Strategie per una casa a costi sostenibili

Anno 8, n. 101 (1659) - giovedì 29 maggio 2014- Edizione delle ore 19
Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30
Strategie per una casa a costi sostenibili
Presentato il X
rapporto
dell’Osservatorio
sulla condizione
abitativa della
Città di Torino
La crisi economica continua a
mordere forte e a far sentire i
suoi pesanti effetti sul reddito di
tante famiglie, contribuendo a far
crescere, anno dopo anno, il numero delle persone che rischiano
di restare senza casa.
Nel 2013, a Torino e nei comuni
della prima cintura, il numero
degli sfratti ha sfondato quota
4mila (4.037 le procedure avviate) e di questi quasi tutti, il 97
per cento, ha avuto come causa
la morosità e, nei fatti,
l’impossibilità di far fronte alle
spese per la locazione. A evidenziarlo sono i dati raccolti dal X
rapporto dell’Osservatorio sulla
condizione abitativa della Città di
Torino che, questa mattina, il
vicesindaco Elide Tisi ha presentato nel corso del seminario "Tra
nuove povertà e bisogni abitativi:
quali sfide per i grandi Comuni",
organizzato dall’istituto di ricerca
IRS (Istituto per la Ricerca Socia-
Qualche numero sulla condizione abitativa
18.644 alloggi di edilizia sociale presenti nel torinese
11.478 il fabbisogno di case stimato
830 domande di emergenza abitativa
84 segnalazione dei servizi socio-assistenziali
494 alloggi sociali assegnati
6.428 domande al Fondo Nazionale
218 alloggi affittati tramite Locare (media 338 euro mensili)
60 le famiglie hanno avuto accesso al “fondo salvasfratti”
le) in collaborazione con
l’assessorato ai Servizi sociali e
alla Casa del Comune di Torino,
nell’ambito dell’iniziativa Welforum
Grandi Comuni.
“Sono tante le famiglie che a Torino vivono una situazione di particolare difficoltà. Gli sfratti per morosità, nel corso del 2013 – ha
sottolineato Tisi illustrando il documento sulla condizione abitativa
nel capoluogo piemontese - hanno
subito un’ulteriore crescita rispetto
al 2012, anno in cui si era già registrato un forte aumento rispetto a
quello precedente”.
“Il disagio abitativo – ha aggiunto il
vicesindaco - è ormai un’emergenza che coinvolge strati sempre più
crescenti di popolazione. Il perdurare della crisi economica tende a
rendere insostenibili i costi
dell’abitare per molte persone,
onerosi anche per chi vive in condizioni abitative stabili. Spesso il pagamento del mutuo, o quello di un
affitto, assorbe una porzione troppo grande del reddito familiare”.
A proposito delle misure adottate
dal Comune di Torino per far fronte
all’emergenza casa e rispondere a
una domanda abitativa sempre più
diversificata, il vicesindaco Tisi ha
ricordato che negli ultimi anni “si è
cercato di coniugare le tradizionali
modalità d’intervento, incentrate
sull'edilizia residenziale pubblica,
con un sistema alternativo, orientato da un lato al mercato attraverso collaborazioni tra pubblico e
privato in un quadro di reciproche
convenienze economiche e sociali
(ad esempio favorendo, attraverso
l’agenzia Locare, il contatto tra la
domanda di abitazioni e il mercato
privato della locazione), e dall’altro
con la ricerca di soluzioni temporanee, come l’housing sociale, per
quelle famiglie che perdono la casa. Inoltre, per far fronte
all’emergenza sfratti, nel 2013 è
stato anche istituito un “fondo salvasfratti”, finanziato con contributi
delle fondazioni bancarie torinesi.
Più in generale, il vicesindaco ha
evidenziato, vista la complessità
dei problemi, la necessità di rendere fruibili strumenti nazionali che
consentano di finanziare, riqualificare e ampliare il patrimonio di
edilizia pubblica e di contenere
effetti e conseguenze della morosità incolpevole. “Servono inoltre –
ha dichiarato Tisi - politiche di contrasto alle povertà non assistenziali, ma generative e, a livello regionale, occorre agire sia attraverso
una revisione della legge regionale
3 del 2010 sulla casa, sia mediante nuovi e diversi modelli gestionali
delle agenzie territoriali per la casa”.
Mauro Gentile
Montanari: “L’ingegneria gestionale fa scuola nel mondo”
“Questi vent’anni confermano
l’importanza e la lungimiranza
del Politecnico di Torino per
aver introdotto, nel 1994, il
corso di laurea in ingegneria
gestionale. Un corso di studio
diventato nel tempo un modello in Italia e nel mondo”.
A sottolinearlo è stato Gianmarco Montanari (nella foto
accanto), direttore generale
della Città di Torino, che questo pomeriggio è intervenuto
alla cerimonia dedicata pro-
prio ai vent’anni del corso di studi.
Montanari è stato uno dei primi
laureati a pieni voti in ingegneria
gestionale, nel 1996, prima di
conseguire le lauree in economia
aziendale, economia e direzione
delle imprese, scienze
dell’amministrazione e consulenza
del lavoro, diritto per le imprese e
le istituzioni.
Parlando all’ateneo di corso Duca
degli Abruzzi, Montanari ha evidenziato “come la specializzazione
accademica sia indispensabile per
guidare la maggiore azienda pubblica della regione”.
Nel corso della “festa di compleanno” del corso di laurea, si è discusso dell’evoluzione della figura
dell’ingegnere gestionale tra competenze tecniche e manageriali,
una figura professionale in grado
capire e governare dinamiche e
competizione che impegnano aziende private pubbliche.
Gianni Ferrero
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Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30
TRASPORTO PUBBLICO PULITO
Primo obiettivo, abbattere l’inquinamento
Negli ultimi
decenni
la qualità dell’aria è
migliorata,
soprattutto perché
si sono avviate
politiche e
disposizioni
legislative
finalizzate a limitare
la presenza di
agenti chimici
di EZIO VERNA
Torino è collocata in un’area che
ha ancora una forte presenza
industriale, l’area più industrializzata d’Italia e tra quelle che lo
sono di più in Europa, e questa
condizione ha comportato
un’emissione particolarmente
alta di sostanze inquinanti, in
particolar modo in periodi nei
quali non si badava troppo, nemmeno dal punto di vista normativo e legislativo, a limitare gli effetti negativi dell’inquinamento. A
questo si sono aggiunte caratteristiche geografiche peculiari poiché la pianura padana, circondata com’è dalle Alpi, ha una conformazione morfologica che rende difficoltosa la dispersione degli inquinanti.
Negli ultimi decenni la qualità
dell’aria a Torino è sicuramente
migliorata, soprattutto perché
dagli anni ’70, grazie anche alle
prime battaglie ambientaliste, si
sono avviate politiche e disposizioni legislative finalizzate a limitare la presenza di agenti chimici
nell’aria, con riduzioni importanti
della presenza di benzene, monossido di carbonio e biossido di
zolfo.
Per il benzene si è passati dai 16
microgrammi per metro cubo del
1996 ai 2,7 del 2013 (dati della
centralina di monitoraggio della
Consolata), per il monossido di
carbonio dai 9,8 milligrammi per
metro cubo del 1980 agli 1,7
dello scorso anno (dati centralina
Rebaudengo) e per il biossido di
zolfo da 1600 µg/m³ del 1972 ai
9 del 2013 (dati centralina
Consolata). Per tutti e tre si
è sotto i limiti previsti, anche di molto.
Il lavoro fatto finora pur
avendo realizzato questi
miglioramenti non è però
sufficiente per arrivare a
rispettare i nuovi limiti sugli inquinanti introdotti dalle norme europee, e questo riguarda sostanzialmente il
biossido di azoto, l’ozono ed il particolato sospeso fine PM10 (le cosiddette micropolveri)..
Per le micropolveri e per il biossido
di azoto c’è stata negli anni una
diminuzione significativa, ma nel
frattempo sono stati definite
dall’Unione Europea regole più
stringenti: attualmente per il PM10
la media annua non può superare i
40 µg/m³ e 35 è il numero massimo di sforamenti della media giornaliera (50 µg/m³), mentre per il
biossido di azoto la media annuale
non deve superare i 40 µg/m³ e
18 è il numero massimo di possibili superamenti del limite massimo
di 200 µg/m³.
I provvedimenti assunti a Torino e
nei comuni dell’area metropolitana
per contrastare le polveri sottili si
sono concentrati in particolare su
iniziative di riduzione del traffico,
ed in effetti c’è stata una riduzione
progressiva, anche se non ancora
sufficiente: nel 2013 i valori medi
di PM10 sono stati inferiori di oltre
il 40% ed il numero dei superamenti è sceso del 48% rispetto al
2006, e per il biossido di azoto
rispettivamente -28% e - 93% avendo a riferimento gli stesi anni.
E’ opinione abbastanza diffusa
che in assenza di provvedimenti
più “strutturali”, che vadano quelli
finora assunti, non sarà semplice
rientrare più stabilmente
all’interno dei limiti definiti dall’UE:
tra quelli avviati o in progetto, oltre
a pedonalizzazioni, limitazioni del
traffico, azioni sulla logistica e sulla consegna “pulita” delle merci,
incentivi alla mobilità ciclabile ed
altri c’è la progressiva sostituzione
dei bus del trasporto pubblico con
mezzi più moderni ed ecologici.
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TRASPORTO PUBBLICO PULITO
Lubatti: ”Abbiamo riorganizzato la rete”
Assessore, può fornirci un quadro
generale del parco veicoli destinati al trasporto pubblico locale a
Torino?
Negli ultimi anni, nonostante la
generale contrazione delle risorse economiche destinate al trasporto pubblico, le pubbliche amministrazioni locali hanno effettuato importanti investimenti per
il rinnovo del parco veicoli: nel
caso di Torino quasi 200 autobus
nuovi, ed ecologicamente avanzati, dal 2010 ad oggi, a cui si
aggiungono le linee STAR 1 e
STAR 2 che sono gestite con i
bus elettrici.Purtroppo diverso è il
discorso relativo alle vetture tranviarie, per le quali l'ultimo investimento risale ai tram della linea 4
acquistati nel 2004. Infatti per
quanto i tram abbiano un ammortamento importante nel tempo il
costo iniziale di acquisto è decisamente più elevato se parametrato agli autobus: parliamo di un
rapporto di circa 1/10.
Per questo motivo stiamo cercando fondi europei che ci consentano di avere liquidità da destinare
a futuri investimenti per il rinnovo
del parco tram della città.
Può darci un giudizio complessivo, e in prospettica, della rete di
trasporto pubblico locale del nostro territorio?
Lo scorso anno abbiamo dovuto
intervenire con una parziale riorganizzazione della rete. Parte di
questi interventi sono stati del
“Negli ultimi anni,
nonostante la generale
contrazione delle
risorse economiche
destinate al trasporto
pubblico, le pubbliche
amministrazioni locali
hanno effettuato
importanti
investimenti
per il rinnovo
del parco veicoli”
tutto legittimi, e abbiamo eliminato
servizi di superficie ormai anacronistici perché doppioni rispetto a
quanto garantito dalla metropolitana o perché non caricavano un
numero di passeggeri tale da giustificarne l'esercizio. Ulteriori ridu-
zioni del servizio se realizzate andrebbero però ad incidere pesantemente sulla qualità del trasporto
pubblico offerto, e mi auguro che
con la nuova amministrazione regionale che si andrà a costituire
nei prossimi giorni si potrà avviare
un confronto proficuo per concordare provvedimenti che non penalizzino il diritto alla mobilità dei
nostri cittadini. In quanto presidente dell'Agenzia per la Mobilità Metropolitana e Regionale, sono anche orientato alla valorizzazione
del Servizio Ferroviario Metropolitano che a mio avviso dovrà diventare a tutti gli effetti, e sta cominciando a diventarlo. una seconda
metropolitana.
In alto, l’assessore Bruno Lubatti
A sinistra: una mappa del Servizio
Ferroviario Metropolitano Torinese
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Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno
Anno 8,
2014n. 101
Edizione
(1659)delle
- giovedì
ore 20.30
29 maggio 2014- Edizione delle ore 19
TRASPORTO PUBBLICO PULITO
Sempre più mezzi pubblici ecologici
Il servizio ferroviario
per Torino e la prima
e seconda cintura,
attraversa con i treni
in sotterranea
la città collegandola
con la sua banlieu in
pochi minuti
Negli anni scorsi il rinnovo dei
mezzi pubblici a Torino ha seguito ritmi “fisiologici”, e ha scontato
i limiti legati alla disponibilità di
risorse ed alle possibilità di investimento, trattandosi di costi elevati. All’inizio del 2010 era ancora in circolazione un certo numero di motori euro 0 ed euro 1,
mentre gli ultimi investimenti in
vetture tranviarie sono del 2004,
quando sono stati acquistati i
tram Cityway per la linea 4. Nel
2010 si è avviato un programma
di rinnovo. A settembre, grazie
alla collaborazione tra il Ministero
dell’Ambiente, la Città e l’Agenzia
per la Mobilità Metropolitana e
GTT, c’è stato l’acquisto di bus
ecologici a basso o nullo impatto
ambientale, 12 Iveco Citelis da
18 metri, 4 a metano e 8 a gasolio con caratteristiche EEV, con
standard più elevati delle motorizzazioni euro 5: meno 99% di
particolato e idrocarburi incombusti, meno 98% di monossido di
carbonio e meno 89% di ossidi di
azoto rispetto ad un motore euro
0. Tra questi mezzi 4 sono dotati,
primi in Italia, della tecnologia
“Stop & Start”, il sistema che
spegne automaticamente il motore ad ogni sosta e che permette
di risparmiare l’8% di carburante
abbattendo ulteriormente le emissioni. I bus sono dotati di
impianto climatizzato e sistema
di videosorveglianza e sono attrezzati per le persone disabili e
ipovedenti, con postazione per
carrozzelle e pedana per raggiungere il marciapiede ed indicatori
della linea di grandi dimensioni.
L’entrata in servizio è stata accompagnata da una campagna di comunicazione sul tema del basso
impatto ambientale che ha caratterizzato anche le “decorazioni”
dei bus. Questi 12 si aggiungono
ad altri 100 Citelis da 12 metri con
motore EEV entrati in servizio a
gennaio del 2010, costati 22 milio-
sti, 23 di monossido di carbonio,
35 di ossidi di azoto e 537 di CO2,
sostituendo altrettanti bus euro 0.
A dicembre del 2012 viene annunciato l’acquisto di altri 182 autobus ecologici, 96 urbani, 19 suburbani e 67 interurbani, che hanno
iniziato progressivamente la loro
attività a gennaio dello scorso an-
Il Sistema Ferroviario Metropolitano
Una degli ingredienti fondamentali della mobilità sostenibile a Torino è
finalmente “decollato” il 9 dicembre del 2012. Si tratta del Sistema Ferroviario Metropolitano che, grazie alla fine dei lavori per realizzare gli 8
chilometri di gallerie del passante ed al raddoppio dei binari, attraversa
con i suoi treni in sotterranea la città collegandola con la sua banlieu in
pochi minuti.
I numeri del passante ci raccontano di 358 collegamenti quotidiani, 93
stazioni servite, 500 chilometri di binari utilizzati, treni ogni mezz’ora
dalle stazioni di testa ed ogni 8 minuti nel tratto tra Porta Susa e stazione Stura nelle ore di punta, 8 linee ferroviarie.
Le linee in esercizio sono la sfm1 Pont – Rivarolo - Chieri, la sfm2 Pinerolo . Chivasso, la sfmA Torino – Aeroporto – Ceres, la sfm3 Torino –
Susa – Bardonecchia, la sfm4 Torino - Bra, la sfmB Cavallermaggiore –
Bra – Alba, la sfm 6 Torino – Asti e la sfm7 Torino – Fossano.
E’ stato sottoscritto a febbraio l’accordo di programma per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla futura sfm5 che collegherà
Orbassano e Stura (avvio previsto 2018): il passaggio nello scalo merci,
la fermata all’ospedale S.Luigi”, opere idrauliche ed il movicentro. Prevista dall’accordo anche una fermata alle Gru di Grugliasco.
Il crescente utilizzo dei treni del servizio metropolitano da parte dei viaggiatori che si muovono tra Torino e cintura ed usano le 8 linee oggi disponibili consente di prevedere un ulteriore abbattimento significativo
delle auto in circolazione e permette di ritenere che, in particolare nel
tratto urbano tra le stazioni di Stura e Lingotto, questa ferrovia con le
sue fermate in città ed i costi contenuti possa diventare una vera e propria seconda metropolitana.
ni di euro a GTT e che nei primi sei
mesi di attività hanno risparmiato
ai torinesi 2 tonnellate di particolato, quasi 6 di idrocarburi incombu-
no, sostituendo via via tutti gli euro
0 rimasti ed una parte degli euro 1
ancora in giro per la città. Anche in
questo caso si tratta di motori EEV.
Su questi bus, oltre a videosorveglianza, climatizzazione e dotazioni
per disabili, ci sono anche sistemi
interni ed esterni di informazione
alla clientela ed illuminazione a
led. L’acquisto, costato 216 milioni, è stato cofinanziato con 116
dalla Regione.
L’età media del parco mezzi di
GTT, con le nuove immissioni, è
ora di circa 9 anni. Secondo le stime il rinnovo della flotta avvenuto
finora ha consentito un abbattimento significativo degli inquinanti: ad esempio sono circa 2 mila le
tonnellate di CO2 in meno immesse nell’aria cittadina.
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Duecento ragazzi per la Summer junior university
Duecento ragazze e
ragazzi tra i 12 e i 14
anni parteciperanno a
luglio alla prima edizione della Summer Junior University. La
Summer Junior
University si caratterizzerà come un campus
estivo, in cui accanto
ai laboratori umanistici, tecnici e scientifici
si alterneranno momenti ludici e sportivi.
L’iniziativa, presentata
questa mattina a Palazzo Civico, è promossa dall’assessorato
alle Politiche educative
della Città di Torino,
attraverso Iter (Istituzione comunale deputata a promuovere le offerte educative rivolte al modo
della scuola
dell’obbligo) con la
collaborazione di Università e Politecnico di
Torino e il sostegno
della Fondazione per la
Scuola della Compagnia di San Paolo.
Sarà avviata in via sperimentale nell’edizione
di Estate ragazzi 2014 e si svolgerà nella prima decade di luglio
(dal 30 giugno all’11 luglio) coinvolgendo 200 ragazzi delle scuole
medie. I partecipanti saranno
suddivisi in gruppi di 25 dal lunedì al venerdì e, poiché le attività si
svolgeranno negli Atenei, saranno
accolti in quattro ludoteche comunali a partire dalle 8.00 del
mattino. Ad attenderli ci saranno
due accompagnatori che seguiranno il gruppo nell’arco
dell’intera giornata, riaccompagnandoli in ludoteca alle 17.00. I
punti di ritrovo tra cui le famiglie
potranno scegliere sono le ludoteche L'Aquilone (corso Bramante
75), Serendipity (corso Orbassano
264), Drago Volante (corso Cadore 20/8) e il Centro per la Cultura
Ludica (via Fiesole 15/a).
Le attività si svolgeranno nella
sede del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi e nella dimora
storica dell’ateneo al Castello del
Valentino, in quella dell’Università
in via Sant’Ottavio e nel Laborato-
“Questo progetto, così
come le iniziative
“Scuola dei Compiti” e
“Bambine e bambini
un giorno
all’Università” organizzate sempre in collaborazione con gli atenei
torinesi – ha spiegato
Mariagrazia Pellerino,
assessore alle Politiche educative – dimostrano come Torino sia
una comunità educante. Il compito delle istituzioni è suggerire la
creazione di una rete e
mettere insieme le
risorse per proporre
iniziative stimolanti per
i nostri ragazzi. Studiare e imparare può essere divertente attraverso la ricerca e la
sperimentazione di
nuovi modelli che diano vita a una filiera
educativa capace di
dialogare a ogni livello”.
“Vogliamo che imparino, mettendo le mani
in pasta e divertendosi” ha precisato Anita
Tabacco, vice rettore
per la didattica del Politecnico.
rio Xké? della Fondazione per la
“Questo progetto rappresenta per
Scuola della Compagnia di San
Paolo in via Gaudenzio Ferrari 1. Al noi un’esperienza molto importante che ci auguriamo possa contiPolitecnico i ragazzi saranno apprendisti architetto, si ingegneran- nuare. Sarebbe opportuno monitorare questa prima edizione per
no a elaborare origami, faranno
migliorarla e per capire quanto è
esperimenti di fisica, chimica, si
stato aperto lo scrigno della conocimenteranno con applicazioni di
scenza di questi ragazzi” ha sottolirealtà virtuale e saranno intrattenuti dalle performance sulla salva- neato Ezio Ferroglio, docente deleguardia dell’ambiente e sulla figura gato a seguire la Summer Junior
di Camillo Olivetti degli studenti del University per l’Università.
Ogni settimana costerà alle familiceo coreutico “Teatro Nuovo”.
glie 35 euro, comprensivi
Si misureranno con i linguaggi dei
dell’assicurazione e del trasporto
media per imparare a utilizzarli in
da e per le sedi di attività. Il pranzo
maniera consapevole e critica nel
al sacco sarà a carico delle familaboratorio video e impareranno
nuovi modelli didattici e di problem glie.
È necessaria la pre-iscrizione che
solving in quello di robotica
può essere effettuata telefonando
dell’Università, mentre in via Gaual numero 011.4429104 o inviandenzio Ferrari faranno esperienze
didattiche nelle sei sezioni perma- do una e-mail all'indirizzo iter.
nenti: sensi, matematica, informa- [email protected].
tica, misure, luce e radici.
Mariella Continisio
Ogni gruppo di giovani sarà assistito da due studenti universitari e da
due tutor, dottorandi di ricerca, con
competenze tecnico-scientifiche.
L’iniziativa,
presentata questa
mattina a Palazzo
Civico, è promossa
dall’Assessorato alle
Politiche educative
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Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30
Torna la “Festa dei Vicini”
L’appuntamento,
per quest’anno, è
in 62 luoghi della città
(cortili, piazze, strade,
giardinetti) dove,
ancora una volta,
migliaia di cittadini
mangeranno e
balleranno insieme,
chiacchierando e
conoscendosi
Domani, sabato 7 giugno torna,
organizzata in collaborazione con
l’ATC, Federcasa e con le Circoscrizioni, la Festa dei Vicini.
Con i nostri vicini di casa condividiamo molto di più di quello che
sembra: tempo, spazi pubblici e
spazi comuni, ma spesso chi vive,
magari solo qualche scala più su
nello stesso condominio, oppure
dietro la porta a fianco sul nostro
pianerottolo è un perfetto sconosciuto. Li incontriamo per caso, al
mattino mentre accompagniamo i
figli a scuola. O la sera, al ritorno
dal lavoro. E i rapporti, il più delle
volte, si limitano a saluti formali.
“Avere dei buoni vicini di casa è
come avere una casa più grande”, recita un proverbio cinese.
Perché basta un caffè insieme
per trovare interessi condivisi.
Con una cena si possono porre le
basi di un rapporto di fiducia e
scoprire che poter contare sul
proprio vicino è come avere una
marcia in più: ci si può scambiare
favori, aiuto, ricette e consigli, ma
anche indirizzi utili, oggetti che
non utilizziamo più, creando contatti e amicizie.
“I rapporti di buon vicinato, specie per chi vive un momento di
difficoltà, sono fondamentali”
spiega il presidente di Atc, Elvi
Rossi. “Nelle nostre case vivono
complessivamente 18mila anziani e 5mila disabili: in molti di questi casi, dove a prevalere è la solitudine, l’aiuto di un vicino può
essere fondamentale. Piccole
cose, come un passaggio in auto
o una semplice commissione,
possono fare la differenza. Certo
ci sono anche i conflitti,
nelle case popolari come
altrove: per aiutare a prevenire le liti di pianerottolo quest’anno in collaborazione con la Città abbiamo attivato una serie di lezioni di buon
vicinato tenute dal Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale nei
nostri quartieri. La partecipazione,
per ora, è stata grande”.
“Grazie alla Festa dei Vicini, iniziativa alla quale Torino ha aderito
per la prima volta nel 2006, in questi anni migliaia di torinesi hanno
condiviso un momento di festa e di
socialità sotto casa, nell'androne o
nel cortile, interi caseggiati hanno
chiuso la strada davanti al portone
per ampliare l'accoglienza ai palazzi vicini, ai passanti, in un'occasione di riconquista degli spazi sociali”, racconta Ilda Curti, assessore
alla Rigenerazione Urbana e alle
Politiche per l’Integrazione. “E a
ogni edizione – sottolinea la Curti cresce il numero di cittadini e associazioni che organizzano momenti conviviali a testimonianza
della volontà della gente di riscoprire il piacere di divertirsi in compagnia”
L’appuntamento, per quest’anno, è
in 62 luoghi della città (cortili, piazze, strade, giardinetti) dove, ancora
una volta, migliaia di cittadini mangeranno e balleranno insieme,
chiacchierando e conoscendosi.
Spazi di socialità, di buon vicinato
e di reti che si stringono intorno
alle solitudini urbane.
“E’ importante stimolare la condivisione di momenti di giovialità e
favorire le condizioni perché, tra
chi vive nello stesso quartiere o
addirittura nello stesso condominio, ci si possa aiutare l’un l’altro
nell’affrontare le piccole incombenze delle vita quotidiana quando, non di rado, ritmi e stili di vita,
soprattutto nelle grandi città, costituiscono – ricorda il vicesindaco
Elide Tisi - un freno allo sviluppo
dei rapporti interpersonali. La Festa dei Vicini – aggiunge Tisi - è un
invito a riscoprire il piacere dello
stare insieme e anche l’occasione
per conoscere meglio la famiglia
della porta accanto, quella che in
ogni momento di difficoltà può dare un aiuto, una mano concreta
nella gestione delle faccende domestiche, quella che, in un momento di bisogno, è capace di offrire sostegno anche solo con un
consiglio, un sorriso, una tazza di
caffè e un po’ di compagnia. Sono
certa che, anche quest’anno come
nelle passate edizioni, la Festa dei
Vicini coinvolgerà tantissime persone e, sabato 7 giugno, saprà
trasformare tutti i condomini nei
membri di un’unica, grande famiglia allargata”.
Lanciata nel 1999 da un gruppo di
amici francesi per conoscere e
coinvolgere i loro vicini di casa nel
17° Arrondissement di Parigi, per
la Festa dei Vicini è alla sua 15esima edizione. Promossa dalla Fédération Européenne des Solidarités
de Proximité, si propone di contrastare l’isolamento che caratterizza
i quartieri delle nostre città, promuovendo al contempo il valore
della cittadinanza europea. Al successo immediato di quella prima e
spontanea iniziativa sono seguite,
negli anni, 14 edizioni, che sono
arrivate a coinvolgere attraverso
1400 partner oltre 16 milioni di
persone di 36 Paesi diversi.
Informazioni:
http://www.comune.torino.it/
festadeivicini/
http://www.atc.torino.it/www/
comunicato1270.aspx
http://www.localsolidarity.com/fr/
index.html
Anno 8, n. 105 (1663) - venerdi’ 6 giugno 2014- Edizione delle ore 20.30
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Torino sempre più internazionale
Giornata all’insegna delle relazioni internazionali quella che si è
vissuta oggi a Palazzo civico.
Il Sindaco, Piero Fassino, ha infatti ricevuto nella mattinata
l’Ambasciatore di Cuba, Milagros
Carina Soto Aguero. Nel pomeriggio il Sindaco ha incontrato
l’Ambasciatore della Repubblica
Ceca, Petr Burianek con il Console Onorario
per Torino
Franco Aprile. Al centro
dei colloqui
le collaborazioni in ambito industriale, universitario, culturale
e turistico
anche in vista di Expo
2015 e
dell’ampio
programma
di iniziative promosse dalla Città
di Torino.
Fassino ha ricevuto poi il Console
Generale americano, Kyle Scott,
per una visita di congedo al termine del suo mandato in Italia.
Il Semestre di Presidenza della U.
E. e Expo 2015 sono stati i temi
della colazione di lavoro che il
Sindaco ha tenuto con i Consoli
dei 50 paesi rappresentati a Torino.
“Per una grande città – ha dichiarato Piero Fassino – le relazioni
internazionali sono strategiche
per creare nuove e più ampie
opportunità di scambi, di relazioni, di investimenti. Questo è ancor più vero in una Torino che
dall’Olimpiade del 2006 a oggi,
ha conosciuto una straordinaria
trasformazione che, accanto al
profilo industriale, ha visto nascere nuove vocazioni nel campo
della ricerca, dell’università, della
cultura, del turismo.”
Michele Chicco
Nelle immagini : in alto l’incontro con
i consoli dei 50 Paesi rappresentati a
Torino. Sopra, da sinistra gli
ambasciatori di Cuba Milagros Carina
Soto Aguero, della Repubblica Ceca,
Petr Burianek e con il console
generale americano, Kyle Scott, ricevuti oggi a Palazzo Civico
Colloqui a Palazzo
Civico per favorire
collaborazioni in
ambito industriale,
universitario,
culturale e turistico,
anche in vista di
Expo 2015
Laurea honoris causa
a Mario Vargas Llosa
Domani, sabato 7 giugno alle
11 nell'Aula Magna del Rettorato (Via Po 17 - Via Verdi 8 - Torino), il Rettore, Professor Gianmaria Ajani, conferirà la Laurea
honoris causa in “Lingue e Letterature Moderne Euroamericane” allo scrittore Premio Nobel
per la letteratura Mario Vargas
Llosa per aver fatto della passione civile e dello spirito critico una
forma di resistenza delle derive
del mondo contemporaneo e per
l’alto valore culturale della sua
produzione letteraria. Seguirà la
lectio magistralis di Mario Vargas
Llosa.
(ev)
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Anno 8, n. 105 (1663) - venerdì 6 giugno
Anno 8,
2014n. 101
Edizione
(1659)delle
- giovedì
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29 maggio 2014- Edizione delle ore 19
Piccoli paladini del patrimonio culturale
Il sindaco Piero
Fassino ha fatto
questo pomeriggio
visita ai bambini
della scuola E14, che
hanno ricevuto
l’investitura ufficiale
di “giovani
conservatori del
patrimonio culturale
torinese”
Questo pomeriggio i bambini
della scuola dell’Infanzia E14
di via Reiss Romoli 45 hanno
raccontato alle loro mamme
e papà come si diventa
“giovani conservatori del patrimonio culturale torinese”.
Alla festa per l’investitura era
presente il Sindaco Piero Fassino e i cittadini del quartiere,
ai quali i piccoli di cinque anni - che lasceranno la scuola
per passare alla primaria hanno spiegato come hanno
scoperto la storia della propria scuola.
La prima pietra del futuro
museo scolastico che, verrà
inaugurato il prossimo anno,
è il “museo orizzontale”: un
percorso costruito sul pavimento
dedicato alla storia della scuola
E14 di ieri e di oggi. Un itinerario
da vivere saltandoci sopra e giocando per i piccoli; da leggere,
mentre si accompagnano i figli in
classe, per i genitori e una testimonianza concreta che “la storia
fa parte della vita di tutti noi e del
nostro quotidiano” afferma la
dirigente Anna Pellegrino.
I bimbi, intanto, hanno raccontato
come sarà il loro museo: “Un museo per essere interessante deve
avere delle scritte che raccontano
cosa facciamo” racconta Rebecca; “Nel nostro museo ci possiamo mettere dei giochi per non
fare annoiare” continua Andrei;“Nel museo ci vorrebbero le
foto tipo quelle che abbiamo fatto
in gita” aggiunge Lorenzo.
La scuola è nata nel 1980: oltre
trent’anni di vita che narrano la
storia, i cambiamenti e le evoluzioni del nostro tempo. Il progetto
coinvolge i piccoli e i
piccolissimi in un primo itinerario
di scoperta e di sensibilizzazione attraverso le fotografie, i racconti,
gli oggetti e le visite – che li ha
trasformati in cittadini attivi e promotori culturali.
Il museo scolastico testimonia l'identità della scuola, è un luogo di
inclusione dove tutti possono riconoscersi, senza distinzione di età,
lingua, cultura ed è il luogo di una
memoria collettiva della comunità.
Il programma rientra nell’ambito
del progetto “Vuoi costruire il tuo
museo scolastico?” promosso dal-
Delegazione cinese a Palazzo di Città
Il Vicesindaco Elide Tisi ha ricevuto oggi pomeriggio a Palazzo civico una delegazione della città
cinese di Hefei, guidata dal vicesindaco Huang Wentao. Il gruppo
cinese è in questi giorni in visita a
Torino per approfondire le relazioni economiche con realtà produttive e commerciali torinesi e piemontesi.
Torino intrattiene con la Cina delle relazioni in vari ambiti con le
città di Shenyang, con il gemellaggio del 1985 e con accordi
bilaterali di cooperazione con
Harbin, Shenzhen, Luoyang, Pechino, Shanghai, Foshan, Changchun e Hangzhou. (mc)
la Città di Torino, in collaborazione
con l’Associazione culturale Strumento Testa, che si occupa di storia della scuola e valorizzazione del
patrimonio scolastico.
Il piano rientra nelle offerte formative del catalogo Crescere in Città
coordinato da Iter (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile) – Assessorato Politiche educative del Comune di Torino. Un
percorso che in questi anni ha supportato insegnanti e alunni nella
realizzazione di ben quattro musei
scolastici, e documentato sul portale Museiscuol@ (www.comune.
torino.it/museiscuola) del Servizio
Archivi, Musei e Patrimonio Culturale.
Mariella Continisio
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Crisi internazionali. Al via un corso a Torino
E’ iniziato al Centro Studi PostConflict Operations di Torino il 6°
Stabilization and Reconstruction
Orientation Course. 17 frequentatori, fra i quali 5 Ufficiali stranieri
provenienti da Giordania, Macedonia, Oman e Uganda e 3 civili,
hanno iniziato un percorso formativo, della durata di 2 settimane,
che li porterà a conoscere e approfondire le operazioni di stabilizzazione e ricostruzione nei contesti di crisi internazionale.
Il corso, sviluppato attraverso conferenze e dibattiti tenuti in inglese
da docenti, militari e universitari,
è rivolto ai Maggiori e Tenenti Colonnelli e ai funzionari civili, appartenenti agli Organi Centrali
della Difesa, alle Forze Armate, ai
Corpi Armati dello Stato, a Organizzazioni Internazionali, ai Comandi NATO o Multinazionali in
Italia e all’estero, oltre al comparto Difesa di Paesi stranieri.
Il Centro Studi Post Conflict Operations è il luogo di eccellenza
dell’Esercito italiano per tutte le
tematiche del Wider Peacekeeping, in particolare per quelle relative alle operazioni di stabilizzazio-
ne e ricostruzione. In questo ambito, a quella formativa e alla rete di
collaborazioni realizzata con Università, Think-Tank e Organismi
ONU, nazionali ed esteri, il Centro si
è affermato come punto di riferi-
mento in Italia e all’estero e ha
formato, nei suoi 9 anni di attività,
quasi 600 tra Ufficiali, Funzionari e
Dirigenti militari e civili.
Michele Chicco
Ad agosto ZTL e pagamento della sosta sospesi
Dall’11 al 23 agosto compresi, come avviene tutte le estati, sarà sospeso il pagamento della sosta nelle “zone blu”, mentre nulla cambierà per quanto riguarda i parcheggi a barriera e sotterraneI. Gli abbonamenti acquistati per settembre possono essere utilizzati dal
25 agosto, mentre la validità di quelli di luglio sarà prorogata fino al 9 agosto. Tra l’11 ed il 22 agosto saranno sospese anche le limitazioni previste dalla ZTL Centrale.
Lavori in lungo Dora Siena e chiusura di strada Traforo Pino
Lunedì 9 inizieranno i lavori per realizzare una rotonda definitiva (attualmente è provvisoria) tra via Ricasoli e lungo Dora Siena, nei
pressi del campus universitario “Luigi Einaudi”. Si provvederà, oltre alla costruzione della rotatoria, anche all’allargamento del alla sistemazione dei marciapiedi. I lavori dovrebbero durare, meteo permettendo, 4 giorni. Martedì 10 giugno resterà invece chiusa dalle 13 alle
15, tra Sassi e Pino Torinese, strada Traforo del Pino per consentire il collaudo dei lavori effettuati ad uno dei viadotti.
Convegno sul progetto “PUMAS”
lunedì alla Curia Maxima
Il progetto PUMAS, finanziato dal programma Alpine Space, si propone
attraverso la cooperazione internazionale di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle regioni alpine con specifici piani di mobilità per migliorare
la vita dei cittadini e favorire lo sviluppo economico in modo sostenibile.
Al progetto partecipano 5 nazioni, 6 città e 10 partner e ciascuno sperimenterà una strategia per risolvere i diversi problemi relativi alla mobilità. Una nuova cultura basata sulla condivisione delle scelte con i soggetti direttamente coinvolti. Tra gli obiettivi sostenibilità ambientale, economica e sociale, nuovo approccio della pubblica amministrazione
alle regole della mobilità con incentivi invece che divieti,. razionalizzazione della logistica urbana e creazione della Smart Logistic con
tecnologie ITS. Per Torino un progetto pilota per la consegna “pulita” delle merci in città con incentivi ed agevolazioni per gli aderenti.
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Il Vento Bici Tour riparte da Torino
Per sensibilizzare le
amministrazioni
locali e far crescere
la richiesta di
realizzazione della
lunga ciclopista
a bordo Po tra
Torino e Venezia
Parte da Torino il secondo Vento
bici Tour, una pedalata da Torino
a Venezia per incontrare persone,
amministrazioni e amministratori,
associazioni e imprese per discutere assieme dell'importanza del
progetto e condividerne lo spirito
con la finalità di far crescere la
richiesta di realizzazione.
Vento è una ciclovia di 679 Km
progettata dal Politecnico di Milano che unisce Venezia e Torino,
attraverso argini,strade di campa-
gna, percorsi urbani e parchi. Vento diventerà una delle più lunghe
piste ciclabili d’Europa.Una grande
attrattiva turistica, un vero progetto di sviluppo (http://www.
progetto.vento.polimi.it/).
I progettisti del Politecnico di Milano, promotori del progetto, partiranno domani da Moncalieri e raggiungeranno piazza Palazzo di Città per incontrare gli Amministratori
della città di Torino, i giornalisti e i
cittadini presso la sede dell’Urban
Center.
In contemporanea, nella piazza,
sarà allestita la mostra itinerante
che racconta le fasi salienti del
progetto “VenTO”.
Sempre in Piazza Palazzo di Città
dalle 10,30 alle 14 ci sarà la Marchiatura di sicurezza delle biciclette per scoraggiarne il furto ed il
commercio illegale a cura
dell’Associazione Intorno (http://
www.associazioneintorno.it/).
(mm)
Programma
Un giardino per cervelloni
ore 8,30 raduno al Giardino delle Rose(Castello di Moncalieri) di
ciclisti e sostenitori, saluti al VENTO bici tour del Sindaco di Moncalieri e degli Assessori allo Sport e Turismo
ore 9,15 partenza da Moncalieri
Parco Vallere
Parco del Valentino
Inaugurato oggi il giardino del
liceo Einstein, realizzato in un
tratto di via Tollegno pedonalizzato e arricchito di aiuole fiorite. Gli
studenti hanno scelto alcune
frasi dello scienziato premio Nobel per la fisica che sono state
impresse nella pavimentazione in
pietra del nuovo spazio verde. Nelle foto, il taglio del nastro.
Ore 9,45 circa nuovo punto di raccolta ciclisti presso Arco Artigliere
(parco Valentino angolo c.so Vittorio)
Murazzi bassi del Po
piazza Vittorio Veneto
Via Principe Amedeo
Via Carlo Alberto
Via Andrea Doria,
Via Roma
Piazza San Carlo
Via Roma
Piazza Castello
Via Garibaldi
Via dei Mercanti
Ore 10,45 arrivo in Piazza Palazzo di Città
Ore 11 incontro con Amministratori, giornalisti, cittadini all’Urban
Center
Ore 13 partenza del “VenTo bici tour” verso Trino Vercellese.
“sm2art people”, l’innovazione nello spazio urbano
Oggi l’assessore Lavolta ha aperto i lavori del workshop
“Sm2art People”, o
“smart metro quadro”, che indaga le
possibilità dell’Ict
nella realizzazione di
un arredo urbano
intelligente. Coordinato dai Politecnici di
Milano e di Torino,
con l’apporto di Telecom e la presenza forte della Città di Torino, il
workshop analizza le possibili
soluzioni per creare una rete di
arredi urbani (panchine, sistemi di
illuminazione, aiuole) dotati di tecnologie digitali al servizio del cittadino, isole digitali con oggetti
smart.
Lo scopo è di cerare ambienti urbani disegnati attorno alle reali
esigenze dei cittadini. Una piattaforma in cui le amministrazioni
locali, ma anche le multiutility delle
forniture essenziali, possono erogare servizi e osservare cosa succede.
Il progetto è finanziato dal Miur e
raccoglie molte realtà pubbliche,
private e della formazione avanza-
ta. Tre i canali di analisi: disegnare
oggetti calati sulla realtà delle persone; realizzare un ambiente aperto per accogliere servizi già esistenti; essere attenti, nella progettazione, alle esigenze della città.
S[m2]art People è organizzato dal
raggruppamento di s[m2]art
(Telecom Italia, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Reply,
Gruppo Thema Progetti, metalco,
H&S Qualità nel software, Astrel,
Winext, Dimensione Solare, Neri
Wolff) e Fondazione Torino Wireless.
Mauro Marras
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“Il fascino della Capitale antica”
Si inaugurerà giovedì 12 giugno,
alle ore 17.30, in piazza Castello
zona Polo Reale, l’esposizione
itinerante dello scultore Xu Hong
Fei ‘Il Fascino della Capitale antica’. Si tratta di 36 sculture, di
grande e piccolo formato, realizzate in bronzo, legno e marmo,
esposte fino al 18 luglio in luoghi
suggestivi e prestigiosi: dal MAOMuseo d’Arte Orientale al Polo
Reale, dalla Reggia di Venaria
Reale alla Galleria Subalpina e
alla Piscina monumentale. Il maestro Xu Hong Fei è il più famoso
artista cinese nel campo della
scultura contemporanea, nato nel
1963, è Rettore dell’Accademia di
Scultura di Guangzhou ed è autore di numerosi progetti di scultura
pubblica in tutta la Cina, ha esposto in Tailandia, in Francia, a Sidney e in Italia a Montepulciano
(SI) e a Zafferana Etnea (CT). Nel
2008 è stato invitato a Parigi per
una mostra personale e, nello
stesso anno, il Comitato Olimpico
Internazionale lo ha selezionato
come unico scultore per rappresentare la Cina presso la "Olympic
Sport & Art Exhibition". La sua
opera "Una vittoria allegra" è in
mostra al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di Losanna.
Le opere dello
scultore Xu Hong Fei
esposte fino
al 18 luglio in luoghi
suggestivi e
prestigiosi: dal MAOMuseo d’Arte
Orientale al Polo
Reale, dalla Reggia di
Venaria Reale alla
Galleria Subalpina e
alla Piscina
monumentale
L’artista trae la sua ispirazione anche dall’amicizia con il maestro
cinese Huang Yongyu, autore di
prestigiose opere in calligrafia, pittura ad olio, acquerello, pittura a
inchiostro e xilografie. Alla fine del
1990 i due maestri riflettono su
una nuova direzione dell’arte di Xu
Hong Fei e il risultato è la celebre
serie "Le donne paffute” (The
Chubby Women), una collezione di
oltre cento sculture, alcune delle
quali di grandi dimensioni. Il mae-
stro considera il bello come la capacità di amare il proprio corpo e
le donne ritratte, benché opulente,
sono un esempio di leggerezza,
indipendenza e passione per la
vita. La mostra, realizzata col patrocinio della Città è organizzata
dalle Associazioni “Secretaries’
Voice” e “Cinesi e Italo-Cinesi” di
Torino.
Luisa Cicero
Una targa per ricordare Angelo Dragone
“Hanno saputo esprimere un
grande amore per la Città e per
l’arte”: sono state le parole del
Presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, il critico e storico dell’arte
Angelo Dragone, a cui la Città di
Torino, oggi, ha dedicato ,sia a lui
che alla moglie e collega Jolanda
Conti, una targa commemorativa.
Figura di primo piano nella critica
d’arte, Dragone è stato giornalista
de La Stamp,a dove ha iniziato
nel 1960 da Stampa Sera, per
terminare nel 1992, coordinando,
con Marco Rosci e Francesco Vincitorio, la Pagina dell’arte, nata negli
anni settanta sotto la direzione di
Arrigo Levi.
“Unì qualità e impegno” ricorda il
presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Alberto Sinigaglia.
Dragone scrisse numerosi saggi
dedicato all’arte moderna in Piemonte enel 1954 ricevette il premio per la critica della Biennale di
Venezia. La futura moglie, Jolanda
Conti, fondò con lui il Centro Piemontese di studi d’arte Moderna e
contemporanea.
Nel 1996 i due coniugi donarono
Registrazione del Tribunale di Torino numero
97 del 14 novembre 2007
alla Fondazione per l’Arte della
Compagnia di San Paolo parte della loro biblioteca ed i figli di Dragone, Piergiorgio e Alberto, dopo la
morte del padre, costituirono il Fondo Jolanda e Angelo Dragone per
l’arte contemporanea in Piemonte,
conservato e consultabile presso
l’Archivio di Stato di Torino:si tratta
di oltre 50 mila volumi e di circa
3mila falconi d’archivio.
La targa si trova al Parco del Valentino di fronte a via San Pio V, nel
quartiere San Salvario dove si svolse la quasi totalità della vita della
coppia. (ag)
Redazione: piazza Palazzo di Città 1—10122 Torino. Tel.: 0114423600 Fax: 0114422270
[email protected]. Direttore responsabile: Carla Piro Mander. Coordinamento
redazionale: Mauro Marras. In redazione: Marco Aceto, Eliana Bert, Michele Chicco, Luisa
Cicero, Mariella Continisio, Gianni Ferrero, Mauro Gentile, Raffaela Gentile, Antonella Gilpi,
Mauro Giorcelli, Claudio Mangiantini, Paolo Miletto, Gino Strippoli, Ezio Verna, Piera
Villata. Edizione delle ore 20.30 a cura di Gianni Ferrero e Mauro Gentile
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Una pièce teatrale contro il fumo
L’appuntamento
è organizzato
dal Centro Congressi
Internazionale,
e si svolge a margine
di un convegno
medico intitolato
“Polmoni in fumo”
Quali vantaggi procura smettere
di fumare?’ Questo sarà
l’argomento dell’incontro - e della
pièce teatrale Dipendo da me che si svolgerà sabato 14 giugno
dalle 17 alle 19, al Centro Congressi ENVIPARK (Via Livorno 60,
Torino). Patrocinato dal Comune
di Torino, l’appuntamento è organizzato dal Centro Congressi Internazionale, e si svolge a margine di un convegno medico intitolato “Polmoni in fumo” , che si
propone di rilanciare con forza,
con il sostegno delle più recenti
acquisizioni scientifiche, la battaglia contro il fumo e di fornire
strumenti utili ad aumentare
l’efficacia dell’azione antifumo.
“Per ridare attualità alla battaglia
contro il tabagismo - , afferma
Claudio Zamprogna direttore S.C.
Pneumologia Ospedaliera ASL
TO2 e responsabile scientifico del
convegno – abbiamo pensato di
creare un evento a lato del convegno medico che presenti al
pubblico non tanto i danni del
fumo, noti e abbondantemente
esplicitati a norma di legge sui
pacchetti di sigarette, quanto piuttosto i vantaggi che si ottengono
smettendo di fumare. Non tutti
sanno, ad esempio, che già solo
dopo 20 minuti, da quando si è
spenta l’ultima sigaretta, il battito
del cuore risulta più regolare, dopo
un solo giorno i sensi del gusto e
del tatto migliorano; dopo una set-
timana si ha più forza e più fiato e
dopo un mese cala il rischio di infezioni respiratorie…”
L’incontro è gratuito e sarà possibile partecipare fino ad esaurimento
dei posti disponibili.
(lc)
Al Teatro Marchesa omaggio a Rosa Balistrieri
Uno dei personaggi che appartengono alla tradizione teatrale Rosa
Balistreri, verrà ricordata in un
concerto “Ppi tia cantu” da Felice
Rindone al teatro Marchesa in
corso Vercelli 141, domenica 8
giugno alle 16.
Il cantautore siciliano Felice Rindone, è un’artista della lavorazione del marmo scolpito, della vetroresina, della terracotta e dei
gessi policromi ed è fondatore nel
2010 dell’associazione culturale
“Cantu e Cantu” che si occupa
della valorizzazione e ricerca del
canto popolare. Nel 2011 compone l’opera dialettale “Lu venniri
matinu”, lauda dialogata sul venerdì santo a Riesi, dove lui risiede, segue poi con l’opera musico
poetica “Ppi tia cantu”, omaggio
alla scalinata di San Giuseppe.
Il cantautore non nasconde tutto
l’amore che nutre per
l’indimenticabile Rosa e per i suoi
canti. Rosa Balistreri, nasce nel
giorno di primavera, 21 marzo 1927, a Licata, da una famiglia molto
povera e scarica la sua rabbia cantando a squarciagola lungo le stradine della Marina.
Divenuta amica di grandi come
Guttuso, Sciascia e anche di Amalia Rodriguez è stata esponente di
un certo modello di attivismo culturale.
Un’icona che rappresenta in maniera forte e quasi esaustiva il rapporto difficile, di odio e amore, che
molti siciliani, forse quelli dallo
spirito più libero ed irrequieto, hanno nei confronti della loro terra.
La sua musica è nata imparando
dai cantastorie, dalla musica popolare e quindi dai contadini, dai carcerati, dai poveri.
Amata dal pittore Manfredi, verseggiata dal poeta Ignazio Buttata,
scoperta a Firenze da Dario Fo,
esclusa dal festival di Sanremo del
1973 perché voleva gridare le sue
proteste e le sue accuse, il dolere
della terra dei poveri che la abitano,di quelli che l’abbandonano, dei
compagni operai, dei braccianti,
dei disoccupati, delle donne siciliane che vivono come bestie, Rosa è
spirata a Palermo, a Villa Sofia, il
20 settembre del 1990.
Antonella Gilpi