documento finale - ITIS Tullio Buzzi

Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico
TULLIO BUZZI
Documento del consiglio di classe
ANNO SCOLASTICO 2013
– 2014
(relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso)
Documento elaborato dal
Consiglio della Classe 5a sez. G
Indirizzo: Elettronica e Telecomunicazioni
M. Sgherri
.....…………………...….
B. Breschi
.....…………………...….
L. Polvani
.....…………………...….
M.Bogani
.....…………………...….
A. Munaò
.....…………………...….
L. Linari
.....…………………...….
P. Pili
.....…………………...….
M. Pierattini
.....…………………...….
L. Lusini
.....…………………...….
F. Mardegan
.....…………………...….
E. Palma
.....…………………...….
Il Dirigente Scolastico
Prof. Erminio Mario Emilio Serniotti
Prato, lì ___________________
Sommario
Obiettivi Curricolari e profilo professionale del Perito Ind.le per l'Elettronica e le Telecomunicazioni................ 2
Obiettivi didattico-educativi trasversali in termini di conoscenze, competenze e capacità................................. 3
Obiettivi di indirizzo ............................................................................................................................................. 4
Attività curricolari ed extracurricolari ................................................................................................................... 5
Metodi relativi alle concrete interazioni docenti-discenti ..................................................................................... 7
Spazi e mezzi ...................................................................................................................................................... 7
Quadro Orario ..................................................................................................................................................... 7
Orario settimanale della Classe .......................................................................................................................... 8
Criteri di valutazione finale ................................................................................................................................ 10
Italiano ............................................................................................................................................................... 13
Storia ................................................................................................................................................................. 19
Inglese............................................................................................................................................................... 22
Matematica........................................................................................................................................................ 24
Economia Industriale ed Elementi di Diritto ...................................................................................................... 31
Elettronica ......................................................................................................................................................... 35
Tecnologia, Disegno e Progettazione Elettronica (TDP) .................................................................................. 39
Sistemi Automatici Elettronici............................................................................................................................ 43
Telecomunicazioni............................................................................................................................................. 47
Educazione Fisica ............................................................................................................................................. 51
Religione cattolica ............................................................................................................................................. 54
Area di progetto................................................................................................................................................. 58
Simulazione Terze Prove .................................................................................................................................. 61
Simulazione Terza Prova del 04/12/2013 ......................................................................................................... 62
Simulazione Terza Prova del 28/04/2014 ......................................................................................................... 63
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Obiettivi Curricolari1 e profilo professionale del Perito Ind.le per
l'Elettronica e le Telecomunicazioni
Obiettivo del curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà
produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico
sia da quello dell'organizzazione del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:
•
•
•
versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;
ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di
adattamento alla evoluzione della professione;
capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
Il suddetto obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i
problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline elettriche
ed elettroniche, integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità
valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà
aziendali.
Per tali realtà, il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni, nell'ambito del proprio
livello operativo, deve essere preparato a:
*
*
*
*
*
•
•
•
•
•
•
1
partecipare con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;
svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;
documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del
proprio lavoro;
interpretare nelle loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali
dell'azienda in cui opera;
aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione dell'attività.
Il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto, essere in grado di:
analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;
analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione
e trasmissione di suoni, immagini e dati;
partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di
elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;
progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di
telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul
mercato;
descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne
il manuale d'uso;
comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.
Sulla scorta del Supplemento della Gazzetta Ufficiale del 2-5-1994
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Obiettivi didattico-educativi
competenze e capacità
trasversali
in
termini
di
conoscenze,
Il Consiglio di Classe ha unanimemente concordato i seguenti obiettivi al conseguimento dei
quali ha finalizzato la propria azione didattico-educativa:
Conoscenze
•
•
Conoscere i contenuti specifici delle singole discipline.
Conoscere i linguaggi disciplinari.
Competenze
•
Possedere adeguate competenze linguistiche, che consentano di esprimersi in
modo chiaro, corretto, coerente, adeguato alla situazione, usando, ove sia
richiesto, un lessico specifico e tecnico.
Saper porsi, di fronte a qualsiasi situazione problematica, in termini critici e
flessibili, impiegando dati conosciuti per affrontare difficoltà nuove.
Aver maturato il desiderio di ampliare le proprie conoscenze e di mantenersi
continuamente aggiornato.
•
•
Capacità
•
•
•
•
•
•
Essere autonomo, capace di organizzarsi, sia nello studio che nell’affrontare
problemi di ordine pratico.
Comprendere il senso del proprio lavoro, saperne spiegare e giustificare scopi e
procedimenti in modo adeguato.
Essere capace di rielaborare e sistematizzare le conoscenze apprese.
Aver acquisito capacità di analisi e di sintesi.
Aver maturato una coscienza sociale e quindi un atteggiamento rispettoso di idee
e culture diverse.
Aver acquistato abilità motorie e coordinative a un’idonea manualità.
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Obiettivi di indirizzo
Il rapido e incalzante sviluppo dell’elettronica, in particolar modo dell’elettronica digitale,
sostenuto dall’evoluzione tecnologica della microelettronica e dalla sempre maggior diffusione di
tecniche di progettazione automatica, ha modificato la figura del perito elettronico, il quale deve
essere versatile, dotato di conoscenze di base consolidate, e possedere soprattutto una notevole
flessibilità mentale, in un settore in cui l’obsolescenza è la caratteristica fondamentale.
Pertanto la finalità del corso è quella di avviare gli allievi alla progettazione autonoma,
tentando di far loro acquisire capacità progettuali e realizzative fortemente integrate, superando gli
aspetti prevalentemente esecutivi. Tutto ciò affinché essi non abbiano difficoltà ad orientarsi nei
confronti di problemi nuovi e di realtà produttive anche molto diverse tra loro, tenendo presente che le
tecnologie attuali tra qualche anno saranno obsolete, e che pertanto il patrimonio culturale del perito
può risultare inutilizzabile se non è supportato da una grande flessibilità mentale.
Conoscenze
•
•
•
•
•
•
Competenze
•
•
•
•
Capacità
•
•
•
•
•
sistemi di conversione per il condizionamento del segnale e per la trattazione di
segnali digitali;
circuiti per la generazione di segnali in bassa ed in alta frequenza;
conoscenze relative a specifiche tecniche di trasmissione, con o senza
modulazione, e a moderni sistemi di telecomunicazione;
conoscenze sulla strumentazione specifica e sul suo corretto utilizzo;
essere capace di interpretare e di utilizzare norme relative a standard nazionali e
internazionali.
conoscenze sui sistemi a microprocessore, sistemi di controllo basati su PC,
sistemi lineari, automatismi
essere in grado di saper cogliere gli aspetti fondamentali del problema proposto, e
sviluppare le relative problematiche di carattere tecnico nella maniera più
semplice e completa;
essere in grado di individuare i blocchi essenziali per la progettazione di un
sistema, anche complesso, e saper condurre la progettazione anche riguardo
all’ottimizzazione del rapporto costi/prestazioni;
essere in grado di seguire il segnale dall’ingresso all’uscita di un circuito, saper
ricercare eventuali guasti utilizzando correttamente la strumentazione;
essere in grado di interpretare correttamente i “data sheet”, riuscendo a cogliere le
caratteristiche funzionali di ogni integrato.
capacità di programmazione ad alto livello e a livello assembly
acquisire autonomia nell’analisi e nella sintesi, nonché nella progettazione di
sistemi anche di una certa complessità;
capacità di razionalizzare conoscenze e competenze, in modo da applicarle
efficacemente ed in maniera flessibile alla soluzione di problemi di natura diversa;
capacità di adeguarsi rapidamente all’evoluzione dell’elettronica;
saper individuare in uno schema circuitale, anche complesso, i blocchi
fondamentali che lo compongono, comprenderne il funzionamento e le interazioni
fra di essi, e cogliere gli eventuali collegamenti interdisciplinari
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Attività curricolari ed extracurricolari
Area di Progetto
Si rimanda al relativo capitolo.
Corso “La sicurezza nei luoghi di lavoro”
La classe ha frequentato il corso di formazione “La sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il corso è
stato tenuto da ispettori dell’Azienda ASL 4, dal personale INAIL e dal personale del Ministero del
Lavoro, nel periodo dicembre 2013 per un totale di 8 ore ( più 1 ora di esame )
Alternanza scuola-lavoro
Nel mese di giugno 2013 gli studenti della futura V° G hanno effettuato uno stage in azienda
della durata di quattro settimane. La stessa esperienza si è ripetuta durante le prime due settimane
del mese di febbraio 2014. Gli alunni, distribuiti in diverse ditte del comprensorio pratese specializzate
nei settori di Elettronica, Elettrotecnica e Informatica, hanno avuto modo di mettere in pratica
conoscenze e competenze maturate durante gli anni di scuola e di rendersi conto direttamente di ciò
che è richiesto al perito elettronico dal mondo del lavoro. Tutti gli studenti hanno evidenziato un
comportamento corretto e rispettoso ed hanno rivelato impegno e buona volontà, meritandosi gli
apprezzamenti di coloro che, nell’ambito delle diverse aziende, li hanno seguiti da vicino.
Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera, 10 - 14 marzo 2014
Il Consiglio di classe ha promosso il viaggio di istruzione a Monaco di Baviera, ritenendo che
questa esperienza potesse rappresentare un'utile opportunità di crescita non solo sotto il profilo
culturale, ma anche dal punto di vista umano e sociale, nella speranza che abbia contribuito ad un
incremento del senso di responsabilità e dell'impegno personale degli allievi.
Monaco di Baviera è il simbolo di una riuscita modernità, avveniristica, ma anche una città
ricca di storia. Il viaggio ha fatto base a Monaco, per scoprire le bellezze della città, visitandone non
solo il centro storico, ma anche il Deutsches Museum, uno fra i più importanti musei del mondo
nell’ambito della scienza e della tecnica.
Una ulteriore tappa della visita alla città, ha previsto la sosta presso la Hofbräuhaus, la più
antica e celebre birreria di Monaco, nonché una delle sette fabbriche di birra della città. La birreria
deve la sua notorietà soprattutto al fatto che, il 24 febbraio del 1920, Hitler vi tenne uno dei suoi primi
comizi enunciando i 25 punti programmatici del Partito dei Lavoratori tedeschi, che poi nei primi giorni
di marzo divenne il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori tedeschi. Il 25 aprile 1944, l’aviazione
inglese bombardò Monaco e l'edificio fu quasi completamente distrutto. Venne riaperto al pubblico
solo nel 1958, in tempo per l'ottocentesimo anniversario della città.
Ancora a Monaco si è visitato il Parco Olimpico dove, nel 1972, si svolsero le XX olimpiadi,
tristemente famose per l’uccisione di undici atleti israeliani nello scontro fra i terroristi palestinesi che li
avevano presi in ostaggio e le forze che intendevano liberarli.
Un gruppo di allievi ha inoltre visitato il museo della Bmw, ospitato dall’edificio, detto il
“Museum Bowl”, realizzato insieme al vicino grattacielo che ospita il quartier generale amministrativo
e direzionale – il “4 Cilindri” – dall’architetto viennese Karl Schwanzer in occasione delle Olimpiadi
del 1972.
Infine, il viaggio ha previsto anche una tappa al Campo di concentramento di Dachau,
significativa testimonianza dei lager nazisti ed elemento quindi determinante per rendere più tangibile
quella drammatica pagina della storia del ‘900.
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Nel viaggio di andata è stata effettuata una sosta ad Innsbruck, per offrire agli studenti un
piccolo assaggio delle sue caratteristiche e bellezze, sia artistiche che storiche.
Durante tutto il viaggio, gli alunni sono stati corretti ed attenti. Ovviamente hanno mostrato
maggiore interesse per alcuni aspetti dell’esperienza: meno appassionati dall’arte e dall’architettura
(per le quali tuttavia non si sono mai sottratti alle spiegazioni), sono apparsi decisamente più motivati
durante la visita al campo di concentramento di Dachau, al Museo della Scienza, all’Olimpia Park ed
anche alla sede della Bmw.
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Metodi relativi alle concrete interazioni docenti-discenti
Lezione frontale, lezione interattiva, discussione con sollecitazione di interventi, lavoro di
gruppo, attività di ricerca, problem solving, reperimento di fonti.
Spazi e mezzi
Aule, laboratori, palestra attrezzata, biblioteca, aule di proiezione video e multimediali;
testi, presentazioni multimediali, proiezioni di videocassette, CD-ROM, software.
Quadro Orario
Discipline del piano di studi
Ore settimanali per
2
corso
3°
4°
5°
Totale
Ore del
5°
3
anno
Insegnanti
4
del 5° anno
Educazione Fisica
2
2
2
66
Prof. Erasmo Palma
Religione/Attività Alternative
1
1
1
33
Prof. Fernando Mardigan
Lingua e lettere italiane
3
3
3
99
Prof.ssa Marta Sgherri
Storia
2
2
2
66
Prof.ssa Marta Sgherri
Lingua straniera
3
3
2
66
Prof.ssa Patrizia Pili
Economia Industriale ed Elementi di Diritto
-
2
2
66
Prof.ssa Angela Munaò
Matematica
4
3
3
99
Prof.ssa Lucia Polvani
Meccanica e Macchine
3
-
-
-
Elettrotecnica
5(2)
3
-
-
Elettronica
3(2)
4(2)
4(2)
Sistemi Elettronici Automatici
3(2)
3(2)
5(3)
-
3
4
3(3)
4(2)
5(4)
Telecomunicazioni
Tecnologie Elettroniche, Disegno e
Progettazione
132
(66)
165
(99)
Prof. Luca Lusini
Prof. Marco Pierattini
132
Prof. Leonardo Linari
Prof. Bruno Breschi
Prof. Marco Pierattini
165 Prof. Massimiliano Bogani
(132) Prof. Marco Pierattini
2
Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio e della compresenza
con l’insegnante tecnico pratico.
3
Il calcolo delle ore totali è stato effettuato considerando 33 settimane di attività scolastica.
4
Nel caso in cui siano indicati 2 insegnanti, il secondo è l’insegnante tecnico-pratico
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Orario settimanale della Classe
ora
LUNEDI
MARTEDI
MERCOLEDI
1
TELECOM
SIST. LAB.
MATEMATICA ELETTRONICA
2
SISTEMI
SIST. LAB.
TELECOM
3
MATEMATICA
SIST. LAB.
4
DIRITTO
TDP
5
ITALIANO
ED.FISICA
ELETTR.LAB
ED.FISICA
ELETTR.LAB
6
7
TDP. LAB.
8
TDP. LAB.
9
TDP. LAB.
GIOVEDI
VENERDI
SABATO
ITALIANO
INGLESE
SISTEMI
TELECOM
RELIGIONE
DIRITTO
STORIA
INGLESE
ITALIANO
ELETTRONIC
TELECOM
MATEMATICA
STORIA
10
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Breve storia della classe e situazione attuale
La V° G, formata da 18 alunni, è il risultato di una forte selezione operata nei due anni
precedenti. Tutti gli studenti appartengono al gruppo originario, costituitosi all’inizio del triennio; non vi
sono, pertanto, allievi ripetenti né di quarta né di quinta. La classe non ha mai presentato problemi
disciplinari, anzi è apparsa sempre tranquilla e corretta ed anche in occasione del viaggio d’istruzione
a Monaco le insegnanti accompagnatrici hanno potuto constatare un comportamento assolutamente
irreprensibile. Lo stesso si può affermare per quanto riguarda l’esperienza dello stage, in quanto tutte
le aziende in cui sono stati collocati gli alunni hanno formulato su di loro giudizi del tutto positivi.
Non si sono rilevati neppure quei fenomeni che spesso si verificano nell’ultimo anno, come le
frequenti assenze o varie strategie volte a evitare compiti e interrogazioni: gli allievi hanno sempre
mostrato un atteggiamento onesto e rispettoso sia verso i docenti che nei confronti dei compagni.
Dal punto di vista del rendimento, non si può, tuttavia, definire la V° G come una classe brillante. Tolti
pochissimi elementi, che hanno ottenuto buoni risultati in tutte le materie, il resto della classe può
esser suddiviso in due gruppi. Al primo appartengono degli studenti che, pur possedendo discrete
capacità, non le hanno sfruttate pienamente, accontentandosi di valutazioni sufficienti o poco più; per
quanto riguarda gli altri,invece, si tratta di ragazzi che hanno incontrato delle difficoltà nel corso del
triennio e che sono riusciti , grazie all’impegno, ad andare avanti, anche se conservano tuttora delle
incertezze in alcune materie. Al momento attuale, comunque, tutta la classe appare orientata ad
affrontare responsabilmente l’ultima parte dell’anno e, di conseguenza, l’esame finale.
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Criteri di valutazione finale
Alla valutazione finale degli allievi concorrono i seguenti elementi:
- la considerazione del livello di partenza accertato inizialmente e del progresso registrato, anche in
relazione all'esito della eventuale partecipazione ad iniziative di sostegno e/o di recupero;
- il rapporto tra profitto, prestazioni, preparazione individuali e quelli medi conseguiti dalla classe;
- il livello di maturazione della autonomia di interessi;
- il comportamento tenuto in occasione di incontri o lavori di gruppo e capacità di rispetto per gli altri;
- la frequenza alle lezioni.
A tale scopo si considerano i seguenti indicatori e descrittori :
a) impegno nello studio individuale;
b) partecipazione all'attività svolta con la classe;
c) acquisizione delle conoscenze;
d) maturazione delle capacità di analisi (individuazione dei concetti chiave);
e) maturazione delle capacità di sintesi (collegamenti tra i concetti chiave);
f) maturazione delle capacità di rielaborazione (collegamenti disciplinari e pluridisciplinari);
g) competenza linguistico-espositiva (lessicale, morfo-sintattica, testuale o di articolazione del
discorso);
h) competenza disciplinare.
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L'attribuzione del voto finale è data dalla combinazione delle valutazioni dei singoli indicatori e
descrittori.
Griglia di corrispondenza per la valutazione finale
LIVELLO
VOTO
1
1-3
2
4
3
5
4
6
GIUDIZIO CORRISPONDENTE
a) Impegno nello studio individuale assente
b) Partecipazione all'attività svolta con la classe assente
c) Il quadro delle conoscenze acquisite è frammentario e
tale da non consentire all'allievo neppure l'esecuzione di
compiti elementari
d) Non riesce a individuare i concetti-chiave
e) Non sa sintetizzare quanto appreso
f) Manca del tutto di autonomia nella rielaborazione delle
conoscenze
g) Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori che
oscurano il significato del discorso
h)Ha competenze disciplinari nulle o scarse
a) Impegno scarso e inadeguato
b) Partecipazione distratta all'attività svolta con la classe
c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta frammentario
e superficiale e l'allievo non è in grado di eseguire
correttamente compiti semplici
d) Ha difficoltà nella individuazione dei concetti-chiave
e) Ha difficoltà nel sintetizzare quanto appreso
f) Ha scarsa autonomia nella rielaborazione delle
conoscenze
g) Non usa correttamente le strutture della lingua e il lessico
disciplinare specifico e non riesce ad organizzare in
maniera coerente e comprensibile il discorso
h) Ha competenze disciplinari molto limitate
a) Impegno nello studio discontinuo e poco accurato
b) Partecipazione saltuaria all'attività svolta con la classe
c) Il quadro delle conoscenze acquisite non è omogeneo e
pienamente assimilato e l'allievo commette spesso errori
nell'esecuzione di compiti semplici
d) Riconosce i concetti-chiave solo se guidato
e) Non riesce a collegare i concetti-chiave in sintesi coerenti
f) Mostra poca autonomia nella rielaborazione delle
conoscenze
g) Si esprime in maniera approssimativa e con qualche
imprecisione terminologica; articola il discorso in modo non
sempre coerente
h) Ha competenze disciplinari modeste
a) Impegno nello studio regolare
b) Partecipazione regolare all'attività svolta con la classe
c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta omogeneo e
l'allievo è corretto nell'esecuzione di compiti semplici
d) Sa analizzare alcuni aspetti significativi degli argomenti
oggetto di studio
e) Opera sintesi elementari ma coerenti di quanto appreso
f) Se guidato sa rielaborare le proprie conoscenze, anche
se tende alla semplificazione concettuale
g) Si esprime in maniera elementare e poco fluida, ma usa
correttamente le strutture linguistiche e articola il discorso in
modo semplice e coerente
h) Ha competenze disciplinari sufficienti
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5
7
6
8
7
9-10
a) Impegno accurato nello studio individuale
b) Partecipazione attenta all'attività didattica
c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta e tale da
consentirgli di eseguire correttamente compiti di media
difficoltà
d) Individua i concetti-chiave in maniera chiara e corretta
e) Sa stabilire collegamenti pertinenti
f) Mostra un livello accettabile di autonomia nella
rielaborazione delle proprie conoscenze
g) Si esprime con correttezza e sa organizzare un discorso
chiaro e coerente
h) Ha competenze disciplinari discrete
a) Si impegna con assiduità e desiderio di approfondire
nello studio individuale
b) Mostra motivazione, interesse e partecipazione nel lavoro
svolto con la classe
c) Il quadro delle conoscenze acquisite è organico e
approfondito, la capacità di eseguire compiti anche difficili
risulta accurata e sicura
d) Sa condurre analisi dettagliate
e) Riesce a sintetizzare con chiarezza ed efficacia
f) Mostra autonomia anche critica nella rielaborazione delle
conoscenze
g) Si esprime con disinvoltura e proprietà terminologica e sa
organizzare il discorso in una serie argomentativa coerente
ed efficace
h) Ha buone competenze disciplinari
a) Si impegna con assiduità e desiderio di approfondire
nello studio individuale
b) Mostra motivazione nel lavoro svolto in classe,
partecipando con contributi personali e costruttivi
c) Il quadro delle conoscenze acquisite è ampio, completo
approfondito ed è sicura la capacità di applicazione
d) Sa condurre analisi dettagliate e di buon livello
e) Riesce a sintetizzare con chiarezza ed efficacia
f) Mostra piena autonomia nella critica e nella rielaborazione
personale delle conoscenze
g) Ha un'esposizione fluida e precisa e sa organizzare il
discorso in maniera coerente ed efficace, ma anche
originale e creativa
h) Ha competenze disciplinari ottime e generalizzate
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Italiano
Prof.ssa Marta Sgherri
Obiettivi di apprendimento
CONOSCENZE
L’alunno conosce le principali strutture del testo narrativo.
Conosce le principali strutture del testo poetico.
Conosce gli aspetti significativi delle poetiche e delle ideologie degli autori analizzati.
COMPETENZE
E’ in grado di individuare all’interno di un testo poetico e/o narrativo le strutture fondamentali.
E’ in grado di orientarsi nell’ambito dei moduli presenti nel programma svolto.
E’ in grado di argomentare con corrette strutture linguistico-sintattiche e con lessico adeguato le
tematiche desunte dall’analisi dei testi.
E’ in grado di strutturare, nell’ambito di elaborati scritti, argomenti o tematiche con una buona
scelta lessicale e con adeguata scansione logico-argomentativa.
CAPACITA’
E’ capace di costruire nessi e relazioni tra tematiche appartenenti anche a moduli diversi e di
rielaborare in modo personale.
E’ capace di affiancare alle tematiche anche spunti critici desunti da letture e da riflessioni
personali.
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Metodologie
Il programma è stato articolato in diverse unità didattiche, scandite secondo l’ordine cronologico e
aventi come oggetto gli autori e le correnti più importanti della storia della letteratura italiana dalla
seconda metà dell’Ottocento al primo Novecento.
Al centro del mio lavoro c’è stata sempre la lettura diretta delle opere degli autori; ho ritenuto infatti
essenziale far capire agli allievi come si debba partire dall’analisi dei testi per comprendere l’animo e
le idee degli uomini che ne sono autori. Con ciò ho inteso anche promuovere un apprendimento
critico e consapevole, non basato su uno studio meccanico del manuale.
Verifiche
Per quanto riguarda i compiti scritti, ho sempre assegnato tracce relative alle diverse tipologie di testo
previste dall’Esame di Stato, ossia: analisi del testo, saggio breve e articolo giornalistico, tema storico
e d’attualità.
Ai fini della valutazione orale, ho effettuato solo interrogazioni perché ho ritenuto necessario far
esercitare il più possibile gli alunni nell’esposizione.
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Programma svolto
Moduli
Naturalismo
e
Verismo
Unità didattica
II romanzo
naturalista
La narrativa
verista
Argomenti
Testi analizzati
Tempi Metodologie
(ore)
.Lezione
frontale
Positivismo e
Naturalismo:
E.Zola: “Il romanzo
caratteri principali. sperimentale”:”La
letteratura come
scienza”.
E. e J. De
2
Goncourt::”Le
lacrime che si
piangono in basso”.
Caratteri del
Verismo:
G.Verga: dal
romanzo
d’ambiente
borghese alla
“conversione al
Verismo”.
“I Vinti”.
Il “canone
dell’impersonalità”.
Le tecniche
narrative del
Verga.Temi e
personaggi de I
MALAVOGLIA e di
MASTRO DON
GESUALDO.
Tipologia
verifich
Manuale
Testi
Orale
Discussione
13
L.Capuana: “Il
verismo e
l’impersonalità”.
G. Verga:
Prefazione a
“L’amante di
Gramigna”.
“Rosso Malpelo”.
“Fantasticheria”.
“Libertà”.
“La roba”.
Prefazione a “I
Malavoglia” .
Lettura individuale
de I
MALAVOGLIA.
Da “M. don
Gesualdo”: “La
solitudine di
Gesualdo”.
Mezzi
.Lezione
frontale
Analisi dei
testi
Discussione
Manuale
Testi
Orale
Scritta
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G.Carducci e il
ritorno al
Classici-smo
Il Decadentismo
G.Carducci: la
critica della società
contemporanea e
la nostalgia
dell’eroico.
Il mito della
romanità.
Il “Carducci senza
retorica”.
L’Estetismo.
La crisi del
Positivismo:
poetiche e
tematiche del
Decadentismo in
Europa e in
Italia.
Da “Rime Nuove”:
“Traversando la
Maremma toscana”;
”Funere mersit
acerbo”.
Da “Odi barbare”:
“Nevicata” e
“Dinanzi alle Terme
di Caracalla”.
Da “A ritroso” di J.K
Huysmans: “L’arte
dei profumi e le
allucinazioni
olfattive”.
Da “Il ritratto di
Dorian Gray” di O.
Wilde:
“Prefazione;”La vita
come arte” .
Da IL PIACERE:
“Ritratto di Andrea
Sperelli”.
5
5
Manuale
.Lezione
Testi
frontale
Analisi dei
testi
Discussione.
.Lezione
frontale
Analisi dei
testi
Discussione
Manuale
Testi Orale
Scritta
2
.
Orale
Scritta
Orale
Da “Le vergini delle
rocce”: “Ecco la mia
fede”.
Dall’Estetismo al
mito del
Superuomo.
Il Decadentismo
La poesia
decadente
francese
Decadentismo e
Simbolismo.
La nuova
concezione della
poesia.
“Corrispondenze” e “
“L’albatro” di C.
Baudelaire.
“Arte poetica” di
P:Verlaine.
3
.Lezione
frontale
.Analisi dei
testi
Discussione
Manuale
Testi
Orale
.
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“Lavandare”;
La poesia
G.Pascoli: la
decadente in poetica e la visione Novembre”;
“X Agosto”;
Italia.
del mondo.
Caratteristiche di “L’assiuolo”;
“Il gelsomino
“Myricae”.
notturno”;
La campagna, il
“Nebbia”.
“nido”.
Il rinnovamento del Da “Il fanciullino”:
linguaggio poetico. “La poetica del
fanciullino”.
Il simbolismo.
12
Lezione
frontale
Analisi dei
testi
Discussione
Manuale
Testi
Orale
Scritta
G. D’annunzio:
Arte e vita. Il
naturalismo panico “La sera fiesolana”;
“La pioggia nel
in “Alcyone”.
pineto”.
Moduli
Unità didattica Argomenti
La poesia
crepuscolare
Le Avanguardie: il
Futurismo.
Testi analizzati
Temi e ambienti “Desolazione del
della poesia
povero poeta
crepuscolare.Cara sentimentale” di
tteristiche del
S.Corazzini.
linguaggio poetico. “La signorina
L’antidannunzia- Felicita” (I, III, VI,
nesimo.
VIII) di G.Gozzano.
Principi generali “Manifesto del
del movimento.
Futurismo” e
“Manifesto tecnico
della letteratura
futurista”.
Tempi Metodologie
Mezzi
Manuale
Testi
3
Lezione
frontale.
Analisi dei
testi.
Discussione
2
Manuale
Lezione
Testi
frontale.
Analisi dei
testi.
Discussione
.
Tipologia
verifiche
Orale
Scritta
Orale
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La lirica del
primo
Novecento
Ungaretti e la
“poesia pura”. Caratteristiche de
“L’Allegria”.
Il tema della
guerra e le novità
formali.
“Veglia”;
“Fratelli”;
“Sono una
creatura”;
“San Martino del
Carso”;
“I fiumi”.
“Ossi di seppia”:
paesaggio e scelte “Non chiederci la
parola”;
espressive.
IL “male di vivere”. “Spesso il male di
vivere”;
La ricerca del
“varco”.
“Meriggiare pallido e
Il “correlativo
assorto”;
oggettivo”.
“Cigola la carrucola
Il tema della
del pozzo”;
memoria.
“La casa dei
Significato de “La doganieri”;
bufera”.
“Il raschino”.
L’”ultimo Montale”.
Il Romanzo e il Il Romanzo e il La “poetica” di
Da “L’Umorismo”:
Teatro di
Pirandello.
Teatro del
“La poetica
Pirandello.
La visione
primo
dell’umorismo”.
dialettica del reale. “La signora Frola
Novecento
L’incomunicabie il signor Ponza
lità.
suo genero”;
La pazzia.
“Il treno ha
Le tecniche
fischiato”;
narrative.
Un teatro “altro”. lettura individuale
Caratteristiche de di: ENRICO IV e
IL FU MATTIA
IL FU MATTIA
PASCAL.
PASCAL.
15
Lezione
Manuale
frontale.
Testi
Analisi dei
testi.
Discussione
Orale
Manuale
Lezione
Testi
frontale.
Analisi dei
testi.
Discussione
.
Orale
Scritta
Lezione
Manuale
frontale:
Testi
Analisi dei
testi
Discussione
Orale
La poesia di
E:Montale.
I Romanzi di
Svevo.
I.Svevo: da “Una
vita” a LA
COSCIENZA DI
ZENO.
L’”inettitudine”.
La psicanalisi.
Il “ monologo
interiore”.
Da “una vita”: “Le
ali del gabbiano”;
Da “Senilità”:
“Gioventù e
senilità di Emilio”.
Lettura individuale
de LA
COSCIENZA DI
ZENO.
10
6
TESTI ADOTTATI: H.Grosser- Il canone letterario (compact)- vol.III- Principato. Per alcuni testi, non presenti
sull’antologia, sono state fornite le fotocopie.
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Storia
Prof.ssa Marta Sgherri
Obiettivi di apprendimento
CONOSCENZE
L’alunno conosce le fasi salienti delle più significative tappe del processo storico.
Conosce ed è in grado di inserire le tematiche nell’ambito delle categorie spazio-temporali.
COMPETENZE
E’ in grado di argomentare, riuscendo ad inserire gli eventi all’interno di una coerente
struttura o di una questione.
E’ in grado di sviluppare una “questione” all’interno di più contesti, riuscendo a cogliere all’interno
di essi inferenze e relazioni di interdipendenza.
CAPACITA’
E’ capace di sviluppare l’argomento o la tematica e di costruire significativi nessi.
E’ capace di corredare la tematica con spunti desunti dalla riflessione e dalla rielaborazione
individuale.
Metodologie.
Per quanto riguarda questa materia, ho impostato il mio lavoro seguendo la successione
cronologica degli avvenimenti, criterio che è seguito, del resto, anche dal libro di testo in adozione. Ho
privilegiato la trattazione di argomenti di carattere politico-istituzionale ed economico-sociale,
tralasciando spesso i moduli incentrati sugli aspetti culturali e religiosi poiché il programma di V° è
molto vasto e richiede necessariamente dei “tagli” e delle scelte Ho inoltre cercato di effettuare
collegamenti con il programma di Letteratura Italiana tutte le volte in cui è stato possibile, ciò al fine di
promuovere quell’interdisciplinarietà che costituisce uno dei punti cardine del nuovo Esame di Stato.
Verifiche e valutazioni
Per quanto concerne le verifiche, ci siamo avvalsi di tradizionali interrogazioni orali.
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Programma svolto
Tempi
(ore)
Metodi
Mezzi
Tipologia
verifiche
I problemi dell’unificazione legati alle
scelte politiche della Destra storica. La
questione meridionale: il divario tra il
Nord e il Sud d’Italia.
La questione romana: rapporti tra Stato
e Chiesa. Convenzione di settembre.
Legge delle Guarentigie. Non expedit.
7
.Lezione
frontale
.Manuale
Orale
e .I tratti salienti che caratterizzarono la
seconda rivoluzione industriale: lo
sviluppo scientifico-tecnologico, la
mutazione del capitalismo, lo sviluppo
dei mezzi di trasporto e di
comunicazione.
I domini coloniali ed il nuovo assetto del
mondo nell’età dell’imperialismo. La
diplomazia di Bismarck e il Congresso
di Berlino.
10
.Lezione
frontale
.Manuale
Orale
8
Lezione
frontale
Manuale
Orale
Blocco Tematico
Contenuti
Le problematiche emergenti
dopo
l’unificazione
italiana
Questioni economiche
storiche di fine ‘800
La Sinistra Storica al potere: le scelte
ideologiche e politiche. Il trasformismo.
La svolta protezionista. La Triplice
Alleanza e l’espansione coloniale.
La crisi di fine secolo e l’età La politica crispina.: il primo ed il
giolittiana
secondo governo Crispi.
La svolta autoritaria e la repressione.
L’età giolittiana: legislazione sociale e
politica di riforme. Giolitti e i socialisti.
Giolitti e i cattolici.
La guerra di Libia.
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La I° metà del XX secolo: i La prima guerra mondiale. Cause del 32
conflitti mondiali e i regimi conflitto. L’Italia dalla neutralità
totalitari di massa
all’intervento. Le fasi salienti degli anni
di guerra. I problemi di una pace
difficile.
Lezione
frontale
Manuale
Orale
La rivoluzione in Russia. Dalla
rivoluzione di febbraio a quella
d’ottobre. La costituzione dell’URSS.
La guerra civile. La NEP. L’età di Stalin.
L’avvento del fascismo in Italia. La crisi
delle istituzioni liberali, la soluzione
reazionaria di Mussolini.
L’organizzazione dello Stato fascista.
La politica economica e sociale del
fascismo. La conciliazione con la
Chiesa e i Patti Lateranensi.
La Repubblica di Weimar.
La grande crisi del 1929 apre la strada
al nazismo.
L’impetuosa avanzata dei
nazionalsocialisti in Germania.
La cosituzione dello stato totalitario.
La “grande crisi” (1929-1933).
Il New Deal.
L’Europa verso la seconda Guerra
mondiale. La Germania di Hitler
prepara la guerra. La guerra civile in
Spagna.
La seconda guerra mondiale. La
preparazione del conflitto.
L’aggressione nazista in
Austria,Cecoslovacchia, Polonia.
Le fasi salienti degli anni di guerra.. I
riflessi della guerra in Italia. La
Resistenza. Grandi potenze e “sfere di
influenza”.
L'ONU.Il piano Marshall. La guerra
fredda.
Testo adottato:
A.Giardina, G.Sabbatucci,V.Vidotto- Guida alla Storia- voll.II e III- Editori Laterza.
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MATERIA : INGLESE
Prof.ssa Patrizia PILI
Obiettivi
Si riportano qui di seguito gli obiettivi di apprendimento:
Conoscenze
•
•
Acquisizione delle principali strutture semantiche e grammaticali proprie della lingua straniera.
Acquisizione di fatti salienti relativi alla storia e alla civiltà della Gran Bretagna e ai Paesi di lingua
inglese.
Competenze
•
•
Capacità di trattare, ovviamente in lingua straniera, sia sotto forma di elaborati scritti che di prove
orali, i contenuti relativi ai punti di cui sopra.
Capacità di comprendere testi di carattere generale (sotto forma di articoli di giornale, brani e testi
di letteratura, brevi testi relativi alle materie di indirizzo, ecc…)
Capacità
•
•
•
Creare collegamenti tra le varie discipline e la lingua straniera (italiano, storia, materie di
indirizzo…)
Rielaborare criticamente ed in modo personale le nozioni studiate.
Sintetizzare, sia pur in modo semplice, il materiale presentato.
Metodologie
Essendo la lingua lo strumento della comunicazione, oltre alle classiche lezioni frontali, volte
essenzialmente alla spiegazione di nuovi concetti ed alla presentazione di nuovi materiali, sono state
portate avanti discussioni, lavori a coppie e di gruppo classe.
Verifiche e valutazioni
La disciplina Lingua e civiltà inglese prevede solo la valutazione orale, pertanto le verifiche
sono state prevalentemente di tale tipo. Tuttavia, anche in considerazione del fatto che l’Esame di
Stato prevede che la terza prova debba essere in parte svolta in lingua straniera, gli studenti sono
stati sottoposti a diverse verifiche scritte.
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La struttura di tali prove è stata prevalentemente quella della trattazione sintetica di argomenti
o delle domande a risposta singola.
Per quanto riguarda infine le valutazioni delle verifiche, sia scritte che orali, si sono adottati i
criteri deliberati dal Consiglio di Classe e dal Gruppo Disciplinare. Ho comunque sempre privilegiato
l’efficacia comunicativa del messaggio e del testo nel suo insieme, piuttosto che la correttezza
formale.
Esempi di prove: Tipologia B
4 DICEMBRE
1. In your opinion, how much importance does technology have in the work field? Give examples too
2. Mention some pros and cons of the daily use of technical devices in everyday life
PROGRAMMA SVOLTO
-The Victorian Age:
Industrial Revolution: causes and effects
From the Industrial Revolution to the Empire: the Victorian Age
th
st
Britain in the 20 and 21 century
C.Dickens; extract fom “Hard Times”: “Coketown”
-The XX century novel:
-CLIL – Mechanics in English:
The Jazz Age: F.S. Fitzgerald; “the Great Gatsby” (testo integrale)
Meters
Operational Amplifiers
Resistors
Transducers
GRAMMAR REVISION
Present, Past, Future and Modal Tenses, Active and Passive Forms
USE OF ENGLISH
Performer FCE tutor - Readings and grammar activities on :
Jobs: Living with danger; Not always famous
Communication and technology: Is technology changing our lives
too much?
PROGRAMMA DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO
Nature: A call for help from the deep of our oceans
Challenges: Young champions
Relationships: A formal letter
Crime: Jack the Ripper, England’s most famous mystery
Money: Dreaming of a better life
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Matematica
Prof.ssa Lucia Polvani
Finalità
Lo studio della Matematica concorre, insieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico e
alla promozione umana ed intellettuale dei giovani. Inoltre cura e sviluppa l’acquisizione di
conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione e l’attitudine a riesaminarle
criticamente e a sistemarle logicamente.
Obiettivi di apprendimento
CONOSCENZE :
Ø Conoscere e comprendere il contenuto delle unità didattiche in cui si articola il
programma
Ø Conoscere la terminologia specifica della disciplina
COMPETENZE :
Ø Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica della disciplina
Ø Saper esporre correttamente in modo pertinente
Ø Saper utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici nelle varie situazioni
CAPACITA’ :
Ø Saper rielaborare in modo critico le conoscenze acquisite
Ø Saper utilizzare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e
previsione della realtà schematizzata
Ø Sapersi esprimere e saper argomentare con proprietà lessicale, correttezza
formale ed organicità i contenuti studiati
Ø Saper condurre deduzioni rigorose
Ovviamente i suddetti obiettivi sono stati conseguiti dagli alunni in modi e tempi diversi, ognuno
secondo le proprie attitudini, le proprie abilità e l’impegno profuso.
Metodologie
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si è ritenuto necessario :
Ø Presentare la materia come una continua costruzione di modelli teorici in grado
di risolvere problemi reali di natura diversa
Ø Privilegiare l’aspetto formativo della matematica, senza trascurare quello
operativo
Ø Sviluppare le capacità intuitive, logiche e di ragionamento degli allievi, attraverso
esercizi e problemi opportunamente graduati
Ø Esigere chiarezza e precisione nel linguaggio
Ø Seguire le indicazioni contenute nel Documento di Programmazione Didattica
approvato dal Consiglio di Classe
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Ø Curare, per quanto possibile, i collegamenti con argomenti interdisciplinari
L’attività degli alunni si è basata sull’esecuzione di esercizi di tipo applicativo mirati al consolidamento
delle nozioni apprese e della padronanza del calcolo, e soprattutto di esercizi di rafforzamento dei
metodi analitici e di verifica della funzionalità e della validità dei metodi risolutivi scelti.
L’insegnante ha cercato di seguire il libro di testo in adozione:
NUOVO CORSO SUPERIORE di MATEMATICA F +G
TONOLINI L. MANENTI CALVI A. M.
MINERVA ITALICA
In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al
termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di:
Ø
Saper analizzare con sicurezza e saper costruire un modello analitico strutturato;
Ø
Ø
Possedere capacità strumentali e di rappresentazione utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che
consentono di utilizzare la matematica come strumento di interpretazione, valutazione e previsione
della realtà schematizzata:
Saper condurre deduzioni rigorose;
Ø
Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo, ove possibile,
in modo personalizzato, le strategie risolutive;
Ø
Possedere organicità e chiarezza espositiva, saper comunicare messaggi documentati, rigorosi
sia dal punto di vista logico che linguistico.
Verifiche e valutazioni
Come indicato nel Documento di Programmazione Didattica del Consiglio di Classe, le verifiche
hanno avuto carattere sia formativo che sommativo.
La verifica dell’apprendimento è avvenuta per tutto il corso dell’anno in modo sistematico e frequente
: ha fornito non solo la misura dei progressi conseguiti dagli alunni nel raggiungimento degli obiettivi,
pervenendo anche al voto, ma ha consentito pure di valutare l’efficacia del metodo seguito,
permettendo di apportare eventuali modifiche.
Le verifiche formative, costituite essenzialmente da interrogazioni-colloquio, sono state utili, oltre che
per l’insegnante, per gli stessi alunni come orientamento nelle attività di studio.
Per la valutazione sommativa quadrimestrale hanno avuto particolare rilevanza sia le prove scritte di
tipo non strutturato o semistrutturato che le prove orali, consistenti soprattutto nelle interrogazioni :
queste ultime sono state utili per valutare principalmente la capacità di ragionamento e i progressi
conseguiti nella chiarezza e nella proprietà di espressione . La valutazione complessiva ha tenuto
conto ovviamente dei risultati delle verifiche, ma anche dell’impegno, della partecipazione e dei
progressi conseguiti rispetto ai livelli di partenza.
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Programmazione annuale
Verifica
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Ore
(s.o.p)
Richiami
sullo 1)
studio di funzione
e
sulla
rappresentazione
grafica
delle
funzioni
2)
Saper condurre
deduzioni
rigorose,
saper
assumere
decisioni
documentate
Saper affrontare
a livello critico
situazioni
problematiche di
varia
natura
scegliendo, ove
possibile,
le
strategie
risolutive
-
-
-
-
Richiami
sui Aula
concetti
di
continuità e di
derivabilità delle
funzioni
Richiami
sul Aula
calcolo
delle
derivate, anche di
funzioni composte
Richiami
su
massimi e minimi
relativi
Richiami sui flessi
Richiami
sullo Aula
studio e sulla
rappresentazione
grafica
delle
funzioni
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Integrali Indefiniti
1) Saper
analizzare
con sicurezza e
costruire
un
modello
analitico
ben strutturato
2) Saper affrontare a
livello
critico
situazioni
problematiche
di
varia
natura
scegliendo,
ove
possibile,
le
strategie risolutive
3) Possedere
organicità
e
chiarezza
espositiva,
saper
argomentare
,
saper comunicare
in modo rigoroso
sia dal punto di
vista logico che
linguistico
-
-
-
-
Spazi
Funzione primitiva Aula
e
integrale
indefinito
Integrali indefiniti
immediati
e
riconducibili
ad
immediati
Metodi elementari Aula
di
integrazione
indefinita
Integrazione per
scomposizione
Integrazione per
sostituzione
Integrazione per
parti (con dim.)
Integrazione delle
funzioni razionali
fratte:
funzioni
razionali
elementari,
funzioni razionali
fratte
con
al
denominatore un
polinomio
di
secondo grado
Lezione
frontale
Lezione
2
interattiva
Esercizi
di
applicazione
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
2
Esercizi
di
applicazione
Lezione
frontale
Lezione
2
interattiva
Esercizi
di
applicazione
o.
o.
o.
TOTALE
6
Metodologia
Ore
Verifica
(s.o.p)
4
s.o.
16
s.o.
Esercizi
di
applicazione
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Esercizi
di
applicazione
TOTALE
20
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Verifica
Modulo
Integrali Definiti
Obiettivi
1) Saper affrontare a
livello
critico
situazioni
problematiche
di
varia
natura
scegliendo,
ove
possibile,
le
strategie risolutive
2) Possedere capacità
strumentali e di
rappresentazione,
utilizzabili nei vari
ambiti disciplinari e
che consentano di
usare
la
matematica come
strumento
di
interpretazione,
valutazione
e
previsione
della
realtà
schematizzata
Contenuti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Integrali Impropri
-
Spazi
Definizione
di Aula
integrale definito
per una funzione
limitata e positiva
definita
in
un
intervallo [a,b].
Proprietà
dell’integrale
definito
Teorema
della
media
per una
funzione limitata e
continua in [a,b]
(con dim.)
Definizione
di
funzione integrale
Teorema
di
Torricelli-Barrow
(con dim.)
Relazione
tra
l’integrale
indefinito
e
l’integrale definito
di una funzione
(con dim.)
Calcolo di integrali
definiti
Significato
Aula
geometrico
.
dell’integrale
definito
Calcolo di aree di
regioni
piane
limitate da una o
più funzioni
Calcolo dei volumi
dei
solidi
di
rotazione rispetto
agli assi
Calcolo
della
lunghezza di un
arco di curva
Integrale di una Aula
funzione
che
presenta
discontinuità
di
seconda specie
Integrali estesi ad
intervalli illimitati
Metodologia
Ore
(s.o.p.)
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Esercizi
di
applicazione
12
s.o.
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Esercizi
di
applicazione
12
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
5
Esercizi
di
applicazione
TOTALE
s.o.
s.o.
29
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Modulo
Obiettivi
Funzioni reali di 1) Saper
condurre
due variabili reali
deduzioni rigorose,
saper
assumere
decisioni
documentate
2) Possedere capacità
strumentali e di
rappresentazione
utilizzabili nei vari
ambiti disciplinari e
che consentano di
usare
la
matematica come
strumento
di
interpretazione,
valutazione
e
previsione
della
realtà
schematizzata
Contenuti
-
-
-
-
-
-
-
Spazi
Piano
numerico Aula
2
R
Risoluzione
di
disequazioni
in
due variabili
Risoluzione
di
sistemi
di
disequazioni
in
due variabili
Definizione
di
funzione reale di
due variabili reali
Dominio
delle
funzioni di due
variabili
Linee di livello
Derivate parziali
del primo e del
secondo
ordine
delle funzioni di
due variabili
Piano
tangente
alla
superficie
rappresentativa
della funzione
Massimi e minimi
relativi e punti di
sella
di
una
funzione di due
variabili
determinabili con
lo studio della
matrice Hessiana
(escluso il caso in
cui tale matrice è
nulla)
Metodologia
Ore
Verifica
(s.o.p)
22
s.o.
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Esercizi
di
applicazione
TOTALE
22
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Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 28
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Equazioni
differenziali
1) Saper
analizzare
con sicurezza e
costruire
un
modello
analitico
ben strutturato
2) Possedere capacità
strumentali e di
rappresentazione
utilizzabili nei vari
ambiti disciplinari e
che consentano di
usare
la
matematica come
strumento
di
interpretazione,
valutazione
e
previsione
della
realtà
schematizzata
3) Saper
condurre
deduzioni rigorose,
saper
assumere
decisioni
documentate
4) Saper affrontare a
livello
critico
situazioni
problematiche
di
varia
natura
scegliendo,
ove
possibile,
le
strategie risolutive
5) Possedere
organicità
e
chiarezza
espositiva,
saper
argomentare
,
saper comunicare
in modo rigoroso
sia dal punto di
vista logico che
linguistico
-
-
-
-
-
-
-
-
Spazi
Metodologia
Aula
Nozioni generali
Integrali generali,
integrali particolari
ed
integrali
singolari
Equazioni
differenziali
del
primo ordine
Enunciato del
Teorema di
Cauchy sull’
esistenza ed
unicità della
soluzione di
un’equazione diff.
del primo ordine
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Esercizi
di
applicazione
Aula
Equazioni
differenziali a
variabili separabili
Equazioni
differenziali
lineari del primo
ordine omogenee
e non omogenee:
risoluzione con il
metodo
della
variazione
della
costante arbitraria
(con dim. della
formula)
Equazioni
differenziali
di
Bernoulli
Equazioni
differenziali del
secondo ordine
lineari a
coefficienti
costanti
omogenee e non
omogenee
Enunciato del
Teorema di
Cauchy sull’
esistenza ed
unicità della
soluzione di
un’equazione diff.
del secondo
ordine
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Ore
4
Verifica
(s.o.p)
s.o.
Esercizi
di
applicazione
10
TOTALE
s.o.
14
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Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 29
Esempio di Verifica 1
Calcola i seguenti integrali indefiniti e definiti:
x − 25
dx
x −5
1)
∫
5)
2
∫ x arctgxdx
8)
∫ x −3
x
x
dx
2)
18x
∫ 9x 2 − 6x + 1 dx
6)
x 3 − 9 x 2 + 16 x + 21
∫ x 2 − 10x + 26 dx
9)
∫x e
π
11)
∫ xsenxdx
2 −x
2
12)
−π
∫ xe
dx
3)
e2x
∫ 1 + e 4 x dx
7)
10)
∫x
∫ 4x
4)
3
∫ sen xdx
3
ln xdx
x + 12
dx
−x −6
2
x 2 −1
dx
−2
Esempio di Verifica 2
1) Studia e rappresenta graficamente la funzione y =
2x
, tralasciando il calcolo degli eventuali
x4 +1
punti di flesso; calcola quindi l’area della regione finita di piano delimitata dal grafico della
funzione e dalla retta y = x.
2) Determina il volume del solido generato dalla rotazione completa attorno all’asse x della regione
finita di piano limitata dalle parabole di equazione y =
1 2
x e y = − x 2 + 4x .
3
3) Calcola i seguenti integrali impropri:
1
∫
a)
1
2
dx
1− x2
+∞
0
b)
4x
∫ e dx
−∞
c)
1
∫ 1 + 4x
2
dx
0
Esempio di Verifica 3
Determina l’integrale generale delle seguenti equazioni differenziali del primo ordine, dopo averne
individuato il tipo:
1) y' =
y
x − 3x + 2
2
2) y'−
2
y = ex x3
x
3)
y'+
y
= − x 2 y 2senx
x
3) Determina l’integrale particolare dell’equazione differenziale del primo ordine y' =
2x − 1
che
y2
soddisfa la condizione iniziale y(1) = 1.
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Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 30
Economia Industriale ed Elementi di Diritto
Prof.ssa Angela Munaò
Finalità
Il corso ha la finalità di integrare ed arricchire le conoscenze giuridico-economiche possedute
per guidare il giovane all’interpretazione del funzionamento del sistema economico-industriale e di
affrontare le dinamiche che caratterizzano la gestione delle imprese sotto il profilo organizzativo,
economico e giuridico.
Obiettivi di apprendimento
La classe dimostra di aver mediamente raggiunto gli obiettivi trasversali e disciplinari prefissati
nella programmazione iniziale:
in particolare gli studenti dimostrano di saper cogliere la dimensione economica e giuridica dei
problemi, di saper individuare le varie funzioni aziendali e i modelli di organizzazione aziendale con
le loro caratteristiche e relative problematiche, di saper individuare le correlazioni fra attività
gestionale ed ambiente in cui opera l’impresa, di saper identificare alcune fondamentali condizioni
dell’equilibrio aziendale e le necessarie procedure di controllo, di saper correlare gli aspetti giuridici
ed economici delle operazioni d’impresa riguardo all’assetto societario, ai più comuni contratti tipici ed
atipici, al mercato finanziario, ai rapporti di lavoro anche in un contesto internazionale.
Mostrano inoltre di aver acquisito una certa capacità di rielaborazione delle conoscenze e di saper
effettuare gli opportuni collegamenti nell’ambito disciplinare, di avere un’accettabile capacità di
analisi, sintesi ed organizzazione del lavoro, di aver acquisito competenze nel comunicare
efficacemente e con linguaggio corretto le proprie conoscenze, di comprendere la globalità delle
problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’impresa e di aver acquisito la propensione a
trovare soluzioni ai problemi anche con l’ausilio delle nozioni apprese e degli strumenti appropriati.
Ovviamente tali obiettivi sono stati raggiunti in modi e tempi diversi dagli alunni, ognuno secondo le
proprie attitudini, abilità e l’impegno profuso; alcuni in modo diffuso, abbastanza consapevole ed
autonomo, altri hanno cominciato un percorso finalizzato all’acquisizione delle competenze e solo
parzialmente sono affrancati dal sostegno di una guida.
La classe ha sempre mostrato un accettabile interesse per la disciplina partecipando in modo
costante al dialogo educativo, mostrandosi sempre abbastanza collaborativa, generalmente
disponibile e diligente nell'esecuzione del lavoro proposto.
La preparazione è risultata nella maggior parte dei casi accettabile, talora approfondita e
lessicalmente curata, frutto di un impegno continuo e adeguato,alcuni allievi più diligenti e dotati di
abilità personali e capacità rielaborative, supportati da un adeguato e costante impegno hanno
conseguito una preparazione apprezzabile.
Gli studenti si sono dimostrati disponibili,, collaborativi, responsabili e curiosi durante il viaggio di
istruzione che si è svolto a Monaco, suscitando gli apprezzamenti dei docenti accompagnatori.
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Metodologie e strumenti
I rapporti con gli alunni sono stati improntati alla massima trasparenza, esplicitando gli obiettivi,
le reciproche aspettative, i criteri di valutazione e i risultati delle verifiche al fine di motivare e
responsabilizzare gli studenti.
Di volta in volta lo strumento metodologico utilizzato è stata la lezione frontale o interattiva, la
discussione sollecitata da problematiche sociali o esperienze personali, la scoperta guidata, nel
tentativo di sollecitare l’interesse e stimolare la partecipazione degli allievi, adattando in itinere lo
svolgimento delle lezioni ai tempi di apprendimento della classe ed intervallando con le opportune
pause didattiche ove se ne sia rilevata la necessità.
La trattazione degli argomenti di economia aziendale ha seguito più un taglio giuridico e descrittivo
che non strettamente tecnico, privilegiando gli argomenti di portata generale rispetto a quelli
prettamente aziendalistici e tecnico-contabili, più confacenti alle finalità formative della disciplina e di
più facile percezione per studenti che, pur avendo nel biennio affrontato lo studio del diritto e
dell’economia, non hanno mai compiuto studi strettamente propedeutici.
L’obiettivo perseguito è stato, dunque, quello di avvicinare gli studenti alle problematiche delle
aziende e del contesto giuridico-economico evitando tecnicismi, linguaggi eccessivamente
specialistici e approfondimenti, anche in conseguenza dell’esiguità del tempo a disposizione.
Nel corso dell’anno scolastico sono state fornite agli allievi alcune nozioni di Diritto Pubblico, in
particolare sugli Organi Istituzionali, ovviamente per cenni e per sommi capi, benché non previste nei
programmi ministeriali, al fine di rinverdire conoscenze già a suo tempo studiate , utili culturalmente e
formative di una coscienza civica.
Lo strumento privilegiato è stato il libro di testo (“Diritto ed economia industriale” di Crocetti-Fici ed.
Tramontana),supportato dall’uso del codice civile e da brevi appunti dettati dal docente.
Verifiche e valutazioni
Nel corso dell’anno scolastico, pur privilegiando come strumento di verifica l’interrogazione
orale, agli allievi sono state proposte delle prove di verifica alternative sia formative, che sommative al
fine di appurarne il livello di preparazione, evidenziare lacune o difficoltà su cui intervenire con
tempestività ed abituare gli studenti alla terza prova scritta degli esami di Stato.
Tali prove sono state strutturate sotto forma di quesiti a scelta multipla, a risposta singola o breve
trattazione di argomenti, perché tali tipologie sono sembrate immediate quanto ai risultati, più
conformi alla disciplina e proponibili nella limitata fascia oraria curricolare.
Inoltre nel corso dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno proporre agli studenti
prove di verifica multidisciplinare periodiche strutturate sotto forma di quesiti a risposta singola o
breve trattazione di argomenti.
Per quanto attiene ai criteri di valutazione si è fatto ricorso a quelli deliberati dal Consiglio di
Classe.
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Programmazione annuale
Modulo
Contenuti
Spazi
Metodologia
Ore
Verifica
(s.o.p.)
SOCIETA’
- L’impresa collettiva
- Società di persone e società di capitali
- Soc. semplice, snc, sas, srl (caratteri
fondamentali)
- Spa (costituzione ed elementi
fondamentali, organi,
modello tradizionale e modelli
alternativi di
governance,autonomia patrimoniale,
azioni ed
obbligazioni )
- Definizione di imprenditore
- tipologia delle imprese
- statuto dell’imprenditore commerciale
- i collaboratori dell’imprenditore
- i segni distintivi dell’azienda
- avviamento e tutela della concorrenza
- procedure concorsuali (cenni sul
fallimento)
- fasi e soggetti dell’attività economica
- sistema azienda e sottosistemi
- classificazione delle azienda
- l’economia aziendale
Aula
Lez. frontale
Lez.
interattiva
16
o.
tests
Aula
Lez. frontale
Lez.
interattiva
14
o.
tests
Aula
Lez. Frontale
Lez.
Interattiva
4
o.
tests
IMPRESA E AZIENDA
ATTIVITA’
ECONOMICA E
AZIENDA
ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE
- Struttura aziendale e divisione del Aula
lavoro
- Microstruttura (compiti e divisione
scientifica del lavoro mansioni,
organigramma )
- Macrostruttura (organi, funzioni e
modelli di struttura organizzativa )
- I meccanismi operativi (sistema
informativo, , gestione del personale ) e
gli stili di direzione
Lez. frontale
Lez.
interattiva
6
o.
tests
LA GESTIONE
Aula
- Funzioni aziendali
- Cenni sulla composizione del patrimonio
aziendale
- Fonti di finanziamento e forme
d’investimento
Lez. Frontale
Lez.
interattiva
4
o.
tests
CONTROLLO DI
GESTIONE
- Finalità e caratteristiche
- Pianificazione e programmazione
- Budget e analisi degli
scostamenti(cenni)
- Classificazioni delle scritture
- Principi di redazione del bilancio e
cenni sulla struttura
Aula
Lez. Frontale
Lez.
interattiva
2
o.
Aula
Lez. frontale
Lez.
Interattiva
TOTALE
2
o.
RILEVAZIONI
AZIENDALI
50
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Breve storia della classe e situazione attuale vista dal…
Prof. Luca Lusini
La classe Quinta G è formata da 18 studenti, tutti maschi. Tutti gli studenti provengono dal gruppo
originario, formatosi in Terza, nell’anno scolastico 2011/2012.
La classe Terza (2011/2012) era formata da 30 studenti, di cui 29 maschi e 1 femmina (Cammelli), ed
emersero in molti studenti scarse potenzialità generali unite ad un impegno nello studio discontinuo e
superficiale; uno studente (Rosano) fu trasferito in altra scuola. Al termine dell’anno scolastico vi furono 4
studenti non ammessi alla classe successiva (Bardelloni, Fanelli, Marcantuono, Martino), 12 studenti promossi
con merito, gli altri ebbero il giudizio sospeso per debiti in una o più discipline: 3 studenti con un solo debito
(Caciolli, Lupo, Melani Filippo) 8 studenti con due debiti (Bellucci, Crescioli, D’Angelo, Gioia, Laino, Melani
Flavio, Zanobetti) e 2 studenti con tre debiti (Cammelli, Donati); a settembre 3 studenti non furono promossi
(Cammelli, D’Angelo, Zanobetti).
La classe Quarta (2012/2013) era formata da 22 studenti, tutti maschi e i risultati finali furono: 8 studenti
promossi con merito, 3 studenti non ammessi alla classe successiva (Caciolli, Donati, Dondini); gli altri ebbero il
giudizio sospeso per debiti in una o più discipline: 4 studenti con un solo debito (Barbieri, Bencini, Innocenti,
Roselli) 4 studenti con due debiti (Gioia, Laino, Melani Filippo, Melani Flavio) e 3 studenti con tre debiti
(Crescioli, Passerotti, Poggi); a settembre 1 studente non fu promosso (Passerotti).
In questa classe Quinta (2013/2014) vi sono alcuni elementi di buone capacità, ma la maggioranza
della classe ha mostrato capacità appena sufficienti e un impegno nello studio raramente adeguato. Nel
complesso accettabile la frequenza. Il comportamento degli studenti è stato sempre corretto nei confronti sia
degli insegnanti sia dei compagni.
Tabella riepilogativa del percorso scolastico nel triennio degli studenti della classe 5G.
STUDENTI 5G 2013-2014
CLASSE TERZA 2011-2012
CLASSE QUARTA 2012-2013
1
Atzori Raffaele
Promosso con merito
Promosso con merito
2
Barbieri Augustin Mario
Promosso con merito
Giudizio sospeso 1 debito
3
Bellucci Tommaso
Giudizio sospeso 2 debiti
Promosso con merito
4
Bencini Matteo
Promosso con merito
Giudizio sospeso 1 debito
5
Cappellini Alessio
Promosso con merito
Promosso con merito
6
Corrieri Francesco
Promosso con merito
Promosso con merito
7
Crescioli Francesco
Giudizio sospeso 2 debiti
Giudizio sospeso 3 debiti
8
Gioia Lorenzo
Giudizio sospeso 2 debiti
Giudizio sospeso 2 debiti
9
Innocenti Francesco
Promosso con merito
Giudizio sospeso 1 debito
10
Laino Andrea
Giudizio sospeso 2 debiti
Giudizio sospeso 2 debiti
11
Lupo Marco
Giudizio sospeso 1 debito
Promosso con merito
12
Melani Filippo
Giudizio sospeso 1 debito
Giudizio sospeso 2 debiti
13
Melani Flavio
Giudizio sospeso 2 debiti
Giudizio sospeso 2 debiti
14
Mulaj Artur
Promosso con merito
Promosso con merito
15
Poggi Giulio
Giudizio sospeso 2 debiti
Giudizio sospeso 3 debiti
16
Roselli Alessandro Luigi
Promosso con merito
Giudizio sospeso 1 debito
17
Sfragano Patrick
Promosso con merito
Promosso con merito
18
Sinisgallo Francesco
Promosso con merito
Promosso con merito
Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom.
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Elettronica
Prof. Luca Lusini
Premessa e finalità
Il programma di elettronica ha inteso dare una solida formazione sui temi dell’acquisizione e del
condizionamento dei segnali analogici, della generazione delle forme d'onda e delle conversioni A/D e D/A,
affrontando lo studio teorico e applicativo delle più importanti e moderne tecniche per l'analisi e la sintesi delle
relative reti, affrontando anche in modo interdisciplinare la connessione e l'interfacciamento di tali reti ai sistemi
nei vari settori applicativi. L'obiettivo è stato quello di fornire le conoscenze di base sui temi affrontati e
sfruttando varie metodologie di studio far raggiungere all’allievo sufficienti abilità di analisi e di sintesi, al fine di
saper affrontare anche le nuove problematiche, che si presenteranno nella successiva attività lavorativa.
L'allievo deve essere in grado di acquisire proprie abilità progettuali, attraverso la conoscenza dei circuiti, della
varietà delle possibili soluzioni e dell'evoluzione della realtà tecnologica.
In particolare gli obiettivi didattici specifici sono stati i seguenti:
1. Capacità di analizzare i principali circuiti per la conversione dei segnali;
2. Capacità di collegamento dei concetti a livello interdisciplinare;
3. Padronanza nell’utilizzazione della strumentazione e capacità di saper rilevare semplici guasti nei circuiti
realizzati;
4. Saper dettagliare il lavoro svolto in maniera adeguata, commentando criticamente i risultati ottenuti;
5. Saper utilizzare in maniera corretta i data book e saper scegliere adeguatamente i componenti;
6. Saper utilizzare il linguaggio tecnico in maniera compiutamente corretta.
Obiettivi
CONOSCENZE
- conoscenza, con riferimento
ai sistemi di acquisizione dati,
dei circuiti con amplificatori
operazionali per il
condizionamento del segnale;
- conoscenza dei circuiti lineari
e non lineari con amplificatori
operazionali;
- conoscenza dei diversi tipi di
generatori di forme d’onda
(generatori di impulsi, di onda
quadra, triangolare, di rampa),
con amplificatori operazionali,
e integrati dedicati;
- conoscenza delle tecniche di
conversione A/D, D/A, V/f, f/V.
- conoscenza dei quadripoli
attivi con caratteristiche
selettive nei confronti della
frequenza.
COMPETENZE
- essere in grado di verificare il
funzionamento di tutti i circuiti
studiati in teoria;
- essere in grado di
comprendere il funzionamento
di un circuito proposto,
illustrandolo in maniera
sintetica ed efficace, con
linguaggio tecnico
appropriato, e studiarlo
analiticamente;
- essere in grado di seguire il
segnale dall’ingresso all’uscita
di un circuito, saper ricercare
eventuali guasti utilizzando
correttamente la
strumentazione;
CAPACITA’
- essere in grado di
commentare criticamente i
risultati sperimentali;
- capacità di razionalizzare
conoscenze e competenze,
in modo da applicarle
efficacemente ed in maniera
flessibile alla soluzione di
problemi di natura diversa;
- capacità di adeguarsi
rapidamente all’evoluzione
dell’elettronica;
- saper individuare in uno
schema circuitale, anche
complesso, i blocchi
fondamentali che lo
compongono, comprenderne
il funzionamento e le
interazioni fra di essi, e
cogliere gli eventuali
collegamenti interdisciplinari.
Presentazione della classe
La classe, nel suo assieme, ha manifestato abbastanza collaborazione ma un impegno discontinuo nello studio
della parte teorica, un maggiore impegno si è riscontrato nell’attività di laboratorio, soprattutto per quanto ha
riguardato l’area di progetto. Spesso gli studenti hanno attribuito i non brillanti risultati conseguiti alle presunte
difficoltà della materia e non al loro scarso impegno. Alcuni studenti hanno avuto qualche difficoltà a inserirsi
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Documento elaborato dal Consiglio della Classe VG (D.P.R. 323/1998 ) - Pag. 35
pienamente nello studio rigoroso della disciplina, o per qualche svogliatezza, o per qualche lacuna pregressa,
non completamente colmata.
La preparazione può considerarsi globalmente appena sufficiente e, per un gruppo molto ristretto di studenti,
discreta.
Contenuti del programma svolto
MODULI
CONTENUTI
1
Laboratorio
− Interruttori elettronici analogici a MOSFET e loro utilizzo nelle
apparecchiature elettroniche.
− Montaggio e verifica del funzionamento di un circuito con interruttore
elettronico analogico.
− Gli interruttori analogici, struttura, funzionamento e campi applicativi.
− Verifica sperimentale di un amplificatore differenziale con operazionale.
− Montaggio e verifica del funzionamento di un amplificatore non
invertente universale per segnali ac, con operazionale ad alimentazione
singola.
2
3
(ore)
8
Teoria
Conversione analogico-digitale, i problemi del numero infinito di istanti di
tempo e del numero infinito di valori diversi; il campionamento; il teorema di
Shannon; il problema dell'aliasing; il problema del rumore; il circuito Sample
and Hold, funzionamento del circuito, calcolo della capacità di
mantenimento; parametri caratteristici di un circuito Sample and Hold.
Quantizzazione del segnale campionato, codice digitale di uscita, definizione
di quanto e di errore di quantizzazione; errore di offset, errore di guadagno,
errore di non linearità; parametri caratteristici di un ADC integrato: la
risoluzione, l'accuratezza, il tempo di conversione, la velocità di conversione,
il rapporto segnale rumore SNR, THD, SINAD. Classificazione dei
convertitori analogico-digitali; il convertitore AD a comparatori in parallelo,
schema e principio di funzionamento, pregi e difetti del convertitore a
comparatori in parallelo o flash. ADC ad approssimazioni successive,
schema e principio di funzionamento; ADC a conteggio o a rampa digitale,
schema e principio di funzionamento. ADC ad integrazione (a rampa
lineare), schema e principio di funzionamento; ADC ad integrazione a doppia
rampa, schema e principio di funzionamento.
16
Teoria
I convertitori digitali analogici (DAC), principio di funzionamento; il DAC a
resistori pesati, determinazione della Vo; pregi e difetti del DAC a resistori
pesati; il DAC a scala R-2R, principio di funzionamento, determinazione
della Vo; il fenomeno dei GLITCH nei DAC a scala R-2R. Convertitori DAC a
scala R-2R invertita, principio di funzionamento e vantaggi rispetto al
convertitore a scala R-2R.
14
Laboratorio
− Analisi del funzionamento di un DAC integrato (TLC 7524) a 8 bit del
tipo a scala R-2R; funzionamento in current mode con operazionale
esterno (funzionamento ad alta precisione); funzionamento in voltage
mode (funzionamento a bassa precisione).
4
TEMPO
Teoria
Altre tipologie di conversione:
conversione tensione-frequenza, conversione frequenza-tensione.
6
6
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5
6
7
Teoria
Circuiti multivibratori, definizione, classificazione: i multivibratori bistabili, i
multivibratori monostabili, i multivibratori astabili; l'integrato 555, struttura
interna; uso del 555 come astabile, schema e principio di funzionamento;
astabile con ciclo utile del 50%; astabile con frequenza variabile.
Multivibratore monostabile con 555, struttura, principio di funzionamento,
diagrammi temporali dei segnali; multivibratore astabile con operazionale,
schema, principio di funzionamento, diagrammi temporali dei segnali;
astabile con operazionale a ciclo utile diverso dal 50%; astabile con
operazionale a ciclo utile regolabile. Multivibratore monostabile con
operazionale; generatore di onde quadre e triangolari con operazionali.
13
Teoria
Generalità sugli oscillatori sinusoidali:
oscillatori per bassa frequenza (a sfasamento e a ponte di Wien);
oscillatori per alta frequenza (Hartley e Colpitts).
4
Teoria
Generalità sui filtri attivi passa basso, passa alto, passa banda, elimina
banda del primo e del secondo ordine.
Tecniche di realizzazione dei filtri attivi con operazionali: filtri a reazione
positiva semplice, filtri a reazione negativa multipla.
Utilizzo dei filtri attivi per il condizionamento dei segnali in un sistema di
acquisizione dati.
8
Laboratorio
− Analisi sperimentale di un filtro attivo passa-basso del secondo ordine a
retroazione negativa multipla.
− Progetto di un filtro attivo passa-basso del secondo ordine a retroazione
negativa multipla.
8
Teoria
Svolgimento di esercizi e simulazioni in preparazione alla seconda prova
scritta dell’esame di stato.
Studio e progettazione specifica di circuiti di condizionamento di segnali
AREA DI
PROGETTO analogici provenienti da trasduttori.
TOTALE
8
16
16
115 ore
Metodologie didattiche
I criteri didattici sono stati impostati secondo le prerogative proprie di una materia tecnica, suddividendo lo
studio secondo lo schema classico seguente: ogni argomento è stato affrontato con i possibili diversi approcci,
cioè studio, progettazione, realizzazione, verifica.
Le lezioni sono state per lo più frontali, con utilizzo di appunti preparati dall’insegnante per una maggiore
chiarezza espositiva.
L'attività di laboratorio è stata essenziale al completamento e all’approfondimento di tutte le fasi di studio dei
contenuti teorici. Il laboratorio è stato utile anche per abituare l'allievo a instaurare corretti rapporti con i
compagni e alla scelta delle più opportune suddivisioni di ruoli, con l'obiettivo di ottenere la massima efficienza
complessiva.
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I metodi didattici sono stati caratterizzati da contatti e scambi di idee con i colleghi docenti delle materie affini,
per eventuali aggiustamenti dei contenuti e delle metodologie nello svolgimento del programma, allo scopo di
dare all'allievo una visione il più possibile unitaria delle materie dell’area di indirizzo.
Tipologie delle verifiche
Le verifiche sommative sono state:
1. Due PROVE SCRITTE per ogni quadrimestre, di tipo semi-strutturato, intese ad accertare la capacità di
analisi del problema proposto e di coglierne gli aspetti fondamentali, la capacità di sintetizzare e di esporre
correttamente e con linguaggio appropriato il procedimento seguito.
2. Almeno due PROVE ORALI per ogni allievo, tese a verificare la comprensione dei concetti propri della
disciplina, la capacità di esporli secondo una logica corretta e con appropriata terminologia e di saperli
collegare a temi sviluppati anche in altre discipline.
3. Due VERIFICHE DI LABORATORIO per ogni quadrimestre, al fine di accertare per ciascun alunno le
attitudini personali, il grado di manualità acquisita, la capacità di orientarsi nell’affrontare anche i
malfunzionamenti o i guasti circuitali, il livello di conoscenza della strumentazione utilizzata, la capacità di
valutare criticamente e approfonditamente i risultati sperimentali ottenuti e la capacità di lavorare in gruppo,
in modo ben organizzato e costruttivo.
Nell’attività di laboratorio l’insegnante tecnico pratico ha avuto compiti specifici di:
− valutazione della qualità dei prodotti dell'attività degli studenti relativamente a: montaggi, assemblaggi di
apparecchiature, progettazione di procedure di collaudo, programmi, disegni, etc.
− valutazione dell'autonomia operativa degli studenti relativamente a: montaggi, assemblaggi di
apparecchiature, collaudi, uso pratico di software di vario tipo su PC, uso della strumentazione e delle
apparecchiature.
− valutazione dell'autonomia progettuale degli studenti relativamente agli aspetti più pratici e applicativi.
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Tecnologia, Disegno e Progettazione Elettronica (TDP)
Prof. Massimiliano Bogani
Premessa e finalità
Trattandosi di una disciplina di sintesi, il corso di TDP mira al conseguimento delle seguenti finalità:
1. Far acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta alle apparecchiature elettriche ed elettroniche,
capacità generali di sintesi e di organizzazione.
2. Far acquisire capacità di sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche proprie dell'indirizzo.
3. Fornire capacità specifiche di rielaborazione di contenuti appresi in altre discipline, necessari per condurre in
modo completo un progetto specifico.
4. Fornire capacità di:
− inquadramento corretto del problema
− reperimento della documentazione tecnica
− individuazione delle possibili soluzioni al problema
− esecuzione corretta delle operazioni pratiche necessarie alla realizzazione del progetto
− scelta e utilizzazione degli strumenti hardware e software più adatti
− redazione completa, secondo standard industriali europei, della documentazione tecnica di progetto e di
produzione.
Obiettivi
CONOSCENZE
- sistemi di alimentazione di
apparecchi elettronici;
- raddrizzatori e stabilizzatori;
- tiristori e loro applicazione
nell’elettronica di potenza;
- trasduttori e attuatori;
- circuiti analogici di
condizionamento di segnali
provenienti da sensori e
trasduttori;
- dispositivi fotoelettrici;
- strumentazione di misura;
- fondamenti di sicurezza
elettrica;
- metodologie di progettazione
elettronica e di stesura della
documentazione tecnica di
prodotto industriale.
COMPETENZE
- essere in grado di saper cogliere gli
aspetti fondamentali del problema
proposto, e sviluppare le relative
problematiche di carattere tecnico
nella maniera più semplice e
completa;
- essere in grado di individuare i
blocchi essenziali per la
progettazione di un sistema, anche
complesso, e saper condurre la
progettazione anche riguardo
all’ottimizzazione del rapporto
costi/prestazioni;
- essere in grado di seguire il segnale
dall’ingresso all’uscita di un circuito,
saper ricercare eventuali guasti
utilizzando correttamente la
strumentazione;
- essere in grado di interpretare
correttamente i “data sheet”,
riuscendo a cogliere le caratteristiche
funzionali di ogni integrato.
CAPACITA’
- acquisire autonomia
nell’analisi e nella sintesi,
nonché nella progettazione di
sistemi anche di una certa
complessità;
- capacità di razionalizzare
conoscenze e competenze,
in modo da applicarle
efficacemente ed in maniera
flessibile alla soluzione di
problemi di natura diversa;
- capacità di adeguarsi
rapidamente all’evoluzione
dell’elettronica;
- saper individuare in uno
schema circuitale, anche
complesso, i blocchi
fondamentali che lo
compongono, comprenderne
il funzionamento e le
interazioni fra di essi, e
cogliere gli eventuali
collegamenti interdisciplinari.
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Contenuti del programma svolto
MODULI
1
CONTENUTI
Teoria
I tiristori, significato di tiristore, tiristore come diodo controllato al silicio; il
tiristore SCR, caratteristiche; modello a transistor BJT dell'SCR per spiegarne
il funzionamento, corrente inversa di perdita, corrente diretta dispersa;
processo di autosostentamento della conduzione in un SCR; spegnimento di
un SCR, corrente di mantenimento. Caratteristica tensione-corrente di un
SCR, caratteristica OFF e caratteristica ON; corrente di aggancio, corrente di
mantenimento e tensione di breakover; caratteristica di sicuro innesco di un
SCR.
Laboratorio
Scoperta sperimentale delle caratteristiche del SCR.
Montaggio e verifica del funzionamento di circuiti applicativi con tiristori,
SCR.
Montaggio di schede elettroniche utilizzate nelle attività di laboratorio.
2
Teoria
Dispositivi fotoelettrici; classificazione degli effetti fotoelettrici: l'effetto
fotoemittente, l'effetto fotoconduttivo, l'effetto fotoelettrico di giunzione;
definizione di sensibilità luminosa e di sensibilità spettrale; Dispositivi che
sfruttano l'effetto fotoemittente, la fotocellula; funzionamento della fotocellula
a vuoto. Dispositivi fotoelettrici: l'effetto fotoconduttivo, definizione; le
fotoresistenze, principio di funzionamento, parametri caratteristici. L'effetto
fotoelettrico di giunzione, definizione; il fotodiodo, principio di funzionamento;
pregi e difetti del fotodiodo rispetto al fotoresistore; i circuiti per trasformare la
corrente prodotta da un fotodiodo in una tensione; il fototransistor, struttura e
funzionamento; pregi e difetti del fototransistor rispetto al fotodiodo; il
fototransistor Darlington. Impianti fotovoltaici: caratteristiche pannelli
fotovoltaici, aspetti generali di dimensionamento
Laboratorio
La barriera ottica, la cella fotovoltaica e il telecomando infrarosso come
applicazioni per lo studio di LED, fotodiodi, fototransistori.
Progettazione di una fotocellula e di un rudimentale telecomando a
infrarossi.
Misura del rapporta Ic/If di un fotoaccoppiatore.
Prove qualitative su pannelli fotovoltaici
3
Teoria
Generalità sui trasduttori: definizioni, parametri caratteristici.
Principio di funzionamento trasduttori resistivi, capacitivi e induttivi). Esempi
su trasduttori di posizione: potenziometro, Resolver e LVDT.
Estensimetri. Esempi applicazione: cella di carico e torsiometro.
Trasduttori di temperatura: termistori, termoresistenze, termocoppie.
Trasduttori di moto: posizione angolare (encoder incrementale e assoluto),
velocità, accelerazione, prossimità.
Trasduttori di livello
Circuiti per trasformare il parametro elettrico in uscita da un trasduttore in una
variazione di una grandezza elettrica da rendere poi compatibile con
l'apparato di controllo o di misura che utilizza l'informazione: circuito
potenziometrico, circuiti a ponte con eventuali sistemi di compensazione.
TEMPO
(ore)
6
6
10
20
15
Gli attuatori, definizioni, classificazione.
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Motori elettrici: aspetti generali: rendimento, caratteristica meccanica.
Motore in corrente continua a collettore: principio di funzionamento.
Motori senza spazzole (brushless), struttura e principio di funzionamento;
pilotaggio ON-OFF di un motore in corrente continua
Motori passo-passo: tipologie a riluttanza variabile (VR), a magnete
permanente (PM), ibridi (HY). Principio di funzionamento. Tipologia di
connessione: unipolare e bipolare. Cenni su controllo.
4
Laboratorio
Progetto e realizzazione di prototipi per Area di Progetto:
Introduzione alle problematiche relative all'area di progetto; suddivisione
in fasi operative dell'area di progetto; individuazione dell'hardware e del
software dell'apparecchiatura oggetto dell'area di progetto.
Elaborazione dello schema a blocchi dell'apparecchiatura oggetto
dell'area di progetto e assegnazione dei compiti di progettazione ai vari
gruppi di lavoro per l'area di progetto.
Spiegazione della mappa di I/O necessaria per la realizzazione di
un'apparecchiatura elettronica a microcontrollore.
Spiegazione degli accorgimenti da utilizzare per realizzare
correttamente lo schema di un circuito stampato con il software Orcad
Layout.
Ingegnerizzazione dell’apparecchiatura realizzata come area di
progetto.
Disegno dello schema elettrico (Capture) e del circuito stampato
(Layout) delle varie schede.
Montaggio, collaudo e risoluzione guasti.
Documentazione completa dell’apparecchiatura realizzata.
TOTALE
53
110 ore
Metodologie didattiche
I criteri didattici sono stati impostati secondo le prerogative proprie di una materia tecnica, suddividendo lo
studio secondo lo schema classico seguente: ogni argomento tecnico-costruttivo è stato affrontato con i
possibili diversi approcci, cioè:
− analisi del problema,
− studio generale delle possibili soluzioni
− progettazione di massima
− progettazione esecutiva,
− realizzazione del prototipo
− prove, verifiche e misure
− stesura della documentazione tecnica.
Gran parte del lavoro è stato svolto in laboratorio. Qui l’alunno ha lavorato in gruppo (ogni gruppo è stato
costituito da due alunni), che, con una certa autonomia operativa, ha identificato ed utilizzato la componentistica
e i mezzi strumentali necessari per portare a compimento il progetto. A questo fine l'allievo è stato
responsabilizzato e si è dovuto preoccupare di reperire i dati tecnici e i manuali utili al completamento e al
perfezionamento delle conoscenze e alla più approfondita interpretazione dei risultati delle verifiche
sperimentali.
Il lavoro in laboratorio è stato impostato dai docenti in modo che l'allievo potesse instaurare corretti rapporti con
i compagni e concordare le più opportune suddivisioni di ruoli, con l'obiettivo di ottenere la massima efficienza
complessiva, sia nello scambio reciproco delle conoscenze individuali sia nell'attività realizzativa vera e propria.
I metodi didattici sono stati caratterizzati da contatti e scambi di idee con i colleghi docenti delle materie affini,
per eventuali aggiustamenti dei contenuti e delle metodologie nello svolgimento del programma, affinché
l'allievo avesse una visione il più possibile unitaria delle materie tecniche.
Una gran parte delle ore di laboratorio sono state dedicate alla progettazione e realizzazione di quanto previsto
dall’Area di Progetto.
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Tipologie delle verifiche
Le verifiche sommative sono state:
1. PROVE SCRITTO/GRAFICHE: due per ogni quadrimestre, intese ad accertare la capacità di analisi del
problema proposto e di coglierne gli aspetti fondamentali; la capacità di sintetizzare e di esporre
correttamente e con linguaggio appropriato il procedimento seguito; la capacità di eseguire semplici progetti.
2. PROVE ORALI: in numero non inferiore a due per ogni allievo e per ogni quadrimestre e, al fine di verificare
la comprensione dei concetti propri della disciplina e la capacità di esporli con logica corretta e appropriata
terminologia e di saperli collegare a temi sviluppati anche in altre discipline.
3. VERIFICHE DI LABORATORIO: almeno due per ogni quadrimestre, con lo scopo di accertare il grado di
manualità acquisita, la capacità di orientamento nell’affrontare anche gli errori realizzativi o i guasti, il livello
di conoscenza degli strumenti utilizzati (attrezzature, strumenti di misura, software), la capacità di valutare
criticamente la qualità di quanto realizzato e la capacità di lavorare in gruppo, in modo ordinato e costruttivo,
contribuendo proficuamente all’organizzazione, la più autonoma possibile, del gruppo stesso.
Nell’attività di laboratorio l’insegnante tecnico pratico ha avuto compiti specifici di:
1- Trattazione dei seguenti argomenti: montaggi, assemblaggi di apparecchiature, progettazione di procedure
di collaudo, programmi, disegni effettuati con e senza CAD, relazioni riguardanti le suddette attività, manuali
etc. Valutazione della qualità dei prodotti dell'attività degli studenti relativamente a quanto detto.
2- Addestramento degli studenti relativamente a: montaggi, assemblaggi di apparecchiature, collaudi, uso
pratico di software di vario tipo su PC (CAD, Word Processor, foglio elettronico, etc.), uso della
strumentazione e delle apparecchiature. Valutazione dell'autonomia operativa raggiunta dagli studenti.
3- Trattazione degli aspetti più pratici e applicativi delle attività progettuali. Valutazione dell'autonomia
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Sistemi Automatici Elettronici
Prof. Bruno Breschi
Finalità
Il corso fornisce una visione d'insieme delle problematiche delle tecnologie del settore
dell'automazione e tende a porre gli studenti nelle di condizioni di progettare piccoli automatismi;
vuole abituare lo studente a considerare i diversi settori di studio tecnico scientifico come fortemente
interagenti facendo acquisire una visione aperta e dinamica della materia soggetto di rapida e
continua evoluzione.
Obiettivi di apprendimento
In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione
didattica, al termine del corso, l’allievo deve dimostrare di:
aver acquisito conoscenze e competenze sui sistemi digitali controllati a microprocessore e
con PC
aver acquisito conoscenze, capacità di analisi e competenze sul controllo di sistemi analogico
lineari
aver acquisito conoscenze e competenze progettuali su PLC
Metodologie
La parte del corso riguardante i microprocessori, già svolta in quarta per quanto concerne le
conoscenze di base, è stata svolta sostanzialmente in laboratorio con lo sviluppo di alcuni moduli
relativi all’Area di Progetto. La parte riguardante il controllo di sistemi lineari è stata affrontata a partire
da lezioni frontali, esercizi di chiarimento. I PLC sono stati anch'essi svolti in laboratorio a partire da
esempi concreti.
Verifiche e valutazioni
Le verifiche effettuate sono state principalmente del tipo semistrutturato con quesiti a risposta
libera. I colloqui orali sono serviti anche per verificare le capacità di esposizione dell'allievo, verificare
le capacità di collegamento e per valutare le conoscenze teoriche apprese.
Per quanto riguarda le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio
di Classe e riportati nel paragrafo “Criteri di valutazione delle verifiche” della presente relazione.
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Programmazione Annuale
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Progetto di sistemi
analogici con
amplificazioni
operazionali
Progettare le reti di
ingresso e di
retroazione di circuiti
amplificatori in
configurazione
invertente per la
realizzazione di
semplici funzioni di
trasferimento
Tabella delle
configurazioni di
componenti passivi R
e C e relativi poli e
zeri che introducono.
Progettazione del
circuito dalla funzione
di trasferimento
Aula
Lezione
frontale ed
esempio
pratico
Aula
Ore
Verifica
(s.o.p.)
12 S O
Lezione
frontale ed
esempio
pratico
12 S O
24
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Ore
Verifica
(s.o.p.)
Sistemi a
microprocessore
Usare una scheda a
microprocessore per il
progetto di piccoli
automatismi e la
gestione di periferiche
Gestione dell'I/O,
gestione dei timer e
generazione segnale
PWM
Aula
+lab
Sviluppo di
progetti in
laboratorio
8
SO
Gestione dell'interrupt Aula
+lab
Sviluppo di
progetti in
laboratorio
Lezione
frontale ed
esempio
pratico
8
SO
8
SO
Interfacciamento fra
microprocessore e
convertitori ADC e
algoritmi per
l'acquisizione dati
Aula
+lab
24
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Trasformazioni
matematiche e
proprietà dei
sistemi
Acquisire conoscenze
matematiche che
permettano di
schematizzare i sistemi
lineari nel dominio del
tempo e in quello della
frequenza
Comprendere ed
individuare la
rappresentazione I/U
con la trasformata di
Laplace
Passaggio fra dominio
S e dominio t per il
calcolo del transitorio
e del regime
Diagrammi di Bode
Aula
+ lab
Lezione
frontale
esercizi e
discussioni
Diagrammi di Nyquist
Aula
+ lab
Aula
+lab
Aula
+lab
Lezione
frontale
esercizi
discussioni
Lezione
frontale
esercizi
discussioni
Lezione
frontale
esercizi
discussioni
Ore
Verifica
(s.o.p.)
4 SO
8 SO
6 SO
4 SO
22
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Modulo
Obiettivi
Sistemi lineari di 2° Comprendere la
grado e loro
risposta di sistemi di 2°
simulazione
grado e saper
effettuare simulazioni
su PC di sistemi lineari
Contenuti
Spazi
Metodologia
Sistemi di 2° grado,
Aula
rappresentazione in w
Lezione
frontale
Diagrammi di Bode di
sistemi di 2° grado
Lezione
frontale
Aula
Totale
Modulo
Obiettivi
Sistemi
retroazionati
analisi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Comprendere le
Architettura dei
proprietà di regolazione sistemi di controllo
dei sistemi retroazionati risposta in frequenza
Aula
Lezione
frontale
esercizi e
discussione
Individuare le
specifiche statiche e
dinamiche
Aula
Errori a regime,
Specifiche a regime,
Disturbi additivi e
Sensibilità
Analisi della stabilità
col criterio di Nyquist
Aula
Margine di fase e di
guadagno
Aula
+ lab
Criterio di bode
Aula
+ lab
Lezione
frontale
esercizi e
discussione
Lezione
frontale
esercizi
Lezione
frontale
esercizi
Lezione
frontale
esercizi
TOTALE
Ore
Verifica
(s.o.p.)
6 SO
6 SO
18
Ore
Verifica
(s.o.p.)
4 SO
4 SO
6 SO
6 SO
3 SO
23
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Sistemi
retroazionati
Progetto
Conoscere le
specifiche e acquisire
metodi di progettazione
per la regolazione di
sistemi lineari
Progetto con funzioni
compensatrici
anticipatrice e
ritardatrice
Aula
Lezione
frontale
esercizi
8 SO
Regolatori industriali
PID
Aula
Lezione
frontale
8 SO
TOTALE
Ore
Verifica
(s.o.p.)
Modulo
16
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Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Area di progetto
Imparare a progettare
del software e
dell’hardware di
interfacciamento ad un
ADC.
Risoluzione dei
problemi di
realizzazione e
collegamento di sottosistemi per la creazione
del sistema
complessivo
Studio del sistema
(hardware)
Aula
+ Lab
Studio del sistema
(software)
Aula
+ Lab
Sviluppo hardware
Lab
Lezione,
discussione,
laboratorio
Lezione,
discussione,
laboratorio
Laboratorio
Sviluppo software
Lab
Laboratorio
Documentazione
Aula
+ lab
Laboratorio
TOTALE
Ore
Verifica
(s.o.p.)
6 O
6 O
4 O
12 O
4 O
32
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Telecomunicazioni
Prof. Leonardo Linari
Finalità
Il corso si è posto quale obiettivo primario quello di far acquisire agli alunni un corretto metodo
di indagine, di studio e di ragionamento autonomo mediante il quale poter proficuamente utilizzare le
nozioni di base fornite sulle tecniche ed i principi che stanno alla base dei moderni sistemi di
telecomunicazione.
Obiettivi
L’azione didattico-educativa è risultata finalizzata al conseguimento, da parte degli alunni, dei
seguenti obiettivi disciplinari in termini di conoscenze, competenze e capacità:
Conoscenze
• acquisizione di conoscenze relative alle tecniche di trasmissione con o senza modulazione
• acquisizione di conoscenze relative a singoli apparati
• acquisizione di conoscenze relative a moderni sistemi complessi di telecomunicazioni
Competenze
• acquisizione di un’adeguata competenza linguistico-espressiva e comunicativa specifica della
materia, sia a livello di fruizione che di produzione.
• saper organizzare e gestire il proprio lavoro nei modi e nei tempi richiesti.
• saper comunicare e documentare opportunamente il lavoro svolto.
Capacità
• acquisizione delle capacità di rielaborazione e di sistematizzazione delle conoscenze
• acquisizione di capacità di analisi e di sintesi
Metodologie
I nostri sforzi hanno avuto per obiettivo primario l'acquisizione, da parte degli alunni, di un
corretto metodo di indagine nonché di studio col quale avvicinarsi criticamente alle problematiche e ai
contenuti della materia e, più in generale, della cultura; tale obiettivo è stato perseguito abituando
l'allievo a porsi domande e a fare scaturire, con esse, le problematiche intrinsecamente contenute
negli argomenti, addestrandolo dunque all'analisi dei testi e delle spiegazioni, e nel contempo, alla
sintesi (e alla conseguente acquisizione) dei contenuti più importanti; rendendolo conscio
dell'importanza fondamentale che riveste la necessità della "scelta dell'informazione", del "concetto
essenziale", nei confronti delle informazioni di secondaria importanza. Per le spiegazioni, per tutti gli
argomenti, si sono dovute privilegiare le lezioni frontali interattive (utilizzando presentazioni
multimediali) purtroppo non più supportate dalle attività di laboratorio per la nota riduzione da 36 a 32
ore nelle classi quinte.
Verifiche e valutazioni
Le prove scritte sono state, inizialmente, di tipo semistrutturato (quesiti vero/falso,
completamenti e quesiti a scelta multipla) nell’ottica di una verifica più curata e ad ampio spettro
dell’acquisizione delle conoscenze e delle competenze di base, attuabile in maniera meno precisa
con il solo strumento “a campione” delle interrogazioni. Sono successivamente state effettuate,
nell’ultima parte dell’anno scolastico, prove di verifica più propriamente applicative in preparazione
alla seconda prova scritta.
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Programmazione annuale
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Mezzi Metodologia
Ore
PRE Lez.
MUL Frontale
10
Verifica
(s.o.T.)
Modulazione AM
MOD.1
Tecniche
analogiche su
portante
analogica:
modulazione
AM, DSB, SSB
1) Saper valutare nei vari
segnali modulati AM
l'occupazione di banda,
la potenza e l'efficienza
di modulazione.
2) Saper
illustrare
le
principali caratteristiche
dei principali modulatori
e demodulatori
Caratteristiche dei segnali
AM-DSB-SSB
Principali
grandezze
(indice
di
modul., spettri, potenza,
banda passante).
Mod. AM e Dem. AM
(rivelatore d’inviluppo)
Mod. DSB e Dem. DSB
Mod. bilanciato ad anello
Mod. SSB a filtro e a
sfasamento Dem. SSB
1 T.
1 O.
3) Saper confrontare fra Confronto fra AM DSB SSB
loro le varie tecniche di
modulazione.
Modulazione FM
1) Saper
valutare
nei
segnali modulati FM
l'occupazione di banda,
la potenza e l'efficienza
di modulazione.
Caratteristiche del segnale
FM. Principali grandezze
(deviazione di frequenza,
indice di modul., spettro,
potenza, banda passante).
MOD.2
Tecniche
analogiche su
PRE Lez.
portante
2) Saper
illustrare
le Principali mod. FM a mod. MUL Frontale
analogica:
caratteristiche generali diretta e indiretta (cenni)
modulazione FM
dei principali modulatori Principali dem. FM (cenni)
e demodulatori
1 T.
7
1 o.
3) Saper confrontare fra Confronto fra AM e FM
loro le tecniche di
modulazione.
1) Saper
illustrare
lo Schema di un sistema di
schema di un sistema di trasmissione analogico
trasmissione analogico
MOD.3
Sistemi di
trasmissione
analogici
2) Saper
illustrare
lo Ricevitore
schema di un ricevitore supereterodina
supereterodina.
(AM e FM).
3) Saper
illustrare
tecnica FDM.
PRE Lez.
MUL Frontale
3
la Multiplazione FDM
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Modulo
Obiettivi
Contenuti
Mezzi Metodologia
Ore
Verifica
(s.o.T.)
1) Conoscere i vantaggi “Vantaggi delle tecniche
digitali”
delle tecniche digitali.
2) Conoscere i codici di
sorgente, di canale e di
linea in base alle
caratteristiche
del
sistema di trasmissione.
MOD.4
Tecniche
digitali su
portante
analogica
"Tecniche elaborazione
segnali numerici”
Codifica di sorgente, di
canale, di linea.
3) Conoscere i concetti di "Elementi
di
teoria
teoria dell’informazione dell'informazione"
4) Saper
calcolare
la
velocità di trasmissione
in
funzione
delle
caratteristiche del canale
Quantità d’informazione
Entropia,lunghezza codice, PRE Lez.
MUL Frontale
efficienza e ridondanza,
Algoritmi di Shannon-Fano
e Huffman
Capacità informat. canale
1 T.
17
1 o.
5) Conoscere le tecniche “Tecniche ARQ e FEC”
(CRC e ridondanza blocco)
di codifica di canale
6) Saper descrivere i tipi di "Codici di linea e
modulazione in banda modulazioni"
base (LP) e traslata (BP). Principali codifiche (AMI,
HDB3, Manchester…
Modulazioni
ASK-FSKMPSK-QAM
1) Conoscere la classifi- "Classificaz. sistemi TD"
Terminali DTE-DCE
cazione TD.
Tipi di trasmissione,
di esercizio, di linea
di collegamento
MOD.5
Trasmissione
dati
2) Conoscere le principali "Modem "
caratteristiche
dei Caratteristiche principali
Circuiti d’interfaccia (V24)
modem fonici e in BB)
PRE Lez.
MUL Frontale
1 T.
10
1 o.
3) Conoscere le caratte- "Protocolli di Tx"
ristiche dei protocolli di Modello ISO/OSI
Standard IEEE 802
comunicazione.
Livelli e protocolli
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Modulo
Obiettivi
1) Conoscere
le
caratteristiche
delle
varie topologie e delle
tecniche di accesso al
canale.
MOD.6
Reti numeriche
Contenuti
Ore
Verifica
(s.o.T.)
"Reti locali"
Elementi costitutivi
Topologie delle LAN
Tecniche di accesso
(CSMA/CD-token pass)
2) Conoscere i dispositivi “Interconnessione LAN”
d’interconnessione LAN Bridge, router, gateway
3) Saper descrivere la
struttura di una rete
WAN e le modalità di
instradamento dati.
Mezzi Metodologia
PRE Lez.
MUL Frontale
1 s.
6
1 o.
"Reti geografiche"
Commutazione pacchetto
Reti connection oriented e
connectionless
4) Saper
illustrare
le "Rete ADSL"
principali caratteristiche
della rete ADSL.
1) Saper
illustrare
le Formazione
segnale
diverse operazioni che PCM:
Campionamento
del
concorrono
alla
segnale,
multiplo
PAM,
formazione del segnale
quantizzazione, codifica,
PCM.
MOD.7
Telefonia
digitale
decodifica in ricezione.
PRE Lez.
2) Saper analizzare le
Multiplo TDM/PCM Eur. MUL Frontale
modalità di formazione
del multiplo PCM e delle
Struttura
trama
e
strutture multitrama.
multitrama
1 s.
5
1 o.
3) Saper
definire
il
Tecnica sincrona bit per
concetto di multiplaz.
bit di 4 fasci primari
numerica TDM.
1) Saper fornire cenni sui
sistemi radiomobili e “Sistemi radiomobili”
sulle loro principali (cenni)
Telefonia mobile
caratteristiche
MOD.8
PRE Lez.
MUL Frontale
1
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Educazione Fisica
Prof. Erasmo Palma
Finalità
Educare ad usare in modo consapevole , appropriato personale e creativo il proprio corpo in un
adeguato sviluppo psicomotorio per sapere interagire con gli altri nell'ambiente , nel pieno rispetto
delle singole personalità. Educare alla corretta pratica sportiva.
Prevenire , dove possibile. i fenomeni legati al disagio giovanile ,
Favorire le capacità di espressione degli allievi .
Avviare o recuperare l'allievo ad una sana pratica sportiva
Obiettivi di apprendimento
In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al
termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di:
Avere acquisito una buona conoscenza del proprio schema motorio.
Avere acquisito una buona conoscenza del proprio corpo.
Essere di in grado di organizzarsi nello spazio e nel tempo.
Conoscere i propri limiti e le proprie capacità motorie.
Avere sane abitudini di lealtà e civismo.
Conoscere la valenza educativa dell'attività sportiva.
Conoscere i principali sport di squadra .
Metodologie
La prima parte del corso è finalizzata al miglioramento delle capacità di resistenza attraverso una
corsa lenta e prolungata che consenta all'allievo di prendere coscienza delle proprie capacità e lo
metta in grado di distribuire appropriatamente lo sforzo fisico.
Successivamente vengono affrontati tutta una serie di test atti a verificare i livelli di partenza per quel
che riguarda la resistenza , velocità , forza esplosiva , forza assoluta .
Stretching , mobilità articolare , coordinazione , organizzazione spazio-temporale.
Conoscenza delle principali regole dei vari sport praticati.
Capacità di partecipare alle varie attività sportive in diverse vesti: da atleta, allenatore , arbitro ,
organizzatore .
Uso dei vari linguaggi corporei.
Verifiche e valutazioni
La disciplina Educazione fisica ha un solo voto pratico quindi le verifiche sono, prevalentemente, di
tipo pratico. Tuttavia, in considerazione del fatto che alcuni degli argomenti programmati hanno
carattere teorico e che necessitano di un accertamento della comprensione di quanto proposto, sono
state effettuate anche verifiche di tipo scritto.
La struttura delle prove scritte è stata prevalentemente quella della trattazione sintetica di argomenti,
delle domande di tipologia B.
Per quanto riguarda le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di
Classe e riportati nel paragrafo “Criteri di valutazione delle verifiche” della presente relazione.
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Programmazione Annuale
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Lez. Frontale
Concetto di
allenamento per
arrivare a correre x
5m fino a raggiungere
15 minuti consecutivi
Saltelli alla funicella
Miglioramento della
funzione
cardiocircolatoria.
Resistenza
generale
Sviluppare e
Corsa lenta e
potenziare le
prolungata
capacità fisiche di
resistenza
Palestra e
spazi annessi
Modulo
Obiettivi
Spazi
Metodologia
Rafforzamento
della potenza
muscolare.
Forza muscolare.
Sviluppare e
Lavoro a carico
potenziare le
naturale, lavoro a
capacità fisiche di grandi attrezzi
forza .
Palestra e
spazi annessi
Lez. Frontale
Esercizi di
opposizione- palloni
medicinali - a coppie
– alle spalliere
Contenuti
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Mobilita e
scioltezza
muscolare e
articolare Mobilità
del rachide , del
cingolo scapolo
omerale e coxo
femorale
Migliorare la
mobilità articolare
Esercizi a corpo
libero piccoli attrezzi
e grandi attrezzi
Palestra e
spazi annessi
Lez. Frontale
Esercizi di
allungamento esercizi
di mobilizzazione
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Educazione spazio
temporale e
coordinazione
generale e oculo
manuale.
Rappresentazione
mentale di
situazioni
dinamiche.
Consolidare e
coordinare gli
schemi motori di
base
Strutturazione di
azioni attacco- difesa
nei giochi di gruppo .
Equilibrio statico e
dinamico.
Palestra e
spazi annessi.
Lez. Frontale
Pallavolo . schema di
ricezioneintroduzione alla
schiacciata .
Pallamano – tiri e
passaggi – schema di
difesa a zona
Conoscere sé
stessi
Formare sane
abitudini di
previdenza e
tutela della vita.
Effetti fisiologici ed
effetti psichici e
sociali.
Palestra e
spazi annessi.
Lez. Frontale
Effetti sugli apparati
cardiocircolatorio,
muscolare,
osteoarticolare ,
respiratorio. Effetti sul
sistema nervoso e
sulle capacità di
socializzazione.
Ore
12
Ore
12
Ore
7
Ore
3,5
Verifica
(p.)
Sapere
controllare la
respirazione
20 anche sotto
sforzo sapere
economizzar
e le energie
Verifica
%
(.p.)
Eseguire
correttamente
gli
esercizi.
20 Riuscire a
controllare il
corpo in
appoggio
sulle mani
Verifica
%
(p.)
Eseguire
correttamente
gli esercizi
%
10
Verifica
(p.)
Si richiede la
comprension
e e la corretta
esecuzione.
%
5
Domande e
questionario.
3,5
5
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Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Ricercare una
consuetudine di
lealtà e civismo.
Ricercare
l'autocontrollo ,
l'autocritica e la
collaborazione
Conseguire
capacità sociali di
rispetto per gli
altri ed acquisire
fiducia in sé
stessi
Autocontrollo nelle
situazioni di gara
collaborazione nei
lavori di gruppo o in
coppia.
Palestra e
spazi annessi
Lez. Frontale
Organizzare partite
da arbitrare a turno .
autoregolarsi
autoorganizzarsi
partecipare con
impegno dando il
meglio di sé stessi.
Avere la
consapevolezza dei
propri limiti .
Assumersi la
responsabilità degli
errori commessi.
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Atletica leggera
Pallavolo
Pallacanestro
Tennis
Calcetto
Pallamano
Avviamento alla
pratica sportiva .
50 metri
Salto in lungo
Salto in alto
Getto del peso
Torneo interno di
Atletica leggera
Pallavolo
Pallacanestro
Tennis
Calcetto
Pallamano
Palestra e
spazi annessi
Lez. Frontale
Corse ripetute sui 50
metri
Corsa in
progressione, in
allungo
Skip
Rincorsa stacco
Salto e arrivo
Rincorsa stacco e
valicamento.
Getto del peso
Fondamentali con e
senza palla
Modulo
Obiettivi
Contenuti
Spazi
Metodologia
Conoscenza del
proprio corpo.
Valorizzazione di
tutti i mezzi di
espressione ed
interrelazione
Sviluppare la
capacità di
espressione
personale come
linguaggio
Semplici esempi su
base ritmica.
Eventuale messa a
punto di una piccola
coreografia.
Palestra e
spazi annessi
Lez. Frontale
Lavoro
interdisciplinare sul
linguaggio corporeo
e sulla
comunicazione non
verbale.
TOTALE ORE
Ore
7
Ore
18
Ore
Verifica
(p.)
Sapere
arbitrare .
Sapersi
organizzare
in gruppi.
%
10
Verifica
(.p.)
Si richiede la
corretta
esecuzione .
%
25
Verifica
(p.)
Analisi del
lavoro
prodotto.
%
3,5
5
66
100
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Materia: Religione cattolica
Prof. F. Mardegan
Finalità
L’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a promuovere
il pieno sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenza e di
capacità critiche proprio di questo grado di scuola. Obiettivo primario di questo insegnamento è
l’acquisizione della cultura religiosa quale contributo per la formazione dell’uomo e del cittadino e la
conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro paese. Gli
alunni saranno così in grado di riconoscere il ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società
italiana.
Obiettivi di apprendimento
In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica,
al termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di:
1. Avere rispetto per le persone e per le cose, avere acquisito consapevolezza e rispetto delle
diversità.
2. Partecipare alle lezioni discutendo le proposte in modo positivo.
3. Esprimersi in modo chiaro e corretto.
4. Comprendere un testo e individuarne i punti fondamentali.
Al termine del quinto anno di corso, gli allievi dovranno, inoltre, dimostrare di aver acquisito tutte le
conoscenze propedeutiche degli anni precedenti, mostrandosi capaci di inquadrale in un insieme
organico; dovranno anche dimostrare di conoscere i tratti peculiari della morale cristiana e di saperli
presentare in modo critico e consapevole.
Contenuti
Nelle classi quinte, si è presentato il contributo del Cristianesimo alla riflessione sui problemi
etici più significativi per l'esistenza personale e la convivenza sociale, nonché la sua proposta di
soluzione finalizzata all'autentica crescita dell'uomo ed alla sua integrale "salvezza".
In particolare, è stata proposta la conoscenza dei tratti peculiari della morale cristiana in
relazione alle responsabilità del singolo: di fronte a Dio (l'impegno per la salvezza dopo la Rivelazione
e l'Incarnazione); in rapporto con gli altri (vocazione al matrimonio e vocazione religiosa, il corpo e la
morale sessuale); nei riguardi dell'impegno sociale e politico, dell'economia e del lavoro; nei confronti
degli emergenti problemi ecologici; nonché di tutti quegli aspetti che rendono necessaria una scelta
etica.
Metodologie
La metodologia con cui è stato affrontato l’insegnamento della Religione cattolica è varia, in
ragione della molteplicità dei contenuti. Le linee e gli indirizzi metodologici che sono stati privilegiati
sono: la linea esistenziale; la linea storica; la linea biblica; la linea teologico sistematica.
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Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: come il reperimento e la corretta
utilizzazione dei documenti, l'approfondimento individuale e di gruppo, il confronto ed il dialogo con
altre confessioni cristiane, con le religioni non cristiane e con sistemi di significato non religiosi.
Il metodo d'insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo per mezzo del
quale si è cercato di sollecitare e coinvolgere gli studenti ad un apprendimento attivo e significativo.
Le varie tecniche di insegnamento (brevissime lezioni frontali, lezioni interattive, lettura ed
analisi di documenti, ...) sono state utilizzate a seconda delle esigenze per favorire l'acquisizione dei
contenuti e lo sviluppo delle abilità definite negli obbiettivi didattici trasversali.
Come sussidi didattici, alternativamente utili al processo d'insegnamento/apprendimento, ci si
è serviti del libro di testo, della lavagna e del quaderno personale, nonché di fotocopie, audiovisivi,
immagini artistiche e testi integrativi (primo fra tutti la Bibbia).
Verifiche e valutazioni
La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza dell’alunno, dell’interesse e dell’impegno
mostrati, della partecipazione alle lezioni e discussioni in classe e del comportamento. Nel corso
dell’anno,
l'insegnante
ha
potuto
verificare
la
corretta
acquisizione
delle
conoscenze/competenze/capacità fissate inizialmente, sollecitando gli allievi ad esprimersi su quanto
emerso nella lezione del giorno, attraverso dibattiti e discussioni in classe.
La valutazione, nel corso dell'anno, ha previsto risultati quantificati numericamente con voti in
decimi. Mentre, a conclusione di ogni quadrimestre, i giudizi sono stati espressi, secondo una scala
decrescente, nel modo che segue: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente. Per questa
materia non sono previste verifiche scritte.
Programmazione Annuale
Modulo
Obiettivi
Primo
Presentazione del Aula
Consentire
l’acquisizione di un quadro di programma previsto
insieme del programma per l’anno in corso.
dei
stabilito, ad inizio d’anno, Illustrazione
metodi
e
degli
dall’insegnante.
strumenti
propri
dell’insegnamento
della
Religione
cattolica.
Favorire la comprensione Definizione
del
del concetto di “morale”. termine
“morale”.
Comprendere il valore Approfondimenti.
del rapporto con l’altro
nella
concezione
cristiana degli uomini Approfondimento del Aula
visti come fratelli gli uni comandamento “Ama
il prossimo tuo come
degli altri.
te stesso”.
Il
discorso
della
montagna
e
le
beatitudini.
Secondo
Contenuti
Spazi
Metodologia
Ore
%
Verifica
(s.o.p.)
Lezione
interattiva.
1
Orale
2
Orale
4
Orale
Lezione
interattiva.
Lezione
interattiva.
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Modulo
Obiettivi
Terzo
Conoscere
le
problematiche
legate
all’ebraismo anche in
riferimento alle vicende
sullo Stato di Israele:
dalla diaspora alla Shoà.
Quarto
Quinto
Contenuti
L’Olocausto
degli
ebrei. Il concetto di
Shoa.
L’antisemitismo nella
storia.
Il
giorno
della
memoria ed il viaggio
ad Auschwitz.
Riflettere sul problema Dalla Bibbia e dalla
del male, del dolore e cronaca
alcuni
della sofferenza.
esempi
che
consentono
di
riflettere sul problema
del male. Le scelte
dell’uomo di fronte al
dolore. La morte.
Comprendere il valore
dell’Incarnazione
nel
progetto salvifico di Dio.
Conoscere il significato
di alcune delle principali
feste cattoliche.
Spazi
Metodologia
Breve lezione
frontale
seguita
da
lezione
interattiva
e
dalla visione di
materiale
audiovisivo.
Aula
Lezione
e aula interattiva
video.
Ore
%
Verifica
(s.o.p.)
Aula
Il problema del male Aula
Lezione
e aula interattiva
e
ed il libero arbitrio.
video. visione
di
alcuni stralci di
un
film
su
Gesù
di
Nazareth.
La celebrazione del Aula e Lezione
interattiva.
Natale.
La aula
Rivelazione
divina video
attraverso
l’Incarnazione.
Il dogma e la festa Aula
dell’Immacolata
Concezione.
Lezione
interattiva.
Significato e origine Aula
del giorno di festa: la
domenica, giorno del
Signore. La Pasqua.
La Quaresima ed il
significato
del
digiuno.
Lezione
interattiva con
lettura di passi
biblici.
3
Orale
3
Orale
2
Orale
1
Orale
1
Orale
2
Orale
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Modulo
Obiettivi
Contenuti
Sesto
Inquadrare il concetto di
morale circa il valore
della vita.
Presentare il rapporto
con
il
corpo:
la
sessualità, la bioetica, la
donazione degli organi,
la
clonazione,
la
fecondazione
assistita,
l’eutanasia.
Inquadrare il significato
della pena di morte nella
morale cristiana.
La visione cristiana Aula
della sessualità.
Considerazioni
su
alcuni
metodi
anticoncezionali.
La
fecondazione Aula
assistita,
la
clonazione
e
le
biotecnologie.
Lezione
interattiva.
La pena di morte nella Aula
storia. La posizione
della Chiesa cattolica.
Alternative alla pena
di morte.
Lezione
interattiva
e
visione
di
alcune slides
preparate
dalla
insegnante
Lezione
interattiva.
Settimo
Ottavo
Nono
Valutare la portata del
Cristianesimo nelle scelte
della società moderna.
Fare il bilancio di fine
anno.
Spazi
Discussioni aperte su Aula
temi di attualità.
Panoramica sui temi Aula
affrontati nel corso
dell’anno.
Metodologia
Ore
%
Verifica
(s.o.p.)
1
Orale
2
Orale
2
Orale
3
Orale
Lezione
interattiva.
1
Orale
Totale
28
Lezione
interattiva.
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Area di progetto
Titolo: Sistema di acquisizione di segnali analogici
Coordinatore: Prof. Marco Pierattini
Il progetto è di durata annuale. Non sono state coinvolte altre classi.
Discipline interessate dai progetti
Elettronica, Sistemi Automatici Elettronici, Tecnologie Disegno e Progettazione
Alla Commissione Esaminatrice verranno consegnati la documentazione prodotta dagli studenti e la
relazione finale sugli aspetti tecnici-contenutistici-didattici redatta dal coordinatore.
La scelta del progetto trova una specifica collocazione nei programmi di Sistemi Automatici e TDP del
quinto anno, oltre che, più in generale, di Elettronica, coinvolgendo le seguenti tematiche:
a) condizionamento dei segnali; b) acquisizione di segnali analogici e digitali con sistemi a
microcontrollore (quest'ultimo è una sorta di piccolo computer industriale); c) pilotaggio di semplici
attuatori con sistemi a microcontrollore; d) semplici applicazioni di telecomunicazioni e telematica (più
specificamente, comunicazione seriale a distanza tra sistemi a microprocessore/microcontrollore). La
maggior parte delle attività relative al progetto sono state portate avanti durante le ore di laboratorio di
TDP e Sistemi; con Elettronica si sono fornite le conoscenze e competenze generali necessarie.
Il progetto
Sistema di acquisizione di segnali analogici
Per scelta della classe, la tematica è stata sviluppata in quattro diverse realizzazioni, affidate a dei
gruppi di lavoro. La prima è un sistema di selezione di oggetti in base al colore, e la seconda
realizzazione è il comando wireless di un automodello. I restanti progetti sono stati portati avanti da
piccoli gruppi: due studenti hanno lavorato su di un sistema di elaborazione digitale che produce
effetti musicali per chitarra elettrica, mentre l’ultimo studente ha scritto il software funzionante sulla
parte elettronica del cosiddetto “Arazzo Tecnologico”. Quest’ultimo costituisce, per il nostro Istituto, la
declinazione applicativa del Progetto di Sviluppo di Abilità Tecnico-Pratiche denominato “Il
Cannocchiale di Galileo”.
Di seguito, una descrizione più dettagliata dei vari sistemi.
1) Selezionatore per oggetti colorati – delle palline da ping pong passano accanto ad un “sensore di
colore”, che viene letto dal microcontrollore; i dati vengono elaborati dal software per il riconoscimento
del colore e per il controllo di un motorino elettrico, il quale, a sua volta, permette di dirigere le palline
in 4 diversi contenitori. Inoltre, un display visualizza i conteggi delle palline ripartiti per colore.
2) Automodello a comando wireless – l’automodello, dotato di microcontrollore, viene comandato in
modalità wireless da un secondo dispositivo (telecomando), sempre a microcontrollore, che utilizza
un normale joystick per PC. E’ possibile anche montare sull’automodello un telefono cellulare dotato
di videocamera, il quale invia le immagini ad un normale PC, tramite collegamento wireless di tipo
Bluetooth.
3) Effetti musicali digitali per chitarra elettrica – il segnale dello strumento viene convertito in forma
digitale ed elaborato da uno speciale micrococontrollore ad alta velocità (DSP, Digital Signal
Processor). I vari effetti musicali vengono prodotti in tempo reale per via “matematica”, tramite un
software piuttosto complesso (elaborato in gran parte dagli studenti), e dopo una conversione da
digitale ad analogico, il segnale risultante può essere applicato ad un normale amplificatore audio.
4) Arazzo Tecnologico – Una piccola rete di schede a microcontrollore permette il pilotaggio di un
centinaio di LED a colorazione ed intensità variabile, in accordo ai comandi ricevuti attraverso il
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collegamento con un PC. Il tutto allo scopo di realizzare un sistema di illuminazione molto versatile
per l’Arazzo Tecnologico. Lo studente ha lavorato esclusivamente allo sviluppo dei vari software,
piuttosto complessi; per motivi di tempo, la funzione di acquisizione di segnali analogici e digitali,
presente nell’hardware, non è stata implementata nel software.
Finalità del progetto
far cogliere allo studente le relazioni esistenti tra l'astratto e il concreto;
favorire l'acquisizione di abilità trasversali e di una visione interdisciplinare che concorra al
potenziamento delle competenze della professionalità di base;
acquisire una visione sistemistica dei temi affrontati;
destare nell'alunno l'interesse per gli aspetti creativi e le potenzialità applicative dell'elettronica,
rendendolo al tempo stesso consapevole delle abilità intellettuali e tecniche che in lui si stanno
formando.
Obiettivi generali del progetto
conoscere i più importanti componenti disponibili per la realizzazione del sistema;
acquisire competenze nell'applicazione di nozioni teoriche generali per la realizzazione di un
particolare sistema di automazione;
acquisire competenze nel collaudo e nella messa in funzione del sistema;
acquisire competenze nella risoluzione di eventuali malfunzionamenti;
acquisire competenze nella documentazione di un sistema di automazione;
acquisire capacità nella progettazione di un semplice sistema di automazione, completo di
acquisizione di segnali analogici, blocco di condizionamento del segnale, blocco di conversione
Analogico/Digitale, blocco di elaborazione digitale, blocco di interfaccia utente, blocco di pilotaggio di
attuatori, blocco di trasmissione dati a distanza (collegamento seriale).
Metodologia
Si premette che necessariamente si verificano ampie sovrapposizioni tra le attività relative all’Area di
Progetto e quelle che sarebbero comunque previste nella programmazione ordinaria, in quanto
queste ultime, soprattutto per la disciplina TDP, possono essere “adattate” in modo da aderire alle
attività previste per l’A.d.P. stessa; è quindi impossibile definire esattamente il monte ore impiegato.
Con il metodo del “problem solving”, gli studenti sono stati guidati verso la definizione delle soluzioni
tecniche più efficaci, e nel contempo adeguate ad un contesto didattico; si è fatto ampio ricorso a
lezioni interattive, dove la classe è stata sollecitata a proporre soluzioni e a valutarne la convenienza.
In laboratorio si è provveduto al disegno tramite CAD, alle realizzazioni pratiche (schede a circuito
stampato), al collaudo e alla risoluzione dei problemi di funzionamento. Il lavoro complessivo
comprende più parti:
1) software in linguaggio di alto livello (Basic o C) per i microcontrollori, realizzati dagli studenti, con il
parziale contributo degli insegnanti; 2) vari tipi di schede a microcontrollore, tutte progettate negli anni
precedenti, tranne quella per effetti musicali, di nuova concezione; 3) vari tipi di schede di
interfacciamento con sensori e/o attuatori. Per tutti i lavori sono stati realizzati due o tre prototipi
funzionanti dei sistemi completi, ed è stata redatta anche la documentazione tecnica dei progetti.
Verifiche e valutazioni
La valutazione degli elaborati prodotti dagli studenti per l’A.d.P. non è stata distinta da quella relativa
all’attività ordinaria.
Tutti gli studenti compileranno una scheda individuale di valutazione che comprende sia gli aspetti
tecnici che la valenza formativa del progetto. Anche il coordinatore, nella relazione finale per l'Area di
Progetto, riporterà il grado di conseguimento degli obiettivi, i dettagli su modi e strumenti della
Istituto Tecnico Statale - Sett. Tecnologico “Tullio Buzzi” - Prato - A.S. 2013/2014 - Spec. Elettronica e Telecom.
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valutazione, nonché la propria valutazione degli aspetti tecnici e della valenza formativa del progetto;
inoltre, esprimerà un giudizio individuale sulla partecipazione dimostrata da ogni studente.
La classe e l’Area di Progetto
Per quanto riguarda i due progetti principali, quasi tutti gli studenti hanno dimostrato un
apprezzabile interesse, però molti hanno eseguito i lavori assegnati con un impegno rivolto più alle
attività pratiche che alla piena comprensione degli aspetti concettuali. Questo ha causato, in
generale, una certa carenza di autonomia nel lavoro di progettazione, e quindi un rallentamento delle
attività. Passando alle altre realizzazioni (effetti musicali e Arazzo Tecnologico), i tre studenti si sono
distinti per il grande impegno e la buona autonomia, ma la complessità realizzativa è risultata
superiore al previsto. Per questi motivi, i progetti sono stati completati solo nelle funzioni essenziali e
si conta di risolvere qualche limitazione di poco conto entro la fine dell’anno scolastico. Per quanto
riguarda la documentazione prodotta, si limita alle parti indispensabili, ma raggiunge comunque uno
sviluppo accettabile.
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Simulazione Terze Prove
Alle prove dell’Esame di Stato, in particolare a quelle più innovative, gli alunni sono stati
preparati fino dall’inizio del triennio. A proposito della terza prova scritta, sono state effettuate, nel
corrente anno scolastico, due simulazioni su quattro discipline (decise di volta in volta dal Consiglio)
della tipologia quesiti a risposta singola ( Tipo B – 10 quesiti ).
Nella scelta della tipologia il Consiglio ha operato secondo i seguenti criteri: sono state escluse
le prove del “problema scientifico a soluzione rapida”, dei “casi pratici e professionali” e del “progetto”
perché avrebbero vincolato, nella scelta delle materie, a quelle di indirizzo (e, nel primo caso,
matematica), escludendo quelle di cultura generale, e la tipologia dei “quesiti a risposta multipla“,
perché ritenuta non del tutto idonea a fornire informazioni complete sulle competenze disciplinari di
livello più prettamente rielaborativo e sulle capacità espressive degli studenti. I testi delle due
simulazioni svolte sono di seguito allegati.
Si allega la griglia utilizzata per la correzione.
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Simulazione Terza Prova del 04/12/2013
Materia: MATEMATICA
1. Enuncia le proprietà dell’integrale definito, dando poi una precisa dimostrazione della proprietà additiva.
x 3 − 3x − 4
∫ x 2 − 4 dx
2. Calcola il seguente integrale indefinito:
Materia: INGLESE
1. In your opinion, how much importance does technology have in the work field? Give examples too
2. Mention some pros and cons of the daily use of technical devices in everyday life
Materia: TELECOMUNICAZIONI
1. Cos’è la multiplazione FDM, qual è il suo scopo, come si realizza? (Max 7 righe)
2. Quali sono i principali blocchi che costituiscono un ricevitore supereterodina? (Max 7 righe)
3. Come si può calcolare la larghezza di banda del segnale modulato FM? (Max 7 righe)
Materia: SISTEMI
1. Funzione di trasferimento con polinomio di secondo grado a denominatore ( poli complessi coniugati ). (
8 righe )
2. Risposta in frequenza di un sistema retroazionato ( con dimostrazione ). ( 8 righe )
3. Il timer 0 del microcontrollore artmega8. ( 8 righe )
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Simulazione Terza Prova del 28/04/2014
Materia: MATEMATICA
y'+ f (x )y = g (x )
1. L’equazione differenziale del primo ordine
è detta lineare; per quale motivo? Come
si chiama il metodo usato per integrare tale equazione? Utilizza tale metodo per ricavare la soluzione
generale.
 y'−2 xy = e x

 y(0) = 2
2. Risolvi il seguente problema di Cauchy: 
2
Materia: TELECOMUNICAZIONI
1. Perché non si può utilizzare nei modemla modulazione 16-PSK? (Max 6 righe)
2. Come si realizza una trasmissione asincrona ? (Max 8 righe)
3. Com’è fatto un modulatore ASK? (Max 7 righe)
Materia: Economia Industriale ed Elementi di Diritto
1. Descrivi sinteticamente la procedura fallimentare (Max 12 righe )
2. Individua le attività imprenditoriali agricole principali e per connessione (Max 6 righe)
Materia: Sistemi Elettronici Automatici
1. Risposta in frequenza nei sistemi retroazionati con retroazione unitaria, dimostrazione.
2. Rete correttrice di tipo ANTICIPATRICE. Funzione di trasferimento con relazione tra poli e zeri. Come
riesce tale rete correttrice a migliorare il margine di fase del sistema. (Max 8 righe)
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Candidato
INDICATORI
peso
Conoscenza della
tematica
Aderenza alle indicazioni,
completezza, capacità di
sintesi, di analisi e di
elaborazione
6
6
giudizio
Buono
6
Discreto
5
Sufficiente
4
Insufficiente
3
Gravem. insuff.
2
Buono
6
Discreto
5
Sufficiente
4
Insufficiente
3
Gravem. insuff.
2
Buono
3
Discreto
Competenze linguistiche
ed espositive
3
punti
Sufficiente
Insufficiente
Gravem. insuff.
1^ materia
2^ materia
3^ materia
2,5
2
1,5
1
PUNTEGGIO COMPLESSIVO PER MATERIA
PUNTEGGIO TOTALE
_______/ 15
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4^ materia