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• Alla soc. Burgo Group SpA
Via Piave 1
36077 Altavilla Vicentina (VI) Italy - [email protected]
E p.c. :
•
Al Presidente della Repubblica Italiana - On. Giorgio Napolitano
P.zo del Quirinale – 00187 Roma – Racc. A/R
•
Al Prefetto di Frosinone - [email protected]
•
Al Dipartimento Protezione civile - [email protected]
•
Al Ministero dell'Ambiente
[email protected], [email protected];
[email protected];
•
Al Ministero della Salute
[email protected]; [email protected];
•
Al Commissario Europeo all'Ambiente
[email protected]; [email protected]; [email protected];
•
Al Presidente della Regione Lazio
[email protected] ,
•
All'Assessore all'Ambiente Regione Lazio
[email protected] ; [email protected] ; [email protected] ;
•
Al Sindaco di Sora
[email protected] ;
•
Al Consiglio Comunale di Sora – Pres. Giacomo Iula
[email protected]
•
Alla Procura della Repubblica di Frosinone
[email protected] ,
•
Alla Procura della Repubblica di Cassino
[email protected] , [email protected];
•
Alla Procura della Repubblica di Roma
[email protected] , [email protected];
•
Avvocato Mario Cioffi <[email protected]>,
–
–
CCTA - GRUPPO CC TUTELA AMBIENTE – ROMA - [email protected]
CCTA - SEZ. INQUINAMENTO INDUSTRIE A RISCHIO E ARS – ROMA [email protected]
Comando CC TUTELA SALUTE – ROMA - [email protected]
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Comando Provinciale CC – FROSINONE - [email protected]
Comando Guardia di Finanza - <[email protected]>,
Comando Provinciale Corpo Forestale - [email protected],
Roberto Saviano – [email protected],
Greepeace Italia – [email protected], [email protected] ,
[email protected],
Legambiente Lazio - [email protected],
[email protected];
WWF Italia - [email protected]; [email protected] ;
Redazione “Il Fatto Quotidiano” - [email protected],
Redazione Ballarò – [email protected],
Redazione Servizio Pubblico – [email protected], [email protected],
Federazione VERDI – [email protected],
Movimento 5 Stelle - [email protected],
Sinistra Ecologia e Libertà - On. Nazzareno Pilozzi <[email protected]>,
[email protected],
Oggetto: Intimazione all'intervento per la difesa della salute pubblica
locale – Inquinamento atmosferico locale.
Come hanno certificato le massime Autorità nel campo della ricerca oncologica mondiale in una
recentissima ricerca che ha trovato pubblicazione sulla rivista medica specialistica “The Lancet
Oncology” del 9 luglio u.s. qui allegati alcuni link, e come già peraltro largamente acquisito,
l'inquinamento atmosferico, particolarmente quello industriale, è diretta causa
di mortalità e di malattie tumorali, quali quelle all'apparato cardio-respiratorio,
di un considerevole numero di persone esposte ai fumi e sostanze inquinanti
emesse in atmosfera continuativamente fin sopra la soglia ammessa per Legge,
come di seguito riportate da Arpa Lazio http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/
Valori Soglia
La normativa vigente in materia di qualità dell’aria, rappresentata dal testo unico D.Lgs n.
155 del 13/08/2010, impone il rispetto di valori limite di concentrazione in atmosfera degli
inquinanti considerati CO, NO2, SO2, PM10, C6H6, O3, Benzo(a)pirene, Nella sottostante
tabella sono riportati i valori limite di riferimento.
Tabella - Valori limite degli inquinanti atmosferici per la protezione della salute umana
Inquinante
Monossido di
Carbonio (CO)
Valore Limite
Valore limite protezione salute
umana,
10 mg/m3
Valore limite protezione salute
umana, da non superare più di 18
volte per anno civile,
Periodo di
mediazione
Max media
giornaliera
calcolata su 8 ore
Valore limite protezione salute
umana,
40
Biossido di
Zolfo (SO2)
D.L. 155/2010
Allegato XI
D.L. 155/2010
1 ora
Allegato XI
200 µg/m3
Biossido di
Azoto (NO2)
Legislazione
D.L. 155/2010
Anno civile
Allegato XI
µg/m3
Soglia di allarme
1 ora
D.L. 155/2010
400 µg/m3
(rilevati su 3 ore
consecutive)
Allegato XII
Valore limite protezione salute umana
da non superare più di 24 volte per
anno civile,
350
D.L. 155/2010
1 ora
Allegato XI
µg/m3
Valore limite protezione salute umana
da non superare più di 3 volte per
anno civile,
125
D.L. 155/2010
24 ore
Allegato XI
µg/m3
Soglia di allarme
1 ora
D.L. 155/2010
500 µg/m3
(rilevati su 3 ore
consecutive)
Valore limite protezione salute
umana, da non superare più di 35
volte per anno civile,
24 ore
Particolato
Fine
(PM10)
D.L. 155/2010
Allegato XI
50 µg/m3
Valore limite protezione salute
umana,
D.L. 155/2010
Anno civile
Allegato XI
40 µg/m3
Particolato
Fine
(PM2.5)
Valore limite, da raggiungere entro il
1° gennaio 2015,
Allegato XII
D.L. 155/2010
Anno civile
Allegato XI
25 µg/m3
FASE I
Particolato
Fine
(PM2.5)
Valore limite, da raggiungere entro il
1° gennaio 2020, valore indicativo
D.L. 155/2010
Anno civile
Alle
20 µg/m3
FASE II
Ozono (O3)
Valore obiettivo per la protezione
della salute umana, da non superare
più di 25 volte per anno civile come
media su tre anni,
120
Max media
D.L. 155/2010
8 ore
Allegato VII
µg/m3
Soglia di informazione,
D.L. 155/2010
1 ora
180 µg/m3
Allegato XII
Soglia di allarme,
D.L. 155/2010
1 ora
240 µg/m3
Obiettivo a lungo termine per la
protezione della salute umana,
nell’arco di un anno civile.
Valore obiettivo per la protezione
della vegetazione, AOT40 (valori
orari) come media su 5 anni:
Allegato XII
Max media
D.L. 155/2010
8 ore
Allegato VII
Da maggio a
luglio
18.000 (µg/m3 /h)
Obiettivo a lungo termine per la
protezione della vegetazione, AOT40
(valori orari) :
Da maggio a
D.L. 155/2010
Allegato VII
D.L. 155/2010
6.000 (µg/m3 /h)
Benzene
(C6H6)
Valore limite protezione salute
umana,
5
Benzo(a)pire
ne (C20H12)
luglio
Allegato VII
D.L. 155/2010
Anno civile
Allegato XI
µg/m3
Valore obiettivo,
D.L. 155/2010
Anno civile
1 ng/m3
Allegato XIII
Valore limite,
Piombo (Pb)
D.L. 155/2010
Anno civile
0,5
µg/m3
Allegato XI
D.L. 155/2010
Valore obiettivo,
Arsenico (Ar)
Anno civile
6,0 ng/m3
Allegato XIII
Valore obiettivo,
D.L. 155/2010
Cadmio (Cd)
Anno civile
5,0 ng/m3
Allegato XIII
D.L. 155/2010
Valore obiettivo,
Nichel (Ni)
Anno civile
20,0 ng/m3
Allegato XII
Livelli critici per la protezione della vegetazione
Livello critico annuale
Livello critico invernale
(anno civile)
(1° ottobre – 31 marzo)
Inquinante
Biossido di
Zolfo (SO2)
Legislazione
D.L. 155/2010
20
µg/m3
20
µg/m3
Allegato XI
Ossidi di
D.L. 155/2010
30
Azoto (NOx)
µg/m3
-----------Allegato XI
E' questo il caso che si presenta alla popolazione sorana e a
quella delle località limitrofe come altrove identificate
(simulazione Calpuff della soc. Burgo Group SpA).
Raggio diffusione fumi di scarico della turbogas - Simulazione CALPUFF- Fonte Burgo Group SpA
In questa simulazione, il raggio di ricaduta dei fumi e polveri della turbogas/impianto di
cogenerazione indicati con colore rosso, si ferma volutamente a soli 10 chilometri entro i quali la
ricaduta delle nano polveri PM10 e PM2,5 è comunque elevatissima (colore del raggio) e di quasi
pari intensità di quelle che ricadono a 100 metri dall'impianto stesso. Tale raggio di ricaduta delle
nano polveri è comunque (evidentemente) molto più lungo dei 10 Km considerati, raggiungendo
presumibilmente distanze superiori ai 20 chilometri con quasi stessa intensità inquinante,
interessando così una popolazione residente di circa 80.000 persone.
Le città di Sora e Isola del Liri, come si vede in cartina, sono completamente
interessate da tali ricadute di nano polveri e altre sostanze inquinanti prodotte e
immesse in atmosfera dalla vostra turbogas, come da legenda in cartina. I valori
indicati in cartina inoltre, si riferiscono soltanto alle polveri “primarie”, cioè quelle polveri
prodotte direttamente dalla turbogas misurate al camino, mentre nulla si dice per quanto
riguarda le polveri “secondarie”, quelle cioè che si formano in atmosfera sotto l'influenza
degli agenti e inquinanti atmosferici e misurabili fuori dal camino della turbogas (E300 e E301
in A.I.A.).
Sembrerebbe acclarato che l'impianto cogenerativo / turbogas modello LM2500+G4 in dotazione
strumentale alla Cartiera del Sole di Sora, Burgo Group SpA, è detta “Low Emission NOx” (ma i
monitoraggi e la stessa Burgo SpA dicono altro). Ciò nonostante esso risulta privo di ogni sistema
di filtraggio e abbattimento delle nano polveri primarie (PM10 e PM2,5) che la turbogas in
questione produce in quantità molto elevate (11,5 tonnellate/anno – fonte Burgo Group SpA) di
cui queste associate/composte da una quota maggiore del 95% da nano polveri del tipo PM2,5
(fonte: Nicola Armaroli, Claudio Po; articolo su rivista “ La Chimica e l’Industria”, novembre
2003 http://www.napoliestnoveleni.it/Studio%20Armaroli.pdf ).
Al fine di dimostrare ulteriormente il carico inquinante della turbogas della Cartiera del Sole di
Sora, Burgo Group SpA, si riporta di seguito due tabelline di confronto tecnico/inquinante tra 4
turbogas in esercizio (e previste) in Italia, già prodotte in altra documentazione. I dati si
riferiscono a fonti ufficiali riportate in nota.
EMISSIONE GAS - CONFRONTO TRA 4 TURBOGAS
POTENZA
Avezzano ----- Titan 250
22 Mwe
Centrale di Verzuolo (Cn) 110 Mwe
Porto Corsini (RA)
400 Mwe
Sora
45,1 Mwe
NOTA
Mwe = Megawatt elettrici
Fonte : CNR > Porto Corsini
Fonte : Fondazione MIRROR > Avezzano
Fonte : Edison /EMAS > Verzuolo
Fonte : Burgo Group SpA > Sora
NOx (mg/Nm3)
11
13,56
34,5
50 – 100
CO (mg/Nm3)
13 Sistema So.Lo.
6,25
7
40 – 50
POLVERI - CONFRONTO TRA 4 TURBOGAS
POTENZA
APRILIA (LT)
750 Mwe
FERRARA
150 Mwe
Porto Corsini (RA)
400 Mwe
Sora
45,1 Mwe
NOTA
Fonte : CNR > Porto Corsini
Fonte : LEGAMBIENTE > Aprilia
Fonte : ARPA > Ferrara
Fonte : Burgo Group SpA > Sora
Polveri (Pts) tonnellate / anno
15
4,48
1
11,5
- Si noti che la centrale di Sora emetterà, in assoluto, polveri in quantità simili o superiori a
centrali di gran lunga più potenti.
- La centrale di Aprilia in progetto, ben che 15 volte più potente di quella di Sora, produrrà
polveri in quantità simili.
– Nella centrale di Ferrara sono stati riscontati valori di emissione di 0,6
mg/Nm3 (Arpa) - Nella centrale di Porto Corsini si sono riscontati valori di
emissione di 0,079 mg/Nm3 (CNR).
– Resta quindi al momento non contestabile la dichiarazione della Burgo SpA che
dichiara per la Centrale di Sora, una concentrazione di polveri pari a 3,9 mg/Nm3
che costituisce un valore 49 volte superiore a quello di Porto Corsini.
Si sottolinea che la Cartiera in questione con la sua turbogas/impianto di
cogenerazione, è ubicata in un centro abitativo altamente popolato (> 300
abitanti/Km2), posta al centro di due città contigue (Sora e Isola del Liri) come
rappresentato nella cartina seguente, la cui distanza dai rispettivi Centri Storici è pari a
circa a 0,5 Km in linea d'aria mentre molto numerosa è la popolazione che
risiede nelle immediate vicinanze della Cartiera del Sole (vedasi cartina sottostante).
Le città di Sora e Isola del Liri costituiscono un contesto abitativo continuo e compatto. E' perciò
del tutto evidente che l'impianto di cogenerazione in questione dovesse essere a suo tempo, quanto
meno sottoposto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale secondo quanto previsto dal
D.P.R. del 12/4/1996, all. A), B), D) mentre essa è stata “by passata” con un “semplice” “nulla
osta” a sola firma di 3 dirigenti della Regione Lazio e di Area Natura 2000 che in base alle Leggi
citate in chiusura e in base alla presunta potenza elettrica dell'impianto di circa 67 MWe, pari
al 55% (dichiarazione dell'Ing. Trincia della General Electric – Nuovo Pignone, agli atti della
Procura di Cassino) del rendimento termico di 123 MWt dichiarati dai Vigili del Fuoco di
Frosinone; 135,4 MW termici per i consulenti della Procura di Cassino, pag. 44 ) e sua ubicazione,
risultava essere invece “obbligatoria” e di competenza MINISTERIALE (D.P.C.M. del
10.8.1988 n. 377, art. 1, co. 1 : > 50 MW elettrici). A tal fine, si prenda visione della relazione
tecnica redatta da ISPRA del 19/06/2009 “Considerazioni tecniche e criticità evidenziate nella
relazione di screening e nella relazione del progetto preliminare” (7 firmatari) e del Parere nr. 325
del 28/07/2009 del Ministero dell'Ambiente – Commissione tecnica di verifica dell'impatto
ambientale – VIA e VAS (43 firmatari). Come noto, ad oggi è in corso un procedimento penale a
carico dei 3 funzionari di Regione Lazio e dell'ex direttore della stessa Cartiera. Si invita pure a
prendere visione della Perizia redatta dai 2 consulenti tecnici incaricati dalla Procura della
Repubblica di Cassino (agli atti e allegabile a richiesta).
Nel cerchio in cartina, la Cartiera del Sole – Burgo Group SpA.
Si ricorda poi che il comune di Sora è classificato nella classe 2 nel Piano dell'aria della Regione
Lazio, cioè, comune nel quale almeno un inquinante è stato valutato tra il limite di legge aumentato
del margine di tolleranza e il limite di legge – A.I.A. pag. 12).
Si consideri ora la direzione dei venti, come riportata nella simulazione CALPUFF qui sopra e
si vedrà che Sora (circa 27.000 abitanti) è COMPLETA INVESTITA dai fumi e polveri della
turbogas /cogenerazione della Cartiera del Sole, per 8.470 ore l'anno, pari a circa 350
giorni/anno, 24 ore al giorno (dati Burgo SpA- A.I.A. pag. 45, camino E300 totale ore anno
emissione 8.200).
Il dato statistico del rapporto tra PM2,5 e PM10 = 0,95 (cit. Armaroli e Po) è largamente
confermato dai campionamenti empirici svolti con i ripetuti monitoraggi della qualità dell'aria
di Sora dall'Agenzia ARPA LAZIO sezione di Frosinone, rispettivamente del mese di febbraio
2012, ottobre 2012, febbraio 2013, aprile/maggio 2013.
In particolare si segnalano tutti e 4 i monitoraggi effettuati, ognuno con delle precise
“caratteristiche” che riporto sinteticamente.
• Febbraio 2012, centralina posta in centro città, in concomitanza con nevicata
“eccezionale”, i valori delle PM10 e PM2,5 risultavano ambedue abbondantemente e
continuamente oltre le soglie ammesse per inquinante PM10 e PM2,5.
• Ottobre 2012, centralina posta in centro città, ma con presumibile fermo della turbogas
/cogenerazione della Cartiera del Sole SpA per “ Cassa Integrazione Guadagni
Ordinaria” quasi certamente dal 10 al 17 ottobre (vedasi busta paga Cartiera del Sole
– Burgo SpA allegata), in concomitanza con il periodo di monitoraggio di Arpa Lazio
effettuato dal 9 al 22 ottobre. Si registravano valori delle PM10 e PM2,5 molto al di sotto
dei livelli massimi consentiti.
• Febbraio 2013, centralina posta in Largo S. Domenico (a 200 metri dalla Cartiera del Sole
SpA). Valori delle PM10 e PM2,5 ancora molto al di sopra e continuativamente dai valori
massimi accettati. I valori assoluti dei microgrammi registrati da ARPA LAZIO per le PM10
e PM2,5 presentano una stretta correlazione e similitudine con le analisi svolte nel febbraio
del 2012, un anno prima.
• Aprile/maggio 2013, centralina posta in piazza S. Domenico (a 200 metri dalla Cartiera del
Sole) per 37 giorni di monitoraggio. I dati sono molto simili alle risultanze del monitoraggio
di ottobre 2012 (turbogas ferma) o ai dati registrati dalla centralina di Fontechiari (quota
base). Si nutrono forti dubbi sulla esattezza dei dati dichiarati da Arpa Lazio.
Dal confronto dei primi tre monitoraggi sembrerebbe perciò emergere che ,
nonostante l'abbondante nevicata che ha interessato il territorio sorano nel febbraio 2012 (eccetto
che nel raggio di 1 km dalla Cartiera del Sole SpA dove invece ha piovuto a causa delle temperature
dei fumi emessi a 110 gradi – Eurolab Srl – 25/11/2009), i valori assoluti e di trend
delle PM10 e PM2,5 SONO CONFERMATI
ALL'ALTRO (febbraio 2012 – febbraio 2013).
DA
UN ANNO
I valori assoluti delle PM10 e PM2,5, la numerosità dei giorni di superamento delle soglie prima
viste nonché la matematica simmetria dei dati statistici dei due monitoraggi di febbraio 2012 e
febbraio 2013 sembrerebbero dire che “pur in presenza di condizioni atmosferiche
eccezionali, l'inquinamento dell'aria di Sora, con turbogas della Cartiera del
Sole SpA – Burgo Group SpA, IN ESERCIZIO, è come rappresentato dai grafici
di febbraio 2012 e febbraio 2013” (dati Arpa Lazio). Dai grafici medesimi sembrerebbe
facile desumere le fasi di lavorazione della turbogas in esercizio presso la Cartiera del Sole SpA di
Sora. Nei grafici realizzati, il ciclo turbogas/cogenerativo sembra rappresentato dalle salite
repentine dei valori degli inquinanti PM10 e PM2,5 (e altri) in fase di scarico/accumulo in
atmosfera e altrettanto repentine discese con fase di non scarico della turbogas in atmosfera e
pulizia dell'aria per azione dei venti.
Nel monitoraggio di ottobre 2012, sempre a cura di ARPA LAZIO, per coincidenza
benevola, si sono registrati valori assoluti e tendenziali per le PM10 e PM2,5 molto al di sotto delle
soglie massime accettabili (50 mg/m3 per le PM10; 20-25 mg/m3 per le PM2,5). Questo secondo
monitoraggio, con posizionamento della centralina di ARPA LAZIO in quel di piazza S. Restituta,
come per la precedente di febbraio 2012, presenterebbe una coincidenza di tempi e date per cui ,
per l'intera o buona parte della durata del monitoraggio sulla qualità dell'aria svolto da Arpa
Lazio, la Cartiera del Sole SpA si sia trovata ad adottare il fermo di alcuni impianti
(sembrerebbe anche della turbogas/cogenerazione) per la Cassa Integrazioni Guadagni
Ordinaria (GICO), come dimostrato dalla busta paga della Cartiera del Sole – Burgo SpA di
ottobre 2012 (allegata). Questa circostanza è facilmente verificabile direttamente accedendo ai
documenti dell'azienda. Noi ne siamo a conoscenza per testimonianza diretta giacchè in cartiera
lavorano circa 420 addetti.
Sotto l'aspetto meteorologico/ambientale, sembrerebbe che il monitoraggio di ARPA LAZIO di
ottobre 2012 rappresenti/registri perciò la “migliore” condizione della qualità dell'aria di
Sora, definibile “di base”, cioè BUONA.
In grafico si vede il suo trend basso, discendente e poi salente gradualmente in attesa di ridiscendere
con l'azione del vento, ma sempre molto sotto le soglie massime fissate. Normale accumulo in aria
di inquinamento prodotto a terra, senza la turbogas.
Turbogas che invece ha una portata certificata dall'Autorizzazione Integrata
Ambientale (A.I.A.) rilasciata dalla Provincia di Frosinone nel gennaio 2009, per la
quale si registra un volume dei fumi emessi dal camino E300 (turbogas) per
241.115 metri cubi l'ora in modalità di funzionamento “a recupero”, mentre in
modalità “a ciclo aperto” il camino E301 (camino by-pass) certifica una portata di
238.990 metri cubi l'ora (A.I.A. pag. 70 e 71). Una analoga indagine commissionata da Burgo
SpA ad una azienda locale (Eurolab Srl del 25/11/2009 - codice rapporto di prova nr.10110931), ha
certificato una portata emissiva per il camino E300 di 290.000 m3/h, cioè molto al di sopra di
quanto consentito in A.I.A. stessa. Senza contare le altre fonti di immissione dei fumi in atmosfera
della stessa Cartiera del Sole di Sora.
Foto: Scarico impianto di cogenerazione / turbogas della Cartiera del Sole di Sora.
Nota: i 2 camini sono alti 30 mt.
Se consideriamo i valori delle nano polveri registrate da Arpa Lazio nei 4 monitoraggi della
qualità dell'aria già effettuati, vediamo immediatamente la differenza di inquinamento da PM10 e
PM2,5 per i primi 3 monitoraggi realizzati (febbraio 2012 – ottobre 2012 – febbraio 2013).
I 2 grafici sottostanti presentano la fotografia scattata da Arpa Lazio in quei periodi.
Arpa Lazio: trend PM10 e PM2,5 - 4 monitoraggi della qualità dell'aria di Sora
In tutti i grafici di seguito riportati, sull'asse verticale delle ordinate si indicano i valori registrati da
Arpa Lazio degli inquinanti PM10 e PM2,5 espressi in microgrammi per metro cubo di aria.
Sull'asse orizzontale delle ascisse invece, i giorni di monitoraggio.
PM10 SORA
4 MONITORAGGI ARPA LAZIO
100
90
SOGLIA
LIMITE
PM10
80
70
Febbraio
2012
60
50
Ottobre
2012
40
30
Febbraio
2013
20
10
Apr/Mag
2013
0
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
PM2,5 SORA
4 MONITORAGGI ARPA LAZIO
80
70
SOGLIA
LIMITE PM2,5
60
50
PM2,5 feb
2012
40
30
PM2,5 OTT
2012
20
PM2,5 feb
2013
10
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
PM2,5
Apr/Mag 2013
Nel monitoragio di ottobre 2012 effettuato presumibilmente in concomitanza con il fermo impianti
cogenerativi/turbogas della Cartiera del Sole – Burgo Group SpA per Cassa Integrazione Guadagni
Ordinaria (C.I.G.O.) (vedasi busta paga allegata), si è registrata la seguente condizione delle nano
polveri PM10 e PM2,5.
PM10 E PM2,5
SORA OTTOBRE 2012
40
35
30
25
PM10
OTT
2012
20
15
10
PM2,5
OTT
2012
5
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
In questo grafico dunque, possiamo vedere la “QUALITA' DELL'ARIA DI SORA” con la
turbogas ferma.
Le PM10 sono molto al di sotto della soglia massima dei 50 microgrammi per metro cubo e le
PM2,5 sono molto al di sotto dei 20/25 microgrammi per metro cubo. Con questo stato dell'aria, a
Sora si camperebbe anche oltre 100 anni (malattie tumorali escluse). Anche i rispettivi trend non
presentano “anomalie” di sorta in quanto il loro andamento prima decrescente e poi crescente
rappresenta la normale condizione di pulizia dell'aria dalle polveri per azione dei venti e agenti
atmosferici e successivo lento, progressivo accumulo in aria delle nano polveri prima di una nuova
azione pulente degli stessi agenti atmosferici.
Se guardiamo adesso il confronto tra il monitoraggio di Sora e di Fontechiari, per gli stessi
giorni di ottobre 2012, vediamo come le PM10 di Sora e Fontechiari presentino:
1. stesso andamento, con picchi simmetrici;
2. valori assoluti molto vicini tra loro (turbogas spenta);
3. valori al di sotto delle soglie massime di legge.
I dati riferiti alla centralina fissa di Arpa Lazio di Fontechiari (FR) sono tratti dai report giornalieri
pubblicati da stessa Arpa Lazio sul proprio sito istituzionale http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/
Ricordo che Fontechiari, in linea d'aria, dista da Sora meno di 10 Km ed è in posizione di “sotto
vento” ossia, il vento tira in direzione Sora ----> Fontechiari, come da simulazione CALPUFF della
soc. Burgo Group SpA.
PM10 OTTOBRE 2012
SORA VS. FONTECHIARI
40
35
30
SORA
FONTECHIARI
25
20
15
10
5
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15
Dunque a turbogas spenta, i valori di PM10 (e PM2,5) di Sora e Fontechiari sono molto simili
sia in valore assoluto che per andamento giornaliero. Dunque, a turbogas spenta, la qualità
dell'aria di Sora è molto vicina a quella di Fontechiari. Comunque definibile come BUONA.
Si sottolinea invece come l'inquinamento da PM10 e PM2,5 di febbraio 2013 sia molto più intenso
e prolungato degli altri 3 monitoraggi, per 25 giorni su 25 giorni di monitoraggio, con valori
TUTTI AL DI SOPRA DEL LIMITE CONSENTITO (PM2,5), ad indicare un netto
peggioramento delle condizioni atmosferiche/ambientali locali.
Visto e considerato che, sia il primo monitoraggio di febbraio 2012 che il terzo di febbraio 2013
presentano valori assoluti e trend delle PM10 e PM2,5 molto al di sopra delle soglie ammesse per
Legge, (particolarmente per le PERICOLOSISSIME PM2,5) mentre per le seconde di ottobre
2012 si registravano valori e trend largamente al di sotto delle soglie di accettazione (con fermo
impianti della Cartiera del Sole SpA per C.I.G.O.) sembrerebbe se ne possa ricavare per
semplice differenza empirica e statistica (certificata da ARPA LAZIO) che il
GAP/differenza dei valori IN AUMENTO delle PM10 e PM2,5 tra i
primi 3 monitoraggi effettuati possa essere dovuto esclusivamente o
principalmente alla ATTIVITA' PRODUTTIVA/INQUINANTE
DELLA CARTIERA DEL SOLE S.P.A. (Burgo Group SpA). Ricordo che tra i
3 monitoraggi considerati, l'unico elemento discriminante è il concomitante (presunto) fermo degli
impianti cogenerativi della Cartiera del Sole SpA di ottobre 2012.
Gli incrementi percentuali registrati da Arpa Lazio dicono che si è
raggiunto picchi di inquinamento del + 350% superiori alla soglia
massima accettata.
E nel tempo, l'andamento è ripetuto costantemente secondo la rappresentazione
data (detta schizzofrenica o turbogas dipendente) tanto che, a ragione veduta, si teme che
questa estrema condizione di inquinamento atmosferico possa diventare
“cronica” per la concomitante e continuativa attività di esercizio dell'impianto
cogenerativo/turbogas, data attiva per circa 8.470 ore l'anno per circa 350 giorni
l'anno, per 24 ore al giorno) (fonte Burgo SpA - A.I.A. pag. 45, camino E300, totale ore
anno emissione 8.200). Un consumo di metano annuo superiore a 84 milioni di metri cubi, pari
a circa 10.000 metri cubi l'ora.
Viste le ricerche mediche citate e i livelli di inquinamento registrati da Arpa Lazio, ne deriva un
gravissimo allarme/rischio per la salute pubblica locale tanto da poter dire che si sta attentando
alla salute pubblica dei cittadini.
Questo pericolo di vita, deve essere assolutamente scongiurato da tutti
gli Enti preposti e per prima dalla stessa Cartiera del Sole – Burgo
SpA. L'impianto cogenerativo/turbogas della Cartiera del Sole è entrato in esercizio solo nel
marzo 2009 e dunque, è assolutamente doveroso che a fronte di queste risultanze tecniche la società
Burgo SpA adotti le migliori tecnologie disponibili per la messa in sicurezza dell'impianto. Bisogna
invertire subito questo nefasto trend di futuro inquinamento atmosferico / ambientale e installare
agli impianti inquinanti in questione alcune B.A.T. /M.T.D. (migliori tecnologie) onde evitare
pericolose malattie tumorali e cardiorespiratorie per la popolazione e elevati costi sanitari per la
collettività.
E' a nostro avviso, indispensabile realizzare un adeguamento degli impianti “esistenti” e “nuovi” ai
parametri di Legge previsti e una eventuale “sanatoria” per l'impianto turbogas medesimo, una volta
esso sia stato normato. Tutto ciò, anche a fronte degli introiti commerciali della Burgo SpA
derivanti dalla vendita dell'energia elettrica al Gestore che realizza con detto impianto, valutati ai
prezzi di mercato pari a circa 30 milioni /anno. Ci risulta peraltro che la società stia procedendo ad
un progressivo adeguamento di altri impianti, come indicato dalle autorità recentemente intervenute
sul medesimo sito con l'imposizione di altre prescrizioni e sanzioni.
Secondo le risultanze del citato rapporto “The Lancet Oncology”....
A Sora dovremmo aspettarci un aumento di mortalità e
malattie per cause industriali/tumorali dovute al PM2,5
e PM10 superiori al 100% .
“(cit) ... I risultati sono allarmanti: lo studio ha mostrato che, per ogni incremento
di 10 microgrammi di Pm10 per metro cubo presenti nell’aria, il rischio di tumore al
polmone aumenta di circa il 22%”
E ricordando come il rapporto tra le PM10 e le PM2,5 sia quasi uguale a 1, cioè, fatto 100 le
PM10, risulta una produzione associata di PM2,5 pari a 95, ricaviamo che :
- da 20 microgrammi a 30 = + 22%;
- da 30 microgrammi a 40 = + 22%;
- da 40 microgrammi a 50 = + 22%;
- da 50 microgrammi a 60 = + 22%;
- da 60 microgrammi a 70 = + 22%;
+ 110%
E ancora...
“(cit) ...Essere stanziali in città con smog da record non aiuta. Si è visto che, se
nell’arco del periodo di osservazione una persona non si è mai spostata dal luogo di
residenza iniziale dove si è registrato un alto tasso di inquinamento, il rischio di
tumore al polmone raddoppia. E triplica quello di adenocarcinoma”.
E' utile perciò richiamare interamente l'accennata ricerca internazionale svolta su un campione di
oltre 300.000 persone monitorate per 13 anni, edita dalla rivista “The Lancet Oncology” pubblicata
sul
proprio
sito
al
link
http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS14702045%2813%2970279-1/fulltext , The Lancet Oncology, Early Online Publication, 10 July 2013 ,
dal titolo : “Air pollution and lung cancer incidence in 17 European cohorts:
prospective analyses from the European Study of Cohorts for Air Pollution
Effects (ESCAPE)” .
Notizia ripresa anche dal sito della Fondazione del
Prof. Umberto Veronesi al link:
http://www.fondazioneveronesi.it/la-tua-salute/oncologia/lo-smog-che-colpisce-i-polmoni-e-ilcuore/6322; e dal quotidiano “Il Fatto” al link http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/09/cancroai-polmoni-lancet-oncology-provocato-anche-dallo-smog/650752/
Cancro ai polmoni, Lancet Oncology: “Provocato anche dallo smog”
La conferma scientifica arriva da uno studio, su 300mila persone, che ha
stabilito che chi vive in città con record di inquinamento corre più rischi per
la salute. La ricerca europea è stata condotta su residenti in nove Paesi
europei, fra cui l’Italia, che ha le città con l’aria più avvelenata in assoluto
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 9 luglio 2013
L’inquinamento fa ammalare di tumore ai polmoni. E’ la conferma scientifica che arriva da uno
studio, su 300mila persone, che ha stabilito che vive in città con record di smog corre più rischi per
la salute. La ricerca europea, condotta su residenti in 9 Paesi europei, fra cui l’Italia ha anche
dimostrato come fra i Paesi monitorati, il nostro abbia le città con l’aria più avvelenata. Allo
studio hanno collaborato 36 centri e oltre 50 ricercatori.
Italia maglia nera, per ogni aumento di Pm10 rischia tumore aumenta del 22%. La conclusione a
cui approdano gli autori del lavoro pubblicato su ‘Lancet Oncology‘ è che esiste davvero un
legame fra l’inquinamento e il cancro al polmone: hanno infatti dimostrato che più alta è la
concentrazione di ‘veleni’ a portata di respiro maggiore è il rischio di sviluppare questo tumore. E
l’Italia non brilla per qualità dell’aria, visto che dalla ricerca emerge anche che i centri sottoposti
al monitoraggio – cioè Torino, Roma e Varese – sono da ‘maglia nera’. Fra tutte le città d’Europa
prese in considerazione sono quelle con la più alta presenza di inquinanti nell’aria. Si tratta,
spiegano i ricercatori che hanno collaborato allo studio, fra cui un gruppo di ricerca dell’Istituto
nazionale tumori (Int) di Milano, guidato da Vittorio Krogh, responsabile della Struttura
complessa di epidemiologia e prevenzione, del “primo lavoro sulla relazione tra inquinamento
atmosferico e tumori al polmone che interessa un numero così elevato di persone, in un’area
geografica di tale estensione e con un rigoroso metodo per la misurazione dell’inquinamento”. Fra
i veleni analizzati, anche le polveri sottili Pm10 e Pm2.5, cruccio di ogni città industriale. I
risultati sono allarmanti: lo studio ha mostrato che, per ogni incremento di 10 microgrammi di
Pm10 per metro cubo presenti nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%.
Lo studio in nove paesi europei dalla Svezia alla Grecia. Lo studio fa parte del progetto europeo
Escape (European Study of Cohortes for Air Pollution Effects), che si propone l’obiettivo di
studiare gli effetti a lungo termine dell’inquinamento atmosferico in Europa sulla salute dei
cittadini. Il lavoro ha riguardato 17 coorti per un totale di 312.944 persone di età compresa tra i 43
e i 73 anni, uomini e donne provenienti da Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Regno Unito,
Austria, Spagna, Grecia e Italia. Le persone sono state reclutate negli anni ’90 e sono state
osservate per un periodo di circa 13 anni successivi al reclutamento, registrando per ciascuno gli
spostamenti dal luogo di residenza iniziale. Del campione monitorato hanno sviluppato un cancro
al polmone in 2.095. I casi di tumore sono stati poi analizzati in relazione all’esposizione
all’inquinamento atmosferico nelle rispettive zone di residenza. È stato misurato dunque
l’inquinamento dovuto alle polveri sottili tossiche presenti nell’aria (particolato Pm10 e Pm2.5)
dovute in gran parte alle emissioni di motori a scoppio, impianti di riscaldamento, attività
industriali. Lo studio ha permesso di concludere che per ogni incremento di 10 microgrammi di
Pm10 per metro cubo presenti nell’aria aumenta il rischio di tumore al polmone di circa il 22%.
Questa percentuale sale al 51% per una particolare tipologia di tumore, l’adenocarcinoma, unico
tumore che si sviluppa in un significativo numero di non fumatori lasciando quindi più spazio a
cause non legate alle sigarette di espletare il loro effetto cancerogeno.
Essere stanziali in città con smog da record non aiuta. Essere stanziali in città con smog da record
non aiuta. Si è visto che, se nell’arco del periodo di osservazione una persona non si è mai spostata
dal luogo di residenza iniziale dove si è registrato un alto tasso di inquinamento, il rischio di
tumore al polmone raddoppia. E triplica quello di adenocarcinoma. Lo studio dimostra inoltre che
non basta mantenersi al di sotto dei valori soglia previsti dalle attuali normative della Comunità
europea in vigore dal 2010 (particolato al di sotto dei 40 microgrammi per metro cubo per i Pm10
e al di sotto dei 20 microgrammi per i Pm2.5). Anche rispettando i limiti di legge, non si esclude
del tutto il rischio di tumore al polmone, essendo l’effetto presente anche al di sotto di questi
valori, precisano gli scienziati. Dalla misurazione delle polveri sottili l’Italia è risultato essere tra i
Paesi europei più inquinati: in città come Torino e Roma sono stati rilevati in media
rispettivamente 46 e 36 microgrammi al metro cubo di inquinanti Pm10 in confronto a una media
europea decisamente più bassa (ad esempio a Oxford 16, a Copenaghen, 17). Solo in Italia nel
2010 si sono registrati 31.051 nuovi casi di tumore al polmone (fonte: www.tumori.net). Che da
solo rappresenta circa il 20% di tutte le morti per tumore nel nostro Paese.
Il quarto monitoraggio effettuato da Arpa Lazio in data di aprile/maggio 2013
mostra invece valori assoluti e tendenziali che definirli “anomali” è un puro
eufemismo. Sembrerebbe infatti che su 37 giorni di monitoraggio non si sia
registrato nessun superamento delle soglie di Legge, sia per le PM10 che per le
PM2,5 tanto da rendere i risultati dichiarati “altamente improbabili” (visti i
precedenti) o dovuti ad un qualche errore uomo/macchina. Infatti, a ben vedere
(vedasi grafici sottostanti), essi mostrano molte più analogie con i valori registrati
dalla centralina fissa di Arpa Lazio posta a Fontechiari – FR – (fondo) situata a
circa 10 chilometri da Sora che ai valori registrati nei tre precedenti monitoraggi
(Arpa Lazio) con la centralina mobile posta in Sora.
Questi i valori del PM10 registrati da Arpa Lazio nei 4 monitoraggi effettuati.
PM10 SORA - 4 MONITORAGGI ARPA LAZIO
100
90
SOGLIA
LIMITE
PM10
80
70
Febbraio
2012
60
50
Ottobre
2012
40
30
Febbraio
2013
20
10
Apr/Mag
2013
0
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
Soltanto un mese prima (febbraio 2013).
Dal grafico sottostante, inserite le 2 linee orizzontali corrispondenti ai valori limite di legge
ammessi rispettivamente per le PM10 (50 microgrammi/mt3 d'aria) e PM2,5 (25 microgrammi/mt3
d'aria) è evidente come a febbraio 2013 le polveri risultavano essere abbondantemente sopra le
soglie di legge cosa che invece, “inspiegabilmente” non si verifica nel mese successivo
(aprile/maggio) dove si registrano valori delle PM10 e PM2,5 per tutti i giorni monitorati, tutte al di
sotto delle soglie ammesse. Un vero miracolo.
PM 10 E PM 2,5
FEBBRAIO 2013 E APR/MAG 2013
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
SOGLIA
PM10
SOGLIA
PM2,5
PM10 feb
2013
PM 10 –
APR/MAG
2013
PM2,5 feb
2013
PM 2,5 –
APR/MAG
2013
Si noti poi, oltre ai valori assoluti, anche il differente andamento/trend delle 2 linee spezzate PM10
e PM2,5 di aprile/maggio rispetto a quelli registrati soltanto un mese prima. In quelli di
aprile/maggio il trend è definibile “dolce”, con piccole salite e piccole discese dei valori registrati
mentre, in quello di febbraio 2013 (e febbraio 2012), sia le salite che le discese dei valori sono
alquanto repentine tanto da mostrare un trend per così dire “schizzofrenico” (o turbogas
dipendente).
Si noti ancora come nei dati riferiti a febbraio 2013, le linee spezzate delle PM10 e PM2,5 sono
molto vicine, mostrando un analogo trend. Viceversa, per i valori dichiarati per aprile/maggio 2013,
stesse nano polveri, i valori differiscono notevolmente tra loro, con trend diversi, anche divergenti
(mentre uno sale, l'altro scende), cosa mai verificata nei precedenti monitoraggi.
FOCUS
Se guardiamo i dati Arpa Lazio per le PM10 e PM2,5 di febbraio 2012 e febbraio 2013 troviamo
una stretta correlazione di valori assoluti e di trend registrati.
Come si vede, le rispettive linee spezzate quasi si sovrappongono per valori assoluti e trend. Ciò
avviene sia per i dati di febbraio 2012 che per quelli di febbraio 2013.
PM10 e PM2,5
MONITORAGGIO FEBBRAIO 2012
90
80
70
PM10
feb 2012
60
50
40
PM2,5
feb 2012
30
20
10
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
PM10 e PM2,5
MONITORAGGIO FEBBRAIO 2013
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
PM10
feb 2013
PM2,5
feb 2013
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
Data questa forte “anomalia” nei dati dichiarati nel monitoraggio di aprile/maggio, ho perciò
proceduto a fare un confronto con i dati registrati (per i stessi giorni del monitoraggio svolto a Sora)
dalla centralina fissa di Arpa Lazio posta nel comune di Fontechiari (FR), indicata come “quota
base” da stessa Arpa Lazio. Cioè, zona ove sarebbe presente solo l'inquinamento trasportato dalle
correnti aeree e non prodotto localmente, posta cioè in zona dove non sono presenti (o molto
ridotte) fonti di inquinamento prodotte da attività umane o industriali, traffico e riscaldamento
incluso.
Ricordo che il posizionamento della centralina mobile di Arpa Lazio Frosinone nei monitoraggi di
febbraio 2013 e aprile/maggio 2013 è stato il medesimo e cioè in piazza S. Domenico, a soli 200
metri dalla Cartiera del Sole la cui turbogas, come da Autorizzazione Integrata Ambientale
(A.I.A.) rilasciata dalla Provincia di Frosinone nel gennaio 2009, certifica un volume dei fumi
emessi dal camino E300 (turbogas) per 241.115 metri cubi l'ora in modalità di funzionamento “a
recupero” mentre in modalità “a ciclo aperto” il camino E301 (camino by-pass) certifica una
portata di 238.990 metri cubi l'ora (A.I.A. pag. 70 e 71).
Una analoga indagine commissionata da Burgo SpA ad una azienda locale (Eurolab Srl, del
25/11/2009, codice rapporto di prova nr.10110931), ha certificato una portata del camino E300
(camino della caldaia a recupero) per 290.000 m3/h, cioè molto al di sopra di quanto consentito in
A.I.A. stessa. Senza contare le altre fonti di immissione dei fumi in atmosfera della stessa Cartiera
del Sole di Sora.
Ricordo ancora che la Cartiera del Sole brucia ogni anno più di 84 milioni di metri cubi di gas
metano, più di un millesimo di tutto il consumo nazionale di metano (fonte Burgo Group SpA).
Dunque, volumi di fumi veramente IMPRESSIONANTI di cui invece, non c'è
assolutamente traccia di analoga fonte produttiva in FONTECHIARI.
Nel cerchio in cartina, piazza S. Domenico, ove è stata posta la centralina mobile di Arpa Lazio,
a 200 metri di distanza dalla Cartiera del Sole.
Segnalo inoltre, come ben visibile in cartina sopra, che la piazza S. Domenico si trova alla
congiunzione di 3 importantissime arterie viarie, viale S. Domenico, via Barca S. Domenico, via
Borgo S. Domenico, ultra trafficate da ogni tipo di automezzo.
Ecco l'esito del confronto.
I dati dichiarati per Sora sono del tutto simili, in valore assoluto e trend, a quelli registrati
effettivamente dalla centralina posta a Fontechiari (stessi giorni). Data l'assoluta diversità di
ubicazione (altezza s.l.m.), traffico automobilistico, popolazione residente e attività industriali
presenti nei due comuni, come si spiegano simili valori e trend?
Ma soprattutto, per i 37 giorni monitorati, sono tutti al di sotto dei limiti di legge per le PM10 e
PM2,5. Visti i monitoraggi precedenti, come è possibile che si registrino questi valori così bassi?
Trend PM10
PM10
APR/MAG
SORA VS. FONTECHIARI
60
50
40
SORA
PM10
apr/mag
2013
30
20
10
0
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
FONTE
CHIARI
PM10
apr/mag
2013
Per il confronto delle PM2,5, siccome nei report di Arpa Lazio riferiti alla centralina di Fontechiari
non vengono dichiarati i valori delle PM2,5 ma soltanto quelli delle PM10, ho assunto “per
eccesso” che i valori delle PM10 siano uguali a quelli delle PM2,5, in un rapporto cioè tra
PM2,5/PM10 = 1 (come precedentemente visto essere pari a circa 0,95).
Ecco il grafico conseguente.
Trend PM2,5
SORA VS FONTECHIARI
APRILE/MAGGIO 2013 - STESSI GIORNI
40
35
30
PM2,5
SORA
Apr/Mag
2013
25
20
15
10
5
0
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
PM10
FONTEC
HIARI
APR/MA
G 2013
Nota bene: i dati riferiti alla centralina di Fontechiari sono tratti da tabulati ufficiali di Arpa Lazio
già pubblicati sul proprio sito istituzionale.
Cosicchè troviamo “l'assurdo”, cioè che per le PM2,5 (assimilate alle PM10), quelle di
Fontechiari risulterebbero essere più elevate (o uguali) di quelle dichiarate per Sora.
L'unica spiegazione logica che i dati presentati da Arpa Lazio ci suggeriscono è questa: come per i
dati di ottobre 2012 registrati a Sora e Fontechiari prima visti (presumibilmente con turbogas
ferma) in cui si registrava una forte similitudine dei dati registrati a Sora con quelli registrati a
Fontechiari, la medesima similitudine dichiarata per i dati di Sora riferiti al monitoraggio di
aprile/maggio 2013 ci porta a dire che o ci si è trovati di fronte ad un nuovo fermo impianti
cogenerativi/turbogas della Cartiera del Sole per l'intero periodo di monitoraggio effettuato
(37 giorni ?) oppure siamo di fronte a qualche tipo di errore umano o di macchina.
Mentre, se torniamo al confronto tra le PM2,5 e PM10 registrate da Arpa Lazio nel mese di
febbraio 2013 e aprile/maggio 2013 a Sora, registriamo valori e trend assolutamente incompatibili
tra loro.
Come si spiega questa enorme differenza?
PM 2,5
FEBBRAIO 2013 - APR/MAG 2013
80
70
60
50
40
30
20
10
0
PM2,5 feb
2013
SOGLIA
LIMITE
PM2,5
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
PM2,5
Apr/Mag
2013
PM10
FEBBRAIO 2013 - APR/MAGGIO 2013
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
PM10 feb
2013
SOGLIA
LIMITE
PM10
2
1
4
3
6
5
7
8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37
PM10
apr/mag
2013
Devo ricordare a tal proposito un bruttissimo fatto di cronaca giudiziaria, un gravissimo
precedente che ha interessato la stessa Arpa Lazio sezione di Frosinone nel 2010 che ha visto
l'arresto di un suo alto dirigente per manomissione dei dati monitorati, dichiarati molto inferiori
a quelli effettivamente registrati in altre circostanze, che qui riporto come apparse sulla stampa
nazionale: Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/21/lazio-analisi-falsatedirigente-arpa-sotto-processo-ma-resta-al-suo-posto/470726/ “Lazio, “analisi falsate”: dirigente
Arpa sotto processo. Ma resta al suo posto. Vincenzo Addimandi nel 2010 è stato arrestato con
l'accusa di aver falsificato i risultati degli esami sugli scarichi delle acque reflue di una ditta di
Anagni. Ma il commissario regionale non può rimuoverlo a causa di una legge di Brunetta. E
ora è il terzo dirigente più pagato nell'agenzia”.
Ancora un passaggio dell'articolo: “ Nel settembre 2010 infatti, su richiesta della Procura di
Frosinone, Vincenzo Addimandi venne arrestato con l’accusa di aver falsificato i risultati delle
analisi sugli scarichi delle acque reflue di una ditta di Anagni specializzata nella zincatura di tubi
di acciaio. E quello della falsificazione è stata un’accusa mossa già altre volte al dirigente Arpa.
Venne arrestato infatti già una prima volta, nei primi anni del 2000, quando era responsabile del
laboratorio del servizio medico micrografico del presidio multizonale di prevenzione della Usl di
Latina, per aver falsificato alcune analisi su degli alimenti. Alla fine dell’inchiesta, tuttavia, è stato
prosciolto. A Frosinone, secondo quanto scrisse il gip, nelle sue funzioni di direttore di sezione,
Addimandi “comunicava (alla Guardia di Finanza che gli chiedeva i dati relativi ai campioni
prelevati, ndr) che gli scarichi di origine meteorica dell’Eurozinco S.p.A. erano nella norma (…)
laddove il parametro dello zinco era decisamente superiore al limite massimo consentito”. Il
dirigente avrebbe alterato il “registro dei risultati”, riportando al parametro “Zinco” il risultato di
“0,49 mg/l” anziché quello effettivamente accertato: di “1,490 mg/l”. La soglia massima è pari a
0,5 mg/l e il superamento equivale a commettere un reato punibile con l’arresto. Ad “incastrare”
Addimandi in quel caso fu l’episodio della moria di pesci del rio Ponte delle tavole, che scorre nei
pressi della zona industriale di Anagni. Ma soprattutto alcuni suoi collaboratori sui quali, secondo
le loro testimonianze, l’allora direttore provinciale dell’Arpa faceva pressioni affinché i risultati
delle analisi fossero indicati sempre nella norma. Uno in particolare, che conservò la copia di
quelle analisi, riportava il dato autentico relativo alla quantità di zinco rinvenuta nell’acqua della
ditta di Anagni”.
Riteniamo perciò che anche questa forte “anomalia” è indice del livello di inquinamento raggiunto a
Sora e Provincia. Inquinamento “da spazzare via”. Attendiamo che vengano date le risposte alle
domande già avanzate agli Enti competenti citati in indirizzo.
CONCLUSIONI
Pertanto, stante tutto quanto sopra scritto, visto l'art. 2 della Costituzione
Italiana: “Il diritto alla salute riconducibile alla categoria dei diritti inviolabili riconosciuti
dall’articolo 2 della Costituzione ha una duplice natura. Prima di tutto costituisce un diritto
fondamentale dell’individuo e ha per contenuto la tutela dell’integrità fisica e psichica della
persona umana e può essere fatto valere dai cittadini sia nei confronti dello Stato e degli enti
pubblici sia nei confronti dei privati o dei datori di lavoro.
Inoltre il diritto alla salute, tutela anche un interesse collettivo della società a non subire
conseguenze negative da situazioni igienico-sanitarie non controllate che potrebbero portare alla
diffusione di malattie contagiose o epidemie http://www.initalia.rai.it/costituzione.asp?
contId=207”.
Stante il proprio diritto all'informazione : “Viene osservato che il diritto all'informazione
rientrerebbe nella categoria dei nuovi diritti di cittadinanza (i cd. diritti sociali) categoria che
annovera le situazioni giuridiche tendenti alla realizzazione dei diritti positivi dell'eguaglianza,
diritti che si pongono come una componente essenziale dei valori fondamentali della democrazia.
In tema, si rileva che diritti quali quello di informazione e di accesso sono stati considerati come
due aspetti di un diritto alla conoscenza da inserirsi nella terza generazione dei diritti dell'uomo”
http://www.altalex.com/index.php?idnot=42537 .
SI INVITA
la Soc. Burgo Group SpA, ad apportare urgentemente ogni miglioramento
tecnico/tecnologico/industriale (B.A.T.) consistente principalmente nell'apposizione di
appositi filtri all'impianto turbogas in esercizio presso la Cartiera del Sole di Sora come da
esempio allegato al link http://emerachem.com/application/gas-turbine/ di cui si riporta il
contenuto : “ Gas Turbine Oxidation Catalyst”
EmeraChem's Advanced Catalytic Technology (ADCATTM) CO/VOC oxidation catalyst are
custom manufactured to your specifications to yield optimal conversion efficiencies for the lowest
evaluated or life cycle cost for all turbine types, new, replacement and retrofit.
•
Heavy-duty stainless steel catalyst element construction:
- Bonded discrete cell substrate
- Highest catalytic surface area (<40% more than herringbone) yielding the lowest possible
pressure loss
- Prevents substrate nesting, blow-outs and exhaust bypass
- 5 - 10 Year mechanical integrity guarantee
EMx (Provided by EmeraChem
Power)
For electric generating projects requiring
near zero emissions of NOx, CO
VOC & Sox, in addition to Particulate Matter
(PM) reduction while burning natural gas and
distillate fuel as a back-up, all without the use
of ammonia or urea, the EmeraChem EMx
technology is available.
Since the introduction of EMx, EmeraChem has found that customers operating electric generating
facilities at universities, hospitals, airports, or clean room manufacturing plants many times have a
need to employ either an ammonia free reduction technology (AFR) or utilizing the most advanced
and cleanest technology available.
Today the EMx technology and systems operate on a broad range of applications from mobile
vehicles to 50 MW electric generating facilities as provided by EmeraChem or an authorized
licensee.
Products in this Category
CO Catalyst
EMx (link to EmeraChem Power)
Science developed in America, all products made in America.
•
Gli Enti competenti territorialmente e funzionalmente a far valere l'applicazione
delle Leggi italiane, quand'anche si tratti della Costituzione Italiana, art. 2 citato; del
D.P.R. del 12/04/1996 (V.I.A.), All. A); B); D); sentenza del TAR dell’Emilia Romagna n.
3365/07, DPCM n.337/1988; d.lgs 59/2005; sentenze del Consiglio di Stato, sez. VI, n.
127/2005, N.R.G. 1867/2004, d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, T.U. Enti locali; sentenza della
Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sez. II, 5 luglio 2007, causa C-255/05 che
condanna l’Italia per la violazione della procedura V.I.A. (non applicazione); Parere
espresso dalla Regione Lazio, prot. n. 13009 del 26/01/2009 allorchè si ribadisce “Inoltre,
si ricorda che, presupposto essenziale per il rilascio dell’AIA è la verifica che le nuove
emissioni non concorrano a incrementare significativamente i livelli di concentrazione
degli inquinanti nel territorio, ai sensi dell’art. 10 delle Norme di attuazione del Piano
dell’aria il cui schema è stato approvato con D.G.R. 448 del 23/07/2008”. Decreto
Legislativo n. 121 del 7 luglio 2011 “attuazione della Direttiva 2008/2009/CE sulla
tutela penale dell'ambiente.
•
Il Sindaco di Sora in quanto “Il sindaco è il responsabile della condizione di salute
della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa
responsabilità”. Tutto ciò a maggior evidenza e considerazione se si fa riferimento ai
continui tagli alla sanità locale – ospedale SS. Trinità di Sora, passati e futuri, che vedono un
depauperamento continuo del nostro presidio ospedaliero con l'eliminazione di importanti
reparti già presenti e il mancato potenziamento del reparto di oncologia (infantile e non)
di cui invece, si prevede a breve una forte intensificazione delle attività mediche.
Si ricorda ancora che presso il Tribunale di Sora (FR), sede distaccata di Cassino, è in corso un
procedimento penale ( RGPM n. 1064/2008 – N.R.G. 150/11) a carico di 3 dirigenti della Regione
Lazio e dell'ex direttore della Cartiera del Sole – Burgo Group SpA – per “violazione D.P.R. del
12/04/1996 (V.I.A.)” .
Si allega per conoscenza, copia del nostro esposto inoltrato alla Procura della Repubblica di
Cassino che ha poi promosso l'azione penale, in cui si illustrano le presunte principali violazioni di
Legge commesse da vari soggetti pubblici e privati.
In mancanza di applicazione di nessuna delle due fattispecie citate , la sottoscritta
Associazione Cinema & Società da me presieduta si renderà nei modi e tempi dovuti, Promotrice
e Parte Civile di ogni richiesta di risarcimento del danno biologico e ambientale pertinente
alle malattie indotte da inquinamento atmosferico / industriale che i cittadini locali vorranno
far valere nei confronti dei responsabili diretti e indiretti, rivolgendosi perciò in ogni sede civile
e penale, nazionale ed internazionale, nei confronti di tutti i soggetti privati e pubblici indicati,
ognuna per l'attribuzione delle proprie responsabilità.
Non ultimo, intentare una o più CLASS ACTION e rappresentare il caso presso gli Organi di
Giustizia Europea.
In fede
Il Presidente Associazione Cinema & Società
Dr. Maurizio D'Andria
Via Carlo Cattaneo, 33
03039 Sora (FR)
Sora, 28/08/2013
P.S. :
Vi informo che, il sottoscritto Dr. Maurizio D'Andria è stato candidato al Senato della
Repubblica nelle scorse elezioni politiche di febbraio 2013 per RIVOLUZIONE CIVILE –
INGROIA, raccogliendo solo a Sora, 285 voti di lista. A tutt'oggi, INCENSURATO.
Allegato : copia busta paga dipendente Cartiera del Sole – Burgo SpA di OTTOBRE 2012 da cui
risulta che l'azienda ha osservato un periodo di C.I.G.O.
Busta paga Burgo Group SpA - Ottobre 2012