• Alla soc. Burgo Group SpA Via Piave 1 36077 Altavilla Vicentina (VI) Italy - [email protected] E p.c. : • Al Presidente della Repubblica Italiana - On. Giorgio Napolitano P.zo del Quirinale – 00187 Roma – Racc. A/R • Al Prefetto di Frosinone - [email protected] • Al Dipartimento Protezione civile - [email protected] • Al Ministero dell'Ambiente [email protected], [email protected]; [email protected]; • Al Ministero della Salute [email protected]; [email protected]; • Al Commissario Europeo all'Ambiente [email protected]; [email protected]; [email protected]; • Al Presidente della Regione Lazio [email protected] , • All'Assessore all'Ambiente Regione Lazio [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; • Al Sindaco di Sora [email protected] ; • Al Consiglio Comunale di Sora – Pres. Giacomo Iula [email protected] • Alla Procura della Repubblica di Frosinone [email protected] , • Alla Procura della Repubblica di Cassino [email protected] , [email protected]; • Alla Procura della Repubblica di Roma [email protected] , [email protected]; • Avvocato Mario Cioffi <[email protected]>, – – CCTA - GRUPPO CC TUTELA AMBIENTE – ROMA - [email protected] CCTA - SEZ. INQUINAMENTO INDUSTRIE A RISCHIO E ARS – ROMA [email protected] Comando CC TUTELA SALUTE – ROMA - [email protected] – – – – – – – – – – – – – – Comando Provinciale CC – FROSINONE - [email protected] Comando Guardia di Finanza - <[email protected]>, Comando Provinciale Corpo Forestale - [email protected], Roberto Saviano – [email protected], Greepeace Italia – [email protected], [email protected] , [email protected], Legambiente Lazio - [email protected], [email protected]; WWF Italia - [email protected]; [email protected] ; Redazione “Il Fatto Quotidiano” - [email protected], Redazione Ballarò – [email protected], Redazione Servizio Pubblico – [email protected], [email protected], Federazione VERDI – [email protected], Movimento 5 Stelle - [email protected], Sinistra Ecologia e Libertà - On. Nazzareno Pilozzi <[email protected]>, [email protected], Oggetto: Intimazione all'intervento per la difesa della salute pubblica locale – Inquinamento atmosferico locale. Come hanno certificato le massime Autorità nel campo della ricerca oncologica mondiale in una recentissima ricerca che ha trovato pubblicazione sulla rivista medica specialistica “The Lancet Oncology” del 9 luglio u.s. qui allegati alcuni link, e come già peraltro largamente acquisito, l'inquinamento atmosferico, particolarmente quello industriale, è diretta causa di mortalità e di malattie tumorali, quali quelle all'apparato cardio-respiratorio, di un considerevole numero di persone esposte ai fumi e sostanze inquinanti emesse in atmosfera continuativamente fin sopra la soglia ammessa per Legge, come di seguito riportate da Arpa Lazio http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/ Valori Soglia La normativa vigente in materia di qualità dell’aria, rappresentata dal testo unico D.Lgs n. 155 del 13/08/2010, impone il rispetto di valori limite di concentrazione in atmosfera degli inquinanti considerati CO, NO2, SO2, PM10, C6H6, O3, Benzo(a)pirene, Nella sottostante tabella sono riportati i valori limite di riferimento. Tabella - Valori limite degli inquinanti atmosferici per la protezione della salute umana Inquinante Monossido di Carbonio (CO) Valore Limite Valore limite protezione salute umana, 10 mg/m3 Valore limite protezione salute umana, da non superare più di 18 volte per anno civile, Periodo di mediazione Max media giornaliera calcolata su 8 ore Valore limite protezione salute umana, 40 Biossido di Zolfo (SO2) D.L. 155/2010 Allegato XI D.L. 155/2010 1 ora Allegato XI 200 µg/m3 Biossido di Azoto (NO2) Legislazione D.L. 155/2010 Anno civile Allegato XI µg/m3 Soglia di allarme 1 ora D.L. 155/2010 400 µg/m3 (rilevati su 3 ore consecutive) Allegato XII Valore limite protezione salute umana da non superare più di 24 volte per anno civile, 350 D.L. 155/2010 1 ora Allegato XI µg/m3 Valore limite protezione salute umana da non superare più di 3 volte per anno civile, 125 D.L. 155/2010 24 ore Allegato XI µg/m3 Soglia di allarme 1 ora D.L. 155/2010 500 µg/m3 (rilevati su 3 ore consecutive) Valore limite protezione salute umana, da non superare più di 35 volte per anno civile, 24 ore Particolato Fine (PM10) D.L. 155/2010 Allegato XI 50 µg/m3 Valore limite protezione salute umana, D.L. 155/2010 Anno civile Allegato XI 40 µg/m3 Particolato Fine (PM2.5) Valore limite, da raggiungere entro il 1° gennaio 2015, Allegato XII D.L. 155/2010 Anno civile Allegato XI 25 µg/m3 FASE I Particolato Fine (PM2.5) Valore limite, da raggiungere entro il 1° gennaio 2020, valore indicativo D.L. 155/2010 Anno civile Alle 20 µg/m3 FASE II Ozono (O3) Valore obiettivo per la protezione della salute umana, da non superare più di 25 volte per anno civile come media su tre anni, 120 Max media D.L. 155/2010 8 ore Allegato VII µg/m3 Soglia di informazione, D.L. 155/2010 1 ora 180 µg/m3 Allegato XII Soglia di allarme, D.L. 155/2010 1 ora 240 µg/m3 Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, nell’arco di un anno civile. Valore obiettivo per la protezione della vegetazione, AOT40 (valori orari) come media su 5 anni: Allegato XII Max media D.L. 155/2010 8 ore Allegato VII Da maggio a luglio 18.000 (µg/m3 /h) Obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione, AOT40 (valori orari) : Da maggio a D.L. 155/2010 Allegato VII D.L. 155/2010 6.000 (µg/m3 /h) Benzene (C6H6) Valore limite protezione salute umana, 5 Benzo(a)pire ne (C20H12) luglio Allegato VII D.L. 155/2010 Anno civile Allegato XI µg/m3 Valore obiettivo, D.L. 155/2010 Anno civile 1 ng/m3 Allegato XIII Valore limite, Piombo (Pb) D.L. 155/2010 Anno civile 0,5 µg/m3 Allegato XI D.L. 155/2010 Valore obiettivo, Arsenico (Ar) Anno civile 6,0 ng/m3 Allegato XIII Valore obiettivo, D.L. 155/2010 Cadmio (Cd) Anno civile 5,0 ng/m3 Allegato XIII D.L. 155/2010 Valore obiettivo, Nichel (Ni) Anno civile 20,0 ng/m3 Allegato XII Livelli critici per la protezione della vegetazione Livello critico annuale Livello critico invernale (anno civile) (1° ottobre – 31 marzo) Inquinante Biossido di Zolfo (SO2) Legislazione D.L. 155/2010 20 µg/m3 20 µg/m3 Allegato XI Ossidi di D.L. 155/2010 30 Azoto (NOx) µg/m3 -----------Allegato XI E' questo il caso che si presenta alla popolazione sorana e a quella delle località limitrofe come altrove identificate (simulazione Calpuff della soc. Burgo Group SpA). Raggio diffusione fumi di scarico della turbogas - Simulazione CALPUFF- Fonte Burgo Group SpA In questa simulazione, il raggio di ricaduta dei fumi e polveri della turbogas/impianto di cogenerazione indicati con colore rosso, si ferma volutamente a soli 10 chilometri entro i quali la ricaduta delle nano polveri PM10 e PM2,5 è comunque elevatissima (colore del raggio) e di quasi pari intensità di quelle che ricadono a 100 metri dall'impianto stesso. Tale raggio di ricaduta delle nano polveri è comunque (evidentemente) molto più lungo dei 10 Km considerati, raggiungendo presumibilmente distanze superiori ai 20 chilometri con quasi stessa intensità inquinante, interessando così una popolazione residente di circa 80.000 persone. Le città di Sora e Isola del Liri, come si vede in cartina, sono completamente interessate da tali ricadute di nano polveri e altre sostanze inquinanti prodotte e immesse in atmosfera dalla vostra turbogas, come da legenda in cartina. I valori indicati in cartina inoltre, si riferiscono soltanto alle polveri “primarie”, cioè quelle polveri prodotte direttamente dalla turbogas misurate al camino, mentre nulla si dice per quanto riguarda le polveri “secondarie”, quelle cioè che si formano in atmosfera sotto l'influenza degli agenti e inquinanti atmosferici e misurabili fuori dal camino della turbogas (E300 e E301 in A.I.A.). Sembrerebbe acclarato che l'impianto cogenerativo / turbogas modello LM2500+G4 in dotazione strumentale alla Cartiera del Sole di Sora, Burgo Group SpA, è detta “Low Emission NOx” (ma i monitoraggi e la stessa Burgo SpA dicono altro). Ciò nonostante esso risulta privo di ogni sistema di filtraggio e abbattimento delle nano polveri primarie (PM10 e PM2,5) che la turbogas in questione produce in quantità molto elevate (11,5 tonnellate/anno – fonte Burgo Group SpA) di cui queste associate/composte da una quota maggiore del 95% da nano polveri del tipo PM2,5 (fonte: Nicola Armaroli, Claudio Po; articolo su rivista “ La Chimica e l’Industria”, novembre 2003 http://www.napoliestnoveleni.it/Studio%20Armaroli.pdf ). Al fine di dimostrare ulteriormente il carico inquinante della turbogas della Cartiera del Sole di Sora, Burgo Group SpA, si riporta di seguito due tabelline di confronto tecnico/inquinante tra 4 turbogas in esercizio (e previste) in Italia, già prodotte in altra documentazione. I dati si riferiscono a fonti ufficiali riportate in nota. EMISSIONE GAS - CONFRONTO TRA 4 TURBOGAS POTENZA Avezzano ----- Titan 250 22 Mwe Centrale di Verzuolo (Cn) 110 Mwe Porto Corsini (RA) 400 Mwe Sora 45,1 Mwe NOTA Mwe = Megawatt elettrici Fonte : CNR > Porto Corsini Fonte : Fondazione MIRROR > Avezzano Fonte : Edison /EMAS > Verzuolo Fonte : Burgo Group SpA > Sora NOx (mg/Nm3) 11 13,56 34,5 50 – 100 CO (mg/Nm3) 13 Sistema So.Lo. 6,25 7 40 – 50 POLVERI - CONFRONTO TRA 4 TURBOGAS POTENZA APRILIA (LT) 750 Mwe FERRARA 150 Mwe Porto Corsini (RA) 400 Mwe Sora 45,1 Mwe NOTA Fonte : CNR > Porto Corsini Fonte : LEGAMBIENTE > Aprilia Fonte : ARPA > Ferrara Fonte : Burgo Group SpA > Sora Polveri (Pts) tonnellate / anno 15 4,48 1 11,5 - Si noti che la centrale di Sora emetterà, in assoluto, polveri in quantità simili o superiori a centrali di gran lunga più potenti. - La centrale di Aprilia in progetto, ben che 15 volte più potente di quella di Sora, produrrà polveri in quantità simili. – Nella centrale di Ferrara sono stati riscontati valori di emissione di 0,6 mg/Nm3 (Arpa) - Nella centrale di Porto Corsini si sono riscontati valori di emissione di 0,079 mg/Nm3 (CNR). – Resta quindi al momento non contestabile la dichiarazione della Burgo SpA che dichiara per la Centrale di Sora, una concentrazione di polveri pari a 3,9 mg/Nm3 che costituisce un valore 49 volte superiore a quello di Porto Corsini. Si sottolinea che la Cartiera in questione con la sua turbogas/impianto di cogenerazione, è ubicata in un centro abitativo altamente popolato (> 300 abitanti/Km2), posta al centro di due città contigue (Sora e Isola del Liri) come rappresentato nella cartina seguente, la cui distanza dai rispettivi Centri Storici è pari a circa a 0,5 Km in linea d'aria mentre molto numerosa è la popolazione che risiede nelle immediate vicinanze della Cartiera del Sole (vedasi cartina sottostante). Le città di Sora e Isola del Liri costituiscono un contesto abitativo continuo e compatto. E' perciò del tutto evidente che l'impianto di cogenerazione in questione dovesse essere a suo tempo, quanto meno sottoposto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale secondo quanto previsto dal D.P.R. del 12/4/1996, all. A), B), D) mentre essa è stata “by passata” con un “semplice” “nulla osta” a sola firma di 3 dirigenti della Regione Lazio e di Area Natura 2000 che in base alle Leggi citate in chiusura e in base alla presunta potenza elettrica dell'impianto di circa 67 MWe, pari al 55% (dichiarazione dell'Ing. Trincia della General Electric – Nuovo Pignone, agli atti della Procura di Cassino) del rendimento termico di 123 MWt dichiarati dai Vigili del Fuoco di Frosinone; 135,4 MW termici per i consulenti della Procura di Cassino, pag. 44 ) e sua ubicazione, risultava essere invece “obbligatoria” e di competenza MINISTERIALE (D.P.C.M. del 10.8.1988 n. 377, art. 1, co. 1 : > 50 MW elettrici). A tal fine, si prenda visione della relazione tecnica redatta da ISPRA del 19/06/2009 “Considerazioni tecniche e criticità evidenziate nella relazione di screening e nella relazione del progetto preliminare” (7 firmatari) e del Parere nr. 325 del 28/07/2009 del Ministero dell'Ambiente – Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale – VIA e VAS (43 firmatari). Come noto, ad oggi è in corso un procedimento penale a carico dei 3 funzionari di Regione Lazio e dell'ex direttore della stessa Cartiera. Si invita pure a prendere visione della Perizia redatta dai 2 consulenti tecnici incaricati dalla Procura della Repubblica di Cassino (agli atti e allegabile a richiesta). Nel cerchio in cartina, la Cartiera del Sole – Burgo Group SpA. Si ricorda poi che il comune di Sora è classificato nella classe 2 nel Piano dell'aria della Regione Lazio, cioè, comune nel quale almeno un inquinante è stato valutato tra il limite di legge aumentato del margine di tolleranza e il limite di legge – A.I.A. pag. 12). Si consideri ora la direzione dei venti, come riportata nella simulazione CALPUFF qui sopra e si vedrà che Sora (circa 27.000 abitanti) è COMPLETA INVESTITA dai fumi e polveri della turbogas /cogenerazione della Cartiera del Sole, per 8.470 ore l'anno, pari a circa 350 giorni/anno, 24 ore al giorno (dati Burgo SpA- A.I.A. pag. 45, camino E300 totale ore anno emissione 8.200). Il dato statistico del rapporto tra PM2,5 e PM10 = 0,95 (cit. Armaroli e Po) è largamente confermato dai campionamenti empirici svolti con i ripetuti monitoraggi della qualità dell'aria di Sora dall'Agenzia ARPA LAZIO sezione di Frosinone, rispettivamente del mese di febbraio 2012, ottobre 2012, febbraio 2013, aprile/maggio 2013. In particolare si segnalano tutti e 4 i monitoraggi effettuati, ognuno con delle precise “caratteristiche” che riporto sinteticamente. • Febbraio 2012, centralina posta in centro città, in concomitanza con nevicata “eccezionale”, i valori delle PM10 e PM2,5 risultavano ambedue abbondantemente e continuamente oltre le soglie ammesse per inquinante PM10 e PM2,5. • Ottobre 2012, centralina posta in centro città, ma con presumibile fermo della turbogas /cogenerazione della Cartiera del Sole SpA per “ Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria” quasi certamente dal 10 al 17 ottobre (vedasi busta paga Cartiera del Sole – Burgo SpA allegata), in concomitanza con il periodo di monitoraggio di Arpa Lazio effettuato dal 9 al 22 ottobre. Si registravano valori delle PM10 e PM2,5 molto al di sotto dei livelli massimi consentiti. • Febbraio 2013, centralina posta in Largo S. Domenico (a 200 metri dalla Cartiera del Sole SpA). Valori delle PM10 e PM2,5 ancora molto al di sopra e continuativamente dai valori massimi accettati. I valori assoluti dei microgrammi registrati da ARPA LAZIO per le PM10 e PM2,5 presentano una stretta correlazione e similitudine con le analisi svolte nel febbraio del 2012, un anno prima. • Aprile/maggio 2013, centralina posta in piazza S. Domenico (a 200 metri dalla Cartiera del Sole) per 37 giorni di monitoraggio. I dati sono molto simili alle risultanze del monitoraggio di ottobre 2012 (turbogas ferma) o ai dati registrati dalla centralina di Fontechiari (quota base). Si nutrono forti dubbi sulla esattezza dei dati dichiarati da Arpa Lazio. Dal confronto dei primi tre monitoraggi sembrerebbe perciò emergere che , nonostante l'abbondante nevicata che ha interessato il territorio sorano nel febbraio 2012 (eccetto che nel raggio di 1 km dalla Cartiera del Sole SpA dove invece ha piovuto a causa delle temperature dei fumi emessi a 110 gradi – Eurolab Srl – 25/11/2009), i valori assoluti e di trend delle PM10 e PM2,5 SONO CONFERMATI ALL'ALTRO (febbraio 2012 – febbraio 2013). DA UN ANNO I valori assoluti delle PM10 e PM2,5, la numerosità dei giorni di superamento delle soglie prima viste nonché la matematica simmetria dei dati statistici dei due monitoraggi di febbraio 2012 e febbraio 2013 sembrerebbero dire che “pur in presenza di condizioni atmosferiche eccezionali, l'inquinamento dell'aria di Sora, con turbogas della Cartiera del Sole SpA – Burgo Group SpA, IN ESERCIZIO, è come rappresentato dai grafici di febbraio 2012 e febbraio 2013” (dati Arpa Lazio). Dai grafici medesimi sembrerebbe facile desumere le fasi di lavorazione della turbogas in esercizio presso la Cartiera del Sole SpA di Sora. Nei grafici realizzati, il ciclo turbogas/cogenerativo sembra rappresentato dalle salite repentine dei valori degli inquinanti PM10 e PM2,5 (e altri) in fase di scarico/accumulo in atmosfera e altrettanto repentine discese con fase di non scarico della turbogas in atmosfera e pulizia dell'aria per azione dei venti. Nel monitoraggio di ottobre 2012, sempre a cura di ARPA LAZIO, per coincidenza benevola, si sono registrati valori assoluti e tendenziali per le PM10 e PM2,5 molto al di sotto delle soglie massime accettabili (50 mg/m3 per le PM10; 20-25 mg/m3 per le PM2,5). Questo secondo monitoraggio, con posizionamento della centralina di ARPA LAZIO in quel di piazza S. Restituta, come per la precedente di febbraio 2012, presenterebbe una coincidenza di tempi e date per cui , per l'intera o buona parte della durata del monitoraggio sulla qualità dell'aria svolto da Arpa Lazio, la Cartiera del Sole SpA si sia trovata ad adottare il fermo di alcuni impianti (sembrerebbe anche della turbogas/cogenerazione) per la Cassa Integrazioni Guadagni Ordinaria (GICO), come dimostrato dalla busta paga della Cartiera del Sole – Burgo SpA di ottobre 2012 (allegata). Questa circostanza è facilmente verificabile direttamente accedendo ai documenti dell'azienda. Noi ne siamo a conoscenza per testimonianza diretta giacchè in cartiera lavorano circa 420 addetti. Sotto l'aspetto meteorologico/ambientale, sembrerebbe che il monitoraggio di ARPA LAZIO di ottobre 2012 rappresenti/registri perciò la “migliore” condizione della qualità dell'aria di Sora, definibile “di base”, cioè BUONA. In grafico si vede il suo trend basso, discendente e poi salente gradualmente in attesa di ridiscendere con l'azione del vento, ma sempre molto sotto le soglie massime fissate. Normale accumulo in aria di inquinamento prodotto a terra, senza la turbogas. Turbogas che invece ha una portata certificata dall'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) rilasciata dalla Provincia di Frosinone nel gennaio 2009, per la quale si registra un volume dei fumi emessi dal camino E300 (turbogas) per 241.115 metri cubi l'ora in modalità di funzionamento “a recupero”, mentre in modalità “a ciclo aperto” il camino E301 (camino by-pass) certifica una portata di 238.990 metri cubi l'ora (A.I.A. pag. 70 e 71). Una analoga indagine commissionata da Burgo SpA ad una azienda locale (Eurolab Srl del 25/11/2009 - codice rapporto di prova nr.10110931), ha certificato una portata emissiva per il camino E300 di 290.000 m3/h, cioè molto al di sopra di quanto consentito in A.I.A. stessa. Senza contare le altre fonti di immissione dei fumi in atmosfera della stessa Cartiera del Sole di Sora. Foto: Scarico impianto di cogenerazione / turbogas della Cartiera del Sole di Sora. Nota: i 2 camini sono alti 30 mt. Se consideriamo i valori delle nano polveri registrate da Arpa Lazio nei 4 monitoraggi della qualità dell'aria già effettuati, vediamo immediatamente la differenza di inquinamento da PM10 e PM2,5 per i primi 3 monitoraggi realizzati (febbraio 2012 – ottobre 2012 – febbraio 2013). I 2 grafici sottostanti presentano la fotografia scattata da Arpa Lazio in quei periodi. Arpa Lazio: trend PM10 e PM2,5 - 4 monitoraggi della qualità dell'aria di Sora In tutti i grafici di seguito riportati, sull'asse verticale delle ordinate si indicano i valori registrati da Arpa Lazio degli inquinanti PM10 e PM2,5 espressi in microgrammi per metro cubo di aria. Sull'asse orizzontale delle ascisse invece, i giorni di monitoraggio. PM10 SORA 4 MONITORAGGI ARPA LAZIO 100 90 SOGLIA LIMITE PM10 80 70 Febbraio 2012 60 50 Ottobre 2012 40 30 Febbraio 2013 20 10 Apr/Mag 2013 0 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 PM2,5 SORA 4 MONITORAGGI ARPA LAZIO 80 70 SOGLIA LIMITE PM2,5 60 50 PM2,5 feb 2012 40 30 PM2,5 OTT 2012 20 PM2,5 feb 2013 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 PM2,5 Apr/Mag 2013 Nel monitoragio di ottobre 2012 effettuato presumibilmente in concomitanza con il fermo impianti cogenerativi/turbogas della Cartiera del Sole – Burgo Group SpA per Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (C.I.G.O.) (vedasi busta paga allegata), si è registrata la seguente condizione delle nano polveri PM10 e PM2,5. PM10 E PM2,5 SORA OTTOBRE 2012 40 35 30 25 PM10 OTT 2012 20 15 10 PM2,5 OTT 2012 5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 In questo grafico dunque, possiamo vedere la “QUALITA' DELL'ARIA DI SORA” con la turbogas ferma. Le PM10 sono molto al di sotto della soglia massima dei 50 microgrammi per metro cubo e le PM2,5 sono molto al di sotto dei 20/25 microgrammi per metro cubo. Con questo stato dell'aria, a Sora si camperebbe anche oltre 100 anni (malattie tumorali escluse). Anche i rispettivi trend non presentano “anomalie” di sorta in quanto il loro andamento prima decrescente e poi crescente rappresenta la normale condizione di pulizia dell'aria dalle polveri per azione dei venti e agenti atmosferici e successivo lento, progressivo accumulo in aria delle nano polveri prima di una nuova azione pulente degli stessi agenti atmosferici. Se guardiamo adesso il confronto tra il monitoraggio di Sora e di Fontechiari, per gli stessi giorni di ottobre 2012, vediamo come le PM10 di Sora e Fontechiari presentino: 1. stesso andamento, con picchi simmetrici; 2. valori assoluti molto vicini tra loro (turbogas spenta); 3. valori al di sotto delle soglie massime di legge. I dati riferiti alla centralina fissa di Arpa Lazio di Fontechiari (FR) sono tratti dai report giornalieri pubblicati da stessa Arpa Lazio sul proprio sito istituzionale http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/ Ricordo che Fontechiari, in linea d'aria, dista da Sora meno di 10 Km ed è in posizione di “sotto vento” ossia, il vento tira in direzione Sora ----> Fontechiari, come da simulazione CALPUFF della soc. Burgo Group SpA. PM10 OTTOBRE 2012 SORA VS. FONTECHIARI 40 35 30 SORA FONTECHIARI 25 20 15 10 5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Dunque a turbogas spenta, i valori di PM10 (e PM2,5) di Sora e Fontechiari sono molto simili sia in valore assoluto che per andamento giornaliero. Dunque, a turbogas spenta, la qualità dell'aria di Sora è molto vicina a quella di Fontechiari. Comunque definibile come BUONA. Si sottolinea invece come l'inquinamento da PM10 e PM2,5 di febbraio 2013 sia molto più intenso e prolungato degli altri 3 monitoraggi, per 25 giorni su 25 giorni di monitoraggio, con valori TUTTI AL DI SOPRA DEL LIMITE CONSENTITO (PM2,5), ad indicare un netto peggioramento delle condizioni atmosferiche/ambientali locali. Visto e considerato che, sia il primo monitoraggio di febbraio 2012 che il terzo di febbraio 2013 presentano valori assoluti e trend delle PM10 e PM2,5 molto al di sopra delle soglie ammesse per Legge, (particolarmente per le PERICOLOSISSIME PM2,5) mentre per le seconde di ottobre 2012 si registravano valori e trend largamente al di sotto delle soglie di accettazione (con fermo impianti della Cartiera del Sole SpA per C.I.G.O.) sembrerebbe se ne possa ricavare per semplice differenza empirica e statistica (certificata da ARPA LAZIO) che il GAP/differenza dei valori IN AUMENTO delle PM10 e PM2,5 tra i primi 3 monitoraggi effettuati possa essere dovuto esclusivamente o principalmente alla ATTIVITA' PRODUTTIVA/INQUINANTE DELLA CARTIERA DEL SOLE S.P.A. (Burgo Group SpA). Ricordo che tra i 3 monitoraggi considerati, l'unico elemento discriminante è il concomitante (presunto) fermo degli impianti cogenerativi della Cartiera del Sole SpA di ottobre 2012. Gli incrementi percentuali registrati da Arpa Lazio dicono che si è raggiunto picchi di inquinamento del + 350% superiori alla soglia massima accettata. E nel tempo, l'andamento è ripetuto costantemente secondo la rappresentazione data (detta schizzofrenica o turbogas dipendente) tanto che, a ragione veduta, si teme che questa estrema condizione di inquinamento atmosferico possa diventare “cronica” per la concomitante e continuativa attività di esercizio dell'impianto cogenerativo/turbogas, data attiva per circa 8.470 ore l'anno per circa 350 giorni l'anno, per 24 ore al giorno) (fonte Burgo SpA - A.I.A. pag. 45, camino E300, totale ore anno emissione 8.200). Un consumo di metano annuo superiore a 84 milioni di metri cubi, pari a circa 10.000 metri cubi l'ora. Viste le ricerche mediche citate e i livelli di inquinamento registrati da Arpa Lazio, ne deriva un gravissimo allarme/rischio per la salute pubblica locale tanto da poter dire che si sta attentando alla salute pubblica dei cittadini. Questo pericolo di vita, deve essere assolutamente scongiurato da tutti gli Enti preposti e per prima dalla stessa Cartiera del Sole – Burgo SpA. L'impianto cogenerativo/turbogas della Cartiera del Sole è entrato in esercizio solo nel marzo 2009 e dunque, è assolutamente doveroso che a fronte di queste risultanze tecniche la società Burgo SpA adotti le migliori tecnologie disponibili per la messa in sicurezza dell'impianto. Bisogna invertire subito questo nefasto trend di futuro inquinamento atmosferico / ambientale e installare agli impianti inquinanti in questione alcune B.A.T. /M.T.D. (migliori tecnologie) onde evitare pericolose malattie tumorali e cardiorespiratorie per la popolazione e elevati costi sanitari per la collettività. E' a nostro avviso, indispensabile realizzare un adeguamento degli impianti “esistenti” e “nuovi” ai parametri di Legge previsti e una eventuale “sanatoria” per l'impianto turbogas medesimo, una volta esso sia stato normato. Tutto ciò, anche a fronte degli introiti commerciali della Burgo SpA derivanti dalla vendita dell'energia elettrica al Gestore che realizza con detto impianto, valutati ai prezzi di mercato pari a circa 30 milioni /anno. Ci risulta peraltro che la società stia procedendo ad un progressivo adeguamento di altri impianti, come indicato dalle autorità recentemente intervenute sul medesimo sito con l'imposizione di altre prescrizioni e sanzioni. Secondo le risultanze del citato rapporto “The Lancet Oncology”.... A Sora dovremmo aspettarci un aumento di mortalità e malattie per cause industriali/tumorali dovute al PM2,5 e PM10 superiori al 100% . “(cit) ... I risultati sono allarmanti: lo studio ha mostrato che, per ogni incremento di 10 microgrammi di Pm10 per metro cubo presenti nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%” E ricordando come il rapporto tra le PM10 e le PM2,5 sia quasi uguale a 1, cioè, fatto 100 le PM10, risulta una produzione associata di PM2,5 pari a 95, ricaviamo che : - da 20 microgrammi a 30 = + 22%; - da 30 microgrammi a 40 = + 22%; - da 40 microgrammi a 50 = + 22%; - da 50 microgrammi a 60 = + 22%; - da 60 microgrammi a 70 = + 22%; + 110% E ancora... “(cit) ...Essere stanziali in città con smog da record non aiuta. Si è visto che, se nell’arco del periodo di osservazione una persona non si è mai spostata dal luogo di residenza iniziale dove si è registrato un alto tasso di inquinamento, il rischio di tumore al polmone raddoppia. E triplica quello di adenocarcinoma”. E' utile perciò richiamare interamente l'accennata ricerca internazionale svolta su un campione di oltre 300.000 persone monitorate per 13 anni, edita dalla rivista “The Lancet Oncology” pubblicata sul proprio sito al link http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS14702045%2813%2970279-1/fulltext , The Lancet Oncology, Early Online Publication, 10 July 2013 , dal titolo : “Air pollution and lung cancer incidence in 17 European cohorts: prospective analyses from the European Study of Cohorts for Air Pollution Effects (ESCAPE)” . Notizia ripresa anche dal sito della Fondazione del Prof. Umberto Veronesi al link: http://www.fondazioneveronesi.it/la-tua-salute/oncologia/lo-smog-che-colpisce-i-polmoni-e-ilcuore/6322; e dal quotidiano “Il Fatto” al link http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/09/cancroai-polmoni-lancet-oncology-provocato-anche-dallo-smog/650752/ Cancro ai polmoni, Lancet Oncology: “Provocato anche dallo smog” La conferma scientifica arriva da uno studio, su 300mila persone, che ha stabilito che chi vive in città con record di inquinamento corre più rischi per la salute. La ricerca europea è stata condotta su residenti in nove Paesi europei, fra cui l’Italia, che ha le città con l’aria più avvelenata in assoluto di Redazione Il Fatto Quotidiano | 9 luglio 2013 L’inquinamento fa ammalare di tumore ai polmoni. E’ la conferma scientifica che arriva da uno studio, su 300mila persone, che ha stabilito che vive in città con record di smog corre più rischi per la salute. La ricerca europea, condotta su residenti in 9 Paesi europei, fra cui l’Italia ha anche dimostrato come fra i Paesi monitorati, il nostro abbia le città con l’aria più avvelenata. Allo studio hanno collaborato 36 centri e oltre 50 ricercatori. Italia maglia nera, per ogni aumento di Pm10 rischia tumore aumenta del 22%. La conclusione a cui approdano gli autori del lavoro pubblicato su ‘Lancet Oncology‘ è che esiste davvero un legame fra l’inquinamento e il cancro al polmone: hanno infatti dimostrato che più alta è la concentrazione di ‘veleni’ a portata di respiro maggiore è il rischio di sviluppare questo tumore. E l’Italia non brilla per qualità dell’aria, visto che dalla ricerca emerge anche che i centri sottoposti al monitoraggio – cioè Torino, Roma e Varese – sono da ‘maglia nera’. Fra tutte le città d’Europa prese in considerazione sono quelle con la più alta presenza di inquinanti nell’aria. Si tratta, spiegano i ricercatori che hanno collaborato allo studio, fra cui un gruppo di ricerca dell’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, guidato da Vittorio Krogh, responsabile della Struttura complessa di epidemiologia e prevenzione, del “primo lavoro sulla relazione tra inquinamento atmosferico e tumori al polmone che interessa un numero così elevato di persone, in un’area geografica di tale estensione e con un rigoroso metodo per la misurazione dell’inquinamento”. Fra i veleni analizzati, anche le polveri sottili Pm10 e Pm2.5, cruccio di ogni città industriale. I risultati sono allarmanti: lo studio ha mostrato che, per ogni incremento di 10 microgrammi di Pm10 per metro cubo presenti nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%. Lo studio in nove paesi europei dalla Svezia alla Grecia. Lo studio fa parte del progetto europeo Escape (European Study of Cohortes for Air Pollution Effects), che si propone l’obiettivo di studiare gli effetti a lungo termine dell’inquinamento atmosferico in Europa sulla salute dei cittadini. Il lavoro ha riguardato 17 coorti per un totale di 312.944 persone di età compresa tra i 43 e i 73 anni, uomini e donne provenienti da Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Austria, Spagna, Grecia e Italia. Le persone sono state reclutate negli anni ’90 e sono state osservate per un periodo di circa 13 anni successivi al reclutamento, registrando per ciascuno gli spostamenti dal luogo di residenza iniziale. Del campione monitorato hanno sviluppato un cancro al polmone in 2.095. I casi di tumore sono stati poi analizzati in relazione all’esposizione all’inquinamento atmosferico nelle rispettive zone di residenza. È stato misurato dunque l’inquinamento dovuto alle polveri sottili tossiche presenti nell’aria (particolato Pm10 e Pm2.5) dovute in gran parte alle emissioni di motori a scoppio, impianti di riscaldamento, attività industriali. Lo studio ha permesso di concludere che per ogni incremento di 10 microgrammi di Pm10 per metro cubo presenti nell’aria aumenta il rischio di tumore al polmone di circa il 22%. Questa percentuale sale al 51% per una particolare tipologia di tumore, l’adenocarcinoma, unico tumore che si sviluppa in un significativo numero di non fumatori lasciando quindi più spazio a cause non legate alle sigarette di espletare il loro effetto cancerogeno. Essere stanziali in città con smog da record non aiuta. Essere stanziali in città con smog da record non aiuta. Si è visto che, se nell’arco del periodo di osservazione una persona non si è mai spostata dal luogo di residenza iniziale dove si è registrato un alto tasso di inquinamento, il rischio di tumore al polmone raddoppia. E triplica quello di adenocarcinoma. Lo studio dimostra inoltre che non basta mantenersi al di sotto dei valori soglia previsti dalle attuali normative della Comunità europea in vigore dal 2010 (particolato al di sotto dei 40 microgrammi per metro cubo per i Pm10 e al di sotto dei 20 microgrammi per i Pm2.5). Anche rispettando i limiti di legge, non si esclude del tutto il rischio di tumore al polmone, essendo l’effetto presente anche al di sotto di questi valori, precisano gli scienziati. Dalla misurazione delle polveri sottili l’Italia è risultato essere tra i Paesi europei più inquinati: in città come Torino e Roma sono stati rilevati in media rispettivamente 46 e 36 microgrammi al metro cubo di inquinanti Pm10 in confronto a una media europea decisamente più bassa (ad esempio a Oxford 16, a Copenaghen, 17). Solo in Italia nel 2010 si sono registrati 31.051 nuovi casi di tumore al polmone (fonte: www.tumori.net). Che da solo rappresenta circa il 20% di tutte le morti per tumore nel nostro Paese. Il quarto monitoraggio effettuato da Arpa Lazio in data di aprile/maggio 2013 mostra invece valori assoluti e tendenziali che definirli “anomali” è un puro eufemismo. Sembrerebbe infatti che su 37 giorni di monitoraggio non si sia registrato nessun superamento delle soglie di Legge, sia per le PM10 che per le PM2,5 tanto da rendere i risultati dichiarati “altamente improbabili” (visti i precedenti) o dovuti ad un qualche errore uomo/macchina. Infatti, a ben vedere (vedasi grafici sottostanti), essi mostrano molte più analogie con i valori registrati dalla centralina fissa di Arpa Lazio posta a Fontechiari – FR – (fondo) situata a circa 10 chilometri da Sora che ai valori registrati nei tre precedenti monitoraggi (Arpa Lazio) con la centralina mobile posta in Sora. Questi i valori del PM10 registrati da Arpa Lazio nei 4 monitoraggi effettuati. PM10 SORA - 4 MONITORAGGI ARPA LAZIO 100 90 SOGLIA LIMITE PM10 80 70 Febbraio 2012 60 50 Ottobre 2012 40 30 Febbraio 2013 20 10 Apr/Mag 2013 0 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 Soltanto un mese prima (febbraio 2013). Dal grafico sottostante, inserite le 2 linee orizzontali corrispondenti ai valori limite di legge ammessi rispettivamente per le PM10 (50 microgrammi/mt3 d'aria) e PM2,5 (25 microgrammi/mt3 d'aria) è evidente come a febbraio 2013 le polveri risultavano essere abbondantemente sopra le soglie di legge cosa che invece, “inspiegabilmente” non si verifica nel mese successivo (aprile/maggio) dove si registrano valori delle PM10 e PM2,5 per tutti i giorni monitorati, tutte al di sotto delle soglie ammesse. Un vero miracolo. PM 10 E PM 2,5 FEBBRAIO 2013 E APR/MAG 2013 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 SOGLIA PM10 SOGLIA PM2,5 PM10 feb 2013 PM 10 – APR/MAG 2013 PM2,5 feb 2013 PM 2,5 – APR/MAG 2013 Si noti poi, oltre ai valori assoluti, anche il differente andamento/trend delle 2 linee spezzate PM10 e PM2,5 di aprile/maggio rispetto a quelli registrati soltanto un mese prima. In quelli di aprile/maggio il trend è definibile “dolce”, con piccole salite e piccole discese dei valori registrati mentre, in quello di febbraio 2013 (e febbraio 2012), sia le salite che le discese dei valori sono alquanto repentine tanto da mostrare un trend per così dire “schizzofrenico” (o turbogas dipendente). Si noti ancora come nei dati riferiti a febbraio 2013, le linee spezzate delle PM10 e PM2,5 sono molto vicine, mostrando un analogo trend. Viceversa, per i valori dichiarati per aprile/maggio 2013, stesse nano polveri, i valori differiscono notevolmente tra loro, con trend diversi, anche divergenti (mentre uno sale, l'altro scende), cosa mai verificata nei precedenti monitoraggi. FOCUS Se guardiamo i dati Arpa Lazio per le PM10 e PM2,5 di febbraio 2012 e febbraio 2013 troviamo una stretta correlazione di valori assoluti e di trend registrati. Come si vede, le rispettive linee spezzate quasi si sovrappongono per valori assoluti e trend. Ciò avviene sia per i dati di febbraio 2012 che per quelli di febbraio 2013. PM10 e PM2,5 MONITORAGGIO FEBBRAIO 2012 90 80 70 PM10 feb 2012 60 50 40 PM2,5 feb 2012 30 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 PM10 e PM2,5 MONITORAGGIO FEBBRAIO 2013 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 PM10 feb 2013 PM2,5 feb 2013 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Data questa forte “anomalia” nei dati dichiarati nel monitoraggio di aprile/maggio, ho perciò proceduto a fare un confronto con i dati registrati (per i stessi giorni del monitoraggio svolto a Sora) dalla centralina fissa di Arpa Lazio posta nel comune di Fontechiari (FR), indicata come “quota base” da stessa Arpa Lazio. Cioè, zona ove sarebbe presente solo l'inquinamento trasportato dalle correnti aeree e non prodotto localmente, posta cioè in zona dove non sono presenti (o molto ridotte) fonti di inquinamento prodotte da attività umane o industriali, traffico e riscaldamento incluso. Ricordo che il posizionamento della centralina mobile di Arpa Lazio Frosinone nei monitoraggi di febbraio 2013 e aprile/maggio 2013 è stato il medesimo e cioè in piazza S. Domenico, a soli 200 metri dalla Cartiera del Sole la cui turbogas, come da Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) rilasciata dalla Provincia di Frosinone nel gennaio 2009, certifica un volume dei fumi emessi dal camino E300 (turbogas) per 241.115 metri cubi l'ora in modalità di funzionamento “a recupero” mentre in modalità “a ciclo aperto” il camino E301 (camino by-pass) certifica una portata di 238.990 metri cubi l'ora (A.I.A. pag. 70 e 71). Una analoga indagine commissionata da Burgo SpA ad una azienda locale (Eurolab Srl, del 25/11/2009, codice rapporto di prova nr.10110931), ha certificato una portata del camino E300 (camino della caldaia a recupero) per 290.000 m3/h, cioè molto al di sopra di quanto consentito in A.I.A. stessa. Senza contare le altre fonti di immissione dei fumi in atmosfera della stessa Cartiera del Sole di Sora. Ricordo ancora che la Cartiera del Sole brucia ogni anno più di 84 milioni di metri cubi di gas metano, più di un millesimo di tutto il consumo nazionale di metano (fonte Burgo Group SpA). Dunque, volumi di fumi veramente IMPRESSIONANTI di cui invece, non c'è assolutamente traccia di analoga fonte produttiva in FONTECHIARI. Nel cerchio in cartina, piazza S. Domenico, ove è stata posta la centralina mobile di Arpa Lazio, a 200 metri di distanza dalla Cartiera del Sole. Segnalo inoltre, come ben visibile in cartina sopra, che la piazza S. Domenico si trova alla congiunzione di 3 importantissime arterie viarie, viale S. Domenico, via Barca S. Domenico, via Borgo S. Domenico, ultra trafficate da ogni tipo di automezzo. Ecco l'esito del confronto. I dati dichiarati per Sora sono del tutto simili, in valore assoluto e trend, a quelli registrati effettivamente dalla centralina posta a Fontechiari (stessi giorni). Data l'assoluta diversità di ubicazione (altezza s.l.m.), traffico automobilistico, popolazione residente e attività industriali presenti nei due comuni, come si spiegano simili valori e trend? Ma soprattutto, per i 37 giorni monitorati, sono tutti al di sotto dei limiti di legge per le PM10 e PM2,5. Visti i monitoraggi precedenti, come è possibile che si registrino questi valori così bassi? Trend PM10 PM10 APR/MAG SORA VS. FONTECHIARI 60 50 40 SORA PM10 apr/mag 2013 30 20 10 0 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 FONTE CHIARI PM10 apr/mag 2013 Per il confronto delle PM2,5, siccome nei report di Arpa Lazio riferiti alla centralina di Fontechiari non vengono dichiarati i valori delle PM2,5 ma soltanto quelli delle PM10, ho assunto “per eccesso” che i valori delle PM10 siano uguali a quelli delle PM2,5, in un rapporto cioè tra PM2,5/PM10 = 1 (come precedentemente visto essere pari a circa 0,95). Ecco il grafico conseguente. Trend PM2,5 SORA VS FONTECHIARI APRILE/MAGGIO 2013 - STESSI GIORNI 40 35 30 PM2,5 SORA Apr/Mag 2013 25 20 15 10 5 0 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 PM10 FONTEC HIARI APR/MA G 2013 Nota bene: i dati riferiti alla centralina di Fontechiari sono tratti da tabulati ufficiali di Arpa Lazio già pubblicati sul proprio sito istituzionale. Cosicchè troviamo “l'assurdo”, cioè che per le PM2,5 (assimilate alle PM10), quelle di Fontechiari risulterebbero essere più elevate (o uguali) di quelle dichiarate per Sora. L'unica spiegazione logica che i dati presentati da Arpa Lazio ci suggeriscono è questa: come per i dati di ottobre 2012 registrati a Sora e Fontechiari prima visti (presumibilmente con turbogas ferma) in cui si registrava una forte similitudine dei dati registrati a Sora con quelli registrati a Fontechiari, la medesima similitudine dichiarata per i dati di Sora riferiti al monitoraggio di aprile/maggio 2013 ci porta a dire che o ci si è trovati di fronte ad un nuovo fermo impianti cogenerativi/turbogas della Cartiera del Sole per l'intero periodo di monitoraggio effettuato (37 giorni ?) oppure siamo di fronte a qualche tipo di errore umano o di macchina. Mentre, se torniamo al confronto tra le PM2,5 e PM10 registrate da Arpa Lazio nel mese di febbraio 2013 e aprile/maggio 2013 a Sora, registriamo valori e trend assolutamente incompatibili tra loro. Come si spiega questa enorme differenza? PM 2,5 FEBBRAIO 2013 - APR/MAG 2013 80 70 60 50 40 30 20 10 0 PM2,5 feb 2013 SOGLIA LIMITE PM2,5 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 PM2,5 Apr/Mag 2013 PM10 FEBBRAIO 2013 - APR/MAGGIO 2013 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 PM10 feb 2013 SOGLIA LIMITE PM10 2 1 4 3 6 5 7 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 PM10 apr/mag 2013 Devo ricordare a tal proposito un bruttissimo fatto di cronaca giudiziaria, un gravissimo precedente che ha interessato la stessa Arpa Lazio sezione di Frosinone nel 2010 che ha visto l'arresto di un suo alto dirigente per manomissione dei dati monitorati, dichiarati molto inferiori a quelli effettivamente registrati in altre circostanze, che qui riporto come apparse sulla stampa nazionale: Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/21/lazio-analisi-falsatedirigente-arpa-sotto-processo-ma-resta-al-suo-posto/470726/ “Lazio, “analisi falsate”: dirigente Arpa sotto processo. Ma resta al suo posto. Vincenzo Addimandi nel 2010 è stato arrestato con l'accusa di aver falsificato i risultati degli esami sugli scarichi delle acque reflue di una ditta di Anagni. Ma il commissario regionale non può rimuoverlo a causa di una legge di Brunetta. E ora è il terzo dirigente più pagato nell'agenzia”. Ancora un passaggio dell'articolo: “ Nel settembre 2010 infatti, su richiesta della Procura di Frosinone, Vincenzo Addimandi venne arrestato con l’accusa di aver falsificato i risultati delle analisi sugli scarichi delle acque reflue di una ditta di Anagni specializzata nella zincatura di tubi di acciaio. E quello della falsificazione è stata un’accusa mossa già altre volte al dirigente Arpa. Venne arrestato infatti già una prima volta, nei primi anni del 2000, quando era responsabile del laboratorio del servizio medico micrografico del presidio multizonale di prevenzione della Usl di Latina, per aver falsificato alcune analisi su degli alimenti. Alla fine dell’inchiesta, tuttavia, è stato prosciolto. A Frosinone, secondo quanto scrisse il gip, nelle sue funzioni di direttore di sezione, Addimandi “comunicava (alla Guardia di Finanza che gli chiedeva i dati relativi ai campioni prelevati, ndr) che gli scarichi di origine meteorica dell’Eurozinco S.p.A. erano nella norma (…) laddove il parametro dello zinco era decisamente superiore al limite massimo consentito”. Il dirigente avrebbe alterato il “registro dei risultati”, riportando al parametro “Zinco” il risultato di “0,49 mg/l” anziché quello effettivamente accertato: di “1,490 mg/l”. La soglia massima è pari a 0,5 mg/l e il superamento equivale a commettere un reato punibile con l’arresto. Ad “incastrare” Addimandi in quel caso fu l’episodio della moria di pesci del rio Ponte delle tavole, che scorre nei pressi della zona industriale di Anagni. Ma soprattutto alcuni suoi collaboratori sui quali, secondo le loro testimonianze, l’allora direttore provinciale dell’Arpa faceva pressioni affinché i risultati delle analisi fossero indicati sempre nella norma. Uno in particolare, che conservò la copia di quelle analisi, riportava il dato autentico relativo alla quantità di zinco rinvenuta nell’acqua della ditta di Anagni”. Riteniamo perciò che anche questa forte “anomalia” è indice del livello di inquinamento raggiunto a Sora e Provincia. Inquinamento “da spazzare via”. Attendiamo che vengano date le risposte alle domande già avanzate agli Enti competenti citati in indirizzo. CONCLUSIONI Pertanto, stante tutto quanto sopra scritto, visto l'art. 2 della Costituzione Italiana: “Il diritto alla salute riconducibile alla categoria dei diritti inviolabili riconosciuti dall’articolo 2 della Costituzione ha una duplice natura. Prima di tutto costituisce un diritto fondamentale dell’individuo e ha per contenuto la tutela dell’integrità fisica e psichica della persona umana e può essere fatto valere dai cittadini sia nei confronti dello Stato e degli enti pubblici sia nei confronti dei privati o dei datori di lavoro. Inoltre il diritto alla salute, tutela anche un interesse collettivo della società a non subire conseguenze negative da situazioni igienico-sanitarie non controllate che potrebbero portare alla diffusione di malattie contagiose o epidemie http://www.initalia.rai.it/costituzione.asp? contId=207”. Stante il proprio diritto all'informazione : “Viene osservato che il diritto all'informazione rientrerebbe nella categoria dei nuovi diritti di cittadinanza (i cd. diritti sociali) categoria che annovera le situazioni giuridiche tendenti alla realizzazione dei diritti positivi dell'eguaglianza, diritti che si pongono come una componente essenziale dei valori fondamentali della democrazia. In tema, si rileva che diritti quali quello di informazione e di accesso sono stati considerati come due aspetti di un diritto alla conoscenza da inserirsi nella terza generazione dei diritti dell'uomo” http://www.altalex.com/index.php?idnot=42537 . SI INVITA la Soc. Burgo Group SpA, ad apportare urgentemente ogni miglioramento tecnico/tecnologico/industriale (B.A.T.) consistente principalmente nell'apposizione di appositi filtri all'impianto turbogas in esercizio presso la Cartiera del Sole di Sora come da esempio allegato al link http://emerachem.com/application/gas-turbine/ di cui si riporta il contenuto : “ Gas Turbine Oxidation Catalyst” EmeraChem's Advanced Catalytic Technology (ADCATTM) CO/VOC oxidation catalyst are custom manufactured to your specifications to yield optimal conversion efficiencies for the lowest evaluated or life cycle cost for all turbine types, new, replacement and retrofit. • Heavy-duty stainless steel catalyst element construction: - Bonded discrete cell substrate - Highest catalytic surface area (<40% more than herringbone) yielding the lowest possible pressure loss - Prevents substrate nesting, blow-outs and exhaust bypass - 5 - 10 Year mechanical integrity guarantee EMx (Provided by EmeraChem Power) For electric generating projects requiring near zero emissions of NOx, CO VOC & Sox, in addition to Particulate Matter (PM) reduction while burning natural gas and distillate fuel as a back-up, all without the use of ammonia or urea, the EmeraChem EMx technology is available. Since the introduction of EMx, EmeraChem has found that customers operating electric generating facilities at universities, hospitals, airports, or clean room manufacturing plants many times have a need to employ either an ammonia free reduction technology (AFR) or utilizing the most advanced and cleanest technology available. Today the EMx technology and systems operate on a broad range of applications from mobile vehicles to 50 MW electric generating facilities as provided by EmeraChem or an authorized licensee. Products in this Category CO Catalyst EMx (link to EmeraChem Power) Science developed in America, all products made in America. • Gli Enti competenti territorialmente e funzionalmente a far valere l'applicazione delle Leggi italiane, quand'anche si tratti della Costituzione Italiana, art. 2 citato; del D.P.R. del 12/04/1996 (V.I.A.), All. A); B); D); sentenza del TAR dell’Emilia Romagna n. 3365/07, DPCM n.337/1988; d.lgs 59/2005; sentenze del Consiglio di Stato, sez. VI, n. 127/2005, N.R.G. 1867/2004, d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, T.U. Enti locali; sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sez. II, 5 luglio 2007, causa C-255/05 che condanna l’Italia per la violazione della procedura V.I.A. (non applicazione); Parere espresso dalla Regione Lazio, prot. n. 13009 del 26/01/2009 allorchè si ribadisce “Inoltre, si ricorda che, presupposto essenziale per il rilascio dell’AIA è la verifica che le nuove emissioni non concorrano a incrementare significativamente i livelli di concentrazione degli inquinanti nel territorio, ai sensi dell’art. 10 delle Norme di attuazione del Piano dell’aria il cui schema è stato approvato con D.G.R. 448 del 23/07/2008”. Decreto Legislativo n. 121 del 7 luglio 2011 “attuazione della Direttiva 2008/2009/CE sulla tutela penale dell'ambiente. • Il Sindaco di Sora in quanto “Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità”. Tutto ciò a maggior evidenza e considerazione se si fa riferimento ai continui tagli alla sanità locale – ospedale SS. Trinità di Sora, passati e futuri, che vedono un depauperamento continuo del nostro presidio ospedaliero con l'eliminazione di importanti reparti già presenti e il mancato potenziamento del reparto di oncologia (infantile e non) di cui invece, si prevede a breve una forte intensificazione delle attività mediche. Si ricorda ancora che presso il Tribunale di Sora (FR), sede distaccata di Cassino, è in corso un procedimento penale ( RGPM n. 1064/2008 – N.R.G. 150/11) a carico di 3 dirigenti della Regione Lazio e dell'ex direttore della Cartiera del Sole – Burgo Group SpA – per “violazione D.P.R. del 12/04/1996 (V.I.A.)” . Si allega per conoscenza, copia del nostro esposto inoltrato alla Procura della Repubblica di Cassino che ha poi promosso l'azione penale, in cui si illustrano le presunte principali violazioni di Legge commesse da vari soggetti pubblici e privati. In mancanza di applicazione di nessuna delle due fattispecie citate , la sottoscritta Associazione Cinema & Società da me presieduta si renderà nei modi e tempi dovuti, Promotrice e Parte Civile di ogni richiesta di risarcimento del danno biologico e ambientale pertinente alle malattie indotte da inquinamento atmosferico / industriale che i cittadini locali vorranno far valere nei confronti dei responsabili diretti e indiretti, rivolgendosi perciò in ogni sede civile e penale, nazionale ed internazionale, nei confronti di tutti i soggetti privati e pubblici indicati, ognuna per l'attribuzione delle proprie responsabilità. Non ultimo, intentare una o più CLASS ACTION e rappresentare il caso presso gli Organi di Giustizia Europea. In fede Il Presidente Associazione Cinema & Società Dr. Maurizio D'Andria Via Carlo Cattaneo, 33 03039 Sora (FR) Sora, 28/08/2013 P.S. : Vi informo che, il sottoscritto Dr. Maurizio D'Andria è stato candidato al Senato della Repubblica nelle scorse elezioni politiche di febbraio 2013 per RIVOLUZIONE CIVILE – INGROIA, raccogliendo solo a Sora, 285 voti di lista. A tutt'oggi, INCENSURATO. Allegato : copia busta paga dipendente Cartiera del Sole – Burgo SpA di OTTOBRE 2012 da cui risulta che l'azienda ha osservato un periodo di C.I.G.O. Busta paga Burgo Group SpA - Ottobre 2012
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