I progetti di sostegno a distanza del Centro Missionario

IV
NOVARA
LE GENTI
IL MONDO
SOLIDARIETÀ CON I MISSIONARI
venerdì 5 dicembre 2014
Piccoli gesti di solidarietà possono essere segni di speranza per molti bambini nel mondo
I progetti di sostegno a distanza
del Centro Missionario Diocesano
INDIA
ISOLE ANDAMANE
Il progetto “Andamane”, si è
avviato in occasione della catastrofe naturale dello tsunami
che ha colpito l’arcipelago indiano delle isole Andamane e
Nicobare nel dicembre 2004, a
distanza di dieci anni, dopo
aver contribuito a ricostruire
due scuole, il nostro aiuto continua sostenendo i ragazzi delle diverse isole che trovano
ospitalità nei due ostelli, maschile e femminile, gestiti dai
sacerdoti indiani della congregazione del Pilar. I ragazzi ospiti in queste strutture provengono dai villaggi più poveri e data
la lontananza da casa e la difficoltà degli spostamenti via mare, è l’unica opportunità che essi hanno per frequentare una
scuola ed avere un’istruzione
adeguata, la finalità degli educatori è: sforzarsi di dare una
buona istruzione perché abbiano un futuro migliore. Riferimenti in loco sono il Vescovo di
Port Blair, mons. Alex Dias,
mentre il responsabile degli
ostelli è padre Attley Gomez.
BRASILE
PAULO AFONSO (BAHIA)
Gli asili, Menino Jesus, Irmão Luis e Creche São Vicente - Padre Lourenço Tori, sorgono alla periferia di Paulo
Afonso, una città di oltre 100
mila abitanti situata nel cuore
del Sertão brasiliano nello stato
della Bahia e sono stati realizzati per volontà dell’indimenticabile vescovo borgomanerese
dom Mario Zanetta. Gli asili,
accolgono ciascuno più di cento bambini dai 2 ai 5 anni provenienti da famiglie povere dei
quartieri “Tancredo Neves” e
“Mulungu” e Prainha, tutti i
giorni feriali è garantita l’accoglienza, il vitto e diverse attività ludiche e formative dalle sette alle diciassette. Il sostegno a
distanza permette a ciascun
bambino la copertura dei bisogni primari, inclusa l’assistenza medica. Attualmente gli asili sono seguiti dal volontario
laico novarese Felice Ferrari.
Sempre a Paulo Afonso le suore missionarie benedettine
sotto la responsabilità dell’attuale Vescovo dom Guido Zendron, curano in modo particolare il reinserimento dei “meninos da rua” (ragazzi di strada)
attraverso la Fundame, un centro di accoglienza e recupero
che svolge un’attenzione particolare verso questi ragazzi permettendo loro di riacquisire il
gusto della vita famigliare e
l’impegno nella società.
BRASILE
MANAUS (AMAZZONIA)
La Casa “Mamãe Margarida” sorse a metà degli anni ’80
nel quartiere periferico São José Operaio do Aleixo a Manaus,
capitale dell’Amazzonia, in
Brasile, per opera delle religiose salesiane, coordinate da
Suor Giustina Zanato che ne è
rimasta alla guida fino al febbraio 2013, ora la responsabile
della Casa e del progetto è suor
Liliana Dauo Lindoso. L’obiettivo della struttura è quello di
assistere i minori e promuovere la loro crescita educativa e
professionale affinché possano
vivere con dignità nella propria
famiglia e inserirsi con competenza nella società e nel mondo del lavoro, con particolare
riguardo alle ragazze del quartiere, tra cui alcune ragazze
madri giovanissime, che vivono una situazione di disagio familiare e sociale. L’opera di sostegno è orientata non solo al
mantenimento della struttura,
ma rappresenta anche un incentivo per la crescita dell’intera comunità della zona. L’azione di quest’opera si estende su
un’area immensa dell’Amazzonia, dove gli stessi problemi sono ancor più accentuati, e dal
2008 si è aggiunto il progetto
“Menina Feliz” (Bambina felice), che assiste le ragazzine violentate e abbandonate delle
cittadine sparse in quell’area la
responsabile è suor Dinair
Bentes con il volontario novarese Davide Tuniz.
URUGUAY
MONTEVIDEO
A Montevideo sotto la guida
di don Giancarlo Moneta affiancato da diversi volontari
del posto, in questi anni si è avviato il progetto “Mate Compartido”, che si sviluppa in vari ambiti legati all’agricoltura e
all’allevamento caprino. A partire da una situazione di emarginazione viene curato il rapporto con le persone della zona con particolare attenzione
ai più poveri, l’obiettivo è quello di creare iniziative e progetti che portino attraverso la solidarietà ad una vita migliore
valorizzando la giustizia e
l’uguaglianza. Per questo c’è
un costante accompagnamento delle attività lavorative e di
tempo libero dei ragazzi/e in
situazione di disagio. Nel contempo si sostiene la formazione professionale per giovani
con handicap e giovani in situazione di rischio sociale attraverso la produzione di ortaggi biologici e la produzione
di formaggio caprino, nella
Il sostegno ai progetti e alle adozioni a distanza aiuta tanti bambini di paesi del sud del mondo ad avere cibo e istruzione
Fattoria “Rincon de la Colorada” nel quartiere di Pajas Blancas. Inoltre si aiutano le famiglie della parrocchia rimaste ai
margini dei piani di sostegno
governativi, elaborando con
loro dei progetti abilitanti a
trovare altre possibilità di lavoro e di sostentamento.
PERÙ
CHIQUIÀN (ANCASH)
A Chiquiàn, un povero villaggio che si trova a 3500 metri
sulle Ande della Cordillera
Blanca nel nord del Perù, sorge la casa-famiglia “Hogar San
Vincente de Paul” gestita dalle
sorelle ministre della carità, il
progetto è una risposta alle povertà umane del luogo: disgregazione e violenza familiare,
alcolismo e denutrizione diffusa. L’iniziativa ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte dello Stato ed accoglie bambini rimasti orfani o abbandonati affidati dal tribunale per i
minorenni. Raggiunta la maggiore età, vengono trasferiti a
Huaraz, capitale del dipartimento di Ancash, presso la
“Casa Estudiantes Mayores
Madre Edy”, per completare gli
studi ed inserirsi nel mondo
del lavoro. Le due case famiglia
ospitano anche la mensa, il
“Comedor”, che fornisce ogni
giorno circa 250 pasti a bambini, ma anche ad anziani soli.
Con il progetto “Comedor” si
sostengono anche piccole
emergenze che si presentano
quotidianamente: un paio di
scarpe, il latte per i neonati
delle mamme che non possono allattare, la sepoltura di un
vecchio abbandonato. Responsabile di questo progetto
è la religiosa Suor Victoria Orihuela della Congregazione sorelle ministre della carità di
Novara.
LIBANO
ZAHLÈ - VALLE BEKAA
Padre Abdo Raad, sacerdote
cattolico di rito melkita, attraverso l’associazione “Annas
Linnas” (gli uni per gli altri) dirige il progetto di adozione a
distanza per permettere a
bambini orfani o in situazione
difficili di trovare aiuto sia nel-
le loro famiglie, sia in istituti
sociali di accoglienza (Casa
dell’Amicizia, Casa di Accoglienza San Salvatore) allo
scopo di assicurare loro vitto,
alloggio, scuola e formazione
umana e spirituale. In un contesto prevalentemente islamico, dopo decenni di guerra civile, in una situazione politica
confusa ed economicamente
pesante, il progetto si rivolge a
tutti i bambini senza nessuna
discriminazione confessionale
per promuovere i loro diritti alla famiglia, alla crescita, e a
una vita degna. Un ambito di
lavoro particolare è un giardino “educativo sensoriale” per
l’educazione alla salvaguardia
del creato, alla convivenza di
tutte le religioni come figli di
un solo Creatore in una sola
natura. Il sostegno a distanza si
rivolge direttamente ad un minore col quale è possibile anche intrecciare una corrispondenza epistolare. Attualmente
c’è un impegno ulteriore nell’accoglienza dei profughi siriani e irakeni.
Un aiuto da parte nostra fa ritornare il sorriso ai bambini poveri sia del Libano come del Burundi
Come contribuire alle attività del Cmd
e ai progetti avviati dai missionari
Sostieni le attività del Centro
Missionario Diocesano con offerte, bonifici e versamenti, utilizzando:
Se si vuole che l’offerta sia deducibile ai fini fiscali si prega di effettuare
i propri versamenti tramite la nostra
ONLUS “Gocce di Solidarietà”:
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– Agenzia 1 di Novara
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presso Banca Popolare di Novara – Agenzia 1
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c/c postale n° 10332286 intestato a:
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c/c postale n° 72440142 intestato a:
Diocesi di Novara
- “Gocce di Solidarietà” – Onlus
Vicolo Canonica 3/B
28100 NOVARA
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Ricordiamo che la quota per le
Adozioni a distanza è di 200,00 euro annue
Ai fini delle detrazione fiscale fa
fede la ricevuta del bonifico bancario o la ricevuta del ccp. Sia per i bonifici bancari che per i bollettini postali specificare sempre nella causale il progetto che si vuole di sostenere.
È importante che chi decide di versare un contributo tramite bonifico
bancario, oltre al proprio nome e cognome scriva anche il proprio indirizzo, ogni anno insieme agli auguri
natalizi verranno inviati gli aggiornamenti che i responsabili del progetto scelto ci mandano.
BURUNDI
NYAMURENZA
E KAMENGE
In Burundi, paese caro alla
nostra diocesi in quanto vi
hanno lavorato per molti anni
diversi sacerdoti, religiose e volontari laici novaresi, opera da
alcuni anni il missionario Fidei
Donum: don Massimo Minazzi, che ha ereditato tutto il lavoro portato avanti per decenni
dal compianto don Carlo Masseroni. Don Massimo in collaborazione con la Congregazione delle Suore Operaie di Botticino (BS) segue e aiuta i giovani e le famiglie in condizioni disagiate. In Burundi a causa delle vicende legate alla guerra civile le persone vulnerabili e a
rischio sono ancora numerose
e spesso il loro unico sostegno
viene proprio dai progetti caritativi delle Missioni: sostegno
allo studio, sostegno agli orfani, campi di lavoro e aiuto per
accedere alle cure mediche e
cura delle persone abbandonate il più delle volte anziani o
bambini. I nostri missionari sono testimoni della miseria della gente che vive in uno dei
paesi più poveri del mondo,
che a fatica sta cercando di costruire un’esistenza dignitosa,
dopo il terribile conflitto tribale tra Hutu e Tutzi che ha fatto
migliaia di morti e dato origine
ad un flusso di profughi praticamente incalcolabile. Qualsiasi offerta più che un’adozione
specifica sarà utilizzata per favorire la promozione umana e
la dignità delle famiglie del piccolo paese africano così duramente provato.
MOZAMBICO
MAPUTO
Suor Giustina Zanato, missionaria dell’istituto delle suore
di Maria Ausiliatrice (Novara),
dopo un’esperienza trentennale in Amazzonia (Brasile) è stata inviata in Mozambico (Africa) dove attualmente è impegnata in attività amministrative mirate all’educazione e alla
promozione professionale dei
ragazzi/e. L’Istituto in questi
anni ha scelto particolarmente
le bambine, le ragazze e le donne come soggetti privilegiati
dell’azione pastorale, in Mozambico, come in tutta l’Africa,
è con le donne che si può e si
deve lavorare per arrivare ai
bambini e agli adolescenti. Il
progetto di sostegno a distanza
riguarda un asilo per i più piccoli situato nella città di Nacala al Nord del Mozambico, inoltre tale opera avrà lo scopo di
dare anche un’alfabetizzazione
agli adulti che a causa della
guerra civile di questi ultimi
anni non hanno potuto frequentare le scuole.