INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB Psicologia e comunicazione A.A. 2014/2015 Università degli studi Milano-Bicocca docente: Diana Quarti LEZIONE 03 INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 01 I CARATTERI TIPOGRAFICI La scelta del carattere tipografico è molto importante perchè aiuta a definire gran parte dell’identità di un progetto (sia per il web, sia per stampa). Quando si sceglie un carattere per un progetto bisogna tenere ben presente: »» il target di riferimento e il contesto o il tipo di azienda/ente »» le connotazioni che vogliamo dare: la forma del carattere aiuta a richiamare concetti o epoche storiche che lo rendono più adatto ad alcuni progetti rispetto ad altri Per la scelta dei caratteri tipografici vale la regola Less is more: in ogni progetto è consigliabile usare solo 1 o 2 famiglie di caratteri (usando diversi pesi della stessa famiglia per caratterizzare diversi titoli, testi, didascalie, parole chiave ecc.). In internet è possibile trovarare delle font gratuite o open source, non sempre sono però di buona qualità o sono adatte per tutti i tipi di progetti, soprattutto le font decorative hanno un’applicazione molto limitata per la scarsa leggibilità e per le connotazioni molto forti. (Es. www.fontsquirrel.com - www.google.com/fonts - www.dafont.com/it/ ) INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 02 TIPOGRAFIA WEB Inizialmente la tipografia sul web era piuttosto limitata, visto che la scelta delle font dipendeva da font installate sul computer dell’utente e per ovviare i problemi di compatibilità tra le diverse piattaforme la scelta doveva ricadere sulle font web-safe abbinate a delle fallback font (Arial, Courier New, Georgia, Helvetica, Times New Roman, Verdana, Trebuchet MS, Lucida Sans). Quindi per definire la famiglia di caratteri da usare veniva definito un carattere principale e poi una serie di caratteri sostitutivi. L’utilizzo di caratteri non web-safe era limitato su alcuni titoli e menù che non venivano trattati come testi ma come immagini. Oggi invece la tipografia web ha ricevuto invece un notevole impulso sia grazie ai css che defiscono ogni dettaglio della composizione tipografica (peso, stile, interlinea, spaziatura tra le lettere ecc.) sia grazie alla possibilità di includere i caratteri all’interno del mio codice. Con la proprietà font-face è possibile, infatti, caricare all’interno delle pagine web font non standard salvate all’interno della directory del sito web o di una libreria online; consentendo la visualizzazione del sito in modo corretto su tutti i dispositivi e su tutti i browser, indipendentemente dal fatto che il carattere sia installato sul computer dell’utente. INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 03 I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE I caratteri tipografici possono essere classificati per il loro aspetto. Una prima suddivisione possiamo farla individuando 2 tipi di famiglie: »» graziati »» lineari A queste potremmo aggiungere i caratteri »» calligrafici »» fantasia INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 04 I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE NOVARESE La classificazione di Aldo Novarese (del 1956) suddivise i caratteri derivandone lo stile dalle loro terminazioni e il nome dalle origini o dall’aspetto di ciascuno: INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 05 I CARATTERI TIPOGRAFICI: CAPACITÀ ESPRESSIVA CAPACITÀ ESPRESSIVA DEI CARATTERI TIPOGRAFICI M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. M’illumino d’immenso. BAUER FOTOGRAFO 1°ANNO | Editing e cultura visiva | A.S. 2011/2012 | INFORMATICA docente: Diana QuartiPER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 28 E GRAFICA 06 M’illumino d’immenso INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 07 ACITÀ ESPRESSIVA DEI CARATTERI TIPOGRAFICI VA DEI CARATTERI TIPOGRAFICI llumino d’immenso. M’illumino d’immen mmenso. M’illumino d’immenso. umino d’immenso. M’illumino d’im . M’illumino d’immenso. umino d’immenso. M’illumino d’immenso . M’illumino d’immenso. umino d’immenso. M’illumino d’immens o. M’illumino d’immenso. umino d’immenso. M’illumino d’immen . M’illumino d’immenso. illumino d’immenso. M’illumino d’imm INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 08 M’illumino d’immenso INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 09 M’illumino d’immenso INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 10 M’illumino d’immenso INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 11 M’illumino d’immenso INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 12 M’illumino d’immenso INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 13 I CARATTERI TIPOGRAFICI. CAPACITÀ ESPRESSIVA: CONTRASTO INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 14 I CARATTERI TIPOGRAFICI. CAPACITÀ ESPRESSIVA: COERENZA INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 15 I CARATTERI TIPOGRAFICI: ACCENNI DI TIPOMETRIA correzioni ottiche OCCHIO SPALLA SUPERIORE ÈgiplIAx area delle accentazioni delle maiuscole ASCENDENTI altezza maiuscole X-HEIGHT (occhio medio) DISCENDENTI SPALLA INFERIORE Le dimensioni del carattere tipografico si misura in verticale e si definisce corpo. Il corpo viene calcolato dalla spalla superiore alla spalla inferiore (comprende quindi oltre all’occhio anche l’area delle accentazioni delle maiuscole). Il nome deriva dall’altezza della faccia dei vecchi caratteri di fonderia (in piombo). Tradizionalmente la misura del corpo del carattere si misura in punti tipografici (1 pt = 0,376 mm). Nel web invece vengono usate diverse unità di misura: pixel ed em sono le più usate. INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 16 COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: INTERLINEA L’interlinea è lo spazio tra 2 linee di testo, indica la distanza tra la linea di base di una riga e quella della riga successiva. Viene misurata con le stesse unità di misura dei caratteri. Unt pratem dolorper am quissisl in henibh ercil ex enisisi tatum zzriliqui eugue mod et, quisis et, con velessequi tatue dolorpe ratumsandre.Everumento te voluptam endella cesequid et parum aceptas senderepta vel estium laceprem qui optae eum evelibus eic temporporro tectur, aliaerum repuda acest, con plit iusandae ommo blaccae voloresto tet a ex et laut et volores re repudae ptatur solupta vendi sitatium fugiamet prem fuga. Ectatus mint ullestis vel eos estiatem eatasped modic to tem quatibust utestio ribusa nem aut etur, nobis imint faccull estrunt ibeatem quatenis a consenet omnis es ullicte voluptio blam, utem exped essitiur si ut ommolor re exero vel iliquid eos magnis enimagnam. Unt pratem dolorper am quissisl in henibh ercil ex enisisi tatum zzriliqui eugue mod et, quisis et, con velessequi tatue dolorpe ratumsandre.Everumento te voluptam endella cesequid et parum aceptas senderepta vel estium laceprem qui optae eum evelibus eic temporporro tectur, aliaerum repuda acest, con plit iusandae ommo blaccae voloresto tet a Unt pratem dolorper am quissisl in henibh ercil ex enisisi tatum zzriliqui eugue mod et, quisis et, con velessequi tatue dolorpe ratumsandre.Everumento te voluptam endella cesequid et parum aceptas senderepta vel estium laceprem qui optae eum evelibus eic temporporro tectur, aliaerum repuda acest, con plit iusandae ommo blaccae voloresto tet a ex et laut et volores re repudae ptatur solupta vendi sitatium fugiamet prem fuga. Ectatus mint ullestis vel eos estiatem eatasped modic to tem quatibust utestio ribusa nem aut etur, nobis imint faccull estrunt ibeatem quatenis a consenet omnis es ullicte voluptio blam, utem exped essitiur si ut ommolor re exero vel iliquid eos magnis enimagnam. ex et laut et volores re repudae ptatur solupta vendi sitatium fugiamet prem fuga. Ectatus mint ullestis vel eos estiatem eatasped modic to tem quatibust utestio ribusa nem aut etur, nobis imint faccull estrunt ibeatem quatenis a consenet omnis es ullicte voluptio blam, utem exped essitiur si ut ommolor re exero vel iliquid eos magnis enimagnam. INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 17 COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: ALLINEAMENTI E SILLABAZIONE GIUSTIFICATO CENTRATO/EPIGRAFE Il seguente testo è composto a blocchetto e necessita della sillabazione altrimenti si creano spazi tra le parole disomogenei. Il seguente testo è composto a epigrafe e non necessita della sillabazione si deve andare a capo a fine frase e con congiunzioni e articoli. Il seguente testo è composto a blocchetto e necessita della sillabazione altrimenti si creano spazi tra le parole disomogenei. Il seguente testo è composto a epigrafe e non necessita della sillabazione si deve andare a capo a fine frase e con congiunzioni e articoli. BANDIERA SINISTRA BANDIERA DESTRA Il seguente testo è composto a bandiera allineata a sinistra e non necessita della sillabazione si deve andare a capo a fine frase e con congiunzioni e articoli. Il seguente testo è composto a bandiera allineata a sinistra e non necessita della sillabazione si deve andare a capo a fine frase e con congiunzioni e articoli. Il seguente testo è composto a bandiera allineata a destra e non necessita della sillabazione si deve andare a capo a fine frase e con congiunzioni e articoli. Il seguente testo è composto a bandiera allineata a destra e non necessita della sillabazione si deve andare a capo a fine frase e con congiunzioni e articoli. COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: VEDOVE E ORFANE VEDOVA ORFANA RIGHINO magnisc. Bore custemolor aut aut aute nienimo tem fugitis aut restiam, quo odit lab ius verrorrori nestium et lab ilitius niminve restotam, sequam etur, coremo doluptia quunt renderis luptam non eum elestiam que sundempossit quas mincim reseque inulpa cones essi ducium renderis luptam re doluptia quunt renderis deliqui tem faccusani restor am As aut volut eius maiorer ibusapero omnist, elitisa eiuse, andipie nimusa voluptusci re demperis aturios sitatem. Ehendior adi od uta comnis sandit occuptatem verero ea nullupt atusam non earum ventotaspit as expedit renderis luptam qui quiasim oluptam, sit experum essimus dolecto cum qui blatest, sequoditi. Quo quis accatint prepudae et ut diam, venemperi deles net quod quo il et officiae que nobitatem luptam non eum elestiam que sundempossit niminve restotam, sequam etur, coremo doluptia quunt renderis luptam non eum elestiam que beatem. Qui dolupta pellab ideliti ut qui omnis as susam golessimus, sundit accus recep niminve restotam, sequam etur, coremo doluptia quunt renderis INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 18 COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: SPAZIATURA La spaziatura è lo spazio tra le lettere delle parole di una composizione. Nella stampa il controllo della spaziatura è un modo eccellente per gestire ed eliminare vedove e orfane o per ottenere effetti particolari sul testo. Unt pratem dolorper am quissisl in henibh ercil ex enisisi tatum zzriliqui eugue mod et, quisis et, vullamet augue facipit vendio con euisit eugiam, tatue dolorpe ratumsandre. Cus, as magnatquia doluptam fugiandi cullupt atiorestrum si dolupti orposam, cum quassun tiasitiis nos nus sin pos iur aliquia vel moloris doluptur? Unt pratem dolorper am quissisl in henibh ercil ex enisisi tatum zzriliqui eugue mod et, quisis et, vullamet augue facipit vendio con euisit eugiam, tatue dolorpe ratumsandre. Cus, as magnatquia doluptam fugiandi cullupt atiorestrum si dolupti orposam, cum quassun tiasitiis nos nus sin pos iur aliquia vel moloris doluptur? Unt pratem dolorper am quissisl in henibh ercil ex enisisi tatum zzriliqui eugue mod et, quisis et, vullamet augue facipit vendio con euisit eugiam, tatue dolorpe ratumsandre. Cus, as magnatquia doluptam fugiandi cullupt atiorestrum si dolupti orposam, cum quassun tiasitiis nos nus sin pos iur aliquia vel moloris doluptur? Nel web invece viene usata soprattutto per ottenere effetti e aggiustare visivamente un blocco di testo, migliorarne la leggibilità, visto che la diversità di supporti, di browser e di dimensioni possono influire leggermente sullo scorrimento del testo. INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 19 COMPOSIZIONE DEGLI ELEMENTI: TESTI EPPUR sI PIEGa di Federico Del Prete La Graziella compie 50 anni “B icicletta pieghevole per favorire il trasporto su di massa, a elevare a status symbol un veicolo che autovetture”: questo il titolo del brevetto della anno dopo anno perdeva visibilmente mercato. Oltre Graziella datato 22 dicembre 1964, un prodotto che a vedere l’esordio della Graziella, il 1964 è stato infatti coniugava efficienza, design e un po’ di snobismo. anche l’ultimo anno nel quale in Italia si sono venduL’origine di questo importante capitolo del costume e te più biciclette che automobili prima del 2012, anno della storia industriale italiana è legato quindi a dop- della riscossa delle due ruote come veicolo per la mopio filo con la motorizzazione di massa, l’effetto più bilità individuale: almeno nelle vendite. vistoso del boom economico. Ai quei tempi la mobilità sostenibile non era neanche una curiosità intellettua- il papà della Graziella: Rinaldo donzelli le, nonostante di lì a poco iniziassero a levarsi i primi La Graziella delle origini, un successo di portata glogridi di allarme su un paesaggio compromesso dalle bale, è una bici uscita dalla matita di Rinaldo Donzelli L’uso della bicicletta, da prota- (1921-1984), grafico e designer brianzolo con una cardi Ginograndi Cervi infrastrutture. e Federico Del Prete gonista della mobilità quotidiana, fu presto confinato riera punteggiata dall’impegno nelle due ruote. Amico La passione per la Graziella ha infinite declinazioni. Dai collezionisti-restauratori ai creativi che “customizzano” le loro pieghevoli ridando vita – e che nel tempo libero. L’automobile si era insinuata nei de- e collaboratore di Bruno Munari, mostro sacro della vita! – a esemplari abbandonati a fare ruggine nelle cantine; dallo spirito olimpico e goliardico di chi organizza le Grazielliadi alle sfide in salita da e del design made in Italy, donzelli diventò sideri degli italiani nonQuesta solo una come vettore di dei mobiliGuinness dei Primati di Franco Cacciatori. sintetica rassegna Graziellismi,grafica biodiversità ciclistiche da preservare. tà, ma anche come modello di consumo e garante di presto art director, curando gli allestimenti fieristici e l’immagine dei negozi per Gilera e Guzzi. Nella carrieidentità sociale. A sottolineare la dipendenza dal monda cOllEzIONE da REINVENzIONE cREaTIVa do dell’automobile la prima Graziella montava camere ra del di 2008 Donzelli dueThriller ruote a motore convivevano con Dal settembre è onlinele il blog Graziella (www.thrillergrazielblog dedicato alla mitica pieghevole. Indianrope così si fir- arrivare il pedale, e nello stesso periodo ecco –quindi d’aria con valvola schrader, quella che si gonfiala.com), dal il primo ma il responsabile sito – per presentare suo progetto scrive: qualcuanchedelincarichi simili il per Bianchi e «Se per la Teodoro benzinaio. Una volta piegata e riposta nella sua appono negli anni ne supponeva la morte commerciale o ha pensato che non se ne sita sacca, la Graziella era più adatta a comodi bauli di Carnielli di Vittorio Veneto, che sarà poi il produttore sarebbe più vista una, questo blog vuole essere la dura e ferma risposta che auto di un certo tono, piuttosto che essere affastella- della Graziella. La particolarità del design della Grane sancisce l’ errore. Mi piace pensare che le grazielle che giacciono nei box e ziella sta nella dellesolo piccole dimensioni ta su stracolmi portapacchi simbolo degli esodi estivi nelle cantine probabilmente nonvalorizzazione sono “morte”, aspettano sapienti mani delle ruote, 16’’, in undiinsieme in affollate utilitarie. I prodotti del design industriale per fare ritorno dall’ade. […]inizialmente Il mio personale da intento è quello condividereelegante passione con voicompatibile e di approfondirne gli aspetti tecnici della e emotivamente con l’universo femminile, di quegli anni sono rivolti alla classe media che questa può pieghevole della customizzazione scambiandoci informazioni utili.» E in spendere, anche se per un solo articolo alla volta:manutenzione de- un etarget allora in espansione sia come potere d’aceffetti nel blog se ne vedono delle belle. Particolare il contest “The Thrillest quisto sia nell’espressione di una inarrestabile emanvono quindi essere comunque portatili, pratici, come Grizzly”, dove Grizzly sta a indicare la Graziella modificata, diventata transgei televisori Brionvega che seguivano gli spostamenti cipazione. Il nome della bici conferma questo obbietnica grazie all’irrefrenabile creatività di chi applica alla “docile” pieghevole le tivo; ema non deriva, come i più eruditi potrebbero famiglia dallaGraziella residenza alla villeggiatura. soluzioni tecniche “artistiche” più strabilianti. www.thrillergraziella.com Una storiadella emblematica del revival può essere quella di Antonio A conti la specialità Graziella nondiera tantoe nell’es- supporre, dalla poesia Le due strade di Guido Gozzano Dembech,fatti, cicloattivista della Fiabdella di Foggia, collezionista Graziella animatore sere del blog miticagraziella.wordpress.org, dal 2008 punto di riferipieghevole o pratica, quanto nell’essere riuscita, (1907), dove una non più giovane Graziella va «senmento persfruttando gli appassionati. Antonio doveva lasciare i suoi due figli piccoli za cavalieri in bicicletta». La nostra Graziella prende l’inarrestabile traino della motorizzazione Nella composizione del testo è importante: gRazIEllISmI »» scelta del carattere »» gerarchia delle informazioni (titolo 1, titolo 2, sottotitoli, testo, didascalie ecc.) dalla suocera, per poi andare a lavorare. Lunghi tratti sprovvisti di trasporto pubblico, da fare quindi in automobile. Antonio lavora in centro città, dove 34 cycle! è impossibile trovare parcheggio. Comprò così un catorcio di mountain bike da lasciare parcheggiata abbastanza lontano dall'ufficio, per poi pedalare l'ultimo miglio in bicicletta. La cosa funzionò per vari mesi, ma un bel giorno non ritrovò né la bici né il palo, e l'unica possibilità rimasta per evitare inconvenienti era trovare una bici che entrasse nel bagagliaio della macchina. La sua prima Graziella, trenta euro, gli ha cambiato la vita, la seconda (10 euro) è servita a sua figlia, e così via. Adesso ne ha dieci, ma il suo rammarico di blogger è di aver contribuito a far schizzare verso l'alto i prezzi: una Graziella restaurata a regola d'arte può costare anche mille euro. Antonio preferisce usarle tutti i giorni, piuttosto che vederle in una teca (miticagraziella.wordpress.org). Diversa la storia di Willy, cento Grazielle in garage e una sterminata erudizione su modelli ufficiali, misteriose varianti e oscuri accessori. Willy non si ferma davanti alle distanze: la prima volta è andato in Spagna a prendere un tandem, poi nella campagna di Copenhagen ha raccolto un altro tandem equipaggiato con il cambio nel mozzo; nel viaggio di ritorno si è fermato a Francoforte per un Triplet, cioè una Graziella a tre posti, e così via fino a scoprire, sulle rive del lago Michigan negli USA, un rarissimo e fin'ora unico esemplare rimasto del Rickshaw, ovvero un risciò a quattro ruote dato da due Grazielle affiancate, con tanto di parasole. La passione di Willy deriva dalla Graziella Oro dei suoi quattordici anni, il modello di punta del catalogo, dotato di contachilometri, cambio 2V a contropedale »» scelta degli stili, dei pesi, dei colori e delle dimensioni in serie con il freno e finitura, neanche a dirlo, dorata. Gli fu regalata dal padre invece del motorino: una felice usanza che sta tornando di moda. 40 35 Dieci anni in picchiata di Claudio Gregori Le scorribande di Marco Pantani, il Pirata Il Passo di Monte Giovo, 2094 metri, è un intaglio sulla costa del monte, tra le Alpi dello Stubai e le Alpi Sarentine. Pascoli ardui e vette regali. Il Monte Re, il Monte Principe e la Cima delle Anime. Giganteschi gendarmi di confine. Marco non li guarda. Fissa un bersaglio che fugge. La schiena di Pascal Richard gli scompare davanti, precipitando a valle. È scollinato tredici secondi dopo di lui. Dietro, vicino e minaccioso, ha il gruppo. È il 4 giugno 1994. Mancano quaranta chilometri all’arrivo. È il quinto passo della Lienz-Merano, 235 chilometri, quattordicesima tappa del Giro d’Italia. Marco ha già scalato il Passo di stalle, il Furcia, il Passo delle Erbe e il Passo Eores. «scatto del numero 34», aveva annunciato radiocorsa a un chilometro dal Passo di Monte Giovo. Ora scende come un falco in picchiata. Giù per la cresta e, poi, per la costa del monte. Allungato sopra il telaio, braccia tese, pancia sulla sella, i glutei che sfiorano la ruota posteriore. Un cuneo aerodinamico che perfora. Nello stile acrobatico e pazzo che Stefano Giuliani aveva portato al Giro. salta Pascal Richard. sprofonda nel bosco. attraversa radure. sfiora le case sparse di walten. Giù, a rotta di collo, per la strada tortuosa e stretta. Undici tornanti nel miagolìo dei freni. Trapassa una galleria. Giù, lottando con la forza centrifuga nel frinire delle ruote, nel tam-tam del cuore. Fa l’equilibrista sul filo. vola per la costa della Vannestal. Attraversa San Leonardo e San Martino. Galoppa sui saliscendi della strada. Irrompe a Merano e le case lo guardano stupite. Le finestre sono bocche aperte rosse di gerani. Incredulo, si volta. Non vede nessuno sul fondo della strada ed è folgorato da una certezza: ha vinto. Che gioia! La prima vittoria. Mentre Bugno brucia Chiappucci a quaranta secondi, ode la gente gridare il suo nome: «Pantani». l’uomo che viene dal mare L’uomo che viene dal mare vince tra i monti. Al Giro doma il Mortirolo e si aggiudica due tappe, al cycle! Tour infiamma la corsa, non vince mai, ma va sul podio dopo Indurain e Ugrumov. è la nuova stella. Una stella maledetta. E tutta la sua carriera sarà alti e bassi, sconvolta da trionfi e cadute, incidenti, fatalità. Il Fato infierisce su di lui. Il 24 maggio 1997, al rientro dopo tre anni sulla scena del Giro, nella discesa del Chiunzi un gatto fa cadere lo svizzero Puttini. Pantani, coinvolto, è costretto al ritiro. Risorge al Tour e torna sul podio dietro Ullrich e Virenque. Entusiasma. Arriva solo all’Alpe d’Huez e a Morzine. diventa “il Pirata”. Un fenomeno mediale. E il 1998 lo consacra. Pantani conquista Giro e Tour. Il Tour 33 anni dopo Gimondi. Il Giro e il Tour, la doppietta, 46 anni dopo Coppi. Però è il re di un ciclismo di naufraghi. Quel Tour è ferito dallo scandalo Festina, dagli arresti e dai fermi di polizia, dall’espulsione di una squadra e dall’abbandono di altre cinque, dallo sciopero. Un ciclismo falsato da un doping duro, all’Epo, che trasforma i ronzini in purosangue. Nel 1997 l’Uci, persalvare la pelle 91 »» disposizione e ingombro nella pagina »» interazione con le immagini INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 20 COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: ESEMPI DI LOGOTIPI TIPOGRAFICI Anche solo con la tipografia è possibile costruire logotipi efficaci (o meno). Ma è anche importante valutare come il carattere può interagire con simboli e immagini. INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 21 COMPOSIZIONE DEGLI ELEMENTI: IMMAGINI Nella composizione delle immagini è importante: »» scelta del tipo di illustrazione (fotografica, grafica, vettoriali, illustrazioni ecc.) »» scelta delle immagini »» colore (bianco e nero, colori, viraggi ecc.) e stile »» taglio »» disposizione nella pagina; in gabbia, al vivo »» sequenza »» interazione con il testo INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 22 DOMANDE? INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 23 APPENDICE I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE DI ALDO NOVARESE LAPIDARI MEDIEVALI I caratteri lapidari si rifanno ai caratteri romani antichi, ispirandosi alle incisioni su pietra. L’archetipo per questo tipo di caratteri è l’incisione della colonna traiana, infatti il carattere più famoso di questa famiglia si chiama appunto Trajan e ha solo la forma maiuscola. Hanno grazie triangolari che formano un angolo acuto con la linea di base (la forma che lo scalpello da alle grazie sulla pietra). I caratteri medievali, chiamati anche gotici, erano i caratteri tipici del periodo di Gutenberg, ma oggi di difficile lettura. Hanno estremità allungate caratterizzate da angoli accentuati. Le grazie sono definite “a punta di lancia rivolta verso il basso”. Gutemberg si ispirò ai caratteri calligrafici usati in quel periodo nell’area germanica dove viveva per il carattere che venne usato nella fusione dei primi caratteri mobili in Europa. Caratteri: Trajan, Meridien, Augustea Caratteri: Fraktur, Texture, San Marco INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 24 APPENDICE I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE DI ALDO NOVARESE VENEZIANI TRANSIZIONALI I caratteri veneziani hanno una forma simile a quella dei lapidari ma le grazie hanno l’estremità delle grazie arrotondata e il piede dell’asta è spesso appena concavo. Il nome veneziani deriva da alcuni stampatori attivi nell’area nella seconda metà del ‘400 che disegnarono caratteri di questo tipo e usarono il primo corsivo per la stampa (Francesco Griffo, Aldo Manuzio). I caratteri transizionali hanno grazie orizzontali e sottili, terminano con un’asta la cui base ha andamento lineare. Chiamti così per indicare la transizione tra romani antichi e romani moderni. Nascono tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Caratteri: Times, Times New Roman, Baskerville, Caslon, Century Caratteri: Garamond, Bembo, Jenson INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 25 APPENDICE I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE DI ALDO NOVARESE BODONIANI SCRITTI I caratteri bodoniani hanno un rapporto di spessore molto accentuato tra le aste e l’asse perpendicolare. Hanno grazie molto sottili che si uniscono con l’asta verticale della lettera, formando un evidente angolo retto. Il nome deriva da Giambattista Bodoni, tipografo italiano attivo dalla fine del ‘700, a Parma. I caratteri scritti detti anche calligrafici, imitano la scrittura a mano. Assumono pertanto caratteristiche assai eterogenee in relazione al tipo di strumento di scrittura che si imita. I calligrafici propriamente detti sono quelli che imitano una scrittura fatta con dei pennini tipografici, mentre gli handwritten determinano i caratteri più informali che imitano la scrittura a mano. Caratteri: Bodoni, Didot Caratteri: Shelley, Zapfino La classificazione dei caratteri di Aldo Novarese La classificazione dei caratteri di Aldo Novarese INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 26 APPENDICE I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE DI ALDO NOVARESE ORNATI EGIZIANI I caratteri ornati sono caratteri con decorazioni. Formati generalmente dalle sole lettere maiuscole, utilizzati come capilettera. I caratteri egiziani sono riconoscibili per le grazie ad angolo retto molto spesse, prendono il nome dai caratteri che venivano usati su casse di spedizioni (in quell’epoca che arrivavano o veniva spedite in Egitto). Sono caratteri con forte impatto visivo. Caratteri: Romantiques, Rosewood La classificazione dei caratteri di Aldo Novarese Caratteri: Rockwell La classificazione dei caratteri di Aldo Novarese INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 27 APPENDICE I CARATTERI TIPOGRAFICI: CLASSIFICAZIONE DI ALDO NOVARESE LINEARI I caratteri lineari sono detti anche bastoni, sono privi di grazie e hanno spessori delle aste uniformi, al giorno d’oggi chiamati serif (senza grazie). Lacomunemente classificazione sans dei caratteri di Aldo Novarese Caratteri: Helvetica, Futura, Gill Sans FANTASIA I caratteri fantasia, comprendono tutti i La classificazione caratterinelle di Aldo Novarese caratteri che nondei rientrano precedenti categorie. Caratteri: Gillies gothic, Playbill INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB | A.A. 2014/2015 | docente: Diana Quarti 28
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