Io femmina, e tu? Il grande viaggio Prezzemolina

martedì 15 aprile, ore 9.30 e 11.30
mercoledì 16 aprile, ore 9.30 e 11.30
mercoledì 7 maggio, ore 9.30 e 11
di Alessandro Serra
con Massimiliano Donato, Simona Di Maio,
Andrea Castellano, Francesco Rizzo
tecnica utilizzate: teatro d’attore
età consigliata: scuola primaria classe 3° e 4°
prodotto da Teatropersona/ARMUNIA
breviario comico poetico sugli stereotipi di genere
di Fabrizio Cassanelli
regia di Letizia Pardi, Francesca Pompeo
con Federico Raffaelli, Laura Rossi
tecnica utilizzata: teatro d’attore
età consigliata: scuola primaria classi 5° e scuola secondaria classi 1°
produzione Fondazione Sipario Toscana
di Laura Poli
con Enrico Spinelli e Margherita Fantoni
tecnica utilizzata: burattini di legno con le gambe
età consigliata: scuole dell’infanzia
produzione Pupi di Stac
Il grande viaggio
Il grande viaggio è una storia universale e comune.
La storia di uno straniero, un viaggiatore che, come spesso nelle fiabe, non
ha nome. Potrebbe essere Nessuno o chiunque. E di chiunque potrebbero
essere le avventure che vive, di chiunque si sia perso, almeno una volta, in
una grande città, in un altro paese… o in se stesso. Il nostro piccolo eroe si
muove alla ricerca di un luogo migliore, per lui e per la sua famiglia e, come
nelle fiabe, il suo viaggio sarà anche un viaggio iniziatico: un percorso ricco
di insidie ma indispensabile a crescere, divenire, rinascere. Un passaggio
necessario, uno strappo che serve alla vita. Lo spettacolo, oltre ad avere
un impianto magico e poetico, affida alla comicità il compito di aiutare il
protagonista a sconfiggere l’ombra che perseguita la Grande Città. Per
compiere tale impresa sarà aiutato da un compagno segreto, uno strano
animale talmente cieco da riuscire a vedere nel buio più profondo. Ma il vero
tema dello spettacolo non è il viaggio quanto piuttosto l’accoglienza, non
l’arrivo o l’invasione ma l’approdo.
Io femmina, e tu?
Un ring colorato, guantoni, sgabelli e asciugamani Un maschio e una femmina. E
una domanda: io femmina, e tu? Che sarebbe anche potuta essere: io maschio, e
tu? Ma forse le femmine sono più curiose. O è uno stereotipo? Una coppia che si
allena e, allenandosi, sperimenta energia, forza, sveltezza, furbizia, gioco e scherzo
e con il mettersi alla prova cerca qualche risposta: uguali? Simili? Differenti? Ma
che vuol dire? Che importanza ha? Nessuno vince, nessuno perde. Ma l’allenamento
continua. Uno scambio continuo di ruoli e di corpi che scherzano, si travestono e
condividono i ricordi dell’infanzia cercando di liberare i desideri di quando erano
bambini. L’allenamento fisico diventa allenamento alla vita e soprattutto allenamento
a capire quanto l’essere differenti sia ricchezza e fonte di relazioni rispettose e prive
di sopruso. Scoprire il valore della differenza significa liberare le proprie personalità e
rendersi consapevoli delle proprie specificità. Non è meglio essere maschi o femmine:
l’importante è essere quello che si è.
Prezzemolina
Prezzemolina sta tornando a casa da scuola: è molto contenta perché è il
giorno del suo compleanno, ha proprio sei anni e per la prima volta è andata a
scuola. Per guadagnare tempo ha preso la scorciatoia che passa dal bosco e
all’improvviso ecco apparire una vecchia dall’aspetto minaccioso che le chiede
di ricordare alla sua mamma di “quel vecchio debito”. Quando la mamma di
Prezzemolina era incinta aveva sempre voglia di prezzemolo ed era andata a
prenderlo nell’orto della vecchia. Da qui la punizione: la bambina si sarebbe
chiamata Prezzemolina e all’età di sei anni sarebbe dovuta andare a servizio
dalla strega. La bimba torna dalla strega dicendo che la madre non si ricorda
bene, ma ormai è troppo tardi perché la megera la prende con sé e comincia a
sottoporla a prove difficilissime. Grazie all’intervento del pubblico e ai consigli
del nanetto Valentino, Prezzemolina riesce a fare ogni servizio e a sconfiggere
persino il Mago Bakù, saprà superare ogni ostacolo e ritornerà salva e felice dai
genitori. I malvagi avranno la giusta punizione e l’avventura si concluderà con
una bella festa!
Fondazione
Toscana
Spettacolo
giovedì 8 maggio, ore 9.30 e 11
Il pifferaio magico
dalla fiaba dei Fratelli Grimm
testo regia e musiche Teo Paoli
con Lavinia Rosso, Silvia Baccianti, Alessandro Mazzoni,
Samuele Nannoni e con Enrico Fink
tecnica utilizzata: teatro d’attore con musica dal vivo, coreografie e video
età consigliata: scuola primaria classi 1° e 2°
produzione Centrale Produzioni
Il pifferaio magico è la più celebre delle fiabe tratte dalle Saghe Nordiche dei
fratelli Grimm: un musicista, dal magico potere incantatorio viene ingaggiato
dagli abitanti per liberarsi dai topolini che invadono le strade del paese. In
cambio otterrà la mano della figlia del Borgomastro. Ma quando il pifferaio
torna vittorioso, i cittadini gli negano la ricompensa. Il pifferaio allora con lo
stesso potere della sua musica, condurrà tutti i bambini dentro la montagna,
in un luogo magico e metaforico dove la musica, e quindi l’arte, scacciata dalla
società diviene paradiso artificiale. Saranno proprio i bambini, in un finale a
sorpresa, a ridare il giusto ruolo all’arte all’interno della società degli adulti.
Comune di
Cortona
Accademia
degli Arditi
biglietteria
posto unico € 3
info
Teatro Signorelli
p.zza Signorelli, 13 - Cortona (AR)
tel. 0575 601882
[email protected]
stagione
ragazzi
2014
www.comunedicortona.it
www.teatrosignorelli.com
www.fts.toscana.it
A teatro con la scuola
Teatro Signorelli - Cortona