Valli Giudicarie e Rendena 38 martedì 18 novembre 2014 l'Adige Cimego | La Provincia: nel rispetto delle previsioni progettuali iniziali Strembo | Alla parrocchia di San Tommaso un contributo di 60 mila euro Caserma da completare: ecco 180 mila euro La chiesa si rifà il tetto e sistema il campanile La caserma di Cimego CIMEGO - La nuova caserma dei vigili del fuoco di Cimego va completata, nel rispetto delle originarie previsioni progettuali, come si evince da un parere del Servizio antincendi e protezione civile della Provincia. Di qui il finanziamento ammesso sul Fondo unico territoriale a favore del Comune di Cimego per 180.569,62 euro. Il relativo contributo annuo costante sarà erogato per la durata di 10 anni, con rata pari a 22.820,18 euro, calcolata al tasso di attualizzazione del 4,50%: la determinazione del dirigente del Servizio autonomie locali della Provincia del 7 novembre scorso parla di «spese indispensabili per dare completa fruibilità all’opera» e rimanda ad un successivo provvedimento per l’assegnazione delle relative risorse a Cassa del Trentino spa. L’importo del contributo previsto nella programmazione territoriale (Fut) pari a 211.175,14 euro è maggiore della somma spettante di 180.569,62 euro, pertanto la differenza di 30.605,52 euro torna nella disponibilità del budget della Comunità delle Giudicarie. La chiesa di Strembo Insieme contano 1.817 abitanti, un assessore ciascuno per 5 anni VAL RENDENA STREMBO - Si è concluso l’iter di finanziamento dei lavori di manutenzione straordinaria del tetto e altri interventi di manutenzione ordinaria del campanile della chiesa parrocchiale, avviato con l’ammissione a finanziamento dell’opera per l’importo di 77.820 euro, stabilito con delibera della giunta provinciale dell’8 settembre scorso. Successivamente la Parrocchia di San Tommaso ha presentato il progetto dell’intervento utile ai fini dell’ottenimento dei pareri e delle autorizzazioni necessarie, redatto dall’ingegnere Mauro Masè. Sono state quindi richieste delle integrazioni alla documentazione progettuale, che hanno portato ad un nuovo computo metrico estimativo, pari a 61.778,37 euro. Sono inoltre state rideterminate le spese tecniche, con riformulazione del piano finanziario sulla base del nuovo importo complessivo di progetto. Il contributo concesso alla parrocchia, in 10 rate annue costanti del valore di 5.725,54 euro ciascuna, equivale ad un valore valore attuale di 45.304,58 euro pari al 75% della nuova spesa ammessa di 60.406,10 euro. DOMENICA MATTINA A LARIDO Daré, Vigo, Villa Rendena verso un unico Comune La proposta nei consigli comunali, poi referendum VILLA RENDENA - Incontro informativo a Villa Rendena su proposta del sindaco Emanuele Bernardi, in merito alla nuova legge di riforma istituzionale che configura un quadro del tutto nuovo nella gestione amministrativa da parte dei piccoli comuni. All’incontro erano presenti i sindaci di Darè, Bruna Collini, che ha affermato di voler puntare al referendum per chiedere il parere della popolazione, ed Ezio Loranzi, di Vigo Rendena, oltre a numerosi consiglieri che hanno posto molte domande chiarificatrici all’assessore provinciale Carlo Daldoss, al presidente del Consorzio dei comuni trentini Paride Gianmoena, al direttore del Consorzio Alessandro Ceschi e al consigliere provinciale Mario Tonina. I prossimi passi dei tre Comuni (insieme contano 1.817 abitanti), saranno quindi quelli di informare, poi il passaggio nei tre consigli comunali dove si porterà al voto la proposta di iniziare un progetto di fusione e di procedere al referendum. Se questi due passaggi avranno esito positivo entro marzo 2015, le attuali amministrazioni comunali saranno prorogate di un anno per dare tempo di effettuare il referendum. Se anche i referendum nei tre paesi diranno sì al Comune unico, a gennaio 2016 ci sarà il commissariamento, quindi a maggio le elezioni per scegliere sindaco e consiglieri comunali del nuovo Comune. I primi cinque anni è garantito un assessore a cia- BONDONE IN BREVE Casa dei Cüs, la sede municipale del Comune di Daré scuno degli ex comuni. Ma cosa dice la riforma provinciale? In un momento storico in cui le risorse sono in calo, la riforma invita in modo deciso, per certi aspetti obbligatorio, a «gestire insieme». Tre i modi: attraverso una gestione associata dei servizi tra comuni che, insieme, dovranno raggiungere i 3.000 abitanti (più comuni, quindi più sindaci e amministratori comunali si rivolgeranno agli stessi uffici operativi), oppure attraverso una fusione tra comuni che, insieme, dovranno raggiungere i 3.000 abitanti, terza possibilità la gestione associata dei servizi in campo alla Comunità di Valle che cambierà assetto diventando una sorta di «con- sorzio dei comuni». In mezzo, però, la possibilità anche di «situazioni diverse», con un bacino di abitanti inferiore, purché economicamente sostenibili. Se i comuni decideranno per la fusione, e questo lo decideranno i cittadini tramite referendum, ci saranno alcuni incentivi economici. Inoltre, ci sarà la possibilità di istituire dei «municipi» con funzione amministrativa, come le circoscrizioni che ci sono in città. Ogni nuova frazione potrà avere un suo «municipio» che potrà dare al nuovo Comune pareri obbligatori. Sempre tramite referendum e in presenza di alcuni requisiti, si potranno costituire nuove Asuc per la gestione dei beni di uso civico. Vicesindaco del paese sarà Giacomo Valerio LODRONE Centrale sull’acquedotto Il Consorzio Acquedotto Rurale Campini Quadri San Giacomo, già titolare in solido al Comune di Bagolino, della concessione di derivazione dalla sorgente «Boschi Bassi» o «Fontanelle» nel comune di Lodrone, ha ottenuto l’autorizzazione all’utilizzazione di acqua potabile a fini di produzione di energia idroelettrica, con impianti posti in serie con impianti di acquedotto già esistenti, per produrre sul salto di m 84, la potenza nominale media di kW 23,33 con restituzione nella rete dell’acquedotto. STREMBO Tonalite, lotto C chiuso Sarà sottoposto a recupero ambientale il lotto C scorporato per definitiva chiusura, a causa della rinuncia alla concessione della ditta F.lli Ambrosi, delle cave di tonalite Ponte Rosso. La variante al progetto di «Coltivazione e ripristino delle cave» di Strembo, ha avuto il via libera del Servizio autorizzazioni valutazioni ambientali della Provincia con prescrizioni. Il primo evento della Fondazione Don Lorenzo Guetti GIUDICARIE ESTERIORI – Istituita nel novembre del 2012 dalla giunta provinciale, dotata di consiglio di amministrazione nel luglio 2013, dopo diverse peripezie burocratiche che ne hanno ritardato la partenza, si presenta e tiene il primo evento pubblico la Fondazione Don Lorenzo Guetti. Istituita dalla Provincia su modello della Fondazione Alcide De Gasperi, altro trentino illustre, la fondazione dedicata a Don Lorenzo Guetti ha per obiettivo la valorizzazione dell’opera del religioso nativo del Bleggio e il territorio trentino dove l’idea ed i principi guettiani si sono diffusi e radicati. Fra i suoi compiti ci sono anche l’istituzione e la gestione del Centro Studi sulla cooperazione nelle Giudicarie Esteriori, e del tavolo intercooperativo permanente tra le cooperative e i consorzi di secondo grado che aderiscono alla Fondazione, oltre a più in generale valorizzare e promuovere lo sviluppo delle Giudicarie Esteriori. Primo presidente della fondazione è il sindaco di Bleggio Superiore Alberto Iori, nel consi- glio di amministrazione come rappresentante dei 6 comuni delle Esteriori che sono tutti soci della Fondazione al pari di Provincia, Comunità delle Giudicarie e Federazione Trentina della Cooperazione. L’appuntamento è alle 9 di domenica 23 novembre al teatro di Larido, dove verrà presentato il primo consiglio di amministrazione e sarà aperto un dibattito pubblico, occasione per raccogliere spunti, idee e desideri sul futuro operato della Fondazione che promette di avere un piglio concreto e radicato nel territorio nel quale nasce. Interventi e dibattito continueranno fino alle 12.30, seguiti dal pranzo nel concomitante Festival della Noce del Bleggio che si tiene a Cavrasto. La giornata prosegue poi a Fiavé, nel pomeriggio, dove verrà scoperto anche il nuovo murale, il quarto, dedicato alla cooperazione, appena realizzato, che è anche la tappa conclusiva del Viaggio dell’Emozione ideato dall’Ecomuseo della Judicaria e dall’Apt locale che ripercorre nei suoi luoghi natii i passi del padre del movimento cooperaD.R. tivo trentino. IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE In Giunta la giovane Chiara Cimarolli GIULIANO BELTRAMI BONDONE - Il primo giorno da sindaco per Gianni Cimarolli è stato intenso. In mattinata le chiamate dei mass media («perfino eccessive - ironizza - tanto che mi sembrava di essere una star, ma siamo a Bondone!»); in pomeriggio il primo appuntamento richiesto a tempo di record da un cittadino. In mezzo la visita in Comune. «Avevo pure degli appuntamenti di lavoro», esclama, ma è visibilmente soddisfatto. «Vuoi non essere soddisfatto? E’ la terza volta che gareggio ed è la terza volta che vinco. Come si dice, non c’è due senza tre», confida. Ad affiancarlo in Giunta saranno un amministratore di lungo corso e una novellina. Vicesindaco sarà colui che lo ha sempre affiancato nei suoi precedenti mandati, Giacomo Valerio, mentre l’altro assessore sarà Chiara Cimarolli, una giovane cui la più votata (Rosanna Cimarolli, moglie di Graziano Scalmazzini, il sindaco mite, scomparso pochi mesi fa) ha deciso di lasciare spazio. «Vogliamo tirare su i giovani, perché quelli sono il nostro futuro. Fra l’altro Chiara ha preso un sacco di voti, perciò andava premiata», afferma il sindaco. Al tirar delle somme Cimarolli (come previsto) ha avuto il plebiscito dal paese di Bondone, dov’è andato a votare l’80% degli elettori, mentre a Baitoni si è recato alle urne il 40% dei 399 aventi diritto. In totale si è raggiunto il 54%. In fondo un risultato atteso, perché si può dire quel che si vuole, ma la campagna per l’astensionismo c’è stata. «Piuttosto di Cimarolli meglio il commissario», ha detto più d’uno. Il primo problema da affrontare? «La verifica di attuazione del programma», risponde. Quale programma, se è appena arrivato? «Diciamo che appena possibile bisogna chiudere la questione del Piano Regolatore. Sono anni che è in gestazione, ma non è ancora stato adottato per la seconda volta. Parlo dell’adozione definitiva da parte del Comune di Bondone; poi dobbiamo aspettare la Giunta Provinciale». Sull’astensionismo che diciamo? Se la cava con una battuta ecumenica il neo sindaco. «Cosa vuole che dica? Credo che sia giunto il momento della pacificazione. Ora un’Amministrazione c’è e governerà, salvo cataclismi, fino al 2020. E governerà per tutta la comunità, com’è nel nostro stile». Rosanna CIMAROLLI 79 Voti Chiara CIMAROLLI 62 voti Giacomo VALERIO 56 voti Nicoletta CIMAROLLi 38 voti Marco MELZANI 33 voti Matteo SALVOTELLI 32 voti Orietta Rita VALERIO 30 voti Sergio VALERIO 29 voti Valerio FERRARIO 23 voti Vittorio MANTOVANI (Narì) Giuseppe POZZI 22 voti Gianni CIMAROLLI sindaco 300 voti
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