevole all’inizio del suo sentiero, rimiscela le sue specialità dei lupetti con l’avventura del Reparto. Aggiungi subito un pizzico di competizione senza eccedere, mescola bene con delicatezza. Otterrai così la perfetta base per la tua torta. Aggiungi con cura le icone dello scoutismo e le esperienze “sbure” del Reparto. Lascia riposare e lievitare un paio d’anni. Il capo Reparto reimpasti con regolarità in modo da controllare la lievitazione. Cuocere a fuoco lento. Una volta cotta, lasciala raffreddare, condividila con gli altri e tramanda la ricetta in modo che anche lui possa fare lo stesso. e trascinandoli nella vita di reparto… COME NON PERDERE DI VISTA IL SENTIERO DI -
quaderno di caccia cartellone del sentiero di sq conca più curato conca a metà settimana slegato dall’attività consiglio di sq pre‐
preparato con i capi sq imprese più curate Le occasioni di vera crescita sono i momenti occasionati per il capo sq verso la propria sq e occasionali per i capi reparto Alla prossima puntata speriamo di potervi presentare “capo sq” , “la signora Tappa R.” IL CAPO SQUADRIGLIA BRACCIO DESTRO DELLA STAFF LA VITA DI REPARTO SECONDO LA STAFF: ECCO TUTTE LE OCCASIONI DI VERA CRESCITA PERSONALE Ha partecipato al programma televisivo “chi l’Ha visto?” il personaggio P.Personale, in quanto ha perso alcuni famigliari tra i quali “capo sq” , “la signora Tappa R.” entrambi avvistati presso la casa scout di bagno. Gli inviati hanno utilizzato una nuova strategia per mettere sul giusto sentiero il personaggio P.Personale. la strategia si compone dei seguenti punti: Data la crisi, i capi reparto hanno bisogno di un numero di collaboratori sempre crescenti: chi meglio dei capi squadriglia? Ma il problema piu grande è come coinvolgerli! Ecco qualche consiglio: - rendere il csq responsabile del sentiero di ogni squadrigliere condividendolo i consiglio capi, - trasmetta la passione di vivere il sentiero - coinvolgerli nella preparazione delle attività CIASCUNO LIVIA TAMPIERI ALLA COMPETENZA” LA GUIDA AL TERZO ANNO DEL REPARTO BADEN POWELL HA RAGGIUNTO DURANTE LA CERIMONIA TENUTASI DOMENICA 2 FEBBRAIO LA TAPPA DELLA COMPETENZA Boncellino 2 feb 2014. la capo sq dichiara” avevamo lavorato molto in consiglio capi, in modo da accompagnarla durante il sentiero con l’aiuto fondamentale dei capi reparto. Le ete e gli impegni che si sono concretizzati durante il consiglio della legge, sono stati regolarmente messi nero su bianco in un cartellone raffigurante il sentiero di reparto”. I capi reparto dichiarano” non sono mancati omenti di confronto che hanno coinvolto tutti i capi ella staff e momenti rivolti esclusivamente al confronto individuale con Livia”. NOTE DAL REGOLAMENTO DI 2 BRANCA Art. 15 CAPOSQUADRIGLIA Uno dei compiti principali del Capo Squadriglia sarà quello di impegnarsi il più possibile ad essere a conoscenza del Sentiero dei suoi squadriglieri e di accompagnarli nella concretizzazione delle mete negli impegni. Art. 17 CONSIGLIO DI SQ L’impegno personale di ogni E/G è verificato in base al Sentiero di ciascuno/ a. Il Consiglio di Squadriglia è infine ambito privilegiato per la verifica di mete e impegni dei singoli in preparazione al Consiglio della Legge. Art. 22 CONSIGLIO CAPI Il Consiglio Capi poi, quando progetta e programma i momenti di vita del reparto, individua le occasioni più adeguate nelle quali i singoli esploratori e guide potranno concretizzare gli impegni del loro sentiero. Art. 27 IMPRESA In caso di impresa di reparto, una volta fatta la scelta, si costituisce il Consiglio d’Impresa. ..Compito del Consiglio d’Impresa è coordinare tutta la preparazione e la realizzazione, individuando i posti d’azione necessari per la buona riuscita dell’impresa, che saranno contenuti in una “Mappa delle opportunità” dalla quale ogni esploratore e guida attinge secondo il sentiero percorso. Per le imprese di squadriglia, i compiti del consiglio di impresa sono assunti dal Consiglio di squadriglia che distribuisce i posti d’azione in relazione al sentiero e alle competenze di ciascuno. Art. 32 METE Le “mete” costituiscono l’orizzonte verso cui l’E/G cammina per il raggiungimento di ogni tappa del proprio Sentiero Le mete vengono fissate dall’E/G all’inizio del tempo dedicato alla tappa e possono eventualmente venire riformulate o integrate lungo il percorso, mediante il confronto con i Capi ed accogliendo quanto è stato espresso nei Consigli della Legge. Art. 31 IL SENTIERO responsabilità educativa e pedagogica della crescita di ogni ragazzo e ragazza è affidata allo staff di unità, tenendo conto che il ragazzo e la ragazza sono protagonisti e responsabili del proprio Sentiero. Alla costruzione del Sentiero partecipano dunque: • il ragazzo e la ragazza, sempre più consapevolmente; • lo staff, che fornisce agli E/G l’occasione di vivere esperienze e gli strumenti per leggerne i significati più profondi per la loro vita, favorendo in tal modo la crescita della loro autocoscienza; • la comunità del Reparto nelle sue articolazioni (Squadriglia, Alta Squadriglia) che crea l’ambiente e il clima positivo di fiducia e di tensione verso gli ideali della Legge e della Promessa e che offre occasioni di verifica. 3 • impegnative, ma proporzionate alle forze dei ragazzi e delle ragazze; • legate alla vita quotidiana dell’esploratore e della guida; • verificabili da sé e dagli altri La durata delle mete potrà variare secondo la crescita dell’E/G: potranno essere più a breve termine all’inizio dell’esperienza del reparto, mentre facilmente saranno più articolate e con orizzonte di più lungo respiro con il passare degli anni, sempre a misura della persona. Lo Staff di Unità, mediante l’osservazione dell’esploratore e della guida e il dialogo con lui/lei realizzabili negli spazi e nei tempi concessi in ogni momento dalla vita del Reparto, lo/la aiuta ad individuare quei cambiamenti che possono essere utili all’E/G per realizzare se stesso/a e a declinarli in mete del proprio Sentiero. Gli “impegni” costituiscono i passi mediante i quali l’E/G cammina verso il raggiungimento delle mete che si è posto/a. Per essere efficaci, devono essere: • concreti • verificabili • condivisi nella comunità • puntuali, cioè limitati nel tempo Per favorire la globalità e l’armonizzazione della crescita dell’E/G nei differenti ambiti di vita, è utile che almeno qualche meta riguardi quanto é esterno al reparto: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, ... In caso di mete esterne al Reparto si dovrà dare la massima fiducia e responsabilità agli esploratori e alle guide, soprattutto per ciò che comporta la verifica. Il rapporto Capo‐ragazzo sarà sempre garante di questo cammino, anche se la famiglia, l’ambiente scolastico e le altre occasioni educative possono essere coinvolte nella definizione e verifica degli impegni concreti mediante i quali l’esploratore e la guida raggiungeranno tali mete. Le mete sono visualizzate secondo le differenti tradizioni, per essere messe a conoscenza (con l’eccezione di quelle particolarmente delicate) di tutta la comunità di Reparto e, in modo particolare, della comunità di Squadriglia, che contribuiranno con l’interessato/a a tradurle in impegni concreti. Art. 33 GLI IMPEGNI • orientati al raggiungimento della meta. Gli impegni vengono assunti da ogni E/G vivendo le occasioni di: • posti d’azione nel corso dell’impresa • specialità individuali • incarichi di Squadriglia • Buone Azioni L’E/G, dopo essersi assunto un impegno insieme alla comunità, ne verifica il raggiungimento davanti alla stessa comunità. Il Consiglio della Legge si rende, quindi, partecipe della crescita di tutti i componenti del Reparto. L’E/G verifica le mete sulla base della propria valutazione degli impegni portati a termine e dello stile nel realizzarli; ad essa si aggiungono riflessioni, suggerimenti e osservazioni della comunità di Reparto che, così facendo, contribuirà in stile di correzione fraterna alla crescita di tutti i suoi componenti. Art. 43 VERIFICA DEGLI IMPEGNI Gli impegni sono verificati all’interno delle comunità in cui gli E/G li hanno assunti e vissuti, vale a dire: • altre occasioni concrete che si presentano nello sviluppo della vita di Reparto ed al di fuori di esso. Art. 42 CONSIGLIO DELLA LEGGE Il Consiglio della Legge è momento privilegiato di verifica del Sentiero: infatti, è in questa occasione che l’esploratore e la guida riconoscono completato o meno il cammino di tappa e, più in generale, il raggiungimento di mete, specialità, brevetti. 4 • i posti di azione delle differenti imprese all’interno del Consiglio di Squadriglia, Consiglio della Legge o in Alta Squadriglia, • le Specialità nel Consiglio della Legge, possibilmente dopo un passaggio di verifica con il Maestro di Specialità e nel Consiglio di Squadriglia • gli incarichi di Squadriglia all’interno del Consiglio di Squadriglia • le occasioni concrete che si sono presentate nello sviluppo della vita di Reparto ed al di fuori di esso nel Consiglio della Legge. La “verifica” si esplica sia nel’autovalutazione del singolo che nel rapporto educativo con i Capi, cui si aggiungono le diverse comunità del reparto (Reparto, Squadriglia ed Alta Squadriglia). Art. 44 RUOLO DELLA COMUNITÀ NEL SENTIERO Squadriglia, Reparto, Consiglio Capi accompagnano ogni E/G lungo il Sentiero e sono gli ambiti dove i ragazzi e le ragazze vivono con pienezza il loro Sentiero aiutati da “fratelli e sorelle” che con loro condividono l’avventura del crescere. Questi ambiti offrono, infatti, una serie di opportunità che consentono loro, mediante gli impegni vissuti durante le imprese, di ottenere una crescita equilibrata in tutti gli aspetti della persona La collina e i primi sapori della primavera accompagnano le guide e gli esploratori di Faenza 3, Modigliana, e Brisighella. Ripartito verso faenza direzione parco Stacchini, che a uno di Ravenna vaglielo a spiegare dov’è! THINKING DAY: UN’ALTRO PUNTO DI VISTA La smania nelle gambe, l’uniforme pronta da un pezzo e la macchina già calda: direzione Montebello, tutto pronto. Sosta caffè a Modigliana con immancabile incontro casuale di Alessandro Liverani, poi finalmente l’atteso TD, un saluto, un fuoco, qualche domanda, l’attesa dei bagnetto) almeno 15 esploratori e guide ciascuna, mentre sotto la tettoia esterna più di un centinaio di ragazzi si muovono bene. Ore 19:00 il mio sabato del Td finisce qui. ritardatari e via il TD inizia anche per i ragazzi! Detto fatto punti il navigatore su villa Stacchini e poi ci vai dietro, li trovi parcheggio e un bel parco, dove Faenza 1 e Alfonsine svolgevano la prima parte del gioco supportati verso sera dall’incredibile illuminazione pubblica del parco, la palestra nelle vicinanze ha poi fornito loro il giusto supporto per la notte. L’oratorio Don Bosco a Granarolo ospitava invece in un attrezzatissimo distaccato e introvabile parchetto i gruppi di Bagnacavallo e Faenza 2, sono rimasto esterrefatto dalle condizioni logistiche di questa struttura, capace di ospitare nelle tre casette di legno (con 5 La Domenica: l’incontro col vecchio gruppo, il calore dei capi, degli scout e delle guide che non vedi da un pezzo, l’incredibile bidone del Vescovo (capita solo agli scout) e la SS. Messa, hanno alimentato una brace che forse mai si spegnerà. A.F. SAN GIORGIO 2014 UN GIORNO DI FRATERNITÀ Nella preparazione dell’evento è importante focalizzare l’attenzione sulla situazione davanti alla quale ci troveremo. I numeri parlano chiaro 450 E/G censiti nella nostra zona ci consentono di ipotizzare un evento per 300/350 ragazzi. Il luoghi in grado di ospitarci non sono tanti e la pattuglia individua come posto logistico migliore il parco del carnè. Si ma con quale obbiettivo? Giocare, ridere, scherzare, distogliere la tensione, stare bene fra fratelli scout, in pratica: valorizzare lo stare insieme sfruttando il poco tempo a disposizione per conoscersi e divertirsi. Ci aspettiamo per vivere questa indimenticabile giornata di gioco alle 09:00 di domenica 27/04/2014 nel pratone lungo lo stradello che collega il parcheggio basso alla casa del parco del carnè. Qui faremo tutti i cerchi della giornata (apertura, chiusura, pranzo e messa) e da qui partirà il grande gioco, pensato per dare la possibilità a tutti di divertirsi e di essere protagonisti. Il gioco è strutturato in modo tale da dare la possibilità ai ragazzi di cominciare a conoscersi visto i raggruppamenti misti delle squadre fin dalle sue prime fasi, favorito inoltre da un incontro graduale con le altre squadriglie. L’esplorazione a grande raggio del territorio del parco darà il giusto tono di avventura di cui c’è bisogno (siamo ancora nella prima fase); La sfida, i combattimenti veri e propri, sono studiati appunto per dare a tutti la possibilità di avere un ruolo, le squadre dovranno elaborare un minimo di tattica, in quanto ad ogni terreno di gioco corrisponde una tecnica di combattimento diversa. (scalpo, morra cinese, galletti) Udite udite poi la grande intuizione del nostro Filippo: fuori dai prati di gioco, quindi lungo gli stradelli e nel bosco si combatterà al tocco, semplicemente il più piccolo che tocca uno più grande vince sempre! Facile no? I grandi che si imboscano, vengono stanati dai più piccoli che tanto corrono sempre! L’ultima fase del gioco prevede la costruzione di una lancia con le rondelle utilizzate come merce da combattimento nel gioco, in grado di evidenziare in maniera netta il vincitore, e rimandare la vera sfida, quella 6 fra singole squadriglie, al prossimo anno! Dalla fine del gioco (12:30) si passerà al pranzo (13:00) per poi concludere la giornata con la S.Messa alle 14:00 circa. Se siamo stati bravi e abbiamo lasciato il parco meglio di come lo abbiamo trovato alle 16:00 saremo già di ritorno. A.F. GUIDONCINI VERDI: I DIARI DI BORDO QUESTI SCONOSCIUTI… Quattro parole con Sergio Maldotti incaricato regionale alla branca E/G. Nasce da una forte difficoltà percepita dai capi, ma anche constatata dalla scarsa partecipazione ai guidoncini verdi, la nostra voglia di capire come semplificare il percorso per arrivare a raggiungere una specialità di squadriglia. Il passaggio da impresa di squadriglia e specialità di squadriglia è veramente breve, ma è sistematicamente interrotto da questi maledettissimi diari di bordo, perché diciamocelo in un reparto che funziona, che è ben avviato, 2 imprese di squadriglia e una missione all’anno sono quasi la normalità. Come superare l’ostacolo quindi? In realtà l’ostacolo così come lo vediamo noi capi non esiste, il diario di bordo deve si essere fatto dai ragazzi, ma in base alle loro capacità, alle capacità della squadriglia che punta alla specialità. Chiediamo ai ragazzi di fare del proprio meglio, non l’impossibile per loro, ecco quindi che la sensibilità del capo, saprà riconoscere qual è il proprio meglio, richiedendo ai ragazzi non un diario di bordo standardizzato, ma un diario di bordo calato sulle loro capacità e qualità; starà poi ai capi reparto descrivere come ha lavorato la squadriglia in una piccola relazione parallela. Dobbiamo quindi iniziare a chiamare e considerare diario di bordo, una presentazione in PowerPoint, un collage di video, un articolo di giornale, un album di fotografie ecc… Una precisazione che speriamo possa invogliarvi a stimolare queste specialità di squadriglia e a semplificare il percorso, in virtù anche del prossimo appuntamento nazionale in fase di elaborazione per il 2015 che vedrà coinvolte tutte le squadriglie d’Italia in una sorta di “coloriamo l’Italia di imprese” Al link seguente troverete tutte le informazioni sui guidoncini verdi. I guidoncini verdi inoltre cambiano stile: l’edizione 2014 (13 e 14 settembre) sarà basata su un grande gioco. CAPETTI DI SPECIALITÀ E CAMPI DI COMPETENZA. Anche quest’anno la nostra zona propone due campetti di specialità, le verifiche delle edizioni precedenti ci consentono di riproporre l’ottimo Campeggiatore, e l’ancora non sperimentato Artigiano. È indubbiamente un’ottima occasione per i vostri E/G come lo sono tutti gl’altri campetti proposti dalla regione. Qui sotto il link a buona caccia, il portale che gestisce tutte le iscrizioni! Cosa diversa invece per i campi di competenza, dove l’iscrizione avviene ancora in formato cartaceo tramite fax o posta raccomandata, a breve verranno pubblicate le date dei campi vi consigliamo pertanto di consultare periodicamente il seguente link che contiene anche le modalità di iscrizione. DAL REGOLAMENTO DI BRANCA: Art. 19 SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA 7 Vivere l’avventura in periodi lunghi, nel succedersi di imprese e missioni, consente a una squadriglia di raggiungere una o più specialità. La specialità di squadriglia è uno strumento atto a sviluppare il senso e il valore di un percorso di crescita comunitario in ordine all’autonomia ed alla competenza. La squadriglia consegue una specialità se nell’anno scout realizza una missione e due imprese di squadriglia (anche se nell’ambito di un’impresa di reparto). Le due imprese tendono alla realizzazione di attività in cui si sviluppi con particolare competenza l’insieme delle tecniche della specialità prescelta. La missione verterà sulle tecniche della specialità. La squadriglia e il caporeparto inviano agli Incaricati regionali della branca E/G una relazione delle tre attività, compresa una loro valutazione, relativamente allo scopo prefisso. Gli Incaricati regionali assegnano il guidoncino dispecialità di squadriglia, che viene legato sotto la bandierina distintiva di squadriglia. Ogni squadriglia può ottenere una sola specialità, che è valida per tutto l’anno scout successivo a quello in cui è stata conquistata. La specialità conseguita è confermata per un solo ulteriore anno, se la squadriglia realizza una nuova impresa affine, che ne dimostri almeno lo stesso grado di autonomia e competenza. Nell’allegato 2 è compreso l’elenco delle specialità di squadriglia. Art. 36 SPECIALITÀ Le Specialità offrono all’esploratore e alla guida, a seconda delle inclinazioni ed attitudini personali, la possibilità di confermare le proprie capacità, di sviluppare nuove potenzialità e di vivere responsabilmente un ruolo nella comunità, iniziando a mettersi a disposizione degli altri. In questa prospettiva, i Capi le proporranno anche come strumento per stimolare la ricerca degli E/G in settori a loro sconosciuti. Proprio per questa loro forte connotazione di strumento di ricerca e di scoperta della persona, è necessario che il maggior numero possibile di specialità trovi uno spazio effettivo all’interno della vita del Reparto, o quanto meno un aggancio significativo ad essa. Con la conquista di specialità, l’E/G comincia a comprendere che l’essere competente (ovvero “essere un/una ragazzo/a in gamba”) passa attraverso un progetto personale unico, che sarà, quindi, necessariamente diverso dai progetti degli altri esploratori e guide. Le specialità potranno essere anche un impegno del sentiero di ogni E/G, mentre i Capi le utilizzeranno per sollecitarli • alla concretezza • al desiderio di provarsi in campi non conosciuti • al gusto del saper essere capaci per poter essere utili agli altri. Nel percorso verso una specialità ogni E/G sarà accompagnato da un Maestro di Specialità, che potrà essere uno scout o una guida già in possesso di quella specialità e/o di un Brevetto di Competenza affine, un Capo oppure anche un adulto esterno all’ambito scout, in possesso delle capacità tecniche necessarie. La Carta di Specialità è lo strumento che consente ad ogni scout/guida di progettare il cammino verso la specialità, nello spirito e con lo stile dell’Impresa (Allegato 5). Anche i Campi di Specialità possono rappresentare un importante strumento per la conquista di una specialità: sono infatti un’occasione privilegiata di incontro e confronto tra ragazzi e ragazze che stanno percorrendo un analogo cammino. Al riconoscimento della conquista di una specialità da parte del Consiglio della Legge corrisponde l’assegnazione del distintivo corrispondente. È importante ed utile valorizzare le competenze già acquisite dai più piccoli 8 durante la loro vita in Branco/Cerchio. È comunque fondamentale che l’eventuale riconferma passi attraverso il “fare” nelle imprese, che l’E/G salito/a dal Branco/Cerchio vivrà in Squadriglia/Reparto. L’eco sul sentiero: opinioni della nostra Zona. Nelle giornate 31 Maggio‐1 giugno 2014 gli Iabz e gli Iabr sono chiamati a Bracciano per confrontarsi e fare un punto sullo stato di salute del’ormai non più nuovo sentiero. Ci piacerebbe scendere non solo col nostro (iabz) pensiero, ma col maggior numero di pensieri della Zona. Chi ha qualcosa da dire in merito al sentiero? Scriveteci! [email protected] [email protected] Andrea e Roberta Il documento che avete appena letto è disponibile a questo indirizzo in formato digitale. Roberta e Andrea