Convegno internazionale 9-11 ottobre 2014- Università di Caen Bassa-Normandia (UCBN), Francia IL PERSONAGGIO STRAMBO O « FARFELU » NELLA FINZIONE LETTERARIA (DAL NOVECENTO A OGGI) DEI PAESI EUROPEI DI LINGUE ROMANZE Responsabili scientifici e organizzatori : Vincent D’Orlando (Professore associato, letteratura italiana, UCBN), Sylvie Loignon (Professoressa associata, UCBN), Natalie Noyaret (Professoressa ordinaria, UCBN) Call for papers (richiesta di comunicazione) Il convegno si inserisce nel programma di ricerca dedicato all’immagine e alla sua rappresentazione attualmente condotto dal LASLAR (EA 4256) e, più precisamente, nella continuazione di un seminario interdisciplinare che, durante il biennio 2012-2014, ha tentato di studiare le manifestazioni e gli effetti della curiosità nel romanzo contemporaneo dei paesi di lingue romanze. La ricerca fino adesso svolta verte sul personaggio curioso perché il personaggio costituisce, come ben si sa, una componente essenziale del racconto. E anche perché il LASLAR è partner di una convenzione tra le Università di Caen e di Salerno (rappresentate rispettivamente dalla prof.ssa Brigitte Diaz, Direttrice del Laslar, e dal Prof. Sebastiano Martelli, Direttore del Dipartimento di studi umanistici) che è all’origine della recente creazione di un osservatorio web internazionale e pluridisciplinare chiamato « Marcovaldo » (dal nome del personaggio ideato da Calvino nel 1952). Il LASLAR intende così approfondire più particolarmente la questione del personaggio strambo nella modernità e postmodernità letteraria, attraverso il romanzo ma anche tutte le forme brevi di finzione. « Quanto ne abbiamo parlato, del personaggio ! E, purtroppo, sembra che non smetteremo mai di parlarne », ha scritto Robbe-Grillet nel 1961…Il convegno ha per vocazione di afferrare gli aspetti (esterni e interni, fisici e mentali) della figura dello strambo, in tutte le sue varietà per giungere, se sarà possibile, all’elaborazione di una tipologia di questo personaggio. Partendo dall’etimologia della parola francese farfelu (« faf » : cosa gonfia e vana, con un possibile incrocio con la parola italiana farfalla o farfarello, demonio, Littré) e dalla serie dei sinonimi propostici dal Dizionario della lingua francese (« abracadabrant, barjot, baroque, biscornu, bizarre, braque, burlesque, excentrique, extravagant, fantaisiste, fantasque, fou, foufou, insensé, loufoque, original, saugrenu ») o similmente partendo dai sinonimi della parola strambo indicati dal dizionario Zanichelli (« strano, bizzarro, stravagante, bislacco, singolare, strampalato,cervellotico, illogico, grottesco, pazzesco, eccentrico, lunatico), sarebbe interessante evidenziare quali aggettivi, al di là delle loro sfumature, meglio potrebbero definire l’etichetta del personaggio strambo che appare nella prosa narrativa del ventesimo e del ventunesimo secolo. Converrebbe, in particolare, valutare il suo rapporto con la pazzia e il burlesco, chiedersi fino a che punto è pieno di fantasia o ancora in che misura impersona la marginalità e la trasgressione. A questo proposito, potremo chiederci se lo strambo interroga o no le frontiere del genere, sia sul piano romanzesco che su quello della finzione in generale. Inoltre rifletteremo sugli antecedenti letterari e le filiazioni del personaggio strambo che possono essere rilevati. Si consideriamo con Philippe Hamon che il personaggio è un segno vuoto all’origine che viene investito di significato man mano che procede il testo, ci interesseremo in ogni caso allo stesso processo di costruzione dello strambo nei racconti esaminati. Questo per chiederci quale funzione assume la voce narrante nella sua elaborazione o se lo strambo appare in un contesto (temporale, sociale, spaziale…) particolare, e in che misura tale contesto partecipi alla sua creazione e abbia un’influenza. In altri termini, per prendere a prestito un concetto di Vincent Jouve, potremo cercare di definire il campo in cui rientra l’effetto-personaggio dello strambo. Inoltre, se accettiamo di concepire i personaggi romanzeschi, o fittizi, come « pezzi più o meno fragili di chi li ha ideati » per citare l’epigrafe dell’ultimo libro dello scrittore spagnolo Alfons Cervera, studieremo la natura del rapporto esistente tra lo strambo e l’autore come persona. Più generalmente, se crediamo all’idea di una relativa permeabilità del romanzo nei confronti della realtà non fittizia, ci chiederemo se tale figura è rappresentativa, se non proprio del soggetto contemporaneo, almeno di una categoria di individui che esistono o sono esistiti nelle nostre società odierne. Nella fattispecie, in che misura il personaggio strambo è il testimone di una « crisi del soggetto » nata nel primo Novecento e intensificatasi all’inizio del terzo millennio ? Nel campo del contemporaneo più attuale, è lo strambo emblematico del postmodernismo letterario che ha « messo in turbolenza i valori della modernità » per dirla con Marc Gontard in Écrire la crise ? A meno che il personaggio strambo abbia a che vedere con l’utopia, sia cioè une semplice elucubrazione destinata a offrirci l’immagine di ciò che non siamo ma che potremmo o dovremmo essere… Si tratterà quindi di discernere le funzioni che caratterizzano la figura dello strambo. Comitato scientifico : Epifanio Ajello (Letteratura italiana, Università di Salerno) Bernard Alazet (Letteratura francese, Università di Paris 3, Sorbonne Nouvelle) Ana Maria Calvo Revilla (Letteratura spagnola, Università San Pablo-SEU, Madrid) Claude Coste (Letteratura francese, Università di Grenoble 3) Vincent D’Orlando (Letteratura italiana, Università di Caen) Denis Ferraris (Letteratura italiana, Università di Paris 3, Sorbonne Nouvelle) Robert Harvey (Letteratura francese, Università Stony Brook, New York) Sylvie Loignon (Letteratura francese, Università di Caen) Natalie Noyaret (Letteratura spagnola, Università di Caen) Anne Paoli (Letteratura spagnola, Università di Avignon) David Roas (Letteratura comparata, Università autonoma di Barcellona) Gérard Vittori (Letteratura italiana, Università di Rennes) Le communicazioni si terranno preferibilmente in francese ma altre lingue romanze sono possibili, con riassunto in francese. Le proposte (testo di 25 righe al massimo) saranno mandate agli organizzatori entro il 30 ottobre 2013, ad almeno due dei seguenti indirizzi : [email protected] [email protected] [email protected] 80 € di spese di iscrizione saranno chiesti ai partecipanti al convegno. La lista degli articoli accettati per la pubblicazione degli atti (cartacea o elettronica) verrà comunicata al più tardi tre mesi dopo il convegno.
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