Dematerializzare, diffondere, potenziare, conservare

Dematerializzare, diffondere,
potenziare, conservare
Progetti e realizzazioni digitali
all’Università di Trento
Francesca Valentini
1
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
INDICE
INTRODUZIONE : Timeline e obiettivi
PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca)
a.
Cos’è l’Open Access e i nuovi vincoli per la ricerca (inter)nazionale
b.
Scopi, vantaggi e caratteristiche tecniche dell’Open Access
c.
Le tesi di dottorato in Open Access
SECONDA PARTE : TESI DI LAUREA
a. La situazione attuale: principali criticità
b. Il progetto: vantaggi (e alcune criticità)
2
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
INTRODUZIONE : TIMELINE E OBIETTIVI
PhD
2002
2008
1998
Laurea
2012
2004
2010
3
PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca)
a. Che cos’ è l’Open Access e i nuovi
vincoli per la ricerca (inter)nazionale
b. Scopi, vantaggi e caratteristiche
tecniche dell’Open Access
c. Le tesi di dottorato in Open Access
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca)
a. Che cos’ è l’Open Access e
i nuovi vincoli per la ricerca
(inter)nazionale
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Cos’è l’Open Access ?
Open Access (OA) significa accesso via web libero, immediato e senza restrizioni ai risultati
referati e ai dati della ricerca. Per 'open access' a questi prodotti scientifici si intende la loro libera
disponibilità su internet, permettendo a ciascun utente di
•
leggere, scaricare, copiare, usare, distribuire, stampare, trasmettere e mostrare pubblicamente
l’opera
•
rielaborare e distribuire eventuali opere derivate su qualsiasi mezzo digitale e per ogni scopo
responsabile, il tutto nel rispetto della corretta attribuzione e della menzione dell'autore
•
cercare, linkare al full text di questi articoli, indicizzare, passarne i dati al software, o usarli per
ogni altro scopo legale
senza altre barriere finanziarie, legali o tecniche da quelle inseparabili dall’accesso a internet.
6
La sola restrizione sulla riproduzione e la distribuzione, e il solo ruolo per il copyright in
quest’ambito, dovrebbe riguardare il mantenimento del controllo dell’autore sull’integrità
dell’opera e il diritto di essere riconosciuto e citato correttamente.
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Due gradi e due strade per l’Open Access
GRADO “GRATIS”
- accesso online gratuito
GRADO “LIBRE”
- libero accesso online più alcuni diritti di utilizzo aggiuntivi, spesso garantiti
attraverso l’utilizzo di varie specifiche licenze Creative Commons (vedi oltre)
STRADA D’ORO
- pubblicare opere ab origine su basi di Accesso Aperto
STRADA VERDE
- (auto-)archiviare in repositories open access articoli pubblicati e referati (S.
Harnad)
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Tipi di archivi OA (Strada verde)
Istituzionali
costituiscono un luogo online ove raccogliere, conservare e disseminare -- in
forma digitale – le opere dell’intelletto prodotte da un’istituzione, in
particolare un ateneo o ente di ricerca .
Disciplinari
si tratta di collezioni digitali contenenti opere di autori accademici relativi a una
particolare area disciplinare (fisica, economia, informatica, ecc.).
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12 marzo 2014
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Referaggio (peer review)
L’Open Access è assolutamente compatibile con il referaggio o
peer-review:
Archivi aperti (= Repositories) non richiedono obbligatoriamente
la peer review ma parte del loro contenuto può essere referato
(ad es.: post-print editoriali).
(La maggior parte del)le Riviste Open Access sono referate.
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Alcune definizioni
Eprints (termine generico) : versioni digitali degli articoli, prima o
dopo il referaggio e/o la pubblicazione
Preprints : versioni degli articoli prima del referaggio (peer-review)
Postprints : versioni degli articoli dopo il referaggio (non
necessariamente con il layout originale della casa editrice)
Corrigenda : elenco delle variazioni che distinguono un preprint
privo di referaggio da un postprint referato (elenco che può essere
archiviato insieme al preprint se la casa editrice non permette
l’archiviazione del postprint).
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Unitn per l’Open Access
Ha sottoscritto la Berlin Declaration [22-10-2003] ( traduzione italiana )
attraverso la Dichiarazione di Messina [04-11-2004] (traduzione inglese)
gestisce dal 2003 l'Archivio istituzionale per la ricerca Unitn-eprints Research
gestisce dal 2008 l'Archivio istituzionale per le Tesi di dottorato Unitn-eprints PhD
partecipa al Gruppo di lavoro Open Access della Commissione Biblioteche della
CRUI, per il quale ha collaborato alla stesura di Linee Guida e Raccomandazioni in
tema di Accesso Aperto :
-
Guidelines for institutional archives
Open Access Journals: Guidelines
OA, research evaluation and assessment: Guidelines
ha emanato una policy di ateneo in materia di Open Access [29-01-2014]
11
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Unitn-eprints Research (2002)
I nuovi vincoli per la ricerca - 1
Legge 7 ottobre 2013n. 112
I commi 2, 3 e 4 dell’art. 4 della legge 7 ottobre 2013, n. 112 (G.U. n.236 del 810-2013) che ha convertito con modificazioni il decreto legge 8 agosto 2013, n.
91 “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e
delle attività culturali e del turismo” prevedono che i “soggetti pubblici preposti
all’erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica” adottino
“le misure necessarie per la promozione dell’accesso aperto ai risultati della
ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi
pubblici, quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere
scientifico che abbiano almeno due uscite annue”.
Bando SIR2014 (Scientific Independence of Young Researchers, ex FIRB)
L’art. 9 del Decreto Direttoriale 23 gennaio 2014 n. 197prevede che ciascun
Principal Investigator debba “garantire l'accesso aperto (accesso gratuito online per qualsiasi utente) a tutte le pubblicazioni scientifiche 'peer-reviewed'
relative ai risultati ottenuti nell'ambito del progetto”.
Open Acces Pilot in FP72008 (Special clause 39)
La clausola 39 prevedecheI “beneficiaries shall deposit an electronic copy of
the publishedversion or the final manuscript accepted for publication of a
scientific publication relating to foreground published before or after the final
report in an institutional or subject-based repository at the moment of
publication”.
I nuovi vincoli per la ricerca - 2
Open Access Guidelines for researchers funded by the ERC (European Research
Council) 2012 (revised Oct. 2013)
“The ERC therefore supports the principle of open access to the published output of
research as a fundamental part of its mission. Accordingly, the European Research
Council:requests that an electronic copy of any research article, monograph or other
research publication that is supported in whole, or in part, by ERC funding be
deposited in a suitable repository immediately upon publication. Open access should
be provided as soon as possible and in any case no later than six months after the
official publication date. For publications in the Social Sciences and Humanities
domain a delay of up to twelve months is acceptable”.
H2020 (Horizon 2020) Multi-beneficiary General Model Grant Agreement (2013)
L’articolo 29.2 prevede obbligatoriamente che “[e]ach beneficiary must ensure open
access (free of charge, online access for any user) to all peer-reviewed scientific
publications relating to its results”; l’articolo 29.3 estende come progetto pilota
opzionale il deposito in accesso aperto anche ai dati della ricerca.
Policy di ateneo sull’accesso aperto (Open Access) alla letteratura scientifica
(2014)
La policy, approvata il 29 gennaio 2014, sottolinea che l’ateneo promuove
l’attuazione del principio dell’accesso aperto (Open Access)” e istituisce una
Commissione di Ateneo sull’Open Access, coadiuvata da un Gruppo di lavoro. Gli
articoli 6 e 7 stabiliscono il deposito (inizialmente ad accesso chiuso e, in seguito a
controllo e gestione dei diritti di proprietà intellettuale, ad accesso aperto) dei
contributi della letteratura scientifica da parte degli autori afferenti a Unitn.
PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca)
b. Scopi, vantaggi e caratteristiche
tecniche dell’Open Access
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12 marzo 2014
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Perché l’Open Access ?
Perché bisogna pagare più volte per la ricerca finanziata con
fondi pubblici ?
Occorre riaffermare il diritto alla ricerca per docenti e studenti.
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Il ciclo della ricerca e i suoi prodotti
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L’Open Access e i problemi di chi fa ricerca
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DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
Aumento dei costi di abbonamento alle
riviste accademiche
12 marzo 2014
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Archivi istituzionali e supporto editoriale
19
19
http://metablog.sbafirenze.it/2009/04/forte-impulso-allopen-access-dal-presidente-obama/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/
http://ukpmc.ac.uk/europepmc
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Effetti collaterali (positivi) dell’OA
Più ampia e rapida disseminazione dei prodotti della ricerca
maggiore impatto dei prodotti della ricerca sulla comunità
accademica (inter)nazionale di riferimento
più facile e immediato uso dei, e accesso ai, prodotti della
ricerca
maggiore visibilità per i prodotti della ricerca di ciascun autore e
della sua istituzione di appartenenza
controllo da parte dell’autore sulla sua proprietà intellettuale e
sulle sue pubblicazioni
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12 marzo 2014
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Disseminazione, versioni: problemi
Qual è l’iter di una pubblicazione scientifica, oggi ?
Quali e quante sono le sue versioni ?
Come affrontano il problema delle versioni gli
stakeholders (autori, istituzioni di ricerca, organi di
valutazione, gestori di archivi, sviluppatori di software,
utenti finali, …)?
Quale versione è (può essere/deve essere) oggetto di
valutazione della ricerca?
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12 marzo 2014
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Maximized Research Access and Impact Through Self-Archiving
12-18 Months
Impact cycle
begins:
Research is done
Researchers write
pre-refereeing
“Pre-Print”
Pre-Print is selfarchived in
University’s Eprint
Archive
Submitted to Journal
Pre-Print reviewed by
Peer Experts – “PeerReview”
Pre-Print revised by
article’s Authors
Refereed “Post-Print”
Accepted, Certified,
Published by Journal
2
3
Researchers can access
the Post-Print if their
university has a
subscription to the Journal
Post-Print is
published in openaccess journal or in
toll-acccess journal
and self-archived in
University’s Eprint
Archive
New impact cycles:
Self-archived research
impact is greater (and
faster) because
access is maximized
(and accelerated)
New impact cycles:
New research builds
on existing research
by Tim Brody,
Stevan Harnad
(Southampton
University)
Quante versioni ? Quali versioni ?
,
Copyright © 2008 LSE
VIF Project
Pre-print
Post-print (versione
dell’autore)
Post-print (versione
dell’editore)
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12 marzo 2014
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… altre versioni
LiquidPub (Liquid Publications: Scientific
Publications meet the Web)
Transient Outputs and outputs with changing
research content
Blog-like
Wiki-like
…
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… ancora altre versioni
Versions of Eprints: a User’s Requirements Study
and Investigation of the Need for Standards
(London School of Economics)
59 % degli autori produce diverse tipologie di
documenti, in diverse versioni, presentati in
diversi stadi di ricerca
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12 marzo 2014
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… e ancora altre versioni
Working Paper
AUTORE
Articolo
Versione 1
Work in progress
Capitolo
Versione 2
Preprint
Working
Paper
Versione … n
Articolo
Conference
Paper
Powerpoint
…
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12 marzo 2014
Capitolo
COAUTORE
Working
Paper
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Alcuni progetti di studio sulle versioni
RIVER (relazione tra le versioni)
VERSIONS (tipologie di prodotto,oggetti,versioni)
NISO/ALSPS (versioni degli articoli su rivista)
VIF (consigli pratici e raccomandazioni)
FRBR (descrizione delle versioni individuali)
RIDIR (identificatori persistenti)
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12 marzo 2014
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VIF – Version Identification Framework
Finanziato da JISC Repositories and Preservation Programme
si è sviluppato da luglio 2007 a maggio 2008
ha evidenziato i problemi relativi alle versioni, fornendo una guida ai gestori di
archivi istituzionali, agli sviluppatori di software e ai creatori di contenuti
scientifici
DEFINIZIONE di versione:
“A 'version' is a digital object (in whatever format) that exists in time and
place and has a context within a larger body of work”
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Versioni e stakeholders oggi - 1
2007 VIF User Requirements Survey
-
100 professionisti dell’informazione addetti alla gestione degli archivi aperti
70 autori accademici
70% repository managers non usa un sistema di identificazione delle distinte
versioni
44 % autori ritiene importante segnalare esaustivamente qual è la versione
migliore di un prodotto scientifico
55 % autori conserva solo le revisioni maggiori
43 % autori diversifica le versioni ricorrendo solo a diversi titoli convenzionali (es.:
“prima bozza”, “seconda revsione”)
64 % autori vorrebbe archiviare nelle IR solo l’ultima e più completa versione
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Versioni e stakeholders oggi - 2
Gli attuali software per IR gestiscono le
versioni in modo diverso (es. Fedora distingue
meglio le nuove versioni dalle precedenti;
EPrints gestisce meglio il collegamento tra le
diverse versioni)
Gli attuali software per IR sono ancora
progettati per gestire soprattutto oggetti digitali
testuali
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Pubblicazioni
scientifiche, diritti
d’autore ed Open
Access (Trento, 20
giugno 2008)
F. Valentini (Unitn. SBA. Progetto Casa editrice)
VIF – Raccomandazioni per gli archivi
Definire una policy chiara in merito alle versioni degli eprints
inserire informazioni sulle versioni nei metadati
descrittivi
usare copertine per gli e-prints
uniformare il nome dei file inseriti in archivio
rendere chiare le informazioni sulla versione per
l’utente finale
…
33
12 marzo 2014
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VIF – Raccomandazioni per gli sviluppatori
Assicurarsi che il software riesca a gestire più di una
versione
utilizzare una struttura FRBR (relazione tra le singole
versioni)
permettere l’immissione di metadati relativi alle versioni
sia nell’interfaccia autore (autoarchiviazione) che in
quella amministrativa
facilitare la ricerca di titoli simili tra loro all’interno
dell’archivio per evitare duplicazioni
consentire l’esportazione e l’importazione di metadati più
ricchi utilizzando il Dublin Core
…
34
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
VIF – Raccomandazioni per gli autori
Assicurarsi che tutte le versioni riportino l’autore, il titolo e l’ultima data di
revisione
mantenere traccia di quali versioni sono state diffuse e dove sono state
rese pubbliche
assicurarsi che il nome del file sia “parlante” e contenga un riferimento
alla versione
numerare le differenti versioni
usare ogni opportunità per inserire nell’oggetto informazioni sulla versione
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ricordare che l’autore è sempre la fonte più autorevole per fornire ai
gestori degli archivi le informazioni sulle versioni
…
12 marzo 2014
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VIF - Identificare le versioni
numerazione
cronologia
tassonomie
sistema misto, in
ossequio alle
peculiari esigenze
di ogni disciplina
scientifica
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12 marzo 2014
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Roadmap (MIUR, CRUI, atenei, autori, …)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
37
8.
abolizione dei preconcetti (Open Access non è bassa qualità né
mancanza di referaggio)
estensione della valutazione alle pubblicazioni OA peerreviewed
raccomandazione/obbligo creazione repository in ciascun
ateneo
interoperabilità tra IR di ateneo, strumenti di governance
dell’ateneo, database ministeriali e anagrafe nazionale
raccomandazione/obbligo metadati standard
raccomandazione/obbligo informazioni standard sulle
versioni
individuazione e indicazione della/e versione/i da valutare
standardizzazione CV
12 marzo 2014
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OAI Protocol for Metadata Harvesting (OAI-PMH)
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•
L’Open Access Initiative Protocol for Metadata Harvesting è un’insieme di regole che
definiscono la comunicazione tra sistemi, al fine di eseguire l’harvesting (portare tutti i
dati in un unico “posto”) dei record contenenti metadati provenienti da archivi/repositories.
•
I dati sono descritti tramite Dublin Core non qualificato, sufficientemente flessibile per
fornire un livello minimo (e pertanto molto efficace) di interoperabilità; il protocollo OAIPMH viene usato per massimizzare l’esposizione dei metadati provenienti dalle
diverse fonti, che vengono aggregati in un unico database da cui sono forniti i servizi.
•
L’OAI-PMH è basato su un’architettura client-server, nella quale gli "harvester"
(service provider) richiedono (emettendo richieste OAI-PMH) alle "repositories" (data
provider) le informazioni sui record aggiornati.
•
Il protocollo si basa sugli standard “open” HTTP (Hypertext Transport Protocol) e XML
(Extensible Markup Language).
12 marzo 2014
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http://www.jbi.hio.no/bibin/dill/summer_school/2011/oai_architecture.png
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http://ariadne.cs.kuleuven.be/lomi/images/thumb/1/1f/OAI-PMHoverview.png/300px-OAI-PMH-overview.png
Disseminazione / Conservazione a l.t.
http://www.coffingco.com/Solutions/LongTermPreservation/tabid/89/Default.aspx
40
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Conservazione a breve termine
Strategie di preservazione:
Refreshing (trasferimento di dati tra due supporti digitali dello stesso
tipo; ed. es., da CD a CD)
Migrazione (conversione delle risorse da un formato a un altro (es. da
.doc a .pdf), da un sistema operativo ad un altro o da un linguaggio di
programmazione ad un altro. Il rischio di perdere alcuni tipi di funzionalità
si limita utolizzando formati flessibili come l'XML)
Duplicazione (replication: creazione di copie dei dati su più sistemi.
Aggira i crash, l’alterazione intenzionale o accidentale, le catastrofi
ambientali)
Emulazione (duplicazione delle funzionalità di un sistema obsoleto)
Utilizzo dei metadati
Oggetti digitali certificati che possono garantire la loro stessa autenticità
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12 marzo 2014
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Conservazione a lungo termine
consente di preservare l’accessibilità, l’usabilità, l’autenticità e il
reperimento del materiale digitale
include la preservazione di materiali born-digital senza una controparte
cartacea
include la preservazione di materiali in forma digitale che cambiano il loro
contenuto nel tempo
deve essere considerato un processo in continua evoluzione
deve essere un processo assistito dall'inclusione di metadata di
preservazione
i mezzi entro cui sono conservate le informazioni sono più vulnerabili al
deterioramento fisico e a catastrofi naturali (Disaster Recovery Plans).
42
problema dell'accesso a lungo termine a causa dell’obsolescenza digitale
PORTICO (2002) - 1
43
•
conservazione dei contenuti a lungo termine
•
strategie di migrazione basate sul formato
•
identificazione dei metadati-chiave per la conservazione
all’inizio del processo
•
si tratta di un “dark archive”
•
il contenuto viene migrato solo quando è necessario
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
PORTICO (2002) - 2
http://www.portico.org/digital-preservation/
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12 marzo 2014
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CLOCKSS (2009) - 1
http://www.clockss.org/clockss/How_CLOCKSS_Works
not-for-profit joint venture
between the world’s leading
academic publishers and
research libraries
1.
45
2.
Publisher (adds to its website a CLOCKSS-provided permission statement that will tell the
crawlers what content is available for collection)
CLOCKSS (crawlers) have system access to
presentation (HTML pages) or source files (minimally formatted content used internally placed on a
designated FTP site)
Special CLOCKSS boxes located at Rice, Indiana, and Stanford Universities ingest the content
the publisher made available.
CLOCKSS (2009) - 2
3.
4.
46
Each CLOCKSS box (preservation machines, with storage and audit functions)
verification process to confirm that their versions of the content are identical to
each other. This establishes the authoritative version of the content.
Preservation through a system of audit and repair: CLOCKSS boxes continually
communicate over the Internet to audit the content they are preserving. If content in
one CLOCKSS box is damaged/ incomplete, that CLOCKSS box is repaired based
on other CLOCKSS boxes' holdings and/or by referring to the publisher's original
presentation files. This avoids boxes individual back up.
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
CLOCKSS (2009) - 3
CLOCKSS =
Controlled LOCKSS
(1998), Lots Of Copies
Keep Stuff Safe
(http://www.lockss.org)
5. Trigger event: CLOCKSS Board decides to release the content from the
archive; content is automatically migrated to the newest format and is copied
from the CLOCKSS boxes to a publicly available web server at a CLOCKSS host
organization (currently the EDINA Data Center, University of Edinburgh, and
Stanford University), where it becomes freely available (or via Open URL's
through CrossRef or local library link-resolvers).
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca)
c. Le tesi di dottorato in Open
Access
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
Tesi PhD in OA: strumenti e policy
Linee Guida CRUI sulle tesi di dottorato in OA
Università che applicano le Linee Guida della CRUI su tesi di
dottorato in OA
Declaratoria (disclaimer) deposito tesi in Unitn-eprints PhD
Regolamento Scuole di dottorato in Unitn
Deposito obblgatorio e harvesting automatico
Tesi di dottorato e diritto d’autore
Tesi di dottorato e copyright
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
Archivi/portali di tesi di dottorato
DART Europe E-Thesis Portal
Dutch academic research results
Cream of Science presenta la ricerca scientifica prodotta nei Paesi Bassi
Promise of Science permette di cercare e accedere in modo semplice alle
tesi di dottorato discusse nei Paesi Bassi
LOT (Netherlands Graduate School of Linguistics)
Networked Digital Library of Theses and Dissertations Union Catalog
… e Google ….
50
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
Unitn-eprints PhD (2008)
Unitn-eprints PhD (2008) - numeri
Deposito obbligatorio (Firenze, Roma, Trento)
L 15 aprile 2004, n. 106
Regolamento attuativo: D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252
Tramite il semplice upload della tesi in Unitneprints PhD, viene espletato l’obbligo di
deposito nelle Biblioteche Nazionali Centrali
(harvesting automatico)
Progetto deposito obbligatorio tesi di dottorato
Progetto deposito obbligatorio risorse native digitali
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
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Deposito legale PhD : ricevute
- file .csv semestrale
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
SECONDA PARTE : TESI DI LAUREA
a. La situazione attuale: principali
criticità
b. Il progetto: vantaggi (e alcune
criticità)
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
SECONDA PARTE: TESI DI LAUREA
a. La situazione attuale: principali
criticità
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
CARTACEO–MANUALE
CARTACEO – da MANUALE a DIGITALE
da ELETTRONICO a DIGITALE
da DIGITALE a DIGITALE
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da DIGITALE a DIGITALE
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
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12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
Criticità
- chi si occupa di verificare che il documento corrisponda a quello che dovrebbe essere?
- la verifica avviene a valle, al momento di catalogare e archiviare il documentotesi; la verifica andrebbe fatta a monte, cioè immediatamente e, vista l'incidenza dei casi
di documenti non validi, prima dell’auspicabile protocollazione;
- interventi correttivi sui documenti stessi, in accordo alla Direzione Didattica e Servizi
agli Studenti (es. trasformazione di documenti .doc in documenti.pdf, creazione di un unico
file .pdf da più file, aggiunta del frontespizio);
- gestione di tutti i casi non correggibili (CD vuoti, illeggibili, con contenuti diversi dalla
tesi) con mantenimento di un archivio di tutti i casi con relative problematicità, contatto con
uffici Supporto Studenti che contattano poii laureati, attesa sostituzione dei documenti
(quando avviene).
60
- Alcune statistiche: in accordo con Direzione Didattica e Servizi agli Studenti, modifica
del 20% dei file, segnalazione del 10 % di casi non correggibili, archiviazione del 10% di
documenti errati (sul frontespizio anno accademico scorretto), mancata archiviazione
documenti per circa un 2% .
SECONDA PARTE: TESI DI LAUREA
b. Il progetto: vantaggi (e alcune
criticità)
61
12 marzo 2014
DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale
LINEE GUIDA UNI-DIG (2012) - 1
CAP. 7 - DIGITALIZZAZIONE TESI DI
LAUREA
APPENDICE E - ALLEGATO TECNICO
ALLE LINEE GUIDA
SULLA DIGITALIZZAZIONE
DELLE TESI DI LAUREA
Documento di
Microsoft Word
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/a6a7973
b-0136-48dd-9721-1699f7ea6bcf/Adozione_Linee_guida_universita_digitale.pdf
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12 marzo 2014
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LINEE GUIDA UNI-DIG (2012) - 2
“Le tesi di laurea e di dottorato sono documenti giuridicamente rilevanti
secondo la definizione del dpr 445/2000 (articolo 1, comma 1, lettera a)“
“Si sottolinea infatti che non è possibile prescindere dalla natura
bidimensionale delle tesi (documento amministrativo all’interno del
procedimento finalizzato al conseguimento del diploma di laurea e opera
originale dell’intelletto soggetta alla tutela per il diritto d’autore) e che oltre
ai nodi della validità giuridica e della conservazione delle tesi è
indispensabile affrontare il problema della disseminazione e degli aspetti
correlati alla proprietà intellettuale.”
(p. 41)
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LINEE GUIDA UNI-DIG (2012) - 3
“[…] ai sensi degli articoli 20 e 21 del CAD [– Codice di Amministrazione Digitale …] e con i
risultati della ricerca internazionale e degli standard di settore in materia di archivi digitali, è
necessario che siano documentati e accertabili in fase di formazione e di conservazione:
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-
identificabilità dell’autore (firme elettroniche, username/password di autenticazione)
-
data certa in grado di assicurare al documento nella sua forma finale un riferimento
temporale opponibile a terzi (registrazione di protocollo, marca temporale informatica,
posta certificata,…)
-
contenuto immodoficabile e stabile (valori di impronta/checksum gestiti all’interno del
sistema di gestione documentale)
-
persone che intervengono nel procedimento: docente relatore, presidente e componenti della
commissione di laurea; le responsabilità […] devono essere documentate e verificabili; devono
essere pertanto gestite anche dal sistema di gestione doc umentale)
-
contesto amministrativo e documentario: (ateneo, facoltà, corso di laurea, intitolazione, anno
accademico e data di discussione della tesi, […] intitolazione del dottorato e del relativo ciclo,
[…] nome del tutor, indicazioni dei componenti della commissione d’esame finale, eventuale
indicazione di embargo…(metadati descrittivi, amministrativi e gestionali) (p. 42-3) ”
Il nuovo progetto
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Criticità …
1. Livello di priorità
2. Sinergia
3. Obsolescenza
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GRAZIE !
Contatti:
Dott. Francesca Valentini
Responsabile Ufficio Anagrafe della Ricerca, Archivi istituzionali e Supporto attività editoriale
Divisione Ricerca e Sistema Bibliotecario di Ateneo
Università degli Studi di Trento
Via Verdi, 8 I-38122 Trento
Tel. + 39 0461 28 30 44
Fax + 39 0461 28 29 10
URL: http://portale.unitn.it/biblioteca/
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