: Pontecarrega-Cappelletta dei Cacciatori- Forte di Monteratti-Cava-Forte Richelieu-Zampa Del Diavolo-Chiappeto-Borgoratti 1-30-37 : 26-01-2014 : Da Genova con autobus urbani 48 o 482 Prezzo biglietto 1,50€ : Da Borgoratti o San Martino con autobus urbani 44-18-48-17 Prezzo biglietto 1,50€ : 1) carta edizione EdM/FIE scala 1:25000 La Costa da Genova a Recco numero di catalogo 19 1) LUNGHEZZA DEL PERCORSO : Km. 10,500 2) DISLIVELLO IN SALITA : m. 613 3) KM SFORZO : Kmsf. 16,630 4) DURATA DELLA GITA : ore 6 min 25 5) DURATA DELLA MARCIA : ore 5 min 30 6) VELOCITA’ DELLA GITA : Kmsf/ora 2,594 7) VELOCITA’ DELLA MARCIA : Kmsf/ora 3,023 8) PENDENZA MEDIA IN SALITA : 613/ 5600 = 10,95 % 9) INCIDENZA SALITA SU TOTALE : 53 % 1-30-37 P01: (Da Pontecarrega Cappelletta dei Cacciatori-Leamara) Marcia 60 minuti Si scende dall’autobus AMT 48 o 482 in Via Lungobisagno Istria,alla fermata prima della COOP, quota 34 metri. Si torna indietro per una ventina di metri fino al semaforo e si piega a sinistra scoprendo sul muro il segnavia (tre bolli rossi disposti a triangolo) che ci accompagnerà fino alla cappelletta. Si percorre la strada asfaltata in piano passando accanto a casette e fabbricati industriali, imboccando una diramazione diritta sull’argine di un torrentello, notando a destra la Trattoria del Ciclamino. Ala fine del tratto piano si piega bruscamente a destra, superando su un ponticello il corso d’acqua e risalendo una mattonata fra capannoni (Via Filippo Migliavacca). Si passa sotto un arco tra le case, descrivendo subito dopo una serie di serpentine a fondo mattonato. Dopo 10 minuti di marcia dalla partenza, si esce nel bosco, affrontando un sentiero diritto, dissestato e molto ripido, che risale a lungo sul confine di terrazze in parte coltivate. In seguito la stradina piega a sinistra, continuando più stretta e in leggerissima salita, a mezza costa nel bosco. Si contorna una valletta abbastanza ampia, oltrepassando canali di scolo delle acque e modesti smottamenti superando il rio su un ponticello. In salita più pronunciata, si costeggia un’area terrazzata e recintata sulla quale si trovano alcuni ricoveri per i cavalli. Si passa accanto a una casa isolata e si prosegue nel bosco, seguendo una mulattiera più larga che s’impenna in alcune ripide rampe. Poco dopo si sbuca su uno snodo di strade sterrate e asfaltate, proprio davanti alla Cappelletta dei Cacciatori o di Leamara. Siamo a quota 267 metri dopo un’ora di marcia da Pontecarrega. Figura 1: Inizio percorso Via F.Migliavacca Figura 2: La Cappelletta dei Cacciatori 1-30-37 P02: (Dalla Cappelletta dei Cacciatori Uscita da percorso rombo vuoto rosso) Marcia 40 m Dalla Cappelletta dei Cacciatori o di Leamara, quota 267 metri, si piega a sinistra prendendo la vecchia strada militare diritta, che corre sul versante della silenziosa valle del Torrente Molinetta ed è segnata, con parsimonia, da un rombo vuoto rosso. Si avanza in leggera salita, seguendo una strada fortemente dissestata, spesso ridotta ad una stretta trincea con fondo roccioso. L’ambiente circostante è arido e aspro, popolato soprattutto di ginestre, rovi e rari alberi di leccio. Il percorso, sempre a mezza costa e in salita moderata, si addentra nella valle completamente disabitata, seguendo la strada che saltuariamente conserva i lastroni della pavimentazione. Dopo più d’un chilometro di monotono percorso, quasi in fondo alla valle, si entra in un bosco fitto di carpini neri e roverelle, in ambiente assai più umido. Arrivati in un tratto dove la strada è ancora intatta e affiancata da un muretto laterale che sembra (ma non è) costruito da poco, si lascia a sinistra il sentiero segnato, deviando a destra in piano sulla strada militare senza segnavia. Siamo a quota 376 metri, dopo un’ora e 40 minuti di marcia da Pontecarrega. Figura 3&4: Il Forte di Monteratti 1-30-37 P03: (Dalla fine del percorso segnato Contrafforte S-E di Monteratti) Marcia 30 m Dal bivio tra sentiero segnato con rombo vuoto rosso e strada militare, quota 376 metri, si continua diritto e in piano seguendo la strada più larga e lasciando a sinistra un percorso malagevole che s’inerpica nella boscaglia. Si supera un ponticello in muratura e sponde laterali e si contorna una valletta incontrando un altro ponticello. La strada è agevole e pianeggiante, spesso protetta sul lato destro da muretti ancora in buono stato. Dopo un quarto d’ora di cammino, ci s’imbatte in una fonte a destra della strada sotto il muro di contenimento. Al termine di un tratto rettilineo si taglia il contrafforte S-E di Monteratti in corrispondenza di uno snodo di strade sterrate. Siamo a quota 450 metri, dopo due ore e 10 minuti di marcia da Pontecarrega. 1-30-37 P04: (Dal contrafforte S-E di Monteratti Forte di Monteratti) Marcia 50 m Arrivati sul contrafforte S-E di Monteratti, a quota 450 metri, si svolta bruscamente a sinistra su una strada dissestata, che sale tra le eriche diventando a mezza costa sul versante ripido che culmina nell’imponente e lungo baluardo del Forte. Dopo 20 minuti di faticosa salita si arriva ad un bivio nella boscaglia, sul quale si piega a destra in salita lasciando a sinistra una strada secondaria in piano. Alla fine di un tratto rettilineo, il percorso si porta nuovamente sul crinale aperto e panoramico, a pochi metri dal dirupo che precipita sulla cava. Si svolta a sinistra, descrivendo un breve tornante e continuando diritto e in salita a pochi metri dal crinale. In circa 10 minuti si raggiunge l’ingresso principale del Forte di Monteratti, quota 570 metri, dopo tre ore di marcia da Pontecarrega. Figura 5&6: Altre vedute del Forte di Monteratti 1-30-37 P05: (Dal Forte di Monteratti Bivio per la cava) Marcia 30 m Dal Forte di Monteratti, quota 570 metri, si scende ripercorrendo un tratto di strada militare seguito in salita. Arrivati sul crinale dove la strada principale devia bruscamente a destra, scendendo nella valletta sotto il Forte, si prosegue diritto su un sentiero di crinale in ripida discesa. Si va avanti per un lungo tratto in ambiente parzialmente prativo, spesso invaso dalle eriche arboree. Quando si ha l’impressione di essere scesi troppo, in corrispondenza di uno slargo di crinale, si confluisce su una larga mulattiera che taglia a mezza costa il pendio boscoso. Siamo a quota 386 metri, dopo tre ore e 30 minuti di marcia da Pontecarrega. Figura 7: Il Monte Poggiasco dal Forte RattiFigura 8: Panorama verso nord 1-30-37 P06: (Dalla deviazione a sinistra per la cava sul crinale Cava) Marcia 15 m All’immissione sulla mulattiera nei pressi di uno slargo sul crinale, a quota 386 metri, si svolta a sinistra imboccando la nuova stradina più larga e pianeggiante. Il percorso avanza a mezza costa nella boscaglia in leggerissima salita, normalmente dritto e ben tracciato. Si arriva sull’area della cava, desertica e lunare, continuando a fianco di una lunga recinzione che impedisce l’ingresso alla depressione nella quale si è formato un laghetto. Dopo un breve strappo si passa accanto agli edifici abbandonati della cava, si attraversa una vasta zona piana arrivando davanti ad una nicchia che un tempo era la cappelletta dedicata a Santa Barbara. Si supera una serie di ostacoli metallici installati per impedire l’entrata ai veicoli e si sbuca sulla larga sterrata. Siamo a quota 407 metri, dopo tre ore e 45 minuti di marcia da Pontecarrega. 1-30-37 P07: (Dalla cava Forte Richelieu) Marcia 30 m All’uscita della cava, quota 407 metri, si continua su una larga sterrata con fondo roccioso e con buona manutenzione. Si cammina per un po’ diritto e in piano, iniziando in seguito la discesa che finisce in località Camaldoli al capolinea dell’autobus. Molto prima di arrivare a Camaldoli, si devia a sinistra su una sterrata più stretta in salita (quota360 metri). Si arriva su un poggio aperto e panoramico, piegando poi a sinistra su una mulattiera sassosa, che risale un crinale secondario tra bosco e prato, fino a arrivare davanti all’entrata principale (chiusa) del Forte Richelieu. Siamo a quota 416 metri dopo quattro ore e 15 minuti di marcia da Pontecarrega. 1-30-37 P08: (Dal Forte Richelieu Serbatoio del Chiappeto ) Marcia 45 m Dall’entrata principale del Forte Richelieu, quota 416 metri, si continua a destra in piano arrivando al termine degli spalti. Si scende leggermente in ambiente aperto, andando in direzione di alcuni pini e notando una cappelletta. Da lì s’imbocca a destra il faticoso sentiero che scende ripido sul contrafforte detto “La Zampa del Diavolo”. Si tratta di un percorso diritto e disagevole, segnato con una macchia rossa, a volte con fondo in acciottolato e ripiani scalinati. L’elevata pendenza impone una velocità limitata onde evitare cadute rovinose. Più in basso il percorso diventa un tortuoso sentiero, serpeggiante sul crinale tra cespugli di mirto e corbezzoli. Dopo il passaggio sopra l’autostrada il cammino si fa più agevole e pianeggiante, arrivando su una sella con un traliccio dalla quale inizia una breve salita, che conduce alla base del serbatoio d’acqua del Chiappeto. Siamo a quota 194 metri, dopo cinque ore di marcia da Pontecarrega. 1-30-37 P09: (Dal Serbatoio del Chiappeto Via Borgoratti ) Marcia 30 m Dal serbatoio d’acqua del Chiappeto, quota 194 metri, si piega a destra scendendo con elevata pendenza in un boschetto, restando alla destra di un lungo muro di recinzione. Arrivati sul piano il sentiero si unisce ad una mulattiera proveniente da destra, che si collega col percorso sulla Zampa del Diavolo e consentirebbe di evitare la breve salita al serbatoio. Si continua per poche decine di metri a fianco di un alto muro, deviando poi a sinistra in un vicolo contenuto tra due muri opprimenti. Si esce tra antiche casette, continuando su una mattonata in discesa e attraversando una carrozzabile asfaltata. Si percorre un sottopasso, imboccando in seguito una mattonata ben più larga e sempre in discesa (Via Chiappeto). Dopo il superamento di un rio su un ponticello, ormai tra i palazzoni della città, si sale brevemente immettendoci in Via Borgoratti, a poca distanza dalla rotonda dell’Ospedale San Martino. Siamo a quota 68 metri dopo cinque ore e 30 minuti di marcia da Pontecarrega. SVILUPPO DELLA GITA ALTIMETRIA DELLA GITA
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