Rassegna Stampa di mercoledì 15 gennaio 2014 SNALS / CONFSAL Corriere del Mezzogiorno – Puglia il Gazzettino La Stampa - Ed. Vercelli La Nuova Ferrara Testate on line 15/01/2014 BREVI - UNIVERSITA', ASSEMBLEA CON PRECARI E ZARA "ORSONI NON HA FATTO NULLA ORA LE SCUOLE VANNO CHIUSE" ALTA L'ATTENZIONE SULLA SCUOLA - LETTERE 15/01/2014 MANIFESTAZIONE LA POSIZIONE DEI SINDACATI 15/01/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB 15/01/2014 15/01/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca Corriere della Sera 15/01/2014 il Gazzettino il Giornale - ed. Milano Il Giornale d'Italia il Manifesto la Gazzetta del Mezzogiorno Roma 15/01/2014 Corriere della Sera Corriere della Sera la Stampa Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero Italia Oggi Il Fatto Quotidiano la Repubblica - ed. Bari NESSUNO FA LE PULIZIE IL VENETO COSTRETTO A CHIUDERE LE SCUOLE 15/01/2014 SCUOLE SPORCHE, PRIMI PRESIDI 15/01/2014 FOIBE, CONTINUA IL CONCORSO PER LE SCUOLE 15/01/2014 TASSA RIFIUTI PIU' CARA PER LE SCUOLE PARITARIE 15/01/2014 STIPENDI SALVI, TAGLIATI I FONDI D'ISTITUTO 15/01/2014 "LA SCUOLA SI COSTRUISCE NON SI DISTRUGGE" DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, ONOFARO: "VERTICE IN PREFETTURA" 15/01/2014 FISCHI E SCRITTE DAVANTI ALL'UFFICIO DI PANEBIANCO "FUORI RAZZISTI" 15/01/2014 IL RISORGIMENTO DEGLI SCIENZIATI PATRIOTI IN LOTTA PER L'ITALIA UNITA 15/01/2014 CONSERVATORI IN SILENZIO 15/01/2014 CARLO SALVATORI IN POLE POSITION PER IL CDA DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA 15/01/2014 MEGLIO I SILLABARI D'UN TEMPO 15/01/2014 "L'UNIVERSITA' PER LA RICOSTRUZIONE" E I POLITICI DELL'AQUILA SI INFURIANO 15/01/2014 RENZI, IO TWITTO MENTRE TU RIMPASTI 15/01/2014 CAOS DOCENTI "TRUCCATO IL TEST NATO PER EVITARE CONCORSI TRUCCATI" 15/01/2014 TASSE PER MEZZO MILIONE IL COMUNE INSEGUE L'ATENEO Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore la Repubblica Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica il Messaggero INFLAZIONE AI MINIMI DA QUATTRO ANNI SULLA RAPPRESENTANZA IL NO FIOM RESTA ISOLATO 15/01/2014 SCONTRO A MILANO SUL RITO FORNERO 15/01/2014 IL CONTRIBUTO PER L'ASPI SALE A QUOTA 489,12 EURO 15/01/2014 IN ARRIVO LA MOBILITA' PER 85 ADDETTI 15/01/2014 Int. a A.Profumo: PROFUMO: "SE SALTA L'OPERAZIONE NON RISCHIA SOLO IL MONTE MA TUTTO IL SISTEMA BANCARIO" 15/01/2014 CAMUSSO-LANDINI, E' DIVORZIO 15/01/2014 A DICEMBRE TFR A QUOTA 1,92% 15/01/2014 LAVORATRICI IN PENSIONE PRIMA 15/01/2014 IL 2013 ANNO NERO PER I CONSUMI 15/01/2014 CASO DE GIROLAMO, RENZI EVOCA LE DIMISSIONI 15/01/2014 AUMENTO MPS, PROFUMO: VADO AVANTI 15/01/2014 INFLAZIONE AI MINIMI DAL 2009 PIU' CHE DIMEZZATA IN UN ANNO E IL DEBITO VOLA A 2.104 MILIARDI 15/01/2014 MINI-IMU SOTTO I 12 EURO NON SI PAGA 15/01/2014 15/01/2014 VERCELLI Foglio E VALSESIA Alta l'attenzione sulla scuola Attraverso intese fatte con due governi diversi è stata infatti ridata validità al 2010 e al 2011; la strada per recuperare anche il 2012 è già avviata con un nuovo e diverso esecutivo. Certo, è un recupero che ha trovato in parte copertura con un diverso impiego di risorse contrattuali, utilizzando per il salario fondamentale una quota di quelle destinate a retribuzioni accessorie (il cosiddetto Fondo di Istituto). Una scelta fatta a ragion veduta, vista l'impossibilità di ottenere soluzioni per via legislativa: ed è proprio la recente decisione di prorogare al 2013 il blocco degli scatti a dimostrare come quella via continui a rivelarsi impraticabile, nonostante il mutare dei contesti politici (governi Berlusconi, 15-01-2014 60 1 Monti, Letta). Non può che essere pesantemente negativo il giudizio sulle scelte fatte da tre governi diversi, intervenuti sulle retribuzioni del personale scolastico con quella che abbiamo più volte definito una doppia penalizzazione: blocco dei rinnovi contrattuali e, in aggiunta, rallentamento delle progressioni di anzianità in misura pari a quattro anni. È solo grazie all'iniziativa condotta sul piano sindacale che i quattro anni potranno intanto ridursi a uno solo (avendo ridato validità prima al 2010, poi al 2011 e a breve - ci auguriamo al 2012). ELISABETTA RONCO E GIANNI TROIANO RISPETTIVAMENTE CISLSCUOLA PO. ZONA DI VERCELLI E UILSCUOLA VERCELLI 068391 _ La retromarcia dei Governo sul recupero degli scatti di anzianità del personale della scuola pone la parola fine alla paradossale vicenda che ha contrassegnato gli ultimi giorni del 2013 ed i primi del 2014, e che ha avuto se non altro il merito di tenere desta l'attenzione sulla scuola. Ma ripercorrere la travagliata vicenda degli scatti, che ci impegna ormai da 3 anni, ci offre altri spunti di riflessione. Solo la tenace e determinata azione sindacale condotta dalla Cisl Scuola insieme a Uii Scuola, ~ e Gilda ha finora consentito di recuperare in buona parte il danno inferto alle retribuzioni dei lavoratori. Data Pagina www.ecostampa.it LA STAMPA - Quotidiano Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 5 Assemblea Di Dottorandi E Ricercatori Sul Bando Future In Research. Incontro In Ateneo Ateneo-LecceLECCE – Con lo scopo di discutere contenuti e modalità del bando della Regione Puglia “Future in Research”, la Flc Cgil, insieme a Cisl Uil e Snals, aderisce e partecipa all’assemblea organizzata dall’Adi (associazione dottorandi) di Lecce. L’incontro si terrà mercoledì 15 gennaio, alle ore 10.30, nell’aula E4 di Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo v.le dell’Università, Lecce). All’assemblea sono invitati a partecipare dottori di ricerca, assegnisti, post-doc, precari della ricerca e tutta la Comunità accademica ed previsto l’intervento del magnifico rettore Vincenzo Zara. Alla fine dell’assemblea, sarà redatto un documento da inviare alla riunione congiunta che Senato e CdA dell’Università del Salento terranno il 16 gennaio prossimo alla presenza dell’assessore regionale allo sviluppo economico Loredana Capone e dell’assessore regionale al diritto allo studio e alla formazione Alba Sasso. Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 15-01-2014 23 1 /2 Niente pulizie: il Veneto costretto a chiudere alcune scuole Nessuno fa le pulizie TI Veneto costretto a chiudere le scuole di VALENTINA SANTARPIA Servizi a rischio in altre tre regioni ~. A PAGINA 23 Tre scuole chiuse in provin· cia di Venezia per la sporcizia dei locali, 151 istituti sotto os· servazione in tutto il Veneto, si· tuazioni al collasso a Ravenna e Faenza e certificati dell'Asl che raccontano di tozzi di pane la· sciati marcire in mensa, cartac· ce, residui di terra e polvere su pavimenti, ripiani e mensole. È solo la punta dell"emergenza pulizia nelle scuole, partita dal Nord, che rischia nei prossimi giorni di allargarsi a tutta Italia dopo i tagli pesanti al settore avvenuti negli ultimi anni: nel 2011 si spendevano 600 milioni per le pulizie assegnate al· l'esterno (quelle cioè che non riescono a fare i collaboratori scolastici interni). Nel 2013 se ne sono spesi poco più di 400. E il decreto legge del fare ha dato un ulteriore colpo d'accetta: i circa 50 milioni destinati alle università e agli enti di ricerca per assumere, sono coperti, si legge nella nota di lettura della legge, «mediante una riduzione delle spese per l'esternalizza· zione dei servizi di pulizia ed al· tri servizi ausiliari per le scuo· le». La spending review per i prossimi anni non sarà da me· no: nel 2014, e dal 2015 in poi, la spesa per le pulizie esterne dovrebbe essere decurtata, è quanto prevede il dI Fare, di 110 milioni l'anno, fino ad arrivare a 280 milioni. Pochi mezzi, e mal assegnati: perché se prima le risorse veni· vano distribuite alle scuole in base ai metri quadrati, adesso vengono assegnate sulla base dello stipendio che avrebbero ricevuto gli 11.851 collaboratori non assunti in organico, i co· siddetti posti accantonati, che da anni sono sostituiti da ap· palti a ditte di pulizia esterna. il tisultato? «Che, ad esempio, ci siamo ritrovati ad avere un bu· dget alto per pulire una dirigen· za scolastica, dove finiremo per lucidare anche le maniglie, e pochi soldi per pulire scuole enormi», spiega Brenno Peterlini, presidente del Consorzio nazionale servizi, che si è aggiudicato l'appalto in Piemonte e Liguria, Centro Italia, SardegnaeRoma Perché questo è un altro nodo: l'appalto. Da settembre è partito il processo per assegnare le pulizie delle scuole con una gara europea lanciata da Consip, la piattaforma digitale degli acquisti della Pubblica amministrazione. Fino all'altroieri, tutti quei servizi che non riuscivano a fare i bidelli erano appaltati a storiche ditte esterne (soprattutto al Nord) o a convenzioni con cooperative di ex lavoratori socialmente utili (al Sud). il tutto doveva concludersi entro il 31 dicembre. Ma qualcosa è andato storto: secondo il sindacato Usb, solo 5 lotti (ogni lotto corrisponde a un'area geografica) su 13 sono stati avviati, altri (come Sardegna, Lazio e Centro Italia) hanno subito intoppi e dovrebbero partire a fine mese, in alcuni casi - Campania e Sicilia - non è stato possibile aggiudicare la gara, per eccesso di ribasso. Ma anche dove la convenzione è partita, vedi il caso Veneto dove è emergenza anche in alcuni uffici di polizia nei quali, come scrive oggi il Corriere del Veneto, a pulire sono gli agenti -;-, ci si è 'trovati di fronte a un tale taglio delle ore di lavoro da rendere impossibile una pulizia decente. Al punto che l'ultima Finanziaria ha messo dei fondi aggiuntivi per tamponare la situazione fino al 28 febbraio. Anche perché i dirigenti scolastici, con il listino dei prezzi delle ditte da una parte e i fondi (esigui) dall'altra, si trovano a fare scelte difficili: meglio far pulire i bagni tutti i giorni oppure a giorni alterni, garantendo così anche illindore della palestra? «Noi seguiamo le in- www.ecostampa.it acaso Tagli e càos con le cooperative. Disagi anche alla polizia dicazioni· fissate nei contratti con le scuole, non possiamo fare di più - si difende Claudio Levorato, presidente della Manutencoop, al centro delle polemiche per il caso Veneto, convocata oggi dal ministero dell'Istruzione -. Siamo un'impresa, non possiamo sovvenzionare lo Stato». il Miur sta correndo ai ripari: diramerà una circolare ai presidi per spiegare come segnalare difficoltà e anomalie del servizio, e domani vedrà i sindacati confederali per parlare dei lavoratori coinvolti. L'ultimo fronte aperto della questione, infatti, è quello degli operatori: dovrebbero essere riassorbiti tutti dalle nuove aziende appaltatrici, ma si vedranno ridurre lo stipendio dal 35 al 50%, perché lavoreranno meno ore e resteranno senza stipendio d'estate, a scuole sono chiuse. «Una situazione drammatica - dice Carmela Bonvino, Usb -, il governo deve reinternalizzare il servizio». Le fa eco Elisa Camellini, segretaria Filcams Cgil: «Le gare non garantiscono i diritti dei lavoratori: dobbiamo studiare soluzioni per dare continuità occupazionale e mantenere aperte e pulite le scuole». Valentina Santarpia © RIPRODUZIONE: R\SE:RVATA Spordda Tozzi di pane lasciati marcire in mensa, cartacce aterra, polvere e rifiuti sulle mensole l.eemerpra Ritaglio Scuola: testate nazionali 068391 Situazioni gravi in Emilia-Romagna. Gare d'appalto mai chiuse in Campania e Sicilia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Quotidiano IL GAZZETTINO Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-01-2014 Il 1 Prosegue la mobilitazione dei genitori per le scuole sporche: oggi hanno organizzati dirversi presidi in città e provincia MOBILITAZIONE Stamattina dalle 8.30 alle 9.30 genitori in azione in via Miranese aMestre, sulla Brentana aMira ea Marghera, Marcon, Spinea Scuole sporche, primi presìdi il suo assessore alla Pubblica no puntato dritto alle arterie . istruzione Eleonora Mainardi e principali. I genitori dell'istituto comOrietta Vanin della giunta di Raffaella lanuale .......................... prensivo "Colombo" di Chirigna. MESTRE Mira. E oggi c'è la prima azione del go-Gazzera, che da solo raccoI genitori si sono organizzati in Coordinamento dei genitori. glie mille e cento studenti, si un unico coordinamento. Un Scenderanno in strada tutti alla sono dati appuntamento alle fronte unitario e compatto con- stessa ora in alcune vie strategi- 8.30 in piazza San Giorgio e per tro le scuole sporche. Una deci- che per la viabilità come via un'ora attraverseranno via Misione presa nell'affollata riunio- Miranese a Mestre, via Trieste ranese. A Spinea, invece, l'apne di lunedì sera al cinema a Marghera, via Roma a Spinea puntamento per i genitori degli Bersaglieri di Spinea. In quat- e la Brentana a. Mira. Non istituti comprensivi Spinea 1 e 2 trocento hanno riempito la sala, bloccheranno il traffico, ma pas- è in piazza Municipio e poi tutti genitori preoccupati per la seggeranno da una parte all'al- cammineranno sulle vicine zesalute dei propri bambini che tra della strada creando rallen- brate di via Roma; assieme a da giorni stanno frequentando tamenti. Avranno in mano in loro scenderanno in strada anscuole pulite poco o nulla. E se forma simbolica scope e secchi, che il sindaco e l'assessore di anche'in queste ore Manutenco- oltre a cartelli dove esterneran- riferimento. Idem a Mira~ dove op sta inviando squadre straor- no tutta la loro rabbia e preoccu- Alvise Maniero ha garantito ai dinarie a dare una tirata a pazione. Una mobilitazione che genitori che ci sarà anche lui lucido alle situazioni di maggio- durerà dalle 8.30 alle 9.30 e che, questa mattina a ·camminare su re criticità, a spaventarli è la vista l'ora di punta, creerà sicu- e giù in Brentana. L'appuntasituazione che verrà a crearsi ramente disagi. I punti del presi- mento per i genitori degli istitunelle prossime settimane. Con i di sono sparpagliati in varie ti comprensivi di Mira 1 e Mira tagli al servizio di pulizie impo- strade e coinvolgono soprattut- 2 è davanti alla biblioteca di sto alle scuole, le famiglie sono to chi frequenta le scuole di Oriago in via Venezia. A Marconvinte che sarà impossibile Chirignago, Marghera, Spinea, ghera invece mamme e papà garantire un ambiente pulito ai· Mira e Marcon. Inizialmente le dei piccoli delle scuole Basegpropri figli. Per dare ancora più famiglie volevano manifestare gio e Capuozzo si troveranno in forza all'azione delle famiglie davanti alle scuole, ma spesso i via Trieste. Infine a Marcon la hanno partecipato alla riunione plessi sono imbucati in viuzze protesta sarà davanti alla scuoai Bersaglieri anche il sindaco laterali e la loro azione avrebbe la Don Milani e anche qui, al di Spinea Silvano Checchin con avuto poca visibilità. Così han- fianco delle famiglie, hanno garantito la loro presenza i consiglieri comunali. "0 ....... AlZIONE SIMBOLICA • Passeranno da In 400 lunedì sera ....................................................•... . . . . . . .~Qé) . p.9.rt~. . 91Iré)ltr9 ................. prqyqgé)Qqq ......~$pin.~é3P~r Yé3ré3r~ . . . . . . . I~. prqt~~~~~. $in.q~gi rallentamenti Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo COORDINAMENTO in piazza con loro del destinatario, non riproducibile. Pag. 9 068391 ....... Quotidiano 15-01-2014 4 Foglio 1 www.ecostampa.it Milarfo Data Pagina Foibe, continua il concorso per le scuole È stato prorogato al31 gennaioiltermine ultimo del concorso per le scuole che celebra il decimo anniversario del «Giorno del ricordo», dedicato alla stragedellefoibe. Il concorso è stato deliberato dall' ufficio di presidenza del consi- glio regionale. Il tema del concorso per i' anno scolastico 2013-2014 è: «lO anni di Giorno del ricordo: la memoria delle foibe e dell' esodo raccontati dai libri di storia, dalla televisione, dai giornali e dai nuovi media». Gli elaborati posso- 068391 • no spaziare dal tema alla ricerca, dal canto alla poesia, dallospotalcortometraggio, dallo striscione al sito web fino al musical. Ai vincitori un viaggio d'istruzione di due giorni nelle terre della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia, dal Sacrario diRedipugliaalle foibe di Basovizza e Monrupino. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano 15-01-2014 Pagina 5 Foglio 1 www.ecostampa.it IL GIORNALE D'ITALIA Data Masi (CdO): "È una doppia, evidente e ingiusta discriminazione" paritarie", Esaminando nel dettaglio il testo della 147/2013, riguardo al punto contestato si parla di "istituzioni scolastiche" in genere, senza ulteriori specificazioni e con il rinvio ad una norma del 2007 , Che però si riferisce soltanto alle scuole statali, "Lo Stato - continua Masi paga ai Comuni la tassa sui rifiuti solo per le scuole statali e non anche per quelle paritarie, che pure farmo parte dello stesso sistema nazionale di istruzione, Ed è diverso addirittura il criterio con cui si valuta la capacità di produrre rifiuti: nel primo caso prevalgono le teste, nell'altro i metri quadri, Non si comprende conclude l'avvocato - per quale ragione non si possa utilizzare lo stesso criterio per le scuole statali e quelle paritarie" , E se in passato alcuni Comuni avevano comunque preso la decisione di uniformare il calcolo della tassa sui rifiuti per tutte le scuole legandolo al criterio del numero degli alunni, con la nuova legge questo procedimento non sarà praticamente più possibile: dal 2014 infatti lo Stato non coprirà più eventuali riduzioni della tassa diverse da quelle espressamente previste, Se quindi i Comuni vogliono proseguire sulla strada della parificazione, dovrarmo mettere mano ai loro fondi, Cosa che, c'è da scommetterci, sarà quasi impossibile che si verifichi, Cristina Di Giorgi stampa del 068391 hi inquina paga, Un principio di equa razionalità che commisura alla quantità dei rifiuti prodotti l'entità della tassa per la raccolta e lo smaltimento degli stessi, Un principio che, previsto normativamente anche a livello europeo, è (o dovrebbe essere) anche alla base delle leggi italiane in materia, Peccato che, stando a quanto si legge nel testo della legge di stabilità 2014 (n, 147/2013), la nuova tassa sui rifiuti preveda alcune significative eccezioni, Come quella relativa alle scuole paritarie, "Siamo di fronte ad una doppia, evidente ed ingiusta discriminazione" scrive l'avvocato Marco Masi, presidente della Compagnia delle opere educative, Che spiega che la Legge di stabilità "ha confermato una deroga ormai in vigore da alcuni anni: le istituzioni scolastiche pagano la tassa rifiuti in base al rrumero degli alunni e non dei metri quadri dei locali occupati, Thle criterio permette agli istituti di pagare meno (considerando gli ampi spazi che devono garantire), Ma questa eccezione vale solo per le scuole statali e non anche per quelle Ritaglio Scuola: testate nazionali ad uso esclusivo destinatario, non riproducibile. Pag. 11 il manifesto Data 15-01-2014 Pagina 2 Foglio 1 www.ecostampa.it Quotidiano SCUOLA • Il prossimo consiglio dei ministri emanerà un decreto legge Stipendi salvi, tagliati i fondi d'istituto 150 euro che il ministero dell'Economia intendeva prelevare ai docenti e al personale Ata della scuola a gennaio resteranno nelle loro buste paga. A chiarire la complicata vicenda che ha provocato una crisi politica tra il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza e quello dell'Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni è stata una nota diffusa ieri da Palazzo Chigi: «È sospesa l'attività di recupero e !'importo di 150 euro lordi verrà rimborsato con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario in pagamento nel mese di gennaio 2014».11 meccanismo individuato dai tecnici dei ministeri è complicato. Prevede un doppio passaggio. Da un lato, d sarà un prelievo virtuale pari a circa 370 milioni di euro perché l'uscita è stata già prevista. Dall' altro lato, la somma prevista sarà restituita nella busta paga definitiva. Questa manovra sarà autorizzata da un decreto legge adottato dal prossimo Consiglio dei ministri e riguarderà gli scatti di cui il personale ha beneficiato nel 2013. Tutto bene? No, almeno a sentire i sindacati della scuola che restano sul piede di guerra e harmo chiesto I sindacati contro la decurtazione di 370 milioni. Buste paga ferme al 2009. potere. d'acquisto al 2000 processo immigratorio, le risorse per il finanziamento degli istituti contrattuali, quelli per gli incarichi al personale Ata. La conferma è arrivata dal sottosegretario all'istruzione Gian Luca Galletti, intervenuto alla ttasmissione "La telefonata» di Maurizio Belpietro su Canale 5: «1 soldi sono stati trovati all'interno del finanziamento degli istituti contratruali (Fìs). Soldi aggiuntivi non ce ne sono. Adesso, nel 2014, bisognerà trovare altre risorse per rimpinguare il fondo. L'importante è che gli insegnanti non debbano restituire nulla». r tagli alla scuola non verranno dunque pagati da chi lavora ma dalle attività necessarie per tenere in vita la scuola. Resta a questo punto da capire quali saranno le voci del fondo di istituto tagliate per evitare quello agli stipendi nel 2014. Il segretario generale Flc-Cgil Domenico Pantaleo si oppone. «Si possono usare le.risorse derivanti dai tagli alla scuola degli anni scorsi e dalle disponibilità derivanti da risorse non usate - sostiene - Il Consiglio dei ministri deve ripristinare gli scatti per il 20 13 e garantire le risorse necessarie per emanare l'atto di indirizzo alI'Aran per il pagamento degli scatti 2012». «Il governo si sta mettendo in un altro pasticcio - afferma Massimo Di Menna della DiI- La soluzione passa da una modifica del Dpr 122/2013 che possa riconoscere le anzianità maturate nel 20 13. Poi si vada alla trattativa all'Aran sulla scorta dì un atto di indirizzo scaturito da una ricognizione delle risorse utilizzabili». Le buste paga dei docenti italiani sono inferiori al 2009, e il loro potere di acquisto è fermo ai livelli del Duemila. IO. cl. 068391 I alla ministra Carrozza di essere convocati. I 370 milioni che servono a pagare gli aumenti dovrebbero arrivare dal 30% di risparmi effettuati dai tagli Gelmini (120 milioni di euro). La parte restante dal fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, il Mof che comprende tra l'altro i fondi per le aree a rischio e a forte Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 12 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-01-2014 34 2/2 PoUtecnico Indagine su origini e sviluppo della scuola di architettura ,FaH" :~~! Nato a Milano nel 1824 e ' scomparso nel 1897, fondò il Politecnico 150 anni fa Quest'anno ~i sono festeggiati i 150 anni del Politecnico, 'fondato da Francesco Brioschi nel , 1863. In,quest'ambito, un volume è statò dedicato anèhe alrapporto ,tta insegnamento del!'Archite~ e dimensione sociopolitica. Si ttatta del volume <<sperimentazione o , dell'Architettura politecnica» a cura di Cristina Bergo, Raffaele PugIiese e Francesca Serrazanetti. Riguarda le opgirti e sviluppi dèlla cultura moderna dell'arthitetturanella ricerca e nella. didattica al Politecnico di Milano (Maggioli editore, pp. 400, e 30). Luigi Cremona Nato a Pavia nel 1830 e morto nel 1903, fu matematico' esenatore, ' S'impegnò nella tiforma dell'istruzione Federigo enriques Nato a Livorno nel 1871 e 068391 morto a Roma nel 1946, fu , matématico e primo storico della scienza Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-01-2014 32 1 l'editoriale dei lettori CONSERVATORI IN SIIJENZIO ALBEHT() 1\1.\( 'Ilì 068391 ncora una volta gli aspiranti docenti di discipline musicali possono rallegrarsi. Se alcune Università si stanno attivando in questi giorni per dare inizio ai tanto attesi PAS (percorsi abilitanti speciali) per svariate discipline, l'incertezza regna sovrana nei Conservatori di musica italiani. A fronte di un decreto che da mesi stabilisce l'avvio di suddetti corsi, nulla è lecito sapere a riguardo. Il problema di fondo sembrerebbe essere l'ostilità da parte di nUmerosi Conservatori ad attivare i PAS per strumento musicale (classe di concorso A077) con inevitabile ricaduta anche per le classi di educazione musicale, bloccate, sembrerebbe, solo per motivi economici (tre corsi contemporanei costano meno). Una semplice presa di posizione, penseranno alcuni. Ma c'è di più. Il biennio per la formazione dei docenti di strumento musicale attualmente in corso NON è abilitante. Per conseguire l'abilitazione è necessario frequentare - a pagamento - un altro anno (il famoso TFA) che sarà attivato dai Conservatori dall'A.a. 2014/15, a conclusione del primo ciclo dei bienni. Ora, se la legge di stabilità entrata in vigore ilI' gennaio 2013 afferma che i diplomi del vecchio ordinamento sono equipollenti ai diplomi accademici di II livello (bienni), perché sprecare energie, risorse e posti (per lo strumento si tratta pur sempre dilezioni individuali) per l'organizzazione di corsi a pagamento finalizzati all'ottenimento di un titolo già in possesso dei frequentanti, e non attivare l'ex TFAtransitorio (ora PAS) per chi, avendo già un biennio, necessita solamente di 1 anno di corso (e non 3) per ottenere l'abilitazione? Con che coraggio, si impedisce, nella maggior parte delle regioni, a docenti aventi diritto, la frequenza di un corso fondamentale dal punto di vista professionale quando in altre, Lombardia e Piemonte, i medesimi corsi partiranno a breve organizzati dalle Università? Chi ha voglia di spiegare a centinaia di diplomati/laureati in Conservatorio come mai un sistema riformato non è in grado di assicurare un corso abilitante il cui avvio è stato stabilito da apposito decreto? 31 anni, docente precario, Genova Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina 068391 www.ecostampa.it Foglio 15-01-2014 3 2/2 Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Data 15-01-2014 Pagina 10 Foglio 1 /3 www.ecostampa.it Quotidiano Università, l'abilitazione Caos docenti "Truccato il test nato per evitare concorsi truccati" 180 commissioni (5 esaminatori) per altrettanti settori - ideato dalla Gelmini per archiviare lo scandalo dei concorsi universitari truccati, dove passava chi aveva il cognome giusto, e i migliori spesso restavano fuori. Con il nuovo sistema, per entrare all'università si deve fare un concorso locale, bandito dall'Ateneo, e per partecipare a questo concorso si deve prima superare un vaglio nazionale, l'Asn appunto. Soltanto chi da La riforma Gelmini ha introdotto una valutazione nazionale per individuare i professori idonei a partecipare - questa procedura di verifica del curriculum e dei commissioni dovevano assicurare la trasparenza e la fine dei baronati. E invece dal30 novembre la pubblicazione dei risultati procede lenta, mentre si moltiplicano le storie di curricula manomessi, vincitori informati in anticipo e anomalie nei giudizi di Carlo Di Foggia isultati conosciuti in anticipo dagli abilitati, che si congratulano a vicenda; commissari con profili peggiori dei candidati, che truccano i curricula; studiosi di profilo internazionale con decine di pubblicazioni bocciati e modesti concorrenti promossi. La lotta ai baronati universitari, sbandierata dall'ex ministro Mariastella Gelmini, si arena sotto il peso di una valanga di segnalazioni di irregolarità, brogli, parentele e favoritismi. Materia per i giudici amministrativi (e in alcuni casi penali) che nei prossimi mesi potrebbero assestare un duro colpo al pezzo più corposo della riforma introdotta con la legge 240 del 2010. I guai per il nuovo sistema di reclutamento delle carriere arrivano dalla Valutazione scientifica nazionale (Asn). Il sistema mastodontico - due bandi (ne12012 eneI2013), migliaia di candidati, R Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo risultati scientifici otterrà l'abilitazione nel settore di riferimento potrà aspirare all'ingresso in una delle due fasce stabilizzate - ordinario (I) o associato (II) - dell'insegnamento universitario. Un sistema pensato per rendere più trasparenti i concorsi e arginare il nepotismo, che però si sta inceppando, assediato dallo spettro dei ricorsi. Risultati molto poco segreti I primi dubbi riguardano la segretezza dei risultati. Il 30 novembre le commissioni hanno consegnato i lavori della tornata 2012 al Ministero dell'Istruzione, la pubblicazione va a rilento (siamo al 40 per cento), eppure in molti casi gli abilitati e i bocciati sanno tutto in anticipo. Secondo quanto segnalato al Fatto, ad esempio, durante un convegno a Lecce lo scorso settembre sono stati anticipati i risultati del settore 13 B3, "Organizzazione aziendale", che ad oggi ancora non compaiono sul sito del ministero. Se confermati, sarebbe una violazione clamorosa del "segreto d'ufficio". Anomalie anche in "Storia antica" (10 DI): una lettera spedita da un gruppo di candida ti al ministro Maria Chiara Carrozza e al direttore amministrativo del ministero dell'Istruzione racconta di risultati conosciuti in anticipo, con gli abilitati che si scambiano i complimenti, e dubbi sull'imparzialità dei commissari (quello esterno era allievo del presidente della commissione): "Intensi sono stati i contatti tra commissari e loro sostenitori. È avvenuto così che studiosi con un curriculum ricco e di profilo internazionale sono stati esclusi, pur rispondendo pienamente ai criteri adottati dal Miur e dalla del destinatario, non 068391 alle selezioni per le cattedre: 180 riproducibile. Pag. 25 Quotidiano Data Pagina Foglio Curricula falsificati Alla camera pende anche un'interrogazione, del M5S sulla denuncia inviata al ministro da 38 studiosi candidati nel settore di "Storia medievale" (11 AI). Accuse ai commissari, che devono essere sorteggiati da un elenco di candidati che hanno superato gli stessi parametri. Questi avrebbero ottenuto l'incarico grazie a curricula falsificati, attribuendosi pubblicazioni scritte a più mani o inserendo più volte le stesse opere, in alcuni casi non attinenti alla materia. Stessa presunta irregolarità segnalata da un'altra interrogazione del senatore Paolo Corsini (Pd), riguardante il settore Il A4, "Scienze del libro e del documento e Scienze storico-religiose", dove "nei curricula dei commissari compaiono pubblicazioni che nulla hanno a che vedere con il settore concorsuale, come libri di poesia, romanzi, saggi di critica letteraria e cinematografica e nessuno aveva competenze nell' ambito di scienze storico-religiose. I commissari hanno proceduto lo stesso, utilizzando solo in alcuni casi un consulente esterno. Un trattamento palesemente differenziato". Il Miur ha già azzerato i risultati di "Diritto costituzionale" (12 CI), dopo lo scoop del Fatto sulla lettera di dimissioni del commissario esterno Francisco Balaguer Callejon, che denunciava l'esistenza di una "commissione fantasma" che condizionava le valutazioni. Nell'area di Sociologia (14 Cl e DI) diversi studiosi stanno verificando, con un supporto legale, i risultati e denunciano anomalie nei giudizi e nei tempi utilizzati per l'analisi della documentazione. L'elenco si allunga giorno dopo giorno, e getta un' ombra sul primo test del nuovo sistema, in un contesto dove da sei anni regna il blocco della programmazione. Il rischio è quello descritto in una relazione sul "Sistema dell'università e della ricerca" del giudice della Corte Costituzionale, Sabino Cassese: "In un mondo iperregolato, il decisore ultimo sarà il giudice amministrativo". MODELLO GEI.MINI Ogni settore indica a livello nazionale i docenti idonei a competere Il LE DOMANDE RICEVUTE SENZA LIMITI DI NeMERO Tantissimi gli aspiranti alla cattedra universitaria 068391 COMMISSIONI ESAMINATRICI e pubblicazioni gonfiate www.ecostampa.it stessa commissione; mentre altri, di produttività scientifica anche più modesta e di profilo (a malapena) nazionale, hanno conseguito l'abilitazione", si legge nella lettera. Anche qui i risultati non sono ancora stati pubblicati, segno che il ministero sta verificando le accuse. Dagli uffici di viale Trastevere non si fa mistero di aver ereditato un pasticcio frutto della gestione Gelmini. L'approccio per il momento è di vagliare le segnalazioni caso per caso, studiando un nuovo meccanismo per il futuro, il terzo in 4 anni. I dubbi sull'Asn erano noti da tempo, e si concentrano soprattutto sulle commissioni e sulle mediane, i parametri fissati settore per settore per ottenere l'idoneità. La loro scientificità è stata contestata da parte del mondo accademico, e dubbi sull'intero sistema erano stati avanzati anche dal Consiglio di Stato. A gennaio 2013 interviene l'allora ministro Francesco Profumo con una nota ministeri aie che è una toppa peggiore del buco. La circolare specifica che anche i candidati privi di indicatori bibliometrici superiori alle mediane possano ottenere l'abilitazione e, viceversa, non conseguirla candidati che le superano. Il rischio è che i brogli si spostino da valle a monte, con una selezione prefissata degli abilitati, condizionando i concorsi locali fino a renderli in alcuni casi irrilevanti, come i concorsi interni in atenei dove ci sia un unico abilitato per settore. I risultati sono pubblicati su Internet, e valgono per i successivi 4 anni. Sulla circolare Profumo pesa un'interrogazione parlamentare presentata alla Camera da Sei. Nel testo, cheverrà discusso oggi durante il question time alla Camera con il ministro Carrozza, si parla di altre anomalie, come quelle avvenute nel settore 6 El, "Chirurgia cardio-toraco-vascolare", dove "il 43 per cento dei bocciati in prima fascia e il 30 per cento di quelli in seconda fascia" avrebbe invece superato le mediane. Di contro ill4 per cento dei promossi in seconda fascia non le ha superate. 15-01-2014 10 2/3 Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Il crollo dei prezzi · I DATI DI DICEMBRE I I 15-01-2014 3 1 /2 Caduta repentina I Associazioni critiche Tra gennaio e dicembre 2013 il tasso mensile Coldiretti, Cia e sindacati: famiglie da tutelare di crescita è passato dal 2,2% allo 0,7% I Confcommercio dura con il governo Inflazione ai minimi da quattro anni www.ecostampa.it Quotidiano L'andamento tendenziale scende all'1,2% - Rincari soprattutto per gli alimentari e l'abitazione Luca Orlando MILANO In altri tempi con questi dati avremmo festeggiato. Oggi no, li prendiamo più che altro come un premio di consolazione. Perché il crollo dell'inflazione ai minimi da quattro anni in Italia, pur tutelando il nostro potere d'acquisto, non è certo il segno di un paese efficiente in cui i servizi pubblici migliorano, la concorrenza funziona, i margini si riducono e le f~glie possono approfittarne. E piuttosto l'esito, in buona parte scontato, del crollo dei consumi, visibile in ogni categoria di spesa, anche quelle considerate un temp6 incomprimibili come alimentari e benzina. Una domanda sempre più magra, con vendite al dettaglio in calo dell'I,6% tra gennaio e ottobre, che ha quasi del tutto annullato le spinte al rialzo dei prezzi, già mitigate peraltro da listini energetici mediamente in discesa. Il risultato è un tasso annuo d'inflazione crollato nel 2013 all'l,2%, più che dimezzato rispetto all'anno precedente e con un trend ancora ribassista, stimato dall'Istat allo 0,7% nel mese di dicembre. Il bilancio deil2 mesi è il più basso dal 2009 ed è lo stesso istituto di statistica ad indicare tra le de- terminanti di questa situazione proprio «l'intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie». Tema principale, quello della domanda, su cui ieri si sono concentrati i commenti di sindacati e associazioni di categoria, preoccupati per ciò che i numeri sottendono. Per la Cisl occorre fare il possibile per migliorare il reddito delle famiglie; la Uilconsidera inaccettabile lastasi del governo; per Coldiretti - che ha elaborato un'analisi su dati Ismea ben due famiglie su tre lo scorso anno sono state costrette a ridurre o rinviare le spese; Confesercenti vede questi numeri come indice di una situazione di difficoltà e mancanza di fiducia nella ripresa; Confcommercio imputa all'assenza di politiche incisive di riduzione del carico fiscale la responsabilitàdell'indebolimento della domanda; perCia-Confederazione italiana agricoltori il problema delle famiglie è l'impegno del 60% per spese "obbligate"; il Codacons sottolinea il taglio delle spese anche per i beni di prima necessità. Nessun festeggiamento, dunque, e per una volta le accuse di sottostima del dato, ieri ricordate solo marginalmente da Federconsumatori e Adusbef, sono un elemento di contorno nei comunicati. Ciò che colpisce nei numeri Istat è anzitutto la rapidità del cambiamento, perché tra gennaio e dicembre, in soli 12 mesi, il tasso tendenziale di crescita dei prezzi in Italia è crollato dal 2,2 allo 0,7%, il minimo da novembre 2009. Tra i capitoli di spesa vi sono tuttavia alcune differenze non marginali e anche se la tendenza alla riduzione è omogenea le distanze restano. Sia a dicembre che per l'intero 2013 è il comparto alimentare, in particolare quello dei prodotti freschi, a mostrare i tassi di crescita dei prezzi maggiori. L'altra areacritica è quella dei servizi relativi all'abitazione, dove la crescita annua è del 2,3%. AUlllentotrainato in particolare dal balzo di oltre sei punti per le tariffe di raccolta dei rifiuti, ancora in crescita dopo il +3,1% del 2012, nonostante il crollo della raccolta urbana ai minimi dal 2001. Ma qui evidentemente il calo della domanda non incide. A calmierare il dato invece, all' estremo opposto, vi è stata la caduta di prezzo per i servizi di comunicazione (-4,6%), così come in calo (-0,5%) è stato il comparto dei beni durevoli, cioè auto, elettrodomestici, arreda- mento, capitoli di spesa tra i più penalizzati nelle scelte delle famiglie. Spinte al ribasso a cui si è aggiunto il calo dei listini dei carburanti, giù dell'I,6%, responsabili per quasi un decimo di punto della "frenata" nella crescita dei prezzi. Livelli lievemente più alti rispetto al dato medio si registrano nei beni a maggior frequenza d'acquisto, paniere che comprende tra l'altro alimentari, bevande, affitti, servizi legati alla casa, carburanti e trasporti. Per l'intero 2013 i prezzi di questo insieme di beni e servizi lievitano dell'I,6%, soprattutto per il peso maggiore del comparto alimentare. E anche a dicembre, con una crescita su base annua dell'I,2% il dàto si mantiene al di sopra del valore generale. La caduta dell'inflazione in Italia non è comunque un fatto isolato ma è sostanzialmente in linea con quanto accade nel resto d'Europa dove il tasso medio tendenziale si è ridotto in un anno dal 2,2 allo 0,8%, seguendo un trend del tutto analogo al nostro. Situazione che preoccupa non poco la Bce, pronta ad agire per evitare che la "moderazione" nei prezzi si traduca in deflazione, con effetti quasi certamente deleteri sulle già fragili prospettive di crescita. © RIPRODUZIONE RISERVATA SPINTE AI.. RIBASSO I carburanti, giù dell'1,6% lo scorso anno, sono stati responsabili per quasi un decimo di punto della frenata dei prezzi L'Italia non è un caso isolato: nel resto d'Europa il tasso medio tendenziale si è ridotto in un anno dal 2,2% allo 0,8% 068391 li Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 15-01-2014 3 2/2 www.ecostampa.it Le dinamiche dei prezzi al consumo nell'anno 2013 -----------------_._--------------_._---------- I CAPOLUOGHI DI REGIONE Variazioni tendenziali Aosta I SETTORI Dicembre 2013. variazioni percentuali Prodotti alimentari e bevande analcoliche Milano Reggio Calabria Palenno CD VARIAZIONI PERCENTUALI TENDENZIALI. Dicembre 2~12/2013 VARIAZIONI PERCENTUALI CONGIUNTURALI. Dicembre 2012/2013 0,2 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,3 0,1 0,4 -D,3 -0,2 -0,3 0,2 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set alt Nov Dic U ~ U U U Dic Gen Feb Mar Apr U U U Mag - Giu Lug Ago ~ ~ U U Set alt Nov Dic 068391 Dic ~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 15-01-2014 33 1 /2 www.ecostampa.it Quotidiano L'aggiornamento in base ai dati Istat A dicembre tfr a quota 1,920/0 dicembre il coeffici«=:nte di rivalutazlOne del trattamento di fine rapporto è 1,922535 (vedi colonna incr. mese). L'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'Istituto nazionale di statistica, con esclusione del prezzo dei tabacchi lavorati, è al valore di 107,1. Tramite i dati resi noti ieri dall'Istituto di statistiea è possibile calcolare il dato del trattamento di fine rapporto, introdotto dalla legge n. 297/82. Il calcolo viene fornito mensilmente per permettere di rivalutare le somme accantonate al 31 dicembre dell'anno precedente, nel caso di cessazione di rapporti di lavoro e/o conteggi in sede di bilanci infrann uali. Secondo quanto stabilito dal codice civile (art. 2120) il trattamento di fine rapporto accantonato al termine di ogni anno deve essere rivalutato mensilmente sommando due elementi: il 75% dell'aumento del costo della vita rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente (colonna rival. 75%) e Esempio di calcolo tfr. Un dipendente ha cessato il rapporto di lavoro il 31 dicembre 2013. La sua situazione è: • tfr maturato al 31.12.12 euro 25.000 • imponibile previdenziale anno 2013 euro 21.000 • tfr maturato nel 2013 euro 1.555,56 Pertanto la sua liquidazione, al lordo delle imposte sarà: • tfr maturato al 31.12.12 euro 25.000+ • rivalutazione (1,922535% di 25000) euro 480,63+ • tfr maturato nel 2013 euro 1.555,56+ • ritenuta previdenziale (0,50% su 21.000) euro 105• totale euro 26.931,19 a cura di Bruno Toniolatti Studio Associato Paoli 068391 A 1'1,50% annuo, frazionato su base mensile (colonna rival 1,5%). Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-01-2014 33 2/2 .Tutti gliindiridal1984 a oggi Iner. Anno Rival. 75% ~i,~~ Anno 1984 Anno 1993 (1992 = 10:.::0::.,O"-~-\-__...."....... Anno 1994 Anno 1?:99:;:5::---1-"'::::::::::'::::'::'- 4,00128858 4,Ql19258<l .' 4,01692741 4,Q27564è4 4,03256625 •'1,0090669 . 4;t}3756186 1,0117254 4,04820509 1,0136796 4,0562451 1,0177465 4,07229735 l.o1611!lP·, 4,096.0271;1 . 1,0167254 4,05621153 "l,U15!l6n " 1,0192254 107,1 4,07821475 068391 dicembre '4,00415971 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 15-01-2014 34 1 Una risoluzione del parlamento amplia i termini per l'opzione per il contributivo Lavoratrici in pensione prima www.ecostampa.it Quotidiano Bastano 35 anni di contributi e 57 d'età a tutto il 2015 DI DANIELE CIRIOLI voratrici in pensione con 35 anni di contributi e 57 d'età fino al 31 icembre 2015, senza applicare né finestre né incrementi di speranza di vita. Lo prevede una risoluzione approvata dalle commissioni lavoro di camera e senato, che impegna I1npsa rivedere le istruzioni della circolare n. 35/2012 sulla cosiddetta «opzione per il contributivo» in tema di requisiti per il pensionamento delle donne. La risoluzione ha ricevuto il parere favorevole di governo e ministero del lavoro, ma non del ministero dell'economia che teme problemi di copertura finanziaria. L'opzione per il contributivo. E una misura a esclusivo favore delle lavoratrici, sia del settore pubblico che privato. Introdotta in via sperimentale dalla legge n. 243/2004 (la riforma Maroni), prevede fino al 31 dicembre 2015 la possibiIi- cembre 2015 riescono ad avere la liquidazione della pensione (cioè la decorrenza) e non solo la maturazione dei requisiti (cioè il diritto), requisiti i quali peraltro vanno adeguati alla <<speranza di vita» (tre mesi in più all'età dallO gennaio 2013). In pratica, secondo 11nps nel calcolo del termine per l'opzione (31 dicembre 2015), deve tenersi conto anche della «finestra» che è di 12 mesi nel caso dei lavoratori dipendenti e 18 mesi degli autonomi. Ragion per cui l'ultima occasione per esercitare l'opzione è il31 maggio 2014 per le lavoratrici autonome, il 30 novembre 2014 per le dipendenti del settore privato e il 30 dicembre 2014 per le dipendenti del pubblico, date ultime cioè entro cui IIlàturare sia età (57 anni e 3 mesi) che contributi (35 anni) per far sì che la decorrenza della pensione avvenga entro il31 dicembre 2015 (l'Inps fa decorrere la pensione dal lO giorno del 13mo ovvero 19mo mese successivo a quello di maturazione dei requisiti per effetto della finestra, rispettivamente, ai lavoratori dipendenti e a quelli autonomi; alle impiegate pubbliche, invece, la pensione decorre dal giorno successivo a quello di matura~o~e dei requisiti più 12 mesi di finestra). La risoluzione del parlamento. Secondo la risoluzione approvata da camera e senato (bipartisan, votata cioè da tutti i parlamentari) l'opzione contributiva è stata interpretata dall'lnps troppo rigidamente e in maniera illegittima con l'introduzione della decorrenza temporale (finestra). Perciò impegna il governo a sollecitare I1nps, anche allo scopo di evitare contenziosi già avviati e futuri, a rivedere le indicazioni espresse nella circolare n. 35/2012 «nel senso -che per tali lavoratrici non deve essere applicata la finestra mobile per la decorrenza del trattamento pensionistico né le aspettative di vita, ma resta valida la semplice maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015». Tradotto in pratica, per andare in pensione alle donne sarà sufficiente che entro il31 dicembre 2015 risultino maturati 35 anni di contributi e l'età di 57 (dipendenti) ovvero 58 anni (autonome). 068391 !j tà per le donne di conseguire il diritto all'accesso alla pensione di anzianità in presenza di almeno 35 anni di contributi e di un'età di almeno 57 anni per le lavoratrici dipendenti e di 58 per le lavoratrici autonome, a condizione di optare per la liquidazione della pensione secondo le regole di calcolo «contributivo». La misura è stata salvata dalla riforma Fornero del 2012 (art. 24, comma 14, del dI n. 20112011, convertito dalla legge n. 21412011). Che cosa sostiene l'Inps. Nella circolare n. 3&201211nps ha precisato che le lavoratrici che possono avvalersi dell'opzione contributiva sono quelle che entro il termine del 31 di- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42
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