Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico TULLIO BUZZI Documento del consiglio di classe ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 (relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso) Documento elaborato dal Consiglio della Classe 5a sez. G Indirizzo: Elettronica e Telecomunicazioni M. Sgherri .....…………………...…. B. Breschi .....…………………...…. L. Polvani .....…………………...…. M.Bogani .....…………………...…. A. Munaò .....…………………...…. L. Linari .....…………………...…. P. Pili .....…………………...…. M. Pierattini .....…………………...…. L. Lusini .....…………………...…. F. Mardegan .....…………………...…. E. Palma .....…………………...…. Il Dirigente Scolastico Prof. Erminio Mario Emilio Serniotti Prato, lì ___________________ Sommario Obiettivi Curricolari e profilo professionale del Perito Ind.le per l'Elettronica e le Telecomunicazioni................ 2 Obiettivi didattico-educativi trasversali in termini di conoscenze, competenze e capacità................................. 3 Obiettivi di indirizzo ............................................................................................................................................. 4 Attività curricolari ed extracurricolari ................................................................................................................... 5 Metodi relativi alle concrete interazioni docenti-discenti ..................................................................................... 7 Spazi e mezzi ...................................................................................................................................................... 7 Quadro Orario ..................................................................................................................................................... 7 Orario settimanale della Classe .......................................................................................................................... 8 Criteri di valutazione finale ................................................................................................................................ 10 Italiano ............................................................................................................................................................... 13 Storia ................................................................................................................................................................. 19 Inglese............................................................................................................................................................... 22 Matematica........................................................................................................................................................ 24 Economia Industriale ed Elementi di Diritto ...................................................................................................... 31 Elettronica ......................................................................................................................................................... 35 Tecnologia, Disegno e Progettazione Elettronica (TDP) .................................................................................. 39 Sistemi Automatici Elettronici............................................................................................................................ 43 Telecomunicazioni............................................................................................................................................. 47 Educazione Fisica ............................................................................................................................................. 51 Religione cattolica ............................................................................................................................................. 54 Area di progetto................................................................................................................................................. 58 Simulazione Terze Prove .................................................................................................................................. 61 Simulazione Terza Prova del 04/12/2013 ......................................................................................................... 62 Simulazione Terza Prova del 28/04/2014 ......................................................................................................... 63 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 1 Obiettivi Curricolari1 e profilo professionale del Perito Ind.le per l'Elettronica e le Telecomunicazioni Obiettivo del curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: • • • versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione; capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi. Il suddetto obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. Per tali realtà, il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni, nell'ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a: * * * * * • • • • • • 1 partecipare con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo; svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti; documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro; interpretare nelle loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell'azienda in cui opera; aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione dell'attività. Il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto, essere in grado di: analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati; partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato; descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d'uso; comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera. Sulla scorta del Supplemento della Gazzetta Ufficiale del 2-5-1994 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 2 Obiettivi didattico-educativi competenze e capacità trasversali in termini di conoscenze, Il Consiglio di Classe ha unanimemente concordato i seguenti obiettivi al conseguimento dei quali ha finalizzato la propria azione didattico-educativa: Conoscenze • • Conoscere i contenuti specifici delle singole discipline. Conoscere i linguaggi disciplinari. Competenze • Possedere adeguate competenze linguistiche, che consentano di esprimersi in modo chiaro, corretto, coerente, adeguato alla situazione, usando, ove sia richiesto, un lessico specifico e tecnico. Saper porsi, di fronte a qualsiasi situazione problematica, in termini critici e flessibili, impiegando dati conosciuti per affrontare difficoltà nuove. Aver maturato il desiderio di ampliare le proprie conoscenze e di mantenersi continuamente aggiornato. • • Capacità • • • • • • Essere autonomo, capace di organizzarsi, sia nello studio che nell’affrontare problemi di ordine pratico. Comprendere il senso del proprio lavoro, saperne spiegare e giustificare scopi e procedimenti in modo adeguato. Essere capace di rielaborare e sistematizzare le conoscenze apprese. Aver acquisito capacità di analisi e di sintesi. Aver maturato una coscienza sociale e quindi un atteggiamento rispettoso di idee e culture diverse. Aver acquistato abilità motorie e coordinative a un’idonea manualità. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 3 Obiettivi di indirizzo Il rapido e incalzante sviluppo dell’elettronica, in particolar modo dell’elettronica digitale, sostenuto dall’evoluzione tecnologica della microelettronica e dalla sempre maggior diffusione di tecniche di progettazione automatica, ha modificato la figura del perito elettronico, il quale deve essere versatile, dotato di conoscenze di base consolidate, e possedere soprattutto una notevole flessibilità mentale, in un settore in cui l’obsolescenza è la caratteristica fondamentale. Pertanto la finalità del corso è quella di avviare gli allievi alla progettazione autonoma, tentando di far loro acquisire capacità progettuali e realizzative fortemente integrate, superando gli aspetti prevalentemente esecutivi. Tutto ciò affinché essi non abbiano difficoltà ad orientarsi nei confronti di problemi nuovi e di realtà produttive anche molto diverse tra loro, tenendo presente che le tecnologie attuali tra qualche anno saranno obsolete, e che pertanto il patrimonio culturale del perito può risultare inutilizzabile se non è supportato da una grande flessibilità mentale. Conoscenze • • • • • • Competenze • • • • Capacità • • • • • sistemi di conversione per il condizionamento del segnale e per la trattazione di segnali digitali; circuiti per la generazione di segnali in bassa ed in alta frequenza; conoscenze relative a specifiche tecniche di trasmissione, con o senza modulazione, e a moderni sistemi di telecomunicazione; conoscenze sulla strumentazione specifica e sul suo corretto utilizzo; essere capace di interpretare e di utilizzare norme relative a standard nazionali e internazionali. conoscenze sui sistemi a microprocessore, sistemi di controllo basati su PC, sistemi lineari, automatismi essere in grado di saper cogliere gli aspetti fondamentali del problema proposto, e sviluppare le relative problematiche di carattere tecnico nella maniera più semplice e completa; essere in grado di individuare i blocchi essenziali per la progettazione di un sistema, anche complesso, e saper condurre la progettazione anche riguardo all’ottimizzazione del rapporto costi/prestazioni; essere in grado di seguire il segnale dall’ingresso all’uscita di un circuito, saper ricercare eventuali guasti utilizzando correttamente la strumentazione; essere in grado di interpretare correttamente i “data sheet”, riuscendo a cogliere le caratteristiche funzionali di ogni integrato. capacità di programmazione ad alto livello e a livello assembly acquisire autonomia nell’analisi e nella sintesi, nonché nella progettazione di sistemi anche di una certa complessità; capacità di razionalizzare conoscenze e competenze, in modo da applicarle efficacemente ed in maniera flessibile alla soluzione di problemi di natura diversa; capacità di adeguarsi rapidamente all’evoluzione dell’elettronica; saper individuare in uno schema circuitale, anche complesso, i blocchi fondamentali che lo compongono, comprenderne il funzionamento e le interazioni fra di essi, e cogliere gli eventuali collegamenti interdisciplinari Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 4 Attività curricolari ed extracurricolari Area di Progetto Si rimanda al relativo capitolo. Corso “La sicurezza nei luoghi di lavoro” La classe ha frequentato il corso di formazione “La sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il corso è stato tenuto da ispettori dell’Azienda ASL 4, dal personale INAIL e dal personale del Ministero del Lavoro, nel periodo dicembre 2013 per un totale di 8 ore ( più 1 ora di esame ) Alternanza scuola-lavoro Nel mese di giugno 2013 gli studenti della futura V° G hanno effettuato uno stage in azienda della durata di quattro settimane. La stessa esperienza si è ripetuta durante le prime due settimane del mese di febbraio 2014. Gli alunni, distribuiti in diverse ditte del comprensorio pratese specializzate nei settori di Elettronica, Elettrotecnica e Informatica, hanno avuto modo di mettere in pratica conoscenze e competenze maturate durante gli anni di scuola e di rendersi conto direttamente di ciò che è richiesto al perito elettronico dal mondo del lavoro. Tutti gli studenti hanno evidenziato un comportamento corretto e rispettoso ed hanno rivelato impegno e buona volontà, meritandosi gli apprezzamenti di coloro che, nell’ambito delle diverse aziende, li hanno seguiti da vicino. Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera, 10 - 14 marzo 2014 Il Consiglio di classe ha promosso il viaggio di istruzione a Monaco di Baviera, ritenendo che questa esperienza potesse rappresentare un'utile opportunità di crescita non solo sotto il profilo culturale, ma anche dal punto di vista umano e sociale, nella speranza che abbia contribuito ad un incremento del senso di responsabilità e dell'impegno personale degli allievi. Monaco di Baviera è il simbolo di una riuscita modernità, avveniristica, ma anche una città ricca di storia. Il viaggio ha fatto base a Monaco, per scoprire le bellezze della città, visitandone non solo il centro storico, ma anche il Deutsches Museum, uno fra i più importanti musei del mondo nell’ambito della scienza e della tecnica. Una ulteriore tappa della visita alla città, ha previsto la sosta presso la Hofbräuhaus, la più antica e celebre birreria di Monaco, nonché una delle sette fabbriche di birra della città. La birreria deve la sua notorietà soprattutto al fatto che, il 24 febbraio del 1920, Hitler vi tenne uno dei suoi primi comizi enunciando i 25 punti programmatici del Partito dei Lavoratori tedeschi, che poi nei primi giorni di marzo divenne il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori tedeschi. Il 25 aprile 1944, l’aviazione inglese bombardò Monaco e l'edificio fu quasi completamente distrutto. Venne riaperto al pubblico solo nel 1958, in tempo per l'ottocentesimo anniversario della città. Ancora a Monaco si è visitato il Parco Olimpico dove, nel 1972, si svolsero le XX olimpiadi, tristemente famose per l’uccisione di undici atleti israeliani nello scontro fra i terroristi palestinesi che li avevano presi in ostaggio e le forze che intendevano liberarli. Un gruppo di allievi ha inoltre visitato il museo della Bmw, ospitato dall’edificio, detto il “Museum Bowl”, realizzato insieme al vicino grattacielo che ospita il quartier generale amministrativo e direzionale – il “4 Cilindri” – dall’architetto viennese Karl Schwanzer in occasione delle Olimpiadi del 1972. Infine, il viaggio ha previsto anche una tappa al Campo di concentramento di Dachau, significativa testimonianza dei lager nazisti ed elemento quindi determinante per rendere più tangibile quella drammatica pagina della storia del ‘900. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 5 Nel viaggio di andata è stata effettuata una sosta ad Innsbruck, per offrire agli studenti un piccolo assaggio delle sue caratteristiche e bellezze, sia artistiche che storiche. Durante tutto il viaggio, gli alunni sono stati corretti ed attenti. Ovviamente hanno mostrato maggiore interesse per alcuni aspetti dell’esperienza: meno appassionati dall’arte e dall’architettura (per le quali tuttavia non si sono mai sottratti alle spiegazioni), sono apparsi decisamente più motivati durante la visita al campo di concentramento di Dachau, al Museo della Scienza, all’Olimpia Park ed anche alla sede della Bmw. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 6 Metodi relativi alle concrete interazioni docenti-discenti Lezione frontale, lezione interattiva, discussione con sollecitazione di interventi, lavoro di gruppo, attività di ricerca, problem solving, reperimento di fonti. Spazi e mezzi Aule, laboratori, palestra attrezzata, biblioteca, aule di proiezione video e multimediali; testi, presentazioni multimediali, proiezioni di videocassette, CD-ROM, software. Quadro Orario Discipline del piano di studi Ore settimanali per 2 corso 3° 4° 5° Totale Ore del 5° 3 anno Insegnanti 4 del 5° anno Educazione Fisica 2 2 2 66 Prof. Erasmo Palma Religione/Attività Alternative 1 1 1 33 Prof. Fernando Mardigan Lingua e lettere italiane 3 3 3 99 Prof.ssa Marta Sgherri Storia 2 2 2 66 Prof.ssa Marta Sgherri Lingua straniera 3 3 2 66 Prof.ssa Patrizia Pili Economia Industriale ed Elementi di Diritto - 2 2 66 Prof.ssa Angela Munaò Matematica 4 3 3 99 Prof.ssa Lucia Polvani Meccanica e Macchine 3 - - - Elettrotecnica 5(2) 3 - - Elettronica 3(2) 4(2) 4(2) Sistemi Elettronici Automatici 3(2) 3(2) 5(3) - 3 4 3(3) 4(2) 5(4) Telecomunicazioni Tecnologie Elettroniche, Disegno e Progettazione 132 (66) 165 (99) Prof. Luca Lusini Prof. Marco Pierattini 132 Prof. Leonardo Linari Prof. Bruno Breschi Prof. Marco Pierattini 165 Prof. Massimiliano Bogani (132) Prof. Marco Pierattini 2 Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio e della compresenza con l’insegnante tecnico pratico. 3 Il calcolo delle ore totali è stato effettuato considerando 33 settimane di attività scolastica. 4 Nel caso in cui siano indicati 2 insegnanti, il secondo è l’insegnante tecnico-pratico Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 7 Orario settimanale della Classe ora LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI 1 TELECOM SIST. LAB. MATEMATICA ELETTRONICA 2 SISTEMI SIST. LAB. TELECOM 3 MATEMATICA SIST. LAB. 4 DIRITTO TDP 5 ITALIANO ED.FISICA ELETTR.LAB ED.FISICA ELETTR.LAB 6 7 TDP. LAB. 8 TDP. LAB. 9 TDP. LAB. GIOVEDI VENERDI SABATO ITALIANO INGLESE SISTEMI TELECOM RELIGIONE DIRITTO STORIA INGLESE ITALIANO ELETTRONIC TELECOM MATEMATICA STORIA 10 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 8 Breve storia della classe e situazione attuale La V° G, formata da 18 alunni, è il risultato di una forte selezione operata nei due anni precedenti. Tutti gli studenti appartengono al gruppo originario, costituitosi all’inizio del triennio; non vi sono, pertanto, allievi ripetenti né di quarta né di quinta. La classe non ha mai presentato problemi disciplinari, anzi è apparsa sempre tranquilla e corretta ed anche in occasione del viaggio d’istruzione a Monaco le insegnanti accompagnatrici hanno potuto constatare un comportamento assolutamente irreprensibile. Lo stesso si può affermare per quanto riguarda l’esperienza dello stage, in quanto tutte le aziende in cui sono stati collocati gli alunni hanno formulato su di loro giudizi del tutto positivi. Non si sono rilevati neppure quei fenomeni che spesso si verificano nell’ultimo anno, come le frequenti assenze o varie strategie volte a evitare compiti e interrogazioni: gli allievi hanno sempre mostrato un atteggiamento onesto e rispettoso sia verso i docenti che nei confronti dei compagni. Dal punto di vista del rendimento, non si può, tuttavia, definire la V° G come una classe brillante. Tolti pochissimi elementi, che hanno ottenuto buoni risultati in tutte le materie, il resto della classe può esser suddiviso in due gruppi. Al primo appartengono degli studenti che, pur possedendo discrete capacità, non le hanno sfruttate pienamente, accontentandosi di valutazioni sufficienti o poco più; per quanto riguarda gli altri,invece, si tratta di ragazzi che hanno incontrato delle difficoltà nel corso del triennio e che sono riusciti , grazie all’impegno, ad andare avanti, anche se conservano tuttora delle incertezze in alcune materie. Al momento attuale, comunque, tutta la classe appare orientata ad affrontare responsabilmente l’ultima parte dell’anno e, di conseguenza, l’esame finale. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 9 Criteri di valutazione finale Alla valutazione finale degli allievi concorrono i seguenti elementi: - la considerazione del livello di partenza accertato inizialmente e del progresso registrato, anche in relazione all'esito della eventuale partecipazione ad iniziative di sostegno e/o di recupero; - il rapporto tra profitto, prestazioni, preparazione individuali e quelli medi conseguiti dalla classe; - il livello di maturazione della autonomia di interessi; - il comportamento tenuto in occasione di incontri o lavori di gruppo e capacità di rispetto per gli altri; - la frequenza alle lezioni. A tale scopo si considerano i seguenti indicatori e descrittori : a) impegno nello studio individuale; b) partecipazione all'attività svolta con la classe; c) acquisizione delle conoscenze; d) maturazione delle capacità di analisi (individuazione dei concetti chiave); e) maturazione delle capacità di sintesi (collegamenti tra i concetti chiave); f) maturazione delle capacità di rielaborazione (collegamenti disciplinari e pluridisciplinari); g) competenza linguistico-espositiva (lessicale, morfo-sintattica, testuale o di articolazione del discorso); h) competenza disciplinare. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 10 L'attribuzione del voto finale è data dalla combinazione delle valutazioni dei singoli indicatori e descrittori. Griglia di corrispondenza per la valutazione finale LIVELLO VOTO 1 1-3 2 4 3 5 4 6 GIUDIZIO CORRISPONDENTE a) Impegno nello studio individuale assente b) Partecipazione all'attività svolta con la classe assente c) Il quadro delle conoscenze acquisite è frammentario e tale da non consentire all'allievo neppure l'esecuzione di compiti elementari d) Non riesce a individuare i concetti-chiave e) Non sa sintetizzare quanto appreso f) Manca del tutto di autonomia nella rielaborazione delle conoscenze g) Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori che oscurano il significato del discorso h)Ha competenze disciplinari nulle o scarse a) Impegno scarso e inadeguato b) Partecipazione distratta all'attività svolta con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta frammentario e superficiale e l'allievo non è in grado di eseguire correttamente compiti semplici d) Ha difficoltà nella individuazione dei concetti-chiave e) Ha difficoltà nel sintetizzare quanto appreso f) Ha scarsa autonomia nella rielaborazione delle conoscenze g) Non usa correttamente le strutture della lingua e il lessico disciplinare specifico e non riesce ad organizzare in maniera coerente e comprensibile il discorso h) Ha competenze disciplinari molto limitate a) Impegno nello studio discontinuo e poco accurato b) Partecipazione saltuaria all'attività svolta con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite non è omogeneo e pienamente assimilato e l'allievo commette spesso errori nell'esecuzione di compiti semplici d) Riconosce i concetti-chiave solo se guidato e) Non riesce a collegare i concetti-chiave in sintesi coerenti f) Mostra poca autonomia nella rielaborazione delle conoscenze g) Si esprime in maniera approssimativa e con qualche imprecisione terminologica; articola il discorso in modo non sempre coerente h) Ha competenze disciplinari modeste a) Impegno nello studio regolare b) Partecipazione regolare all'attività svolta con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta omogeneo e l'allievo è corretto nell'esecuzione di compiti semplici d) Sa analizzare alcuni aspetti significativi degli argomenti oggetto di studio e) Opera sintesi elementari ma coerenti di quanto appreso f) Se guidato sa rielaborare le proprie conoscenze, anche se tende alla semplificazione concettuale g) Si esprime in maniera elementare e poco fluida, ma usa correttamente le strutture linguistiche e articola il discorso in modo semplice e coerente h) Ha competenze disciplinari sufficienti Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 11 5 7 6 8 7 9-10 a) Impegno accurato nello studio individuale b) Partecipazione attenta all'attività didattica c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta e tale da consentirgli di eseguire correttamente compiti di media difficoltà d) Individua i concetti-chiave in maniera chiara e corretta e) Sa stabilire collegamenti pertinenti f) Mostra un livello accettabile di autonomia nella rielaborazione delle proprie conoscenze g) Si esprime con correttezza e sa organizzare un discorso chiaro e coerente h) Ha competenze disciplinari discrete a) Si impegna con assiduità e desiderio di approfondire nello studio individuale b) Mostra motivazione, interesse e partecipazione nel lavoro svolto con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite è organico e approfondito, la capacità di eseguire compiti anche difficili risulta accurata e sicura d) Sa condurre analisi dettagliate e) Riesce a sintetizzare con chiarezza ed efficacia f) Mostra autonomia anche critica nella rielaborazione delle conoscenze g) Si esprime con disinvoltura e proprietà terminologica e sa organizzare il discorso in una serie argomentativa coerente ed efficace h) Ha buone competenze disciplinari a) Si impegna con assiduità e desiderio di approfondire nello studio individuale b) Mostra motivazione nel lavoro svolto in classe, partecipando con contributi personali e costruttivi c) Il quadro delle conoscenze acquisite è ampio, completo approfondito ed è sicura la capacità di applicazione d) Sa condurre analisi dettagliate e di buon livello e) Riesce a sintetizzare con chiarezza ed efficacia f) Mostra piena autonomia nella critica e nella rielaborazione personale delle conoscenze g) Ha un'esposizione fluida e precisa e sa organizzare il discorso in maniera coerente ed efficace, ma anche originale e creativa h) Ha competenze disciplinari ottime e generalizzate Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 12 Italiano Prof.ssa Marta Sgherri Obiettivi di apprendimento CONOSCENZE L’alunno conosce le principali strutture del testo narrativo. Conosce le principali strutture del testo poetico. Conosce gli aspetti significativi delle poetiche e delle ideologie degli autori analizzati. COMPETENZE E’ in grado di individuare all’interno di un testo poetico e/o narrativo le strutture fondamentali. E’ in grado di orientarsi nell’ambito dei moduli presenti nel programma svolto. E’ in grado di argomentare con corrette strutture linguistico-sintattiche e con lessico adeguato le tematiche desunte dall’analisi dei testi. E’ in grado di strutturare, nell’ambito di elaborati scritti, argomenti o tematiche con una buona scelta lessicale e con adeguata scansione logico-argomentativa. CAPACITA’ E’ capace di costruire nessi e relazioni tra tematiche appartenenti anche a moduli diversi e di rielaborare in modo personale. E’ capace di affiancare alle tematiche anche spunti critici desunti da letture e da riflessioni personali. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 13 Metodologie Il programma è stato articolato in diverse unità didattiche, scandite secondo l’ordine cronologico e aventi come oggetto gli autori e le correnti più importanti della storia della letteratura italiana dalla seconda metà dell’Ottocento al primo Novecento. Al centro del mio lavoro c’è stata sempre la lettura diretta delle opere degli autori; ho ritenuto infatti essenziale far capire agli allievi come si debba partire dall’analisi dei testi per comprendere l’animo e le idee degli uomini che ne sono autori. Con ciò ho inteso anche promuovere un apprendimento critico e consapevole, non basato su uno studio meccanico del manuale. Verifiche Per quanto riguarda i compiti scritti, ho sempre assegnato tracce relative alle diverse tipologie di testo previste dall’Esame di Stato, ossia: analisi del testo, saggio breve e articolo giornalistico, tema storico e d’attualità. Ai fini della valutazione orale, ho effettuato solo interrogazioni perché ho ritenuto necessario far esercitare il più possibile gli alunni nell’esposizione. ……………………………… Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 14 Programma svolto Moduli Naturalismo e Verismo Unità didattica II romanzo naturalista La narrativa verista Argomenti Testi analizzati Tempi Metodologie (ore) .Lezione frontale Positivismo e Naturalismo: E.Zola: “Il romanzo caratteri principali. sperimentale”:”La letteratura come scienza”. E. e J. De 2 Goncourt::”Le lacrime che si piangono in basso”. Caratteri del Verismo: G.Verga: dal romanzo d’ambiente borghese alla “conversione al Verismo”. “I Vinti”. Il “canone dell’impersonalità”. Le tecniche narrative del Verga.Temi e personaggi de I MALAVOGLIA e di MASTRO DON GESUALDO. Tipologia verifich Manuale Testi Orale Discussione 13 L.Capuana: “Il verismo e l’impersonalità”. G. Verga: Prefazione a “L’amante di Gramigna”. “Rosso Malpelo”. “Fantasticheria”. “Libertà”. “La roba”. Prefazione a “I Malavoglia” . Lettura individuale de I MALAVOGLIA. Da “M. don Gesualdo”: “La solitudine di Gesualdo”. Mezzi .Lezione frontale Analisi dei testi Discussione Manuale Testi Orale Scritta Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 15 G.Carducci e il ritorno al Classici-smo Il Decadentismo G.Carducci: la critica della società contemporanea e la nostalgia dell’eroico. Il mito della romanità. Il “Carducci senza retorica”. L’Estetismo. La crisi del Positivismo: poetiche e tematiche del Decadentismo in Europa e in Italia. Da “Rime Nuove”: “Traversando la Maremma toscana”; ”Funere mersit acerbo”. Da “Odi barbare”: “Nevicata” e “Dinanzi alle Terme di Caracalla”. Da “A ritroso” di J.K Huysmans: “L’arte dei profumi e le allucinazioni olfattive”. Da “Il ritratto di Dorian Gray” di O. Wilde: “Prefazione;”La vita come arte” . Da IL PIACERE: “Ritratto di Andrea Sperelli”. 5 5 Manuale .Lezione Testi frontale Analisi dei testi Discussione. .Lezione frontale Analisi dei testi Discussione Manuale Testi Orale Scritta 2 . Orale Scritta Orale Da “Le vergini delle rocce”: “Ecco la mia fede”. Dall’Estetismo al mito del Superuomo. Il Decadentismo La poesia decadente francese Decadentismo e Simbolismo. La nuova concezione della poesia. “Corrispondenze” e “ “L’albatro” di C. Baudelaire. “Arte poetica” di P:Verlaine. 3 .Lezione frontale .Analisi dei testi Discussione Manuale Testi Orale . Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 16 “Lavandare”; La poesia G.Pascoli: la decadente in poetica e la visione Novembre”; “X Agosto”; Italia. del mondo. Caratteristiche di “L’assiuolo”; “Il gelsomino “Myricae”. notturno”; La campagna, il “Nebbia”. “nido”. Il rinnovamento del Da “Il fanciullino”: linguaggio poetico. “La poetica del fanciullino”. Il simbolismo. 12 Lezione frontale Analisi dei testi Discussione Manuale Testi Orale Scritta G. D’annunzio: Arte e vita. Il naturalismo panico “La sera fiesolana”; “La pioggia nel in “Alcyone”. pineto”. Moduli Unità didattica Argomenti La poesia crepuscolare Le Avanguardie: il Futurismo. Testi analizzati Temi e ambienti “Desolazione del della poesia povero poeta crepuscolare.Cara sentimentale” di tteristiche del S.Corazzini. linguaggio poetico. “La signorina L’antidannunzia- Felicita” (I, III, VI, nesimo. VIII) di G.Gozzano. Principi generali “Manifesto del del movimento. Futurismo” e “Manifesto tecnico della letteratura futurista”. Tempi Metodologie Mezzi Manuale Testi 3 Lezione frontale. Analisi dei testi. Discussione 2 Manuale Lezione Testi frontale. Analisi dei testi. Discussione . Tipologia verifiche Orale Scritta Orale Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 17 La lirica del primo Novecento Ungaretti e la “poesia pura”. Caratteristiche de “L’Allegria”. Il tema della guerra e le novità formali. “Veglia”; “Fratelli”; “Sono una creatura”; “San Martino del Carso”; “I fiumi”. “Ossi di seppia”: paesaggio e scelte “Non chiederci la parola”; espressive. IL “male di vivere”. “Spesso il male di vivere”; La ricerca del “varco”. “Meriggiare pallido e Il “correlativo assorto”; oggettivo”. “Cigola la carrucola Il tema della del pozzo”; memoria. “La casa dei Significato de “La doganieri”; bufera”. “Il raschino”. L’”ultimo Montale”. Il Romanzo e il Il Romanzo e il La “poetica” di Da “L’Umorismo”: Teatro di Pirandello. Teatro del “La poetica Pirandello. La visione primo dell’umorismo”. dialettica del reale. “La signora Frola Novecento L’incomunicabie il signor Ponza lità. suo genero”; La pazzia. “Il treno ha Le tecniche fischiato”; narrative. Un teatro “altro”. lettura individuale Caratteristiche de di: ENRICO IV e IL FU MATTIA IL FU MATTIA PASCAL. PASCAL. 15 Lezione Manuale frontale. Testi Analisi dei testi. Discussione Orale Manuale Lezione Testi frontale. Analisi dei testi. Discussione . Orale Scritta Lezione Manuale frontale: Testi Analisi dei testi Discussione Orale La poesia di E:Montale. I Romanzi di Svevo. I.Svevo: da “Una vita” a LA COSCIENZA DI ZENO. L’”inettitudine”. La psicanalisi. Il “ monologo interiore”. Da “una vita”: “Le ali del gabbiano”; Da “Senilità”: “Gioventù e senilità di Emilio”. Lettura individuale de LA COSCIENZA DI ZENO. 10 6 TESTI ADOTTATI: H.Grosser- Il canone letterario (compact)- vol.III- Principato. Per alcuni testi, non presenti sull’antologia, sono state fornite le fotocopie. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 18 Storia Prof.ssa Marta Sgherri Obiettivi di apprendimento CONOSCENZE L’alunno conosce le fasi salienti delle più significative tappe del processo storico. Conosce ed è in grado di inserire le tematiche nell’ambito delle categorie spazio-temporali. COMPETENZE E’ in grado di argomentare, riuscendo ad inserire gli eventi all’interno di una coerente struttura o di una questione. E’ in grado di sviluppare una “questione” all’interno di più contesti, riuscendo a cogliere all’interno di essi inferenze e relazioni di interdipendenza. CAPACITA’ E’ capace di sviluppare l’argomento o la tematica e di costruire significativi nessi. E’ capace di corredare la tematica con spunti desunti dalla riflessione e dalla rielaborazione individuale. Metodologie. Per quanto riguarda questa materia, ho impostato il mio lavoro seguendo la successione cronologica degli avvenimenti, criterio che è seguito, del resto, anche dal libro di testo in adozione. Ho privilegiato la trattazione di argomenti di carattere politico-istituzionale ed economico-sociale, tralasciando spesso i moduli incentrati sugli aspetti culturali e religiosi poiché il programma di V° è molto vasto e richiede necessariamente dei “tagli” e delle scelte Ho inoltre cercato di effettuare collegamenti con il programma di Letteratura Italiana tutte le volte in cui è stato possibile, ciò al fine di promuovere quell’interdisciplinarietà che costituisce uno dei punti cardine del nuovo Esame di Stato. Verifiche e valutazioni Per quanto concerne le verifiche, ci siamo avvalsi di tradizionali interrogazioni orali. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 19 Programma svolto Tempi (ore) Metodi Mezzi Tipologia verifiche I problemi dell’unificazione legati alle scelte politiche della Destra storica. La questione meridionale: il divario tra il Nord e il Sud d’Italia. La questione romana: rapporti tra Stato e Chiesa. Convenzione di settembre. Legge delle Guarentigie. Non expedit. 7 .Lezione frontale .Manuale Orale e .I tratti salienti che caratterizzarono la seconda rivoluzione industriale: lo sviluppo scientifico-tecnologico, la mutazione del capitalismo, lo sviluppo dei mezzi di trasporto e di comunicazione. I domini coloniali ed il nuovo assetto del mondo nell’età dell’imperialismo. La diplomazia di Bismarck e il Congresso di Berlino. 10 .Lezione frontale .Manuale Orale 8 Lezione frontale Manuale Orale Blocco Tematico Contenuti Le problematiche emergenti dopo l’unificazione italiana Questioni economiche storiche di fine ‘800 La Sinistra Storica al potere: le scelte ideologiche e politiche. Il trasformismo. La svolta protezionista. La Triplice Alleanza e l’espansione coloniale. La crisi di fine secolo e l’età La politica crispina.: il primo ed il giolittiana secondo governo Crispi. La svolta autoritaria e la repressione. L’età giolittiana: legislazione sociale e politica di riforme. Giolitti e i socialisti. Giolitti e i cattolici. La guerra di Libia. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 20 La I° metà del XX secolo: i La prima guerra mondiale. Cause del 32 conflitti mondiali e i regimi conflitto. L’Italia dalla neutralità totalitari di massa all’intervento. Le fasi salienti degli anni di guerra. I problemi di una pace difficile. Lezione frontale Manuale Orale La rivoluzione in Russia. Dalla rivoluzione di febbraio a quella d’ottobre. La costituzione dell’URSS. La guerra civile. La NEP. L’età di Stalin. L’avvento del fascismo in Italia. La crisi delle istituzioni liberali, la soluzione reazionaria di Mussolini. L’organizzazione dello Stato fascista. La politica economica e sociale del fascismo. La conciliazione con la Chiesa e i Patti Lateranensi. La Repubblica di Weimar. La grande crisi del 1929 apre la strada al nazismo. L’impetuosa avanzata dei nazionalsocialisti in Germania. La cosituzione dello stato totalitario. La “grande crisi” (1929-1933). Il New Deal. L’Europa verso la seconda Guerra mondiale. La Germania di Hitler prepara la guerra. La guerra civile in Spagna. La seconda guerra mondiale. La preparazione del conflitto. L’aggressione nazista in Austria,Cecoslovacchia, Polonia. Le fasi salienti degli anni di guerra.. I riflessi della guerra in Italia. La Resistenza. Grandi potenze e “sfere di influenza”. L'ONU.Il piano Marshall. La guerra fredda. Testo adottato: A.Giardina, G.Sabbatucci,V.Vidotto- Guida alla Storia- voll.II e III- Editori Laterza. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 21 MATERIA : INGLESE Prof.ssa Patrizia PILI Obiettivi Si riportano qui di seguito gli obiettivi di apprendimento: Conoscenze • • Acquisizione delle principali strutture semantiche e grammaticali proprie della lingua straniera. Acquisizione di fatti salienti relativi alla storia e alla civiltà della Gran Bretagna e ai Paesi di lingua inglese. Competenze • • Capacità di trattare, ovviamente in lingua straniera, sia sotto forma di elaborati scritti che di prove orali, i contenuti relativi ai punti di cui sopra. Capacità di comprendere testi di carattere generale (sotto forma di articoli di giornale, brani e testi di letteratura, brevi testi relativi alle materie di indirizzo, ecc…) Capacità • • • Creare collegamenti tra le varie discipline e la lingua straniera (italiano, storia, materie di indirizzo…) Rielaborare criticamente ed in modo personale le nozioni studiate. Sintetizzare, sia pur in modo semplice, il materiale presentato. Metodologie Essendo la lingua lo strumento della comunicazione, oltre alle classiche lezioni frontali, volte essenzialmente alla spiegazione di nuovi concetti ed alla presentazione di nuovi materiali, sono state portate avanti discussioni, lavori a coppie e di gruppo classe. Verifiche e valutazioni La disciplina Lingua e civiltà inglese prevede solo la valutazione orale, pertanto le verifiche sono state prevalentemente di tale tipo. Tuttavia, anche in considerazione del fatto che l’Esame di Stato prevede che la terza prova debba essere in parte svolta in lingua straniera, gli studenti sono stati sottoposti a diverse verifiche scritte. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 22 La struttura di tali prove è stata prevalentemente quella della trattazione sintetica di argomenti o delle domande a risposta singola. Per quanto riguarda infine le valutazioni delle verifiche, sia scritte che orali, si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di Classe e dal Gruppo Disciplinare. Ho comunque sempre privilegiato l’efficacia comunicativa del messaggio e del testo nel suo insieme, piuttosto che la correttezza formale. Esempi di prove: Tipologia B 4 DICEMBRE 1. In your opinion, how much importance does technology have in the work field? Give examples too 2. Mention some pros and cons of the daily use of technical devices in everyday life PROGRAMMA SVOLTO -The Victorian Age: Industrial Revolution: causes and effects From the Industrial Revolution to the Empire: the Victorian Age th st Britain in the 20 and 21 century C.Dickens; extract fom “Hard Times”: “Coketown” -The XX century novel: -CLIL – Mechanics in English: The Jazz Age: F.S. Fitzgerald; “the Great Gatsby” (testo integrale) Meters Operational Amplifiers Resistors Transducers GRAMMAR REVISION Present, Past, Future and Modal Tenses, Active and Passive Forms USE OF ENGLISH Performer FCE tutor - Readings and grammar activities on : Jobs: Living with danger; Not always famous Communication and technology: Is technology changing our lives too much? PROGRAMMA DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO Nature: A call for help from the deep of our oceans Challenges: Young champions Relationships: A formal letter Crime: Jack the Ripper, England’s most famous mystery Money: Dreaming of a better life Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 23 Matematica Prof.ssa Lucia Polvani Finalità Lo studio della Matematica concorre, insieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico e alla promozione umana ed intellettuale dei giovani. Inoltre cura e sviluppa l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione e l’attitudine a riesaminarle criticamente e a sistemarle logicamente. Obiettivi di apprendimento CONOSCENZE : Ø Conoscere e comprendere il contenuto delle unità didattiche in cui si articola il programma Ø Conoscere la terminologia specifica della disciplina COMPETENZE : Ø Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica della disciplina Ø Saper esporre correttamente in modo pertinente Ø Saper utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici nelle varie situazioni CAPACITA’ : Ø Saper rielaborare in modo critico le conoscenze acquisite Ø Saper utilizzare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata Ø Sapersi esprimere e saper argomentare con proprietà lessicale, correttezza formale ed organicità i contenuti studiati Ø Saper condurre deduzioni rigorose Ovviamente i suddetti obiettivi sono stati conseguiti dagli alunni in modi e tempi diversi, ognuno secondo le proprie attitudini, le proprie abilità e l’impegno profuso. Metodologie Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si è ritenuto necessario : Ø Presentare la materia come una continua costruzione di modelli teorici in grado di risolvere problemi reali di natura diversa Ø Privilegiare l’aspetto formativo della matematica, senza trascurare quello operativo Ø Sviluppare le capacità intuitive, logiche e di ragionamento degli allievi, attraverso esercizi e problemi opportunamente graduati Ø Esigere chiarezza e precisione nel linguaggio Ø Seguire le indicazioni contenute nel Documento di Programmazione Didattica approvato dal Consiglio di Classe Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 24 Ø Curare, per quanto possibile, i collegamenti con argomenti interdisciplinari L’attività degli alunni si è basata sull’esecuzione di esercizi di tipo applicativo mirati al consolidamento delle nozioni apprese e della padronanza del calcolo, e soprattutto di esercizi di rafforzamento dei metodi analitici e di verifica della funzionalità e della validità dei metodi risolutivi scelti. L’insegnante ha cercato di seguire il libro di testo in adozione: NUOVO CORSO SUPERIORE di MATEMATICA F +G TONOLINI L. MANENTI CALVI A. M. MINERVA ITALICA In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di: Ø Saper analizzare con sicurezza e saper costruire un modello analitico strutturato; Ø Ø Possedere capacità strumentali e di rappresentazione utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che consentono di utilizzare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata: Saper condurre deduzioni rigorose; Ø Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo, ove possibile, in modo personalizzato, le strategie risolutive; Ø Possedere organicità e chiarezza espositiva, saper comunicare messaggi documentati, rigorosi sia dal punto di vista logico che linguistico. Verifiche e valutazioni Come indicato nel Documento di Programmazione Didattica del Consiglio di Classe, le verifiche hanno avuto carattere sia formativo che sommativo. La verifica dell’apprendimento è avvenuta per tutto il corso dell’anno in modo sistematico e frequente : ha fornito non solo la misura dei progressi conseguiti dagli alunni nel raggiungimento degli obiettivi, pervenendo anche al voto, ma ha consentito pure di valutare l’efficacia del metodo seguito, permettendo di apportare eventuali modifiche. Le verifiche formative, costituite essenzialmente da interrogazioni-colloquio, sono state utili, oltre che per l’insegnante, per gli stessi alunni come orientamento nelle attività di studio. Per la valutazione sommativa quadrimestrale hanno avuto particolare rilevanza sia le prove scritte di tipo non strutturato o semistrutturato che le prove orali, consistenti soprattutto nelle interrogazioni : queste ultime sono state utili per valutare principalmente la capacità di ragionamento e i progressi conseguiti nella chiarezza e nella proprietà di espressione . La valutazione complessiva ha tenuto conto ovviamente dei risultati delle verifiche, ma anche dell’impegno, della partecipazione e dei progressi conseguiti rispetto ai livelli di partenza. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 25 Programmazione annuale Verifica Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore (s.o.p) Richiami sullo 1) studio di funzione e sulla rappresentazione grafica delle funzioni 2) Saper condurre deduzioni rigorose, saper assumere decisioni documentate Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura scegliendo, ove possibile, le strategie risolutive - - - - Richiami sui Aula concetti di continuità e di derivabilità delle funzioni Richiami sul Aula calcolo delle derivate, anche di funzioni composte Richiami su massimi e minimi relativi Richiami sui flessi Richiami sullo Aula studio e sulla rappresentazione grafica delle funzioni Modulo Obiettivi Contenuti Integrali Indefiniti 1) Saper analizzare con sicurezza e costruire un modello analitico ben strutturato 2) Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura scegliendo, ove possibile, le strategie risolutive 3) Possedere organicità e chiarezza espositiva, saper argomentare , saper comunicare in modo rigoroso sia dal punto di vista logico che linguistico - - - - Spazi Funzione primitiva Aula e integrale indefinito Integrali indefiniti immediati e riconducibili ad immediati Metodi elementari Aula di integrazione indefinita Integrazione per scomposizione Integrazione per sostituzione Integrazione per parti (con dim.) Integrazione delle funzioni razionali fratte: funzioni razionali elementari, funzioni razionali fratte con al denominatore un polinomio di secondo grado Lezione frontale Lezione 2 interattiva Esercizi di applicazione Lezione frontale Lezione interattiva 2 Esercizi di applicazione Lezione frontale Lezione 2 interattiva Esercizi di applicazione o. o. o. TOTALE 6 Metodologia Ore Verifica (s.o.p) 4 s.o. 16 s.o. Esercizi di applicazione Lezione frontale Lezione interattiva Esercizi di applicazione TOTALE 20 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 26 Verifica Modulo Integrali Definiti Obiettivi 1) Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura scegliendo, ove possibile, le strategie risolutive 2) Possedere capacità strumentali e di rappresentazione, utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che consentano di usare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata Contenuti - - - - - - - - - Integrali Impropri - Spazi Definizione di Aula integrale definito per una funzione limitata e positiva definita in un intervallo [a,b]. Proprietà dell’integrale definito Teorema della media per una funzione limitata e continua in [a,b] (con dim.) Definizione di funzione integrale Teorema di Torricelli-Barrow (con dim.) Relazione tra l’integrale indefinito e l’integrale definito di una funzione (con dim.) Calcolo di integrali definiti Significato Aula geometrico . dell’integrale definito Calcolo di aree di regioni piane limitate da una o più funzioni Calcolo dei volumi dei solidi di rotazione rispetto agli assi Calcolo della lunghezza di un arco di curva Integrale di una Aula funzione che presenta discontinuità di seconda specie Integrali estesi ad intervalli illimitati Metodologia Ore (s.o.p.) Lezione frontale Lezione interattiva Esercizi di applicazione 12 s.o. Lezione frontale Lezione interattiva Esercizi di applicazione 12 Lezione frontale Lezione interattiva 5 Esercizi di applicazione TOTALE s.o. s.o. 29 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 27 Modulo Obiettivi Funzioni reali di 1) Saper condurre due variabili reali deduzioni rigorose, saper assumere decisioni documentate 2) Possedere capacità strumentali e di rappresentazione utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che consentano di usare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata Contenuti - - - - - - - Spazi Piano numerico Aula 2 R Risoluzione di disequazioni in due variabili Risoluzione di sistemi di disequazioni in due variabili Definizione di funzione reale di due variabili reali Dominio delle funzioni di due variabili Linee di livello Derivate parziali del primo e del secondo ordine delle funzioni di due variabili Piano tangente alla superficie rappresentativa della funzione Massimi e minimi relativi e punti di sella di una funzione di due variabili determinabili con lo studio della matrice Hessiana (escluso il caso in cui tale matrice è nulla) Metodologia Ore Verifica (s.o.p) 22 s.o. Lezione frontale Lezione interattiva Esercizi di applicazione TOTALE 22 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 28 Modulo Obiettivi Contenuti Equazioni differenziali 1) Saper analizzare con sicurezza e costruire un modello analitico ben strutturato 2) Possedere capacità strumentali e di rappresentazione utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che consentano di usare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata 3) Saper condurre deduzioni rigorose, saper assumere decisioni documentate 4) Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura scegliendo, ove possibile, le strategie risolutive 5) Possedere organicità e chiarezza espositiva, saper argomentare , saper comunicare in modo rigoroso sia dal punto di vista logico che linguistico - - - - - - - - Spazi Metodologia Aula Nozioni generali Integrali generali, integrali particolari ed integrali singolari Equazioni differenziali del primo ordine Enunciato del Teorema di Cauchy sull’ esistenza ed unicità della soluzione di un’equazione diff. del primo ordine Lezione frontale Lezione interattiva Esercizi di applicazione Aula Equazioni differenziali a variabili separabili Equazioni differenziali lineari del primo ordine omogenee e non omogenee: risoluzione con il metodo della variazione della costante arbitraria (con dim. della formula) Equazioni differenziali di Bernoulli Equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti omogenee e non omogenee Enunciato del Teorema di Cauchy sull’ esistenza ed unicità della soluzione di un’equazione diff. del secondo ordine Lezione frontale Lezione interattiva Ore 4 Verifica (s.o.p) s.o. Esercizi di applicazione 10 TOTALE s.o. 14 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 29 Esempio di Verifica 1 Calcola i seguenti integrali indefiniti e definiti: x − 25 dx x −5 1) ∫ 5) 2 ∫ x arctgxdx 8) ∫ x −3 x x dx 2) 18x ∫ 9x 2 − 6x + 1 dx 6) x 3 − 9 x 2 + 16 x + 21 ∫ x 2 − 10x + 26 dx 9) ∫x e π 11) ∫ xsenxdx 2 −x 2 12) −π ∫ xe dx 3) e2x ∫ 1 + e 4 x dx 7) 10) ∫x ∫ 4x 4) 3 ∫ sen xdx 3 ln xdx x + 12 dx −x −6 2 x 2 −1 dx −2 Esempio di Verifica 2 1) Studia e rappresenta graficamente la funzione y = 2x , tralasciando il calcolo degli eventuali x4 +1 punti di flesso; calcola quindi l’area della regione finita di piano delimitata dal grafico della funzione e dalla retta y = x. 2) Determina il volume del solido generato dalla rotazione completa attorno all’asse x della regione finita di piano limitata dalle parabole di equazione y = 1 2 x e y = − x 2 + 4x . 3 3) Calcola i seguenti integrali impropri: 1 ∫ a) 1 2 dx 1− x2 +∞ 0 b) 4x ∫ e dx −∞ c) 1 ∫ 1 + 4x 2 dx 0 Esempio di Verifica 3 Determina l’integrale generale delle seguenti equazioni differenziali del primo ordine, dopo averne individuato il tipo: 1) y' = y x − 3x + 2 2 2) y'− 2 y = ex x3 x 3) y'+ y = − x 2 y 2senx x 3) Determina l’integrale particolare dell’equazione differenziale del primo ordine y' = 2x − 1 che y2 soddisfa la condizione iniziale y(1) = 1. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 30 Economia Industriale ed Elementi di Diritto Prof.ssa Angela Munaò Finalità Il corso ha la finalità di integrare ed arricchire le conoscenze giuridico-economiche possedute per guidare il giovane all’interpretazione del funzionamento del sistema economico-industriale e di affrontare le dinamiche che caratterizzano la gestione delle imprese sotto il profilo organizzativo, economico e giuridico. Obiettivi di apprendimento La classe dimostra di aver mediamente raggiunto gli obiettivi trasversali e disciplinari prefissati nella programmazione iniziale: in particolare gli studenti dimostrano di saper cogliere la dimensione economica e giuridica dei problemi, di saper individuare le varie funzioni aziendali e i modelli di organizzazione aziendale con le loro caratteristiche e relative problematiche, di saper individuare le correlazioni fra attività gestionale ed ambiente in cui opera l’impresa, di saper identificare alcune fondamentali condizioni dell’equilibrio aziendale e le necessarie procedure di controllo, di saper correlare gli aspetti giuridici ed economici delle operazioni d’impresa riguardo all’assetto societario, ai più comuni contratti tipici ed atipici, al mercato finanziario, ai rapporti di lavoro anche in un contesto internazionale. Mostrano inoltre di aver acquisito una certa capacità di rielaborazione delle conoscenze e di saper effettuare gli opportuni collegamenti nell’ambito disciplinare, di avere un’accettabile capacità di analisi, sintesi ed organizzazione del lavoro, di aver acquisito competenze nel comunicare efficacemente e con linguaggio corretto le proprie conoscenze, di comprendere la globalità delle problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’impresa e di aver acquisito la propensione a trovare soluzioni ai problemi anche con l’ausilio delle nozioni apprese e degli strumenti appropriati. Ovviamente tali obiettivi sono stati raggiunti in modi e tempi diversi dagli alunni, ognuno secondo le proprie attitudini, abilità e l’impegno profuso; alcuni in modo diffuso, abbastanza consapevole ed autonomo, altri hanno cominciato un percorso finalizzato all’acquisizione delle competenze e solo parzialmente sono affrancati dal sostegno di una guida. La classe ha sempre mostrato un accettabile interesse per la disciplina partecipando in modo costante al dialogo educativo, mostrandosi sempre abbastanza collaborativa, generalmente disponibile e diligente nell'esecuzione del lavoro proposto. La preparazione è risultata nella maggior parte dei casi accettabile, talora approfondita e lessicalmente curata, frutto di un impegno continuo e adeguato,alcuni allievi più diligenti e dotati di abilità personali e capacità rielaborative, supportati da un adeguato e costante impegno hanno conseguito una preparazione apprezzabile. Gli studenti si sono dimostrati disponibili,, collaborativi, responsabili e curiosi durante il viaggio di istruzione che si è svolto a Monaco, suscitando gli apprezzamenti dei docenti accompagnatori. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 31 Metodologie e strumenti I rapporti con gli alunni sono stati improntati alla massima trasparenza, esplicitando gli obiettivi, le reciproche aspettative, i criteri di valutazione e i risultati delle verifiche al fine di motivare e responsabilizzare gli studenti. Di volta in volta lo strumento metodologico utilizzato è stata la lezione frontale o interattiva, la discussione sollecitata da problematiche sociali o esperienze personali, la scoperta guidata, nel tentativo di sollecitare l’interesse e stimolare la partecipazione degli allievi, adattando in itinere lo svolgimento delle lezioni ai tempi di apprendimento della classe ed intervallando con le opportune pause didattiche ove se ne sia rilevata la necessità. La trattazione degli argomenti di economia aziendale ha seguito più un taglio giuridico e descrittivo che non strettamente tecnico, privilegiando gli argomenti di portata generale rispetto a quelli prettamente aziendalistici e tecnico-contabili, più confacenti alle finalità formative della disciplina e di più facile percezione per studenti che, pur avendo nel biennio affrontato lo studio del diritto e dell’economia, non hanno mai compiuto studi strettamente propedeutici. L’obiettivo perseguito è stato, dunque, quello di avvicinare gli studenti alle problematiche delle aziende e del contesto giuridico-economico evitando tecnicismi, linguaggi eccessivamente specialistici e approfondimenti, anche in conseguenza dell’esiguità del tempo a disposizione. Nel corso dell’anno scolastico sono state fornite agli allievi alcune nozioni di Diritto Pubblico, in particolare sugli Organi Istituzionali, ovviamente per cenni e per sommi capi, benché non previste nei programmi ministeriali, al fine di rinverdire conoscenze già a suo tempo studiate , utili culturalmente e formative di una coscienza civica. Lo strumento privilegiato è stato il libro di testo (“Diritto ed economia industriale” di Crocetti-Fici ed. Tramontana),supportato dall’uso del codice civile e da brevi appunti dettati dal docente. Verifiche e valutazioni Nel corso dell’anno scolastico, pur privilegiando come strumento di verifica l’interrogazione orale, agli allievi sono state proposte delle prove di verifica alternative sia formative, che sommative al fine di appurarne il livello di preparazione, evidenziare lacune o difficoltà su cui intervenire con tempestività ed abituare gli studenti alla terza prova scritta degli esami di Stato. Tali prove sono state strutturate sotto forma di quesiti a scelta multipla, a risposta singola o breve trattazione di argomenti, perché tali tipologie sono sembrate immediate quanto ai risultati, più conformi alla disciplina e proponibili nella limitata fascia oraria curricolare. Inoltre nel corso dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno proporre agli studenti prove di verifica multidisciplinare periodiche strutturate sotto forma di quesiti a risposta singola o breve trattazione di argomenti. Per quanto attiene ai criteri di valutazione si è fatto ricorso a quelli deliberati dal Consiglio di Classe. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 32 Programmazione annuale Modulo Contenuti Spazi Metodologia Ore Verifica (s.o.p.) SOCIETA’ - L’impresa collettiva - Società di persone e società di capitali - Soc. semplice, snc, sas, srl (caratteri fondamentali) - Spa (costituzione ed elementi fondamentali, organi, modello tradizionale e modelli alternativi di governance,autonomia patrimoniale, azioni ed obbligazioni ) - Definizione di imprenditore - tipologia delle imprese - statuto dell’imprenditore commerciale - i collaboratori dell’imprenditore - i segni distintivi dell’azienda - avviamento e tutela della concorrenza - procedure concorsuali (cenni sul fallimento) - fasi e soggetti dell’attività economica - sistema azienda e sottosistemi - classificazione delle azienda - l’economia aziendale Aula Lez. frontale Lez. interattiva 16 o. tests Aula Lez. frontale Lez. interattiva 14 o. tests Aula Lez. Frontale Lez. Interattiva 4 o. tests IMPRESA E AZIENDA ATTIVITA’ ECONOMICA E AZIENDA ORGANIZZAZIONE AZIENDALE - Struttura aziendale e divisione del Aula lavoro - Microstruttura (compiti e divisione scientifica del lavoro mansioni, organigramma ) - Macrostruttura (organi, funzioni e modelli di struttura organizzativa ) - I meccanismi operativi (sistema informativo, , gestione del personale ) e gli stili di direzione Lez. frontale Lez. interattiva 6 o. tests LA GESTIONE Aula - Funzioni aziendali - Cenni sulla composizione del patrimonio aziendale - Fonti di finanziamento e forme d’investimento Lez. Frontale Lez. interattiva 4 o. tests CONTROLLO DI GESTIONE - Finalità e caratteristiche - Pianificazione e programmazione - Budget e analisi degli scostamenti(cenni) - Classificazioni delle scritture - Principi di redazione del bilancio e cenni sulla struttura Aula Lez. Frontale Lez. interattiva 2 o. Aula Lez. frontale Lez. Interattiva TOTALE 2 o. RILEVAZIONI AZIENDALI 50 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 33 Breve storia della classe e situazione attuale vista dal… Prof. Luca Lusini La classe Quinta G è formata da 18 studenti, tutti maschi. Tutti gli studenti provengono dal gruppo originario, formatosi in Terza, nell’anno scolastico 2011/2012. La classe Terza (2011/2012) era formata da 30 studenti, di cui 29 maschi e 1 femmina (Cammelli), ed emersero in molti studenti scarse potenzialità generali unite ad un impegno nello studio discontinuo e superficiale; uno studente (Rosano) fu trasferito in altra scuola. Al termine dell’anno scolastico vi furono 4 studenti non ammessi alla classe successiva (Bardelloni, Fanelli, Marcantuono, Martino), 12 studenti promossi con merito, gli altri ebbero il giudizio sospeso per debiti in una o più discipline: 3 studenti con un solo debito (Caciolli, Lupo, Melani Filippo) 8 studenti con due debiti (Bellucci, Crescioli, D’Angelo, Gioia, Laino, Melani Flavio, Zanobetti) e 2 studenti con tre debiti (Cammelli, Donati); a settembre 3 studenti non furono promossi (Cammelli, D’Angelo, Zanobetti). La classe Quarta (2012/2013) era formata da 22 studenti, tutti maschi e i risultati finali furono: 8 studenti promossi con merito, 3 studenti non ammessi alla classe successiva (Caciolli, Donati, Dondini); gli altri ebbero il giudizio sospeso per debiti in una o più discipline: 4 studenti con un solo debito (Barbieri, Bencini, Innocenti, Roselli) 4 studenti con due debiti (Gioia, Laino, Melani Filippo, Melani Flavio) e 3 studenti con tre debiti (Crescioli, Passerotti, Poggi); a settembre 1 studente non fu promosso (Passerotti). In questa classe Quinta (2013/2014) vi sono alcuni elementi di buone capacità, ma la maggioranza della classe ha mostrato capacità appena sufficienti e un impegno nello studio raramente adeguato. Nel complesso accettabile la frequenza. Il comportamento degli studenti è stato sempre corretto nei confronti sia degli insegnanti sia dei compagni. Tabella riepilogativa del percorso scolastico nel triennio degli studenti della classe 5G. STUDENTI 5G 2013-2014 CLASSE TERZA 2011-2012 CLASSE QUARTA 2012-2013 1 Atzori Raffaele Promosso con merito Promosso con merito 2 Barbieri Augustin Mario Promosso con merito Giudizio sospeso 1 debito 3 Bellucci Tommaso Giudizio sospeso 2 debiti Promosso con merito 4 Bencini Matteo Promosso con merito Giudizio sospeso 1 debito 5 Cappellini Alessio Promosso con merito Promosso con merito 6 Corrieri Francesco Promosso con merito Promosso con merito 7 Crescioli Francesco Giudizio sospeso 2 debiti Giudizio sospeso 3 debiti 8 Gioia Lorenzo Giudizio sospeso 2 debiti Giudizio sospeso 2 debiti 9 Innocenti Francesco Promosso con merito Giudizio sospeso 1 debito 10 Laino Andrea Giudizio sospeso 2 debiti Giudizio sospeso 2 debiti 11 Lupo Marco Giudizio sospeso 1 debito Promosso con merito 12 Melani Filippo Giudizio sospeso 1 debito Giudizio sospeso 2 debiti 13 Melani Flavio Giudizio sospeso 2 debiti Giudizio sospeso 2 debiti 14 Mulaj Artur Promosso con merito Promosso con merito 15 Poggi Giulio Giudizio sospeso 2 debiti Giudizio sospeso 3 debiti 16 Roselli Alessandro Luigi Promosso con merito Giudizio sospeso 1 debito 17 Sfragano Patrick Promosso con merito Promosso con merito 18 Sinisgallo Francesco Promosso con merito Promosso con merito Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 34 Elettronica Prof. Luca Lusini Premessa e finalità Il programma di elettronica ha inteso dare una solida formazione sui temi dell’acquisizione e del condizionamento dei segnali analogici, della generazione delle forme d'onda e delle conversioni A/D e D/A, affrontando lo studio teorico e applicativo delle più importanti e moderne tecniche per l'analisi e la sintesi delle relative reti, affrontando anche in modo interdisciplinare la connessione e l'interfacciamento di tali reti ai sistemi nei vari settori applicativi. L'obiettivo è stato quello di fornire le conoscenze di base sui temi affrontati e sfruttando varie metodologie di studio far raggiungere all’allievo sufficienti abilità di analisi e di sintesi, al fine di saper affrontare anche le nuove problematiche, che si presenteranno nella successiva attività lavorativa. L'allievo deve essere in grado di acquisire proprie abilità progettuali, attraverso la conoscenza dei circuiti, della varietà delle possibili soluzioni e dell'evoluzione della realtà tecnologica. In particolare gli obiettivi didattici specifici sono stati i seguenti: 1. Capacità di analizzare i principali circuiti per la conversione dei segnali; 2. Capacità di collegamento dei concetti a livello interdisciplinare; 3. Padronanza nell’utilizzazione della strumentazione e capacità di saper rilevare semplici guasti nei circuiti realizzati; 4. Saper dettagliare il lavoro svolto in maniera adeguata, commentando criticamente i risultati ottenuti; 5. Saper utilizzare in maniera corretta i data book e saper scegliere adeguatamente i componenti; 6. Saper utilizzare il linguaggio tecnico in maniera compiutamente corretta. Obiettivi CONOSCENZE - conoscenza, con riferimento ai sistemi di acquisizione dati, dei circuiti con amplificatori operazionali per il condizionamento del segnale; - conoscenza dei circuiti lineari e non lineari con amplificatori operazionali; - conoscenza dei diversi tipi di generatori di forme d’onda (generatori di impulsi, di onda quadra, triangolare, di rampa), con amplificatori operazionali, e integrati dedicati; - conoscenza delle tecniche di conversione A/D, D/A, V/f, f/V. - conoscenza dei quadripoli attivi con caratteristiche selettive nei confronti della frequenza. COMPETENZE - essere in grado di verificare il funzionamento di tutti i circuiti studiati in teoria; - essere in grado di comprendere il funzionamento di un circuito proposto, illustrandolo in maniera sintetica ed efficace, con linguaggio tecnico appropriato, e studiarlo analiticamente; - essere in grado di seguire il segnale dall’ingresso all’uscita di un circuito, saper ricercare eventuali guasti utilizzando correttamente la strumentazione; CAPACITA’ - essere in grado di commentare criticamente i risultati sperimentali; - capacità di razionalizzare conoscenze e competenze, in modo da applicarle efficacemente ed in maniera flessibile alla soluzione di problemi di natura diversa; - capacità di adeguarsi rapidamente all’evoluzione dell’elettronica; - saper individuare in uno schema circuitale, anche complesso, i blocchi fondamentali che lo compongono, comprenderne il funzionamento e le interazioni fra di essi, e cogliere gli eventuali collegamenti interdisciplinari. Presentazione della classe La classe, nel suo assieme, ha manifestato abbastanza collaborazione ma un impegno discontinuo nello studio della parte teorica, un maggiore impegno si è riscontrato nell’attività di laboratorio, soprattutto per quanto ha riguardato l’area di progetto. Spesso gli studenti hanno attribuito i non brillanti risultati conseguiti alle presunte difficoltà della materia e non al loro scarso impegno. Alcuni studenti hanno avuto qualche difficoltà a inserirsi Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 35 pienamente nello studio rigoroso della disciplina, o per qualche svogliatezza, o per qualche lacuna pregressa, non completamente colmata. La preparazione può considerarsi globalmente appena sufficiente e, per un gruppo molto ristretto di studenti, discreta. Contenuti del programma svolto MODULI CONTENUTI 1 Laboratorio − Interruttori elettronici analogici a MOSFET e loro utilizzo nelle apparecchiature elettroniche. − Montaggio e verifica del funzionamento di un circuito con interruttore elettronico analogico. − Gli interruttori analogici, struttura, funzionamento e campi applicativi. − Verifica sperimentale di un amplificatore differenziale con operazionale. − Montaggio e verifica del funzionamento di un amplificatore non invertente universale per segnali ac, con operazionale ad alimentazione singola. 2 3 (ore) 8 Teoria Conversione analogico-digitale, i problemi del numero infinito di istanti di tempo e del numero infinito di valori diversi; il campionamento; il teorema di Shannon; il problema dell'aliasing; il problema del rumore; il circuito Sample and Hold, funzionamento del circuito, calcolo della capacità di mantenimento; parametri caratteristici di un circuito Sample and Hold. Quantizzazione del segnale campionato, codice digitale di uscita, definizione di quanto e di errore di quantizzazione; errore di offset, errore di guadagno, errore di non linearità; parametri caratteristici di un ADC integrato: la risoluzione, l'accuratezza, il tempo di conversione, la velocità di conversione, il rapporto segnale rumore SNR, THD, SINAD. Classificazione dei convertitori analogico-digitali; il convertitore AD a comparatori in parallelo, schema e principio di funzionamento, pregi e difetti del convertitore a comparatori in parallelo o flash. ADC ad approssimazioni successive, schema e principio di funzionamento; ADC a conteggio o a rampa digitale, schema e principio di funzionamento. ADC ad integrazione (a rampa lineare), schema e principio di funzionamento; ADC ad integrazione a doppia rampa, schema e principio di funzionamento. 16 Teoria I convertitori digitali analogici (DAC), principio di funzionamento; il DAC a resistori pesati, determinazione della Vo; pregi e difetti del DAC a resistori pesati; il DAC a scala R-2R, principio di funzionamento, determinazione della Vo; il fenomeno dei GLITCH nei DAC a scala R-2R. Convertitori DAC a scala R-2R invertita, principio di funzionamento e vantaggi rispetto al convertitore a scala R-2R. 14 Laboratorio − Analisi del funzionamento di un DAC integrato (TLC 7524) a 8 bit del tipo a scala R-2R; funzionamento in current mode con operazionale esterno (funzionamento ad alta precisione); funzionamento in voltage mode (funzionamento a bassa precisione). 4 TEMPO Teoria Altre tipologie di conversione: conversione tensione-frequenza, conversione frequenza-tensione. 6 6 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 36 5 6 7 Teoria Circuiti multivibratori, definizione, classificazione: i multivibratori bistabili, i multivibratori monostabili, i multivibratori astabili; l'integrato 555, struttura interna; uso del 555 come astabile, schema e principio di funzionamento; astabile con ciclo utile del 50%; astabile con frequenza variabile. Multivibratore monostabile con 555, struttura, principio di funzionamento, diagrammi temporali dei segnali; multivibratore astabile con operazionale, schema, principio di funzionamento, diagrammi temporali dei segnali; astabile con operazionale a ciclo utile diverso dal 50%; astabile con operazionale a ciclo utile regolabile. Multivibratore monostabile con operazionale; generatore di onde quadre e triangolari con operazionali. 13 Teoria Generalità sugli oscillatori sinusoidali: oscillatori per bassa frequenza (a sfasamento e a ponte di Wien); oscillatori per alta frequenza (Hartley e Colpitts). 4 Teoria Generalità sui filtri attivi passa basso, passa alto, passa banda, elimina banda del primo e del secondo ordine. Tecniche di realizzazione dei filtri attivi con operazionali: filtri a reazione positiva semplice, filtri a reazione negativa multipla. Utilizzo dei filtri attivi per il condizionamento dei segnali in un sistema di acquisizione dati. 8 Laboratorio − Analisi sperimentale di un filtro attivo passa-basso del secondo ordine a retroazione negativa multipla. − Progetto di un filtro attivo passa-basso del secondo ordine a retroazione negativa multipla. 8 Teoria Svolgimento di esercizi e simulazioni in preparazione alla seconda prova scritta dell’esame di stato. Studio e progettazione specifica di circuiti di condizionamento di segnali AREA DI PROGETTO analogici provenienti da trasduttori. TOTALE 8 16 16 115 ore Metodologie didattiche I criteri didattici sono stati impostati secondo le prerogative proprie di una materia tecnica, suddividendo lo studio secondo lo schema classico seguente: ogni argomento è stato affrontato con i possibili diversi approcci, cioè studio, progettazione, realizzazione, verifica. Le lezioni sono state per lo più frontali, con utilizzo di appunti preparati dall’insegnante per una maggiore chiarezza espositiva. L'attività di laboratorio è stata essenziale al completamento e all’approfondimento di tutte le fasi di studio dei contenuti teorici. Il laboratorio è stato utile anche per abituare l'allievo a instaurare corretti rapporti con i compagni e alla scelta delle più opportune suddivisioni di ruoli, con l'obiettivo di ottenere la massima efficienza complessiva. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 37 I metodi didattici sono stati caratterizzati da contatti e scambi di idee con i colleghi docenti delle materie affini, per eventuali aggiustamenti dei contenuti e delle metodologie nello svolgimento del programma, allo scopo di dare all'allievo una visione il più possibile unitaria delle materie dell’area di indirizzo. Tipologie delle verifiche Le verifiche sommative sono state: 1. Due PROVE SCRITTE per ogni quadrimestre, di tipo semi-strutturato, intese ad accertare la capacità di analisi del problema proposto e di coglierne gli aspetti fondamentali, la capacità di sintetizzare e di esporre correttamente e con linguaggio appropriato il procedimento seguito. 2. Almeno due PROVE ORALI per ogni allievo, tese a verificare la comprensione dei concetti propri della disciplina, la capacità di esporli secondo una logica corretta e con appropriata terminologia e di saperli collegare a temi sviluppati anche in altre discipline. 3. Due VERIFICHE DI LABORATORIO per ogni quadrimestre, al fine di accertare per ciascun alunno le attitudini personali, il grado di manualità acquisita, la capacità di orientarsi nell’affrontare anche i malfunzionamenti o i guasti circuitali, il livello di conoscenza della strumentazione utilizzata, la capacità di valutare criticamente e approfonditamente i risultati sperimentali ottenuti e la capacità di lavorare in gruppo, in modo ben organizzato e costruttivo. Nell’attività di laboratorio l’insegnante tecnico pratico ha avuto compiti specifici di: − valutazione della qualità dei prodotti dell'attività degli studenti relativamente a: montaggi, assemblaggi di apparecchiature, progettazione di procedure di collaudo, programmi, disegni, etc. − valutazione dell'autonomia operativa degli studenti relativamente a: montaggi, assemblaggi di apparecchiature, collaudi, uso pratico di software di vario tipo su PC, uso della strumentazione e delle apparecchiature. − valutazione dell'autonomia progettuale degli studenti relativamente agli aspetti più pratici e applicativi. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 38 Tecnologia, Disegno e Progettazione Elettronica (TDP) Prof. Massimiliano Bogani Premessa e finalità Trattandosi di una disciplina di sintesi, il corso di TDP mira al conseguimento delle seguenti finalità: 1. Far acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta alle apparecchiature elettriche ed elettroniche, capacità generali di sintesi e di organizzazione. 2. Far acquisire capacità di sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche proprie dell'indirizzo. 3. Fornire capacità specifiche di rielaborazione di contenuti appresi in altre discipline, necessari per condurre in modo completo un progetto specifico. 4. Fornire capacità di: − inquadramento corretto del problema − reperimento della documentazione tecnica − individuazione delle possibili soluzioni al problema − esecuzione corretta delle operazioni pratiche necessarie alla realizzazione del progetto − scelta e utilizzazione degli strumenti hardware e software più adatti − redazione completa, secondo standard industriali europei, della documentazione tecnica di progetto e di produzione. Obiettivi CONOSCENZE - sistemi di alimentazione di apparecchi elettronici; - raddrizzatori e stabilizzatori; - tiristori e loro applicazione nell’elettronica di potenza; - trasduttori e attuatori; - circuiti analogici di condizionamento di segnali provenienti da sensori e trasduttori; - dispositivi fotoelettrici; - strumentazione di misura; - fondamenti di sicurezza elettrica; - metodologie di progettazione elettronica e di stesura della documentazione tecnica di prodotto industriale. COMPETENZE - essere in grado di saper cogliere gli aspetti fondamentali del problema proposto, e sviluppare le relative problematiche di carattere tecnico nella maniera più semplice e completa; - essere in grado di individuare i blocchi essenziali per la progettazione di un sistema, anche complesso, e saper condurre la progettazione anche riguardo all’ottimizzazione del rapporto costi/prestazioni; - essere in grado di seguire il segnale dall’ingresso all’uscita di un circuito, saper ricercare eventuali guasti utilizzando correttamente la strumentazione; - essere in grado di interpretare correttamente i “data sheet”, riuscendo a cogliere le caratteristiche funzionali di ogni integrato. CAPACITA’ - acquisire autonomia nell’analisi e nella sintesi, nonché nella progettazione di sistemi anche di una certa complessità; - capacità di razionalizzare conoscenze e competenze, in modo da applicarle efficacemente ed in maniera flessibile alla soluzione di problemi di natura diversa; - capacità di adeguarsi rapidamente all’evoluzione dell’elettronica; - saper individuare in uno schema circuitale, anche complesso, i blocchi fondamentali che lo compongono, comprenderne il funzionamento e le interazioni fra di essi, e cogliere gli eventuali collegamenti interdisciplinari. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 39 Contenuti del programma svolto MODULI 1 CONTENUTI Teoria I tiristori, significato di tiristore, tiristore come diodo controllato al silicio; il tiristore SCR, caratteristiche; modello a transistor BJT dell'SCR per spiegarne il funzionamento, corrente inversa di perdita, corrente diretta dispersa; processo di autosostentamento della conduzione in un SCR; spegnimento di un SCR, corrente di mantenimento. Caratteristica tensione-corrente di un SCR, caratteristica OFF e caratteristica ON; corrente di aggancio, corrente di mantenimento e tensione di breakover; caratteristica di sicuro innesco di un SCR. Laboratorio Scoperta sperimentale delle caratteristiche del SCR. Montaggio e verifica del funzionamento di circuiti applicativi con tiristori, SCR. Montaggio di schede elettroniche utilizzate nelle attività di laboratorio. 2 Teoria Dispositivi fotoelettrici; classificazione degli effetti fotoelettrici: l'effetto fotoemittente, l'effetto fotoconduttivo, l'effetto fotoelettrico di giunzione; definizione di sensibilità luminosa e di sensibilità spettrale; Dispositivi che sfruttano l'effetto fotoemittente, la fotocellula; funzionamento della fotocellula a vuoto. Dispositivi fotoelettrici: l'effetto fotoconduttivo, definizione; le fotoresistenze, principio di funzionamento, parametri caratteristici. L'effetto fotoelettrico di giunzione, definizione; il fotodiodo, principio di funzionamento; pregi e difetti del fotodiodo rispetto al fotoresistore; i circuiti per trasformare la corrente prodotta da un fotodiodo in una tensione; il fototransistor, struttura e funzionamento; pregi e difetti del fototransistor rispetto al fotodiodo; il fototransistor Darlington. Impianti fotovoltaici: caratteristiche pannelli fotovoltaici, aspetti generali di dimensionamento Laboratorio La barriera ottica, la cella fotovoltaica e il telecomando infrarosso come applicazioni per lo studio di LED, fotodiodi, fototransistori. Progettazione di una fotocellula e di un rudimentale telecomando a infrarossi. Misura del rapporta Ic/If di un fotoaccoppiatore. Prove qualitative su pannelli fotovoltaici 3 Teoria Generalità sui trasduttori: definizioni, parametri caratteristici. Principio di funzionamento trasduttori resistivi, capacitivi e induttivi). Esempi su trasduttori di posizione: potenziometro, Resolver e LVDT. Estensimetri. Esempi applicazione: cella di carico e torsiometro. Trasduttori di temperatura: termistori, termoresistenze, termocoppie. Trasduttori di moto: posizione angolare (encoder incrementale e assoluto), velocità, accelerazione, prossimità. Trasduttori di livello Circuiti per trasformare il parametro elettrico in uscita da un trasduttore in una variazione di una grandezza elettrica da rendere poi compatibile con l'apparato di controllo o di misura che utilizza l'informazione: circuito potenziometrico, circuiti a ponte con eventuali sistemi di compensazione. TEMPO (ore) 6 6 10 20 15 Gli attuatori, definizioni, classificazione. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 40 Motori elettrici: aspetti generali: rendimento, caratteristica meccanica. Motore in corrente continua a collettore: principio di funzionamento. Motori senza spazzole (brushless), struttura e principio di funzionamento; pilotaggio ON-OFF di un motore in corrente continua Motori passo-passo: tipologie a riluttanza variabile (VR), a magnete permanente (PM), ibridi (HY). Principio di funzionamento. Tipologia di connessione: unipolare e bipolare. Cenni su controllo. 4 Laboratorio Progetto e realizzazione di prototipi per Area di Progetto: Introduzione alle problematiche relative all'area di progetto; suddivisione in fasi operative dell'area di progetto; individuazione dell'hardware e del software dell'apparecchiatura oggetto dell'area di progetto. Elaborazione dello schema a blocchi dell'apparecchiatura oggetto dell'area di progetto e assegnazione dei compiti di progettazione ai vari gruppi di lavoro per l'area di progetto. Spiegazione della mappa di I/O necessaria per la realizzazione di un'apparecchiatura elettronica a microcontrollore. Spiegazione degli accorgimenti da utilizzare per realizzare correttamente lo schema di un circuito stampato con il software Orcad Layout. Ingegnerizzazione dell’apparecchiatura realizzata come area di progetto. Disegno dello schema elettrico (Capture) e del circuito stampato (Layout) delle varie schede. Montaggio, collaudo e risoluzione guasti. Documentazione completa dell’apparecchiatura realizzata. TOTALE 53 110 ore Metodologie didattiche I criteri didattici sono stati impostati secondo le prerogative proprie di una materia tecnica, suddividendo lo studio secondo lo schema classico seguente: ogni argomento tecnico-costruttivo è stato affrontato con i possibili diversi approcci, cioè: − analisi del problema, − studio generale delle possibili soluzioni − progettazione di massima − progettazione esecutiva, − realizzazione del prototipo − prove, verifiche e misure − stesura della documentazione tecnica. Gran parte del lavoro è stato svolto in laboratorio. Qui l’alunno ha lavorato in gruppo (ogni gruppo è stato costituito da due alunni), che, con una certa autonomia operativa, ha identificato ed utilizzato la componentistica e i mezzi strumentali necessari per portare a compimento il progetto. A questo fine l'allievo è stato responsabilizzato e si è dovuto preoccupare di reperire i dati tecnici e i manuali utili al completamento e al perfezionamento delle conoscenze e alla più approfondita interpretazione dei risultati delle verifiche sperimentali. Il lavoro in laboratorio è stato impostato dai docenti in modo che l'allievo potesse instaurare corretti rapporti con i compagni e concordare le più opportune suddivisioni di ruoli, con l'obiettivo di ottenere la massima efficienza complessiva, sia nello scambio reciproco delle conoscenze individuali sia nell'attività realizzativa vera e propria. I metodi didattici sono stati caratterizzati da contatti e scambi di idee con i colleghi docenti delle materie affini, per eventuali aggiustamenti dei contenuti e delle metodologie nello svolgimento del programma, affinché l'allievo avesse una visione il più possibile unitaria delle materie tecniche. Una gran parte delle ore di laboratorio sono state dedicate alla progettazione e realizzazione di quanto previsto dall’Area di Progetto. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 41 Tipologie delle verifiche Le verifiche sommative sono state: 1. PROVE SCRITTO/GRAFICHE: due per ogni quadrimestre, intese ad accertare la capacità di analisi del problema proposto e di coglierne gli aspetti fondamentali; la capacità di sintetizzare e di esporre correttamente e con linguaggio appropriato il procedimento seguito; la capacità di eseguire semplici progetti. 2. PROVE ORALI: in numero non inferiore a due per ogni allievo e per ogni quadrimestre e, al fine di verificare la comprensione dei concetti propri della disciplina e la capacità di esporli con logica corretta e appropriata terminologia e di saperli collegare a temi sviluppati anche in altre discipline. 3. VERIFICHE DI LABORATORIO: almeno due per ogni quadrimestre, con lo scopo di accertare il grado di manualità acquisita, la capacità di orientamento nell’affrontare anche gli errori realizzativi o i guasti, il livello di conoscenza degli strumenti utilizzati (attrezzature, strumenti di misura, software), la capacità di valutare criticamente la qualità di quanto realizzato e la capacità di lavorare in gruppo, in modo ordinato e costruttivo, contribuendo proficuamente all’organizzazione, la più autonoma possibile, del gruppo stesso. Nell’attività di laboratorio l’insegnante tecnico pratico ha avuto compiti specifici di: 1- Trattazione dei seguenti argomenti: montaggi, assemblaggi di apparecchiature, progettazione di procedure di collaudo, programmi, disegni effettuati con e senza CAD, relazioni riguardanti le suddette attività, manuali etc. Valutazione della qualità dei prodotti dell'attività degli studenti relativamente a quanto detto. 2- Addestramento degli studenti relativamente a: montaggi, assemblaggi di apparecchiature, collaudi, uso pratico di software di vario tipo su PC (CAD, Word Processor, foglio elettronico, etc.), uso della strumentazione e delle apparecchiature. Valutazione dell'autonomia operativa raggiunta dagli studenti. 3- Trattazione degli aspetti più pratici e applicativi delle attività progettuali. Valutazione dell'autonomia Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 42 Sistemi Automatici Elettronici Prof. Bruno Breschi Finalità Il corso fornisce una visione d'insieme delle problematiche delle tecnologie del settore dell'automazione e tende a porre gli studenti nelle di condizioni di progettare piccoli automatismi; vuole abituare lo studente a considerare i diversi settori di studio tecnico scientifico come fortemente interagenti facendo acquisire una visione aperta e dinamica della materia soggetto di rapida e continua evoluzione. Obiettivi di apprendimento In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al termine del corso, l’allievo deve dimostrare di: aver acquisito conoscenze e competenze sui sistemi digitali controllati a microprocessore e con PC aver acquisito conoscenze, capacità di analisi e competenze sul controllo di sistemi analogico lineari aver acquisito conoscenze e competenze progettuali su PLC Metodologie La parte del corso riguardante i microprocessori, già svolta in quarta per quanto concerne le conoscenze di base, è stata svolta sostanzialmente in laboratorio con lo sviluppo di alcuni moduli relativi all’Area di Progetto. La parte riguardante il controllo di sistemi lineari è stata affrontata a partire da lezioni frontali, esercizi di chiarimento. I PLC sono stati anch'essi svolti in laboratorio a partire da esempi concreti. Verifiche e valutazioni Le verifiche effettuate sono state principalmente del tipo semistrutturato con quesiti a risposta libera. I colloqui orali sono serviti anche per verificare le capacità di esposizione dell'allievo, verificare le capacità di collegamento e per valutare le conoscenze teoriche apprese. Per quanto riguarda le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di Classe e riportati nel paragrafo “Criteri di valutazione delle verifiche” della presente relazione. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 43 Programmazione Annuale Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Progetto di sistemi analogici con amplificazioni operazionali Progettare le reti di ingresso e di retroazione di circuiti amplificatori in configurazione invertente per la realizzazione di semplici funzioni di trasferimento Tabella delle configurazioni di componenti passivi R e C e relativi poli e zeri che introducono. Progettazione del circuito dalla funzione di trasferimento Aula Lezione frontale ed esempio pratico Aula Ore Verifica (s.o.p.) 12 S O Lezione frontale ed esempio pratico 12 S O 24 Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore Verifica (s.o.p.) Sistemi a microprocessore Usare una scheda a microprocessore per il progetto di piccoli automatismi e la gestione di periferiche Gestione dell'I/O, gestione dei timer e generazione segnale PWM Aula +lab Sviluppo di progetti in laboratorio 8 SO Gestione dell'interrupt Aula +lab Sviluppo di progetti in laboratorio Lezione frontale ed esempio pratico 8 SO 8 SO Interfacciamento fra microprocessore e convertitori ADC e algoritmi per l'acquisizione dati Aula +lab 24 Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Trasformazioni matematiche e proprietà dei sistemi Acquisire conoscenze matematiche che permettano di schematizzare i sistemi lineari nel dominio del tempo e in quello della frequenza Comprendere ed individuare la rappresentazione I/U con la trasformata di Laplace Passaggio fra dominio S e dominio t per il calcolo del transitorio e del regime Diagrammi di Bode Aula + lab Lezione frontale esercizi e discussioni Diagrammi di Nyquist Aula + lab Aula +lab Aula +lab Lezione frontale esercizi discussioni Lezione frontale esercizi discussioni Lezione frontale esercizi discussioni Ore Verifica (s.o.p.) 4 SO 8 SO 6 SO 4 SO 22 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 44 Modulo Obiettivi Sistemi lineari di 2° Comprendere la grado e loro risposta di sistemi di 2° simulazione grado e saper effettuare simulazioni su PC di sistemi lineari Contenuti Spazi Metodologia Sistemi di 2° grado, Aula rappresentazione in w Lezione frontale Diagrammi di Bode di sistemi di 2° grado Lezione frontale Aula Totale Modulo Obiettivi Sistemi retroazionati analisi Contenuti Spazi Metodologia Comprendere le Architettura dei proprietà di regolazione sistemi di controllo dei sistemi retroazionati risposta in frequenza Aula Lezione frontale esercizi e discussione Individuare le specifiche statiche e dinamiche Aula Errori a regime, Specifiche a regime, Disturbi additivi e Sensibilità Analisi della stabilità col criterio di Nyquist Aula Margine di fase e di guadagno Aula + lab Criterio di bode Aula + lab Lezione frontale esercizi e discussione Lezione frontale esercizi Lezione frontale esercizi Lezione frontale esercizi TOTALE Ore Verifica (s.o.p.) 6 SO 6 SO 18 Ore Verifica (s.o.p.) 4 SO 4 SO 6 SO 6 SO 3 SO 23 Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Sistemi retroazionati Progetto Conoscere le specifiche e acquisire metodi di progettazione per la regolazione di sistemi lineari Progetto con funzioni compensatrici anticipatrice e ritardatrice Aula Lezione frontale esercizi 8 SO Regolatori industriali PID Aula Lezione frontale 8 SO TOTALE Ore Verifica (s.o.p.) Modulo 16 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 45 Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Area di progetto Imparare a progettare del software e dell’hardware di interfacciamento ad un ADC. Risoluzione dei problemi di realizzazione e collegamento di sottosistemi per la creazione del sistema complessivo Studio del sistema (hardware) Aula + Lab Studio del sistema (software) Aula + Lab Sviluppo hardware Lab Lezione, discussione, laboratorio Lezione, discussione, laboratorio Laboratorio Sviluppo software Lab Laboratorio Documentazione Aula + lab Laboratorio TOTALE Ore Verifica (s.o.p.) 6 O 6 O 4 O 12 O 4 O 32 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 46 Telecomunicazioni Prof. Leonardo Linari Finalità Il corso si è posto quale obiettivo primario quello di far acquisire agli alunni un corretto metodo di indagine, di studio e di ragionamento autonomo mediante il quale poter proficuamente utilizzare le nozioni di base fornite sulle tecniche ed i principi che stanno alla base dei moderni sistemi di telecomunicazione. Obiettivi L’azione didattico-educativa è risultata finalizzata al conseguimento, da parte degli alunni, dei seguenti obiettivi disciplinari in termini di conoscenze, competenze e capacità: Conoscenze • acquisizione di conoscenze relative alle tecniche di trasmissione con o senza modulazione • acquisizione di conoscenze relative a singoli apparati • acquisizione di conoscenze relative a moderni sistemi complessi di telecomunicazioni Competenze • acquisizione di un’adeguata competenza linguistico-espressiva e comunicativa specifica della materia, sia a livello di fruizione che di produzione. • saper organizzare e gestire il proprio lavoro nei modi e nei tempi richiesti. • saper comunicare e documentare opportunamente il lavoro svolto. Capacità • acquisizione delle capacità di rielaborazione e di sistematizzazione delle conoscenze • acquisizione di capacità di analisi e di sintesi Metodologie I nostri sforzi hanno avuto per obiettivo primario l'acquisizione, da parte degli alunni, di un corretto metodo di indagine nonché di studio col quale avvicinarsi criticamente alle problematiche e ai contenuti della materia e, più in generale, della cultura; tale obiettivo è stato perseguito abituando l'allievo a porsi domande e a fare scaturire, con esse, le problematiche intrinsecamente contenute negli argomenti, addestrandolo dunque all'analisi dei testi e delle spiegazioni, e nel contempo, alla sintesi (e alla conseguente acquisizione) dei contenuti più importanti; rendendolo conscio dell'importanza fondamentale che riveste la necessità della "scelta dell'informazione", del "concetto essenziale", nei confronti delle informazioni di secondaria importanza. Per le spiegazioni, per tutti gli argomenti, si sono dovute privilegiare le lezioni frontali interattive (utilizzando presentazioni multimediali) purtroppo non più supportate dalle attività di laboratorio per la nota riduzione da 36 a 32 ore nelle classi quinte. Verifiche e valutazioni Le prove scritte sono state, inizialmente, di tipo semistrutturato (quesiti vero/falso, completamenti e quesiti a scelta multipla) nell’ottica di una verifica più curata e ad ampio spettro dell’acquisizione delle conoscenze e delle competenze di base, attuabile in maniera meno precisa con il solo strumento “a campione” delle interrogazioni. Sono successivamente state effettuate, nell’ultima parte dell’anno scolastico, prove di verifica più propriamente applicative in preparazione alla seconda prova scritta. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 47 Programmazione annuale Modulo Obiettivi Contenuti Mezzi Metodologia Ore PRE Lez. MUL Frontale 10 Verifica (s.o.T.) Modulazione AM MOD.1 Tecniche analogiche su portante analogica: modulazione AM, DSB, SSB 1) Saper valutare nei vari segnali modulati AM l'occupazione di banda, la potenza e l'efficienza di modulazione. 2) Saper illustrare le principali caratteristiche dei principali modulatori e demodulatori Caratteristiche dei segnali AM-DSB-SSB Principali grandezze (indice di modul., spettri, potenza, banda passante). Mod. AM e Dem. AM (rivelatore d’inviluppo) Mod. DSB e Dem. DSB Mod. bilanciato ad anello Mod. SSB a filtro e a sfasamento Dem. SSB 1 T. 1 O. 3) Saper confrontare fra Confronto fra AM DSB SSB loro le varie tecniche di modulazione. Modulazione FM 1) Saper valutare nei segnali modulati FM l'occupazione di banda, la potenza e l'efficienza di modulazione. Caratteristiche del segnale FM. Principali grandezze (deviazione di frequenza, indice di modul., spettro, potenza, banda passante). MOD.2 Tecniche analogiche su PRE Lez. portante 2) Saper illustrare le Principali mod. FM a mod. MUL Frontale analogica: caratteristiche generali diretta e indiretta (cenni) modulazione FM dei principali modulatori Principali dem. FM (cenni) e demodulatori 1 T. 7 1 o. 3) Saper confrontare fra Confronto fra AM e FM loro le tecniche di modulazione. 1) Saper illustrare lo Schema di un sistema di schema di un sistema di trasmissione analogico trasmissione analogico MOD.3 Sistemi di trasmissione analogici 2) Saper illustrare lo Ricevitore schema di un ricevitore supereterodina supereterodina. (AM e FM). 3) Saper illustrare tecnica FDM. PRE Lez. MUL Frontale 3 la Multiplazione FDM Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 48 Modulo Obiettivi Contenuti Mezzi Metodologia Ore Verifica (s.o.T.) 1) Conoscere i vantaggi “Vantaggi delle tecniche digitali” delle tecniche digitali. 2) Conoscere i codici di sorgente, di canale e di linea in base alle caratteristiche del sistema di trasmissione. MOD.4 Tecniche digitali su portante analogica "Tecniche elaborazione segnali numerici” Codifica di sorgente, di canale, di linea. 3) Conoscere i concetti di "Elementi di teoria teoria dell’informazione dell'informazione" 4) Saper calcolare la velocità di trasmissione in funzione delle caratteristiche del canale Quantità d’informazione Entropia,lunghezza codice, PRE Lez. MUL Frontale efficienza e ridondanza, Algoritmi di Shannon-Fano e Huffman Capacità informat. canale 1 T. 17 1 o. 5) Conoscere le tecniche “Tecniche ARQ e FEC” (CRC e ridondanza blocco) di codifica di canale 6) Saper descrivere i tipi di "Codici di linea e modulazione in banda modulazioni" base (LP) e traslata (BP). Principali codifiche (AMI, HDB3, Manchester… Modulazioni ASK-FSKMPSK-QAM 1) Conoscere la classifi- "Classificaz. sistemi TD" Terminali DTE-DCE cazione TD. Tipi di trasmissione, di esercizio, di linea di collegamento MOD.5 Trasmissione dati 2) Conoscere le principali "Modem " caratteristiche dei Caratteristiche principali Circuiti d’interfaccia (V24) modem fonici e in BB) PRE Lez. MUL Frontale 1 T. 10 1 o. 3) Conoscere le caratte- "Protocolli di Tx" ristiche dei protocolli di Modello ISO/OSI Standard IEEE 802 comunicazione. Livelli e protocolli Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 49 Modulo Obiettivi 1) Conoscere le caratteristiche delle varie topologie e delle tecniche di accesso al canale. MOD.6 Reti numeriche Contenuti Ore Verifica (s.o.T.) "Reti locali" Elementi costitutivi Topologie delle LAN Tecniche di accesso (CSMA/CD-token pass) 2) Conoscere i dispositivi “Interconnessione LAN” d’interconnessione LAN Bridge, router, gateway 3) Saper descrivere la struttura di una rete WAN e le modalità di instradamento dati. Mezzi Metodologia PRE Lez. MUL Frontale 1 s. 6 1 o. "Reti geografiche" Commutazione pacchetto Reti connection oriented e connectionless 4) Saper illustrare le "Rete ADSL" principali caratteristiche della rete ADSL. 1) Saper illustrare le Formazione segnale diverse operazioni che PCM: Campionamento del concorrono alla segnale, multiplo PAM, formazione del segnale quantizzazione, codifica, PCM. MOD.7 Telefonia digitale decodifica in ricezione. PRE Lez. 2) Saper analizzare le Multiplo TDM/PCM Eur. MUL Frontale modalità di formazione del multiplo PCM e delle Struttura trama e strutture multitrama. multitrama 1 s. 5 1 o. 3) Saper definire il Tecnica sincrona bit per concetto di multiplaz. bit di 4 fasci primari numerica TDM. 1) Saper fornire cenni sui sistemi radiomobili e “Sistemi radiomobili” sulle loro principali (cenni) Telefonia mobile caratteristiche MOD.8 PRE Lez. MUL Frontale 1 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 50 Educazione Fisica Prof. Erasmo Palma Finalità Educare ad usare in modo consapevole , appropriato personale e creativo il proprio corpo in un adeguato sviluppo psicomotorio per sapere interagire con gli altri nell'ambiente , nel pieno rispetto delle singole personalità. Educare alla corretta pratica sportiva. Prevenire , dove possibile. i fenomeni legati al disagio giovanile , Favorire le capacità di espressione degli allievi . Avviare o recuperare l'allievo ad una sana pratica sportiva Obiettivi di apprendimento In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di: Avere acquisito una buona conoscenza del proprio schema motorio. Avere acquisito una buona conoscenza del proprio corpo. Essere di in grado di organizzarsi nello spazio e nel tempo. Conoscere i propri limiti e le proprie capacità motorie. Avere sane abitudini di lealtà e civismo. Conoscere la valenza educativa dell'attività sportiva. Conoscere i principali sport di squadra . Metodologie La prima parte del corso è finalizzata al miglioramento delle capacità di resistenza attraverso una corsa lenta e prolungata che consenta all'allievo di prendere coscienza delle proprie capacità e lo metta in grado di distribuire appropriatamente lo sforzo fisico. Successivamente vengono affrontati tutta una serie di test atti a verificare i livelli di partenza per quel che riguarda la resistenza , velocità , forza esplosiva , forza assoluta . Stretching , mobilità articolare , coordinazione , organizzazione spazio-temporale. Conoscenza delle principali regole dei vari sport praticati. Capacità di partecipare alle varie attività sportive in diverse vesti: da atleta, allenatore , arbitro , organizzatore . Uso dei vari linguaggi corporei. Verifiche e valutazioni La disciplina Educazione fisica ha un solo voto pratico quindi le verifiche sono, prevalentemente, di tipo pratico. Tuttavia, in considerazione del fatto che alcuni degli argomenti programmati hanno carattere teorico e che necessitano di un accertamento della comprensione di quanto proposto, sono state effettuate anche verifiche di tipo scritto. La struttura delle prove scritte è stata prevalentemente quella della trattazione sintetica di argomenti, delle domande di tipologia B. Per quanto riguarda le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di Classe e riportati nel paragrafo “Criteri di valutazione delle verifiche” della presente relazione. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 51 Programmazione Annuale Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Lez. Frontale Concetto di allenamento per arrivare a correre x 5m fino a raggiungere 15 minuti consecutivi Saltelli alla funicella Miglioramento della funzione cardiocircolatoria. Resistenza generale Sviluppare e Corsa lenta e potenziare le prolungata capacità fisiche di resistenza Palestra e spazi annessi Modulo Obiettivi Spazi Metodologia Rafforzamento della potenza muscolare. Forza muscolare. Sviluppare e Lavoro a carico potenziare le naturale, lavoro a capacità fisiche di grandi attrezzi forza . Palestra e spazi annessi Lez. Frontale Esercizi di opposizione- palloni medicinali - a coppie – alle spalliere Contenuti Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Mobilita e scioltezza muscolare e articolare Mobilità del rachide , del cingolo scapolo omerale e coxo femorale Migliorare la mobilità articolare Esercizi a corpo libero piccoli attrezzi e grandi attrezzi Palestra e spazi annessi Lez. Frontale Esercizi di allungamento esercizi di mobilizzazione Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Educazione spazio temporale e coordinazione generale e oculo manuale. Rappresentazione mentale di situazioni dinamiche. Consolidare e coordinare gli schemi motori di base Strutturazione di azioni attacco- difesa nei giochi di gruppo . Equilibrio statico e dinamico. Palestra e spazi annessi. Lez. Frontale Pallavolo . schema di ricezioneintroduzione alla schiacciata . Pallamano – tiri e passaggi – schema di difesa a zona Conoscere sé stessi Formare sane abitudini di previdenza e tutela della vita. Effetti fisiologici ed effetti psichici e sociali. Palestra e spazi annessi. Lez. Frontale Effetti sugli apparati cardiocircolatorio, muscolare, osteoarticolare , respiratorio. Effetti sul sistema nervoso e sulle capacità di socializzazione. Ore 12 Ore 12 Ore 7 Ore 3,5 Verifica (p.) Sapere controllare la respirazione 20 anche sotto sforzo sapere economizzar e le energie Verifica % (.p.) Eseguire correttamente gli esercizi. 20 Riuscire a controllare il corpo in appoggio sulle mani Verifica % (p.) Eseguire correttamente gli esercizi % 10 Verifica (p.) Si richiede la comprension e e la corretta esecuzione. % 5 Domande e questionario. 3,5 5 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 52 Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ricercare una consuetudine di lealtà e civismo. Ricercare l'autocontrollo , l'autocritica e la collaborazione Conseguire capacità sociali di rispetto per gli altri ed acquisire fiducia in sé stessi Autocontrollo nelle situazioni di gara collaborazione nei lavori di gruppo o in coppia. Palestra e spazi annessi Lez. Frontale Organizzare partite da arbitrare a turno . autoregolarsi autoorganizzarsi partecipare con impegno dando il meglio di sé stessi. Avere la consapevolezza dei propri limiti . Assumersi la responsabilità degli errori commessi. Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Atletica leggera Pallavolo Pallacanestro Tennis Calcetto Pallamano Avviamento alla pratica sportiva . 50 metri Salto in lungo Salto in alto Getto del peso Torneo interno di Atletica leggera Pallavolo Pallacanestro Tennis Calcetto Pallamano Palestra e spazi annessi Lez. Frontale Corse ripetute sui 50 metri Corsa in progressione, in allungo Skip Rincorsa stacco Salto e arrivo Rincorsa stacco e valicamento. Getto del peso Fondamentali con e senza palla Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Conoscenza del proprio corpo. Valorizzazione di tutti i mezzi di espressione ed interrelazione Sviluppare la capacità di espressione personale come linguaggio Semplici esempi su base ritmica. Eventuale messa a punto di una piccola coreografia. Palestra e spazi annessi Lez. Frontale Lavoro interdisciplinare sul linguaggio corporeo e sulla comunicazione non verbale. TOTALE ORE Ore 7 Ore 18 Ore Verifica (p.) Sapere arbitrare . Sapersi organizzare in gruppi. % 10 Verifica (.p.) Si richiede la corretta esecuzione . % 25 Verifica (p.) Analisi del lavoro prodotto. % 3,5 5 66 100 Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 53 Materia: Religione cattolica Prof. F. Mardegan Finalità L’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenza e di capacità critiche proprio di questo grado di scuola. Obiettivo primario di questo insegnamento è l’acquisizione della cultura religiosa quale contributo per la formazione dell’uomo e del cittadino e la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro paese. Gli alunni saranno così in grado di riconoscere il ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana. Obiettivi di apprendimento In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di: 1. Avere rispetto per le persone e per le cose, avere acquisito consapevolezza e rispetto delle diversità. 2. Partecipare alle lezioni discutendo le proposte in modo positivo. 3. Esprimersi in modo chiaro e corretto. 4. Comprendere un testo e individuarne i punti fondamentali. Al termine del quinto anno di corso, gli allievi dovranno, inoltre, dimostrare di aver acquisito tutte le conoscenze propedeutiche degli anni precedenti, mostrandosi capaci di inquadrale in un insieme organico; dovranno anche dimostrare di conoscere i tratti peculiari della morale cristiana e di saperli presentare in modo critico e consapevole. Contenuti Nelle classi quinte, si è presentato il contributo del Cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per l'esistenza personale e la convivenza sociale, nonché la sua proposta di soluzione finalizzata all'autentica crescita dell'uomo ed alla sua integrale "salvezza". In particolare, è stata proposta la conoscenza dei tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle responsabilità del singolo: di fronte a Dio (l'impegno per la salvezza dopo la Rivelazione e l'Incarnazione); in rapporto con gli altri (vocazione al matrimonio e vocazione religiosa, il corpo e la morale sessuale); nei riguardi dell'impegno sociale e politico, dell'economia e del lavoro; nei confronti degli emergenti problemi ecologici; nonché di tutti quegli aspetti che rendono necessaria una scelta etica. Metodologie La metodologia con cui è stato affrontato l’insegnamento della Religione cattolica è varia, in ragione della molteplicità dei contenuti. Le linee e gli indirizzi metodologici che sono stati privilegiati sono: la linea esistenziale; la linea storica; la linea biblica; la linea teologico sistematica. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 54 Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: come il reperimento e la corretta utilizzazione dei documenti, l'approfondimento individuale e di gruppo, il confronto ed il dialogo con altre confessioni cristiane, con le religioni non cristiane e con sistemi di significato non religiosi. Il metodo d'insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo per mezzo del quale si è cercato di sollecitare e coinvolgere gli studenti ad un apprendimento attivo e significativo. Le varie tecniche di insegnamento (brevissime lezioni frontali, lezioni interattive, lettura ed analisi di documenti, ...) sono state utilizzate a seconda delle esigenze per favorire l'acquisizione dei contenuti e lo sviluppo delle abilità definite negli obbiettivi didattici trasversali. Come sussidi didattici, alternativamente utili al processo d'insegnamento/apprendimento, ci si è serviti del libro di testo, della lavagna e del quaderno personale, nonché di fotocopie, audiovisivi, immagini artistiche e testi integrativi (primo fra tutti la Bibbia). Verifiche e valutazioni La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza dell’alunno, dell’interesse e dell’impegno mostrati, della partecipazione alle lezioni e discussioni in classe e del comportamento. Nel corso dell’anno, l'insegnante ha potuto verificare la corretta acquisizione delle conoscenze/competenze/capacità fissate inizialmente, sollecitando gli allievi ad esprimersi su quanto emerso nella lezione del giorno, attraverso dibattiti e discussioni in classe. La valutazione, nel corso dell'anno, ha previsto risultati quantificati numericamente con voti in decimi. Mentre, a conclusione di ogni quadrimestre, i giudizi sono stati espressi, secondo una scala decrescente, nel modo che segue: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente. Per questa materia non sono previste verifiche scritte. Programmazione Annuale Modulo Obiettivi Primo Presentazione del Aula Consentire l’acquisizione di un quadro di programma previsto insieme del programma per l’anno in corso. dei stabilito, ad inizio d’anno, Illustrazione metodi e degli dall’insegnante. strumenti propri dell’insegnamento della Religione cattolica. Favorire la comprensione Definizione del del concetto di “morale”. termine “morale”. Comprendere il valore Approfondimenti. del rapporto con l’altro nella concezione cristiana degli uomini Approfondimento del Aula visti come fratelli gli uni comandamento “Ama il prossimo tuo come degli altri. te stesso”. Il discorso della montagna e le beatitudini. Secondo Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (s.o.p.) Lezione interattiva. 1 Orale 2 Orale 4 Orale Lezione interattiva. Lezione interattiva. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 55 Modulo Obiettivi Terzo Conoscere le problematiche legate all’ebraismo anche in riferimento alle vicende sullo Stato di Israele: dalla diaspora alla Shoà. Quarto Quinto Contenuti L’Olocausto degli ebrei. Il concetto di Shoa. L’antisemitismo nella storia. Il giorno della memoria ed il viaggio ad Auschwitz. Riflettere sul problema Dalla Bibbia e dalla del male, del dolore e cronaca alcuni della sofferenza. esempi che consentono di riflettere sul problema del male. Le scelte dell’uomo di fronte al dolore. La morte. Comprendere il valore dell’Incarnazione nel progetto salvifico di Dio. Conoscere il significato di alcune delle principali feste cattoliche. Spazi Metodologia Breve lezione frontale seguita da lezione interattiva e dalla visione di materiale audiovisivo. Aula Lezione e aula interattiva video. Ore % Verifica (s.o.p.) Aula Il problema del male Aula Lezione e aula interattiva e ed il libero arbitrio. video. visione di alcuni stralci di un film su Gesù di Nazareth. La celebrazione del Aula e Lezione interattiva. Natale. La aula Rivelazione divina video attraverso l’Incarnazione. Il dogma e la festa Aula dell’Immacolata Concezione. Lezione interattiva. Significato e origine Aula del giorno di festa: la domenica, giorno del Signore. La Pasqua. La Quaresima ed il significato del digiuno. Lezione interattiva con lettura di passi biblici. 3 Orale 3 Orale 2 Orale 1 Orale 1 Orale 2 Orale Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 56 Modulo Obiettivi Contenuti Sesto Inquadrare il concetto di morale circa il valore della vita. Presentare il rapporto con il corpo: la sessualità, la bioetica, la donazione degli organi, la clonazione, la fecondazione assistita, l’eutanasia. Inquadrare il significato della pena di morte nella morale cristiana. La visione cristiana Aula della sessualità. Considerazioni su alcuni metodi anticoncezionali. La fecondazione Aula assistita, la clonazione e le biotecnologie. Lezione interattiva. La pena di morte nella Aula storia. La posizione della Chiesa cattolica. Alternative alla pena di morte. Lezione interattiva e visione di alcune slides preparate dalla insegnante Lezione interattiva. Settimo Ottavo Nono Valutare la portata del Cristianesimo nelle scelte della società moderna. Fare il bilancio di fine anno. Spazi Discussioni aperte su Aula temi di attualità. Panoramica sui temi Aula affrontati nel corso dell’anno. Metodologia Ore % Verifica (s.o.p.) 1 Orale 2 Orale 2 Orale 3 Orale Lezione interattiva. 1 Orale Totale 28 Lezione interattiva. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 57 Area di progetto Titolo: Sistema di acquisizione di segnali analogici Coordinatore: Prof. Marco Pierattini Il progetto è di durata annuale. Non sono state coinvolte altre classi. Discipline interessate dai progetti Elettronica, Sistemi Automatici Elettronici, Tecnologie Disegno e Progettazione Alla Commissione Esaminatrice verranno consegnati la documentazione prodotta dagli studenti e la relazione finale sugli aspetti tecnici-contenutistici-didattici redatta dal coordinatore. La scelta del progetto trova una specifica collocazione nei programmi di Sistemi Automatici e TDP del quinto anno, oltre che, più in generale, di Elettronica, coinvolgendo le seguenti tematiche: a) condizionamento dei segnali; b) acquisizione di segnali analogici e digitali con sistemi a microcontrollore (quest'ultimo è una sorta di piccolo computer industriale); c) pilotaggio di semplici attuatori con sistemi a microcontrollore; d) semplici applicazioni di telecomunicazioni e telematica (più specificamente, comunicazione seriale a distanza tra sistemi a microprocessore/microcontrollore). La maggior parte delle attività relative al progetto sono state portate avanti durante le ore di laboratorio di TDP e Sistemi; con Elettronica si sono fornite le conoscenze e competenze generali necessarie. Il progetto Sistema di acquisizione di segnali analogici Per scelta della classe, la tematica è stata sviluppata in quattro diverse realizzazioni, affidate a dei gruppi di lavoro. La prima è un sistema di selezione di oggetti in base al colore, e la seconda realizzazione è il comando wireless di un automodello. I restanti progetti sono stati portati avanti da piccoli gruppi: due studenti hanno lavorato su di un sistema di elaborazione digitale che produce effetti musicali per chitarra elettrica, mentre l’ultimo studente ha scritto il software funzionante sulla parte elettronica del cosiddetto “Arazzo Tecnologico”. Quest’ultimo costituisce, per il nostro Istituto, la declinazione applicativa del Progetto di Sviluppo di Abilità Tecnico-Pratiche denominato “Il Cannocchiale di Galileo”. Di seguito, una descrizione più dettagliata dei vari sistemi. 1) Selezionatore per oggetti colorati – delle palline da ping pong passano accanto ad un “sensore di colore”, che viene letto dal microcontrollore; i dati vengono elaborati dal software per il riconoscimento del colore e per il controllo di un motorino elettrico, il quale, a sua volta, permette di dirigere le palline in 4 diversi contenitori. Inoltre, un display visualizza i conteggi delle palline ripartiti per colore. 2) Automodello a comando wireless – l’automodello, dotato di microcontrollore, viene comandato in modalità wireless da un secondo dispositivo (telecomando), sempre a microcontrollore, che utilizza un normale joystick per PC. E’ possibile anche montare sull’automodello un telefono cellulare dotato di videocamera, il quale invia le immagini ad un normale PC, tramite collegamento wireless di tipo Bluetooth. 3) Effetti musicali digitali per chitarra elettrica – il segnale dello strumento viene convertito in forma digitale ed elaborato da uno speciale micrococontrollore ad alta velocità (DSP, Digital Signal Processor). I vari effetti musicali vengono prodotti in tempo reale per via “matematica”, tramite un software piuttosto complesso (elaborato in gran parte dagli studenti), e dopo una conversione da digitale ad analogico, il segnale risultante può essere applicato ad un normale amplificatore audio. 4) Arazzo Tecnologico – Una piccola rete di schede a microcontrollore permette il pilotaggio di un centinaio di LED a colorazione ed intensità variabile, in accordo ai comandi ricevuti attraverso il Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 58 collegamento con un PC. Il tutto allo scopo di realizzare un sistema di illuminazione molto versatile per l’Arazzo Tecnologico. Lo studente ha lavorato esclusivamente allo sviluppo dei vari software, piuttosto complessi; per motivi di tempo, la funzione di acquisizione di segnali analogici e digitali, presente nell’hardware, non è stata implementata nel software. Finalità del progetto far cogliere allo studente le relazioni esistenti tra l'astratto e il concreto; favorire l'acquisizione di abilità trasversali e di una visione interdisciplinare che concorra al potenziamento delle competenze della professionalità di base; acquisire una visione sistemistica dei temi affrontati; destare nell'alunno l'interesse per gli aspetti creativi e le potenzialità applicative dell'elettronica, rendendolo al tempo stesso consapevole delle abilità intellettuali e tecniche che in lui si stanno formando. Obiettivi generali del progetto conoscere i più importanti componenti disponibili per la realizzazione del sistema; acquisire competenze nell'applicazione di nozioni teoriche generali per la realizzazione di un particolare sistema di automazione; acquisire competenze nel collaudo e nella messa in funzione del sistema; acquisire competenze nella risoluzione di eventuali malfunzionamenti; acquisire competenze nella documentazione di un sistema di automazione; acquisire capacità nella progettazione di un semplice sistema di automazione, completo di acquisizione di segnali analogici, blocco di condizionamento del segnale, blocco di conversione Analogico/Digitale, blocco di elaborazione digitale, blocco di interfaccia utente, blocco di pilotaggio di attuatori, blocco di trasmissione dati a distanza (collegamento seriale). Metodologia Si premette che necessariamente si verificano ampie sovrapposizioni tra le attività relative all’Area di Progetto e quelle che sarebbero comunque previste nella programmazione ordinaria, in quanto queste ultime, soprattutto per la disciplina TDP, possono essere “adattate” in modo da aderire alle attività previste per l’A.d.P. stessa; è quindi impossibile definire esattamente il monte ore impiegato. Con il metodo del “problem solving”, gli studenti sono stati guidati verso la definizione delle soluzioni tecniche più efficaci, e nel contempo adeguate ad un contesto didattico; si è fatto ampio ricorso a lezioni interattive, dove la classe è stata sollecitata a proporre soluzioni e a valutarne la convenienza. In laboratorio si è provveduto al disegno tramite CAD, alle realizzazioni pratiche (schede a circuito stampato), al collaudo e alla risoluzione dei problemi di funzionamento. Il lavoro complessivo comprende più parti: 1) software in linguaggio di alto livello (Basic o C) per i microcontrollori, realizzati dagli studenti, con il parziale contributo degli insegnanti; 2) vari tipi di schede a microcontrollore, tutte progettate negli anni precedenti, tranne quella per effetti musicali, di nuova concezione; 3) vari tipi di schede di interfacciamento con sensori e/o attuatori. Per tutti i lavori sono stati realizzati due o tre prototipi funzionanti dei sistemi completi, ed è stata redatta anche la documentazione tecnica dei progetti. Verifiche e valutazioni La valutazione degli elaborati prodotti dagli studenti per l’A.d.P. non è stata distinta da quella relativa all’attività ordinaria. Tutti gli studenti compileranno una scheda individuale di valutazione che comprende sia gli aspetti tecnici che la valenza formativa del progetto. Anche il coordinatore, nella relazione finale per l'Area di Progetto, riporterà il grado di conseguimento degli obiettivi, i dettagli su modi e strumenti della Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 59 valutazione, nonché la propria valutazione degli aspetti tecnici e della valenza formativa del progetto; inoltre, esprimerà un giudizio individuale sulla partecipazione dimostrata da ogni studente. La classe e l’Area di Progetto Per quanto riguarda i due progetti principali, quasi tutti gli studenti hanno dimostrato un apprezzabile interesse, però molti hanno eseguito i lavori assegnati con un impegno rivolto più alle attività pratiche che alla piena comprensione degli aspetti concettuali. Questo ha causato, in generale, una certa carenza di autonomia nel lavoro di progettazione, e quindi un rallentamento delle attività. Passando alle altre realizzazioni (effetti musicali e Arazzo Tecnologico), i tre studenti si sono distinti per il grande impegno e la buona autonomia, ma la complessità realizzativa è risultata superiore al previsto. Per questi motivi, i progetti sono stati completati solo nelle funzioni essenziali e si conta di risolvere qualche limitazione di poco conto entro la fine dell’anno scolastico. Per quanto riguarda la documentazione prodotta, si limita alle parti indispensabili, ma raggiunge comunque uno sviluppo accettabile. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 60 Simulazione Terze Prove Alle prove dell’Esame di Stato, in particolare a quelle più innovative, gli alunni sono stati preparati fino dall’inizio del triennio. A proposito della terza prova scritta, sono state effettuate, nel corrente anno scolastico, due simulazioni su quattro discipline (decise di volta in volta dal Consiglio) della tipologia quesiti a risposta singola ( Tipo B – 10 quesiti ). Nella scelta della tipologia il Consiglio ha operato secondo i seguenti criteri: sono state escluse le prove del “problema scientifico a soluzione rapida”, dei “casi pratici e professionali” e del “progetto” perché avrebbero vincolato, nella scelta delle materie, a quelle di indirizzo (e, nel primo caso, matematica), escludendo quelle di cultura generale, e la tipologia dei “quesiti a risposta multipla“, perché ritenuta non del tutto idonea a fornire informazioni complete sulle competenze disciplinari di livello più prettamente rielaborativo e sulle capacità espressive degli studenti. I testi delle due simulazioni svolte sono di seguito allegati. Si allega la griglia utilizzata per la correzione. Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 61 Simulazione Terza Prova del 04/12/2013 Materia: MATEMATICA 1. Enuncia le proprietà dell’integrale definito, dando poi una precisa dimostrazione della proprietà additiva. x 3 − 3x − 4 ∫ x 2 − 4 dx 2. Calcola il seguente integrale indefinito: Materia: INGLESE 1. In your opinion, how much importance does technology have in the work field? Give examples too 2. Mention some pros and cons of the daily use of technical devices in everyday life Materia: TELECOMUNICAZIONI 1. Cos’è la multiplazione FDM, qual è il suo scopo, come si realizza? (Max 7 righe) 2. Quali sono i principali blocchi che costituiscono un ricevitore supereterodina? (Max 7 righe) 3. Come si può calcolare la larghezza di banda del segnale modulato FM? (Max 7 righe) Materia: SISTEMI 1. Funzione di trasferimento con polinomio di secondo grado a denominatore ( poli complessi coniugati ). ( 8 righe ) 2. Risposta in frequenza di un sistema retroazionato ( con dimostrazione ). ( 8 righe ) 3. Il timer 0 del microcontrollore artmega8. ( 8 righe ) Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 62 Simulazione Terza Prova del 28/04/2014 Materia: MATEMATICA y'+ f (x )y = g (x ) 1. L’equazione differenziale del primo ordine è detta lineare; per quale motivo? Come si chiama il metodo usato per integrare tale equazione? Utilizza tale metodo per ricavare la soluzione generale. y'−2 xy = e x y(0) = 2 2. Risolvi il seguente problema di Cauchy: 2 Materia: TELECOMUNICAZIONI 1. Perché non si può utilizzare nei modemla modulazione 16-PSK? (Max 6 righe) 2. Come si realizza una trasmissione asincrona ? (Max 8 righe) 3. Com’è fatto un modulatore ASK? (Max 7 righe) Materia: Economia Industriale ed Elementi di Diritto 1. Descrivi sinteticamente la procedura fallimentare (Max 12 righe ) 2. Individua le attività imprenditoriali agricole principali e per connessione (Max 6 righe) Materia: Sistemi Elettronici Automatici 1. Risposta in frequenza nei sistemi retroazionati con retroazione unitaria, dimostrazione. 2. Rete correttrice di tipo ANTICIPATRICE. Funzione di trasferimento con relazione tra poli e zeri. Come riesce tale rete correttrice a migliorare il margine di fase del sistema. (Max 8 righe) Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 63 Candidato INDICATORI peso Conoscenza della tematica Aderenza alle indicazioni, completezza, capacità di sintesi, di analisi e di elaborazione 6 6 giudizio Buono 6 Discreto 5 Sufficiente 4 Insufficiente 3 Gravem. insuff. 2 Buono 6 Discreto 5 Sufficiente 4 Insufficiente 3 Gravem. insuff. 2 Buono 3 Discreto Competenze linguistiche ed espositive 3 punti Sufficiente Insufficiente Gravem. insuff. 1^ materia 2^ materia 3^ materia 2,5 2 1,5 1 PUNTEGGIO COMPLESSIVO PER MATERIA PUNTEGGIO TOTALE _______/ 15 Istituto Tecnico Industriale Statale “Tullio Buzzi” – Prato – A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom. Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998) - Pag. 64 4^ materia
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