Ragazzi e ragazze: Rapporti tra i generi ed esperienze di violenza

Trieste, 25-26 febbraio & 6 marzo 2014
Ragazzi e ragazze:
Rapporti tra i generi ed esperienze di violenza
Dott.ssa Lucia Beltramini
Laboratorio di Psicologia sociale e di comunità,
Dipartimento di Scienze della vita, Università di Trieste
1
Società e media:
Quali modelli di femminile?
 Bambine, ragazze, donne
sessualizzate (veline, femme
fatale, …)
 Ritradizionalizzazione :
donne come “angeli del
focolare”, regine della casa Beltramini, 06.03.2014
2
E di maschile?
 Unico modello: uomini macho, virili, privi di fragilità Beltramini, 06.03.2014
3
In più oggi fin da bambine …
Beltramini, 06.03.2014
4
Beltramini, 06.03.2014
5
Una ricerca in FVG
(Romito, Paci, Beltramini, 2007)
DIPARTIMENTO DI
PSICOLOGIA
 Questionari anonimi a 727 ragazze
(396) e ragazzi (330) della nostra
regione  Studenti e studentesse di 5a superiore  10 gruppi di discussione
(“focus group”)
➡ 37 Studenti e studentesse
di 2a – 3a superiore Beltramini, 06.03.2014
6
I ruoli tradizionali
 Forte adesione a modelli tradizionali
 I
ragazzi dicono che devono sempre mostrarsi forti, decisi,
mai fragili, anche se questo costa fatica
I = “Ma non succede qualche volta che uno non ha voglia di essere sempre
forte? Forse qualche volta uno si sente anche un po’ stanco di essere
sempre forte no, secondo te ”
S = “Sì, sì, di solito in quei momenti si sta a casa”
 I ragazzi dicono anche che niente li ferisce, ma le
ragazze
si rendono conto che non sempre è così
“Alla fin fine anche loro stanno male, per le cose che fanno star male noi,
però loro non lo fanno vedere, perché se no sono sfigati” Beltramini, 06.03.2014
7
Il controllo sulle ragazze
 Le ragazze vivono un
controllo sociale:
doppio
 Da parte dei ragazzi …
“Con i ragazzi cerco sempre di mostrare il
lato migliore, cioè quello perfetto.
Vogliono sempre una ragazza al 100%”
 … da parte delle altre ragazze:
“… cioè anche se si è tra amici comunque c’è una specie ... non dico di lotta ...
però ... tu devi essere quella che spicca tra le altre anche se sono tue amiche”
 competizione per i ragazzi
 reputazione e marchio di ragazza “facile”
“E poi il fatto di avere una cattiva reputazione vieni messa da parte e poi vieni
trattata come un tappetino dai ragazzi ... non come una persona normale (...)
quindi quella lì inizia ad avere un marchio”
Beltramini, 06.03.2014
8
La sessualità  Modello
univoco per i maschi: essere virile, fare la prima
mossa, conquistare più ragazze possibili
 Peso del giudizio degli amici
 Bisogno costante di dimostrare qualcosa
agli altri
I = “Secondo voi com’è per i ragazzi, la prima
volta ... come la vivono i ragazzi secondo voi ...
quando è per loro la prima volta?”
R4 = “Una specie di trionfo, una conquista”
R3 = “Anche per magari, tra virgolette, per
vantarsi con gli altri amici”
Beltramini, 06.03.2014
9
 Sessualità per le ragazze
 Mass-media e cultura di riferimento propongono modelli
contraddittori:  femminilità seduttiva
 ritorno a valori tradizionali
 Sessualità vissuta in funzione dei desideri
dei ragazzi: se si è innamorate si accetta
tutto
“Lei ha detto “Sì guarda non me la sento” - e lui
insisteva ... ha detto “Bon se non facciamo ti
mollo””
 Importanza della “prima volta”
Beltramini, 06.03.2014
10
Dinamiche di coppia
 Nella coppia, vengono considerati
accettabili comp ortamenti di
controllo, dominazione e possesso del
partner
I = “Ma perchè per esempio a un ragazzo no che
un altro fischi la propria ragazza dà così
fastidio?”
S = “Eh perchè ... è sua. Non dev’essere di altri”
 Il tradimento è invece
ritenuto inaccettabile
Beltramini, 06.03.2014
11
Violenza & Pregiudizi
 I giovani definiscono la violenza come qualcosa di orribile e
disprezzabile
 Lo stupro viene considerata la forma di violenza più grave ed
umiliante
 Ragazzi e ragazze riconoscono e descrivono le drammatiche
conseguenze di una violenza sessuale
I= “E come si sente secondo voi una ragazza che subisce violenza?”
L = “Sporca ... secondo me si sente sporca”
A1 = “Umiliata al massimo ... cioè perde tutta la sua dignità”
A2 = “Han fatto di lei un oggetto ... e basta”
Pur condannando la violenza, difficoltà nel porre
il limite tra cos’è violenza e cosa non lo è
Beltramini, 06.03.2014
12
Beltramini, 06.03.2014
13
Violenza nella coppia
 Teen dating violence: “Aggressioni fisiche o atti che
causano un danno e che includono l’abuso psicologico o
emotivo, verbale e non, e che si verificano in situazioni
private o sociali che differiscono dalla violenza domestica
principalmente per il fatto che la coppia non è legata da
vincoli di sangue o dalla legge” [Ely, 2002]  Dati USA: 10-25% degli adolescenti ne è vittima [Wekerle &
Wolfe, 1999]
 Colpite soprattutto le ragazze
Beltramini, 06.03.2014
14
Quali comportamenti?
 Comportamenti di dominazione e controllo
 Impedire al/la partner di fare certe cose (frequentare qualcuno,
vestirsi in un certo modo, ecc)  Controllare, voler sapere l’altro/a dov’è, cosa fa e con chi è  Violenze psicologiche
 Fare commenti umilianti, trattare male, umiliare, denigrare
 Chiamare il/la partner con nomi volgari/insultanti
 Minacciare
 Violenze fisiche
 Fare delle scenate violente, danneggiare le cose dell’altro/a  Alzare le mani, dare spintoni o schiaffi
 Dare pugni, calci, colpire con un oggetto
 Violenze sessuali
 Fare pressioni, minacciare o ricattare per avere rapporti sessuali
 Cercare di importi di usare/non usare un certo tipo di contraccettivo
 Stupro o tentato stupro
15
Beltramini, 06.03.2014
Esperienze di violenza
(Romito, Paci, Beltramini, 2007)
Violenza subita nella
coppia
Ragazzi Ragazze
Violenza psicologica/
dominazione
8%
16%
Violenza fisica
10%
13%
Violenza sessuale
8%
14%
Beltramini, 06.03.2014
16
Reazioni alla violenza
Reazioni
Maschi Femmine
Paura
9
31
Senso di colpa
39
21
Umiliazione
23
41
Dolore fisico/ferite
3
13
Dolore anche senza ferite
24
43
Rabbia
50
61
Riso
52
25
“Non mi ha fatto niente”
43
18
“Ho fatto la stessa cosa”
24
28
Ragazze reagiscono con rabbia, sofferenza, umiliazione; ragazzi
“ridendo” o con indifferenza  E’ proprio così?
Beltramini, 06.03.2014
17
Conseguenze sulla salute
 Subire violenza fa star male sia ragazzi sia ragazze
 Aver subito violenza nella coppia raddoppia il rischio, per le
ragazze, di disturbi alimentari, depressione, attacchi di
panico, pensieri suicidi  Tendenza anche per i ragazzi
(Romito & Beltramini, 2013)  Apprendimento di comportamenti che rischiano di
compromettere le relazioni di coppia adulte  Modelli
negativi che possono aver osservato anche in famiglia Beltramini, 06.03.2014
18
Violenza in famiglia
Romito, Paci, Beltramini, 2007
 “Ti capita o ti è capitato di subire violenze psicologiche (esempio:
essere insultato, denigrato, minacciato ripetutamente, controllato
continuamente, chiuso in casa o fuori casa) in famiglia?”
 “Ti capita o ti è capitato di subire violenze fisiche (esempio: essere
preso ripetutamente e violentemente a schiaffi, a pugni, a calci,
colpito con un oggetto o altre aggressioni fisiche) in famiglia?”
 In FVG: l’8% dei ragazzi/e ha assistito a violenze fisiche del
padre sulla madre, il 18% a maltrattamenti psicologici;
 L’8% degli intervistati/e riporta di aver subito violenza fisica
dal padre Beltramini, 06.03.2014
19
Indicatori di violenza
 L’adolescente vittima di violenza può …
 Smettere di fare cose che prima amava fare  Avere poco o nessun interesse nelle attività di famiglia  Avere difficoltà a dormire  Avere problemi di memoria e/o concentrazione  Non voler andare a scuola o avere voti peggiori
 Isolarsi  Soffrire di bassa autostima, nervosismo, depressione  Ricorrere a comportamenti alimentari eccessivi (abbuffate,
restrizioni alimentari, uso di lassativi ecc.)  Presentare tagli inspiegabili, lividi, graffi, scottature, morsi
Questi sintomi possono avere più cause, ma sono
frequenti tra chi ha subito (o assistito a) violenze Beltramini, 06.03.2014
20
La violenza sessuale
su bambine e ragazze
 Bambine e ragazze: principali vittime di violenza sessuale
 Tra un terzo e due terzi di tutte le vittime di violenza sessuale
sono bambine di età inferiore ai 15 anni (OMS, 2002).
 Indagine USA su 16.000 adulti/e (Tjaden & Thoennes, 2000)
 18% delle donne ha subito uno stupro o un tentato stupro; in
più della metà dei casi quando aveva meno di 17 anni 
Nell’86% dei casi l’aggressore era un uomo conosciuto
 3% degli uomini ha subito uno stupro o un tentato stupro; in
quasi tre casi su quattro quando aveva meno di 17 anni
 1/3 ragazze e 2/3 ragazzi non rivela l’abuso (Halperin, 1997) Beltramini, 06.03.2014
21
Il silenzio
Studio a Vicenza (Sos Infanzia, 2005) Intervistati/e %
N = 1.058 (18 anni)
Abuso con contatto e senza penetrazione
10
Con penetrazione
3
Vittime: 80% ragazze. Abusanti conosciuti nell’86% dei casi
Ha chiesto aiuto ad un operatore sociale o scolastico: 3%
Ha chiesto aiuto ad un’autorità di polizia o giudice: 4%  in metà
dei casi non sono stati creduti
Beltramini, 06.03.2014
22
Conseguenze sulla salute
delle ragazze
 Senso di colpa, depressione, disturbo post-traumatico da
stress, ansia
 Disturbi alimentari e del sonno, abuso di droghe e alcol,
rischio di suicidio
 Le ragazze possono iniziare ad avere voti peggiori a
scuola e fare più assenze, soprattutto se l’aggressore è
un compagno di classe o frequenta la stessa scuola
 Rischio di rapporti sessuali non protetti, promiscuità
sessuale e comportamenti iper-sessualizzati 
Conseguenza della violenza, non causa! Beltramini, 06.03.2014
23
Molestie/violenze sessuali
su bambini/ragazzi
 Violenze sessuali sui maschi: esercitate prevalentemente da
altri maschi
 Attenzione ai contesti tipicamente maschili: carceri, collegi,
contesti militari e sportivi (Beltramini, 2012)
“Siamo andati in fondo sugli ultimi 5 sedili, ci siamo distesi a pancia in giù, ci
hanno calato le brache e … eh!, hanno fatto un giro a testa, tutta la squadra,
tipo con manate, pugni sui glutei, su schiena, fondoschiena e cose così, più
che altro erano sberle e manate forti, cose così, sia a me che all’altro. Poi uno
di questi 3 qua il più … quello più incarognito … ha deciso di tirar fuori la
matita, e di infilarmi i primi 2, 3 centimetri nel sedere” [Vittorio, 27 anni, rugby]
Beltramini, 06.03.2014
24
Molestie/violenze sessuali
nello sport
 Studio danese su 250 atleti/e universitari/e (Toftegaard,
2001)  1 sportivo/a su 4 è venuto a conoscenza, o ha vissuto in prima
persona, delle situazioni nelle quali un atleta minorenne è
stato sessualmente molestato da un allenatore.  Studio in Repubblica Ceca su 595 sportive - di alto livello,
agoniste o di livello amatoriale (Fasting, Brackenridge &
Knorre, 2010)
 La probabilità di essere molestate cresce con l’aumentare del
livello di agonismo (dal 29,7% delle amatoriali al 55,2% delle
atlete d’élite). Beltramini, 06.03.2014
25
Le violenze occultate
 “Hazing” (nonnismo): rituali di iniziazione, prove e umiliazioni nei
contesti universitari, sportivi e militari (Nuwer, 2004)  44 Stati
USA hanno una legge anti-hazing
 USA  Studio realizzato in seguito all’arresto di 5 giocatori di
football del NCAA che avevano legato e fatto ubriacare i nuovi
entrati in squadra (Hoover & Pollard, 1999)
 Hazing definito come “ogni attività prevista per chi entra a far
parte di un gruppo che umilia, degrada, abusa o mette in pericolo,
senza considerare la volontà della persona di parteciparvi. Questo
non include attività come far portare i palloni alle matricole,
partecipare a feste di squadra con giochi di gruppo, o uscire con i
compagni, a meno che da queste non nasca un clima di
umiliazione, degradazione, abuso o pericolo”
Beltramini, 06.03.2014
26
Frequenza e
conseguenze sulla salute
 Studio USA: intervistati 2000 atleti/e (Hoover & Pollard, 1999)  Più di 1 sportivo/a universitario/a su 4 e una ragazza su 10
hanno subito “iniziazioni violente” e trattamenti inaccettabili
e potenzialmente illegali, come essere legato, imbavagliato,
rinchiuso, bastonato, frustato, picchiato, preso a calci,
obbligato a picchiare altri; coinvolto in atti sessuali  Solo il
12% li ha definiti come atti di violenza.
 Comportamento diffuso soprattutto tra maschi  Nel 40% dei casi gli allenatori ne sono a conoscenza
 Può portare a danni di tipo fisico (ustioni, ferite, coma etilico,
trauma intra-cranico, toracico) e psicologico (depressione e
disturbo post-traumatico da stress, pensieri suicidi) (Finkel, 2002). Beltramini, 06.03.2014
27
In conclusione
 Non si tratta di giochi, scherzi, rituali, tradizioni  questi
comportamenti riguardano il potere e la sottomissione di chi
vorrebbe entrare a far parte di un gruppo
 Sono pericolosi perché non vengono riconosciuti nella loro
gravità e sono spesso sostenuti dal silenzio non solo di chi li
esercita e di chi li subisce ma anche di coloro che vi
assistono
 Comportamenti inaccettabili per un’istituzione che fa
dell’educazione, della lealtà, della correttezza e del rispetto i
suoi valori fondanti Beltramini, 06.03.2014
28
Il peso di essere “veri maschi”
 Violenza e negazione della violenza possono entrare
nella costruzione del maschile esaltando le norme di
mascolinità, i comportamenti a rischio, il sessismo,
l’omofobia, e portando ragazzi e uomini a:
 Vivere relazioni meno intime e autentiche
 Distanza dalle emozioni e dall’empatia
 Peso nel dover mantenere gli “standard di virilità”
 Rischio per la propria salute
 Rischio di agire comportamenti violenti
Beltramini, 06.03.2014
29
 Il sessismo nelle pubblicità colpisce anche gli uomini  Ricerca canadese sui numeri di 8 riviste (Playboy, Field and
Stream, Game Informer, Maxim, Esquire, Wired, Fortune,
Golf Digest) negli anni 2007-2008  Si promuove il messaggio che:
 Il pericolo è eccitante
 La durezza è una forma di autocontrollo emotivo
 La violenza è virile
 E’ giusto essere brutali e insensibili con le donne e nel sesso
Beltramini, 06.03.2014
30
Che fare?
 Interventi di prevenzione con i maschi (bambini,
ragazzi, uomini) [WHO, 2007]  Attività che dovrebbero
iniziare il prima possibile
 Lavorare su più livelli (modello ecologico)
 Adottare un approccio
gender transformative 
Focus sulla violenza ma anche messa in discussione
delle norme di genere e della costruzione sociale della
mascolinità Beltramini, 06.03.2014
31
Engaging Men & Boys
 Rapporto dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità & dell’ONG
brasiliana PROMUNDO (2007)
 Analizzare l’efficacia dei programmi
che coinvolgono uomini e ragazzi
nel raggiungimento della parità e
dell’uguaglianza di genere nelle
questioni relative alla salute
Beltramini, 06.03.2014
32
Modello ecologico
 Approccio gender transformative: riconoscere e
affrontare le dinamiche individuali, istituzionali e sociali
che influenzano i cambiamenti di uomini e donne Interventi
Rafforzare le conoscenze e le competenze
Creare strutture supportive di pari e famiglie Rafforzare le istituzioni sociali educando gli operatori
socio-sanitari e gli insegnanti
Mobilitare i membri della comunità
Cambiare le pratiche nelle organizzazioni
Influenzare legislazione e politica a livello sociale
Beltramini, 06.03.2014
33
“BULLISMI” & ALTRI
COMPORTAMENTI
A RISCHIO
Beltramini, 06.03.2014
34
Bullismo?  “La maggior parte delle ricerche su aggressioni e bullismo non
hanno messo sufficientemente in evidenza la natura
essenzialmente sessista della vittimizzazione dei ragazzi sulle
ragazze adolescenti” ” (Shute et al., 2007)
 Molestie sessuali sulle ragazze e bullismo vengono visti
come fenomeni diversi --- Si dovrebbe parlare di “bullismo
sessista” (Shute et al., 2007)
 Violenze psicologiche e aggressioni indirette a sfondo
sessuale dei maschi nei confronti delle ragazze --- Ragazzi li
definiscono come scherzi e giochi
Beltramini, 06.03.2014
35
Bullismo o violenza?
 Tra ragazze: violenze sessiste
 Rivalità tra donne in una società che basa l’autostima
femminile sulle attenzioni maschili può sfociare in insulti,
isolamenti, prese in giro, pressioni psicologiche, talvolta
aggressioni fisiche
 Tra maschi violenze omofobe
 Necessità di riconoscere la dominazione interna al genere
maschile
Facendo rientrare tutto nell’indefinita categoria
di bullismo, poco si può fare per agire --Categoria vuota
Beltramini, 06.03.2014
36
Adolescenti & Internet
 Cyber-bullismo: forma di prevaricazione e di sopruso
perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione (e-mail,
sms, blog, telefoni cellulari e il web, in particolare i social
network)
 Intimidazioni, minacce, molestie, ricatti, insulti
 Si possono ricevere immagini con contenuti sessuali non
richiesti, richieste e ricatti sessuali
 Indagine della società di Pediatria su 2.000 studenti delle
scuole medie (2012): il 40% degli intervistati vittima di
cyberbullismo  Su internet: meno empatici con le vittime, illusione di
anonimato e libertà  Conseguenze reali Beltramini, 06.03.2014
37
Adolescenti &
comportamenti a rischio
Sexting Sexting: invio o ricezione di messaggi elettronici contenenti
materiale sessualmente esplicito
 Ricerca FVG (Romito et al., 2007): 12% dei ragazzi e 4% delle
ragazze ha fotografato qualcuno in atteggiamenti intimi o
sessuali; l’8% di ragazzi/e è stato fotografato
 Dati Eurispes (2010): 8% degli adolescenti mette foto nude o in
pose sexy e il 22% ammette che è una pratica diffusa tra gli amici
 14% scambia immagini in cambio di ricompense in denaro
 24% riceve immagini o video di persone conosciute solo online
seminude o nude
 19% dice di avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto in rete
Beltramini, 06.03.2014
38
Adolescenti &
comportamenti a rischio
Pornografia violenta (Romito & Beltramini, 2013)
 Guardano materiale pornografico:
  Quasi il 90% dei ragazzi; circa la metà delle ragazze
Guardano pornografia violenta/degradante:
45% dei ragazzi e 19% delle ragazze
 Comportamento associato al bere e al sexting, per i ragazzi;
alla violenza in famiglia, al fumare, e al sexting per le ragazze
  Interrogativi aperti Sesso violento come modello per la vita sessuale adulta?
 Come ragazzi/e si comporteranno in futuro? Quali saranno i
loro atteggiamenti nei confronti della violenza?  Beltramini, 06.03.2014
39
CHE FARE?!
Beltramini, 06.03.2014
40
Dalla ricerca all’intervento
 Obiettivo generale  Creazione di uno strumento per
prevenire la violenza nella vita degli adolescenti
 Prevenzione primaria e secondaria
 Sezione anche per gli operatori
 Obiettivi specifici:
 In/formare ragazzi e ragazze
 Renderli in grado di riconoscere la violenza e le sue
conseguenze sulla salute  Sfatare i pregiudizi e le credenze errate
 Favorire una riflessione sui rapporti tra i generi
Come raggiungere ragazze e ragazzi?
Quali strumenti? Che linguaggio?
Beltramini, 06.03.2014
INTERNET!
41
Costruire l’intervento
 2009-2010: Prima stesura e pre-test
 Valutazione qualitativa: 6 focus group, 40
DIPARTIMENTO DI
PSICOLOGIA
ragazzi/e  Correzione del sito
 2011: Sito online
 Incontri di formazione con ragazzi/e, educatori,
insegnanti, professionisti, genitori, ma anche
partecipazione ad eventi giovanili, interviste
radiofoniche, articoli su quotidiani e riviste
 2014: 4000 visitatori; 500 contatti su facebook
 Ancora divulgazione ma anche risposta alle
richieste via mail  No psicologo online, ma
risorsa per indicazioni sui percorsi da
intraprendere e i servizi da contattare
Beltramini, 06.03.2014
42
IL SITO WEB “NO ALLA VIOLENZA!”
www.units.it/noallaviolenza/
Per info: [email protected]
Anche su …
Beltramini, 06.03.2014
43
In conclusione …
UTILIZZATE IL SITO!
 Proponete ai vostri studenti/esse di svolgere tesine o
approfondimenti di gruppo a partire dal sito e dagli
articoli di cronaca. Esempi di titoli:
    “Che cos’è la violenza e cosa provoca?”
“Quali sono le leggi a tutela?”
“Come i media parlano della violenza?
Discutete con loro i principali pregiudizi che possono
emergere  Fondamentale per fare una prevenzione
corretta Beltramini, 06.03.2014
44
Dott.ssa Lucia Beltramini
Laboratorio di Psicologia sociale e di comunità,
Dipartimento di Scienze della vita, Università di Trieste
Contatto @: [email protected]
Sito web: www.units.it/noallaviolenza 45