SALUTE Fausto Mannucci IL PAZIENTE... IMPAZIENTE "Nessuna malattia è così rara da non meritare attenzione." Una malattia è definita "rara" quando colpisce meno di 5 persone su 10.000 abitanti e, normalmente, ad essa sono connessi farmaci orfani, quelli cioè che non incontrano l’interesse delle case farmaceutiche, sia nella ricerca che nella produzione. Partendo da queste premesse è stato creato “Il cortile di Edy”: un’associazione dedicata a chi è affetto da malattie rare e cerca indicazioni e consigli per seguire il miglior “percorso di cura” possibile. Il cortile è un luogo dove soggetti diversi condividono uno spazio e comuni bisogni: nella cultura del secolo scorso e delle varie comunità era un momento di aiuto, di scambio di opinioni seduti sul banchetto all’aperto, era un sistema di gestione in comune dei bambini, in termini moderni un luogo di condivisone e solidarietà. La scelta di tale riferimento è significativa per l’impostazione che si è voluto dare all’associazione che si esprime anche attraverso uno specifico portale Il portale si apre con una presentazione di Edy. Non è una scelta “divistica” di personalizzazione del sito, ma di una sua umanizzazione: infatti tutto nasce dall'esperienza di una persona, Edy appunto, ed il sito, pur altamente informatizzato, passa per il calore di una persona, di una voce con cui parlare. Di qui deriva un approccio non solo umanamente presente, ma facile da usare e concretamente orientato ai pazienti e ai loro cari. All’interno del sito si possono aprire varie finestre tra cui un Forum per ascolto, discussione ed aiuto per maturare le esperienze ed elaborare e rendere efficaci le richieste. A fianco verranno presentate le Testimonianze, sia da parte dei pazienti, cioè la domanda di servizi, sia di chi cerca di dare risposte in termini di cura. Inoltre, si troveranno indicazioni su Associazioni, Normative, Centri di riferimento, Libri e pagine web. Anche in questo caso l'ottica è orientata ai pazienti ed ai loro cari, fornendo informazioni ed indicazioni semplici e comprensibili. Da ultimo aderiscono professionisti. Sono di varie discipline: medici, esperti di legislazione, psicologi. Tramite il loro aiuto e capacità professionale specifica si potranno non solo validare le informazioni presenti sul sito, garantendo una qualità e serietà dell’informazione data, ma soprattutto prendere visione delle documentazioni cliniche inviate dagli associati, esprimendo una valutazione sia sull’inquadramento diagnostico che sul miglior percorso da seguire. Questa delicata fase prescinde dalla pubblicità del singolo professionista che rimarrà anonimo verso il paziente, con l’eccezione del caso in cui il professionista decida gratuitamente di voler visitare il paziente. Come associazione siamo convinti che la pazienza del paziente sia facile da dichiarare ma difficile da vivere: si è sempre in attesa del farmaco o dell'intervento all'ultimo minuto. Queste speranze sono anche nostre: le vogliamo aiutare e coltivare! Vogliamo, però, affrontare le malattie, sia rare che diffuse, sia gravi che passeggere nell'ambito di una profonda onestà intellettuale e validazione scientifica di efficacia. Non siamo freddi e insensibili alle novità, siamo prudenti a regalare illusioni/delusioni sulla pelle degli altri. Viene rappresentato come un ottagono: si ispira alla pianta di Castel del monte Destinazione di Castel del monte: Alle cinque cisterne d'acqua presenti sotto le torri, si collegano idealmente cinque camini all'interno. Alcuni hanno posto in relazione questa presenza con le parole del Vangelo secondo Luca: “Oggi io vi battezzo con l'acqua, ma verrà chi vi battezzerà col fuoco”, accreditando l'ipotesi che la costruzione fosse adibita ad una sorta di tempio. Destinazioni di Castel del monte: una sorta di tempio, o, meglio, di tempio del sapere, in cui dedicarsi indisturbati allo studio delle scienze; funzione di centro benessere, atto alla rigenerazione e alla cura del corpo, su modello dell'hammam arabo. Simbolismi di Castel del monte: L'ottagono figura intermedia tra il quadrato, simbolo della terra, e il cerchio, che rappresenta l'infinità del cielo, il passaggio dell'uno all'altro. La scelta dell'ottagono potrebbe derivare dalla Cupola della Roccia a Gerusalemme o dalla Cappella Palatina di Aquisgrana. Il numero otto ricorre in questa costruzione: la forma ottagonale della costruzione, del cortile interno e delle otto torri ai vertici, le otto stanze interne, la vasca interna che doveva essere ottagonale, otto fiori quadrifogli sulla cornice sinistra sul portale di ingresso, altri otto sulla cornice inferiore, otto foglie sui capitelli delle colonne nelle stanze, otto foglie sulla chiave di volta, otto foglie di vite sulla chiave di volta della prima sala del piano terra, otto foglie di girasole sulla chiave di volta di un'altra sala, otto foglie ed otto petali su quella della quinta sala, otto foglie di acanto sulla chiave di volta dell'ottava sala, otto foglie di fico sulla chiave di volta dell'ottava sala al piano superiore. I simboli astrologici. Nel solstizio ed equinozio le ombre gettate dalle pareti hanno una particolare direzione. A mezzogiorno dell'equinozio di autunno, ad esempio, le ombre delle mura raggiungono perfettamente la lunghezza del cortile interno, ed esattamente un mese dopo coprono anche l'intera lunghezza delle stanze. Due volte l'anno (8/4 e 8/10, ottobre era considerato l'ottavo mese dell'anno) un raggio di sole entra dalla finestra nella parete sudorientale e illumina una porzione di muro dove prima era scolpito un bassorilievo Ass. il Cortile di Edy 99
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