Anno 8, n. 101 (1659) - giovedì 29 maggio 2014- Edizione delle ore 19 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 Strategie per una casa a costi sostenibili Presentato il X rapporto dell’Osservatorio sulla condizione abitativa della Città di Torino La crisi economica continua a mordere forte e a far sentire i suoi pesanti effetti sul reddito di tante famiglie, contribuendo a far crescere, anno dopo anno, il numero delle persone che rischiano di restare senza casa. Nel 2013, a Torino e nei comuni della prima cintura, il numero degli sfratti ha sfondato quota 4mila (4.037 le procedure avviate) e di questi quasi tutti, il 97 per cento, ha avuto come causa la morosità e, nei fatti, l’impossibilità di far fronte alle spese per la locazione. A evidenziarlo sono i dati raccolti dal X rapporto dell’Osservatorio sulla condizione abitativa della Città di Torino che, questa mattina, il vicesindaco Elide Tisi ha presentato nel corso del seminario "Tra nuove povertà e bisogni abitativi: quali sfide per i grandi Comuni", organizzato dall’istituto di ricerca IRS (Istituto per la Ricerca Socia- Qualche numero sulla condizione abitativa 18.644 alloggi di edilizia sociale presenti nel torinese 11.478 il fabbisogno di case stimato 830 domande di emergenza abitativa 84 segnalazione dei servizi socio-assistenziali 494 alloggi sociali assegnati 6.428 domande al Fondo Nazionale 218 alloggi affittati tramite Locare (media 338 euro mensili) 60 le famiglie hanno avuto accesso al “fondo salvasfratti” le) in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali e alla Casa del Comune di Torino, nell’ambito dell’iniziativa Welforum Grandi Comuni. “Sono tante le famiglie che a Torino vivono una situazione di particolare difficoltà. Gli sfratti per morosità, nel corso del 2013 – ha sottolineato Tisi illustrando il documento sulla condizione abitativa nel capoluogo piemontese - hanno subito un’ulteriore crescita rispetto al 2012, anno in cui si era già registrato un forte aumento rispetto a quello precedente”. “Il disagio abitativo – ha aggiunto il vicesindaco - è ormai un’emergenza che coinvolge strati sempre più crescenti di popolazione. Il perdurare della crisi economica tende a rendere insostenibili i costi dell’abitare per molte persone, onerosi anche per chi vive in condizioni abitative stabili. Spesso il pagamento del mutuo, o quello di un affitto, assorbe una porzione troppo grande del reddito familiare”. A proposito delle misure adottate dal Comune di Torino per far fronte all’emergenza casa e rispondere a una domanda abitativa sempre più diversificata, il vicesindaco Tisi ha ricordato che negli ultimi anni “si è cercato di coniugare le tradizionali modalità d’intervento, incentrate sull'edilizia residenziale pubblica, con un sistema alternativo, orientato da un lato al mercato attraverso collaborazioni tra pubblico e privato in un quadro di reciproche convenienze economiche e sociali (ad esempio favorendo, attraverso l’agenzia Locare, il contatto tra la domanda di abitazioni e il mercato privato della locazione), e dall’altro con la ricerca di soluzioni temporanee, come l’housing sociale, per quelle famiglie che perdono la casa. Inoltre, per far fronte all’emergenza sfratti, nel 2013 è stato anche istituito un “fondo salvasfratti”, finanziato con contributi delle fondazioni bancarie torinesi. Più in generale, il vicesindaco ha evidenziato, vista la complessità dei problemi, la necessità di rendere fruibili strumenti nazionali che consentano di finanziare, riqualificare e ampliare il patrimonio di edilizia pubblica e di contenere effetti e conseguenze della morosità incolpevole. “Servono inoltre – ha dichiarato Tisi - politiche di contrasto alle povertà non assistenziali, ma generative e, a livello regionale, occorre agire sia attraverso una revisione della legge regionale 3 del 2010 sulla casa, sia mediante nuovi e diversi modelli gestionali delle agenzie territoriali per la casa”. Mauro Gentile Montanari: “L’ingegneria gestionale fa scuola nel mondo” “Questi vent’anni confermano l’importanza e la lungimiranza del Politecnico di Torino per aver introdotto, nel 1994, il corso di laurea in ingegneria gestionale. Un corso di studio diventato nel tempo un modello in Italia e nel mondo”. A sottolinearlo è stato Gianmarco Montanari (nella foto accanto), direttore generale della Città di Torino, che questo pomeriggio è intervenuto alla cerimonia dedicata pro- prio ai vent’anni del corso di studi. Montanari è stato uno dei primi laureati a pieni voti in ingegneria gestionale, nel 1996, prima di conseguire le lauree in economia aziendale, economia e direzione delle imprese, scienze dell’amministrazione e consulenza del lavoro, diritto per le imprese e le istituzioni. Parlando all’ateneo di corso Duca degli Abruzzi, Montanari ha evidenziato “come la specializzazione accademica sia indispensabile per guidare la maggiore azienda pubblica della regione”. Nel corso della “festa di compleanno” del corso di laurea, si è discusso dell’evoluzione della figura dell’ingegnere gestionale tra competenze tecniche e manageriali, una figura professionale in grado capire e governare dinamiche e competizione che impegnano aziende private pubbliche. Gianni Ferrero Pagina 2 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 TRASPORTO PUBBLICO PULITO Primo obiettivo, abbattere l’inquinamento Negli ultimi decenni la qualità dell’aria è migliorata, soprattutto perché si sono avviate politiche e disposizioni legislative finalizzate a limitare la presenza di agenti chimici di EZIO VERNA Torino è collocata in un’area che ha ancora una forte presenza industriale, l’area più industrializzata d’Italia e tra quelle che lo sono di più in Europa, e questa condizione ha comportato un’emissione particolarmente alta di sostanze inquinanti, in particolar modo in periodi nei quali non si badava troppo, nemmeno dal punto di vista normativo e legislativo, a limitare gli effetti negativi dell’inquinamento. A questo si sono aggiunte caratteristiche geografiche peculiari poiché la pianura padana, circondata com’è dalle Alpi, ha una conformazione morfologica che rende difficoltosa la dispersione degli inquinanti. Negli ultimi decenni la qualità dell’aria a Torino è sicuramente migliorata, soprattutto perché dagli anni ’70, grazie anche alle prime battaglie ambientaliste, si sono avviate politiche e disposizioni legislative finalizzate a limitare la presenza di agenti chimici nell’aria, con riduzioni importanti della presenza di benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo. Per il benzene si è passati dai 16 microgrammi per metro cubo del 1996 ai 2,7 del 2013 (dati della centralina di monitoraggio della Consolata), per il monossido di carbonio dai 9,8 milligrammi per metro cubo del 1980 agli 1,7 dello scorso anno (dati centralina Rebaudengo) e per il biossido di zolfo da 1600 µg/m³ del 1972 ai 9 del 2013 (dati centralina Consolata). Per tutti e tre si è sotto i limiti previsti, anche di molto. Il lavoro fatto finora pur avendo realizzato questi miglioramenti non è però sufficiente per arrivare a rispettare i nuovi limiti sugli inquinanti introdotti dalle norme europee, e questo riguarda sostanzialmente il biossido di azoto, l’ozono ed il particolato sospeso fine PM10 (le cosiddette micropolveri).. Per le micropolveri e per il biossido di azoto c’è stata negli anni una diminuzione significativa, ma nel frattempo sono stati definite dall’Unione Europea regole più stringenti: attualmente per il PM10 la media annua non può superare i 40 µg/m³ e 35 è il numero massimo di sforamenti della media giornaliera (50 µg/m³), mentre per il biossido di azoto la media annuale non deve superare i 40 µg/m³ e 18 è il numero massimo di possibili superamenti del limite massimo di 200 µg/m³. I provvedimenti assunti a Torino e nei comuni dell’area metropolitana per contrastare le polveri sottili si sono concentrati in particolare su iniziative di riduzione del traffico, ed in effetti c’è stata una riduzione progressiva, anche se non ancora sufficiente: nel 2013 i valori medi di PM10 sono stati inferiori di oltre il 40% ed il numero dei superamenti è sceso del 48% rispetto al 2006, e per il biossido di azoto rispettivamente -28% e - 93% avendo a riferimento gli stesi anni. E’ opinione abbastanza diffusa che in assenza di provvedimenti più “strutturali”, che vadano quelli finora assunti, non sarà semplice rientrare più stabilmente all’interno dei limiti definiti dall’UE: tra quelli avviati o in progetto, oltre a pedonalizzazioni, limitazioni del traffico, azioni sulla logistica e sulla consegna “pulita” delle merci, incentivi alla mobilità ciclabile ed altri c’è la progressiva sostituzione dei bus del trasporto pubblico con mezzi più moderni ed ecologici. Anno 8, n. 105 (1663) - giovedì 29 maggio 2014- Edizione delle ore 20.30 Pagina 3 TRASPORTO PUBBLICO PULITO Lubatti: ”Abbiamo riorganizzato la rete” Assessore, può fornirci un quadro generale del parco veicoli destinati al trasporto pubblico locale a Torino? Negli ultimi anni, nonostante la generale contrazione delle risorse economiche destinate al trasporto pubblico, le pubbliche amministrazioni locali hanno effettuato importanti investimenti per il rinnovo del parco veicoli: nel caso di Torino quasi 200 autobus nuovi, ed ecologicamente avanzati, dal 2010 ad oggi, a cui si aggiungono le linee STAR 1 e STAR 2 che sono gestite con i bus elettrici.Purtroppo diverso è il discorso relativo alle vetture tranviarie, per le quali l'ultimo investimento risale ai tram della linea 4 acquistati nel 2004. Infatti per quanto i tram abbiano un ammortamento importante nel tempo il costo iniziale di acquisto è decisamente più elevato se parametrato agli autobus: parliamo di un rapporto di circa 1/10. Per questo motivo stiamo cercando fondi europei che ci consentano di avere liquidità da destinare a futuri investimenti per il rinnovo del parco tram della città. Può darci un giudizio complessivo, e in prospettica, della rete di trasporto pubblico locale del nostro territorio? Lo scorso anno abbiamo dovuto intervenire con una parziale riorganizzazione della rete. Parte di questi interventi sono stati del “Negli ultimi anni, nonostante la generale contrazione delle risorse economiche destinate al trasporto pubblico, le pubbliche amministrazioni locali hanno effettuato importanti investimenti per il rinnovo del parco veicoli” tutto legittimi, e abbiamo eliminato servizi di superficie ormai anacronistici perché doppioni rispetto a quanto garantito dalla metropolitana o perché non caricavano un numero di passeggeri tale da giustificarne l'esercizio. Ulteriori ridu- zioni del servizio se realizzate andrebbero però ad incidere pesantemente sulla qualità del trasporto pubblico offerto, e mi auguro che con la nuova amministrazione regionale che si andrà a costituire nei prossimi giorni si potrà avviare un confronto proficuo per concordare provvedimenti che non penalizzino il diritto alla mobilità dei nostri cittadini. In quanto presidente dell'Agenzia per la Mobilità Metropolitana e Regionale, sono anche orientato alla valorizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano che a mio avviso dovrà diventare a tutti gli effetti, e sta cominciando a diventarlo. una seconda metropolitana. In alto, l’assessore Bruno Lubatti A sinistra: una mappa del Servizio Ferroviario Metropolitano Torinese Pagina 4 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno Anno 8, 2014n. 101 Edizione (1659)delle - giovedì ore 20.30 29 maggio 2014- Edizione delle ore 19 TRASPORTO PUBBLICO PULITO Sempre più mezzi pubblici ecologici Il servizio ferroviario per Torino e la prima e seconda cintura, attraversa con i treni in sotterranea la città collegandola con la sua banlieu in pochi minuti Negli anni scorsi il rinnovo dei mezzi pubblici a Torino ha seguito ritmi “fisiologici”, e ha scontato i limiti legati alla disponibilità di risorse ed alle possibilità di investimento, trattandosi di costi elevati. All’inizio del 2010 era ancora in circolazione un certo numero di motori euro 0 ed euro 1, mentre gli ultimi investimenti in vetture tranviarie sono del 2004, quando sono stati acquistati i tram Cityway per la linea 4. Nel 2010 si è avviato un programma di rinnovo. A settembre, grazie alla collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente, la Città e l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana e GTT, c’è stato l’acquisto di bus ecologici a basso o nullo impatto ambientale, 12 Iveco Citelis da 18 metri, 4 a metano e 8 a gasolio con caratteristiche EEV, con standard più elevati delle motorizzazioni euro 5: meno 99% di particolato e idrocarburi incombusti, meno 98% di monossido di carbonio e meno 89% di ossidi di azoto rispetto ad un motore euro 0. Tra questi mezzi 4 sono dotati, primi in Italia, della tecnologia “Stop & Start”, il sistema che spegne automaticamente il motore ad ogni sosta e che permette di risparmiare l’8% di carburante abbattendo ulteriormente le emissioni. I bus sono dotati di impianto climatizzato e sistema di videosorveglianza e sono attrezzati per le persone disabili e ipovedenti, con postazione per carrozzelle e pedana per raggiungere il marciapiede ed indicatori della linea di grandi dimensioni. L’entrata in servizio è stata accompagnata da una campagna di comunicazione sul tema del basso impatto ambientale che ha caratterizzato anche le “decorazioni” dei bus. Questi 12 si aggiungono ad altri 100 Citelis da 12 metri con motore EEV entrati in servizio a gennaio del 2010, costati 22 milio- sti, 23 di monossido di carbonio, 35 di ossidi di azoto e 537 di CO2, sostituendo altrettanti bus euro 0. A dicembre del 2012 viene annunciato l’acquisto di altri 182 autobus ecologici, 96 urbani, 19 suburbani e 67 interurbani, che hanno iniziato progressivamente la loro attività a gennaio dello scorso an- Il Sistema Ferroviario Metropolitano Una degli ingredienti fondamentali della mobilità sostenibile a Torino è finalmente “decollato” il 9 dicembre del 2012. Si tratta del Sistema Ferroviario Metropolitano che, grazie alla fine dei lavori per realizzare gli 8 chilometri di gallerie del passante ed al raddoppio dei binari, attraversa con i suoi treni in sotterranea la città collegandola con la sua banlieu in pochi minuti. I numeri del passante ci raccontano di 358 collegamenti quotidiani, 93 stazioni servite, 500 chilometri di binari utilizzati, treni ogni mezz’ora dalle stazioni di testa ed ogni 8 minuti nel tratto tra Porta Susa e stazione Stura nelle ore di punta, 8 linee ferroviarie. Le linee in esercizio sono la sfm1 Pont – Rivarolo - Chieri, la sfm2 Pinerolo . Chivasso, la sfmA Torino – Aeroporto – Ceres, la sfm3 Torino – Susa – Bardonecchia, la sfm4 Torino - Bra, la sfmB Cavallermaggiore – Bra – Alba, la sfm 6 Torino – Asti e la sfm7 Torino – Fossano. E’ stato sottoscritto a febbraio l’accordo di programma per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla futura sfm5 che collegherà Orbassano e Stura (avvio previsto 2018): il passaggio nello scalo merci, la fermata all’ospedale S.Luigi”, opere idrauliche ed il movicentro. Prevista dall’accordo anche una fermata alle Gru di Grugliasco. Il crescente utilizzo dei treni del servizio metropolitano da parte dei viaggiatori che si muovono tra Torino e cintura ed usano le 8 linee oggi disponibili consente di prevedere un ulteriore abbattimento significativo delle auto in circolazione e permette di ritenere che, in particolare nel tratto urbano tra le stazioni di Stura e Lingotto, questa ferrovia con le sue fermate in città ed i costi contenuti possa diventare una vera e propria seconda metropolitana. ni di euro a GTT e che nei primi sei mesi di attività hanno risparmiato ai torinesi 2 tonnellate di particolato, quasi 6 di idrocarburi incombu- no, sostituendo via via tutti gli euro 0 rimasti ed una parte degli euro 1 ancora in giro per la città. Anche in questo caso si tratta di motori EEV. Su questi bus, oltre a videosorveglianza, climatizzazione e dotazioni per disabili, ci sono anche sistemi interni ed esterni di informazione alla clientela ed illuminazione a led. L’acquisto, costato 216 milioni, è stato cofinanziato con 116 dalla Regione. L’età media del parco mezzi di GTT, con le nuove immissioni, è ora di circa 9 anni. Secondo le stime il rinnovo della flotta avvenuto finora ha consentito un abbattimento significativo degli inquinanti: ad esempio sono circa 2 mila le tonnellate di CO2 in meno immesse nell’aria cittadina. Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 Pagina 5 Duecento ragazzi per la Summer junior university Duecento ragazze e ragazzi tra i 12 e i 14 anni parteciperanno a luglio alla prima edizione della Summer Junior University. La Summer Junior University si caratterizzerà come un campus estivo, in cui accanto ai laboratori umanistici, tecnici e scientifici si alterneranno momenti ludici e sportivi. L’iniziativa, presentata questa mattina a Palazzo Civico, è promossa dall’assessorato alle Politiche educative della Città di Torino, attraverso Iter (Istituzione comunale deputata a promuovere le offerte educative rivolte al modo della scuola dell’obbligo) con la collaborazione di Università e Politecnico di Torino e il sostegno della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo. Sarà avviata in via sperimentale nell’edizione di Estate ragazzi 2014 e si svolgerà nella prima decade di luglio (dal 30 giugno all’11 luglio) coinvolgendo 200 ragazzi delle scuole medie. I partecipanti saranno suddivisi in gruppi di 25 dal lunedì al venerdì e, poiché le attività si svolgeranno negli Atenei, saranno accolti in quattro ludoteche comunali a partire dalle 8.00 del mattino. Ad attenderli ci saranno due accompagnatori che seguiranno il gruppo nell’arco dell’intera giornata, riaccompagnandoli in ludoteca alle 17.00. I punti di ritrovo tra cui le famiglie potranno scegliere sono le ludoteche L'Aquilone (corso Bramante 75), Serendipity (corso Orbassano 264), Drago Volante (corso Cadore 20/8) e il Centro per la Cultura Ludica (via Fiesole 15/a). Le attività si svolgeranno nella sede del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi e nella dimora storica dell’ateneo al Castello del Valentino, in quella dell’Università in via Sant’Ottavio e nel Laborato- “Questo progetto, così come le iniziative “Scuola dei Compiti” e “Bambine e bambini un giorno all’Università” organizzate sempre in collaborazione con gli atenei torinesi – ha spiegato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative – dimostrano come Torino sia una comunità educante. Il compito delle istituzioni è suggerire la creazione di una rete e mettere insieme le risorse per proporre iniziative stimolanti per i nostri ragazzi. Studiare e imparare può essere divertente attraverso la ricerca e la sperimentazione di nuovi modelli che diano vita a una filiera educativa capace di dialogare a ogni livello”. “Vogliamo che imparino, mettendo le mani in pasta e divertendosi” ha precisato Anita Tabacco, vice rettore per la didattica del Politecnico. rio Xké? della Fondazione per la “Questo progetto rappresenta per Scuola della Compagnia di San Paolo in via Gaudenzio Ferrari 1. Al noi un’esperienza molto importante che ci auguriamo possa contiPolitecnico i ragazzi saranno apprendisti architetto, si ingegneran- nuare. Sarebbe opportuno monitorare questa prima edizione per no a elaborare origami, faranno migliorarla e per capire quanto è esperimenti di fisica, chimica, si stato aperto lo scrigno della conocimenteranno con applicazioni di scenza di questi ragazzi” ha sottolirealtà virtuale e saranno intrattenuti dalle performance sulla salva- neato Ezio Ferroglio, docente deleguardia dell’ambiente e sulla figura gato a seguire la Summer Junior di Camillo Olivetti degli studenti del University per l’Università. Ogni settimana costerà alle familiceo coreutico “Teatro Nuovo”. glie 35 euro, comprensivi Si misureranno con i linguaggi dei dell’assicurazione e del trasporto media per imparare a utilizzarli in da e per le sedi di attività. Il pranzo maniera consapevole e critica nel al sacco sarà a carico delle familaboratorio video e impareranno nuovi modelli didattici e di problem glie. È necessaria la pre-iscrizione che solving in quello di robotica può essere effettuata telefonando dell’Università, mentre in via Gaual numero 011.4429104 o inviandenzio Ferrari faranno esperienze didattiche nelle sei sezioni perma- do una e-mail all'indirizzo iter. nenti: sensi, matematica, informa- [email protected]. tica, misure, luce e radici. Mariella Continisio Ogni gruppo di giovani sarà assistito da due studenti universitari e da due tutor, dottorandi di ricerca, con competenze tecnico-scientifiche. L’iniziativa, presentata questa mattina a Palazzo Civico, è promossa dall’Assessorato alle Politiche educative Pagina 6 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 Torna la “Festa dei Vicini” L’appuntamento, per quest’anno, è in 62 luoghi della città (cortili, piazze, strade, giardinetti) dove, ancora una volta, migliaia di cittadini mangeranno e balleranno insieme, chiacchierando e conoscendosi Domani, sabato 7 giugno torna, organizzata in collaborazione con l’ATC, Federcasa e con le Circoscrizioni, la Festa dei Vicini. Con i nostri vicini di casa condividiamo molto di più di quello che sembra: tempo, spazi pubblici e spazi comuni, ma spesso chi vive, magari solo qualche scala più su nello stesso condominio, oppure dietro la porta a fianco sul nostro pianerottolo è un perfetto sconosciuto. Li incontriamo per caso, al mattino mentre accompagniamo i figli a scuola. O la sera, al ritorno dal lavoro. E i rapporti, il più delle volte, si limitano a saluti formali. “Avere dei buoni vicini di casa è come avere una casa più grande”, recita un proverbio cinese. Perché basta un caffè insieme per trovare interessi condivisi. Con una cena si possono porre le basi di un rapporto di fiducia e scoprire che poter contare sul proprio vicino è come avere una marcia in più: ci si può scambiare favori, aiuto, ricette e consigli, ma anche indirizzi utili, oggetti che non utilizziamo più, creando contatti e amicizie. “I rapporti di buon vicinato, specie per chi vive un momento di difficoltà, sono fondamentali” spiega il presidente di Atc, Elvi Rossi. “Nelle nostre case vivono complessivamente 18mila anziani e 5mila disabili: in molti di questi casi, dove a prevalere è la solitudine, l’aiuto di un vicino può essere fondamentale. Piccole cose, come un passaggio in auto o una semplice commissione, possono fare la differenza. Certo ci sono anche i conflitti, nelle case popolari come altrove: per aiutare a prevenire le liti di pianerottolo quest’anno in collaborazione con la Città abbiamo attivato una serie di lezioni di buon vicinato tenute dal Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale nei nostri quartieri. La partecipazione, per ora, è stata grande”. “Grazie alla Festa dei Vicini, iniziativa alla quale Torino ha aderito per la prima volta nel 2006, in questi anni migliaia di torinesi hanno condiviso un momento di festa e di socialità sotto casa, nell'androne o nel cortile, interi caseggiati hanno chiuso la strada davanti al portone per ampliare l'accoglienza ai palazzi vicini, ai passanti, in un'occasione di riconquista degli spazi sociali”, racconta Ilda Curti, assessore alla Rigenerazione Urbana e alle Politiche per l’Integrazione. “E a ogni edizione – sottolinea la Curti cresce il numero di cittadini e associazioni che organizzano momenti conviviali a testimonianza della volontà della gente di riscoprire il piacere di divertirsi in compagnia” L’appuntamento, per quest’anno, è in 62 luoghi della città (cortili, piazze, strade, giardinetti) dove, ancora una volta, migliaia di cittadini mangeranno e balleranno insieme, chiacchierando e conoscendosi. Spazi di socialità, di buon vicinato e di reti che si stringono intorno alle solitudini urbane. “E’ importante stimolare la condivisione di momenti di giovialità e favorire le condizioni perché, tra chi vive nello stesso quartiere o addirittura nello stesso condominio, ci si possa aiutare l’un l’altro nell’affrontare le piccole incombenze delle vita quotidiana quando, non di rado, ritmi e stili di vita, soprattutto nelle grandi città, costituiscono – ricorda il vicesindaco Elide Tisi - un freno allo sviluppo dei rapporti interpersonali. La Festa dei Vicini – aggiunge Tisi - è un invito a riscoprire il piacere dello stare insieme e anche l’occasione per conoscere meglio la famiglia della porta accanto, quella che in ogni momento di difficoltà può dare un aiuto, una mano concreta nella gestione delle faccende domestiche, quella che, in un momento di bisogno, è capace di offrire sostegno anche solo con un consiglio, un sorriso, una tazza di caffè e un po’ di compagnia. Sono certa che, anche quest’anno come nelle passate edizioni, la Festa dei Vicini coinvolgerà tantissime persone e, sabato 7 giugno, saprà trasformare tutti i condomini nei membri di un’unica, grande famiglia allargata”. Lanciata nel 1999 da un gruppo di amici francesi per conoscere e coinvolgere i loro vicini di casa nel 17° Arrondissement di Parigi, per la Festa dei Vicini è alla sua 15esima edizione. Promossa dalla Fédération Européenne des Solidarités de Proximité, si propone di contrastare l’isolamento che caratterizza i quartieri delle nostre città, promuovendo al contempo il valore della cittadinanza europea. Al successo immediato di quella prima e spontanea iniziativa sono seguite, negli anni, 14 edizioni, che sono arrivate a coinvolgere attraverso 1400 partner oltre 16 milioni di persone di 36 Paesi diversi. Informazioni: http://www.comune.torino.it/ festadeivicini/ http://www.atc.torino.it/www/ comunicato1270.aspx http://www.localsolidarity.com/fr/ index.html Anno 8, n. 105 (1663) - venerdi’ 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 Pagina 7 Torino sempre più internazionale Giornata all’insegna delle relazioni internazionali quella che si è vissuta oggi a Palazzo civico. Il Sindaco, Piero Fassino, ha infatti ricevuto nella mattinata l’Ambasciatore di Cuba, Milagros Carina Soto Aguero. Nel pomeriggio il Sindaco ha incontrato l’Ambasciatore della Repubblica Ceca, Petr Burianek con il Console Onorario per Torino Franco Aprile. Al centro dei colloqui le collaborazioni in ambito industriale, universitario, culturale e turistico anche in vista di Expo 2015 e dell’ampio programma di iniziative promosse dalla Città di Torino. Fassino ha ricevuto poi il Console Generale americano, Kyle Scott, per una visita di congedo al termine del suo mandato in Italia. Il Semestre di Presidenza della U. E. e Expo 2015 sono stati i temi della colazione di lavoro che il Sindaco ha tenuto con i Consoli dei 50 paesi rappresentati a Torino. “Per una grande città – ha dichiarato Piero Fassino – le relazioni internazionali sono strategiche per creare nuove e più ampie opportunità di scambi, di relazioni, di investimenti. Questo è ancor più vero in una Torino che dall’Olimpiade del 2006 a oggi, ha conosciuto una straordinaria trasformazione che, accanto al profilo industriale, ha visto nascere nuove vocazioni nel campo della ricerca, dell’università, della cultura, del turismo.” Michele Chicco Nelle immagini : in alto l’incontro con i consoli dei 50 Paesi rappresentati a Torino. Sopra, da sinistra gli ambasciatori di Cuba Milagros Carina Soto Aguero, della Repubblica Ceca, Petr Burianek e con il console generale americano, Kyle Scott, ricevuti oggi a Palazzo Civico Colloqui a Palazzo Civico per favorire collaborazioni in ambito industriale, universitario, culturale e turistico, anche in vista di Expo 2015 Laurea honoris causa a Mario Vargas Llosa Domani, sabato 7 giugno alle 11 nell'Aula Magna del Rettorato (Via Po 17 - Via Verdi 8 - Torino), il Rettore, Professor Gianmaria Ajani, conferirà la Laurea honoris causa in “Lingue e Letterature Moderne Euroamericane” allo scrittore Premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa per aver fatto della passione civile e dello spirito critico una forma di resistenza delle derive del mondo contemporaneo e per l’alto valore culturale della sua produzione letteraria. Seguirà la lectio magistralis di Mario Vargas Llosa. (ev) Pagina 8 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno Anno 8, 2014n. 101 Edizione (1659)delle - giovedì ore 20.30 29 maggio 2014- Edizione delle ore 19 Piccoli paladini del patrimonio culturale Il sindaco Piero Fassino ha fatto questo pomeriggio visita ai bambini della scuola E14, che hanno ricevuto l’investitura ufficiale di “giovani conservatori del patrimonio culturale torinese” Questo pomeriggio i bambini della scuola dell’Infanzia E14 di via Reiss Romoli 45 hanno raccontato alle loro mamme e papà come si diventa “giovani conservatori del patrimonio culturale torinese”. Alla festa per l’investitura era presente il Sindaco Piero Fassino e i cittadini del quartiere, ai quali i piccoli di cinque anni - che lasceranno la scuola per passare alla primaria hanno spiegato come hanno scoperto la storia della propria scuola. La prima pietra del futuro museo scolastico che, verrà inaugurato il prossimo anno, è il “museo orizzontale”: un percorso costruito sul pavimento dedicato alla storia della scuola E14 di ieri e di oggi. Un itinerario da vivere saltandoci sopra e giocando per i piccoli; da leggere, mentre si accompagnano i figli in classe, per i genitori e una testimonianza concreta che “la storia fa parte della vita di tutti noi e del nostro quotidiano” afferma la dirigente Anna Pellegrino. I bimbi, intanto, hanno raccontato come sarà il loro museo: “Un museo per essere interessante deve avere delle scritte che raccontano cosa facciamo” racconta Rebecca; “Nel nostro museo ci possiamo mettere dei giochi per non fare annoiare” continua Andrei;“Nel museo ci vorrebbero le foto tipo quelle che abbiamo fatto in gita” aggiunge Lorenzo. La scuola è nata nel 1980: oltre trent’anni di vita che narrano la storia, i cambiamenti e le evoluzioni del nostro tempo. Il progetto coinvolge i piccoli e i piccolissimi in un primo itinerario di scoperta e di sensibilizzazione attraverso le fotografie, i racconti, gli oggetti e le visite – che li ha trasformati in cittadini attivi e promotori culturali. Il museo scolastico testimonia l'identità della scuola, è un luogo di inclusione dove tutti possono riconoscersi, senza distinzione di età, lingua, cultura ed è il luogo di una memoria collettiva della comunità. Il programma rientra nell’ambito del progetto “Vuoi costruire il tuo museo scolastico?” promosso dal- Delegazione cinese a Palazzo di Città Il Vicesindaco Elide Tisi ha ricevuto oggi pomeriggio a Palazzo civico una delegazione della città cinese di Hefei, guidata dal vicesindaco Huang Wentao. Il gruppo cinese è in questi giorni in visita a Torino per approfondire le relazioni economiche con realtà produttive e commerciali torinesi e piemontesi. Torino intrattiene con la Cina delle relazioni in vari ambiti con le città di Shenyang, con il gemellaggio del 1985 e con accordi bilaterali di cooperazione con Harbin, Shenzhen, Luoyang, Pechino, Shanghai, Foshan, Changchun e Hangzhou. (mc) la Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione culturale Strumento Testa, che si occupa di storia della scuola e valorizzazione del patrimonio scolastico. Il piano rientra nelle offerte formative del catalogo Crescere in Città coordinato da Iter (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile) – Assessorato Politiche educative del Comune di Torino. Un percorso che in questi anni ha supportato insegnanti e alunni nella realizzazione di ben quattro musei scolastici, e documentato sul portale Museiscuol@ (www.comune. torino.it/museiscuola) del Servizio Archivi, Musei e Patrimonio Culturale. Mariella Continisio Pagina 9 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno Anno 8, 2014n. 101 Edizione (1659)delle - giovedì ore 20.30 29 maggio 2014- Edizione delle ore 19 Crisi internazionali. Al via un corso a Torino E’ iniziato al Centro Studi PostConflict Operations di Torino il 6° Stabilization and Reconstruction Orientation Course. 17 frequentatori, fra i quali 5 Ufficiali stranieri provenienti da Giordania, Macedonia, Oman e Uganda e 3 civili, hanno iniziato un percorso formativo, della durata di 2 settimane, che li porterà a conoscere e approfondire le operazioni di stabilizzazione e ricostruzione nei contesti di crisi internazionale. Il corso, sviluppato attraverso conferenze e dibattiti tenuti in inglese da docenti, militari e universitari, è rivolto ai Maggiori e Tenenti Colonnelli e ai funzionari civili, appartenenti agli Organi Centrali della Difesa, alle Forze Armate, ai Corpi Armati dello Stato, a Organizzazioni Internazionali, ai Comandi NATO o Multinazionali in Italia e all’estero, oltre al comparto Difesa di Paesi stranieri. Il Centro Studi Post Conflict Operations è il luogo di eccellenza dell’Esercito italiano per tutte le tematiche del Wider Peacekeeping, in particolare per quelle relative alle operazioni di stabilizzazio- ne e ricostruzione. In questo ambito, a quella formativa e alla rete di collaborazioni realizzata con Università, Think-Tank e Organismi ONU, nazionali ed esteri, il Centro si è affermato come punto di riferi- mento in Italia e all’estero e ha formato, nei suoi 9 anni di attività, quasi 600 tra Ufficiali, Funzionari e Dirigenti militari e civili. Michele Chicco Ad agosto ZTL e pagamento della sosta sospesi Dall’11 al 23 agosto compresi, come avviene tutte le estati, sarà sospeso il pagamento della sosta nelle “zone blu”, mentre nulla cambierà per quanto riguarda i parcheggi a barriera e sotterraneI. Gli abbonamenti acquistati per settembre possono essere utilizzati dal 25 agosto, mentre la validità di quelli di luglio sarà prorogata fino al 9 agosto. Tra l’11 ed il 22 agosto saranno sospese anche le limitazioni previste dalla ZTL Centrale. Lavori in lungo Dora Siena e chiusura di strada Traforo Pino Lunedì 9 inizieranno i lavori per realizzare una rotonda definitiva (attualmente è provvisoria) tra via Ricasoli e lungo Dora Siena, nei pressi del campus universitario “Luigi Einaudi”. Si provvederà, oltre alla costruzione della rotatoria, anche all’allargamento del alla sistemazione dei marciapiedi. I lavori dovrebbero durare, meteo permettendo, 4 giorni. Martedì 10 giugno resterà invece chiusa dalle 13 alle 15, tra Sassi e Pino Torinese, strada Traforo del Pino per consentire il collaudo dei lavori effettuati ad uno dei viadotti. Convegno sul progetto “PUMAS” lunedì alla Curia Maxima Il progetto PUMAS, finanziato dal programma Alpine Space, si propone attraverso la cooperazione internazionale di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle regioni alpine con specifici piani di mobilità per migliorare la vita dei cittadini e favorire lo sviluppo economico in modo sostenibile. Al progetto partecipano 5 nazioni, 6 città e 10 partner e ciascuno sperimenterà una strategia per risolvere i diversi problemi relativi alla mobilità. Una nuova cultura basata sulla condivisione delle scelte con i soggetti direttamente coinvolti. Tra gli obiettivi sostenibilità ambientale, economica e sociale, nuovo approccio della pubblica amministrazione alle regole della mobilità con incentivi invece che divieti,. razionalizzazione della logistica urbana e creazione della Smart Logistic con tecnologie ITS. Per Torino un progetto pilota per la consegna “pulita” delle merci in città con incentivi ed agevolazioni per gli aderenti. Pagina 10 Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno Anno 8, 2014n. 101 Edizione (1659)delle - giovedì ore 20.30 29 maggio 2014- Edizione delle ore 19 Il Vento Bici Tour riparte da Torino Per sensibilizzare le amministrazioni locali e far crescere la richiesta di realizzazione della lunga ciclopista a bordo Po tra Torino e Venezia Parte da Torino il secondo Vento bici Tour, una pedalata da Torino a Venezia per incontrare persone, amministrazioni e amministratori, associazioni e imprese per discutere assieme dell'importanza del progetto e condividerne lo spirito con la finalità di far crescere la richiesta di realizzazione. Vento è una ciclovia di 679 Km progettata dal Politecnico di Milano che unisce Venezia e Torino, attraverso argini,strade di campa- gna, percorsi urbani e parchi. Vento diventerà una delle più lunghe piste ciclabili d’Europa.Una grande attrattiva turistica, un vero progetto di sviluppo (http://www. progetto.vento.polimi.it/). I progettisti del Politecnico di Milano, promotori del progetto, partiranno domani da Moncalieri e raggiungeranno piazza Palazzo di Città per incontrare gli Amministratori della città di Torino, i giornalisti e i cittadini presso la sede dell’Urban Center. In contemporanea, nella piazza, sarà allestita la mostra itinerante che racconta le fasi salienti del progetto “VenTO”. Sempre in Piazza Palazzo di Città dalle 10,30 alle 14 ci sarà la Marchiatura di sicurezza delle biciclette per scoraggiarne il furto ed il commercio illegale a cura dell’Associazione Intorno (http:// www.associazioneintorno.it/). (mm) Programma Un giardino per cervelloni ore 8,30 raduno al Giardino delle Rose(Castello di Moncalieri) di ciclisti e sostenitori, saluti al VENTO bici tour del Sindaco di Moncalieri e degli Assessori allo Sport e Turismo ore 9,15 partenza da Moncalieri Parco Vallere Parco del Valentino Inaugurato oggi il giardino del liceo Einstein, realizzato in un tratto di via Tollegno pedonalizzato e arricchito di aiuole fiorite. Gli studenti hanno scelto alcune frasi dello scienziato premio Nobel per la fisica che sono state impresse nella pavimentazione in pietra del nuovo spazio verde. Nelle foto, il taglio del nastro. Ore 9,45 circa nuovo punto di raccolta ciclisti presso Arco Artigliere (parco Valentino angolo c.so Vittorio) Murazzi bassi del Po piazza Vittorio Veneto Via Principe Amedeo Via Carlo Alberto Via Andrea Doria, Via Roma Piazza San Carlo Via Roma Piazza Castello Via Garibaldi Via dei Mercanti Ore 10,45 arrivo in Piazza Palazzo di Città Ore 11 incontro con Amministratori, giornalisti, cittadini all’Urban Center Ore 13 partenza del “VenTo bici tour” verso Trino Vercellese. “sm2art people”, l’innovazione nello spazio urbano Oggi l’assessore Lavolta ha aperto i lavori del workshop “Sm2art People”, o “smart metro quadro”, che indaga le possibilità dell’Ict nella realizzazione di un arredo urbano intelligente. Coordinato dai Politecnici di Milano e di Torino, con l’apporto di Telecom e la presenza forte della Città di Torino, il workshop analizza le possibili soluzioni per creare una rete di arredi urbani (panchine, sistemi di illuminazione, aiuole) dotati di tecnologie digitali al servizio del cittadino, isole digitali con oggetti smart. Lo scopo è di cerare ambienti urbani disegnati attorno alle reali esigenze dei cittadini. Una piattaforma in cui le amministrazioni locali, ma anche le multiutility delle forniture essenziali, possono erogare servizi e osservare cosa succede. Il progetto è finanziato dal Miur e raccoglie molte realtà pubbliche, private e della formazione avanza- ta. Tre i canali di analisi: disegnare oggetti calati sulla realtà delle persone; realizzare un ambiente aperto per accogliere servizi già esistenti; essere attenti, nella progettazione, alle esigenze della città. S[m2]art People è organizzato dal raggruppamento di s[m2]art (Telecom Italia, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Reply, Gruppo Thema Progetti, metalco, H&S Qualità nel software, Astrel, Winext, Dimensione Solare, Neri Wolff) e Fondazione Torino Wireless. Mauro Marras Anno 8, n. 101 (1659) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 Pagina 11 “Il fascino della Capitale antica” Si inaugurerà giovedì 12 giugno, alle ore 17.30, in piazza Castello zona Polo Reale, l’esposizione itinerante dello scultore Xu Hong Fei ‘Il Fascino della Capitale antica’. Si tratta di 36 sculture, di grande e piccolo formato, realizzate in bronzo, legno e marmo, esposte fino al 18 luglio in luoghi suggestivi e prestigiosi: dal MAOMuseo d’Arte Orientale al Polo Reale, dalla Reggia di Venaria Reale alla Galleria Subalpina e alla Piscina monumentale. Il maestro Xu Hong Fei è il più famoso artista cinese nel campo della scultura contemporanea, nato nel 1963, è Rettore dell’Accademia di Scultura di Guangzhou ed è autore di numerosi progetti di scultura pubblica in tutta la Cina, ha esposto in Tailandia, in Francia, a Sidney e in Italia a Montepulciano (SI) e a Zafferana Etnea (CT). Nel 2008 è stato invitato a Parigi per una mostra personale e, nello stesso anno, il Comitato Olimpico Internazionale lo ha selezionato come unico scultore per rappresentare la Cina presso la "Olympic Sport & Art Exhibition". La sua opera "Una vittoria allegra" è in mostra al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di Losanna. Le opere dello scultore Xu Hong Fei esposte fino al 18 luglio in luoghi suggestivi e prestigiosi: dal MAOMuseo d’Arte Orientale al Polo Reale, dalla Reggia di Venaria Reale alla Galleria Subalpina e alla Piscina monumentale L’artista trae la sua ispirazione anche dall’amicizia con il maestro cinese Huang Yongyu, autore di prestigiose opere in calligrafia, pittura ad olio, acquerello, pittura a inchiostro e xilografie. Alla fine del 1990 i due maestri riflettono su una nuova direzione dell’arte di Xu Hong Fei e il risultato è la celebre serie "Le donne paffute” (The Chubby Women), una collezione di oltre cento sculture, alcune delle quali di grandi dimensioni. Il mae- stro considera il bello come la capacità di amare il proprio corpo e le donne ritratte, benché opulente, sono un esempio di leggerezza, indipendenza e passione per la vita. La mostra, realizzata col patrocinio della Città è organizzata dalle Associazioni “Secretaries’ Voice” e “Cinesi e Italo-Cinesi” di Torino. Luisa Cicero Una targa per ricordare Angelo Dragone “Hanno saputo esprimere un grande amore per la Città e per l’arte”: sono state le parole del Presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, il critico e storico dell’arte Angelo Dragone, a cui la Città di Torino, oggi, ha dedicato ,sia a lui che alla moglie e collega Jolanda Conti, una targa commemorativa. Figura di primo piano nella critica d’arte, Dragone è stato giornalista de La Stamp,a dove ha iniziato nel 1960 da Stampa Sera, per terminare nel 1992, coordinando, con Marco Rosci e Francesco Vincitorio, la Pagina dell’arte, nata negli anni settanta sotto la direzione di Arrigo Levi. “Unì qualità e impegno” ricorda il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Alberto Sinigaglia. Dragone scrisse numerosi saggi dedicato all’arte moderna in Piemonte enel 1954 ricevette il premio per la critica della Biennale di Venezia. La futura moglie, Jolanda Conti, fondò con lui il Centro Piemontese di studi d’arte Moderna e contemporanea. Nel 1996 i due coniugi donarono Registrazione del Tribunale di Torino numero 97 del 14 novembre 2007 alla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo parte della loro biblioteca ed i figli di Dragone, Piergiorgio e Alberto, dopo la morte del padre, costituirono il Fondo Jolanda e Angelo Dragone per l’arte contemporanea in Piemonte, conservato e consultabile presso l’Archivio di Stato di Torino:si tratta di oltre 50 mila volumi e di circa 3mila falconi d’archivio. La targa si trova al Parco del Valentino di fronte a via San Pio V, nel quartiere San Salvario dove si svolse la quasi totalità della vita della coppia. (ag) Redazione: piazza Palazzo di Città 1—10122 Torino. Tel.: 0114423600 Fax: 0114422270 [email protected]. Direttore responsabile: Carla Piro Mander. Coordinamento redazionale: Mauro Marras. In redazione: Marco Aceto, Eliana Bert, Michele Chicco, Luisa Cicero, Mariella Continisio, Gianni Ferrero, Mauro Gentile, Raffaela Gentile, Antonella Gilpi, Mauro Giorcelli, Claudio Mangiantini, Paolo Miletto, Gino Strippoli, Ezio Verna, Piera Villata. Edizione delle ore 20.30 a cura di Gianni Ferrero e Mauro Gentile Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30 Una pièce teatrale contro il fumo L’appuntamento è organizzato dal Centro Congressi Internazionale, e si svolge a margine di un convegno medico intitolato “Polmoni in fumo” Quali vantaggi procura smettere di fumare?’ Questo sarà l’argomento dell’incontro - e della pièce teatrale Dipendo da me che si svolgerà sabato 14 giugno dalle 17 alle 19, al Centro Congressi ENVIPARK (Via Livorno 60, Torino). Patrocinato dal Comune di Torino, l’appuntamento è organizzato dal Centro Congressi Internazionale, e si svolge a margine di un convegno medico intitolato “Polmoni in fumo” , che si propone di rilanciare con forza, con il sostegno delle più recenti acquisizioni scientifiche, la battaglia contro il fumo e di fornire strumenti utili ad aumentare l’efficacia dell’azione antifumo. “Per ridare attualità alla battaglia contro il tabagismo - , afferma Claudio Zamprogna direttore S.C. Pneumologia Ospedaliera ASL TO2 e responsabile scientifico del convegno – abbiamo pensato di creare un evento a lato del convegno medico che presenti al pubblico non tanto i danni del fumo, noti e abbondantemente esplicitati a norma di legge sui pacchetti di sigarette, quanto piuttosto i vantaggi che si ottengono smettendo di fumare. Non tutti sanno, ad esempio, che già solo dopo 20 minuti, da quando si è spenta l’ultima sigaretta, il battito del cuore risulta più regolare, dopo un solo giorno i sensi del gusto e del tatto migliorano; dopo una set- timana si ha più forza e più fiato e dopo un mese cala il rischio di infezioni respiratorie…” L’incontro è gratuito e sarà possibile partecipare fino ad esaurimento dei posti disponibili. (lc) Al Teatro Marchesa omaggio a Rosa Balistrieri Uno dei personaggi che appartengono alla tradizione teatrale Rosa Balistreri, verrà ricordata in un concerto “Ppi tia cantu” da Felice Rindone al teatro Marchesa in corso Vercelli 141, domenica 8 giugno alle 16. Il cantautore siciliano Felice Rindone, è un’artista della lavorazione del marmo scolpito, della vetroresina, della terracotta e dei gessi policromi ed è fondatore nel 2010 dell’associazione culturale “Cantu e Cantu” che si occupa della valorizzazione e ricerca del canto popolare. Nel 2011 compone l’opera dialettale “Lu venniri matinu”, lauda dialogata sul venerdì santo a Riesi, dove lui risiede, segue poi con l’opera musico poetica “Ppi tia cantu”, omaggio alla scalinata di San Giuseppe. Il cantautore non nasconde tutto l’amore che nutre per l’indimenticabile Rosa e per i suoi canti. Rosa Balistreri, nasce nel giorno di primavera, 21 marzo 1927, a Licata, da una famiglia molto povera e scarica la sua rabbia cantando a squarciagola lungo le stradine della Marina. Divenuta amica di grandi come Guttuso, Sciascia e anche di Amalia Rodriguez è stata esponente di un certo modello di attivismo culturale. Un’icona che rappresenta in maniera forte e quasi esaustiva il rapporto difficile, di odio e amore, che molti siciliani, forse quelli dallo spirito più libero ed irrequieto, hanno nei confronti della loro terra. La sua musica è nata imparando dai cantastorie, dalla musica popolare e quindi dai contadini, dai carcerati, dai poveri. Amata dal pittore Manfredi, verseggiata dal poeta Ignazio Buttata, scoperta a Firenze da Dario Fo, esclusa dal festival di Sanremo del 1973 perché voleva gridare le sue proteste e le sue accuse, il dolere della terra dei poveri che la abitano,di quelli che l’abbandonano, dei compagni operai, dei braccianti, dei disoccupati, delle donne siciliane che vivono come bestie, Rosa è spirata a Palermo, a Villa Sofia, il 20 settembre del 1990. Antonella Gilpi
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