Download file (2,78 MB)

Edizione 01
2013/2014
della
Giornale Val Martello
Val Martello – culto delle origini
Spirito prenatalizio a 2.061 metri
Il mercatino più alto delle Alpi
Le fragole della Val Martello
conquistano il Tirolo del Nord
Un reperto dall’era di bronzo
Un fatto archeologico sensazionale
E I n l ei t u n g
Cari amici della Val Martello,
la nostra bella valle è caratterizzata dalla straordinaria e incontaminata natura del parco nazionale dello
Stelvio, dalle numerose possibilità escursionistiche
e dalle molte attività di tempo libero, dalle specialità culinarie e dai nostri deliziosi raccolti di frutta
e verdura, in primis, ovviamente, quelli di fragole.
Nel presente “Giornale della Valle” sono stati sapientemente inseriti temi di attualità, articoli pungenti e alcune curiosità sulla Val Martello.
Una pubblicazione interessante non solo per gli
abitanti del luogo, ma anche per i nostri graditi
ospiti, per conoscere ancora meglio la nostra bella vallata, i suoi abitanti, le tradizioni, gli usi ed
i costumi.
Il Giornale della Valle ha una lunga tradizione
nella nostra valle e la sua pubblicazione è durata fino al 2005, anno in cui è stato temporaneamente sospeso. Oggi questo giornale rivive
grazie ad un progetto nell’ambito del FSE, che
si occupa dello sviluppo e della realizzazione
di un profilo di marketing per la Val Martello.
In futuro il giornale sarà quindi pubblicato a
cadenza regolare.
Auguro a tutti i lettori buona lettura e a tutti gli ospiti un felice soggiorno e una riposante vacanza nella nostra bellissima valle
delle fragole.
Il sindaco
Georg Altstätter
Gentili ospiti, cari concittadine e
concittadini della Val Martello,
Con grande gioia Vi presento la nuova edizione del nostro “Giornale della Valle”. Una
pubblicazione che ha l’intento di informarVi
sulle curiosità e le attività, la storia, la tradizione, la gente ed i luoghi della nostra amata Val Martello.
Il presidente dell’Associazione Turistica
Laces-Martello
Günther Pircher
Ai nostri ospiti auguro di trascorrere una
vacanza indimenticabile nella valle delle
fragole, ai nostri abitanti buona lettura e
lunga vita!
La riedizione del “Tal-Jounral” è parte del progetto Sviluppo e
attuazione del profilo di marchio "Martello valle delle fragole"
(nr. fascicolo 2/10/2012), finanziato dall'Unione Europea (FSE),
dal ministero per il lavoro e le politiche sociali e della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige.
Colophon © 2013/2014
Edizione straordinaria del giornale comunale “Schianbliamltol”
Capo redattore responsabile: Luis Mahlknecht
Editore: Comune di Martello - Cooperativa per lo sviluppo
regionale Martello 3B
Testo: Sara Boscolo, Peter Decarli, Andreas Januth, Albin Pfitscher,
Leander Regensburger, David Stocker, Martin Stricker,
Ralf Wallnöfer.
Coorindamento: EURAC - Istituto per il Management Pubblico
(Prof. Kurt Promberger, Dr. Josef Bernhart, Valentina Bergonzi)
Immagini: Comune di Martello, Cooperativa per lo sviluppo
regionale Martello 3B - Martin Ruepp, Associazione turstica LacesMartello, MEG - Andreas Marini, www.berglouter.com, Centro visite
culturamartell, EOS - Frieder Blickle, Fotolia -Elenathewise, peloton_
diegobarbeano, Stallwieshof, Rainer Rillke, Roman Shyshak,
Gianni Bodini, Thomas Zagler, Giovanna Ianeselli
Traduttore: Alessandro Montoro
Grafica: Judith Winkler, www.juwin.com
Stampa: KOFEL graphic&print GmbH - www.kofel.com
Indice
SALUTO
5
PAESE E PERSONE
Stallwies - la più alta coltivazione di grano d’Europa 6
Spirito prenatalizio a 2.061 metri 8
Come il pino cembro divenne “il goccetto” natalizio 9
Natura e tradizione da toccare 10
Quasi come a casa 12
Gastronomia
16 Dove il piacere si unisce alla tradizione
17 Sella di capriolo rosato
Attività
18 Estate: Jürgen-Prigl stele della pace
19 Inverno:“Cristo sugli sci”
HIGHLIGHTS 2013/2014
Bacche ed Erbe
La menta 13
Le bacche combattono l’infarto e il cancro 14
Le fragole della Val Martello conquistano il Tirolo del Nord 15
20 Manifestazioni in Val Martello
Storia
23 Un pugnale dell’età del bronzo
24 La Val Martello in cifre
S A LU TO 5
“Griaßt enk”
un cordiale benvenuto in
Val Martello!
Benvenuti nella natura incontaminata del Parco Nazionale dello Stelvio.
Benvenuti nella valle delle fragole.
Benvenuti nel cuore della tradizione e della cordialità famigliare!
Ma non solo: benvenuti in una delle tappe del
Giro d’Italia, della Coppa Internazionale di
Biathlon e del Marmotta Trophy (per saperne
di più sugli eventi clou della Val Martello andate a pagina 20).
La piccola e solo apparentemente nascosta valle laterale della Val Venosta, in Alto Adige, ha
questo e molto altro da offrire.
Ed è proprio questo contrasto tra i rilassanti e quieti paradisi escursionistici e sciistici
(consigli per le escursioni e proposte di tour
con gli sci a pagina 19) e il clamore di questi
eventi internazionali a donare alla Val Martello un fascino inconfondibile. Entrambi
questi elementi vivono e si alimentano
dell’imponente paesaggio montano e del
palcoscenico naturale delle valli alpine.
Il tutto qui è accompagnato ed arricchito
da una gastronomia basata sui genuini
prodotti agricoli locali (per scoprire Slow
Food e le prelibatezze regionali andate a
pagina 16) e la calda cordialità delle persone che vivono qui.
Gli abitanti della Val Martello sono molto legati
alla valle e alle sue tradizioni, ma ciò nonostante
hanno sempre avuto il coraggio di guardare oltre
e sperimentare la modernità. Ed è grazie ad una
manciata di giovani e baldanzosi contadini che
oggi possiamo definire la nostra terra “la valle
delle fragole”. Non fosse stato per loro e per la loro
caparbietà nel voler introdurre, mezzo secolo addietro, la coltivazione delle fragole in questa valle,
contro il parere dei loro padri, la cosiddetta “valle delle fragole” non esisterebbe. Se la piccola Val
Martello è quindi riuscita a conquistare
il nord Tirolo con i suoi dolci frutti
(intervista e articolo a pagina 15),
grazie ad un atto di coraggio, alllo allieta
La Val Marte
lora la fusione tra modernità e
ed ospiti
ti
i suoi abitan
un’offerta
n
tradizione può dirsi riuscita.
co
o
tutto l’ann
retto contatto
Questa è la base culturale
autentica a st
e con le
originaria della Val Martelcon la natura
cali.
lo
ni
tradizio
lo ed è questo che la fa sembrare tanto amabile agli occhi dei suoi abitanti e dei suoi
numerosi ospiti.
gini
Culto delle ori
Non soffermateVi qui, proseguite nella lettura e lasciateVi rapire dallo charme rustico
della Val Martello.
6 PA E S E E P E R S O N E
E I n l ei t u n g
Stallwies -
la più alta coltivazione di grano d’Europa
La famiglia Stricker gestisce il maso Stallwies
da ormai nove generazioni. Oggi come allora la
famiglia coltiva la segale ad un’altitudine di
2.000 metri.
Nella frazione di Alta Valle, sito in un insediamento di
masi per lungo tempo di difficile accesso, sul lato soleggiato della Val Martello, si trova il maso Stallwies. Il maso è citato per la prima volta nei documenti ufficiali nel
1332 e può vantare non solo di essere il più alto maso della Val Martello, ma anche il più antico. Il maso Stallwies
è gestito da ormai 329 anni dalla famiglia Stricker, circostanza che nel 1986 l’ha insignita dell’ambito titolo
di “Erbhof – podere ereditario”.
Da secoli l’agricoltura del maso, posizionato a
1.953 m.s.l.m., si basa sulla coltivazione del grano. Il
fatto che a questa altitudine possa crescere ancora il grano è dovuto sia al microclima alquanto mite, caratteristica della Val Martello, sia alla durata
dell’esposizione solare, qui in alto molto più prolungata che a fondovalle. Mentre in tempi remoti la
coltivazione del grano fu di vitale importanza per
la popolazione, oggi l’impegno della famiglia Stricker è di mostrare ai molti visitatori la fatica e le
condizioni a cui i contadini di montagna hanno
dovuto adattarsi nella storia del Sudtirolo.
podere ereditario:
In Alto Adige esiste una legge
provinciale che riconosce i poderi
ereditari. Con questa onorificenza vengono premiate le famiglie
che per almeno 200 anni di discendenza diret ta sono proprietarie
di un maso in cui vige l a legge del
maso chiuso.
PA E S E E P E R S O N E 7
i l m aso d i m o n ta g n a è pu n t o d i par t e n z a
per passe g g iat e e d es c ursio n i
Per poter lavorare il grano il maso Stallwies si è munito di un mulino. Come in molti altri luoghi, anche
presso Stallwies il mulino è stato in seguito rimpiazzato da attrezzature molto più moderne, lasciando
questo antico arnese alle intemperie del tempo. Tuttavia nel 1990 Eduard Stricker proprietario del maso
Stallwies ha riportato in vita l’antico mulino.
Oggi il mulino è perfettamente funzionante e al maso Stallwies non solo è possibile ammirare in diretta
la coltivazione del grano con metodologie tradizionali, ma anche scoprire l’antica trasformazione dello
stesso in farina.
R a c c o g l i t ori a l l av oro
I l m u l i n o d e l m aso s ta l lw ies i n f u n z io n e
8 PA E S E E P E R S O N E
E I n l ei t u n g
L’at m os f era n ata l i z ia su l l a m a l g a g e n z ia n a
I mercatini di Natale nelle città altoatesine sono spesso
presi d’assalto dalle masse di turisti. Lo spirito prenatalizio e l’atmosfera romantica insita nella festività spesso
ne risentono. Ciò non avviene in Val Martello. Allo scopo di restituire al periodo dell’Avvento il dovuto silenzio
e il carattere introspettivo, così come è ancora nei Vostri ricordi da bambini, nel 2008 è stata creata una nuova iniziativa: il più alto mercatino d’Avvento delle Alpi.
Quest’evento si ripete ormai di anno in anno presso la
malga Genziana.
Quando la neve cade lenta sui pendii, la musica alpina
d’Avvento risuona e la fragranza dei dolci natalizi e del
vin brulè aleggia nell’aria, l’atmosfera natalizia è al culmine. Se si aggiunge anche l’ambientazione naturale del
Parco Nazionale dello Stelvio, con la sua coltre bianca e
l’atmosfera romantica di un vecchio fienile d’alpeggio,
allora è praticamente certo che questo mercatino di Natale ha insito in sé uno spirito tutto particolare. Non sarà un avvenimento solo per pochi eletti, ma di certo è
lontano dalle manifestazioni di massa che normalmente caratterizzano questo avvenimento. Il viaggio un po’
più prolungato verso l’innevata Alta Val Martello ga-
rantiscono di per sé un moderato numero di visitatori. Il
mercatino si presenta tradizionale e tranquillo, amorevolmente addobbato e ricco di specialità culinarie, decorazioni natalizie fuori dall’ordinario, prodotti e manufatti artigianali tipici del mondo contadino e pietanze che
scaldano il cuore e la gola: la Val Martello e la Val Venosta hanno molte tradizioni e tipicità locali da proporre. I
prodotti con marchio “made in China” non si trovano nel
mercatino di Natale della Val Martello. La parola chiave è
autenticità. Meno prodotti kitch, più piaceri per il palato,
meno stress, più originalità e qualità, meno articoli globalizzati, più prodotti locali.
Il tutto è accompagnato dalla ricca varietà culinaria, artigianale e contadina che contraddistingue la Val Martello e i suoi abitanti: semplici, cordiali e molto socievoli.
Le musiche d’Avvento amplificano questa sensazione, richiamando alla mente la vostra infanzia, quando il Natale aveva un’atmosfera indimenticabile che sembrava
andata perduta. Anche il lungo tragitto per giungere fin
qui è ben presto dimenticato. Ciò che rimane è l’indimenticabile atmosfera natalizia che si respira nelle Alpi.
PA E S E E P E R S O N E 9
Spirito prenatalizio
a 2.061 metri
Mercatino di Natale presso
la malga Genziana
Come il pino cembro
divenne “il goccetto” natalizio
Ad esempio qui è ancora possibile
trovare figure per presepi
intagliati dall’artigiano Josef Stricker,
piatti torniti in legno di pino cembro
dell a Val Martello,
prodotti creati con la lana di pecora,
cuscini aromatici con erbe locali
e molto altro ancora.
Gradito regalo per chi non
è potuto venire fin qui è
il tradizionale speck o il formaggio
dell a Val Martello,
nonché le deliziose marmellate.
Qui si trovano anche distillati locali,
COME il ‘GOCCETTO NATALIZIO’,
CREATO specialmente PER il mercatino
di Natale dell a malga Genziana.
Inoltre gli ospiti potranno
riav vicinarsi a lavori artigianali,
ormai quasi scomparsi,
come il tombolo o il tornio,
visitando la stube dei lavori manuali.
Il Weberhof, nel paesino di Colsano, presso CastelbelloCiardes, è molto vicino alla Val Martello e da molte
generazioni gestisce la “distilleria di famiglia”.
Distillare grappe e liquori fa parte della tradizione contadina dell’Alto Adige. Walter e Irmgard Klotz sono oramai la terza generazione
di coltivatori di frutta e distillatori della famiglia. “Per noi coltivare
i frutti che utilizziamo nei nostri distillati è fondamentale. La conoscenza ed i segreti di una buona grappa alpina sono tramandati di
generazione in generazione all’interno del maso e fino ad oggi sono
la ricetta base dei nostri sforzi” sostiene il contadino.
Nonostante l’importanza della tecnica distillatrice, la bontà del risultato è dato per metà anche da un altro fattore. L’equilibrio di sapori e
del gusto è pur sempre una questione di sensibilità e sentimento del
distillatore. La famiglia Klotz fa parte del mercatino natalizio della Val
Martello dall’inizio, perché lo considera tra i più belli della Provincia.
Non solo i prodotti offerti corrispondono al loro ideale di genuinità, anche l’ambiente e l’atmosfera della malga Genziana è unica. “Il nostro
‘goccetto natalizio’ è frutto di questa riflessione e rispecchia l’unicità e
l’originalità degli altri prodotti offerti al pubblico. Il pino cembro, ben
presente intorno alla malga Genziana, è un elemento base ideale per un
distillato di qualità. Il distillato di pino cembro, munito di un’etichetta natalizia ad hoc, nasce proprio in questo contesto fantastico. Questo delicato
’goccetto natalizio’ esiste solo ed unicamente presso il mercatino natalizio
della Val Martello e per gustarselo basta raggiungere la malga Genziana.”
10 PA E S E E P E R S O N E
Natura e tradizione
da toccare
Il Parco Nazionale dello Stelvio
Il Parco Nazionale dello Stelvio
comprende un’area di 134.620 ettari,
attestandosi quindi tra i più grandi parchi nazionali d’Europa.
Esso si estende oltre i confini
di 4 province italiane
di cui il 40% si trova su
territorio altoatesino.
Visitate i centri visite
dell’Alto Adige con le
loro mostre permanenti,
le esposizioni speciali,
le escursioni guidate,
i wild watching e
altri tipi di attività
all’aperto:
Culturamartell:
Val Martello
Aquaprad:
Prato allo stelvio
Naturatrafoi:
Trafoi
Avimundus:
Sil andro
Lahnersäge:
S. Geltrude in Val d’Ultimo
Per ulteriori informazioni:
www.stelviopark.bz.it
Il centro visite “culturamartell” si trova all’entrata della
Val Martello, presso il centro per il tempo libero “Trattla”.
Esso propone, insieme agli altri quattro centri visite del
parco nazionale, un’occasione per documentarsi ampiamente su popolazione, flora e fauna del Parco Nazionale
dello Stelvio.
La mostra permanente si incentra sull’uomo: “A Martello, nella mia valle ...” cultura contadina e paesaggistica
di oggi e di ieri. “Culturamartell” si mostra ai suoi ospiti
come un moderno museo della terra natia. La popolazione, le condizioni geografiche e la travagliata storia
della valle caratterizzano la mostra.
Già prima di concepire questa mostra gli ideatori
hanno voluto coinvolgere la popolazione locale. Dalle molte idee e dai tanti pezzi d’esposizione pervenuti è nata una mostra semplice ma autentica, che ha
voluto rendere onore ai molti sacrifici che la vita e
la sopravvivenza in queste valli alpine d’alta quota
richiede ai suoi abitanti.
PA E S E E P E R S O N E 1 1
Accanto ad un’esposizione generale sulla topografia e
sulla storia della Val Martello, il cuore della mostra è
rappresentato dall’antica stube contadina. Grazie a pezzi espositivi originali e alle installazioni audiovisive ai
visitatori vengono mostrate in modo efficace le condizioni di vita delle famiglie contadine di montagna, nonché la scuola e l’artigianato locale che si sono formati in
questa valle un po’ isolata.
Un piano a parte è dedicato al credo e alle superstizioni
della Val Martello, realtà, questa, molto diffusa e fortemente legata alla natura. I visitatori conosceranno rogazioni e processioni, benedizioni e scampanelli legati
al tempo, la danza dell’angelo, gli usi e costumi dei matrimoni locali, il tutto in una luce soffusa e mistica che
fa risaltare l’ambientazione.
Oltre a ciò il centro visite ospita regolarmente mostre
speciali, come per esempio quella incentrata sulla fauna del parco nazionale.
La v e c c h ia s t u b e c o n ta d i n a a l Museo
Il centro visite del parco nazionale rappresenta un arricchimento per la valle, perché documenta il grado di
motivazione e l’impegno occorso per modellare la valle
nello stato in cui si trova oggi e quale lavoro si cela dietro alla conservazione dell’originalità della Val Martello
per le generazioni future.
1 2 PA E S E E P E R S O N E
Quasi come a casa
Ospite da ormai 43 anni
Franz Aerst è originario di Westerlo in Belgio. L’ex pilota della Luftwaffe ha conosciuto la
Val Martello per la prima volta nel 1970, all’età di 23 anni. Da quell’anno egli ha percorso i 950 km
che separano il suo luogo di residenza dalla Val Martello più di 100 volte.
Signor Aerts, ci racconta come è
giunto in Val Martello?
Già dagli anni ’60 l’organizzazione JEKA
offriva viaggi di gruppo per giovani in
Val Martello. Guido, un mio amico, spesso seguiva questi gruppi come accompagnatore e nel lontano 1970 mi ha chiesto
se volessi venire con lui. Così sono arrivato in Val Martello.
Qual’è stata la sua prima
impressione della Val Martello?
Quando giunsi in Val Martello per la
prima volta la strada di accesso era molto impervia e in parte non asfaltata. Il
nostro pullman turistico, con 60 giovani a bordo, faceva fatica a percorrere la
stretta e ripida strada verso l’Alta Val
Martello. Il mio primo soggiorno in Val
Martello era presso la casa “Borromeo”.
L’elettricità non c’era , ma a volte veniva attivata grazie a un generatore. Il mio
primo pensiero è stato: “Oh mio Dio, sono finito nell’ultimo angolo di mondo
conosciuto!” Poco dopo potei assaporarne la pace, la sensazione di distacco dalla vita frenetica e soprattutto la natura.
Questo mi ha portato a ritornare.
Come prosegue la storia?
Negli anni seguenti tornai in Val Martello come accompagnatore di gruppi di giovani. Come era d’uso all’epoca, i ragazzi venivano ospitati in case
private, io stesso fui accolto nella casa di Maschler Silvester. All’epoca il signor Maschler era guida alpina e quindi ci accompagnava nelle escursioni in
montagna. Nel luglio del 1973 giunsi in
Val Martello per la prima volta in com-
pagnia di Yvonne, colei che poi divenne
mia moglie. Nonostante fossimo già fidanzati, e solo un mese dopo il nostro
soggiorno ci saremmo sposati, fummo
ospitati separatamente. Io, come sempre presso la casa del signor Maschler,
lei presso l’albergo chiamato all’epoca
“Waldheim”. Negli anni seguenti tornammo sempre in questa valle e sempre al Waldheim. Quando nacquero i nostri figli li portammo con noi. All’inizio
una volta all’anno, poi due, tre e talvolta addirittura quattro volte l’anno. Nel
frattempo anche loro sono diventati degli affezionati ospiti della Val Martello
e anche i nostri nipoti qui si sentono come a casa.
Cosa, secondo lei, rende questa
valle tanto apprezzabile?
Per me è soprattutto il silenzio, la natura incontaminata e le belle persone che
ci abitano. Nonostante dagli anni ’70
anche in Val Martello tante cose siano
cambiate, quelle che io considero importanti sono rimaste le stesse. La possibilità di praticare l’escursionismo sono aumentate, i sentieri sono molto meglio di
anni fa. In generale ci sono più offerte
per gli ospiti, le mete escursionistiche si
sono moltiplicate, così come le bellezze
da ammirare. Le possibilità di soggiorno sono ovviamente più moderne, ma rimangono famigliari ed accoglienti. Poi
ci sono le molte manifestazioni. Come
ospite mi sento parte di questa grande
famiglia, a cui appartengono non solo i
locali, ma anche i turisti. La cosa più importante resta la natura e, ovviamente,
il senso di pace.
Vi è un ricordo particolare che la lega alla
Val Martello?
Abbiamo molti bei ricordi legati alla Val Martello e negli
anni abbiamo trovato anche
molti amici con cui abbiamo
condiviso momenti di gioia. Di
certo l’avvenimento più gioioso è stato il matrimonio di mio
figlio Werner. Anche lui fin da
piccolo è un amante della Val
Martello e insieme alla sua fidanzata Vanessa ha spesso visitato questa valle. Un bel giorno,
insieme ad alcuni amici della
Val Martello, ha scalato la Punta di Lasa. Giunto in cima mio figlio ha chiesto alla sua fidanzata
di sposarlo. Nel libro di vetta egli
ha scritto le fatidiche parole: “Vanessa vuoi diventare mia moglie?”.
Ovviamente Vanessa ha detto di
sì e quindi è stato naturale ed ovvio festeggiare questo lieto evento in Val Martello. Non è stato facile
superare tutte le difficoltà burocratiche per ottenere il riconoscimento
del matrimonio da parte delle autorità, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Insieme ai nostri amici della Val Martello abbiamo organizzato un matrimonio
in stile locale, nel rispetto dei costumi
e delle usanze locali. Dopo il matrimonio in chiesa sono state organizzate le tipiche “chiuse”, è stato fatto un giornale
degli sposi e la sposa, come da tradizione, è stata “rapita”. Quest’avvenimento è
certamente il più bel ricordo che mi lega
a questa terra.
Ba cc h e e d er b e 13
Le erbe della
Val Martello
Nella valle si coltivano innumerevoli erbe aromatiche per uso gastronomico o per la preparazione di tè. Grazie alle particolarità climatiche, ai caldi giorni estivi e alle fresche notti,
nonché all’estrema cura dei coltivatori, le erbe della Val Martello sono particolarmente
ricche di principi attivi.
In questa edizione del Giornale della Valle verrà presentata la mentha piperita.
Menta - Mentha piperita
La menta piperita è un’erba curativa ed
aromatica molto apprezzata che si differenzia dalle altre varietà di menta per
il suo alto tasso di mentolo e il sapore
pungente, da cui deriva appunto l’appellativo “piperita”.
La menta piperita è conosciuta dal XVII
secolo. Questo è il motivo per cui è assente dai libri officinali dell’antichità
e del medioevo.
Applicazione
Le foglie della menta piperita contengono olio eterico di menta piperita. Esse vengono usate soprattutto per la preparazione di tè. L’infuso
è molto amato come bibita rinfrescante e dissetante, gli oli eterici
ne determinano il sapore. Il tè alla menta piperita è la bevanda nazionale in molti paesi arabi e nordafricani, ma anche gli europei
amano sorseggiarlo. Tra le altre
cose, la menta piperita si presta
molto bene per la preparazione
di diversi cocktail. Il suo piacevole aroma è utile anche nella preparazione di caramelle,
gomme da masticare e cioccolate.
Pianta curativa
La menta piperita è particolarmente indicata in
caso di disturbi intestinali. Essa svolge un’azione antibatterica, calmante e antiinfiammatoria, diminuisce il dolore ed è capace di attenuare i crampi. Come pianta curativa la menta
piperita trova ampia applicazione anche per i
disturbi dello stomaco (nausea, gonfiori, vomito, diarrea), della bile e in caso di influenza. Gli
oli eterici della pianta sono usati come frizione
in caso di cefalea e nevriti, nonché come inalazione in caso di raffreddore (come per tutti gli
oli eterici bisogna fare massima attenzione per
l’utilizzo da parte di lattanti e bambini in tenera età). La sua azione curativa attenua il dolore, scioglie i crampi e apre le vie respiratorie. Il
principio attivo della menta piperita ha un leggero effetto rilassante in caso di nervosismo e
disturbi del sonno.
Attenzione: le donne in stato di gravidanza
dovrebbero evitare la menta piperita (e anche
le altre varietà di menta), così come le persone che hanno sviluppato
un’intolleranza al principio
attivo.
Erbe aromatiche:
salvia, timo, origano,
sali aromatici
Infusi di tè: melissa, alchemilla, menta,
calendula, fiordaliso, ortica
14 Ba cc h e e d er b e
E I n l ei t u n g
Le bacche combattono
l’infarto ed il cancro
Le bacche sono salutari – questo lo sanno anche i bambini. Le ultime scoperte
della medicina ufficiale si spingono anche un passo più avanti, mostrando le
straordinarie potenzialità di questi piccoli frutti nella lotta contro due dei più
temuti mali del nostro tempo.
Le bacche non sono solo un arricchimento del nostro programma alimentare.
In esse si celano principi attivi molto
importanti per la nostra salute. Questi
piccoli frutti hanno infatti, un alto tasso di vitamine, soprattutto vitamina C,
ma anche A ed E. Inoltre sono ricchi di
minerali, come il potassio, il magnesio e
il ferro, e di altre fibre alimentari.
Ma le bacche contengono anche sostanze
meno conosciute che però, secondo studi molto recenti, sono in grado di aiutare
sensibilmente il nostro organismo.
Il lucente colorito rosso o blu di molte bacche nostrane è dato da coloranti vegetali.
Questi cosiddetti anticiani possono ridurre
di un terzo il rischio di infarto nelle donne.
Questi i risultati di uno studio a
lungo termine di un team di ricercatori che lavorano a contatto con Eric Rimm, della “Harvard School of Public Health” di
Boston. Lo studio, a cui hanno partecipato 93.600 donne tra i 25 ed i 42 anni, è
durata 18 anni. Durante questo periodo
le partecipanti sono state intervistate
con regolarità ogni 4 anni sulle loro abitudini alimentari, confrontando i dati
con l’insorgenza di infarti. Il risultato: le
donne che consumano almeno tre volte
la settimana fragole o mirtilli hanno un
rischio di infarto ridotto del 32%.
Un altro principio attivo poco noto nelle bacche, ma di grande effetto, è l’acido
ellagico. I ricercatori oncologici Richard
Béliveau e Denis Gingras hanno dimostrato che il suddetto acido presente nelle fragole, nei lamponi e nelle more è in
grado di impedire la proliferazione di tumori e a volte persino di fermarli.
Aggiungere le bacche alla nostra dieta,
quindi, non solo vuol dire variare l’alimentazione con un frutto squisito. Esso
è anche in grado di prevenire e sostenere naturalmente il nostro organismo in
caso di infarto o tumori.
Sapevate che...
... le fragole contengono
più vitamina C di limoni e arance?
120 g di questi frutti sono sufficienti
per soddisfare il fabbisogno quotidiano
(contenuto di vitamina C: 65 mg/100 g).
... le fragole aiutano a tenersi in linea.
Esse contengono molta acqua
e poche calorie (32 kcal/100 g).
Ba cc h e e d er b e 15
Le fragole della Val Martello
conquistano il Tirolo del Nord
Da molti anni si tenta l’impresa, ma quest’anno sembra essere quello giusto:
la collaborazione con la catena di supermercati MPREIS ha avuto inizio.
Il prodotto simbolo della Val Martello, la fragola per l’appunto, per la prima volta a partire dall’estate 2013 è inserita nella
distribuzione della catena MPREIS in Alto Adige e nel Tirolo del Nord. Per scoprire di più su questa collaborazione e sugli
obiettivi futuri, seguite l’intervista con l’amministratore delegato di MPREIS, Anton Mölk.
Signor Mölk, a giugno di quest’anno ha visitato per la prima
volta la Val Martello. Che impressioni le ha lasciato la valle
e che cosa le è rimasto impresso nella mente?
Per me è stato impressionante realizzare che le fragole crescono anche ad un’altezza simile. La coltivazione delle fragole in
alta montagna è qualcosa di speciale. Le bacche ravvivono
l’intera valle. Essa è al centro di molte attività e per questo
la sua presenza è sottolineata con grande enfasi.
Accanto alla visita di alcune piantagioni di fragole e della cooperativa MEG di Val Martello, al centro del suo programma c’è stata anche una degustazione di fragole di
Martello. Come ne valuta la qualità?
Le fragole della Val Martello sono caratterizzate da una
qualità eccellente e l’ambiente d’alta montagna in cui
crescono rende il loro sapore molto intenso e aromatico.
MPREIS è sinonimo di regionalità, tradizione e qualità. Anche la Val Martello punta sugli stessi valori.
Crede che questo possa essere presagio di una lunga e
fruttuosa collaborazione tra la catena MPREIS e la Val
Martello. Riesce a vedere un futuro comune?
La collaborazione nata nel 2013 tra la Cooperativa MEG
della Val Martello ed MPREIS è stata molto fruttosa fino ad oggi. Parto dal presupposto che la collaborazione possa essere ampliata, per esempio con le ciliege.
Lo scambio tra alimenti dell’Alto Adige e del Nord Tirolo è un grande arricchimento per il consumatore.
I piccoli imprenditori non hanno vita facile in agricoltura. Imporre i propri prezzi è un’attività complicata.
Cosa consiglia ai contadini della Val Martello?
È importante che i contadini vendano i loro prodotti insieme, tramite la Cooperativa MEG della Val Martello. È
fondamentale l’alta qualità di questo prodotto di punta.
Grazie all’alta quota è possibile coltivare fragole anche
a settembre. Il prolungamento della stagione delle fragole, caratteristico per questa regione, è un aspetto per
noi molto interessante.
A n t o n M ö l k (a m m i n is t rat ore d e l e g at o d i M P R E I S ,
su l l a d es t ra) d ura n t e l a sua v isi ta i n Va l Mar t e l l o.
L’azienda distributrice tirolese MPREIS è stata fondata negli anni ’20 da Therese Mölk. Oggi
come allora le sorti della ditta leader nella distribuzione alimentare sono gestite dalla stessa famiglia. MPREIS occupa 5.000 dipendenti, collocandosi come il più grande datore di lavoro
del Tirolo del Nord. L’azienda famigliare è sinonimo di attenzione per la natura e regionalità,
qualità e prezzo, persone e lavoro, nonchè per famiglia e tradizione. Lo scopo è sempre
stato quello di rafforzare l’economia regionale. Per questo motivo si punta molto sulla collaborazione con fornitori regionali. Un particolare di questa catena di supermercati è dato
dal design architettonico delle strutture. Di 225 supermercati MPREIS ben 16 sono collocati
in Alto Adige. A questi si aggiungono 160 Baguette-Caf è-Bistro. Fanno parte delle attività imprendoriali di MPREIS anche 2 aziende produttive, un forno ed una macelleria per gli insaccati.
16 Gas t ro n o m ia
Dove il piacere si unisce
alla tradizione
Grazie alla qualità e alla sostenibilità dei suoi prodotti agricoli,
nel 2006 la Val Martello è stata riconosciuta dall’associazione
Slow Food come ”Lebensmittelbündnis - comunità del cibo”.
Il movimento internazionale Slow Food ha come obiettivo facilitare l’accesso delle persone al cibo, assicurando contemporaneamente ai produttori e all’ambiente benessere e sicurezza.
L’associazione è stata fondata nel 1986 in Piemonte dall’italiano Carlo Pedrini. Oggi esistono comunità del cibo in ormai
130 Paesi.
Queste comunità del cibo sono gruppi di persone che producono alimenti di altissima qualità con metodologie sostenibili, lavorando e
distribuendo i loro prodotti storicamente, socialmente o culturalmente nell’ambiente circostante. Le comunità del cibo percepiscono i problemi derivanti da un’agricoltura intensiva che esaspera le
risorse naturali ed un’industria alimentare che omologa il sapore,
portando in serio pericolo la sopravvivenza delle piccole realtà
regionali.
Imprese associate
P r o d o tti
Maso delle erbe – Tasa
[email protected]
Caseificio biologico– Gandhof
www.gandhof.com
Prod. di carne e speck – Niederhof
www.niederhofmartell.com
MEG soc. agricola coop. frutticoltori
di Martello – www.vip.coop/meg
T r a di z i o n e
Centro visite d. Parco Nazionale d. Stelvio
“culturamartell” – www.culturamartell.com
Il fascino del mulino “Soyreit”
www.soyreit.it
C ucin a
Hotel/Ristorante “Waldheim”
www.waldheim.info
Grazie all’agricoltura intatta e ricca di sfaccettature, in Val Martello è possibile coltivare e raffinare una vasta gamma di prodotti. La produzione varia dalle bacche alla frutta, dalle erbe aromatiche, al latte e ai prodotti di carne. Piccole aziende strutturate
famigliarmente raffinano i prodotti nei loro masi, trasformando il latte in formaggio e yogurt, carne in salamini affumicati,
speck e altre specialità insaccate. La MEG, il consorzio dei produttori della Val Martello, vende bacche, frutta e erbe aromatiche dei contadini presenti nell’area come prodotti freschi e
trasforma la materia prima in loco in marmellate, sciroppi e tè.
Slow Food (ingl. slow “lento” e food “cibo”) definisce un
trend inverso all a cultura globale del cibo, puntando sul
piacere di cibarsi consapevolmente di prodot ti regionali.
Raccolti agricoli e prodotti raffinati in combinazione con
la cultura e la tradizione locale sono, per esempio, al centro delle gite guidate ai mulini e le visite ai musei della
Val Martello. Grazie al sentiero altoatesino delle fragole e
del sentiero del contadino silvano ospiti e gente autoctona possono scoprire l’agricoltura locale anche in completa autonomia.
I prodotti contadini possono essere degustati anche nelle
gastronomie e negli alberghi del luogo, sia a prima colazione, sia a pranzo e cena. Lo slogan è sempre lo stesso:
“Val Martello, dove il piacere si unisce alla tradizione”.
Gas t ro n o m ia 17
Sella di capriolo rosatodi ginepro e alloro.
(pe r 4 per son e)
sale, pepe, bacche
Spelare la sella di capriolo e speziare con
chiudere i pori della carne
Rosolare a temperatura sostenuta per far
La cottura a temperature
di.
gra
90
a
o
forn
in
i
nut
mi
0
-4
30
in seguito infornare per
basse rende la carne molto succosa
del capriolo dall'osso e tagliarla a
ne
car
la
re
cca
sta
i,
erl
finf
i
e
nar
izio
pos
:
Impiattamento
torni intorno alla sella,
con
i
re
por
dis
,
sso
o
l'
sul
ne
car
la
are
ion
fette spesse 1 cm. Riposiz
guarnire a piacere.
Ing red ien ti:
lo
40 0-5 00 g Sel l a di caprio
, all oro
epro
Gin
Sa le, Pepe , ba cch e di
Guar niz ion e:
cas tag ne gl assa te
coc co
fet te di me l a impa na ta al
lic ious con
da do l ata di me le Star k-De
mir til lo rosso
Con sig lio per i Con tor nI:
erl i, fin fer li,
spä tzl e all'uo vo , ca ned
cav olo rosso
o Spe ck:
Ing red ien ti ca ned erl i all
i
25 0 g di pan e per ca ned erl
(dadin i di 1/2 cm di pan
e bia nco secco)
no
150 g di spe ck alt oa tesi
tirolesi (pe r 4 per son e)
Contorno: canederli allo speck sud
o, unire la cipolla con lo speck ed il pane.
sin
ate
alto
ck
spe
lo
con
ro
bur
il
re
ola
ros
Far
cipollina, speziare con sale e pepe
rba
e
l'
e
lo
mo
zze
pre
il
e,
latt
il
con
a
uov
Mescolare le
al composto un pizzico di
re
nge
giu
Ag
ra.
o
d'
o
art
qu
un
per
re
osa
unire il tutto e far rip
ssore. Gettare i canederli nell'acqua
spe
di
cm
6
i
ed
5
i
tra
rli
ede
can
re
farina e forma
salata bollente per 15 minuti circa..
(dadin i di 2-3 mm)
2 uo va
1/4 di l at te
tri tat a
1 cu cch iaio di cipo ll a ben
1 cu cch iaio di burro
tri tat o
2 cu cch iai di pre zze mo lo
na
1 cu cch iaio di erb a cipo lli
fari na (il meno possibile e
sa le e pepe
non più di 30 g)
18 At t i v i tà
rg
© w w w. b e
l o u t e r. c o m
Verso la stele della pace
di Jürgen Prigl
Un monumento della pace realizzato in marmo di Lasa e arenaria
verde di Soest caratterizza un sentiero molto particolare, sul crinale tra la Croda Bianca e la Punta di Lasa, a 2.800 metri s.l.d.m.
“Come desiderate che gli altri facciano a voi, fate voi a loro!”
Tempo di percorrenza:
complessivamente ca. 6 ore
Dislivello: 1.200 metri
Grado di difficoltà: medio
Il monumento della pace è stato realizzato nel 2007 da Jürgen Prigl,
rinomato restauratore di Soest e affezionato ospite della Val Venosta.
L’idea di base è stata sviluppata insieme al suo amico Dr. Wolfgang
Platter, il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio.
U n a v is ta spe t ta c o l are su l l a Va l Mar t e l l o e su l l a Va l Ve n os ta
l o u t e r. c o m
Il punto di partenza per questa escursione è la pensione Premstl. Inizialmente si segue la via n. 11 che in
mezz’ora circa vi porterà alla ”Saugwies”. Dalla ”Saugwies” un sentiero
abbastanza impegnativo vi condurrà in 2 ore di cammino fino alla Croda
Bianca. Lasciandovi la Croda Bianca alla destra seguite il costone per una decina di minuti fino a quando raggiungerete il monumento alla pace di Jürgen Prigl.
Giunti qui si ha una vista spettacolare
sulla Val Martello, nonché sulla larga vallata della Val Venosta. Per il ritorno è possibile incamminarsi sul nuovo sentiero n.
23b, attraverso il “Saukar zum Saugleger”,
un’antica recinzione per il bestiame. Il sentiero non è difficoltoso, tuttavia si richiede
un passo sicuro sul pendio per proseguire in
assoluta sicurezza.
rg
© w w w. b e
Consiglio escursionistico:
verso la stele della pace
Questa regola d’oro è considerata un fondamento dell’etica. Questa regola nelle sue varie formulazioni si ritrova in tutte le grandi religioni
del mondo. La si può incontrare negli antichi testi cinesi, indiani, persiani, egiziani e greci. Presso il monumento della pace la frase citata è
stata tradotta in otto lingue.
At t i v i tà 19
“Cristo sugli sci”
Una croce di vetta del tutto particolare
sulla principale montagna sciistica
della Val Martello
Il monte Marmotta, con i suoi 3.330 metri di altezza è una delle
mete più ambite dagli sciatori in Val Martello.
Questa vetta tuttavia non è solo ambita dagli ”insider”. Non stupisce,
quindi, se il nome Marmotta è associato a una gara sciistica che si svolge ogni anno proprio in Val Martello, denominata appunto “Marmotta
Trophy”.
Dal 2013 la vetta Marmotta è un’attrazione escursionistica ancora più
ambita, perché nell’estate 2013 è stata installata nella parte che precede
la cima una nuova e modernissima croce di vetta. L´intagliatore ed alpinista gardenese Arnold Demetz ha infatti scolpito nel legno di radica
della Val Martello una statua raffigurante il Cristo, offrendo poi la sua
opera d’arte al Soccorso Alpino della Val Martello (AVS).
I soccorritori della Val Martello hanno quindi posizionato l’opera d’arte su di uno sci di metallo, installandola sulla cima della montagna
come segno di ringraziamento per i 30 anni trascorsi senza alcun incidente durante lo svolgimento del loro prezioso servizio.
Adesso questa bellissima croce può essere ammirata da tutti gli alpinisti che intendono scalare a piedi o con gli sci questa montagna.
La c ro c e n uo va
Proposta di tour con gli sci: Marmotta
Punto di partenza: parcheggio presso l’Alta Val Martello. Da qui si segue il
sentiero nr. 150 fino al Rifugio Nino Corsi
e poi si prosegue sul nr. 103 in direzione
Rifugio Martello.
Passato questo rifugio, si prosegue sulla
destra in direzione Monte Cevedale, oltrepassando un pendio scosceso fino alla
Vedretta Alta. Si prosegue attraversando il
ghiacciaio, che presenta una superficie pianeggiante, e poi un pendio piuttosto ripido
fino alla cima Marmotta (3.330 metri). Il ritorno si effettua percorrendo lo stesso tragitto a ritroso.
Tempo di percorrenza:
complessivamente ca. 5 ore
Dislivello: 1.280 metri
Grado di difficoltà: medio alto.
par t e c ipa n t i d e l “ m ar m o t ta t rop h y ”
20 Hi g h l i g h t s
Manifestazioni
Highlights
Cima Cevedale
Monte Cevedale
Cima Marmotta
IL PIÙ ALTO MERCATINO D’AVVENTO DELLE ALPI
Malga Genziana
L’Alto Adige ed i suoi mercatini di Natale sono conosciuti ben oltre i confini regionali. In periodo d’Avvento l’Alto Adige offre una nuova ed affascinante
attrazione, il più alto mercatino d’Avvento, presso
il fienile riscaldato della malga Genziana a 2.061
metri di altitudine, in Alta Val Martello. Lontano
dalla confusione i visitatori potranno ammirare
i numerosi e variopinti stand, le bellissime decorazioni natalizie tipiche dell’arco alpino, nonché
il paesaggio innevato del Parco Nazionale dello
Stelvio. Per ulteriori informazioni:
www.laces-martello.it
Lago Gioveretto
Percorso gastronomico
Centro Biathlon
be
r
Stallwies
Finale IBU-Cup
12.-16.03.2014
Wa
ld
FLAIR SPORTIVO INTERNAZIONALE
PRESSO IL CENTRO DI BIATHLON
ANNUALE SALUTO ALLA MARMOTTA
Arrivo
Giro d’Italia
Mercatino d’Avvento sulla malga Genziana (2.061 m)
07.-08.12. e 14.-15.12.2013
g
Sentiero del
contadino di
montagna
Cima Lasa
Ganda
Stele della pace
Due mesi dopo la Coppa del Mondo
Martello Paese
Transacqua
di biathlon, svoltasi ad Anterselva,
gli appassionati degli sport inverTrattla
Sentiero
altoatesino
Il mondo
nali potranno ammirare un’altra
delle fragole
delle fragole
altoatesino
importante manifestazione spor- Bagni di Salto
tiva. Il Centro Biathlon in Val MarBurgone
tello, dal 12 al 16 marzo 2014, sarà sede della finale della stagione
biathlon IBU-Cup. Vi attendono
tante emozioni al più alto livello
Morter
atletico! Per ulteriori informazioni:
Laces
SS 38
www.biathlon-martell.com
7° edizione del Marmot ta Trophy –
gara sciistica internazionale
30.03.2014
I tour con gli sci hanno acquistato nel corso degli ultimi anni una sempre maggiore attenzione e popolarità, diventando uno
degli sport invernali più seguiti ed amati. Il
30 marzo 2014 in Alta Val Martello si svolgerà la 7° edizione del Marmotta Trophy. Questa gara con gli sci d’alpinismo, che ha luogo
sull’omonima montagna, si è disputata per la
prima volta nel 2008 e nel 2011 ha festeggiato
il suo debutto in Coppa del Mondo. Una cospicua altitudine e molti km da percorrere, passaggi difficili, ripide salite e veloci partenze – gli
atleti partecipanti dovranno dare il massimo e
solo i migliori saliranno sul podio. Per ulteriori
informazioni: www.marmotta-trophy.it
Hi g h l i g h t s 2 1
in Val Martello
2013/2014
FIGHT FOR PINK – IL GIRO D’ITALIA ARRIVA IN VAL MARTELLO
Giro d’Italia – Tappa in Val Martello
27.05.2014
Il Giro d’Italia 2013 è ormai già entrato nella storia, ma in quei
giorni l’intera Val Martello è rimasta in bilico tra lo stupore e la
speranza. Mentre Vincenzo Nibali (ITA) oscurava i suoi inseguitori
grazie alla sua grandiosa prestazione, andando poi a vincere il Giro d’Italia, molte tappe furono caratterizzate da pioggia e neve. Tra
queste la n. 19, prevista in Val Martello. A causa del forte maltempo
questa tappa purtroppo fu annullata. Il 7 ottobre 2013 a Milano si è
svolta la presentazione del 97° Giro d’Italia 2014, il quale partirà il 10
maggio 2014 da Belfast (Irlanda del Nord) per terminare il 1° giugno
a Trieste (Nord Italia). Il 27 maggio 2014 il Giro passerà da Ponte di
Legno e raggiungerà attraverso il Passo dello Stelvio la Val Martello.
In questo modo si è certi che sarà una gara molto emozionante e combattiva per l’aggiudicazione dell’ambita maglia rosa.
Per ulteriori informazioni: www.giroditalia-vinschgau.net
“ATMOSFERA FRAGOLOSA” IN VAL MARTELLO
Festa altoatesina delle fragole
28.-29.06.2014
Come da tradizione, nell’ultimo fine settimana di giugno si svolge in Val
Martello la festa altoatesina delle fragole. Nel week-end del 28-29 giugno
2014 la Val Martello si vestirà di rosso – per due giorni, presso il Centro Ricreativo Trattla, si svolgeranno tante manifestazioni che avranno la fragola come protagonista principale. Oltre a specialità culinarie realizzate
con prodotti locali e un mercato contadino, i visitatori potranno sbizzarrirsi tra le tante offerte del programma, tra cui il taglio di una enorme torta
alle fragole, divertimenti e giochi per i bambini, intrattenimento musicale
e un tendone per ospitare al meglio la gente in festa.
Per ulteriori informazioni: www.festadellefragole.it
U n ' e n or m e Tor ta d i f ra g o l e a l l a f es ta a lt oat esi n a d e l l e f ra g o l e
ORario D’apertura nei mesi di Raccolta
da inizio giugno f ino a inizio ottobre
Tutti i giorni (anche domenica)
dalle ore 9 alle ore 12 e
dalle ore 14 alle ore 18
Manifestazioni
Highlights 2014
PERCORSO GASTRONOMICO ATTORNO AL
LAGO DI GIOVERETTO
Percorso culinario at torno al l ago
17.08.2014
Domenica 17 agosto 2014, presso il lago di Gioveretto in Val Martello, avrà luogo un percorso culinario da non perdere. Numerosi stand
accoglieranno i visitatori lungo le rive del lago, offrendo loro la possibilità di intraprendere un percorso dei sensi, grazie ai tanti
espositori gastronomici che presenteranno
prodotti e specialità culinarie locali e opere dell’artigianato contadino. Un appuntamento da non perdere è la “giornata delle
porte aperte” presso le mura di contenimento della diga. Un variegato programma di intrattenimento arricchirà la manifestazione. Per ulteriori informazioni:
www.laces-martello.it
TRANSUMANZA IN VAL MARTELLO
Pastori e mucche di ritorno dal pascolo estivo
07.09.2014
In settembre in Val Martello si svolge una delle più belle ed
antiche tradizioni altoatesine. Presso il Centro Ricreativo Trattla, in occasione della transumanza, si potranno ammirare le
bellissime mucche finemente ornate di ritorno dai pascoli estivi in quota. Per abbellire questi animali è necessario un lungo
lavoro preparatorio: le erbe aromatiche e i fiori, infatti, vengono raccolti già in estate per essere poi annodati ed intrecciati al
fine di creare splendide corone floreali da mettere al collo e sul
capo dei bovini durante la transumanza. I visitatori potranno
godere di un variegato programma di intrattenimento con musica tradizionale, i colpi di frusta tradizionali (“Goaslschnöllen”) e
un mercato contadino. Anche il palato sarà soddisfatto con tante
specialità culinarie locali.
Per ulteriori informazioni: www.laces-martello.it
TRADIZIONALE MERCATO ANNUALE
Michelimarkt (Mercato di san Michele)
27.09.2014
Nell’ultimo sabato di settembre in Val Martello si svolge il tradizionale ”Michelimarkt”. Si tratta di un mercato che ha origine nel lontano 1920 e che ha luogo in paese. Una volta la merce veniva portata al
mercato con delle ceste e qui era venduta direttamente ai clienti. Nel
1930 il mercato si svolse a Bagni di Salto. Subito dopo la catastrofe naturale del 1987 il mercato fu spostato a Trattla, dove si svolge ancora oggi.
In questo mercato tradizionale vengono vendute anche tipiche pietanze
locali. Per ulteriori informazioni: www.comune.martello.bz.it
S toria 23
Un pugnale
dell’età
del bronzo
La fortuna ha voluto che in Val Martello sia
stato ritrovato un reperto archeologico
Atmosfera prenatalizia presso l a
malga Genziana
06.12.-08.12.2014
Chi volesse ammirare un mercatino natalizio particolare, ha la possibilità di visitare il più alto mercatino di Natale dell’intero arco alpino, quello realizzato presso la
malga Genziana in Val Martello – probabili date: 06.12-08.12.2014. Molti espositori
locali, nei loro variopinti stand, presentano
idee regalo, tipici dolci natalizi, opere dell’artigianato locale e specialità gastronomiche
realizzate con prodotti del posto. Un presepe
vivente e musiche natalizie rendono l’atmosfera di questo mercatino natalizio ancora più
speciale. Per ulteriori informazioni:
www.laces-martello.it
straordinario: un pugnale in bronzo che risale
6,4 c m
al 1.700 avanti Cristo.
Nel 2007 il signor Adolf Meister di Silandro
trovò ai margini del greto del fiume “Altkaser” un pugnale molto ben conservato della
prima età del bronzo. L’arma probabilmente
si trovava in questo luogo per motivi di culto.
Il luogo del ritrovamento, a 1.900 metri di altitudine, demarca il passaggio attraverso il Passo
di Saènt (2.965 m) verso la Val di Rabbi (valle laterale della Val di Sole), confermando l’utilizzo
di questo passo alpino già in età precristiana.
L’arma, antica di circa 3.700 anni, è un cosiddetto pugnale a manico pieno (vedi box informativo). Il pugnale è impreziosito da ornamenti: l’impugnatura con il suo ornamento
a ferro di cavallo si stacca otticamente in modo netto dalla lama. Nella fusione del pezzo
ad arco, la serie di rivetti svolgono un compito puramente ornamentale, in quanto solo i
due rivetti alle estremità dell’arco uniscono
l’impugnatura alla lama.
27, 2 c m
AVVENTO IN VAL MARTELLO
2 0, 8 c m
© Dal "Der Schlern",
Giovanna Ianeselli
I pugnali a manico pieI pugnali del tipo a manico pieno si
no dell’età del bronzo,
carat terizzano per l’impugnatura e
come quello ritrovato
l’immanicatura
fuse separatamente
in Val Martello, appadall a l ama e unite solo in seguito.
rentemente fragili, con
molta probabilità non
erano adibiti ad uso
quotidiano e ciò si capisce per il semplice fatto che l’impugnatura misura soli 5,5 cm di lunghezza. Per lo più i
pugnali in bronzo erano simbolo di forza e autorità per
i potenti dell’epoca, che così esibivano il loro rango, le
loro possibilità economiche e l’innovazione tecnologica a cui erano giunti.
Il reperto archeologico sarà mostrato all a popol azione
locale e agli ospiti nell a primavera del 2014 nell’ambito di
una mostra presso il museo del parco nazionale “culturamartell”. Contemporaneamente sarà possibile scoprire l a
sua ricca storia e osservare dal vivo il pugnale originale.
300
Tage mit Sonnenschein
im Durchschnitt
giorni di media
di sole
2000 und 2008 Freilassung von
y
1987
220 km
Wander- und Kletterwege/
di sentieri escursionistici e percorsi d’arrampicata
1975
22 km
1971
Talstraße (Goldrain-Talschluss)/
di strada da Coldrano all'Alta Val Martello
1960
1956
Einwohner des Martelltales
Abitanti della Val Martello: 882
350 raccoglitori
Pflücker
di frutta
ca.
1952
(während der Haupterntezeit)/
(durante il periodo di raccolta)
Durchschnittliche Erntemenge:
Media quantità di fragole raccolte:
150 kg
1935
Erdbeeren pro Pflücker/Tag
per operatore al giorno
1935
geerntete Erdbeeren pro Jahr
800 t fragole
raccolte all'anno
1934
ca.
His to ris c h es 25
2007
1999
11 jungen Bartgeiern
Ritrovamento del Pugnale dell'EtÀ di Bronzo
La Prima Festa delle Fragole AltoatesinA
e la Prima Regina delle Fragole
2000 e 2008 liberazione di
2013
2012
2001
1996
11 giovani gipeti
Inaugurazione del
mondo delle Fragole
Inaugurazione del
sentiero altoatesino
delle Fragole e del Sentiero
del contadino di montagna
Record: la Torta di Fragole Più grande del Mondo
Prima Edizione del Giornale della Valle
La catastrofe dell'inondazione
il primo trattore
il primo telefono
la Prima aspirapolvere
Termine dei lavori al lago gioveretto
La prima Vespa
Inaugurazione dell'Hotel „Paradiso“
100 g Erdbeeren enthalten/di fragole contegono:
Istituzione del Parco nazionale
dello stelvio
La prima macchina
1930
90 g Wasser/acqua
La prima Radio
1920
0,4 g Fett/grassi
La Prima Bicicletta
1913
un centennio in
Va l M a rtello
147 mg Kalium/potassio
26 mg Kalzium/calcio
15 mg Magnesium/magnesio
64 mg Vitamin C/Vitamina C
La Val Martello in cifre
Martelltal in Zahlen
ein Ja h rhundert
im M a rtellta l
1913
1934
Erstes Auto
1930
Erstes Radio
1920
Erstes Fahrrad
Gründung Stilfserjoch Nationalpark
1935
1952
Erste Vespa
1935
Eröffnung Hotel „Paradiso“
Fertigstellung Zufritt-Stausee
Erster Staubsauger
1971
Erstes Telefon
Cevedale
3.769 m
höchster Punkt des Gemeindegebietes
Grenze zwischen Martell und
St. Caterina Valfurva
il punto più alto dell’area del
comune di Val Martello
Zufritt-Stausee/Lago Gioveretto 1.850 m
Bau/Costruzione
100.000 t Zement/Cemento
9 Mio. Arbeitsstunden/ore lavorative
19,6 Mio. m3 Wasser/d'acqua
380 m
Centro Biathlon Zentrum 1.700 m
12 km Loipen/di piste
Im Sommer Skirollerpiste:
In estate: piste per rollerski:
30
1,4 km
elektronische Schießstände/
tiri a segni elettronici
1956
1960
1975
Erster Traktor
Stausee-Katastrophe
Erste Ausgabe Tal-Journal
Erstes Erdbeerfest und
erste Erdbeerkönigin
Weltrekord-Erdbeertorte
Fund Bronzedolch
Eröffnung des
südtiroler Erdbeerwegs
und des Waldbergbauer-wegs
Fläche des Gemeindgebiets Martell
La superficie dell'area del comune di Martello =
143,82 km2
davon sind Dauersiedlungsraum/
3 % della
superficie è insediata regolarmente
Obst- und Gemüseanbauflächen:
Aree di coltivazione per frutta e verdure
1987
3 ha
Johannisbeeren
Ribes
1996
0,3 ha
1999
4 ha
Heidelbeeren
Mirtilli neri
0,2 ha
Brombeeren
More
2001
Kirschen
Ciliege
2,5 ha
2007
40 ha
Himbeeren
Lamponi
Erdbeeren
Fragole
2012
1,5 ha
2013
Eröffnung der Ersten
Südtiroler erdbeerwelt
max. 83 m
8 ha
Marillen
Albicocche
Gemüse
Verdure